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Drome- Ardèche – Auvergne LUGLIO 2014 11/7/14 Sosta notte a Borgo S. Dalmazzo (CN) nell'area attrezzata comunale. 12/7/14 Partenza a ritmo lento, tempo nuvoloso, si sale al colle della Maddalena dove ci becchiamo le prime gocce di pioggia. Sosta pranzo lungo la D900b, vista lago Serre Ponçon, intanto arriva la pioggia bella fitta. Percorriamo la D942 costeggiando in parte la Durance, attraversiamo zona con rocce molto interessanti e bei scorci sul fiume. Anche il resto del percorso verso Nyons è bello con piccole gorges sul fiume Aygues e qualche paesino appeso alla montagna. Troviamo l'area sosta di Nyons stracolma e quindi dirigiamo verso il villaggio di Mirabel aux Baronnies. Area sosta piccola, tranquilla e gratuita ai piedi del paese che ha belle vedute sulla valle e scorci caratteristici. Esce anche il sole e in paese troviamo una pasticceria dove acquistiamo tartellettes à la creme, più di così! Dopo cena passeggiata per vedere la luna piena. 13/7/14 Risveglio con sole, giù la moto si va a Vaison la Romaine in Vaucluse, lasciando temporaneamente la Drȏme. Giro di Vaison, soprattutto nella Haute Ville medioevale dove sali e scendi arriviamo fino al Castello. Ripresa la moto andiamo verso Buis en Baronnies superando i villaggi di Entrechaux con rovine di castello sul cucuzzolo e Pierrelongue con il suo caratteristico santuario piazzato appunto su una lunga (anzi alta) pietra. Buis è un po' deludente, molto bella la piazza con i caratteristici portici bassi ad arco ma il resto non è granché. Pranzo a Buis Chez Max a base di salumi e formaggi locali. Sulla piazza c'è anche

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Drome- Ardèche – Auvergne LUGLIO 2014

11/7/14 Sosta notte a Borgo S. Dalmazzo (CN) nell'area attrezzata comunale. 12/7/14 Partenza a ritmo lento, tempo nuvoloso, si sale al colle della Maddalena dove ci becchiamo le prime gocce di pioggia. Sosta pranzo lungo la D900b, vista lago Serre Ponçon, intanto arriva la pioggia bella fitta. Percorriamo la D942 costeggiando in parte la Durance, attraversiamo zona con rocce molto interessanti e bei scorci sul fiume. Anche il resto del percorso verso Nyons è bello con piccole gorges sul fiume Aygues e qualche paesino appeso alla montagna. Troviamo l'area sosta di Nyons stracolma e quindi dirigiamo verso il villaggio di Mirabel aux Baronnies. Area sosta piccola, tranquilla e gratuita ai piedi del paese che ha belle vedute sulla valle e scorci caratteristici. Esce anche il sole e in paese troviamo una pasticceria dove acquistiamo tartellettes à la creme, più di così! Dopo cena passeggiata per vedere la luna piena.

13/7/14 Risveglio con sole, giù la moto si va a Vaison la Romaine in Vaucluse, lasciando temporaneamente la Drȏme. Giro di Vaison, soprattutto nella Haute Ville medioevale dove sali e scendi arriviamo fino al Castello. Ripresa la moto andiamo verso Buis en Baronnies superando i villaggi di Entrechaux con rovine di castello sul cucuzzolo e Pierrelongue con il suo caratteristico santuario piazzato appunto su una lunga (anzi alta) pietra. Buis è un po' deludente, molto bella la piazza con i caratteristici portici bassi ad arco ma il resto non è granché. Pranzo a Buis Chez Max a base di salumi e formaggi locali. Sulla piazza c'è anche un bel mercatino di prodotti artigianali. Ottimo gelato alla … lavanda, se non lo mangiamo qui dove se no? Rientro passando il Col d'Ey molto panoramico con vista su vigneti e campi di lavanda in fiore, davvero uno spettacolo! Sosta a Nyons: bella piazza e qualche vicoletto caratteristico. Mentre

saliamo a Mirabel comincia a piovere.

