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Sono anni che ascol-
tiamo i partiti an-
nunciare strategie
ed aiuti per rilancia-
re il settore delle
Piccole e Medie Im-
prese (PMI). In ef-
fetti solo il M5S pro-
va ad aiutare concre-
tamente la microim-
prenditorialità: sono
numerosi, infatti, i
risultati conseguiti in Parlamento dai porta-
voce a 5 stelle. Ad esempio è stato creato
un Fondo di Garanzia per il microcredito,
finanziato con le restituzioni degli stipendi
dei parlamentari che hanno già versato
5,5 milioni di euro. Il microcredito è una
modalità di accesso al credito che incoraggia
la nascita delle start-up ed aiuta i giovani a
trovare lavoro attraverso l'auto-
imprenditorialità. Inoltre è stata presentata
una proposta di legge che prevede l'esen-
Il Movimento 5 Stelle è diverso dagli altri partiti perché non ragiona in termini di profitto politico
Tre cose da fare: taglio dell’IRAP, aumento delle pensioni tagliando quelle d’oro e reddito di cittadinanza
Dal fondo di garanzia, all’esenzione dell’IRAP, alla sospensione delle cartelle
zione dall'IRAP per
le imprese con meno
di 10 dipendenti e
con un fatturato an-
nuo non superiore a 2
milioni di euro. Una
mozione impegna il
Governo ad una ridu-
zione di tutte le ali-
quote Iva vigenti (in
particolare quella
ordinaria), mentre
un’altra mozione impegna il Governo nella
tutela del Made in Italy per difendere le pic-
cole aziende italiane. È stata presentata
una risoluzione contro l’obbligo di utiliz-
zare il POS negli esercizi commerciali ed
infine un’interpellanza contro la restitu-
zione degli sgravi contributivi (dal 30 al
10%) su cui hanno fatto affidamento le PMI
che in passato hanno assunto lavoratori
iscritti alle liste della cosiddetta “piccola
mobilità”. Carla Ruocco, Camera M5S
Aiutare le piccole imprese ecco le nostre proposte
È necessario per noi cittadini capire, al di fuori degli slogan, cosa c’è veramente nella riforma costituzionale del Governo. Vedia-mo. Superamento del bicameralismo per-fetto e aumento dei poteri del governo: il Senato non sarà abolito, ma svuotato delle sue funzioni. Non sarà più eletto dai cittadini, ma frutto di vere e proprie nomine (le chia-mano “elezioni indirette”) tra consiglieri re-gionali e sindaci, che potranno fruire dell’im-munità parlamentare. Le procedure bicame-rali restano solo per leggi elettorali, costitu-zionali e sui diritti fondamentali. La prospet-tiva che un Senato di nominati possa mettere mano a quelle materie non ci rasserena. E con la nuova “ghigliottina”, il governo potrà dichiarare urgente qualunque sua proposta di legge: trascorsi 60 giorni dovrà essere votata tal quale, senza alcuna possibilità di modifi-ca. Il Senato potrà sempre esprimere un pare-re su qualunque legge approvata alla Camera, bloccandone la promulgazione, anche stru-mentalmente. Il Senato conterà 100 mem-bri, la Camera 630: con questo squilibrio, il governo - pensate al premio di maggioranza che otterrebbe alla Camera - potrà eleggere i più importanti presìdi di garanzia democrati-ca (Presidente della Repubblica, CSM e Cor-te Costituzionale). Revisione degli strumen-ti di democrazia e partecipazione: anziché stimolare la partecipazione dei cittadini al processo legislativo, hanno ulteriormente aumentato il numero di firme necessarie alla presentazione di disegni di legge d’iniziativa popolare (da 50 a 150mila, senza imporre limiti di tempo alla discussione in Parlamen-to) e di referendum (da 500 a 800mila). E il tanto sbandierato referendum propositivo? Non pervenuto. Riforma del Titolo V: la riforma presenta una revisione delle compe-tenze di Stato e Regioni, riportando allo Stato alcune competenze esclusive per materie sul-le quali le Regioni, forse per tutelare interessi dei propri cittadini, avevano opposto resi-stenza. Vito Crimi, Senato M5S
Il Reddito di Cittadinanza garantisce la
dignità dell'individuo con l'obiettivo di rein-
serirlo nella vita sociale e lavorativa del pae-
se al fine di migliorare l'intera occupazione.
Cosa prevede? Questa proposta garantisce al
beneficiario il raggiungimento di un reddito
annuo netto pari a € 7.200 (600/mese). Inol-
tre garantisce, ai nuclei familiari con più di
un membro idoneo a ricevere il reddito, un
corrispettivo di 600€x1 membro, 1000x2,
1330x3, 1630x4, 1900x5, 2160x6, 2400x7.
Chi ne beneficia? Chi ha compiuto 18 anni
ed è residente sul territorio nazionale, chi
percepisce un reddito inferiore a € 7.200 net-
ti/anno. Hanno diritto al reddito o all’integra-
zione della pensione gli adulti in età non la-
vorativa. I giovani tra i 18 e i 25 anni che
fanno parte del nucleo familiare se studiano o
sono disponibili al lavoro. Come si ottiene?
