· Web viewElaborazioni, classificazioni e cartografie che, tra l’altro, non competono a noi...

16
RETE NATURA 2000 REGIONE BASILICATA REPORT CONCLUSIVO AREA 5 Rilevatore : Dott. Luca , Attilio Fortunato - Agronomo

Transcript of  · Web viewElaborazioni, classificazioni e cartografie che, tra l’altro, non competono a noi...

Page 1:  · Web viewElaborazioni, classificazioni e cartografie che, tra l’altro, non competono a noi professionisti dalla Fase I (Monitoraggio) ma ai professionisti delle Fasi successive

RETE NATURA 2000 REGIONE BASILICATA

REPORT CONCLUSIVO

AREA 5

Rilevatore: Dott. Luca , Attilio Fortunato - Agronomo

Page 2:  · Web viewElaborazioni, classificazioni e cartografie che, tra l’altro, non competono a noi professionisti dalla Fase I (Monitoraggio) ma ai professionisti delle Fasi successive

SIC Murgia S. Lorenzo IT 9210220 ; SIC Faggeta di Moliterno IT 9210110

RETE NATURA 2000 REGIONE BASILICATASCHEDA DI SINTESI DEL RAPPORTO N° 3

Data : 22 marzo 2010Area numero : 5Denominazione: Murgia S. Lorenzo IT 9210220; Faggeta di Moliterno IT 9210110Capo Area: dott. Giovanni Salerno Capi Sito: dott. Giovanni Salerno (Murgia S. Lorenzo) ; dott. Antonio Romano (Faggeta di Moliterno)

Gruppo di lavoro:

Nome Sito RuoloLuca , Attilio FORTUNATO Murgia S. Lorenzo ; Faggeta di Moliterno Agronomo Rilevatore

Tematiche Uscite – DataAGRONOMIA Murgia S. Lorenzo: 03/04/09; 09/05/09; 11/05/09; 23/05/09; 30/05/09; 06/06/09;

09/06/09; 11/07/09; 17/07/09; 24/07/09; 28/08/09; 12/09/09; 10/10/09; 15/01/10.Faggeta di Moliterno: 02/04/09; 12/05/09; 28/08/09; 10/10/09.

Zoologia Murgia S. Lorenzo: 03/04/09; 09/05/09; 11/05/09; 23/05/09; 30/05/09; 06/06/09; 09/06/09; 11/07/09; 17/07/09; 24/07/09; 28/08/09; 12/09/09; 10/10/09; 15/01/10.Faggeta di Moliterno: 02/04/09; 12/05/09; 28/08/09; 10/10/09.

METODOLOGIA UTILIZZATA:

Il sottoscritto ha proceduto ai rilievi effettuando sopralluoghi in gruppo nei SIC, marcando nel proprio GPS il punto di interesse, riportando il way-point e il dato con un primo commento (superficie stimata ad occhio, intensità, influenza ecc.) sul proprio quaderno di campagna e fotografando in alcuni casi l’oggetto del rilievo. Successivamente, nei giorni tra un rilievo in campo e un altro, il sottoscritto, nel proprio Studio Tecnico, ha lavorato per selezionare i dati ritenuti significativi tra tutti i dati raccolti in campo focalizzando l’attenzione su quegli aspetti agronomici che interagiscono o possono interagire in modo particolare (sia in senso negativo, sia in senso positivo) con i SIC, verificando le superfici collegandosi al sistema GIS, tabulando il tutto in formato Word, Excel e selezionando le foto significative riportandole su CD.

Page 3:  · Web viewElaborazioni, classificazioni e cartografie che, tra l’altro, non competono a noi professionisti dalla Fase I (Monitoraggio) ma ai professionisti delle Fasi successive

ASPETTI CRITICI:

Circa i dati agronomici il sottoscritto ha espresso una certa riserva ad “omogeneizzare” gli stessi dati. “Omogeneizzazione” proposta da alcuni professionisti. La motivazione della riserva è stata la seguente: il sottoscritto ha ritenuto che una “omogeneizzazione” dei dati potesse produrre una perdita di informazioni, una eccessiva semplificazione. Le realtà agronomiche riscontrate e rilevate sono, infatti, eterogenee e, dunque, i dati che si producono non possono che essere a loro volta eterogenei. Il sottoscritto ritiene, dunque, che dovranno essere le successive elaborazioni, classificazioni e cartografie ad adattarsi alla eterogeneità dei dati rilevati e non il contrario. Questo allo scopo di produrre un lavoro realistico e, dunque, effettivamente utile. Elaborazioni, classificazioni e cartografie che, tra l’altro, non competono a noi professionisti dalla Fase I (Monitoraggio) ma ai professionisti delle Fasi successive (II-Misure di Conservazione e III-Piani di Gestione) come risulta dai Contratti e da quanto più volte chiarito e ribadito nei Seminari.

