Webinar gratuito | Presentazione corso in Psicologia del comportamento alimentare e tecniche di...

Obiettivo Psicologia s.r.l. www.obiettivopsicologia.it

PRESENTAZIONE DEL CORSO

Psicologia del Comportamento Alimentare e Tecniche di Gestione

del Peso CorporeoPROFILO PROFESSIONALE:

Psicologo del comportamento alimentare


OBIETTIVI

Formare figure di professionisti specializzate nel trattamento di individui con problematiche di peso corporeo (compresi i D.C.A.) •Riconoscere, promuovere, definire un settore di intervento di competenza degli psicologi erroneamente attribuito esclusivamenteesclusivamente ad altre figure professionali

•Fornire gli strumenti per avviare la pratica professionale autonoma

•Fornire le competenze per poter progettare e condurre progetti di prevenzione nel settore dei disturbi del peso e del Comportamento Alimentare


IL PROBLEMA DEL PESO CORPOREO.

Da chi devo andare?


METODOLOGIE DI INTERVENTO E FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE

Il dietologo, (medico), dietista e Nutrizionista, tutte figure professionali che affrontano il

problema con la «DIETA» strumento correttivo del comportamento alimentare senza tener

conto di altre componenti.


IN QUESTO PANORAMA COME SI INSERISCE LO

psicologo?


PERCHE’ GLI PSICOLOGI…

• Perché il Comportamento Alimentare è un COMPORTAMENTO e, come ogni COMPORTAMENTO è influenzato da fattori Genetici ma anche e soprattutto

Sociali, Familiari, Ambientali, e di Personalità

• Perché i significati che l’individuo dà al cibo sono unici, individuali, e pertanto non possono essere affrontati con

uno schema rigido come la DIETA pretende di fare


…. PERCHE’…..

Perché gli psicologi lavorano sull’individuo nella sua unicità, sul conflitto, sulla motivazione,

sull’autostimaPerché gli psicologi sanno che dietro ogni comportamento esistono una serie di fattori

(pensieri, emozioni, idee etc) sui quali si deve intervenire per attuare un intervento correttivo


IL PROBLEMA DEL SOVRAPPESO E DELL’OBESITA’: LA GESTIONE DEL

PESO ATTRAVERSO UN APPROCCIO BIO-PSICO-SOCIALE

• L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato nel 1997 il primo documento sull'Obesita’ malattia trattata in modo non corretto sul piano scientifico e sottoposta solo alla volontà del soggetto, al massimo con la prescrizione della dieta, un foglietto da 50. tale metodo è considerato improponibile, occorre ben altro. Per Per l'Obesitl'Obesitàà tuttavia il problema tuttavia il problema èè molto pi molto piùù complesso e complesso e occorre un impegno pioccorre un impegno piùù adeguato, per l'appunto il adeguato, per l'appunto il TRATTAMENTO Multi-dimensionale a Lungo Termine, TRATTAMENTO Multi-dimensionale a Lungo Termine, ormai scientificamente accreditatoormai scientificamente accreditato


La terapia evidence-based

La terapia dell'Obesità non è stata affrontata in modo corretto sul piano scientifico e sottoposta solo alla volontà del soggetto, al massimo con la prescrizione della dieta, un foglietto da 50 centesimi disponibile su tutte le bancarelle dell'informazione di basso livello. Oggi tale

metodo è considerato improponibile, occorre ben altro. Per l'ObesitPer l'Obesitàà tuttavia il problema tuttavia il problema èè

molto pimolto piùù complesso e occorre un impegno pi complesso e occorre un impegno piùù adeguato, per l'appunto il TRATTAMENTO Multi-adeguato, per l'appunto il TRATTAMENTO Multi-

dimensionale a Lungo Termine, ormai dimensionale a Lungo Termine, ormai scientificamente accreditato.scientificamente accreditato.


No alla Diet Industry

Diet Industry. è responsabile dell'aggravamento dell'Obesità e un determina disorientamento che stravolge l'equilibrio del soggetto in sovrappeso o obeso, sul piano emotivo ed psicologico e su quello della corretta conoscenza.


Perché il Trattamento multidimensionale a lungo

termine?La consapevolezza della necessità di cambiare l’approccio al problema del

sovrappeso e dell’obesità diviene evidente con la pubblicazione, nel 1993 di un articolo scientifico di

risonanza MONDIALE


Perché il Trattamento multidimensionale a lungo termine?

……………………………. il dott. Arthur Frank, Direttore dell'Obesity Management Program del George Washington University Medical Center commenta: "Futilità e disinteresse nella professione medica per il trattamento dell'Obesità". Nell'articolo il dott. Frank accusa la classe medica di "avere continuamente trascurato il problema” e che "la malattia è gestita da non professionisti e da medici senza reputazione" … "per il solo guadagno personale".



•1. La malattia si fa strada lentamente e in modo subdolo all'inizio. Vengono quindi presi sempre provvedimenti troppo semplici e superficiali: Il risultato è spesso brillante e rapido e la cura sembra facile, basta l'aspirina. Ma sappiamo che si è innescata la sindrome dello Yo-Yo, e cioè il peso ritorna ad aumentare per l'ennesima volta. I successivi provvedimenti saranno sempre inadeguati, fino all'evidenza della profonda difficoltà a perdere peso: una disperazione. Riassumendo: si prendono sempre provvedimenti che non tengono in considerazione i risultati a lungo termine.



2. Per conoscere le cause determinanti della malattia dicono che occorrono strumenti di laboratorio sofisticati. Nessuno applica invece gli strumenti semplici, per mancanza di cultura, la bilancia, il nastro della sarta e il diario alimentare.



