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Dipartimento Politiche della Persona RELAZIONE FINALE – STAFF DI PROGETTO 1.1. IL PROGETTO Il progetto FAR&NETWORK_Fight Against Racism and Network è stato ammesso a finanziamento con Decreto dell’ 1 agosto 2013 dell’Autorità Responsabile del Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi – Direzione Centrale per le Politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’ Interno, ed attuato dalla Regione Basilicata – Dipartimento Politiche della Persona, in qualità di soggetto capofila, le amministrazioni provinciali di Potenza e Matera e l’ Associazione di Promozione Sociale “Le Rose di Atacama”, in qualità di soggetti partner. L’ obiettivo generale è stato quello di promuovere una serie di interventi di sensibilizzazione, informazione e formazione nel pubblico, nel terzo settore e nelle scuole al fine di impedire e contrastare il generarsi o il perdurare di comportamenti discriminatori che incidono negativamente sul patrimonio culturale ed, accrescere l’attenzione e approfondire la conoscenza sui temi dell’integrazione e della coesione sociale per creare una società capace di vivere la complessità multietnica, multirazziale e multiculturale come occasione di ricchezza e di stimolo allo sviluppo. Gli obiettivi specifici del progetto sono stati i seguenti: - Promuovere il principio della parità di trattamento indipendentemente dalla razza, dal genere, dall’origine etnica,

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RELAZIONE FINALE – STAFF DI PROGETTO

1.1. IL PROGETTO

Il progetto FAR&NETWORK_Fight Against Racism and Network è stato ammesso a finanziamento con Decreto dell’ 1 agosto 2013 dell’Autorità Responsabile del Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi – Direzione Centrale per le Politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’ Interno, ed attuato dalla Regione Basilicata – Dipartimento Politiche della Persona, in qualità di soggetto capofila, le amministrazioni provinciali di Potenza e Matera e l’ Associazione di Promozione Sociale “Le Rose di Atacama”, in qualità di soggetti partner.

L’ obiettivo generale è stato quello di promuovere una serie di interventi di sensibilizzazione, informazione e formazione nel pubblico, nel terzo settore e nelle scuole al fine di impedire e contrastare il generarsi o il perdurare di comportamenti discriminatori che incidono negativamente sul patrimonio culturale ed, accrescere l’attenzione e approfondire la conoscenza sui temi dell’integrazione e della coesione sociale per creare una società capace di vivere la complessità multietnica, multirazziale e multiculturale come occasione di ricchezza e di stimolo allo sviluppo.

Gli obiettivi specifici del progetto sono stati i seguenti:

- Promuovere il principio della parità di trattamento indipendentemente dalla razza, dal genere, dall’origine etnica, dalla religione e dalle differenze culturali attraverso azioni di sensibilizzazione e laboratori interculturali presso l’ Istituto d’ Istruzione Superiore “Francesco Saverio Nitti” di Potenza e l’ Istituto d’ Istruzione Superiore “Isabella Morra” di Matera, (scuole aderenti al progetto);

- Promuovere, coordinare e supportare la Rete dell’ambito territoriale d’intervento (Potenza e Matera) con lo scopo di favorire sinergie e collaborazioni operative tra istituzioni, associazioni e organizzazioni già impegnate in tale ambito in un’ottica aperta al confronto nazionale ed europeo;

- Creare un Comitato Immigrati, come forma di collegamento stabile tra comitati, associazioni, gruppi, singoli/e, attivisti/e che esprimono in vario modo lo sforzo multiforme di autorganizzazione per l’affermazione dei diritti, della libertà, della dignità dei cittadini/e immigrati/e in Italia;

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- Realizzare un percorso di formazione rivolto ai soggetti istituzionali e del mondo associativo, che costituiscono la rete territoriale e in vario modo già si occupano di prevenzione, contrasto, assistenza alle vittime di discriminazione;

- Avviare il percorso finalizzato alla costruzione dell’ Osservatorio/Centro Regionale anti-discriminazione per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni secondo le linee guida UNAR_Ufficio Antidiscriminazioni Razziali.

