W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

56
OSSERVATORI La gestione dei progetti di Mobility in azienda Un'analisi del Politecnico di Milano su 25 casi reali evidenzia gli aspetti organizzativi rilevanti per un’implementazione di successo FOCUS CIO L’ICT che sostiene il mito della Nutella Intervista a Enzo Bertolini, CIO di Ferrero Group COVER STORY Il notebook compie 25 anni Intervista a Rossella Destino, Country Manager per l’Italia della divisione Computer Systems di Toshiba, l’azienda che per prima ha “staccato i fili” al computer settembre-ottobre | 2010 www.wireless4innovation.it

description

Wireless4Innovation n17

Transcript of W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

Page 1: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

OSSERVATORI

La gestione dei progetti di Mobility in aziendaUn'analisi del Politecnico di Milano su 25 casi reali evidenzia gli aspetti organizzativi rilevanti per un’implementazione di successo

FOCUS CIO

L’ICT che sostiene il mito della NutellaIntervista a Enzo Bertolini, CIO di Ferrero Group

COVER STORY

Il notebookcompie 25 anniIntervista a Rossella Destino, Country Manager per l’Italia della divisione Computer Systems di Toshiba, l’azienda che per prima ha “staccato i fili” al computer

settembre-ottobre | 2010w

ww

.wir

eles

s4in

nova

tion

.it

Page 2: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

Wireless-205X280.indd 1 8-09-2010 15:53:43

Page 3: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

EDITORIALE05 LeesperienzeecceLLentifannoscuoLa dialessandroperego

cOvER sTORy08 iLnotebookspegne25candeLine diManuelagianni

AppROfOnDImEnTI30 focuscio L’ictchesostieneilmitodellanutella diManuelagianni

36 MobiLebroadband WiMaxaiutaacolmareildigitaldivide

38 osservatori LagestionedeiprogettiMobile&Wirelessbusiness dipaolocattiechristianMondini

42 suppLychain Lahomedeliverycomebasedidifferenziazione nellalogisticadistributiva diWaltergarizio

46 MobiLeMarketing ilMobileMarketingasupportodellaripresaeconomica digiorgionani

48 suppLychain collaborare,unasceltavincente distefanonovaresi

sOmmARIO

per abbonarsi a Wireless4innovationcollegatialsitowww.wireless4innovation.itecliccasuAbbonati.abbonarsionlineconviene,èveloceesicuro.perulterioriinformazioni:[email protected].+39(02)36578872

abbonamentoannuale:49 euro

pubLIREDAzIOnALI23 auriga29 opticon34 ubiquity44 ericsson

RubRIchE06 ricerchedalmondo12 Wirelesssupplychain15 rfidenfc18 Mobilecontent&internet20 MobileMarketing&service26 MobileforceeMobileWorkspace50 eventieformazione53 cambiodipoltrone

comitato scientificopresidente:alessandroperego(politecnicodiMilano)

cesarealippi(politecnicodiMilano),federicobarilli(assinform),Luigibattezzati(politecnicodiMilano),ugobiaderceipidor(universitàLasapienza),Massimobolchini(indicod-ecr),carloalbertocarnevaleMaffè(universitàbocconi),carloMariaMedaglia(universitàLasapienza),MassimoMerlino(universitàdibergamo),stefanonovaresi(gruppocomifar-consorziodafne),emiliopaolucci(politecnicoditorino),andrearangone(politecnicodiMilano),francescosacco(universitàdell’insubria-sdabocconi)

hanno collaborato a questo numerorominaarata,paolocatti,paolacapoferroronchetta,Lauracavallaro,andreaferretti,damianofrosi,Waltergarizio,angelaMalanchini,christianMondini,giorgionani,stefanonovaresi,emanuelapala,Marcoplanzi,Martavalsecchi

DIRETTORE [email protected]

per inviare comunicati stampa: [email protected]

pubbLIcITà[email protected]

WIRELEss4InnOvATIOnèunatestatadiictandstrategys.r.l.viaschiaffino,25-20158Milanorivistabimestraledistribuitainabbonamentocopyright©2000.

Testi e disegni:riproduzionevietata.

RegistrazionepressoiltribunalediMilano.

Autorizzazionen°55del23-01-2008

Iscrizionepressoilr.o.c.registrodeglioperatoridicomunicazionealn.16446

Grafica e impaginazione adMstudiosas-colognoMonzese(Mi)

stampaartigraficheamilcarepizzispa-cinisellob.(Mi)

Immagini:copyrightthinkstock

associatoa

17 | 2010

Page 4: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

INNOVAZIONE:ICT, TRACCIABILITÀE SICUREZZA

Organizzato da:

www.qu-id.it

QUID: 1° Salone dell’identificazione automatica per l’innovazione dei processi e dei servizi in Italia

In concomitanza con il nono

17-18 NOVEMBRE 2010CENTRO CONGRESSI

MILANOFIORI - MILANO

Page 5: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

5

editoriale

Le esperienze eccellenti fanno scuola

nche quest’anno Smau ospi-ta il Premio Innovazione ICT, l’iniziativa mirata a valorizza-re le esperienze d’eccellenza di imprese e pubbliche ammini-strazioni del nostro Paese che hanno con successo scom-messo sulle tecnologie digitali come leva per competere sul

mercato. La numerosità dei progetti analiz-zati dalla giuria nell’arco di un intero anno, che ha portato a selezionare oltre 100 fina-listi suddivisi in aree tematiche differenti, appare come una concreta testimonianza del fatto che anche in Italia si continua a fare in-novazione, anno dopo anno e malgrado tutte le difficoltà congiunturali. Le storie di queste organizzazioni, tutte concluse positivamente con il conseguimento di vantaggi di business (in misura più o meno grande o monetizza-bile), rappresentato, infatti, un importante patrimonio di esperienze da divulgare e con-dividere, per creare un volano di conoscenza in grado di accelerare l’adozione delle nuove tecnologie. Obiettivo analogo è quello del laboratorio dedicato alla Mobility che la School of Ma-nagement del Politecnico di Milano mette a disposizione delle imprese durante la tre giorni milanese di Smau. Da sei anni, infat-ti, la School ha all’attivo un’area di Ricer-ca specifica sui temi del Mobile & Wireless (M&W) Business, che ha analizzato decine di applicazioni a supporto dei processi e basati sulle varie tecnologie, quali WiFi, Reti Cellu-lari, Reti Satellitari, RFId e via dicendo. Nello specifico, sono stati realizzati, tramite interviste dirette ai CIO e ai Manager di Line, oltre 500 studi di caso per quasi 2000 ap-plicazioni in molteplici settori verticali: Beni

di Largo Consumo, Farmaceutico, Bancario, Sanità, Utility, Trasporti e Logistica, Traspor-to Pubblico Locale. In 25 casi reali, inoltre, sono stati quantificati i benefici e la redditi-vità delle applicazioni Mobile & Wireless.

Sulla scorta di questa esperienza, il labora-torio vuole fornire esempi concreti di intro-duzione di applicazioni M&W a supporto dei processi aziendali, “mettendo a nudo” i be-nefici ottenuti e quantificando la redditività degli investimenti. Si tratta anche in questo caso, di un’iniziativa culturale per diffonde-re la consapevolezza dei benefici associati a queste tecnologie, supportandone una sem-pre più piena adozione da parte delle orga-nizzazioni italiane.

Imparare dalle esperienze degli altri, evitando di ripetere gli stessi errori, è la via più sicura e diretta verso l’innovazione, in particolare quella della Mobility. Per accelerare un trend che è già molto evidente: sono sempre più, infatti, le attività svolte in mobilità all’inter-no delle organizzazioni, dalla gestione della produzione alla movimentazione del magaz-zino, dal supporto delle flotte di trasporto al presidio dei clienti sul territorio, dall’assi-stenza dei malati a domicilio al giro visite al letto dei pazienti nei reparti di degenza, dal supporto alle squadre di manutenzione sul campo alla lettura dei contatori.

di aLessandro perego presidente Comitato scientifico

Wireless4innovation

A

Page 6: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

Ricerche dal mondo

6

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

Volano le venditedi smartphone

Una ricerca IDC pub-blicata a settembre e relativa al mercato

mondiale degli smartpho-ne ha rivisto al rialzo le già positive previsioni for-mulate nel corso del primo quadrimentre di quest’an-no. Secondo gli analisti, le vendite cresceranno infatti del 55% rispetto all’anno passato, il 10% in più ri-spetto alla precedente sti-ma. Il volume delle vendite della prima metà del 2010 è stato di 119,4 milioni di unità e si prevede che raggiungerà a fine anno i 269,6 milioni di terminali. Le previsioni degli analisti si spingono fino al 2014, con un nuovo anno di for-te crescita nel 2011, pari al 24%, e una frenata verso la fine del periodo, attestan-dosi intorno ad un tasso del 13%.I driver di questa crescita sono da un lato l’entu-siasmo degli utenti, affa-scinati dai servizi e dalle funzionalità accessibili con le nuove generazioni di device, dall’altro lato l’innovazione continua dei produttori di dispositi-vi e sistemi operativi che, contendendosi un mercato dalle prospettive quanto mai aperte, presentano sul mercato prodotti sempre

più evoluti ed innovativi ad un prezzo accessibile.Ad oggi le sottoscrizioni di contratti mobile a banda larga rappresentano il solo 10% del mercato, ma le previsioni di crescita sono più che rosee. La doman-da di connettività è sempre più alta e i dati trasmessi sulle reti mobile mondia-li sono quasi triplicati nel corso del solo ultimo anno, raggiungendo la quota 225.000 terabytes al mese nel secondo trimestre 2010, secondo dati Ericsson.I nuovi modelli sfornati in tempi sempre più brevi dalle case produttrici eser-citano un appeal crescente sui consumatori, come è avveuto negli ultimi mesi da parte di Nokia col nuo-vo N8, di RIM con Black-berry Torch, di HTC con EVO 4G e naturalmente di Apple con l’iPhone 4G. Nokia, seppur perden-do terreno, rimane leader del segmento smartphone in termini di dispositivi venduti, con una quota del 39%, seguita da RIM (20%), Apple in forte cre-scita col 16%, HTC (5%) e Motorola (4%), secondo le stime IDC di maggio.Anche il mercato dei siste-mi operativi è in continuo rinnovamento, con i tra-dizionali e longevi Black-berry, Symbian e Windows Mobile che si affrettano a rilasciare nuove versioni e aggiornamenti delle loro piattaforme (Apple iOS 4, BlackBerry Os 6, Symbian 3 e 4 e Windows Phone 7) per tenere testa ai nuovi entrati Android e iOS, che,

IDC prevede per il 2010 un aumento del 55%, mentre il traffico dati mobile registra una crescita record

dalla loro comparsa, han-no eroso consistenti quote di mercato ai concorrenti e contribuito a spingere il settore verso lo sviluppo. Gli analisti prevedono un forte successo nel pros-simo futuro per Android, che ha già sorpassato iOS e che sempre più incon-tra il favore degli utenti e di un numero crescente di produttori di device che decidono di adottarlo per i propri prodotti, da ultimi Dell, Kyocera, LG e Sam-sung. La prospettiva è che

Android cresca arrivando a conquistare il 24% del mercato per il 2013, ero-dendo ampia quota soprat-tutto a Symbian, che però manterrà la posizione di primato. Contemporane-amente, Windows Mobile riguadagnerà parte della quota persa nel corso degli ultimi due anni e Black-berry si manterrà relativa-mente stabile, mentre iOS inizierà a perdere punti percentuali.

Andrea Ferretti

Quote di mercato SO smartphone 2010 rispetto al 2009

Symbian 40%-20%

BlackBerry OS 18% +20%

Android 16% +433%

-22%Windows

mobile 7%iOS 15%

+7%

Altri 4%Fo

nte:

ela

bora

zion

e su

dat

i IDC

Page 7: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

7

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

Internet è sempre più Mobile

Il Mobile Internet ita-liano è l’Eldorado del momento per le Telco.

L’analisi sui risultati seme-strali degli operatori dà la misura della crescita. Dai dati forniti da Telecom Ita-lia risulta che la società ha realizzato sui servizi a va-lore aggiunto (VAS) ricavi totali pari a 1.022 milioni di euro, registrando un in-cremento del 5,5% rispetto al corrispondente periodo del 2009. Tale crescita è principalmente attribuibile ai VAS interattivi, che han-no guadagnato il 18,6%, in particolare grazie all’ap-porto dei ricavi da brow-sing (+28,9%). Un ruolo importante è stato giocato dalla crescente diffusione

dei device smartphone e delle formule di connessio-ne in mobilità “tutto com-preso”. Anche Wind è cresciuta, sia per quanto riguarda la telefonia mobile, con 19,3 milioni di sottoscri-zioni raggiunte nel mese di giugno (858 mila at-tivazione nette nel cor-so del primo semestre), sia per quanto riguarda i ricavi derivanti dai ser-vizi dati, che nel corso del primo semestre han-no registrato un +24,5%. Tale incremento è dovuto sia ai servizi Mobile In-ternet (+57,4% rispetto allo scorso anno) sia alla buona performance dei servizi dati tradizionali,

con un +8,4% rispetto al primo semestre 2009. Vodafone Italia, dal canto suo, ha chiuso il primo tri-mestre lo scorso giugno con una contrazione dei ricavi derivanti da servizi a valore aggiunto rispetto all’anno precedente (-2,5%), ma in crescita per quanto riguar-da i ricavi da banda larga mobile e fissa e da servizi per le Aziende. Crescono si-gnificativamente i ricavi da banda larga mobile e mul-timedia (+22,1%), spinti dai costanti investimenti sui servizi, sulla qualità della rete e sulla copertura. In au-mento anche la diffusione di smartphone brandizzati e di Vodafone Internet Key, grazie al continuo miglio-ramento delle prestazioni e al lancio di promozioni e iniziative commerciali de-dicate.Anche H3G registra una crescita per quanto riguar-da il segmento dati, con 1,4 milioni di clienti abilitati alla connessione Internet in banda larga mobile at-traverso le Internet Key (+69% rispetto al primo se-mestre del 2009). Il traffi-co dati sulla rete di 3 Italia aumenta a ritmi vertigino-si: rispetto allo stesso pe-riodo dello scorso anno si è osservata una crescita del 216% e nel mese di luglio si è toccato il picco dei 80 Terabyte di dati giornalieri.Nel corso del semestre, inoltre, il lancio di nuovi abbonamenti all-inclusive e delle chiavette Internet con traffico incluso ha permesso di incrementare il numero di clienti ad alto valore.

Marta Valsecchi

Le semestrali delle Telco

italiane confermano

il trend di crescita del

traffico dati

Page 8: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

8

Ccover story

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

compie 25 anni lo strumento di lavoro più utilizzato dei nostri tempi, il personal computer portatile. Ad inventarlo fu toshiba, da allora pioniere del mercato e artefice di innovazioni che ne hanno segnato, e continuano a segnarne, la storia

LIl notebook

a storia della di-visione Computer Systems di Toshi-ba è anche quella del pc portatile. Fu la casa giap-ponese, infatti, la prima a intu-ire - 25 anni fa - che la via del successo nel mer-

cato dei computer fosse quella della Mobility, convogliando in quella direzione tutti gli sforzi della ricerca e sviluppo. Fu così che il personal computer perse i fili e si infilò in una valigetta, muovendo i primi passi di un cammino di innovazione che continua ancora ai giorni nostri, verso livelli sempre superiori di potenza e leggerezza, dimensio-ni ridotte e nuove funzionalità.Ripercorriamo questo cammino con Rossella Destino, da pochi mesi nominata Country Mana-ger della divisione Computer Systems di Toshiba Italia, che ha voluto festeggiare i 25 anni di vita del notebook organiz-zando una serie di incontri, in varie città italiane, con i propri rivenditori, dedicandoli proprio al tema dell’innovazione.

Toshiba è da 25 anni protago-nista del settore dei notebook e ne ha guidato l’evoluzione. Quali sono state le tappe più significa-tive dell’innovazione tecnologica in questo ambito e in che modo avete contribuito? Toshiba è senza dubbio pioniere nella Mobility a livello mondia-le. Siamo stati i primi, nel 1985, a introdurre il vero concetto di mobilità nei computer, produ-

Il notebookspegne 25 candeline

Page 9: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

9

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

di MAnuelA GIAnnI

Rossella DestinoCountry Manager della divisione Computer Systems di Toshiba Italia

Il gruppo toshiba nel mondo Toshiba Italia è parte del gruppo Toshiba Corporation, multi-nazionale giapponese con sede a Tokio fondata nel 1875, che nell’ultimo anno fiscale ha realizzato un fatturato di 56 mi-liardi di euro. Il gruppo gestisce una rete di oltre 740 imprese nel mondo, in cui sono impiegati 204.000 dipendenti.L’azienda opera globalmente in quattro distinte aree di bu-siness: i prodotti digitali, che comprendono smartphone, te-levisori e notebook, realizzano il 34% del fatturato totale; i dispositivi elettronici, come semiconduttori ottici e display a cristalli liquidi, ne costituiscono il 19%; le infrastrutture, come sistemi di produzione di energia nucleare, termica e idroelettrica, (34%), e gli elettrodomestici per la casa (8% del fatturato)In mercato più importante è quello asiatico: il 66% del fat-turato è realizzato in quest’area, ed in particolare in Giap-pone (45%), mentre il Nord America e l’Europa concorrono rispettivamente al 18% ed al 13% del ricavo complessivo.

Page 10: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

cover story

10

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

cendo il primo notebook dotato di batteria ricaricabile e quin-di staccando i fili. Il successo è stato decisamente superiore alle aspettative iniziali: prima infatti, c’era stato solo qual-che tentativo di portabilità. Da allora la storia dell’azienda è stata sempre all’insegna dell’in-novazione di questo mercato. Nel 2001 abbiamo per la prima volta integrato il wireless e nel 2004 abbiamo prodotto l’hard disk più piccolo del mondo, pari a 0.85 pollici. Con il modello R500, abbiamo introdotto sul mercato il notebook più leggero mai prodotto, meno di 1 chilo. Continuiamo a lavorare sulla miniaturizzazione, ma anche su form factor innovativi: ne sono un esempio il nuovo notebook Libretto, con schermo dualscre-en, e il Portégé R700, che ha un’autonomia della batteria di un giorno lavorativo. L’impegno sull’innovazione è costante: To-shiba investe il 6% del fatturato in ricerca e sviluppo. Di recente, per esempio, sono stati presen-tati i prototipi di un’innovativa tecnologia per le batterie che, oltre ad avere una lunga durata, consente di ricaricarle in tempi

di vista risponde molto bene alle proposte. Un’esperienza molto positiva, che ci ha permesso di conoscere meglio i clienti e ca-pire le richieste.

Uno degli argomenti più dibattu-ti degli ultimi anni è quello del Green computing. L’attenzione alle tematiche ambientali è molto alta in Toshiba. Qual è in detta-glio l’impegno della corporation?Toshiba è da tempo impegnata in un programma di riduzione dell’impatto ambientale che ri-guarda la produzione, la distri-buzione e lo smaltimento dei nostri prodotti. Rispetto al 2000, abbiamo già ridotto dell’89% l’utilizzo di sostanze pericolose, come per esempio il PVC, del 16% il volume degli imballag-gi e di 6 milioni di tonnellate all’anno le emissioni di Co2.A testimonianza del fatto che si tratta di un impegno concreto e costante, Toshiba ha definito degli obiettivi precisi, misurati attraverso un indice definito ap-positamente, chiamato “Fattore T” che tiene conto di vari fattori legati all’impatto relativo all’in-tero ciclo di vita di un prodotto. Lo scorso anno, è stato superato di molto il valore che Toshiba si era data come obiettivo. La cor-poration, inoltre, ha stabilito un

un elemento fondamentale peril successo di un progetto Mobile & Wireless è costituito dal modo in cui il commitment viene trasferito: nell’organizzazione, tra cIo e c-level, fino all’utente finale

che in Italia: a ottobre abbiamo organizzato, in collaborazione con Intel e Microsoft, un ciclo di incontri sul territorio, che ab-biamo proprio chiamato Pionie-ri Tour 2010 e che ci ha portato a incontrare i nostri rivenditori a Catania, Napoli, Firenze, Pa-dova e Milano. È stata un’occa-sione per presentare la strategia e i programmi di canale e con-frontarci sulle opportunità del mercato IT, che dal nostro punto

programma di continuo miglio-ramento dell’ecosostenibilità che si spinge fino al 2050. Per-sonalmente sono molto sensibile a queste tematiche e penso che ognuno debba fare la sua parte. Nel nostro ufficio di Milano ci siamo dati regole di comporta-mento precise: spegnere la luce e i pc quando non sono utilizza-ti, riciclare la carta, ridurre gli sprechi nel lavoro quotidiano e via dicendo.

