Walk on Job, April - May 2012

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inchiesta LE LIBERALIZZAZIONI CHE CAMBIANO IL LAVORO «L'operare senza regole è il più faticoso e difficile mestiere di questo mondo» Alessandro Manzoni APRILE - MAGGIO 2012 NUMERO DIECI freepress di attualità e mondo del lavoro futuro in movimento www.walkonjob.it DOPO LA LAUREA Come «sfoggiare» un buon cv ed essere assunti LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Per una carriera nel sociale NUOVE FRONTIERE CAMPI ESTIVI Un'esperienza nuova tra volontariato e lavoro FORMAZIONE MI APRO UN FRANCHISING Da dove partire per avviare un'attività PROFESSIONI ANNUNCI, le aziende che cercano

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notizie di lavoro, attualità università, stage all'estero con AIESEC (pag. 10)

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inchiesta

LE LIBERALIZZAZIONICHE CAMBIANO IL LAVORO

«L'operare senza regole è il più faticoso e difficile mestiere di

questo mondo»Alessandro Manzoni

APRILE - MAGGIO 2012 NUMERO DIECIfreepress di attualità e mondo del lavoro

futuro in movimento

www.walkonjob.it

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DOPO LA LAUREA Come «sfoggiare» un buon cv ed essere assunti

LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Per una carriera nel sociale

NUOVE FRONTIERE

CAMPI ESTIVI Un'esperienza nuova tra volontariato e lavoro

FORMAZIONE

MI APRO UN FRANCHISINGDa dove partire per avviare un'attività

PROFESSIONI

ANNUNCI, le aziende che cercano

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Liberalizzazioni e riforma del lavoro. Se si volesse essere riduttivi o limitarsi a quelle più significative, le innovazioni introdotte dal Governo Monti si potrebbero sostanzialmente sintetizzare così. E se con il lavoro si è «fermi» ad un disegno di legge, le liberalizzazioni sono invece diventate legge già da qualche settimana, quando la Camera il 21 marzo ha approvato il pacchetto con 365 sì, 61 no e 6 astenuti. Da lì al Quirinale alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il passo è stato breve.

«Ma tu hai sentito? Hanno

tagliato 2mila posti di lavoro in quell’azienda». Mentre me

lo dice, Livia, 24 anni, figlia di una vicina di casa, mi guarda con

aria interrogativa e al limite della disperazione. Si è appena laureata e, subito dopo avere festeggiato, ha cominciato a cercare lavoro e a… scoraggiarsi. Mi ha ricordato me circa 8 anni fa. Stesso stato d’animo, forse condizioni diverse. La paura c’era (passerà mai?), ma le notizie di chi era senza impiego non si mescolavano a parole come articolo 18, flessibilità in uscita, contratti a progetto. E forse c’era qualche speranza in più. «Io ci voglio credere, ci dobbiamo credere». È la prima cosa che mi è venuta da dirle. E che forse è alla base di questo giornale e della nostra testata online. In cui vogliamo informare sì, ma dando spazioanche alle cose positive e concrete.Non a caso abbiamo fatto una scelta nel numero che state per leggere. Ci siamo ripromessi di parlare della riforma del lavoro in maniera approfondita una volta che sarà definitivamente approvata (ne accenniamo comunque a pagina 3 e continuiamo a seguirla su www.walkonjob.it) e abbiamo invece deciso di dare più spazio al decreto sulle liberalizzazioni, già esecutivo, e che cambia (in positivo? in negativo?) il mondo delle professioni. E non solo. A pag. 6, poi, trovate un’altra novità: una iniziativa in cui crediamo - ancora una volta questo verbo – molto: La Palestra di Walk on Job. È un servizio (gratuito) che avevamo già offerto nel 2011 durante il Synesis Forum e che quest’anno abbiamo ampliato con il contributo di molte aziende e professionisti, per le esigenze di chi vuole misurare le proprie competenze e attitudini (coaching motivazionale e test comportamentale) o vuole puntare sul Web per trovare un lavoro o ancora vuole capire come gestire bene un colloquio di gruppo o individuale. Ma non solo questo, tanto altro ancora per «allenarsi al lavoro». Vi aspettiamo il 24 aprile a Milano nella sede del Sole 24ORE e intanto vi mandiamo al sito www.synesisforum.it per saperne di più e iscrivervi. Perché ok c’è la crisi, ok ci sono tante difficoltà, ma desistere non è il modo giusto per superarle. Anzi.

Cristina Maccarrone / [email protected] @cristinamacca

Tra scioperi annunciati (come quello «del viagra» dei farmacisti il 30 aprile) e quelli già attuati dei tassisti, cerchiamo di capire, parlandone anche con i profes-sionisti direttamente interessati, quanto le liberaliz-zazioni (conosciute come Cresci Italia o DL 1/2012) vadano a toccare il mercato del lavoro.UNDER 35: UN EURO PER APRIRE UNA SOCIETÀ È stata una delle iniziative che ha portato con sé il maggior strascico di polemiche, ma anche commenti positivi. Per aiutare i giovani ad avviare un’attività con meno spese possibili, basterà… 1 euro. Questo vale solo nel caso di Srls (Società a responsabilità limitata sem-plificate) per le quali il capitale da versare può andare appunto da 1 euro a 10mila (che è invece il capitale sociale minimo per aprire una Srl) avviate da under 35. Applicando infatti l’articolo 2473 bis del Codice Civile che regola l’esclusione dei soci dalle Srl, si prevede che se anche uno solo dei soci perde il requisito d’età (se cioè compie 35 anni), la società deve subito mutarsi in una srl o società di altro tipo (Snc, Società in nome collet-tivo o Sas Società in accomandita semplice, solo per fare qualche esempio); altrimenti il socio deve essere estromesso o la società deve essere sciolta. Stessa cosa avviene se tutti i soci perdono il requisito dell’età: «In linea di principio quella delle Srl ad 1 euro è un’idea geniale», commenta Filippo Brianni, avvocato civilista, «perché consente ai giovani di aprire piccole società con costi di partenza bassi e sostenibili». Ma quello dell’età non è una «barriera»? «Qualsiasi società non potrebbe contare per troppo tempo su un capitale così basso, è fisiologico che se un’azienda si ingrandisce deve cam-biare. Ciò consentirà a tutte le società che non funzion-eranno di essere “archiviate” dai soci senza rimetterci troppo, mentre quelle che andranno bene potranno passare ad una ragione sociale più solida. Questo anche per ovviare alla carenza di garanzie dovute all’assenza di capitale, che si traduce in una maggiore difficoltà di accesso al credito». È invece più caustico Giovanni Liot-ta, notaio componente del Gruppo Comunicazione del Consiglio nazionale del Notariato: «L’iniziativa è stata presentata in modo un po’ demagogico: qualunque so-cietà di questo tipo vada a chiedere in banca un finan-

ziamento, avrà serie difficoltà a ottenerlo. Basti pensare che anche solo per l’affitto di un locale, vengono richieste garanzie».In un primo momento la Srl semplificata poteva essere avviata senza notaio, il DL nella versione definitiva ne prevede invece la presenza al momento della costituzione dell’atto, ma a costo zero. «Su questo però bisogna es-sere chiari», precisa Liotta. «Non si paga la prestazione notarile, ma sono state mantenute tutte le imposte e tasse connesse all’atto. Un esempio? L’imposta di bollo di 155 euro e quella di registro di 168 euro». Ma tutte le società possono essere Srl semplificate? «No, non posso farlo ad esempio per un’attività bancaria, sog-getta a normativa speciale con capitale minimo. Anche per i sempre più diffusi Compro e vendo oro ci sono dei limiti. Mentre una Srl semplificata può essere un bar. Il problema resta sempre la burocrazia. Noi notai riusciamo, anche grazie ai mezzi informatici, a costituire una Srl in due giorni, ma poi quanto tempo si perde per fare pratiche all’Inail, all’Inps, richieste all’ASL, al Comune ecc?». PROFESSIONISTI IN SOCIETÀQuesto punto era stato introdotto già dalla Legge di Stabilità del 2012, ma è tornato alla ribalta quando le liberalizzazioni sono diventate legge. Parliamo della possibilità, all’interno delle società tra i professionisti, di inserire, accanto a soci iscritti ad un albo, ordine o collegio, anche i non professionisti che potranno quindi investire i capitali, fare attività di supporto e prestazioni tecniche. In ogni caso, non potranno mai svolgere at-tività professionale. Le società in questione dovranno avere forma di cooperativa ed essere composte da al-meno 3 soci. E nelle deliberazioni i soci professionisti dovranno avere la maggioranza dei due terzi rispetto ai cosiddetti «investitori puri».BYE BYE TARIFFARIIl DL dice invece addio ai tariffari minimi delle profes-sioni regolamentate dal sistema degli ordini. I profes-sionisti potranno concordare le tariffe con i clienti, ma non si rifaranno a compensi validi per tutti e ricono-sciuti dall’ordine di appartenenza. Questo, secondo il Governo, dovrebbe aiutare il libero mercato e la libera concorrenza, ma molti temono che ci sarà una corsa al

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di Cristina Maccarrone*

INCHIESTA

Walk on job.itbimestrale freepress I www.walkonjob.it [email protected] Scarlatti, 26 - 20124 Milano I tel. 02 36643483testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano numero 257 del 3 maggio 2010

Direttore Responsabile Cristina [email protected]

In redazioneElisa Di [email protected]

Progetto Grafico e impaginazione Jasmine Webster

Hanno collaborato a questo numero: Susanna BagnoliPaolo Beretta

PubblicitàRosanna [email protected]

Editore Jeia s.c.a.r.l. via Scarlatti, 26 - 20124 Milano P.IVA 09788390152

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TIROCINI DI 18 MESI E SRL A 1 EURO COME CRESCERÁ (FORSE) L’ITALIA

Liberalizzazioni

foto cover di Elisa Di Battista

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La riforma del lavoro è ancora un disegno di legge, ma il Governo prevede di attuarla entro l’estate. Ecco gli aspetti più rilevanti per i giovani:

ContrattiIl tempo determinato potrà durare massimo 36 mesi, comprensivo di proroghe e rinnovi (inclusi i periodi di lavoro somministrato). Si cercherà di evitare il periodo di pausa di 20 giorni usato dalle aziende per far figu-rare il contratto come nuovo e di ampliare i tempi tra un contratto e l’altro (tra i 60 e i 90 giorni). Per evitarne l’abuso del contratto a progetto, si cercherà di dare una definizione più ristretta del progetto, in modo che si possa evitare la riproposizione dello stesso. Apprendistato e stagePer gli under 30 l'inserimento dovrebbe avvenire tramite l’apprendistato (durata massima 3 anni). Gli stage dovrebbero essere consentiti solo a chi deve ancora laurearsi e come aspetto formativo.Ammortizzatori socialiL’Assicurazione sociale per l’impiego (ASPI) dovrebbe sostituire il sussidio di disoccupazione, essere versata per massimo 12 mesi per chi ha meno di 55 anni, fino a 18 mesi per chi supera quest’età. Partite IvaPer ovviare ai finti lavoratori indipendenti con partita Iva che lavorano per un solo committente, il Governo ha posto il limite di 6 mesi e del 75% dei ricavi. Se si lavora in continuità per un solo datore per un tempo maggiore e si guadagna più di questa percentuale, scatta il pas-saggio al contratto subordinato.Dimissioni in biancoObiettivo contrastare le dimissioni in bianco, richieste al momento dell’assunzione per tutelarsi nel caso in cui la dipendente resti incinta. (C.M.)

