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Liceo Galilei Nardò – Valutazione - 2017 – Rita Bortone Riepilogando Nel primo incontro abbiamo ragionato sui seguenti punti: Le ragioni delle difficoltà valutative (il cambiamento dell’oggetto e quindi degli strumenti e dei criteri; il persistere di culture individualistiche e la mancanza di logiche standardizzate e centrate su obiettivi d’Istituto; la disomogenea preparazione degli insegnanti e la mancanza di pratica auto valutativa; l’ambiguità delle richieste normative e la mai superata contraddittorietà tra l’istanza sociale di promozione” e l’istanza culturale di “selezionedegli allievi. Le funzioni della valutazione e la inadeguatezza delle nostre pratiche rispetto agli studi teorici sulla valutazione (soprattutto carenza di valutazione diagnostico/decisionale e formativa) La struttura della valutazione (oggetto, strumenti, criteri) La necessità di descrivere e condividere l’oggetto della valutazione ai fini sia progettuali che valutativi La necessità di condividere indicatori, descrittori e pesi per descrivere in maniera inequivocabile l’oggetto della valutazione La corrispondenza logica tra le categorie in uso nella fase progettuale (obiettivi, risultati attesi) e le categorie in uso nella fase valutativa (indicatori e descrittori) 1

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Liceo Galilei Nardò – Valutazione - 2017 – Rita Bortone

Riepilogando

Nel primo incontro abbiamo ragionato sui seguenti punti:

Le ragioni delle difficoltà valutative (il cambiamento dell’oggetto e quindi degli strumenti e dei criteri; il persistere di culture individualistiche e la mancanza di logiche standardizzate e centrate su obiettivi d’Istituto; la disomogenea preparazione degli insegnanti e la mancanza di pratica auto valutativa; l’ambiguità delle richieste normative e la mai superata contraddittorietà tra l’istanza sociale di “promozione” e l’istanza culturale di “selezione” degli allievi.

Le funzioni della valutazione e la inadeguatezza delle nostre pratiche rispetto agli studi teorici sulla valutazione (soprattutto carenza di valutazione diagnostico/decisionale e formativa)

La struttura della valutazione (oggetto, strumenti, criteri) La necessità di descrivere e condividere l’oggetto della valutazione ai fini sia

progettuali che valutativi La necessità di condividere indicatori, descrittori e pesi per descrivere in

maniera inequivocabile l’oggetto della valutazione La corrispondenza logica tra le categorie in uso nella fase progettuale

(obiettivi, risultati attesi) e le categorie in uso nella fase valutativa (indicatori e descrittori)

Conoscere la norma1

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Circolare n. 89 del 18/10/2012

Oggetto: Valutazione periodica degli apprendimenti nelle classi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado – Indicazioni per gli scrutini dell’anno scolastico 2012-13.

Con la presente circolare si fa seguito alle precedenti note (nota n. 3320 del 9 novembre 2010 e circolare n. 94 del 18 ottobre 2011) indirizzate alle istituzioni scolastiche di secondo grado e relative alla valutazione periodica degli apprendimenti. Considerato che la materia dovrà essere oggetto di disciplina in sede di revisione del Regolamento sulla valutazione degli alunni (D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009) e che le scuole hanno comunque necessità di operare sulla base di elementi certi di riferimento, si ritiene opportuno fornire alcune indicazioni generali a tutte le istituzioni scolastiche del secondo ciclo, tenuto altresì conto che i nuovi curricoli introdotti dal riordino interessano per la prima volta anche le classi iniziali del secondo biennio. Va innanzi tutto precisato che nelle classi quarte e quinte dei percorsi liceali, artistici, tecnici e professionali gli scrutini si svolgeranno con le consuete modalità, nel rispetto delle norme ancora vigenti.

Per le classi prime, seconde e terze e nella prospettiva dello sviluppo dei nuovi assetti ordinamentali, occorre avere come principale riferimento l’art. 4, comma 4, del DPR 8 marzo 1999 n. 275, e l’art. 1, comma 2, del D.P.R. 22 giugno2009, n. 122 . Vanno inoltre tenute in considerazione le esperienze di eccellenza in materia di valutazione già condotte dalle singole istituzioni scolastiche e le numerose osservazioni e proposte pervenute al Ministero, in questi due anni trascorsi dall’avvio dei nuovi ordinamenti, nel quadro di un confronto continuo e proficuo.

Alla luce di quanto sopra si indica alle istituzioni scolastiche l’opportunità di deliberare che negli scrutini intermedi delle classi prime, seconde e terze la valutazione dei risultati raggiunti sia formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale.

Resta comunque inteso, come principio ineludibile, che il voto deve essere espressione di sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti.

Sarà cura quindi del collegio dei docenti e dei dipartimenti fissare preventivamente le tipologie di verifica nel rispetto dei principi definiti dai decreti istitutivi dei nuovi ordinamenti.

Le istituzioni scolastiche, pertanto, adotteranno modalità e forme di verifica adeguate e funzionali all’accertamento degli obiettivi e dei risultati di apprendimento, declinati in competenze, conoscenze e abilità, come previsto dalle Indicazioni nazionali per i percorsi liceali, dalle Linee guida per gli istituti tecnici e per gli istituti professionali e dal D.M. n. 139 del 22 agosto 2007 relativo all’obbligo d’istruzione .

La stretta connessione esistente tra i risultati di apprendimento e le forme di verifica e di valutazione è del resto già sottolineata dall’art. 1, comma 4, del citato D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009: “Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell’offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275.” A sua volta il piano dell’offerta formativa “è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale […]” (art. 3, comma 2, D.P.R.

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275/2009).

La valutazione, periodica e finale, costituisce una delle principali responsabilità delle scuole, anche con riguardo all’efficacia della comunicazione e del dialogo educativo con gli allievi e le loro famiglie, e deve pertanto rispondere a criteri di coerenza, motivazione, trasparenza e documentabilità rispetto a tutti gli elementi di giudizio che, acquisiti attraverso il maggior numero possibile di verifiche, hanno condotto alla sua formulazione. Si richiama a questo proposito il diritto di ciascun alunno ad una valutazione trasparente e tempestiva, principio basilare richiamato dall’art. 1 del più volte citato regolamento sulla valutazione.

Nei piani dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche dovranno di conseguenza essere esplicitate, preventivamente, le tipologie e le forme di verifica utilizzate in itinere , le modalità e i criteri di valutazione adottati al termine di ogni periodo valutativo. Ciò al fine di rendere l’intero processo di valutazione trasparente e coerente con gli specifici obiettivi di apprendimento e con i risultati di apprendimento.

Quest’esigenza è tanto più forte in caso di scelta, per lo scrutinio intermedio, della modalità di valutazione attraverso un voto unico che esprimerà necessariamente la sintesi di differenti tipologie di prove, adottate in corrispondenza di diverse attività didattiche di aula, di laboratorio e sul campo.

Per esemplificare la necessità di adottare forme di verifica diverse e adeguate agli specifici obiettivi di apprendimento, si possono prendere in considerazione le indicazioni previste per Scienze naturali, nel liceo scientifico, lì dove si richiama il valore della dimensione sperimentale e, di conseguenza, la varietà di approcci e attività da far svolgere agli studenti: “Tale dimensione rimane un aspetto irrinunciabile della formazione scientifica e una guida per tutto il percorso formativo, anche quando non siano possibili attività di laboratorio in senso stretto, ad esempio attraverso la presentazione, discussione ed elaborazione di dati sperimentali, l’utilizzo di filmati, simulazioni, modelli ed esperimenti virtuali, la presentazione – anche attraverso brani originali di scienziati – di esperimenti cruciali nello sviluppo del sapere scientifico”.

Analogamente, per l’insegnamento della Lingua inglese, sia negli istituti tecnici che nei professionali: “Il docente definisce e sviluppa il percorso d’apprendimento in modo coerente con l’indirizzo degli studi, consentendo agli studenti, attraverso l’utilizzo costante della lingua straniera, di fare esperienze concrete e condivise di apprendimento attivo, nonché di comunicazione ed elaborazione culturale. Il docente individua, a tali fini, gli strumenti più idonei, inclusi quelli multimediali e interattivi” , con la conseguente adozione di tipologie di verifica coerenti con le scelte metodologiche adottate.

Con riferimento alla scelta delle prove di verifica le istituzioni scolastiche dovranno, altresì, porre particolare attenzione alle discipline di indirizzo che potranno essere oggetto della seconda prova scritta dell’esame di Stato, come previsto dall’art. 3, comma 2, della legge 11 gennaio 2007 n.1.

Per quanto riguarda le prove relative agli esami di idoneità e integrativi saranno emanate specifiche disposizioni.

Si fa presente infine che ove le istituzioni scolastiche utilizzino le quote di autonomia previste dai Regolamenti di riordino dei licei (art. 10, comma 1, lett. c) D.P.R. 89/2010), dei tecnici (art. 5, comma 3, lett. a) D.P.R. 88/2010) e dei professionali (art. 5, comma 3, lett. a) D.P.R. 87/10) per introdurre nuove discipline curricolari, così come, limitatamente ai licei, nel caso di potenziamento degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti ai sensi dell’art. 10, comma 3, D.P.R. 89/2010, la valutazione in sede di scrutinio intermedio e finale avverrà attraverso le stesse modalità e dovrà rispondere agli stessi principi generali.