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14/7/14 Lasciamo Mirabel e ripassando per Nyons saliamo a Grignan, parcheggiamo ai piedi del paese e arriviamo fino al Castello degli Adhèmar dove soggiornò la “grafomane” Madame de Sevigné. Interni molto curati e interessanti (tutto è stato ricostruito e riarredato nell'800), bei panorami dalle terrazze. Breve giro alla Cappella Saint-Vincent: presenta vetrate di colore differente secondo i 4 punti cardinali. Nel villaggio molte rose rampicanti e non, di varietà antiche. Pranzo, poi spostamento verso Le-Poët-Laval, passando per Dieulefit. Sosta a Taulignan (altro villaggio caratteristico).Arrivati a Le-Poët-Laval troviamo dopo un

paio di giri l'accesso per arrivare al parcheggio gratuito per i camper che si trova sotto il paese, raggiungibile a piedi, in una bella zona verde. Il villaggio, definito uno dei più belli della regione, è in effetti molto carino con un sacco di scorci caratteristici ma un poco “spento”. Molto interessante la visita al Museo del Protestantesimo. Rientrati al camper ci godiamo l'ultimo sole poi cena chez nous con ... carbonara aux herbes fins!

15/7/14 Oggi si va a Suze la Rousse per visitare un altro castello. Ripassiamo per Grignan e facciamo una breve sosta a Chamaret per goderci il panorama dalla sua Torre; dopo acquisto baguette di forno a legna e ottimi dolcetti si prosegue per Suze. Parcheggio presso il ponte sul fiume Lez. Pranziamo poi saliamo al Castello: molto restaurato ma bene, ospita anche l'università del vino con esposizioni a tema. Visita interessante, ben organizzata, con molte applicazioni multimediali. Lasciamo Suze, proseguiamo e, passato il Rodano, saliamo da Bourg St. Andreol lungo la D4 a St. Remèze. Sosta (gratuita) presso la cooperativa vinicola lungo la D362 a pochissimo dal villaggio. Prima di scendere nelle gole dell'Ardèche vorremmo fare un giro esplorativo in moto fino al campeggio (punto d'arrivo delle discese in canoa) che abbiamo puntato da casa. Con la moto quindi scendiamo a Vallon Pont d'Arc poi seguiamo la strada panoramica delle Gorges fino al camping la Rouvière dopo il Pont d'Arc. La strada interna del campeggio è un po' troppo ripida e pensando all'uscita in salita con camper e moto dcambiamo idea e prenotiamo al camping du Pont d'Arc, con blocchi servizi piuttosto vetusti ma ottima posizione e spazi molto più pianeggianti.

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16/07/14 Saliamo con la moto lungo la D362 da St. Remèze a St. Montan, strada molto bella e panoramica con ancora molti campi di lavanda in fiore. Paesino molto

caratteristico ricostruito, come il castello, negli anni '70. Rientriamo all'area della cooperativa, acquistiamo un po' di vino e paté poi, ripreso il camper, scendiamo a Vallon Pont d'Arc. Chiacchieriamo e progettiamo: non ci rendiamo conto di entrare in centro paese invece di imboccare la strada esterna verso le Gorges (in moto siamo andati avanti e indietro...) così per pochi metri fatti in zona vietata al traffico caravan e autocaravan, ci becchiamo 22 € di multa (praticamente quasi un euro a metro!!). In tanti anni è la nostra prima multa in Francia... pazienza.

Sistemazione in campeggio, pranzo poi, attraverso il passaggio privato, scendiamo alla spiaggetta di Pont d'Arc (arco naturale formato dall'erosione dell'Ardèche). Affollamento notevole sia a terra che in acqua. Bagnetto poi restiamo a guardare l'andirivieni di canoe e di gente. Prenotiamo per domani la mini-descente (8km) con partenza alle 11. Dopo cena scendiamo di nuovo alla spiaggetta: ora è quasi deserta e l'arco ci mostra tutto il suo incanto.

