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Ufficio Stampa Comitato Pavia Città di Sant'Agostino
Commissione per i rapporti con i media
L'urna che protegge le reliquie di Sant'Agostino a Pavia
Si apre questa sera con la S.Messa presieduta da S.E.Mons. Merisi, Vescovo di Lodi e presidente di Caritas Italiana, la Festa di
Sant’Agostino 2014
Si apre questa sera alle 18.30 con la concelebrazione della S.Messa
presieduta dal vescovo di Lodi e presidente della Caritas Italiana,
monsignor Giuseppe Merisi, la Festa di Sant’Agostino 2014, una festa
“che vuole sottolineare il profondo legame fra il santo vescovo di Ippona e
Pavia” come sottolinea Padre Mario Millardi, priore della comunità
agostiniana pavese.
Al termine della S.Messa il corpo di Sant’Agostino verrà esposto alla
devozione dei fedeli. S. Agostino riposa nella Basilica pavese di San Pietro
in Ciel d'Oro fin nel 725 (circa) per volere del re longobardo Liutprando
che riscattò il corpo portandolo via dalla Sardegna dove era stato portato
dalla sua prima sepoltura in Africa nella Basilica di Ippona. La cassa di
argento di origine longobarda, fatta costruire per proteggere le reliquie,
venne nascosta nel corso dei secoli per impedire eventuali furti sacrileghi
durante le invasioni o i saccheggi che la città ha subito.
La cassa è stata ritrovata nel 1695 nella cripta di San Pietro in Ciel d'Oro
con al suo interno i resti mortali del Santo Vescovo di Ippona avvolti in un
drappo di colore rosso.
La grata che protegge l'urna è chiusa da quattro serrature distinte le cui
chiavi sono custodite dal Priore degli Agostiniani, dal Vescovo di Pavia,
dal Sindaco della città e dal Capitolo della Cattedrale.
La custodia affidata alle istituzioni religiose e cittadine ha un preciso
significato: S. Agostino è patrimonio di fede e cultura vivo nelle
componenti ecclesiali e sociali di Pavia e questo lo è da secoli. Un
ulteriore stimolo a riscoprire con passione e metodo, e anche in questo
Agostino ci è maestro, il tesoro di sapienza umana e spirituale che da
secoli ospitiamo nella nostra città.
La custodia di ogni chiave ha un particolare significato. La chiave
affidata al Priore agostiniano testimonia la secolare presenza dei Figli di
S. Agostino, presenza che tanto ha giovato al patrimonio culturale
dell'Europa e al bagaglio di sapienza umana e spirituale della Chiesa.
La chiave affidata al Vescovo è riconoscimento alla figura paterna del
santo Vescovo di Ippona, dottore e pastore, elemento centrale nella
dottrina e nell'evoluzione del pensiero cristiano.
Il fatto che il Sindaco di Pavia sia il custode della terza chiave è monito
e esortazione alla società civile: la civitas è in costante equilibrio e
contatto con la Civitas Dei.
Infine ultimo custode di una chiave è il Capitolo della cattedrale: è il
riconoscimento alla grande importanza che i canonici e le scuole
canonicali hanno svolto nella conservazione e trasmissione della cultura
nei secoli del Medioevo. Non dimentichiamo che i canonici seguivano la
regola di S. Agostino.
Anche la semplice cerimonia con cui la grata è aperta dalle quattro chiavi
sta ad indicare che più che mai S. Agostino è concittadino degli abitanti di
Pavia e di ogni uomo impegnato, con retta coscienza, nella ricerca della
Verità.
Per ulteriori approfondimenti:
website: http://santagostinopavia.wordpress.com/ (sito ufficiale della Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro)YouTube: http://www.youtube.com/user/SantagostinoPavia
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Comitato Pavia città di Sant'AgostinoCostituito formalmente nel 2007 dal Comune di Pavia, dalla Diocesi di Pavia e dalla Provincia agostiniana d’Italia, con la partecipazione di numerose importanti istituzioni (Università di Pavia, Università cattolica di
Milano, Istituto Patristico Augustinianum di Roma, Provincia di Pavia, Chiesa valdese di Pavia, Istituto per la Storia dell’Arte lombarda, Società per la Conservazione dei Monumenti dell’Arte cristiana in Pavia, Collegio S.Caterina di Pavia, Biblioteca Angelica di Roma, Progetti Società Cooperativa) il Comitato rappresenta un tentativo di rendere la città di Pavia, in tutte le sue articolazioni, ancora più consapevole dell’onore e della responsabilità che la storia, a partire da re Liutprando, le ha assegnato.
Nel caso di una pubblicazione integrale di questo Comunicato Stampa chiedo la cortesia di citare la fonte
Contatti: Antonello Sacchi cell. 3488999678 e-mail [email protected]