Volti nuovi · Madre Teresa di Calcutta diceva: “Ama la vita. ... aderito e che mi ha cambiato la...

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Volti nuovi

Sono medaglia d’oro di tiro a campare.

Nome: Alice

Cognome: Lampis

Da dove arriva: Torino

Outfit preferito: giovanile e comodo per poter correre da una parte all’altra della scuola

Nome: Polke

Cognome: Brehme

Da dove arriva: Biella

Outfit preferito: scuro con vestiti poco appariscenti con cui si sente a suo agio

Nome: Valeria

Cognome: Tagliabò

Da dove arriva: Borgosesia

Outfit preferito: shirt, jeans, maglioni comodi e scarpe da ginnastica o comunque basse, senza tacchi esagerati.

Nome: Francesca

Cognome: Iabichino

Da dove arriva: Modica

Outfit preferito: casual

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Nome: Elena

Cognome: Cantone

Da dove arriva: Lese

Outfit preferito: dipende dalle occasioni ma solitamente o sportivo/ginnico o elegante/classico

Nome: Michele

Cognome: Bellinazzo

Da dove arriva: Biella

Outfit preferito: sicuramente western, perché cresciuto con i film di Eastwood che

Nome: Giuseppe

Cognome: Paternò

Da dove arriva: Cossato

Outfit preferito: casual, preferibilmente di blu che è il suo colore preferito

Nome: Edda

Cognome: Viola

Da dove arriva: Vercelli

Outfit preferito: ricercato e sportivo ma fashion.

Ma il çaldo c’è o ci afa?

Nome: Paolo

Cognome: Forno

Da dove arriva: Biella

Outfit preferito: il costume da bagno

Vivere in una classe

vagabonda

Mi chiamo Sara della 3H e faccio parte di una “classe vagabonda”. Prima di raccontarvi com’è girovagare per la scuola in cerca della propria classe

come se si stessero cercando dei ”Pokemon”

sull’I-phone, premetto alcune cose. Io arrivo dal liceo delle Scienze Applicate di Valle Mosso, dove per due anni mi sono immersa in numeri e formule, avendo come migliore amica la tavola periodica e come compagni di classe dei comici mancati. Quest’estate ho però compreso la mia vera vocazione, così, non sono entrata in convento, bensì sono passata al liceo delle Scienze Umane. Nel mio primo giorno di scuola sono clandestinamente rimasta un paio d’ore nell’aula sbagliata, finché la bidella mi ha illuminato mostrandomi il mio giusto posto all’interno del liceo, rompendo così le solide amicizie che si erano formate durante un cambio d’ora con i compagni dell’altra classe. Arrivo nella giusta sezione e trovo un gruppetto di sole ragazze che ascolta la prof mentre spiega. Tutte femmine? Arrivata da Valle Mosso, dove la concentrazione di testosterone è in percentuale dominante, trovarmi in un ambito tutto al femminile mi stordisce un po’, ma le sorprese non sono finite perché nell’ora successiva scopro che la mia nuova classe è una di quelle che “girano”, ossia vagano per i corridoi come delle anime

in pena alla ricerca di un’aula dove fare lezione. Durante i cambi d’ora la situazione è simile a quella dell’inizio dei saldi in centro Milano: masse di persone tutte schiacciate l’una con l’altra davanti alle entrate dei negozi per aggiudicarsi l’affare migliore. Solo che le persone sono studenti con lo zaino in spalla, ammassati non davanti a delle vetrine ma a delle aule, pronti a scattare per aggiudicarsi il posto migliore, urtando, spalla a spalla, non solo i compagni che in quel momento diventano come Gatlin per Bolt, ma anche con tutti quegli innocenti ragazzi che escono dalla loro aula per andare a fare ginnastica. Una volta riusciti nella temeraria impresa di aggiudicarsi un banco si riprende fiato e solo in quel momento ci si rende conto di quanta umanità abbia respirato dentro quelle quattro mura. Ed ecco tutti che si precipitano ad aprire le finestre alla ricerca di un po’ di aria pura. Infine arriva il docente, in ritardo perché non trova la classe, stremato dal peso dei libri e della conoscenza che si porta appresso. Finalmente la lezione inizia, ognuno pulisce il proprio banco provvisorio dai fastidiosi trucioli di gomma lasciati da studenti distratti, si sta tutti seduti sulle sedie scaldate dal legittimo titolare di quel posto, pronti con la matita in mano per prendere appunti. Il prof si appresta ad accendere la lim e comincia a spiegare… ma la campanella suona: bisogna di nuovo cambiare classe. Sara P.

