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levanto 5 terre val di vara GIOVEDÌ 29 DICEMBRE 2016 IL SECOLO XIX 19 LEVANTO La Croce Rossa lancia l’allarme per la nuova sede Problematico il trasloco programmato nei locali del nuovo depuratore consortile PATRIZIA SPORA LA CROCE Rossa levantese deve cambiare sede e lascia- re i locali della ex stazione ferroviaria sul lungomare. Il contratto per l’occupazione dell’immobile, di proprietà del Comune, è scaduto a fine novembre e all’associazione di volontariato sono stati de- stinati alcuni locali ricavati nell’edificio del depuratore in località Vallesanta. Il trasferimento dalla vec- chia sede, attualmente in vendita, ai nuovi locali nel complesso del depuratore era già stato proposto dal Co- mune alla Croce Rossa circa un anno e mezzo fa, ma la questione non ancora risolta oggi è complicata dal fatto che gli spazi nella nuova pa- lazzina non sono a norma e predisposti per ospitare la sede dell’associazione. Nei giorni scorsi il personale del Dipartimento Igiene e Sanità pubblica della Asl ha effet- tuato alcuni controlli nei lo- cali della nuova sede e dopo il sopraluogo pare sia stata re- vocata l’agibilità che l’azien- da sanitaria aveva invece precedentemente concesso. Oltre ai mancati lavori di adeguamento dei locali, su una superficie di circa 160 metri quadrati, anche i box sottostanti, nei quali dovreb- bero essere ospitati i mezzi della Croce Rossa, della pro- tezione Civile e dei Volontari antincendio, non sono ade- guati perchè costruiti in mo- do tale da non consentire l’ingresso dei furgoni e delle autoambulanze. Per il mo- mento la Asl spezzina ha contestato l’utilizzo della nuova sede anche se la Croce Rossa e il Comun non hanno ancora ricevuto nessuna no- tifica e documentazione uffi- ciale. Intanto il Comune che da parte sua aveva già messo a disposizione i locali è pron- to ad incontrare nuovamen- te i vertici della Croce Rossa e cercare una soluzione al pro- blema. «Nel borgo altre associazioni ci avevano chiesto di potere occupare i nuovi locali nella sede del depuratore, tra que- ste anche la Levante Multi- servizi – dice il sindaco Ilario Agata – Ma abbiamo voluto cedere gli spazi alla Croce Rossa proprio in virtù del lo- ro impegno sociale e del grande lavoro svolto quoti- dianamente per la cittadi- nanza. Da parte del Comune c’è quindi tutta la disponibi- lità ad affidare gratuitamen- te i locali all’associazione di volontariato, così nei prossi- mi giorni incontreremo nuo- vamente i vertici della Croce Rossa per discutere e valuta- re le soluzioni da adottare e gli accordi da assumere. Per quanto riguarda i fondi, i box sono stati realizzati pensan- do ad Acam, per questa ra- gione la loro altezza è limita- ta e non riescono quindi ad ospitare i mezzi della Croce Rossa e del soccorso, ma pos- sono essere adottate altre soluzioni, come il ricovero esterno». I nuovi locali dovranno inve- ce essere sottoposti a un in- tervento di riqualificazione e adeguamento per ospitare la nuova sede della Croce Ros- sa. Ilario Agata Un gruppo di volontari e la sede della CroceRossa a Levanto ROCCHETTA VARA Veppo protesta «Il borgo dimenticato dal Comune» «SIAMO una frazione di- menticata. Ci sentiamo pre- si in giro dall'amministra- zione. E anche dalla mino- ranza». Sul piede di guerra gli abitanti di Veppo punta- no il dito sul Comune di Rocchetta Vara, reo di non aver risposto alle richieste avanzate nel corso dei mesi per migliorare quella che è una delle frazioni più popo- lose e “giovani” del territo- rio. Ma che sarebbe trattata da Cenerentola. Per i resi- denti nessun progetto sarà dedicato a Veppo. «Voglio- no anche rubarci il “Museo dell’Emigrante” – spiegano – per farlo a Stadomelli. Pa- re si chiamerà “Casa Sco- zia”. Qui abbiamo già la strut- tura per il museo e abbiamo raccolto il materiale. Ma l’amministrazione ha tra- sformato l’edificio in un magazzino». La struttura, una ex scuola, è nel degra- do. «Sporcizia accumulata, cavi elettrici che sporgono dai muri, facciata scrosta- ta». L’amministrazione è poi contestata sulla carente manutenzione di sentieri e spazi comuni. «Nei sentieri di collegamento ci sono i rovi, non sono puliti da an- ni. Per non parlare delle vie interne. Strette e a doppio senso, mettono a repenta- glio i pedoni. Servirebbe il senso unico». ••• È STATA una “sepa- razione” consensuale quella tra i Comuni del- l’Unione delle Terre Verticali. Nel consiglio tenuto a Riccò del Golfo è stato formalizzato lo scioglimento dell’ente che prevedeva lo svol- gimento in forma asso- ciata di alcune funzioni – paesaggistica e poli- zia municipale – tra co- sta ed entroterra. Una fine che era stata pro- spettata anche a segui- to dell’intenzione delle Cinque Terre di formare una nuova unione nel 2017, in vista del refe- rendum per il Comune unico. Riomaggiore ha chiesto l’uscita dall’associazio- ne formata con Monte- rosso, Pignone e Riccò del Golfo. Anche Mon- terosso ha deciso di staccarsi e i comuni del- la Val di Vara hanno avanzato lo scioglimen- to. Una scelta che lascia l’amaro in bocca ai co- muni dell’entroterra che, nell’area Unesco insieme alle Cinque Ter- re, puntavano ad un ul- teriore allargamento ad altri territori. La commissione pae- saggistica sarà comun- que attiva sino a giu- gno. Enti locali Sciolto il patto tra i Comuni “Terre verticali” RIOMAGGIORE, FRANA DELLA ZORZA Litoranea da sei mesi a senso unico alternato Il Comune sollecita la chiusa del cantiere ANCORA senso unico alter- nato per la strada provinciale litoranea, colpita da una fra- na lo scorso giugno sulle altu- re di Riomaggiore. La circola- zione, sulla careggiata in lo- calità Zorza, continua ad es- sere regolamentata da un semaforo e i residenti delle Cinque Terre tornano a chie- dere che la riqualificazione e la messa in sicurezza del co- stone sovrastante sia ultima- ta al più presto. Il transito è garantito, ma la preoccupa- zione è che con le piogge in- vernali possano crearsi nuo- ve frane e smottamenti, con il rischio di lasciare nuova- mente isolati i borghi di Ma- narola, Corniglia, Vernazza e Monterosso come è accaduto sei mesi fa, quando la carreg- giata n 370 è stata investita da una grossa frana che ha bloccato il transito per giorni. Il Comune di Riomaggiore, che all’epoca aveva sollecita- to un intervento urgente del- la Provincia per riaprire la strada almeno in una direzio- ne, oggi fa sapere di non ave- re notizie circa la fine dei la- vori, ma a quanto pare per completare l’intervento che prevede la collocazione di re- ti paramassi in acciaio la Pro- vincia sta aspettando un fi- nanziamento da parte della Regione. Da sei mesi i tecnici e la ditta incaricata sono al la- voro, al momento è stato ri- mosso il materiale a rischio smottamento, è stato rico- struito il muro a basamento in pietra e tronchi di legno. Ma i residenti chiedono di ac- celerare la chiusura del can- tiere per limitare i disagi quando la strada è trafficata e si creano inevitabilmente lunghe code dei mezzi, ma soprattutto per evitare che le pareti del costone, non anco- ra messe in sicurezza, possa- no rilasciare nuovo materia- le franoso con terra e sassi in caso di forti piogge. Intanto il Comune, con il supporto del Parco nazionale e dei volon- tari ha effettuato la pulizia delle cunette, eliminando le erbacce e i rovi a bordo delle carreggiate. P.S. La frana in litoranea