3. Infine deve essere effettuata un'analisi approfondita del comportamento alimentare e delle sue cause psico-sociali con l'uso di test psicometrici adeguati. Ma nel nostro paese si configura la mancanza di professionalità qualificate nel campo della psicologia cognitiva e quindi la diagnosi viene tentata con facili esami: gli esami ormonali. Sappiamo che non servono a niente e costano moltissimo. Lo strumento del diario alimentare offre, invece, un valido mezzo per consentire l’individuazione dei comportamenti errati.


"

Il trattamento multidimensionale a lungo

termine consente di:• agire sulle causa psico-sociali• Agire sulle cause bio-fisiologiche• Agire sulle conoscenze alimentari

del paziente• Agire sullo stile di vita del

paziente• GARANTENDO I PROGRESSI

EFFETTUATI A LUNGO TERMINE


• Riassumendo, l'approccio psico-biologico-sociale non è mai attuato con la cultura e gli strumenti esistenti. Le conclusioni: è molto complesso e difficile studiare l'Obesità nelle tre linee fondamentali: fisiopatologica, clinica e psico-sociale. Abbiamo quindi a che fare con una malattia multifattoriale in cui non vengono attuati i procedimenti diagnostici necessari.


FOOD IS MORE THAN SOMETHING TO EAT

(anonima anoressica)

• Il cibo è infatti nutrimento calorico ma è anche un simbolo: il nutrimento emotivo. Attraverso il cibo costruiamo delle relazioni, stabiliamo la nostra identità, definiamo le nostre regole di adesione a principi etici e religiosi. Tutto questo non fa che allontanare il cibo dal suo reale significato come strumento capace di soddisfare una chiara necessità biologica che consiste nella sopravvivenza dell’individuo e della specie.


Fattori DETERMINANTI SOVRAPPESO e

OBESITA’

• Genetico-biologiche-Endocrine (sulle quali non si può intervenire o si può intervenire chirurgicamente e/o Farmacologicamente);

• Ambientali;• Psicologiche;


IL COMPORTAMENTO IL COMPORTAMENTO ALIMENTARE ALIMENTARE ACQUISITOACQUISITO


Dobbiamo comprendere come sia possibile per una funzione corporea, essenziale e basilare quale è l’assunzione di cibo, di svilupparsi in modo tale da poter essere così variamente abusata al servizio di esigenze non collegate con la nutrizione.

(H. BRUCH)


La fame: solo biologica?1/3

•Si è sempre ritenuto che la fame fosse un istinto innato. •L’osservazione comune ha necessariamente dovuto rivedere le posizioni precedenti•Esiste, infatti, la presenza di disturbi focalizzati intorno all’alimentazione, senza che possa ritrovarsi alcun “danno” biologicamente determinato, nè alcuna alterazione o compromissione di parti del sistema nervoso centrale o periferico.• Gli studi effettuati hanno, così, evidenziato che la funzione fame-sazietà, benché effettivamente innata, per poter pervenire ad una adeguata maturazione deve avvalersi dell’apprendimento


INTERAZIONE NEONATO-MADRE

• Il neonato è del tutto dipendente dalla madre:• Il neonato è immaturo in molte delle sue funzioni bio-

psicologiche;• Il neonato possiede un certo corredo

comportamentale e una serie di strutture innate con un loro potenziale sviluppo;

• Il neonato è in grado di comunicare, fin dalla nascita, anche se non nel senso sociale che noi attribuiamo al termine,

ed emette segnali che esprimono lo stato di bisogno;• E’ attraverso il pianto e le sue diverse modulazioni che

il bambino esprime, in modo automatico e involontario, malessere e stato di bisogno


INTERAZIONE MADRE-NEONATO

ｷ La madre, in genere, possiede un meccanismo automatico, biologicamente determinato, che la rende capace di differenziare i vari tipi di pianto nel bambino, distinguere un pianto di fame, da quello di rabbia, o di dolore fisico;ｷ La madre possiede le risposte comportamentali adeguate a soddisfare il bisogno del bambino, riduce lo stato di tensione prodotto dal bisogno e così facendo estingue il pianto.ｷ L’estinzione del pianto del neonato segnala alla madre la soddisfazione del bisogno nel bambino e, tramite un complesso sistema di informazioni e retroinformazioni, rinforza la risposta comportamentale corretta. (Fig.)


IL METODO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE

UNO STRUMENTO TERAPEUTICO EVIDENCE-BASED


6th International Congress of Cognitive

PsychotherapyRome (Italy), 19th-22nd June 2008

Judith Beck: ﾒ Cognitive Therapy for Weight Loss and Maintenance ﾓ Why do so many people have

difficulty losing weight or maintaining their weight loss?


… One important element that is often

underemphasized in weight loss programs is the role of dysfunctional thoughts and beliefs. While people can change their eating behavior in the short-run, they

generally revert back to old eating habits unless they make permanent changes in their cognitions. While

choosing a healthy diet, arranging their environments, and learning about good eating habits is essential, these

elements are insufficient.

J.Beck


CONCLUSIONI

Il problema dell’ Obesità e del sovrappeso è molto diffuso. Più diffuso

del D.C.A.

Le figure professionali preposte al trattamento sono varie ma sostenitrici

della DIET INDUSTRY

La DIET INDUSTRY è la principale responsabile dell’obesità e del

sovrappeso


QUINDI?

Si evidenzia la necessità di intervento multidimensionale a lungo termine e la

formazione specifica di figure professionali in questo settore.

La figura dello psicologo dell’alimentazione risponde a questa

esigenza


Settori futuri di sviluppo

Chirurgia Bariatrica

Gestione emotiva delle intolleranze alimentari e delle allergie vere e proprie


Arrivederci a tutti

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