Su domanda del singolo al Centro per l’Im-
datore di lavoro che assume a tempo indeter-
minato, ottiene incentivi (€ 7200) per 12 me-
si. Obblighi del beneficiario: è previsto l’ob-
bligo di prestare 4 ore di volontariato in atti-
vità utili alla collettività con progetti del co-
mune (compatibilmente se anziano e inabile);
svolgere con continuità l’azione di ricerca del
lavoro; sostenere colloqui o prove di selezio-
ne attinenti alle competenze certificate. Cau-
se di decadenza per il beneficiario: se si
sostengono più di 3 colloqui di selezione con
palese volontà di ottenere esito negativo; se si
rifiutano, durante la disoccupazione, più di 3
proposte congrue d’impiego; se si recede sen-
za giusta causa dal contratto di lavoro, per
due volte nel corso dell’anno; le madri o i
padri fino al compimento del terzo anno di età
dei figli sono esonerati dalla ricerca del lavo-
ro. Questa è la bozza di proposta del Movi-
mento 5 Stelle. Luigi Iovino
Con il decreto “Del Rio” le province ver-
ranno svuotate delle deleghe e degli at-tuali consiglieri, sostituiti da nuovi mem-bri, tra cui il sindaco del capoluogo e i con-
siglieri decisi in base al numero di abitanti dei paesi della provincia (idem per le città metropolitane). I nuovi membri non perce-piranno indennità, ma i risparmi previsti
finiranno qui, anzi potrebbero vanificarsi per i costi burocratici e il riordino del per-sonale. Un tale passaggio di deleghe non si
risolve col trasloco di un ufficio, ed i di-pendenti che verranno trasferiti alle regio-ni (più che ai comuni), quando si rinnove-
rà il contratto potrebbero addirittura percepire il 10-15% in più. Inoltre, per la prima volta, il nuovo consiglio verrà eletto da sindaci e consiglieri dei comuni della
provincia, togliendo il controllo diretto
del cittadino. Giacomo Oliveri
piego, allegando: copia modello ISEE e au-
todichiarazione redditi percepiti e percepibili
dell’anno in corso in cui si presenta la do-
manda. Erogazione ed incentivi: viene ero-
gato dall’INPS e riscosso presso gli uffici
postali (contanti, accredito o carta pregata). Il
Temi dal blog www.ilmovimentodeicittadini.it
Carta riciclata Carta riciclata e senza aiuti di Statoe senza aiuti di Stato
Reddito di cittadinanza: la nostra proposta Il grande bluff delle
Province cancellate
Ai mille giorni noi proponiamo mille ore
Luigi Di Maio, Vicepresidente Camera
scire dalla crisi, far ripartire il paese.
Frasi che sentiamo ripetere quotidia-namente dal Governo Renzi, che ci ripete-vano Letta e il Governo dei tecnici di Mario Monti. Migliaia di parole al vento e nessun atto concreto. Nessuna azione che faccia ri-partire il paese, si continua a guardare al pro-fitto politico immediato, a breve termine, e non ci si preoccupa di creare un'Italia diver-sa. Lo ripetiamo da oltre un anno e non ci fermeremo finché non riusciremo a dare un'opportunità di crescita reale, concreta, duratura al nostro paese. Lo dobbiamo ai milioni di cittadini che credono in noi, ai nostri figli. Il Movimento 5 Stelle è diverso dagli altri partiti perché non ragiona in ter-mini di profitto politico. I portavoce a 5 stel-le lavorano per il bene degli Italiani. È que-sto l'unico profitto che ci interessa. Per far ripartire il paese bisogna programmare nel lungo periodo, sfruttare i fondi europei e partire subito con il reddito di cittadinanza. Operando con oculatezza, senza fare false promesse ricostruiremo l'Italia. Ci vuole re-sponsabilità, non scenette di cabaret. Siamo un Paese pieno di risorse non sfruttate, bloc-cato da interessi politici e da potentati eco-nomici. Sono questi i fardelli di cui ci dob-biamo liberare. Ai mille giorni di Renzi, noi
proponiamo mille ore, quaranta giorni. Tre cose subito: taglio dell'Irap alle impre-se, aumento delle pensioni tagliando quelle d'oro e reddito di cittadinanza. I soldi li prendiamo dalla tassazione del gioco d'az-zardo, oggi ai minimi europei, e dal taglio vero delle province e degli sprechi. Da qui a pochi mesi avremo un'importante possibilità: entrare nei consigli regionali di regioni come la Campania, la Puglia, la Calabria. Chiun-que tra gli iscritti al Movimento sarà eletto potrà diventare un tassello fondamentale nel-la costruzione di un'Italia migliore.
La Costituzione
voluta da Renzi
Il M5S obbliga il Governo ad Il M5S obbliga il Governo ad avviare il vuoto a rendere per gli esercizi avviare il vuoto a rendere per gli esercizi commerciali (birra e acqua) entro 6 mesicommerciali (birra e acqua) entro 6 mesi
Per partecipare contattaci su Facebook oppure scrivi a [email protected]
Ci fanno credere che la colpa dei nostri guai è la Carta Costituzionale e non gli uomini che in questi anni l’hanno tradita
Uno Stato più leggero che attraverso gli Enti Locali lasci spazi e libertà ai corpi sociali intermedi
Le larghe intese riportano indietro il testo di legge. Di Matteo: “occasione persa”
Non siamo né di Destra né di Sinistra ma siamo Avanti e vogliamo Volare Alto
Il 416 ter, una norma antimafia per punire lo scambio elettorale politico-mafioso
Premiare i virtuosi e creare una vera concorrenza tra le compagnie
Elaborato un testo di legge frutto della collaborazione dei cittadini
Cannabis Cannabis Le proposte del M5SLe proposte del M5S
ciò nemmeno i partiti politici, possono sot-
trarsi al controllo dello stato di diritto,
diventare Stato nello Stato come di fatto è
avvenuto nell'Italia partitocratica. Si può ri-
pensare l'intera articolazione dello Stato sul
territorio, si può riprogettare la stessa archi-
tettura delle istituzioni statali, perché l'Italia
del 2014 percorre le distanze in tempi diver-
si, domina gli spazi in modi e con strumenti
altri. Ed allora il nostro stare insieme, con-
scio del dover combattere burocrazie ple-
toriche ed insostenibili, relativamente a
quanto prescritto nel famoso titolo V, do-
vrà tradursi in un più leggero e funzionale
articolarsi dello Stato attraverso gli enti
locali sul territorio, in cui lo Stato lasci spa-
zio e libertà ai corpi sociali intermedi, senza
cessare di vigilarli, affinché non deraglino
dalla giusta direzione, quella posta dai valori
di democrazia, rispettosa delle libertà dei
singoli e dei gruppi, appunto nella nostra
Carta. Nicola Morra, Senato M5S
In questi mesi il dibattito è stato feroce,
ma al tempo stesso falso, perché tutto era
stato già deciso: si doveva far credere che
la responsabile di tutte le nostre sciagure
fosse la Carta Costituzionale, mentre son
gli uomini che l'hanno tradita e la tradiscono
i veri responsabili del drammatico stato di
crisi in cui versa il paese. Ed allora la mia
Costituzione riprende i principi per come
sono stati stabiliti dai nostri Costituenti,
assegnando centralità indiscussa all'art.3
(Tutti i cittadini hanno pari diritti), perché
una società che voglia tendere alla giustizia,
deve assicurare pari opportunità. A tutti, nes-
suno escluso! Poi, dopo aver enunciato con
evidenza i principi, mi impegnerei affinché il
vero problema della nostra Carta venga risol-
to, intervenendo sulle cause antropologico-
culturali che hanno indebolito fin da subito la
nostra Costituzione: la mancanza di effettivi-
tà, l'esser cioè enunciata, ma non applicata.
