PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO B.E.S. · Difficoltà visuospaziali (es: quantificazione...

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Istituto Comprensivo di Reggello PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO B.E.S. ANNO SCOLASTICO ………….. SCUOLA………………………… CLASSE…… SEZ……..

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Istituto Comprensivo di Reggello

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

B.E.S.

ANNO SCOLASTICO …………..

SCUOLA…………………………

CLASSE…… SEZ……..

ALUNNO: …………………………………………..

PREMESSA

Al fine di facilitare il percorso scolastico dello studente con Bisogni Educativi Speciali e di predisporre le condizioni che gli favoriscano il successo formativo si dispone l’attivazione di un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) come previsto dalla Direttiva Ministeriale del 27.12.2012 e dalla Circolare Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013.1

IL PDP è uno strumento di progettazione educativa e didattica usato per garantire agli alunni con Bisogni Educativi Speciali di imparare nel rispetto delle proprie caratteristiche. I docenti, considerando i punti di forza e i bisogni degli alunni, elaborano ipotesi organizzative e strategie metodologiche nell’ottica di una didattica individualizzata e personalizzata. Il termine “personalizzato” implica l’adozione di misure compensative e dispensative adeguate all’alunno, coerentemente con quanto indicato dalla Normativa vigente.

Tale Piano dovrà essere redatto e approvato dall’Equipe pedagogica entro il primo trimestre dell’anno scolastico, documentato e infine allegato:

• all’agenda di programmazione; • al registro del singolo docente (facoltativo);

• al fascicolo personale dell’alunno.

Il PDP dovrà essere concordato con le famiglie e una copia dovrà essere loro consegnata entro il primo trimestre dell’anno scolastico.

Il documento deve essere consultabile dai docenti che vengono a sostituire i titolari delle classi (se i genitori dell’alunno hanno firmato l’autorizzazione in Segreteria).

1 Normativa di riferimento

Legge 170/2010-Nuove norme in materia di disturbi specifici dell’ apprendimento. Decreto attuativo n. 5669/2011. Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA (allegate al D.M.5669/2011). Legge 53/03 e Decreto Legislativo 59/2004. Legge 517/1977: integrazione scolastica; individualizzazione interventi DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche” Nota MIUR n. 4089, 15.06.2010 “Disturbi di deficit di attenzione e iperattività” Direttiva Ministeriale del 27.12.2012 Circolare Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013-10 Circolare 20.03.2012, Oggetto: Piano Didattico Personalizzato con alunni con ADHD Linee Guida per la predisposizione di Protocolli Regionali -24 gennaio 2013 per l’individuazione precoce dei casi sospetti di DSA MIUR, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia del primo ciclo d’istruzione, 2012

Il PDP è aggiornabile e integrabile nel corso dell’anno scolastico, sulla base delle esigenze e delle strategie necessarie allo studente per compensare i propri funzionamenti in relazione al processo di apprendimento; qualunque cambiamento dovrà essere sempre condiviso dalla famiglia.

Al Dirigente Scolastico spetta il compito di assicurare l’ottemperanza piena e fattiva di questi impegni.

1. Dati anagrafici dell’alunno (completare scrivendo nelle righe e sui puntini e segnare con una X ove richiesto)

Nome e cognome

Data di nascita Sesso:□ M □ F

Nazionalità

Classe e Sezione

Insegnante coordinatore della classe

Solo per gli alunni stranieri

Paese di provenienza ……………………………… Mese e anno di arrivo in Italia ………….

PERCORSO SCOLASTICO Nel Paese di origine: Scuola e classe frequentata ………………………………… Anni di scolarizzazione…………. In Italia: Prima iscrizione nella scuola italiana (data) ………………………… Ordine di scuola e data di iscrizione……………………………………. Altre informazioni……………………………………………………….. Corrispondenza tra età anagrafica e classe frequentata □ sì □ no ………………………………………………… (se no motivare l’eventuale ritardo scolastico) LINGUE CONOSCIUTE Lingua d’origine ………………………………………………………………………………….. Lingua utilizzata in famiglia ……………………………………………………………………… Lingua/e principale/i scolarizzazione nel Paese d’origine ……………………………………….. Altre lingue straniere apprese nel percorso scolastico …………………………………………….

2. Individuazione e descrizione del Bisogno Educativo Speciale

Area BES Individuazione Tipologia

Disturbi Evolutivi Specifici

ALTRA TIPOLOGIA

Documentata con diagnosi clinica

Segnalazione diagnostica alla scuola redatta da: □ ASL di…………………………. □ struttura accreditata □ specialista privato (in attesa di rilascio di certificazione da parte di struttura sanitaria pubblica o accreditata ) Il: ……………………………….

A: ………………………………

Dal dott…………………………

In qualità di…………………….. (neuropsichiatra o psicologo)

□ Disturbi Specifici del lin- guaggio

□ Disturbo della coordinazione motoria

□ Disprassia

□ Disturbo non verbale

□ Disturbo dello spettro autistico lieve

□ A.D.H.D Disturbo Attenzione e Iperattività di tipo lieve

□ Funzionamento cognitivo limite (borderline cognitivo)

□ DOP (oppositivo- provocatorio)

Svantaggio

Socio-economico

Segnalazione sulla base di elementi oggettivi e/o

considerazioni pedagogiche e didattiche

Segnalazione sulla base di elementi oggettivi

(es: segnalazione dei servizi sociali, casa-famiglia, ente locale, ASL,….) …………………………………… ……………………………………. …………………………………… …………………………………… ……………………………………

Osservazione e motivazione del Consiglio di classe/ team docenti …………………………………… …………………………………… …………………………………… ……………………………………. ……………………………………. il ………………………

□ Difficoltà psico-sociali

Svantaggio

Linguistico e culturale

(stranieri non alfabetizzati)

Segnalazione sulla base di considerazioni pedagogiche e

didattiche

Osservazione e motivazione del Consiglio di classe/ team docenti …………………………………… …………………………………… …………………………………… ……………………………………. ……………………………………. il ………………………

□ Difficoltà linguistiche

□ difficoltà di integrazione

Altre difficoltà

Segnalazione sulla base di considerazioni pedagogiche e

didattiche

Osservazione e motivazione del Consiglio di classe/ team docenti …………………………………… …………………………………… …………………………………… ……………………………………. ……………………………………. …………………………………….

il ………………………

□ Transitorie □ Non transitorie

□ Malattie

□ Traumi

□ Dipendenze

□ Disagio comportamentale/relazionale

□ Altro……………………

3. Interventi extrascolastici riabilitativi (presso specialisti della riabilitazione) o interventi extrascolastici educativi (promosse da cooperative, quartiere, comune, provincia, regione)

□ Interventi ri/abilitativi in orario extrascolastico:……………………………………… (specificare)

Operatore di riferimento: ………………………………………………………………………………

Tempi (frequenza settimanale e durata incontri): ……………………………………………………...

Modalità di lavoro: ……………………………………………………………………………………..

4. Profilo educativo e didattico dell’alunno (Sulla base di informazioni fornite dalla diagnosi, dagli specialisti, dalla famiglia, dalle osservazioni del Consiglio di classe/team dei docenti, dagli incontri di continuità, dalle informazioni fornite da operatori esterni alla scuola e dallo studente stesso)

a. Funzionamento delle abilità strumentali

DIAGNOSI SPECIALISTICA

(dati rilevabili, se presenti, nella diagnosi)

OSSERVAZIONE IN CLASSE (dati rilevati direttamente dagli insegnanti)

LETTURA LETTURA

VELOCITÀ □ Molto lenta

□ Lenta □ Scorrevole

CORRETTEZZA

□ Adeguata □ Non adeguata (ad esempio confonde/inverte/sostituisce omette lettere o sillabe)

COMPRENSIONE COMPRENSIONE ORALE

□ Scarsa □ Essenziale □ Globale □ Completa-analitica

COMPRENSIONE DEL TESTO LETTURA AUTONOMA

LETTURA DI ALTRI

SCRITTO □ Scarsa □ Essenziale □ Globale □ Completa-analitica

□ Scarsa □ Essenziale □ Globale □ Completa-analitica

SCRITTURA SCRITTURA

SOTTO

DETTATURA

□ Corretta □ Poco corretta □ Scorretta

TIPOLOGIA ERRORI

□ Fonologici (scambio grafemi, omissioni/aggiunte, inversioni…) □ Non fonologici (fusioni, separazioni illegali, errato uso dell’h…) □ Fonetici(omissione/aggiunta di doppie e accenti)

PRODUZIONE AUTONOMA (ideazione, stesura, revisione)

ADERENZA CONSEGNA

□ Spesso □Talvolta □ Mai CORRETTA STRUTTURA MORFO-SINTATTICA

□ Spesso □ Talvolta □ Mai CORRETTA STRUTTURA TESTUALE (narrativo, descrittivo, regolativo …)

□ Spesso □Talvolta □ Mai

CORRETTEZZA ORTOGRAFICA

□ Adeguata □ Parziale □ Non adeguata

USO PUNTEGGIATURA

□ Adeguata □ Parziale □ Non adeguata

GRAFIA GRAFIA

LEGGIBILE

□ Sì □ Poco □ No

TRATTO

□ Premuto □Leggero □ Ripassato □ Incerto

CALCOLO CALCOLO

Difficoltà visuospaziali (es: quantificazione automatizzata, incolonnamento corretto dei numeri)

□ spesso □ talvolta □ mai

Recupero di fatti numerici (es: tabelline)

□raggiunto □ parziale □ non

raggiunto Automatizzazione dell’algoritmo

procedurale □raggiunto □ parziale □ non

raggiunto

Errori di processamento numerico (difficoltà nel leggere e scrivere i numeri,negli aspetti cardinali e ordinali e nella corrispondenza tra numero e quantità)

□spesso □ talvolta □ mai

Uso degli algoritmi di base del calcolo (scritto e a mente) □adeguata □ parziale

□ non

adeguato

Capacità di problem solving □adeguata □ parziale □ non

adeguata

Comprensione del testo di un problema □adeguata □ parziale

□ non

adeguata Comprensione del testo di un

problema □adeguata □ parziale □ non

adeguata

ALTRE CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

DIAGNOSI CLINICA

(Dati rilevabili se presenti nella diagnosi)

OSSERVAZIONE IN CLASSE

(dati rilevati direttamente dagli insegnanti)

PROPRIETÀ LINGUISTICA PROPRIETÀ LINGUISTICA

□ difficoltà nella strutturazione della frase □ difficoltà nel reperimento lessicale (disnomia)

□ difficoltà nell’esposizione orale □ utilizzo prevalente del dialetto

MEMORIA MEMORIA

Difficoltà nel memorizzare: □ categorizzazioni □ formule, strutture grammaticali, algoritmi (tabelline, nomi, date …)

□ sequenze e procedure

ATTENZIONE ATTENZIONE

Difficoltà nel mantenere l’attenzione: □ attenzione visuo-spaziale □ selettiva □ intensiva

AFFATICABILITÀ AFFATICABILITÀ

□ Sì □ poca □ No

PRASSIE PRASSIE □ difficoltà di esecuzione

□ difficoltà di pianificazione □ difficoltà di programmazione e progettazione Difficoltà nell’area motorio-prassica □ motricità globale □ motricità fine □ coordinazione motoria □ movimenti finalizzati □ orientamento

Difficoltà in lingue straniere

□ lettura □ comprensione □ scrittura □ esposizione orale

Atteggiamento verso lingua e

cultura d’origine

(per gli alunni stranieri)

□ conserva e sviluppa la propria lingua d’origine a casa e con i connazionali □ fa riferimenti spontanei al proprio paese d’origine e alla propria lingua □ fa riferimenti spontanei al proprio paese d’origine e alla propria lingua solo se sollecitato □ esprime chiusura, difesa, vergogna nei confronti del proprio Paese d’origine

b. Caratteristiche comportamentali

Area della relazionalità (qualità dei rapporti con compagni e figure adulte, qualità delle relazioni in gruppo …) …………………………………………………………………………………………………………... Area emotivo-relazionale (autostima, risposte emotive, motivazione, responsabilità, autocontrollo verbale-motorio-emotivo ……………………………………………………………………………………………………………. Area socio-economico-culturale e linguistica (contesti problematici, territorio, extra-scuola) …………………………………………………………………………………………………………….