aprire farmacie destinate a chiudere a breve. Il settore è sempre stato un ottimo sbocco occupazionale per i neolaureati, ma di recente ha cominciato a dare segni di sofferenza». Un punto controverso riguarda non tanto la professione, quanto il concorso per l’attribuzione delle nuove sedi. Il decreto prevede che possano partecipare tutti coloro con massimo 65 anni e si basa sui titoli: «È sbagliato equiparare tutte le attività svolte ai fini del punteggio. Non è la stessa cosa aver lavorato in una farmacia rurale sussidiata, in una farmacia urbana o in una parafarmacia. Inoltre, mancando la prova d’esame s’impedisce anche ai più preparati di colmare lo svan-taggio determinato dal punteggio per titoli che è dato invece dalla lunghezza della carriera. Sarebbero così penalizzati quelli che hanno lavorato in ospedale o nei servizi territoriali delle ASL e anche quelli che hanno operato nell’industria farmaceutica e altri ancora», pre-cisa Mandelli.ALTRO…IN PILLOLEQuanto ai tassisti, l’aumento delle licenze è in mano di Comuni e Regioni che dovranno tenere conto del parere dell’Autorità dei Trasporti (novità di queste liberalizzazioni e che dovrebbe insediarsi dal 31 maggio) che avrà com-piti di monitoraggio e consultazione. Le liberalizzazioni riguardano anche le edicole che potranno vendere qualsiasi prodotto e i benzinai car-burante di qualsiasi marchio.La sensazione è che non si sia fatto il massimo: «Il Governo doveva osare di più specie sugli ordini profes-sionali. Strutturati così, sono solo un costoso e delete-rio fardello sia allo svolgimento delle professioni che alla qualità e al costo dei servizi», conclude l’avvocato Brianni. Se con questa legge sia stato fatto tutto il possibile, sa-ranno i prossimi mesi a dirlo. Anche in virtù della rifor-ma del lavoro che è, anche se non sembra, intimamente legata alle liberalizzazioni.

ribasso. «Anche se condivido l’idea sulle tariffe concor-date» dice Brianni «un parametro legale dovrebbe es-sere fornito, che possa valere sia come metro di giudizio che come riferimento nella liquidazione delle spese giudiziali (legate a un eventuale processo in seguito a un mancato pagamento, ndr). L’attuale norma è su questo punto deficitaria perché abolisce le tariffe già da gen-naio scorso, rinviando ad un decreto che arriverà (forse) tra 4 mesi con l’indicazione delle nuove. Nel frat-tempo, i vecchi parametri valgono solo per la liquidazione dei giudici, ma se bisogna fare un precetto (che intima al debitore il pagamento della somma, ndr) o richiedere un onorario, a cosa fare riferimento se le vecchie tariffe non ci sono? Probabilmente la fretta ha giocato brutti scherzi». Saltato, invece, con l’ultima versione del de-creto, l’obbligo di un preventivo scritto che il profes-sionista deve fornire al cliente.SÌ AL PRATICANTATO “RICOMPENSATO”Le liberalizzazioni prevedono di stabilire delle norme anche per l’accesso alle professioni regolamentate da un albo, dove cioè sia richiesto tirocinio, (commercialisti, av-vocati ecc.). Secondo l’articolo 9 il praticantato dovrà avere durata massima di 18 mesi e a partire dal sesto è previsto un rimborso spese forfettario per il tiroci-nante. I primi 6 mesi di questo tirocinio possono es-sere svolti «in presenza di un'apposita convenzione stipulata tra i consigli nazionali degli ordini e il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, in con-comitanza con il corso di studio per il conseguimento della laurea di primo livello o della laurea magistrale o specialistica». «Questo punto è indubbiamente interes-sante ed innovativo» continua Brianni «ma dovremmo riformare il nostro sistema scolastico come si fa in Australia o in America, dando la possibilità di laurearsi a 21 anni e creare un sistema universitario integrato con quello professionale». 550 NUOVI NOTAI MA CON “LENTEZZA”Se state studiando per diventarlo, forse avrete accolto bene questa notizia. L’articolo 12 del decreto prevede l’aumento del numero dei notai: in tutto 550 posti (fino a 1000 entro il 2015), ma con le dovute differenze. In-fatti entro il 31 dicembre di quest’anno la legge pre-vede che si svolga il concorso per la nomina di 200 notai (bandito nel 2009!), quello per altri 200 bandi-to con il dl del 2010 e quello del 27 dicembre 2011 per 150. «Il vero problema» ci spiega il notaio Liotta

«non è tanto e solo il numero dei professionisti quanto l’accesso alla professione sul quale pesa in maniera non indifferente la lentezza dei concorsi (non gestiti dal Notariato, ma dal Ministero della Giustizia). I tempi sono molto lunghi, l’esperienza degli ultimi 15 anni ci

insegna che tra l’indire un concor-so, farlo e poi stilare la graduatoria passano 2 anni. Non siamo con-trari all’aumento dei notai, ma non è detto che ciò porti a tariffe più basse per gli utenti. L’unico esem-pio di questo tipo» continua Liotta «viene dall’Olanda e ad avvantag-

giarsene sono state le imprese: i notai convinti che queste porteranno loro più lavoro sono disposti a trattare, cosa che avviene più raramente con il privato. Inoltre, a farne le spese può essere la qualità. Il notaio, nel caso dell’acquisto di una casa, si occupa di chiedere le planimetrie e le verifiche catastali. Non è un obbligo, ma è un servizio che rende, compreso nella sua tariffa. Se però si trova costretto ad abbassare il suo compenso, potrebbe anche non offrirlo più dato che per lui non è obbligatorio. A farne le spese sarebbe il cittadino che dovrebbe provvedere da sé perdendo tempo e assentandosi anche dal lavoro o spendendo soldi nell’affidarlo ad un altro». Questo punto sembra non soddisfare i notai: «Avremmo voluto maggiore sen-sibilità sul tema. Siamo dei pubblici ufficiali e così come con i magistrati non si discute di tariffe, ci saremmo aspettati lo stesso». Sono visti invece positivamente dalla categoria altri aspetti del decreto come l’estensione della funzione notarile al di fuori dell’ambito territoriale (che fa sì che il notaio possa ricevere atti anche al di fuori del distretto in cui è ubicata la sua sede) e l’associazione tra notai che «consente di rendere un servizio migliore oltre che abbattere i costi di gestione di uno studio».5MILA FARMACIE IN PIÙ, MA MENO MERITOCRAZIANovità anche per i farmacisti: prevista l’apertura di una farmacia ogni 3300 abitanti (5mila in totale). Una chance in più per chi aspira a un’attività di questo tipo? Sì, ma con le dovute riserve, come chiarisce An-drea Mandelli, presidente della Federazione degli Or-dini dei Farmacisti Italiani (FOFI). «Le procedure per le nuove aperture non sono semplici e non si è fatta una ricognizione puntuale del servizio per vedere quante farmacie servissero e dove. Così facendo, si aumenta il numero dei presidi in presenza di una domanda stabile che non può crescere (parliamo di medicine e non di beni soggetti alla moda o al marketing) e si rischia di

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Lavoro Riforma in corso

TIROCINI DI 18 MESI E SRL A 1 EURO COME CRESCERÁ (FORSE) L’ITALIA

Il Governo poteva e doveva osare di più, specie sugli

ordini professionali-Filippo Brianni, avvocato-

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Massimo Autieri, 35 anni Avvocato penalista e Vicepresidente dell'U.G.A.I. Unione Giovani Avvocati Italiani

Enrico Conti, 42 anniRicercatore, esperto di economia dei servizi, concorrenza e regolamentazione Istituto Regionale Programmazione Economica in Toscana

INTERVISTA DOPPIA

QUESTA LEGGE É STATA FATTA

TROPPO IN FRETTA" MI ASPETTO

CAMBIAMENTI POSITIVI"

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di Paola Floriana Riso* di Susanna Bagnoli*

Cosa sono davvero le liberalizzazioni?

«Per liberalizzazioni si intende l’eliminazione dei vincoli normativi che vengono posti al funzionamento del mercato e che impediscono il pieno esplicarsi del re-gime di concorrenza».

Quando si deve liberalizzare un settore?

«Ad esempio quando quei vincoli non sono necessari al miglior funzionamento del mercato in questione. Ogni mercato ha bisogno di regole, però, nel caso dei servizi pubblici talvolta queste possono diventare dei vincoli, nel senso che finiscono per creare “rendite di posizione” per alcuni soggetti che sono riusciti a entrare nel mer-cato e vi operano. Ma se ci sono “rendite di posizione”, vuol dire che quel mercato non sta funzionando al meglio delle sue possibilità perché non c’è o c’è poca concor-renza. Quei vincoli quindi vanno corretti perché il sistema funzioni meglio».

Perché in Italia c’è bisogno di liberalizzare?

«L’Italia ha un’economia caratterizzata da mercati corporativi e chiusi. I soggetti nuovi che vogliono entrare nel mercato hanno poche possibilità di farlo e quando, comunque, riescono a entrare, sono discriminati negativamente. Questo accade perché i soggetti che sono già dentro il mercato sono protetti».

Quali sono gli aspetti positivi e quali i negativi nella legge, rispetto alle professioni?

«Diciamo che ci sono alcune misure incisive mentre alcuni aspetti di fondo rischiano di restare immutati. Sostanzialmente, si chiede agli ordini professionali di autore-golamentarsi e questo può avere ricadute negative sull’applicazione delle misure di apertura al mercato. Difficilmente rinunceranno a posizioni acquisite. Un aspetto positivo è l’abolizione delle tariffe minime. Questo dovrebbe poter favorire nuovi soggetti ad entrare nel mercato e fare concorrenza sul prezzo. Un altro aspetto positivo, a mio parere, sono le società tra professionisti, che dovrebbero essere un incentivo a produrre servizi innovativi. Negativo è invece l’aver tolto l‘obbligo di preventivo scritto, che è un elemento di trasparenza e permette al professionista di fare una contrattazione. Così come non è vantaggiosa la cancellazione dell’obbligo di retribuire i praticanti, cui si riconosce solo un rimborso spese forfettario e dopo i primi sei mesi di tirocinio».

A proposito di tirocinanti: perché il rimborso dopo sei mesi? Non sembra favorire i giovani...

«La spiegazione data è che nei primi sei mesi un tirocinio è soprattutto formazione. Finita questa fase poi il tirocinante è pronto a lavorare, e allora scatta anche il rimborso spese».

I professionisti protestano per proteggere i loro privilegi o hanno ragione di farlo?

«A mio giudizio, servirebbe un atteggiamento diverso verso queste decisioni. Un at-teggiamento che sia più favorevole alle innovazioni e ai cambiamenti positivi che in ogni caso le liberalizzazioni dovrebbero riuscire a produrre».

Ma in proposito come siamo messi rispetto all’Europa?

«I Paesi del Centro e del Sud Europa hanno una tradizione di maggiore regola-mentazione, invece il Nord Europa e il mondo anglosassone differiscono dagli altri per la minore quantità di regole nelle professioni liberali. Attenzione, però, perché una maggiore regolamentazione non necessariamente vuol dire minor efficienza nel produrre il servizio o una minore produttività di quel mercato. In Germania, le pro-fessioni legali sono molto regolamentate eppure, grazie a meccanismi che incentivano il patteggiamento, le cause sono veloci e il sistema è complessivamente efficiente. Tutto dipende dal tipo di regole che disciplinano quella determinata professione».

Liberalizzazioni e avvocati: come le sembra la legge per quanto riguarda la sua professione?

«Ritengo che la legge sulle liberalizzazioni voluta dal Governo tecnico, nonostante sia stata approvata con ampia maggioranza da Camera e Senato, sia stata elaborata in un arco di tempo troppo breve e, per questo motivo, risulta sotto alcuni aspetti insufficiente».

A quali provvedimenti si riferisce in particolare?

«All'interno della legge è presente un anello debole, contro il quale l'intera categoria si è espressa. Sto parlando della trasformazione degli studi di avvocatura in società per azioni. Una struttura di questo tipo racchiude in sé il rischio di mutare un tutore del diritto in un soggetto sottoposto a vincoli. Vengono, pertanto, messe in pericolo la totale indipendenza e libertà nell'esercizio della professione del singolo avvocato, che potrebbe così essere costretto ad orientare le sue scelte difensive».

I soci di uno studio legale potrebbero anche provenire da Paesi stranieri. Che ne pensa?

