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CASTELLO “ASINARI” di COSTIGLIOLE d’ASTI MOSTRA d’ARTE CONTEMPORANEA 16 febbraio – 17 marzo Sabato 16 febbraio 2019 – ore 17 INAUGURAZIONE MOSTRA Al termine vernissage con vini offerti dal consorzio della Barbera Orari di apertura: Sabato pomeriggio dalle 15,30 alle 18,00 Domenica mattina dalle 10 alle 12,30 ed il pomeriggio dalle 15,30 alle 18,00 STANZE ATTIGUE Il comune di Costigliole d’Asti con l’associazione Costigliole Cultura organizza la mostra d’arte contemporanea “Stanze Attigue” realizzata dalle artiste del gruppo Ashtart – Universi Espressivi al femminile. Il gruppo ASHTART formato da Fassio Roberta, Gallo Caterina, Logiotatou Christina, Ravera Marisa, Ravetti Silvia pittrici e Incorvaia Manuela scultrice. Il gruppo nasce nel 2010, ha esposto a Roma (galleria Pentart di Trastevere e Trittico Art Museum), Santa Margherita Ligure (La Tigulliana), Chiavari (Società di mutuo soccorso), Alessandria (Libreria Mondadori), San Damiano (Hotel Reale), Comune di Baldissero Torinese (Go art exibition Expocasa), Santo Stefano Belbo (Casa natale di Cesare Pavese) e Cannes (Chalet di l’Isère ex dimora di Guy de Maupassant). Silvia RAVETTI è la guida artistica del gruppo e delle sue allieve ne parla come animate di “respiro del bello e del sentimentale “, intendendo richiamare l’atmosfera magica, in cui opera il Gruppo di Artiste astigiane, conosciutissimo col nome di : “ ASHTART – Universi espressivi al femminile “ .

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CASTELLO “ASINARI” di COSTIGLIOLE d’ASTI

MOSTRA d’ARTE CONTEMPORANEA 16 febbraio – 17 marzo

Sabato 16 febbraio 2019 – ore 17INAUGURAZIONE MOSTRA

Al termine vernissage con vini offerti dal consorzio della Barbera

Orari di apertura: Sabato pomeriggio dalle 15,30 alle 18,00 Domenica mattina dalle 10 alle 12,30 ed il pomeriggio dalle

15,30 alle 18,00

STANZE ATTIGUE

Il comune di Costigliole d’Asti con l’associazione Costigliole Cultura organizza la mostra d’arte contemporanea “Stanze Attigue” realizzata dalle artiste del gruppo Ashtart – Universi Espressivi al femminile. Il gruppo ASHTART formato da Fassio Roberta, Gallo Caterina, Logiotatou Christina, Ravera Marisa, Ravetti Silvia pittrici e Incorvaia Manuela scultrice. Il gruppo nasce nel 2010, ha esposto a Roma (galleria Pentart di Trastevere e Trittico Art Museum), Santa Margherita Ligure (La Tigulliana), Chiavari (Società di mutuo soccorso), Alessandria (Libreria Mondadori), San Damiano (Hotel Reale), Comune di Baldissero Torinese (Go art exibition Expocasa), Santo Stefano Belbo (Casa natale di Cesare Pavese) e Cannes (Chalet di l’Isère ex dimora di Guy de Maupassant). Silvia RAVETTI è la guida artistica del gruppo e delle sue allieve ne parla come animate di “respiro del bello e del sentimentale “, intendendo richiamare l’atmosfera magica, in cui opera il Gruppo di Artiste astigiane, conosciutissimo col nome di : “ ASHTART – Universi espressivi al

femminile “ .

Silvia RAVETTI

Silvia Ravetti è stata premiata giovanissima dal maestro Giuseppe Manzone e si è diplomata al Liceo artistico "A. Modigliani" di Novara sotto la guida di Bruno Polver. Nel

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1975 realizza la sua prima mostra personale presso il Palazzo della Provincia di Asti.Ha perfezionato i propri studi frequentando i corsi di scenografia all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e dal 1979 è abilitata alla docenza di discipline pittoriche. Ha insegnato per molti anni nelle scuole medie e superiori e all’Università della Terza Età di Asti.