17/07/14 Si parte per la discesa in canoa, in navetta si va a Vallon dove preleviamo giubbotti e bidone/contenitore poi a Salavas dove, dopo un breve briefing, saliamo in canoa. L'avventura comincia ma non abbiamo fretta. Passiamo le prime mini rapide poi, trovata una spiaggetta all'ombra,

facciamo una sosta spuntino. Ovviamente sul fiume non siamo soli ma in compagnia di … centinaia di altre persone. Ripresa la discesa dopo un po' arriviamo alle rapide Charlemagne e … ci sbilanciamo e in un attimo la canoa si gira e siamo a bagno. Non siamo gli unici, davanti a noi altre due canoe fanno la stessa fine, riusciamo a raggiungere comunque riva senza danno e senza perdere nulla, a parte un paio di occhiali da sole. Ripartiamo e raggiungiamo senza problemi Pont d'Arc. Da tanto volevamo fare l'esperienza di passare sotto l'imponente arco in canoa, una foto di una rivista di qualche anno fa

ci aveva stregato... e finalmente ci siamo!! Sosta alla spiaggetta di fronte al ns campeggio poi ripresa la canoa facciamo ancora qualche giro tra grotte e grottine poi arriviamo all'approdo di Chames dove finisce la mini-descente. Senz'altro il proseguio della discesa è ancora più bello ma 24 km ci sembrano un po' troppi per noi. Rientro in fuoristrada al campeggio, siamo molto soddisfatti della nostra “avventura”. Relax e letture poi prima di cena ancora una visitina all'arco: splendido nella luce del

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tramonto.18/7/14 Oggi con la moto percorriamo tutta la route touristique D290 sostando a tutti e 11 i

suoi belvederi. I panorami sono semplicemente fantastici, la giornata bellissima quasi fin troppo calda. Arrivati a St. Martin passiamo il ponte sospeso e arriviamo al villaggio di Aigueze molto carino con ruderi sul fianco scosceso verso l'Ardèche. Pranzo in un bel ristorante all'ombra dei grandi alberi della piazzetta. Tutto ottimo soprattutto i dolci (crème brulée con castagne e tarte citron meringata). Rientro ancora lungo D290, nuvole in avvicinamento.

19/7/14 Giornata piuttosto nuvolosa ma facciamo comunque un ultimo giro in moto nell'Ardeche: D245 per La Beaume, villaggio costruito sulle sponde del fiume Ardèche, non raggiungibile con il camper. Anche se il tempo è

così così il paesino e i dintorni meritano la visita, percorriamo anche un tratto della D4 per attraversare le gallerie del Defilé scavate nella roccia. Rientro in campeggio con qualche goccia di pioggia, pranziamo poi nel pomeriggio partiamo, direzione Puy en Velay. Percorriamo D5799 e N102. Sosta notte a Thueyts, caratteristico villaggio di case costruite in pietra vulcanica nera con un suggestivo belvedere sul Ponte del Diavolo. Area comunale gratuita presso campo sportivo. Nella notte comincia a piovere e continuerà fino all'indomani.20/7/14 Partiamo sotto la pioggia che ben presto diventa diluvio tanto da costringerci a fermarci per la ridottissima visibilità. Si riparte lungo la N102 che, sarebbe molto panoramica ma, noi la percorriamo quasi nella nebbia e solo passato il colle de la Chavade (1266