1.2. IL GRUPPO DI LAVORO

Il gruppo di lavoro del progetto è così strutturato:

- RESPONSABILE DI PROGETTO Figura interna al capofila con il compito di supervisionare il progetto al fine di garantire un efficace coordinamento inter-istituzionale e conseguire obiettivi progettuali condivisi ed armonici rispetto all’architettura del progetto stesso.

- RESPONSABILE AMMINISTRATIVO E DELLA RENDICONTAZIONEFigura interna al capofila, che si è occupata della gestione amministrativa e finanziaria del progetto.

- PROJECT MANAGERFigura professionale interna al partner "Le Rose di Atacama” con il compito di pianificare, organizzare, valutare, dirigere, controllare e guidare dall’inizio alla fine il progetto.

- COORDINATORE ORGANIZZATIVOFigura interna al partner "Le Rose di Atacama” che ha organizzato e programmato tutte le attività del progetto in stretta collaborazione con il Project Manager e i mediatori culturali.

- MEDIATORI CULTURALI Figure interne al partner "Le Rose di Atacama”, che hanno svolto un ruolo attivo in tutte le fasi del progetto, dalle attività di sensibilizzazione a quelle di formazione e consulenza.

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- ADDETTO DI SUPPORTO ALLA RENDICONTAZIONEFigura interna al partner "Le Rose di Atacama” che ha provveduto al controllo costante del budget di spesa stanziato e degli importi impegnati dai diversi partner durante la gestione del progetto collaborando con il Responsabile Amministrativo e della Rendicontazione della Regione Basilicata, il Project Manager e, anche con il revisore esterno.

- ESPERTO DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

Le attività di monitoraggio e valutazione del progetto sono trasversali ad esso e sono state effettuate da un esperto che ha fornito al project manager, periodicamente, report di monitoraggio in cui si confrontano i valori attesi con quelli realizzati od in via di realizzazione ed eventuali correttivi.

- FIGURE COLLATERALI

Animatori e docenti, che hanno svolto un ruolo attivo nelle attività laboratoriali con le scuole aderenti.

Esperto di grafica, che ha curato tutta l'immagine del progetto.

Consulente legale, che ha offerto consulenza legale agli utenti, che ne hanno fatto richiesta.

Esperto del piano di comunicazione, che svolto un ruolo di supporto all’ ideazione, organizzazione e gestione degli eventi progettuali.

Traduttore, che si è occupato della traduzione in lingua inglese del report finale di progetto.

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1.3. LO STAFF DI PROGETTO

1.3.1. IL PROJECT MANAGER - Dott.ssa Anita-Enrica Sassano

Andando nello specifico, lo STAFF DI PROGETTO è composto da 4 figure professionali interne all’ Associazione di Promozione Sociale “Le Rose di Atacama”.

La Dott.ssa Anita-Enrica Sassano ha svolto il ruolo di PROJECT MANAGER per l’ intera durata del progetto, dal 21 ottobre 2013 al 30 giugno 2014, per un totale di 223 ore.

Gli obiettivi complessivi dell’attività propria del Project Manager sono stati i seguenti:

Coordinare e garantire il raggiungimento degli obiettivi progettuali; Redigere il cronoprogramma specifico delle varie fasi del progetto svolgendo

periodicamente i processi di controllo rapportandosi con il capofila, i partner ed i responsabili delle diverse fasi;

Produrre la documentazione e le relazioni di avanzamento del progetto supervisionando quelle prodotte dal team di progetto;

Agire per migliorare e consolidare la rete di progetto; Rapportarsi periodicamente con il rendicontatore di progetto; Partecipare agli incontri tecnici organizzati dal Ministero dell’Interno; Relazionare al capofila circa l’avanzamento del progetto.

Campo d’attività:

Coordinamento di tutte le fasi del progetto; Coordinamento delle risorse umane attestate sulle diverse funzioni di staff; Coordinamento delle fasi di monitoraggio sia fisico che economico del progetto; Adozione di misure adeguate per superare imomenti critici durante la realizzazione del

progetto; Relazionare con il soggetto capofila, con i partner con il ministero di riferimento.