Tra i suoi numerosi lavori, mostre personali e collettive, occupano un posto speciale: l'illustrazione del volume Gianni Basso Una vita con il sax con riproduzioni di dipinti a olio su tela, la mostra I ritratti del jazz (Foyer Teatro Alfieri – Asti), la scenografia dello spettacolo Sans papiers (Teatro Comunale di Moncalvo) e l’illustrazione dei Racconti dell’estate di Maria Rita Parsi (pubblicati su Quotidiano Nazionale – Il Resto del Carlino – Il Giorno). Un suo ritratto di Cesare Pavese è stato pubblicato nelle pagine culturali del quotidiano Libero.

“I personaggi di Silvia Ravetti, estrapolati dalla vita reale, vengono spogliati del loro profano senso dell’essere, e portati verso un’astrazione psicologica assolutamente sacra. Sacra nell’amplificazione dell’umano attraverso i percorsi della costruzione narrativo-pittorica. I rapporti tonali forti e non casuali contengono un messaggio di ingenua presentazione della condizione umana.” (MARIA RITA PARSI)

Marisa RAVERA

L'avventura pittorica di Marisa Ravera, acquese di origini, astigiana di adozione, inizia nel 1982 frequentando i corsi di disegno e ceramica presso lo studio della pittrice Lilly Salvaneschi; nel 1990 partecipa alle lezioni di modellato della prof.ssa Mignani e in seguito è allieva del maestro Guido Mastallone e dal 2002 dell'artista Silvia Ravetti che le ha consentito di approfondire un discorso creativo e personale più ampio.

In quegli anni nasceva il gruppo di pittrici chiamato “Ashtart”, di cui la Ravera tutt'ora fa parte.I temi pittorici dell'artista sono tratti dal “sociale”, nella più ampia accezione del termine: infatti ella descrive uomini e donne avvalendosi di canoni che i critici definiscono “contaminazioni dei codici linguistici” , ispirandosi dunque al cinema, al teatro, alla fotografia..; le sue figure sono immerse in colori per lo più caldi e decisi nelle gamme degli ocra, dei gialli-arancio, dei rossi porpora, dei vermigli.. e traggono dalla luce che li dettaglia espressione ed intensità. La narrazione dei personaggi è per lo più concentrata sugli sguardi, talvolta impenetrabili e staccati, talvolta teneri ed incuriositi; il volto è sempre un enigma che la pittrice non intende sciogliere ma consegnare intatto allo spettatore. Le figure insomma, sono l'oggetto privilegiato della sua arte, il

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punto di partenza e di arrivo della stessa. Da questi soggetti si stacca di rado e solo per il piacere di ritornarvi.

Roberta FASSIO

Roberta Fassio, nata ad Asti, appassionata di disegno fin dall’età giovanile, dal 2001 inizia a dedicarsi alla pittura ad olio sotto la guida del maestro Guido Mastallone e successivamente dell’artista Silvia Ravetti.In seguito esplora nuove tecniche pittoriche ed instaura una collaborazione artistica con altre colleghe dando vita al gruppo Ashtart.Nel 2008 frequenta un corso di ceramica raku presso l’Open Air Museum Italo Bolano International Art Center – San Martino Portoferraio –Isola d’Elba.Dal 2008 al 2016 partecipa ai Premi Nazionali di Pittura “Cesare Pavese”, nel 2013 consegue il diploma di merito al concorso Pianeta Donna e nel 2016 il diploma di merito alla XIX selezione antologica “Un mare da vivere una Liguria d’amare” di S.Margherita Ligure. Riceve altresì il Premio Speciale Arte al Concorso Letterario Internazionale 2014 presso il Punto Incontro “La Tigulliana” di S.Margherita Ligure.Partecipa a mostre collettive tra cui recentemente nel 2017 a Carignano (sala mostre della Galleria Civica) e nel 2018 a Carmagnola (Palazzo Lomellini).Alcune sue opere sono pubblicate nelle raccolte antologiche delle Edizioni Tigulliana.La Fassio predilige la scelta pittorica dell’astrazione che trasforma in un linguaggio personale procedendo per cicli, sperimentazioni e contrasti cromatici.