m.) rivediamo un poco di cielo azzurro. Scendendo verso Le Puy en Velay ritroviamo la pioggia e il cielo coperto. Nel pomeriggio, armati di ombrelli, iniziamo l'esplorazione di Le Puy. Visitiamo la Chapelle St. Clair e arriviamo alla Cattedrale, molto bella e imponente con un magnifico interno. Sotto il porticato è in corso un concerto di corni con canti alpini: molto suggestivo. Dopo una sosta all'ufficio del turismo passeggiamo nella città bassa, molto diversa ma, comunque interessante. Visita alla chiesa gotica di St. Laurent poi torniamo al camper. Notte nel parcheggio camper (sosta solo 24h).21/7/14 Tempo ancora nuvolo decidiamo comunque di fare la salita alla rocca della Cappella di St. Michel: molto suggestiva con decori di pietra policroma, interessante anche il filmato che si può visionare nella

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sala sottostante la Cappella. Lasciamo Le Puy per entrare nella regione del Cantal, prima però ci fermiamo a pochi chilometri per visitare la fortezza di Polignac, costruita su un basamento di lava e circondata da falesie. La rocca è il risultato, come Le Puy, dell'esplosione di un vulcano all'interno di un lago. Il vasto perimetro della fortezza, un tempo completamente ricoperto di costruzioni, oggi ospita alcune rovine, l'imponente torre-residenza ed ampi spazi erbosi. Salendo i 150 gradini della torre, nonostante le nuvole continuino il loro andirivieni, si ha una magnifica vista tutt'intorno. Percorriamo ancora la N102 poi D588 e N122 fino a Murat dove arriviamo con un quasi sole! Area sosta comunale vicino stazione. Passeggiamo per il villaggio: ancora case di pietra scura con caratteristiche torrette coperte da tetti conici. Murat non è solo medioevale, ci sono infatti anche alcuni begli edifici stile Renaissance. Ufficio turistico centrale e ben fornito. Ottimi acquisti di formaggi e dolcetti, siamo sulla Route des Fromages.22/7/14 Mattinata in giro per la fiera artigianale e in visita alla Maison de la Faune: museo di fauna varia (soprattutto insetti e farfalle). Interessante soprattutto perché collocato in un bell'edificio del XVI secolo con scale a chiocciola, torrette, soffitti con travi di legno decorato ed enormi camini. Nel pomeriggio con la vespa saliamo al colle di Peyrol (tempo variabile ma, se aspettiamo il sereno... finiscono prima le vacanze) per raggiungere l'antico vulcano Puy Mary. Il dislivello da percorrere a piedi è di 200 m. (dai 1580 del colle ai 1783 della cima del Puy), la salita è a gradoni di cemento e poi di legno. Nonostante la giornata non perfetta la vista è abbastanza aperta e l'aria molto frizzantina, intorno al sentiero di salita fioriture bellissime e molto varie tra cui predomina il giallo della genziana. Breve sosta al belvedere sulla cima spazzato da un forte vento poi scendiamo per riscaldarci e rifocillarci alla locanda del colle. Vin chaud e fettona di torta ai mirtilli gustata mirando il Puy.23/7/14 Ancora un risveglio con tempo uggioso, lasciamo Murat; D3 poi, superata Riom es Montagne, D922 breve sosta a Bort les Orgues dove ci accontentiamo di ammirare da lontano le formazioni rocciose che formano le cosiddette canne d'organo. Tra nuvole, nebbia e pioggerella superiamo il paese di Mont Dore e il colle de la Croix Morand, arriviamo a Murol dove, causa fiera, peniamo un po' per trovare parcheggio. Passeggiata per il paese e per la fiera artigianale. Tempo sempre piuttosto incerto decidiamo quindi di fare in camper il giro ad anello previsto in moto: villaggio di Besse et St.Anastaise, molto suggestivo ma anche molto turistico; chiesa romanica di St. Nectaire, molto bella e luminosa con capitelli scolpiti e dipinti; lago di Chambon, dove ci fermiamo all'area sosta a pagamento de la plage ovest.