A breve saranno lanciati prodotti con batterie di nuova generazione, che si ricaricano a tempo di record: in 10 minuti si potrà ottenere il 90% dell’autonomia

brevissimi: in solo 10 minuti si ottiene il 90% dell’autonomia. Inoltre, sono batterie che hanno un ciclo di vita molto superio-re a quelle attuali, e questo per ridurre l’impatto ambientale do-vuto alla sostituzione. Abbiamo voluto festeggiare que-sta lunga storia di successi an-

Page 11: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

Il notebook spegne 25 candeline

11

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

L’anno scorso è stato particolar-mente difficile per l’IT e in Italia il mercato dei pc è calato dell’8%. Ciononostante, la divisione To-shiba Computer Systems che lei guida da maggio ha ottenuto ri-sultati molto positivi, crescendo quasi del 3%. Quali sono gli ingredienti di que-sto successo e cosa vi aspettate quest’anno?Abbiamo messo in pratica scelte strategiche che si sono rivelate esatte e che ci hanno fatto ot-tenere, nell’anno fiscale chiuso al 31 marzo, un fatturato di 110 milioni di euro, in crescita del 2,7% rispetto all’anno prece-dente. Ci siamo dati un obiettivo ancora superiore per quest’an-no, ovvero di crescere del 5%, in una situazione di mercato migliore dell’anno scorso ma sempre negativa, stimata dagli analisti in un -2%.I risultati del primo semestre sono molto incoraggianti: abbia-mo superato la metà del budget annuale, che è di 116 milioni. Fra i fattori di successo c’è sicu-ramente la scelta di non scom-mettere sui net pc, come hanno fatto molti nostri competitor, che si è rivelata vincente perchè si tratta di un mercato che ha avuto un boom lo scorso anno ma che ora è in calo. Per noi è un’area che vale solo il 15% del business. Un altro elemento decisivo è la presenza del brand Toshiba fra quelli che fanno parte dell’offer-ta Impresa Semplice di Telecom Italia. Credo che sia anche positivo il giusto equilibrio che abbiamo stabilito fra le vendite al mer-cato business e quelle al consu-mer, con la scelta strategica di focalizzarci sul B2B. Anche l’area DLPS (Digital Life-style Products Service) che ini-zialmente includeva solo l’elet-tronica di consumo ma che ora si sta ampliando ad altri pro-dotti complementari, come gli hard disk esterni, le camcorder e gli home multimedia tablet, sta ottenendo risultati molto posi-tivi e ci ha permesso di aprire il mercato a nuovi canali, come per esempio quello della grande distribuzione.

Su cosa si focalizzano oggi le ri-chieste dei clienti nella scelta di un notebook?Sono molteplici, e noi le in-dirizziamo con una gamma di prodotti ampia, che va dal consumer all’utenza business delle piccole e grandi aziende. Crediamo che sia fondamentale offrire al cliente un prodotto ad alta tecnologia e di qualità. Ab-biamo un failure rate veramente basso, pari allo 0,13% sui pro-dotti business, poichè l’atten-zione alla qualità in fase di pro-duzione è massima. Siamo stati i primi a installare hard disk resistenti all’urto, e tutti i nostri prodotti vengono sottoposti a test per verificare la robustezza. Un aspetto critico soprattutto per l’utenza business è quello della sicurezza del dato, in caso di smarrimento, furto o caduta del notebook. Abbiamo predi-sposto una console, chiamata Easy Guard, che integra solu-zioni sia hardware sia software a supporto della protezione del notebook e delle informazioni sensibili che vi risiedono. La soluzione comprende, tra l’al-tro, un sistema di riconosci-mento dell’impronta digitale e una tecnologia specifica per la salvaguardia dell’hardware del PC in caso di cadute.

Il servizio riveste un ruolo sempre più importante. Qual è il vostro approccio all’assistenza?Abbiamo un prodotto di grande qualità, ma è importantissimo anche offrire al cliente un in-terlocutore in caso di problemi. Ci siamo molto impegnati su questo fronte e dall’inizio dello scorso anno abbiamo avviato un programma che ci ha porta-to ad avere 31 centri specializ-zati in tutta Italia, con la possi-bilità, per chi non ha un centro vicino, di usufruire gratuita-mente di un servizio di pick up &return offerto in partnership con DHL. In più, tutti i prodotti vengono venduti con un’assicu-razione gratuita che copre i mo-nitor LCD, perchè sappiamo che è la parte più delicata, con mag-giori probabilità di rompersi, e ce ne assumiamo il rischio.

25 anni di innovazione dei notebook: le tappe principali Nel 1985 Toshiba lancia il primo esem-pio di PC portatile al mondo, il T1100, che presentava diverse caratteristiche del tutto innovative per l’epoca. Pesa “solo” 4 chili, contro gli almeno 10 chilogrammi dei computer trasportabili del tempo, ma soprattutto, nonosta-te il prezzo proibitivo, è il primo, vero computer portatile consumer. Cinque le caratteristiche distintive che lo re-sero un prodotto innovativo in netto anticipo sui tempi: lo schermo LCD, le batterie ricaricabili interne, un sistema di memorizzazione integrato (il lettore di floppy disk da 3,5 pollici), la com-patibilità con la piattaforma Ibm e la possibilità, opzionale e a caro prezzo, di connetterlo ad internet tramite un mo-dem integrato.Da allora, incessanti progressi compiuti in questa direzione hanno reso la storia di Toshiba ricca di primati. Nel 1986 debutta il primo PC portatile dotato di hard disk interno e sette anni più tardi il primo che alloggia una batteria agli ioni di litio, di durata nettamen-te superiore alle precedenti tecnologie impiegate, mentre è del 1994 il primo computer basato su processore Intel Pentium.Nel 2001 fu sempre Toshiba il primo produttore a cogliere l’importanza del tema della connessione in mobilità, producendo il primo portatile dotato di un dispositivo di connessione wireless integrato.È invece del 2004 e sempre di Toshiba l’hard disk più piccolo mai realizzato, mentre del 2006 il primo notebook con lettore DVD integrato.La lunga fila di primati continua anche ai giorni nostri. È di quest’anno infatti il lancio del primo notebook dual scre-en, basato su piattaforma Windows 7 (Libretto W100), del laptop full-fun-ction più sottile e leggero del mercato europeo (Portègè R700) e del portatile dotato della batteria a più lunga durata (oltre 8 ore per l’AC700).

Page 12: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

Wireless Supply Chain

12

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

a cu

ra d

i Mar

co P

lanz

i

Nel 2010 il mercato mondialedei terminali industriali cresce oltre le aspettative

Se il 2009 è stato un anno nero per le vendite di terminali

industriali, nel primo qua-drimestre del 2010 i risultati positivi hanno largamen-te superato le attese degli analisti, che registrano un aumento di circa l’8% ri-spetto allo stesso periodo del 2009. Secondo VDC Research, la contrazione ha raggiunto punte del 30% in alcuni mercati geografici, in particolare in Europa. Com-plessivamente, nel 2010 si prevede una crescita del valore del mercato mon-diale di terminali industriali dell’8,6%, corrispondenti a 2,1 miliardi di dollari e 2,6 milioni di unità vendute. Il trend positivo dovrebbe continuare fino al 2014 con una crescita annuale di cir-ca l’8%. Diversi fattori han-no contribuito alla crescita della prima parte del 2010. In particolare, le imprese del settore Retail hanno ripreso ad investire in soluzioni a supporto delle attività in negozio oltre alle tradizio-nali applicazioni di gestione del magazzino. Inoltre, le vendite dirette da parte dei Vendor a clienti di grandi dimensioni sono aumentate in modo consistente e tali accordi quadro per la for-nitura diretta di un elevato numero di terminali sono ora maggiormente diffusi anche al di fuori dei con-fini statunitensi. Sebbene le performance del settore in termini di crescita siano molto positive, è aumentata la pressione competitiva sui

prezzi di vendita con una diminuzione del 10% nel corso del 2010, la più alta dal biennio 2006/2007. Se le imprese clienti non hanno motivo di lamentar-si, una intensa guerra dei prezzi può concretamente deteriorare la redditività dei produttori di terminali in-dustriali e dei loro partner di canale. Un’altra importante sfida riguarda la maggior com-petizione dei terminali industriali con gli Smart-phone, specialmente per le applicazioni di Field e Sales Force Automation. Sebbene gli Smartphone non abbia-

no lo stessa capacità di ac-quisire e trasmettere dati e non offrano la stessa solidi-tà dei terminali industriali, la loro maggiore diffusione e i minori costi di adozione li rendono una valida alter-nativa per supportare appli-cazioni Business. Peraltro, lo sviluppo di applicazioni Mobi-le&Wireless è sempre più condizionato dalle aspetta-tive dei consumatori/uten-ti, fortemente influenzate dalle intuitive interfacce e dalla migliore User Ex-perience che offrono gli Smartphone già utilizzati quotidianamente.

Porte e finestre di qualità grazie ai tag RFId3elle è un’azienda del distretto indu-striale imolese che opera nel settore della produzione di infissi in legno e derivati del legno. Con oltre 100 anni di storia il portafoglio prodotti dell’azienda si com-pone di finestre, porte finestre, porte per interni, oscuramenti ecc. 3elle ha rea-lizzato un progetto per conseguire una migliore tracciabilità dei prodotti finiti in tutte le fasi produttive fino alla spe-dizione. Il progetto ha previsto la refe-renziazione di ogni singolo componente degli infissi per supportare le operazioni di identificazione. Secondariamente, il nuovo sistema di identificazione dove-va integrarsi con il sistema SCADA che governa le linee produttive. Nello speci-fico, il processo produttivo da tracciare prevede, oltre ad una serie di lavorazioni meccaniche, fasi di verniciatura ed es-

siccazioni in forno che distruggerebbero etichette barcode tradizionali. La solu-zione adottata è basata su tag RFId HF in formato cartaceo a perdere, sui quali, nella fase di assemblaggio, viene stam-pato in chiaro un barcode. Lo stesso dato è contenuto nella memoria del tag.A fine lavorazione, quando i prodot-ti vengono messi sui carrelli per essere completati nelle finiture, i dati vengo-no letti con appositi lettori Bluetooth. Il tag applicato consente un controllo efficace di tutte le fasi di lavorazione, superando anche la verniciatura, dopo la quale la tracciabilità non poteva esse-re garantita dal solo barcode. È inoltre tangibile il miglioramento dell’efficienza del processo produttivo dovuto all’inte-grazione con il sistema di gestione della produzione.

Page 13: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

13

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

Il Porto di Miami migliora la sicurezza dell’area aeroportuale grazie alle tecnologie Wireless

In seguito all’attentato alle Twin Towers di New York, è aumentata la sensibilità delle amministrazioni pub-bliche riguardo la sicurezza delle aree di transito. Un

nuovo sistema radar portuale consente alla Capitaneria del Porto di Miami in Florida di avere una maggiore con-sapevolezza della reale situazione di traffico e sicurezza nell’area portuale, una delle più trafficate degli Stati Uniti e particolarmente estesa. Il Porto di Miami, attraverso il quale transitano 4 milioni di passeggeri e oltre 800 mila container l’anno, ha quindi adottato il sistema Honey-well Radar Video Surveillance (RVS) che integra una rete di radar tradizionali con le tecnologie GPS, Automatic Identification System (AIS) e la video-comunicazione. Le informazioni radar e video raccolte dalla rete di disposi-

tivi nell’area portuale vengono trasmesse in tempo reale al centro di controllo attraverso reti Wireless ed in fibra ottica. Il personale di sicurezza visualizza le informazioni proiettate su una mappa geospaziale che riassume ed evi-denzia possibili situazioni di pericolo. Il sistema è in gra-do di segnalare tali situazioni attraverso la rete Wireless direttamente alle navi soccorso più vicine, equipaggiate con un notebook, a garanzia di un intervento tempestivo. Grazie all’integrazione con la tecnologia AIS, il software di sorveglianza è in grado di identificare automaticamen-te potenziali minacce monitorando i parametri di navi-gazione delle navi come, ad esempio, l’ingresso in zone proibite, l’arrivo o la partenza in orari diversi da quanto pianificato, la velocità e la direzione delle navi.

Page 14: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

Wireless Supply Chain

14

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

FloraHolland è una delle maggiori aziende di com-mercializzazione di fiori del mondo e detiene 13 sale d’asta, con un fatturato annuo di 4 miliardi di

Euro e oltre 4.500 dipendenti.Per gestire in modo veloce e preciso le ordinazioni di fio-ri freschissimi effettuate dalle imprese partecipanti alle aste, FloraHolland ha adottato presso il sito logistico e commerciale di Aalsmeer, in Olanda, un’applicazione ba-sata su 110 terminali portatili Casio DT-X7 con scanner di codice a barre. FloraHolland utilizza un sistema infor-mativo centrale che gestisce tutte le transazioni commer-ciali. I terminali Casio si connettono al sistema gestionale attraverso la rete Wi-Fi di magazzino e scannerizzano le etichette con codici a barre sui carrelli dei clienti e sui prodotti venduti. Il sistema così stabilisce automaticamente la corrispon-denza tra la merce, l’ordine ed il cliente destinatario. I benefici portati dai terminali Casio non si limitano alla scansione efficace dei prodotti nell’area distribuzione. Infatti, è ora possibile misurare anche la produttività de-gli operatori di magazzino in funzione della complessità delle merci da preparare, allo scopo di garantire che i fiori vengano spediti ai clienti in modo esatto e nel minor tempo possibile, preservandone la freschezza.

Farmacentro utilizza il Voice Picking per il proprio magazzinoLa cooperativa umbra di distribuzio-ne farmaceutica Farmacentro Servizi e Logistica utilizza una soluzione di Voice Picking implemenata grazie alla collaborazione con InFarma, software house specializzata nel settore farma-ceutico. La cooperativa utilizza il sof-tware vo-CE di Itworks per ottimizza-re la gestione del magazzino. Ciascun operatore di magazzino è stato dotato di un terminali industriale wireless LXE MX8, in grado di supportare sia il tradizionale scanning manuale, sia le

funzioni vocali, grazie agli accessori in dotazione (custodia a marsupio per in-dossare il terminale alla cintura, cuf-fia, microfono, lettore di codici a barre indossabile LXE 8650). L’inserimento vocale dei dati (lotti, scadenze e quan-tità) in sostituzione alla digitazione su tastiera, insieme alla possibilità di la-vorare a mani libere, rendono il sistema vocale particolarmente utile nella fase di ingresso della merce in magazzino data la necessità di movimentare anche pesi e volumi considerevoli.

Spedizioni di fiori freschipiù precise e veloci grazie ad un’applicazione Mobile

Page 15: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

RFId e NFC

15

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

RFId & Social mediaun binomio ideale per eventi di nuova concezione

combinare l’RFId e il mondo dei social net-work. È questo il tema

di fondo di due progetti re-centi che sfruttano le carat-teristiche delle tecnologie di riconoscimento in radio-frequenza per la raccolta e la condivisione di dati tra utenti, legando profili onli-ne ed eventi offline per lo sviluppo di nuovi servizi e di originali iniziative di so-cial media marketing.Un esempio è il coca cola Village, evento comple-tamente organizzato su

Facebook da coca cola Israele, consistente in 10 festival di 3 giorni l’uno, lo scorso agosto, nella re-gione di Netanya. Ad ogni visitatore, principalmente teenager, è stato dato un braccialetto LF a 125 kHz contenente un ID univoco associato al singolo ac-count di Facebook tramite il quale condividere i det-tagli della propria giorna-ta. Grazie alla presenza di diverse “Like-Machine” all’interno del parco i par-tecipanti potevano, avvici-

nando il braccialetto, con-dividere direttamente sul social network i loro like per una determinata area del parco nel formato “A nome-utente piace nome-area al coca cola Village”. Analogamente un fotogra-fo dotato di reader porta-tile offriva la possibilità ai ragazzi di auto-taggarsi nelle foto appena scattate. Visto il grande successo dell’iniziativa (oltre 35.000 aggiornamenti su Facebook al giorno ed un’enorme ri-sonanza in Rete) coca cola

L’abitudine di consumare grandi tazze di caffè, cappuccino, caffellatte (e varian-ti sul tema) passeggiando per le città, o in macchina, o in ufficio, tanto diffusa nel mondo quanto sconosciuta in Italia, ha come effetto collaterale il consumo stimato di 58 miliardi di tazze di carto-ne (non riciclate) e relativo coperchietto di plastica l’anno. Da qui nasce l’idea di “Smug” (smart mug), la tazza intelligente riutilizzabile che permette agli avventori di pagare la consumazione ed usufruire di sconti e promozioni, riducendo il con-sumo di quelle usa e getta. Si tratta si una tazza di plastica dotata di tag RFId passivo HF a 13,56 MHz, posto in un’in-tercapedine tra rivestimento esterno ed interno, contenente un identificativo univoco che punta all’account del cliente nel sistema del negozio. Su tale account,

a cui potrà a breve accedere il cliente stesso via web, sono registrati il credito ricaricabile residuo e informazioni quali le ordinazioni effettuate, gli sconti matura-ti ed eventuali punti fedeltà accumulati. Per pagare è quindi sufficiente avvicinare Smug ad un reader collegato al PC del negozio, posto tipicamente sul bancone, aggiornando il credito. Il sistema offre la possibilità, visualizzando i dati del clien-te, di memorizzare più facilmente il nome dei clienti abituali e gli permette di ordi-nare, ad esempio, “il solito” o “quello che ho preso la volta scorsa”, aumentando il livello del servizio offerto. La soluzione, ideata da Chris Hallberg quando era uno studente caffeinomane alla Marquette University (Milwaukee, Wisconsin) e svi-luppata con Stone Creek Coffee, catena di caffè del Wisconsin, è attualmente in sperimentazione in 4 caffè dove sta rice-vendo feedback positivi anche se spesso viene percepita solo come “una simpati-ca trovata”.

Israele ha intenzione di ripetere l’iniziativa il pros-simo anno, arricchendola con nuove funzionalità. Sarà invece inaugura-to con la nuova stagione sciistica EpicMix, social network per appassionati sciatori lanciato da Vail Resorts, gruppo di resort americani montani di lus-so, nei cui impianti gli ski-pass verranno utilizzati, oltre che per accedere alle strutture, per monitorare le proprie prestazioni sulle piste, condividerle e con-nettersi con altri utenti. Il gruppo utilizza skipass contenenti un tag UHF Gen 2 il cui identificativo univoco è legato al codice dell’abbonamento emesso, che può essere stagionale, giornaliero o multigior-naliero. I pass plastificati, chiamati “Peaks” possono inoltre essere riutilizzati la stagione seguente. Tramite il passaggio in una serie di varchi posti all’inizio degli impianti di risalita il siste-ma rende disponibili allo sciatore sul sito EpicMix, accessibile via web o tra-mite cellulare, i dati della giornata, come il numero di piste o il totale di metri sciati, che concorrono al raggiungimento di diverse “medaglie virtuali” a se-conda delle soglie supera-te. I risultati ottenuti, così come la propria posizione all’interno dell’impianto, possono poi essere condi-visi su Facebook e Twitter. I visitatori con pass multi-resort possono inoltre vi-sualizzare i risultati sia in forma aggregata che per singolo luogo.