«Il problema, purtroppo, non si limita ai soci stranieri, che potrebbero comunque rappresentare un ostacolo dato che non si fa riferimento alla loro preparazione. Ciò che più preoccupa la categoria è il possibile inserimento all'interno della società di non professionisti. Consideriamo, ad esempio, la presenza di uno o più imprenditori: molto, anzi troppo alto, sarebbe il rischio di conflitti di interesse, anche se la legge, per cercare di ridurre al minimo questo problema, stabilisce che la maggioranza dei soci sia comunque composta da avvocati e che siano sempre loro ad investire i due terzi del capitale sociale. Da non sottovalutare, è anche la possibilità di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. In Italia, questa è una realtà che deve essere tenuta sempre a mente e all'interno della legge non è presente una regolamenta-zione sufficiente a scongiurare questo pericolo. Riuscirebbe un avvocato in queste condizioni, e parlo da penalista, a rimanere indipendente?».

Sull'abolizione delle tariffe il giudizio è altrettanto negativo?

«Assolutamente no. A mio parere, l'abolizione delle tariffe è un falso problema. La libertà, da questo punto di vista, c'è sempre stata e credo sia giusto che ogni singolo avvocato regoli le proprie prestazioni, economicamente parlando, come meglio ri-tiene. Gli studi già avviati, avendo dimostrato nel tempo le loro professionalità, non devono temere i giovani avvocati che possono sfruttare la possibilità di stabilire liberamente i loro prezzi per iniziare a farsi conoscere. È fondamentale, come sot-tolinea l'Unione Europea, garantire la concorrenza. In quest'ottica vanno considerati anche i preventivi, utili a quantificare le spese legali, anche se in modo appros-simativo».

E per quanto riguarda i provvedimenti sull'accesso alla professione?

«Tutti i provvedimenti finalizzati ad eliminare i privilegi dei grossi studi legali e, al contrario, favorire l'accesso alla professione ai giovani laureati, sono sempre ben accolti. La possibilità di svolgere i primi sei mesi di tirocinio in concomitanza con il corso di studi ed il riconoscimento di un rimborso spese da parte dello studio legale che ospita il neolaureato, ne sono un esempio».

Quale crede che sia il futuro degli avvocati?

«In questo momento di grande incertezza del domani, causato del profondo stato di crisi in cui versa l'Italia, non posso che vedere un futuro nero per la categoria. Il problema principale è la situazione di paralisi del mercato. L'offerta supera di molto la domanda e questo si traduce in una mancanza di lavoro: troppi avvocati e troppo pochi clienti. Spero di sbagliarmi, ma ritengo che soltanto tra qualche anno, su-perata la recessione, la situazione potrà tornare alla normalità e vedremo i risultati positivi che la legge sulle liberalizzazioni prevede in prospettiva».

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ULTIME NOTIZIE

Premi, master e concorsiTra bici elettriche e ricerche sui metodi per combattere la contraffazione, ecco

alcuni dei premi e dei concorsi che vi proponiamo. E poi borse di studio per

volare a Hong Kong, premi per tesi in tema di proprietà intellettuale e sull’identità di genere, oltre a due eventi interessanti per parlare delle nuove prospettive di lavoro e

per incontrare le aziende.

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QUASI QUASI CI PROVO ANCH’IOdi Susanna Bagnoli

La Camera di Commercio di Torino bandisce la nona edizione del concorso nazionale sulla Proprietà Intel-lettuale. Possono partecipare i laureati di ogni facoltà e ateneo nazionale che abbiano conseguito il titolo spe-cialistico-magistrale tra l’1 gennaio 2011 e il 31 luglio 2012, con una votazione di almeno 100/110, e che ab-biamo realizzato una tesi sulla proprietà intellettuale e il suo ruolo nella società contemporanea. Per ognuna delle categorie di concorso previste (storico-giuridica, economica e tecnica) verranno assegnati tre premi del valore di 2mila, 1500 e 1000 euro ciascuno. I lavori dovranno pervenire entro e non oltre il 17 agosto 2012 presso la sede della Camera di Commercio di Torino. Il bando integrale è consultabile al sito www.to.camcom.it.

PER LAUREATI CON TESI SULLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE

Vi siete laureati con una tesi sui metodi per combattere la contraffazione? Fa per voi il concorso indetto dal Ministero dello Svi-luppo Economico con l'Istituto Guglielmo Tagliacarne e la Fondazione CRUI, per assegnare un premio di laurea all'autore di una tesi (triennale o specialistica, discussa tra l'11/1/2010 e il 30/7/2012 con votazione di alme-no 100/110) sulla Ricerca, lo sviluppo, il miglioramento, l’integrazione, l’applicazione di tecnologie, dispositivi, com-ponenti, sistemi e soluzioni, tecniche e metodi a supporto dell’anticontraffazione. Lo scopo è quello di incentivare la conoscenza e l’utilizzo delle banche dati brevettuali, e incrementare l’impiego dei titoli brevettuali nella ricerca scientifica. In palio 6mila euro. Scadenza: 30 luglio 2012. Info: www.sviluppoeconomico.gov.it.

IL MINISTERO CONTRO LA CONTRAFFAZIONE

Un evento dedicato al mondo del lavoro e alle sue evoluzioni, alle nuove professioni del digitale e alle possibilità di carriera, agli strumenti per cercare lavoro online e ai nuovi metodi di selezione delle risorse. È Job Matching, un evento in tour con un ricco programma di incontri e workshop sui temi del mondo del lavoro, un'area d'incontro in cui candidati, liberi professionisti, istituti scolastici e aziende si confrontano e fanno matching. Si parlerà di Personal Branding, di Online Reputation, di nuove forme di collaborazione, di Social Recruiting, di flessibilità, di come inviare una candidatura di successo, di benessere sul posto di lavoro e molto altro. Prossime tappe:− Venezia: 12 aprile (Venezia Camp)− Udine: 18 aprile− Torino: 29 maggio− Roma e Bari: in definizioneDettagli e iscrizione gratuita su www.jobmatching.it.

CARRIERA IN AMBITO DIGITALE? JOB MATCHING IN TOUR

Sogni di fare un'esperienza di studio in Cina? Il Research Grants Council, organo consultivo del governo di Hong Kong, promuove per l'anno 2013/2014 il programma Borse di studio per dottorandi a Hong Kong. A 135 stu-denti/laureati di università internazionali viene offerta la possibilità di frequentare corsi di dottorato, in ambito scientifico, presso gli atenei della regione amministra-tiva speciale cinese per un periodo di tre anni. Ai gio-vani selezionati andrà una retribuzione mensile di circa 2mila euro a cui va aggiunto un sussidio annuale per i viaggi legati a conferenze e ricerche. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per l’1 dicembre 2012. Tutte le informazioni, le modalità di partecipazione e i requisiti di selezione sono consultabili sul sito www.rgc.edu.hk/hkphd.

STUDIARE IN CINA? ECCO LE BORSE DI RICERCA PER DOTTORANDI

Al via l'ottava edizione del Premio Maria Baiocchi per le migliori tesi di laurea e post laurea che affrontano il tema dell'orientamento sessuale in ambito umanistico, giuridico, economico, medico e psicologico. L'obiettivo del concorso, organizzato dall'associazione di promozione sociale Di'Gay Project, è quello di incoraggiare e valo-rizzare lo studio e la ricerca sulle identità di genere. Premio di 1000 euro per la miglior tesi di laurea di II livello e borsa di studio di 2mila euro per il vincitore della sezione tesi di master o dottorato. I lavori dovran-no pervenire entro il 14 maggio 2012 presso la sede dell'Associazione di via Costantino 82 a Roma. È possi-bile consultare il bando completo e conoscere i requisiti di ammissione sul sito www.digayproject.org. Per info: tel. 065134741; e-mail: [email protected].

PREMIO DI TESI SULL’IDENTITÀ DI GENERE

Bicicletta elettrica? Perché no. Solsonica, azienda leader nel settore delle energie rinnovabili, e POLI.de-sign, Consorzio del Politecnico di Milano, bandiscono il concorso Eco Bike Design Contest per giovani designer italiani e stranieri. L'obiettivo è selezionare progetti innovativi per realizzare una bicicletta elettrica e una pensilina fotovoltaica per ricaricarla. Ai primi tre clas-sificati verranno assegnati premi rispettivamente di 4mila, 2mila e 1000 euro. Gli elaborati in formato digi-tale, con immagini e relazioni che descrivano in modo dettagliato materiali e caratteristiche tecniche dei due prodotti, dovranno essere inviati entro le 17 del 29 giugno 2012 all'indirizzo [email protected]. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.ecobikedesign.com.

CONCORSO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA BICICLETTA ELETTRICA

L’Università di Trieste il 18 aprile organizza JOB@UNITS, il career day dedicato all’incontro tra studenti e laureati e le quasi 50 realtà presenti all’evento.Sarà un’occasione per incontrare i referenti Risorse Umane delle principali aziende italiane, e sostenere un colloquio di lavoro. Tra le aziende presenti: Allianz, Al-tran, Bosch, Calligaris,Cameo, Danieli Automation, Ernst & Young, Fincantieri, Gruppo Generali, Hj Heinz-Gruppo Plasmon, Jotun, KPMG, Lidl Italia, PwC, Unicredit Group, Wärtsilä Italia ecc.Il 16 aprile invece ci sarà il pre-evento Preparati a Job@UniTS: verrà svelato come creare un ottimo CV e sfrut-tare al meglio il web e i social network per la ricerca di lavoro. Per iscriversi all’evento www.units.it/job. Info: 040 5583794/7934/2968 e-mail [email protected] Twitter @jobunits.

A TRIESTE IL CAREER DAY PER PREPARARSI E TROVARE LAVORO

Avete un'idea innovativa sull’uso del digitale per generare occupazione e servizi per le nuove generazioni, e con-tribuire a creare un futuro migliore per il Paese? Man-datela (entro il 30 giugno 2012) a Digit@lia for talent, il concorso per idee bandito da Associazione ProSpera e Fondazione Italiana Accenture. Le proposte devono contribuire anche a sensibilizzare sulla relazione tra la situazione di mancata crescita che interessa l'Italia e lo scarso tasso di adozione di ICT. Fra gli ambiti di cui potreste occuparvi: ICT nei servizi pubblici, ICT e disabilità, ICT e benessere sociale, digital divide, infrastrutture di telecomunicazione, alfabetizzazione digitale, fabbriche digitali. In palio premi in denaro, aiuto nella stesura del business plan e contributo alla realizzazione dell'idea. Info e bando: www.ideatre60.it.

FINO A 10MILA EURO ALLE IDEE DIGITALI PER IL FUTURO

Il concorso/festival Tira fuori la lingua, organizzato dalla cooperativa Interculturando, da alcune biblioteche della Valle Seriana e dal comune di Albino (BG), è dedicato alle produzioni artistiche di vario tipo (dal video alla scrittura alla musica, fino all'architettura) che celebrano la lingua madre. Che si tratti dell'idioma del proprio Paese di origine o del dialetto natio, la regola di base è una: la lingua madre non dev'essere solo il “mezzo” per co-municare, ma proprio il “tema” dell'elaborato. Benvenute le opere in qualsiasi lingua madre, purché accompagnate dalla traduzione in italiano. Per partecipare c'è tempo fino al 31 agosto 2012. Per il primo classificato in palio 1000 euro, 500 per il secondo. Bando su www.albino.it/tira-fuori-la-lingua, info alla mail [email protected].

LA LINGUA? TIRATELA FUORI!...CON QUESTO CONTEST

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PREPARARSI AL LAVORO

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ANNUNCI DI LAVORO

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In collaborazione con Per candidarti agli annunci www.walkonjob.it nella sezione annunci di lavoro

STAGE SUPPLY CHAINIl Gruppo Goodyear Tire & Rubber Co. è leader nel mon-do nella produzione di pneumatici.Start-UP è il programma dedicato a neolaureati di poten-ziale da inserire all’interno dell’organizzazione in diversi ambiti aziendali.Stiamo cercando una risorsa da inserire nell’area de-mand planning, all’interno della direzione Supply Chain. Il neolaureato supporterà il proprio tutor nelle attività di analisi delle previsioni di vendita e nella realizzazione di reportistica interna e per la casa madre.Il programma durerà 15 mesi (6 mesi di stage e 9 mesi di contratto di inserimento) con periodi di training clas-sico, training on the job e sviluppo di un proprio project work.Requisiti: laurea specialistica o triennale in Ingegneria Gestionale, Economia o Scienze Statistiche conseguita da meno di 12 mesi. Ottima conoscenza di Excel, inglese e passione per il settore automotive. Prevista borsa di studio di 700€ lordi/mese + ticket da 8,00€. Luogo di lavoro: Assago (MI).

