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IL COLORE DEI MIEI SOGNI JOAN MIRÒ IL SOGNO E I SUOI COLORI “Un innocente col sorriso sulle labbra che passeggia nel giardino dei suoi sogni”, è in questo modo che il poe- ta Jacques Prévert descriveva l’arti- sta catalano. Sono sogni che non ven- gono mai partoriti dormendo, ma nel suo studio: “quando lavoro, quando sono sveglio, sogno”. Ed è questo aspetto onirico particolarmente allu- cinatorio a contraddistinguere i qua- dri di Joan Mirò: il soggetto viene spogliato di tutto ciò che è inutile e superfluo; i colori accesi e decisi co- me il giallo, il rosso, il blu e il nero, esaltano la dimensione visionaria e surreale. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE 1 A Il nostro murale ispirato a Joan Mirò ISTITUTO COMPRENSIVO CORROPOLI-COLONNELLA- CONTROGUERRA Joan Miró Citazioni “Lavoro come un giardiniere o come un vignaiolo. Le cose maturano lentamente. Il mio vocabolario di forme, ad esempio, non l’ho scoperto in un sol colpo. Si è for- mato quasi mio malgrado. Le cose seguo- no il loro corso naturale. Crescono, matu- rano. Bisogna fare innesti. Bisogna irriga- re, come si fa con l’insalata. Maturano nel mio spirito.” “Lo spettacolo del cielo mi sconvolge. Mi sconvolge vedere, in un cielo immenso, la falce della luna o il sole. Nei miei quadri, del resto, vi sono minuscole forme in grandi spazi vuoti.“ “Quando dipingevo le Costellazioni [...], pulivo i miei pennelli su un nuovo foglio di carta che diventava così lo sfondo dell'o- pera seguente. [...] Avevo dato ai dipinti dei titoli molto poetici perché così avevo deciso e perché tutto ciò che mi restava allora al mondo era la poesia.” “Più del quadro in sé, quello che conta è ciò che esso emana e diffonde nell’aria. Non ha importanza se il quadro viene di- strutto. L’arte può anche morire; quello che conta è che abbia sparso semi sulla terra.”

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IL COLORE DEI MIEI SOGNI

JOAN MIRÒ IL SOGNO E I SUOI COLORI

“Un innocente col sorriso sulle labbra

che passeggia nel giardino dei suoi

sogni”, è in questo modo che il poe-

ta Jacques Prévert descriveva l’arti-

sta catalano. Sono sogni che non ven-

gono mai partoriti dormendo, ma nel

suo studio: “quando lavoro, quando

sono sveglio, sogno”. Ed è questo

aspetto onirico particolarmente allu-

cinatorio a contraddistinguere i qua-

dri di Joan Mirò: il soggetto viene

spogliato di tutto ciò che è inutile e

superfluo; i colori accesi e decisi co-

me il giallo, il rosso, il blu e il nero,

esaltano la dimensione visionaria e

surreale.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE 1 A

Il nostro murale ispirato a Joan Mirò

I S T I T U T O C O M P R E N S I V O C O R R O P O L I - C O L O N N E L L A - C O N T R O G U E R R A

Joan Miró Citazioni

“Lavoro come un giardiniere o come un vignaiolo. Le cose maturano lentamente. Il mio vocabolario di forme, ad esempio, non l’ho scoperto in un sol colpo. Si è for-mato quasi mio malgrado. Le cose seguo-no il loro corso naturale. Crescono, matu-rano. Bisogna fare innesti. Bisogna irriga-re, come si fa con l’insalata. Maturano nel mio spirito.”

“Lo spettacolo del cielo mi sconvolge. Mi sconvolge vedere, in un cielo immenso, la falce della luna o il sole. Nei miei quadri, del resto, vi sono minuscole forme in grandi spazi vuoti.“

“Quando dipingevo le Costellazioni [...], pulivo i miei pennelli su un nuovo foglio di carta che diventava così lo sfondo dell'o-pera seguente. [...] Avevo dato ai dipinti dei titoli molto poetici perché così avevo deciso e perché tutto ciò che mi restava allora al mondo era la poesia.”

“Più del quadro in sé, quello che conta è ciò che esso emana e diffonde nell’aria. Non ha importanza se il quadro viene di-strutto. L’arte può anche morire; quello che conta è che abbia sparso semi sulla terra.”

Numeri e costellazioni

innamorati di una donna

La prima opera appartiene alla serie Costella-

zioni.

Le forme, in questo dipinto, sono morbide, dan-

no l’idea di essere degli occhi, delle ciglia, pur

essendo immagini fantasiose che non hanno

niente a che vedere con la realtà. In tutta la se-

rie si riconoscono occhi, lune, stelle, globi che

formano figure di animali e di persone.

Il titolo scelto per quest’opera dall’autore è

molto poetico, narra con poche parole la scena

raffigurata ed è stato senza dubbio ispirato dalla

poesia e dalla musica di cui Mirં�era appassio-

nato

Il murale è stato realizzato mettendo insieme

Numeri e costellazioni innamorati di una donna e

The garden, due opere dell’artista Joan Mirં�

The garden

L’opera The garden mostra, invece, l’immagine

di una campagna coloratissima dove albergano

diversi personaggi, come un bruco, un uccelli-

no, delle piante, stelle antropomorfizzate e ani-

maletti stilizzati. Il tutto è stato trasmesso dall’ar-

tista con un linguaggio semplice e fanciullesco,

capace di sollecitare l’immaginazione.

IL PROGETTO