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Riunione di Consiglio di Zona del 10/10/2017 al RM 144

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PREMESSA Per arrivare preparati all’AdZ del 5 novembre (in cui dovremo definire delle Linee di Indirizzo da consegnare ai gruppi di lavoro della regione in assemblea regionale e ai consiglieri generali perchè li portino nelle commissioni) vi proponiamo il seguente schema di lavoro.Martedì 10 Ottobre, durante la riunione di consiglio, il consiglio di zona lavorerà per 5 gruppi paralleli (animati dai capi del comitato) sui 5 gruppi dell’AR. Obiettivo del lavoro a consiglio è ‘fare sintesi’ sul pensiero in zona riguardo ai temi. Tale sintesi sarà il punto di partenza dei gruppi di lavoro in assemblea. In tal modo, i capi della zona, il 5 novembre partiranno da basi concrete (identificate dai ccgg) riguardo ai temi in discussione. Ed il 5 novembre si riuscirà quindi a produrre delle linee di indirizzo sui temi da condividerei ai livelli associativi superiori ed in assemblea regionale.I temi saranno:

Riforma della FoCa Riforma del sistema della autorizzazioni Riforma del percorso formativo dei CCGG Riforma Leonardo Temi futuri di interesse associativo nazionale, non ancora calendarizzati nei consigli

generali futuri.

Su questi temi vi circoliamo un documento  (Prossimi Consigli Generali .pdf) preparato dai consiglieri generali: leggetelo con attenzione. vi racconta la direzione che ha preso l’associazione nei prossimi anni e vi permetterà di capire in che orizzonte si muovono le commissioni e quali sono i temi che mancano all’OdG nei consigli futuri.

Mozione 36.2016 - Revisione articoli autorizzazione Gruppi/ZonaIl Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2016

VISTO

le moz. 27 e 28/2013 con cui si approvava il percorso formativo dei capi Gruppo e le conseguenti modifiche regolamentari

CONSIDERATO

• il percorso di revisione degli articoli di regolamento riguardanti l’autorizzazione dei Gruppi

• la centralità della figura del capo Gruppo definito “primo quadro e principale formatore all’interno della comunità capi”

DÀ MANDATO

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al Consiglio nazionale di procedere alla revisione degli articoli inerenti le autorizzazioni dei Gruppi e il coinvolgimento della Zona. Il Consiglio nazionale riferirà al Consiglio generale nella sessione ordinaria 2018.

1) LO STATO DELL’ARTE.

1.1) CAPI E ADULTI IN FORMAZIONE.

TIPOLOGIA REQUISITI RIFERIMENTICapi Appartenenza ad una CoCa;

Adesione al P.A.;Conseguimento della nomina a Capo;Svolgimento di un servizio.

Statuto, artt.6 e 7

Adulti in formazione Appartenenza ad una CoCa;Adesione al P.A.;Svolgimento di un servizio;Svolgimento del percorso formativo.

Statuto, artt.6 e 7

1.2) LA FORMAZIONE CAPI.

La FoCa NON E’ UN OBBLIGO BUROCRATICO, meno che mai finalizzato all’autorizzazione delle Unità, bensì UN VALORE FONDAMENTALE sia nei riguardi delle Ragazze e dei Ragazzi che Dio ci ha affidato, sia nei riguardi di ciascun/a Capo.

I giovani hanno il diritto di essere educati da adulti che abbiano compiuto scelte solide e acquisito adeguate competenze. L’Agesci contribuisce alla tutela di questo diritto proponendo ai propri soci adulti, dal momento del loro ingresso in CoCa e per tutto il tempo di svolgimento del servizio, percorsi formativi di qualità, costituiti da esperienze che siano occasioni di confronto teorico, di verifica della propria vocazione e competenza e del proprio agire, vissuti in una dimensione di formazione permanente e finalizzati al perseguimento delle caratteristiche del profilo del Capo (cfr. Regolamento, artt.45, 46 e 48).

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1.3) ITER DI FOCA.

Il percorso formativo è così articolato :

a) Percorso formativo di base , suddiviso in due fasi (cfr. Regolamento, art.50):a.1) la prima finalizzata all’acquisizione delle conoscenze ed alla comprensione degli elementi fondanti del servizio di capo, sia motivazionali che pedagogico-metodologici ;a.2) la seconda finalizzata all’acquisizione di competenze associative e della piena consapevolezza del servizio educativo in Agesci.

b) La formazione continua (cfr. Regolamento, art.65): è l’atteggiamento della persona alla continua ricerca di occasioni e strumenti di apprendimento, aggiornamento, confronto e verifica.

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FASE EVENTI FORMATIVI TEMPI Percorso formativo di base.