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Professionalità e competenze

1. Conoscenza. Conoscenze delle tecniche di gestione di progetti complessi;

2. Capacità specifiche. Organizzare autonomamente il proprio lavoro, relazionarsi con le figure di staff, coordinare risorse e lavorare in team;

3. Complessità del lavoro ed abilità attese. Saper individuare i punti di forza e di debolezza di un progetto proponendo soluzioni per il superamento dei problemi.

Compiti specifici

Elaborare nel dettaglio la programmazione e la pianificazione del progetto identificando ciò che è necessario per raggiungere l ’obiettivo prefissato stabilendo regole in modo che tutto il team utilizzi le stesse convenzioni, gli stessi protocolli, ecc;

Organizzare efficacemente le risorse umane a propria disposizione individuando le motivazioni di ciascuno;

Favorire l’affiatamento del team con una comunicazione sempre chiara e aperta, che crei un flusso continuo di informazioni e di feedback, positivi o negativi che siano e mantenendo un clima positivo;

Raggruppare le attività elementari in cui è suddiviso il progetto in “macro-attività” in capo a diverse risorse umane definendo i tempi di realizzazione, i collegamenti tra un’attività e l’altra e monitorandone lo svolgimento;

Verificare periodicamente lo stato di avanzamento delle fasi; Produrre tutta la documentazione relativa al progetto, controllare quella fornita dal team e

saperla gestire in modo organizzato per poterne usufruire in qualunque momento ed affinché tutti coloro che siano a diverso titolo interessati al progetto siano  informati dei progressi, anche per gestire al meglio eventuali problemi o ritardi qualora si presentassero;

Provvedere al controllo costante del budget stanziato e degli importi impegnati durante la gestione del progetto;

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Analizzare, alla chiusura del progetto, i passaggi principali del lavoro svolto per capitalizzare le evidenze negative da migliorare e quelle positive da riprodurre, per una continua crescita professionale.

Risultati raggiunti

Concludere il progetto secondo quanto stabilito nelle proposta utilizzando adeguatamente le risorse stanziate.

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1.3.2. IL COORDINATORE ORGANIZZATIVO - Dott.ssa Suarez Ligia Maria

La Dott.ssa Suarez Ligia Maria ha svolto il ruolo di COORDINATORE ORGANIZZATIVO per l’ intera durata del progetto, dal 21 ottobre 2013 al 30 giugno 2014, per un totale di 326 ore.

Gli obiettivi complessivi dell’attività propria del Project Manager sono stati i seguenti:

Organizzare e coordinare il Gruppo di lavoro insieme al Project Manager; Organizzare e avviare insieme al Gruppo di coordinamento ed al personale di staff l’attività

di sensibilizzazione nelle scuole aderenti al progetto; Programmare ed organizzare insieme al Gruppo di Coordinamento la realizzazione di due

seminari di Lancio a Potenza e Matera; Promuovere, coordinare e supportare la Rete territoriale per favorire sinergie e

collaborazioni operative tra istituzioni, associazioni e organizzazioni già impegnate in tale ambito;

Programmare e organizzare le attività di laboratorio con le Scuole; Programmare, organizzare e raccogliere tutto il materiale prodotto con il progetto (opuscolo

e glossario, testi, cortometraggi, rassegna stampa, ecc.); Programmare l’attività da realizzare per la creazione di un Comitato in rappresentanza degli

Immigrati insieme al gruppo di coordinamento e alla Rete Territoriale di intervento; Coordinare e programmare insieme al gruppo di coordinamento l’attività di formazione

rivolta a operatori pubblici e del terzo settore che operano nel settore di specifico riferimento dell’Avviso;

Promuovere, coordinare e supportare l’ attività di Creazione dell’Osservatorio Centro /Regionale insieme alla Rete territoriale, al gruppo di coordinamento ed allo staff di progetto;

Programmare l’attività da realizzare per la Creazione dell’antenna territoriale insieme alla Rete territoriale del progetto, al Gruppo di Coordinamento ed allo staff di progetto;

Partecipare agli incontri tecnici organizzati dal Ministero dell’Interno.

