SCIENZE DIETETICHE Docente: Dr.ssa Elena Mugnaini [email protected]
WEB MARKETING E DESTINAZIONE TURISTICA Corso di Sociologia del Turismo Mod. B Università degli...
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WEB MARKETING E WEB MARKETING E DESTINAZIONE TURISTICADESTINAZIONE TURISTICA
Corso di Sociologia del Turismo Corso di Sociologia del Turismo Mod. BMod. B
Università degli Studi Tor Vergata RomaUniversità degli Studi Tor Vergata Roma
Silvia Testa mail [email protected] Testa mail [email protected]
IL PROGRAMMA DELLE IL PROGRAMMA DELLE LEZIONILEZIONI 13 Aprile
Web 2.0; il turista-prosumer online; la lunga coda del turismo online
14 Aprile
Il piano di comunicazione online circolare interattivo e discontinuo di un DMO: introduzione sulle 5 fasi. Analisi delle fasi 0 (partnership collaborative), 1(il sito di un DMO) e 2 (promozione del brand di destinazione)
20 Aprile
Il piano di comunicazione online circolare interattivo e discontinuo di un DMO. Analisi delle fasi 3 (accoglienza in loco del turista) e 4 (il post-viaggio)
21 Aprile
Social media marketing, viral marketing e passaparola 27 Aprile
Video e foto marketing
LEZIONE DEL 13 APRILELEZIONE DEL 13 APRILE
DAL WEB 1.0 AL WEB 2.0DAL WEB 1.0 AL WEB 2.0
Definizione web 2.0 di Tim O’Relly: “La rivoluzione commerciale nell'industria informatica provocata dalla trasformazione di internet a piattaforma e dal tentativo di comprendere le regole per avere successo con questa nuova piattaforma"
CARATTERISTICHE DEL WEB 2.0 (caratteristiche già pre-web)l’intelligenza collettiva e partecipativa – slide 5-8
the long tail (nicchie di mercato) e i dati (conoscenza del target/persone)– slide 9-12il software prevale sul dispositivo (multimedialità e multicanalità)
Un’attitudine NON una Un’attitudine NON una tecnologiatecnologia
COSA CAMBIA RISPETTO AL COSA CAMBIA RISPETTO AL PASSATO? UN NUOVO MODO DI PASSATO? UN NUOVO MODO DI
COMUNICARE COMUNICARE
L'era dei mass media L'era dei social media- Utente come destinatario- Target / Segmenti di mercato- Mercato di massa- Gerarchia- Top down - Push
DISCORSO AUTOREFERENZIALE
- Utente come produttore- Massa di mercati- Community- Rete- Peer to peer-Pull-Reputazione e competenza
COMUNICAZIONE
WEB 2.0 & TURISTA 2.0WEB 2.0 & TURISTA 2.0
Prosumer
Broker d’informazioni
CARATTERISTICHE DEL CARATTERISTICHE DEL TURISTA PROSUMER ONLINETURISTA PROSUMER ONLINE
autonomo e critico verso le aziende
competente nella ricerca
esigente, selettivo e a caccia di esperienze nei prodotti/servizi che acquistaconnesso e interattivo nei social media
L'e-tourist può essere considerato la più tangibile espressione del nuovo consumatore prosumer
IL MERCATO TURISTICO IL MERCATO TURISTICO NELL’ERA DEL WEB 2.0NELL’ERA DEL WEB 2.0
Dal mercato di massa alla Dal mercato di massa alla massa di mercati e alla massa di mercati e alla
personalizzazione di massapersonalizzazione di massa
COSA CAMBIA A LIVELLO COSA CAMBIA A LIVELLO OPERATIVO? QUALCHE OPERATIVO? QUALCHE
ESEMPIOESEMPIO
COSA CAMBIA A LIVELLO COSA CAMBIA A LIVELLO OPERATIVOOPERATIVO
COSA CAMBIA A LIVELLO COSA CAMBIA A LIVELLO OPERATIVOOPERATIVO
PARTE OPERATIVA IN PARTE OPERATIVA IN AULAAULABreve descrizione del sito, opportunità di “business-comunicazione” per le aziende turistiche; possibilità di interazione per il turista prosumer (C2C; C2B)
LEZIONE 14 APRILELEZIONE 14 APRILE
