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Sintesi-classe III A-IIIB- prof. Spagnuolo

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

DEFINIZIONE. La Rivoluzione Industriale ha inizio in Inghilterra nella seconda met del Settecento quando si verific un radicale cambiamento nel processo di produzione dei beni che modific non solo leconomia, ma anche la societ e il modo di vivere. Solo successivamente e in momenti diversi la Rivoluzione industriale coinvolse lAmerica e gli altri paesi europei.

IL SISTEMA DI PRODUZIONE PREINDUSTRIALE. Per comprendere quale cambiamento avvenne, occorre descrivere il sistema di produzione che precede la Rivoluzione Industriale. Consideriamo la produzione tessile che fu il primo ambito in cui si afferm il cambiamento. Per un lungo periodo il contadino produceva in proprio le stoffe: acquistava la materia prima e la lavorava con gli strumenti di sua propriet (arcolaio, telaio..); solo i tessuti di lusso erano prodotti da botteghe artigiane specializzate, spesso in luoghi specifici da cui venivano esportati (i tessuti fiorentini, il pizzo di Bruges). Alla produzione in proprio si affianc in forma crescente la produzione tramite lavoro a domicilio: un impresario acquistava la materia prima e la distribuiva ai contadini che con i propri strumenti la lavoravano durante i periodi dellanno in cui si riducevano le attivit nei campi; poi i prodotti venivano ritirati e venduti.

A partire dalla met del Settecento in Inghilterra ci furono molte innovazioni tecnologiche (per esempio la Jenny, la spoletta volante, o il telaio a funzionamento idraulico) che resero gli strumenti di lavoro pi efficienti, ma anche pi costosi; a questo punto il mondo della produzione tessile cominci a modificarsi perch limpresario comprava sia la materia prima che gli strumenti di lavoro, i quali avendo talvolta dimensioni pi imponenti, vennero concentrati in un edificio dove gli operai si recavano a lavorare.

Fino a questa fase la fonte di energia utilizzata era la forza umana, affiancata dalla forza animale (per esempio, un asino poteva far girare la macina di un mulino) e dalla forza idraulica ed eolica.

IL SISTEMA DI PRODUZIONE INDUSTRIALE. Il punto di svolta che diede il via alla Rivoluzione Industriale fu proprio lintroduzione di una nuova fonte di energia: la macchina a vapore.

La forza del vapore veniva gi utilizzata nella seconda met del 700 nelle miniere inglesi per azionare delle pompe che prosciugavano lacqua; partendo da questa esperienza, nel 1776 J. Watt invent una macchina che trasformava lenergia termica prodotta dalla combustione del carbone in energia cinetica. Nella macchina a vapore una caldaia conteneva acqua che si riscaldava grazie alla combustione del carbone; quando lacqua giungeva ad ebollizione, la pressione del vapore azionava uno stantuffo e si determinava il moto verticale che con un accorgimento poteva, alloccorrenza, trasformarsi in un moto circolare. Linvenzione era davvero rivoluzionaria: applicando la macchina a un telaio, questo era in grado di funzionare da solo.

I vantaggi sono evidenti: venivano superati i limiti dellenergia umana, dato che una macchina era pi potente e poteva funzionare continuamente, senza pause. Venivano anche aggirate le limitazioni poste dallenergia idraulica che richiedeva la vicinanza di un fiume. Grazie alla macchina a vapore diminuivano i tempi di produzione e aumentava la produzione; alla lunga si riducevano perci anche i costi del prodotto finale.

Con la piena applicazione della macchina a vapore cambi il sistema di produzione: loperaio si specializzava in una sola fase del processo produttivo (prima era unico autore del prodotto finito), usciva di casa (fin il lavoro a domicilio)e andava a lavorare nelle fabbriche dove venivano collocati i macchinari e le macchine a vapore che li facevano funzionare; limprenditore dotato di capitali (ricchezze accumulate) acquistava la materia prima e possedeva i macchinari e rivendeva il prodotto finito, loperaio vendeva la sua forza lavoro ricompensata con un salario.

