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SCUOLA SECONDARIA STATALE DI PRIMO GRADO “G. PASCOLI” e-mail : [email protected] – e-mail PEC [email protected] sito web: www.pascoliaversa.gov.it COD. MECC. CEMM01700D - C.F.: 90005790614

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SCUOLA SECONDARIA STATALE DI PRIMO GRADO

“G. PASCOLI”e-mail : [email protected] – e-mail PEC [email protected]

sito web: www.pascoliaversa.gov.it

COD. MECC. CEMM01700D - C.F.: 90005790614

Il Palazzo Parente Ubicazione del bene: Comune di Aversa (CE)

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Indirizzo: Via Gaetano Parente n°2Anno di fondazione e cenni storici: Storicamente il complesso immobiliare

denominato “Villino Parente”, poi “Palazzo Parente”, è sito in Aversa, via Gaetano Parente n.2, nell’antico centro storico normanno (vicino al Duomo, tra piazza Marconi e piazza San Nicola). Fu residenza di Gaetano Parente, primo sindaco della città dopo l’unità d’Italia e storiografo.

L’edificio risale al tardo Rinascimento ed è stato riconfigurato intorno alla metà dell’800. Presenta un accesso principale con portale tardo-cinquecentesco, in piperno, sulla via Parente, ma si pensa che l’ingresso storico fosse su via Drengot. Alla prima fase appartiene

l'ambiente terraneo quadrato, collocato nell'estremo settore orientale lungo la strada, coperto con un padiglione lunettato della seconda metà del Quattrocento. Tale vano potrebbe essere appartenuto però all'immobile adiacente, per essere inglobato successivamente in quello suddetto. Nel 1854, così come scrive lo stesso Gaetano Parente qualche anno dopo, fu realizzata la riqualificata facciata, caratterizzata dal piano terra da un motivo di grosse bugne di stucco, con tutta evidenza sovrapposta ad una più antica struttura, e al primo piano da balconi con tavoloni di piperno, ornie profilate e cimase orizzontali sempre di stucco, inquadrati dalle lesene neo-cinquecentesche. Il secondo piano costituisce, probabilmente, il prodotto delle trasformazioni, nei primi anni del 900, del preesistente granaio. All'interno, sono da segnalare il lungo vestibolo coperto con una botte tonda lunettata, nel secondo modulo la scala aperta, decorata con motivi pompeiani, ed il loggiato sul fianco meridionale del cortile. Quest’ultimo, chiamato anche “camera verde”e l’androne, risultano pavimentati in basalto. Da un secondo vestibolo, coperto con una volta di mattoni, si accede ad un ampio giardino. È del tipo all’italiana, con alberi da frutta (aranci, limoni, bergamotti) e da ornamento (camelie, palmette, bambù, tasso, alloro, robinie).

Di rilievo una vasca circolare ed una esedra con affresco. Quest’ultimo, di un autore locale, è stato eseguito con la tecnica dello spolvero e raffigura “La preghiera nell’Orto”. L’edificio comprende un secondo piano e vari terrazzi. Dall’ultimo, il più alto, si ha una visione, a 360°, dell’intero centro storico: campanile del

Duomo, palazzo moderno presso la Villa Comunale, scorcio del Vesuvio, campanile della chiesa di San Nicola, Camaldoli, ex Ospedale Psichiatrico Santa Maria Maddalena, casa di Filippo Saporito, campanile della chiesa di San Lorenzo, campanile della chiesa di San Domenico. Una parte di tale panorama è stata ridisegnata, nel periodo estivo, in un disegno, eseguito con cere, di Giulio Santi

Destinazione d’uso attuale: Oggi Palazzo parente è usato per fiere ed eventi ed è sede de “L’eco di

Aversa” fondato da Gaetano Parente stesso.

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Aneddoti e curiosità: Gaetano Parente compì i suoi primi studi nel Seminario vescovile di Aversa (considerato, in quell’epoca, un faro di cultura nel meridione), seguendo le tendenze romantiche del tempo e i dotti consigli dell’amico Raffaele Lucarelli (primo aversano eletto deputato ne1l’allora parlamento napoletano), il quale, intuitene le doti, gli mise a disposizione la sua consistente Biblioteca, ricca di oltre 25 mila volumi, in gran parte acquistati dal Comune. Su questi libri consumò, in studi e ricerche, intere giornate, sostenuto da una volontà di ferro e da una rara brama di sapere che lo portarono a divenire uno dei più grandi umanisti di quegli anni. Fu infatti pensatore, storiografo e amministratore allo stesso tempo, e rivendicò alla sua Aversa alcune delle sue principali glorie civiche.