MODELLO DI COMUNICAZIONE ONLINE MODELLO DI COMUNICAZIONE ONLINE CIRCOLARE, INTERATTIVO E DISCONTINUO PER CIRCOLARE, INTERATTIVO E DISCONTINUO PER
UN DMOUN DMO COMUNICAZIONE INTERNA
FASE 0 Condizioni alla base di un piano di comunicazione online circolare e discontinuo
FASE 1 OPERATORE TURISTICO Creazione del sito web usabile e con contenuti di qualità PENSARE E STRUTTURARE IL SITO PER COMUNICARE AI E CON I TURISTI
FASE 2 (pre-viaggio) CLIENTE Sogni, ricerca di informazioni, pianificazione del viaggio, selezione e acquisto dei servizi/prodotti turistici OPERATORE TURISTICO anticipazione dell'esperienza turistica (video e foto marketing), corretto posizionamento del sito sui motori di ricerca (SEO), azioni di promozione del sito sul web (SEM), azioni di social media marketing ecc. ISTAURARE UNA COMUNICAZIONE INIZIALE CON I TURISTI
FASE 3 (il soggiorno) CLIENTE Viaggio, visita, esperienza OPERATORE TURISTICO Accoglienza in loco: internet mobile, servizi di informazione, marketing esperienziale. SVILUPPARE LA COMUNICAZIONE CON I TURISTI "DI PERSONA"
FASE 4 (post-visita) CLIENTE Ripetere il viaggio, raccomandare il viaggio, condivisione dei ricordi e delle recensioni OPERATORE TURISTICO Incentivare la produzione di UGC, monitorare la brand reputation, la costumer satisfaction ed experience ecc. MANTENERE LA COMUNICAZIONE CON I TURISTI
COMUNICAZIONE ESTERNA
AZIONI CORRETTIVE
REPORT
FASE 0 STAKEHOLDERS E FASE 0 STAKEHOLDERS E DMODMO
ATTORI FUNZIONI CONTENUTI Partecipanti attuali e potenziali informare i partecipanti portare informazione (e invito a
entrare) su cosa è il DMS, quali finalità ha, come funziona l'organizzazione
ascoltare e rilanciare condividere nell'organizzazione le rilessioni emerse e proposte da ogni partner, per stabilire obittivi e modalità operative comuni
Motivare far sentire l'importanza e il valore dell'organizzazione per il territorio
Dirigenti portare e diffondere gli obiettivi dell'organizzazione
rilevare la vicinanza tra gli obiettivi preposti e i risultati ottenuti dai partner facenti parte dell'organizzazione
Dipendenti/Partner Informare i partner del DMS
Spingere la diffusione del DMS sul territorio, coinvolgendo altri partner
Cittadini/Clienti Diffondere l'innovazione e fare marketing sul territorio
Coinvolgere i cittadini, cercando il loro consenso all'iniziativa del DMS
FASE 0 PERCHE’ UN DMO?FASE 0 PERCHE’ UN DMO?
- raccolta e organizzazione delle informazioni, foto e video sulla meta- promocommercializzazione di tour e attività turistiche- realizzare ricerche e analisi di mercato per delineare i nuovi trend e nuove strategie promozionali- creare dei database di clienti e fornitori interessati alla destinazione, da condividere con gli attori locali, per studiare e realizzare azioni promozionali e commerciali loro rivolte- gestire, promuovere e monitorare la brand reputation- realizzare azioni coordinate e condivise di marketing e web marketing al fine di evitare conflittualità di immagine e sprechi economici- realizzare e gestire il sito web, rappresentativo della destinazione e dell'offerta degli operatori locali
FASE 0 PARTNERSHIP FASE 0 PARTNERSHIP COLLABORATIVE: COLLABORATIVE:
LA LEGITTIMAZIONELA LEGITTIMAZIONE
FASE 1 IL SITO DI UN DMOFASE 1 IL SITO DI UN DMO I fattori estetici e di usabilità
I fattori informativi- Content is the king!
