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L.Palmieri S.Rampone M.Polo

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della RicercaUfficio Scolastico Regionale per la Campania – Ufficio Scolastico Provinciale di Benevento

I.S. “PALMIERI - RAMPONE - POLO”ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO “Luigi PALMIERI” - BENEVENTO

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E INDUSTRIALE “Salvatore RAMPONE” - BENEVENTO

ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI “Marco POLO” - BENEVENTO

Via Traiano Boccalini n° 23-25 - 82100 Benevento - Cod.Fisc. 92057600626 -0824 24806 - - Fax 0824 21094 - [email protected]

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVAEX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015

triennio 2016/2019

I

Indice

PREMESSA 1

I. PRIORITÁ STRATEGICHE 4

II. PIANO DI MIGLIORAMENTO 5

III. PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA 7

IV. FABBISOGNO DI ORGANICO 52

V. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE 53

VI. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI 54

II

Istituto Superiore Palmieri Rampone Polo – Benevento

PREMESSA

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Superiore “PALMIERI RAMPONE POLO” di BENEVENTO, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio Atto di Indirizzo prot. 8306/C14 del 27/11/2015;

il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 13/01/2016;

il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto con delibera n.ro 94 del 14/01/2016;

il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ;

il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. Il presente Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) è il documento costitutivo dell'identità culturale e progettuale dell'Istituto ed esplicita la sua progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa.

È lo strumento di coordinamento delle attività individuali e collegiali della nostra comunità scolastica, costituita da studenti, personale scolastico a vari livelli e genitori. Definisce il patto formativo su cui si fonda qualsiasi percorso di studi della scuola.

La procedura per aggiornarlo annualmente, o in qualunque momento risultasse necessario, è quella prevista dal regolamento:

Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico;

consultazione delle associazioni dei genitori e delle rappresentanze istituzionali del territorio;

elaborazione del documento da parte della Commissione, della quale fanno parte i docenti incaricati allo scopo;

discussione e delibera in Collegio Docenti;

adozione definitiva con delibera del Consiglio d'Istituto.

Il personale ATA, i genitori e gli studenti possono intervenire con proposte e pareri nella fase di elaborazione e in quella di valutazione.

La complessiva offerta formativa, tesa al conseguimento degli obiettivi didattico pedagogici è fondata sulla progettazione dei curricula, sulla loro realizzazione attraverso i piani delle singole discipline e su ogni attività integrativa ed extracurriculare, orientata a sviluppare competenze non solo attraverso l’apprendimento di conoscenze, ma soprattutto l’esercizio di abilità.

Piano Triennale dell'Offerta Formativa 2016-19 1


Il presente documento ha il compito di esplicitare tutte le possibilità dell’offerta formativa e di dichiarare ciò che si intende fare compatibilmente con le risorse disponibili.

Attraverso di esso si intende anche stipulare il contratto formativo tra la scuola, gli alunni e le loro famiglie.

Oltre al documento che si propone, la scuola fonda e organizza la sua attività sul “Patto educativo di corresponsabilità” e su quanto previsto nel Regolamento d’Istituto, comprensivo di quello di disciplina.

Tali documenti contribuiscono, in un’ ottica di trasparenza, a garantire una vita scolastica serena, volta all'educazione, ad una convivenza civile e rispettosa tra soggetti diversi per età, sesso, idee, aspettative.

Tutta la documentazione integrativa è disponibile in istituto e consultabile sul nostro sito internet.

L’Istituto Superiore Palmieri–Rampone–Polo è il più grande e complesso istituto scolastico a carattere tecnico-professionale presente nella città di Benevento e nell’intera provincia. L’offerta formativa tecnico-professionale più ad ampio spettro presente nel panorama scolastico; è costituito da due istituti professionali, il Palmieri ed il Marco Polo, e due Istituti Tecnici, il Rampone, disitnto in un settore economico e un settore tecnologico.

Il Palmieri è il più grande Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato della Provincia. Situato al rione Ferrovia, vanta un’offerta formativa che spazia dal settore meccanico automobilistico, al settore idraulico-termotecnico, al settore elettrico-elettronico, fino al settore abbigliamento e moda unico nel suo genere per la città. Si impara dunque, attraverso uno studio essenzialmente improntato sull’aspetto pratico delle materie (supportato dalle attività in dedicati ed aggiornati laboratori di settore), ad entrare nel mondo del lavoro come meccanico riparatore di autoveicoli, come impiantista termotecnico, come elettricista ed esperto di elettronica e come modellista dell’abbigliamento. Lo studio è basato sulle attività nei laboratori ed officine moderni, attrezzati e differenti per ognuna delle specializzazioni. A tutto ciò si accompagnano, per tutti gli alunni, le attività di Alternanza Scuola-Lavoro: stage in aziende sia della provincia sia in altre regioni italiane sia all’estero (per imparare meglio l’inglese). Queste attività, un complemento per tutte le altre tipologie di scuole, sono invece obbligatorie ed essenziali nel curriculum di una scuola Professionale. A questi indirizzi “classici” si aggiunge poi una novità: il settore multimediale.

L’Istituto Marco Polo, situato nei pressi dello stadio Santa Colomba, quindi a due passi dal futuro terminal degli autobus extraurbani, offre una preparazione, invece, di stampo commerciale.

L'Istituto Rampone, situato nei pressi della stazione ferroviaria di Benevento, permette uno studio complesso, completo ed approfondito in tre settori importantissimi per il futuro mondo del lavoro: il settore economico, il settore informatico ed un nuovissimo settore per la grafica. Si tratta sicuramente di una preparazione che, mentre da un canto consente di entrare nel mondo del lavoro, fornisce anche un’ottima carta di accesso per facoltà Universitarie quali Giurisprudenza,



Economia Aziendale ed Ingegneria informatica. In questo studio i ragazzi sono facilitati sia dall’utilizzo di numerosi ed aggiornatissimi laboratori di Informatici, sia da stage in Italia ed all’estero per gli alunni più meritevoli.

Il nostro motto:

“INVESTI IN TE STESSO”.

I. PRIORITÁ STRATEGICHE

Il presente Piano, redatto in conformità alle Direttive n.11/2014 e 85/2012, alla valutazione sugli

apprendimenti degli Studenti, alle Linee guida , alle indicazioni nazionali del MIUR e alla legge 107/2015, in

particolare il comma 7 art.1, parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel

Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola

in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:

http://www.palmieriramponepolo.it

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Obiettivi di breve periodo, Traguardi di lungo periodo.

Premessa:

la scuola è ente capofila del Polo Tecnico Professionale ICT Campus.

Partecipa a :

Polo Tecnico Professionale meccanico-meccatronico (capofila l'Istituto "GB Bosco Lucarelli" di Benevento);

Polo Tecnico Professionale Amministrativo Assicurativo ( capofila CONFORM Avellino)

Rete Musa.

La partecipazione al Polo Tecnico Professionale è finalizzata al potenziamento dell'istruzione tecnico professionale. Partecipano ai Poli, tra gli altri soggetti, il Comune di Benevento, la Camera di Commercio, Confidustria, l'Amministrazione Provinciale e l'Università degli Studi del Sannio. Risulta buono il livello di realizzazione di stage in aziende di settore con finanziamento PON o famiglie. Il progetto nazionale FIXO permette l'inserimento del curriculum degli alunni dell'Istituto in un database ad uso della aziende.



Le scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza e di debolezza:

Il punteggio di Italiano e Matematica della scuola alle prove INVALSI è inferiore rispetto a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. I punteggi delle diverse classi in italiano e/o matematica sono molto distanti e la varianza tra classi in italiano e/o matematica è decisamente superiore a quella media. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica è superiore alla media nazionale.

I. PIANO DI MIGLIORAMENTO

In conseguenza di ciò, la scuola ha deciso di integrare le priorità / i traguardi / gli obiettivi del RAV con i seguenti;

progetti finalizzati alla “Qualità d’aula”

integrare le competenze con apprendimenti non formali e informali

collaborazioni eTwinning

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell’utenza come di seguito specificati:

gli Studenti,

le Famiglie ,

i Consigli di Classe e di Istituto;

le Associazioni sul Territorio;

Si formulano le seguenti proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

diminuzione dell'abbandono e dell’insuccesso scolastico;

riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento ;

rafforzamento delle competenze di base degli studenti, rispetto ai livelli di partenza

riduzione del numero di alunni che dopo la qualifica non si diplomano;

migliorare gli esiti in matematica e italiano al biennio;

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

Rientrare nella media di abbandoni provinciali e precisamente portare gli abbandoni dell’istituto entro il 10% ;



Rientrare nella media regionale;

Miglioramento degli esiti ( non è importante la percentuale, ma almeno una tendenza positiva)

Miglioramento dei risultati nelle prove standardizzate.

Valorizzare gli esiti a distanza degli studenti

e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

non adeguati risultati sia scolastici che afferenti alle prove standardizzate nazionali

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

Potenziamento della didattica e valutazione per competenze

Aumentare l'attualizzazione di pratiche didattiche quali FlippedClassroom, Cooperative learning, storytelling e didattiche individualizzate

aumento diffusione LIM nelle aule

Migliorare la verticalizzazione dell'istruzione

Incentivare il rapporto con il mondo del lavoro, attraverso la realizzazione di un database afferente ad alunni in uscita e relativo inserimento nel mondo del lavoro

e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

ottimizzare il curricolo, la progettazione e la valutazione

favorire quanto più possibile l’ambiente di apprendimento soprattutto laboratoriale

favorire la continuità e orientamento

agevolare l’integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Il PdM viene indicato in allegato 1.

Viene rispettata la coerenza tra il POF triennale, il rapporto di autovalutazione, il piano di

miglioramento.



I. PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA

ISTITUTI PROFESSIONALI

Settore “INDUSTRIA E ARTIGIANATO”:Ist. Prof. “Luigi Palmieri”

Settore “SERVIZI”: Ist. Prof. “Marco Polo”



Gli ISTITUTI PROFESSIONALi “Luigi Palmieri” per l’Industria e l’Artigianato e “Marco Polo”per i Servizi

Commerciali.

- si identificano nei valori sanciti nella Carta Costituzionale della Repubblica Italiana e quindi

riconoscono, tutelano e potenziano la democrazia, la parità, la multiculturalità, la dignità, il

rispetto della persona;

- persegueno lo sviluppo di una cultura del lavoro come diritto fondamentale della persona

umana e sua piena espressione;

- si propongono, quale elemento fondamentale della propria missione, di concorrere alla

formazione delle risorse umane necessarie per lo sviluppo del territorio del Sannio

beneventano;

- si ispirano ai valori dell’interesse collettivo, della trasparenza, dell’efficienza, dell’efficacia,

dell’economicità, nell’ottica del miglioramento continuo della qualità del servizio;

- sono una comunità in cui dovere di ognuno è rendere effettivo il godimento dei diritti di tutti,

perciò nessuna delle persone che la compongono ritiene estraneo alla propria competenza

quanto avviene nella scuola ed ognuna di esse riconosce nel collaborare al buon

funzionamento della scuola un proprio dovere.

Terminata la scuola media, molti giovani cercano un percorso formativo che consenta loro di entrare il prima possibile nel mondo del lavoro.

Gli Istituti Professionali rappresentano la risposta a questa esigenza: la via più rapida di accesso al lavoro senza però rinunciare a fruire dei vantaggi del sistema scolastico.

Alcune fondamentali considerazioni spiegano perché sia importante acquisire a scuola le basi della professionalità.



Il mondo del lavoro, nei Paesi ad economia avanzata come è ormai il nostro, è contraddistinto dalla continua e veloce evoluzione dei ruoli lavorativi, delle figure professionali, dei sistemi di produzione e, quindi, delle competenze necessarie a chi vi opera.

Inoltre, il diffondersi dell'uso di complesse tecnologie in tutti i settori fa sì che il lavoro umano si concentri nelle fasi di programmazione e controllo della produzione.

Ciascun giovane che si volge ai lavoro deve, quindi, essere formato in modo da potere affrontare frequenti avvicendamenti delle proprie funzioni e perfino cambiamenti radicali del tipo di lavoro che svolgerà. Egli dovrà porsi e risolvere problemi sempre nuovi e tanto più otterrà positivi risultati, quanto più sarà capace di evolversi e convertirsi: la più preziosa delle sue qualità dovrà essere l'attitudine ad imparare ancora.

Questo "modo di essere" si consegue nella scuola: percorsi di formazione troppo presto caratterizzati da prevalenti attività addestrative o semplicemente operative possono avere qualche utilità a breve termine, ma non sono adatti a porre basi forti per rimanere nel tempo, validamente, nel lavoro.

Negli istituti professionali, perciò, i primi anni del corso di studio sono finalizzati a far conseguire ai giovani un primo livello di professionalità insieme ad un prezioso patrimonio di cultura, di abilità e di attitudini.

La specializzazione in ambiti precisi di lavoro si consegue nel quarto e quinto anno, anche con cicli di lezioni tenute da consulenti che già sono esperti professionisti nel settore e con periodi di scuola - lavoro in azienda (“ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO”), mentre contemporaneamente gli allievi continuano lo studio di discipline umanistiche, scientifiche e tecnologiche per rafforzare le basi della professionalità con una formazione culturale ed umana piena.

Su queste premesse è costruito il quadro degli insegnamenti che si impartiscono negli istituti professionali.

STORIA DEGLI ISTITUTI

Gli Istituti Professionali di Stato, creati negli anni cinquanta per formare tecnici qualificati di primo livello, sono istituti di II grado caratterizzati dalla presenza di un “ciclo corto”, cioè da curricoli triennali che consentono un rapido accesso al mondo del lavoro. Dal 1969 sono stati istituiti bienni di completamento che conducono al conseguimento del diploma professionale.