Frequenza a scuola □ regolare □ saltuaria

Rispetto delle regole della vita scolastica □ adeguato □ inadeguato □ da potenziare Capacità organizzative (gestione del materiale scolastico, organizzazione di un piano di lavoro) □ adeguate □ inadeguate □ da potenziare Rispetto degli impegni e responsabilità (svolgimento compiti, studio, incarichi) □ adeguato □ inadeguato □ da potenziare Consapevolezza delle proprie responsabilità □ acquisita □ da rafforzare Capacità di mantenere l’attenzione per il tempo utile a terminare il lavoro e capacità di resistere ad elementi distraenti □ adeguate □ inadeguate □ da potenziare

9. Punti di forza

(Sulla base di informazioni fornite dalla famiglia, dalle osservazioni del Consiglio di Classe/Team docenti, dagli incontri di continuità, da informazioni fornite da operatori esterni alla scuola e dallo studente stesso)

Punti di forza Attività e discipline preferite

dell’alunno …………………………………………………………………………………………….. Interessi ……………………………………………………………………………………………. Discipline in cui riesce meglio ……………………………………………………………………………………………. Attività extrascolastiche ……………………………………………………………………………………………. Altro ……………………………………………………………………………………………..

10. Livello degli obiettivi: adattamento degli obiettivi curricolari per il conseguimento delle competenze previste per la classe

(Indicare solo gli adeguamenti alla programmazione di classe ove necessario)

Per alcune tipologie di BES ma assolutamente non per gli allievi con diagnosi di DSA (come specificato nelle Linee Guida allegate al D.M. 5669/2011, p.7 e p.18 “si devono rispettare gli obiettivi generali e specifici di apprendimento per non creare percorsi immotivatamente facilitati, ma rispettosi dell’incidenza del disturbo”), i docenti possono calibrare la progettazione didattico-educativa sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita, di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica abbisognano. (Circolare Ministeriale n.8, 6 marzo 2013, p.2)

Area/Disciplina Obiettivi

11. Didattica individualizzata e personalizzata

Attività di recupero, di consolidamento e/o di potenziamento Per aree o discipline: …………………………………………… ……………………………………………

□ in classe □ lavoro di coppia (Tutoring) □ in piccoli gruppi □ in laboratori pomeridiani □ in classi aperte e parallele □ tempi diversi………………………………………………… □ studio assistito □ altro…………………………………………………………

Attività di alfabetizzazione all’italiano L2 (per alunni non italofoni) Per aree o discipline: …………………………………………… ……………………………………………

□ in classe □ in laboratori linguistici (di alfabetizzazione all’italiano L2 come lingua della comunicazione). INDICARE : - periodo di attivazione: da……………………….a…………… - numero di incontri al mese:……… -durata di ogni incontro:……… □ in laboratori linguistici (potenziamento dell’italiano L2 come lingua dello studio). INDICARE : - periodo di attivazione: da……………………….a…………… - numero di incontri al mese:……… -durata di ogni incontro:……… □ lavoro di coppia (Tutoring) □ in piccoli gruppi □ in laboratori pomeridiani □ in classi aperte e parallele □ tempi diversi…………………………………………………

□ studio assistito Attività e Progetti per la classe □ Attività di laboratorio (creativi, espressivi, di ed. socio

affettiva) □ Attività per classi aperte (a piccoli gruppi) □ Attività all’esterno dell’ambiente scolastico ( creative, ricreative, sportive, culturali, formative…) □ Progetti extra-curricolari (ed. all’ascolto, ed.all’affettività, ed. alla multiculturalità, di accoglienza, di prevenzione del disagio emotivo e relazionale…)

c. Metodologie didattiche inclusive Tutti gli insegnanti opereranno affinché l’alunno sia messo in condizione di seguire la stessa programmazione di classe attraverso un atteggiamento di sensibile attenzione alle specifiche difficoltà, per stimolare l’autostima ed evitare frustrazioni, attraverso l’attivazione di particolari accorgimenti:

□ Usare il rinforzo positivo attraverso feed-back informativi che riconoscono l'impegno, la competenza acquisita e orientano verso l'obiettivo da conseguire □ Promuovere l'apprendimento collaborativo organizzando attività in coppia o a piccolo gruppo □ Privilegiare l'apprendimento dall'esperienza e la didattica laboratoriale □ Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell'alunno l'autocontrollo e l'autovalutazione dei propri processi di apprendimento □ Promuovere l'apprendimento significativo attraverso l'uso e la costruzione (anche collettiva) di organizzatori grafici della conoscenza (mappe concettuali, mappe mentali, schemi tabelle....) □ Stimolare situazioni di “conflitto cognitivo e negoziazione di significati”, attraverso procedure di discussioni riflessive di gruppo □ Utilizzare la tecnica del rispecchiamento come modalità di interazione verbale □ Favorire l'analisi costruttiva dell'errore (dare indicazioni sulle modalità per superare i punti deboli) □ Individuare i nodi problematici presenti nei testi (intervenire sulla leggibilità e comprensibilità dei manuali di studio) □ Altro.................................................................................................................................................................

c. Strategie didattiche inclusive □ Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi ad alta voce Insegnare l'uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini) □ Utilizzare organizzatori grafici della conoscenza (schemi, mappe concettuali, mappe mentali, tabelle) □ Promuovere diverse strategie per la gestione del parlato pianificato ( tipico delle interrogazioni) □ Potenziare la consapevolezza fonologica e metafonologica □ Sollecitare le conoscenze precedenti ad ogni lezione per introdurre nuovi argomenti □ Offrire anticipatamente schemi grafici ( organizzatori anticipati) relativi all'argomento di studio, per orientare l'alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali e la loro comprensione □ Utilizzare un approccio ludico/operativo □ Privilegiare attività pragmatiche con agganci operativi □ Promuovere la comprensione del testo attraverso la strutturazione di percorsi sul metodo di studio □ Riepilogare i punti salienti alla fine di ogni lezione □ Utilizzare schede contenenti consegne-guida □Fornire schede lessicali per spiegare parole chiave □ Proporre una diversificazione del materiale e delle consegne □ Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline □ Puntare sulla essenzializzazione dei contenuti e sui nuclei fondanti delle discipline □ Dividere un compito in sotto-obiettivi □ Utilizzare vari tipi di adattamento dei testi di studio ( riduzione, semplificazione, arricchimento, facilitazione, ecc) □ Inserire domande durante la lettura del testo, per sollecitare l'elaborazione ciclica □ Insegnare l'uso delle nuove tecnologie per i processi di lettura, scrittura, calcolo rielaborazione □ Affidare responsabilità all'interno della classe, possibilmente a rotazione

□ Adottare il contratto formativo, da rivedere e ridiscutere periodicamente ( comprendendo anche sanzioni condivise in caso di inadempienza) da condividere con tutto il Consiglio di classe/ team dei docenti □ Spiegare chiaramente i comportamenti adeguati e quelli inadeguati rilevandone le caratteristiche positive e negative nonché le possibili conseguenze □ Proporre attività di rinforzo delle abilità sociali ( cooperative learning, giochi di ruolo, attività mirate al conseguimento di queste abilità) □ Insegnare le abilità sociali agendo come modello e stimolare il loro utilizzo attraverso giochi di ruolo □ Altro............................................................................................................................................................

d. Misure dispensative e strumenti compensativi Per gli alunni in situazioni di svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale, le misure dispensative devono avere carattere transitorio. “ In ogni caso, non si potrà accedere alla dispensa delle prove scritte di lingua straniera se non in presenza di uno specifico disturbo clinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto dall'art.6 del DM n.5669 del 12 Luglio 2011 e dalle allegate Linee guida”. Per gli alunni stranieri non in possesso delle necessarie conoscenze e competenze nella lingua italiana è possibile prevedere, inoltre, che le due ore di insegnamento della lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado vengano utilizzate per potenziare le competenze relative alla lingua italiana ( Circolare Ministeriale n.8 6 Marzo 2013).

MISURE DISPENSATIVE (Barrare le caselle di interesse) □ Dispensa dalla presentazione dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell'apprendimento (corsivo maiuscolo e minuscolo, stampato maiuscolo e minuscolo) □ Dispensa dall'uso del corsivo □ Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti □ Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche alla lavagna □ Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie, ( in quanto vi è una notevole difficoltà nel ricordare i nomi, termini tecnici e definizioni) □ Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe □ Dispensa dalla consultazione di dizionari cartacei □ Dispensa dai tempi standard ( assegnazione di tempi più lunghi per l'esecuzione dei lavori e/o riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi) □ Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riduzione delle pagine da studiare, senza modificare gli obiettivi e la qualità □ Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni delle varie materie □ Dispensa dallo studio della grammatica di tipo classificatorio □ Dispensa dalla trascrizione in doppia copia del tema Solo per alunni con DSA : □ Dispensa ( se richiesta dalla diagnosi dalla famiglia e approvata dal Consiglio di classe) dallo studio della lingua straniera in forma scritta □ La lingua straniera scritta verrà valutata in percentuale minore rispetto all'orale non considerando gli errori ortografici e di spelling (privilegiare la forma orale) □ Evitare ( per la lingua straniera scritta) domande con doppia negazione e di difficile interpretazione □ Evitare tipologie di esercizi inadatti e di sicuro insuccesso (es. trasformazione, traduzione italiano-inglese) Per gli alunni stranieri □ Le due ore di insegnamento della lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado vengono utilizzate per potenziare le competenze relative alla lingua italiana

STRUMENTI COMPENSATIVI (Barrare le caselle di interesse) □ Utilizzo del computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico □ Utilizzo del computer con sintesi vocale □ Utilizzo libri digitali □ Utilizzo di risorse audio ( file audio digitali, audiolibri...........) □ Utilizzo del registratore o della Smart Pen □ Utilizzo di calcolatrice ( anche calcolatrice vocale) o ausili per il calcolo non tecnologici ( linee di numeri,

tavola pitagorica, ecc) □ Utilizzo di schemi, tabelle, formulari costruiti con la classe o il singolo alunno, come supporto durante i compiti e verifiche □ Utilizzo di mappe mentali, concettuali e schemi ( elaborate dallo studente per sintetizzare e strutturare le informazioni) durante l'interrogazione, eventualmente anche su supporto digitalizzato (video presentazioni) per facilitare il recupero delle informazioni e migliorare l'espressione verbale □ Utilizzo di altri linguaggi e tecniche ( ad esempio il linguaggio iconico e i video) come veicoli che possono sostenere la comprensione dei testi e l'espressione □ Utilizzo di dizionari digitali su computer ( cd rom, risorse on line) □ Utilizzo del diario informatico □ Utilizzo di software didattici e compensativi ( free e/o commerciali) □ Utilizzo di quaderni con righe speciali □ Utilizzo di impugnatori facili