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Nome: Stefania

Cognome: Paladini

Da dove arriva: Biella

Outfit preferito: casual

Nome: Giulia

Cognome: Longhini

Da dove arriva: Cossato

Outfit preferito: di tutto

La moglie al marito : “il pappagallo non è più nella sua gabbia, come mai?”. “Non so, però ho sentito il gatto parlare”.

Invalsi, bene ma non

benissimo

Come ogni anni il Ministero ha restituito i dati Invalsi relativi alle prove effettuate dalle classi secondi.

Rispetto a tutti i parametri relativi ai dati nazionali i risultati delle nostre classi risultano migliori, mentre la situazione appare molto diversificata quando il confronto è fatto con i solo Licei.

Comunque si può dire che la prova d’Italiano è andata bene per tutti, con un risultato d’Istituto pari a 64,9 quando la media italiana è stata di 57,2 e quella dei soli Licei di 65,2. Tra le classi ha brillato la 2V con 70,9, seguita dalla

2B, con 67,5. Per la prova di Matematica il punteggio medio ottenuto è stato di 57,4, con una media in Italia di 47,9 che però sale per i soli Licei a 55,1.

Qui la classe migliore è stata la 2A, on 73,7, seguita dalla 2V a 72,2

Mentre le differenze tra i risultati delle prove di italiano però sono tutti compresi tra 59 e 70, quelli di matematica passano da 39 a 73, con differenze molto nette tra le classi di scientifico e scienze applicate rispetto a quelle degli altri indirizzi.

Mai una gioia

Da due anni a questa parte, sia sui social che nella vita reale, è iniziata una vera e propria moda: il motto “mai una gioia”. Gli adolescenti ritraggono la loro

vita, usando questo cavallo di battaglia, come un susseguirsi di problemi e

sfortune, sostenendo, appunto, che per loro non c’è mai felicità. Ma siamo sicuri che la nostra vita sia il disastro

che crediamo? Spesso non notiamo tutte le cose belle che ci sono attorno a noi e scambiamo anche il più piccolo problema per una tragedia greca. Una “gioia” non deve essere per forza comprare qualcosa di costoso e alla moda, essere popolari o incontrare qualcuno di famoso. La gioia la troviamo nelle piccole cose: una giornata in famiglia, le prime parole di un bambino, un falò con qualche amico, una chitarra e le stelle. Madre Teresa di Calcutta diceva: “Ama la vita. Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe, amala anche se non è come tu la vorresti, amala quando nasci e ogni volta che stai per morire. Non amare mai senza amore, non vivere mai senza vita.” Spesso mi sono

sentita “sfortunata”, solo perché mia madre non mi lasciava uscire quando volevo o non riuscivo ad ottenere voti alti come gli altri nonostante mi impegnassi. Poi ho iniziato a pensare bene a tutto ciò che avevo e mi sono resa conto che avere una famiglia che mi ama, un tetto sopra la testa e la possibilità di concedermi qualche svago non sono cose che tutti possono permettersi. Ho cercato la gioia al di fuori delle cose materiali e l’ho trovata anche nell’aiutare gli altri, grazie all’associazione di volontariato a cui ho aderito e che mi ha cambiato la vita. Dopo quasi due anni di “ricerca di me stessa” ho capito, finalmente, cosa mi rende felice, e posso dire con certezza che ora “sto bene e provo gioia”. Provo gioia quando i miei tre amici di infanzia si radunano a casa mia per una maratona di film e giochi stupidi, o quando sono con una persona speciale, che mi fa sentire le farfalle nello stomaco. In conclusione, molte volte rincorriamo cose e persone cercando la felicità, quando lei era proprio accanto a noi e ci stava solo aspettando.

Sara

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Guardare le stelle a pancia piena.. Gastronomia.

I primini si presentano

Quest’anno, nell’ambito delle attività di accoglienza è stata introdotta una novità: ai ragazzi di prima è stato chiesto di compilare un questionario su una serie ti temi non strettamente scolastici, ma con una ricaduta sul lavoro delle varie discipline. Ne sono uscite informazioni interessanti anche perché a rispondere sono stati tutti e 193 i nuovi iscritti.