Con il D.M. 24 aprile 1992, dopo un programma triennale di sperimentazione assistita denominata “Progetto ‘92 “, l’istruzione professionale ha dato l’avvio ai “nuovi orari e programmi di insegnamento” il cui obiettivo è quello di assicurare allo studente una competenza professionale ed insieme quella formazione civile del cittadino e del lavoratore che si pone come domanda fondamentale e come diritto costituzionale garantito.

Tale rinnovamento ha ottenuto apprezzamento e significativi riconoscimenti da parte della Comunità Economica Europea e dal mondo del lavoro, con i quali si sono siglate intese di collaborazione.

Istituto Professionale Industria e Artigianato “Luigi Palmieri”

L’I.P.I.A. “L. Palmieri” cominciò ad operare il 1-10-1952 come sede di corsi di qualifica professionale svolti nell’ambito delle attività dell’Istituto Tecnico Industriale di Benevento “G.B. Lucarelli”, ma già con il 1° ottobre 1956 ottenne il riconoscimento giuridico della propria autonomia e fu intitolato a Luigi Palmieri, un insigne fisico e matematico sannita dell’ottocento che seppe coniugare il rigore della scienza con la creatività, inventando diversi strumenti scientifici, tra cui il sismografo.



Ben presto il Palmieri diventò un istituto complesso e vasto con l’apertura delle sedi coordinate (Airola, Telese, Pontelandolfo): il suo prevalente orientamento verso i settori elettrico e meccanico, con le opportunità di lavoro che offrivano, la sua inclinazione verso l’attività pratica, la disponibilità di strutture e di personale richiamavano nelle sue aule sempre più alunni.

Dall’anno scolastico 1969-70 il Palmieri ha costantemente diversificato ed ampliato la sua offerta formativa. Cominciò con un corso post-qualifica per Tecnici delle Industrie Elettriche ed Elettroniche, riservato ai qualificati del settore, passò attraverso la creazione dell’indirizzo per Tecnico dell’Abbigliamento e della Moda, di quello per Tecnico Chimico – biologico, di quello per l’Industria Orafa, fino a giungere all’ultimo di Tecnico Multimediale.

Appena fu proposto il “Progetto ’92”, che innovò profondamente l’Istruzione Professionale, il Palmieri vi aderì.

Con questo nuovo ordinamento la nostra scuola ha del tutto eliminato la tendenza a fare pura e semplice formazione professionale come diretta preparazione ad un lavoro, ed ha assunto il carattere di scuola superiore di secondo grado.

Oggi è, quindi, una scuola superiore come tutte le altre – e difatti rilascia un diploma che consente l’accesso all’università - ma rispetto alle comuni scuole secondarie svolge un ruolo del tutto particolare. Infatti, interagendo con la Formazione Professionale Regionale (Istruzione e Formazione Professionale I.eF.P.), con gli Enti Locali e con le realtà aziendali.

Può infatti avviare al lavoro i giovani anche solo dopo un breve ciclo di studi: già al terzo anno i nostri alunni conseguono una “qualifica” che consente l’accesso al lavoro come “operatore”. Al quinto anno, poi, gli alunni conseguono il diploma di maturità che, insieme alla qualifica di secondo livello riconosciuta dalla Regione, premette l’accesso sia al lavoro come “tecnico”, sia agli studi universitari .

Istituto Professionale per i Servizi Commerciali “Marco Polo”

l'Istituto Professionale “Marco Polo” trova le sue più lontane origini nella Regia Scuola Tecnica ad Avviamento Commerciale, istituita ufficialmente nel 1941. Il “Marco Polo” può essere considerato il diretto discendente della vecchia e gloriosa Scuola Tecnica Commerciale “Federico Torre”, che formò intere generazioni di studenti sanniti fino all’inizio degli anni Sessanta.

Con l’anno scolastico 1961-62 nacque la Media unificata “Federico Torre”, mentre la Scuola Tecnica Commerciale, con D.P.R. 30 settembre 1961 n.1945, si trasformò in Istituto professionale per il commercio (intitolato “Marco Polo” su decisione unanime assunta dal collegio docenti il 22 febbraio 1968), mantenendo la vecchia sede in Via Bartolomeo Camerario e in via Marmorale. Il nuovo istituto, si articolò inizialmente in un corso biennale per stenodattilografi e in alcuni corsi triennali per segretari d’azienda e contabili e, successivamente, in un biennio post-qualifica per “analisti contabili” e per “segretari d’amministrazione. Negli anni settanta l’istituto ebbe una forte espansione, infatti contava 57 classi e ben 8 scuole coordinate (Airola, Arpaia, Amorosi, Montesarchio, Frasso Telesino, Pontelandolfo, Colle Sannita, Baselice), diventate negli anni successivi scuole autonome.

Dal 1989 l’I.P.S.S.C.T.S. (Istituto Professionale per i Servizi Commerciali,Turistici e Sociali), è ubicato nella nuova sede di Via S. Colomba al Rione Libertà.

Con l’entrata in vigore del Nuovo Ordinamento dell'Istruzione Professionale, dall'anno scolastico 1992/93, questa scuola ha acquistato un ruolo peculiare e importantissimo: che non è tanto quello di poter inserire in breve tempo al lavoro i giovani dopo un ciclo di studi triennale, oppure di completare con altri due anni la



formazione a livello medio, quanto quello di interagire con la formazione regionale, con gli Enti locali, con le realtà aziendali, in un rapporto teso ad una formazione attiva e competente.

Piano Triennale dell'Offerta Formativa 2016-1910


PROSPETTO GENERALE DELL’OFFERTA FORMATIVAIstituti Professionali “Palmieri” – “Polo”

Indirizzo

Articolazione Opzioni

Istruzione e Formazione

ProfessionaleEx Qualifica

Dipl

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prof

essi

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Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili

Operatore elettrico-elettronico

DIPLOMA

Operatore di impianti termoidraulici

Manutenzione dei mezzi di trasporto

Operatore riparatore veicoli a motore

PROD

UZIO

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DUST

RIAL

I ED

ARTI

GIAN

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Industria ProduzioniAudiovisive

Operatore grafico multimediale

Artigianato

Produzioni tessili sartoriali

Operatore dell’abbigliamento

Produzioni artigianali del territorio

Operatore delle lavorazioni artistiche

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IZI Operatore

Amministrativo-segretariale

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Promozione commerciale e pubblicitaria

Operatore ai servizi di vendita

(*) Le Qualifiche Professionali Triennali (I.eF.P.) verranno attivate dall’I.P.I.A. “L. Palmieri” e dall’I.P.S.C.T.”M. Polo” secondo modalità e procedure che verranno indicate dalla Regione Campania.



IL CONTESTO E LE ESIGENZE FORMATIVE

La provincia di Benevento è compresa nella fascia A delle aree ad obiettivo 1, definite dall’Unione Europea come zone depresse da un punto di vista economico e quindi possibili destinatarie della quota maggiore dei contributi comunitari per lo sviluppo.

Il tessuto produttivo locale – caratterizzato dalla fortissima incidenza del settore agricolo e, nell’ambito del terziario, dell’attività commerciale - rivela l’assoluta prevalenza delle imprese individuali, quindi di dimensione piccola e piccolissima (poche aziende hanno più di 9 addetti). In tale quadro, la presenza artigiana appare superiore sia in termini di numero di imprese che in riferimento al peso sul valore aggiunto, alla media regionale. Queste caratteristiche spiegano perché questa provincia sia rimasta pressoché estranea alle dinamiche di deindustrializzazione ed attualmente di re-industrializzazione che hanno contraddistinto gli anni più recenti della storia della Campania. Da ciò anche l’immobilismo economico.

Tuttavia, si colgono – specialmente negli ultimissimi anni- segnali di vitalità e di dinamismo legati sia all’iniziativa privata (specialmente nel settore dei servizi ed in particolare alle tecnologie informatiche) che alla comunione di sforzi in atto tra istituzioni, mondo del lavoro, università: i vari Patti Territoriali ne sono l’esito più evidente e puntano al potenziamento del sistema di industrializzazione leggera finalizzata ad uno sviluppo socio-economico armonico e sostenibile.

Come è naturale, il nostro territorio non è però isolato dal più generale contesto italiano ed europeo: anche qui si sentono forti le esigenze poste dalla globalizzazione dei mercati e del lavoro. I giovani del nostro territorio, come tutti gli altri europei, dovranno essere in grado di spostarsi con facilità –dovranno, quindi, esservi mentalmente ed emotivamente preparati- nei luoghi in cui la produzione cui vogliono essere addetti si troverà.

Questo processo di sviluppo ha bisogno, come condizione per ulteriormente evolversi, di uomini adeguatamente formati e quindi pone delle esigenze formative che possono così riassumersi:

specializzazione professionale, intesa come acquisizione di competenze professionali operative, spendibili direttamente nel mondo del lavoro sia nell’ambito dell’artigianato, sia nell’ambito industriale;

polivalenza formativa, intesa come acquisizione di competenze culturali e professionali trasversali alla pluralità dei saperi;

flessibilità, intesa come acquisizione di una mentalità basata sulla capacità di interpretare con tempestività il cambiamento delle procedure, delle tecniche e dei metodi e delle competenze di “problemsolving”;

capacità di comunicare in almeno una lingua straniera; capacità imprenditoriale, intesa sia come capacità di individuare settori ed occasioni di

autonomo lavoro, sia come capacità di sapersi orientare e proporre nel mondo del lavoro dipendente; certificazione riconosciuta almeno in ambito europeo delle competenze acquisite.Queste esigenze trovano nel curricolo degli indirizzi di studio e nelle attività di ampliamento

del’offerta formativa del “Palmieri-Polo” piena rispondenza e costituiscono, pertanto, le finalità ultime della nostra azione educativa.

LE SCELTE PEDAGOGICO-DIDATTICHE RELATIVE AL BIENNIO

L’introduzione del nuovo obbligo scolastico, fino a 16 anni, e la conseguente, successiva riforma dei curricoli avvengono nel momento in cui la Commissione Europea ha raccomandato l’adozione di “competenze chiave” – da conseguire al termine dell’istruzione obbligatoria e quali che siano i curricoli seguiti - comuni in tutto il territorio dell’Unione Europea: tali da consentire a tutti i cittadini una partecipazione attiva alla vita sociale ed economica. Definita la competenza come capacità di attivare



conoscenze, attività e atteggiamenti del proprio comportamento (intellettuale, concreto e sociale) in diversi contesti di vita, per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione, il Parlamento ed il Consiglio europeo hanno individuato otto competenze chiave che il Ministro della Pubblica Istruzione ha recepito e che il Palmieri-Polo ha già accolto.

A partire da questo anno scolastico, e a seguito delle specifiche direttive presenti nella Delibera n.211 28-06-2013 della Regione Campania, l’attività del biennio – i cui alunni seguiranno comunque il curricolo già fissato dalla riforma partita l’a.s. 2010-2011, sia come discipline sia come quadro orario (vedi in seguito) - sarà, dunque, impostata in modo che al termine dello stesso biennio, gli allievi abbiano conseguito “competenze” chiave e di base, nelle discipline professionali, nonché nei quattro “assi” indicati dalla “lettera” come “asse dei linguaggi”, “asse matematico”, “asse scientifico-tecnologico” ed “asse storico sociale”.

Particolare attenzione il Palmieri-Polo dedicherà, anche per il biennio, a competenze che si stanno rivelando come sempre più determinanti nella società attuale come il “problemsolving”, il “project management”, l’uso delle tecnologie informatiche.

Anche se il biennio obbligatorio non ha carattere terminale, tutte le competenze acquisite saranno certificate a parte, sicché al termine del triennio, l’alunno riceverà, oltre alla certificazione liberatoria dell’obbligo ed alla pagella di rito, un “certificazione delle competenze” in cui le stesse saranno analiticamente descritte secondo la modulistica approntata dalla Regione Campania e reperibile come allegato della Delibera regionale n.211 del 28-06-2013.

Il terzo anno – al termine del quale l’alunno consegue una qualifica e cioè un titolo finito- mirerà principalmente a rafforzare le competenze dell’area tecnico-professionale e gli alunni lavoreranno, come negli anni successivi, a progetti che facciano approfondire i saperi e le competenze prettamente tecnici dei singli indirizzi.

Durante il secondo anno sono previste almeno 80 ore di stage, mentre al terzo le ore di stage assommano almeno 120. Per il quarto e quinto anno i minimi sono invece di 66 ore annue.

Gli obiettivi e le finalità indicati saranno perseguiti mediante le seguenti

STRATEGIE FORMATIVE

● DIDATTICA MODULARE : La programmazione annuale sarà predisposta per moduli, da svolgersi per fasi. Al termine di ciascuna fase (come da calendario allegato) ci sarà una verifica, formalizzata su un’apposita scheda, delle attività svolte, delle prove effettuate e dei risultati conseguiti. Tale scelta metodologica consentirà di controllare tempestivamente il fenomeno della dispersione scolastica soprattutto nelle classi prime e quarte, di monitorare il profitto degli alunni al fine di predisporre prontamente, già nei prime mesi dell’anno scolastico, interventi integrativi di recupero tesi al raggiungimento del successo formativo.