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Campo d’attività:

Coordinamento organizzativo di tutte le fasi del progetto; Coordinamento delle risorse umane attestate sulle diverse funzioni di staff; Trasmissione indicatori sulle fasi di monitoraggio della attività inerente; Adozione di misure adeguate per superare i momenti critici durante la realizzazione del

progetto; Relazionare con il soggetto capofila, con i partner, con il ministero di riferimento, con i

mediatori e la Rete territoriale.

Professionalità e competenze

1. Conoscenza. Conoscenze delle tecniche di gestione di progetti complessi;

2. Capacità specifiche. Organizzare autonomamente il proprio lavoro, relazionarsi con le figure di staff, coordinare risorse e lavorare in team;

3. Complessità del lavoro ed abilità attese. Saper individuare i punti di forza e di debolezza di un progetto proponendo soluzioni per il superamento dei problemi.

Compiti specifici

Elaborare nel dettaglio la programmazione e la pianificazione della propria attività all’interno del progetto identificando ciò che è necessario per raggiungere l ’obiettivo prefissato, stabilendo regole in modo che tutto il team utilizzi le stesse convenzioni, gli stessi protocolli, ecc;

Organizzare efficacemente le risorse umane a propria disposizione individuando le motivazioni di ciascuno;

Favorire l’affiatamento del team con una comunicazione sempre chiara e aperta, che crei un flusso continuo di informazioni e di feedback, positivi o negativi che siano e mantenendo un clima positivo;

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Raggruppare le attività elementari in cui è suddiviso il progetto in “macro-attività” in capo a diverse risorse umane definendo i tempi di realizzazione, i collegamenti tra un’attività e l’altra e monitorandone lo svolgimento;

Verificare periodicamente lo stato di avanzamento delle fasi; Produrre tutta la documentazione relativa al progetto, controllare quella fornita dal team e

saperla gestire in modo organizzato per poterne usufruire in qualunque momento ed affinché tutti coloro che siano a diverso titolo interessati al progetto siano  informati dei progressi, anche per gestire al meglio eventuali problemi o ritardi qualora si presentassero;

Analizzare, alla chiusura del progetto, i passaggi principali del lavoro svolto per capitalizzare le evidenze negative da migliorare e quelle positive da riprodurre, per una continua crescita professionale.

Risultati raggiunti

Concludere il progetto portando a termine quanto stabilito in ogni fase.

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1.3.3. I MEDIATORI CULTURALI

1.3.3.1. IL MEDIATORE CULTURALE – Dott.ssa Tortoriello Serena

La Dott.ssa Tortoriello Serena ha svolto il ruolo di MEDIATORE CULTURALE per l’intera durata del progetto, dal 21 ottobre 2013 al 30 giugno 2014, per un totale di 588 ore.

Gli obiettivi complessivi dell’attività propria di Mediatore Culturale sono stati i seguenti:

Svolgere un ruolo attivo in tutte le fasi del progetto; Collaborare all’ organizzazione, coordinamento e gestione degli interventi progettuali; Facilitare l'accesso dei migranti ai servizi, bensì, opererà in ambito sociale e si farà carico di

favorire una sorta di transizione culturale che consente di inquadrare in maniera non conflittuale, le nuove specificità culturali, favorendo percorsi di reciproco scambio;

Promuovere iniziative di educazione alle prospettive interculturali; Programmare e supportare l’organizzazione e la gestione di una serie di interventi di

sensibilizzazione e in-formazione nel pubblico, nel terzo settore e nelle scuole al fine di impedire e contrastare il generarsi o il perdurare di comportamenti discriminatori che incidono negativamente sul patrimonio culturale;

Approfondire tra i giovani studenti la conoscenza sui temi dell’ intercultura, dell’integrazione e della coesione sociale per creare una società capace di vivere la complessità multietnica, multirazziale e multiculturale come occasione di ricchezza e di stimolo allo sviluppo;

Occuparsi del reclutamento dei migranti presenti sul territorio da coinvolgere attivamente nella creazione del Comitato Immigrati, nel tentativo di rendere effettivi i piani dell’integrazione e dell’interculturalità e il pieno riconoscimento e rispetto delle diversità e dei diritti della persona.

