Vizi palesi e virtù nascoste del recruiting online - Roberto Marabini
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VIZI PALESI E VIRTU’ NASCOSTE
DEL RECRUITING ONLINE
Roberto Marabini – direttore responsabile Lavoratorio.it
PREMESSE
- Roberto Marabini, direttore di Lavoratorio.it e autore di questo
documento, NON è un selezionatore ma un giornalista
specializzato, un tecnico della comunicazione.
- Questo NON è un corso di ricerca attiva del lavoro, ma un’analisi
focalizzata su errori e distorsioni che vedono protagonisti (negativi)
i candidati.
- I motivi più evidenti per cui oggi è difficile (ma tutt’altro che
impossibile) ottenere risposta all’invio di una candidatura:
a) La crisi economica (rapporto squilibrato fra domanda e offerta:
se le candidature fossero poche o inesistenti, sarebbero i
selezionatori a cercarci)
b) Mancanza di professionalità dei selezionatori (scarsa
conoscenza delle competenze, inserzioni pessime, maleducazione)
- In questa cornice tutt’altro che entusiasmante, RECLAMARE E
RECRIMINARE è uno sfogo comprensibile e anche doveroso, ma:
a) NON porta risultati concreti
b) NON giustifica l’ignoranza delle regole
c) Porta alla de-responsabilizzazione ed all’auto-esclusione dal
mercato
INDICE DEL DOCUMENTO
- Come leggere un annuncio e capirci qualcosa
- Vita e moltiplicazione delle inserzioni di lavoro
- L’80% delle candidature non arriva a destinazione: gli errori più
comuni
- I limiti del cv europeo e la personalizzazione della candidatura
- La lettera di presentazione: sappiamo davvero cos’è ed a cosa
serve?
- Oltre la candidatura: web reputation, personal branding e utilizzo
consapevole dei social network
COME LEGGERE UN ANNUNCIO E CAPIRCI QUALCOSA
- Gli annunci pubblicati in Italia sono mediamente di pessima qualità
- Il mercato è recente, non c’è tradizione, cultura di mercato,
nessuno che spieghi ai selezionatori come realizzare un buon
annuncio
- Nemmeno i lavoratori sanno cercare lavoro
- I difetti delle inserzioni: presentazioni inesistenti, definizioni
teoriche senza riferimenti concreti, elenchi di requisiti formali
- Gli elementi essenziali delle inserzioni: titolo, presentazione
azienda, job description, info e candidatura
- Gli annunci illegali (anonimi, discriminanti, modalità privacy,
autorizzazioni ministeriali)
- Gli annunci pericolosi (definizioni senza senso, settori inesistenti,
richieste di denaro, inserzioni non veritiere, trasferimento di
chiamata)
- Il ruolo dei mezzi di comunicazione
VITA E MOLTIPLICAZIONE DELLE INSERZIONI DI
LAVORO FRA META-MOTORI E PORTALI WEB
- Inserzioni originali e indicizzazioni
- Inserzioni pubblicitarie: link e banner
- Il percorso delle inserzioni:
Aziende e agenzie (e relativi siti)
Portali specializzati e portali generalisti
Meta motori specializzati (Jobrapido – Indeed – bachecalavoro) e
generalisti (Trovit - Yakaz – Wickedin)
Motori di ricerca tradizionali (Google – Yahoo - Bing)
- Iscrizioni ai diversi siti, ricezione e consultazione dei jobalert,
utilizzo dei motori di ricerca
L’80% DELLE CANDIDATURE NON ARRIVA A
DESTINAZIONE: ECCO GLI ERRORI PIU’ COMUNI
Errori tecnico informatici
- Candidatura ad una inserzione vecchia o ad una ricerca chiusa
- Digitazione indirizzo email errato
- Indicazione di un indirizzo email che non corrisponde a quello
dell’inserzionista (scambio di indirizzo o sito internet)
- Invio con modalità diverse da quelle prescritte nell’inserzione
- Invio del documento sbagliato (cv vecchio, altro documento)
- Invio di un documento affetto da virus informatici
- Invio da un pc affetto da virus informatici
- Documento non conforme alle esigenze dei filtri antispam
- Utilizzo indiscriminato con inclusione nelle liste antispam
- Formato diverso da word o pdf
- Peso del cv superiore a 250 k
- Peso della fotografia allegata (o di più fotografie) superiore a 250 k
Altri errori sostanziali La candidatura può arrivare al selezionatore, ma non supera nemmeno il primo step:
rischia pesantemente di essere scartata
- Oggetto della email in bianco
- Omessa indicazione della sigla di riferimento
- Candidatura evidentemente fuori target
- Curriculum lungo o dispersivo
- Impaginazione disordinata o bizzarra
- Candidatura scritta in lingua diversa da quella richiesta
La forma: pessime abitudini da evitare Declassano il candidato a livello empatico
- Candidature inviate evidentemente a raffica (mail con segni di inoltro,
mancanza di ogni riferimento all’inserzione, alla posizione professionale, al nome dell’inserzionista)
- Utilizzo improprio della lingua italiana (la proprietà di linguaggio è fondamentale,
così come il rispetto dell’ortografia; è comunque più importante essere realmente comunicativi, ben
oltre la forma)
- Account di posta elettronica bizzarri o devianti (presentiamoci con nome e
cognome fin dall’account di posta)
- Foto inquietanti e improprie (non conta la bellezza del soggetto, ma la foto non deve
spaventare o trasmettere messaggi equivoci)
- Video cv inopportuni (nel peso, nella qualità, nei contenuti)
I LIMITI DEL CV EUROPEO
E LA PERSONALIZZAZIONE DELLA CANDIDATURA
- Il cv europeo è un ottimo supporto schematico, ma è troppo rigido
e impersonale
- Alcuni consigli verso la “candidatura perfetta”:
Comprendere l’inserzione
Autoanalisi delle proprie competenze: sottolineare quelle
richieste, eliminare (o marginalizzare) le altre
Ulteriori competenze non indicate nel cv europeo
Riscrittura del cv, entrando nel merito delle competenze
specifiche di ogni diversa opportunità di lavoro
LA LETTERA DI PRESENTAZIONE: SAPPIAMO
DAVVERO COSA E’ E A COSA SERVE?
- Lettere motivazionali fotocopia: sono inutili!
- Perché dovrei leggere il tuo cv? Spiegamelo!
- Difficile? Spiega a tua mamma o ad una zia perché sei la persona
ideale (o comunque competente) per quella specifica opportunità.
OLTRE LA CANDIDATURA:
PERSONAL BRANDING, WEB REPUTATION E
UTILIZZO CONSAPEVOLE DEI SOCIAL NETWORK
- La maggior parte dei candidati si limita ad inviare candidature
- La candidatura è solamente una fra le tante attività necessarie alla
corretta ricerca di un lavoro
- In Italia solamente il 10% degli incontri fra domanda e offerta di
lavoro passa attraverso la risposta ad una inserzione
- I rapporti interpersonali e professionali devono essere SEMPRE
coltivati, durante l’intero arco professionale
- L’iscrizione a portali di annunci di lavoro e social network
professionali non è una prerogativa dei disoccupati: tutt’altro!
- Consultazione degli annunci e frequentazione dei social network:
solo una parte dello sviluppo delle relazioni interpersonali
- Tutti siamo in rete, nel bene e nel male. La privacy? Non esiste più
(ammesso che sia mai esistita)
- Web reputation e personal branding: sono fondamentali ed
estremamente impegnativi
- Dobbiamo anzitutto limitare il male. Se ne siamo in grado,
sviluppiamo il “bene”: ma è molto difficile, impegnativo e costoso