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Voglio parlare col dirigente!Conflitto e conflitti a scuola
Incontro conclusivo
Torino – 16 febbraio 2015Relatore: Mauro Doglio
PRIMA PARTErestituzione delle analisi sulle situazioni conflittuali
SECONDA PARTEIndividuazione di strumenti comunicativi
OBIETTIVI
A. ANALISI DELLE SITUAZIONI CONFLITTUALI
GENITORI
Richieste Polemica con gli insegnanti Difficoltà a rispettare le regole Aspettative
COLLEGIO DOCENTI
Difficoltà a coinvolgere gli insegnanti Resistenza ai cambiamenti Mancanza di autonomia Docenti con preconcetti
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Problematiche didattiche
Individuazione Valutazione Margini di discrezionalita’ Difficoltà nell’inclusione
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Comunicazione coi genitori
Tentativi di nascondere Far capire alle famiglie cosa devono
fare Uso che fanno i genitori della qualifica
BES Richieste sulla preparazione dei docenti
B. INDIVIDUAZIONE DI STRUMENTI COMUNICATIVI
1. UN CONTESTO COMPLESSO
2. ANALISI DEL SISTEMA
SISTEMA
Elementi Ruoli Regole Cambiamento /Tempo Equilibrio
3. LOGICA ESPLORATIVA
Evitare i modi barriera Utilizzare le domande per illuminare il
sistema dell’altro Utilizzare metodologie cooperative di
problem solving
EVITARE I MODI BARRIERA
UTILIZZARE LE DOMANDE PER ILLUMINARE IL SISTEMA DELL’ALTRO
INFORMAZIONI
INDICAZIONI
RICHIESTE
Informazioniconvinzioni esperienze abitudini credenze conoscenze pregiudizi timori ricordi progetti …
INFORMAZIONI
INDICAZIONI
RICHIESTE
Informazioniconvinzioni esperienze abitudini credenze conoscenze pregiudizi timori ricordi progetti …
INFORMAZIONI
INDICAZIONI
RICHIESTE
Informazioniconvinzioni esperienze abitudini credenze conoscenze pregiudizi timori ricordi progetti …
UTILIZZARE METODOLOGIE COOPERATIVE DI PROBLEM SOLVING
Da insistere A rendere possibileInvece di
Dare molte informazioni
Chiedere che informazioni hanno
Dare subito informazioni e consigli
Chiedere cosa hanno già fatto e cosa hanno pensato di fare
Insistere sulle nostre proposte Esplorare difficoltà e
ostacoliSottolineare quello che non condividiamo Valorizzare i
comportamenti positivi
Eccedere in rassicurazioni Chiedere quali timori hanno
4. PUNTEGGIATURA
<<Marco>>, dice Giovanni, <<è tonto>>.
Marco dice: <<Giovanni è tonto>>.
5. PROTEGGERE LE RELAZIONI
PROPOSTA RELAZIONALEOgni volta che si comunica ci sono messaggi che riguardano il contenuto del discorso e messaggi che riguardano la relazione tra i parlanti.
I messaggi sul piano relazionale sono proposte sul modo in cui vogliamo impostare la relazione
Il contesto invisibile
La storia del conflitto
Non cercare di intervenire nelle situazioni conflittuali nel punto di massima intensità.
Punto di massima intensità.
Latenza
Primo passo:Primo passo:ACCOGLIENZAACCOGLIENZALEGITTIMARELEGITTIMAREparte di ciò cheparte di ciò che ll ’’altro afferma altro afferma (( ““in effetti…in effetti…””))
Secondo passo: Secondo passo: POSIZIONAMENTPOSIZIONAMENTO O RIDEFINIRE le RIDEFINIRE le proprie proprie convinzioni convinzioni E i propri E i propri obiettivi obiettivi (( ““io devo dirle io devo dirle che …che …””))Terzo passo:
APERTURAAPRIRE alle esigenze e alle difficoltà dell’altro( “cosa vorrebbe sapere ancora … cosa la può aiutare ….. cosa le rende difficile ...”)
•Accogliere il punto di vista dell’altro•Valorizzare i punti di forza•Facilitare l’espressione delle difficoltà e delle esigenze specifiche
mantenimento della relazione
6. ALGORITMI COMUNICATIVI
DEFINIZIONE DI SCENARIEVENTO DELLA COMUNICAZIONE CON I GENITORI CHE DETERMINA SPECIFICHE DIFFICOLTÀ NEL PROCESSO COMUNICATIVO E LA POSSIBILITÀ DI AMPIA VARIABILITÀ DI RISPOSTA DA PARTE DEGLI OPERATORI
1. Genitore che pretende un appuntamento fuori orario
2. Genitore che protesta
Esempi:
INFORMAZIONI ESSENZIALI(DEFINITE DALL’EQUIPE DI OPERATORI)
IL DIRIGENTE IN QUESTO MOMENTO E’ OCCUPATO, MI DISPIACE,MA NON E’ POSSIBILE VEDERLO ORA.
C’E’ QUALCOS’ALTRO CHE POSSO FARE PER LEI?
DOMANDE FREQUENTICHE CI ASPETTIAMO
Risposta consigliata :
Guardi, capisco la sua urgenza, ma queste sono le regole per il ricevimento, se vuole posso lasciare al dirigente il suo numero e la chiamerà appena possibile.
Ma non posso vederlo lo stesso, solo cinque minuti
DIFFICOLTA’ FREQUENTI
Insistenza, magari alzando la voce
Atteggiamento consigliato: non entrare in conflitto
Risposta consigliata: “guardi, davvero mi dispiace, ma non posso proprio farla passare senza appuntamento, quello che posso fare è…”
ALTRI SPAZI FORMATIVI
La gestione dei gruppi La conduzione strategica del colloquio La gestione dei nuovi media
CONSIDERAZIONI
Ricchezza dello scambio di esperienze Molte risorse attivate Molta voglia di mettersi in gioco
Mauro Doglio, Uscirne vivi 2. Manuale per insegnanti, Milano, Lupetti, 2008.
Marina Mizzau, E tu allora? I conflitti nella comunicazione quotidiana, Bologna, Il Mulino, 2002.
Elisabetta Nigris, I conflitti nella scuola. La mediazione pedagogico-didattica, Milano, Bruno Mondadori, 2002.
Silvana Quadrino, Capire Capirsi. Il metodo del discorso, Torino, Ed. Change, 2005.
D., Scaglione – P., Vergnani, Manuale di sopravvivenza al conflitto, Bologna, Full Vision, 2000.
BIBLIOGRAFIA
GRAZIE E ARRIVEDERCI
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Questa elaborazione dello studio sistemico dei conflitti è stata possibile grazie alla collaborazione dell’ Istituto CHANGE – Torino
www.counselling.it