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24/7/14 Risveglio con il sole! Giù la moto si parte per il Puy du Sancy. Raggiungiamo Mont Dore dove con la cabinovia si sale in 4 minuti da quota 1350 a 1790 m. Poi a piedi 860 gradini di legno per arrivare a 1886 m. Itinerario super panoramico con viste sulla caldera dell'antico vulcano (10 volte più grande del Vesuvio), erosa dai ghiacciai con picchi e punte di roccia vulcanica che spuntano tra il verde intenso della

vegetazione. La fioritura, come sul Puy Mary è eccezionale: viole di tante varietà, margherite, genziana, digitale, ranuncoli e … dovrebbe esserci anche un tipo di pianta carnivora che però non abbiamo avvistato! Saliamo passo passo lungo la gradinata, c'è molta gente che sale e scende si crea così un effetto serpente che fa molto “muraglia cinese”. In cima

scrutiamo l'orizzonte a 360° per vedere quanto illustrato dal pannello orientativo, si dovrebbe individuare anche il Monte Bianco... forse l'abbiamo visto o forse ci è sembrato... comunque la direzione è quella. Percorriamo poi una parte dei sentieri che si diramano dalla cima per godere ancora di altre viste eccezionali: bello, bello, bello. Tornati alla cabinovia recuperiamo le energie con un ottimo pranzo in terrazza: pollo alla vinaigrette, truffade de montagne e tartellette ai lamponi. Intanto l'andirivieni sulla cima continua: il popolo delle formiche sale e scende. Tornati a valle riprendiamo la moto e torniamo sul lago, dopo una sosta al villaggio di Chambon per ammirarne la piccola chiesetta, dove ci godiamo un ultimo sole.

25/7/14 Spostamento di pochi chilometri nella zona del Puy de Dȏme. Breve sosta alla Basilica di Orcival (sito interessante ma non eccezionale) poi raggiungiamo Orcines che abbiamo scelto come base per visitare gli ultimi “vulcani” e Clermont- Ferrand. Ad Orcines campeggio municipale nel verde, con servizi vecchiotti ma, molto ben tenuti. Appena installati comincia (di nuovo!!!) a piovere, oggi giornata persa: le nostre mete sono quasi tutte all'aperto quindi... Verso sera smette e facciamo così una passeggiata in paese distante circa un km.

26/7/14 Risveglio con un poco di sole, giù la moto e andiamo a prendere il treno panoramico che sale al Puy de Dome, il più alto di tutta la catena. Mentre il treno sale salgono, aihmé, anche le nuvole. Riusciamo ad arrivare alla stazione di arrivo e poi a piedi raggiungiamo l'Espace Mercure (dedicato al tempio romano di Mercurio) e all'Osservatorio Meteorologico (che non si visita) e zac! ecco arrivare nuvole e nebbia.

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Ben presto la visibilità si riduce a pochi metri: rischiamo di non vedere i nostri piedi, altro che panorama sui vulcani! Facciamo un giretto nel negozio di souvenir e nella Maison du Site poi decidiamo di uscire di nuovo e percorrere tratti dei vari sentieri sperando in una schiarita. Passeggiamo lungo il sentiero dei "pellegrini", dei "curiosi" e dei "conquistatori" e finalmente per qualche decina di minuti riusciamo a vedere il panorama dei vulcani: il Puy de Come con il suo interno verde chiaro e i fianchi coperti dalle foreste, il Puy de Pariou con il sentiero che lo percorre fino in cima e poi qualche veduta verso Clermont – Ferrand e Orcines poi tutto si chiude e l'Osservatorio scompare nuovamente alla vista e inizia

la pioggia. Scendiamo ancora con il treno a valle dove fa la sua ricomparsa il sole. Siamo parzialmente soddisfatti del nostro giro e ci consoliamo pensando che potevamo non vedere, causa nebbia, niente del tutto. Nel pomeriggio andiamo al vulcano Lemptegy cava in disuso, di pozzolana e altri materiali vulcanici, trasformata in attrazione turistica e centro studi. Prenotiamo l'ultima visita alle 16.30 con il trenino e, nell'attesa, visitiamo il piccolo ma interessante museo/esposizione. Iniziamo il