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levanto 5 terre val di vara GIOVEDÌ29DICEMBRE2016ILSECOLOXIX 19

LEVANTO

LaCroceRossalancia l’allarmeper lanuova sedeProblematico il traslocoprogrammatonei locali delnuovodepuratoreconsortilePATRIZIASPORA

LA CROCE Rossa levantesedeve cambiare sede e lascia-re i locali della ex stazioneferroviaria sul lungomare. Ilcontratto per l’occupazionedell’immobile, di proprietàdel Comune, è scaduto a finenovembre e all’associazionedivolontariatosonostatide-stinati alcuni locali ricavatinell’edificio del depuratorein località Vallesanta.Il trasferimento dalla vec-chia sede, attualmente invendita, ai nuovi locali nelcomplesso del depuratoreeragiàstatopropostodalCo-mune alla Croce Rossa circaun anno e mezzo fa, ma laquestionenonancora risoltaoggi è complicata dal fattoche gli spazi nella nuova pa-lazzina non sono a norma epredisposti per ospitare lasede dell’associazione. Neigiorni scorsi il personale delDipartimento IgieneeSanitàpubblica della Asl ha effet-tuato alcuni controlli nei lo-calidellanuovasedeedopoil

sopraluogo pare sia stata re-vocata l’agibilità che l’azien-da sanitaria aveva inveceprecedentemente concesso.Oltre ai mancati lavori diadeguamento dei locali, suuna superficie di circa 160metri quadrati, anche i boxsottostanti,neiqualidovreb-bero essere ospitati i mezzidella Croce Rossa, della pro-tezioneCivile edeiVolontari

antincendio, non sono ade-guati perchè costruiti inmo-do tale da non consentirel’ingresso dei furgoni e delleautoambulanze. Per il mo-mento la Asl spezzina hacontestato l’utilizzo dellanuova sedeanche se laCroceRossa e il Comun non hannoancora ricevuto nessuna no-tificaedocumentazioneuffi-ciale. Intanto il Comune chedaparte suaavevagiàmessoadisposizione i locali èpron-to ad incontrare nuovamen-te iverticidellaCroceRossaecercareunasoluzionealpro-blema.«Nel borgo altre associazionici avevano chiesto di potereoccupare i nuovi locali nellasededeldepuratore, traque-ste anche la Levante Multi-servizi –dice il sindaco IlarioAgata – Ma abbiamo volutocedere gli spazi alla CroceRossa proprio in virtù del lo-ro impegno sociale e delgrande lavoro svolto quoti-dianamente per la cittadi-nanza. Da parte del Comunec’è quindi tutta la disponibi-

lità ad affidare gratuitamen-te i locali all’associazione divolontariato, così nei prossi-migiorni incontreremonuo-vamente i vertici della CroceRossaperdiscutere e valuta-re le soluzioni da adottare egli accordi da assumere. Perquanto riguarda i fondi, i boxsono stati realizzati pensan-do ad Acam, per questa ra-gione la loroaltezzaè limita-

ta e non riescono quindi adospitare i mezzi della CroceRossaedelsoccorso,mapos-sono essere adottate altresoluzioni, come il ricoveroesterno».I nuovi locali dovranno inve-ce essere sottoposti a un in-terventodiriqualificazioneeadeguamentoperospitare lanuova sede della Croce Ros-sa.

IlarioAgata Ungruppodi volontari e la sededella CroceRossa a Levanto

ROCCHETTAVARA

Veppoprotesta«Il borgodimenticatodalComune»«SIAMOuna frazione di-menticata. Ci sentiamo pre-si in giro dall'amministra-zione. E anche dallamino-ranza». Sul piede di guerragli abitanti di Veppo punta-no il dito sul Comune diRocchetta Vara, reo di nonaver risposto alle richiesteavanzate nel corso deimesipermigliorare quella che èuna delle frazioni più popo-lose e “giovani” del territo-rio.Ma che sarebbe trattatada Cenerentola. Per i resi-denti nessun progetto saràdedicato a Veppo. «Voglio-no anche rubarci il “Museodell’Emigrante” – spiegano– per farlo a Stadomelli. Pa-re si chiamerà “Casa Sco-zia”.Qui abbiamo già la strut-