LE CONSEGUENZE. La Rivoluzione Industriale determin una catena di conseguenze. Per quanto riguarda lorganizzazione sociale, si form il ceto degli operai che avevano come unica risorsa la loro forza lavoro e si arricch la borghesia capitalista che investiva nelle fabbriche. Molti contadini lasciarono le campagne e si trasferirono in citt per lavorare nelle fabbriche (inurbamento), perci le citt diventarono non soltanto luoghi di residenza e di commerci, ma anche di produzione dei beni e cambiarono aspetto a causa della presenza delle ciminiere fumanti e della nascita dei nuovi quartieri operai degradati e poveri. Nelle citt industriali ebbero inizio gravi forme di inquinamento e degrado ambientale (aria inquinata, scarichi industriali che contaminavano i corsi dacqua). La condizione degli operai era terribile: lavoravano per molte ore (anche 16 ore), compreso donne e bambini, in luoghi insani e pericolosi e non avevano alcuna forma di tutela in caso di malattia o infortuni. Dovr passare del tempo prima che gli operai possano far valere i loro diritti che ancora a lungo verranno misconosciuti e calpestati.

I PRIMI SETTORI INDUSTRIALI. Il primo settore industriale che vide lintroduzione di questo nuovo processo produttivo fu, come gi detto, il settore tessile; ad esso si affianc il settore siderurgico che ebbe un forte impulso quando nel 1814 Stephenson invent la locomotiva a vapore. La nuova invenzione rivoluzion il sistema dei trasporti e diede unulteriore spinta alla Rivoluzione Industriale perch grazie al trasporto pi rapido ed economico offerto dai treni, fu possibile rivendere le merci prodotte in un mercato pi ampio.

LE CAUSE. Ma perch lindustrializzazione ebbe inizio in Inghilterra? La Rivoluzione Industriale inizi in Inghilterra perch in Inghilterra si verificarono contemporaneamente pi circostanze favorevoli.

Innanzitutto lisola britannica disponeva di grandi risorse come ferro e carbone, fondamentali per lo sviluppo dellindustria, ed era ricca anche di materie prime come il cotone che poteva avere dalle colonie (per esempio, dallIndia) a basso prezzo. La condizione di grande impero coloniale e commerciale aveva reso possibile laccumulo di capitali consistenti che poterono essere impiegati per avviare lindustrializzazione ed era inoltre il presupposto per lo sviluppo del mercato in cui vendere i prodotti finiti. Inoltre negli anni precedenti si era compiuta una rivoluzione agricola: i campi aperti erano stati recintati e sfruttati intensamente dai proprietari anche con contratti di affitto; in agricoltura erano stati fatti degli investimenti per migliorare le tecniche di coltivazione e nuove strategie come la rotazione quadriennale avevano aumentato le rese e i profitti. Si era cos formata una classe di proprietari terrieri disposti ad usare le ricchezze per aumentare i guadagni che aveva diffuso un atteggiamento imprenditoriale fondamentale nella nascente industria. Lagricoltura pi redditizia aveva fornito i proprietari anche di capitali che vennero reinvestititi anche nellindustria. Da non dimenticare infine che la recinzione dei campi aveva determinato molta disoccupazione fra i contadini e i piccoli proprietari che furono cos costretti a lasciare le campagne e ad andare a cercare lavoro in citt, diventando cos manodopera disponibile nelle industrie a basso costo. A queste condizioni specifiche per lInghilterra si aggiunse uno straordinario aumento di popolazione, registrato in tutta Europa, che rese disponibile la forza lavoro nellindustria e cre un mercato potenziale di acquirenti per i prodotti finiti.

QUANDO FINISCE LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE. La conclusione della prima fase della Rivoluzione industriale viene posta dagli storici verso il 1870 quando inizi la Seconda Rivoluzione industriale dovuta ad altre profonde trasformazioni nel modo di produrre i beni e nella localizzazione delle industrie che toglieranno il primato britannico e determineranno lascesa di altre nazioni.

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