Per far questo si deve intervenire anche
sull'impianto complessivo delle regole, preci-
sando che nessuno, a cominciare dai partiti
e dai parlamentari, per arrivare ai mem-
bri dell'esecutivo, si può considerare legi-
bus solutus, al di sopra della legge, come
invece di fatto troppe volte constatiamo. Per-
Il diavolo si nasconde nei dettagli, lo scam-
bio politico-mafioso nei cavilli, commi e pa-
ragrafi. La legge in questione è la 416 ter:
non serve essere esperti di diritto penale per
capire che si tratta di una norma, almeno nel-
le intenzioni, antimafia. Il fine conclamato
dovrebbe essere quello di punire “lo scambio
elettorale politico-mafioso”. Sulla carta è
tutto perfetto, anche perché tale legge è nata
grazie alla fondamentale attività della società
civile, attraverso associazioni come “Riparte
il Futuro”, “Libera” e “Gruppo Abele”. I
parlamentari del Movimento 5 Stelle sono
sempre stati tra i più attivi nel recepire e
portare avanti le istanze antimafia che hanno
portato alla modifica della 416 ter. A Luglio
2013, il disegno di legge arriva alla Camera
con una nuova definizione di scambio politi-
co-mafioso: “procacciamento di voti […] in
cambio dell’erogazione di denaro o di altra
utilità”. In pratica si colpisce non solo il
politico che paga in cambio di consensi
elettorali, bensì anche quello che offre al-
tre ricompense: sblocco di appalti, nomine
ed assunzioni, varianti ai piani regolatori e
simili. A Gennaio 2014 il testo è decisamente
migliorato al Senato: per far scattare il reato
non è più necessario che lo scambio avvenga
effettivamente, ma è sufficiente la sola pro-
messa di scambio e le pene vengono aumenta-
te da un minimo di 7 ad un massimo di 12
anni. Durante questa votazione non si ha
più l’unanimità come nella precedente: il Pdl
si defila e si astiene insieme a NCD. È un se-
gnale chiarissimo e, in tempo di larghe intese,
il PD renziano non tarda a far saltare il banco:
la legge compie un deciso balzo all’indietro.
Ad Aprile, alla Camera, quando tutto sarebbe
pronto per l’approvazione definitiva, si ritorna
al testo originario, quello che non punisce “la
promessa” di scambio, ma solo lo scambio
effettivo. Le grandi intese non conoscono
ostacoli e, dopo le lentezze iniziali, in soli 13
giorni il provvedimento è convertito in legge.
Il pm Di Matteo parla di “occasione persa”,
Libera critica la riduzione delle pene, ma l’al-
leanza Renzi-Berlusconi ne esce tremenda-
mente rafforzata. Stefano Severi
La nostra volontà è
creare vera concor-
renza all'interno
del mercato RC
AUTO (e moto)
con l'obiettivo di
ridurre i costi per
gli utenti. Il Dise-
gno di Legge che
abbiamo presenta-
to in Senato nasce
dal popolo e non
dalle chiuse stanze delle lobby assicurative.
Ci sono stati centinaia di attivisti del Mo-
vimento Cinque Stelle che in questi mesi
hanno contribuito a rendere possibile
questo miracolo, che hanno sfidato il
freddo e la pioggia pur di informare ed
ascoltare i cittadini sul tema. Oggi quelle
voci, quei giorni dedicati ad informare ed
ascoltare sono arrivati in Senato. Il M5S ha
seguito il suo metodo: dare voce ai cittadini.