STRUTTURA DELLA DIDATTICA IMPOSTATA IN 3 FASI

Trimestre Fase Dateimportanti Attività

PRIMO1A

dal 16 Settembreal 09 Dicembre

16 SettembreInizio 1°Trimestre Prove di ingresso classi prime

Inizi DicembreScrutiniRicevimento e colloquio con genitori (Pagelle)

SECONDO2A

dal 10 Dicembreal 10 Marzo

Fine MARZO Scrutini 2° Trimestre (Pagelle)

Inizi Aprile Ricevimento e colloquio con genitori (Pagelle)

TERZO3A

dal 11 Marzoal 07 Giugno

MaggioEsami preliminari agli esami di qualifica e simulazioni prove scritte degli Esami di Stato

Maggio - Giugno Esami di QUALIFICA

Maggio Scelta libri testo

Adempimenti finali

A partire dal 8 Giugno Scrutini FINALI

20 Giugno – 10 Luglio Esami di STATO

LuglioCorsi di recupero debiti contrattiEsami finali debiti contratti agli scrutini finali

● I DIPARTIMENTILa progettazione formativa delle istituzioni scolastiche è lo strumento per rispondere alle esigenze degli studenti, del contesto socio-culturale e ai fabbisogni del territorio e del mondo del lavoro e delle professioni; essa valorizza la funzione dei docenti che programmano le proprie attività sulla base degli obiettivi indicati nel piano dell’offerta formativa di ciascun istituto.L’impianto dei nuovi ordinamenti degli istituti professionali richiede che la progettazione formativa sia sostenuta da forme organizzative che pongano, al centro delle strategie didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica laboratoriale, la costruzione dei percorsi di insegnamento/ apprendimento in contesti reali, quali l’alternanza scuola-lavoro, il raccordo con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per realizzare progetti condivisi.A questo fine, come già avviene in molti casi, è utile che gli istituti professionali si dotino, nella loro autonomia, di dipartimenti quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, di supporto alla didattica e alla progettazione (art. 5, comma 3, punto d) del Regolamento). Essi costituiscono un efficace modello organizzativo per favorire un maggior raccordo tra i vari ambiti disciplinari e per realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze, all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti.



L’istituzione dei dipartimenti assume, pertanto, valenza strategica per valorizzare la dimensione collegiale e co-operativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di insegnamento-apprendimento.I dipartimenti, quale possibile articolazione interna del collegio dei docenti, presidiano la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo, vigilano sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze previste nei profili dei vari indirizzi, la cui attuazione è facilitata da una progettualità condivisa e un’articolazione flessibile.Le tipologie di attività che i dipartimenti svolgono sono strettamente correlate alle esperienze annualmente realizzate dalla scuola e agli obiettivi di sviluppo e di miglioramento che si intendono perseguire.In particolare, nel primo biennio, i dipartimenti svolgono una funzione strategica per il consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base per la lingua italiana, la lingua straniera e la matematica, per il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le aree di indirizzo.

In generale, i dipartimenti individuano i bisogni formativi e definiscono i piani di aggiornamento del personale, promuovono e sostengono la condivisione degli obiettivi educativi e la diffusione delle metodologie più efficaci per migliorare i risultati di apprendimento degli studenti.Gli istituti professionali definiscono, nella loro autonomia e nel rispetto delle tutele contrattuali in materia di organizzazione del lavoro, le modalità di costituzione dei dipartimenti e le regole per il loro funzionamento. Come da regolamento, gli I.P. Palmieri Polo prevedono forme molto flessibili e poco strutturate, con forme di comunicazione in presenza e in rete tra i docenti e gli altri soggetti interessati.

n° Titolo Dipartimento Materie afferenti1° Asse culturale del linguaggio Italiano, Storia, Geografia, Diritto, Inglese, Religione.

2° Asse culturale scientifico Matematica, Fisica, Chimica, Scienze della terra, Educazione fisica,Sostegno.

3° Asse tecnico -professionaleManutenzione e Assistenza Tecnica Tutte le materie tecnico-professionali del settore M.A.T.

4° Asse tecnico -professionaleProduzione Industriale e Artigianale Tutte le materie tecnico-professionali del settore P.I.A.

5° Asse tecnico -professionaleCommerciale e Turistico

Tutte le materie tecnico-professionali del settore Commerciale e turistico

● SUCCESSO FORMATIVO :la scuola c’è perché tutti gli alunni, sia pure ai livelli diversi determinati dalle loro personalità, conseguano gli obiettivi previsti ed acquisiscano le competenze stabilite. La scuola c’è perché tutte le persone che la frequentano possano avere il massimo successo possibile e pari opportunità. Il Palmieri persegue questa grande finalità non solo con l’ordinaria organizzazione della didattica ma anche con strategie ed iniziative particolari. Per gli alunni che presentano difficoltà, nel corso dell’anno vengono, ad esempio, concordati ed attivati (e gli alunni sono obbligati a parteciparvi) progetti di approfondimento e di recupero, rispondenti alle esigenze formative degli studenti.

● PROTAGONISMO DEGLI STUDENTI: gli alunni non sono inerte “materia da plasmare” ma persone in formazione, che hanno il diritto di partecipare alle scelte che le riguardano e per ciò l’intera organizzazione del Palmieri è costruita in maniera da sollecitare il protagonismo studentesco. L’assemblea di istituto, il coordinamento degli studenti, le assemblee di classe sono sia sedi istituzionali di protagonismo sia opportunità di reale intervento sulle questioni che riguardano i relativi livelli. E’ così rilevante il peso che nel



Palmieri si attribuisce al ruolo degli studenti che il Coordinamento degli Studenti –cioè l’assemblea di tutti gli studenti eletti negli Organi Collegiali della scuola- viene convocato: in seduta ordinaria una volta al mese , con la presidenza del Dirigente, per trarre un bilancio del lavoro svolto ed individuare prospettive di miglioramento; in seduta straordinaria ogni volta che il Dirigente o i rappresentanti degli studenti nel Consiglio di istituto o un terzo dei suoi componenti ne ravvisino la necessità.

● CONTRATTO FORMATIVO: l’allievo deve essere a conoscenza degli obiettivi educativi e didattici del suo curricolo, del percorso da compiere per raggiungerli, delle verifiche che si renderanno necessarie, nonché delle fasi del suo curricolo. Ogni docente è quindi impegnato ad esprimere la propria offerta formativa esplicitando il proprio stile didattico, motivando il proprio intervento educativo, i contenuti, le strategie, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione, che è sempre intesa come valutazione del processo di crescita dell’alunno e non come strumento di potere da parte dell’insegnante.

● IMPARARE FACENDO : l’acquisizione delle competenze professionali tipiche degli indirizzi attivi nel Palmieri-Polo non può avvenire solo mediante lo studio teorico, ma richiede un costante intreccio fra riflessione, esperienza, teoria insegnata, pratica. E d’altra parte gli alunni che si iscrivono al Palmieri non sono, in genere, portati a privilegiare lo studio verbale o puramente teorico ma tendono alle attività pratiche. Queste considerazioni portano il Palmieri ad adottare le strategie formative dello “imparare facendo” per le quali lo studio teorico è sempre strettamente connesso con le attività pratiche e di laboratorio: le attività di laboratorio e/o di reparto non sono pure e semplici “esercitazioni” (anche quando in orario sono indicate con tale designazione), né cieco “fare qualcosa” ma sono sempre attività ragionate e “ragionanti”, occasioni di scoperta e/o di verifica dei modelli teorici, luogo della soluzione di problemi per la quale il ricorso alla “teoria” è indispensabile.

I percorsi triennali successivi, per quanto attiene i contenuti delle discipline, seguono le indicazioni ministeriali; attueranno, però, per il conseguimento degli obiettivi, le seguenti strategie formativa:

Gli istituti Professionali sono le scuole dei laboratori.Gli Istituti Palmieri e Polo sono dotati di ben 24 laboratori.



Prospetto Laboratori e Officine 2016-2019 I.P.I.A. “L. Palmieri”

SETTOREN°

Classi afferenti3

MATERIE(con ore settimanali) N

° O

RESe

ttim

ana

li di

LABORATORIO / OFFICINA

COD

ICE

LOCA

ZIO

NE

Area Comune

1 N°10=5 prime + 5 seconde

Informatica (2)Disegno (3)

20+24=44

Informatica 3 – L.I.M. AR 02(Informatica 92 h) 1°

pianoStruttura principale

2 Informatica 4 – L.I.M.3 N°25 (tutte) Inglese (3) Min. 25 Lingua Inglese - L.I.M.4 N°11=6 prime +

5 seconde Fisica (2) Min 11 Fisica

AR 0

8(3

3 h)5 N°11=6 prime +

5 seconde Chimica (2) Min.11 Chimica

6 N°11=6 prime + 5 seconde

Biologia eScienze della terra (2)

Min.11 Lab. Ambientale

Tutte le materie tecniche del secondo biennio e del monoennio di chiusura

7N°4=1 terza + 1

quarta + 1 quinta

ElettrotecnicaElettronicaTelecomunicazioniSistemiTecn. e Tecn. Di Istallaz. e Manut.Disegno CAD

Min. 8 Informatica 1 – LIM

AR 0

2In

form

atic

a 92

h

Piano terraStruttura principale

M.A.T.

Settore Meccanico

Settore Termico

Settore Elettrico

Settore Elettronico

8N°6= 2 prime + 1 seconda + 3

terze

Laboratori Tecnologici ed esercitazioni (3)Tecnol. Meccan. (5)

16 Officina Macchine Utensili convenzionali

AR 0

1(M

ecca

nica

48

h)

Piano terra palazzina

9 N°1 terza

Laboratori Tecnologici ed esercitazioni (4)Tecnologie e tecniche di diagn. e manuten. dei mezzi di trasp. (2)

4+4=8

Officina Meccanica Automobilistica

10

N°2=1 seconda e 1 terza

Laboratori Tecnologici ed esercitazioni (3)Laboratori Tecnologici ed esercitazioni (4)Tecnologie e tecniche di install, e di manuten. di apparati e imp. Civili e industr.(3)

10 Termotecnica e saldatura

11

N°2= 1 quarta + 1 quinta Impianti termici (16) 12 Impianti Termici

1° Piano palazzina

12

N°5= 3 terze +1 quarta + 1

quinta

Tecnol. Mecc. e applic. (5)Tecnologia meccanica (8)Tecnica della prod. (8)

2x3 + 1+1=8 Tecnologia Meccanica AR

01

(Mec

cani

ca 2

4h) Piano

terraStruttura principale

13

N°2=1 quarta + 1 quinta

Tecnologia meccanica (8)Tecnica della prod. (8)

2x6=12

Macchine Utensili C.N.C.

14 N°3 terze Tecnol. Mecc. e applic.

(5) 4 Linea di produzione per stampaggio

15

N°7=N°3 terze + 2quarte + 2

quinteTecnologia MeccanicaSistemi Automatici 3+2+2

Sistemi ed automazione elettropneumatica e P.L.C.

?1° Piano palazzina

16

N°9= 2 prime + 1 seconda + 3 terze + 1

quarta + 2 quinte

ElettrotecnicaElettronicaTelecomunicazioniSistemiTecn. e Tecn. di Istallaz. e Manut.Tecn. Elettriche Elettron.

Min. 48

Misure Elettriche

AR 0

2(E

lett

roni

ca 4

8h)

1° Piano palazzina

17 Automazione industr.18 Impianti Elettrici19 Telecomunicazioni

20 Elettronica di base



SETTOREN°

Classi afferenti3

MATERIE(con ore settimanali)

N°

ORE

Sett

iman

ali

di a

ttiv

ità

LABORATORIO / OFFICINA

COD

ICE

LOCAZIONE

P.I.A.

Settore Abbigliamento e Moda

21

N°8= 2 prime + 2 seconde + 2 terze + 1 quarta + 1 quinta

Informatica (3)Disegno (3)Disegno (4)Progettaz. Tessile (6)

12+1+1+1=15

Informatica 2, Disegno Moda computerizzato, LIM

AR 0

2(I

nfor

mat

ica

Piano terraStruttura principale

22


Disegno (3)Disegno (4)Progettaz. Tessile (6)

4+4+3+3=14 Disegno Moda

AR 2

2(M

oda

48 h

)

23


Laboratori ed esercit. (3)Laboratori ed esercit. (5)Laborat. Confezioni (5)

32 Modellistica e Confezioni

Settore economico e commerciale

24 3

Tecniche servizi comm.Tecniche di comunicazione

12 Informatica applicata Sede Polo

TOTALI 24

● DIDATTICA DEI PROGETTI: poiché l’apprendimento è più facile e duraturo quando si conosce il “senso” di quello che si sta studiando e poiché questo “senso” non si trasmette mediante “lezioni”, tutte le volte in cui ciò è possibile i moduli oggetto di studio saranno coordinati alla realizzazione di veri e propri progetti che si chiuderanno con dei “prodotti finiti” rientranti tra quelli che costituiscono la normale attività per gli operatori che hanno la loro qualifica professionale e che vanno ad arricchire la dotazione del Palmieri.

● FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVALa stragrande maggioranza degli alunni del Palmieri proviene da fuori città ed ha quindi problemi notevoli circa gli orari sia di entrata che di uscita. Per evitare i disagi conseguenti, l’orario di ingresso deve essere fissato alle ore 8,00, mentre quello di uscita alle ore 13,00.

Questo tipo di intervento si intreccia con quello delle attività di integrazione e di recupero (_______). Alla luce della nuova normativa sul recupero debiti esull’esame di stato (che prevede per l’ammissione l’obbligo del saldo dei debiti conseguiti nel triennio finale), la scuola attiverà corsi di recupero in quasi tutte le discipline. Tali corsi saranno effettuati tra il 15 giugno ed il 20 luglio. Entro la fine del mese di luglio ci saranno prove strutturate di accertamento dell’avvenuto superamento del debito.

Nel corso dell’anno la scuola attiverà interventi per gli alunni in difficoltà subito dopo la prima verifica. Le attività saranno comunicate agli alunni e alle famiglie, documentate dagli insegnanti e registrate dai Consigli di Classe nelle forme e negli esiti. La frequenza alle attività è obbligatoria per gli studenti segnalati dal Consiglio di Classe e l’eventuale assenza dovrà essere giustificata dalla famiglia.

