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1 giugno 2009 Assocorce - Modulo Innova zione 2009 - Roma - www.a ssocorce.it 1 Wireless technologies Nell’attuale scenario globale la competitività internazionale è il principale indicatore della salute economica di uno Stato. Il rilancio dell’Italia parte dal potenziale dei suoi distretti produttivi, in una grande sfida innovativa. Bioscienze Nanotecnologie Hi Mech Aerospazi o Piattaforme web Monitoraggio e difesa ambientale Materiali speciali Sistemi logistici Microelettronica Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione AGROALIMENTARE TURISMO MADE IN ITALY

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Wireless technologies

Nell’attuale scenario globale la competitività internazionale è il principale indicatore della salute economica di uno Stato. Il rilancio dell’Italia parte dal potenziale dei suoi distretti produttivi, in una grande sfida innovativa.

BioscienzeNanotecnologie

Hi Mech

Aerospazio

Piattaforme webMonitoraggio e difesa ambientale

Materiali speciali

Sistemi logistici

Microelettronica

Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione

AGROALIMENTARE

TURISMO

MADE IN ITALY

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Abstract 1 - A CHE PUNTO E’ L’ITALIA NELLO SCENARIO ECONOMICO A CHE PUNTO E’ L’ITALIA NELLO SCENARIO ECONOMICO GLOBALE ?GLOBALE ?

• Abbiamo grandi ma scollegate potenzialità, dobbiamo coordinare e organizzare l’innovazione

• Il terreno della competitività internazionale è cruciale in una economia come la nostra dove l’interscambio estero vale il 50% del PIL

• La situazione ci impone uno sforzo urgente; vedi gli indicatori della bilancia commerciale (siamo qui in buona compagnia con molti altri grandi paesi industriali) ma soprattutto delle partite correnti

• E’ a questo livello, infatti, più che sui “manufatti” dove si gioca la competitività di un paese avanzato

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Si stabilizza la situazione di perdita di competitività internazionale dell’Italia come evidenziano i conti con l’estero. Anche i dati provvisori per il 2008 lo confermano: il saldo commerciale rimane preoccupante (- 600M€ ca.) e si aggrava di molto quello di parte corrente (poco meno di 40.000M€)

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione Il saldo della bilancia commerciale risulta dai valori di esportazioni - importazioni. Se si fa invece esportazioni + importazioni si ha “l’interscambio”, in altre parole il valore dell’economia giocata oltrefrontiera. In Italia, l’interscambio vale quasi il 50% del PIL (circa 1.500 miliardi di € nel 2007).

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La situazione può essere parzialmente giustificata in un quadro globale che vede comunque un trend descrescente della competitività “esportativa” delle economie mature. USA e UE sperimentano da tempo un deficit di “balance trade”. Crescono invece le performance esportative in Asia (vedi Cina) e Est Europa

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La situazione dell’Italia è quindi particolarmente difficile per una serie di motivi:

• L’export è da anni in difficoltà e stenta a bilanciare l’import . Altri Stati UE, pur nella flessione strutturale della competitività dei paesi industrializzati sul mercato globale, dimostrano tenuta (Germania, Paesi Bassi)

• L’Italia non ha una performance valutaria positiva nemmeno nella sezione delle transazioni invisibili (servizi, trasporti, turismo, redditi finanziari e di capitale, royalties, ecc.) che sono le voci sulle quali invece gli altri Paesi industrializzati compensano il deficit commerciale e raggiungono il sostanziale pareggio o il surplus corrente

• Il cronico deficit corrente continua a essere colmato a livello valutario con l’afflusso di finanziamenti al settore privato e pubblico, gli ingressi di capitali, il rialzo dell’Euro, e quindi con l’aumento della dipendenza e dell’indebitamento extranazionale

Occorre una seria riflessione sugli elementi di criticità e tutti i possibili rimedi onde reinserirsi a pieno titolo nella fase espansiva mondiale. L’economia e l’internazionalizzazione diventano temi sociali comuni e servono strumenti conoscitivi diffusi per trattarli correttamente.

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione Abstract 2 – CHE COSA POSSIAMO FARE COME SISTEMA ?CHE COSA POSSIAMO FARE COME SISTEMA ?