Nuove tecnologie Pochi, meno di 1/10 restano connessi di un’ora al giorno, più o meno la stessa quantità che dichiara di farlo più di 4 ore che,

sommati al 35% che li usa per 3 – 4 ore fanno quasi la metà di forti utilizzatori. L’85% usa Internet anche per la scuola, ma solo il 21% lo fa spesso. Più o meno tutti sanno usare Word (88%) o Power Point (71%), ma già per Excel si scende al 27%. Tra i social il 98 % utilizza WhatsApp, seguito dall’86% che ha un profilo Instagram e dal 62% che frequenta Snapchat. Il capostipite di tutti i social, Facebook, è invece frequentato da meno di uno studente su quattro.

Lingue straniere Il Francese la fa da padrone tra le lingue studiate oltre all’inglese, con il 96% dei studenti. Lontanissime, intorno al 2%, le altre lingue Tedesco e Spagnolo. Ma gli studenti non si sono limitati a studiare lingue straniere sui banchi di scuola: ben il 72% di loro dichiara di vedere Film in lingua straniera e tanti, il 35% sono anche quelli che hanno letto libri, in genere in inglese: il 65% ha poi fatto viaggi all’estero e il 10% ha già sperimentato le vacanze studio. Risultato: quasi la metà ha già sostenuto esami di certificazione linguistica.

I libri Da sempre gli studiosi stabiliscono una relazione tra propensione per lo studio e lettura di libri. Tra i primini solo l’8% dichiara di non leggere mai se non obbligato. Tutto bene? No, perché un altro 60% dice di leggere poco, tra 1 e 5 libri l’anno. I lettori medi (6-10 libri) sono il 14,5% mentre il 18%, leggendo oltre 10 libri l’anno, può considerarsi un forte lettore. Resiste il libro cartaceo, scelto dall’82% del campione: solo il 3% predilige il digitale mentre alcuni li usano entrambi. Tra i generi preferiti stravince il Fantasy, indicato dal 60% del campione, seguito dal giallo al 49% e dal genere romantico (35%). Curiosamente alto anche il numero degli amanti dei romanzi storici (14%) mentre altri genere ottengono meno preferenze.

Lo Sport I campioni di divaining e pantofoling sono circa il 25% del campione: per loro la parola sport è quasi ignota. Più o meno lo stesso numero di

coloro che praticano sport per divertimento/passatempo. Per quasi un allievo su due invece lo sport è una cosa seria e quindi si dedicano ad attività agonistica. L’elenco degli sport praticati è lungo: si va dal calcio (35) al nuoto (una decina) dall’atletica (altri 10) alla pallavolo, ma non mancano altri sporti “minori”.

Loro e la Scienza Visto che due indirizzi sono legati a materie scientifiche una domanda rimandava questo ambito. Hanno vistato Musei della Scienza o della Tecnica il 60% degli intervistati. Un notevole 42% ha letto libri o riviste ad argomento scientifico e un terzo del campione ama guardare documentari sull’argomento. Uno su quattro ha poi partecipato a progetti che implicavano l’uso di laboratori.

Hobby Nel tempo libero quasi a tutti piace ascoltare musica (76%), ma sono tanti anche quelli che suonano uno strumento o cantano (27%). Al posto tra gli Hobby c’è il disegno amato da un alunno su quattro poi uno su otto fa volontariato, uno su dodici danza e uno su venti fa teatro.

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Una frittata così non si ricordava a memoria d’uovo.

Ecco i vostri candidati

Nome e Cognome: Martina Rossi;

Cosa propone la tua lista: AutomobiLista;

-una mascotte -cena per i maturandi -serrature a Valle Mosso -felpe in tempi brevi -braccialetti d’istituto -concorso cori di Natale

-collaborazione Youth Cossato -inno della scuola -corsi di teatro e di cheerleading -festa di carnevale;

Chi era Dario Fo: Un attore;

Racconta un colmo o una barzelletta: Qual è il colmo per un idraulico? Avere una figlia che non capisce un tubo.

…Per la AutomobiLista…R

AP

PR

ESE

NTA

NT

E

Nome e Cognome: Vittoria Achino;

Cosa propone la tua lista:

-panchine all’esterno -carta igienica nei bagni -serrature per le porte a Valle Mosso -feste esterne-gruppo sportivo, teatrale e musicale -orologi nelle classi;

Chi era Dario Fo: Uno scienziato;

Racconta un colmo o una barzelletta: Qual è il colmo per un pizzaiolo? Avere una figlia di nome Margherita.