Smart Mugla tazza intelligente che rispetta l’ambiente

a cu

ra d

i Em

anue

la P

ala

Page 16: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

RFId e NFC

16

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

Soluzioni EPC/RFId di nuova generazione per l’anticontraffazione e il controllo dei mercati paralleli

In molteplici settori il tema della tracciabilità ha assunto negli ultimi

anni un ruolo rilevante, sia per la necessità di rispettare vincoli normativi sem-pre più stringenti sia in risposta all’esigenza da parte dei consuma-tori di avere garanzie sull’autenticità dei prodotti. Molte azien-de si trovano ad af-frontare problematiche che riguardano la tracciabilità dei prodotti e il contrasto ai fenomeni del mercato nero e mercato parallelo, che è possibile con la memoriz-zazione e la gestione delle principali informazioni sul prodotto e l’adeguata rileva-zione, interpretazione e ge-stione delle “tracce” lasciate lungo il percorso, tracce che ne costituiscono la storia. L’implementazione di un si-mile sistema non è tuttavia un’impresa semplice, tanto che troppo spesso manca la visibilità sui luoghi di gia-cenza dei prodotti, sul loro percorso logistico e sulle tempistiche di movimenta-zione reali. Le stesse tecno-logie di tracciatura (codici stampati, barcode 2D) non rappresentano sempre una barriera invalicabile per i contraffattori: i codici spes-so sono facilmente clonabi-li, anche in caso di tag RFId EPc, e non c’è modo per il cliente finale, con le attua-li soluzioni, di discriminare tra un prodotto clone “di qualità” ed un prodotto ori-ginale. Analogamente, po-chi sistemi di controllo della catena logistica sono in gra-

do di contrastare realmente il fenomeno del mercato parallelo. In un simile con-testo le tecnologie RFId, dati gli ultimi sviluppi, possono

rappresentare, una valida alternativa a disposizione delle aziende operanti in settori quali l’alimentare e il tessile-moda dove la garan-zia di originalità, autentici-tà e genuinità del prodotto gioca un ruolo cruciale per

la responsabilità sociale e il successo dell’impresa. Di questo si è parlato durante un recente evento promossa da Indicod-Ecr e dalla Scho-ol of Management del Poli-tecnico di Milano ed ospi-tato presso l’RFId Solution center e il Lab di Indicod-Ecr. La risposta è data dai chip di nuova generazione,

che contengono uno spazio di memoria non riscrivibile contenente un codice identificativo univoco, programmato dal produttore del chip all’atto della costruzio-ne, denominato TID (Tag

IDentification).

La presenza del TID limita notevolmente la possibilità di clonare un tag. L’associa-zione TID – codice EPc per l’identificazione automatica dei prodotti all’interno di

un sistema di tracciatura che presenti uno standard di condivisione delle infor-mazioni, come l’EPcIS, e che permetta la raccolta ed elaborazione di un eleva-to numero di informazioni relative al prodotto nonché la generazione e gestione degli allarmi del sistema di tracciatura, rende quindi robusto il meccanismo di anticontraffazione. Il sistema EPcIS, tramite la condivisione di quattro informazioni – cosa (EPc), dove, quando e stato di processo – permette quin-di di verificare non solo la genuinità del prodotto ma anche la correttezza degli spostamenti e le relative tempistiche, rendendo di-sponibile l’informazione al cliente tramite l’installazio-ne di un supporto presso il punto vendita.

Al via in Francia il passaporto turistico elettronico basato su NFCIl primo di luglio a Montélimar, nel dipartimento francese de la Drôme, è stato presentato OTIpass, “passaporto turistico” francese basato su tecno-logia NFC, che può presentarsi sotto diverse forme: carta contactless per-sonalizzabile in base al dipartimento/ente emettitore, telefono cellulare o persino come chiavetta USB. Il nuovo passaporto turistico elettronico identi-ficherà il turista e i suoi compagni di

viaggio, grazie alla memorizzazione di informazioni quali il percorso di viag-gio, le prenotazioni effettuate, sconti e biglietti prepagati. L’utente avrà quin-di a disposizione su un unico supporto tutti i coupon e i dati necessari per la fruizione dei servizi turistici nonché la possibilità di accedere a sconti e servizi personalizzati. OTIpass è attualmente oggetto di test nel comune di Mon-télimar.

Page 17: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni
Page 18: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

Mobile Content & Internet

18

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

Sempre più numerosi gli store di applicazioni Mobilea

cura

di M

arta

Val

secc

hi

A quasi un anno dal lancio di Vodafone 360 - l’Application

store creato da Vodafo-ne - anche Tim sceglie di entrare nel mondo delle applicazioni, creando il proprio Tim store, mentre quest’estate ha aperto i battenti il nuovo “negozio” di LG e RIM ha rinnovato in chiave 2.0 il servizio.Accedendo da cellulare o da Web, nello store di Tim è possibile vedere tutte le applicazioni disponibi-li per il proprio telefono cellulare. Le applicazioni sono suddivise in varie categorie: dalle Utilità ai Social Network, dall’Infor-mazione allo Svago. Per scaricare un’applica-zione è necessario essere un cliente Tim. I costi per le singole applicazioni sono specificati accanto ad ognuna, e l’addebito av-viene sul conto telefonico del singolo utente, senza la necessità di registrare la carta di credito. Il traffico per scaricare l’applicazione è già incluso nel costo del contenuto, mentre si paga il traffico dati per accedere ai contenuti.Non solo gli operatori, ma sempre più anche i produt-tori di terminali aprono o rinnovano i propri Appli-cation store. A luglio, ad esempio, è stata la volta di LG Electronics: sul proprio sito sono così già disponi-bili molteplici applicazioni per smartphone con piat-taforma Windows Mobile, e, per la fine dell’anno, saranno create anche ap-plicazioni ad hoc per An-

droid. La strategia attuale del gruppo è quella di for-nire tutte le applicazioni gratuite, con eventuali co-sti di connessione per chi utilizza la rete 3G.Ad agosto è stato, inoltre, lanciato il nuovo Black-Berry App World 2.0, una versione aggiornata dell’Application store di Research In Motion (RIM).Tra le novità apportate, con l’obiettivo di avvici-narsi sempre più alla user experience dell’App Store, si registrano nuove soglie di prezzo minimo - fissate a 99 centesimi di dollaro - e diverse opzioni di pa-gamento. Oltre alla possi-bilità di utilizzare PayPal, App World 2.0 introduce, infatti, il pagamento tra-mite le più diffuse carte di credito - Visa, MasterCard e AmericanExpress - non-ché con il credito telefoni-co (opportunità riservata attualmente al solo pub-blico americano). È stato, inoltre, introdotto un nuovo sistema di identi-

ficazione, chiamato Black-Berry ID, una sorta di ac-count univoco e personale che permette il controllo dello stesso, dei pagamenti e il ripristino delle appli-cazioni installate. Un’altra importante funzionalità che Rim ha creato per il suo negozio virtuale è il miglioramento della ricer-ca delle applicazioni nello store, resa più immediata e veloce rispetto alla prece-dente versione.La rincorsa della società canadese a Apple e Google avviene anche sul fronte

della raccolta pubblicita-ria: secondo indiscrezioni rilasciate dal Wall Street Journal, infatti, RIM sta-rebbe cercando di acquisire un network di Mobile Ad-vertising. L’obiettivo della società sembra essere Mil-lennial Media, attualmen-te il più grande network pubblicitario indipenden-te sul mercato, anche se l’elevato costo dell’opera-zione - che si aggira tra i 400 e i 500 milioni di dol-lari - frena (sempre stando alle indiscrezioni) i vertici di RIM.

Page 19: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

19

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

Dopo il lancio di siti ottimizzati e applicazioni Mobile per leggere le notizie anche in mobilità, basati su mo-delli di business differenti (sia advertising based che freemium), tutti i principali editori stanno ora pun-tando sul lancio della versione del quotidiano cartaceo per iPad. Per ora la scelta degli editori è quella prin-cipalmente della mera pubblicazione delle pagine pdf del giornale cartaceo, arricchite talvolta di contenuti multimediali - come video, fotogallery e link al sito web - e della possibilità di archiviare le copie scaricate per poterle consultare in modalità offline. Ma la strada - già parzialmente intrapresa da La Stam-pa e dalle principali testate americane - è quella di ri-disegnare il layout appositamente per l’iPad e arricchire la versione con contenuti extra interattivi.Il costo della copia risulta inferiore rispetto al prezzo del quotidiano in edicola ed esistono molteplici moda-lità di acquisto: vi è, infatti, la possibilità di scaricare la singola copia al costo di 0,79 euro oppure di scegliere tra diversi tipi di abbonamento - settimanale, mensile o annuale - con costi che vanno mediamente da 4,99 euro a 239,99 euro.Non solo i quotidiani nazionali, ma anche alcune te-state locali hanno predisposto una versione per iPad, come L’Eco di Bergamo e La provincia di Como, i quali però, per ora, hanno puntato su modelli free, offrendo gratuitamente la copia giornaliera del quotidiano.Ulteriore passo avanti fatto dal Gruppo Editoriale l’Espresso è stato il lancio di un’offerta multicanale dal

nome Repubblica Plus, che permette agli utenti di ac-cedere alla copia dell’omonimo quotidiano da moltepli-ci piattaforme - iPhone, iPad e Pc - attraverso un unico account e un unico pagamento.L’ingresso su iPad con un modello a pagamento è una delle modalità con cui gli editori stanno affrontando il mondo digitale per contrastare, almeno in parte, il declino della diffusione dei quotidiani cartacei. L’ultimo rapporto Ocse rileva, infatti, una diminuzione - tra il 2007 e il 2009 - del mercato dei quotidiani in Italia pari al 18%, e un declino rispettivamente pari al 30% e al 21% per USA e UK.

I giornali su iPad, nuova frontiera per l’editoria

Agcom tutela gli utenti del Mobile Internet

La crescente diffusione di utenti In-ternet dal cellulare ha portato ad un nuovo intervento dell’Agcom, volto a

tutelare il consumatore dal rischio di tarif-fe troppo elevate, in particolare con riferi-mento alle tariffe a consumo (che vengono applicate, ad esempio, una volta superati i limiti di ore o megabyte previsti dai piani tariffari flat). Con la nuova delibera 326/10/Cons l’Agcom obbliga le Telco, entro la fine dell’anno, ad indicare al cliente varie soglie di consumo tra le quali optare. All’appros-simarsi della soglia prescelta, la Telco av-vertirà l’utente, ad esempio attraverso un

Sms, che sta raggiungendo il tetto di spesa massimo prefissato e interromperà la con-nessione dati se tale soglia verrà superata (a meno di indicazioni diverse date dall’uten-te). Gli Operatori dovranno anche rendere disponibili gratuitamente a tutti gli utenti sistemi per il controllo in tempo reale della spesa e per accedere a tutte le informazioni relative al consumo accumulato (in termi-ni di volume di traffico, tempo trascorso o importo speso per i servizi di traffico dati), nonché un servizio supplementare gratuito per abilitare o disabilitare la propria utenza al traffico dati.

Page 20: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

Mobile Marketing & Service

20

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

Look, free press di moda e tendenza distribuito nelle princi-pali città italiane e in occasione di eventi, ha adottato i QR Code in occasione di due grandi manifestazioni artistiche italiane degli scorsi mesi. A luglio in occasione dell’Heineken Jammin Festival, un grande evento tra i più attesi nel panorama musicale ita-liano e con un grande coinvolgimento di pubblico, ha reso disponibili sulle pagine della testata una serie di codici QR. Gli utenti, utilizzando uno smartphone, potevano consultare le pagine dedicate agli artisti partecipanti alla kermesse, ac-cedendo a informazioni e videoclip musicali. Visto il positivo riscontro, a settembre la stessa iniziativa è stata ripetuta in occasione del Festival del Cinema di Ve-nezia, pubblicando sulle pagine di Look dei codici QR con i quali gli utenti, tramite il proprio telefono cellulare, po-tevano accedere ai trailer dei film in concorso e ottenere informazioni utili sull’evento.Le iniziative sono state pianificate e realizzate in collabo-razione con Quarkode, un’azienda italiana specializzata in questo tipo di servizi, e hanno rappresentato la prima ap-plicazione in ambito nazionale della tecnologia Qr code per eventi di così grande importanza e affluenza di pubblico, registrando un notevole successo.

iPhone domina il mercato del Mobile Marketing negli USA

Millenial Media, un’agenzia pub-blicitaria norda-

mericana, ha pubblicato i risultati di una ricerca che ha investigato il mercato statunitense del Mobile Marketing e scomposto per piattaforma le impression pubblicitarie visualizzate sui terminali smartphone degli utenti nel mese di luglio. Più della metà dei contenuti pubblicitari, il

59%, sono stati visualizza-ti su iPhone, in netto van-taggio sulle piattaforme concorrenti, che vedono Android a un lontano 19% (nonostante il considere-vole successo di vendite di terminali che lo ha portato a conquistare il 16% del mercato), Blackberry RIM al 16% e Windows Mobi-le al 4%, mentre la som-ma dei rimanenti sistemi operativi raggiunge il 6%.

Il mercato pubblicitario ha dimostrato di preferire Apple ed ha accettato di adattarsi alla scelta del-la casa produttrice di non supportare la tecnologia Flash, in cui erano prece-dentemente realizzati la maggioranza dei banner promozionali, pur di non perdere una visibilità as-solutamente necessaria garantita dalla diffusione mirata dell’iPhone.

Il free-press Look porta i QR Code all’Heineken Jammin Festival e al Festival del cinema di Venezia

a cu

ra d

i Lau

ra C

aval

laro

Page 21: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

21

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

Realtà “aumentata” nell’App di Seat Pagine Gialle per il nuovo iPhone

Campagne di Mobile Advertising per Ducato Fiat e Mini Fin dagli esordi del Mobile Advertising il mondo dell’automotive si è sempre contraddistinto come tra i più interessati e propensi a sperimentare soluzioni in-novative. Da ultima Fiat Professional, la divisione del gruppo Fiat che si occupa della linea di veicoli com-merciali, ha realizzato questo luglio, in collaborazione con Digitouch, una campagna di Mobile display adver-tising per la promozione di Ducato, il suo prodotto di punta. L’iniziativa si rivolge a un target contraddistinto da una clientela business in mobilità, quindi maggior-mente predisposta alla navigazione da cellulare. Il pro-getto ha previsto la realizzazione di una serie di banner e di una landing page che descrivono la promozione e offrono agli interessati la possibilità di prenotare una prova su strada online. Gli spazi pubblicitari coperti prevedono sia impression su applicazioni mobile che banner su alcuni siti off-portal. Di qualche mese pre-cedente è invece la campagna di Mini, pianificata in collaborazione con Buongiorno Digital per il lancio del suo ultimo modello, Mini Ray. Identificando il target della vettura in un pubblico prevalentemente giovane (è la versione più essenziale ed economica dell’auto-mobile) si è pensato di impostare la campagna con una

componente di display advertising, con banner ospitati sui mobile site di Repubblica e di Radio Deejay, una landing page di accesso e un’applicazione scaricabi-le. L’applicazione consiste in un gioco in cui gli utenti devono guidare una Mini Ray all’interno di una città virtuale e raggiungere un punto nel minor tempo pos-sibile, passando per una serie di elementi disseminati per il percorso. Il gioco prevede anche di poter sfidare altri giocatori online.

Seat Pagine Gialle ha ri-lasciato lo scorso giu-gno una nuova ver-

sione della sua applicazione per iPhone che permette di accedere ai servizi di Pagi-ne Gialle in mobilità. Indi-viduando tramite semplici ricerche esercizi commer-ciali come hotel e ristoranti, è possibile accedere a una scheda che mostra le infor-mazioni disponibili e che permette di localizzarne la posizione su una mappa. La novità della nuova versione è l’introduzione di una inno-vativa funzione basata sulla

“Augmented Reality” realtà aumentata, disponibile per i soli possessori dell’iPhone 3GS. Il sistema mostra tutti i punti di interesse presen-ti nello spazio intorno agli utenti, come hotel, risto-ranti, cinema o supermercati. Alla visione dell’ambien-te circostan-te, catturata dall’utente con la fotocamera dell’iPhone, si sovrappongo-no dei pannelli

informativi che fornisco-no utili informazioni circa gli esercizi e le attrazioni presenti nei dintorni. Pre-mendo su uno dei pannelli si accede ai dettagli dispo-nibili per ciascun punto di

interesse indi-viduato, come per esempio il numero di te-lefono, l’indi-rizzo di posta elettronica e il link al sito Web, che pos-sono essere immediata-

mente utilizzati con un click per mettersi in contatto. Nel caso, poi, si cerchi un nego-zio già conosciuto o un al-tro luogo definito, l’applica-zione permette di attivare la funzione di realtà aumenta-ta direttamente dal risultato individuato, mostrando, in questo modo, la direzione per arrivarci e la distanza da percorrere direttamente sul display del cellulare. La funzione è inoltre utilizza-bile, oltre che per cercare aziende e servizi, anche per trovare utenti privati e diri-gersi all’indirizzo registrato.

Page 22: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni
Page 23: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

23

PUBL

IRED

AZIO

NAL

E

Lo sviluppo del Mobile Banking cresce con Auriga

SimplyMobile consente una portabilità seamless perfetta, da un dispositivo all’altro, garantendo un’ampia gamma di funzioni per il banking

alle funzionalità standard e a quelle più evolute, anche pagamenti istantanei tra tutti gli appartenenti a questo fortuna-to entourage, mediante la funzionalità PlainPay, che, con la veloce scansione di un QR Code e un’applicazione web sicu-ra, consente l’invio di pagamenti da un utente SimplyMobile all’altro, o da un acquirente ad un esercente, nella massi-ma sicurezza, velocità e trasparenza. La

conferma che la strategia impostata da Auriga sul mobile banking fosse quella giusta viene direttamente dall’ABI, se-condo cui nel 2008 i conti correnti attivi via smartphone erano 3,4 milioni, men-tre quelli abilitati ad operare sul canale mobile sono 4,8 milioni, pari al 15% del totale dei conti correnti delle famiglie. Oggi il canale del mobile banking è cre-sciuto ancora di più, portando sempre più persone a ricercare nelle soluzioni di Auriga la massima comodità di utilizzo delle principali funzionalità bancarie. Nuove ed innovative sono le funzio-nalità che permettono di controllare la posizione globale, con il saldo di tutti i conti dell’utente in un’unica funzione, la situazione del mutuo e dei titoli, lo storico dei bonifici e dei giroconti, fino allo storico delle ricariche cel-lulari e ad altre di natura informativa. Infine, di grande interesse dal punto di vista dispositivo è la funzione di “au-torizzazione disposizioni”, si tratta di disposizioni predisposte da altri che vengono poi autorizzate da un utente “privilegiato”. Queste funzionalità più innovative vanno ad aggiungersi e ad integrarsi con quelle già consolidate, che vanno dall’estratto conto al bo-nifico singolo con causale e esito con-figurabili, dal giroconto alla ricarica telefonica, dalla ricarica della carta prepagata fino al cambio password di accesso e password dispositiva. Con Auriga il canale del mobile banking sviluppa le sue massime potenzialità e configura un futuro all’insegna della mi-gliore innovazione.

o sviluppo del mobile ban-king corre velocemente e trova nel mercato italia-no un bacino di utenti sempre più attenti alle potenzialità di utilizzo di quella che viene definita “la banca in tasca”. L’Ita-lia è notoriamente uno dei paesi con la più alta penetrazione degli smar-

tphone, più alta anche rispetto a nazio-ni come Usa, Gran Bretagna, Francia e Germania. Ed è proprio grazie all’evo-luzione tecnologica degli smartphone che il canale del mobile banking sta continuando a crescere. L’attenta analisi di questo costante sviluppo ha portato Auriga ad essere una delle prime azien-de ad investire strategicamente sul mer-cato del mobile banking. SimplyMobile e il suo spin-off SimplyPad, consentono una portabilità seamless perfetta, da un dispositivo all’altro, da un iPhone ad un comune smartphone, da un iPad ad un tablet, garantendo un’ampia gamma di funzioni per la gestione del proprio account di internet banking, che supe-ra, in numero e qualità, di gran lunga quelle rilasciate dai maggiori fornitori di strumenti di mobile banking in Italia. Applicazione leggera, adattabile, veloce, semplice, ma anche bella, accattivante e soprattutto sicura. La summa tecnolo-gica di più di una decade di esperienza nell’ambito dell’Internet Banking, dei suoi vantaggi, della minimizzazione dei rischi e contemporaneamente dell’in-novazione delle nuove tecnologie, delle connessioni veloci, il cutting edge della tecnologia, e forse a breve la killer appli-cation del mobile banking. Rivolgendosi al bacino dei 500.000 utenti internet ad oggi attivi ai quali offre una completa e perfetta integrazione nell’ambito della piattaforma Auriga per la banca multi-canale, SimplyMobile permette, oltre

L

Page 24: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni
Page 25: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni
Page 26: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

