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24 settembre 200 9 Assocorce - Modulo Innova zione 2009 - Roma - www.a ssocorce.it 1 Wireless technologies Nell’attuale scenario globale la competitività internazionale è il principale indicatore della salute economica di uno Stato. Il rilancio dell’Italia parte dal potenziale dei suoi distretti produttivi, in una grande sfida innovativa. Bioscienze Nanotecnologie Hi Mech Aerospazi o Piattaforme web Monitoraggio e difesa ambientale Materiali speciali Sistemi logistici Microelettronica Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione AGROALIMENTARE TURISMO MADE IN ITALY

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Wireless technologies

Nell’attuale scenario globale la competitività internazionale è il principale indicatore della salute economica di uno Stato. Il rilancio dell’Italia parte dal potenziale dei suoi distretti produttivi, in una grande sfida innovativa.

BioscienzeNanotecnologie

Hi Mech

Aerospazio

Piattaforme webMonitoraggio e difesa ambientale

Materiali speciali

Sistemi logistici

Microelettronica

Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione

AGROALIMENTARE

TURISMO

MADE IN ITALY

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Abstract 1 - A CHE PUNTO E’ L’ITALIA NELLO SCENARIO ECONOMICO A CHE PUNTO E’ L’ITALIA NELLO SCENARIO ECONOMICO GLOBALE ?GLOBALE ?

• Abbiamo grandi ma scollegate potenzialità, dobbiamo coordinare e organizzare l’innovazione

• Il terreno della competitività internazionale è cruciale in una economia come la nostra dove l’interscambio estero vale il 50% del PIL

• La situazione ci impone uno sforzo urgente; vedi gli indicatori della bilancia commerciale (siamo qui in buona compagnia con molti altri grandi paesi industriali) ma soprattutto delle partite correnti

• E’ a questo livello, infatti, più che sui “manufatti” dove si gioca la competitività di un paese avanzato

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La perdita di competitività internazionale dell’Italia è evidente ed acuita dalla recessione globale in atto che amplifica carenze di sistema. Nel 2008 il saldo commerciale torna in rosso (-743M€) e diventa assolutamente preoccupante quello di parte corrente (ben oltre 50.000M€)

Bilancia dei pagamenti dell’Italia - Partite correnti (in M€)

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione Il saldo della bilancia commerciale risulta dai valori di esportazioni - importazioni. Se si fa invece esportazioni + importazioni si ha “l’interscambio”, in altre parole il valore dell’economia giocata oltrefrontiera. In Italia, l’interscambio vale quasi il 50% del PIL (circa 1.500 miliardi di € nel 2008). Commercio estero dell’Italia per settori (dati in M€) – Fonte ICE - ISTAT

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La situazione si verifica in un quadro globale recessivo al quale si associa un trend descrescente della competitività “esportativa” delle economie mature. USA e UE sperimentano da tempo deficit di “balance trade”. Tengono le performances esportative dei paesi emergenti (nel 2009 la Cina sorpasserà la Germania) e soprattutto dei produttori di materie prime (vedi Russia, Arabia Saudita, ecc.).

I primi 20 esportatori mondiali - valori assoluti (in miliardi $), variazioni e quote

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La situazione dell’Italia è quindi particolarmente difficile per vari motivi, enfatizzati dalla crisi globale che sta portando recessione e diminuzione degli scambi (eccetto materie prime, ecc.):

• L’export è da anni in difficoltà e stenta a bilanciare l’import . Altri Stati UE, pur nella flessione strutturale della competitività dei paesi industrializzati sul mercato globale, dimostrano maggiore tenuta (Paesi Bassi, Francia)

• L’Italia non ha una performance valutaria positiva nella sezione delle transazioni invisibili (servizi, trasporti, redditi finanziari e di capitale, royalties, ecc.) che sono le voci sulle quali invece gli altri Paesi industrializzati compensano il deficit commerciale e raggiungono il sostanziale pareggio o il surplus corrente

• Il crescente deficit corrente viene colmato a livello valutario soprattutto con l’afflusso di finanziamenti al settore privato e pubblico, il rialzo dell’Euro, e quindi con l’aumento della dipendenza e dell’indebitamento extranazionale

Occorre una seria riflessione sugli elementi di criticità e i possibili rimedi onde posizionarsi al meglio nella difficile congiuntura mondiale. L’economia e l’internazionalizzazione diventano temi sociali comuni e servono strumenti conoscitivi diffusi per trattarli correttamente.