Campo d’attività:

Ascoltare i bisogni del migrante per aiutarlo, accompagnarlo e facilitarlo nel processo di socializzazione e di integrazione nella nostra società;

Facilitare le relazioni tra gli autoctoni ed i cittadini stranieri, con l’ intento di promuovere la reciproca conoscenza e comprensione, al fine di favorire un rapporto positivo fra soggetti di culture diverse;

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Favorire la rimozione delle barriere linguistico-culturali; Promuovere interventi in-formativi e di sensibilizzazione rivolti alla popolazione

ospitante, al fine di aumentare il grado di conoscenza sul fenomeno immigrazione e per evitare il diffondersi di stereotipi negativi e di atteggiamenti di rifiuto e discriminazione;

Favorire il mantenimento dell’ identità culturale dei migranti; Facilitare l’accesso ai servizi e alle altre opportunità territoriali da parte dei migranti

svolgendo un’azione di filtro per decodificare e indirizzare il bisogno; Rendere concreto e utile il dialogo attraverso l’interpretariato del linguaggio, della

comunicazione non verbale, degli atteggiamenti, delle storie e delle culture che si confrontano nel processo di relazione;

Favorire, con il proprio intervento, l’avvio di un percorso di autonomia dell’utente straniero, per trasformarlo in soggetto attivo e responsabile;

Prendere parte attiva all’elaborazione/promozione/divulgazione di percorsi interculturali di educazione alla diversità e all’antirazzismo attivo nelle scuole aderenti al progetto.

Professionalità e competenze 1. Conoscenze.

Tecniche di base della comunicazione e gestione delle relazioni interculturali; Psicologia del sé e psicologia relazionale; Elementi culturali antropologici; Tecniche di comunicazione verbale e non verbale; Fenomeni e dinamiche storiche dei processi migratori; Caratteristiche della presenza di immigrati nel territorio lucano; Tecniche di progettazione di un intervento; Elementi di storia delle religioni; Organizzazione e funzionamento dei servizi di pubblica utilità in Italia: modelli e strutture; La legislazione sull’immigrazione; Principi legislativi del diritto internazionale comunitario e nazionale sulla tutela dei diritti

umani; Elementi della Costituzione italiana; Elementi di storia contemporanea europea e italiana; Elementi di letteratura italiana, europea e mondiale;

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Tecniche di mediazione linguistica e culturale; Tecniche e strumenti di base di gestione delle relazioni culturali; Elementi di base di sociologia ed antropologia culturale; Principi fondamentali di pedagogia interculturale e psicologia dell’immigrazione; Linee Guida UNAR per la rete nazionale anti-discriminazioni costituzione e funzionamento

di centri/osservatori territoriali e antenne anti-discriminazione; Elementi di Informatica – Comunicazioni e Applicazioni.

2. Capacità specifiche.

Comprendere ed interpretare messaggi in lingua straniera; Ascoltare ed entrare in comunicazione con l’altro; Decodificare e trasmettere alle parti coinvolte nel processo di comunicazione codici di

comunicazione verbale e non; Interpretare esigenze e bisogni del migrante relativamente allo specifico percorso e progetto

migratorio; Riconoscere caratteristiche culturali, personali e professionali del migrante quali risorse da

valorizzare; Interpretare i codici culturali dei soggetti coinvolti nella relazione comunicativa; Avere buone capacità di mediazione del conflitto e della differenza; Promuovere e valorizzare occasioni di incontro e confronto tra culture diverse; Saper lavorare in gruppo; Avere rispetto dell’altro e sapere accettare l’altro.

3. Complessità del lavoro ed abilità attese.

Individuare e superare gli ostacoli che impediscono un’ efficace relazione comunicativa; Identificare e distinguere eventuali disagi dovuti alla dimensione vissuta di migrante e alla

scarsa padronanza linguistica; Stimolare l’interesse, il coinvolgimento e la partecipazione diretta degli studenti sulle

tematiche legate al razzismo, alla discriminazione e ai pregiudizi; incoraggiare la rielaborazione soggettiva e libera delle tematiche trattate attraverso differenti possibilità espressive (scrittura, cortometraggio, breve performance teatrale, disegno, musica, danza, fotografia);

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Stimolare una riflessione e a sviluppare un dibattito sui temi del razzismo, anche e soprattutto a partire dal vissuto quotidiano degli studenti a cui si rivolge il progetto;

Coltivare negli animi degli studenti la consapevolezza che la diversità è fonte di ricchezza, di motivazione e di volontà;

Favorire la conoscenza delle culture dei migranti e il mantenimento della loro identità culturale;

Facilitare la comprensione delle problematiche attinenti a realtà culturali diverse.