Nella lenta semplificazione verso l’essenzialità, le forme e i dettagli si trasformano in strutture per lo più geometriche, spazi ed equilibri armonici nelle proporzioni fra forma, linea e colore, consoni ad esprimere sempre nuove emozioni.La sua è una pittura d’atmosfera statica come un fermo immagine, scevra della presenza umana dove la luce è protagonista.

Caterina GALLO

“Dall’Onirico-Futurista all’Astratto…..tappe contrastanti ”

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L’opera Onirica nasce col sentire più profondo di noi stessi, è espressione del nostro inconscio, segnali elettrici del nostro cervello.

Colori e forme portano alla luce e, quindi sulla tela, il mondo interiore, superando il pensiero razionale, la realtà. Non è necessario essere un pittore per

riconoscere queste sensazioni, diciamo che l’arte, la pittura danno l’opportunità di fissarle ed esternarle. Possiamo dire che è un cammino di crescita attraverso il quale si ha l’opportunità di crescere e conoscere sé stessi.La “bizzarria” è un aspetto sorprendente del dipinto onirico (scrive Marco Paoli), la semplicità e brillantezza nell’esposizione risulta piacevole e intrigante, surreale, deformante.La “CHAT” dipinta alcuni anni fa, è un esempio di questa bizzarria rappresentante il mondo telematico attuale… Due figure che comunicano attraverso i cavi web.(Non Esposto)

La rappresentazione esclusivamente onirica ad un certo punto si sente limitata, ha bisogno di essere movimentata proprio per via di quella irrequietudine dell’uomo di questa epoca! Tutto si muove, tutto corre rapido, dinamico, frenetico.Il colore è giallo intenso, il rosso fiammeggia puro, l’azzurro e il violetto danzano, dando cosi’ origine a “OCCHI SUL

PALCOSCENICO” figure speculari che danzano con cerchi ovali come grandi occhi: quelli dello spettatore. (Non Esposto)

Oppure “DINAMICITA” (Non esposto)

Ove la frenesia è rappresentata da una figura che si sdoppia all’infinito in mille attività contemporaneamente.

Ad un certo punto, la figura compare e scompare, trova altre forme, si sfaccetta si confonde con l’ambiente. Vite confuse, incontri asettici danno vita a: “DIVERGENZE” (In esposizione)

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Successivamente la candida tela ad un cero punto ti interroga “cosa mi vuoi dire?” e la mano si sente bloccata ma il colore ti chiama, ami quella fuoriuscita dal tubetto, puro e brillante, tentatore.

L’emotività guida così i tuoi gesti, il pennello, la spatola e sulla tela appaiono tratti, non più forme decifrabili.

Difficile progettare a priori tutto ciò, senti che la tua immediatezza perderebbe di intensità e di schiettezza, di autenticità, di quell’attimo, di quella emozione momentanea.

Nascono cosi “MOTO” e, successivamente “ASTRATTO BLU E ORO” (entrambi in esposizione)

Resta sempre comunque quella ambivalenza tra l’oscillare dell’espressione onirica, surreale e di movimento e la necessità di astrarre le emozioni con la sensazione di essere ancora più spontanei con sé stessi anche con difficoltà!!! Una continua battaglia tra raffigurazioni “bizzarre”, realtà incomprensibilmente emotive, astratte!!!

Manuela INCORVAIA

Manuela Incorvaia è originaria di Genova ma dal 1995 vive e lavora in Castiglione Tinella. Le sue opere sono espressione di un approccio personale dell’arte caratterizzato da visione poetica e ludica. Notevole è stata la sua attività didattica svolta in Istituti d’Arte, Licei Artistici e Accademie di Belle Arti in Alba, Asti, Genova e Torino. Nel 2001 partecipa su invito della RAI alla trasmissione televisiva “Geo&Geo” nello spazio dedicato all’artigianato artistico. Ha partecipato a numerose performances, concorsi e manifestazioni nazionali di pittura e scultura ottenendo lusinghieri riscontri, come il 2° premio consegnato da Emanuele Luzzati alla “Rassegna di gruppi Presepiali” dedicati all’artista “Piombino di Albissola” o la vittoria al concorso “Insieme per vincere” svoltosi a Bardonecchia per le olimpiadi invernali di Torino 2006. Ha esposto in diverse mostre personali e collettive.