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione Abstract 2 – CHE COSA POSSIAMO FARE COME SISTEMA ?CHE COSA POSSIAMO FARE COME SISTEMA ?

• Sul piano delle partite “visibili” abbiamo prevalentemente settori “maturi” (che sono quelli più piccoli e con i tassi di crescita più modesti sul totale export mondiale)

• Occorre quindi organizzare la R&S come ingrediente essenziale del management (innovazione permanente dei prodotti), colmando il divario con l’Europa, così come crescere nei processi innovativi e nella relativa certificazione (qualità, responsabilità sociale, ecc.)

• Sul piano delle partite “invisibili” abbiamo saldi negativi diffusi (redditi di capitale, trasporti, servizi tecnologici, royalties) ed è necessario tutelare e sviluppare tutte le nicchie promettenti.

• Un discorso a parte merita il turismo che potrebbe diventare il principale settore “esportativo” mediante una politica nazionale coerente

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Per brevità non si considerano in questa presentazione le operazioni valutarie passive: importazioni, attrazione investimenti esteri, indebitamento estero, ecc. Esse sono altrettanto importanti (si veda per esempio la “bolletta energetica”) ma molto complesse. Ci si limita ad analizzare le operazioni valutarie attive. Cominciando dalle ESPORTAZIONI, si rileva la debolezza dell’Italia nei settori più rilevanti e maggiormente dinamici: ICT, chimico-farmaceutico, automotive

Fonte ICE – ISTAT 2009

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L’Italia è viceversa più presente nei settori cosiddetti “maturi”: metal-meccanica, casa-persona, ecc. Nei settori più innovativi e dinamici si noti anche che l’Italia è “importatore netto” ovverosia importa più di quanto esporti e questo crea un ulteriore fattore di dipendenza. Più nel dettaglio, si nota:

• Carenza dell’investimento in Ricerca e Sviluppo (R&S) – ovvero per creazione di nuovi prodotti - e nella relativa organizzazione aziendale. L’investimento in R&S complessivo è pari al 1,1%. del PIL nel 2007, conto la media UE27 dell’1,84 %. (3,82% in Svezia, 2,51% in Germania). Esso dipende per circa il 45% dal privato e per il 55% dal pubblico, mentre l’investimento privato è preponderante nella media europea.

• Ritardo nelle certificazioni di qualità o similari dei prodotti già commercializzati: documentazioni agroalimentari (DOC, DOP, IGP), ISO, UNI, registrazioni di marchi e brevetti a livello europeo e internazionale, tutela anticontraffazione per il Made in Italy

Occorre strutturare a livello capillare nelle aziende una funzione R&S stablle. Una funzione preposta a creare nuovi prodotti, che abbia capacità di gestire tutti gli aspetti collegati: disciplina contabile e fiscale delle spese, agevolazioni finanziarie, seed e venture capital, tutela, registrazione e vendita della proprietà intellettuale (marchi, brevetti, know-how) . Analoga azione deve essere fatta per quanto riguarda la certificazione e la tutela dei prodotti già sul mercato.

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Turismo incoming 2008 – Bankitalia (valutazione camponaria annuale con 150.000 interviste face to face alle frontiere per accertare tutte le spese nel viaggio – vedi Tourist satellite account WTO e relativa accezione estesa di importazione di consumatore per motivi plurimi, diporto, cura, studio, famiglia)

Per quanto riguarda le PARTITE INVISIBILI (trasporti, servizi, viaggi all’estero, redditi di capitale, ecc.) l’analisi di dettaglio è più difficile poiché non esistono statistiche quali quelle di fonte doganale. Tuttavia in alcune aree è relativamente facile:

Anno Incoming Outgoing Saldo

2005 28.453M€ (di cui Lazio 4525, Lombardia 4192)

2006 30.368M€ (di cui Lazio 5013, Lombardia 4849)

2007 31.079M€ (di cui Lazio 5185, Lombardia 5362)

19.728 11.351

2008 31.090M€ (di cui Lazio 5277, Lombardia 5318)