Sull’onda di questa forte azione del M5S in
materia RCAUTO, di recente, anche il PD
ha annunciato l’arrivo di un progetto di leg-
ge in materia, con
evidenti contraddi-
zioni e disonestà
intellettuali. Racco-
gliendo per esem-
pio firme su una
norma precedente-
mente da essi stessi
bocciata in Parla-
mento. Il M5S in-
tanto è andato libe-
ro da compromessi
per la sua strada e ha tracciato le linee guida
per affrontare il caro RC AUTO. Il nostro
disegno di legge, scaturito dai disagi e bi-
sogni dei cittadini, è tutto teso a porre
norme che limitino lo strapotere delle as-
sicurazioni nella creazione delle tariffe,
premiare finalmente i virtuosi che al mo-
mento pagano il prezzo delle disonestà
altrui, creare i presupposti affinché lo Stato
torni al suo ruolo di garante dei cittadini. Le
forze politiche che hanno vero interesse a
favorire i cittadini ora votino la nostra pro-
posta! Sergio Puglia, Senato M5S
Il 18 maggio del 2012 nasce il M5S Baghe-
ria: un gruppo desideroso di legalità, traspa-
renza, partecipazione, informazione. Il mee-
tup (circa 70 persone) lavora sul territorio con
i cittadini. Il 21 marzo 2014, con la sfiducia al
sindaco Lo Meo, si è aperto lo spiraglio che
ha portato, lo scorso giugno, all’elezione di
Patrizio Cinque e del suo gruppo. Dopo 100
giorni di amministrazione, il M5S può dire di
aver raggiunto degli obiettivi importanti: nuo-
va gestione rifiuti, che darà decoro e farà ri-
sparmiare la città; gara per realizzazione di
loculi cimiteriali; escussione di circa 800.000
euro e recupero progetti del sociale; iter
P.R.G., piano di commercio-aree pubbliche e
pubblicitario; manutenzione stradale, attiva-
zione ufficio repressione, normalizzazione iter
evasione pratiche ufficio tecnico; fruibilità
zona Arco Azzurro (meta turistica); infrastrut-
ture scolastiche; censimento amianto e disca-
riche abusive; progetto mercato pescato e
svincolo autostradale; nuovo Segretario Gene-
rale e atto di interpello per nuovi dirigenti.
“Per rompere con il passato –dichiara il sinda-
co Cinque- affronteremo rischi e pericoli sen-
za la paura di fare scelte impopolari. Voglia-
mo una città normale, che lasci mafia e illega-
lità ai margini”. M5S Bagheria
Il MoVimento 5 Stelle ha presentato alla Ca-
mera una proposta di modifica al testo unico
delle leggi in materia di disciplina degli stu-
pefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione,
cura e riabilitazione dei relativi stati di tossi-
codipendenza che “mira a concentrare l’azio-
ne di contrasto sulle sostanze e sulle condotte
di maggiore pericolosità, stabilendo al con-
tempo regole certe circa la produzione ed il
consumo delle sostanze meno pericolose col-
mando in tal modo una carenza normativa
che ha demandato alla giurisprudenza e de-
manda alla magistratura la determinazione,
caso per caso, delle condotte non penalmente
rilevanti.” L’obiettivo del M5S è distinguere
le sostanze psicotrope, incapaci di creare di-
pendenza, come la marijuana o la cannabis
indica, dalle droghe pesanti che creano di-
pendenza, come la cocaina o l’eroina, diver-
sificando le sanzioni. Nadia Massa
Un emendamento del M5S (approvato) ha
ottenuto la sospensione, per il 2014, delle
cartelle esattoriali per professionisti e impre-
se che vantano crediti nei confronti della
Pubblica Amministrazione (PA), a condizio-
ne che la somma sia inferiore o pari al credi-
to e che i crediti siano certificati secondo le
modalità di cui ai D.M. Economia del 22
Maggio e 25 Giugno 2012. Per imprenditori
e professionisti si tratta di un’importante boc-
cata d’ossigeno. L’approvazione di un altro
emendamento del M5S ha ottenuto, inve-
ce, che le imprese che beneficiano di con-
tributi pubblici debbano restituire i con-
tributi ricevuti se, entro 3 anni dalla conces-
sione degli stessi, delocalizzano la propria
produzione dal sito incentivato ad un paese
non appartenente all’Unione Europea, con
una riduzione del personale di almeno il
50%. Chapeau! Fabio Liguori
Il progetto del Volantone nasce dal basso grazie
alla partecipazione ed al contributo economico
volontario e gratuito di decine di attivisti. È uno
strumento informativo che vuole far conoscere
le attività del Movimento a tutti quei cittadini
che non usano abitualmente internet. Ad oggi,
grazie alla rete, è distribuito in 18 regioni dai
gruppi territoriali che hanno aderito.
Abbiamo bisogno di contributi per ridurre le
spese di stampa. Dona anche tu con un con-
tributo volontario mediante bollettino postale
sul conto corrente postale 1020498505
Sospensione delle Sospensione delle cartelle esattorialicartelle esattoriali
I primi 100 giorni di I primi 100 giorni di
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Federico Pizzarotti, M5S Sindaco di Parma, elenca gli interventi a sostegno dello sviluppo
Debito pubblico ridotto del 37%, riduzione canone Cosap, riduzione tassa sui rifiuti, aumento presenze turistiche
Un’azienda strategica per il Paese e per le nostre comunicazioni rischia di essere regalata
Questo non è l’organo ufficiale del Movimento 5 Stelle, ma uno strumento per portare le informazioni fuori da internet
La Rai è costretta a vendere per fare cassa. Prelevati i soldi del canone per coprire la manovra dei famosi 80 euro
Introdotto il vuoto a rendere grazie ad un emendamento del M5S
Una serie di provvedimenti approvati in Commissione Ambiente
con la promozione delle proprie eccellenze,
della cultura, della storia e della tradizione.
Ma ha anche scelto di investire fondi per ripo-
polare il centro storico di negozi che fanno di
Parma una terra preziosa e di folclore: nel
2013 abbiamo stanziato 150 mila euro di
compensazione per l’apertura di nuove at-
tività, in uno dei quartieri più caratteristici
di Parma. Attraverso quest’investimento so-
no state aperte in centro storico sette nuove
attività gastronomiche: sette famiglie con un
nuovo lavoro hanno ridato vita a quei negozi
che prima avevano le saracinesche abbassate.