D.P.R. 275/99

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Art. 4 comma 4

4. Autonomia didattica.1. Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di sceltaeducativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma dell'articolo 8 concretizzanogli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere ealla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono lepotenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.2. Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche regolano i tempidell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato altipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni. A tal fine le istituzioni scolastiche possonoadottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l'altro:a) l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività;b) la definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria della lezione el'utilizzazione, nell'ambito del curricolo obbligatorio di cui all'articolo 8, degli spazi orari residui;c) l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generaledell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazionedi handicap secondo quanto previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104;d) l'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o dadiversi anni di corso;e) l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari.3. Nell'ambito dell'autonomia didattica possono essere programmati, anche sulla base degli interessimanifestati dagli alunni, percorsi formativi che coinvolgono più discipline e attività, nonchéinsegnamenti in lingua straniera in attuazione di intese e accordi internazionali.4. Nell'esercizio della autonomia didattica le istituzioni scolastiche assicurano comunque larealizzazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico eprofessionale, coordinandosi con le iniziative eventualmente assunte dagli enti locali in materia di interventi integrati a norma dell'articolo 139, comma 2, lett. b ), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 . Individuano inoltre le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati.5. La scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi ilibri di testo, sono coerenti con il Piano dell'offerta formativa di cui all'articolo 3 e sono attuate concriteri di trasparenza e tempestività. Esse favoriscono l'introduzione e l'utilizzazione di tecnologieinnovative.6. I criteri per il riconoscimento dei crediti e per il recupero dei debiti scolastici riferiti ai percorsidei singoli alunni sono individuati dalle istituzioni scolastiche avuto riguardo agli obiettivi specificidi apprendimento di cui all'articolo 8 e tenuto conto della necessità di facilitare i passaggi tra diversitipi e indirizzi di studio, di favorire l'integrazione tra sistemi formativi, di agevolare le uscite e irientri tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro. Sono altresì individuati i criteri peril riconoscimento dei crediti formativi relativi alle attività realizzate nell'ambito dell'ampliamentodell'offerta formativa o liberamente effettuate dagli alunni e debitamente accertate o certificate.7. Il riconoscimento reciproco dei crediti tra diversi sistemi formativi e la relativa certificazionesono effettuati ai sensi della disciplina di cui all'articolo 17 della legge 24 giugno 1997, n. 196,fermo restando il valore legale dei titoli di studio previsti dall'attuale ordinamento.

DPR n. 122 del 22 giugno 2009

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Art.1 comma 2….2. La valutazione e' espressione dell'autonomia professionalepropria della funzione docente, nella sua dimensione sia individualeche collegiale, nonche' dell'autonomia didattica delle istituzioniscolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente etempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzoperiodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998,n. 249, e successive modificazioni.3. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalita' anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialita' e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi,al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo,anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.

4. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa , definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275.

5. Il collegio dei docenti definisce modalita' e criteri per assicurare omogeneita', equita' e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della liberta' di insegnamento . Detti criteri e modalita' fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa . 6. Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria, dellascuola secondaria di primo grado, dell'adempimento dell'obbligo diistruzione ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonche' al terminedel secondo ciclo dell'istruzione, la scuola certifica i livelli diapprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere iprocessi di apprendimento, di favorire l'orientamento per laprosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra idiversi percorsi e sistemi formativi e l'inserimento nel mondo dellavoro.7. Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle modernetecnologie.8. La valutazione nel primo ciclo dell'istruzione e' effettuatasecondo quanto previsto dagli articoli 8 e 11 del decreto legislativo19 febbraio 2004, n. 59, e successive modificazioni, dagli articoli 2e 3 del decreto-legge, nonché dalle disposizioni del presenteregolamento.9. I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorionazionale, in quanto soggetti all'obbligo d'istruzione ai sensidell'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi previstiper i cittadini italiani.

Sintetizzando il dettato normativo si può affermare che

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la pratica valutativa:

è responsabilità dell’Istituzione scolastica ma deve rispettare principi e indicazioni nazionali

è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale

deve seguire modalità e criteri che, definiti a livello collegiale, assicurino omogeneita', equita' e trasparenza

deve rispondere (sia quella periodica che quella finale) a criteri di coerenza, motivazione, trasparenza e documentabilità rispetto a tutti gli elementi di giudizio

deve esplicitare preventivamente, nel POF, le tipologie e le forme di verifica da utilizzare in itinere, le modalità e i criteri di valutazione da adottare al termine di ogni periodo valutativo

l’attribuzione del voto deve fondarsi su una pluralità e diversità di prove di verifica

le prove di verifica devono essere coerenti con gli obiettivi d’apprendimento ed i relativi risultati declinati in competenze , conoscenze e abilità , come previsto dalle Indicazioni nazionali

le prove di verifica devono essere coerenti con le strategie metodologico-didattiche

La valutazione ha come oggetto non solo il risultato dell’apprendimento, ma anche il processo di apprendimento

La valutazione ha anche finalita' formative, e concorre ai processi di autovalutazione degli alunni,al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo

Ricominciamo dunque a ragionare su alcuni punti fondamentali: per procedere ad una valutazione condivisa occorre che vi sia stata una

progettazione condivisa e puntuale.Se la norma ci chiede di verificare conoscenze , abilità e competenze , significa che

noi dovremo aver deciso in fase progettuale le conoscenze (quali e concepite come), le abilità (quali e con quali esiti osservabili), le competenze (quelle indicate dallo

Stato, manifestate da quali tipologie di prestazione) La tabella che segue è un esempio di progettazione disciplinare

concepita in modo da guidare gli interventi formativi e da fornire elementi utili alla valutaione

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Sviluppo curricolare dei risultati attesi (procedimento a ritroso: dal lungo termine al breve termine)

Classe III SecondariaSviluppo delle conoscenze al termine della secondaria di 1° grado

Ambiti Conoscenze Risultati attesi in termini di prestazioni osservabili

Narrazione storica(fatti, eventi, e processi del passato)

ArgomentiNodi essenziali della Storia del 900 in dimensione nazionale, europea, mondiale: economia, politica, società e cultura dell’Italia postunitaria; la politica coloniale e imperialistica delle potenze europee; la prima guerra mondiale; democrazie e totalitarismi in Europa e in Asia; la seconda guerra mondiale;trasformazioni e nuovi assetti dell’Europa e del Mondo dopo il 1945: guerra fredda - nascita della Repubblica Italiana – nascita della Comunità Europea – decolonizzazione; processi e problemi della globalizzazione (…)Categorie temporali: (età, epoca, durata, periodizzazioni, cronologie…)Categorie concettuali e principi metodologici della costruzione storicaEventi: guerre mondiali, rivoluzione russa, nascita della repubblica italiana, nascita della comunità europea….Processi : le trasformazioni politiche, economiche e sociali nell’Italia postunitaria e nel dopoguerra; colonizzazioni, imperialismi, decolonizzazioni; affermazioni e conflittualità tra gli Stati Nazionali d’Europa (Israele/Palestina; conflitti nei Balcani e nella ex Iugoslavia) ; movimenti culturali e politici (nazionalismi, totalitarismi, nascita di sindacati e partiti politici, lotte e trasformazioni geopolitiche dell’Europa e del Mondo, lotte giovanili e rivendicazioni di diritti in Italia e nel Mondo; movimenti migratori, nascita di fenomeni e problemi legati alla globalizzazione, nascita di fenomeni e problemi legati alla rivoluzione tecnologica ….Soggetti: individuali (Mussolini, Mao Tse Tung, Hitler, Gramsci, Gandhi, ….) e collettivi (movimenti operai, partiti, sindacati, istituzioni politiche e religiose …)Sistemi: culturali (ideologie politiche e teorie economiche/liberismo, comunismo ecc.; movimenti artistici e letterari);socio-politici-economici (socialismo sovietico, comunismo cinese; liberalismo occidentale e democrazie; planetarizzazione e sistema globale ; equilibri e squilibri del sistema planetarioStrategie di studioCriteri di selezione e focalizzazione storica di informazioni e datiCriteri di raggruppamento e categorizzazione specificaProcedure per la individuazione di relazioni e per la costruzione di schemi, mappe, modelliProcedure per la verbalizzazione delle mappeCriteri di presentazione, anche multimediale, di contenuti storiciStrategie di studio specifiche delle diverse categorie di oggetti precedentemente indicate

Espone dati, informazioni, relazioni temporo-causali

Colloca nel tempo e nello spazio gli oggetti studiati utilizzando le categorie temporali

Categorizza gli oggetti di studio ed usa i termini specifici

Illustra strutture informative e concettuali complesse

Riconosce l’oggetto studiato nel modello che lo rappresenta

Illustra i nessi tra l’oggetto di studio e i processi storici nei quali esso assume significato e rilevanza

Riconosce la tipologia delle fonti, la loro funzione, le modalità d’uso

Illustra rilevanti beni culturali e artistici appartenenti al patrimonio locale, nazionale, mondiale

Illustra la struttura e la funzione di fondamentali Istituzioni politiche e sociali e delle relative responsabilità del cittadino

Uso delle fonti Classificazione delle fonti (…..)Criteri di selezione e di utilizzo delle fontiModalità d’uso e aspetti problematici della ricostruzione storica

Patrimonio culturale e cittadinanza attiva

Resti e luoghi del patrimonio artistico e culturale a livello nazionale e locale (….)Istituzioni e loro forma e funzione, a livello locale, nazionale, europeo, mondialeResponsabilità e gerarchie di valore del cittadino planetario

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Classe III SecondariaSviluppo delle abilità e delle competenze al termine della secondaria di 1° grado

Ambiti Abilità Prestazioni complesse osservabili

Narrazione storica(fatti, eventi, e processi del passato)

Utilizza efficacemente il manuale per ricavare informazioni funzionali allo studioStudia autonomamente un nuovo argomento utilizzando e integrando materiali diversi, con l’aiuto di modelli e strategie di studio appresi in aula; ne elabora coerenti sintesi orali e scritte, anche in forma di schemi e testi multimediali.Ricerca su siti tematici materiali utili all’approfondimento personale e li sintetizza selezionando e citando le fontiRiconduce le informazioni storiche a categorie concettuali specifiche della disciplinaGeneralizza le informazioni e le relative relazioni, individua le strutture concettuali insite nei diversi oggetti di studioUtilizza in transfer i modelli appresi o autonomamente costruiti per comprendere nuovi contenuti disciplinariOrganizza le conoscenze possedute in quadri spazio-temporali vicini e lontani e in quadri causali di natura storicaAnalizza eventi della contemporaneità ponendo domande e formulando ipotesi di risposta storicamente congruentiCoglie la rilevanza e/o la problematicità storica di eventi e comportamenti collettivi o individuali riportati dai mezzi di comunicazione di massa.Confronta dati o tesi interpretative diverse relative ad uno stesso evento o soggetto; individua analogie e differenze nei diversi punti di vista, pone problemiRiconosce la relatività delle verità storiche e confronta dati o tesi interpretative diverse relative ad uno stesso evento o soggetto