● ATTIVITÀ PREMIANTIPer gli alunni particolarmente meritevoli sono previste attività premianti quali:

visite aziendali, attività sportive, progetti speciali, gite di istruzione.

● FUNZIONI STRUMENTALI

La scelta delle aree di cui si occupano le “funzioni strumentali” deriva dalle seguenti esigenze:

a. AREA SUPPORTO DIDATTICA: poiché si tende al miglioramento continuo, nell’ottica della qualità, del servizio offerto, si rende necessario disporre di un referente apposito che svolga azione di formazione sulla qualità, anche con interventi a livello operativo, a cominciare dal monitoraggio sistematico di quanto si viene realizzando in rapporto a quanto ci si propone di realizzare;



b. REGISTRO ELETTRONICO E SITO WEB: la necessità di soddisfare le esigenze di informazione delle famiglie, per alcuni diventata oramai una ossessione fine a se stessa, prevede la assoluta priorità di aggiornare questo fenomeno di massa tra il multimediatico ed il pseudo gossip che trova ricettacolo in quello strumento di controllo militare che è la rete (Web). Ecco quindi il sito internet ed il registro elettronico che, pur rinunziando ad ogni sicurezza di privacy, diventano strumento essenziale del moderno progresso erroneamente definito tecnologico;

c. ORIENTAMENTO: altra funzione viene utilizzata per coordinare lo sviluppo ed il potenziamento dell’azione di orientamento. Questo vale sia per l’Orientamento in ingresso che per l’Orientamento in uscita. L’O. in ingresso vede come target i ragazzi della provincia alunni delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado: attraverso una serie di incontri presso le scuole medie e presso le strutture degli I.P. si chiariscono, ai ragazzi interessati o semplicemente a quelli ancora indecisi, le prospettive dell’offerta formativa del Palmieri-Polo. Tra le varie azioni sono previsti incontri e dimostrazioni nei vari laboratori dell’Istituto (ben 25 secondo la tabella presente nell’apposita sezione di questo documento). Riguardo, invece, l’orientamento in uscita, questo cede come target gli alunni interni del quinto anno. Riorganizzeranno all’uopo incontri, presso le strutture degli I.P. con vari enti relativi al mondo del lavoro ed all’università. Verranno ospitate delegazioni universitarie, dei vari corpi delle Forze armate, della Polizia di Stato, ecc. La F.S. preposta si occuperà del coordinamento e della logistica di queste operazioni. La F.S. sarà inoltre un membro di elezione dello staff che, nell’ambito del progetto F.I.xO. aiuterà nelle scelte gli alunni in uscita servendosi di un apposito Ufficio di Placement.

d. GESTIONE EVENTI:Tale F.S. manterrà i contatti con le aziende parter degli I.P. insieme alla figura prevista per l’Orientamento ed alla apposita commissione referente per l’Alternanza Scuola-Lavoro, si occuperà della raccolta ed archiviazione del materiale cartaceo e digitale relativo a programmazioni didattiche, programmi finali, relazioni finale e documenti programmatici dell’azione didattica di tutti gli insegnanti. La funzione principale, però, di tale figura è relativa alla gestione di ogni tipologia di evento: sia le gite scolastiche, le visite di istruzione brevi o di più giorni, sia gli eventi interni agli I.P. quali, ad esempio, le sfilate di moda.

In pratica, quindi, sono individuate n°4 Funzioni Strumentali che riassumono le figure e le incombenze sopra menzionate. Le F.S. in oggetto sono le seguenti:

AREA1 AREA SUPPORTO DIDATTICA2 REGISTRO ELETTRONICO E SITO WEB3 ORIENTAMENTO4 GESTIONE EVENTI

Una schematizzazione delle loro incombenze è la seguente.

Area1: SUPPORTO DIDATTICA1. Organizzazione scrutini intermedi e finali.2. Organizzazione Consigli di classe.3. Organizzazione Corsi di recupero e di approfondimento.4. Organizzazione Esami di qualifica (Nuovi Esami I.eF.P.).5. Modulistica scrutini e di qualsiasi altro genere.



Area2: REGISTRO ELETTRONICO E SITO WEB1. Supporto ai docenti nella conduzione del registro elettronico.2. Monitoraggio sito WEB.3. Raccolta periodica di dati, eventi, date, progetti e quant’altro nell’evolversi dell’Istituto sia inseribile sul sito.4. Cura di altri supporti media di interesse scolastico.

Area3: ORIENTAMENTO1. Rapporti con famiglie (Supporto Coordinatori di classe). Contatto e ricevimento genitori.2. Orientamento in ingresso.3. Orientamento in uscita.4. Supervisione alla creazione di materiale, cartaceo, video o multimedia, destinato alla diffusione esterna pro orientamento.5. Rapporti con territorio.

Area 3. GESTIONE EVENTI1. Rapporti con aziende.2. Raccolta e archiviazione programmi, programmazioni, relazioni.3. Gestione archivio verbali di qualsiasi tipologia.4. Gestione e Coordinamento Progetti P.O.F..5. Organizzazione gite e visite di Istruzione.6. Organizzazione eventi.

ANIMATORE DIGITALE

LA VALUTAZIONE Momento essenziale di ogni percorso è sicuramente quello della valutazione che nel Palmieri-Polo éintesa come verifica dell’efficacia di ogni intervento. Essa ha, pertanto, un momento formativo durante i singoli trimestri ed un momento sommativo al loro termine.

Con il momento formativo si intende ottenere che l’alunno possa conoscere quali risultati ha ottenuto nelle varie fasi intermedie del processo: quindi egli conoscerà, ad ogni verifica, non solo il voto motivato che ha conseguito ma anche il percorso che ancora gli resta da fare e come deve regolarsi.

Nel momento sommativo l’alunno deve potere apprezzare la assoluta trasparenza della valutazione che ha ricevuto, deve poterla confrontare con la valutazione ricevuta dagli altri e per ciò tutti i docenti utilizzano gli stessi parametri contenuta in un’unica griglia di indicatori che viene illustrata, in funzione dei singoli programmi, agli alunni sin dal primo giorno, a cura dei docenti.

Per quanto riguarda la valutazione degli alunni, il Palmieri utilizza il trimestre per consentire a tutti una maggiore flessibilità del lavoro. Al termine del primo e del secondo trimestre agli alunni viene consegnato un “certificato” sostitutivo della pagella con l’indicazione dei risultati numerici (in decimi) che hanno ottenuto fino a quel momento. La consegna di tali certificazioni, avviene, da parte dei coordinatori di classe, durante specifici incontri tra le famiglie ed il corpo docente tutto, programmate, come dalla tabella delle pagine precedenti, al termine del primo e del secondo trimestre.



Essendo stato ripristinato dalla recente normativa il peso del voto di condotta, le valutazioni, trimestrale e finale, degli alunni saranno condotte assegnando semplicemente un voto in decimi in ciascuna disciplina ed un voto complessivo di condotta.

Vista la libertà di scelta voluta dalla normativa relativa all’autonomia scolastica, per ogni materia sarà espressa una valutazione numerica del profitto relativa allo scritto, all’orale, al pratico e al grafico a secondo delle caratteristiche specifiche e peculiari della materia stessa. Solo al terzo trimestre il voto sarà unico per ogni materia.

ASSEGNAZIONE DEL VOTO PER LA SINGOLA DISCIPLINA

La valutazione sarà attenta ad indicatori di carattere specifico, e cioè strettamente legati alla singola disciplina, e ad indicatori di carattere generale, e cioè comuni a tutte le discipline o trasversali, così come indicato nella seguente tabella.

TABELLA DEGLI INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

Indicatori Valutazione Conversione in decimi

1 2 3 L'allievo si è sistematicamente rifiutato di partecipare al dialogo educativo, di studiare, di sottoporsi alle verifiche individuali e collettive

Insufficienza gravissima 1 - 3

L'allievo possiede poche, elementari, non coordinate e confuse notizie degli argomenti che sono stati oggetto di studio. Non riesce ad applicare le conoscenze in situazioni nuove e non è in grado di formulare giudizi sugli argomenti studiati.

Insufficienza grave 4

Pur essendo in grado di applicare quanto conosce a situazioni semplici, l'allievo ha conoscenze superficiali e non organiche sugli argomenti oggetto di studio ed infatti ignora o fraintende alcuni temi importanti ed è insicuro nell'uso del linguaggio della disciplina.

Insufficienza non grave 5

L'allievo ha una conoscenza complessivamente completa, anche se non approfondita, della maggior parte degli argomenti che sono stati oggetto di studio. Riesce ad applicare in situazioni nuove le conoscenze che ha acquisito.

Sufficiente 6

L'allievo conosce in modo organico e sicuro gli argomenti che sono stati oggetto di studio, tra i più importanti dei quali sa stabilire relazioni e confronti. Riesce ad applicare in situazioni nuove le conoscenze che ha acquisito.

Discreto 7

L'allievo ha una conoscenza organica e approfondita degli argomenti che sono stati oggetto di studio e sa stabilire tra essi relazioni e confronti per ottenerne analisi approfondite. Applica con sicurezza a situazioni nuove quanto conosce.

Buono 8



L'allievo utilizza in modo puntuale il linguaggio della disciplina, della quale conosce in modo approfondito i contenuti che sono stati oggetto di studio. È in grado di effettuare valutazioni critiche e di trasferire nella quotidianità lavorativa quanto ha appreso; ha seguito con interesse e costanza, attivamente, partecipando al lavoro comune.

Ottimo 9

L'allievo conosce in modo approfondito e critico la disciplina, che ha studiato anche con apporti personali ed a livello interdisciplinare. Ha acquisito tutte le abilità/ competenze specifiche e non ha bisogno di ulteriore guida per potenziarle.

Eccellente 10

Tenendosi conto del fatto che in tutte le valutazioni esistono sempre degli elementi di “apprezzamento” soggettivo non sono traducibili in affermazioni del tipo si/no, la griglia non va applicata meccanicamente: ogni elemento in cui si articola il singolo indicatore va soppesato con l’abituale capacità di contestualizzare gli eventi ed i fatti, di riconoscere con equilibrio il loro giusto peso. In sede di Consiglio di Classe per la valutazione i docenti possono presentare anche proposte espresse in numero non intero ( ad esempio 5,5): spetterà al Consiglio, anche utilizzando il bonus e comunque considerando il quadro complessivo dell’alunno, decidere se il mezzo punto sarà arrotondato all’unità superiore o a quella inferiore.

2) VOTO DI CONDOTTA

Nell’assegnazione del voto di condotta, che avviene in sede di Consiglio di Classe su proposta del Docente coordinatore del Consiglio stesso, si tiene conto del rispetto delle regole da parte dell’alunno ( se rispetta il regolamento di istituto, se è puntale nell’ingresso a scuola, se rispetta l’ambiente e le suppellettili scolastiche, se rispetta le consegne ricevute, se svolge i compiti assegnatigli, se porta rispetto ai compagni ed al personale della scuola) e della sua partecipazione alla vita della scuola (se partecipa attivamente alle attività extracurriculari, se partecipa attivamente agli organi collegiali, se la sua attività concorre a potenziare il buon nome del Palmieri, se è disponibile a collaborare in positivo con i colleghi).

Come indicato nel regolamento di Istituto, l’alunno che abbia subito ammonizioni scritte e presenti dei debiti allo scrutinio finale non può avere più di otto in condotta come l’allievo che sia stato allontanato dalla scuola fino ad un massimo di tre giorni. L’allievo che sia stato allontanato per più di tre giorni dalla scuola non può avere più di sette in condotta.

3) DETERMINAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Specialmente dopo i reiterati provvedimenti relativi agli esami di stato ed al riconoscimento delle eccellenze, questa operazione è di estrema importanza e quindi viene svolta nell’ambito dei Consigli di Classe secondo le procedure previste dalla legge. Tutti i Consigli di classe attribuiranno –nelle relative bande di oscillazione- il punteggio più alto quando la media dei voti da considerare abbia una parte decimale uguale o maggiore di 0,5.

Media dei voti CREDITO SCOLASTICO3° Anno 4° Anno 5° Anno

Media = 6.0 3 - 4 3 - 4 4 - 56 < Media ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 - 67 < Media ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 - 7



8 < Media ≤ 9 6 - 7 6 - 7 7 - 89 < Media ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 - 9

4) LA GESTIONE DEI DEBITI FORMATIVI

Cosa succede – allo stato attuale della normativa- all’alunno che durante l’anno scolastico o alla fine dell’anno scolastico presenta delle lacune in qualche disciplina?

Il D.M. n°80 del 2007 (in vigore alla stesura del presente documento) ha recentemente modificato la regolamentazione dei debiti formativi: prima dell’inizio di ciascun anno scolastico tutti i debiti formativi devono essere saldati! Quindi il D.M. n°80 non consente l’ammissione alla classe successiva in presenza di debiti non saldati!

Già al termine del 1° trimestre, dunque, la scuola ha la possibilità di avviare attività di recupero (come Corsi di Recupero o Sportello Didattico) e di seguire lo studio del singolo allievo per eliminare le insufficienze riportate. Naturalmente tutto ciò in funzione della specifica voce di bilancio che assicura gli emolumenti al personale docente incaricato dei suddetti corsi.

Per gli alunni che riporteranno insufficienze nello scrutinio finale, la procedura è la seguente: il giudizio resterà SOSPESO e saranno attivati Corsi di recupero che si svolgeranno subito dopo la fine dell’Anno Scolastico. Al termine di tali Corsi (nella seconda metà del mese di luglio) si svolgeranno le prove di verifica per accertare il superamento o meno del debito formativo. Per gli alunni che supereranno le suddette prove di verifica, il “giudizio sospeso” si trasformerà in ammissione alla classe successiva. Gli alunni che, invece, non supereranno le prove di verifica, dovranno ripetere le classe: si tratta quindi di una questione molto seria!