1° fase (cfr. art.53)

Tirocinio (cfr. art.54); CFT (cfr. art.55).

Da quando l’adulto, inserito in una CoCa, comincia il servizio in Unità, fino al termine del periodo di Tirocinio (10 mesi) (cfr. art.54).

CFM(cfr. art.56). Dopo la conclusione del periodo di Tirocinio (cfr. art.56).

2° fase (cfr. art.57)

Servizio educativo (cfr. art.57);

CFA (cfr. art.58); eventi formativi

(cfr. artt.59 e 61); momenti di

democrazia associativa (cfr. art.57);

occasioni esterne (cfr. art.62).

Almeno 2 anni (cfr. art.57). In particolare il CFA è almeno 12 mesi dopo il CFM (cfr. art.58).

Nomina a Capo (cfr. art.63). Riconoscimento della Wood-Badge (cfr. art.63).

Alla conclusione del percorso formativo (cfr. art.63).

Formazione continua (cfr. art.65).

Percorsi formativi coerenti con il proprio Progetto del Capo (cfr. art.65).

Dopo la Wood-Badge (cfr. art.65).

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1.4) LE AUTORIZZAZIONI.

1.4.1) AUTORIZZAZIONE DEI GRUPPI (cfr. Statuto, art.21, e Regolamento, art.14).

GRUPPI REQUISITI (essenziali) DEROGHEMonosessuali la CoCa esprime un Capo

Gruppo dello stesso genere del Gruppo;

è presente un A.E. censito nel Gruppo.

Nessuna.

Misti la CoCa esprime una Capo Gruppo ed un Capo Gruppo;

è presente un A.E. censito nel Gruppo.

Almeno :un Socio Adulto con CFA, l’altro Socio Adulto (di genere diverso) con CFM, previo Progetto condiviso tra CoCa e Comitato di Zona.Durata max 3 anni.

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1.4.2) AUTORIZZAZIONE DELLE UNITA’ E SUPPORTO ALLE COCA (cfr. Regolamento, artt.7, 8 e 15).

UNITA’ REQUISITI (essenziali) DEROGHEMonosessuali la CoCa affida l’incarico ad un

Capo, dello stesso sesso dei componenti l’Unità;

è presente un A.E. censito nel Gruppo;

esiste un effettivo collegamento con la Zona.

Socio Adulto con CFM da non più di 3 anni (che, per cause eccezionali, non ha ancora il CFA), con CAM (ove necessario) ed eventi formativi specifici, previo Progetto condiviso tra CoCa e Comitato di Zona. Validità 1 anno, durante il quale il Comitato supporta con particolare attenzione la vita della CoCa.

Socio Adulto con Tirocinio concluso, 2° anno di servizio in Branca e CFM entro l’anno scaut, previo Progetto condiviso tra CoCa e Comitato di Zona. Validità 1 anno, durante il quale il Comitato supporta con particolare attenzione la vita della CoCa.

Socio Adulto con CFA ed eventi formativi specifici, anche esterni. Validità 2 anni.

Miste esistenza di una CoCa, con Socio Adulto con CFM da

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equilibrio di responsabilità tra Donne e Uomini, che faccia propria tale scelta educativa;

la CoCa affida l’incarico ad una Capo e ad un Capo;

è presente un A.E. censito nel Gruppo;

esiste un effettivo collegamento con la Zona.

non più di 3 anni (che, per cause eccezionali, non ha ancora il CFA), con CAM (ove necessario) ed eventi formativi specifici, previo Progetto condiviso tra CoCa e Comitato di Zona. Validità 1 anno, durante il quale il Comitato supporta con particolare attenzione la vita della CoCa.

Socio Adulto con Tirocinio concluso, 2° anno di servizio in Branca e CFM entro l’anno scout, previo Progetto condiviso tra CoCa e Comitato di Zona. Validità 1 anno, durante il quale il Comitato supporta con particolare attenzione la vita della CoCa.

Socio Adulto con CFA ed eventi formativi specifici, anche esterni. Validità 2 anni.

Da tutto quanto sopra discende chiaramente come il ruolo di controllo in capo al Comitato non abbia certo, come scopo principale, la negazione dell’autorizzazione ai Gruppi che non hanno i requisiti previsti, bensì, al contrario, l’assunzione dell’impegno a fornire sostegno a tutti quei Gruppi che si trovano in difficoltà!

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2) PROPOSTE DI MODIFICA …

Adesso tocca a noi, sulla base della nostra sensibilità, della nostra esperienza, delle nostre necessità, proporre modifiche migliorative per garantire sempre meglio (ed al meglio) la nostra Proposta Educativa.

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