Espone le conoscenze apprese esplicitandone le relazioni temporali e causaliUsa correttamente i termini specificiDefinisce un concetto storicoDiscute su eventi e situazioni della contemporaneità utilizzando categorie lessicali, concettuali, interpretative, di tipo storicoContestualizza gli oggetti studio e li colloca nel macroprocesso storicoEffettua semplici valutazioni di eventi, soggetti e contesti della contemporaneità, utilizzando categorie interpretative di tipo storico e argomentando sulla base di dati e fonti

Al termine della III secondaria l’allievo è in grado di (su compiti adeguati all’età):

studiare autonomamente un nuovo argomento storico utilizzando e integrando fonti di informazioni diverse (manuali, siti, riviste…), riconducendo i nuclei informativi a categorie e strutture concettuali storiche, sintetizzando le nuove conoscenze in forme testuali diverse, anche con l’utilizzo di linguaggi misti (continui, non continui) e multimediali

seguire eventi rilevanti della contemporaneità attraverso la stampa, la Tv e i social network, formulare a riguardo personali opinioni supportate da dati storici e da categorie interpretative di tipo storico e discuterne in con i compagni e gli insegnanti

formulare, a fini di studio, ipotesi di ricostruzione di un evento storico locale a partire dalla consultazione di documenti e fonti diversi

formulare, in dibattiti e spazi di discussione appositamente costruiti, valutazioni personali su eventi, soggetti, contesti della contemporaneità, servendosi di linguaggi, criteri, categorie e strutture concettuali di tipo storico

esercitare forme di partecipazione alla vita di comunità, a tutela di beni ambientali o culturali o artistici o in difesa di diritti di soggetti individuali e collettivi…

Uso delle fonti Utilizza fonti diverse per ricavare informazioni funzionali alla personale ricercaFormula semplici ipotesi di ricostruzione storica di eventi e contesti integrando informazioni provenienti da fonti diverse

Patrimonio culturale e cittadinanza attiva

Riconosce il valore dei beni ambientali, architettonici e artistici presenti sul territorio e partecipa alle azioni collettive della loro tutelaPartecipa ad eventi della comunità scolastica e cittadina, si tiene informato

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conoscenze

abilità

competenze

Patrimonio concettuale

Patrimonio d’uso

Strategie di costruzione di concetti e connessioni

attraverso manipolazione dati ed esperienze

L’uso

La riflessione sull’uso

Padronanza d’uso integrato intenzionale e consapevole

Esercizio reiterato e vario di prestazioni complesse in

contesti e con scopi diversi

Da apprendere attraverso

Da apprendere attraverso

Da apprendere attraverso

conoscenze

abilità

competenze

Patrimonio concettuale

Patrimonio d’uso

Stimolazione di operazioni di riconoscimento, enunciazione ragionata, applicazione in contesti noti…..

Richieste d’uso

Richieste di riflessione sull’uso

Padronanza d’uso integrato intenzionale e consapevoleRichieste di prestazioni complesse varie in contesti e con scopi diversiDa verificare attraverso

Da verificare attraverso

Da verificare attraverso

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La coerenza tra progettazione e valutazione è indispensabile non solo ai fini della individuazione condivisa degli OGGETTI di

accertamento, ma anche ai fini della Individuazione condivisa degli STRUMENTI di accertamento

Ciascun oggetto di accertamento, perché la valutazione sia attendibile , richiede uno strumento adeguato

Come in didattica:per obiettivi diversi, strategie didattiche diverse

Così nella valutazione: per indicatori diversi, strumenti e criteri diversi

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Le prove di verifica

Da Vertecchi 2008

“…le caratteristiche dei vari tipi di prova richiedono agli allievi prestazioni qualitativamente diverse: in alcuni casi devono riconoscere qualcosa, imitarla, ricordarla,; in altri devono produrre una risposta o un itinerario di soluzione, o un testo; ….non si può lasciare che sia il caso a determinare il tipo di prestazione che viene richiesta , e non basta neanche una interpretazione generica. …è necessario, nell’impostare la verifica, effettuare preliminarmente un’analisi delle operazioni che si vogliono riscontrare nel comportamento degli allievi: in altre parole, occorre definire gli obiettivi dell’apprendimento su cui si intende effettuare l’accertamento … occorre che sia sempre evidente il tipo di prestazione che deve corrispondere a una verifica positiva. Per questa ragione è opportuno ricorrere, anziché a termini che designano concetti astratti o aspetti generali, a verbi che esprimono l’operazione che si chiede agli allievi. Ad esempio:

Le prove di conoscenza

Quesiti vero/falsoQuesiti a scelta multiplaQuesiti a completamentoQuesiti a corrispondenza

Le prove di abilità

Comprensione del testo (che tipo di conoscenze, che tipo di abilità?)Soluzione di problemi (che tipo di problemi e di conoscenze, che tipo di abilità?)Realizzazioni grafiche (….)Analisi di situazioni, testi, contesti, prodotti (….)Ricostruzioni storiche (….)Relazioni (…)………

Riconoscere un triangolo equilatero fra vari triangoli di diverso tipoDisegnare un triangolo equilateroTracciare l’altezza di un triangolo equilateroCalcolare il perimetro di un triangolo equilatero

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Ciascuna prova di abilità richiede l’analisi delle operazioni richieste dal compito assegnato (analisi del compito) e l’analisi del contenuto concettuale su cui effettuare le operazioni

La stessa operazione, se effettuata su un contenuto semplice, ha un valore; se effettuata su un contenuto complesso, ha un altro valore

Uno stesso contenuto, se oggetto di un’operazione semplice, ha un valore; se oggetto di un’operazione complessa, ha un altro valore

Esempi

RosarnoLeggi le pagine X e Y del quotidiano “Z” e riferisci in sintesi quanto accaduto a Rosarno(quali le abilità sottese?cosa deve saper fare per svolgere il compito?)

Leggi le pagine X e Y dei due quotidiani Z e Q e commenta quanto accaduto a Rosarno(quali le abilità sottese? cosa deve saper fare per svolgere il compito )

Date le pagine dei quotidiani X e Y e le norme sull’immigrazione che ti vengono fornite in copia, analizza i fatti di Rosarno, illustra in sintesi i diversi punti di vista sui fatti e sulle responsabilità, ed elabora una tua argomentata opinione (quali le conoscenze e le abilità sottese? cosa deve saper fare per svolgere il compito? quale la differenza rispetto ai compiti precedenti?)

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Il Brasile1° compito: fate una relazione sul Brasile, utilizzando il testo sul Brasile fornito in copiaOperazioni richieste:

comprensione delle singole informazioni classificazione delle informazioni e raggruppamento secondo categorie concettuali selezione e gerarchizzazione delle informazioni (essenziali, accessorie) connessione delle informazioni

2° compito: fate una relazione sul Brasile, utilizzando i due (o più) testi sul Brasile forniti in copia Operazioni richieste:

(come in comando n. 1) e in più: riconoscimento di uno stesso significato in frasi diverse individuazione di analogie e differenze tra i nuclei informativi dei testi integrazione di informazioni dello stesso tipo e raggruppamento secondo criteri

destrutturazione di un testo e riconduzione all’altro testo destrutturazione dei testi e produzione di una nuova struttura (a seconda dello scopo?)

3° compito: fate una relazione sul Brasile utilizzando il testo (i testi) forniti in copia, sull’America LatinaOperazioni richieste: maggiore pianificazione nella esplorazione

ciò che riguarda tutta l’America latina riguarda anche il Brasile ciò che riguarda paesi specifici dell’america latina non riguarda il Brasile ciò che riguarda il Brasile riguarda il Brasile ciò che non riguarda il Brasile ha relazioni con ciò che riguarda il Brasile?

In produzione: ampliamento del campo mentale e distinzione tra dati pertinenti e non; es: la lettura che spiega cosa sono le multinazionali, che sta nel testo X che non riguarda

direttamente il Brasile, mi serve perché nel testo Y sul Brasile ho trovato accennato alla presenza di multinazionali…; il testo X sull’abbattimento

della foresta amazzonica mi serve perché sul testo Y ho visto che la foresta amazzonica comprende il Brasile …

Per ciascuna prova, occorre tener conto del peso della conoscenza richiesta (Bloom gerarchizza i tipi di conoscenza), della difficoltà insita in ciascun quesito, e delle formulazioni linguistiche che possono generare ambiguità interpretative e conseguente scarsa attendibilità del risultato.

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Quantità dei dati quantità di relazioni tra dati - AstrazioneRappresentazione

Apertura della richiestaConflitto cognitivo e livello di problem solving

Quantità e qualità delle operazioni richiesteLivello di guida

Linguaggio

Analisi del contenuto Analisi del compito (prestazione)

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Per poter valutare una prestazione occorre saperne analizzare il contenuto e il compito

L’analisi del contenuto, l’analisi del compito

L’analisi di un compito costruito come prova di verifica risponde alla domanda: quali conoscenze e quali abilità richiede la risposta a ciascun quesito?

Cioè: quali conoscenze (di che tipo, a che livello di complessità) e quali operazioni sono implicate, e quindi accertate dalla risposta a ciascun quesito?

Quali conflitti cognitivi sono indotti dalle caratteristiche del contenuto e dalle caratteristiche dei linguaggi usati? Possono inficiare l’accertamento

(la validità della prova? L’attendibilità del giudizio?)