Naturalmente la frequenza dei corsi o delle attività di recupero è obbligatoria, a meno che non ci sia una rinuncia scritta da parte del genitore che intende far preparare il figliolo da un professore esterno alla scuola. E’ invece sempre obbligatoria la presenza alle prove di verifica: tali prove infatti hanno lo scopo di verificare gli esiti del lavoro svolto e a stabilire se l’alunno può frequentare la classe successiva. Ecco che un’assenza alla prova di verifica comporta la NON AMMISSIONE alla classe successiva.

La frequenza dei corsi o delle attività di recupero non serve quindi, da sola, a sanare i debiti o a colmare le lacune: l’alunno dovrà comunque impegnarsi in proprio con lo studio della specifica materia oggetto del debito formativo!

5) LA VALUTAZIONE DI SISTEMA

La valutazione, nel Palmieri_Polo, vuole essere prevalentemente “formativa”, nel senso che non si vuole limitare a constatare i risultati conseguiti dai singoli alunni, ma vuole favorire il successo di tutti e per ciò essa investe l’intero sistema oltre al rendimento degli allievi. In particolare, la valutazione attiene

il docentesingolo che utilizza le attività di verifica e la conseguente valutazione dei risultati per conoscere il grado e gli stili di apprendimento degli alunni nonché l’efficacia del proprio intervento formativo, anche per provvedere alle eventuali modifiche delle proprie strategie di insegnamento o all’ adeguamento del piano di lavoro annuale;

i Consigli di Classe che, rispetto agli obiettivi prefissati (generali, disciplinari, trasversali), fanno un uso ragionato e sistematico degli esiti delle verifiche, per mettere in atto le eventuali modificazioni alle programmazioni ad alle metodologie utilizzate;

l Collegio dei Docenti che, alla fine di ogni anno scolastico e sulla base dei dati forniti dal Gruppo di monitoraggio, conduce una puntuale riflessione sui risultati dei progetti avviati, su quanto e come si è realizzato del Piano dell’Offerta Formativa, sull’esito complessivo dell’ azione formativa svolta dall’intero sistema.



ATTIVITÀ DI RACCORDO E DI “ACCOGLIENZA”

Per superare il disagio che provano molti ragazzi nel passaggio dalla scuola media a quella di secondo grado, specialmente in una scuola complessa come un I.P., oltre alla normale attività di accoglienza che si svolge nei primi giorni, saranno poste in essere altre strategie: sportello alunni: con il coordinamento di un Docente, di ciò appositamente incaricato, viene creata una struttura nella quale gli alunni possono trovare – al di fuori dell’apparato burocratico che comunque è indispensabile ed ha sue regole - ogni aiuto per le esigenze della vita scolastica (dal supporto per la ricerca di un lavoro, alle giustificazioni delle assenze, alla richiesta di permessi, all’aiuto nel disbrigo delle varie pratiche, ad un primo momento di ascolto, al supporto per una attiva e consapevole partecipazione gli Organi Collegiali); tutoraggio del coordinatore di classe che, oltre a svolgere il normale lavoro di coordinamento didattico, sarà il punto di riferimento per gli alunni che potranno rivolgersi direttamente a lui per le loro difficoltà; “spazio adolescenti”: specifici momenti di supporto specialistico (da parte di psicologi della ASL) per gli alunni con particolari problemi.

INTEGRAZIONE DI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI: l’Istituto, secondo la normativa vigente, assicura l’integrazione degli studenti disabili, certificati ai sensi della legge 104 del 5 febbraio 1992, predisponendo programmazioni semplificate o differenziate utili o necessarie al successo formativo, secondo le potenzialità di ciascuno. Ogni studente diversamente abile è inserito in una classe che ne ha carico formale e sostanziale, con la risorsa aggiuntiva di un docente di sostegno.

L’integrazione scolastica degli alunni disabili ha come finalità il pieno sviluppo delle loro potenzialità nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella specializzazione.

Al fine di consentire che la risorsa- sostegno esprima tutte le sue potenzialità, alla stessa classe in cui è inserito un alunno diversamente abile possono essere assegnati insegnanti di sostegno di aree diverse, pur restando fisso ai fini della valutazione uno di essi come componente del Consiglio di Classe.

Obiettivo generale del Palmieri per gli alunni diversamente abili è quello di portarli – quando non siano ostacolo insormontabile le loro condizioni fisiche- al conseguimento dei titoli finali (qualifica e diploma) e per ciò si cerca di evitare le valutazioni differenziate.

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA: è, nella filosofia del Palmieri-Polo, l’elemento che maggiormente caratterizza l’autonomia scolastica perché consente ad ogni scuola di adeguare quanto più strettamente è possibile la propria azione alle esigenze formative del territorio inserendo nel curricolo nuove discipline o attività che meglio favoriscano la crescita delle persone sia quanto ad inserimento attivo e fattivo nel proprio territorio, sia quanto a scoperte e valorizzazione dei propri talenti. I progetti presentati ed approvati (come valenza didattica) dal Collegio Docenti per l’A.S. 2016-2019 sono i seguenti.

Elenco Progetti PTOF PALMIERI

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA E SUPERAMENTO CRITICITÀ

1. "Tra musica e poesia” - viaggio nella storia dei testi e musica campana dal 600 ai giorni nostri.2. Lingua e cultura Italiana "Insegnare ad apprendere", come acquisire un metodo di studio e



di lavoro.3. Arte del tessuto.4. Guadagnare Salute: Esperienze di Prevenzione sul territorio.5. Realizzazione di un sistema domotico utilizzando componentistica e protocolli open source.6. Sicurezza e Igiene sui luoghi di lavoro.7. Olimpiade dell'Automazione Siemens.8. Superare la dislessia attraverso l'uso del tablet.

PROGETTI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

1. Addetto alla Manutenzione degli Autoveicoli.2. Addetto alla Installazione, Diagnostica e Manutenzione di Impianti Tecnologici.3. Addetto alla progettazione e produzione del pret-a-porter con l’ausilio delle nuove tecnologie.4. Esperto installatore e manutentore Caldaie e climatizzatori.

Elenco Progetti PTOF RAMPONE

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA E SUPERAMENTO CRITICITÀ

1. Progetto "Itinerari storico-artistici e naturalistici nella Campania.2. L'olio , analizzo ,assaggio, gusto.3. WORKSHOP ”BRAND DESIGN E SELF PROMOTION”.4. COME SCRIVERE IUNA SCENEGGIATURA.5. IL GIORNALE D’ISTITUTO.6. CICLO DI SEMINARI “LE FORME DELLA COMUNICAZIONE”.7. L’USO DELLA TAVOLETTA GRAFICA.8. PROGETTO CLIL ( Content and Language Integrated Learning).9. GIOCO MATEMATICO.10. INTERNET SICURO.11. PROGETTO CISCO.12. PROGETTO ETWINNING NELLA 5B.13. PROGETTO LIFE LONG LEARN.14. PROGETTO FORMAZIONE DOCENTI SULLA SICUREZZA IN RETE.15. L’ORGANIZZATORE ANTICIPATO PER UN APPRENDIMENTO FACILITATO.16. STATISTICA PER LE CLASSI QUINTE.17. SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO FLIPPED CLASSROOM, IMPLEMENTAZIONE STORYTELLING E COOPERATIVE LEARNING DELL’ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE.



PROGETTI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

1. FORMAZIONE DELLA FIGURA DEL PERITO INFORMATICO FORENSE.2. Addetto Contabile paghe e Stipendi.3. Addetto Montaggio Video.4. Grafico WEB;5. Sviluppatore APP.6. Operatore per il Marketing nel settore dei servizi finanzari.7. Gestore Reti Informatiche8. Impresa simulata: Creare e Gestire una Web TV.9. Itinerario Turistico Scolastico “Cultura e Territorio” con IS Don Lorenzo Milani di Gragnano (NA)10. Festival dei giovani di Gaeta.11. Grimaldi Lines: Rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro, con particolare riferimento agli indirizzi specifici dell'Istruzione Tecnica e Professionale.

PROGETTI GIÀ ATTIVI IS Palmieri Rampone Polo

1. Progetto ECDL;2. Progetto EiPass;3. Pratica Sportiva;4. Progetto Formazione Arma dei Carabinieri;5. Progetto UNICEF;6. Rete Orienta PEER;7. Polo Tecnico Professionale n. 86 ICT Campus (capofila);8. Polo Tecnico-Professionale - Meccatronica;9. Polo Tecnico Professionale Finanza e Assicurazioni (CONFORM);10. Adesione PLS: Piano Lauree Scientifiche;11. Rete Curare la Demotivazione;12. Progetto: Disegnatore CAD Meccanico;13. Progetto: Dipende da Te! 2.0;14. Olimpiadi della Matematica;15. CSI: Consorzio Servizi Integrati;16. Progetto: Le Finestre sul mondo;17. Progetto Società Dante Alighieri: Parole Sostenibili;18. Progetto Sicurezza Personale delle donne: Vivere Sicuramente;19. Laboratorio Territoriale;20. LARSA.



LE SEZIONI CARCERARIE

Il settore abbigliamento e moda vede la presenza di due classi nell’ambito della Casa Circondariale di Benevento.La struttura carcerarie dispone, infatti, di un ottimo “Laboratorio Confezioni” ma anche di un attrezzatissimo laboratorio orafo.Il rapporto istauratosi immediatamente tra i docenti del “Palmieri-Polo” ed i detenuti è ispirato sia alla massima professionalità ma sotto una luce di umanità, assolutamente necessaria all’unicità dell’ambiente e dei discenti.I detenuti si sono subito dimostrati, dal canto loro, degli alunni coscienziosi, attenti e disciplinati: il lavoro scolastico prosegue sereno e proficuo.

IL RAPPORTO CON IL TERRITORIO E IL C.T.S.

Proprio per la scelta di fondo per la quale si propone come strumento per lo sviluppo del territorio in cui è inserito, il Palmieri deve avere con il territorio uno strettissimo legame che si concretizza nelle tante convenzioni stipulate con Enti locali, Associazioni, Università e soprattutto aziende che operano dei settori produttivi relativi ai nostri indirizzi.

In virtù di queste convenzioni i nostri alunni svolgono stage direttamente nelle strutture produttive e beneficiano di interventi formativi (spesso anche vere e proprie lezioni) da parte di operatori estranei alla scuola: ciò serve ad integrare la scuola ed il mondo produttivo, a fare acquisire ai nostri alunni una adeguata “cultura del lavoro”, a far sì che i nostri alunni vengano conosciuti ed apprezzati dagli operatori coinvolti in queste attività integrate.

Dall’anno 2011, l’Istituto si è dotato di un COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO, che, riunendo figure della scuola e dell’imprenditoria locale, rappresenta sia in modo emblematico che in modo tecnico-pratico, l’intima connessione che scuole come il Palmieri-Rampone-Polo hanno con il mondo del lavoro.Il semplice regolamento del C.T.S.:Il Comitato Tecnico-scientifico è composto dal Dirigente, dai Collaboratori del Dirigente, dai Referenti dei corsi e da rappresentanti del mondo lavorativo territoriale (scelti dallo staff di direzione su indicazioni del Collegio dei docenti).Gli istituti professionali, in base all’art. 5, comma 3 punto e) del Regolamento, possono dotarsi di un comitato tecnico scientifico (CTS) composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica. Il CTS è un organismo con funzioni consultive e propositive per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; è lo strumento per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni e sviluppare le alleanze formative (di cui al par. 1.4. del Regolamento). Pur non essendovi una specifica regolamentazione in materia, la costituzione del CTS deve essere formalizzata con apposite delibere degli organi collegiali. Costituiscono parti integranti di tali delibere l’atto costitutivo e il regolamento di funzionamento che ne definiscono la composizione anche in ordine alle competenze dei propri membri , le funzioni, le modalità organizzative e forme di comunicazione e di cooperazione con gli organi collegiali dell’istituto, nel rispetto delle loro specifiche competenze.Il numero di riunioni annuali, deve avere cadenza almeno trimestrale. Il CTS dura in carica almeno per un triennio.



I QUADRI ORARIO

L’AREA COMUNE

Sono gli insegnamenti che tutti gli alunni, quale che sia l’indirizzo che hanno scelto, debbono seguire.

Si tratta di materie non finalizzate alla professione relativa all’indirizzo prescelto, ma alla formazione culturale generale.

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE

COMUNI AGLI INDIRIZZI DEI SETTORI:

“SERVIZI” e “INDUSTRIA E ARTIGIANATO”

Quadro orario

DISCIPLINE

ORE ANNUE

1° biennio 2° biennio 5° anno1 2 3 4

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132Lingua inglese 99 99 99 99 99Storia 66 66 66 66 66Matematica 132 132 99 99 99Diritto ed economia 66 66Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66RC o attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 660 660 495 495 495

Attività e insegnamentiobbligatori di indirizzo 396 396 561 561 561

Totale complessivo ore 1056 1056 1056 1056 1056

Gli istituti professionali del settore servizi possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di altre lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa.

L’AUTONOMIA, LA FLESSIBILITA’ E L’ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (I.eF.P.)

QUALITA’ DELLA PROGETTAZIONE DEI PERCORSI DI I.eF.P.



L’Istruzione e la Formazione Professionale deve essere progettata in modo da rispondere alle esigenze del territorio su cui insiste.

I giovani, formati grazie ai percorsi di I.eF.P., devono poter essere nell’ottica di una aspettativa lavorativa connessa con il territorio.

I percorsi culturali, tecnico-scientifici su cui erano impostate le vecchie qualifiche professionali erano, molto spesso, completamente avulsi dalle realtà locali.