e. Criteri e modalità di verifica

□ Interrogazioni programmate e non sovrapposte □ Interrogazioni a gruppi o a coppie □ Uso di frequenti prove intermedie che possono essere eseguite in modo rapido □ Assegnazione di compiti con obiettivi di verifica chiari e non plurimi □ Assegnazione di compiti polirisolvibili, cioè affrontabili a diversi livelli di competenza □ Facilitazione della decodifica del testo scritto ( lettura da parte dell'insegnante, di un compagno) □ Gestione dei tempi nelle verifiche orali anche con predisposizione di domande guida □ Tempi più lunghi per l'esecuzione delle verifiche □ Inserimento nelle verifiche di richiami a regole e procedure necessarie per la prova □ Compensazione con prove orali di compiti scritti non ritenuti adeguati □ Organizzazione di prove scritte suddivise in più quesiti □ Uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali ( mappe concettuali, mentali, schemi, tabelle..) □ Uso di strumenti compensativi, tecnologici e informatici □ Prove informatizzate □ Prove con vari tipi di adattamento (riduzione, semplificazione, facilitazione, arricchimento) □ Prove di verifica scritte personalizzate: ° con numero minore di richieste, ° domande a risposte chiuse ° variante vero/falso ° griglie con matrici da completare, attivare riordino ° tecnica di cloze ° attivazione di transcodificazione ( passaggio dal linguaggio verbale ad un codice grafico, gestuale, musicale) □ Nei test di lingua straniera indicare la consegna in italiano □ Nei test in lingua straniera evitare domande con doppia negazione e/o di difficile interpretazione □ Nelle verifiche in lingua straniera privilegiare la terminologia utilizzata durante le spiegazioni □ Ridurre il numero delle domande e/o esercizi nelle verifiche scritte oppure la lunghezza del testo di comprensione o delle versioni dall'inglese in italiano oppure garantire tempi più lunghi

f. Modalità di valutazione □ Considerare le caratteristiche della difficoltà e/o disturbo (eventualmente documentato da diagnosi) □ Ignorare gli errori di trascrizione □ Segnalare senza sanzioni gli errori ortografici □ Indicare senza valutare gli errori di calcolo □ Valutare i contenuti e le competenze e non la forma di un testo scritto □ Valutare la conoscenza e le competenze di analisi, sintesi e collegamento con eventuali elaborazioni personali, piuttosto che la correttezza formale □ Suddividere la valutazione della versione dalla lingua straniera ( scritto e orale) in due modi:

1- morfosintattica (su visione dei sintagmi e loro sottolineatura con colori) 2- traduzione ( accetta anche se fornita a senso) □ Tenere conto del punto di partenza e dei risultati conseguiti □ Premiare i progressi e gli sforzi □ Valutare i lavori svolti in gruppo e in cooperazione □ Applicare una valutazione formativa e non sommativa dei processi di apprendimento □ Valutare gli obiettivi minimi previsti dal PDP □ In caso di disturbo grave dell’apprendimento (DSA) e previa verifica della presenza delle condizioni previste all’art. 6, comma 5 del D.M. 12 luglio 2011, è possibile in corso d’anno dispensare l’alunno nelle prove scritte in lingua straniera. □ Per gli alunni stranieri neo-arrivati non italofoni nel caso di breve frequenza, scelta di non esprimere la valutazione (si veda Protocollo Accoglienza d’Istituto e Linee Guida MIUR 2006) in quanto nel primo periodo di apprendimento della Lingua italiana L2 □ Per gli alunni stranieri neo-arrivati partecipano solo parzialmente alle attività didattiche in quanto si trovano nella fase di alfabetizzazione della lingua italiana, valutazione riferita ai contenuti e agli obiettivi nel piano di studio personalizzato. □ Per gli alunni stranieri neo-arrivati non italofoni, ai sensi dell’art.5 del DPR n. 89/2009, le 2 ore di insegnamento della seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado possono essere utilizzate anche per potenziare l’insegnamento della lingua italiana.

12. Patto con la famiglia

Si concordano: Stili educativi condivisi: …........................................................................................................................................................................... I compiti a casa ( quantità, qualità richiesta, uso del pc, ecc.): …........................................................................................................................................................................... Le modalità di aiuto ( chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline): …........................................................................................................................................................................... Gli strumenti compensativi da utilizzare a casa (pc, libri digitali, tabelle,): …........................................................................................................................................................................... Le dispense ( ad es. lettura ad alta voce): …........................................................................................................................................................................... Le interrogazioni ( modalità, contenuti, selezione dei concetti rilevanti,): …........................................................................................................................................................................... Data _____________________ Firme di sottoscrizione Docenti del Consiglio di classe/ team docenti Dirigente Scolastico ….................................................................... ….................................................................... …............................................................... …................................................................... …................................................................... …................................................................... …................................................................... …................................................................... …................................................................... …...................................................................

…................................................................... Io/noi sottoscritti/a/o genitore/i firmando il presente piano dichiarano/iamo: – di essere a conoscenza dell'informativa sul trattamento dei dati personali effettuati in questa scuola ex art.13 D.L.vo 196/2003, – di autorizzare il trattamento dei dati sensibili, – la mia firma ed ogni mia decisione relativa al presente piano è disposta in conformità con le vigenti disposizioni in materia di corresponsabilità genitoriale.

…......................................................................

…......................................................................

Istituto Comprensivo di Reggello

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

ANNO SCOLASTICO …………..

Scuola Primaria…………………………

CLASSE…… SEZ……..

ALUNNO: …………………………………………..

PREMESSA:

Al fine di facilitare il percorso scolastico dello studente con disturbo specifico di apprendimento ( D.S.A.) e di predisporre le condizioni che gli favoriscano il successo formativo si dispone l’attivazione di un Piano Didattico Personalizzato ( P.D.P.) come previsto dall’art. 5 dei Decreti Attuativi n. 5669 del Luglio 2011 .

Il termine “personalizzato” implica l’adozione di misure compensative e dispensative adeguate all’alunno, coerentemente con quanto indicato dalle Linee Guida del luglio 2011.

Tale Piano dovrà essere redatto e approvato dall’Equipe pedagogica entro il primo trimestre dell’anno scolastico, documentato e infine allegato:

• all’agenda di programmazione;

• al registro del singolo docente (facoltativo);

• al fascicolo personale dell’alunno.

Il PDP dovrà essere concordato con le famiglie e una copia dovrà essere loro consegnata entro il primo trimestre dell’anno scolastico.

Il documento deve essere consultabile dai docenti che vengono a sostituire i titolari delle classi (se i genitori dell’alunno hanno firmato l’autorizzazione in Segreteria).

Il PDP è aggiornabile e integrabile nel corso dell’anno scolastico, sulla base delle esigenze e delle strategie necessarie allo studente per compensare i propri funzionamenti in relazione al processo di apprendimento; qualunque cambiamento dovrà essere sempre condiviso dalla famiglia.

Al Dirigente Scolastico spetta il compito di assicurare l’ottemperanza piena e fattiva di questi impegni.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO - DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche” - Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04 “Iniziative relative alla dislessia” - Nota MIUR 26/A4 del 5.01.05 “Iniziative relative alla dislessia” - Nota MIUR 4600 del 10 maggio 2007 “Circolare n. 28 del 15 marzo 2007 sull’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuola statali e paritarie per l’anno scolastico 2006- 2007- precisazioni” - Nota MPI 4674 del 10 maggio 2007 “Disturbi di apprendimento- Indicazioni operative” - Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo dell’Istruzione. D.M. 31/07/2007 - Indicazioni Nota Ufficio Scolastico regionale Emilia Romagna n. 13925 del 4/9/07 in “Disturbi Specifici di Apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia) in allievi non certificati in base alla L. 104/92. Suggerimenti operativi.” - OM n. 30 del 10.03.2008 “Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2007/2008” - CM n. 32 del 14.03.2008 “Scrutini ed esami di stato a conclusione del primo ciclo di istruzione- Anno scolastico 2007/2008” - CM n. 54 del 26.05.2008, “Esami di stato per la Secondaria di Primo Grado, anno scolastico 2007/2008, prova scritta a carattere nazionale.” - Nota Ufficio Scolastico regionale Emilia Romagna n. 1425 del 3/2/09 “Disturbi Specifici di Apprendimento: successo scolastico e strategie didattiche. Suggerimenti operativi.” - DPR 122/2009, Regolamento sulla valutazione degli alunni. - Legge 8 ottobre 2010, n. 170, Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.

1. INFORMAZIONI GENERALI

NOME E COGNOME

DATA DI NASCITA

CLASSE

SITUAZIONE DELLA CLASSE

Alunni in totale n°……

Alunni con disabilità n°…..

Alunni stranieri n°……

DIAGNOSI SPECIALISTICA redatta in data…

da…

presso…

aggiornata in data…

da

presso…

INTERVENTI RIABILITATIVI-SANITARI pregressi e/o contemporanei al percorso scolastico (logopedia, psicomotricità, interventi didattici specifici in strutture esterne, altro)

Tipologia intervento………………………

Effettuato da………………………………

presso…

periodo e frequenza…..

modalità….

SCOLARIZZAZIONE PREGRESSA

Scuola Infanzia: frequentata SI NO

Presso……………………………………………

Scuola Primaria:

frequentata presso………………............................

bocciatura: SI NO in classe………………………

Scuola Secondaria:

frequentata presso…………………………………

bocciature: SI NO in classe……………………….

Trasferimenti: SI NO in classe……………………

Scuola di provenienza:……………………………

ASPETTI EMOTIVO-AFFETTIVO-MOTIVAZIONALI

(Relazionalità con i compagni/adulti, consapevolezza delle proprie difficoltà, livello di autostima)

ALTRE OSSERVAZIONI:

Punti di forza ………………………………………………………………………….

Punti di debolezza ……………………………………………………………………..

CONSAPEVOLEZZA DA PARTE DELL’ALUNNO DEL PROPRIO MOD O DI APPRENDERE

Acquisita □ Da rafforzare □ Da sviluppare □

Autostima dell’alunno o Nulla o Scarsa o Sufficiente o Buona o Ipervalutazione 1. 5 DIAGNOSI CLINICA (Art. 3, Legge 170/2010) Riportare solo i dati salienti relativi alle difficoltà e desunti dalla diagnosi.

DSA riscontrato/i :

□ DISLESSIA □ DISORTOGRAFIA □ DISCALCULIA □ DISGRAFIA

Altro:

□ DIFFICOLTA’ DI MEMORIA □ DIFFICOLTA’ DI ATTENZIONE

□ ALTRI DISTURBI ASSOCIATI (specificare)______________________________________________________________________________________________________________________________ 1.6 OSSERVAZIONI IN CLASSE

□ DIFFICOLTA’ DI MEMORIA □ DIFFICOLTA’ DI ATTENZIONE

□ ATTEGGIAMENTO ANSIOSO □ ATTEGGIAMENTO OPPOSITIVO Altro ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. ABILITÀ STRUMENTALI

2.1 LETTURA ( Legge 170/10, Art. 1, comma 2)

DISLESSIA Descrittori: ELEMENTI DESUNTI DALLA

DIAGNOSI (se indicati) Velocità

Correttezza

Comprensione

-Fare una crocetta sui descrittori prescelti ELEMENTI DESUNTI DALL’OSSERVAZIONE IN CLASSE Cosa legge □ singole lettere

□ sillabe semplici/complesse

□ singole parole mono/bi/tri e polisillabiche

□ intere frasi

□ brani di breve lunghezza Carattere utilizzato

□ stampato maiuscolo

□ stampato minuscolo

□ corsivo Qualità della lettura

□ lenta

□ imprecisa

□ sillabata

Indicare gli errori ricorrenti

□ mancato riconoscimento del grafema

□ inversioni di fonemi

□ sostituzioni (scambio di grafemi)

□ non rispetta la punteggiatura

□ prosodia (accento, tono e intonazione) Come legge

□ mentalmente

□ ad alta voce Comprensione

□ Comprende semplici frasi

□ Comprende brani di breve lunghezza

□ Accede in modo autonomo al testo

2.2 SCRITTURA (Legge 170/10, art.1, commi 3 e 4)

a. DISORTOGRAFIA Descrittori: ELEMENTI DESUNTI DALLA

DIAGNOSI (se indicati) Tipologia di errori

Produzione (ideazione-stesura-revisione)