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TASSONOMIA DI BLOOM - AREA COGNITIVA

Classificazione tassonomica Parole chiave

Esempi di infiniti Esempi di complementi oggetti

(1.00) Conoscenza

(1.10) Conoscenza dei dati specifici

(1.11) Conoscenza della terminologia

definire, distinguere, acquisire, identificare, richiamare, richiamare alla mente, riconoscere

vocabolario, termini, terminologia, significati, definizioni, referenti, elementi

(1.12) Conoscenza di fatti specifici

richiamare, riconoscere, acquisire, identificare

fatti, informazione fattuale (fonti, nomi, persone, luoghi, periodo di tempo), proprietà, esempi, fenomeni

(1.20) Conoscenza dei modi e dei mezzi dell'uso dei dati specifici

(1.21) Conoscenza delle convenzioni

richiamare, riconoscere, identificare, acquisire

forme, convenzioni, usi, impieghi, regole, modi, simboli, rappresentazioni, stili, formati

(1.22) Conoscenza delle tendenze, sequenze

richiamare, riconoscere, acquisire, identificare

azioni, processi, movimenti, continuità, sviluppi, tendenze, sequenze, cause, rapporti, forze, influenze

(1.23) Conoscenza delle classificazioni e delle categorie

richiamare, riconoscere, acquisire, identificare

zone, tipi, caratteristiche, classi, gruppi, preparativi, classificazioni, categorie

(1.24) Conoscenza dei criteri richiamare, riconoscere, identificare, acquisire

criteri fondamentali, elementi

(1.25) Conoscenza della metodologia

richiamare, riconoscere, identificare, acquisire

metodi, tecniche, approcci, usi, procedimenti, trattamenti

(1.30) Conoscenza dei concetti universali e delle astrazioni in un certo campo

(1.31) Conoscenza dei principi e delle leggi

richiamare, riconoscere, identificare, acquisire

principi, generalizzazioni, proposizioni, fondamenti, leggi, elementi principali, implicazioni

(1.32) Conoscenza delle teorie richiamare, riconoscere, teorie, basi, interrelazioni,

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e delle strutture identificare, acquisire strutture, organizzazioni, formulazioni

(2.00) Comprensione

(2.10) Traduzione tradurre, trasformare, rendere con proprie parole, illustrare, preparare, leggere, rappresentare, cambiare, riformulare, riaffermare

significati, campioni, definizioni, astrazioni, rappresentazioni, parole, frasi

(2.20) Interpretazione interpretare, riordinare, ridisporre, differenziare, distinguere, fare, disegnare, spiegare, dimostrare

rilevanze, rapporti, fondamenti, aspetti, nuovi punti di vista, qualificazioni, conclusioni, metodi, teorie, astrazioni

(2.30) Estrapolazione stimare, inferire, concludere, predire, differenziare, estendere, interpolare, estrapolare, completare, disegnare

conseguenze, implicazioni, conclusioni, fattori, ramificazioni, corollari, effetti, probabilità

(3.00) Applicazione applicare, generalizzare, correlare, scegliere, sviluppare, organizzare, usare, impiegare, trasferire, ristrutturare, classificare

principi, leggi, conclusioni, effetti, metodi, teorie, astrazioni, situazioni, generalizzazioni, processi, fenomeni, procedimenti

(4.00) Analisi

(4.10) Ricerca degli elementi distinguere, percepire, identificare, classificare, discriminare, riconoscere, categorizzare, dedurre

elementi, ipotesi, conclusioni, assunti, affermazioni (di fatto), affermazioni (di intenzioni), argomentazioni, particolari

(4.20) Ricerca dei rapporti analizzare, contrastare, paragonare, distinguere, dedurre

rapporti, interrelazioni, attinenza, pertinenza, temi, evidenza, erroneità, argomenti, causa-effetto, coerenza, parti, idee, assunti

(4.30) Ricerca dei principi organizzativi

analizzare, dedurre, distinguere, percepire

forme, modelli, scopi, punti di vista, tecniche, pregiudizi, strutture, temi, disposizioni, organizzazioni

(5.00) Sintesi

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(5.10) Produzione di un'opera personale

scrivere, dire, correlare, presentare, costituire, trasmettere, originare, modificare, documentare

strutture, modelli, prodotti, prestazioni, piani, lavori, comunicazioni, sforzi, specificazioni, composizioni

(5.20) Elaborazione di un piano d'azione

proporre, pianificare, presentare, programmare, modificare, specificare

piani, obiettivi, specificazioni, fatti schematici, operazioni, modi, soluzioni, mezzi

(5.30) Derivazione di un insieme di rilevazioni astratte

presentare, derivare, sviluppare, combinare, organizzare, sintetizzare, classificare, dedurre, sviluppare, modificare

fenomeni, tassonomie, concetti, schemi, teorie, rapporti, astrazioni, generalizzazioni, ipotesi, percezioni, modi, scoperte

(6.00) Valutazione

(6.10) Giudizi in termini di evidenza interna

giudicare, argomentare, convalidare, stabilire, decidere

accuratezza, pertinenza, erroneità, imperfezioni, errori; precisione, esattezza

(6.20) Giudizi in termini di criteri esterni

giudicare, argomentare, considerare, paragonare, contrastare, standardizzare, valutare

fini, mezzi, efficienza, economia, utilità, alternative, modi d'agire, standard, teorie, generalizzazioni

Dal sito http://www.fabiolugi.it/

E’ evidente che dovreste allenarvi a costruire prove di conoscenza, prove di abilità e prove di competenza condividendo:

indicatori descrittori e pesicriteri di correzionecriteri di valutazione

e imparando a costruire le prove (o ad analizzare quelle proposte da altri) in maniera coerente con gli obiettivi perseguiti e le metodologie adottate

Ma in che consistono le prove di prestazione?

Le prove di competenza (prestazioni complesse e/o di realtà)

Per poter accertare la capacità di prestazione complessa, occorre averla promossaattraverso la ripetuta e varia richiesta di prestazioni complesse in fase didattica.

Occorre inoltre aver chiaro cosa s’intende per “prestazione complessa di realtà o di studio”

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Esempi di prestazioni (competenza linguistica, matematica, comunicare, imparare a imparare)

In situazione di dibattito pubblico per l’interpretazione di un film (o di uno spettacolo) l’allievo è in grado di proporre la propria interpretazione e di discutere i punti di vista altrui… (Quali conoscenze? Quali abilità? Quali risorse personali?)

Di fronte ad un evento di rilevanza mediatica, l’allievo è in grado di comparare le diverse modalità con cui l’evento è affrontato in programmi televisivi diversi, per formulare una propria motivata opinione critica sull’evento stesso e sui diversi approcci dei programmi televisivi analizzati …(Quali conoscenze? Quali abilità? Quali risorse personali?)

Dato un tema assegnato su cui ricercare/relazionare in funzione di uno scopo dato, l’allievo è in grado di consultare più manuali, di confrontarne le informazioni, di selezionarle e aggregarle in funzione dello scopo…(Quali conoscenze? Quali abilità? Quali risorse personali?)

In base a compiti assegnati e per scopi di studio, è in grado di elaborare relazioni su fenomeni naturali e sociali dopo aver letto e compreso articoli di riviste specializzate corredati di grafici che sintetizzano indagini statistiche.(Quali conoscenze? Quali abilità? Quali risorse personali?)

E’ in grado di verificare, a scopo di studio, una proposizione contenuta in un testo di matematica, ricercando nel testo (o fuori) le proposizioni che ne avallano la verità(Quali conoscenze? Quali abilità? Quali risorse personali?)

Dato il bisogno di orientarsi in territori sconosciuti, l’allievo è in grado di utilizzare una mappa geografica e Google maps per ricavare informazioni e orientarsi.(Quali conoscenze? Quali abilità? Quali risorse personali?)

Un esempio di prova: la recensione

Situazione di realtà: presso la galleria X della città è aperta una mostra di pittura contemporanea che la classe ha visitatoPrestazione richiesta : produzione di una recensione (testo espositivo-argomentativo)Contenuto: non noto, complesso (opere pittoriche di autori contemporanei non noti)Scopo: pubblicazione della recensione sul giornale d’Istituto, promozione della mostra presso le altre classiDiscipline interessate: italiano, storia dell’arteConoscenze e abilità implicate: concettualità e lessico del settore; criteri di lettura dell’ opera pittorica; forma testuale della recensione; tecniche di scrittura espositiva-

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Gli indicatori e i descrittori della prova “Recensione”

Indicatori Descrittori Discipline coinvolte

La mostra Presentazione della mostra

La recensione focalizza gli elementi caratterizzanti della mostra: autori, soggetti, tecniche e stili, scuole di riferimento

Storia dell’arte

Valutazione della mostra

La recensione contiene elementi valutativi supportati da dati

Il testo Costruzione della recensione

Il testo è corretto, coerente e coeso, rispondente alla specifica tipologia testuale

Italiano

Rispondenza allo scopo La recensione contiene le motivazioni per cui vale la pena visitare la mostra

L’atteggiamento

Autonomia Nello svolgimento l’allievo dimostra un sicuro impiego di strumenti e risorse

Italiano e Storia

dell’arteResponsabilità Nello svolgimento l’allievo dimostra

impegno e determinazione al risultato

Indicatori, descrittori e livelli della prova “Recensione”Discipli

neIndicatori e relativi pesi

Descrittori Descrittori di livello

Presentazione della mostra

La recensione focalizza gli elementi caratterizzanti la mostra:

Livello base: sono presenti elementi fondamentali della mostra relativi agli autori e ai soggetti delle opereLivello intermedio: sono presenti gli elementi caratterizzanti la mostra, relativi agli autori, ai soggetti delle opere, alle tecniche utilizzateLivello avanzato: la mostra è presentata nei suoi tratti caratterizzanti globali (autori, soggetti, tecniche, stili) con esemplificazioni relative ad alcune opere specifiche

Situazione di realtà: presso la galleria X della città è aperta una mostra di pittura contemporanea che la classe ha visitatoPrestazione richiesta : produzione di una recensione (testo espositivo-argomentativo)Contenuto: non noto, complesso (opere pittoriche di autori contemporanei non noti)Scopo: pubblicazione della recensione sul giornale d’Istituto, promozione della mostra presso le altre classiDiscipline interessate: italiano, storia dell’arteConoscenze e abilità implicate: concettualità e lessico del settore; criteri di lettura dell’ opera pittorica; forma testuale della recensione; tecniche di scrittura espositiva-

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Storia arte

………% autori, soggetti, tecniche e stili, scuole di riferimento

Valutazione della mostra

…..%

La recensione contiene elementi valutativi supportati da dati

Livello base: la valutazione delle opere è elementare, modestamente supportata da dati, e priva di una argomentata interpretazioneLivello intermedio: emergono chiari elementi valutativi conseguenti ad una interpretazione ben supportata da datiLivello avanzato: la valutazione appare coerente con una articolata interpretazione supportata da una approfondita analisi di dati

Italiano

Costruzione della

recensione……%

Il testo è corretto, coerente e coeso, rispondente alla specifica tipologia testuale

Livello base: il testo rispetta in maniera essenziale le convenzioni morfosintattiche; espone semplici contenuti con accettabile coerenza; interpreta modestamente l’aspetto valutativo del compito e lo stile della specifica tipologiaLivello intermedio: il testo è corretto sul piano morfosintattico; espone, valuta e argomenta con coerenza, interpreta accettabilmente lo stile giornalisticoLivello avanzato: il testo è corretto, coerente e coeso; espone valutazioni personali con efficacia argomentativa e interpreta il compito richiesto con spigliato stile giornalistico.