Molto spesso, il giovane riceveva una formazione che poteva prevedere un inserimento nel circuito lavorativo delle imprese lontano centinaia di chilometri dal territorio ove si era formato.

Nella realtà, invece si produceva solo un tipo di formazione, potremmo definire, “generica”: il giovane era formato solo su una base che, a volte, non aveva nessuna connessione con la realtà lavorativa locale.

Ad esempio un alunno che, a circa 17 anni, conseguiva la qualifica di Operatore Meccanico, riceveva un ottima preparazione tecnologica relativa al lavoro di tornitore metalmeccanico industriale. Tuttavia, nel territorio ad esempio del beneventano, non esisteva alcuna realtà lavorativa connessa con queste tematiche (se non a livello estremamente sporadico ed estemporaneo). Al contrario esisteva, in quel territorio una forte connotazione agricola a cui necessitavano esperti meccanici in grado di effettuare riparazioni e manutenzione su macchine agricole di ogni tipologia.

Oltre questo aspetto, poiché si tratta di formazione professionale, infatti, occorre tener conto che uno spostamento del giovane in altri contesti comportava inequivocabilmente uno sradicamento con conseguente perdita di stimoli e tradizioni culturali specifiche: una ricchezza che solo recentemente si è apprezzata e valorizzata appieno.

La buona qualità della progettazione di percorsi I.eF.P. deve però tener conto che, soprattutto in regime di sussidiarietà integrativa, occorre con attenzione sapersi muovere sapientemente nel terreno dell’autonomia scolastica onde evitare effetti collaterali specificatamente vietati dalla riforma della scuola secondaria superiore: ovvero la creazione di casi di soprannumerarietà nel corpo insegnante.

La progettazione di qualità potrà allora, in seguito a quanto premesso, muoversi su un doppio binario:

Toccare in modo quanto meno incisivo possibile i quadri orario previsti dal MIUR per ogni settore o articolazione od opzione degli Istituti Professionali.

Curvare in modo specifico i programmi delle materie onde avvicinare al meglio la preparazione tecnica dell’allievo alle tematiche dell’imprenditorialità locale.

Un esempio concreto: per il settore abbigliamento e moda, non risulta concepibile che gli allievi tocchino per la prima volta le materie tecniche connesse con il settore specifico, solo al terzo anno, così come vorrebbe il normale quadro orario delle materie. La buona progettazione I.eF.P. darà quindi la possibilità alle scuole di curvare i programmi in modo specifico:

a. Per la materia di disegno dal primo al terzo anno, si adotteranno programmi in grado di esperenziare gli allievi sul disegno del figurino di moda, anche con il disegno computerizzato.

b. Per la materia di esercitazioni e laboratorio dal primo al terzo anno, si provvederà a far conseguire pratica tecnica su tutti quegli aspetti connessi con la confezione.

c. Per la materia di T.I.C., leggi “Informatica”, dal primo al terzo anno, si provvederà a curvare il programma sul disegno CAD finalizzato alla creazione del figurino di moda.



d. Per la materia di Lettere (Italiano e Storia) si potranno inserire specifici moduli didattici , nella normale programmazione, riguardante la storia del costume (altrimenti non presente nel curriculum triennale della qualifica di “Operatore della moda).

Ancora un esempio concreto riguardante il settore grafico-multimediale:

a. Per la materia di esercitazioni e laboratorio dal primo al terzo anno, si provvederà a far ottenere congrua esperienza, agli allievi, in un laboratorio attrezzato con le più moderne tecnologie della riproduzione digitale di foto, filmati e file audio. Il programma della materia andrà opportunamente curvato.

b. Per la materia di T.I.C., leggi “Informatica”, dal primo al terzo anno, si provvederà a frequentare il laboratorio di informatica finalizzando le lezioni all’elaborazione digitale di file audio e video.

c. Per la materia di disegno dal primo al terzo anno, si adotteranno programmi in grado di portare gli alunni, per gradi, fino al web design (rivoluzionando i programmi ministeriali che, oculatamente, sono costruiti in modo da essere particolarmente “flessibili”).

d. Per la materia di fisica, si getteranno le basi, affinché, con corsi di approfondimento specifici, gli alunni possano addentrarsi nel campo delle telecomunicazioni.

Concludendo, per la buona progettazione di percorsi I.eF.P.:

I. Occorre innanzitutto un’attenta analisi delle potenzialità e delle esigenze del territorio dal punto di vista del mercato lavorativo.

II. Occorre una profonda analisi finalizzata alla curvatura specifica dei programmi onde inquadrarli nelle esigenze di cui alla voce precedente.

Sfruttando la possibilità offerta dalla riforma dei cicli, con il 20% di “autonomia” ed il 35% di “flessibilità”, i programmi delle materie di “Tecnologia e tecniche di rappresentazione grafica”, “Laboratori tecnologici ed esercitazioni” del biennio, nonché di tutte le quattro materie di area di indirizzo al terzo, quarto e quinto anno, sono stati completamente rielaborati e modificati. Tale operazione ha però interessato anche le materia dell’area di base quali Italiano, Storia, Diritto ecc. Questa scelta, gratificata da delibere unanimi del Collegio dei docenti, del Consiglio di Istituto e dei Dipartimenti disciplinari, ha permesso così, senza per questo modificare il monte ore delle varie discipline, di provvedere a caratterizzare la preparazione tecnico-pratica degli allievi in modo da ottenere figure professionali ben individuabili nonché molto richieste dal mercato del lavoro.Tutto ciò in ottemperanza della Delibera Regionale n.211 del 30-06-2013.

Questo ha permesso inoltre, di ottenere allievi al terzo anno con una ben definita preparazione. Una preparazione sufficiente per poter affrontare ogni eventuale esame di “I.eF.P.”, ovvero di Istruzione e Formazione Professionale, eventualmente programmato dalle istituzioni regionali che, comunque, dovranno sempre operare in regime integrativo sussidiario. Ecco spiegato, tra l’altro, quindi, come da una sola opzione si possano ottenere ben tre figure di qualificati:

Opzioni Istruzione e Formazione ProfessionaleEx Qualifica3° anno

Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili

Operatore elettricoOperatore elettronicoOperatore di impianti termoidraulici



Metodologia sviluppata dagli I.P. “L. Palmieri - Polo” per ottemperare alle indicazioni presenti nella Delibera n.211 del 28 giugno 2013.

Le indicazioni presenti nella delibera n.211, possono così essere riassunte:

Orario annuale obbligatorio: min 990 ore max 1056 ore

Articolazione percorsi 1° anno 2° anno 3° anno

Formazione di base min 41%MAX 53%

min 41%MAX 53%

min 37%MAX 41%

Formazione tecnico-professionale min 47%MAX 59%

min 47%MAX 59%

min 59%MAX 63%

1. Competenze di base: Assi culturali : del linguaggio. matematico. scientifico-tecnologico. storico-sociale. Competenze chiave di cittadinanza

2. Competenze tecnico-professionaliSi evidenzia che le definizioni degli standard esprimono gli obiettivi da raggiungere in termini di competenze, non tanto il percorso da compiere, al fine di far ottenere agli studenti un’adeguata competenza professionale di settore riconosciuta dal mercato del lavoro locale, attraverso l’acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a fronteggiare le reali situazioni di lavoro (…).

Devono essere previste attività di Stage, Laboratorio, Tirocinio .

STAGE, necessariamente: 2° anno: 80 h curricolari minimo

3° anno: 140 h curricolari minimo. Quote da considerarsi INCLUSE e non aggiuntive nei quadri orari espressi in %.

Le attività di I.eF.P. sono realizzate da personale docente con abilitazione all’insegnamento e da esperti in possesso di documentata esperienza maturata per almeno cinque anni nel settore professionale di riferimento (art.19 d.l. 226/2005).



Per ottenere di realizzare quanto sopra sfruttando le quote di autonomia (20%) e di flessibilità (35%), pur evitando la possibilità di creare soprannumerarietà a livello provinciale, non sono stati modificati i quadri orari generali previsti dal MIUR per il primo biennio ed il terzo anno.

Sono stati invece, modificati i programmi pur mantenendosi negli schemi generali previsti dal MIUR.

CLASSI PRIME

a) Molte materie della formazione di base vengono sdoppiate raggruppando i moduli di programmazione didattica in due categorie:1. Moduli asse linguaggio / asse storico-sociale / asse matematico / asse scientifico-tecnologico.2. Moduli tecnico-professionali.

Ad esempio:Classe 1^ Manutenzione ed Assistenza Tecnica, Qualifica I.eF.P. “Operatore riparazione mezzi di trasporto”.Materia di DIRITTO ED ECONOMIA: 66 ore annue, così suddivise:

44 ore costituite da Moduli asse storico-sociale, secondo la normale programmazione. 22 ore costituite da Moduli tecnico professionali suddivisi tra “Diritto del lavoro” e “Codice della strada”.

a) Vengono organizzati seminari e tirocini su argomenti dell’ambito tecnico-professionale.3. Le lezioni si terranno in aula.4. Saranno scelte ore delle materie base: ci sarà in aula, la copresenza del docente comunque previsto in orario, più il docente esterno o interno, incaricato del seminario. L’ora verrà conteggiata come un’ora di materia tecnico-professionale. 5. Si nominerà un docente interno o un esperto esterno, incaricati per ogni seminario o tirocinio.6. Gli esperti esterni, saranno di comprovata esperienza.

Ad esempio:Classe 1^ Manutenzione ed Assistenza Tecnica, Qualifica I.eF.P. “Operatore riparazione mezzi di trasporto”.

a) Totali riepilogativi. (su 1056 ore annue)

Ore annue di formazione di base:662(Formazione curricolare) - 105(seminari e tirocini) = 557 Pari al 53 %

Ore annue di formazione tecnico-profess.:394 (Formazione curricolare) + 105(seminari e tirocini) = 499 Pari al 47%


n. Modulo Seminario-Tirocinio N° ore1 Sicurezza sui luoghi di lavoro 252 Metrologia e applicazioni. 253 Impiantistica meccanica di base. 254 Tecnologia automobilistica con esperto esterno 30

TOTALE ore 105


CLASSI SECONDE

a) Come per le classi prime.

b) Come per le classi seconde, ma in numero di ore inferiore.

Ad esempio:Classe 2^ Manutenzione ed Assistenza Tecnica, Qualifica I.eF.P. “Operatore riparazione mezzi di trasporto”.

c) Stages

Presso aziende del settore. Vengono distribuiti gli alunni tra varie aziende. 80 ore minimo.Sono tutte ore annoverate come ore di materia tecnico-professionale.

d) Totali riepilogativi. (su 1056 ore annue)Ore di stage: 80 (18 gg = 62 ore sostituite alla formazione di base + 18 ore professionali)

Ore annue di formazione di base:662 (Formaz. Curric.) – 50 (seminari e tirocini) - 62 (stage) = 550 Pari al 52%

Ore annue di formazione tecnico-profess.:394 (Formaz. Curric.) + 50 (seminari e tirocini) + 62 (stage) = 506 Pari al 48%

CLASSI TERZE

a) Come per le classi prime. Tuttavia sarà interessata la sola materia di lingua inglese o poco più.

b) Non risulta necessario alcun tirocinio o seminario.

c) StagesPresso aziende del settore. Vengono distribuiti gli alunni tra varie aziende. 120 ore minimo.Sono tutte ore annoverate come ore di materia tecnico-professionale.

d) Totali riepilogativi. (su 1056 ore annue)Ore di stage: 120 (24 gg = 60 ore sostituite alla formazione di base + 68 ore professionali)

Ore annue di formazione di base:462 (Formaz. Curric.) - 60 (stage) = 402 Pari al 38%


n. Modulo Seminario-Tirocinio N° ore1 Metrologia e applicazioni. 152 Impiantistica di base. 153 Tecnologia automobilistica con esperto esterno 20

TOTALE 50


Ore annue di formazione tecnico-profess.:594 (Formaz. Curric.) + 60 (stage) = 654 Pari al 62%

In seguito i prospetti analitici per ogni classe di tutte le sezioni

L’AREA DI INDIRIZZOI singoli indirizzi hanno, come è naturale, quadri orari e discipline diversi: le schede seguenti

illustrano quelli degli indirizzi che sono stati attivati al “Palmieri” e al “Polo”

Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”Opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”

ProfiloIl Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi.

Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.

È in grado di:

controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente. osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi. organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi. utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che li coinvolgono. gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento. reperire e interpretare documentazione tecnica. assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi. agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità. segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche. operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.L’opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili” afferisce all’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”.Nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, l’opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili” specializza e integra le conoscenze e competenze in uscita dall’indirizzo, coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella manutenzione di apparati e impianti elettrici, elettromeccanici, termici, industriali e civili, e relativi servizi tecnici.A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica”, opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A), di seguito descritti in termini di competenze.

1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di apparati, impianti e servizi tecniciindustriali e civili.2. Utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della normativa sulla sicurezza.3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e

sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione, nel contesto industriale e civile.4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella

sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni degli apparati e impianti industriali e civili

di interesse.6. Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte degli apparati e impianti industriali e civili, collaborando alle fasi di

installazione, collaudo e di organizzazione-erogazione dei relativi servizi tecnici.7. Agire nel sistema di qualità, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficienti ed efficaci.Le competenze dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, nell’opzione “Apparati, impianti e servizi tecniciindustriali e civili ”, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.



ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO

Quadro orario

DISCIPLINE

Ore annue

primo biennio secondo biennioquinto anno

1^ 2^ 3^ 4^ 5^Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 99 99Scienze integrate (Fisica) 66 66

di cui in compresenza 66*Scienze integrate (Chimica)

di cui in compresenza 66*Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione 66 66Laboratori tecnologici ed esercitazioni 99** 99**

Opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 132** 99**

99**

Tecnologie meccaniche e applicazioni 165 132 132Tecnologie elettriche -elettroniche, dell’automazione e applicazioni

165 165 99

Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione di apparati e impianti civili e industriali

99 165 231

Ore totali 396 396 561 561 561di cui in compresenza 132* 396* 198*

* l’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.

** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

Dall’ Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” Opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”, si ottengono tre figure distinte di tecnici.

QUALIFICA: OPERATORE ELETTRICO ELETTRONICO



Profilo : il qualificato sa installare, collaudare e curare la manutenzione di linee e quadri elettrici e apparecchiature automatiche di controllo; sa realizzare e riparare impianti elettrici di uso civile ed automatismi di tipo digitale. Conosce i principi di funzionamento e le tecniche di analisi delle reti elettriche, i principi di funzionamento e le prestazioni delle macchine elettriche, dei dispositivi elettronici analogici e digitali, dei trasduttori e dei dispositivi pneumatici. Conosce le tecniche di realizzazione di automatismi logici cablati e programmabili e le tecniche e gli strumenti di misura e collaudo.

DIPLOMA: TECNICO DELLA MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICAProfilo: Il diplomato sa progettare dispositivi di base dei sistemi per la distribuzione e l'utilizzazione dell'energia e dei sistemi automatici sia in ambito civile che in ambito industriale; sa realizzare, installare, collaudare e manutenere sistemi automatici ed impianti elettrici; sa gestire unità produttive ed organizzare risorse. Conosce la costituzione, il funzionamento e le tecniche di progetto dei dispositivi elettrici ed elettronici di base per gli impianti elettrici e per i controlli automatici; conosce il funzionamento, la scelta e il dimensionamento delle macchine elettriche fondamentali; conosce il funzionamento e l'architettura dei sistemi automatici di controllo e dei sistemi di distribuzione ed utilizzazione dell'energia elettrica.

QUALIFICA: OPERATORE TERMICOProfilo: il qualificato conosce i principi fondamentali di funzionamento degli impianti idrici e termici e dei motori a combustione interna anche in relazione alle norme di sicurezza, di risparmio energetico e di inquinamento ambientale. È in grado di eseguire controlli, manutenzione e preparazione degli strumenti di lavoro; sa interpretare i disegni tecnici di semplici impianti; sa individuare ed eliminare anomalie dei motori e di impianti termici, con verifica di funzionamento.

DIPLOMA: TECNICO DELLA MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICAProfilo: il diplomato è particolarmente esperto nel settore delle macchine idrauliche, termiche e degli impianti tecnici di edifici civili ed industriali; è in grado di coordinare interventi di predisposizione, avviamento, controllo e manutenzione degli impianti e delle macchine ed eseguire le necessarie operazioni tecniche di regolazione e controllo. Sa dimensionare, attenendosi alla normativa di sicurezza e di antinquinamento, modesti impianti, determinandone anche le previsioni di costo.



Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”

Opzione “Manutenzione mezzi di trasporto”

Profilo

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a

piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi.

Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.

È in grado di: controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente; osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che li coinvolgono; gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento; reperire e interpretare documentazione tecnica; assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità; segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.Nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, l’opzione “Manutenzione mezzi di trasporto” specializza e integra le conoscenze e competenze in uscita dall’indirizzo, coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella manutenzione di apparati e impianti inerenti i mezzi di trasporto di interesse, terrestri, aerei o navali, e relativi servizi tecnici.A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica” - opzione “Manutenzione mezzi di trasporto”” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A), di seguito descritti in termini di competenze.

1. Comprendere, interpretare e analizzare la documentazione tecnica relativa al mezzo di trasporto.2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche.3. Seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per garantire la corretta funzionalità del mezzo di trasporto e delle relative parti, di cui cura la manutenzione nel contesto d’uso.4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti relativi al mezzo di trasporto.6. Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte del mezzo di trasporto e degli impianti relativi, collaborando alle fasi di installazione, collaudo ed assistenza tecnica degli utenti.7. Agire nel sistema di qualità, gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste.Le competenze dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, nell’opzione “Mezzi di trasporto”, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.




Quadro orario

DISCIPLINE

ORE ANNUEprimo biennio secondo biennio quinto

anno1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 99 99

Scienze integrate (Fisica) 66 66di cui in compresenza 66*

Scienze integrate (Chimica)di cui in compresenza 66*

Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione 66 66

Laboratori tecnologici ed esercitazioni

99** 99**

OPZIONE “MEZZI DI TRASPORTO”Laboratori tecnologici ed esercitazioni 132** 99** 99**

Tecnologie meccaniche e applicazioni 165 165 132

Tecnologie elettriche- elettroniche e applicazioni 165 132 99

Tecnologie e tecniche di diagnostica e manutenzione dei mezzi di trasporto

99 165 231


* l’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di

laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.


L a b o r a t o r i MECCANICI E TERMOTECNICI

Nominativo laboratorio

Direttoreresponsabil

eLocazione

Annidi corso

per l’utilizzo

Principali materiali e macchine

Principali esercitazioni

tenute



Tecnologia meccanica

Sig. Settimio Tornusciolo

Sede CentralePiano terra2° corridoioUltima aula sin

1°, 2°. 3°,4°, 5°

Calibri e micrometri. Microscopi e atlanti metallografici. Durometri. Pendolo di Charpy. Spettrografo. Controllo ad ultrasuoni. Controllo elettronico di qualità. Forno per trattamenti termici.

Metrologia. Prove di durezza. Prove di resilienza. Prove di qualità. Verifica cricche. Prova Jominy. Osservazione metallografia. Trattamenti termici di bonifica su provini.

Macchineutensili convenzionali

Sig. Gino Zarrillo

Sede CentralePalazzinaPiano terraLato anteriore1a porta sin

1°, 2°, 3°

Torni paralleli. Fresatrice verticale. Fresatrice orizzontale. Trapani a colonna. Levigatrici. Segatrici.

Realizzazione pezzi meccanici su tornio. Realizzazione pezzi meccanici su fresatrice. Forature di precisione su metalli. Rettifica.

MacchineUtensili C.N.C.(Controllo Numerico Computerizzato)

Sig. Settimio Tornusciolo

Sede CentralePiano terra2° corridoioPenultima aula sin

4°, 5°

Tornio C.N.C. industriale. Fresatrice C.N.C. industriale. Tornio C.N.C. didattico. Software di simulazione e di programmazione.

Realizzazione pezzi meccanici su tornio C.N.C. Realizzazione pezzi meccanici su fresatrice C.N.C. Programmazione e simulazione di listati C.N.C.

Tecnica automobilistica(in allestimento)(Laboratorio in comune con il Settore Termico)

In corso nomina

Sede CentralePalazzinaPiano terraLato posteriore1a porta sin

4°, 5°

5 motori automobilistici didattici. 1 motore funzionante su banco. Ponte di sollevamento. Apparecchiatura completa di revisione (in allestimento).

Smontaggio e rimontaggio motori benzina e diesel completi. Smontaggio e rimontaggio cambi. Messa in fase motori. Revisione autoveicoli (a partire dall’A. S. 2008-2009).

Saldatura(Laboratorio in comune con il Settore Termico)

In corso nomina

Sede CentralePalazzinaPiano terraLato anteriore1a porta sin

2°. 3°,4°, 5°

Sadatrici elettriche. Saldatrici MIG e MAG. Aspiratori ruotati per fumi di saldatura. Valvolame idraulico. Tubature idrauliche in rame o materiale sintetico.

Saldatura di tubi e raccordi in rame, acciaio. Costruzione di piccoli impianti di riscaldamento.



Condizionamento ambientale

In corso nomina

Sede CentralePalazzinaSecondoPianoLato anteriore1a porta sin

3°,4°, 5°

Bruciatori a gas. Camera aperta o camera chiusa

Smontaggio e rimontaggio bruciatori e caldaie. Smontaggio e rimontaggio condizionatori.

Indirizzo “Produzioni Industriali e Artigianali”

Articolazione “Artigianato”

Opzione “Produzioni tessili-sartoriali”

ProfiloIl Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali.

Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (economia del mare, abbigliamento, industria del mobile e dell’arredamento, grafica industriale, edilizia, industria chimico-biologica, produzioni multimediali, cinematografiche e televisive ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.

È in grado di: scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento; utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare autonomamente nei processi in cui è coinvolto; intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei dispositivi utilizzati; applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle lavorazioni, degli utenti e consumatori; osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e all’uso dei prodotti di interesse; programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue, collegate alla produzione dei beni e alla dismissione dei dispositivi; supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodotti

L’indirizzo prevede le articolazioni “Industria” e “Artigianato” nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell’articolazione “Artigianato” è prevista l’opzione “Produzioni tessili-sartoriali”, finalizzata a conservare e valorizzare stili, forme, tecniche proprie della storia artigianale locale e per salvaguardare competenze professionali specifiche del settore produttivo tessile - sartoriale.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, articolazione “Artigianato”, opzione “Produzioni tessili-sartoriali”, oltre ai i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A), consegue i seguenti risultati, in termini di competenze:

1. Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali

2. Selezionare e gestire i processi della produzione tessile- sartoriale in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche.

3. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi tessili-sartoriali, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio.

4. Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio.

5. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria attività lavorativa.

6. Interpretare ed elaborare in modo innovativo forme e stili delle produzioni tradizionali del settore tessile-artigianale.

7. Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali.

8. Intervenire nelle diverse fasi e livelli dei processi produttivi tessili e sartoriali, mantenendone la visione sistemica.



Le competenze dell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, nell’opzione “Produzioni tessili-sartoriali”, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.




Quadro orario

DisciplineORE ANNUE

Primo biennio Secondo biennio 5° anno

1 2 3 4 5


Scienze integrate (Fisica) 66 66

di cui in compresenza 66*

Scienze integrate (Chimica) 66 66

di cui in compresenza 66*

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 66 66

Laboratori tecnologici ed esercitazioni tessili, abbigliamento

99** 99**

Articolazione “Artigianato”Opzione “Produzioni tessili-sartoriali”

Laboratori tecnologici ed esercitazioni tessili, abbigliamento

165** 132** 132**

Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi tessili, abbigliamento

198 165 132

Progettazione tessile -abbigliamento, moda e costume

198 198 198

Tecniche di distribuzione e marketing - 66 99


* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.



Articolazione “Industria”

Opzione “Produzioni audiovisive”

Profilo



Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali ( economia del mare, abbigliamento, industria del mobile e dell’arredamento, grafica industriale, edilizia, industria chimico-biologica, produzioni multimediali, cinematografiche e televisive ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.

È in grado di:

scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento; utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare autonomamente nei processi

in cui è coinvolto; intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei dispositivi utilizzati; applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle lavorazioni, degli utenti e

consumatori; osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e all’uso dei prodotti di

interesse; programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue, collegate alla produzione dei beni e alla

dismissione dei dispositivi; supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodottiL’indirizzo prevede le articolazioni “Industria” e “Artigianato”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.Nell’articolazione “Industria ” vengono applicate ed approfondite le metodiche tipiche della produzione e dell’organizzazione industriale per intervenire nei diversi segmenti che le caratterizzano avvalendosi dell’innovazione tecnologica ,Nell’articolazione “Industria” l’ opzione “Produzioni audiovisive ” è finalizzata a formare un tecnico che sia in grado di orientarsi nella molteplicità delle tipologie di produzione (film, documentari, pubblicità, news, ecc.), e di applicare le competenze relative alle diverse fasi produttive di settore ( montaggio, ripresa, postproduzione, ecc.).

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, articolazione “Industria” - opzione “Produzioni audiovisive ”, consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A di seguito specificati in termini di competenze:

1. Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali.2. Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche.3. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di

vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio.4. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria

attività lavorativa.5. Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica.6. Utilizzare i linguaggi e le tecniche della comunicazione e produzione cinematografica e televisiva.7. Progettare e realizzare prodotti audiovisivi mediante l’utilizzo delle specifiche strumentazioni ed attrezzature.8. Orientarsi nell’evoluzione dei linguaggi visivi e delle produzioni filmiche d’autore e commerciali.

Le competenze dell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, nell’opzione “Produzioni audiovisive”, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.


QUADRO ORARIO

DisciplineORE ANNUE

Primo biennio Secondo biennio 5° anno

1 2 3 4 5Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 99 99


Scienze integrate (Chimica) 66 66di cui in compresenza 66*





ARTICOLAZIONE “INDUSTRIA”OPZIONE “PRODUZIONI AUDIOVISIVE”

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 132** 99** 99**

Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi

132 99 66

Tecniche di produzione e di organizzazione 132 132 132

Tecniche di gestione e conduzione di macchinari e impianti

- 66 99

Storia delle arti visive 66 66 66

Linguaggi e tecniche della progettazione e comunicazione audiovisiva

99 99 99


* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.


Articolazione “Artigianato”

Opzione “Produzioni artigianali del territorio”

ProfiloIl Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali.Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (economia del mare, abbigliamento, industria del mobile e dell’arredamento, grafica industriale, edilizia, industria chimico-biologica, produzioni multimediali, cinematografiche e televisive ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.

