WellnessReport Novembre def - Nestlé Italia · dell’Osservatorio Nestlé-Fondazione ADI, che...

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Ricerca Sicurezza Mercato Alimentare Segue a pag. 2 I dati della IV edizione dell’Osservatorio Nestlé- Fondazione ADI, che quest’anno ha visto la partecipazione di circa 10 mila intervistati, hanno fornito una fotografia molto dettagliata sulle abitiudini a tavola e sugli stili di vita degli italiani. Di particolare interesse, i risultati della ricerca, presentati in occasione del XX Congresso ADI, lo scorso 8 novembre a Firenze, confermano la forte connessione tra la convivialità, l’attitudine alle buone abitudini e uno stato fisico ottimale. L’indagine rileva infatti che le persone sovrappeso e obese dedicano meno tempo ai pasti e mangiano troppo velocemente. I tempi degli italiani a tavola Novembre 2012 Wellness Report Nuovi studi confermano l'influenza della masticazione sul senso di sazietà La prima digestione avviene in bocca: questo detto popolare trova oggi un ulteriore riscontro scientifico e nuove implicazioni grazie a un’indagine condotta dai ricercatori del Centro di Ricerca Nestlé (NRC). Il tempo passato a “masticare gli alimenti” risulta infatti essere importante quanto l’entità di cibo effettivamente presente nello stomaco nel determinare la quantità complessiva di calorie assunte. Questo quanto emerso dal recente studio, pubblicato lo scorso settembre sulla rivista scientifica Obesity, indagine che è parte di una più ampia ricerca Nestlé sui fattori che contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà. Lo studio, condotto in collaborazione con l'Università di Wageningen, nei Paesi Bassi, rappresenta la prima analisi dell'effetto di una stimolazione simultanea orale e gastrica sulla sazietà. I risultati indicano che per sconfiggere l’appetito sarebbe quindi consigliabile affidarsi a cibi solidi che inducono una maggiore stimolazione oro-sensoriale: le conclusioni confermano quindi precedenti tesi secondo cui le bevande, a parità di apporto calorico, stimolerebbero meno il senso di sazietà.

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Ricerca

Sicurezza

Mercato Alimentare

Segue a pag. 2

I dati della IV edizione

dell’Osservatorio Nestlé-

Fondazione ADI, che

quest’anno ha visto la

partecipazione di circa 10

mila intervistati, hanno

fornito una fotografia

molto dettagliata sulle

abitiudini a tavola e sugli

stili di vita degli italiani.

Di particolare interesse, i

risultati della ricerca,

presentati in occasione

del XX Congresso ADI, lo

scorso 8 novembre a

Firenze, confermano la

forte connessione tra la

convivialità, l’attitudine

alle buone abitudini e

uno stato fisico ottimale.

L’indagine rileva infatti

che le persone

sovrappeso e obese

dedicano meno tempo ai

pasti e mangiano troppo

velocemente.

I tempi degli italiani

a tavola

Novembre 2012 Wellness Report Nuovi studi confermano l'influenza della

masticazione sul senso di sazietà

La prima digestione avviene in bocca: questo detto popolare

trova oggi un ulteriore riscontro scientifico e nuove implicazioni

grazie a un’indagine condotta dai ricercatori del Centro di Ricerca

Nestlé (NRC). Il tempo passato a “masticare gli alimenti” risulta

infatti essere importante quanto l’entità di cibo effettivamente

presente nello stomaco nel determinare la quantità complessiva

di calorie assunte. Questo quanto emerso dal recente studio,

pubblicato lo scorso settembre sulla rivista scientifica Obesity,

indagine che è parte di una più ampia ricerca Nestlé sui fattori

che contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà.

Lo studio, condotto in collaborazione con l'Università di

Wageningen, nei Paesi Bassi, rappresenta la prima analisi

dell'effetto di una stimolazione simultanea orale e gastrica sulla

sazietà. I risultati indicano che per sconfiggere l’appetito sarebbe

quindi consigliabile affidarsi a cibi solidi che inducono una

maggiore stimolazione oro-sensoriale: le conclusioni confermano

quindi precedenti tesi secondo cui le bevande, a parità di

apporto calorico, stimolerebbero meno il senso di sazietà.

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Segue da pag. 1 Wellness Report

Novembre 2012

Il 46% degli obesi, ad

esempio, ha dichiarato di

consumare una colazione

frugale e veloce e di

percepire lo stare a tavola

come un momento da

gustarsi in completa

solitudine. La situazione non

migliora se si parla di persone

sottopeso che invece

reputano i pasti come una

mera necessità fisica da

dover soddisfare o anche una

perdita di tempo.

In generale, comunque,

ancora il 36% degli italiani

non vive i pasti come

momento di convivialità.

Tre italiani su dieci dichiarano

di consumare un pranzo

veloce, la cena è il momento

al quale si dedica più tempo e

la colazione è il pasto che si

salta con più frequenza. E chi

la consuma lo fa in modo

decisamente “sprint”: 7

italiani su 10 dedicano meno

di 15 minuti alla primo pasto

della giornata. Inoltre, per 6

italiani su 10 viene

considerato un gesto

solitario più che un momento

da condividere con la

famiglia.

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Nuovi studi confermano l'influenza della masticazione sul senso di sazietà

La metodologia

Lo studio ha previsto il monitoraggio di 26 partecipanti per 5

giorni non consecutivi. I soggetti, scelti in ordine casuale, hanno

continuato a masticare senza deglutire per 1 o 8 minuti, mentre

venivano somministrate loro artificialmente diverse quantità

dello stesso alimento.

Nella condizione di controllo, i soggetti non sono stati né

alimentati artificialmente né hanno ricevuto cibo da masticare.

Dopo mezz'ora è stato servito un pasto a tutti i partecipanti che

sono stati invitati a mangiare a volontà fino a sentirsi

normalmente sazi. Lo studio ha permesso di rilevare che, se

masticavano per 1 minuto, i soggetti assumevano le stesse

quantità di cibo che avrebbero assunto a stomaco vuoto,

indipendentemente quindi dal volume di alimenti già introdotto

artificialmente nel loro stomaco. Tuttavia, se prolungavano la

masticazione per 8 minuti, i soggetti assumevano una quantità

di cibo nettamente inferiore rispetto a quella consumata a

stomaco vuoto.

“I nostri risultati indicano che una stimolazione oro-sensoriale

prolungata potrebbe essere un fattore determinante nella

riduzione dell'apporto calorico", ha concluso la dottoressa Alfrun

Erkner, ricercatrice del Centro Nestlé che ha preso parte allo

studio.

I giusti tempi a tavola: i pasti frequenti A conferma delle indicazioni date dalle Istituzioni competenti,

un recente studio finlandese pubblicato lo scorso agosto dal

Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases Journal

ribadisce l’importanza dei pasti frequenti. L'indagine, condotta

su un campione di oltre 6.000 adolescenti, ha confermato che

una dieta composta da 5 pasti al giorno - che comprenda

dunque anche la colazione e 2 spuntini - è fortemente associata

in entrambi i sessi a un minore rischio di sviluppare sovrappeso

e obesità.