…Per la Lista Uovo…

RA

PP

RE

SEN

TAN

TE

Nome e Cognome: Eulalia Chen;

Perché vuoi rappresentare il nostro istituto in consulta: Titin ha detto che ce n’è bisogno;

Qual è il ruolo della consulta: è quello di riunirsi in assemblee provinciali di

varie scuole della provincia, ed esporre i problemi della scuola e gestirne le finanze;

Chi era Dario Fo: Uno scrittore e regista;

Racconta un colmo o una barzelletta: Un elefante apre il frigorifero e dice: “E le fante?”

CON

SULT

A

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Oggi sciopero generale dei trasporti. Sarà un venerdì nero. Che probabilmente virerà verso il marrone.

Nome e Cognome: Giulia Sola;

Perché vuoi rappresentare il nostro istituto in consulta: Perché il liceo d i Cossato non viene considerato troppo a livello provinciale e quindi cerchiamo di integrarlo con manifestazioni, incontri ed altro;

Qual è il ruolo della consulta: La consulta è un organo che comprende studenti e professori a livello provinciale che serve a favorire il rapporto tra le scuole biellesi;

Chi era Dario Fo: Un autore;

Racconta un colmo o una barzelletta: Qual è il colmo per un simpatico? Non te lo dico..

CON

SULT

A

Nome e Cognome: Ines Belaeraj;

Perché vuoi rappresentare il nostro istituto in consulta: Per integrare il liceo del cossatese nel biellese attraverso nuove iniziative che cerchino di portare il nostro liceo a un rapporto più ravvicinato con gli altri istituti biellesi;

Qual è il ruolo della consulta: La consulta è quell’organo dell’istituto eletto per favorire rapporti e comunicazione tra istituti;

Chi era Dario Fo: Uno scrittore;

Racconta un colmo o una barzelletta: Ci sono due tizi al cinema che guardano un film comico, uno ride e l’altro no, perché? Perché uno era sordo.

CON

SULT

A

Il vocabolario del

presente -

il caso Ius Soli

Il 13 ottobre 2015 la camera dei deputati ha approvato con una larga maggioranza il disegno di legge 2092 che modificherebbe, se superasse il vaglio del Senato, l’attuale legge 91 sulla cittadinanza risalente al 1992. Inviata al Senato dopo numerose modifiche che ne hanno ristretto il campo di applicabilità, è rimasta bloccata per un anno e mezzo alla commissione affari costituzionali di palazzo Madama, osteggiata dall’opposizione e in particolare da Lega Nord, approdando nell’aula del senato solo il 14 giugno 2017. Tuttavia, la votazione finale non è ancora stata fissata

nel calendario delle sedute dei senatori. L’ultimo atto di questa “battaglia”, sostenuta dal PD e dai partiti di sinistra, sembrava potesse essere la dichiarazione rilasciata a fine settembre dal ministro degli esteri Alfano secondo cui risulterebbe sconveniente votare la riforma a ridosso delle elezioni politiche e della scadenza del mandato di governo. Ma in questo contesto si inserisce lo sciopero della fame indetto per il 3 ottobre, giornata della memoria per le vittime dell’immigrazione (ndr giornata istituita in seguito al naufragio avvenuto a poche miglia dal

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Non sono calvo, ho la riga larga.Alice, Emanuele, Ilaria

porto di Lampedusa di un’imbarcazione libica adibita al trasporto di migranti, che causò oltre 370 morti), da un gruppo di insegnanti e studenti. A muoverli, le motivazioni espresse dal maestro Franco Lorenzoni, attivo da anni nel Movimento di Cooperazione Educativa e nell’ambito della cooperazione internazionale il quale sottolinea come, in quanto

insegnante, non possa accettare di guardare ogni giorno negli occhi quegli oltre 800mila ragazzi che, nati in Italia o arrivati qui da piccoli, non hanno diritto di acquisire la cittadinanza italiana, perlomeno fino ai 18 anni di età e spesso nemmeno oltre, e quindi di godere degli stessi diritti di cui godono i loro compagni italiani.