Mobile Force & Mobile Workspace

26

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

Nella capitale il telesoccorso tiene sotto controllo la salute Quest’estate presso il VI Municipio di Roma, con il supporto dell’associa-zione Concreta-Mente, è stata avvia-ta la sperimentazione di un sistema di telesoccorso per offrire assistenza agli anziani. Il progetto pilota, primo nato nella capitale, prevede l’utilizzo di un braccialetto della dimensione di un orologio che registra i parametri biometrici degli utenti collegati (ad esempio la temperatura, la frequenza cardiaca, ecc.), rileva l’attività fisica e in caso di anomalie e problematiche prevede l’invio automatico di mes-saggi a un centro servizi che attiva la chiamata al 118 e ai familiari. L’idea è nata per rispondere alla necessità di dare un’adeguata assistenza nei mesi caldi alle persone meno forti, che oltre a soffrire per le alte temperature spes-

so rimangono a casa da sole senza i familiari che vanno in vacanza. Il progetto è stato proposto ed attivato dall’Associazione non profit Concreta-Mente che ne ha coordinato la rea-lizzazione attraverso il contributo di Italtel, system integrator per la parte dei sistemi di telecomunicazione, e di ADitetch, che ha messo a disposizio-ne il braccialetto con i sensori “Mo-cawatch”. La sperimentazione, partita a luglio per una durata di due mesi, prevede ora l’analisi dei dati raccolti e la presentazione in un seminario a cui partecipano anche le Università part-ner del progetto. E chissà se i risultati delle rilevazioni effettuate non spin-geranno il comune di Roma ad attivare in via definitiva il servizio per tutto l’anno: non ci resta che vedere.

a cu

ra d

i Pao

la C

apof

erro

Ron

chet

ta

Una ricerca inglese alimentail dibattito sul futuro delle reti di accesso

Mentre in Italia e nel mondo da tempo si dibatte della

necessità di dotare il Paese di un’infrastruttura di rete capillare in fibra ottica per collegare tutti gli utenti, (ovvero di tipo FTTH, Fiber to the Home) e dell’esigenza di lottare contro le reticenze degli operatori telefonici e le lungaggini burocratiche, uno studio che analizza il destino di questo mercato per le Telco nei prossimi 5 anni ribalta completamente la prospettiva, sostenendo che il futuro sarà dominato dalle tecnologie wireless e dalla valorizzazione delle attuali reti in rame. Lo studio è stato pubblicato da Analysys Mason, società di consulenza inglese special-izzata in telecomunicazioni, tecnologia e media che op-era a livello internazionale.Gli analisti affermano che l’attenzione dei consuma-tori è per le tecnologie di connessione in mobilità, spinta dalla costante in-novazione dei dispositivi e dei servizi accessibili, e che questa convoglierà la mag-gior parte della loro spesa. Un segnale di questa ten-denza è lo scarso interesse dimostrato dai consumato-ri in alcune aree del mondo in cui la cablatura è parzial-mente già avvenuta (Nord America e in parte del nord est Europeo), ma in cui le adesioni degli utenti non si sono dimostrate all’altezza delle aspettative e degli in-vestimenti sostenuti. Dell’FTTH si è spesso af-fermato che sia l’unica tec-nologia a prova di futuro, ma finchè il mercato non proporrà prodotti e servizi innovativi accessibili uni-camente tramite questo standard difficilmente sa-ranno appetibili per un numero economicamente

profittevole di consumato-ri. Nell’immediato passato la maggiore richiesta di banda è stata dettata dalla crescita esponenziale dello streming video portata da siti come Youtube, e forse il VDSL non sarà sufficiente per accontentarla, ma il collasso della rete in rame è ancora una prospettiva remota. Gli analisti calcolano che il costo per raggiungere le abitazioni degli utenti con la fibra ottica è più di tre volte superiore a quello necessario per la tecnologia VDSL su rame, una spesa non giustificabile soprat-

tutto in un contesto eco-nomico in cui gli aiuti eco-nomici statali risultano in-dispensabili per smuovere interessi privati ed in cui i governi si trovano a do-

ver fare i conti con una ri-duzione dell’indebitamento tramite tagli alla spesa pub-blica. Il futuro e l’interesse dei consumatori sembrano dirigersi sempre più ver-

Page 27: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

27

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

Più veloce ed efficace la comunicazione di LeasePlan LeasePlan, gruppo che

opera nel settore del noleggio a lungo termi-

ne e nella gestione delle flot-te aziendali, ha adottato una soluzione di Unified Com-munication per veicolare sul medesimo canale tutte le in-formazioni generate a livel-lo aziendale. Il trasferimento degli uffici nella nuova sede romana si è così trasformato nell’occasione per rivisitare i processi interni e progetta-re una nuova infrastruttura che rispondesse maggior-mente alle nuove strategie di Unified Communication dell’azienda: semplificare e rendere più efficienti le co-municazioni tra dipendenti, clienti e fornitori. Con il so-stegno del partner tecnolo-gico Dimension Data, dopo

cinque mesi – gran parte dei quali dedicati alla fase progettuale – LeasePlan ha abbandonato un sistema or-mai obsoleto, che prevedeva componenti voce, dati e di videoconferenza completa-mente separate e comuni-cazioni che viaggiavano su reti digitali al consumo, tra-sformando l’infrastruttura proprietaria esistente in un network convergente di Uni-fied Communication marca-to Cisco. La centralizzazione dei servizi voce, video e dati ha consentito all’azienda di registrare una considere-vole riduzione dei costi di gestione e di amministrare in modo ancora più veloce ed efficace le relazioni con i propri utenti, in particolare per quanto riguarda il Con-

so le tecnologie wireless, come le nuove reti LTE (Long Term Evolution) o Super3G, un’evoluzione dell’attuale rete 3G derivata dallo standard UMTS. L’LTE garantirebbe una velocità teorica di 100 Mbps in download e 50 Mbps in upload, a cui si aggiunge un’efficienza nettamente superiore nella trasmissione dei dati all’interno delle celle. Telecom Italia ha già condotto una serie di test LTE nella città di Torino, dotandola di 17 antenne basate su questa tecnologia e riuscendo lo scorso mese, con chiavette e dispositivi appositamente prodotti da partner come Alcatel-Lu-cent, Ericsson e Huawei, a raggiungere una velocità di download di oltre 140 Mbps, 10 volte superiore a quella delle attuali connessioni in mobilità disponibili. Il pun-to cruciale per lo sviluppo dell’LTE è la disponibilità di nuove frequenze per gli operatori. Una spinta in questa direzione potrebbe ora venire dal passaggio alla televisione digitale, che permetterà di liberare uno spettro di frequenze destinato all’introduzione di servizi wireless, come da proposta della Commis-sione Europea.In Italia si è a lungo dis-cusso sulla questione ed è emersa la possibilità di des-tinare parte delle frequenze ai servizi broadcast televi-sivi in alta definizione, una prospettiva non condivisa dalle autorità europee.

tact Centre che vede impe-gnati oltre 100 dipendenti e riceve ogni giorno miglia-ia di telefonate da parte di clienti e fornitori. Inoltre con l’implementazione di servizi di Move-Add-and-Change (MAC) telefonici i dipenden-ti, grazie alla telefonia IP e VoIP, possono cambiare po-stazione senza la necessità di spostare fisicamente il te-lefono. Le nuove tecnologie di comunicazione introdotte anche permesso di valoriz-zare la collaborazione tra le due sedi principali di Roma e Milano e quindi tra attori dislocati in aree geografiche diverse che oggi possono entrare agevolmente in con-tatto tra loro riducendo sen-sibilmente le spese di viag-gio e di trasferta.

Il Wi-Fi migliora la qualità delle cure ai pazientiAlla Casa di Cura Beato Palazzoli di Ber-gamo con l’introduzione una nuova rete WiFi i medici potranno consultare lastre, esami e cartelle cliniche dal computer portatile o dallo smartphone. La struttura, che dispone di 148 posti letto, ha visto la rivisitazione e il potenziamento della rete di telecomunicazione preesistente con un cablaggio di una dorsale in fibra 10 G – realizzata da Alcatel-Lucent in collabora-zione il Business Partner Com.Tel – che riesce a supportare anche elevati volumi di traffico. La nuova infrastruttura con-sente una da un lato una maggiore mobi-lità del personale sanitario nello svolgere le proprie attività di rilevazione e consul-

tazione dei dati dei pazienti e dall’altro rende possibile, con la visione in video streaming degli interventi, la formazione del personale medico che partecipa vir-tualmente a interventi ritenuti esemplari per la complessità e le peculiarità.Secondo la visione del direttore generale della Casa di Cura, Edoardo Manzoni, «Il tratto distintivo del personale del Beato Palazzolo è la tensione verso il migliora-mento. Per migliorare ci impegniamo ad abbattere barriere e ostacoli - fisici e sim-bolici - che possano impedirci di elevare costantemente il livello di professionalità e di cura che vogliamo garantire ai nostri pazienti».

Page 28: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

Con il patrocinio

Informazioni [email protected] - Tel. 06.58.95.104 - Fax 06.58.179.316 - www.ehealthforum.it

Una iniziativa

Information Security Hospital

Mostra Convegnosulla sicurezza nel trattamentodel dato informatico sanitario

ROMA30 novembre 2010

ATA HOTEL Villa PamphiliVia della Nocetta, 105

Sessione plenaria

Mattina PomeriggioSicurezza e StoragePrivacy Backup

Dematerializzazione

Business Continuity ICT: Innovazione eDisaster Recovery Sicurezza per

la Sanità

Colazione di lavoro offerta dagli organizzatori

Pubblicita convegno ISH 205x280:Layout 1 8-10-2010 0:42 Pagina 1

Page 29: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

29

PUBL

IRED

AZIO

NAL

E

Per ulteriori informazioniOpticon Srl - Via Tosarelli 340/E 40055 Villanova di Castenaso (Bo)tel. 051/6321800 [email protected]

Le soluzioni Opticon per il mondo Apple

Con lo scanner OPN-2002le letture dei Codici a Barre arrivano in tempo reale su iPhone o iPad

te, la pianificazione di attività, reporti-stica e negli inventari. A dimostrazione dell’efficacia della soluzione, Opticon si pregia di comunicare che è stata recen-temente acquisita una importante refe-renza nell’ambito del settore Fashion, inerente la gestione dei punti vendita Outlet, avvenuta grazie alla collabora-zione con un Integratore specializzato Apple, società ITACA, che ha realizzato il software per l’iPhone a sua volta in-terfacciato all’OPN-2002.A completamento della linea OPN-2000 si merita una menzione il data collector batch OPN-2001, dispositi-vo che ha riscosso enorme successo nell’ambito delle applicazioni di con-trollo accessi, guadagnando numerose referenze tra i principali enti fieristici nazionali e internazionali.Lo scanner in oggetto è utilizzato in ambito fieristico non solo per il sempli-ce controllo accessi, ma anche per dare modo al personale del singolo stand di verificare a fine evento le informazioni sia statistiche che dettagliate relative ai visitatori dello stand.Gli scanner della linea OPN-2000 si distinguono per le dimensioni ridottis-sime, il vantaggioso rapporto prezzo/

prestazioni, l’orologio/datario integra-to, l’ampia memoria, il performante processore a 32 bit, le alte performance di lettura, la facilità d’uso, le semplici procedure di configurazione e la flessi-bilità data dalla completa programma-bilità in linguaggio C mediante kit di sviluppo scaricabile gratuitamente dal sito web www.opticon.com.Al fine di consentire un utilizzo imme-diato dei suoi scanner e Data Collector, Opticon mette a disposizione da sem-pre diverse applicazioni demo gratuite che consentono di coprire gran parte delle possibili esigenze applicative nell’ambito dell’identificazione auto-matica: applicativi codice/quantità per gestione inventario, per controllo ac-cessi, per gestione ronde, ecc. Infine Opticon è lieta di comunicare che dal mese di Settembre 2010 gli uf-fici e il magazzino della sede Italiana si trasferiranno nella nuova e più am-pia sede di Villanova di Castenaso in provincia di Bologna, il supporto sarà ancora più efficace grazie alle nuove infrastrutture telefoniche e informati-che all’avanguardia, volte a migliora-re sempre più il servizio alla clientela Italiana.

pticon annuncia la compatibilità del suo Data Collector pro-grammabile OPN-2002 con i dispositivi iPhone 3Gs, iPhone 4 e iPad di Apple. Il collegamento Blue-tooth tra il mini Data Collector Cordless OPN-2002 e iPhone

e iPad, molto semplice e intuitivo, ren-de la soluzione Opticon perfetta per le applicazioni di lettura barcode basate su sistemi Apple. Grazie all’interfaccia H.I.D. “Plug & Play” integrata del lettore OPN-2002, è possibile ricevere in tem-po reale sui iPhone e iPad le letture dei Codici a Barre effettuate, esattamente come se fossero inserite da tastiera. La combinazione tra l’OPN-2002 e iPhone o iPad, oltre ad essere un perfetto abbi-namento in termini di estetica e design, è anche la soluzione ideale, grazie al ridottissimo peso di 28 grammi, come companion scanner per applicazioni in attività di vendita e pre-vendita (order entry), per la gestione dei punti vendita, l’aggiornamento delle vendite effettua-

L’O

Page 30: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

30

Ffocus cio

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

Enzo BertoliniCIO del Gruppo Ferrero

L’ICT che sostiene il mito della

Page 31: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

31

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

di ManueLa Gianni

opo aver lavora-to per vent’anni nel settore del-la consulenza e dello sviluppo di sistemi in-formativi, Enzo Bertolini entra in Ferrero nel 1992, come re-sponsabile dello

Sviluppo Applicazioni. In segui-to assume ruoli di crescente re-sponsabilità, diventando prima Direttore dei Sistemi informati-vi per Ferrero Italia e in segui-to Chief Information Officer, in concomitanza con la creazione della Direzione Sistemi Informa-tivi di Gruppo, che oggi conta circa trecento professionisti IT a livello globale e comprende una serie di servizi affidati a ter-zi. La Direzione è nata nel 2003 nell’ambito di un processo più generale teso a costituire un ri-porto centrale, a livello Gruppo, delle diverse Direzioni aziendali che ha favorito la trasformazio-ne della Ferrero da una confede-razione di imprese nazionali ad un Gruppo con visione multina-zionale.

Come è organizzata la Direzione Sistemi Informativi di Gruppo di Ferrero? La direzione Sistemi è una strut-tura di Gruppo che opera a li-vello internazionale, con cinque principali strutture di line.Il coordinamento geografico del-le singole realtà di paese, orga-nizzato secondo una mappatura che ricalca il perimetro delle aree di business, ed alle quali riporta-

Le tecnologie come leva irrinunciabile di accelerazione e di integrazione dei processi di business, sempre più complessi ed estesi a livello internazionale. intervista a enzo Bertolini, cio del Gruppo ferrero, che da alba coordina uno staff di 300 professionisti che operano a livello internazionale

Dno gerarchicamente le singole IT locali. La struttura di Gruppo centrale del PMO, (Project Ma-nagement Office) deputata al co-ordinamento ed alla conduzione dei progetti che si dispiegano sulle varie funzioni/geografie.Il SAP Solution Center, che ope-ra centralmente come struttura che ha in carico gli interventi tecnici sulle istanze centrali del Sistema La struttura dei Process Accounts, che gestiscono la do-manda ed intervengono nella macro pianificazione dei bisogni informativi espressi dalle Dire-zioni Centrali e si preoccupano di presidiare l’omogeneità dei processi e delle soluzioni adot-tate. Infine, la struttura tecnica del Chief Technology Officer a presidio del settore più stretta-mente tecnologico, afferente ai due hub di calcolo di Gruppo, alle reti, alle telecomunicazioni, al workstation management e più in generale ai servizi tecno-logici di base.

In base alla sua esperienza, come è cambiato in questi anni il ruolo dell’ICT, e come è evoluta, di con-

seguenza, la responsabilità della figura del CIO?La nostra storia di questi anni mi porta a pensare al ruolo dell’ICT come a quello di una leva di accelerazione e di integrazione dei processi di business, che in modo sempre più rapido van-no estendendosi in termini di complessità, sia a livello di va-stità geografica sia a livello di complessità della interazione del network, in un ecosistema economico che vede sempre più attività “non core” gestite da un ecosistema, che integra a monte e a valle, le attività proprie della Compagnia. In questo senso, le tecnologie ICT rappresentano un abilitatore fondamentale ed irri-nunciabile.Per altro verso, la necessità sem-pre più marcata di una capacità di lettura dei fenomeni di bu-siness e delle performance del gruppo a livello global, richiede che l’IT si assuma responsabilità di “normazione e standardizza-zione” del patrimonio di infor-mazioni, tali da consentire una crescita della trasparenza e della capacità di lettura dei fenomeni

Nutella Nutella

Page 32: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

focus cio

32

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

aziendali su scala internazio-nale. In questo senso, quindi, il ruolo si va estendendo anche ad un compito di Information Ma-nagement che afferisce il “conte-nuto” più ancora che il “media” che rende fruibili le informazio-ni in azienda.

In una congiuntura difficile come quella attuale, molte aziende si trovano ad affrontare una ridu-zione del budget ICT. E’ stato così anche per Ferrero?Negli scorsi anni, predisponendo-ci ad affrontare tempi potenzial-mente turbolenti, abbiamo messo a punto un modello per la valu-tazione degli investimenti, non solo quelli relativi all’Informa-tion Technology, ma in generale a tutto il portafoglio investimenti di Gruppo, che ci ha consentito di assumere le decisioni relative alle priorità di “financing” dei vari progetti in un contesto di colle-gialità della struttura di Manage-ment Committee. È stato posto in luce come prioritario, in questa fase, il tempo di ritorno degli investimenti stessi e la priorità ai progetti assegnata in base al valore generato ed alla velocità di rientro. Questo ha consentito di affrontare, in modo collegiale e mirato, un prudenziale conte-nimento della massa di capitale investito.

Quali sono i progetti che la ve-dono impegnata in questo mo-mento e con quali obiettivi?Sul lato progettuale stiamo completando l’adozione di SAP a livello Gruppo, dopo aver rag-giunto livelli di copertura dei principali processi superiore all’ottanta per cento del valore complessivo del venduto o del novanta per cento del volume prodotto. Di questo ultimo pe-riodo la realizzazione del siste-ma informativo a supporto del nuovo stabilimento realizzato in Russia ed in fase di realizzazio-ne in uno dei principali mercati emergenti. Sul lato dell’innova-zione stiamo sostenendo proget-ti interessanti relativi alla nostra presenza in rete ed alla omoge-neizzazione della “Digital Iden-tity Ferrero”, nonché supportan-

il sapore italiano che ha conquistato il mondoLa storia comincia ad Alba, nel 1942, dove la Ferrero ha ancora oggi il suo più grande stabili-mento. Pietro Ferrero apre un laboratorio in via Rattizzi, in cui inizia a fare esperimenti e a inventare golosità. La moglie Piera gestisce la rinomata pa-sticceria Biffi di via MaestraÈ il 1946, dal laboratorio esce il primo prodotto Ferrero: la pasta gianduia o giandujot, a base di nocciole, avvolta in carta stagnola che si taglia e si mette sul pane, un prodotto buo-no che costa poco. La pasta gianduia incontra i favori del pubblico oltre ogni aspettativa. Quell’anno nasce ufficialmente la Ferrero.

Intanto, Michele, figlio di Pietro, che con voglia di fare e di creare nuovi prodotti, con idee all’avanguardia, è il primo industriale italiano del dopoguerra ad aprire stabilimenti e sedi operative all’estero, facendo dell’azienda un Gruppo veramente internazionale.Ad Alba si guarda lontano, all’Euro-pa, alla Germania. A 150km da Francoforte, nascono la Ferrero GmbH e il primo stabili-mento estero, che per molto tempo resterà l’unico esempio di una realtà dolciaria veramente internazionale. Negli anni 60 - 70 Ferrero continua la sua espansione nel vecchio con-tinente. La Francia diventa la seconda sede fuori dai confini italiani; seguono Belgio, Olanda, Lussemburgo, Dani-marca, Svezia, Svizzera e Gran Bre-tagna USA, Centro America, Sud Est asiatico, Australia, Est europeo (Po-lonia, Ungheria e Repubblica Ceca) e Sud America (Argentina e Brasile) sino ad arrivare al mese di ottobre 2009 quando nasce Ferrero Russia, nuovo stabilimento di Vladimir si-tuato a 160 Km a nord-est di Mo-sca, realizzato in soli 18 mesi.