Compiti specifici

Supporto nell’ organizzazione del gruppo di lavoro e stesura di un piano di lavoro condiviso per un’efficace gestione del progetto;

Programmazione e organizzazione dei due seminari di lancio del progetto di Potenza e Matera (individuazione e contatto dei relatori, stesura programma della giornata, organizzazione logistica, pubblicizzazione tramite mailing list, Portale Immigrazione del sito www.basilicatanet.it, inviti e manifesti);

Supervisione del materiale di comunicazione e promozione del progetto (comunicati, brochure, manifesti, locandine, opuscolo, glossario);

Curare i contenuti della pagina Facebook del progetto; Raccolta dei contenuti da pubblicare sul Portale Immigrazione del sito www.basilicatanet.it

e sul Portale Integrazione Migranti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero dell’ Interno e del MIUR;

Promuovere, coordinare e supportare la Rete territoriale per favorire sinergie e collaborazioni operative tra istituzioni, associazioni e organizzazioni già impegnate in tale ambito attraverso incontri programmati;

Svolgere attività di mediazione tra i migranti e la società ospitante, promuovendo, sostenendo e accompagnando entrambe le parti nella rimozione delle barriere culturali e linguistiche, nella promozione sul territorio della cultura di accoglienza e di inclusione sociale, nella conoscenza e nella pratica dei diritti e dei doveri vigenti in Italia, in particolare nell’accesso e nella fruizione dei servizi pubblici e privati;

Favorire l’ abbattimento delle barriere comunicative e relazionali nella fase di contatto dei migranti, che costituiranno un Comitato;

Stesura della bozza del documento programmatico del Comitato Immigrati; Pubblicizzazione della costituzione del Comitato Immigrati tramite mailing list, Portale

Immigrazione del sito www.basilicatanet.it, pagina Facebook, Blog di progetto;

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Supporto nell’ organizzazione, programmazione ed avvio del corso di formazione sulle problematiche connesse alle tecniche e alle politiche di contrasto alle discriminazioni, agli strumenti normativi e amministrativi e alle strategie d’intervento adottate in questi anni dall’UNAR della durata di 20 ore (individuazione del docente, programmazione dell’ attività e pubblicizzazione del corso tra gli operatori pubblici e del terzo settore tramite mailing list, pagina Facebook, Blog);

Supporto nell’ organizzazione e programmazione dell’attività di sensibilizzazione contro il razzismo nelle scuole aderenti attraverso incontri con i dirigenti scolastici e i docenti referenti del progetto finalizzati al coinvolgimento degli studenti nei laboratori interculturali di educazione alla diversità e all’antirazzismo attivo;

Partecipazione, in qualità di facilitatore culturale e linguistico, alle attività laboratoriali nelle scuole;

Organizzazione, programmazione e pubblicizzazione tramite il Portale Immigrazione del sito www.basilicatanet.it, il Portale Integrazione Migranti e la pagina Facebook del laboratorio conclusivo delle scuole;

Programmazione e organizzazione del seminario di chiusura del progetto (individuazione e contatto dei relatori, stesura programma della giornata, organizzazione logistica, pubblicizzazione tramite mailing list, Portale Immigrazione del sito www.basilicatanet.it, Portale Integrazione Migranti, pagina Facebook, Blog, inviti e manifesti);

Raccolta del materiale prodotto per la stesura del report finale di progetto.