-Fare una crocetta sugli indicatori prescelti: ELEMENTI DESUNTI DALL’OSSERVAZIONE IN CLASSE Cosa scrive

□ singole lettere

□ sillabe semplici (es. la-re)

□ sillabe complesse (es. tra, che)

□ singole parole mono/bi/tri o polisillabiche

□ frasi medio lunghe

□ brevi testi

□ Altro___________________________________________________ Indicare gli errori ricorrenti

□ Errori fonologici (omissioni di suoni, sostituzioni di suoni- f/v, p/b, t/d,s/z, m/n, l/r- inversioni di lettere e sillabe)

□ Errori fonetici (doppie, accenti)

□ Errori ortografici (uso dell’H, apostrofo, separazioni e fusioni illegali)

□ Errori semantico-lessicali (es. l’ago/lago, la radio/l’aradio)

□ Altro_______________________________________________________ Come scrive

□ Copia (dalla lavagna,da testo)

□ Scrive sotto dettatura

□ Utilizza ausili per la scrittura

□ Altro_____________________________________________________ Carattere:

□ stampato maiuscolo

□ minuscolo

□ corsivo

b. DISGRAFIA Descrittori: ELEMENTI DESUNTI DALLA

DIAGNOSI Grafia

Fare una crocetta sugli indicatori prescelti ELEMENTI DESUNTI DALL’OSSERVAZIONE IN CLASSE Qualità del tratto

□ segmentato

□ fluido

□ eccessiva pressione Uso di ausili Indicare quali

2.3 CALCOLO (Legge 170/10, art. 1, comma 5)

DISCALCULIA Descrittori: ELEMENTI DESUNTI DALLA

DIAGNOSI (se indicati) Calcolo mentale

Calcolo scritto

Fare una crocetta sugli indicatori prescelti: ELEMENTI DESUNTI DALL’OSSERVAZIONE IN CLASSE Prerequisiti del calcolo (Es: quantità, grandezza, seriazione, classificazione in base ad uno o più attributi…)

□ Riconosce i simboli numerici

□ Associa il simbolo alla quantità

□ Conosce il valore posizionale delle cifre

□ Esegue seriazioni e classificazioni

□ Altro_______________________________________________________ Difficoltà

□ Difficoltà nella lettura, nella scrittura e nella ripetizione del numero

□ Difficoltà nell’identificazione della grandezza Difficoltà nella manipolazione del numero con errori:

□ Nelle tabelline

□ Nel calcolo a mente o scritto

□ Nell’incolonnamento

□ Nelle operazioni

□ Nel riconoscimento della formula da applicare

□ Di applicazione della formula

□ Altro ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2.4 LINGUE STRANIERE 1. Lettura (L.170/10, art. 5) ELEMENTI DESUNTI DALL’OSSERVAZIONE IN CLASSE Cosa legge

□ singole lettere (alfabeto)

□ sillabe semplici/complesse

□ le parole in chiaro (suono corrispondente al grafema)

□ intere frasi

□ brani di breve lunghezza

□ dieresi e dittonghi

Carattere utilizzato

□ stampato maiuscolo

□ stampato minuscolo Qualità della lettura

□ lenta

□ imprecisa

□ sillabata Come legge

□ mentalmente

□ ad alta voce Comprensione

□ comprende singole parole

□ Comprende semplici frasi

□ Comprende brani di breve lunghezza

□ Accede in modo autonomo al testo 2. Ascolto ELEMENTI DESUNTI DALL’OSSERVAZIONE Comprensione

□ Comprende singole parole

□ Comprende semplici frasi

□ Comprende semplici testi

□ Riconosce dal contesto la parte grammaticale

□ Riconosce vocaboli specifici per disciplina

3. MISURE DISPENSATIVE E COMPENSATIVE (Nota USR_ER 4/9/07 e Legge 170/10, art. 5) NOTE Dopo una attenta valutazione svolta a cura di ogni componente dell’equipe pedagogica si analizzano le possibili MISURE DISPENSATIVE e COMPENSATIVE proposte (secondo la normativa ministeriale) e si effettua la scelta di quelle ritenute più idonee (segnare con una X ). Misure Dispensative

L’alunno viene dispensato:

□ dalla presentazione contemporanea dei quattro caratteri

□ dalla lettura ad alta voce

□ dal prendere appunti

□ dal copiare dalla lavagna

□ dalla dettatura di testi/appunti

□ dall’uso del vocabolario

□ dallo studio mnemonico delle tabelline, di formule e di definizioni

□ dai tempi standard

□ da un eccessivo carico di compiti

□ altro

Strumenti compensativi

L’alunno usufruisce dei seguenti strumenti compensativi:

□ alfabetiere/tabella dei caratteri

□ Tabelle per suoni difficili e convenzioni ortografiche

□ sintesi e tabelle con definizione breve, esempi e guida per analisi grammaticale e sintattica

□ liste di sinonimi e contrari divise per campi semantici (per arricchimento lessicale)

□ uso della tavola Pitagorica

□ uso della calcolatrice

□ uso di mediatori didattici (immagini, schemi, mappe…)

□ computer con videoscrittura e correttore ortografico; stampanti e scanner

□ risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri digitali)

□ mappe concettuali

□ tabelle e formulari con esempi di applicazione

□ altro _________________________________

Note ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

6. CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE (Legge 170/10 artt. 2, 5 comma 4) Si concordano le seguenti misure :

o lettura delle consegne e del testo del compito scritto da parte dell’insegnante;

o evitare di consegnare materiale scritto a mano prediligendo quello stampato, o digitale, o registrato;

o interrogazioni programmate; o compensazione con prove orali di compiti scritti; o uso di mediatori didattici e/o ausili informatici durante le interrogazioni

(mappe concettuali, mappe cognitive); o tempi più lunghi per l’esecuzione del compito; o utilizzo di domande a risposta chiusa per la verifica dell’apprendimento

(scelta multipla, vero/falso…); o valutazione incentrata sulle conoscenze e non sulle carenze; o valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma; o valutazione formativa e non solo sommativa; o in caso di disturbo grave e previa verifica della presenza delle condizioni

previste all’art.6, comma 5 del D.M. 12 luglio 2011*, è possibile in corso d’anno dispensare l’alunno dalla valutazione nelle prove scritte in lingua straniera.

o stipula di un “patto” sia con l’alunno/a che con la famiglia, in cui ognuno si impegna per il raggiungimento dei propri obiettivi e ne è responsabile

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE CONSIGLIATE

o Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce

o Utilizzare schemi e mappe concettuali o Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi,

immagini) o Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le

discipline o Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi” o Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per

orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali o Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale o Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e

l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento o Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari o Promuovere l’apprendimento collaborativo

3.4 INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE ALL’I NTERNO DEGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI PER IL CONS EGUIMENTO DELLE COMPETENZE FONDAMENTALI

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

4. PATTO CON LA FAMIGLIA (Legge 170/10 art. 6) Si concordano:

o I compiti a casa (eventuale riduzione e/o carico di lavoro equilibrato); o Gli strumenti compensativi da utilizzare a casa; o Le interrogazioni; o Le modalità di aiuto: chi, come, per quali attività/discipline; o Altro:

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ IL PRESENTE PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO È STATO CONCORDATO E REDATTO IN DATA_______________________ DA: Nome e cognome Firma Famiglia

Operatori (se presenti)

Insegnanti

Istituto Comprensivo di Reggello

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

ANNO SCOLASTICO …………..

Scuola Secondaria…………………………

CLASSE…… SEZ……..

ALUNNO: …………………………………………..

PREMESSA:

Al fine di facilitare il percorso scolastico dello studente con disturbo specifico di apprendimento ( D.S.A.) e di predisporre le condizioni che gli favoriscano il successo formativo si dispone l’attivazione di un Piano Didattico Personalizzato ( P.D.P.) come previsto dall’art. 5 dei Decreti Attuativi n. 5669 del Luglio 2011 .

Il termine “personalizzato” implica l’adozione di misure compensative e dispensative adeguate all’alunno, coerentemente con quanto indicato dalle Linee Guida del luglio 2011.

Tale Piano dovrà essere redatto e approvato dal Consiglio di Classe entro il primo trimestre dell’anno scolastico, documentato e infine allegato:

• al verbale dei Consigli di classe;

• al registro del singolo docente (facoltativo);

• al documento della certificazione delle competenze elaborato dal Consiglio di Classe, al fine dello svolgimento degli esami di Stato, come dall’art. 6 dell’Ordinanza Ministeriale n° 30 Prot. 2724 del 2008;

• al fascicolo personale dell’alunno.

Il PDP dovrà essere concordato con le famiglie e una copia dovrà essere loro consegnata entro il primo trimestre dell’anno scolastico. Il documento dovrebbe anche avvalersi della partecipazione diretta dell’allievo ( se di età adeguata e con un appropriato livello di consapevolezza ), per renderlo parte attiva del processo di apprendimento.

Il documento deve essere consultabile dai docenti che vengono a sostituire i titolari delle classi (se i genitori dell’alunno hanno firmato l’autorizzazione in Segreteria).

Il PDP è aggiornabile e integrabile nel corso dell’anno scolastico, sulla base delle esigenze e delle strategie necessarie allo studente per compensare i propri funzionamenti in relazione al processo di apprendimento; qualunque cambiamento dovrà essere sempre condiviso dalla famiglia.

Al Dirigente scolastico spetta il compito di assicurare l’ottemperanza piena e fattiva di questi impegni.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO - DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche” - Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04 “Iniziative relative alla dislessia” - Nota MIUR 26/A4 del 5.01.05 “Iniziative relative alla dislessia” - Nota MIUR 4600 del 10 maggio 2007 “Circolare n. 28 del 15 marzo 2007 sull’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuola statali e paritarie per l’anno scolastico 2006- 2007- precisazioni” - Nota MPI 4674 del 10 maggio 2007 “Disturbi di apprendimento- Indicazioni operative” - Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo dell’Istruzione. D.M. 31/07/2007 - Indicazioni Nota Ufficio Scolastico regionale Emilia Romagna n. 13925 del 4/9/07 in “Disturbi Specifici di Apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia) in allievi non certificati in base alla L. 104/92. Suggerimenti operativi.” - OM n. 30 del 10.03.2008 “Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2007/2008” - CM n. 32 del 14.03.2008 “Scrutini ed esami di stato a conclusione del primo ciclo di istruzione- Anno scolastico 2007/2008” - CM n. 54 del 26.05.2008, “Esami di stato per la Secondaria di Primo Grado, anno scolastico 2007/2008, prova scritta a carattere nazionale.” - Nota Ufficio Scolastico regionale Emilia Romagna n. 1425 del 3/2/09 “Disturbi Specifici di Apprendimento: successo scolastico e strategie didattiche. Suggerimenti operativi.” - DPR 122/2009, Regolamento sulla valutazione degli alunni. - Legge 8 ottobre 2010, n. 170, Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.

1. INFORMAZIONI GENERALI

NOME E COGNOME

DATA DI NASCITA

CLASSE

SITUAZIONE DELLA CLASSE

Alunni in totale n°……

Alunni con disabilità n°…..

Alunni stranieri n°……

DIAGNOSI SPECIALISTICA redatta in data…

da…

presso…

aggiornata in data…

da

presso…

INTERVENTI RIABILITATIVI-SANITARI pregressi e/o contemporanei al percorso scolastico (logopedia, psicomotricità, interventi didattici specifici in strutture esterne, altro)

Tipologia intervento………………………

Effettuato da………………………………

presso…

periodo e frequenza…..

modalità….

SCOLARIZZAZIONE PREGRESSA

Scuola Infanzia: frequentata SI NO

Presso……………………………………………

Scuola Primaria:

frequentata presso………………............................

bocciatura: SI NO in classe………………………

Scuola Secondaria:

frequentata presso…………………………………

bocciature: SI NO in classe……………………….