GIOVANI INGEGNERI Il Gruppo AB, leader Europeo nel settore della cogenerazione, in un’ottica di sviluppo dei team dedicati alla proget-tazione seleziona per la propria sede in Orzinuovi (BS) GIOVANI INGEGNERI da inserire all’interno delle società del Gruppo AB, focalizzate sulla progettazione, gestione commesse e attività di service relative agli impianti di cogenerazione.L’offerta è rivolta a giovani candidati con una prima esperienza professionale in ruoli tecnici di supporto alla gestione di processi e pianificazione di attività all’interno di contesti industriali strutturati e con espo-sizione internazionale.Requisiti: Laurea in Ingegneria; Interesse verso il set-tore energetico; Capacità di lavorare in team; Buone capacità di problem solving; Flessibilità e disponibilità sul lavoro; Ottima conoscenza della lingua inglese; Di-sponibilità a eventuali trasferte.Inviare le Candidature a: [email protected] in-dicando il riferimento INJR0312

ANALISTA CONTABILEDecathlon è leader nella creazione, produzione e distribuzione di articoli e tecnologie sportive. Siamo una squadra che esprime ogni giorno la passione per lo sport con spirito costruttivo e iniziativa.Cerchiamo un ANALISTA CONTABILE, appassionato/a di sport e della grande distribuzione, dinamico/a e vitale, con senso del team e del servizio cliente, propositivo/a e concreto/a.Neo laureato/a in discipline economiche oppure laureato/a con breve esperienza in ambito finanziario/contabile, geograficamente mobile, con forte attitudine personale per il settore contabile e fiscale. Tipologia contratto: inserimento.Luogo di lavoro: Desio (MB).

JUNIOR BUSINESS CONSULTANT, REVISORE JUNIOR E JUNIOR TAX CONSULTANT Ernst & Young è leader mondiale nei servizi profes-sionali di revisione e organizzazione contabile, fiscalità, transaction e advisory. Il network fornisce anche consu-lenza legale, nei paesi dove è consentito.Se la professione di consulente aziendale ti entusiasma, ti senti pronto a lavorare per obiettivi, sei motivato ad una carriera in Ernst & Young e pensi di possedere le caratteristiche che stiamo ricercando, non esitare a can-didarti per le nostre sedi in Italia.Richiesta laurea specialistica, senza esperienza lavora-tiva, ma con brillante votazione e conoscenza inglese per le posizioni di Junior Business Consultant, Revisore Junior e Junior Tax Consultant.

JUNIOR CONTROLLER DIVISIONE PRODOTTI GRANDE PUBBLICOL’Oréal Italia ricerca un Junior Controller Divisione Pro-dotti Grande Pubblico che riportando al Direttore Fi-nanza & Controllo e al Responsabile Controllo di Gestione di una marca, sarà responsabile:- del follow-up della cifra d’affari quotidiana;- della realizzazione di piani strategici, delle previsioni di budget e delle analisi di tendenza;- analisi della fattibilità e della reddittività dei lanci di prodotto.Avrà l’opportunità di beneficiare del programma di for-mazione FIT: esperienze sul campo, seminari e tavole rotonde, incontri mirati, apprendimento on the job e supporto individuale…Requisiti: ottima conoscenza della lingua inglese, forti capacità analitiche, comunicative e persuasive, lavoro in team, abilità multi-tasking e passione per le sfide.Per saperne di più cerca L’Oréal Italia, Business for Beauty su Facebook.

Gruppo AB

STAGE BUSINESS ANALYSTH3G Ricerca brillanti laureandi/neo-laureati in materie Economico/Scientifiche (Economia, Marketing, Statistica), come Stage Business Analyst. Le persone si occuperanno delle seguenti attività: analisi serie storiche e monitoring dei principali KPI delle funzioni di riferimento; produzione di reportistica per le riunioni di Business Update; aggior-namento database e modelli, reportistica e presentazio-ni; analisi spot e calcolo degli impatti economici.Requisiti: ottima conoscenza del pacchetto Office; buona conoscenza della lingua inglese; flessibilità e predispo-sizione alle relazioni interpersonali.L'offerta è rivolta esclusivamente a laureati da non più di 12 mesi.Lo stage, della durata 6 mesi, prevede un rimborso spese di 775 euro lordi mensili + tickets restaurant giornalieri + servizio di navetta gratuito da / per la fermata MM Bisceglie.

TECNOLOGI ALIMENTARILactalis ricerca Tecnologi Alimentari che possano intra-prendere un percorso di crescita a partire dall’area di Produzione, con particolare riferimento sia agli aspetti tecnologici (Materia prima, Resa, Recuperi…) che gestionali (organizzazione turni, orari, lavoro, gestione del personale, etc). Tale esperienza potrà poi portare a percorsi di car-riera sia verticali che orizzontali in funzioni differenti all’interno del mondo Industriale (Qualità di processo, Ricerca e Sviluppo, etc.).

Sede di lavoro: Stabilimenti di Melzo (MI), Caravaggio (BG), Casale Cremasco (CR), Certosa di Pavia (PV), Cor-teolona (PV).

NEOLAUREATI IN PWCSei pronto ad affrontare un’appassionante carriera pro-fessionale aperta al mondo e alle sue sfide attuali?PwC, leader nel settore dei servizi professionali alle im-prese, cerca laureandi e neolaureati in Economia, Giurispru-denza e in Ingegneria, con un brillante curriculum acca-demico e buna conoscenza della lingua inglese.Tra le numerose opportunità, segnaliamo le principali posizioni aperte per neolaureati:- Revisori Legali dei Conti- Praticanti Commercialisti- Consulenti DirezionaliSul sito www.pwc.com/it/careers è possibile consultare le diverse opportunità di lavoro e stage ed inviare la pro-pria candidatura, compilando l’apposito form.

TECNICI PROVE SPERIMENTALI MAIS Syngenta è uno dei principali attori dell’agro-industria mondiale, impegnata nello sviluppo di un’agricoltura sostenibile attraverso ricerca scientifica e tecnologie innovative, contribuendo ad aumentare la produttività delle piante, proteggendo l’ambiente e migliorando la qualità della vita.Syngenta è alla ricerca di TECNICI PROVE SPERIMEN-TALI MAIS.Cerchiamo persone preparate e motivate a crescere e ad affrontare progetti sfidanti in un contesto di in-novazione continua, collaborazione e professionalità. I neo inseriti ci supporteranno nel periodo del lavoro in campagna, affiancando i colleghi già esperti. Le risorse si occuperanno del rilievo in campo e della raccolta e interpretazione dei dati necessari alla ricerca e alla sperimentazione. Cerchiamo laureati in Agraria che abbiano interesse e passione per il mondo dell’agricoltura e che abbiano preferibilmente residenza nella zona di Cremona.

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Edoardo Serraingegnere informatico Apple

STOP ALL'EVASIONE CON L'APP PER LO SMARTPHONE

Gli amici dello scontrinoEdoardo, com’è nata l’idea di tassa.li?

«L’idea è nata un anno fa dalla curiosità di capire la reazione degli italiani, se, cioè, avrebbero dimostrato di voler cambiare le cose o se si sarebbero rifugiati nell’omertà. In più volevo mettere a fuoco la diffu-sione del fenomeno e offrire uno strumento per con-trastarlo».Cosa hai fatto per svilupparla?«Tassa.li non ha fini di lucro, per questo ho cercato dei collaboratori che condividessero la mia vision e che fos-sero disposti a dare il loro contributo gratuitamente».Dopo il debutto allo Start-up Weekend di Torino cos’è successo?«Abbiamo completato le applicazioni mobili e lanciato il sito. Per una favorevole coincidenza con la situazione italiana, tassa.li ha attirato l’attenzione dei media e ha avuto un’enorme risonanza. Ha trovato l’approvazione di numerosi utenti, che hanno contribuito, e tuttora lo fanno, a raccogliere dati preziosi».Come funziona tassa.li?«Gli utenti di tassa.li hanno la possibilità di segnalare anonimamente casi d’evasione fiscale ossia quando viene omessa l’emissione di scontrini, ricevute o fat-ture. Tramite computer, iPhone o Smarthpone Android possono indicare l’importo evaso, la categoria e la posizione geografica. Dati che noi raccogliamo con approssimazione per non rendere il supposto evasore identificabile e che confluiscono sul sito dove è disponi-bile una mappa aggiornata dell’evasione».Cosa emerge dalla mappa?«Le categorie con il maggior numero di evasioni sono bar e ristoranti, per importo “vincono” i servizi. Torino, Milano e Roma sono le città in cui registriamo più segnalazioni, ma questo non vuol dire che si tratti di quelle a mag-gior tasso di evasione. Le zone che sembrano a minore evasione potrebbero essere quelle in cui la gente non è propensa a segnalare o in cui la diffusione di smart-phone è scarsa».Scopi di tassa.li?«Sensibilizzare l’opinione pubblica e dimostrare che già solo combattendo questa manifestazione d’evasione fiscale si potrebbe fare molto per l’Italia».Riscontri ottenuti?«Oltre 50mila download, 40mila utenti e un ammon-tare di segnalazioni d’evasioni pari a più di 11 milioni

di euro». Evoluzioni?«Dei ragazzi greci ci hanno chiesto di collaborare per rendere disponibile tassa.li nel loro Paese. Inoltre stia-mo cercando di offrire online interessanti statistiche, coprire più piattaforme mobili, imbastire collaborazioni o fusioni con altri siti con cui condividiamo gli stessi principi».Il Premier Mario Monti sarebbe fiero di te…«Mi piacerebbe incontrarlo: vorrei esprimergli un’opinione che ho maturato grazie ai nostri utenti». Quale?«Gli italiani si sentono giustificati a evadere le tasse perché convinti che i loro soldi siano sprecati per via del solito can can degli stipendi ai parlamentari e auto blu. Se il Premier rendesse evidente l’impegno a ridurre gli sprechi e dimostrasse che il gettito fiscale serva alla ripresa e sia restituito in forma d’incentivi alla crescita, sarebbe un passo in avanti. Alzare le tasse era inevi-tabile, ora lo è ripartire, puntando sul genio, unico al mondo, degli italiani. Rendere gli italiani orgogliosi di esserlo è la base per la ripresa».Lavori a Parigi per Apple e a breve partirai per la sede madre: complimenti.«È emozionante essere parte dell’azienda che ha rivoluzionato interi mercati, creato bisogni che non c’erano e persino inserito nuove parole nel parlato. Or-mai non si dice più “passami il lettore mp3”, ma “pas-sami l’iPod”».Quali prospettive pensi ti darà Apple?«Mi permetterà di lavorare con dei big mondiali e di crescere professionalmente. Non so dove arriverò, dipenderà solo dalle mie capacità».Da Torino a Parigi alla Silicon Valley: cosa rappresen-tano queste tre tappe per te?«Torino è la mia città, dove sono nato e cresciuto; dove ho la mia famiglia, i miei amici storici; dove ho studiato e iniziato a lavorare. Parigi è il mio presente, la Silicon Valley il mio futuro, l’inizio di una fase molto stimolan-te, che mi lascia però un fondo amaro per essere dovuto emigrare in cerca di sfide lavorative».Ti senti un giovane talento in fuga dall’Italia?«Giovane lo sono, anche se ancora per poco. In fuga dall’Italia pure, purtroppo. Talento lo dirà il tempo».

Camilla Golzi Saporiti

Contro l’evasione fiscale, la cattiva abitu-

dine di categorie commerciali e profes-

sionisti di fare i furbetti si unisce e solleva il

mondo digitale che, tra siti e social network,

dimostra di non essere affatto indifferente

a uno dei temi più caldi del momento.