Risultati raggiunti

Sensibillizzare l’ opinione pubblica e, in particolare studenti e rispettive famiglie, sul contrasto ad ogni forma di razzismo, xenofobia e intolleranza nei confronti di minoranze etniche, linguistiche e religiose, sia affrontando il tema sia informando sulla tutela;

Contrastare i pregiudizi e gli stereotipi che sono alla base dei comportamenti discriminatori attraverso la promozione della conoscenza culturale reciproca;

Promuovere quel cambiamento culturale profondo che sta alla base di una società inclusiva, aperta, coesa e pienamente democratica;

Ampliare le conoscenze e le competenze degli stakeholders sulle tematiche dell’antirazzismo e dell’ intercultura;

Favorire la dimensione inclusiva, il rispetto delle differenze, il pluralismo, il valore della libertà;

Promuovere e sostenere nelle scuole attraverso i laboratori interculturali la cultura antirazzista e antidiscriminatoria;

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Predisporre nei laboratori strategie educative finalizzate all’integrazione pluralistica e alle relazioni interculturali;

Promuovere nelle scuole e presso gli enti pubblici delle attività durante la Settimana d’azione contro il Razzismo;

Garantire un ambiente scolastico sicuro, al riparo dalla violenza, dall’esclusione sociale o da altre forme di trattamenti discriminatori;

Promuovere e rafforzare un approccio interculturale complessivo che investa sia le relazioni scolastiche sia la metodologia e i contenuti didattici;

Prevenire e contrastare il fenomeno dell’intolleranza e della violenza relative all’etnia, alla nazionalità, al colore della pelle, alle convinzioni e alle pratiche religiose, alla lingua e all’ ascendenza, a partire dalle giovani generazioni;

Prevenire e contrastare il disagio sociale dei giovani determinato dalle discriminazioni; Favorire il dialogo tra scuola e famiglie di alunni con cittadinanza non italiana; Effettuare la ricognizione, valorizzare e diffondere le buone pratiche di integrazione; Promuovere un linguaggio rispettoso delle diversità; Aggiornare e sensibilizzare docenti e operatori del pubblico e del terzo settore sulle

tematiche dell’antirazzismo e dell’ intercultura; Promuovere l’interscambio tra il mondo dell’associazionismo di settore e le istituzioni

scolastiche per creare sinergie nella lotta contro il razzismo, l’intolleranza e la xenofobia e promuovere la cultura della non discriminazione;

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1.3.3.2. IL MEDIATORE CULTURALE - Dott.ssa Iacobet Violeta

La Dott.ssa Iacobet Violeta, ha svolto il ruolo di MEDIATORE CULTURALE, dal 14 novembre 2013 al 30 giugno 2014, per un totale di 428 ore.

Gli obiettivi complessivi dell’attività propria di Mediatore Culturale sono stati i seguenti:

Facilitare l'accesso del singolo immigrato ai servizi, bensì, opererà in ambito sociale e si farà carico di favorire una sorta di transizione culturale che consente di inquadrare in maniera non conflittuale, le nuove specificità culturali, favorendo percorsi di reciproco scambio;

Promuovere iniziative di educazione alle prospettive interculturali; Supportare l’ organizzazione di una serie di interventi di sensibilizzazione e in-formazione

nel pubblico, nel terzo settore e nelle scuole al fine di impedire e contrastare il generarsi o il perdurare di comportamenti discriminatori che incidono negativamente sul patrimonio culturale.

Campo d’attività:

Accompagnare e assistere i migranti nel percorso di integrazione con il paese ospitante; Facilitare le relazioni tra gli autoctoni ed i cittadini stranieri, con l’ intento di

promuovere la reciproca conoscenza e comprensione, al fine di favorire un rapporto positivo fra soggetti di culture diverse;

Ascoltare i bisogni del migrante per aiutarlo e facilitarlo nel processo di socializzazione e di integrazione nella nostra società;

Creare le condizioni appropriate volte a facilitare e migliorare la comunicazione con l'utenza straniera;

Facilitare l’accesso ai servizi e alle altre opportunità territoriali da parte dei migranti svolgendo un’azione di filtro per decodificare e indirizzare il bisogno;

Rendere concreto e utile il dialogo attraverso l’interpretariato del linguaggio, della comunicazione non verbale, degli atteggiamenti, delle storie e delle culture che si confrontano nel processo di relazione;

Prendere parte attiva ai percorsi interculturali di educazione alla diversità e all’antirazzismo attivo nelle scuole aderenti al progetto.