Perché?
I fattori interattivi e relazionali. Perché? I fattori transazionali
Ora abbiamo un bellissimo sito…che ci
facciamo?
FASE 2: BROADCASTING & FASE 2: BROADCASTING & NARROWCASTING CHI PROMUOVE E NARROWCASTING CHI PROMUOVE E COMMERCIALIZZA LA DESTINAZIONE COMMERCIALIZZA LA DESTINAZIONE
ONLINE?ONLINE?La Grande Rete è un ambiente in cui "pubblicare" è facile come leggere, marcando in maniera definitiva il passaggio dall'era dei media di massa all'era del medium per le masse"“
-Nei media classici domina la logica del broadcasting
DMO Messaggio pre-definito Utente
-In Internet domina la logica del narrowcasting
Utente esigenze e personalizzazione DMO Messaggio co-prodotto Utente Feed back
Passaparola / Rielaborazione del Messaggio
FASE 2 FASE 2 STRUMENTI PER LA STRUMENTI PER LA
COMMERCIALIZZAZIONECOMMERCIALIZZAZIONE
1. Il sistema di click trough.
2. Scegliere o creare un partner commerciale unico, al quale delegare il ruolo di commercializzazione
3. Creare una piattaforma, interrogabile da chiunque tramite il sito internet del DMO, che rappresenti attraverso un database gli operatori locali
LIMITI E OPPORTUNITA’ DELLA LIMITI E OPPORTUNITA’ DELLA PROMOZIONE ONLINE DI UNA PROMOZIONE ONLINE DI UNA
DESTINAZIONEDESTINAZIONE
PARTE OPERATIVA IN PARTE OPERATIVA IN AULAAULAIndividuare: fattori estetici e di usabilità; informativi; interattivi e
relazionali; transazionali. Scegliere un tema di viaggio, analizzare 1 contenuto in tali tematiche e vedere se è rintracciabile su Google per parole chiave
PARTE OPERATIVA IN PARTE OPERATIVA IN AULAAULA
LEZIONE 20 APRILELEZIONE 20 APRILE
MODELLO DI COMUNICAZIONE ONLINE MODELLO DI COMUNICAZIONE ONLINE CIRCOLARE, INTERATTIVO E DISCONTINUO PER CIRCOLARE, INTERATTIVO E DISCONTINUO PER
UN DMOUN DMO COMUNICAZIONE INTERNA
FASE 0 Condizioni alla base di un piano di comunicazione online circolare e discontinuo
FASE 1 OPERATORE TURISTICO Creazione del sito web usabile e con contenuti di qualità PENSARE E STRUTTURARE IL SITO PER COMUNICARE AI E CON I TURISTI
FASE 2 (pre-viaggio) CLIENTE Sogni, ricerca di informazioni, pianificazione del viaggio, selezione e acquisto dei servizi/prodotti turistici OPERATORE TURISTICO anticipazione dell'esperienza turistica (video e foto marketing), corretto posizionamento del sito sui motori di ricerca (SEO), azioni di promozione del sito sul web (SEM), azioni di social media marketing ecc. ISTAURARE UNA COMUNICAZIONE INIZIALE CON I TURISTI
FASE 3 (il soggiorno) CLIENTE Viaggio, visita, esperienza OPERATORE TURISTICO Accoglienza in loco: internet mobile, servizi di informazione, marketing esperienziale. SVILUPPARE LA COMUNICAZIONE CON I TURISTI "DI PERSONA"
FASE 4 (post-visita) CLIENTE Ripetere il viaggio, raccomandare il viaggio, condivisione dei ricordi e delle recensioni OPERATORE TURISTICO Incentivare la produzione di UGC, monitorare la brand reputation, la costumer satisfaction ed experience ecc. MANTENERE LA COMUNICAZIONE CON I TURISTI
COMUNICAZIONE ESTERNA
AZIONI CORRETTIVE
REPORT
FASE 3 L’ACCOGLIENZA IN FASE 3 L’ACCOGLIENZA IN LOCO: MARKETING LOCO: MARKETING