Eccone alcuni:

evasori.info: come tassa.li, è un sito 2.0

e un’applicazione per smartphone. Creato

da un anonimo privato e basato sul crowd-

sourcing - una forma di segnalazione col-

lettiva che avviene in modo partecipativo

e collaborativo da parte di comuni cittadi-

ni - crea una mappa virtuale aggiornata in

tempo reale dell’evasione fiscale italiana

cui aggiunge una serie di grafici per docu-

mentare e visualizzare i casi d’evasione più

segnalati.

nonevado.it funziona esattamente al con-

trario. Inventato da Ernesto Puddu e Ales-

sandro Cireddu per fornire ai cittadini uno

strumento per segnalare e trovare attività,

professionisti e commercianti onesti, che,

cioè, non chiederanno mai ‹‹con o senza

fattura?›› perché abituati a emettere sem-

pre fatture e scontrini.

Su Facebook non mancano i gruppi sen-

sibili al tema e intenzionati a contrastarlo,

ecco i due più seguiti e attivi: Amici dello

scontrino e della ricevuta fiscale, con qua-

si 10mila membri, e Amici dello scontrino,

con circa 1700 contatti. (C.G.S.)

Edoardo Serra, 28 anni, laureato in Ingegneria informatica al Politecnico di Torino, un anno fa progetta e lancia tassa.li, il portale e l’applicazione per smartphone contro i furbetti dell’evasione fiscale made in Italy. Riscuote successo e attira l’attenzione di Apple, che lo chiama a Parigi, dove oggi lavora in attesa di volare nella sede madre americana. Storia di un giovane talento nostrano che, per combattere e mappare una malabitudine italiana, ha trovato la sua «iAmerica». Ma farebbe carte false per tornare in Italia. In quest’intervista l’inventore di tassa.li si racconta. Domande, risposte, riscontri, progetti e aspirazioni, inclusa quella di incontrare il Premier Mario Monti.

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L’OSPITE SPECIALE

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L’idea di aprire un negozio vi stuzzica da un po’, ma non sapete da che parte iniziare: in quale settore conviene investire? Come si gestisce ogni cosa, dalla location, agli arredi, alla merce? Il franchising può essere un compromesso tra la voglia di diventare imprenditori e il timore di non saper fare tutto da soli.

seconda del brand: da 5mila a 50mila euro; le royalty a seconda del prodotto», ma alcune nuove insegne azzerano i fee e addirittura le royalty. Come si apre un franchising? Innanzitutto, si decide il settore merceologico, individuando i marchi operanti e considerando che i più noti e meno giovani hanno costi maggiori. Il passaggio più importante è la scelta della location, che deve essere ben visibile e in un luogo frequentato. Bisogna poi contattare l’azienda per capire quanti affiliati hanno chiuso o cambiato gestione (il franchisor deve dichiararlo per contratto) e stilare un business plan, che è la base su cui operare. Il tutto, ovviamente, con partita Iva. L’investimento iniziale è variabile: da poche centinaia di euro per un’agenzia immobiliare a circa 5mila euro per un franchising nell’editoria o nel turismo, superando i 120mila per i noti marchi di abbigliamento e ristora-zione. Tra royalty e costi, alla fine il guadagno reale corrisponde a circa il 20-30% del fatturato. «Uno dei settori che ora vanno per la maggiore», rac-

Sono oltre 54mila i negozi in franchising in Italia, per un totale di 883 marchi, secondo il Rapporto Assofran-chising 2010 (+1,3% punti vendita dal 2009). I negozi sono concentrati soprattutto nel Nord-Ovest (38,2%), nel Centro (21,2%), nel Nord-Est (21,1%) e infine nel Sud (19,5%), per oltre 186mila occupati (+ 3,3% dal 2009).Il franchising è un accordo di collaborazione tra un'azienda (franchisor o affiliante) con una formula commerciale consolidata, e uno o più imprenditori (franchisee, o affiliati) che aderiscono con un contratto che può durare tra i 3 e i 6 anni, rinnovabile. L’affiliato trae vantaggio perché acquisisce il know-how dal fran-chisor, cioè le istruzioni e la formazione per lanciare il punto vendita in fase di start-up (e un supporto suc-cessivo, se occorre), oltre alla licenza d’uso del mar-chio, all’arredo ed eventuali macchinari. In cambio, l’affiliato deve pagare al franchisor un fee d’ingresso e le royalty (canone dal 3 al 10% sul fatturato). «I fee d’ingresso», spiegano da Assofranchising, «variano a

PROFESSIONI

di Elisa Di Battista*

UN'IMPRESA?MEGLIO IN FRANCHISING

Mi metto in proprio

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conta Gabriele Fontana, responsabile Sviluppo e Mar-keting di Aprireinfranchising.it, «è quello dei servizi postali, ma anche le yogurterie stanno prendendo pie-de. Non è fondamentale aver già avuto attività com-merciali, ma conta una certa propensione imprendito-riale». Secondo un questionario sottoposto nel 2011 a 4230 nuovi franchisee da Aprireinfranchising.it, gli investimenti più frequenti (oltre il 70%) sono quelli fino a 20mila euro, mentre appena il 2% investe oltre 100mila euro. Gli affiliati hanno nel 36% dei casi 31-40 anni, e da 21 a 30 nel 31%. Per lo più aprono un franchising per cambiare lavoro (39%), perché disoc-cupati (32%) o per investimento (26%).Antonella Bennici nel 2008 ha lasciato un lavoro da im-piegata per aprire ad Agropoli (Salerno) un punto ven-dita del marchio La Yogurteria (www.layogurteria.it), con un investimento iniziale di circa 30mila euro tra arredamento, frigo e macchinari e nessuna fee né royalty, ma con l’obbligo di acquistare per almeno 5 anni il prodotto dalla casa madre. «Non avevo esperienze precedenti nel settore: l’azienda mi ha insegnato a preparare lo yogurt e ho fatto 15 giorni di formazione in un punto vendita. Per aprire il negozio ci sono vo-luti circa 4 mesi tra contatto con l'azienda, scelta del locale e inaugurazione. Agropoli è turistica e si lavora molto in estate, dalle 11 del mattino alle 4 di notte e bisogna essere almeno 3 in negozio. Fatturiamo circa 100mila euro all’anno e in 18 mesi si iniziano a ve-dere gli utili».Una formazione post laurea, invece, ha spinto Fabrizio Russo, 32 anni, ad avviare 4 anni fa un punto vendita di Mr. Cucito (www.mrcucito.net): «Ho sempre voluto lavorare in proprio e dopo la laurea in Giurisprudenza, un master in Management e Distribuzione e uno in Risorse Umane, ho aperto il primo punto vendita a Bo-logna». Un franchisee di questo brand richiede 14mila euro d’investimento e porta a fatturati di circa 70mila euro annui. «Ora gestisco direttamente 4 punti ven-dita», prosegue Fabrizio, «seguo l’apertura di nuovi franchisee e formo i futuri affiliati». Su questo tema si svolge a Roma il ChancExpo dal 10 al 12 maggio (www.chancexpo.it), mentre dal 9 al 12 novembre c’è il Salone Franchising Milano (www.salonefranchisingmilano.com).ALTRI APPROFONDIMENTI E INTERVISTE SUL SITO WWW.WALKONJOB.IT

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Cercare lavoro di questi tempi è un’impresa ardua. Lo dimostrano i dati AlmaLaurea. Il mercato fatica ad assorbire i laureati: tra il 2007 e il 2010, il numero di chi ha trovato un impiego a un anno dalla triennale è calato del 9%, mentre per i dottori di specialistica dell’8%. WoJ ha intervistato tre esperti del mondo del coaching, del recruiting e della formazione e ha chiesto loro consigli pratici per trovare occupazione. Tutti sono partiti da un punto: cercare lavoro è un vero e proprio lavoro.

Partiamo dal curriculum vitae. Come prepararlo?«Per un neolaureato massimo una pagina con informazioni sulle proprie competenze e le proprie inclinazioni e una foto professionale. Da evitare assolutamente il formato europeo».E la lettera di presentazione?«Dev’essere breve, le aziende ricevono migliaia di cv: quattro righe che esprimano l’orientamento sulla car-riera ambita».Come prepararsi al colloquio?«È fondamentale arrivare con una conoscenza di base sull’azienda».Cosa mettere in risalto di se stessi?«Raccontare le proprie esperienze di studio valoriz-zando eventuali periodi all’estero e esperienze extra-curriculari come stage, lavoretti o volontariato».E sulle aspettative per il proprio futuro, come sbilan-ciarsi?«Dimostrare di avere chiaro l’orientamento di quello che potrebbe essere il vostro futuro percorso profes-sionale».Quali sono le qualità ricercate dalle aziende in una gio-vane risorsa?«La capacità di lavorare in team, la curiosità, la capacità di adattarsi al cambiamento, il rispetto delle differenze culturali e di genere».Quale infine l’errore da evitare?«Quello di non essere se stessi e di “gonfiare” il proprio cv con competenze che non avete. Le bugie, nei collo-qui, hanno le gambe corte!».

PRESENTATEVI IN 4 RIGHE

E NO AL CV EUROPEOdi Giulia Cimpanelli*

Lo dicono gli esperti

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NUOVE FRONTIERE

Come affrontare la ricerca del lavoro in un momento così difficile?«Fondamentale costruirsi un mind set adeguato: se è difficile trovare lavoro, è anche vero che molti giovani rifiutano posizioni a tempo indeterminato perché repu-tano troppo bassi i compensi».Quale propensione mentale è necessario avere?«Di grande apertura, evitando del tutto la rigidità».È giusto che un giovane accetti la prima posizione per cui lo selezionano?«Se si può permettere di rifiutare, meglio che non ac-cetti. É necessario avere chiaro quel che si vuole e ciò che si ha da offrire».Come?«Chiedendosi: “Quali sono le mie competenze? A chi possono interessare?”».E gli obiettivi? Come crearsene di certi e realistici?«Costruendosi una vision personale domandandosi: “Come mi vedo tra due anni? A che pro ho studiato?”».Ma come mettere in pratica questa preparazione nella realtà?«Preparandosi un piano: è fondamentale informarsi, parlare e chiedere. E capire che cercare un’occupazione è un vero e proprio lavoro».Quali sono i canali da non trascurare?«Fondamentali cinque step: networking personale, in-serzioni, head hunter, società di selezione e autocandi-dature. E social network come LinkedIn, indispensabili per farsi conoscere».

Massimo Bandinelli,business & life coach

(www.mbandinelli.it)

Qual è il diktat da seguire nel campo della formazione personale in un periodo come questo?«Studiare, studiare, studiare. Meglio un disoccupato consapevole che supererà il momento di difficoltà com-prendendolo che uno che non ha nemmeno gli stru-menti. E poi ricordiamoci che ai laureati sta comunque andando meglio che ai diplomati».Consiglia di proseguire gli studi con master e specializ-zazioni?«Non necessariamente. Spesso il master diventa un “parcheggio” in un momento in cui è difficile trovare lavoro. È giusto fare un percorso simile, ma anche focaliz-zarsi su altre esperienze fondamentali».Per esempio?«Lo stage durante gli studi. Le statistiche dimostrano che chi ha fatto un tirocinio ha il 14% di condizione occupazionale in più di chi non l’ha fatto. Dovrebbe di-ventare obbligatorio in tutti i corsi di laurea».Oltre a questo?«L’esperienza all’estero è considerata da tutte le aziende uno step importantissimo e di crescita eccezionale. Quando scegliete un corso, controllate le percentuali che attestano la possibilità di fare l’Erasmus».E per la ricerca del lavoro, cosa consiglia?«Non smettete mai di cercare, impegnatevi e siate de-terminati. C’è un proverbio che lo dice: “Bussate e vi sarà dato”».