• Sul piano delle partite “visibili” abbiamo prevalentemente settori “maturi” (che sono quelli più piccoli e con i tassi di crescita più modesti sul totale export mondiale)

• Occorre quindi organizzare la R&S come ingrediente essenziale del management (innovazione permanente dei prodotti), colmando il divario con l’Europa, così come crescere nei processi innovativi e nella relativa certificazione (qualità, ecc.)

• Sul piano delle partite “invisibili” abbiamo saldi negativi diffusi (redditi di capitale, trasporti, servizi tecnologici, royalties) ed è necessario tutelare e sviluppare tutte le nicchie promettenti.

• Un discorso a parte merita il turismo che potrebbe diventare il principale settore “esportativo” mediante una politica nazionale coerente

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Per brevità non si considerano qui le operazioni valutarie passive: importazioni, attrazione investimenti esteri, indebitamento estero, ecc. Esse sono altrettanto importanti (si veda per esempio la “bolletta energetica”) ma molto complesse. Ci si limita ad analizzare le operazioni valutarie attive. Cominciando dalle ESPORTAZIONI, si rileva la debolezza dell’Italia nei settori a più alta tecnologia e maggiormente dinamici: ICT, chimico-farmaceutico, mezzi di trasporto

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L’Italia è viceversa più presente nei settori cosiddetti “maturi”: metal-meccanica, casa-persona, ecc. Nei settori più innovativi e dinamici si noti anche che l’Italia è “importatore netto” ovverosia importa più di quanto esporti e questo crea un ulteriore fattore di dipendenza. Più nel dettaglio, si nota:

• Carenza dell’investimento in Ricerca e Sviluppo (R&S) – ovvero per creazione di nuovi prodotti - e nella relativa organizzazione aziendale. L’investimento in R&S complessivo è pari al 1,1%. del PIL nel 2007, conto la media UE27 dell’1,84 %. (3,82% in Svezia, 2,51% in Germania). Esso dipende per circa il 45% dal privato e per il 55% dal pubblico, mentre l’investimento privato è preponderante nella media europea.

• Ritardo nelle certificazioni di qualità o similari dei prodotti già commercializzati: documentazioni agroalimentari (DOC, DOP, IGP), ISO, UNI, registrazioni di marchi e brevetti a livello europeo e internazionale, tutela anticontraffazione per il Made in Italy

Occorre strutturare a livello capillare nelle aziende una funzione R&S stablle. Una funzione preposta a creare nuovi prodotti, che abbia capacità di gestire tutti gli aspetti collegati: disciplina contabile e fiscale delle spese, agevolazioni finanziarie, seed e venture capital, tutela, registrazione e vendita della proprietà intellettuale (marchi, brevetti, know-how) . Analoga azione deve essere fatta per quanto riguarda la certificazione e la tutela dei prodotti già sul mercato.

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Turismo incoming 2007 – Bankitalia (valutazione camponaria annuale con 150.000 interviste face to face alle frontiere per accertare tutte le spese nel viaggio – vedi Tourist satellite account WTO e relativa accezione estesa di importazione di consumatore per motivi plurimi, diporto, cura, studio, famiglia)

Per quanto riguarda le PARTITE INVISIBILI (trasporti, servizi, viaggi all’estero, redditi di capitale, ecc.) l’analisi di dettaglio è più difficile poiché non esistono statistiche quali quelle di fonte doganale. Tuttavia in alcune aree è relativamente facile:

Anno Incoming Outgoing Saldo

2005 28.453M€ (di cui Lazio 4525, Lombardia 4192)

2006 30.368M€ (di cui Lazio 5013, Lombardia 4849)

2007 31.079M€ (di cui Lazio 5185, Lombardia 5362)

19.728 11.351

2008 31.090M€ (di cui Lazio 5277, Lombardia 5318)

20.922 10.168

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Nell’ambito delle partite invisibili, un altro campo sul quale esiste un monitoraggio sistematico è quello degli IDE (investimenti diretti all’estero). I flussi attivi che da essi derivano sono censiti come “redditi di capitale” nella bilancia corrente. In quanto paese originario di IDE infatti l’Italia sta migliorando la sua performance, tuttavia Il saldo di questi redditi è negativo poichè è condizionato dalla preminenza, costruitasi nel tempo, delle acquisizioni da parte di paesi sviluppati (di cui l’Italia è target più che protagonista).