In un periodo storico in cui il denaro è sempre
meno – a Parma, in quattro anni, i trasferi-
menti statali sono stati ridotti del 51%! – a
fare la differenza sono le idee. È su questo che
il MoVimento 5 Stelle deve lavorare: sulle
idee, perché ampliano la sfera culturale delle
Comunità, permettendo alle nostre famiglie e
alle nostre città di aggrapparsi ad una nuova
speranza, quella di rivedere il rilancio dell’Ita-
lia. Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma
Il debito del Comune di Parma è stato ri-
dotto del 37%, raggiungendo i livelli pre-crisi
del 2007: un risultato fino a due anni fa inim-
maginabile. Nel turismo siamo tornati a
mettere il segno “più”, registrando nel 2014
un aumento del 7% di presenze, mentre nel
2013 sono aumentati gli arrivi del 6%. La
Tari, tassa sui rifiuti imposta dal governo cen-
trale, a Parma vedrà un abbassamento
(rispetto al 2013) del 28% per i negozi non
alimentari, mentre avrà un maggior onere per
le Banche e per i Centri Commerciali. Non
solo: a tutela degli esercenti abbiamo ridotto
del 20% il canone Cosap (canone di occupa-
zione del suolo pubblico), salvaguardando
così gli interessi dei nostri piccoli commer-
cianti. Tutto questo significa che se il Co-
mune in cui abitate mira a proteggere il
commercio tradizionale e, di conseguenza,
rilanciare l’attività economica delle piccole
imprese, può farlo. Basta volerlo, ma sia
chiaro: il Municipio si muove all’interno di
uno spazio che non permette di arrivare ovun-
que, sia per competenze che per poteri. Ma in
un mondo sempre più globalizzato e svenduto
alle multinazionali, difendere il nostro territo-
rio è un dovere oltreché un diritto. Da più di
due anni il Comune di Parma ha imposto
una variazione di tendenza, scegliendo di
salvaguardare il piccolo commercio a disca-
pito dei grandi centri commerciali (ahimè
troppi nel territorio), di rilanciare il turismo
Grazie al MoVimento 5 Stelle i contribuenti
possono destinare, attraverso la dichiarazio-
ne dei redditi barrando l’apposita sezione
“Stato”, l'8x1000 dell’Iperf all'edilizia sco-
lastica, che rappresenta ormai da troppi anni
un'emergenza nazionale nel nostro paese.
Infatti, grazie a questo emendamento alla
legge di Stabilità 2014, è stata introdotta
anche la categoria "edilizia scolastica". Gli
interventi riguarderanno la ristrutturazione,
il miglioramento, la messa in sicurezza, l'a-
deguamento antisismico e l'efficientamento
energetico degli immobili adibiti all'istruzio-
ne scolastica pubblica. Desideriamo precisa-
re che, contrariamente a quanto affermato da
alcuni, tale emendamento è frutto e merito
dei membri del MoVimento 5 Stelle in com-
missione Cultura alla Camera, pertanto non
può essere attribuito ad altra forza politica in
Parlamento. Tommaso Primo Malerba
E alla fine sta succedendo esattamente ciò che
denuncio da tempo. Raiway verrà quotata in
borsa. Il 49% del capitale della società che
possiede e gestisce gli impianti di trasmissio-
ne del segnale radiotelevisivo nel nostro Pae-
se finirà sul mercato. Quando in Commissio-
ne di Vigilanza affermai che questa sarebbe
stata la quota, molti deputati e senatori mi
attaccarono. Oggi invece c'è chi versa lacrime
di coccodrillo. Vendiamo uno degli ultimi
asset strategici italiani. Le antenne di Raiway
formano una rete capillare e moderna costrui-
ta con le tasse degli italiani. La Rai è costretta
a vendere per fare cassa. Il governo è interve-
nuto in modo incisivo sul bilancio 2014 prele-
vando 150 milioni di euro dalle risorse del
canone per assicurare parte della copertura
finanziaria della famosa misura degli 80 euro.
Intanto, però, i cittadini vedono portarsi via
un'infrastruttura fondamentale per il nostro
Paese, decisiva anche per ragioni di sicurezza
nazionale. Parliamo di 2.300 postazioni, oltre
1.800 strutture dislocate su tutto il territorio,
più di 150 torri, 600 tra ingegneri e tecnici:
un patrimonio ancora saldamente in mano
pubblica, costruito grazie al lavoro e ai soldi
di tutti i cittadini. Dal taglio dei 150 milioni
ai primi step per la quotazione in borsa, sono
trascorsi pochi mesi. Tutto è avvenuto veloce-
mente. Ma se si decide di vendere con queste
tempistiche, il prezzo di mercato non può che
scendere. I potenziali acquirenti sono perfet-
tamente a conoscenza dell'esigenza immedia-
ta di liquidità della Rai e non si può non ri-
flettere sul rischio di svendita. Inoltre sappia-
mo già come finiscono storie come questa in
Italia: l'ingresso del privato, anche con quote
minoritarie, comporta di fatto una perdita di
controllo da parte del pubblico. A questo pun-
to c'è qualcuno che riceverà un regalo? Me-
diaset (c'era anche questo nell'accordo tra
Berlusconi e Renzi al Nazareno?), Sky, Cairo,
un'azienda di telecomunicazione, una banca?
Perché un bene pubblico di tale importanza
strategica deve finire in mano privata? Possi-
bile che non si capisca la gravità di ciò che
accade? Indignarsi dopo sarà sempre troppo
tardi. Roberto Fico, M5S Presidente Com-
missione Vigilanza Rai
In Commissione Ambiente
è stato approvato il Colle-
gato Ambientale con 7 arti-
coli proposti dal M5S. Gra-
zie al lavoro dei Parlamen-
tari a 5 stelle, entro sei mesi
il governo dovrà predispor-
re la sperimentazione per il
Vuoto a Rendere (per il
vetro) negli esercizi com-
merciali. Un piccolo passo
verso la riduzione dei rifiuti
e il riutilizzo dei contenito-
ri. Inoltre è stata vietata su
tutto il territorio nazionale
la tecnica del Fracking, con responsabilità
penale per gli amministratori in caso di vio-
lazione. Tale tecnica, attraverso la trivella-
zione, consente di ricercare risorse naturali,
provocando spesso disastri ambientali. Im-
portante anche il divieto per un incenerito-
re di bruciare rifiuti provenienti da altre
regioni che mette così un freno agli sposta-
menti dei rifiuti sul territorio nazionale.