Trasferimenti: SI NO in classe……………………

Scuola di provenienza:……………………………

ASPETTI EMOTIVO-AFFETTIVO-MOTIVAZIONALI

(Relazionalità con i compagni/adulti, consapevolezza delle proprie difficoltà, livello di autostima)

ALTRE OSSERVAZIONI:

Punti di forza ………………………………………………………………………….

Punti di debolezza ……………………………………………………………………..

CONSAPEVOLEZZA DA PARTE DELL’ALUNNO DEL PROPRIO MOD O DI APPRENDERE

Acquisita □ Da rafforzare □ Da sviluppare □ Autostima dell’alunno o Nulla o Scarsa

o Sufficiente o Buona o Ipervalutazione 1. 5 DIAGNOSI CLINICA (Art. 3, Legge 170/2010) Riportare solo i dati salienti relativi alle difficoltà e desunti dalla diagnosi.

DSA riscontrato/i :

□ DISLESSIA □ DISORTOGRAFIA □ DISCALCULIA □ DISGRAFIA

Altro:

□ DIFFICOLTA’ DI MEMORIA □ DIFFICOLTA’ DI ATTENZIONE

□ ALTRI DISTURBI ASSOCIATI (specificare)______________________________________________________________________________________________________________________________ 1.6 OSSERVAZIONI IN CLASSE

□ DIFFICOLTA’ DI MEMORIA □ DIFFICOLTA’ DI ATTENZIONE

□ ATTEGGIAMENTO ANSIOSO □ ATTEGGIAMENTO OPPOSITIVO Altro ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. ABILITÀ STRUMENTALI

2.2 LETTURA ( Legge 170/10, Art. 1, comma 2)

DISLESSIA Descrittori: ELEMENTI DESUNTI DALLA

DIAGNOSI (se indicati) Velocità

Correttezza

Comprensione

-Fare una crocetta sui descrittori prescelti ELEMENTI DESUNTI DALL’OSSERVAZIONE IN CLASSE Cosa legge □ singole lettere

□ sillabe semplici/complesse

□ singole parole mono/bi/tri e polisillabiche

□ intere frasi

□ brani di breve lunghezza Carattere utilizzato

□ stampato maiuscolo

□ stampato minuscolo

□ corsivo Qualità della lettura

□ lenta

□ imprecisa

□ sillabata Indicare gli errori ricorrenti

□ mancato riconoscimento del grafema

□ inversioni di fonemi

□ sostituzioni (scambio di grafemi)

□ non rispetta la punteggiatura

□ prosodia (accento, tono e intonazione) Come legge

□ mentalmente

□ ad alta voce Comprensione

□ Comprende semplici frasi

□ Comprende brani di breve lunghezza

□ Accede in modo autonomo al testo

2.2 SCRITTURA (Legge 170/10, art.1, commi 3 e 4)

c. DISORTOGRAFIA Descrittori: ELEMENTI DESUNTI DALLA

DIAGNOSI (se indicati) Tipologia di errori

Produzione (ideazione-stesura-revisione)

-Fare una crocetta sugli indicatori prescelti: ELEMENTI DESUNTI DALL’OSSERVAZIONE IN CLASSE Cosa scrive

□ singole lettere

□ sillabe semplici (es. la-re)

□ sillabe complesse (es. tra, che)

□ singole parole mono/bi/tri o polisillabiche

□ frasi medio lunghe

□ brevi testi

□ Altro___________________________________________________ Indicare gli errori ricorrenti

□ Errori fonologici (omissioni di suoni, sostituzioni di suoni- f/v, p/b, t/d,s/z, m/n, l/r- inversioni di lettere e sillabe)

□ Errori fonetici (doppie, accenti)

□ Errori ortografici (uso dell’H, apostrofo, separazioni e fusioni illegali)

□ Errori semantico-lessicali (es. l’ago/lago, la radio/l’aradio)

□ Altro_______________________________________________________ Come scrive

□ Copia (dalla lavagna,da testo)

□ Scrive sotto dettatura

□ Utilizza ausili per la scrittura

□ Altro_____________________________________________________ Carattere:

□ stampato maiuscolo

□ minuscolo

□ corsivo

d. DISGRAFIA Descrittori:

ELEMENTI DESUNTI DALLA DIAGNOSI

Grafia

Fare una crocetta sugli indicatori prescelti ELEMENTI DESUNTI DALL’OSSERVAZIONE IN CLASSE Qualità del tratto

□ segmentato

□ fluido

□ eccessiva pressione Uso di ausili Indicare quali

2.3 CALCOLO (Legge 170/10, art. 1, comma 5)

DISCALCULIA Descrittori: ELEMENTI DESUNTI DALLA

DIAGNOSI (se indicati) Calcolo mentale

Calcolo scritto

Fare una crocetta sugli indicatori prescelti: ELEMENTI DESUNTI DALL’OSSERVAZIONE IN CLASSE Prerequisiti del calcolo (Es: quantità, grandezza, seriazione, classificazione in base ad uno o più attributi…)

□ Riconosce i simboli numerici

□ Associa il simbolo alla quantità

□ Conosce il valore posizionale delle cifre

□ Esegue seriazioni e classificazioni

□ Altro_______________________________________________________ Difficoltà

□ Difficoltà nella lettura, nella scrittura e nella ripetizione del numero

□ Difficoltà nell’identificazione della grandezza Difficoltà nella manipolazione del numero con errori:

□ Nelle tabelline

□ Nel calcolo a mente o scritto

□ Nell’incolonnamento

□ Nelle operazioni

□ Nel riconoscimento della formula da applicare

□ Di applicazione della formula

□ Altro ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2.5 LINGUE STRANIERE 1. Lettura (L.170/10, art. 5) ELEMENTI DESUNTI DALL’OSSERVAZIONE IN CLASSE Cosa legge

□ singole lettere (alfabeto)

□ sillabe semplici/complesse

□ le parole in chiaro (suono corrispondente al grafema)

□ intere frasi

□ brani di breve lunghezza

□ dieresi e dittonghi Carattere utilizzato

□ stampato maiuscolo

□ stampato minuscolo

Qualità della lettura

□ lenta

□ imprecisa

□ sillabata Come legge

□ mentalmente

□ ad alta voce Comprensione

□ comprende singole parole

□ Comprende semplici frasi

□ Comprende brani di breve lunghezza

□ Accede in modo autonomo al testo 2. Ascolto ELEMENTI DESUNTI DALL’OSSERVAZIONE Comprensione

□ Comprende singole parole

□ Comprende semplici frasi

□ Comprende semplici testi

□ Riconosce dal contesto la parte grammaticale

□ Riconosce vocaboli specifici per disciplina

3.1 MISURE DISPENSATIVE, STRUMENTI COMPENSATIVI E C RITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI PER OGNI MATERIA (da utilizzare anche durante le verifiche e gli esami conclusivi).

(Fare una crocetta sui descrittori prescelti)

DISCIPLINA

MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

VALUTAZIONE

ITALIANO

L’alunno viene dispensato: □ dalla lettura ad alta voce □ dal prendere appunti □ dal copiare dalla lavagna □ dalla dettatura di testi/appunti □ dall’uso del vocabolario □ dallo studio mnemonico di sequenze (poesie, etc.) □ dalla scrittura in corsivo □ dai tempi standard □ da un eccessivo carico di compiti □ altro

□ Tabelle per suoni difficili e convenzioni ortografiche □ sintesi e tabelle con definizioni, esempi e guida per analisi grammaticale e sintattica □ liste di sinonimi e contrari divise per campi semantici (per arricchimento lessicale) □ uso di mediatori didattici (immagini, schemi, mappe…) □ computer con videoscrittura e correttore ortografico; stampanti e scanner □ risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri digitali) □ mappe concettuali □ tabelle e formulari con esempi di applicazione □ lettura ad alta voce del testo e delle domande da parte del docente □ altro

□ Programmare e concordare con l’alunno le verifiche □ Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte □ Valutazioni più attente al contenuto che alla correttezza formale e ortografica □ Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali, mappe cognitive) □ Introdurre prove informatizzate □ Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove o prove più brevi □ Applicare una valutazione formativa e non sommativa dei processi di apprendimento □ altro

DISCIPLINA

MISURE DISPENSATIVE

STRUMENTI COMPENSATIVI

VALUTAZIONE

STORIA , GEOGRAFIA, SCIENZE e le altre materie per la parte orale

L’alunno viene dispensato: □ dalla lettura ad alta voce □ dal prendere appunti □ dal copiare dalla lavagna □ dalla dettatura di testi/appunti □ dall’uso del vocabolario □ dallo studio mnemonico di date, nomi e definizioni □ dai tempi standard □ da un eccessivo carico di compiti □ altro

□ lettura ad alta voce del testo e delle domande (anche durante le verifiche) da parte dell’insegnante o di un tutor □ presentazione nelle verifiche di concetti e terminologie utilizzate nelle spiegazioni □ integrazione del testo con appunti su supporto digitalizzato o cartaceo □ uso di mediatori didattici (immagini, schemi, mappe …) □ computer con videoscrittura e correttore ortografico; stampanti e scanner □ risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri digitali) □ mappe concettuali □ tabelle e formulari con esempi di applicazione □ altro

□ Programmare e concordare le verifiche con l’alunno □ Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte □ Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che alla correttezza formale □ Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali, mappe cognitive) □ Introdurre prove informatizzate □ Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove o prove più brevi □ Valutazione formativa e non sommativa degli apprendimenti □ altro

DISCIPLINA MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI VALUTAZIONE

LINGUE STRANIERE

L’alunno viene dispensato: □ dalla lettura ad alta voce □ dal prendere appunti □ dal copiare dalla lavagna □ dalla dettatura di testi/appunti □ dall’uso del vocabolario □ dallo studio mnemonico □ dai tempi standard □ da un eccessivo carico di compiti □ altro

□ Lettura ad alta voce del testo e delle domande (anche durante le verifiche) da parte dell’insegnante o di un tutor □ approccio visivo e comunicativo alle lingue □ favorire l’apprendimento orale □ uso di schemi di regole □ uso di tabelle della memoria □ utilizzare i colori per distinguere le forme grammaticali □ uso di mediatori didattici (immagini, schemi, mappe…) □ computer con videoscrittura e correttore ortografico; stampanti e scanner □ risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri e dizionari digitali) □ mappe concettuali □ tabelle e formulari con esempi di applicazione □ altro

□ Programmare e concordare le verifiche con l’alunno □ Evitare la sovrapposizione di interrogazioni □ Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte □Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che alla correttezza formale □ Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali) □ Introdurre prove informatizzate □ Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove o prove più brevi □Nella valutazione della comprensione (orale e scritta) valorizzare la capacità di cogliere il senso generale del messaggio □Nella valutazione della produzione dare più rilievo all’efficacia comunicativa che alla correttezza grammaticale □ Valutazione formativa e non sommativa degli apprendimenti □In caso di disturbo grave e previa presenza delle condizioni previste dall’art.6, comma 5 del D.M. 12 luglio 2011, dispensare l’alunno dalla valutazione nelle prove scritte e, in sede d’Esame prevedere una prova orale sostitutiva di quella scritta*.