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Christina LOGIOTATOU

Ha vissuto in diversi paesi del bacino Mediterraneo :Egitto,Libya,Malta,Italia Grecia ed ora vive ad Asti. Dal 2001 ha seguito dei corsi di pittura ad olio sotto la guida del maestro Guido Mastallone ed in seguito ha lavorato con un gruppo di pittori Astigiani della Promotrice delle Belle Arti sotto la guida dell’artista Gianni Bruscato. Successivamente ha partecipato ai corsi di teoria , di disegno e di pittura ad olio sotto la conduzione della pittrice e scenografa Silvia Ravetti , raggiungendo in questi anni, nella propria ricerca artistica, una sua identità.

Nel 2010 ha dato vita con altre colleghe pittrici al gruppo artistico denominato “Ashtart”(da Astarte,Dea Fenicia della fertilita’).

Christina si avvale di una pittura quasi astratta nella forma, ma ispirata all’emozione della natura.Ogni suo elemento espressivo viene come frantumato in un intarsio di forme irregolari un po’ come le pezze di terreno dei poderi Piemontesi inondati di luce

EVENTI COLLEGATI ALLA MOSTRA

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Domenica 17 febbraio 2019 ore 17 – sala degli specchi castello Asinari Costigliole d’Asti

Presentazione del libro di Silvia ZUCCAIL CIELO DOPO DI NOI – editrice Nord

Alberto, il padre di Miranda, è scomparso. Da dodici anni lei non ha contatti con la famiglia e quella notizia è come un fulmine in un cielo che si è sempre rifiutata di guardare e che, adesso, la chiama a sé con prepotenza. Così, frugando tra le carte del padre, trova una lettera datata 18 novembre 1944: è una lettera d'amore destinata alla nonna, Gemma. Ma chi è l'uomo che promette a Gemma di tornare da lei e da Alberto? Possibile che quel mistero sia collegato all'improvvisa scomparsa del padre? C'è solo un modo per scoprirlo: andare a Sant'Egidio dei Gelsi, il paese in cui lui e Gemma si erano rifugiati durante la guerra. E, sotto il cielo idilliaco della campagna piemontese, Miranda raccoglierà i frammenti di una storia solo apparentemente dimenticata; la storia di un ragazzino senza padre, costretto a crescere troppo in fretta, e di una donna obbligata a prendere una decisione terribile, che segnerà la sua vita per sempre. Una storia che la condurrà infine da Alberto, ma che soprattutto le permetterà di alzare gli occhi e capire che il futuro – il cielo dopo di noi – si rasserena solo se si ha il coraggio di cancellare le nubi del passato e di aprirsi all’amore. Diventata un caso editoriale grazie al successo internazionale del suo romanzo d’esordio ("Guida Astrologica per Cuori Infranti"), nel Cielo dopo di noi Silvia Zucca racconta la fragilità della vita e la forza dei legami familiari, parlando delle donne di ieri e di oggi e dei segni che tutti noi lasciamo nel mondo e nel cuore delle persone, quelle che ci hanno preceduto e quelle che continueranno il nostro cammino.https://books.google.it/books/about/Il_cielo_dopo_di_noi.html?

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https://www.sololibri.net/Il-cielo-sopra-di-noi-Zucca.html

Laureata in letteratura inglese con una tesi sul teatro shakespeariano, e appassionata di narrazione nelle sue diverse forme, Silvia Zucca accompagna la scrittura con lo studio del cinema e della regia. È inoltre traduttrice letteraria (sue le traduzioni di "Cinquanta sfumature di nero", di E.L. James, e dei primi due capitoli della trilogia "Crossfire" di Sylvia Day).Il suo romanzo d'esordio, "Guida Astrologica per Cuori Infranti" è stato pubblicato nel Giugno 2015 dalla Casa Editrice Nord ed è stato annunciato da La Repubblica come il romanzo più atteso dell'anno.Silvia Zucca vive e lavora a Milano e, oltre alla scrittura, ama il ballo folk, i gatti, il vino, il cinema e le buone letture.