LA LEGGE ATTUALE – legge 91 del 05/02/1992

La proposta di legge approvata dalla camera il 15/10/2015

A determinare l’acquisizione della cittadinanza è il principio dello IUS SANGUINIS, secondo cui un bambino è italiano se almeno uno dei genitori è italiano, anche se nato all’estero.Ad oggi, chi nasce in Italia da genitori stranieri diventa cittadino, se ne fa richiesta, al compimento del 18esimo anno di età a patto che abbia mantenuto legalmente ed ininterrottamente la residenza nel nostro Paese. Per chi nasce all’estero e fa ingresso in Italia durante l’infanzia, la modalità di acquisizione passa attraverso una burocrazia ingombrante che porta a lunghissime attese e al riconoscimento della cittadinanza al ragazzo in tempi indeterminatamente lunghi. Esistono due casi eccezionali di IUS SOLI previsti dalla normativa attuale secondo cui è italiano chi nasce in Italia da genitori ignoti o Apolidi o viene trovato sul territorio italiano e sia figlio di ignoti.

L’attuale legge lega quindi la sorte delle centinaia di migliaia di bambini e ragazzi nati e cresciuti in Italia a quella dei genitori cui, nel frattempo, il permesso di soggiorno potrebbe scadere.

Introduce una forma di IUS SOLI TEMPERATO accompagnato dallo IUS CULTURAE.

L’acquisizione della cittadinanza continua a non essere automatica, è necessario ne facciano richiesta i genitori del minore o il diretto interessato, una volta maggiorenne, entro il compimento dei 20 anni.Lo Ius Soli temperato prevede che possano ottenere la cittadinanza italiana tutti quei bambini nati in Italia figli di stranieri, tra cui almeno uno residente legalmente in Italia da almeno 5 anni, con un reddito non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale (prestazione economica annua di 5824 € erogata dallo stato a vantaggio di cittadini italiani e stranieri iscritti all’anagrafe in situazioni economiche di disagio che ne facciano richiesta esplicita al comune di residenza, ndr) e che disponga di un alloggio idoneo ai sensi della legge sull’abitabilità.

Secondo la Ius Culturae, invece, potranno richiedere la cittadinanza i minori stranieri nati in Italia o arrivati sul territorio entro il compimento del 12esimo anno di età che abbiano frequentato la scuola italiane per almeno cinque anni e superato un ciclo scolastico completo con relativo attestato finale.

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Lo sai che studiosi di Oxford hanno scoperto che fare molto sesso rende più intelligenti? Non ho capito.

GALLEGGERAI ANCHE TU!

Una storia, un nome, un’ineguagliabile fama: torna dopo 27 anni IT, la storia del famoso pagliaccio assassino di Stephen King, in un remake a cura di Andrés Muschietti. E’ abbastanza scontato dire che subito dopo l’uscita del primissimo teaser del nuovo film, la critica si è nettamente divisa in due: sarebbe stato degno del precedente o solo un enorme flop? Ebbene, sono lieta di annunciare che il regista ha svolto un lavoro semplicemente eccezionale, sbalordendo sia la critica che il pubblico in sala (sottoscritta inclusa). Per chi non sapesse la storia, eccone un breve riassunto: nella piccola cittadina di Derry cominciano a sparire misteriosamente svariati bambini. Tra questi anche George, fratello di uno dei giovani protagonisti, Bill. Quest’ultimo, assieme a un gruppo di ragazzi bullizzati che si fa chiamare“Il Club dei Perdenti”, decide di far luce sulla faccenda e di sconfiggere la creatura demoniaca che, sotto le sembianze di un pagliaccio, sta portando il terrore in città. La storia si divide in due parti: l’adolescenza e l’età adulta, quando i

ragazzi, a 27 anni di distanza, sono costretti a riaprire le vecchie ferite, per eliminare una volta per tutte il temibile Pennywise. Il film lanciato da Andrés tratta solo della prima parte del romanzo di King, affrontando la gioventù dei ragazzi. Le scelte del regista meritano molto, dato che è riuscito ad attenersi al romanzo decisamente più del film precedente, che era stato criticato perché appunto mancava di alcune parti. Inoltre, Muschietti è riuscito in un’impresa veramente difficile, proponendo una versione ancor più noir e terrificante di un personaggio che era già in sé l’icona horror per eccellenza, grazie anche all’interpretazione di Pennywise da parte di Bill Skarsgard, che ce l’ha messa veramente tutta per essere all’altezza del suo predecessore Tim Curry. In conclusione, consiglio vivamente la visione di questo film a tutti i fan sfegatati degli horror, o a coloro che sono rimasti particolarmente legati a questo capolavoro di King: un modo perfetto per passare la serata di Halloween, non ne rimarrete delusi.