Rispondenza allo scopo

…….%

La recensione contiene le motivazioni per cui vale la pena visitare la mostra

Livello base: il testo non presenta chiare ragioni per la visitazione della mostraLivello intermedio: il testo propone motivazioni didascaliche e poco convincenti alla visita della mostraLivello avanzato: il testo individua svariate ragioni culturali per la visitazione della mostra e le espone con efficacia e spigliatezza persuasiva

L’atteggiamento….%

Autonomia Nello svolgimento l’allievo dimostra un sicuro impiego di strumenti e risorse

Italiano e Storia dell’arte

Responsabilità Nello svolgimento l’allievo dimostra impegno e determinazione al risultato

L’autovalutazione….%

Gestione e controllo dei propri processi

Nello svolgimento l’allievo controlla e riorienta lo sviluppo del lavoro in rapporto ai tempi e alle consegne

Italiano e Storia dell’arte

Consapevolezza di qualità e limiti

E’ consapevole dei propri mezzi e chiede aiuto se gli occorre

Indicatori e descrittori di competenze metacognitive e sociali

Indicatori Descrittori Descrittori di livelloCollaborare e partecipare

L’allievo partecipa e collabora allo svolgimento del compito (o alla realizzazione del prodotto)

Livello base: partecipa in maniera tendenzialmente passiva e ad eseguire le indicazioni del gruppo o del suo leaderLivello intermedio: partecipa attivamente fornendo propri contributi e accettando quelli altruiLivello avanzato: è positivamente teso verso la realizzazione del compito, propone, ascolta pareri

Agire in modo

L’allievo porta a termine il

Livello base: porta a termine il compito responsabilmente ma utilizzando solo le risorse personali più immediatamente disponibiliLivello intermedio: porta a termine il compito ricercando con attenzione e

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autonomo e responsabile

compito utilizzando le risorse disponibili

responsabilità le proprie risorse strumentali e gli apprendimenti precedentemente acquisiti, e utilizzando gli apporti esterniLivello avanzato: porta a termine il compito con scrupolosità e impegno, utilizzando responsabilmente e autonomamente ogni risorsa interna ed esterna disponibile e scegliendo con determinazione le strategie più efficaci

Esempio di Questionario per l’autovalutazione degli studenti al termine della prova

In rete per il curricolo(Rete Lecce 2015)

Compito di realtà – Classe 2° superiore(Maria Rosaria Panareo)

Consegna.Nel Consiglio del tuo Istituto si deve discutere la proposta relativa alla settimana corta e il preside ha chiesto a voi alunni di dare una vostra motivata valutazione.Sulla base dei materiali che ti vengono proposti e anche delle informazioni in tuo possesso produci un testo in cui, dopo aver analizzato i pro e contro della proposta, esprimi il tuo motivato parere sulla stessa tenendo conto delle caratteristiche del tuo istituto e delle tue esigenze personali.

1. Svolgere la prova mi è risultato: a) Molto facile b) Facile c) Fattibile d) Difficile e) Molto difficile

2. La parte che mi è risultata più difficile è stata: …………………………………………….

3. La parte nella quale mi sono sentito più sicuro è stata:………………………………………….

4. Svolgere la prova: a) mi è piaciuto molto b) mi è piaciuto abbastanza c) non mi è piaciuto

5. Penso di averla svolta: a) male b) non molto bene c) sufficientemente d) abbastanza bene e) molto bene

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A scuola anche il pomeriggio

Gli studenti delle scuole di periferia e i pendolari torneranno

a casa molto tardi(Istitui Tecnici)

problemi vantaggi

Settimana corta

Più ore durantela giornata

Il sabato si rimane a casa

Le ore vanno distribuite in cinque giorni

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Documenti proposti.

Documento n.1: “Gli studenti delle superiori vogliono la settimana corta” (Barbara Leone, www.studenti.it);

Documento n.2: “Pro o contro la settimana corta?” (www.Falconews.it);

Documento n.3: Orario di lezione dell’Istituto Tecnico Amministrativo “Sacro cuore” di Modena (www.sacrocuore.intertechitalia.it).

Analisi dei testi.

Documento n.1. Il documento presenta:

a) una prima parte informativo-espositiva che illustra il fatto;b) una seconda parte informativo-espositiva che sottolinea:

-la specificità degli Istituti tecnici;e riporta:-le diverse posizioni pro settimana corta;- le diverse posizioni contro settimana corta

Cosa deve fare l’alunno: - riconoscere e separare la prima dalla seconda parte; - individuare le informazioni presenti nella prima parte; - riconoscere nella seconda parte le diverse posizioni; - scegliere, ai fini della produzione, le argomentazioni che più lo convincono.

Documento n.2Il documento è prevalentemente argomentativo e presenta una serie di articolate argomentazioni sia pro che contro la settimana corta.

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Cosa deve fare l’alunno: - individuare le argomentazioni e separarle tra quelle pro e quelle contro; - individuare le relazioni logiche esistenti all’interno di ciascuna argomentazione;- scegliere ai fini della produzione le argomentazioni che più lo convincono.

Documento n.3Il documento presenta il quadro orario settimanale di una scuola che ha introdotto la settimana corta.

Cosa deve fare l’alunno:- Individuare le eventuali criticità dell’orario rispetto alla sua situazione personale e alle caratteristiche del suo istituto.

Produzione del compito richiesto.L’alunno, dopo aver analizzato tutte le informazioni e le argomentazioni presenti nei testi forniti, deve:

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- Introdurre il tema/problema su cui formulare successivamente il suo motivato punto di vista;

- schierarsi pro o contro la settimana corta;- utilizzare, tra quelle lette, le argomentazioni più funzionali alle sueesigenze personali e

alle caratteristiche del proprio istituto, così come richiesto dalla consegna;- utilizzare le informazioni derivanti dalla sua esperienza per dare un contributo

personale all’ argomentazione.

Indicatori, pesi, descrittori e livelli della prova

Indicatori e relativi pesi

Descrittori Descrittori di livello

Padronanza della lingua

Il testo è corretto sul piano ortografico, morfosintattico, lessicale e nell’uso della punteggiatura

Livello non raggiunto: il testo presenta errori gravi e frequenti sul piano ortografico, morfosintattico e nell’uso della punteggiatura. Diffuse

improprietà di linguaggio e lessico inadeguato.Livello base: il testo rispetta in maniera essenziale (errori non gravi) le

regole ortografiche e morfosintattiche con qualche imprecisione nell’uso della punteggiatura. Presenti alcune improprietà di linguaggio e un uso

essenziale del lessico.Livello intermedio: il testo è corretto sul piano ortografico e

morfosintattico; presenta una punteggiatura corretta ma non sempre accurata. Uso del lessico adeguato.

Livello avanzato: il testo è corretto sul piano ortografico e morfosintattico; la punteggiatura è pienamente corretta, accurata ed

efficace. Lessico ricco e usato con efficacia e proprietà.

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20%

Organizzazione del testo e pertinenza

30%

Il testo è coerente e coeso, rispondente alla specifica tipologia testuale

Livello non raggiunto: il testo è strutturato in modo disorganico, con evidenti errori di coesione e non si attiene alle modalità di scrittura

specifiche della tipologia testualeLivello base: il testo è strutturato in modo schematico ma nel complesso coerente e si attiene alle modalità di scrittura specifiche della tipologia

testualeLivello intermedio: il testo è strutturato in modo organico, coerente e

coeso e rispetta le modalità di scrittura specifiche della tipologia testualeLivello avanzato: il testo è strutturato in modo rigoroso, coerente e coeso

e si attiene con originalità alle modalità di scrittura specifiche della tipologia testuale

Argomentazione

50%

Il testo presenta argomentazioni coerenti, utilizza i documenti proposti e le esperienze personali, rispetta i vincoli posti dalla consegna

Livello non raggiunto: il testo non presenta argomentazioni coerenti e usa in modo non appropriato i documenti proposti, né fa riferimento

all’esperienza personale.Livello base: il testo presenta semplici ma coerenti argomentazioni e

utilizza alcuni dei documenti proposti.Livello intermedio: il testo argomenta con coerenza, utilizza in modo

appropriato tutti i documenti proposti e rispetta i vincoli posti dalla consegna.

Livello avanzato: il testo presenta argomentazioni coerenti ed originali, utilizza oltre ai documenti proposti anche l’esperienza personale e rispetta

i vincoli posti dalla traccia.

Rete Tricase 2015Gruppo coordinato da Marilena Coppola

A) - B) compito e analisi del COMPITOSITUAZIONE DI REALTA’ E SCOPO: necessità di progettare e realizzare una scatola-dono per gli alunni dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia.PRESTAZIONE RICHIESTA: progettare e realizzare il rivestimento di una scatola-scrigno utilizzando il materiale a disposizione, scegliendo quello più economico e adatto allo scopo.CONTENUTO: noto, ma complesso (formule dell’area delle figure piane, stima e misura, operazioni aritmetiche, disegno tecnico, testi non continui).DISCIPLINE INTERESSATE: tecnologia – matematica – italiano.CONOSCENZE E ABILITA’ IMPLICATE: note, ma complesse (risoluzione di problemi utilizzando formule e altri procedimenti per il calcolo della superficie delle figure piane; abilità di ricavare informazioni utili da testi non continui (immagini di cataloghi e tabelle), di operare scelte adeguate allo scopo e ai vincoli imposti (quantità e costi); abilità di argomentare e motivare le scelte effettuate.LIVELLO DI DIFFICOLTA’: medio-alto

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Compito: Un dono speciale: un ”solido” ricordo!L’ultimo giorno dell’anno scolastico verranno a trovarci i bambini di 5 anni della Scuola dell’Infanzia.Sarebbe bello accoglierli con un dono. Trasforma la scatola da te scelta (tra quelle messe a tua disposizione) in un piccolo scrigno da regalare ad uno dei bambini. All’interno potrai riporre immagini/foto dei momenti più significativi vissuti in questi 5 anni nella Scuola Primaria.Progetta e realizza il rivestimento della scatola con materiali a tua scelta tra quelli proposti e decorala, lungo gli spigoli, con della passamaneria dopo aver completato la tabella sottostante. Giustifica, dove richiesto, le tue scelte in modo completo.