ESPERIENZIALEESPERIENZIALEMARKETING TRADIZIONALE MARKETING ESPERIENZIALE
Qualità del prodotto e servizio Qualità dell'esperienza
Homo oeconomicus Home ludens
Bisogno Desiderio e piacere
Agire di consumo razionale Agire emozionale
Benefici e attributi Stili di vita ed esperienza olistica di consumo
Scopi Processi e relazioni
•Sense experiences, ovvero le esperienze che coinvolgono la percezione sensoriale; •Feel experiences, ovvero le esperienze che coinvolgono i sentimenti e le emozioni; •Think experiences, ovvero le esperienze creative e cognitive; •Act experiences, ovvero le esperienze che coinvolgono la fisicità; •Relate experiences, ovvero le esperienze risultanti dal porsi in relazione con un gruppo.
FASE 3 L’ACCOGLIENZA IN LOCO: FASE 3 L’ACCOGLIENZA IN LOCO: INTERNET MOBILE COME INTERNET MOBILE COME
STRUMENTO DI MARKETING STRUMENTO DI MARKETING ESPERIENZIALEESPERIENZIALE
QUALI SONO I VANTAGGI QUALI SONO I VANTAGGI DELL’USO DI INTERNET DELL’USO DI INTERNET
MOBILE?MOBILE?Possibilità di "creare" una segnaletica turistica e
informativa del tutto "emozionale", attraverso video, immagine e testi
Possibilità di creare prodotti turistici "contestualizzandoli" con il territorio, grazie all'uso di specifici QR Code o di particolari percorsi e itinerari georeferenziati
Facilità nella condivisione e la diffusione delle informazioni, grazie anche alle applicazioni mobili dei social network
Possibilità di convertire il cellulare verso uno strumento di m-commerce
UN ESEMPIO DI INTERNET UN ESEMPIO DI INTERNET MOBILE: LA TOSCANAMOBILE: LA TOSCANA
Videohttp://www.youtube.com/watch?
v=HcP8hx3SmZE
FASE 4 MISURARE IL FASE 4 MISURARE IL SUCCESSO DELLE AZIONI SUCCESSO DELLE AZIONI DEL DMO – misurazione DEL DMO – misurazione internainternaqualità e tipologia delle relazioni interne tra gli stakeholders;
attività operative, di marketing e promozionali intraprese;
risorse finanziarie e di know how messe a disposizione dal network di partnership e dal DMO stesso;
misurazione delle performance del DMO, tramite modelli statistici e rilevamento di feedback
FASE 0-4 MISURARE IL FASE 0-4 MISURARE IL SUCCESSO DI UN DMOSUCCESSO DI UN DMO
FASE 4 MISURARE IL FASE 4 MISURARE IL SUCCESSO: LA SUCCESSO: LA SODDISFAZIONE DEL SODDISFAZIONE DEL TURISTA – misurazione TURISTA – misurazione esternaesterna
Immagine percepita prima della partenza (fase 1/2) crea
aspettative
L’esperienza in loco (fase 3) crea emozioni
Aspettative + Emozioni = Fidelizzazione, Intenzione di
riacquisto, Passaparola
MODELLO DI COMUNICAZIONE ONLINE MODELLO DI COMUNICAZIONE ONLINE CIRCOLARE, INTERATTIVO E DISCONTINUO PER CIRCOLARE, INTERATTIVO E DISCONTINUO PER
UN DMOUN DMO COMUNICAZIONE INTERNA
FASE 0 Condizioni alla base di un piano di comunicazione online circolare e discontinuo
FASE 1 OPERATORE TURISTICO Creazione del sito web usabile e con contenuti di qualità PENSARE E STRUTTURARE IL SITO PER COMUNICARE AI E CON I TURISTI