giro con un filmato in 3D: effetti terremoto e esplosione di lava in miniera, molto suggestivo e divertente tranne … la fuga di topi ... troppo realistica per i miei gusti. Anche con gli occhi chiusi li sentivi … muovere. BleaaaHHH! Si parte poi con il trenino, inizia a piovigginare meno male siamo al coperto. Percorso praticamente dentro il fondo del cratere le cui pareti sono state scavate per estrarre vari materiali da costruzione e da pavimentazione. Colori rossastri, neri e grigi che contrastano con il verde chiaro dei licheni e del resto della vegetazione. L'autista/animatore

illustra le varie epoche del cratere e le lavorazioni della cava, facciamo anche un paio di soste per poter passeggiare tra le rocce vulcaniche. Il tour termina passando dal vecchio impianto di smistamento dl materiale e con un altro filmato in 3D che illustra la formazione della catena dei Puys e la nascita del Vulcano di Lemptegy, molto coinvolgente e ben realizzato. Una giornata molto piacevole ed interessante (souris a parte!), sia al Puy de Dȏme che al Vulcano di Lemptegy siamo andati in moto ma ci sono in entrambi ampi parcheggi adatti ai camper.

27/7/14 Oggi andiamo, in moto, a Clermont – Ferrand. Dopo breve sosta a Royat: chiesa romanica e grotta delle lavandaie arriviamo in città, parcheggiamo dietro place de Jaude e saliamo rue de Gras fino ai piedi dell'imponente cattedrale di Notre Dame, costruita in stile gotico utilizzando la pietra nera dei vulcani. L'esterno stupisce per la maestosità ed il colore scuro mentre l'interno, con alte colonne ed arcate, è pieno di colore grazie alle bellissime vetrate. Particolare l'abside con un deambulatorio e cinque cappelle intorno a raggiera (alcune affrescate e tutte con belle vetrate). Anche le vetrate moderne a fianco dell'ingresso sono molto suggestive. Pranziamo in rue des Chaussetiers nelle cantine di un'antica casa medioevale del 1513. Il ristorante si chiama proprio 1513, anno della costruzione dell'edificio. Mangiamo ottime galettes

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(tipo di crêpe) con formaggi locali e dolci in un ambiente deliziosamente antico poi, per smaltire, passeggiamo fino alla fontaine d'Amboise (gotica con aggiunte rinascimentali) e fino a Notre Dame du Port (inteso come quartiere di commercio e mercato) è una chiesa di stile romanico, quindi molto più semplice e lineare rispetto alla cattedrale ma, molto bella e suggestiva. Tra viuzze e stradine torniamo alla moto per spostarci a Monferrand, la parte medioevale della città, in realtà due nuclei ben distinti: Clermont appare più attiva e vivace mentre Monferrand sembra più degradata e poco vissuta. Qualche bell'edificio a graticcio e una chiesa interessante che però avrebbe bisogno di un bel restauro. Rientrati al campeggio di Orcines mettiamo su la moto e ci prepariamo alla partenza di domani.

28/7/14 Risveglio con pioggia, partiamo direzione Volvic lungo la D943. Arrivati nella cittadina, celebre per le sue acque minerali, visitiamo il centro info e la sorgente dell'acqua Volvic poi due

passi in paese: ancora un centro storico di pietra nera con una chiesa romanica con suggestive vetrate. Sosta pranzo mentre la pioggia aumenta: facciamo ciao al castello di Tournoel e dirigiamo