20.922 10.168

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Nell’ambito delle partite invisibili, un altro campo sul quale esiste un monitoraggio sistematico è quello degli IDE (investimenti diretti all’estero). I flussi attivi che da essi derivano sono censiti come “redditi di capitale” nella bilancia corrente. In quanto paese originario di IDE l’Italia ha una posizione buona anche se il saldo di questi redditi è negativo poichè è condizionato dalla preminenza, costruitasi nel tempo, delle acquisizioni da parte di paesi sviluppati (di cui l’Italia è target più che protagonista). Principali paesi investitori - Miliardi di dollari a prezzi correnti

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L’Italia appare quindi in generale deficitaria sul terreno delle partite invisibili, domini ad alta intensità di management, organizzazione, expertise tecnica e engineering . Più nel dettaglio, sui due settori statisticamente indagabili, si può notare:

Per quanto riguarda il turismo occorre diffondere a livello capillare una cultura di accoglienza nuova, nella quale il viaggiatore o turista extranazionale sia anche visto come un consumatore importato di cultura, beni e servizi (che poi può rimanere “fidelizzato” dopo il ritorno a casa con ovvi benefici di immagine per ’Italia). Il turismo, quindi, è in questo senso una attività “export” atipica e nobile in cui beni e servizi non vengono trasferiti oltrefrontiera ma consumati in loco, da acquirenti esteri. Per quanto concerne gli IDE l’incremento delle reti organizzative e delle dimensioni, così come la scelta di nuovi campi più remunerativi, in alternativa ai settori maturi, sono tra le soluzioni possibili.

• Il turismo, paragonato ad un settore esportativo, sarebbe già oggi al quarto posto in termini di performance attiva, dopo meccanica , metalmeccanica, mezzi di trasporto, e al pari del chimico farmaceutico e dell’ICT. Ma i risultati sono molto al di sotto del potenziale dell’Italia, che è unico al mondo;

• Circa gli IDE la performance in valore è soddisfacente. Infatti, da tempo i fatturati delle partecipate estere superano quelli dell’export diretto da casa-madre. Poi, sul piano quantitativo gli stock sui IDE in entrata e in uscita si equivalgono. Tuttavia la scala organizzativa e finanziaria degli IDE in uscita non sembra adeguata per assicurare una redditività in media europea.

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione Abstract 3 – COME OPERARE ?COME OPERARE ?

• La chiave operativa sono i “distretti produttivi” la cui organizzazione permette di superare la struttura italiana basata su PMI e microimprese. Questo per fare, su base comune, quegli investimenti innovativi altrimenti non sostenibili: R&S, certificazioni di qualità e simili, delocalizzazioni, accesso alla finanza, politiche di marketing, ecc.

• Molto c’è da fare (per esempio l’osservatorio ICE sui distretti ci dice che solo il 30% dell’”export” totale è originato dai distretti e prevalgono in campo internazionale le imprese di dimensioni più grandi) in termini di:

• Superare la forte differenza competitiva tra Nord e Sud del paese

• Aiutare i distretti potenziali (protodistretti, aree di competenza) a riconoscersi e organizzarsi

• Introdurre nuove e più ampie accezioni dei distretti produttivi: aree turistiche, aree di produzione agroalimentare tipica, articolazioni multiregionali di competenze del “made in Italy”, distretti dei servizi

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Altro fattore di criticità trasversale risiede nella struttura produttiva italiana. E’ evidente il grande squilibrio tra la competitività internazionale del Nord e quella del Centro – Sud. Esportazioni di merci per Regioni italiane (1) – in M€ (variazioni e quote in %)

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Altro fattore di criticità è la frammentazione delle attività, connesso al numero e alle dimensioni medie delle imprese italiane (vedi PMI) che continua a registrare valori anomali rispetto alla media europea

Esportazioni italiane per classi di imprese – fino al 2007

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L’Italia sconta quindi distonie geografiche del suo tessuto produttivo, nonché l’eccessiva frammentazione e numero delle realtà produttive. In parte, un incremento della concentrazione industriale si sta registrando negli ultimi anni ed è stato il presupposto per importanti processi riorganizzativi in vari settori.