DISCIPLINA MISURE DISPENSATIVE MISURE COMPENSATIVE VALUTAZIONE

MATEMATICA

L’alunno viene dispensato: □ dalla lettura ad alta voce □ dal prendere appunti □ dal copiare dalla lavagna □ dalla dettatura di testi/appunti □ dallo studio mnemonico delle tabelline, di formule e di definizioni □ dai tempi standard □ da un eccessivo carico di compiti □ altro

□ uso della tavola Pitagorica □ uso della calcolatrice □uso di tabelle con le formule □ uso di mediatori didattici (immagini, schemi, mappe…) □ lettura ad alta voce del testo e delle domande (anche durante le verifiche) da parte dell’insegnante o di un tutor □ computer con videoscrittura e correttore ortografico; stampanti e scanner □ risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri digitali) □ mappe concettuali □ tabelle e formulari con esempi di applicazione □ altro

□ Programmare e concordare con l’alunno le verifiche □ Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera) □ Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che alla correttezza formale □ Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali, mappe cognitive) □ Introdurre prove informatizzate □ Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove □ Valutazione formativa e non sommativa degli apprendimenti □altro

DISCIPLINA MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

VALUTAZIONE

ALTRO

4.STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE CONSIGLIATE

o Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce

o Utilizzare schemi e mappe concettuali o Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini) o Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline o Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi” o Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare

l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali o Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale o Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e

l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento o Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari o Promuovere l’apprendimento collaborativo

5.INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE SCRITT E ED ORALI PER L’ESAME DI STATO A CONCLUSIONE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

o Durante le prove d’esame per l’alunno con diagnosi o segnalazione specialistica di DSA, vengono impiegate le misure dispensative e gli strumenti compensativi, così come indicato nelle note ministeriali coerentemente con quanto utilizzato in corso d’anno, in particolare è importante la lettura ad alta voce da parte dei docenti delle prove e la presentazione del materiale scritto su formato digitale leggibile con sintesi vocale.

o La relazione finale di presentazione della classe dovrà contenere il percorso scolastico dell’alunno, tutte le notizie relative al percorso triennale, gli strumenti compensativi, alle dispense messe in atto, alle verifiche, ai tempi e al sistema valutativo.

o I sistemi valutativi utilizzati nel corso del triennio sono utilizzabili anche in sede d’esame. (Nota MIUR n. 1787/05)

o In caso di disturbo grave e previa verifica della presenza delle condizioni previste all’art.6, comma 5 del D.M. 12 luglio 2011*, è possibile in corso d’anno dispensare l’alunno dalla valutazione nelle prove scritte in lingua straniera e, in sede di esame di Stato, prevedere una prova orale sostitutiva di quella scritta, i cui contenuti e le cui modalità sono stabiliti dalla Commissione d’esame sulla base della documentazione fornita dal Consiglio di Classe.

o Certificazione delle competenze: è opportuno tener conto delle caratteristiche e delle abilità dell’allievo con DSA.

6. INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE ALL’IN TERNO DEGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI PER IL CONSEGUIMENTO DELLE COMPETENZE FONDAMENTALI

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

7. PATTO CON LA FAMIGLIA (Legge 170/10 art. 6) Si concordano:

o I compiti a casa (eventuale riduzione e/o carico di lavoro equilibrato); o Gli strumenti compensativi da utilizzare a casa; o Le interrogazioni; o Le modalità di aiuto: chi, come, per quali attività/discipline; o Altro:

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ IL PRESENTE PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO È STATO CONCORDATO E REDATTO DA: Nome e cognome Firma Famiglia

Operatori (se presenti)

Insegnanti

Istituto Comprensivo di Reggello

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PDP

A. S.: 20________________________________

SCUOLA ________________________________

CLASSE/SEZ: __________________________

ALUNNO:

1. Dati personali dell’alunno

Completare scrivendo negli spazi e nelle righe indicate dai puntini e segnare con una x dove richiesto

(A cura del Consiglio di classe, Team/Docenti, utilizzando anche le informazioni raccolte dalla Commissione Accoglienza durante il colloquio d’ingresso e dalla Segreteria didattica)

Nome e cognome:

Sesso: □ M □ F

Luogo e data di nascita:

Paese di provenienza: Data di arrivo in Italia:

Data di iscrizione nell’istituto: Classe:

Modalità di comunicazione tra famiglia e scuola:

□ mediata dall’interprete □ non mediata dall’interprete □ per scri*o □ altro

Lingua d’origine:

Lingua utilizzata in famiglia:

Lingua/e principale/i di scolarizzazione nel Paese

d’origine:

Altre lingue straniere e/o apprese nel percorso

scolastico:

N. anni di scolarità pregressa:

Nel paese d’origine: In Italia:

Corrispondenza tra età anagrafica e classe frequentata □ sì □ no (se no motivare l’eventuale ritardo scolastico)

OSSERVAZIONI:

2. Individuazione e descrizione del Bisogno Educativo Speciale

Area BES Individuazione Tipologia

Svantaggio

Linguistico e culturale

(stranieri non alfabetizzati)

Segnalazione sulla base di

considerazioni pedagogiche

e didattiche

Osservazione e motivazione

del Consiglio di classe/ team

docenti:

Deliberata il:

□ Difficoltà linguistiche nell’italiano

come lingua della comunicazione

□ Difficoltà linguistiche nell’italiano

come lingua dello studio

□ Difficoltà di integrazione

Altre difficoltà

Segnalazione sulla base di diagnosi clinica e/o sulla

base di considerazioni pedagogiche e didattiche

3. Interventi educativi territoriali (promosse da cooperative, quartiere, comune, provincia, regione)

□ Interventi educativi in orario extrascolastico (specificare):

Operatore di riferimento:

Tempi (frequenza settimanale e durata incontri):

Modalità di lavoro:

4 a. Competenze e abilità LINGUISTICO-COMUNICATIVE RELATIVE ALL’ITALIANO L2

Livello iniziale Sì No

Sì se

supportato

Ricezione Comprensione orale

Comprende semplici consegne.

Comprende semplici enunciati e domande.

Comprensione scritta Distingue le lettere dell’alfabeto singolarmente.

Legge parole complete.

Produzione Produzione orale Si esprime usando codici extralinguistici.

Produce enunciati formati da due parole.

Produzione scritta Sa copiare quello che scrivono gli altri in stampato e/o in corsivo.

Sa scrivere parole sotto dettatura.

Sa scrivere brevi testi formati da due

parole.

Livello A1 Sì No

Sì se

supportato

Ricezione Comprensione orale

Comprende un breve intervento orale se articolato lentamente

Comprende e segue semplici enunciati ed indicazioni relative a contesti a lei/lui familiari.

Comprensione scritta Comprende testi molto brevi e

semplici con un lessico di uso frequente.

Produzione

Produzione orale

Sa gestire enunciati semplici su persone e luoghi.

Sa fare semplici descrizioni.

Produzione scritta Scrive autonomamente semplici testi contenenti informazioni personali e descrizioni composte da poche e brevi frasi.

Interazione Interazione orale È in grado di interagire in attività elementari e di routine che richiedono scambi di informazioni su argomenti personali, purché la comunicazione sia facilitata dall’interlocutore.

Interazione scritta Sa scrivere brevi messaggi e compilare semplici moduli.

Livello A2 Sì No

Sì se

supportato

Ricezione Comprensione orale

Comprende i punti principali di un discorso chiaro su argomenti noti in campo scolastico ed extrascolastico.

Comprende ed estrae informazioni essenziali da un breve testo su supporto audio od audio-video (TV,cartoni animati, favole, fiabe, canzoni, etc.).

Comprensione scritta Comprende sufficientemente testi relativi ai suoi interessi (semplici testi descrittivi e narrativi, moduli, testi di istruzioni).

Produzione

Produzione orale Sa fornire una descrizione semplice di soggetti vari e una narrazione breve di esperienze.

Sa raccontare una semplice storia reale o di fantasia, con l’aiuto di immagini.

Produzione scritta Sa scrivere brevi testi in forma paratattica su argomenti familiari.

Interazione Interazione orale Sa interagire con facilita nelle situazioni strutturate e in brevi conversazioni, purché l’interlocutori collabori se necessario.

Livello B1 Sì No

Sì se

supportato/

a

Ricezione Comprensione orale

Comprende e segue agevolmente conversazioni e monologhi nella maggior parte dei contesti comunicativi.

Comprende i punti-chiave di argomenti relativi alla lingua dello studio.

Comprensione scritta Comprende in modo soddisfacente testi in lingua corrente relativi ad interessi personali, opinioni, stati d’animo.

Legge e comprende in maniera globale testi relativi a discipline scolastiche.

Produzione

Produzione orale Si esprime in modo esaustivo nella maggior parte dei contesti comunicativi, descrivendo esperienze, avvenimenti e progetti ed esprimendo stati d’animo e opinioni.

Riferisce i concetti principali relativi a testi disciplinari orali e scritti di media difficoltà.

Produzione scritta Produce testi con frasi subordinate generalmente corretti su argomenti di tipo descrittivo e narrativo; esprime stati d’animo e opinioni motivandole in modo sintetico.

Interazione Interazione orale Sa gestire una conversazione in modo fluido e autonomo condotta in un ambito a lei/lui familiare.

Interazione scritta È in grado di prendere appunti, scrivere lettere personali, sms, e-mail, argomentare richieste e opinioni, se l’interazione si svolge in un ambito a

lei/lui familiare.

4 b. Competenze ed abilità nelle DISCIPLINE SCOLASTICHE

Adeguato In parte Adeguato

Non Adeguato

Area linguistica

Italiano lingua della comunicazione

Italiano lingua dello studio

1° lingua straniera:

2° lingua straniera:

Area logico matematica

Matematica

5. Caratteristiche SOCIO-RELAZIONALI

segnare con x la voce interessata

Atteggiamento

verso lingua e

cultura d’origine

(per gli alunni

stranieri)

□ conserva e sviluppa la propria lingua d’origine a casa e con i connazionali

□ fa riferimen= spontanei al proprio paese d’origine e alla propria lingua

□ fa riferimen= spontanei al proprio paese d’origine e alla propria lingua solo se

sollecitato

□ esprime chiusura, difesa, vergogna nei confronti del proprio Paese d’origine

sì in parte no

Accetta e rispetta le regole della vita scolastica

Manifesta di sentirsi a suo agio nel gruppo

Sa relazionarsi e interagire positivamente

Collabora con adulti e compagni

Interagisce principalmente con i compagni che parlano la stessa lingua.

Cerca di comunicare anche usando linguaggi extralinguistici.

Chiede aiuto quando non capisce.

È motivato nei confronti del lavoro scolastico

Sa gestire il materiale scolastico

Sa organizzare un piano di lavoro

Rispetta gli impegni e le responsabilità

Accetta l’utilizzo di strumenti compensativi

6. Caratteristiche del processo di apprendimento

adeguata in parte adeguata

non adeguata

Capacità di memorizzare procedure operative (formule, strutture grammaticali)

Capacità di immagazzinare e recuperare le informazioni

(date, termini specifici)

Capacità di organizzare le informazioni

Capacità di prestare attenzione nel corso delle attività

13. PUNTI DI FORZA

Sulla base di informazioni fornite dalla famiglia, dalle osservazioni del Consiglio di Classe/Team docenti, dagli

incontri di continuità, da informazioni fornite da operatori esterni alla scuola e dallo studente stesso

Punti di forza

dell’alunno

Attività e discipline preferite:

Interessi:

Discipline in cui riesce meglio:

Attività extrascolastiche:

Altro:

9. Livello degli obiettivi: ADATTAMENTO DEGLI OBIETTIVI CURRICOLARI per il conseguimento delle

competenze previste per la classe

Il Consiglio di Classe, tenuto conto del percorso, delle esigenze e dei bisogni dell’allieva/o, in sintonia con il D.P.R. 31/08/1999 n. 394, art. 45, propone un intervento personalizzato nei contenuti e nei tempi, allo scopo di permettere all’allieva/o di raggiungere gli obiettivi prefissati nelle singole discipline. I docenti possono

calibrare la progettazione didattico-educativa sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita, di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica abbisognano. (Circolare Ministeriale n.8, 6 marzo 2013, p.2)

Vanno indicati solo gli adeguamenti rispetto alla programmazione di classe ove necessario

Area/Disciplina Obiettivi

9. Didattica INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA

Attività di recupero,

di consolidamento

e/o di potenziamento

Per aree o discipline:

-

-

-

-

□ in classe

□ lavoro di coppia (Tutoring)