Attualmente l’intera organizzazione possiede 38 società operative, di-versi centri di ricerca e sviluppo, 18

stabilimenti industriali nel mondo e circa 21.500 dipendenti. Queste realtà hanno operato in piena au-tonomia per quasi cinquant’anni. La tattica locale ha permesso di com-prendere al meglio le peculiarità dei singoli mercati, prima europei e successivamente extraeuropei. Localmente, quindi, si sono messe in campo le strategie più adeguate per incontrare gli specifici gusti dei consumatori, le tecniche di comu-nicazione che meglio si adattavano alle caratteristiche culturali del pa-ese, al fine di studiare le modalità di rapporto con la distribuzione più consone al grado di maturità dello specifico mercato.

Dai primi anni 2000, Ferrero ha av-viato un processo di integrazione a livello globale delle diverse realtà includendo sia aspetti industriali e di Business sia aspetti legati alle Funzioni di Management Services e dell’ICT. La sua peculiarità è il suo essere “GLOCAL” (pensare globale, agire locale), cioè una azienda insieme globale e locale, attenta allo svi-luppo internazionale, ma anche al suo rapporto con il territorio , che interpreta i valori specifici del pro-dotto ma altresì, in evoluzione ri-spetto al passato, i metodi ed i cri-teri di gestione per processi. Questo modello valorizza le peculiarità di approccio al mercato, ma all’inter-no di una gestione più fortemente integrata e coesa.

Page 33: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

L’icT che sostiene il mito della nutella

33

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

do i colleghi del marketing nelle fasi di definizione ed adozione di una strategia relativa alla presenza nei “Social Network” emergenti.

Nello specifico, come utilizzate le tecnologie Mobile & Wireless? Occorre premettere che il no-stro business è caratterizzato dalla presenza e dall’attività di una consistente forza di vendita che opera sul territorio. La nu-merosità degli addetti varia da mercato a mercato in funzione della struttura della “Distribu-zione”, specifica della singola realtà (Distribuzione organizza-ta vs Distribuzione Tradiziona-le). L’altro dato caratteristico è rappresentato dall’alto numero di visite giornaliere operate dal nostro personale di vendita, sia relativo alle attività di presa or-dine sia relativo alle attività di “in store”. Ciò ha storicamente comportato la necessità di dota-re gli addetti vendita delle tec-nologie informatiche più oppor-tune a sostenere le loro attività di campo, ed a minimizzare le necessità di spostamenti fisici per le azioni di coordinamento e programmazione. Sono state quindi sviluppate negli ultimi anni applicazioni fortemente basate sulle tecnologie “Mobi-le”, che abilitano questa popo-lazione ad una interazione con i sistemi aziendali in modalità sia off-line sia on-line, relati-vamente alle attività di Sales Force Automation propria-mente dette, alla gestione della relazione con i Clien-ti, alla determinazione delle azioni di Trade Promotion. Da segnalare le più recenti implementazioni che con-sentono all’addetto vendita il trattamento non solo delle informazioni strutturate, ma anche di quelle non strut-turate e delle immagini che dal campo risalgono verso la sede o che dalla sede ven-gono distribuite a supporto delle attività di vendita. Per ciò che concerne le tecno-logie wireless, queste co-stituiscono ormai un asset portante di larga parte delle

implementazioni di rete sia in ambiente campus sia in ambien-te industriale. Particolarmente efficaci si sono dimostrate le soluzioni basate su wi-fi per il supporto ai processi di Logistica distributiva e di predisposizione delle informazioni al picking, sia a fini operativi sia relativa-mente alle esigenze di tracciabi-lità dei prodotti.

Siete una realtà internazionale con grandi esigenze di comunica-zione e collaborazione fra i dipen-denti del Gruppo. Quali soluzioni avete adottato?La distribuzione sul territorio delle diverse realtà aziendali, la presenza contemporanea di un notevole numero di “mobi-le worker”, che si spostano sia a livello nazionale sia a livel-lo internazionale, ci ha spinto ad approfondire ed adottare le tecnologie più innovative rela-tivamente ai dispositivi di vide-ocomunicazione, di accesso alle reti aziendali con modalità più facilitate, economiche e sicure

possibile, alla adozione di tec-nologie di telefonia che incides-sero significativamente sui costi di gestione. Da queste necessità l’adozione ormai capillare di un sistema di videoconferenza che ad oggi ha più di 200 punti di connessione come sale attrez-zate, alle quali possono essere collegati anche utenti remoti via workstation o in modalità call conference, in un sistema stabile ed integrato. Inoltre, l’adozione di soft phone via PC per i grup-pi di lavoro internazionali o di modalità di videoconferencing su device mobile, laddove le esigenze qualitative non richie-dano livelli più sofisticati di in-terazione. Per gli addetti ad alta mobilità internazionale sono inoltre state adottate modalità di accesso alla rete tramite ope-ratori che garantiscano un rate fisso di connessione, (modalità di accesso facilitate) e che ab-biano la più vasta rete di pun-ti di accesso convenzionati nel mondo. Da tutto ciò abbiamo ri-cavato un drastico contenimen-

to delle necessità di sposta-menti e di viaggi, incidendo in modo sensibile non solo sul conto economico e sulla produttività, ma altresì sulla qualità della vita dei nostri colleghi e collaboratori.

E in merito alle tecnologie RFId, qual è la vostra espe-rienza? Abbiamo portato avanti ne-gli scorsi anni alcuni pro-getti ed alcune applicazioni su scala sperimentale, per valutare tecnologie e mo-dello di costi/benefici. Al momento non riteniamo sia interessante e remunerativo per noi estenderle a livello industriale.

L’iT si deve assumere la responsabilità di “normazione e standardizzazione” delle informazioni per aumentare la trasparenza e la capacità di lettura dei fenomeni aziendali su scala internazionale

Page 34: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

34

Smartphone propulsori delle vendite online e in negozio

Sempre più le transazioni di e-commerce si effettuano da dispositivi mobili, mentre si moltiplicano le iniziative promozionali per attrarre clienti nei punti vendita

l segmento degli Smartphone è ormai integrato con alcuni dei fenomeni attuali più di-rompenti del settore digitale: l’e-commerce e i servizi di lo-calizzazione, legati non solo a Facebook o foursquare, ma anche a interessanti casi di social network locali.Questa integrazione è sem-pre più al centro di strategie

aziendali volte a spingere le vendite non solo in un ambiente digitale ma anche in quello fisico. Questa rifles-sione legata alla centralità del canale mobile – e quindi in ultima analisi del Cliente, ormai inseparabile dal proprio Smartphone – rappresenta per le fun-zioni Marketing e Vendite un elemento da tenere in considerazione. Ma focalizziamo la nostra attenzione su alcuni dati pubblicati recentemente dalla società di consulenza Casaleggio Associati, in collaborazione con Bar-clays, a proposito di come il Mobile stia supportando le aziende di e-com-merce. Il rapporto cerca di delineare il fenomeno Mobile Commerce, arri-vando ad ipotizzare che possa supera-re di un ordine di grandezza il valore attuale dell’e-commerce entro 5/10 anni. Nel 2015, il valore delle transa-zioni effettuate da Mobile dovrebbe attestarsi sui 119 miliardi di dollari, con una crescita di quasi 7 volte ri-spetto ai 18,3 del 2009 (ABI Research, 2010). Tra i principali operatori inter-nazionali che traggono profitto dalle transazioni via Mobile vi sono Taobao del gruppo cinese Alibaba, che fattura 800 milioni di dollari rappresentando il 4,4% del fatturato totale mondiale, eBay con 605 milioni di dollari pari al 3,3% e Amazon 275 milioni di dolla-ri pari all’1,5% delle transazioni (ABI

I Research, 2010). Casaleggio Associati ha condotto anche una survey onli-ne coinvolgendo 154 aziende italia-ne sull’utilizzo del Mobile a supporto dell’e-commerce: secondo l’analisi, il 14% delle aziende che in Italia fan-no e-commerce sta già attuando una strategia mobile ed il 35% ha in pro-gramma di investire in questo ambito tra la fine 2010 e il 2011. Gli obiettivi principali delle aziende sono l’aumento delle vendite (28%) e la fidelizzazione dell’utente (23%). Inoltre, il 17% del-le aziende che fanno e-commerce ha realizzato un’applicazione per Smart-phone (iPhone o BlackBerry), mentre il 18% ha predisposto il sito per la navi-gazione da mobile. Di queste circa la metà (42%) permette di consultare il catalogo dei prodotti, mentre un terzo (33%) consente di acquistare diretta-mente da dispositivo mobile.Un altro fenomeno tutto Mobile, lega-to alla capacità di portare traffico nei negozi e incrementare le vendite - in questo caso - fisiche, è il check-in fat-to da applicazioni mobile scaricate sul proprio Smartphone. Accanto foursquare, social network utilizzato da diverse aziende (Mc-Donald’s, Starbucks, ecc.) per offri-re sconti, promozioni e benefici agli utenti che effettuano check-in, si stanno moltiplicando le iniziative di mobile marketing localizzate basate su applicazioni brandizzate o di partner tecnologici che consentono di offrire

Page 35: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

35

PUBL

IRED

AZIO

NAL

E

all’utente un’esperienza coinvolgente e ricca di benefici sul punto vendita. Vi segnalo a proposito alcuni casi sta-tunitensi. In Agosto, AT&T e la social game platform SCVNGR hanno lan-ciato un’iniziativa sui punti vendita AT&T che spingeva i clienti a fare il download dell’Applicazione iPhone e android per fare check-in, fotografare il nuovo Smartphone Samsung nello store, effettuare social check-in (un Check-in di gruppo grazie alla tecno-logia BUMP), azioni che permettevano di guadagnare punti e quindi premi di-gitali e sconti.Un’altra iniziativa basata su un ap-plicativo brandizzato è il caso Pepsi. La multinazionale americana ha fatto realizzare un applicativo iPhone che indica sulle mappe quali ristoranti e bar servono Pepsi, in base alla posi-zione dell’utente. L’utente presentan-dosi al ristorante o al bar e facendo check-in può ottenere una bibita gra-tis o sconti e, dopo un certo numero di check-in, ricevere un omaggio digitale in esclusiva, una canzone prodotta da alcuni famosi cantanti americani. Tra le start-up più interessanti del pa-norama USA, nazione in cui la speri-mentazione di iniziative di in-store marketing basate su mobile e servizi location-based appare molto avanza-ta, vi segnalo ShopKick, azienda che ha realizzato un applicativo per con-sentire alle grandi catene di negozi (es. stretti accordi recentemente con Macy’s e Best Buy) di offrire sconti e rewards in maniera istantanea nel mo-mento in cui l’utente entra nel nego-zio, grazie ad una tecnologia proprie-taria che attiva l’applicativo ShopKick solo se l’utente si trova effettivamente nel negozio. Una tecnologia che ha

l’obiettivo di risolvere il problema dei falsi check-in.I dati e casi riportati sono solo alcuni esempi concreti che testimoniano una tendenza nelle strategie di marketing e vendita ad includere e mettere al cen-tro il Mobile per completare i punti di contatto tra azienda e cliente aprendo nuovi contesti di acquisto, esperienze più coinvolgenti, engagement innova-tivi. L’Italia può giocare sicuramente una partita importante in questo scenario

Ubiquity è un’azienda italiana che ope-ra nel mercato dei new media suppor-tando i propri clienti nella progettazio-ne e realizzazione di strategie digitali multicanale.

Ubiquity articola la propria attività su due principali linee di business: Mobile e Web.In ambito Mobile, Ubiquity si focaliz-za nella gestione di servizi di messag-gistica “etici” in qualità di Operatore Telefonico, in particolare per il settore bancario e finanziario in cui vanta una leadership nei servizi di Alerting SMS per i correntisti. La propria offerta in-clude numerazioni premium, servizi Sms Bulk e piattaforme carrier-grade di invio Sms quali, in particolare, UBImessaging, rivolta ad aziende con elevate esigen-ze di integrazione con i propri sistemi informativi, e UBImarketing, servizio in Software as a Service (SaaS) per gestire via web campagne di Mobile Marketing & Service su proprie liste di clienti.Il portafoglio Mobile è completato dal-lo sviluppo di M-site e Applicativi per le principali piattaforme Smartphone (iPhone, per il quale Ubiquity è Apple

Registered Developer, Java, BlackBerry, Symbian e Android) e iPad. L’azienda ha, inoltre, maturato significative com-petenze nell’implementazione di servizi di Mobile Payment, in partnership con il consorzio di esercenti Movincom, e ad-debito ricorsivo su qualsiasi strumento di pagamento, ad oggi fruibili attraverso la suite di soluzioni UBIpay. In ambito Web, Ubiquity copre l’intera catena del valore, dalla creatività allo sviluppo (siti e servizi di e-commerce), dall’outsourcing delle soluzioni alla ca-pacità di creazione di traffico e visibilità per property online offrendo soluzio-ni complete e chiavi in mano ai propri clienti, avvalendosi di Kettydo, una delle Digital Agency più innovative sul mer-cato italiano. Le due società operano sul mercato in qualità di “sister company”.Attualmente, i principali clienti di Ubi-quity appartengono al mercato Finance, nel quale l’azienda è leader di mercato per quanto riguarda l’Alerting Sms, e alle aree Telco e Internet, Media e Retailer & FMCG. Ubiquity conta oggi circa 70 pro-fessionisti, gestisce oltre 150 milioni di Sms all’anno per i propri clienti, per un giro d’affari di oltre 10 milioni di euro.

visto il suo potenziale legato alla dif-fusione privilegiata di Smartphone ri-spetto agli altri paesi del mondo. Sarà interessante nei prossimi mesi assistere a iniziative sul tema. Senza dimenticare che una spinta propulsiva all’adozio-ne del Mobile nelle strategie aziendali deve ancora decollare: il Mobile Pay-ment, tema del nostro prossimo articolo su Wireless4innovation.

Riccardo BosioMarketing Manager Ubiquity

Ubiquity, professionisti dei New Media

Visita il nostro nuovo sito www.ubiquity.it e scopri i no-stri prodotti. Seguici su twitter

(@UbiquityLAB) e condividi con noi spunti e riflessioni sul mercato digi-tale!

Page 36: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

36

Mmobile broadband

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

et neutrality, reti di nuova generazione, digital divide: in Italia si continua dibattere, tra scontri epici che vedono come protagonisti l’operatore incumbent e quelli alternativi, i sostenitori della libertà del-la rete e quelli degli interessi economici. Perdendo di vista l’esistenza di aree in profondo

divario digitale in cui non esiste la copertura Adsl e che conta-no più di 7 milioni di cittadini “scollegati” dalla rete. E, come se non bastasse, il Governo ha re-centemente fatto un passo indie-tro in merito allo stanziamento dei fondi (800 milioni di Euro) destinati a spingere i progetti le-gati alle infrastrutture di teleco-municazioni e a ridurre il digital divide italiano. Come superare questo émpasse? Una via possi-bile è quella delle reti cellulari, che al momento però soffrono di pesanti limiti di copertura e strutturali e, come ha recente-mente sottolineato Corrado Ca-labrò, presidente dell’AGCom, mal sopportano l’ingente traf-fico generato dalla diffusione di smartphone, rischiando la satu-razione. Si inserisce in questo contesto il WiMax, tecnologia che offre interessanti opportuni-tà cui si potrebbe destinare parte degli investimenti governativi per lo sviluppo delle infrastrut-ture. Nel mondo, le ultime stime sul mercato WiMax condotte da ABI Research indicano una crescita costante, che dovrebbe raggiungere oltre 59 milioni di utenti entro il 2015 grazie anche all’introduzione della versione Mobile. Attualmente in Italia la copertura delle reti WiMax è a macchia di leopardo e si conta-no circa 20.000 utenti, dalla Si-cilia alla Lombardia. Grazie alla nuova evoluzione della tecno-logia i fornitori di connettività WiMax potranno far concorren-za alle reti cellulari: Mandarin e

Una soluzione alternativa per la larga banda, complementare alle altre e con grandi performance, che in italia collega circa 20mila utenti

NNRetelit, operatori attivi rispetti-vamente in Sicilia e nel Centro Nord, hanno già iniziato a spe-rimentare gli accessi mobili su WiMax, con l’obiettivo di testa-re la qualità del servizio. Pur-troppo, però, sembra che il Wi-Max abbia abbandonato l’idea di porsi come una infrastruttura capillare, alternativa a quella tradizionale. Sempre più, infatti, l’orientamento degli operatori è quello di dare il proprio con-tributo in zone circoscritte del territorio (tipicamente le cosid-dette aree “digital-divise”) o per soddisfare specifiche richieste (ad esempio quelle della pubbli-ca amministrazione). In questo scenario i servizi WiMax Mobile sono destinati a diventare anco-ra più “esclusivi”, limitati solo alle zone in cui il segnale Umts è assente e laddove la copertu-ra WiMax è molto uniforme, in modo che l’utente possa spo-starsi senza perdere il segnale (e, di conseguenza, la connes-sione alla rete). In ogni caso, l’obiettivo principale è quello di estendere la diffusione della banda larga nel nostro paese: recenti studi della Commissione Europea hanno infatti dimostra-to che la disponibilità di accessi broadband ha impatti positivi sulla crescita economica di una nazione.Per recuperare competitività a li-vello paese il WiMax può quindi giocare un grande ruolo, aiutan-do a ridurre il digital divide e su-perando gli attuali limiti delle reti cellulari.

WiMaxWiMax aiuta a colmareil Digital Divide

Page 37: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

Ingresso gratuito previa iscrizione su: http://roma2010.omat360.it

I dati digitali, L' energia della tua azienda.Alcuni usano il termine “documenti”, altri “informazioni”, altri ancora “contenuti”. In realtà, si tratta semplicemente di una nuova forma di energia. Un’energia che cresce ogni giorno. Un’energia dalle enormi potenzialità.Per capire come incanalare e sfruttare al meglio il flusso di

dati digitali che ogni azienda crea e riceve, l’appuntamento è a OMAT, l’evento che dal 1990 riunisce aziende, istituzioni, accademici, utenti ed esperti per discutere attorno allo stesso tavolo. Convegni, tavole rotonde e un’area espositiva per liberare tutta l’energia che ogni byte porta con sé.

ITER - via Rovetta 18 - 20127 Milano - tel. 02.28.31.16.1 - fax 02.28.31.16.66 - www.iter.it - [email protected]

Roma, 10 - 11 novembre 2010Crowne Plaza - Rome St. Peter’s, via Aurelia Antica 415

Supported by:

Partner scientifico:

Con ilpatrocinio di:

OmatRoma.indd 1 28-09-2010 16:43:30

Page 38: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

38

Oosservatori

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

La gestione dei progetti Mobile & Wireless Business

edizione 2009 della Ricerca dell’Osser-vatorio Mobile & Wireless Business, un’iniziativa con-giunta di Assin-form e School of Management del Politecnico di Mi-lano, ha analizzato in profondità 25

casi applicativi particolarmente significativi. Per ciascuno sono stati effettuati incontri, interviste e indagini sul campo che hanno permesso di analizzare gli im-patti sui processi, di identificare i benefici – tangibili e intangibili – e di calcolare gli indicatori di redditività finanziaria, che sono risultati molto positivi nella mag-gioranza degli investimenti presi in considerazione. Nei casi ana-lizzati è stato anche possibile in-teragire vis-à-vis con i manager che hanno promosso e/o gestito l’implementazione di applicazio-ni Mobile & Wireless Business e con alcuni degli utenti di queste applicazioni, raccogliendo infor-mazioni preziose in merito alla gestione dei progetti.