Marco Cammelli,professore all’Università

di Bologna e direttore di Almalaurea

Roberto Zecchino,direttore risorse umane e

organizzazione Bosch Italia

Cerchi lavoro? Allenati con #lapalestradiwalkonjob

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Rossella Urru stava lavorando a un progetto di cooperazione internazionale il giorno in cui è stata rapita. Coordinava un campo profughi a Hassi Rabuni, in Algeria, lavorando per il CISP, Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli. La voglia di aiutare chi è più bisognoso, di partecipare a progetti in soccorso a popoli afflitti da guerre, fame e povertà era il suo sogno, tanto da laurearsi in Cooperazione internazionale all’Università di Bologna.

innovazione per il comparto forestale) in Angola, l’ONG Cospe cerca un coordinatore junior da inserire con con-tratto a progetto annuale rinnovabile. Intersos cerca un Responsabile missione per il progetto Emergency Intervention in Chad, il Vis cerca un coordinatore delle attività formative per il progetto A shared bridge toward innovation in Burundi and Ethiopia. Il servizio civile all'estero è un'ottima opportunità per fare un'esperienza di cooperazione internazionale ed entrare nel settore. Altro metodo per cercare lavoro è passare da organiz-zazioni internazionali come l’ONU (unjobs.org). C’è poi Il Programma Esperti Associati, noto anche come JPO (undesa.it/human_resources/jpo_ita.htm), un'iniziativa finanziata dal ministero degli Affari Esteri, che permette a cittadini italiani laureati e che non abbiano superato i 30 anni, di compiere un'esperienza professionale nelle organizzazioni internazionali per un periodo di due anni.DAL VOLONTARIATO ALLA PROFESSIONE Si va da missioni di 6-12 mesi per una ONG a vere e proprie carriere di funzionario nella cooperazione in-ternazionale (circa 3mila gli italiani che lavorano per l'ONU in questo momento). I progetti che si possono seguire sono molteplici: dallo sviluppo di programmi di microcredito, alla gestione di programmi di emer-genza per le vittime di conflitti o calamità naturali, all’assistenza tecnica a strutture assistenziali di Paesi arretrati, al rafforzamento dei servizi sanitari, allo svi-luppo del dialogo tra popoli. Una carriera nel settore è possibile, così come lo è anche tornare in Italia dopo avere vissuto e lavorato all’estero, questo vale in particolare se si opera in grandi ONG, as-sociazioni o enti governativi internazionali: «La strada, però, è lunga e difficile perché c'è molta concorrenza», precisa Mirko. «Conosco persone con contratti a tempo indeterminato in ONG o organizzazioni internazionali. Ci si arriva di solito dopo anni passati tra diversi proget-ti e Paesi. È consigliabile specializzarsi in un settore». Lavorare nella cooperazione internazionale può anche voler dire «accontentarsi» di non andare direttamente sul posto, ma di lavorare nelle sedi centrali dove le stesse associazioni, le ONG e gli enti governativi sono alla ricerca di personale: «Il tipo di lavoro ovviamente cambia: non sei a stretto contatto con i progetti e non vivi le realtà dei popoli. Si tratta di posizioni tecniche, specialistiche o amministrative. Per ora continuo a viag-giare: quando fai questo lavoro te ne innamori, non è facile decidere di fermarsi», conclude Sonia.

PER EDUCATORI, INGEGNERI E TANTI ALTRI ANCORADi ragazzi come lei ce ne sono tanti, tantissimi. Perché la cooperazione internazionale è una passione, un lavoro che cambia una persona e la sua vita. Lo si percepisce ogniqualvolta uno di loro racconta le proprie esperienze. Ma in che cosa consiste questo settore professionale? Che background accademico richiede? E come si accede?In primis è possibile specializzarsi con una laurea o un master settoriale, ma non è fondamentale (ne parliamo nel box accanto). Nella cooperazione internazionale lavorano infatti persone provenienti da mondi etero-genei e i progetti spesso necessitano di figure profes-sionali molto variegate, dall’ingegnere all’educatore, dal medico al laureato in economia. Non tutti dunque, seguono, prima di iniziare, dei corsi specifici.È il caso di Sonia Borrini, 31 anni, che, dopo 3 anni di lavoro come grafica in Italia, si è resa conto di voler partire: «Ho iniziato con il Servizio Volontariato Eu-ropeo (serviziovolontarioeuropeo.it) e ho lavorato per sei mesi in una ONG a Barcellona. Poi ho fatto richiesta per un progetto con il Servizio Civile, e sono partita per il Kenya». Da allora Sonia non si è più fermata: «Ho lavorato in ONG e missioni in Sudamerica, in Africa e in Sudan. Ora mi trovo in Uganda, dopo esser passata da Sudafrica e Mozambico». Avendo una formazione multimediale, Sonia ha cercato di sfruttare le sue com-petenze informatiche: si è occupata del sito Web e di comunicazione nella maggior parte dei Paesi.Ma cosa porta una persona a rinunciare a un posto più o meno fisso per seguire questi progetti? «Questo è un lavoro che si fa per passione. Faccio quello che amo e metto in pratica le mie competenze. Si viaggia e si vive in contesti diversi, si matura culturalmente e pro-fessionalmente, si ha l'opportunità di toccare con mano successi e insuccessi», racconta Mirko Tricoli, project manager per un progetto Terre des Hommes a Gaza.Le figure professionali più richieste sono quelle speci-fiche, come ingegneri, agronomi e economisti: «Basta fare un giro sui siti per rendersi conto che sono poche le volte in cui sia richiesta una laurea in Scienze della cooperazione», commenta Sonia. Internet è dunque fondamentale, ma quali i siti di riferimento? Ce ne sono parecchi che pubblicano quotidianamente offerte di lavoro: volint.it, socialidarity.it, lavorarenelmondo.org sono italiani, reliefweb.int e idealist.org sono inter-nazionali.Ecco qualche esempio delle posizioni aperte: per il pro-getto Gestione Forestale e promozione dei PFNL (prove di

di Giulia Cimpanelli*

TRA CAMPI PROFUGHI E AREE DI CRISI

DI TUTTO IL MONDO

Una carriera nella cooperazione internazionale

Una carriera nella cooperazione internazionale non presuppone necessariamente un back-ground specialistico nel settore. Ciò nonostante, chi è deciso a intraprendere questa strada non sbaglierà a scegliere uno dei corsi di lau-rea dedicati. Ancora più utili sono i master da frequentare dopo qualsiasi corso di laurea o esperienza professionale e che portano un lau-reato o un professionista - che sia ingegnere, medico, economista, comunicatore o legale - ad adattare le proprie capacità personali al mondo della cooperazione internazionale.STUDIARE A BOLOGNA E PISALa città emiliana offre una triennale in Sviluppo e cooperazione internazionale e una Laurea specialistica in Cooperazione internazionale, svi-luppo e diritti umani (www.spbo.unibo.it). Pisa propone invece la laurea specialistica in Scienze per la Pace: cooperazione internazionale e trasformazione dei conflitti (www.unipi.it).MA ANCHE A FIRENZE, ROMA E MILANOHanno un’impronta più economica il corso di laurea in Sviluppo economico e cooperazione internazionale dell’Università di Firenze (www.unifi.it/seci) e quello in Economia della Cooperazione Internazionale e dello Sviluppo della Sapienza (www.coris.uniroma1.it), che formano risorse che potranno essere impiegate nei programmi di educazione allo sviluppo. A Roma Tre si può seguire il corso di laurea in Scienze Storiche, del Territorio e per la Cooperazione Internazionale (www.uniroma3.it).Più linguistica la vocazione del corso magistrale in Lingue e culture per la comunicazione e la cooperazione internazionale della Statale di Milano (www.unimi.it).Tutti permettono un avvicinamento al settore grazie a stage in ONG, associazioni e imprese del settore.PER CHI UNA LAUREA CE L’HA GIÀAvete già una laurea in un altro settore ma volete lavorare nelle cooperazione? Potreste optare per un master. È nato nel 1997 alla scuola superiore Iuss di Pavia il primo master in Cooperazione allo sviluppo (www.iusspavia.it) che ogni anno accoglie professionisti di vari settori da tutto il mondo e comprende una parte teorica di 8 mesi e uno stage. La Cat-tolica di Milano propone un master in Interna-tional Cooperation and development (www.unicattolica.it/4046.html), organizzato in col-laborazione con l’Alta scuola di economia e relazioni internazionali.Ma ci sono anche corsi per formare profili mol-to specializzati. Siete laureati in Medicina, Bio-logia, Ingegneria biomedica o Farmacia? Può fare per voi il master in Health and medicine for international cooperation with developing countries dell’università di Parma (old.unipr.it).E anche all’estero la scelta è varia. Qualche esempio? L’Universitat autonoma de Barce-lona propone il master in Políticas Europeas de Cooperación Internacional al Desarrollo (www.uab.es), in Gran Bretagna e Stati Uniti tutti i master in International Relations consentono specializzazioni in International Cooperation; l’Università della Svizzera Italiana ha il Master of Advanced Studies in Humanitarian Logistics and Management (www.usi.ch). Le stesse associazioni e ONG offrono master e corsi specialistici. Emergency propone ogni anno il Master in International Cooperation (Development) e in International Coopera-tion; il Vis propone corsi di durata variabile tra cui quello in Cooperazione internazionale allo sviluppo e Progettare la partecipazione. Tutte le proposte sul sito volint.it. (G.C.)

I CORSI DI LAUREA E I MASTER AD HOC

di Giulia Cimpanelli

NUOVE FRONTIERE

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Nella foto Sonia Borrini in un campo in Uganda

Cerchi lavoro? Allenati con #lapalestradiwalkonjob

Page 12: Walk on Job, April - May 2012

A metà tra vacanze-lavoro e turismo responsabile, i campi estivi sono l'ideale se avete voglia di spendere da 1 a 3 settimane della vostra estate al servizio della collettività, impegnandovi – con persone provenienti da Paesi diversi - in attività che hanno a che vedere col so-ciale, con la salvaguardia dell'ambiente e del patrimo-nio e con lo scambio culturale. Organizzati da associazioni specializzate, richiedono l'iscrizione all'associazione or-ganizzatrice più una quota di partecipazione al campo scelto, ci si paga da soli il viaggio, ma i costi restano contenuti. Necessari spirito di adattamento, predispo-sizione alla vita di gruppo e al confronto interculturale, a volte la conoscenza dell'inglese o di un'altra lingua, ma soprattutto tanta voglia di fare.

SOLIDARIETÀ IN ITALIA E ALL'ESTERO

Insegnare le lingue in un villaggio andino, organizzare un festival musicale per bambini in Finlandia o condivi-dere la vita di una casa famiglia per disagiati psichici in Piemonte: sono solo alcuni dei campi estivi del Servizio Civile Internazionale, ONG riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri e membro consultivo dell’UNESCO e del Consiglio d’Europa, che promuove in 43 Paesi attività e campi di volontariato su temi come pace, disarmo, solidarietà, diritti umani. La (lunga) lista dei campi per il 2012 è sul sito www.sci-italia.it. Costi: 20 euro di iscrizione più quota di partecipazione (80 euro per i campi in Italia, 100 per quelli all'estero; gli interconti-nentali prevedono un extra). Info: tel. 06.5580644. Anche Lunaria (www.lunaria.org), associazione che fa parte di vari network fra cui l'Alliance of European Voluntary Service Organizations (www.alliance-network.eu), orga-nizza campi estivi in Italia e all'estero, in vari settori di attività: dalla cultura ai problemi sociali al lavoro manuale. Alla base, la promozione di solidarietà e cooperazione internazionale attraverso l'incontro fra persone di pro-venienza diversa, per vivere concretamente i valori del dialogo, della convivenza e della pace. La quota di parte-cipazione è di 105 euro (possibile una spesa extra per i campi internazionali) più 30 euro per la «lunacard». Per saperne di più, chiamare lo 06.8841880.

IN DIFESA DELLA LEGALITÀ...

Libera. Associazioni nomi e numeri contro le mafie (www.libera.it), fondata da don Luigi Ciotti, organizza in tutta Italia E!state Liberi, campi di volontariato e formazione civile sui terreni confiscati alle mafie. Restituiti alla col-lettività grazie alla legge 109/96, oggi sono gestiti dalle cooperative sociali di Libera Terra, che creano lavoro onesto e coltivano prodotti agricoli per dare vita a un'economia e a una società libere dalla mafia. I volon-tari sono coinvolti in lavori agricoli o di risistemazione

FORMAZIONE

Campi estivi

VACANZE ALTERNATIVE PER IMPARARE UN LAVORO

del bene confiscato (3 ore al giorno), poi ci sono mo-menti di formazione sul fenomeno delle mafie, incontri con familiari delle vittime, istituzioni e operatori delle cooperative sociali, attività culturali e di conoscenza del territorio. Costi: 120 euro per una settimana. Info: tel. 06.69770335.