È in grado di:

scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento; utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare autonomamente nei processi

in cui è coinvolto;



intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei dispositivi utilizzati; applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle lavorazioni, degli utenti e

consumatori; osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e all’uso dei prodotti di

interesse; programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue, collegate alla produzione dei beni e alla

dismissione dei dispositivi; supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodottiL’indirizzo prevede le articolazioni “Industria” e “Artigianato”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. L’opzione “Produzioni artigianali del territorio” afferisce all’articolazione “Artigianato”.L’ opzione “Produzioni artigianali del territorio”, è finalizzata a conservare e valorizzare stili, forme, tecniche proprie della storia artigianale locale e per salvaguardare competenze professionali specifiche degli stessi settori produttivi. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, articolazione “Artigianato”, opzione “Produzioni artigianali del territorio” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A di seguito specificati in termini di competenze:

1. Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali2. Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche.3. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio.4. Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio.5. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria attività lavorativa.6. Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali.7. Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica.8. Interpretare ed elaborare in modo innovativo forme e stili delle produzioni tradizionali del settore artigianale di riferimento.9. Utilizzare tecniche tradizionali di lavorazione per la realizzazione di prodotti secondo stili innovativi.10. Visualizzare e presentare progetti e prodotti anche ai fini della promozione , diffusione e commercializzazione del prodotto italiano.

Le competenze dell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, nell’opzione “Produzioni artigianali del territorio”, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.




Quadro orario

DisciplineORE ANNUE

Primo biennio Secondo biennio 5° anno1 2 3 4 5



Scienze integrate (Chimica) 66 66di cui in compresenza 66*



ARTICOLAZIONE “ARTIGIANATO” OPZIONE “PRODUZIONI ARTIGIANALI DEL TERRITORIO”

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 132** 99** 99**

Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi 132 99 66

Progettazione e realizzazione del prodotto

132 132 132

Tecniche di distribuzione e marketing- 66 99

Disegno professionale Rappresentazioni grafiche digitali

99 99 99

Storia delle arti applicate 66 66 66


* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.

** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.



Indirizzo “Servizi commerciali”

ProfiloIl Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi commerciali“ ha competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari.

Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggettidella propria regione con contesti nazionali ed internazionali.E’ in grado di: ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali; contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa connessi; contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo – contabile; contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing; collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale; utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore; organizzare eventi promozionali; utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni; comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore; collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.

L’opzione “Promozione Commerciale e Pubblicitaria” afferisce all’indirizzo.Nell’opzione “Promozione Commerciale e Pubblicitaria” vengono identificate, acquisite ed approfondite competenze specifiche nella area dei servizi di comunicazione e promozione delle vendite ed in quella progettuale e tecnologica; tali competenze consentono l’inserimento in ogni settore operativo della comunicazione visiva e pubblicitaria.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze.

1. Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali2. Individuare e comprendere i movimenti artistici locali, nazionali ed internazionali3. Interagire nel sistema azienda riconoscerne gli elementi fondamentali, i diversi modelli di organizzazione e di

funzionamento4. Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato, alla ideazione e realizzazione di

prodotti coerenti con le strategie di marketing e finalizzate al raggiungimento della customersatisfaction5. Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e telematici6. Interagire nei contesti produttivi del settore utilizzando tecniche e strumentazioni adeguate.




Quadro orario –IP08

DisciplineORE ANNUE

Primo biennio Secondo biennio 5 anno1 2 3 4 5

Scienze integrate (Fisica)

66

Scienze integrate (Chimica)

66

Informatica e laboratorio

66 66

Tecniche professionali dei servizi commerciali

165 165 264 264 264

di cui in compresenza

66 66 (132*)

66 66 (132*)

66*

Seconda lingua straniera

99 99 99 99 99

Diritto/Economia

132 132 132

Tecniche di comunicazione

66 66 66

Ore totali 396 396 561 561 561

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza.Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.

(1) Limitatamente alla curvatura relativa a”Promozione commerciale e pubblicitaria”



“ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO”

I percorsi di “Alternanza Scuola-Lavoro”,di cui al Decreto Legislativo 15/4/2005 n.77, sono obbligatori, e sono da considerarsi curricolari a tutti gli effetti. Si tratta di stages professionalizzanti, la mancata frequenza dei quali rende impossibile l'ammissione alla classe successiva, all’Esame di Qualifica regionale (per i percorsi I.eF.P.), e/o all'Esame di Stato ed il profitto in essi realizzato costituisce elemento della valutazione scolastica.

Si tratta di periodi di attività effettuati presso aziende operanti in settori affini al percorso di studi degli allievi: tali aziende vengono scelte dall’istituzione scolastica. Tali periodi , in ottemperanza ai comma 33-43, legge 107/2015, ammontano ad “almeno 400 ore”nel secondo biennio e nell’ultimo anno del corso di studiL’alunno non potrà conseguire il diploma o la qualifica, se si assenta per oltre il 20% del totale delle ore.

Negli Istituti Professionali gli studenti del biennio post-qualifica (classi quarte e quinte), oltre allo studio delle materie dell'Area Comune e dell'Area di Indirizzo, affrontano anche uno specifico percorso all'interno della cosiddetta Alternanza Scuola-Lavoro che, previo accordo con le Regioni, consente un primo contatto con il mondo del lavoro.

L’organizzazione di questi corsi prevede che per almeno la metà di esse, le lezioni teoriche vengono svolte da esperti interni al Palmieri ; durante gli stages che si svolgono in azienda gli alunni partecipano all’attività produttiva esattamente come gli altri dipendenti; tra i moduli del corso ve ne è uno destinato allo studio dell’organizzazione aziendale ed uno destinato alle tematiche della sicurezza sul lavoro; quando è necessario per ampliare l’orizzonte dell’esperienza, gli allievi effettuano delle visite in aziende diverse da quelle in cui fanno lo stage ed incontrano altre personalità del campo; il rendimento degli alunni é oggetto di valutazione e concorre sia alla attribuzione di crediti, sia alla valutazione nelle discipline coinvolte nei singoli corsi, con incremento delle votazioni; per gli stages da svolgere fuori sede il Palmieri si avvale dell’organizzazione di aziende di servizi esterne; gli esami finali si svolgono dinanzi ad una Commissione di nomina regionale.



ELENCO PROGETTI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 2015-18

settore DESCRIZIONE III anno

IV anno V anno

MAT A Addetto alla Manutenzione degli Autoveicoli 140 ore

130 ore

130 ore

MAT C Addetto alla Installazione, Diagnostica e Manutenzione di Impianti Tecnologici

140 ore

130 ore

130 ore

PIA A/B Addetto alla progettazione e produzione del pret-a-porter con l’ausilio delle nuove tecnologie

140 ore

130 ore

130 ore

MAT B Esperto installatore e manutentore Caldaie e climatizzatori 140 ore

130 ore

130 ore

PIA D Grafica 140 ore

130 ore

130 ore



ISTITUTO RAMPONE

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016-2019



Informazioni generali sull'Istituto

LA NOSTRA IDENTITÀFINALITA’ EDUCATIVE

La “mission”

La nostra scuola ha attivato percorsi pedagogico-culturali mirati a un processo di formazione che tende a far acquisire conoscenze, competenze e capacità sempre più flessibili, aperte all’implementazione continua, rispondenti alle esigenze del territorio e del mondo del lavoro, finalizzate in via prioritaria a sviluppare negli studenti abitudini mentali orientate alla soluzione di problemi complessi e alla gestione critica dell’informazione. Le piste di lavoro, sia curriculari che extra-curriculari, rafforzano e secondano l’idea del progetto generale che è quella di istruire, educare e formare, attivando nei giovani un meccanismo virtuoso che stimoli a motivare, sempre e consapevolmente, scelte, strategie, obiettivi.

Su queste basi intende promuovere negli studenti:

La capacità di espressione e comunicazione

Lo sviluppo delle capacità logiche

Lo sviluppo della coscienza critica

La capacità di impostare corrette relazioni interpersonali

La capacità di esercitare i diritti e i doveri della cittadinanza democratica

La capacità di orientarsi nella costruzione di una identità professionale

La capacità di interpretare la realtà sociale

La capacità di comprendere i fenomeni naturali

La capacità di procedere con metodo scientifico

La capacità di collaborare in attività di equipe

Lo sviluppo armonico della corporeità.

CORSI DI STUDIOCon l’attuazione della Riforma a partire dall’ anno scolastico 2010/2011 la proposta formativa dell’IIS “S. Rampone” è la seguente:

Istituto Tecnico settore Economico :



Indirizzo Amministrazione, finanza e marketing nelle articolazioni:

Sistemi informativi aziendali ;

. Relazioni Internazionali per il Marketing.

Indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”

Profilo

Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione,programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.

Istituto Tecnico settore Tecnologico che si articola come segue:Biennio ( comune a tutti gli indirizzi )

Triennio ( terzo e quarto anno più un quinto anno ) con i seguenti indirizzi in:

1. Informatica e telecomunicazioni ( articolazione “informatica”)

2. Grafica e Comunicazione

ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO

L’Istituto tecnico del settore tecnologico si caratterizza per la presenza di una elevata cultura tecnico- scientifica e tecnologica e da un’area di istruzione generale comune. Si articola in un primo biennio comune a tutti gli indirizzi, un secondo biennio e un quinto anno di specializzazione. Sono state incrementate le ore di inglese, è stata potenziata la cultura scientifica e viene rafforzato il rapporto del mondo del lavoro e delle professioni attraverso una maggiore diffusione di stage, tirocini e alternanza scuola lavoro. I diplomati degli istituti tecnici potranno inserirsi nel mondo del lavoro o proseguire gli studi in ambito universitario. Nel nostro istituto sono presenti tre indirizzi con diverse articolazioni. L’indirizzo viene scelto già al momento dell’iscrizione ma , al termine del secondo anno sarà possibile effettuare una scelta


http://www.istitutorampone.net/allegati/pagine/26/Grafica_e_comunicazione.pdf

http://www.istitutorampone.net/allegati/pagine/26/Settore_Economico.pdf


diversa dell’indirizzo Durante il secondo anno saranno svolte attività di orientamento alla scelta dell’indirizzo

INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI

(ARTICOLAZIONE INFORMATICA)

Il diplomato in “Informatica e Telecomunicazioni” ha competenze specifiche nel campo

dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie web, delle reti e degli apparati di comunicazione. Ha competenze e conoscenze che si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione di segnali. Collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni.

In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione “Informatica” l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche

Indirizzo “Grafica e Comunicazione”

Il Diplomato in “Grafica e Comunicazione”: ha competenze specifiche nel campo della comunicazione interpersonale e di massa , con particolare riferimento all’uso delle tecnologie per produrla; interviene nei processi produttivi che caratterizzano il settore della grafica, dell’editoria, della stampa e i servizi ad esso collegati, curando la progettazione e la pianificazione dell’intero ciclo di lavorazione dei prodotti.

Alunni con bisogni educativi speciali (BES)I principi che sono alla base del nostro modello di integrazione scolastica

hanno contribuito a fare del nostro Istituto un luogo di conoscenza, sviluppo e socializzazione per tutti, promuovendone aspetti inclusivi piuttosto che quelli selettivi.



Oggi, gli alunni si trovano inseriti all’interno di un contesto sempre più variegato, dove la discriminante tradizionale -alunni con disabilità/alunni senza disabilità- non rispecchia pienamente la complessa realtà delle nostre classi.

I. FABBISOGNO DI ORGANICO

In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni

“L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n.

2805 del 11.12.2015:

a. posti comuni e di sostegno

Classe di concorso / sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19

Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro

caratteristicheA013 2A017 3A019 3A020 4A024 2A029 5A034 3A035 3A036 2A038 2A039 3A042 7A044 5A047 8A048 1A050 13A060 2A061 1A070 1A071 1A076 1A246 2A346 8C070 3C240 2C260 1



C270 3C290 2C300 3C310 2C320 5C380 2

RELIGIONE 4SOSTEGNO 20

b. Posti per il potenziamento

Tipologia n. docenti

Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I e alla progettazione del

capo III)

A017 1

A019 2

A038 1

A060 1A346 1C260 1C290 1

SOSTEGNO 3

* Nella colonna “Tipologia” indicare anche, se esistenti, classi di concorso affini a cui attingere in subordine in caso di mancanza di organico nella classe di concorso principale (Es. A0XX, oppure A0YY o A0ZZ).

c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.

Tipologia n.Assistente amministrativo 6Collaboratore scolastico 18Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori) 9

Altro

II. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE

FORMAZIONE DOCENTI L'aggiornamento e la formazione in servizio (diritto-dovere del personale) sono fondamentali per rendere “la scuola nel suo complesso capace di rispondere alle esigenze di una società che si modifica” (C.M.136/90). La legge 107/15 (art. 1 comma 121-125) afferma che la “formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria permanente e strutturale.” La formazione dei docenti è organizzata, pertanto, dall’Istituto in base alle necessità connesse con l’attuazione delle norme legislative nel campo dell’istruzione e come supporto alla realizzazione delle attività didattico-educative più rilevanti.

Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata



Competenze Digitali Docente e ATACompetenze Linguistiche docente

III. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Si suggerisce di fare riferimento anche a quanto indicato alle sezioni “Le attrezzature e le infrastrutture materiali” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015. L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta:

Infrastruttura/ attrezzatura

Motivazione, in riferimento alle priorità strategiche del capo I e alla

progettazione del capo IIIFonti di finanziamento

Ammodernamento laboratori Potenziamento attività laboratorio PON

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta

destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane

e strumentali con esso individuate e richieste.

Si allegano:1. Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico2. Piano di Miglioramento3. Progetti Ampliamento Offerta Formativa e Alternanza Scuola Lavoro4. Regolamento di Istituto5. Piano dell'Inclusività

N.B.: l’Organigramma, la Carta dei Servizi, le delibere relative alla valutazione degli studenti, i Regolamenti dell’Istituto ecc. sono pubblicati a norma di legge e visionabili sul sito web dell’Istituto nella sezione Amministrazione Trasparente o in altra area dedicata.


€¦ · Web viewEconomia Aziendale ed Ingegneria informatica. In questo studio i ragazzi sono...

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