Nuove regole anche per lo smaltimento dei
rifiuti oleosi che potranno
essere sversati nell'impianto
fognario solo dopo tratta-
mento e solo se le olive in
questione hanno provenien-
za regionale. Una novità
assoluta è rappresentata
dalla Valutazione di Im-
patto Sanitario. In pratica,
prima di autorizzare un
nuovo impianto verrà effet-
tuata un'analisi dell'impatto
sulla salute dei cittadini. Le
case mobili, in luoghi di
pregio e turistici, avranno
bisogno di autorizzazione per evitare che si
creino veri e propri villaggi non autorizzati.
Sull'abusivismo edilizio: le amministrazioni
dovranno pretendere il pagamento delle san-
zioni in caso di abusi e, se non lo faranno,
gli stessi amministratori saranno ritenuti re-
sponsabili pagando personalmente. Il M5S
vigilerà affinché il testo approvato in
Commissione non venga stravolto durante
il dibattito parlamentare. Fabio Liguori
Renzi e Berlusconi, bloccando il Parlamento
con pseudoriforme costituzionali, impedisco-
no di affrontare le vere emergenze del Paese:
lavoro ed ambiente. I dati del Comitato di In-
dagine sulla Green Economy affermano che
ogni miliardo di euro investito nella riquali-
ficazione energetica degli edifici crea 15mila
POSTI DI LAVORO. Con lo stesso investi-
mento, le fonti fossili creano solo 500 posti di
lavoro! Pertanto invece di spendere 43 Miliar-
di per grandi opere, fonti di corruzione e tan-
genti, tale cifra si potrebbe investire per rea-
lizzare interventi necessari a ridurre devasta-
zione ambientale e dipendenza energetica,
creando inoltre 645mila posti di lavoro! Il
M5S ha proposto ed ottenuto di aumentare
dal 55 al 65% la defiscalizzazione per gli
interventi di riqualificazione energetica. Il
CRESME ha certificato 340mila posti di
lavoro grazie a questo provvedimento! Se
una forza di opposizione riesce ad ottenere
questi ottimi risultati per il bene comune, cosa
potrebbe fare, in breve tempo, se fosse al go-
verno? Giuseppe Capurso
L’economista americano Theodore Levitt
sosteneva che “il futuro appartiene alle
persone che vedono le possibilità prima
che diventino ovvie”. Ebbene, una delle
possibilità che nel tempo è stata individuata
per provare a combattere la crisi economica
e a liberarsi dal debito pubblico è quella
offerta dall’utilizzo di una moneta comple-
mentare all’euro, ma priva della sua carat-
teristica principale: l’euro viene creato dal
nulla dalle banche e poi prestato con un in-
teresse agli Stati, alimentando così il debito.
Questa moneta complementare, infatti, non
si presta, perché viene regalata, non ha un
tasso di interesse e il suo valore viene stabi-
lito di volta in volta dai cittadini tra loro,
scambiandosi prestazioni e produzioni loca-
li; una moneta, insomma, che torna all’uso
originario del danaro, quello cioè di essere
solo un mezzo per effettuare gli scambi.
Questa moneta complementare si chiama
SCEC (Solidarietà Che Cammina) e rappre-
senta la riduzione di prezzo che gli associati
al circuito Arcipelago SCEC decidono di
riconoscersi reciprocamente. All’atto
dell’associazione il socio ordinario, colui
cioè che offre beni o servizi, comunica la
percentuale di riduzione che offrirà agli altri
soci. Questa riduzione di prezzo è simboleg-
giata da un buono sconto cartaceo che ha un
rapporto di 1:1 con l’euro, ma non è conver-
tibile, poiché rappresenta solo la riduzione
di prezzo offerta agli associati. In questo
modo, l’acquirente fruitore degli SCEC si
reca in un negozio che accetta SCEC al 10%
della spesa, acquista beni per 10€ e pagherà
la somma di 9€ + 1 SCEC; il titolare del
negozio, a sua volta, si recherà presso un
altro negozio che accetta SCEC al 10%, ac-
quisterà beni per 20€ e pagherà la somma di
18€ + 2 SCEC. E così via! In questo modo
l’acquirente si troverà ad avere un maggio-
re potere di acquisto mentre i commercianti
non avranno “bruciato” lo sconto fatto, co-
me accade normalmente, ma monetizzeranno
e potranno così spenderlo a loro volta, fa-
cendo rimanere la ricchezza nel proprio ter-
ritorio. Elvira Santaniello
Scec: la moneta Scec: la moneta complementarcomplementaree
Cosa si poteva fare Cosa si poteva fare con gli 80 eurocon gli 80 euro
Ambiente e Lavoro un Ambiente e Lavoro un intreccio di proposteintreccio di proposte
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Aerei F35Aerei F35 ne basta uno per ne basta uno per ne basta uno per
realizzare un realizzare un realizzare un grande ospedalegrande ospedalegrande ospedale
Prevenire malattie neonatali porta ad una notevole riduzione dei costi della sanità nazionale
Presentato un DDL dalla Senatrice Paola Taverna per lo screening obbligatorio per oltre 40 malattie rare
Mancano i soldi per la scuola? Meglio finanziare con 400 milioni le missioni internazionali
Stampato su carta riciclata e realizzato con la partecipazione di circa 150 gruppi in tutta Italia
L’unica missione che questo Governo dovrebbe finanziare è quella che ha come obiettivo il salvataggio dell’Italia
A Sanremo scatta l’emergenza rifiuti. Il M5S per un futuro senza tumori
Discariche e inceneritori: un problema in tutta Italia
tificare molte malattie prima che queste si
manifestino, salvando la vita di circa 350
bambini. Il ddl vuole eliminare le discrimina-
zioni esistenti tra i vari sistemi sanitari re-
gionali. Ad oggi in Italia, a differenza che in
altri Paesi europei, sono stati avviati pochis-
simi progetti pilota di screening allargato (es.