Il commitment iniziale I progetti analizzati nel corso del-la Ricerca sono stati sviluppati, in quasi il 60% dei casi (15 su 25), a partire da iniziative dirette del Vertice o dei Responsabili (C-Le-vel) delle funzioni che hanno poi realmente adottato l’applicazione; nel 40% dei casi (10 su 25), inve-ce, lo stimolo al cambiamento è stato introdotto e portato avanti direttamente dal Responsabile dei Sistemi Informativi – CIO. Un elemento fondamentale che de-termina il successo di un progetto

i ricercatori del Politecnico di Milano hanno analizzato le esperienze di successo di 25 aziende, per comprendere come va affrontato il change management nell’adozione di nuovi strumenti e processi, ottenendo il consenso delle persone coinvolte

L’La gestione dei progetti Mobile & Wireless Business

Mobile & Wireless è costituito dal modo in cui il commitment viene trasferito, nell’organizzazione, tra CIO e C-Level, fino all’utente fi-nale. Solo una piena condivisone degli obiettivi, infatti, permette di avviare progetti dal profon-do impatto organizzativo, che consentono agli attori in gioco, C-Level e CIO, di operare come “partner di business”. In questi casi, i progetti assumono il ruolo di vere e proprie leve per la re-ingegnerizzazione dei processi. Si riportano di seguito alcuni esempi scelti tra i progetti ana-lizzati, cominciando da quelli nati dal commitment di C-Level o Top management, per poi pas-sare alle iniziative fortemente promosse dai Responsabili IT. Nel caso dell’applicazione a supporto delle attività di reple-nishment di scaffale allo studio in Bennet, ad esempio, l’idea di dotare una parte del personale di area espositiva di terminali WiFi è stata del Responsabile Vendite, interessato a diminuire il carico di lavoro degli addetti alla cassa centrale. Per poter portare avan-ti il progetto, la Direzione Siste-mi Informativi è stata coinvolta

attivamente fin dalle primissime fasi di impostazione del progetto. In Kone, l’Operations Manager ha spinto l’introduzione della solu-zione di Field Force Automation a supporto dei manutentori, coin-volgendo la Direzione Generale, attraverso la predisposizione di un’analisi economica. In Trenita-lia Divisione Cargo, il progetto è stato voluto dal Responsabile dei Processi a Terra, che ha introdotto una soluzione per aumentare la qualità e la tempestività delle in-formazioni gestite; in questo caso la gestione del progetto è stata affidata alla Linea di business e la funzione Sistemi Informativi ha offerto il proprio appoggio identificando un project mana-ger e alcune persone di supporto. Infine, nel caso Dimaf l’idea di far leva sulla radiofrequenza per ottimizzare i processi di magaz-zino è stata dell’Amministrato-re Delegato, che ha coinvolto il Responsabile Sistemi Informativi per affidargli direttamente la re-sponsabilità del progetto. Nel caso Frescura, invece, il pro-getto di Sales Force Automation a supporto degli agenti è stato voluto e ideato dall’IT Manager

Page 39: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

39

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

i casi analizzati nella ricerca• Agenzia di Vigilanza • Barilla • Bennet • Bosch • Carrefour • Cisco • Comune di Torino • Corofar • Danieli • Dimaf Farmaceutica • Fassa • Frescura

• Icim International • Italtriest • KI Group • Kone • Liquigas • Magneti Marelli • Novartis Farma • SEAT Pagine Gialle • Tempini • TNT Express Italy • Trenitalia Divisione Cargo • Trentino trasporti esercizio

di PaoLo Catti e Christian Mondinischool of Management del Politecnico di Milano

in risposta a un’esigenza del Responsabile Commerciale di cercare un modo per portare ef-ficienza nei processi di back of-fice delle Vendite. Convinto del valore di una soluzione Mobile & Wireless a disposizione degli agenti, l’IT Manager ha svilup-pato un case study per quanti-ficare ed evidenziare ex ante i benefici di produttività derivanti dall’adozione dell’applicazione Mobile & Wireless, usando il case study come uno strumento per giustificare il finanziamento del progetto anche verso la pro-prietà. Analogamente, anche nel caso Tempini l’idea di introdurre una soluzione di Mobile Force Automation è stata dell’IT Ma-nager, in risposta a un’esigenza emersa dal controller preoccu-pato per i costi di comunicazio-ne tra agenti e tecnici. Nel caso TNT Express Italy, infine, l’idea di introdurre l’applicazione è partita dal Responsabile Proces-si all’interno della Funzione IT, con l’obiettivo di mappare l’ul-timo miglio della distribuzione, l’unica parte di processo non monitorata in tempo reale. Uno Steering Committee tra tutte le prime linee a livello italiano ha approvato il progetto e lo ha proposto alla Funzione IT corpo-rate in UK, la quale, dopo aver valutato la proposta e verificato che nelle altre Country europee

non fossero già presenti inizia-tive analoghe, ha sviluppato di-rettamente l’applicazione.

Il ruolo del CIO Il CIO può dunque giocare un ruolo rilevante nel processo di adozione, in alcuni casi inne-scando proattivamente i progetti, in altri assumendo un atteggia-mento reattivo se non inerziale o addirittura contrario. È dunque lecito chiedersi quali possano essere i motivi alla base di ap-procci così diversi da parte dei CIO. Una possibile chiave di let-tura può emergere dalla matrice che mappa qualitativamente, per

Page 40: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

osservatori

40

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

ogni applicazione, l’impatto che questa può avere su “organizza-zione e processi” e sui “sistemi informativi”. Incrociando questi due assi è infatti possibile iden-tificare 4 quadranti, a ognuno dei quali corrisponde un insieme di motivazioni che spiegano l’ap-proccio di CIO e C-Level all’ado-zione delle soluzioni Mobile & Wireless Business. Nel quadrante delle Applicazioni “tattiche” fa-cili da implementare rientrano le soluzioni Mobile & Wireless che permettono di ottenere benefici legati all’ottimizzazione puntua-le di alcune specifiche attività. Si tratta spesso di soluzioni tecnolo-gicamente semplici e caratteriz-zate da costi di implementazione limitati: Sales Force Automation con poche funzionalità a suppor-to di strumenti cartacei ancora in uso, Field Force Automation che comunicano la lista interventi ma non la aggiornano e non consen-tono la consuntivazione in tempo reale, sperimentazioni in ambito RFId che non implicano la revi-sione del processo e finiscono con il confrontare semplicisticamente i costi di un tag con quelli di un barcode, ecc. Questi progetti pos-sono non essere presi in seria con-siderazione da CIO o da C-Level se, ad esempio, si sottostimano o si ignorano gli impatti, i benefici reali e la rilevantissima redditività degli investimenti in applicazioni Mobile & Wireless Business.

Nel quadrante delle Applicazioni “strategiche” facili da implemen-tare sono incluse quelle soluzioni Mobile & Wireless Business che hanno grandi benefici connessi a rilevanti impatti organizzativi. Per gli applicativi che si posi-zionano in questo quadrante, il CIO può spesso svolgere un ruolo chiave di promotore convinto, a patto, naturalmente, che sappia intravedere i benefici dell’appli-cazione sui processi di business. In questo caso la difficoltà prin-cipale legata allo sviluppo del progetto risiede nel trasferimento del commitment dal CIO verso i C-Level, a meno che non sia già presente nell’organizzazione un “bisogno” più o meno “latente” di miglioramento dei processi. Spet-ta dunque al CIO, che reputa inte-ressante il progetto, presentare e condividere i benefici attesi con i C-Level, proponendo l’applicazio-ne Mobile & Wireless non come

un’innovazione tecnologica, ma come una soluzione di supporto al business.Nel quadrante delle Applicazioni “tattiche” non banali da imple-mentare rientrano le soluzioni a impatto locale, in grado di otti-mizzare le prestazioni di alcune specifiche aree organizzative. Per implementare questo tipo di appli-cazioni, però, occorre profondere uno sforzo significativo nell’ot-timizzazione e nell’integrazione dei Sistemi Informativi esistenti, che in alcuni casi richiede anche di rivedere significativamente le architetture informatiche, i dati gestiti e le strutture dei repository delle informazioni. Si va da pro-getti di Sales Force Automation connessi a sistemi di CRM, per dare visibilità all’agente sulle gia-cenze di magazzino, sulle promo-zioni ad hoc del marketing o sulle situazioni creditizie dei clienti, ad applicazioni di Field Force Automation che consentono la visualizzazione delle cartografie, l’aggiornamento georeferenziato dei dati sulle reti, ecc. Possono ri-entrare in questa tipologia di pro-getti anche applicazioni di Fleet Management integrate con siste-mi di tracciatura delle consegne (con applicativi di FFA) o progetti RFId finalizzati a ottimizzare le attività interne di magazzino. Per questo tipo di progetti, il CIO può potenzialmente svolgere un ruolo determinante e condizionarne il successo: in un caso supportan-doli, ponendosi come partner di business di altri C-Level e prepa-randosi a effettuare “operazioni a cuore aperto” sui sistemi - a patto di avere il budget necessario per affrontarli; altrimenti bloccando-li, per mancanza di priorità per-

iMPatto sui sisteMi inforMativi

applicazioni “strategiche”

facili da implementare

applicazioni “tattiche” facili da

implementare

applicazioni “strategiche” di innovazione

profonda

applicazioni “tattiche” non banali

da implementare

iMPa

tto

org

an

izza

tivo

Ba

sso

Basso

aLt

o

aLto

Classificazione delle applica-zioni in base all’impatto su organizzazio-ne e processi e sui sistemi informativi

un elemento fondamentale che determina il successo di un progetto Mobile & Wireless è costituito dal modo in cui il commitment viene trasferito: nell’organizzazione, tra Cio e C-Level, fino all’utente finale

Page 41: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

La gestione dei progetti Mobile & Wireless Business

41

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

cepita o per difficoltà nel com-prendere appieno le opportunità di cambiamento connesse al pro-getto. In diversi casi, per eludere le reali difficoltà di integrazione coi Sistemi esistenti, l’applicazio-ne viene spesso “ridimensionata”, limitandone le funzionalità e, di conseguenza, l’impatto. In questo modo vengono ridotti anche i be-nefici potenzialmente raggiungi-bili; tuttavia si ottiene, almeno, di poter cominciare ad adottare una soluzione Mobile & Wireless, che può però rappresentare il primo step di un percorso evolutivo ben preciso. L’opportunità di “comin-ciare a raccogliere i benefici di una soluzione Mobile & Wireless, per espanderne in un secondo tempo l’area di impatto”, risulta evidente in alcune imprese che stanno già affrontando i primi processi di so-stituzione tecnologica: in molti di questi casi, infatti, l’obiettivo che si vuole raggiungere non è solo quello di sostituire l’hardware o il software, quanto piuttosto quello di ampliare l’area orga-nizzativa o le attività del pro-cesso supportate dalla soluzione Mobile & Wireless. Nel quadrante delle Applicazio-ni “strategiche” di innovazione profonda, infine, rientrano gli applicativi che, adottando nuove soluzioni informatiche, abilitano nuovi modelli organizzativi e di processo. Si tratta di progetti che, per la loro natura e portata, richie-dono una forte consapevolezza e un elevato grado di commitment in tutta l’organizzazione in quan-to sono “difficilmente reversibili” e comportano investimenti e im-pieghi di risorse decisamente si-gnificativi.

Il grado di accettazione da parte degli utenti Il grado di accettazione delle so-luzioni Mobile & Wireless si è dimostrato mediamente elevato, a conferma di un trend già in passato evidenziato dall’Osserva-torio. Qualche esempio è relativo anche ai casi analizzati nell’ulti-ma Ricerca. In Italtriest la soluzio-ne Mobile & Wireless ha riscosso molto successo, anche perché basata su Smartphone, ovvero su

uno strumento utilizzato quoti-dianamente da tutti gli utenti e a essi molto familiare. In Kone l’ac-cettazione della soluzione da par-te dei tecnici manutentori è stata elevatissima, anche in considera-zione di alcuni problemi - legati a una precedente tecnologia - che limitavano la piena operatività degli operatori. In Tempini anche gli agenti più “anziani”, a volte avversi alle innovazioni tecno-logiche ma di grande valore date le loro relazioni consolidate coi clienti, hanno accolto con molto favore l’applicazione. In Treni-talia Divisione Cargo gli utenti hanno accettato la soluzione ini-zialmente con un po’ di riserve (nel passato era stato sperimenta-to un applicativo analogo, basato su un’architettura meno efficace che non si era dimostrato all’al-tezza delle aspettative) ma col tempo, e grazie alle iniziative di formazione adottate, il livello di accettazione e adozione dell’ap-plicazione è cresciuto significa-tivamente. Analogamente, anche in KI Group si sono inizialmente verificate alcune difficoltà nella gestione delle eccezioni relative agli ordini, eliminate però nella fase di testing con la modifica delle funzionalità della soluzione, che ha reso più efficace l’applica-zione e completa l’accettazione del nuovo strumento. Nel caso Danieli l’introduzione dell’appli-cazione a supporto dei Capo Offi-cina e dei Programmatori è stata accettata subito di buon grado, data l’elevata facilità di utilizzo del dispositivo (di cui, peraltro, erano già dotati per scelta azien-dale) e gli evidenti benefici. Un simile livello di accettazione può essere spiegato con l’immediatez-za che caratterizza le applicazioni Mobile & Wireless Business, ma anche – e forse soprattutto – con le iniziative di coinvolgimento e supporto al cambiamento adot-tate. In Italtriest, ad esempio, la decisione di adottare gli Smar-tphone è stata preventivamente valutata con attenzione, in modo da introdurre un dispositivo che potesse soddisfare al meglio le esigenze di “rapidità” e facilità di inserimento delle informazio-ni. Anche in Kone, la scelta del

device è stata effettuata dopo un primo test di verifica delle fun-zionalità, eseguito con il supporto dei manutentori che avrebbero poi dovuto usare l’applicazione. Analogamente, in Tempini la progettazione della soluzione, è stata il frutto di un’accurata at-tività di analisi del processo. In Trenitalia Divisione Cargo, per lo studio e l’implementazione del progetto si è istituito un team di sviluppo composto non solo da personale IT, ma anche da alcuni addetti che avrebbero poi dovuto utilizzare l’applicazione e sono state effettuate specifiche sedu-te di formazione. In KI Group, infine, l’applicazione di Sales Force Automation è stata prima annunciata in diverse riunioni e, in seguito, testata su 5 venditori, che hanno contribuito al miglio-ramento delle funzionalità e a creare una “aspettativa positiva” tra i colleghi.

Il coinvolgimento degli utenti, fin dalle fasi iniziali del processo di adozione, impatta dunque positi-vamente sul grado di accettazio-ne. Occorre in primo luogo trasfe-rire il commitment condividendo le motivazioni che hanno spinto all’adozione della soluzione e poi pianificare un efficace processo di formazione. In questo modo, nei migliori casi esaminati, si è riusciti a far percepire agli uten-ti le soluzioni Mobile & Wireless Business come utili e innovativi strumenti per il miglioramento del proprio lavoro.

I progetti analizzati sono stati sviluppati in quasi il 60% dei casi a partire da niziative dirette del Vertice o dei Responsa-bili (C-Level) delle funzioni che hanno poi adottato l’applicazione

Commitment del Cio

(10 casi40%) Commitment

del vertice o del C-level

(15 casi60%)

Page 42: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

42

Ssupply chain

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

La Home Delivery come base di differenziazione nella logistica distributiva

gni impresa ha a disposizione un’ampia gamma di opportunità per differenziarsi dai concorrenti ed of-frire valore aggiun-to. Per competere sul mercato l’im-presa dovrà quindi decidere quali fra

le possibilità di differenziazione possano meglio consentirle di distinguersi e a quali fra queste gli acquirenti assegnino (perce-piscano) un valore più alto. Differenziare è un ottimo modo per trasformare le basi della competizione all’interno di un settore, migliorando così la pro-pria posizione competitiva e ri-ducendo la vulnerabilità rispetto ai concorrenti che hanno costi inferiori. Per attuare un’azione che sia coerente (con il proprio business, i propri valori e la pro-pria storia), è necessario mettere in campo un pacchetto di inter-venti complementari.Nella logistica distributiva il “last mile”, ovvero la distribuzione dell’ultimo miglio, dal magazzi-no o transit point fino al cliente finale, dispone di una grande po-tenzialità di espansione.Differenziare con focus sull’ul-timo miglio vuol dire investire sulla Customer Satisfaction rela-tiva alla consegna e sulla ridu-zione dei costi, altrimenti detta “Home Delivery”.Il modello di Home Delivery (HD) vuole integrare attori, flussi informativi, esigenze per la ge-stione a 360° della consegna del

un approccio che, partendo dall’ordine, migliora la customer satisfaction relativa alla consegna del prodotto nelle case, risolvendo problemi tipici dei retailerO

La Home Delivery come base di differenziazione nella logistica distributiva

Page 43: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

43

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

i processi del modello coinvolgono tutta la supply chain Execution e vengono gestiti in maniera computerizzata, attraverso diversi strumenti

di WaltEr Garizio Manager

@logistics reply

prodotto nelle case degli acqui-renti: partendo dall’ordine effet-tuato dal Cliente, al trasporto, fino alla consegna. Questo mo-dello coinvolge il trasportatore, che assume in questo caso il ruo-lo anche di tecnico installatore, nell’intero processo distributivo, lasciando la gestione della rela-zione al venditore. Tutto questo per offrire al Cliente l’opportu-nità di beneficiare di un servizio più completo, integrato, tenendo presente anche i vincoli azienda-li del retailer. Se si prendono in esame le esi-genze del Cliente, il modello di HD andrebbe a risolvere situa-zioni ricorrenti legate alla con-segna dell’ultimo miglio come: lunghe attese, ritardi, scarsezza di informazioni riguardo l’orga-nizzazione e lo stato della con-segna, mancata installazione contestualmente alla consegna (ad esempio, nel caso di elettro-domestici), difficoltà a concorda-re una data per la consegna che soddisfi sia il distributore che il Cliente. Dal punto di vista del retailer, invece, questo modello andrebbe a colmare alcune la-cune informative e di procedu-ra: il monitoraggio dei costi di trasporto, in particolare nel caso di una riconsegna, l’allocazione delle risorse per tempo nel caso di consegne last minute, la co-municazione in tempo reale con il destinatario della merce nel caso di variazioni nelle tempisti-che e modalità di consegna. Tutto questo alla luce di una domanda che non è costante e, nella maggior parte dei casi, pre-vedibile con precisione.Il modello di HD si compone di strumenti per incrementare il li-vello di servizio (allocazione del tempo, informazioni in tempo reale, flessibilità dell’offerta, rac-colta ordini, affidabilità) attra-verso un’ottimizzazione dei costi (tipo di tragitto, mezzi, routing, skills, riprenotazione) che invece, normalmente, tendono ad alzarsi in presenza di differenziazione.I processi del modello di HD coin-

volgono tutta la Supply Chain Execution e, nello specifico, riguardano la gestione dell’ap-puntamento con il destinatario della merce, la tracciabilità della consegna e la sua pianificazione (piano di carico, routing, borde-rò, …), il prelievo da magazzino centrale, transit point o transit point con scorta, a seconda dei casi. Il modello prevede inoltre l’aggiornamento dei vari attori coinvolti nel processo distributi-vo, attraverso l’utilizzo dei siste-mi informativi aziendali (ERP), la realizzazione di simulazioni per la gestione dei costi e l’aumento degli SLA (Service Level Agree-ments), che definiscono le metri-che di servizio che devono essere rispettate dal fornitore.Il processo di HD viene gestito in maniera computerizzata, at-traverso l’utilizzo di diversi stru-menti che interagiscono fra loro: il Call Center, il sistema di Proof of Delivery (PoD), il Transporta-tion Management System (TMS) ed il Warehouse Management System (WMS). Il Call Center parla con il cliente finale e si fa carico di concordare l’appunta-mento per la consegna o di gesti-re criticità improvvise con il cor-riere tecnico. Il Sistema di Proof of Delivery è la soluzione che si occupa di tracciare la consegna, certificandone l’esito finale.Il Transportation Management è necessario per la pianificazione dei percorsi ottimali nel rispetto dei vincoli stabiliti con l’ottimiz-zazione del piano di carico dato il parco automezzi a disposizio-ne. Il Warehouse Management, infine, soluzione verticale di ma-gazzino utilizzata per la gestione del prelievo; al WMS vengono affidati il magazzino centrale, il

cross docking, i transit point con stock ed il magazzino del pun-to vendita. L’architettura SOA (Service-Oriented Architecture), che agevola l’interazione tra le diverse realtà aziendali, è l’ideale nel caso si voglia implementare un modello di HD. Questo tipo di architettura è particolarmente adatta per le aziende che presen-tano una discreta complessità di processi e applicazioni, e per-mette alle attività di business di sviluppare processi in maniera separata sia in termini di com-petenze, sia in termini di step di implementazione. In questo modo un’azienda può, ad esempio, partire con l’inseri-mento del WMS, in seguito pas-sare al TMS, sino alla totale co-pertura del processo di HD.Un esempio di applicazione di questo approccio innovativo è quello realizzato da @logisti-cs Reply, l’azienda del Gruppo Reply specializzata nella pro-gettazione e nello sviluppo di prodotti integrati per la Supply Execution, che ha già sperimen-tato l’integrazione dei moduli del modello di Home Delivery attraverso l’utilizzo dell’architet-tura SOA. L’azienda propone una piattaforma web based su data-base unico (Oracle) su i più dif-fusi sistemi operativi, integrando da un lato WMS, TMS, PoD e Call Center, e dall’altro ERP e Appli-cazioni di Business Intelligence, attraverso l’Universal Link. Vista la crescente attenzione alle evo-luzioni, in termini di aspettative, del Cliente è prevedibile che, nel prossimo futuro, il modello di HD, attraverso una crescita della sua diffusione, sarà lo strumento principale nella “capacità di dif-ferenziarsi” .