Il sottoscritto ha avuto colloqui telefonici e scambio e-mail con la Cabina di Regia Agronomica. Questo per rispondere ad alcuni dubbi che la stessa Cabina aveva avuto sui dati agronomici raccolti e trasmessi. Circa l’implementazione quantitativa dei dati agronomici ( intensità dei fenomeni, % superficie sito, codici ecc.), il sottoscritto ha fatto notare (ed ha ricordato) che essa doveva essere attuata nella compilazione del Formulario Standard-Relazione Finale prevista e richiesta dal Contratto per la Fine del Progetto Rete Natura, cioè a Marzo-Aprile ’10, non prima. Per il I° Report (aprile ‘09-giugno ‘09), per il II° Report (luglio ‘09-gennaio ’10) e per i Report parziali trimestrali (per fine giugno ‘09, fine settembre ‘09, fine dicembre ’09 e fine marzo ’10) era stato concordato (con i Capi Area nei precedenti incontri, con i funzionari del Dipartimento Ambiente e nei Seminari) un rilievo di tipo qualitativo-descrittivo con punti GPS, foto ed eventuali commenti, osservazioni e proposte. Ed è quello che, infatti, è stato fatto. Fino, appunto, alla elaborazione del Formulario Standard-Relazione Finale che ha visto una implementazione dei dati agronomici anche di tipo quantitativo. Infine, il sottoscritto ha fatto notare alla Cabina di Regia Agronomica che i pochi dati agronomici riguardanti la Faggeta di Moliterno sono pochi perché sono poche le realtà agronomiche significative effettivamente presenti nel SIC e intorno ad esso. A parte la presenza di esigue e sporadiche mandrie di podoliche e pezzate rosse non c’è attualmente nient’altro da rilevare e/o segnalare. Cosa del resto confermataci, con gentilezza e competenza, dal Corpo Forestale di Moliterno. Anche per questo il sottoscritto ha ritenuto opportuno frequentare più assiduamente il Sic Murgia S. Lorenzo dove, invece, le realtà agronomiche significative sono numerose come dimostrano i numerosi e dettagliati rilevi agronomici effettuati e trasmessi.

Richieste specifiche:

- maggiore rispetto, da parte della Cabina di Regia, degli obiettivi tecnico-scientifici, delle metodologie e del calendario lavori precedentemente concordati nei Seminari e con i Capi Area (tutto ciò, infatti, non dovrebbe essere cambiato in corso d’opera o dovrebbe essere cambiato con comunicazioni ufficiali per iscritto e soprattutto in tempo utile);- maggiore e migliore attività di coordinamento, da parte dei Capi Area, dei rapporti all’interno del gruppo di lavoro e dei rapporti tra il gruppo di lavoro e la Cabina di Regia;- maggiore rispetto, da parte della Cabina di Regia e dei Capi Area, della professionalità, delle competenze, dell’autonomia e dell’indipendenza di giudizio dei professionisti rilevatori (che sono appunto professionisti, non più studenti o tirocinanti);- maggiore rispetto, all’interno del gruppo di lavoro, dei ruoli assegnati (botanico, zoologo, agronomo, ingegnere ecc.).