FASE 2 (pre-viaggio) CLIENTE Sogni, ricerca di informazioni, pianificazione del viaggio, selezione e acquisto dei servizi/prodotti turistici OPERATORE TURISTICO anticipazione dell'esperienza turistica (video e foto marketing), corretto posizionamento del sito sui motori di ricerca (SEO), azioni di promozione del sito sul web (SEM), azioni di social media marketing ecc. ISTAURARE UNA COMUNICAZIONE INIZIALE CON I TURISTI
FASE 3 (il soggiorno) CLIENTE Viaggio, visita, esperienza OPERATORE TURISTICO Accoglienza in loco: internet mobile, servizi di informazione, marketing esperienziale. SVILUPPARE LA COMUNICAZIONE CON I TURISTI "DI PERSONA"
FASE 4 (post-visita) CLIENTE Ripetere il viaggio, raccomandare il viaggio, condivisione dei ricordi e delle recensioni OPERATORE TURISTICO Incentivare la produzione di UGC, monitorare la brand reputation, la costumer satisfaction ed experience ecc. MANTENERE LA COMUNICAZIONE CON I TURISTI
COMUNICAZIONE ESTERNA
AZIONI CORRETTIVE
REPORT
FASE 4 MISURARE IL FASE 4 MISURARE IL SUCCESSO: IL SUCCESSO: IL MONITORAGGIO DEI FEED MONITORAGGIO DEI FEED BACK – misurazione esterna BACK – misurazione esterna
Monitorare la brand reputation
UN ESEMPIO DI UN ESEMPIO DI COMUNICAZIONE ONLINE COMUNICAZIONE ONLINE CIRCOLARE, INTERATTIVA E CIRCOLARE, INTERATTIVA E DISCONTINUA: LA TOSCANADISCONTINUA: LA TOSCANA
Videohttp://www.youtube.com/watch?
v=7PXtrKA_hs0
1. Tuscany plus:Cercare esempi simili di strumenti internet
mobile per la fruizione turistica2. TripAdvisorCercare esempi di monitoraggio del brand
(ovvero recensioni –positive o negative- di hotel o attività o destinazioni che presentino una replica da parte dell’operatore turistico)
PARTE OPERATIVA IN AULAPARTE OPERATIVA IN AULA
LEZIONE 21 APRILELEZIONE 21 APRILE
SOCIAL MEDIA: LA NASCITA SOCIAL MEDIA: LA NASCITA DELLE NEO-TRIBU’DELLE NEO-TRIBU’
I francesi Michel Maffesoli e Bernard Cova, tra i massimi esponenti del marketing tribale, hanno provato a definirli come tribù. "Una tribù postmoderna (o neotribù) è un insieme di individui non necessariamente omogeneo (in termini di caratteristiche sociali obiettive) ma interrelato da un´unica soggettività, una pulsione affettiva o un ethos in comune. Tali individui possono svolgere azioni collettive intensamente vissute, benché effimere".
SOCIAL MEDIASOCIAL MEDIACosa sono?Luoghi di incontro delle “tribù
post-moderne”Cosa succede nelle neo-tribù?Condivisione & Conversazione passaparola marketing virale
PASSAPAROLA PASSAPAROLA “NATURALE”“NATURALE”Il passaparola o word of mouth:
l’importanta del Leader o esperto nell’influenza sociale durante:
fase pre-viaggio, fase del viaggio,fase post viaggio.
VIRAL MARKETINGVIRAL MARKETINGL’espressione marketing virale è stata coniata da Jurvetson e Draper nel 1997 e denota ogni strategia che stimoli e incoraggi gli individui a trasmettere ad altri e a diffondere un messaggio, generando il potenziale per una crescita esponenziale sia della notorietà che dell’influenza del messaggio stesso. L’utilizzo del consumatore come veicolo di diffusione del messaggio rimanda a quella forma di pubblicità e di promozione per così dire naturale che è il passaparola o word of mouth (WOM).