Questo fenomeno deve essere aiutato con decisione anche con politiche di aggregazione e rete tra PMI per la gestione comune di servizi, promozione, marketing, ecc. E’ infatti comprovato a livello statistico che gli incrementi di fatturato export sono positivamente correlati alle dimensioni delle imprese (per numero di addetti). Le dimensioni sono tra l’altro i presupposti per gestire business in modo innovativo: inserirsi in offsets biltaterali, organizzare stabilmente investimenti di R&S, campagne pubblicitarie e marketing territoriale, procurare finanza, gestire delocalizzazioni, gestire la formazione specializzata, gestire la tutela dei marchi e la difesa legale.

Il punto di partenza delle politiche di rilancio deve quindi partire dalla individuazione dei “distretti produttivi” di un territorio (Regione) per certificarli e riconoscerli se non lo sono ancora, supportarli e valorizzarli al meglio. L’incidenza di queste realtà sull’export regionale varia dal 20 al massimo del 40% (vedi Osservatorio distretti industriali ICE). Si registrano circa 200 aree in Italia che verificano i parametri del distretto industriale, e circa 20 altre realtà individuate dalle Regioni. Bisogna poi considerare i distretti di alte tecnologie riconosciuti da MUR (circa altri 20).

In Italia ogni Regione ha poi il patrimonio dei propri prodotti agroalimentari e proprie peculiari risorse turistiche. Queste aree possono essere assimilate a “distretti produttivi” connaturati al territorio, ma troppo spesso non inseriti in cicli di qualità. Altro asset trasversale è il Made in Italy dei prodotti per la casa e la persona.

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione Abstract 4 – COME LIBERARE IL POTENZIALE DI INTERSCAMBIO NEL SUD COME LIBERARE IL POTENZIALE DI INTERSCAMBIO NEL SUD

DEL MONDO ?DEL MONDO ?

• I dati statistici mostrano che circa ¾ dell’interscambio internazionale è effettuato da ¼ della popolazione mondiale. In altre parole possiamo dire che circa ¾ della popolazione mondiale hanno un accesso nullo o limitato all’economia “globale”

• Il termine “interscambio” di cui sopra è in senso ampio e ingloba tutte le voci: beni, servizi, finanza, investimenti. Tuttavia si rileva un incremento delle quote di paesi emergenti, soprattutto nell’interscambio di merci, trainato dai produttori di materie prime (vedi petrolio) e commodities

• E’ un trend che va indagato e assecondato. Vanno identificati nuovi prodotti e processi per liberare l’interscambio con queste aree e coniugare quindi la globalizzazione con la giustizia economica e sociale, mitigando il cosiddetto “rischio paese”: nuove produzioni che superino logiche monocolturali e monopolistiche, nuovi processi cooperativi improntati a creare in loco una capacità di sviluppo sostenibile

• Cruciale è l’utilizzo della finanza come leva attuativa dell’innovazione. In particolare gli interventi di cooperazione allo sviluppo (grants) si connettano virtuosamente con la finanza e gli investimenti commerciali

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione La scheda 5 mostrava come 20 paesi assorbissero oltre il 70% delle esportazioni mondiali. La scheda qui sotto conferma come anche a livello di importazioni l’interscambio mondiale sia appannaggio di un ristretto club largamento coincidente, con alcune piccole variazioni (entrano India, Polonia e Turchia ed escono Arabia Saudita, Svizzera e EAU) I primi 20 importatori mondiali di merci in miliardi di $

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione Anche per quanto riguarda gli IDE, si conferma lo stesso livello di “concentrazione”. I dati espressi nella scheda 11 sugli IDE in uscita, sono confermati da quelli degli IDE in entrata, con qualche modifica (la più forte attrattiva rappresentata dalla Cina e dalla Russia, la perdita di posizioni dell’Italia, l’entrata in scena di Brasile, Arabia Saudita e India al posto di Australia, Canada, ecc.). Principali paesi destinatari di investimenti diretti (IDE) – in miliardi di $

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione Questa tabella mostra infine un quadro sinottico di tutto l’interscambio di merci , in entrata e in uscita, limitato al club ancora più ristretto dei 4 “blocchi” (UE, USA, Giappone e Cina) che da soli coprono il 40% del valore mondiale. Si noti che non viene qui rilevato l’interscambio Intra Ue che da solo vale il 20% del totale mondiale

Interscambio mondiale di merci – quote percentuali e valori (in miliardi di Euro)

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione La mappa delle esclusioni e delle limitationi all’interscambio coincide più o meno con quella del cosiddetto “rischio paese” – politico e commerciale a medio lungo termine – effettuata da SACE, la società pubblica dedicata alle coperture assicurative per gli operatori italiani contro questi tipi di rischi (in linea di principio non coperti dal mercato). Il rosso scuro indica la massima intensità di rischio, il verde chiaro quella minima).