... E DELL'AMBIENTE

Ripristinare sentieri, pulire spiagge, sorvegliare aree naturali, effettuare censimenti e studi su flora e fauna, all'insegna degli stili di vita sostenibili. I campi di Le-gambiente, in Italia e nel mondo, durano fra i 7 e i 15 giorni (costo tra 200 e 250 euro, più tessera associati-va; aumenta per i campi con attività subacquee) e chie-dono ai volontari un impegno di 30 ore a settimana. Nel resto del tempo si esplora il territorio e si conoscono le comunità locali. Info su www.legambiente.it tel. 06.86268323/4/5/6. Il WWF organizza campi di sorveglianza delle spiagge del Sud Italia in cui nidificano le tartarughe marine. Mentre scriviamo, le date sono ancora da definire. Per aggiornamenti tenete d'occhio il sito www.wwf.it. An-che il Centro Recupero Tartarughe Marine di Linosa ospita campi di volontariato per la protezione di questi ani-mali: cliccate su www.marineturtle.it. FRA SCAVI E MUSEI

Se vi interessa l'archeologia, fanno per voi i campi estivi dei Gruppi Archeologici d'Italia (www.gruppiar-cheologici.org, tel. 06. 39376711) e Archeoclub d'Italia (www.archeoclubitalia.org, tel. 06.44202250). Potrete trovarvi sul sito di uno scavo archeologico (magari subacqueo, se avete il brevetto) e poi approfondire le vostre conoscenze con visite e conferenze.

PER UNIVERSITARI E NEOLAUREATI

Con AIESEC, associazione gestita da studenti, con oltre 60mila membri in 110 Paesi, si può partire anche in estate per le esperienze di volontariato del programma Impact, che abbraccia quattro settori: educazione, attività in collaborazione con ONG, ambiente, salute e Hiv. Sono soggiorni all'estero della durata media di 2 mesi, aperti a studenti o neolaureati entro i 30 anni di età. Tra i Paesi di destinazione: Cina, Egitto, India, Kenia, Etiopia, Sudest asiatico e America Latina. Non sono richieste competenze specifiche (solo alcuni progetti sono riser-vati a medici e ingegneri), ma è necessario partecipare a un percorso di selezione che testerà il vostro livello di inglese (si lavora in team internazionali) e la motivazi-one. La quota di partecipazione si aggira intorno ai 250 euro. Il viaggio è a carico dei partecipanti. Ospitalità e vitto sono invece coperti da AIESEC. Info e contatti: www.aiesec.org/italy.

Se avete già qualche esperienza di volontariato potreste proporvi come coordinatori di campo: alcune delle associazioni che abbiamo sentito aprono espressamente le porte a chi vuole cimentarsi nella gestione delle dinamiche di un gruppo interculturale, ma anche occuparsi degli aspetti amministrativi di un campo e tenere relazioni con le comunità che ospitano i volontari. Ai «capi campo» il Servizio Civile Internazionale offre un seminario formativo gratuito sui vari aspetti del coordinamento, che ogni anno approfondisce un tema e che nel 2012 ha un focus particolare su inclusione sociale e inserimento protetto di giovani con meno opportunità. Nella formazione si punta soprattutto a stimolare gli aspiranti coordinatori a un percorso di avvicinamento all'esperienza, di crescita personale e, eventualmente, di «autoselezione». Per i coordinatori, i costi di seminario e campo estivo (viaggio compreso) sono coperti interamente dallo SCI. Info e date sul sito www.sci-italia.it. Pure con Lunaria c’è la possibilità per i coordinatori di partecipare ad un seminario residenziale gratuito (si terrà a Roma il 26 e 27 maggio). Anche in questo caso i coordinatori sono volontari, ma Lunaria paga loro viaggio, soggiorno e assicurazione e li «premia» con un secondo campo ad honorem, che è gratis (a carico del coordinatore solo le spese di viaggio per la seconda destinazione). Per candidarsi si può inviare una mail a [email protected], evidenziando nell'oggetto il proprio «interesse a coordinare i campi». A Legambiente può aspirare al ruolo di coordinatore di campo chi ha già partecipato con l'associazione a campi in Italia e seguito uno dei seminari di formazione organizzati negli ultimi 3 anni. Quello di quest'anno, un corso residenziale di 4 giorni, si tiene a Rispescia, in provincia di Grosseto, dal 27 aprile al 1° maggio: costa 120 euro e serve per conoscere Legambiente e a farsi conoscere. Partecipare al seminario non dà garanzia di essere scelti come responsabile o vice, perché – fanno sapere dall'associazione – questo dipende anche dalle necessità della stagione. Per i responsabili c'è un rimborso spese. Solo chi ha molta esperienza ed è disponibile per più turni può aspirare a un incarico e a un piccolo compenso. (I.R.)

COORDINARE PER CRESCERE

di Ilaria Romano*

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Vacanze estive: un’occasione non solo per svagarsi, ma anche per perfezionare una lingua straniera, conoscere gente da tutto il mondo, imparare cose nuove (dalle tecniche di archeologia subacquea alla gestione di un gruppo) e magari «provare» il lavoro che vi piacerebbe fare. Possibile con i campi estivi organizzati – in Italia o all'estero – dalle associazioni di volontariato che operano a livello internazionale.

Un campo lavoro organizzato da Libera

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PROSPETTIVE DI CRESCITAPartiamo dal vostro presente. Dopo la partecipazione a Diversitalavoro siete entrambi a Milano, al lavoro in una grande azienda. Di cosa vi occu-pate?Paolo: «Quel giorno è iniziato tutto. Adesso lavoro nel reparto Sales di IBM Italia come responsabile com-merciale, mi occupo dei gestionali dedicati alle piccole e medie imprese italiane».Luca: «Io spazio in tutta la sfera di-

gitale di IBM, dalla progettazione di pagine Web alla pianificazione, progettazione e realizzazione di campagne digital insieme al mio team di lavoro internazionale. Da sempre sono appassionato di Web e ho avuto la fortuna di fare proprio quello che desideravo».La vostra esperienza quindi dimostra che è bene farsi delle idee ben chiare quando si tratta di cominciare la carriera?Paolo: «Trovare lavoro oggi non è facilissimo. Volevo capire cosa poteva offrire il mercato e posso dire di essere stato fortunato».Luca: «Ero venuto a conoscenza dell’evento Diversitalavoro navigando in Internet. Grazie alla mia passione per l’Information Technology mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto».Avete studiato entrambi a Teramo: da universitari come vi aspettavate il mondo del lavoro?Paolo: «Non ci pensavo molto. All’università c’è forse troppa focalizzazione sulla teoria e poca conoscenza su cosa verrà dopo. Mi ha aiutato la frequentazione di un master che mi ha dato un’impostazione più orientata all’approccio lavorativo. Credo che sarà un’esperienza che porterò sempre con me».Luca: «Io ho studiato Scienze della Comunicazione e devo dire che la mia visione si è arricchita grazie a dei corsi di perfezionamento che mi hanno molto agevolato nel comprendere le implicazioni lavorative».E poi l’incontro con Diversitalavoro… Come vi siete mossi?Paolo: «Da un articolo sul Sole 24Ore sono passato al sito diversitalavoro.it e da lì ho mandato candidature alle offerte pubblicate. Mi sono informato su tutte le aziende che avrei incontrato all’evento. Stavo frequentando il master nella stessa città e ho partecipato all’evento Diversitalavoro di Milano: un mondo nuovo. Da un anno e mezzo sono qui in IBM. All’inizio ho dovuto imparare molte cose sull’azien-da e sul lavoro, ma direi che mi sono inserito bene».Luca: «Anch’io sono passato dal sito. Durante l’evento ho incontrato il team HR di IBM allo stand e già il giorno dopo mi hanno richiamato per annunciarmi che

Dal 2007 il progetto Diversitalavoro ha valorizzato il talento di centinaia di persone provenienti dall’Italia e dal mondo. È grazie ad una cultura di inclusione e rispetto delle diversità da parte di persone e aziende «illuminate» che la ricerca di lavoro per persone con disabilità e di origine straniera può

diventare concreta e reale. Ne parliamo con Paolo e Luca Tentarelli, di Teramo, fratelli di successo dotati di talento e tenacia che, grazie a Diversitalavoro, hanno incontrato una delle aziende partner del progetto, IBM, all’interno della quale stanno avendo l’occasione di crescere professionalmente. L’appuntamento con il career day si rinnova anche quest’anno, il 5 giugno a Milano, e su www.diversitalavoro.it è già possibile inviare il proprio cv e vedere quali sono le posizione aperte. Per raccontare altre storie di talento premiato. Intanto, cominciamo dalla loro.

intendevano approfondire la mia conoscenza. È stata una “cosa lampo”, quindi sono più che felice».Sicuramente conoscete le condizioni attuali del mercato del lavoro: quali sono le difficoltà maggiori che una persona con disabilità incontra nell’approccio all’inizio della propria carriera?Paolo: «Siamo circondati da informazioni e new media con la possibilità di essere sempre aggiornati, credo che però non tutte le aziende abbiano una visione reali-stica di cosa sia all’atto pratico la disabilità. Forse la difficoltà maggiore è quella di superare certi ostacoli mentali che non permettono una vera e totale integrazione dei disabili nel mondo del lavoro. Nel mio ambiente di lavoro ho trovato una sen-sibilità totale, che ha contribuito ad abbattere ogni difficoltà».Luca: «È la mia prima esperienza e personalmente non ho trovato nessun tipo di difficoltà perché sin dal primo giorno sono stato costantemente guidato da tutto il team di lavoro».Come sono i rapporti con i colleghi? Che tipo di ambiente avete trovato?Paolo: «I rapporti sono ottimi e mi piacciono il dialogo e le relazioni interpersona-li. Non posso che essere super soddisfatto».Luca: «Sono in un team internazionale e molto aperto. Grazie ai colleghi l’integra-zione sta procedendo molto bene e sono attivo su tutto».Cosa vi ha dato fino a questo momento l’esperienza in azienda?Paolo: «Questa è la prima vera esperienza lavorativa. Avevo fatto uno stage in una piccola azienda. Ora le modalità sono completamente diverse. In quel caso era una sorta di telelavoro, oggi sono inserito in un team».Luca: «Sto crescendo molto. Non si smette mai di imparare. Opero nel settore dell’Information Technology ed è quello che desideravo».Cosa pensate dell’iniziativa Diversitalavoro?Paolo: «Mi è piaciuta. Di solito esci dall’università e non sai che strada prendere, ti metti davanti a un pc, mandi decine di cv e provi a telefonare. Cercavo un con-tatto un po’ più personale. L’incontro vis à vis è fondamentale per trasmettere la motivazione che hai nel candidarti per quell’azienda e per conoscerla attraverso le persone che la rappresentano».Luca: «È un’iniziativa valida e positiva che cerca di inserire i diversamente abili nel mondo del lavoro, spesso riuscendoci».Che consigli vi sentite di dare a chi andrà al prossimo evento? Paolo: «Consiglio di munirsi di tanti cv, presentarsi ai responsabili delle risorse umane e raccontarsi. Non bisogna accontentarsi di fare la prima cosa che capita. Esorto sempre a trovare nuove strade. Nel caso dei non vedenti, il consiglio è di non fermarsi al primo ostacolo che si incontra. Oggi ci sono più mezzi a disposi-zione e ci sono aziende sempre più attente ad inserire e ad accogliere».Luca: «Il consiglio che sento di dare a ciascuno di noi è di seguire le proprie passioni per scoprire il proprio talento al fine di farlo emergere. Io penso che uno debba fare quello che sente, conscio che gli sforzi saranno ripagati».