tura per ilmuseo e abbiamoraccolto ilmateriale.Mal’amministrazione ha tra-sformato l’edificio in unmagazzino». La struttura,una ex scuola, è nel degra-do. «Sporcizia accumulata,cavi elettrici che sporgonodaimuri, facciata scrosta-ta». L’amministrazione èpoi contestata sulla carentemanutenzione di sentieri espazi comuni. «Nei sentieridi collegamento ci sono irovi, non sono puliti da an-ni. Per non parlare delle vieinterne. Strette e a doppiosenso,mettono a repenta-glio i pedoni. Servirebbe ilsenso unico».

••• È STATA una “sepa-razione” consensualequella tra i Comuni del-l’Unione delle TerreVerticali. Nel consigliotenuto a Riccò del Golfoè stato formalizzato loscioglimento dell’enteche prevedeva lo svol-gimento in forma asso-ciata di alcune funzioni– paesaggistica e poli-ziamunicipale – tra co-sta ed entroterra. Unafine che era stata pro-spettata anche a segui-to dell’intenzione delleCinque Terre di formareuna nuova unione nel2017, in vista del refe-rendumper il Comuneunico.Riomaggiore ha chiestol’uscita dall’associazio-ne formata conMonte-rosso, Pignone e Riccòdel Golfo. AncheMon-terosso ha deciso distaccarsi e i comuni del-la Val di Vara hannoavanzato lo scioglimen-to. Una scelta che lascial’amaro in bocca ai co-muni dell’entroterrache, nell’area Unescoinsieme alle Cinque Ter-re, puntavano ad un ul-teriore allargamento adaltri territori.La commissione pae-saggistica sarà comun-que attiva sino a giu-gno.

Enti localiSciolto il pattotra i Comuni“Terre verticali”

RIOMAGGIORE,FRANADELLAZORZA

Litoraneada seimesia sensounico alternatoIl Comunesollecita lachiusadel cantiereANCORA senso unico alter-natoper lastradaprovincialelitoranea, colpita da una fra-naloscorsogiugnosullealtu-rediRiomaggiore. Lacircola-zione, sulla careggiata in lo-calità Zorza, continua ad es-sere regolamentata da unsemaforo e i residenti delleCinque Terre tornano a chie-dere che la riqualificazione ela messa in sicurezza del co-stonesovrastantesiaultima-ta al più presto. Il transito ègarantito, ma la preoccupa-zione è che con le piogge in-vernali possano crearsi nuo-vefraneesmottamenti,conilrischio di lasciare nuova-mente isolati i borghi di Ma-narola, Corniglia, Vernazza eMonterossocomeèaccadutoseimesi fa, quando la carreg-giata n 370 è stata investitada una grossa frana che habloccatoiltransitopergiorni.Il Comune di Riomaggiore,cheall’epocaavevasollecita-toun interventourgentedel-la Provincia per riaprire lastradaalmenoinunadirezio-ne, oggi fa sapere di non ave-re notizie circa la fine dei la-vori, ma a quanto pare percompletare l’intervento cheprevedelacollocazionedire-ti paramassi inacciaio laPro-vincia sta aspettando un fi-nanziamento da parte dellaRegione. Da seimesi i tecnicie laditta incaricatasonoal la-

voro, al momento è stato ri-mosso il materiale a rischiosmottamento, è stato rico-struito il muro a basamentoin pietra e tronchi di legno.Mairesidentichiedonodiac-celerare la chiusura del can-tiere per limitare i disagiquandolastradaètrafficataesi creano inevitabilmentelunghe code dei mezzi, masoprattuttoperevitareche lepareti del costone, nonanco-ramesse in sicurezza, possa-no rilasciare nuovo materia-le franoso con terra e sassi incasodi forti piogge. Intanto ilComune, con il supporto delParco nazionale e dei volon-tari ha effettuato la puliziadelle cunette, eliminando leerbacce e i rovi a bordo dellecarreggiate.P.S.

La frana in litoranea