L’inarrestabile King

Stephen King: tutti nella propria vita hanno sentito

nominare almeno una volta questo personaggio, o una delle sue molteplici opere. Questo genio della scrittura è infatti una

delle figure più celebri della storia della recente

letteratura: grazie alla sua incredibile abilità e bravura,

King è un mago delle parole, capace di creare mondi e situazioni incredibili, lasciandoti col fiato sospeso fino all’ultima frase del romanzo. Fino ad ora, ha scritto oltre ottanta opere, rigorosamente entrate tutte nella categoria best sellers. Inoltre, molti dei suoi romanzi sono addirittura finiti sul grande schermo: a partire da “Carrie-Lo sguardo di Satana” (tratto dal romanzo omonimo, il primissimo pubblicato da King), rimanendo poi in tema horror con “Shining,”, il terrificante “IT”, o ancora “Misery non deve morire”; ma non solo Horror, dai libri sono stati tratti anche a film meno crudi, come “Il miglio verde”, o ad altri più recenti,

come il nuovissimo “Cell” (uscito l’anno scorso e la cui sceneggiatura è stata curata da King in persona), fino ad arrivare a lavori che giungeranno prossimamente nelle sale dei nostri cinema, come l’attesissimo film ispirato alla serie “La torre nera”. Insomma, la vita di questo scrittore è costellata di opere, talmente tante che è impossibile citarle tutte: quello che pochi sanno in realtà riguarda il passato di questo artista. Passò infatti un’infanzia difficile, segnata dall’abbandono del padre, dall’eterno viaggiare di città in città, e anche da un trauma terribile, causato dalla morte di un amico, a cui Stephen assistette personalmente. Una serie di sfortunati eventi che però non hanno fatto altro che rafforzare lo scrittore, il quale è riuscito a combattere tristezza, rabbia, dolore, paura e un’infinita quantità di emozioni contrastanti, racchiudendole tutte nei suoi racconti, rendendoli così semplicemente unici e inimitabili. Inutile dirlo, Stephen King è veramente inarrestabile e i suoi capolavori verranno ricordati per sempre con onore, incisi eternamente nella storia della scrittura.

Greta

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ORIZZONTALI 1. Programma software per creare altri programmi 11. Termine che non ammette repliche 12. Parte di tragedia o commedia 13. Complesso musicale 14. Metà pera 15. Tra due e quattro 16. Re della Frigia 17. Fratello di Sem 18. Pari in noni 19. Venuta alla luce 20. Illumina di notte 21. Regione della Francia 23. Matita 24. Dai suoi frutti si estrae l'olio

25. Soldati 26. Passeggiate fuori città 27. C'è quello al bersaglio 28. Targa di Enna 29. Seconda moglie di Atamante 30. Le hanno i mulini 31. Questa tronca 32. A noi 33. Residuo della trebbiatura dei cereali 34. Golda, ex premier d'Israele 35. Piccolo fabbricato indipendente 37. Affermazione di una dottrina diversa da quella formulata dall'autorità religiosa

VERTICALI 1. Ortaggi sott'aceto 2. Importante nodo ferroviario del viterbese 3. Il nome del sor Patacca 4. Iniziali di Noiret 5. Antica lingua della penisola anatolica 6. Comprensiva di tara 7. Può essere ... fritta 8. Lo zio degli Spagnoli 9. Un tipo di farina 10. Mendicare 11. Morbose, anormali 14. Fondata su un principio di parità 16. Estensione del braccio 17. Ci sono d'accusa e di vestiario 19. Scende dal cielo come ovatta 20. Fuoco acceso all'aperto 22. Cerimonia religiosa 23. Sono state sostituite in Italia dall'euro 25. Capoluogo lombardo 27. Scialle di lana bianca nella liturgia ebraica 30. Cantante e presentatore 31. Baie, insenature 33. Preposizione semplice 34. Motoscafo d'assalto della Regia Marina italiana 35. Tra Teresa e Sio 36. Direttore Sportivo

Cruciverba

Oggi i veri uomini coraggiosi sono quelli che escono di casa senza guardare la carica del loro smartphone. 10