□ in piccoli gruppi

□ in laboratori pomeridiani

□ in classi aperte e parallele

□ tempi diversi:

□ studio assistito

□ altro:

Attività di alfabetizzazione

all’italiano L2 (per alunni

non italofoni)

□ in classe □ in laboratori linguis=ci (di alfabetizzazione all’italiano L2 come lingua della comunicazione). INDICARE :

d. METODOLOGIE didattiche inclusive

Tutti gli insegnanti opereranno affinché l’alunno sia messo in condizione di seguire la stessa programmazione di classe attraverso un atteggiamento di sensibile attenzione alle specifiche difficoltà, per stimolare

l’autostima ed evitare frustrazioni, attraverso l’attivazione di particolari accorgimenti:

□ Usare il rinforzo positivo attraverso feed-back informativi che riconoscono l'impegno, la competenza acquisita e orientano verso l'obiettivo da conseguire

□ Promuovere l'apprendimento collabora=vo organizzando attività in coppia o a piccolo gruppo □ Privilegiare l'apprendimento dall'esperienza e la didaGca laboratoriale □ Promuovere processi metacogni=vi per sollecitare nell'alunno l'autocontrollo e l'autovalutazione dei propri processi di apprendimento □ Promuovere l'apprendimento significa=vo aIraverso l'uso e la costruzione (anche colleGva) di organizzatori grafici della conoscenza (mappe concettuali, mappe mentali, schemi tabelle....) □ S=molare situazioni di “confliIo cogni=vo e negoziazione di significati”, attraverso procedure di discussioni riflessive di gruppo □ U=lizzare la tecnica del rispecchiamento come modalità di interazione verbale □ Favorire l'analisi costruGva dell'errore (dare indicazioni sulle modalità per superare i punti deboli) □ Individuare i nodi problema=ci presen= nei tes= (intervenire sulla leggibilità e comprensibilità dei manuali di studio) □ Altro:

ci. STRATEGIE didattiche inclusive

Per aree o discipline:

-

-

-

-

- periodo di attivazione: da a

- numero di incontri al mese:

-durata di ogni incontro: □ in laboratori linguis=ci (potenziamento dell’italiano L2 come lingua dello studio). Indicare : - periodo di attivazione: da a

- numero di incontri al mese:

-durata di ogni incontro:

□ lavoro di coppia (Tutoring)

□ in piccoli gruppi

□ in laboratori pomeridiani

□ in classi aperte e parallele

□ tempi diversi:

□ studio assis=to

Attività e Progetti per la

classe

□ AGvità di laboratorio (creativi, espressivi, di ed. socio affettiva)

□ AGvità per classi aperte (a piccoli gruppi)

□ AGvità all’esterno dell’ambiente scolastico (creative, ricreative,

sportive, culturali, formative…)

□ ProgeG extra-curricolari (ed. all’ascolto, ed.all’affettività, ed. alla

multiculturalità, di accoglienza, di prevenzione del disagio emotivo e

relazionale)

□ Valorizzare nella didaGca linguaggi comunica=vi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi ad alta voce Insegnare l'uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini) □ U=lizzare organizzatori grafici della conoscenza (schemi, mappe concettuali, mappe mentali, tabelle) □ Promuovere diverse strategie per la ges=one del parlato pianificato ( =pico delle interrogazioni) □ Potenziare la consapevolezza fonologica e metafonologica □ Sollecitare le conoscenze precedenti ad ogni lezione per introdurre nuovi argomenti □ Offrire an=cipatamente schemi grafici ( organizzatori an=cipa=) rela=vi all'argomento di studio, per orientare l'alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali e la loro comprensione □ U=lizzare un approccio ludico/opera=vo □ Privilegiare aGvità pragmatiche con agganci operativi □ Promuovere la comprensione del testo aIraverso la struIurazione di percorsi sul metodo di studio □ Riepilogare i pun= salien= alla fine di ogni lezione □ U=lizzare schede contenen= consegne-guida □Fornire schede lessicali per spiegare parole chiave □ Proporre una diversificazione del materiale e delle consegne □ Promuovere inferenze, integrazioni e collegamen= tra le conoscenze e le discipline □ Puntare sulla essenzializzazione dei contenu= e sui nuclei fondan= delle discipline □ Dividere un compito in soIo-obiettivi □ U=lizzare vari =pi di adaIamento dei tes= di studio ( riduzione, semplificazione, arricchimento, facilitazione, ecc) □ Inserire domande durante la lettura del testo, per sollecitare l'elaborazione ciclica □ Insegnare l'uso delle nuove tecnologie per i processi di leIura, scriIura, calcolo rielaborazione □ Affidare responsabilità all'interno della classe, possibilmente a rotazione □ AdoIare il contraIo forma=vo, da rivedere e ridiscutere periodicamente ( comprendendo anche sanzioni condivise in caso di inadempienza) da condividere con tutto il Consiglio di classe/ team dei docenti □ Spiegare chiaramente i comportamen= adeguati e quelli inadeguati rilevandone le caratteristiche positive e negative nonché le possibili conseguenze □ Proporre aGvità di rinforzo delle abilità sociali ( cooperative learning, giochi di ruolo, attività mirate al conseguimento di queste abilità) □ Insegnare le abilità sociali agendo come modello e stimolare il loro utilizzo attraverso giochi di ruolo □ Altro:

di. Misure DISPENSATIVE E STRUMENTI COMPENSATIVI Per gli alunni in situazioni di svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale, le misure dispensative devono avere carattere transitorio. “ In ogni caso, non si potrà accedere alla dispensa delle prove scritte di lingua

straniera se non in presenza di uno specifico disturbo clinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto dall'art.6 del DM n.5669 del 12 Luglio 2011 e dalle allegate Linee guida”. Per gli alunni stranieri non in

possesso delle necessarie conoscenze e competenze nella lingua italiana è possibile prevedere, inoltre, che

le due ore di insegnamento della lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado vengano

utilizzate per potenziare le competenze relative alla lingua italiana ( Circolare Ministeriale n.8 6 Marzo

2013).

MISURE DISPENSATIVE barrare le caselle di interesse

□ Dispensa dalla presentazione dei quaIro caraIeri di scriIura nelle prime fasi dell'apprendimento ( corsivo maiuscolo e minuscolo, stampato maiuscolo e minuscolo)

□ Dispensa dall'uso del corsivo

□ Dispensa dalla scriIura soIo deIatura di tes= e/o appun=

□ Dispensa dal ricopiare tes= o dalla lavagna

□ Dispensa dallo studio mnemonico delle forme verbali, delle poesie

□ Dispensa dalla leIura ad alta voce in classe (se non lo richiede)

□ Dispensa dai tempi standard ( assegnazione di tempi più lunghi per l'esecuzione dei lavori e/o riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi)

□ Dispensa da un eccessivo carico di compi= con riduzione delle pagine da studiare

□ Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni delle varie materie

□ Dispensa dallo studio della gramma=ca di =po classificatorio

□ Dispensa dalla trascrizione in doppia copia del tema

□ Le due ore di insegnamento della lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado vengono utilizzate per potenziare le competenze relative alla lingua italiana (Circolare Ministeriale n.8 6 Marzo 2013).

Altro (specificare)

STRUMENTI COMPENSATIVI barrare le caselle di interesse

□ Alfabetiere/tabella dei caratteri

□ Tabelle per suoni difficili e convenzioni ortografiche

□ Sintesi e tabelle con definizione breve, esempi e guida per analisi grammaticale e sintattica

□ Liste di sinonimi e contrari divise per campi semantici (per arricchimento lessicale)

□ U=lizzo del computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico

□ U=lizzo del computer con sintesi vocale

□ U=lizzo libri digitali

□ U=lizzo del registratore

□ U=lizzo di schemi, tabelle, formulari costrui= con la classe o il singolo alunno, come supporto durante i compiti e verifiche

□ U=lizzo di mappe mentali, conceIuali e schemi ( elaborate dallo studente per sinte=zzare e strutturare le informazioni) durante l'interrogazione, eventualmente anche su supporto digitalizzato (video presentazioni) per facilitare il recupero delle informazioni e migliorare l'espressione verbale

□ U=lizzo di altri linguaggi e tecniche ( ad esempio il linguaggio iconico e i video) come veicoli che possono sostenere la comprensione dei testi e l'espressione

□ U=lizzo di dizionari digitali su computer ( cd rom, risorse on line)

g. Criteri e modalità di VERIFICA

□ Interrogazioni programmate e non sovrapposte

□ Interrogazioni a gruppi o a coppie

□ Assegnazione di compi= con obieGvi di verifica chiari e non plurimi

□ Assegnazione di compi= polirisolvibili, cioè affrontabili a diversi livelli di competenza

□ Facilitazione della decodifica del testo scriIo ( lettura da parte dell'insegnante, di un compagno)

□ Ges=one dei tempi nelle verifiche orali anche con predisposizione di domande guida

□ Tempi più lunghi per l'esecuzione delle verifiche

□ Inserimento nelle verifiche di richiami a regole e procedure necessarie per la prova

□ Compensazione con prove orali di compi= scriG non ritenu= adegua=

□ Organizzazione di prove scriIe suddivise in più quesiti

□ Uso di mediatori didaGci durante le prove scriIe e orali ( mappe conceIuali, mentali, schemi, tabelle..)

□ Uso di strumen= compensa=vi, tecnologici e informa=ci

□ Prove informa=zzate

□ Prove con vari =pi di adaIamento (riduzione, semplificazione, facilitazione, arricchimento)

□ Prove di verifica scriIe personalizzate: ° con numero minore di richieste, ° domande a risposte chiuse

° variante vero/falso

° griglie con matrici da completare, attivare riordino

° tecnica di cloze

° attivazione di transcodificazione ( passaggio dal linguaggio verbale ad un codice grafico, gestuale, musicale)

□ Nei test di lingua straniera indicare la consegna in italiano

□ Nei test in lingua straniera evitare domande con doppia negazione e/o di difficile interpretazione

□ Nelle verifiche in lingua straniera privilegiare la terminologia u=lizzata durante le spiegazioni

□ Ridurre il numero delle domande e/o esercizi nelle verifiche scritte oppure la lunghezza del testo di comprensione o delle versioni dall'inglese in italiano oppure garantire tempi più lunghi

h. Modalità di VALUTAZIONE

□ Considerare le caraIeris=che della difficoltà

□ Ignorare gli errori di trascrizione

□ Segnalare senza sanzioni gli errori ortografici

□ Valutare i contenu= e le competenze e non la forma di un testo scriIo

□ Valutare la conoscenza e le competenze di analisi, sintesi e collegamento con eventuali elaborazioni personali, piuttosto che la correttezza formale

□ Suddividere la valutazione della versione dalla lingua straniera ( scriIo e orale) in due modi: 1- morfosintattica (su visione dei sintagmi e loro sottolineatura con colori) 2- traduzione ( accetta anche se fornita a senso)

□ Tenere conto del punto di partenza e dei risulta= consegui=

□ Premiare i progressi e gli sforzi

□ Valutare i lavori svol= in gruppo e in cooperazione

□ Applicare una valutazione formativa e non sommativa dei processi di apprendimento

□ Valutare gli obieGvi minimi previs= dal PDP

□ Per gli alunni stranieri neo-arrivati non italofoni: nel caso di breve frequenza, scelta di non esprimere la valutazione (si veda Protocollo Accoglienza d’Istituto e Linee Guida MIUR 2006) in quanto nel primo periodo di apprendimento della Lingua italiana L2

□ Per gli alunni stranieri neo-arrivati: partecipano solo parzialmente alle attività didattiche in quanto si trovano nella fase di alfabetizzazione della lingua italiana, valutazione riferita ai contenuti e agli obiettivi nel piano di studio personalizzato

□ Per gli alunni stranieri neo-arrivati non italofoni, ai sensi dell’art.5 del DPR n. 89/2009, le 2 ore di insegnamento della seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado possono essere utilizzate anche per potenziare l’insegnamento della lingua italiana.