Page 4:  · Web viewElaborazioni, classificazioni e cartografie che, tra l’altro, non competono a noi professionisti dalla Fase I (Monitoraggio) ma ai professionisti delle Fasi successive

1. DESCRIZIONE DEL SITO

1.4. I SEGNI DELL'UOMO:

Per quel che riguarda gli aspetti agronomici ed agro-zootecnici, il SIC Murgia S. Lorenzo nella sua parte nord-orientale ed orientale può essere considerato un vero e proprio agro-ecosistema, dunque profondamente modificato dall’azione dell’uomo. Nelle restanti parti, invece, il SIC Murgia S. Lorenzo si presenta con ambienti semi-naturali (boschi, praterie ecc.) tra cui sono presenti aziende agricole, seminativi, zone di pascolo e piccoli frutteti sparsi, frammentati, discontinui. Sempre per quel che riguarda gli aspetti agronomici ed agro-zootecnici, il SIC Faggeta di Moliterno, presenta esigui e sporadici segni dell’uomo riconducibili all’attività di pascolo di mandrie di bovini (soprattutto podoliche). Le zone di pascolo si concentrano prevalentemente nella zona nord-occidentale, nella zona occidentale e nella zona sud-occidentale ma l’impatto ambientale delle mandrie è molto basso e non desta, attualmente, preoccupazioni.

4. FENOMENI E ATTIVITÀ NEL SITO E NELL’AREA CIRCOSTANTE

SIC MURGIA S. LORENZO (Superficie: 5342 ettari)

Nel SIC:

CODICE INTENSITA’ %SITO INFLUENZA

100 A 25 - 101 A 0,025 - 102 A 10 - 110 A 2 - 120 A 3 - 130 B 2,5 0 140 B 8 0 160 B 0,025 + 161 B 0,025 + 163 B 0,1 + 170 B 0,05 0 190 B 0,01 +

Nell’Area circostante il SIC:

CODICE INTENSITA’ INFLUENZA

100 C 0 101 C 0 102 C 0 110 C 0 120 C 0 130 C 0 140 C 0 160 C + 161 C + 163 C + 170 C 0

Page 5:  · Web viewElaborazioni, classificazioni e cartografie che, tra l’altro, non competono a noi professionisti dalla Fase I (Monitoraggio) ma ai professionisti delle Fasi successive

190 C +SIC FAGGETA DI MOLITERNO (Superficie: 243 ettari)

Nel SIC:

CODICE INTENSITA’ %SITO INFLUENZA

171 C 0,02 0 Nell’Area circostante il SIC:

CODICE INTENSITA’ INFLUENZA

100 C 0 170 C 0

TABELLA ILLUSTRATIVA DEI CODICI AGRONOMICI RETE NATURA 2000

Volendo essere più precisi, si propone una implementazione “non ufficiale”, ma senz’altro più utile ai fini del Progetto, per quel che riguarda le Coltivazioni (codice standard 100) all’interno del SIC MURGIA S. LORENZO essendo le coltivazioni diversificate ed influenti:

MURGIA S. LORENZO (Superficie: 5342 ettari)

Nel SIC:

CODICE INTENSITA’ %SITO INFLUENZA

100 B 8 + 100* A 5 - 100^ A 2 0+ 100° B 10 - 101 A 0,025 - 102 A 10 - 110 A 2 - 120 A 3 - 130 B 2,5 0

100 coltivazione101 modifica delle pratiche colturali102 mietitura/sfalcio110 uso di pesticidi120 fertilizzazione130 irrigazione140 pascolo160 gestione Forestale161 piantagione forestale163 reimpianto forestale170 allevamento animali171 alimentazione mandria190 altre attività agro/forestali non elencate

Page 6:  · Web viewElaborazioni, classificazioni e cartografie che, tra l’altro, non competono a noi professionisti dalla Fase I (Monitoraggio) ma ai professionisti delle Fasi successive

140 B 8 0 160 B 0,025 + 161 B 0,025 + 163 B 0,1 + 170 B 0,05 0 190 B 0,01 +……………………………………………………………………………………………………….100 coltivazioni arboree100* coltivazioni arboree intensive100^ coltivazioni orticole100° seminativi

Da considerare, inoltre, che la maggior parte delle coltivazioni (soprattutto arboree) sono presenti e concentrate nel settore nord-orientale del SIC Murgia S. Lorenzo, settore che può essere considerato un vero e proprio agro-ecosistema. Pertanto, una terza possibilità di implementazione-indicazione potrebbe essere questa:

MURGIA S. LORENZO (Superficie: 5342 ettari)

Nel SIC:

CODICE INTENSITA’ %SITO (**) INFLUENZA

100 B 7 + 1 + 100* A 4 + 1 -

100^ A 1 + 1 0+

100° B 8 + 2 - 101 A 0,025 - 102 A 10 - 110 A 2 - 120 A 3 - 130 B 2,5 0 140 B 8 0 160 B 0,025 + 161 B 0,025 + 163 B 0,1 + 170 B 0,05 0 190 B 0,01 +……………………………………………………………………………………………………….