Attenzione!- Le scelte devono essere le più economiche possibili perché il budget a nostra disposizione è limitato;

- il tempo a tua disposizione è di 3 ore.

C) MATERIALE DI SUPPORTO ALLA PROVA:- Scatole di diversa forma e dimensione (parallelepipedo – cubo)- Catalogo con immagini di cartoncini e carta regalo di diverso tipo e dimensione e relativi

costi- Tabella con campioni di passamaneria e relativi costi - Tabella con materiale reperibile direttamente a scuola (cartoncini A4 colorati – cartoncini

bristol ) - Tabella da completare con: nome solido scelto, figure piane individuate, superficie da

foderare, materiale scelto con il relativo costo, spesa complessiva e motivazione delle scelte.(v. allegato A)

D) ANALISI PREVENTIVA DEI RISULTATI ATTESI

COMPITO DEL DOCENTE PROCESSI AUSPICABILIIl docente propone una scelta tra due forme solide (cubo – parallelepipedo)

L’alunno sceglie il solido motivando la scelta (il parallelepipedo si presta meglio a diventare uno scrigno… – il tempo a disposizione mi ha portato a scegliere il cubo…)

Il docente mette a disposizione i materiali di supporto alla prova (sopraindicati)

L’alunno organizza il proprio lavoro utilizzando le risorse di cui dispone, completa la tabella scegliendo l’ordine più conveniente (misurazione e calcolo delle superfici del solido - selezione e scelta dei materiali più economici)

Il docente osserva e annota le modalità di esecuzione di tutto il lavoro

L’alunno realizza lo scrigno usando gli strumenti più idonei e i materiali selezionati rispettando i tempi di esecuzione

E) F) CRITERI DI VALUTAZIONEGli indicatori e i descrittori della prova: UN DONO SPECIALE: UN “SOLIDO” RICORDO!

Indicatori Descrittori DISCIPLINE coinvolte e relative conoscenze/abilità

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La risoluzione del problema e la progettazione della scatola-scrigno

L’algoritmo risolutivo comprende conoscenze di geometria piana , misura, calcolo, lettura e analisi di testi non continui.

Conoscenze: l’area delle figure piane – costo unitario e totale – le operazioni – lettura di testi non continui- selezione delle informazioni (matematica, italiano)Abilità: Utilizzo delle conoscenze per la risoluzione del problema con relativa argomentazione delle scelte(matematica, italiano)

La realizzazione del “solido” ricordo

L’oggetto è realizzato:-disegnando figure geometriche-utilizzando i materiali e gli strumenti adatti per il rivestimento e la rifinitura

Conoscenze: tecniche di disegno geometrico e di decorazione (tecnica, geometria)Abilità: utilizzo degli strumenti adatti per la costruzione delle figure piane e per il rivestimento e la rifinitura (tecnica, geometria)

Organizzazione del lavoro, utilizzo del tempo, argomentazione

L’alunno è in grado di organizzare il proprio lavoro utilizzando le risorse di cui dispone, selezionando le informazioni e monitorando i risultati nelle fasi lavorative in base ai vincoli posti dal compito: tempo e costi. L’argomentazione delle scelte contiene elementi validi ed è espressa usando correttamente la lingua italiana

Imparare a imparareComunicare in lingua madre

Il lavoro del gruppo conteneva la tavola dei descrittori di livello, che qui si ritiene inutile riportare

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STRUMENTI DI RACCOLTA DEGLI ESITI: Tabella di rilevazione delle conoscenze e delle abilità manifestate (qui non viene riportata)

Tabella di osservazione dei comportamenti durante lo svolgimento della prova

ALUNNI Organizza il proprio lavoro in modo: Utilizza gli strumenti e i materiali messi a disposizione in modo:

Uso del tempo

1. ordinato, ma poco autonomo (voto 6) confusionario, ma autonomo (voto 7) ordinato e autonomo (voto 8- 9) preciso (voto 10)

parziale, ma corretto (voto 6) completo, ma parzialmente corretto (voto 7) completo e abbastanza corretto (voto 8 - 9) completo e preciso (voto 10)

non ha tempificato in modo adeguato le attività (voto 6) ha presentato il lavoro nei tempi stabiliti (voto 7-8) ha tempificato e monitorato l’attività delle singole fasi ed ha presentato il lavoro nei tempi stabiliti (voto 10)

2. idem idem idem

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Osserviamo ora i seguenti “compiti” e analizziamo le “prestazioni” sottese: quali analogie e quali differenze osserviamo tra la prima terna e la seconda terna?

In classe abbiamo analizzato la poetica di Leopardi e abbiamo letto e interpretato L’Infinito. Elaborane dapprima una parafrasi e poi un commento.

Leggi il testo “…..”, quindi rispondi alle domande : 1, 2, 3, 4, 5. Elabora quindi una sintesi del testodi non più di 15 righe

E’ stata premiata la professoressa “…..” come insegnante più brava del mondo. Ricerca su Interne informazioni a riguardo ed elabora una relazione sul suo operato e sul premio che le è stato assegnato.

Tu e il/la tuo/a migliore amico/a avete deciso di iscrivervi ad una associazione che s’impegni per la salvaguardia ambientale.Sulla base delle informazioni e dei dati che ti vengono forniti (nota dell’autrice: testi continui e non continui, grafici, tabelle) e dopo aver schedato il contenuto dei diversi testi, convinci il tuo amico/a ad iscriversi insieme a te al WWF.

Hai un’amica/o che, con evidenti problemi di sovrappeso, non riesce ad affrontare il problema né chiede l’aiuto a chi potrebbe suggerire dei rimedi.Sulla base delle informazioni e dei dati che ti vengono forniti (nota dell’autrice: testi continui e non continui, grafici, tabelle), e dopo aver sintetizzato il contenuto dei diversi testi, componi un argomentato pro-memoria per convincerla/o ad adottare dei comportamenti ed uno stile di vita funzionali al superamento del suo problema

A scuola ti è stato assegnato il compito di elaborare una relazione/lezione che illustri alla tua classe il problema del cibo e della alimentazione nel mondo, affrontato quest’anno dalla esposizione internazionale Expo 2015. Dopo aver schedato i testi forniti (nota dell’autrice: testi continui e non continui, grafici, tabelle), e dopo aver progettato la struttura logica della tua lezione, organizza e stendi il testo da esporre parlando..

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Proviamo quindi a codificare i criteri per la costruzione della prova di prestazione

Il compito (la consegna da dare agli alunni) dovrà contenere : un titolo la esplicitazione di una situazione di realtà (o di realtà simulata, o di studio) un contenuto legato alla contemporaneità o allo studio una richiesta di azione con indicazione di uno scopo dei vincoli (se si ritengono utili) sulle modalità di svolgimento indicazione del tempo concesso per la prova attribuzione di un livello di complessità della prova

Il lavoro completo di preparazione della prova, elaborato a livello dipartimentale o di gruppo o individuale, da consegnare agli atti d’Istituto, dovrà contenere:

a) Compito (completo dei diversi elementi già condivisi: situazione e scopo, prestazione richiesta con eventuali vincoli e modalità)

b) Analisi del compito (tipologia e complessità del contenuto, elementi noti e/o non noti; tipologia delle abilità attivate, elementari o complesse, processi nuovi o già esercitati; tipologia della situazione e del compito di prestazione, noto o parzialmente noto, elementi di complessità) e relativa attribuzione di un livello di difficoltà alla prova in rapporto alla classe

c) Materiali di supporto alla prova d) Analisi preventiva dei materiali e descrizione dei risultati attesi (analisi dei

contenuti e dei processi auspicabili, sulla base dei quali procedere alla valutazione)

e) Criteri di valutazione (indicatori, descrittori, pesi e criteri, riferiti alle competenze disciplinari e trasversali sulle quali si intende ricavare informazioni)

f) Strumenti di osservazione dei processi nel corso della prova (atteggiamenti dei ragazzi per la valutazione dell’autonomia, della responsabilità e dell’impegno)

g) Strumenti di stimolazione metacognitiva dell’alunno (autoanalisi e livello di consapevolezza critica)

h) Criteri di correzione (solo se non sono stati elaborati i descrittori di livello)i) Strumenti di raccolta degli esiti e delle osservazioni sui processi

Occorre aver chiaro: che per poter trovare attendibili indicatori e descrittori dovremo preventivamente

analizzare il compito nei suoi aspetti di contenuto, di processo, di usualità del contesto e della richiesta.

che potremo valutare la competenza/le competenze quando avremo a disposizione la valutazione di più prestazioni

che occorre condividere ed esplicitare il livello di complessità attribuito alla prova, sulla base della complessità del contenuto, delle abilità richieste, della usualità/novità del contesto e della situazione proposta

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Dalle linee guida, un decalogo per la valutazione delle competenze(paragrafo 1.5.3 Linee guida Tecnici, “Valutare le competenze sviluppate”)

1) Una competenza si manifesta quando uno studente è in grado di affrontare un compito o realizzare un prodotto a lui assegnato, mettendo in gioco le sue risorse personali e quelle, se disponibili, esterne utili o necessarie; 2) la natura del compito o del prodotto caratterizza la tipologia e il livello di competenza che si intende rilevare; 3) questo (compito o prodotto) può essere direttamente collegato con uno o più insegnamenti, oppure riferirsi più direttamente a un’attività tecnica o professionale; 4) esso (compito o prodotto) deve sollecitare la valorizzazione delle conoscenze, delle abilità apprese e delle altre caratteristiche personali in maniera non ripetitiva e banale; 5) il livello di complessità e di novità del compito proposto rispetto alla pratica già consolidata determina la qualità e il livello della competenza posseduta; 6) non è possibile decidere se uno studente possieda o meno una competenza sulla base di una sola prestazione; per poterne cogliere la presenza specificatamente e qualitativamente si deve poter disporre di una famiglia o di un insieme di manifestazioni o prestazioni particolari; 7) il processo valutativo richiede una particolare attenzione rivolta a due aspetti: a) la raccolta di elementi e dati informativi relativi alle manifestazioni di competenza e b) i criteri di lettura, interpretazione e attribuzione di valore con cui procedere all’apprezzamento della prestazione e al relativo giudizio; 8) una reale pratica valutativa delle competenze implica, come primo passo, una valutazione della qualità delle conoscenze e delle abilità che risultano componenti essenziali delle competenze stesse; 9) la valutazione delle competenze implica l’osservazione anche delle componenti di natura affettiva e motivazionale; 10) le fonti informative su cui basare un giudizio di competenza sono sostanzialmente tre: a) il compito/prodotto/prestazione svolto dallo studente; b) il comportamento dello studente mentre svolge il compito; c) la descrizione, narrazione, giustificazione del compito svolto (come, perché, con quali errori) da parte dello studente stesso.