14. PATTO CON LA FAMIGLIA

Si concordano: - Stili educativi condivisi:

- I compiti a casa ( quantità, qualità richiesta):

- Le modalità di aiuto ( chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline):

- Gli strumenti compensativi da utilizzare a casa:

- Le dispense ( ad es. lettura ad alta voce):

- Le interrogazioni ( modalità, contenuti, selezione dei concetti rilevanti):

Data Firme di sottoscrizione Docenti del Consiglio di classe/ team docenti: Dirigente Scolastico ….................................................................... ….................................................................... …............................................................... …................................................................... …................................................................... Io/noi sottoscritto/a/i genitore/i firmando il presente piano dichiaro/iamo: – di essere a conoscenza dell'informativa sul trattamento dei dati personali effettuati in questa scuola ex art.13 D.L.vo 196/2003; – di autorizzare il trattamento dei dati sensibili; – la mia firma ed ogni mia decisione relativa al presente piano è disposta in conformità con le vigenti disposizioni in materia di corresponsabilità genitoriale.

…........................................................... …............................

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI REGGELLO

50066

Via M. Guerri, 46

SCHEDA DI RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO LINGUISTICO E RELAZIONALE

AD USO DEGLI INSEGNANTI CHE HANNO ALUNNI

Premessa: questo tipo di scheda vuole essere una traccia sulla quale poter annotare le osservazioni

relativamente alla situazione di par

nell’apprendimento dell’italiano e nel suo inserimento nella vita di classe.

Un’osservazione sistematica può agevolare l’insegnante nel programmare le attività e nell’adeguare gli

interventi, qualora riscontrasse lungo il percorso problemi di apprendimento.

Di seguito viene proposta anche una griglia di riferimento dei livelli linguistici alla quale potersi riferire per una

classificazione delle competenze; per ogni livello viene anche fornito un a

privilegiare.

SCHEDA DI RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO LINGUISTICO E RELAZIONALE SCUOLA INFANZIA

…........................................................... …...............................................

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI REGGELLO

50066 REGGELLO (Firenze) - Distretto n. 27

Via M. Guerri, 46 - tel. 055/868502 - 869251 - fax 055/8666199

E-mail: [email protected]

www.scuolereggello.it

RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO LINGUISTICO E RELAZIONALE

HANNO ALUNNI STRANIERI IN CLASSE

: questo tipo di scheda vuole essere una traccia sulla quale poter annotare le osservazioni

relativamente alla situazione di partenza del bambino straniero, ai suoi progressi o difficoltà

nell’apprendimento dell’italiano e nel suo inserimento nella vita di classe.

Un’osservazione sistematica può agevolare l’insegnante nel programmare le attività e nell’adeguare gli

ora riscontrasse lungo il percorso problemi di apprendimento.

Di seguito viene proposta anche una griglia di riferimento dei livelli linguistici alla quale potersi riferire per una

classificazione delle competenze; per ogni livello viene anche fornito un accenno al tipo di attività da

SCHEDA DI RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO LINGUISTICO E RELAZIONALE SCUOLA INFANZIA

...................

055/8666199

: questo tipo di scheda vuole essere una traccia sulla quale poter annotare le osservazioni

tenza del bambino straniero, ai suoi progressi o difficoltà

Un’osservazione sistematica può agevolare l’insegnante nel programmare le attività e nell’adeguare gli

Di seguito viene proposta anche una griglia di riferimento dei livelli linguistici alla quale potersi riferire per una

ccenno al tipo di attività da

SCHEDA DI RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO LINGUISTICO E RELAZIONALE SCUOLA INFANZIA

1) Osservazioni sulla conoscenza della lingua della comunicazione quotidiana

Lingua orale: comprensione

Risponde a semplici consegne con gesti (con la testa, con le mani, altro)

……………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………..

Comprende semplici frasi e domande

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

Lingua orale: produzione

Produce espressioni incomplete (parola-frase)

…………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………

Produce frasi semplici comprensibili

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

Produce frasi articolate e corrette

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………….………………………………………………………………………………...

Integra la lingua con linguaggi extralinguistici

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

Lingua orale: Uso della lingua italiana per:

Chiedere aiuto se non capisce

…………………………………………………………………..………………………………….……………………….

…………………………………………………………………………………………………………………………………

Esprimere i propri bisogni e i propri gusti

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

Entrare in contatto con gli altri

………………………..………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

Ottenere qualcosa

………………………………….……….……………………………………………………………………………………

……………………………………………..…………………………………………………………………………………

2) Osservazioni sul comportamento e l’interazione

Comportamento relazionale e comunicativo:

Guarda e osserva i compagni

……………………………………………..………………………………………………………………………………..

………………………………………………………………………………………………………….……………………

Interagisce solo con gli adulti o con gli insegnanti

…………………………………………………………………..…………………………………………………………..

……………………..…………………………………………………………………………………………………………

Interagisce solo in un piccolo gruppo

…………………………………………………………………..…………………………………………………………..

……………………………..…………………………………………………………………………………………………

Interagisce con tutti i bambini della sezione

……………………………………………..…………………………………………………………..

…………………………………………………………………………………………………………

Cerca di comunicare nonostante possieda limitati strumenti linguistici

………………………………………………………………..…………………………………..………………………..

…………………………………………………………………………………………………………………………………

3) Competenze o abilità trasversali e integrative

Sa colorare, disegnare, incollare, ritagliare

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

Altre considerazioni……………….………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………..………………………………………………………………………………

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SCHEDA DI RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO LINGUISTICO E RELAZIONALE

AD USO DEGLI INSEGNANTI CHE HANNO ALUNNI STRANIERI IN CLASSE

Premessa: questo tipo di scheda vuole essere una traccia sulla quale poter annotare le osservazioni

relativamente alla situazione di partenza del bambino straniero, ai suoi progressi o difficoltà

nell’apprendimento dell’italiano e nel suo inserimento nella vita di classe.

Un’osservazione sistematica può agevolare l’insegnante nel programmare le attività e nell’adeguare gli

interventi, qualora riscontrasse lungo il percorso problemi di apprendimento.

Di seguito viene proposta anche una griglia di riferimento dei livelli linguistici alla quale potersi riferire per una

classificazione delle competenze; per ogni livello viene anche fornito un accenno al tipo di attività da

privilegiare.

1. Osservazioni sulla conoscenza della lingua della comunicazione quotidiana

• Lingua orale: comprensione

Risponde fisicamente a semplici consegne……………………………………………………….…..

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Comprende semplici consegne ma risponde utilizzando prevalentemente codici extralinguistici

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Comprende semplici frasi e domande…………………………………………………………………….

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• Lingua orale: produzione

Risponde se l’insegnante gli rivolge una domanda a risposta chiusa

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Risponde se l’insegnante gli rivolge una domanda a risposta aperta

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Sa formulare domande a risposta chiusa

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Produce espressioni incomplete (parola-frase)

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Produce frasi semplici sufficientemente comprensibili

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Produce frasi articolate e corrette

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Integra la lingua con linguaggi extralinguistici

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• Lingua orale: usa la lingua italiana per:

Chiede aiuto se non capisce

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Chiede il significato di parole che non capisce o che non conosce

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• Comprende la lingua italiana usata per:

Esprimere sé stesso, i propri gusti, stati, idee

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Entrare in contatto con gli altri

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Ottenere qualcosa o dirigere il comportamento degli altri

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Descrivere cose, azioni, persone, chiedere e dare informazioni

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Fare giochi di parole, cantare, recitare, raccontare storie fantastiche e fiabe

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• Lingua scritta: lettura

Sa distinguere le lettere dell’alfabeto singolarmente ma non legge parole complete

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Sa formare le sillabe ma non legge parole complete

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Riconosce alcune parole che vede scritte ma non le legge autonomamente

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Sa leggere ad alta voce parole o un breve testo a prima vista

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Comprende globalmente il significato di quello che legge

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È in grado di ricavare da una lettura precise informazioni

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• Lingua scritta: scrittura

Livello di coordinazione oculo-manuale

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Orientamento e ordine nella pagina

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Sa scrivere in stampato maiuscolo………………………………………….………………………….

Sa scriver anche in stampato minuscolo……………………………………………………………..

Sa scrivere anche in corsivo………………………………………………………..……………………..

Copia quello che scrivono gli altri

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Scrive sotto dettatura

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Produce per iscritto frasi minime

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Produce per iscritto brevi testi in forma paratattica

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Produce per iscritto brevi testi con frasi subordinate

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2. Osservazioni sul comportamento e l’interazione

• Comportamento relazionale e comunicativo

Guarda e commenta il lavoro dei compagni

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Interagisce solo con gli adulti o con gli insegnanti

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Interagisce solo in un rapporto a due persone

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Interagisce in gruppi di coetanei

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Cerca di comunicare comunque, anche se possiede limitati strumenti linguistici

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Tipo di atteggiamento e comportamenti caratteristici nei confronti dell’ambiente

e delle persone

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Parla poco in classe e non partecipa al lavoro collettivo

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Prende senza chiedere le cose dei compagni

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Interagisce con i compagni di banco

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• Comportamento scolastico e di approccio allo studio

Fa i compiti che vengono assegnati per casa

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………………………………..………………………………………………………………………………………………

Partecipa attivamente alla vita di classe, pur con le sue difficoltà linguistiche

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…………………………..……………………………………………………………………………………………………

Manifesta interesse nei confronti della lingua italiana e dei suoi meccanismi di

funzionamento……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

Manifesta interesse verso alcune discipline in particolare

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3. Competenze o abilità trasversali e integrative

Sa colorare, disegnare, incollare, ritagliare

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Sa usare il vocabolario

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Sa usare il computer e la videoscrittura

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4. Problemi linguistici e di apprendimento

Problemi fonetici

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Problemi morfosintattici

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Problemi di carattere culturale

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Errori linguistici che potrebbero segnalare problemi di sviluppo cognitivo

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Altre considerazioni…………………………………………………………………………………………………

5. Livelli di conoscenza della lingua italiana ai quali si può ricondurre l’allievo dopo la ricognizione:

LIVELLO 0: Nessuna conoscenza della lingua italiana o estremamente limitata:

• Dà risposte non verbali

• Sa fare corrispondenze fra immagini e nomi degli oggetti illustrati

Fase del silenzio e dell’implosione: proporre attività pratiche e “ bagni linguistici” in situazione

LIVELLO 1: Comprensione di semplici messaggi e produzione di tipo telegrafico:

• Comprende ma non parla autonomamente

• Comprende domande a risposta chiusa

• Comprende semplici consegne

• Produce espressioni di una sola parola (“mio”, “bene”)

• Produce espressioni di due o più parole (“posso bagno”, “no capisce”)

Fase della prima comunicazione: proporre attività di interazione e comunicative in situazione, soprattutto in

forma orale

2. LIVELLO 2: Competenza nella comprensione e nella produzione di frasi con soggetto e verbo flesso,

iniziale sviluppo di competenza comunicativa:

• Comprende e produce frasi semplici

• Comprende e produce domande a risposta chiusa

Fase della narrazione: proporre attività di comprensione e produzione strutturate sul racconto, introdurre

un lavoro più sistematico sulla lingua scritta

LIVELLO 3: Competenza nell’uso dei principali tempi verbali, nelle frasi subordinate, nei connettivi, buona

correttezza morfo sintattica , conoscenza lessicale estesa.

• Produce frasi con complementi

• Produce frasi subordinate

• Formula e risponde a domande aperte

• Produce enunciati complessi

Fase dell’integrazione: proporre percorsi individualizzati di studio e approccio alle discipline, in modo graduale

a partire dalle conoscenze pregresse anche relative al paese d’origine.