Toscana). Tra l'altro, la spesa è di 1 € a
malattia, a differenza dell’elevato costo di un
normale trattamento terapeutico che grava
sulle famiglie e sul Servizio Sanitario Nazio-
nale. Praticare lo screening neonatale genera-
lizzato, dunque, porta anche una riduzione
dei costi della sanità. Nonostante il ddl abbia
ricevuto il consenso di tutte le forze politi-
che, il Ministro Lorenzin sembra voler pren-
dere tempo e non rendere operativo lo scree-
ning obbligatorio in tutta Italia. Infatti, non è
stato ancora aggiornato l'elenco delle malat-
tie e i 5 mln di euro stanziati pare siano stati
destinati ad inutili campagne informative.
Paola Taverna, Senato M5S
Una gravidanza normale, un neonato ap-
parentemente sano, le dimissioni dall’o-
spedale; poi i primi sintomi, le corse da un
ospedale all’altro, il progredire dei segni
di una malattia spesso invalidante, in alcu-
ni casi fatale. Spesso la causa è una malattia
metabolica rara, difficile da prevedere ma
potenzialmente facile da individuare nelle
prime ore di vita. Il destino di una vita può
essere racchiuso in una sola goccia di sangue,
quella che viene prelevata e analizzata alla
nascita per effettuare lo screening neonatale
esteso, un esame capace di individuare oltre
40 possibili malattie rare. “Esteso” perché
oggi in Italia lo screening viene garantito a
tutti per tre sole patologie, mentre il controllo
su un numero più ampio di malattie viene
offerto solo a 1 neonato su 4. La Sen. Paola
Taverna ha presentato un DDL che prevede
lo screening obbligatorio su tutta la popola-
zione. In molti neonati insorgono con l'età
malattie gravi ed invalidanti che se non
riconosciute in tempo provocano spesso
gravi handicap permanenti o morte preco-
ce. Lo screening neonatale permette di iden-
Il M5S ha presentato in Parlamento una propo-
sta di legge, alla cui stesura i cittadini hanno
partecipato in rete, che prevede l’abrogazione
di tutti i finanziamenti all’editoria ad eccezione
dei contributi di natura prevalentemente sociale.
Il risparmio (circa 80 milioni di euro all’anno)
verrebbe destinato alla realizzazione di progetti
di start-up in campo editoriale per gli under 35.
Una spinta, di fatto, anche verso la digitalizza-
zione delle attuali testate che si ritroverebbero
sul mercato nuovi progetti editoriali di giovani
aspiranti giornalisti. Si tratta, quindi, di una
proposta concreta che risponde all’esigenza del
Paese di avere un’informazione nuova, libera e
soprattutto indipendente da qualunque forma di
“condizionamento”. Tale proposta di legge,
attualmente al vaglio della Commissione Cultu-
ra alla Camera, potrebbe rappresentare il passo
decisivo verso l’auspicato cambiamento dell’e-
ditoria italiana. Livio Ferraro
Sempre più spesso capita di spendere 50€
avendo la sensazione di non aver comprato
nulla, come se i soldi li avessimo “buttati”.
Bene, questo fa il governo Renzi: butta i no-
stri soldi! Non ci sono soldi per sbloccare gli
stipendi degli insegnanti? Le scuole crollano
o non possono comprare la carta igienica?
Non importa: meglio finanziare con 400 mi-
lioni di euro le missioni internazionali me-
diante il “Decreto Missioni”. Tale decreto
finanzia, ad esempio, la “missione di guerra”
in Afghanistan che è già costata all'Italia la
morte di 53 soldati e oltre 5 miliardi di euro! I
membri della casta politica ci convincono che
è giusto restare in Afghanistan con gli ingan-
ni delle parole, con le truffe semantiche:
cambiano il nome alle cose per farcele di-
gerire meglio. E così, magicamente, la guer-
ra in Afghanistan diventa “missione di pace”,
i bombardieri F35 diventano “sistemi di dife-
sa”, l'IMU diventa “TASI” e Berlusconi di-
venta Renzi: cambia il nome, ma sono la stes-
sa identica cosa. 400 milioni di euro è la cifra
che servirebbe per finanziare, nel 2015, lo
sblocco dei salari delle forze di sicurezza e
dei militari. Secondo voi, oggi, bisognerebbe
investire in Afghanistan o nelle forze di sicu-
rezza italiane? L’Italia potrebbe essere il
Paese più bello del mondo, ma è vittima di
corrotti, corruttori, traditori di ideali, lobbisti,
mediatori stato-mafia, diversamente berlusco-
niani o semplici inetti. L'indignazione è forte
se pensiamo ai fucilieri trattenuti da due anni
in India, esempio lampante dell’incapacità del
governo Renzi di gestire crisi internazionali.
Dato che siamo nella NATO, perché non è
stato detto agli alleati: “aiutateci a riportare a
casa i Marò o domani mattina ce ne andiamo
dall'Afghanistan”? Solo ai lavoratori dell'IL-
VA o al personale di Alitalia vengono impo-
sti gli aut-aut? Nonostante mesi fa il Presi-
dente Renzi abbia detto: “Fuori dal palazzo
c'è disperazione”, non possiamo fare altro che
constatare l’assoluta lontananza di questo
governo dall’unica missione che dovrebbe
finanziare: quella che ha come obiettivo il
salvataggio dell’Italia, un paese distrutto che
ogni giorno continua ad essere depauperato.