Sabato 23 febbraio 2019 ore 17 – sala degli specchi castello Asinari Costigliole d’Asti

Presentazione del libro di Laura BINELLOPANDA REI – editrice bookabook

Un cavallo per lo sceriffo, una Panda per l'infermiera. Di collina in collina, di visita in visita, prende forma un almanacco di umanità: malattie e speranza, paura e sorrisi. Ogni viaggio si trasforma in un racconto sulla punta delle dita, ogni casa in un teatro. E forse solo la narrativa può restituire, almeno in parte, il sapore di ciò che accadde.Presi la mia macchina, la mia Panda e corsi via da quella casa, da quella storia, da quell’uomo

che non avrei più rivisto.Panda rei, tutto corre quando l’urgenza non è salvare qualcuno ma salvare se stessi. Sette minuti sono davvero pochi, ma moltiplicati per cento persone sono una lunga storia fatta di parole, di sguardi, di gesti e di considerazione umana. Un cavallo per lo sceriffo, una Panda per l’infermiera. Di collina in collina, di visita in visita, prende forma un almanacco di umanità: malattie e speranza, paure e sorrisi.Panta rei, tutto scorre. Panda rei, tutto corre a bordo di una piccola utilitaria che percorre strade per portare nelle case cura, assistenza e accoglienza. Ogni viaggio si trasforma in un racconto sulla punta delle dita,

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ogni casa in un teatro. E forse solo la narrativa può restituire, almeno in parte, il sapore di ciò che accade.

Laura Binello, infermiera di Castagnole delle Lanze in provincia di Asti, con la passione del nursing narrativo con trent’anni di attività professionale trascorsi tra le corsie di un ospedale e le colline di un territorio abitato da anime da curare non solo con i farmaci, una passione per l’infermieristica trasmessa attraverso i suoi racconti, esperienze uniche capaci di regalarci un’emozione.Laura Binello nasce ad Asti il 22 giugno 1964 sotto il segno del cancro. Oltre a esercitare la professione d’infermiera da un trentennio (lavora presso la Soc Diabetologia dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti, è diventata scrittrice da circa tre anni), è da sempre legata al mondo delle parole e della scrittura creativa. Docente di medicina narrativa e blogger per passione, coniuga l’arte del prendersi cura con la terapia delle parole, promuovendo la cultura della narrazione anche come percorso di consapevolezza nell’esperienza della malattia. Madre felice e innamorata della vita, vive in un piccolo paese, Castagnole delle Lanze, a cavallo tra le Langhe e il Monferrato, insieme alla sua gatta Nunu, musa ispiratrice di molte sue parole. Nel 2016 pubblica il primo libro “Panda rei” (edizioni Bookabook Milano), collocandosi in breve tempo nel panorama letterario vicino alla medicina narrativa, vincendo numerosi concorsi letterari in materia di “medical humanities”. Attualmente collabora con testate giornalistiche  e piattaforme online di salute e medicina, e si occupa di laboratori creativi di nursing narrativo agli studenti dei corsi di Laurea Infermieristica in Italia e all’estero.

Sabato 9 marzo 2019 ore 17 - sala degli specchi castello Asinari Costigliole d’Asti

“La Signora della Grappa” : storia di una imprenditrice di successo titolare della distilleria Vieux Moulin.

Nel 1933 in un antico mulino del 1500, dal quale la distilleria prende il nome, Ugolino incominciò a distillare le vinacce dei colli di Langhe, Monferrato e Roero. Nel 1933 in un antico mulino del 1500, dal quale la distilleria prende il nome, Ugolino incominciò a distillare le vinacce dei colli di Langhe, Monferrato e Roero.