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L’Italia appare quindi in generale deficitaria sul terreno delle partite invisibili, domini ad alta intensità di management, organizzazione, expertise tecnica e engineering . Più nel dettaglio, sui due settori statisticamente indagabili, si può notare:

Per quanto riguarda il turismo occorre diffondere a livello capillare una cultura di accoglienza nuova, nella quale il viaggiatore o turista extranazionale sia anche visto come un consumatore importato di cultura, beni e servizi (che poi può rimanere “fidelizzato” dopo il ritorno a casa con ovvi benefici di immagine per ’Italia). Il turismo, quindi, è in questo senso una attività “export” atipica e nobile in cui beni e servizi non vengono trasferiti oltrefrontiera ma consumati in loco, da acquirenti esteri. Per quanto concerne gli IDE l’incremento delle reti organizzative e delle dimensioni, così come la scelta di nuovi campi più remunerativi, in alternativa ai settori maturi, sono tra le soluzioni possibili.

• Il turismo, paragonato ad un settore esportativo, sarebbe già oggi al quarto posto in termini di performance attiva, dopo meccanica , metalmeccanica, mezzi di trasporto, e al pari del chimico farmaceutico e dell’ICT. Ma i risultati sono molto al di sotto del potenziale dell’Italia, che è unico al mondo;

• Circa gli IDE la performance in valore è soddisfacente. Infatti, da tempo i fatturati delle partecipate estere superano quelli dell’export diretto da casa-madre. Poi, sul piano quantitativo gli stock sui IDE in entrata e in uscita si equivalgono. Tuttavia la scala organizzativa e finanziaria degli IDE in uscita non sembra adeguata per assicurare una redditività in media europea.

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione Abstract 3 – COME OPERARE ?COME OPERARE ?

• La chiave operativa sono i “distretti produttivi” la cui organizzazione permette di superare la struttura italiana basata su PMI e microimprese. Questo per fare, su base comune, quegli investimenti innovativi altrimenti non sostenibili: R&S, certificazioni di qualità e simili, delocalizzazioni, accesso alla finanza, politiche di marketing, ecc.

• Molto c’è da fare (per esempio l’osservatorio ICE sui distretti ci dice che solo il 30% dell’”export” totale è originato dai distretti e prevalgono in campo internazionale le imprese di dimensioni più grandi) in termini di:

• Superare la forte differenza competitiva tra Nord e Sud del paese

• Aiutare i distretti potenziali (protodistretti, aree di competenza) a riconoscersi e organizzarsi

• Introdurre nuove e più ampie accezioni dei distretti produttivi: aree turistiche, aree di produzione agroalimentare tipica, articolazioni multiregionali di competenze del “made in Italy”, distretti dei servizi

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Altro fattore di criticità trasversale risiede nella struttura produttiva italiana. E’ evidente il grande squilibrio tra la competitività internazionale del Nord e quella del Centro – Sud.

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Altro fattore di criticità è la frammentazione delle attività, connesso al numero e alle dimensioni medie delle imprese italiane (vedi PMI) che continua a registrare valori anomali rispetto alla media europea

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L’Italia sconta quindi distonie geografiche del suo tessuto produttivo, nonché l’eccessiva frammentazione e numero delle realtà produttive. In parte, un incremento della concentrazione industriale si è già registrato negli ultimi anni ed è stato il presupposto per importanti processi riorganizzativi in vari settori.

Questo fenomeno deve essere aiutato con decisione anche con politiche di aggregazione e rete tra PMI per la gestione comune di servizi, promozione, marketing, ecc. E’ infatti comprovato a livello statistico che gli incrementi di fatturato export sono positivamente correlati alle dimensioni delle imprese (per numero di addetti). Le dimensioni sono tra l’altro i presupposti per gestire business in modo innovativo: inserirsi in offsets biltaterali, organizzare stabilmente investimenti di R&S, campagne pubblicitarie e marketing territoriale, procurare finanza, gestire delocalizzazioni, gestire la formazione specializzata, gestire la tutela dei marchi e la difesa legale.

Il punto di partenza delle politiche di rilancio deve quindi partire dalla individuazione dei “distretti produttivi” di un territorio (Regione) per certificarli e riconoscerli se non lo sono ancora, supportarli e valorizzarli al meglio. L’incidenza di queste realtà sull’export regionale varia dal 20 al massimo del 40% (vedi Osservatorio distretti industriali ICE). Si registrano circa 200 aree in Italia che verificano i parametri del distretto industriale, e circa 20 altre realtà individuate dalle Regioni. Bisogna poi considerare i distretti di alte tecnologie riconosciuti da MUR (circa altri 20).