Alessandro Di Battista, Camera M5S
“Mi ricordo montagne
verdi”… Così cantava
Sanremo quando non
aveva la puzza sotto al
naso. Dichiarando il
vero, ossia che “dal
letame nascono i fior”,
ha raccolto vegetali
giganti che rendono
sicuramente molto più
dei dischi! Ma la musi-
ca è finita. La discarica
di ponente, sequestrata
su uno dei lotti pronti
da smembrare in
vent’anni al costo di 40
milioni, dopo 37 anni
di attività è ormai piena. I portavoce neoeletti
in consiglio comunale, Paola Arrigoni e Giu-
seppe Riello, confermano che il Comune di
Sanremo non ha il piano B per far fronte
all’emergenza scattata. C’è chi vuole portare
i rifiuti a Savona, senza però dire che coste-
rebbero l’80% in più a 260mila cittadini, e
c’è chi invece vorrebbe approvare un proget-
to biennale. Il M5S
studia e bolla come
nebulose alcune pro-
poste veloci, che non
si sforzano neanche di
copiare idee che già
esistono, come ad
esempio il palazzo di
vetro a Parigi adibito
ad inceneritore. Beppe
Grillo da Genova
(dove la discarica si
paga 4 volte di più di
Milano), insieme a
deputati esperti, chie-
de anche alla Idroedil
di ripensare insieme il
futuro, senza tumori, a norma di legge:
“Cambiate genere. Si vive di Turismo, di
altro, per i figli!” Ai lavoratori che temono
per il posto di lavoro: “Ce ne sarà di più!”.
Intanto Taggia, Comune limitrofo, con la
differenziata “porta a porta” in otto mesi ha
risparmiato 300mila euro e la tassa rifiuti è
addirittura diminuita. Tiziana Pavone
Ultimamente stiamo assistendo di nuovo,
grazie all'appoggio della stampa connivente,
alla disinformazione sugli F35, i cacciabom-
bardieri che tanto vogliono farci comprare.
Molti giornali hanno parlato del dimezza-
mento grazie ad una mozione del PD. Ma
come stanno le cose? Ricordiamo intanto
che il progetto degli F35 nasce dal Centro
Sinistra con D’Alema, ed ora prosegue gra-
zie all’enorme contributo del PD; diversi
miliardi di euro degli italiani sono infatti
destinati a questi cacciabombardieri mentre
ai cittadini si chiedono sacrifici su sacrifici.
Mesi fa avevamo già provato a cancellare
il programma con una mozione che persi-
no alcuni deputati del PD avevano firma-
to, per poi votare contro loro stessi. Ci
hanno persino accusato di populismo quan-
do il documento sui sistemi d’arma, redatto
dalla Commissione Difesa del Movimento 5
Stelle, è stato accolto come uno dei migliori
documenti scritti su questo tema. Oggi ci
tocca sentire ancora di questo ipotetico di-
mezzamento; allora traduciamo in termini
comprensibili quello che dicono gli incanta-
tori del PD: la loro mozione è una blanda
richiesta al Governo di impegnarsi a
“riesaminare” l’intero programma per chia-
rirne criticità e costi con l'obiettivo di di-
mezzare il budget. Già da queste parole si
capisce che l'impegno consiste in un riesa-
me che potrebbe valutare la congruità del
budget se non addirittura aumentarlo!!
Quello di "dimezzare il budget" è solo un
obiettivo ma non un impegno. Tale obiet-
tivo può essere tranquillamente disatteso
con le solite motivazioni. Alcuni numeri
sugli F35: Costo totale: 13 miliardi circa.
Già spesi: 3 miliardi circa. NON ESISTO-
NO PENALI. 1 F35 = 33.750 borse di stu-
dio. 1 F35 = 135 scuole messe in sicurezza.
2 F35 = 1 grande ospedale nuovo. 3 F35 = 1
anno di sostegno alle persone con disabilità.
Luca Frusone, Camera M5S
Committenti: Ass. APS IL MOVIMENTO DEI CITTADINI Dopo aver letto il volantone, non buttarlo. Passalo ad un amico, al tuo vicino di casa o lascialo in un bar. Pas-sa Parola. Volantone realizzato al 100% su carta ricicla-ta. Da una idea di Giovanni Erra con la collaborazione di Silvana Giannuzzi, Tommaso Malerba, Davide Gatto, Giuseppe Capurso, Gennaro Cozzolino, Marco Cuomo
In Commissione Lavoro al Senato il M5S ha inserito all'interno del Jobs Act regole che facilitino la ricerca del lavoro e aiutano il cittadino ad orientarsi nella giungla di offerte tra il settore pubblico e quello privato. Un emendamento approvato in Commissione, che prevede la semplificazione amministrati-va nell'ambito delle politiche attive di lavoro. Attraverso i collegamenti in rete tra Ammini-strazioni Pubbliche e settore, il cittadino che cerca lavoro potrà consultare in tempo reale le offerte di impiego e il numero dei posti disponibili. L'accesso alle informazioni avverrà attraverso l'utilizzo di un unico siste-ma informatico nazionale. E’ un importante passo in avanti verso la riorganizzazione e la semplificazione del mercato del lavoro, che si aggiunge a quello del fascicolo elettronico, più volte proposto dal Movimento 5 Stelle: una curriculum elettronico che contiene tutte le informazioni professionali del cittadino, comprese quelle sulla sua formazione e sulle provvidenze di cui ha fruito o fruisce.
Facilitiamo la Facilitiamo la Facilitiamo la ricerca del lavororicerca del lavororicerca del lavoro
80 milioni di 80 milioni di euro ai giornalieuro ai giornali