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La vostra richiesta riguarda però anche la certificazione

E’ evidente che per poter certificare una competenza noi dobbiamo averla preventivamente

sviluppata e valutata

Se una competenza è costituita da conoscenze, abilità e capacità di riutilizzo delle stesse in contesti

e per scopi diversi, noi dobbiamo possedere, per ciascun alunno, informazioni e dati (documentati) che riguardano le sue conoscenze, le sue abilità, la sua capacità di prestazioni complesse di realtà (o di

studio)

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In cosa cambia la valutazione rispetto alla certificazione?

NON cambia l’oggetto delle pratiche (entrambe hanno come oggetto la competenza dell’alunno, cioè l’insieme delle sue conoscenze, delle sue abilità e della relativa capacità di reimpiego finalizzato)

CAMBIA la funzione: la valutazione ha una funzione privilegiatamente decisionale con ricaduta formativa e giuridica (se l’alunno non ha sei al primo quadrimestre tu (insegnante o consiglio di classe) devi provare a cambiare strategie e a recuperare le sue carenze; se un alunno non ha sei nelle discipline alla fine dell’anno tu (consiglio di classe) lo bocci; se l’alunno non ha sei come risultato, ma ha compiuto un processo di miglioramento, e tu (consiglio di classe) ritieni che sia utile per il suo percorso promuoverlo invece di fermarlo, puoi decidere (tu Istituto) di dare un peso al processo oltre che al risultato e di far confluire entrambi nel voto…..

la certificazione ha una funzione, appunto, certificativa descrittiva (le cose stanno così e così): il processo che ha influito nel determinare quello stato di cose non modifica lo stato delle cose; la certificazione non ha ricadute sul piano giuridico:

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dovrebbe averne sul piano orientativo e formativo o (a seconda della fascia d’età) sul piano della possibilità di accesso a certi studi o a certi lavori, ma la pratica è diversa dalla teoria, (a parte il fatto che le nostre certificazioni non sempre sono attendibili…

NON CAMBIANO gli strumenti di accertamento: sia la valutazione che la certificazione devono poter disporre di informazioni su conoscenze, abilità, prestazioni di realtà, per raccogliere le quali occorrono diversi strumenti di accertamento e di osservazione

CAMBIANO i criteri di valutazione degli oggetti :nella valutazione e nella attribuzione del voto, che ha privilegiatamente funzione formativa e decisionale, le conoscenze e le abilità (specifiche e trasversali) devono avere un forte peso poiché sono determinanti ai fini dell’apprendimento successivo, mentre possono avere un peso inferiore le “prestazioni complesse” che hanno un coefficiente di difficoltà più elevato e meno ricadute sull’azione formativa e sulla decisionalità (ammissione/non ammissione ecc.);nella certificazione, i cui descrittori hanno come oggetto la presenza e il livello delle prestazioni complesse in contesti di realtà, avranno meno peso

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le conoscenze e le abilità specifiche, mentre sarà maggiormente incidente, sull’attribuzione del livello, la capacità (documentata) di performance in contesti di realtà di realtà

CAMBIANO le scale di valore :la valutazione in decimi dispone di una scala numerica molto più analitica e definitala certificazione è espressa, secondo modelli e parametri europei, attraverso pochi descrittori di livello che hanno un margine di flessibilità interpretativa più ampio

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Cosa dunque dobbiamo certificare?

Modello di certificazione delle competenze in uscita dall’obbligo d’istruzione: descrittori di livello e relativi criteri

Livelli Criteri: complessità della richiesta (compito); qualità della prestazione

Descrittori di livello

Livello base

Richiesta (compito) semplice, prestazione semplice

Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali

Livello intermedio

Richiesta (compito) di media complessità, prestazione di media qualità

Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite

Livello avanzato

Richiesta (compito) complessa, prestazione di alta qualità

Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. ES.: proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.

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Occorrerebbe dunque arrivare alla certificazione disponendo di documentiche diano senso agli strumenti nazionali

1. Contestualizzazione e disciplinarizzazione dei descrittori di livello nazionali (per disciplina e per segmento)

Disciplina X

Livello Descrittori di livello nazionali Contestualizzazione degli indicatori(quali prestazioni di realtà l’Istituto ha individuato come performance

dimostrative di competenza?A – Avanzato Lo studente svolge compiti e problemi

complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. ES.: proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.

E’ in grado di…….

B – Intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite

E’ in grado di…….

C – Base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali

E’ in grado di…….

D – Non raggiunta? Iniziale?

……………….. ……………

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Quantità dei dati Quantità di relazioni tra dati AstrazioneRappresentazione

Apertura della richiestaConflitto cognitivo e livello di problem solving

Quantità e qualità delle operazioni richiesteLivello di guida

Linguaggio

Situazione nota/non nota

contenuto compito

contesto

Correttezza d’uso di conoscenze (concettualità, regole, procedure) e abilitàStrategie di risposta, di procedure, modalità di rappresentazione scelte

Ampiezza, integrazione, efficacia del patrimonio di conoscenze e abilità cui si fa ricorso

pertinenza autonomia

padronanza

Livelli di competenza

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La individuazione dei livelli di competenza, dunque, è legata a due elementi

Complessità della richiesta Qualità della prestazione

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Griglia di raccolta degli elementi di valutazione necessari perl’attribuzione del voto di

ItalianoAlunni Valutazion

e delle conoscenze…..%

Valutazione delle abilità….%

Valutazione delle prestazioni complesse (competenze)….%

Processo di miglioramentodocumentato….%

Valutazione competenze chiave? …….%

Voto

PierinoPasqualinoAnna

Griglia di raccolta degli elementi di valutazione necessari perla certificazione della competenza e la relativa attribuzione del livello….

Alunni Valutazione delle conoscenzeDisciplina X…..%

Valutazione delle abilitàDisciplina X….%

Valutazione delle conoscenzeDisciplina Y…..%

Valutazione delle abilitàDisciplina Y….%

Valutazione competenze chiave? …….%

Valutazione delle prestazioni complesse integrate(competenze)….%

Livello

Pierino …..PasqualinoAnna

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E infine: Verso un sistema valutativo d’IstitutoArt. 1 Funzioni, tempi e soggetti responsabili della valutazione

L’Istituto …………….effettua azioni valutative con funzioni diverse in diversi momenti dell’anno scolastico: Funzioni Tempi Oggetti Criteri Strumenti Soggetti responsabili Elaborazione dati ComunicazioneDiagnostica(verificare il patrimonio di conoscenze e abilità generali e disciplinari per calibrare la programmazione didattica annuale e individuare eventuali carenze da recuperare precocemente)

Inizio anno scolastico (settembre-ottobre)

Prerequisiti cognitivi necessari per l’accesso agli apprendimenti trasversali e disciplinari previstiTipologia dei processi motivazionali e cognitivi

Qualitativi-descrittivi. Non danno origine a voti, ma ad analisi funzionali alla programmazione

Prove (strutturate e/o non strutturate …) per classi singole o parallele, e griglie di osservazione condivise a livello disciplinare e/o trasversale…

Dipartimenti disciplinari, commissione valutazione, docenti di classe

I dati sono raccolti con funzione descrittiva per tipologia di caratteri, a livello di classe e d’istituto

Le informazioni raccolte sono rese note a livello individuale ad alunni e famiglie per condividere il patto formativo e di corresponsabilità

Diagnostica(verificare la presenza dei prerequisiti ai fini della pianificazione dell’Unità d’apprendimento programmata e della sua eventuale differenziazione)

Inizio di ogni Unità d’apprendimento

Prerequisiti rispetto agli apprendimenti previsti nell’Unità

Qualitativi-descrittivi. Non danno origine a voti o giudizi. Determinano la programmazione dell’Unità e forme di recupero mirato funzionale

Prove strutturate o non, anche informali, a livello di classe o di singoli alunni

Docenti di classe I dati sono raccolti a livello di classe ai fini di attività di recupero dei prerequisiti e/o di taratura della Unità

I risultati sono condivisi dagli alunni interessati e danno origine a condivisi interventi di recupero

Formativa(controllare i processi di apprendimento di classe e singoli ai fini di rettifica e adeguamento dell’offerta e della sua metodologia. Funzione psicopedagogia e progettuale più che valutativa dei soggetti)

Continua o periodica (comunque frequente) nel corso delle attività

Efficacia della proposta formativa: processi di apprendimento; tenuta della motivazione, partecipazione, interesse della classe e dei singoli .

Quanti-qualitativi. Danno origine a conferme o rettifiche degli interventi su classe e su singoli in ambito cognitivo e motivazionale

Lavori in classe e a casa, colloqui individuali e di gruppo, formali e/o informali, verifiche intermedie

Docenti di classe I dati sono raccolti per controllo e rettifica dell’azione formativa

Gli allievi sono coinvolti nell’azione valutativa, autovalutativa, di modifica-dei processii

Sommativa(valutare gli esiti di apprendimento relativi a conoscenze, abilità competenze acquisite al termine di segmenti significativi del percorso)

Termine Unità, quadrimestre, anno

Significativi indicatori e descrittori di conoscenze, abilità, competenze disciplinari e trasversali

Quantitativi (voti) Prove strutturate e/o aperte, per classi singole o parallele. Colloqui strutturati Compiti complessi.