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Ugolino era figlio di Grosso Lorenzo e della Contessa Luigia Asinari di San Marzano, la quale aveva rinunciato ad una vita nobile per sposare Lorenzo che già ai primi anni del 1900 esportava il vino in Svizzera.La nostra Distilleria è stata fondata da Ugolino ai piedi del Canale San Marzano già di proprietà della Contessa Luigia Asinari di San Mazano, sua madre.Ora con Elena si è giunti alla terza generazione di distillatori, tutti nati dentro un alambicco con il proumo di grappa nelle narici.Profumo di  dolci colline tappezzate di vigneti di Nebbiolo, Arneis, Moscato, Barbera, Dolcetto…, tutti vini del nostro Piemonte.La tenacia e l’amore per il nostro lavoro ci hanno permesso di continuare a produrre e ricercare il meglio sempre strettamente legati alla nostra artigianalità.Nel libro “L’Italia della Grappa”, edito nel 1970, si dice che la nostra Grappa “è come una cascata di campanelli che ti suonano in bocca e poi dentro è beneficia delizia“. Siamo sempre lieti di intrattenerci con quanti anche solo per curiosità ci onorano di una loro visita che per noi è sprone a produrre grappe selezionate per scelti intenditori.Ugolino era figlio di Grosso Lorenzo e della Contessa Luigia Asinari di San Marzano, la quale aveva rinunciato ad una vita nobile per sposare Lorenzo che già ai primi anni del 1900 esportava il vino in Svizzera.La nostra Distilleria è stata fondata da Ugolino ai piedi del Canale San Marzano già di proprietà della Contessa Luigia Asinari di San Mazano, sua madre.Ora con Elena si è giunti alla terza generazione di distillatori, tutti nati dentro un alambicco con il profumo di grappa nelle narici.Profumo di  dolci colline tappezzate di vigneti di Nebbiolo, Arneis, Moscato, Barbera, Dolcetto…, tutti vini del nostro Piemonte.La tenacia e l’amore per il nostro lavoro ci hanno permesso di continuare a produrre e ricercare il meglio sempre strettamente legati alla nostra artigianalità.Nel libro “L’Italia della Grappa”, edito nel 1970, si dice che la nostra Grappa “è come una cascata di campanelli che ti suonano in bocca e poi dentro è beneficia delizia“. Siamo sempre lieti di intrattenerci con quanti anche solo per curiosità ci onorano di una loro visita che per noi è sprone a produrre grappe selezionate per scelti intenditori.https://www.grappavieuxmoulin.it/

Domenica 17 marzo 2019 ore 16 - Sala dell’Alcova castello Asinari di Costigliole d’Asti “Te con la CONTESSA”Nei saloni del castello di Costigliole d’Asti continua il cammino interamente al femminile all’interno della mostra “Stanze attigue”, un’altra bella occasione per raggiungere il grande maniero costigliolese, quando il pubblico è invitato a sorseggiare “Un tè con la contessa in un pomeriggio di fine inverno”.

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La contessa è Virginia Oldoini Verasis Asinari, la mitica Contessa di Castiglione, che torna dal passato a ripercorrere le stanze da lei vissute in quegli anni di metà Ottocento. Nel pomeriggio, dalle ore 16 sarà possibile stare in compagnia della contessa – interpretata da una splendida interprete femminile che indosserà il bellissimo abito “Ritrosetta” -, partecipare al nobile rito del tè offerto con i biscotti in un salotto d’altri tempi e scattare fotografie per un ricordo davvero particolare. Per l’occasione saranno proposte anche alcune letture tratte dal libro «L’immortale figura della Castiglione» (Umberto Soletti editore). Autore è Bruno Penna, sindaco di Castiglione Tinella che alla contessa ha dato il titolo nobiliare e che celebra annualmente il personaggio, raccontato anche in una mostra fotografica permanente visitabile a Castiglion Tinella.

All’interno della mostra verrà inoltre organizzata dalle mamme volontarie della biblioteca un’edizione speciale di “nati per leggere” tutto al femminile nel weekend di carnevale.

Costigliole, 5 febbraio 2019 Filippo Romagnolo