In Italia ogni Regione ha poi il patrimonio dei propri prodotti agroalimentari e proprie peculiari risorse turistiche. Queste aree possono essere assimilate a “distretti produttivi” connaturati al territorio, ma troppo spesso non inseriti in cicli di qualità. Altro asset trasversale è il Made in Italy dei prodotti per la casa e la persona.

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione Abstract 4 – COME VALUTARE E MODIFICARE LA PUBBLICA COME VALUTARE E MODIFICARE LA PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE ?AMMINISTRAZIONE ?

• Una Pubblica Amministrazione efficiente a tutti i livelli è un elemento cruciale di competitività di un Sistema paese

• Noi, tra i grandi Stati UE, abbiamo i più alti rapporti Spesa pubblica /PIL e debito pubblico / PIL; d’altro canto l’indice di apprezzamento del servizio è il più basso. Ciò indica scarsa efficienza

• Anche nella P.A. è pertanto necessario innovare prodotti e processi: nuovo approccio di servizio al cittadino da parte dei funzionari, nuovo approccio di qualità dei processi produttivi

• Cruciale è l’utilizzo della virtualità come leva attuativa dell’innovazione. Occorre trovare una modalità non ostica che fidelizzi effettivamente il cittadino

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione La Pubblica Amministrazione, benchè non sia percepibile direttamente come settore “economico” e tantomeno interessato alla internazionalizzazione produttiva, merita una attenzione primaria perché la sua efficienza generale è un elemento cruciale della competitività di un sistema paese. Da questo punto di vista l’Italia deve recuperare un grave divario. Infatti in base a dati UE la spesa pubblica, in proporzione al PIL, è molto più della media europea (eccetto il Regno Unito), collocandosi ad oltre il 50%

DS-070643-table: naga_a - Government accounts - annual data

Extracted on 2009/03/03 16.11.45

INDICATORS VALUEIndicator NA-GEXP Government expenditureSeasonal adjustment NOT_APPUnit MIO-EUR

geo/time 2002A00 2003A00 2004A00 2005A00 2006A00 2007A00ES 283597,0 300643,0 327015,0 349383,0 377876,0 407849,0

EU27 4642982,2 4777525,8 4968660,3 5183706,8 5406222,0 5656506,0FR 815144,0 849587,0 883073,0 921454,0 952516,0 991001,0GR 70614,0 77143,0 84317,0 85583,0 89981,0 99764,0IT 613734,0 645251,0 664303,0 688254,0 722751,0 739878,0

UK 701437,6 692640,1 759256,5 808293,4 857112,1 908846,5

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione D’altro canto l’indebitamento lordo della P.A. è il più elevato in assoluto superando il PIL e con un trend in continuo aumento, sintomo quanto meno di una scarsa efficienza della spesa stessa

DS-070643-table: naga_a - Government accounts - annual data

Extracted on 2009/03/03 16.11.45

INDICATORS VALUEIndicator NA-GDEBT National gross debtSeasonal adjustment NOT_APPUnit MIO-EUR

geo/time 2002A00 2003A00 2004A00 2005A00 2006A00 2007A00ES 383172,0 381562,0 388374,0 390948,0 389193,0 379951,0

EU27 5998464,6 6242575,4 6590308,3 6931301,1 7158749,3 7249552,6FR 910874,0 1003351,0 1076932,0 1145354,0 1149928,0 1209497,0GR 158887,0 167723,0 183157,0 195338,0 204394,0 216381,0IT 1368511,7 1393495,0 1444603,6 1512779,1 1582008,6 1598971,2

UK 619402,0 625898,1 691950,9 772460,2 853821,3 843764,9

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione Un altro fattore di allarme deriva da un indicatore di gradimento rilevato nel 2007 con indagine campionaria sugli Stati UE oggetto della comparazione, dove la Germania è stata sostituita alla Grecia

49%

37%

25%

46%

50%

Francia

Germania

Italia

Regno Unito

Spagna

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione L’indicatore suddetto è visibile in dettaglio nel caso della Francia, dove si mette in evidenza per esempio l’erraticità o stagionalità del gradimento della Pubblica Amministrazione civile (vedi per specifiche zone geografiche). Ciononostante la media del gradimento rimane sostanzialmente superiore a quella rilevata in Italia

56%

30,6

45,9

27,4

38,6

46,9

90

34,6

45

20,4

31,6

43,9

Forze armate 56% 27,4 90 20,4

Ovest 30,6 38,6 34,6 31,6

Nord 45,9 46,9 45 43,9

Forze armate. 2° Trim. 3° Trim. 4° Trim.