Page 44: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

44

L’inarrestabile corsa del Mobile

e relazioni, la comu-nicazione, il modo di condurre il business: le nuove tecnologie stanno mettendo in discussione com-portamenti conso-lidati per anni, che riguardano l’ambito privato come quel-lo professionale. Al

centro di questa profonda evoluzio-ne ci sono le telecomunicazioni, vero motore dell’innovazione che, trainate dallo sviluppo della banda larga mobi-le, stanno guidando il cambiamento a livello socio-economico. Il passo della trasformazione negli ultimi due lustri è stato rapidissimo. Il 2000, che ormai sembra lontano nel tempo, ha segnato l’era del .com, caratterizzata da grandi aspettative ma da un mercato delle tlc ancora embrionale, incentrato su voce e

Il numero di sottoscrizioni nel mondo ha raggiunto i 5 miliardi e il traffico dati su reti mobili è quasi triplicato in un anno; la banda larga viene consi-derata indispensabile, non soltanto utile. In dieci anni, dal boom delle .com all’era di Facebook sul cellulare, il passo della trasformazione non ha mai smesso di accelerare

LSMS e su una crescente popolarità delle email. Dieci anni fa gli utenti Internet erano 390 milioni contro gli attuali 1,7 miliardi; The Globe.com, uno dei primi siti di social networking del mondo, contava 5 milioni di utenti mentre oggi sono 400 milioni gli individui che utiliz-zano Facebook e 100 milioni di questi si

collegano attraverso dispositivi mobili. Sempre nel 2000, si effettuavano ogni giorno 7 milioni di ricerche su Google contro gli attuali 3 miliardi.

Questo trend di crescita sarà inarresta-bile nei prossimi anni. Si prevede infatti che entro il 2015 le sottoscrizioni per PC mobili cresceranno di sei volte e il traffi-co generato vedrà un incremento di più di cinquanta volte rispetto alla fine del 2009: è il Mobile Internet, infatti, il ser-vizio che maggiormente beneficia del-la disponibilità di larga banda mobile. Questo perché la nostra società richiede sempre di più applicazioni innovative che devono poter essere utilizzate an-che in mobilità e che possono rendere più semplice ed efficiente la gestione della nostra vita pubblica e privata, la sicurezza domestica, il rapporto ammi-nistrativo con le istituzioni e la gestio-ne delle emergenze, per citare alcuni esempi. La banda larga mobile, finora considerata qualcosa di molto utile, è oggi diventata indispensabile. E se in passato decidevamo quando es-sere online, oggi si tende a vivere sem-pre online e a desiderare connettività 24 ore su 24, in qualunque posto ci si trovi. Le nuove generazioni sono già abituate ad avere accesso alla banda

Page 45: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

45

PUBL

IRED

AZIO

NAL

E

Infrastrutture mobili all’avanguardia per supportare traffico e serviziLa mole impressionante di dati che viene generata dai cellulari di utenti sempre più esigenti, in termini di prestazioni e di servizi, necessita di un’adeguata infra-struttura di rete, affidabile, potente ed in grado di supportare i diversi standard di comunicazione che ad oggi convivono.

Ericsson è portavoce e timone di questa corsa che spinge verso tecnologie che supportano una connessione in mobi-lità sempre più veloce e ricca di servizi. La multinazionale vanta una esperienza ventennale nella fornitura di infrastrut-ture di rete mobile ai maggiori operatori telefonici del mondo.Nel 2007 l’azienda aveva annunciato di aver raggiunto il traguardo dell’installa-zione di 1 milione di stazioni radio base, ma sono bastati soli 3 ulteriori anni af-finchè questa quota raddoppiasse, rag-giungendo i 2 milioni attuali su una base globale installata di 5 milioni.Ericsson è leader nella fornitura di reti basate su tecnologia HSPA, capaci di rag-

giungere una velocità di 14,4 Mbps, ma la sfida per il futuro è rappresentata dalle reti a banda larga mobile di quarta ge-nerazione, a standard LTE, attualmente in fase di implementazione: nei più impor-tanti progetti in corso nel mondo appare il nome di Ericsson come fornitore.

Il prodotto che da ultimo ha permesso all’azienda di conseguire questo succes-so commerciale è RBS6000, una stazione radio base capace di supportare in un unico pacchetto reti di vecchia genera-zione insieme alle nuove reti LTE, e che riunisce in un concentrato di progresso e ricerca tecnologica una importante serie di miglioramenti.Le dimensioni dell’apparecchio si sono ri-dotte del 25% rispetto alle infrastrutture di vecchia generazione e l’affinamento delle tecnologie costruttive ha permes-so di ottenere notevoli risultati anche sui fronti della capacità di trasmissione, aumentata di 10 volte, e dell’efficienza energetica, ridotta dal 20% al 65%.

larga mobile sempre e ovunque e ad utilizzare applicazioni che richiedono una grande capacità trasmissiva, inte-rattività e on demand. Questo comportamento dei consumato-ri, che si sta sempre più radicando nella società, viene confermato anche da una recente ricerca condotta da Ericsson su 4.580 consumatori in sei mercati maturi che mostra come ben l’80% degli uten-ti di banda larga mobile necessiti di un accesso alla rete in qualsiasi momento della giornata, a prescindere dal luogo in cui si trova, tanto che si può dire che esso sia ormai diventato parte della no-stra vita di tutti i giorni. Si è riscontrato, inoltre, che la connessione alla banda larga mobile sta diventando personale come il cellulare perché il 65% dei par-tecipanti dichiara che non la condivide-rebbe con nessuno.

Un altro importante traguardo è stato raggiunto lo scorso 8 luglio: il nume-ro di sottoscrizioni mobili nel mondo ha toccato la vetta dei 5 miliardi e si muove ad un passo di 2 milioni di nuovi abbonamenti al giorno. Anche in questo caso, studi condotti da Ericsson rileva-no che presto l’80% delle persone che accedono ad Internet si connetterà dal proprio dispositivo mobile, a conferma di una vera e propria esplosione del mercato: in poco più di 40 anni siamo arrivati a 5 miliardi di abbonamenti alla telefonia mobile e potrebbero bastarne solo altri 10 per collegare 50 miliardi di persone e cose fra loro. Un segnale che testimonia la crescita esponenziale di questo settore dopo che, lo scorso di-cembre, il traffico dati su rete mobile ha per la prima volta superato il volu-me del traffico voce, facendo registrare dal 2008 una crescita record del 280% annuale. A questo sviluppo contribuiscono in ma-niera determinante i mercati non anco-ra saturi, come ad esempio la Cina, che con una penetrazione della rete mobile del 56%, quasi 800 milioni di abbonati alla telefonia mobile, 8,8 milioni di nuovi abbonamenti ogni mese e 380 milioni di persone che navigano su Internet, si con-ferma una delle economie più dinamiche del mondo con la crescita più rapida a livello globale.

In questo scenario, anche l’introduzione della connettività nei processi aziendali sta trasformando molte industrie in vari settori quali ad esempio l’energia, la ge-stione delle flotte, il commercio al det-taglio e la sicurezza e diversi operatori dispongono già di reparti dedicati alle comunicazioni machine-to-machine che rappresenteranno un fattore chiave per lo sviluppo del settore mobile. Possibili direzioni di sviluppo in questo senso vedono ad esempio applicazioni nel settore della sanità, per migliorare l’assistenza al paziente attraverso di-spositivi per la comunicazione in tempo reale e il monitoraggio da remoto, men-tre nei trasporti la connessione tra i vei-coli permetterà una maggiore efficien-za grazie allo scambio di informazioni relative alla viabilità, individuazione di guasti, monitoraggio, assistenza da re-

moto e chiamate di emergenza attivate dal veicolo stesso. Presto diventerà una realtà anche la diffusione di rilevatori di consumi di energia che dialogheranno con dei processori inclusi negli elettro-domestici attivando così una comuni-cazione nelle due direzioni e non solo verso l’utente finale, in modo da acqui-sire informazioni per la profilazione dei consumi ed evidenziare comportamenti poco virtuosi, come ad esempio l’ecces-sivo consumo di energia quando questa ha costi maggiori. La crescita esponenziale delle applicazio-ni M2M contribuirà a tradurre in realtà la vision Ericsson di un mondo connesso, dove ogni dispositivo e ogni situazione che può trarre beneficio da una connes-sione ne avrà una a disposizione, fino a raggiungere il traguardo dei 50 miliardi di dispositivi connessi entro il 2020.

Page 46: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

46

Mmobile marketing

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

na ripresa economi-ca che fatica a de-collare in un conte-sto che vede ancora un elevato tasso di disoccupazione, che penalizza notevol-mente la spesa dei consumatori. È questo lo scenario che affrontano le

imprese italiane nel 2010, dopo tutte le difficoltà dei due anni precedenti, e che porta ancora ad adottare un atteggiamento cauto nei confronti di nuovi e onerosi investimenti. La distribuzione della crescita globale vede inoltre le economie emergenti (Cina, India, Australia) e alcuni dei paesi maggiormen-te industrializzati crescere ad un ritmo superiore rispetto all’Italia e, anche per questo motivo, le aziende nostrane fanno sempre maggiormente leva sulle esporta-zioni per sostenere il proprio svi-luppo. In queste pagine vorrem-mo spiegare come le soluzioni di Mobile Marketing & Service pos-sano aiutare le imprese italiane a sostenere la ripresa economica del nostro Paese, fornendo anche alcune precisazioni, che derivano anche dalla nostra posizione di “addetti ai lavori”, su determinati aspetti di questo settore, sfatan-do quelli che potremmo definire “falsi miti”. Ma prima di tutto: perché le so-luzioni di Mobile Marketing & Service sono un utile investimen-to per le aziende nell’attuale fase economica?

Uil Mobile Marketinga supporto della ripresa economica

il Mobile Marketinga supporto della ripresa economica

In primo luogo, perché permetto-no di ottimizzare i costi dell’inve-stimento, favorendo comunque la crescita dei ricavi: tutto ciò incide su entrambe le leve che portano alla crescita del ritorno sull’in-vestimento stesso per l’impresa (quello che viene definito ROI). Il Mobile Marketing è inoltre uno strumento per la ridefinizione delle modalità di concorrenza in settori tradizionali con il duplice obiettivo sia di aumentare i clienti potenziali che di fidelizzare quelli già acquisiti.

Mobile marketing: globale ma non solo… A ben vedere tuttavia va detto che il Mobile Marketing deve essere sempre tarato in funzione delle esigenze delle varie audience: se infatti l’utilizzo della telefonia

mobile permette di raggiungere clienti in tutto il mondo, al tempo stesso ad esempio le 147 nazioni in cui possono essere veicolati gli SMS Mobyt hanno caratteristiche ben differenti tra di loro. Se quin-di il fenomeno mobile è globale, il marketing deve invece essere locale, e quindi personalizzato a seconda del mercato nazionale in cui si opera, adattandosi alle differenze economiche, sociali e culturali dello stesso. SMS: un futuro sempre luminoso Se da un lato il mobile marketing farà ancora per molto tempo leva sulle potenzialità degli SMS e MMS, dall’altro lato la forte dif-fusione degli smartphone e dei device evoluti rivoluzionerà il modo di strutturare le campagne

Page 47: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

47

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

di giorgio naniamministratore Delegato

mobyt

pubblicitarie e sarà in grado di catturare una crescente fetta dei budget pubblicitari. Se facciamo ad esempio il con-fronto con la pubblicità online, diversi studi dimostrano che gli smartphone, grazie agli scher-mi touch screen e ai sensori di cui sono dotati riescono a cat-turare meglio il comportamento dell’utente e a migliorare la resa della campagna pubblicitaria uti-lizzando quella che in gergo vie-ne chiamata la call to action. La diffusione degli smartphone non vuol dire che gli SMS sia-no in declino: questo è ciò che all’inizio dell’articolo abbiamo definito un falso mito. Il futuro degli SMS è invece senza dubbio roseo se si considera che oltre 740 miliardi di messaggi sono stati inviati soltanto negli Stati Uniti nella prima metà del 2009. Mobyt da sola ha inviato nel corso dello scorso anno 130 milioni di SMS per conto dei pro-pri clienti.Gli SMS garantiscono sempre una velocità di diffusione, unita alla totale certezza di lettura da parte del cliente (un vantaggio notevo-le questo rispetto all’e-mail, da sempre afflitta dallo spamming). Una prova evidente dell’efficacia degli SMS si ha quando quella che viene definita “call to action” è essenziale nella sua rapidità: nel gennaio del 2010, ad esempio, la Croce Rossa statunitense è riusci-ta a raccogliere milioni di dollari in tre giorni per le popolazione colpite dal terremoto di Haiti. L’obiettivo è stato facilmente rag-giunto permettendo a chiunque

in particolare in Europa, dove gli utenti mobili di banda larga, secondo le previsioni di CCS In-sight, raddoppieranno tra fine 2009 e fine 2011 passando da 22 a 43 milioni, mentre i ricavi del settore saliranno da 6 a 11 miliar-di di euro.

Una rivoluzione per tutti È altresì evidente come questa rivoluzione “mobile”, di cui gli smartphone rappresentano sol-tanto la punta dell’iceberg, sia trasversale rispetto a ogni tipo di settore, non soltanto a quelli che potrebbero, intuitivamente, appa-rire più interessati. Può infatti sembrare spontaneo associare il Mobile Marketing & Service ad aziende ad alta tec-nologia e del settore dei servizi, come quelli bancari e finanziari. L’invio di un SMS come confer-ma dell’avvenuta ricezione di un ordine di bonifico oppure per il via libera di una pratica di mutuo sono esempi di Mobile Marketing & Service applicati a questa tipo-logia di settori. Non così immediato può apparire il contributo che può essere for-nito a comparti tradizionali (una volta chiamati in inglese Bricks & Mortar) come quello della grande distribuzione, alimentare o in-dustriale. Le potenzialità offerte dai servizi di mobile marketing sono tuttavia enormi, ancora largamente inesplorate e dipen-dono unicamente dalla fantasia e dalla creatività dell’azienda. Molti settori tradizionali potran-no quindi essere rivitalizzati o, addirittura, reinventati grazie al Mobile Marketing & Service. Sul modello di ciò che è accaduto con la diffusione di Internet, che ha ridisegnato settori tradizionali, successivamente chiamati “Bricks and Clicks” (“mattoni e Internet), possiamo ora, a buon diritto, utilizzare la definizione “Bricks and Mobile”, per indicare il fon-damentale contributo apportato dalla rivoluzione SMS ai settori economici più tradizionali.

di utilizzare il proprio cellulare e fare la donazione con un sempli-ce SMS.

Europa davanti agli Stati Uniti per l’innovazione La diffusione della telefonia mo-bile e dei servizi ad essa correlati rappresentano un primato tecno-logico in cui l’Europa ha mostrato da anni di essere avanti in termi-ni tecnologici rispetto a un leader mondiale nell’innovazione come gli Stati Uniti. E l’Italia in questo ambito ha pa-rametri di assoluta eccellenza sia nell’adozione di apparecchi cellu-lari che nell’utilizzo degli smar-tphone. Nel nostro paese infatti il numero dei cellulari posseduti ha superato il numero degli abi-tanti già a partire dall’ormai lon-tano 2007 (ovvero ogni persona possiede mediamente più di un telefonino). L’Italia è inoltre il pri-mo paese al mondo per il tasso di penetrazione degli smartphone nell’adozione dei telefoni cellu-lari. L’eccellenza italiana nella telefonia mobile e la passione degli italiani stessi per i cellulari, manifestatasi fin dai primi anni ’90, rende quindi di tutto inte-resse per le aziende italiane, che intendono stimolare la domanda interna di consumatori e imprese, puntare sul mobile marketing & service, anche per la più sempli-ce misurabilità dell’efficacia della campagna pubblicitaria rispetto a strumenti di comunicazione più tradizionali. I mobile services sono destina-ti pertanto a una forte crescita

le aziende italiane possono trarre vantaggio da queste soluzioni, che consentono di ottimizzare gli investimenti, acquisire nuovi clienti e fidelizzare quelli attuali. l’SmS resta ancora oggi uno degli strumenti di maggiore efficacia comunicativa

Page 48: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

48

Ssupply chain

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

Collaborare

el contesto com-petitivo nel quale operiamo, cambiare l’approccio al mer-cato è un’esigen-za centrale per le aziende indipenden-temente dal settore in cui operano. Una scelta efficace risiede nell’instaurare

rapporti di collaborazione con i partner della stessa filiera (o una più stretta collaborazione laddo-ve già è prassi consolidata). Da un modello competitivo basato sull’indipendenza, le aziende, per avere successo, devono pas-sare a un modello collaborativo, riconoscendo il valore dell’Inter-dipendenza come strumento di miglioramento dei risultati ge-stionali ed economici e, con una visione ancora più ampia, ad un

Nil Gruppo comifarIl Gruppo Comifar (www.gruppocomifar.it) è il principale operatore della distribuzio-ne farmaceutica italiana, con una quota di mercato pari al 20% ed un fatturato di 2,6 miliardi di euro. Opera oggi attraver-so quattro società specializzate (Comifar Distribuzione S.p.A., Difarma S.p.A., Gros-sfarma Distribuzione S.p.A., Spem S.p.A.) offrendo un servizio di elevata qualità alle oltre 13.000 farmacie clienti. Può contare su 26 unità distributive collocate su tutto il territorio nazionale, oltre 90.000 refe-renze gestite e circa 2.000 dipendenti.

modello di community. Questo cambio di paradigma è senz’altro facilitato dall’esistenza dei po-tenti strumenti abilitanti forniti dall’ICT, anche nella declinazione del web2.0, ormai alla portata di tutte le imprese.È questa la strada che il Gruppo Comifar ha scelto di perseguire nella convinzione che la coope-razione sia un fattore chiave per garantire elevati livelli di servizio al cliente ricercando nello stes-so tempo vantaggi di costo. Una decisione portata avanti come promotore ed early adopter dei progetti del Consorzio Dafne, l’associazione della filiera farma-ceutica storicamente attenta alla tematica.Tra gli altri, come esempio con-creto di attuazione delle logiche di collaborazione, va citato il Progetto Logistica Collaborati-va, il cui obiettivo di base è lo sviluppo e la diffusione dell’in-terscambio di informazioni in formato elettronico strutturato, adottando uno dei diversi proto-colli supportati dal Consorzio1. Nella pratica, le informazioni a supporto del processo di con-segna merce e conferma quali-tativa, ovvero i dati contenuti nei documenti Prebolla, Bolla e Notifica di ricevimento merci, vengono veicolate in formato elettronico nel circuito Dafne contestualmente alla loro crea-zione permettendo così benefici in termini di tempo, costo e sicu-rezza. Chi sta a valle del proces-so riesce a migliorare le proprie

politiche di approvvigionamen-to, ad organizzare al meglio le attività di ricevimento merce e ad effettuare con più facilità i controlli sulla merce. Chi sta a monte ottiene di rimando una veritiera e tempestiva segnala-zione utile per la verifica degli SLA stabiliti nel contratto con il proprio vettore. I benefici si ri-percuotono su tutta la filiera e si superano così i limiti della ge-stione cartacea, resi evidenti dal fatto che spesso alcune informa-zioni, già presenti sui documenti di spedizione o impresse diretta-mente sulle merci, vengono ri-cevute dal destinatario in forma destrutturata o non standardiz-zata e solo contestualmente alla ricezione della merce, anche se sono già presenti molto tempo prima nel sistema informativo di chi organizza la spedizione.Allo stato attuale il progetto vede coinvolte primarie aziende far-maceutiche sia multinazionali che italiane per una copertura maggiore del 30% del mercato farmaceutico a valore, arrivando ad oltre il 40% se si considerano anche gli attori in progress. Fat-tore chiave per la diffusione su larga scala del progetto è stata l’adesione dei depositari (logistic provider per conto dei produtto-ri) che hanno adeguato il loro si-stema informativo per scambiare informazioni su circuito Dafne e che hanno dato una buona rispo-sta in termini di adesione dimo-strando forte apertura e disponi-bilità all’innovazione.