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• Accompagnare l’interscambio mondiale verso la valorizzazione del suo potenziale è una sfida di sostenibilità dell’economia globale per il terzo millennio, a partire dai paesi a rischiosità intermedia che già si stanno conquistando spazi stabili: Russia, Messico, Arabia Saudita, Turchia, India per quanto riguarda l’interscambio di merci; ancora Russia, Brasile, Arabia Saudita e India per quanto riguarda gli IDE

• Nuovi fenomeni di interscambio e investimento innovativi, anche se di rilievo quantitativo minore, stanno avvenendo anche nei confronti dell’Africa (IDE di Cina e Arabia Saudita nel settore fondiario e agro)

• Concepire nuovi prodotti e nuovi processi ispirati alla creazione in loco di comparti autonomi e sostenibili è cruciale. Nella attuale congiuntura di alti prezzi delle commodities ci potrebbe essere spazio proprio per questi tipi di economie in cui avvenga un offset ottimale tra le specializzazioni rispettive dei paesi avanzati e di quelli emergenti

• La leva finanziaria è lo strumento chiave per innescare questi processi e in particolare l’integrazione funzionale tra le componenti di grant e quelle di finanza commerciale. Sul piano politico bilaterale devono essere considerati i problemi di sbocco ultimo dei prodotti in causa posti dai sempre più numerosi PTA (Preferential Terms Agreements) che derogano ai principi WTO

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione Abstract 5 – CHE COS’E’ ASSOCORCE ?CHE COS’E’ ASSOCORCE ?

• Assocorce – International Trade Development Association è una associazione non lucrativa che rappresenta i trainees di scuola ICE (Corsi Master come il “Corce”ma anche corsi brevi)

• Ci sono circa 3000 professionisti “formati”da ICE nelle diversificate professioni attinenti l’internazionalizzazione d’impresa, in posizioni chiave nel contesto nazionale e all’estero (nei settori pubblici e privati)

• Assocorce propone tre linee di attività: network, formazione – informazione, pubblicistica – editoria

• Le realizza con ampio ricorso a tools virtuali: data bases dei soci ordinari e “promo”, piattaforma web interattiva (spazi archiviali, pagine web interattive, forum dedicati, prodotti editoriali digitali, ecc.), newsletter “utilizzabile da tutti i soci

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Il network Assocorce riunisce tutti i formati in internazionalizzazione d’impresa di “scuola” ICE. 3000 persone risultano diplomate al Master “Corce” di Roma o alle sue edizioni decentrate in tutta Italia, a partire dal 1962. Ad esse si aggiungono un buon numero di formati ICE di breve periodo, e numerosi professionisti e tecnici con qualifiche equipollenti al Corce. Il db “Directory dei diplomati ai Masters ICE”, realizzato da Assocorce, viene continuamente aggiornato di concerto con ICE ed è accessibile “on line” dal sito Assocorce

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Nel sito Assocorce si trova l’accesso, oltre che al db “Directory dei diplomati ai Masters ICE”, ad alcuni servizi:

•Spazi archiviali su web personali per upload, download , classificazione e workflow su documenti e dati (per esempio CV)•Spazi forum e pagine web interattive per discussioni e gestione on line di documenti pubblicati su web• Una “threaded e-mail” dedicata all’Associazione attivabile direttamente anche dai partecipanti

I tools sono situati provvisoriamente sulla piattaforma GTWP (Global Trade Web Platform). Alcuni possono essere utilizzati in modalità “Guest”. Per altri è necessario avere credenziali personali. Esse peraltro vengono rilasciate in tempo reale e non è necessario essere soci full-right di Assocorce. Si può aderire in modalità “contact” o promozionale (costo zero); vedi l’interesse per imprese, enti, associazioni interessati a partecipare alla sperimentazione di questa “knowledge base” unica nel suo genere.

www.assocorce.it

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione

Dal sito si può scaricare anche la directory ristretta E.T.I.C.I. a sua volta situata sulla piattaforma sperimentale GTWP.