FRATELLI D'ITALIA

PAOLO E LUCA: QUEL GIORNO

É INIZIATO TUTTO

Storie normalmente eccezionali

TERAMO

di Paolo Beretta*

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Un momento dell’edizione di Diversitalavoro 2009

Page 14: Walk on Job, April - May 2012

AgrigentoFino al 10 giugnoNovecento Siciliano, antologia visiva di un secolo d'arte nell'isolaCinquanta opere, da Guttuso a Consagra, da Pirandello a Trombadori e molti altri, esposte alle Fabbriche Chiaramontane. In contemporanea un ciclo di incontri e seminari sull'arte con esperti e giornalisti.www.ottocentosiciliano.it

Ancona Fino al 10 giugnoVieni a fare un giro nel passatoVisite gratuite al Museo della Città, alla scoperta delle tracce storiche del passato di Ancona e dei suoi abitanti, letture, itinerari, conferenze e degustazioni.www.anconacultura.it

Gualdo (MC)19 - 20 maggioFormaggi D'Autore Per le strade del borgo, di stand in stand in una mostra-mercato per assaggiare tante cose buone, tra formaggi d’Italia e prodotti tipici locali.www.formaggi.biz

PisaFino al 1 luglioStorie dall’altro mondo. L’Universo dentro e fuori di noiUn percorso espositivo attraverso immagini spettacolari e reperti straordinari come minerali lunari e marziani, per raccontare la storia dell’astrofisica.www.palazzoblu.it

Reggio CalabriaFino al 30 giugnoAntichi telai e nuove griffe. L’arte della tessitura dal ‘400 al 2000 All’archivio di Stato ci sono in mostra i tessuti antichi in seta e ginestra, vestiti dell’800, tessuti prodotti oggi dalle aziende del territorio.archiviodistatoreggiocalabria.gofreeserve.com RomaFino al 16 giugnoRicordi in micromosaico. Vedute e paesaggi per i viaggiatori del Grand TourIn mostra souvenir come scatole, tabacchiere, gioielli realizzati con la tecnica inventata tra fine Settecento e Ottocento per raccontare il paesaggio italiano. www.museopraz.beniculturali.it

(S.B.)

IN GIRO PER L’ITALIA E NEL MONDO

L’architettura dal sapore mitteleuropeo, l’ospitalità ti-pica dei luoghi di frontiera, unite a una genuinità tutta italiana: appare così Trieste al turista che la visita per la prima volta. Una città ariosa ed elegante, che vanta quella che - affacciata sul mare - è conosciuta come la più grande piazza d’Europa: piazza Unità d’Italia. Dalla cattedrale di San Giusto, che domina la città e incorpora i propilei di un tempio romano, al candido Castello di Miramare, voluto da Massimilano d’Asburgo arciduca d’Austria; dal Borgo Teresiano, quartiere del Ponteros-so che sorge sulla zona ricavata dalle saline, ai resti dell’anfiteatro romano, Trieste rivela con compostezza la propria storia a chi la attraversa. Un itinerario possibile è quello letterario, che segue le orme di James Joyce, Italo Svevo e Umberto Saba, tra le case che li hanno ospitati e

AssisiFino al 31 agostoPalazzo Monte FrumentarioI Gessi di Botero. Retrospettiva 1973-2012www.comune.assisi.pg.itTicket: 10 €; ridotto: 6 €

Firenze Fino al 2 settembreMuseo di Storia NaturaleDinosauri in carne e ossawww.geomodel.itTicket: 10 €; ridotto: 8 €

LondraFino al 9 settembreTate ModernDamien Hirstwww.tate.org.uk/modernTicket: 14 £

MilanoFino al 10 giugnoPac – Padiglione d’Arte ContemporaneaThe Abramovic Methodwww.theabramovicmethod.it

Ticket: 12 € (performance + mostra); solo mostra: 8 € NapoliDal 28 aprile al 1 maggioMostra d’OltremareComicon Salone Internazionale del Fumettowww.comicon.itTicket: 12 €; ridotto: 8 €

ParigiFino al 17 giugnoGrand Palais, Galerie sud-estHelmut Newton - retrospettivawww.grandpalais.frTicket: 11 €; ridotto (under 25): 8 €

PaviaDal 21 al 25 aprile Castello di BelgioiosoNext Vintagewww.belgioioso.it/vintageTicket: 10 €; acquisto online: 6 €

FOCUS ITALIA

WoJ14

Facciocosevedogente

a cura di Susanna Bagnoli*

VISTI PER VOI. Trieste, da Joyce alle osmizei ristoranti e i locali che li hanno visti assidui frequenta-tori. Come il B&B Al Ponterosso (www.alponterosso.it) che è stato abitazione di Joyce per un periodo nel 1905, e che mette a disposizione stanze arredate in modo pit-toresco e dà un’idea concreta dell’accoglienza triestina. Per chi può spostarsi in macchina nelle zone del Carso circostante, invece, ecco le osmize, le case dei viticoltori che vengono aperte per qualche giorno, periodicamente, ad ospitare avventori locali e turisti ben informati per una scorpacciata di salumi, vini e prodotti tipici. A segnalare le osmize aperte, frasche d’edera appese ai cartelli stradali. A pochi chilometri di distanza, infine, Muggia, la «piccola Venezia», con il porticciolo incu-neato e le case color sorbetto.

!

Crocevia ideale per visitare le Fiandre, città

ricca di eventi, arte e design e immersa nella

natura: tutto questo è Gent, la città universitaria

maggiore del Belgio. È patria della moda e del

design sperimentale con i negozi di giovani

stilisti, le gallerie d’arte, le mostre a cielo aperto

(una inizierà questa estate e proseguirà fino

all’inverno) . Andateci durante il Festival delle Fian-

dre, tre settimane di musica dal 17 settembre o

durante quello delle luci che

illuminano la città fiamminga

a gennaio. Per info:

www.turismofiandre.it. (G.C.)

Le celebri city bike di Copenaghen permettono

di scoprire la città in modo dinamico, in sin-

tonia con lo stile degli abitanti. Per sentirsi

più globetrotter, bastano 100 corone circa (14

euro) al giorno e un clic su www.bycyklen.dk o

rivolgersi alla struttura ospitante per visitare

la città in bici. In alternativa, ecco i bike-point,

come Copenaghen Tours & Bike Copenaghen con

Mike (www.bikecopenhagenwithmike.dk) con

percorsi tematici: sulle orme di Hans Christian

Andersen al Design Danese, ma anche tra

Foto&Quiz, Big City Organics e Nightlife.

Info: www.copenhagen-tours.dk.

(C.G.S)

La vera India, quella fatta di persone e luoghi autentici, non si trova nelle grandi città, ma nei villaggi sparsi. È lì che il viaggiatore deve andare per imparare a muoversi nella jungla, a conservare il the, a chiamare la sera godhuli vela, “tempo della polvere”, per la polvere alzata dalle mandrie di ritorno dai pascoli al tramonto. Tutto questo è possibile con il «volonturismo», nuova formula creata dalla catena Taj Hotels Resorts and Palaces che invita a partire in 4x4 alla volta di lodge vicini ai villaggi. Una proposta non proprio economica ma suggestiva. Info: www.tajsafaris.com. (C.G.S.)

No tengo dinero L’ANGOLO DEGLI... SQUATTRINATI

RomaFino al 1 luglioComplesso del VittorianoDalì, un artista un geniowww.comunicareorganizzando.itTicket: 12,50 €; ridotto: 9 €

Fino al 9 settembreMusei CapitoliniLux in Arcana – L’archivio segreto vaticano si rivelawww.luxinarcana.orgTicket: 12 € (museo + mostra); ridotto: 10 €

San MarinoFino al 3 giugnoPalazzo SumsDa Hopper a Warholwww.lineadombra.itTicket: 5 €; ridotto: 3 €

TorinoDal 10 al 14 maggioLingotto FiereSalone del Librowww.salonelibro.itTicket: 10 €; ridotto 8 €

Canal Grande di Trieste visto dal Ponterosso (foto di Elisa Di Battista)

di Elisa Di Battista*

Page 15: Walk on Job, April - May 2012

!!

Federico

QUI SINGAPORE!

FOCUS ESTERO

!

WoJ15

!

QUI BRASILIALuca

QUI GUINGAMPMichele

!Quando, un anno e mezzo fa, ho fatto domanda per lavorare in Francia come assistente di lingua, non mi aspettavo certo di essere spedito in un paesino di 8mila abitanti nella Bretagna più profonda, quella che è lontana dal mare e ha i cartelli stradali in doppia lingua. Sono partito perché altre alternative non ne avevo, se volevo uscire dal circolo vizioso degli stage semi-gratuiti. Il primo impatto è stato duro: dopo sei anni passati a Milano, iniziare a vivere in mezzo alle mucche non è un cambiamento da poco. Poi, però, ho iniziato ad adattarmi allo spirito del luogo, a viaggiare alla scoperta della regione. E piano piano, di questi paesaggi e di queste cittadine di pietra mi sono in-namorato. A livello lavorativo, altre sorprese: lo studio dell’italiano gode di splendida salute quassù e, non appena arrivato, mi si sono presentate molte possibilità di impiego. Oltre al lavoro di assistente al liceo, ho tenuto un corso di lingua all’università e sono stato contattato varie volte per ripetizioni private. Ça roule!

Sono stato diverse volte a Brasilia per i miei studi sui media in Brasile. E ci sono delle cose di questa città che non è possibile dimenticare. Come quando si arriva in aereo e dalla terra rossa del Planato central spunta la città con la sua sagoma a forma di uccello, sembra un film di fantascienza. Oppure la visita ai palazzi che sono stati progettati dagli architetti Lucio Costa e Oscar Niemeyer: le sette meraviglie della città patrimonio dell’Unesco. Tra queste, da non perdere la residenza presi-denziale dell’Alvorada. Fondata il 21 aprile del 1960, Brasilia ha tutti i pro e i contro di una città nata a tavolino. Così la ricerca della perfezione architettonica ha prodotto spazi non sempre a misura d’uomo, al punto che senza avere una macchina è difficile spostarsi. Nonostante questo adoro Brasilia, la capitale nuova di un popolo proiettato al futuro.

Quando un anno fa sono partito da Milano alla volta di Singapore non ero mai stato in Asia e non pensavo di trovare una realtà così all’avanguardia. Questo piccolo punto in mezzo al Sud-Est asiatico è l’emblema del boom economico che ha caratterizzato, negli ultimi anni, questa parte del mondo. La città è cresciuta su 700 chilometri quadrati circa e raccoglie cinque milioni di persone di ogni razza e religione. Di Singapore colpisce la convivenza paci-fica tra le sue etnie, la modernità, l’efficienza, la pulizia e il rispetto delle regole: a volte è tutto così perfetto da risultare quasi noioso. Ma, grazie alla posizione in cui si trova, per respirare una boccata d’aria diversa bastano tre ore di volo per planare in Thailandia, Vietnam, Indonesia e Malesia. Tornando a Singapore, il bello di viverci è che tutto è semplice, fluido, funzionante e la qualità della vita alta. Non so quanto ci rimarrò, ma per ora non ho nessuna intenzione di tornare indietro.

QUI LEEDSGrazia

A Leeds, città inglese immersa nello Yorkshire, l’essere polite è la prima regola. È una città dove il perfetto connubio tra antico e moderno dà come risultato una formula ideale per giovani squattrinati in cerca di se stessi. E davanti a me si dispiega il ventaglio delle mie possibilità infinite: colazioni tipicamente inglesi sulla Woodlane o quasi italiane da Costa; shopping sfrenato in questa Londra in miniatura con i suoi Harrods e i negozietti artigianali da visitare il sabato mattina; relax in Hyde Park insieme ad altri giovani, perché Leeds è la città dei giovani studenti internazionali; pomeriggio sportivo all’Headingley Stadium per assistere a una partita di rugby o serate insieme a ragazzi vestiti da carnevale, anche se carnevale non è, ma questo è il loro modo di divertirsi. E soprattutto città in cui l’Italian Style is so cool. Questa è Leeds… Per chi a costi bassi ricerca stimoli e divertimento, cultura e relax e, perché no, anche un po’ di orgoglio nazionale per un Paese che, all’estero, è il più bello del mondo.

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WALK ON JOB

vi dà appuntamento a

GIUGNO

ERRARE È UMANONell’inchiesta dello scorso numero, quella sui concorsi pubblici a pag. 2, ci siamo

persi per strada alcuni zeri… E così abbiamo scritto erroneamente 165 milioni di

euro, invece di 165 miliardi di euro… Ve ne eravate accorti?

Page 16: Walk on Job, April - May 2012