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione Sempre con riferimento alla Francia si veda per opportuno raffronto lo “share” di gradimento pubblico riferito ad altri attori isttituzionali diversi dalla Pubblica Amministrazione civile

56%

49%

49%

67%

58%

38%

32% Forze armate

Chiesa

Servizio civile

Aziende

Sistema giuridico

Stampa

Sindacati

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione

• Una Pubblica Amministrazione efficiente a tutti i livelli è un elemento cruciale di competitività di un Sistema paese. I problemi di posizionamento dell’Italia sono sicuramente correlati ad una bassa efficienza della P.A.

• Abbiamo tra i più alti rapporti Spesa pubblica /PIL tra gli Stati UE comparabili (oltre il 50%, pari solo a quello del Regno Unito). D’altro canto l’indebitamento lordo è il più alto in assoluto (oltre il 100% e in crescita). Ciò significa scarsa efficienza di spesa (si spende più di quanto si può !)

• La scarsa efficienza di spesa è avvalorata dal più basso tasso di apprezzamento dei servizi pubblici da parte della popolazione (solo il 25% di share)

• Anche nella P.A. è pertanto necessario innovare prodotti e processi: nuovo approccio di servizio al cittadino da parte dei funzionari mediante la costruzione di un “team spirit” per obiettivi (per es. con strumenti virtuali autogestiti per supportare il processo e la formazione), nuovo approccio di qualità dei processi produttivi (per es. con le certificazioni ISO delle attività, il coinvolgimento degli utenti nella costruzione delle strategie, gli incentivi monetari e non monetari alla crescita professionale e prestazionale, l’outsourcing qualificato)

• L’utilizzo della virtualità come leva attuativa dell’innovazione. Trovare una modalità non ostica che fidelizzi effettivamente il cittadino

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione Abstract 5 – CHE COS’E’ ASSOCORCE ?CHE COS’E’ ASSOCORCE ?

• Assocorce – International Trade Development Association è una associazione non lucrativa che rappresenta i trainees di scuola ICE (Corsi Master come il “Corce”ma anche corsi brevi)

• Ci sono circa 3000 professionisti “formati”da ICE nelle diversificate professioni attinenti l’internazionalizzazione d’impresa, in posizioni chiave nel contesto nazionale e all’estero (nei settori pubblici e privati)

• Assocorce propone tre linee di attività: network, formazione – informazione, pubblicistica – editoria

• Le realizza con ampio ricorso a tools virtuali: data bases dei soci ordinari e “promo”, piattaforma web interattiva (spazi archiviali, pagine web interattive, forum dedicati, prodotti editoriali digitali, ecc.), newsletter “utilizzabile da tutti i soci)

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione

Il network Assocorce riunisce tutti i formati in internazionalizzazione d’impresa di “scuola” ICE. 3000 persone risultano diplomate al Master “Corce” di Roma o alle sue edizioni decentrate in tutta Italia, a partire dal 1962. Ad esse si aggiungono un buon numero di formati ICE di breve periodo, e numerosi professionisti e tecnici con qualifiche equipollenti al Corce. Il db “Directory dei diplomati ai Masters ICE”, realizzato da Assocorce, viene continuamente aggiornato di concerto con ICE ed è accessibile “on line” dal sito Assocorce

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione

Nel sito Assocorce si trova l’accesso, oltre che al db “Directory dei diplomati ai Masters ICE”, ad alcuni servizi:

•Spazi archiviali su web personali per upload, download , classificazione e workflow su documenti e dati (per esempio CV)•Spazi forum e pagine web interattive per discussioni e gestione on line di documenti pubblicati su web• Una “threaded e-mail” dedicata all’Associazione attivabile direttamente anche dai partecipanti

I tools sono situati provvisoriamente sulla piattaforma GTWP (Global Trade Web Platform). Alcuni possono essere utilizzati in modalità “Guest”. Per altri è necessario avere credenziali personali. Esse peraltro vengono rilasciate in tempo reale e non è necessario essere soci full-right di Assocorce. Si può aderire in modalità “contact” o promozionale (costo zero); vedi l’interesse per imprese, enti, associazioni interessati a partecipare alla sperimentazione di questa “knowledge base” unica nel suo genere.

www.assocorce.it

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione

Dal sito si può scaricare anche la directory ristretta E.T.I.C.I. a sua volta situata sulla piattaforma sperimentale GTWP.