Essa contiene le schede informative sintetiche dei soci permanenti Assocorce, ovvero quelli operativamente coinvolti nelle attività: Comitato, presidio sede, assistenza, formazione, pubblicistica, ecc. Ad ogni scheda è associato il CV del professionista.

Oltre allo spazio “News”, per le attualità, i soci collaborano alla manutenzione di 3 “bacheche” informative su web. La prima interessa le attività di

FORMAZIONE

Contiene un excursus sulle iniziative realizzate e quelle in preparazione. Si vedano in particolare i moduli realizzati per le Regioni a partire dal Corce Calabria 2000 (Iniziativa IG Students 2001, ecc.).

Segue

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La seconda bacheca informativa riguarda l’attività di

PUBBLICISTICA E EDITORIA

Tra le attività principali svolte negli ultimi anni, sono menzionate:• La revisione e sponsorizzazione del Dizionario del Commercio Internazionale pubblicato da IPSOA – Wolters Kluwer (www.ipsoa.it ) – autore F.Tempesta• Gli articoli dei soci sulla rivista “Commercio Internazionale” (IPSOA – Wolters Kluwer)• La sponsorizzazione tecnico – organizzativa del Iibro digitale “Colours”, prodotto dalla NICCIN (Nigeria Italy Chamber of Commerce), finanziato dall’Assessorato Cooperazione della Regione Lazio• Gli spazi tematici interattivi creati sulla piattaforma GTWB (mediazione culturale, knowledge base del commercio internazionale)

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Nella terza bacheca

NOTIZIE

si trovano informazioni su tutte le iniziative di network associativo, oltre quelle istituzionali (Assemblea, incontro di fine anno) quali incontri, seminari , workshops, etc;

Si registra un crescente coinvolgimento di soggetti locali e settoriali fortemente interessati alle problematiche di sviluppo delle proprie eccellenze territoriali: Associazioni imprenditoriali e non profit, Regioni, CCIAA, gruppi di Aziende, Università e scuole;

Assocorce annette particolare interesse allo sviluppo di questi rapporti, che rappresentano l’utenza di settore “esterna”, speculare a quella tipica dei diplomati Corce - ICE;

Grazie alla piattaforma sperimentale si può ora anche offrire a questi soggetti, oltre ai servizi di network, alla formazione e alla pubblicistica - editoria, un supporto virtuale stabile e interattivo su varie esigenze che possono essere soddisfatte in tempo reale.

Page 29: 24 settembre 2009Assocorce - Modulo Innovazione 2009 - Roma -  1 Wireless technologies Nellattuale scenario globale la competitività internazionale.

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione

Richieste tipo che possono essere soddisfatte dalla piattaforma GTWP per soggetti interessati alla internazionalizzazione di distretti, settori, comparti, programmi formativi, sono:

• consultazione della Directory dei diplomati ai Masters ICE aggiornata, utile per localizzare professionalità di scuola ICE o equipollenti, selezionandole per classe di età, competenze specifiche (tecniche, linguistiche), esperienze pregresse; vedi in particolare l’ottenimento di stagisti Corce da parte delle aziende per lo svolgimento a carico di ICE di un “project work” internazionale

• consultazione del db E.T.I.C.I. dei soci Assocorce, utile per localizzare professionalità (vedi sopra) con ricerche approfondite ai relativi CV (sul motore di ricerca della piattaforma). Potenzialmente rappresenta l’albo dei tecnici del commercio internazionale, che è obiettivo di lungo termine di Assocorce insieme a ATV (Associazione dei Tecnici Valutari e degli Scambi Internazionali);

• utilizzo della “threaded e-mail” Assocorce, per condivisione, su una lista mirata di circa 500 utenti, di notizie operative in tempo reale (vacancies, incontri, novità normative, ecc.);

• creazione di spazi web interattivi personali, per workflow adattabile da Assocorce ad ogni esigenza specifica, per esempio di scuole, gruppi di aziende, associazioni. Ciò può avvenire attraverso forum personalizzabili, condivisione di documenti e contenuti web, gestione di progetti co-finanziati (Regioni, UE, ICE).