verso Riom D986. L'area sosta camper non è vicina al centro, ma visto che per il momento non piove, ci facciamo una passeggiata: mentre stiamo ammirando la Tour dell'Horloge inizia l'ennesimo temporale. Visita della bella Collegiata di Notre Dame dove troviamo un'altra madonna nera. Molto bella anche la chiesa dedicata a St. Aimable. Non restiamo per la notte a Riom ma ci spostiamo a Lezoux (D906- D2089) nell'area sosta del museo

della ceramica. Molto tranquilla.29/7/14 Oggi completiamo il giro tornando verso Puy en Velay, prima però facciamo sosta al castello medioevale di Aulteribe, ristrutturato nell'ottocento per farne una dimora romantica. E' splendidamente arredato infatti gli ultimi castellani erano collezionisti di mobili di antiquariato. Risultato: uno dei castelli meglio ammobiliati dell'intera Francia. Sosta ad Ambert dove visitiamo la Maison de la forme d'Ambert (formaggio a latte crudo molto molto buono). Giro in paese: ancora case a graticci ed una bella chiesa gotica. Sosta notte all'area camper di Arlanc paesino tra la Dore e la Dolore. Fortunatamente, nonostante le piogge, la situazione dei due fiumi è sotto controllo!

30/7/14 Proseguiamo lungo la D906 fino a La Chaise Dieu per visitare la Collegiale St. Robert: abbazia benedettina –circestense dove si trova la splendida chiesa abbaziale, celebre per la sua particolare “danza macabra”. Guida con spiegazioni solo in francese ma molto interessante. Molto particolare la stanza dell'Echo che ci sorprende con la

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sua particolare ed incredibile acustica: non un semplice eco ma la trasmissione del suono di parole sussurrate da un angolo all'altro a distanza di metri!!! Metodo usato per confessare i lebbrosi senza essere a contatto con loro. La Chaise Dieu è anche celebre per i funghi e visto che siamo in stagione non perdiamo l'occasione di acquistarne un po'. Verso Puy en Velay ritroviamo la nebbia continuiamo quindi l'avvicinamento a casa andando verso Valence (D15- D532) molto verde, immense foreste e bei villaggi. Sosta a Lamastre per info treno a vapore che parte da Tournon sur Rhone; raggiunte le sponde del Rodano, dopo aver prenotato per telefono il giro in treno per l'indomani, saliamo alla Gare St.Jean. Grande parcheggio con possibilità di sosta notte che infatti trascorriamo in compagnia di altri 3 mezzi. 31/7/14 Risveglio con sole e cielo azzurro, arriviamo in stazione più che puntuali (siamo a due passi) ed assistiamo così a tutti i preparativi della locomotiva a vapore. Finalmente si parte sbuffando e soffiando lungo le Gorges du Doux. Il panorama è bello anche se non eccezionale, il mezzo di locomozione invece è molto affascinante … anche il fumo che a tratti ci raggiunge è … poetico! Mezz'ora circa di tragitto poi si fa retromarcia, con una particolare manovra la locomotiva ruota su se stessa e si torna indietro. Giro molto bello e con il sole: straordinario. Si continua la strada verso casa, superiamo Valence e lungo la D111 anche Crest e Die. Nel tardo pomeriggio arriviamo a Barcelonette, siamo un po' cotti e decidiamo di fermarci nell'area camper, il tempo è tornato variabile: tuona con il sole! 1°/8/14 Da Barcelonette scendiamo, passato il colle della Maddalena, a Bersezio dove troviamo un po' di sole. Bella passeggiata che si conclude però con l'arrivo di un nuovo temporale. In serata ancora acqua a catinelle.2/8/14 Rientro a casa con tempo ancora molto variabile.

INFOAutocaravan: Mansardato Dueerre Start 310 (lungh. m. 6,60- altezza m. 3,40) - Km percorsi: 1800Moto: Vespa 125 - Km percorsi: 400Mappe: Francia Sud 725 Michelin - Auvergne IGN 2014Guida: Lonely Planet - Francia Meridionale - ed.2011Siti utili: http://www.france-voyage.com/

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