Dipartimenti disciplinari, docenti di classe

I dati danno origine a voti decimali e ad elaborazioni per eventuale costruzione di standard d’Istituto

I voti sono comunicati ad alunni e famiglie, con riferimento agli oggetti accertati e ai criteri di attribuzione

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Art. 2 Criteri di attribuzione del voto del comportamento

Il voto del comportamento viene attribuito sulla base degli indicatori e dei descrittori illustrati nella tabella di seguito riportata L’attribuzione del voto scaturisce, in seno al Consiglio di Classe, dalla sintesi delle osservazioni sistematiche effettuate dai singoli docenti con l’utilizzo degli appositi strumenti condivisi e con la frequenza di X volte al mese.L’Istituto dispone di appositi strumenti di raccolta delle osservazioni sul comportamento, relativi alla classe e al singolo alunno (All. 1 e 2)I fogli relativi alle osservazioni sistematiche effettuate da ciascun docente e i fogli di sintesi sui singoli alunni, elaborati dal consiglio di classe, vengono firmati e conservati agli atti del Consiglio, per consentire l’analisi dei processi/problemi individuali nel tempo e la conseguente delibera finale sull’ammissione alla classe successiva ed agli Esami di licenza.Il voto viene attribuito col criterio della frequenza con cui vengono registrati i comportamenti attesi: (…) I criteri di attribuzione del voto vengono condivisi, nei loro significati, con gli allievi, e vengono comunicati alle famiglie, alle quali l’Istituto richiede la collaborazione educativa.

Indicatori Descrittori Criteri Strumenti

Rispetto

Delle persone Assume comportamenti rispettosi nei confronti di ciascun compagnoAssume comportamenti rispettosi nei confronti degli adultiAdegua il comportamento ai ruoli e alle situazioni

Frequenza Griglie strutturate di osservazione

Delle regole Rispetta le regole concordate nei regolamenti di classe e d’IstitutoRispetta le regole degli ambienti esterni nei quali si trova ad operareSa riconoscere e rivendicare i diritti, da riconoscere e rispettare i doveri propri e altrui

Delle cose e degli ambienti

Rispetta gli oggetti propri, altrui, della comunitàRispetta gli ambienti naturali e organizzati, riconoscendone il valore di bene pubblico

Interazione/partecipazione

Relazionalità Instaura relazioni positive e interagisce con le diversità in situazioni di gioco e di lavoroSa accettare e utilizzare i punti di vista degli altri- sa apprezzarne il valoreSa comprendere i bisogni/problemi degli altri ed esprimere solidarietà

Contributo ad obiettivi comuni

Partecipa attivamente ai lavori di gruppoOffre il suo contributo e s’impegna per il raggiungimento di un obiettivodel gruppo e/o della classe

Interesse Frequenta regolarmente le lezioniPartecipa alle lezioni e dimostra interesse per le attività di studioEsprime le sue preferenze e sceglie consapevolmente le direzioni del suo impegnoPersegue positivi interessi extrascolastici

Responsabilità

Impegno nello studio

Esegue i compiti assegnati in classe e in casaApprofondisce e ricerca anche spontaneamente per interessi personali

Impegno verso gli altri

Rispetta i patti e gli impegni assunti con adulti e con pariAssume responsabilità d’aiuto e porta a termine le azioni intraprese

Autocontrollo e gestione del

Controlla e valuta il proprio comportamento e le proprie scelteAdegua scelte e comportamenti alle situazioni e agli scopi

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sé Riconosce i propri errori e apprezza con equilibrio le proprie conquisteArt. 3

Criteri di attribuzione del voto disciplinare

Il voto disciplinare quadrimestrale e finale scaturisce dall’accertamento dei risultati parziali e sommativi conseguiti dall’allievo in termini di conoscenze, abilità e competenze e dall’osservazione documentata dei processi di apprendimento.Gli eventuali processi di miglioramento, se documentati, contribuiscono, con le modalità definite nell’Allegato 3 (sistema di crediti), a determinare la decisione del Consiglio circa l’ammissione alla classe successiva e/o agli esami di licenza. La scala decimale è riferita, per ciascuna disciplina, alle conoscenze, abilità e competenze (espresse in forma di tipologie di prestazioni complesse osservabili) indicate e descritte nelle tabelle di seguito riportate con l’indicazione del peso percentuale attribuito dal Dipartimento disciplinare interessato.

Descrizione delle competenze disciplinari e dei relativi criteri di valutazione e strumenti di accertamentoItaliano, Matematica ecc. (Una tabella descrittiva per ciascuna disciplina)(La griglia che segue fornisce solo un esempio, che verrà modificato o integrato a seconda della specificità disciplinare)

Indicatori e relativi pesi percentuali Descrittori Criteri Strumenti

ConoscenzeX%

…….. ………… chiarezza concettuale Questionari a scelta multiplaColloqui orali strutturatiProve di applicazione e/o reimpiego

…….. ……………. Ricchezza/completezza dell’informazione

………. ……………… Organizzazione/connessione

AbilitàY%

……… ……………. ……..(criteri specifici) ….. Prove strutturateProve aperteColloqui strutturati

……… ……………………. ……………………. ……………

Prestazioni complesse

Z%

………………………………………..………

Complessità della richiesta (contenuto, compito)

Qualità della prestazione(specifici indicatori, descrittori, pesi)

Prove complesse aperte e compiti di prestazione(produzione di elaborati, ricerche, soluzione di casi e di problemi, progettazione di oggetti e/o eventi ecc.)

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Art 4Prove di verifica

La verifica degli apprendimenti si serve di strumenti diversi, così come stabilito da ciascun dipartimento disciplinare (vedi art. 3).La prova di verifica è rigorosamente coerente con gli obiettivi e con i risultati attesi definiti in fase progettuale (….) e perseguiti in fase didattica.Ciascuna Unità d’apprendimento si conclude con una prova che è parte integrante dell’Unità stessa e che contiene:

breve descrizione della tipologia scelta indicazione degli oggetti di accertamento della prova e dei singoli item criteri di valutazione e di attribuzione del voto risultati riportati dalla classe espressi in voti decimali

Anche il colloquio orale, se utilizzato non come strumento di valutazione formativa, ma come strumento di verifica sommativa, definisce gli oggetti di accertamento e codifica i criteri di conduzione, di valutazione e di attribuzione del voto.Le prove disciplinari, sia scritte che orali, sono costruite in modo da accertare (separatamente o globalmente) conoscenze, abilità e competenze, anche inclusive di eventuali obiettivi trasversali definiti dal Collegio. Se il dipartimento disciplinare, in fase di progettazione, ha ritenuto di attribuire un peso diverso ai diversi oggetti di apprendimento (conoscenze, abilità, competenze), questi dovranno essere riconoscibili nella prova e ad essi dovranno corrispondere voti diversi.Le competenze, per poter essere certificate, sono accertate attraverso prove complesse, che vengono somministrate ……(quando e come)Gli allievi sono informati, all’inizio di ogni Unità d’apprendimento, sugli apprendimenti che saranno oggetto di accertamento, e per ciascuna prova saranno informati preventivamente sui criteri di valutazione e di attribuzione del voto. Gli allievi vengono educati, da ciascun docente, alla pratica di autocorrezione e autovalutazione. In ogni caso il docente cura che il voto riportato alla prova sia vissuto come esito oggettivo della prestazione e non come giudizio sulla persona, e sia percepito come relativo e modificabile nel tempo. Le famiglie sono informate sulla tipologia di prove, sui tempi presumibili di somministrazione, sui criteri di valutazione e di attribuzione del voto

Art. 5Prove per classi parallele

Ciascun dipartimento predisporrà, con scadenza …., la somministrazione di prove per classi parallele, per promuovere la standardizzazione di processi ed esiti.La prova per classi parallele tiene conto degli obiettivi e dei risultati attesi definiti in fase progettuale da ciascun dipartimento, non di quanto “effettivamente svolto” nelle singole classi.La prova per classi parallele accerta conoscenze, abilità e competenze ritenute rilevanti anche indipendentemente dalla specificità delle Unità d’apprendimento.L’esito individuale della prova incide sul voto disciplinare nella misura del %.Gli esiti generali delle prove parallele danno luogo a tabulazione e lettura dei risultati a livello di classe e d’IstitutoLe famiglie sono informate sul senso e sulle modalità relative alle prove per classi parallele, sui risultati riportati dal proprio figlio, sulla incidenza che tali risultati avranno sul voto disciplinare quadrimestrale/finale.

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Art. 6Valutazione formativa

Il docente cura la valutazione formativa quotidianamente, al fine di monitorare e modificare il processo di insegnamento/apprendimento in funzione della sua maggiore efficacia. Dove i processi dell’allievo o della classe risultino insoddisfacenti, il docente modifica la propria progettazione organizzativa e metodologica adeguandola ai bisogni rilevati negli allievi. La pratica del controllo e revisione dei compiti svolti in casa, così come la pratica del tutoraggio nei compiti d’apprendimento in aula, sono accompagnate da indicazioni di lavoro e da correzioni formative degli errori.La pratica della valutazione formativa può servirsi di apposite griglie di osservazione (che costituiranno oggetto di attenzione in fase di attribuzione del voto disciplinare e di ammissione alla classe successiva o agli esami di licenza) o di verifiche intermedie e di colloqui, .ma non dà origine a voti decimali (o: che incidono sul voto decimale nella misura del …%) né si trasforma in atteggiamenti ipervalutativi o in giudizi di valore.Le osservazioni che scaturiscono dalla valutazione formativa del docente e le eventuali decisioni correttive dei processi, se rilevanti, sono comunicate alla famiglia del singolo, se interessano un singolo allievo, o ai genitori della classe, se interessano l’intera classe..

Art 7Criteri di ammissione alla classe successiva

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