Essa contiene le schede informative sintetiche dei soci permanenti Assocorce, ovvero quelli operativamente coinvolti nelle attività: Comitato, presidio sede, assistenza, formazione, pubblicistica, ecc. Ad ogni scheda è associato il CV del professionista.

Oltre allo spazio “News”, per le attualità, i soci collaborano alla manutenzione di 3 “bacheche” informative su web. La prima interessa le attività di

FORMAZIONE

Contiene un excursus sulle iniziative realizzate e quelle in preparazione. Si vedano in particolare i moduli realizzati per le Regioni a partire dal Corce Calabria 2000 (Iniziativa IG Students 2001, ecc.).

Segue

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione

La seconda bacheca informativa riguarda l’attività di

PUBBLICISTICA E EDITORIA

Tra le attività principali svolte negli ultimi anni, sono menzionate:• La revisione e sponsorizzazione del Dizionario del Commercio Internazionale pubblicato da IPSOA – Wolters Kluwer (www.ipsoa.it ) – autore F.Tempesta• Gli articoli dei soci sulla rivista “Commercio Internazionale” (IPSOA – Wolters Kluwer)• La sponsorizzazione tecnico – organizzativa del Iibro digitale “Colours”, prodotto dalla NICCIN (Nigeria Italy Chamber of Commerce), finanziato dall’Assessorato Cooperazione della Regione Lazio• Gli spazi tematici interattivi creati sulla piattaforma GTWB (mediazione culturale, knowledge base del commercio internazionale)

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione

Nella terza bacheca

NOTIZIE

si trovano informazioni su tutte le iniziative di network associativo, oltre quelle istituzionali (Assemblea, incontro di fine anno) quali incontri, seminari , workshops, etc;

Si registra un crescente coinvolgimento di soggetti locali e settoriali fortemente interessati alle problematiche di sviluppo delle proprie eccellenze territoriali: Associazioni imprenditoriali e non profit, Regioni, CCIAA, gruppi di Aziende, Università e scuole;

Assocorce annette particolare interesse allo sviluppo di questi rapporti, che rappresentano l’utenza di settore “esterna”, speculare a quella tipica dei diplomati Corce - ICE;

Grazie alla piattaforma sperimentale si può ora anche offrire a questi soggetti, oltre ai servizi di network, alla formazione e alla pubblicistica - editoria, un supporto virtuale stabile e interattivo su varie esigenze che possono essere soddisfatte in tempo reale.

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Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione

Richieste tipo che possono essere soddisfatte dalla piattaforma GTWP per soggetti interessati alla internazionalizzazione di distretti, settori, comparti, programmi formativi, sono:

• consultazione della Directory dei diplomati ai Masters ICE aggiornata, utile per localizzare professionalità di scuola ICE o equipollenti, selezionandole per classe di età, competenze specifiche (tecniche, linguistiche), esperienze pregresse;

• consultazione del db E.T.I.C.I. dei soci Assocorce, utile per localizzare professionalità (vedi sopra) con ricerche approfondite ai relativi CV (sul motore di ricerca della piattaforma). Potenzialmente rappresenta l’albo dei tecnici del commercio internazionale, che è obiettivo di lungo termine di Assocorce insieme a ATV (Associazione dei Tecnici Valutari e degli Scambi Internazionali);

• utilizzo della “threaded e-mail” Assocorce, per condivisione, su una lista mirata di circa 500 utenti, di notizie operative in tempo reale (vacancies, incontri, novità normative, ecc.);

• creazione di spazi web interattivi personali, per workflow adattabile da Assocorce ad ogni esigenza specifica, per esempio di scuole, gruppi di aziende, associazioni. Ciò può avvenire attraverso forum personalizzabili, condivisione di documenti e contenuti web nell’ambito della data comunità, flussi automatici degli stessi.