VIRAL MARKETINGVIRAL MARKETINGOgni messaggio è virale?
Ralph F. Wilson, ne ha definito i principi in "The Six Simple Principles of Viral Marketing", di seguito riportati:
Offrire servizi e prodotti gratuiti o sconti, Creare un messaggio facile da trasferire ad altriDeve essere facilmente scalabile. Il metodo di
trasmissione del “virus” si deve adattare rapidamente ad una risposta ampia da parte delle persone, in quanto il messaggio si trasmette in modo esponenziale e rapido;
Contiene motivazioni e comportamenti comuni ad un target di persone
Utilizza le reti di comunicazione come i Social Network, proprio perché è qui che si aggrega un numero sempre maggiore di utenti e, quindi, di potenziali consumatori;
Approfitta delle risorse degli altri
DIFFERENZE “GRAFICHE” DIFFERENZE “GRAFICHE” TRA PPC E MARKETING TRA PPC E MARKETING
VIRALEVIRALE
ESEMPIO VIRAL ESEMPIO VIRAL MARKETINGMARKETINGVideo
http://www.youtube.com/watch?v=dw_WuZP_O0M
I SOCIAL MEDIA COME LUOGO I SOCIAL MEDIA COME LUOGO DI INCONTRO DEI TURISTIDI INCONTRO DEI TURISTI
PERCHE’ USARE I SOCIAL PERCHE’ USARE I SOCIAL MEDIA?MEDIA? ascolto e dialogo. Il social media marketing è l'arte di
far crescere una conversazione intorno a una marca, prodotto o destinazione, in modo che tale comunicazione venga condivisa da una vasta community, al fine di ottenere credibilità, coinvolgimento emozionale e fidelizzazione
marketing virale e passaparola. Creazione di un gruppo di clienti attivi, i cosiddetti clienti brand advocate.
creazione nuovi servizi e prodotti. Prosumer brand reputation e costumer care. Le opinioni
condivise sui social media tra più utenti hanno un influente ruolo nelle decisioni di acquisto
Posizionamento su google aumento delle vendite. Si tratta però di obiettivi
raggiungibili solo nel lungo periodo e con molto impegno, costruendo giorno dopo giorno un dialogo e un'intesa unica con la propria community di clienti
ESEMPI: CREARE UNA PAGINA ESEMPI: CREARE UNA PAGINA FACEBOOKFACEBOOK
ESEMPI FACEBOOKESEMPI FACEBOOK
PARTE OPERATIVA IN PARTE OPERATIVA IN AULAAULAEsempi di interazione sui social
network tra aziende e turisti Esempi di marketing virale o
wom
LEZIONE 27 APRILELEZIONE 27 APRILE
LO SGUARDO TURISTICOLO SGUARDO TURISTICOUrry (1990) due tipi di sguardo: Sguardo romantico, che eleva la solitudine dei
luoghi e ne celebra la trascendenza,Sguardo collettivo, che espone le folle ed è
tipico del turismo di massa industriale. Lo sguardo romantico diventa, storicamente,
un veicolo per imprenditori del ‘piacere’ e per i pubblicitari con lo scopo di vendere beni di largo consumo, tra cui il package tour dello sguardo collettivo.
I due sguardi sono quindi distinti ma inter-connessi.
LE FOTO NEL TURISMOLE FOTO NEL TURISMO INDUSTRIA TURISTICA - La Gran Bretagna è la prima
nazione in cui si è istituita tale connessione (sguardo romantico + sguardo collettivo) . E’ stata utilizzata ampiamente già dal primo tour operator, Thomas Cook, immagine persuasiva-seduttiva / mitizzazione del soggetto rappresentato, nascita di stereotipi
TURISTA - La commercializzazione su larga scala della macchina fotografica, allo scopo di celebrare i luoghi e la presenza di amici e familiari, ha trasformato lo strumento in protesi tecnologica che celebra anche il protagonismo del turista. immagine souvenir ed ostentativa / nascita di filtri alla manipolazione dell’industria turistica (già nei mass media) i filtri delle community online
DALLE FOTO AI VIDEODALLE FOTO AI VIDEO I video sono diventati parte dell'esperienza
quotidiana dei clienti sul web. Le ricerche online stanno diventando sempre più visuali, proprio perché i video permettono ai clienti di sperimentare virtualmente una destinazione o un hotel o un pacchetto turistico prima dell'acquisto.
