Ginevra, io ti amo. Io ti amo pi di ogni altra cosa al mondo. Ti amo con tutta la mia anima e il mio spirito, con il mio corpo. La mia mente geme con l'universo quando ti penso e ti penso assai. Io ti amo come amo i ruscelli, le fronde degli alberi, i tuberi. Ti amo come i gatti, i cani e l'argenteria della nonna. Io ti amo come amo tutto. Come amo la merda e come amo l'essere umano in generale. Ma pi di ogni altra cosa, amore mio, io amo me. Amo me stesso. Amo la mano con cui mi masturbo. La mano che mi fa godere. Mi amo Gin, mi amo troppo per darmi a te. Mi amo troppo per darmi al mondo che amo. Ho preso una posizione Gin, la faccio finita. Ho scoperto che donarsi al mondo qualcosa che prima o poi succede, come successo l'altra sera. E' stata una cosa non voluta. Mi dispiace. Allora mi butto gi dal balcone cos mi dono alla mia morte cos che io solo possa toccarmi. Dite al prete di seppellirmi con la mano nelle mutande e le dita avvolte al mio uccello. Addio.

Il prete la lesse a messa la lettera.