Da un modello competitivo basato sull’indipendenza, le aziende, per avere successo, devono oggi passare a un modello collaborativo

Collaborare una scelta vincente

Page 49: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

49

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

il consorzio DafneIl Consorzio Dafne (www.consorziodafne.com) è il consorzio della filiera farmaceu-tica cui partecipano aziende di produzio-ne, della distribuzione intermedia (ovvero i grossisti) ed i distributori primari (ovvero i depositari) per una copertura di mercato pari al 90%. È attivo dal 1992 nello svi-luppo di progetti di comunicazione elet-tronica e dematerializzazione mirati alla promozione di partnership tra tutti gli attori della filiera dell’healthcare, attra-verso l’integrazione e lo scambio dei flussi informativi con collegamenti telematici diretti, standard e linguaggi condivisi che recentemente si sono rivolti oltreché ai tradizionali ambiti del ciclo commerciale-logistico a quelli della fatturazione elet-tronica ed archiviazione sostitutiva.

di stefano novaresiDirettore centrale operations Gruppo comifar

e vice presidente consorzio Dafne

Degna di nota, in tal senso, è la collaborazione che si è instaura-ta tra Comifar e Neologistica at-traverso il Progetto RFID Dafne 2, che rappresenta la declinazio-ne tecnologica di quello Logi-stica Collaborativa. Con il sup-porto tecnico del RFID Solution Center del Politecnico di Mila-no, i due attori hanno verificato “sul campo” l’efficacia di que-sta promettente tecnologia di identificazione applicando i tag a livello di collo in condizioni reali. La verifica si è svolta alla fine del 2008, come approfondi-mento di un test di fattibilità ef-fettuato l’anno precedente, e ha avuto come oggetto due distinte attività logistiche: il controllo in spedizione dal Depositario e la fase di verifica in ricezione del Distributore intermedio con l’obiettivo di ricercare efficienza nelle attività di spedizione e ri-cezione merci e di automatizza-re l’identificazione e la conta dei colli in ingresso/uscita dei due depositi. In parallelo si è testato l’invio da Depositario a Grossi-sta di un Flusso Informativo dei dati contenuti nelle bolle di spe-dizione, utilizzando i tracciati standard previsti dal progetto Logistica Collaborativa. I risul-tati sono stati incoraggianti: la

percentuale di pallet letti senza errori al passaggio sotto il var-co è stata pari al 85% con una percentuale di colli non letti, nei pallet che hanno presentato pro-blemi di lettura, pari al 6%. La validità della tecnologia RFID ha permesso anche di ristudiare nella fase attuale i processi in ottica RFID compliant portando ad una potenziale riduzione dei tempi di controllo delle merci maggiore del 90%.In una filiera che necessita di velocità ma anche di accuratez-za e sicurezza, l’implementazio-ne dei progetti descritti rappre-senta una scelta vincente per la singola azienda ed ha ripercus-sioni positive sull’intero sistema ad essa connesso. Il modello collaborativo che si è venuto a formare nel settore farmaceu-tico è sicuramente un esempio di successo, in termini sia di adesione sia di risultati ottenuti. Una “best practice” replicabile anche in altri settori.Occasione da non perdere, per chi vuole approfondire le op-portunità connesse all’adozione di un modello collaborativo, è il convegno che il Consorzio DAF-NE in collaborazione con AILOG sta organizzando a Milano per il 10 novembre 2010 dal titolo

“L’efficienza della supply chain sanitaria: innovazione, tecnolo-gie e casi eccellenti”.

1. Dafne ha definito uno standard di co-municazione per lo scambio dati all’in-terno della filiera, tradotto per l’utilizzo del canale EDI nel formato EDIFACT, di internet in Easydafne e del webservice (evoluzione della comunicazione trami-te internet) nella struttura XML.

Il ciclo dell’ordine nei sistemi ERP

Page 50: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

Eventi e Formazione

50

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

Lo scorso 22 settembre si è svolto il convegno “RFId e sensoristica per il monitoraggio di persone e og-getti”, parte del ciclo di eventi “RFid Happy Hour” che, a scadenza mensile, si occupa di fornire una fotografia dell’attuale stato della tecnologia RFid e del sue possibili applicazioni.Il focus dell’incontro, che si è tenuto presso l’RFid Solution Center del Politecnico di Milano a Peschiera Borromeo, si è posto sulla misurazione di grandezze fisiche attraverso i tag RFid, a supporto dell’impresa nelle operazioni di monitoraggio dei parametri in tempo reale o a scadenze programmate.I ricercatori dell’Osservatorio, dopo una panoramica introduttiva sugli aspetti più tecnici, hanno illu-strato alcuni dei progetti in cui sono attualmente impegnati. Gli ambiti di applicazione di tali tec-nologie sono i più disparati e vanno dal controllo della temperatura dei beni nella catena del freddo, all’ambito farmaceutico e biologico, fino al moni-toraggio dei parametri vitali e dei movimenti fatti dalle persone, con finalità che possono essere sia di

natura medica (ad es. telemedicina, riabilitazione, ecc.) che di sicurezza per soggetti a rischio (ad es. anziani, operatori in contesti ostili, ecc.).Alla presentazione sono seguite alcune dimostrazio-ni pratiche di applicazione delle tecnologie, come il progetto Laura, che, al fine di tutelarne la salute, prevede di localizzare e monitorare i pazienti indi-genti degli istituti ospedalieri tramite l’applicazione di appositi tag RFid. Il sistema permette di identifi-care la posizione di un paziente e, tramite l’utilizzo di appositi sensori, di lanciare un allarme in caso di caduta.Un altro dei progetti presentati, chiamato Virtual Trainer, prevede dei sensori RFid da applicare sul-le braccia per eseguire esercizi ginnici con pesi; un apposito software funge da allenatore virtuale con-trollando la corretta esecuzione dell’esercizio e for-nendo consigli all’utente su come migliorarsi.Per maggiori informazioni sui prossimi incontri par-te del ciclo: http://www.osservatori.net/rfid_solu-tion_center/eventi

Nokia Developer Summit 2010 a Londra

La ExCell di Londra ha ospitato il 14 e 15 settembre scorso il

Nokia Developer Summit 2010. Tutti i riflettori era-no puntati sul nuovo N8 e sugli altri nuovi modelli pronti alla commercializ-zazione e la manifestazio-ne ha costituito l’occasione di sentire direttamente dai vertici aziendali le nuove politiche a riguardo di ser-vizi, terminali e piattafor-me di sviluppo.L’evento si è strutturato su 3 diversi stream di in-terventi: due dedicati agli

sviluppatori ed uno al tar-get business. Tra gli argomenti trattati, in ambito software, l’intro-duzione del nuovo sistema operativo Symbian 3, che comunque non andrà a so-stituire MeeGo, ed il nuovo ambiente di sviluppo basa-to su piattaforma QT 4.7, rilasciata ufficialmente il 21 settembre e disponibile come Candidate Release dal 26 agosto di quest’anno. La piattaforma gode già di un discreto successo in am-biente desktop e l’obiettivo è quello di mettere gli svi-

luppatori in condizione di creare applicazioni com-patibili sia con PC che con terminali Mobile Symbian di nuova e vecchia genera-zione, in nome della mas-sima compatibilità.Ad alcuni interventi più tecnici sono seguite le te-stimonianze di aziende che hanno già integrato QT nei loro processi produttivi, come ad esempio Futurice, un cui portavoce ha mo-strato come le nuove so-luzioni proposte possano concretamente contribuire ad abbattere tempi e costi.

Un ciclo di incontri dedicato alle tecnologie RFid di ultima generazione

Page 51: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

51

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

OMAT Roma 2010la gestione elettronica di documenti, informazioni e processi aziendali

Osservatorio eCommerce B2c Politecnico di MilanoPresentazione dei risultati della ricerca

Il prossimo 10 e 11 novembre si terrà presso il Crowne Plaza di Roma la 36° edizione di OMAT, la principale mostra-convegno italiana dedicata alla gestione elet-

tronica di documenti, informazioni e processi aziendali.L’evento vedrà il susseguirsi di convegni e tavole rotonde, oltre ad ospitare un’area espositiva. Fine della manifesta-zione è fornire gli strumenti utili a capire come gestire al meglio il flusso di dati che ogni azienda si ritrova a dover gestire quotidianamente, fatto di fatture, testi, email, cer-tificati, ordini, immagini e video.Tra i temi in agenda, lo sviluppo del sistema paese ri-guardo le tematiche della digitalizzazione dei processi e dei documenti aziendali, la gestione e sicurezza dei dati informatici, la fatturazione elettronica, la normativa ita-liana a propostio della gestione dei dati e la gestione dei documenti digitali in ottica 2.0.L’ingresso a OMAT Roma è gratuito previa iscrizione sul sito www.omat360.it/rm10.

ITN InfrastructureTelematics & NavigationSi terrà al Lingotto Fiere di Torino l’11 e il 12 No-vembre la seconda edizione di ITN - Infrastructure, Telematics & Navigation - l’evento dedicato ai temi presenti e futuri di infomobilità e navigazione satel-litare. Organizzato da GL events Italia - Lingotto Fiere Wi-reless con il supporto di Regione Piemonte, in part-nership con la Camera di Commercio di Torino e con il contributo scientifico di Torino Wireless, l’incontro si pone l’obiettivo di creare un ponte tra gli operatori di infrastrutture, le istituzioni e i fornitori di tecnologie telematiche, oltre che di fornire un punto di incontro tra ricercatori, studiosi e operatori del settore.L’evento prevede due giornate di conferenze e wor-kshop informativi, programmi di networking e semi-nari di alto contenuto -con i contributi dei principali esperti, analisti, Associazioni e Istituzioni di settore - e un’ampia area espositiva dedicata a prodotti, servizi e soluzioni di navigazione satellitare e infrastrutture intelligenti, dove poter incontrare i maggiori player del settore.Per ulteriori informazioni e per iscriversi:www.itnexpo.com

Si terrà il prossimo 11 Novembre presso il campus Bovisa del

Politecnico di Milano il convegno di presentazione dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio eCom-merce B2c.L’Osservatorio, nato nel 1999, nasce con l’inten-to di studiare in manie-ra approfondita e critica l’impatto delle nuove tec-nologie Internet sui canali di vendita e di interazione diretta tra le imprese e il consumatore finale.La ricerca 2010, nello

specifico, si basa su oltre 100 casi di studio e si è posta gli obiettivi di va-lutare il mercato italiano dell’eCommerce B2c e di analizzarne le principa-li evoluzioni strategiche in atto. Un particolare focus è stato posto sulla valutazione dell’esperien-za multicanale del clien-te nel corso del processo di acquisto e sull’analisi dell’offerta home delive-ry in Italia a confronto di quella dei principali mer-cati europei. La presentazione dei ri-

sultati sarà seguita da una Tavola Rotonda durante la quale interverranno alcuni dei principali operatori del settore.Al convegno seguiranno inoltre nel pomeriggio al-cune sezioni di approfon-dimento Premium a pa-gamento, in cui verranno trattati più nel dettaglio i principali temi inerenti l’eCommerce B2c.Per iscriversi e per ulterio-ri informazioni visitare il sito: www.osservatori.net/ecommerce_b2c nella se-zione Eventi.

Page 52: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

AVL/AVM / Fleet Management

Emergency and Safety

Galileo and GNSS

Green Mobility

GIS 4 Mobility & Infrastructure

Indoor Positioning & Asset Tracking

Innovators Forum

Personal Navigation Devices

Smart Infrastructures

On-board Telematics and Car Sensors

Smart ticketing and parking

Web 2.0 & Geocontents

AVL/AVM / Fleet Management

Emergency and Safety

Galileo and GNSS

Green Mobility

GIS 4 Mobility & Infrastructure

Indoor Positioning & Asset Tracking

Innovators Forum

Personal Navigation Devices

Smart Infrastructures

On-board Telematics and Car Sensors

Smart ticketing and parking

Web 2.0 & Geocontents

Aree tematiche

Per maggiori informazioni: Innovability - Tel. +39 02 87156782 - [email protected] - www. itnexpo.com

2 giorni di conferenzeincontri b2b

3.000 mq di area espositiva

L’UNICA MANIFESTAZIONE EUROPEA DEDICATA ALLE INFRASTRUTTURE INTELLIGENTI E AI SERVIZI DI INFOMOBILITÀ E NAVIGAZIONE

2 a EDIZIONE

PARTECIPAZIONE GRATUITA RISERVATA AGLI OPERATORI DEL SETTORE

patrociniistituzionali

patrocini

movin comsharing the future

partnerscientifi co

RFID

partner

organizzatore con il sostegno di partner organizzativo partner scientifi co networking partner segreteria organizzativa

Ministero delle Infrastrutture

e dei Trasporti

Page 53: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

Cambio di poltrone

53

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

Luca GiuratrabocchettaCountry ManagerGoogle Enterprise Italia

Luca Giuratrabocchet-ta, 38 anni, ha assun-to il ruolo di Country

Manager Italia della divi-sione Enterprise di Goo-gle, la struttura dell’azien-da dedicata all’offerta di

soluzioni tecnologiche innovative alle imprese. Giuratrabocchetta arriva in Google dopo dieci anni trascorsi in IBM in Italia e Irlanda ricoprendo vari ruoli in ambito di vendi-te su grandi clienti (nel mondo bancario e del set-tore pubblico), gestione di team di vendita di prodot-ti e servizi, relazioni con il canale di vendita indiret-to, business development

e lancio di nuovi prodotti e servizi. Una laurea in Economia e Commercio e un MBA conseguito pres-so l’Henley Management College, in Gran Bretagna, Luca arriva alla guida del-la divisione Enterprise in un momento chiave per questa organizzazione, che, per il 2010, si pone ambiziosi obiettivi di cre-scita in termini sia di bu-siness sia di staff.Vittorio Veltroni

Direttore Generale direzione Digital Gruppo MondadoriLo scorso settembre è stata costituita la Direzio-ne Digital del Gruppo Mondadori: la nuova area di responsabilità è stata affidata a Vittorio Veltro-ni, che riporterà direttamente al Vice Presidente e Amministratore Delegato Maurizio Costa. La dire-zione neo-costituita ha la missione di dare nuovo impulso e sviluppo alle attività digitali di Monda-dori. Due le direttrici. Da un lato, la valorizzazione - attraverso la tecnologia, i siti e le nuove piatta-forme digitali - degli asset fondanti della casa edi-trice: brand, contenuti, autori, comunità di lettori, advertiser, in stretto collegamento con le attività tradizionali. Dall’altro, il Direttore Generale dovrà individuare tutte le possibili nuove linee di crescita del busi-ness digitale. Vittorio Veltroni, nato a Roma, 40 anni, si laurea in Filosofia alla Columbia University di New York nel 1993; conseguito il master, ottie-ne poi un dottorato in Scienze Sociali e Politiche all’Università di Cambridge, dove insegna filosofia politica. Nel 2000 Veltroni fonda Goallars, socie-tà di cui è stato Amministratore Delegato, attiva nella fornitura di contenuti sportivi a tutte le piat-taforme media digitali (mobile, web e radio). Nel 2006 entra in Vodafone e si occupa fino al 2009 di contenuti, di servizi multimediali e dell’accesso a internet in mobilità. Nell’aprile 2010 diviene Diret-tore di tutti i servizi online di Vodafone Italia.

Giancarlo VergoriDirettore generale, Matrix

Giancarlo Vergori da luglio 2010 ha assunto il ruolo di

nuovo Direttore Generale di Matrix, la società del Gruppo Telecom Italia, leader nel panorama dei media digitali e dell’ad-vertising online. A Ver-gori fanno riferimento le funzioni Digital Media & Advertising - di cui man-tiene ad interim la carica di Responsabile, Market Solution, Web Technology e Service Creation.Giancarlo Vergori, 47 anni, da oltre 10 anni si occupa di servizi Internet, è en-trato in Matrix nel 2004 come Responsabile Sales e, nel dicembre dello stes-so anno, è stato nominato responsabile del portale Virgilio e dell’advertising per continuare a crescere fino all’attuale nomina.

In particolare ha seguito l’evoluzione del portale Virgilio, di Niumidia Adv, la concessionaria di pub-blicità del Gruppo Telecom Italia, del 1254 il servizio informazioni del Gruppo Telecom Italia e ha curato la nascita di iopubblicità, la prima offerta integrata di local advertising Inter-net, voce e mobile di Tele-com Italia.

Page 54: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

Cambio di poltrone

54

ww

w.w

irele

ss4

inno

vati

on.it

Luca Callegari Responsabile Divisione Mobile Microsoft Italia

L uca Callegari è il nuo-vo Responsabile della divisione Mobile di

Microsoft Italia all’interno della divisione Consumer & Online.Callegari ha la responsabi-lità di sviluppare le strate-gie per il mercato mobility, di realizzare iniziative di marketing e comunicazione finalizzate alla diffusione della piattaforma Windows Phone, con particolare fo-cus sulla nuova generazio-ne Windows Phone7, oltre a promuovere, assieme a partner internazionali e lo-cali e agli operatori di tele-fonia mobile, nuove appli-cazioni e servizi in grado

di facilitare la comunica-zione e il lavoro anche in movimento. Classe 1974, Luca Callegari entra nel 2003 in Samsung Italia dove lavora per 7 anni ricoprendo diversi ruoli nell’area marketing, prima nella divisione budgeting e marketing&communication dove si occupa dei prodot-ti telefonia Samsung, poi nel ruolo di partner mar-keting seguendo iniziati-ve di joint-venture con i maggiori operatori di tele-comunicazione. Dopo un anno viene pro-mosso al ruolo di Mar-keting & Communication Manager con la responsa-

Danilo Cattaneo Direttore Generale, InfoCert Danilo Cattaneo ha assunto l’incarico di Direttore Generale di InfoCert, Ente Certificatore per la firma digitale in Italia, che progetta e sviluppa soluzio-ni informatiche per i processi di con-servazione sostitutiva dei documenti a norma di legge e per i servizi di Posta Elettronica Certificata. La nomina di Cattaneo, salernitano, 42 anni, fa parte della strategia di raffor-zamento manageriale e organizzativo voluta dall’azienda per consolidare e incrementare la leadership nei propri mercati di riferimento. Al nuovo incarico in InfoCert, Danilo Cattaneo approda da Oracle, dove ha trascorso 12 anni con incarichi di re-sponsabilità sempre maggiore: dall’ini-ziale mansione di Principal Sales Con-sultant, fino al suo ultimo ruolo di

Sales Director Business Intelligence per l’Italia. In precedenza, Cattaneo ha operato per alcuni anni nella Consulenza di Direzione e ICT con esperienze in Andersen Con-sulting (oggi Accenture), Sintel Consul-ting, Magaldi Ricerche e Brevetti. Laureato con lode in Informatica presso l’Università di Salerno, Danilo Cattaneo ha conseguito un Master in Business Administration presso la School of International Management dell’Eco-le Nationale de Ponts et Chaussées di Parigi, un Executive Master in Busi-ness Administration presso l’Università di Edimburgo ed è stato, per circa due anni, Ricercatore presso la Middlesex University di Londra. Cattaneo, sposato con tre figli, è appassionato velista e istruttore federale di vela.

bilità di coordinare eventi ed attività ATL, BTL e PR per la divisione telefonia. Negli ultimi due anni as-sume il ruolo di Marke-ting Director della divi-sione mobile di Samsung Italia. Prima di entrare in Sam-sung, Luca ha lavorato per Telepiù, Bear Stearns (a San Francisco) e Sodaco. Laureato in Economia pres-so l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e con un Master in Finance all’Università di Berkley in California, Callegari è spo-sato ed ha due bambini, le sue grandi passioni assieme alla pittura ed al calcio.

Page 55: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

205x280_EMBA_ICT_AG_SMAU.pdf 1 05/10/10 12:45

Page 56: W4I17 - Toshiba: il notebook compie 25 anni

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

marchio_CLICK.eps 28-01-2008 18:43:44