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Professionalità e competenze

1. Conoscenze.

Tecniche di base della comunicazione e gestione delle relazioni interculturali; Tecniche di comunicazione verbale e non verbale. Caratteristiche della presenza di immigrati nel territorio lucano; Organizzazione e funzionamento dei servizi di pubblica utilità in Italia: modelli e strutture; La legislazione sull’immigrazione; Elementi della Costituzione italiana; Tecniche di mediazione linguistica e culturale; Elementi di base di sociologia ed antropologia culturale; Linee Guida UNAR per la rete nazionale anti-discriminazioni costituzione e funzionamento

di centri/osservatori territoriali e antenne anti-discriminazione.

2. Capacità specifiche.

Comprendere ed interpretare messaggi in lingua straniera; Ascoltare ed entrare in comunicazione con l’altro; Fornire elementi di comprensione delle modalità comunicative e di relazione delle diverse

culture; Interpretare esigenze e bisogni del migrante relativamente allo specifico percorso e progetto

migratorio; Riconoscere caratteristiche culturali, personali e professionali del migrante quali risorse da

valorizzare; Interpretare i codici culturali dei soggetti coinvolti nella relazione comunicativa; Promuovere e valorizzare occasioni di incontro e confronto tra culture diverse.

3. Complessità del lavoro ed abilità attese.

Individuare e superare gli ostacoli che impediscono un’ efficace relazione comunicativa; Identificare e distinguere eventuali disagi dovuti alla dimensione vissuta di migrante e alla

scarsa padronanza linguistica;

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Dipartimento Politiche della Persona

Stimolare l’interesse, il coinvolgimento e la partecipazione diretta degli studenti sulle tematiche legate al razzismo, alla discriminazione e ai pregiudizi; dare libero sfogo alla loro fantasia e creatività; incoraggiare la rielaborazione soggettiva e libera delle tematiche trattate attraverso differenti possibilità espressive (scrittura, cortometraggio, breve performance teatrale, disegno, musica, danza, raccolta fotografica, raccolta di ricette multietniche);

Facilitare la comprensione delle problematiche attinenti a realtà culturali diverse.

Compiti specifici

Svolgere attività di mediazione tra i migranti e la società ospitante, promuovendo, sostenendo e accompagnando entrambe le parti nella rimozione delle barriere culturali e linguistiche, nella promozione sul territorio della cultura di accoglienza e dell’integrazione socioeconomica, nella conoscenza e nella pratica dei diritti e dei doveri vigenti in Italia, in particolare nell’accesso e nella fruizione dei servizi pubblici e privati;

Favorire l’ abbattimento delle barriere comunicative e relazionali nella fase di contatto dei migranti, che costituiranno un Comitato;

Partecipazione alle attività di sensibilizzazione contro il razzismo nelle scuole aderenti al progetto.

Risultati raggiunti

Sensibillizzare l’ opinione pubblica e, in particolare studenti e rispettive famiglie, sul contrasto ad ogni forma di razzismo, xenofobia e intolleranza nei confronti di minoranze etniche, linguistiche e religiose, sia affrontando il tema sia informando sulla tutela;

Favorire la dimensione inclusiva, il rispetto delle differenze, il pluralismo, il rispetto della dignità, il valore della libertà;

Promuovere, attraverso i laboratori interculturali, la cultura antirazzista e antidiscriminatoria, anche mediante il coinvolgimento attivo della società civile;

Predisporre nei laboratori strategie educative finalizzate all’integrazione pluralistica e alle relazioni interculturali sulla base del rapporto tra locale e globale;

Promuovere nelle scuole e presso gli enti pubblici delle attività durante la Settimana d’azione contro il Razzismo;

Diffondere le buone pratiche di integrazione;

Page 19: farenetworkblog.files.wordpress.com  · Web viewL’ obiettivo generale è stato quello di promuovere una serie di interventi di sensibilizzazione, informazione e formazione nel

Dipartimento Politiche della Persona

Promuovere un linguaggio rispettoso delle diversità; Promuovere l’interscambio tra il mondo dell’associazionismo di settore e le istituzioni

scolastiche per creare sinergie nella lotta contro il razzismo, l’intolleranza e la xenofobia e promuovere la cultura della non discriminazione.