(**) % SITO: prima cifra > settore Nord-Orientale ed Orientale del SIC seconda cifra > resto del SIC

Page 7:  · Web viewElaborazioni, classificazioni e cartografie che, tra l’altro, non competono a noi professionisti dalla Fase I (Monitoraggio) ma ai professionisti delle Fasi successive

5. INFORMAZIONI O APPROFONDIMENTI RELATIVI AD ALTRE COMPONENTI

5.2. Componente agronomica e zootecnica:

SIC MURGIA S. LORENZO

Si consiglia di soffermare l’attenzione sui seguenti aspetti:

1) presenza di policolture arboree ed erbacee (frutteti misti e orti misti) abbastanza estese soprattutto in prossimità del Fiume Agri, spesso con presenza di ecotipi minori (fico, fico d’india, melograno ecc.) e con presenza di elementi naturali o semi-naturali di continuità ecologica (siepi, filari alberati, macchia ecc.).

Il quadro è quello di comprensori agricoli ad elevata complessità ecologica, ad elevata biodiversità, sostenibili, poco impattanti, probabili e graditi rifugi di molte specie animali. Del resto, in tali comprensori le concimazioni dovrebbero essere di tipo organico o al limite misto come fanno supporre i diversi cumuli di letame e/o di compost artigianale ritrovati e i trattamenti fitosanitari dovrebbero essere limitati o addirittura assenti. Emblematico può essere l’Albicoccheto intensivo ed irriguo con annessa attività di apicoltura (vedi giorno 30/05/09 del Report): le api, insetti sensibili all’inquinamento ambientale e ai fitofarmaci, non ci sarebbero o non produrrebbero.

2) presenza di oliveti spesso abbandonati o poco curati ma preziosi.

Infatti, questi oliveti si trovano spesso in terreni fortemente in pendio. Hanno dunque una preziosa funzione di difesa del suolo e andrebbero comunque conservati al di là degli aspetti strettamente economico-produttivi. Inoltre, questi oliveti, molto probabilmente, costituiscono o possono costituire un habitat-rifugio per molte specie di animali proprio perché abbandonati o poco disturbati.

3) presenza di costruzioni rurali abbandonate.

Andrebbero ispezionate da esperti ornitologi (probabile presenza al loro interno di borre di rapaci) e da esperti chirottologi (probabile presenza al loro interno di pipistrelli o di segni rivelatori della loro presenza).

4) presenza di terreno di riporto in seminativo dove in precedenza erano presenti fenomeni franosi di entità notevole (vedi giorno 9 giugno ’09 del Report).

L’intervento lascia molti dubbi circa la possibilità dello stesso di risolvere il problema dei fenomeni franosi nel seminativo in questione. Il sottoscritto ritiene che i fenomeni franosi in atto nel seminativo citato e “mascherati” con un intervento di riporto terreno siano dovuti ad una monosuccessione di cereali protratta nel tempo attuata evidentemente con arature troppo profonde ed aggressive e con ad una concimazione esclusivamente minerale. Tutto ciò provoca una degradazione strutturale ed un impoverimento del suolo con conseguenti fenomeni franosi. La soluzione del problema va dunque cercata in migliori tecniche di gestione agronomica del campo più impegnative sotto l’aspetto tecnico ed economico ma sicuramente opportune ed efficaci per la soluzione del problema di cui stiamo trattando.

Page 8:  · Web viewElaborazioni, classificazioni e cartografie che, tra l’altro, non competono a noi professionisti dalla Fase I (Monitoraggio) ma ai professionisti delle Fasi successive

5) modifica pratiche e sistemi colturali: da oliveto a seminativo. (vedi giorno 9 giugno ’09 del Report).

Passare da un oliveto ad un seminativo provoca una diminuzione della complessità dell’agro-ecosistema e quindi una minore stabilità dello stesso, una minore possibilità di rifugio per alcuni animali, una minore biodiversità. Se scelte del genere dovessero avvenire anche in altri e diversi campi agricoli presenti nel SIC costituirebbero certamente un fenomeno da non sottovalutare.