Finite le due prime guerre d’indipendenza, a cui aveva dato il suo contributo ideale conoscendo da vicino lo stesso Garibaldi (che alloggiò al palazzo Golia prima della decisiva battaglia sul Volturno, G. Parente,

imbevuto com’era di idee liberali, non aspirò alla carriera prettamente politica e continuò a calarsi nei suoi studi storici e letterari preferiti. Si limitò ad interessarsi della vita pubblica cittadina, consacrandosi così al bene della sua città natale dell’Amministrazione Comunale. Eletto consigliere, fu proclamato, con voto unanime, nel 1861, Sindaco di Aversa (il primo dell’Unità d’Italia), per la quale aveva già prodotto la sua preziosa opera di letterato e di storiografo.

Come primo cittadino, governò la città per quasi otto anni, fino al 1868, durante un periodo di profondi sconvolgimenti politici e sociali, istituendo, tra l’altro, un

Asilo per i figli del popolo, un Liceo e un Istituto Magistrale, e prodigandosi affinché Aversa avesse la sua Linea ferrata, una Cassa di Risparmio pubblico ed una Biblioteca civica, inaugurata dopo la sua morte, il 4 giugno 1876, in suo onore.

Galleria fotografica:

Il giardino all’italiana La cosiddetta camera verde

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Gaetano Parente Il dipinto “la preghiera nel bosco” L’entrata del palazzo

Bibliografia e sitografia:Giuseppe Fiengo - Luigi Guerriero , Il centro storico di Aversa. Analisi del patrimonio edilizio , Arte Tipografica, Napoli, 2002;

www.aversaturismo.it

www.palazzoparente.it

Historically the building was called "Villino Parente", then "Palazzo Parente", is located in Aversa, via Gaetano Parente n.2, in the old Norman historical center (near the Cathedral, between Piazza Marconi and Piazza San Nicola). It was the residence of Gaetano Parente, the first mayor of the city after the unification of Italy, historiographer of the incomparable city.The building dates back to the late Renaissance. At the first stage belongs the square terraneo environment located in the extreme eastern sector, along the road covered with a lunetted pavilion of the second half of the fifteenth century. This compartment may have belonged, however, to the adjacent building, to be subsequently incorporated into the one in question. The other piperno portal also seems to be re-employment. In 1854 the qualified façade was created, characterized, on the ground floor, by a motif of large stucco basins and the first pano with balconies with small tables of piperno, profiled ornaments and horizontal tops, always of stucco. The second floor constitutes the product of the transformation of the pre-existing granary. The courtyard, also called "green room", and the entrance hall, are paved in basalt. From a second vestibule, covered with a brick vault, there is access to a large garden. It is of the Italian type, with fruit trees (orange, lemon, bergamot) and ornament (camellias, palmettes, bamboo, yew, laurel, robinie).

Relevant is a circular basin and an exedra with fresco. The latter, by a local author, was performed with the technique of dusting and depicts "Prayer in the Garden". The building includes a second floor and various terraces. From the last, the highest, you have a 360 ° view of the entire historic center: bell tower of the cathedral, modern building at the Comunal Villa, glimpse of Vesuvius, bell tower of the church of San Nicola, Camaldoli, former Psychiatric Hospital Santa Maria Maddalena, home of Filippo Saporito, bell tower of the church of San Lorenzo, bell tower of the church of San Domenico. Part of this panorama was taken in the summer, in a drawing, executed with wax, by Giulio Santi

Current use: Today Palazzo Parente is used for fairs and events and is home to "L'eco di Aversa" founded by Gaetano Parente himself.

 Anecdotes and curiosities: Gaetano Parente made his first studies in the Episcopal Seminary of Aversa (considered, at that time, a beacon of culture in the south), following the romantic tendencies of the time and the learned advice of his friend Raffaele Lucarelli (first aversano elected deputy in the then Neapolitan parliament), which, intuitene dowries, put at his disposal its substantial library, rich in over 25 thousand volumes, largely purchased by the City. On these books he consumed whole days in studies and research, supported by an iron will and a rare desire for knowledge that led him to become one of the greatest humanists of those

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years. He was a thinker, historiographer and administrator at the same time, and claimed to Aversa some of his main civic glories.After the first two wars of independence, to which he had given his ideal contribution knowing Garibaldi himself (who lodged at the Goliath palace before the decisive battle over the Volturno, G. Parente, soaked as he was with liberal ideas, did not aspire to his political career and continued to fall in his favorite historical and literary studies, he limited himself to the public life of the city, consecrating himself to the good of his hometown of the Municipal Administration. Elected adviser, was proclaimed, by unanimous vote, in 1861 , Mayor of Aversa (the first of the Unification of Italy), for which he had already produced his precious work as a writer and historian.As the first citizen, he governed the city for almost eight years, until 1868, during a period of profound political and social upheavals, establishing, among other things, a kindergarten for the sons of the people, a high school and a magisterial institute, for Aversa to have its railway line, a public savings bank and a civic library, inaugurated after his death on June 4, 1876, in his honor.