I viaggiatori preferiscono vedere dei video, piuttosto che delle foto statiche, proprio perché permettono di proiettarsi nella destinazione e di farsi un'idea del viaggio che li attende in pochi minuti. In estrema sintesi, il video rappresenta costumi e stili di vita locale, fattori pro-atti alla "vacanza del fare“ (TURISTA ATTIVO-PROSUMER)
CHI GUARDA I VIDEO CHI GUARDA I VIDEO ONLINE?ONLINE?
DOVE GUARDA I VIDEO DOVE GUARDA I VIDEO ONLINE?ONLINE?
VIDEO TURISTICI ONLINEVIDEO TURISTICI ONLINE
LA CONDIVISIONE SOCIALE LA CONDIVISIONE SOCIALE DEI VIDEO: VIDEO DI UTENTI DEI VIDEO: VIDEO DI UTENTI
VS. VIDEO UFFICIALI VS. VIDEO UFFICIALI
LA CONDIVISIONE SOCIALE LA CONDIVISIONE SOCIALE DEI VIDEO DURANTE LE FASI DEI VIDEO DURANTE LE FASI
DEL VIAGGIODEL VIAGGIO
PERCHE’ USARE STRATEGIE PERCHE’ USARE STRATEGIE DI VIDEO MARKETING?DI VIDEO MARKETING?
PERCHE’ USARE STRATEGIE PERCHE’ USARE STRATEGIE DI VIDEO MARKETING?DI VIDEO MARKETING?
Viene visualizzato solo da chi è interessato, in quanto l’utente può decidere se visualizzarlo, se una volta iniziata la visualizzazione interromperla e sopratutto se condividere la visualizzazione con altri utenti/amici.
Aumenta la fiducia del potenziale cliente Influisce sulle scelte d'acquisto dell’utente
anche più delle recensioniFavorisce la conversione, grazie alle sue
caratteristiche emozionali Può generare viralità
PERCHE’ USARE STRATEGIE PERCHE’ USARE STRATEGIE DI VIDEO MARKETING?DI VIDEO MARKETING?
I dati dimostrano che i video sono gli strumenti di maggiore successo nel guidare gli acquisti, se comparato con altri format, come jpg, gif e flash.
PERCHE’ USARE STRATEGIE PERCHE’ USARE STRATEGIE DI VIDEO MARKETING?DI VIDEO MARKETING?
COME STRUTTURARE UN COME STRUTTURARE UN VIDEO DI SUCCESSOVIDEO DI SUCCESSO
autentico, catturando gli "elementi umani"rilevante, per specifici target di turisticoinvolgente, con elementi di
intrattenimento disponibile, quindi facile da trovare online
grazie ad apposite pagine ottimizzatecondivisibile, cioè facile da condividere
attraverso i social mediabrevecon interviste e video-recensioni, per
conoscere i proprietari o lo staff, creando un senso di familiarità e di fiducia
con una storia da raccontare che sappia esprimere il valore e l'unicità di ciò che si vende
ESEMPIO: ESEMPIO: Il peggior hotel Il peggior hotel del mondo del mondo
video video http://www.youtube.com/http://www.youtube.com/watch?v=uv3KqZUY_qcwatch?v=uv3KqZUY_qc
Cercare esempi simili di strutture ricettive o destinazioni turistiche che fanno uso di video:
Nei loro siti webNei canali youtube
PARTE OPERATIVA IN PARTE OPERATIVA IN AULAAULA