6) il pascolo del bestiame

Sebbene i fenomeni pascolativi non destano, attualmente, preoccupazioni (sia sotto l’aspetto del carico di bestiame, sia sotto le condizioni dei manti erbosi) andrebbero monitorati e valutati periodicamente perchè sono fenomeni che per la loro complessità e le loro interazioni con la flora e la fauna andrebbero concepiti in un primo momento come “neutri” per poi essere monitorati e valutati, nella loro evoluzione temporale e spaziale, ancora una volta “neutri”, o “negativi” o “positivi”. O meglio ancora darne la tendenza: “neutro-negativi” o “neutro-positivi”.

SIC FAGGETA DI MOLITERNO

Per quel che riguarda gli aspetti agronomici ed agro-zootecnici all’interno del SIC sono da segnalare solo le mandrie di bovini al pascolo su citate.

Per avere conferma circa l’esiguità e la scarso impatto ambientale dei fenomeni agro-zootecnici presenti all’interno della Faggeta di Moliterno, è stato contattato il Corpo Forestale di Moliterno che, con gentilezza e competenza, ci ha confermato, appunto, quanto riportato nei precedenti report dandoci anche ulteriori informazioni, riportate come integrazione dei dati.

Stesso discorso, confermatoci sempre dal Corpo Forestale di Moliterno, vale anche per le aree circostanti il SIC. Sono presenti solo 3 piccole aziende agro-zootecniche da cui provengono gli animali presenti in Faggeta. Tre piccole realtà che comunque non provocano un impatto o una influenza significativa sul SIC e sul territorio circostante il SIC.

6. Alcune FOTOGRAFIE significative ALLEGATE

NUMERO LOCALIZZAZIONE Didascalia COPYRIGHT DATA

1 Murgia S. Lorenzo

Fenomeni franosi in Seminativo dovuti a monosuccesione cerealicola e concimazione esclusivamente minerale (occorrerebbe attuare una rotazione delle colture ed una concimazione anche di tipo organico)

Luca Fortunato

09/06/09

2 Murgia S. LorenzoAratura profonda in pendio (si dovrebbe lavorare il terreno con tecniche di minima lavorazione)

Luca Fortunato

23/05/09

3 Murgia S. LorenzoContinuità ecologica tra Seminativi dovuta a siepi e filari di piante arboree ed arbustive

Luca Fortunato

11/07/09

4 Faggeta di Moliterno Vacche podoliche (in numero esiguo non provocano un impatto

Luca Fortunato

02/04/09

Page 9:  · Web viewElaborazioni, classificazioni e cartografie che, tra l’altro, non competono a noi professionisti dalla Fase I (Monitoraggio) ma ai professionisti delle Fasi successive

ambientale significativo)

1

2

Page 10:  · Web viewElaborazioni, classificazioni e cartografie che, tra l’altro, non competono a noi professionisti dalla Fase I (Monitoraggio) ma ai professionisti delle Fasi successive

3

4

Page 11:  · Web viewElaborazioni, classificazioni e cartografie che, tra l’altro, non competono a noi professionisti dalla Fase I (Monitoraggio) ma ai professionisti delle Fasi successive

8. ALLEGATI

(Tutti gli elaborati sono stati inviati via e-mail ai Capi Area e consegnati in formato cartaceo e con CD foto all’Ufficio Protocollo del Dipartimento Ambiente-Potenza. Si

farà lo stesso per il presente Report conclusivo) • COMPONENTE AGRONOMICA:

- I° Report dati (aprile ’09-giugno ’09) con CD fotografico (numero foto: 45)- Report dati trimestrale (luglio ’09-settembre ’09)- Report dati trimestrale (ottobre ’09-dicembre ’09 + gennaio ’10)- II° Report dati (luglio ’09-gennaio ’10) con CD fotografico (numero foto: 22)

• COMPONENTE FAUNISTICA (rilevata oltre il proprio ruolo ed il proprio compito specifico di Agronomo, per competenze proprie, in particolare sui rapaci, ed occasioni di avvistamento-riconoscimento)

- I° Report dati (aprile ’09-giugno ’09) con CD fotografico (numero foto: 14)- Report dati trimestrale (luglio ’09-settembre ’09)- Report dati trimestrale (ottobre ’09-dicembre ’09 + gennaio ’10)- II° Report dati (luglio ’09-gennaio ’10) con CD foto (numero foto: 3)

Matera, 22/03/10 In Fede Luca Fortunato