VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4...

40
regno unito VIVERE L'EURORA Cofinanziato dal programma Erasmus+ dell'Unione europea

Transcript of VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4...

Page 1: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(1)

regno unito

VIVE

RE L'

EURO

RA

Cofinanziato dal programma Erasmus+

dell'Unione europea

Page 2: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(2)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

SOMMARIO

Premessa

1. Informazioni generali 1.1 L’ordinamento dello Stato 1.2 Le caratteristiche geo-economiche 1.3 I documenti 1.4 Le possibilità di alloggio 1.5 I trasporti 1.6 La sanità 1.7 Indirizzi utili

2. Come orientarsi 2.1 Quadro generale 2.2 Indirizzi utili

3. Studiare 3.1 Quadro generale 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno Unito 3.7 Indirizzi utili

4. Imparare l’inglese 4.1 Quadro generale 4.2 Indirizzi utili

4

55678 9 1011

1414 14

151516 1718 20 2124

26 2626

Page 3: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(3)

5. Il riconoscimento dei titoli di studio e delle qualifiche professionali 5.1 Quadro generale 5.2 I titoli di studio scolastici e universitari 5.3 I titoli professionali 5.4 Indirizzi utili

6. Lavorare 6.1 Quadro generale 6.2 Come cercare un lavoro nel Regno Unito 6.3 Lavorare da studente 6.4 Opportunità per un giovane al primo impiego 6.5 Lavorare nelle imprese private 6.6 Mettersi in proprio 6.7 Il volontariato 6.8 Indirizzi utili

2727272829

303031 34 3436 37 38 39

Avvertenza:

Qualora i siti citati nel testo non risultino linkabili, si consiglia di copiare l’intero indirizzo web sul motore di ricerca prescelto e di cliccare ”invio”.

Page 4: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(4)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

PREMESSAIl progetto Vivere l’Europa è stato promosso e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali già all’inizio del 2000, con l’obiettivo di fornire ai giovani, agli operatori del settore e, più in generale, a chiunque fosse interessato a fare un’esperienza di studio o di lavoro all’estero, informa-zioni utili sulle caratteristiche e sugli aspetti più significati del Paese prescelto.Infatti, nel corso di questi ultimi anni, caratterizzati da una profonda crisi economica e sociale, si è registrato un au-mento del numero di giovani e meno giovani1 che fruiscono delle opportunità offerte dall’Unione europea, attraverso specifici programmi e iniziative, per svolgere esperienze di formazione o di lavoro all’estero. Infatti, gli orientamenti comunitari sottolineano l’importanza attribuita alla mo-bilità come fattore rilevante di apprendimento, di sviluppo di competenze trasversali, di promozione dell’occupabilità e dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Anche la “New Skills Agenda for Europe2”, documento programma-tico recentemente diffuso a livello comunitario, pone l’ac-cento sull’importanza delle competenze dei cittadini quale fattore-chiave di crescita economica e sociale e quale base necessaria per il conseguimento della cittadinanza attiva.A partire dal dato per cui in Europa il 40% dei datori di la-voro lamenta la difficoltà nell’individuare candidati con un livello di competenze adeguato, il documento insiste innanzi tutto, sulla necessità di innalzare il livello delle competenze di base dei cittadini quale requisito minimo necessario per l’inserimento sul mercato del lavoro, ma anche di investire sulle competenze trasversali, digitali e tecnico-professio-nali. Nella riflessione comunitaria, un’esperienza di studio o di lavoro all’estero favorisce l’acquisizione di capacità di adattamento e l’arricchimento culturale, nonché l’acquisi-zione di competenze linguistiche e interculturali che con-sentono di adattarsi in modo flessibile ad un mercato del lavoro sempre più globale ed in continua evoluzione. Inoltre, la mobilità geografica potrebbe agire come fattore di rie-quilibrio, permettendo lo spostamento dei lavoratori verso i mercati in cui le loro competenze e qualifiche sono mag-giormente richieste. La mobilità transnazionale assume quindi, grande importanza proprio come strumento per cre-are nuove opportunità lavorative, promuovere il senso più profondo di identità e cittadinanza europea e come stimolo per la circolazione dei saperi per la creazione di un’Europa della conoscenza. Lo scenario programmatico definito dalla Strategia EU 2020 e ripreso nella New Skills Agenda, confer-mano la grande importanza che le reti e gli strumenti euro-pei rivestono per il compiuto conseguimento degli obiettivi individuati per l’Europa del 2020. Segnatamente Europass, Eqavet, Euroguidance, Eqf e Esco rappresentano un poten-ziale supporto per l’analisi dei fabbisogni delle competenze del mercato del lavoro, per tutti gli interventi finalizzati a colmare il gap e superare il disallineamento tra la doman-da e l’offerta di competenze professionali. Un ausilio ai si-stemi educativi verso la necessaria evoluzione dei curricoli formativi con particolare attenzione all’alternanza scuola-lavoro, all’erogazione di servizi di orientamento efficaci che

consentano agli individui di prendere coscienza di sé, delle proprie competenze e della spendibilità di quest’ultime nei differenti contesti nazionali ed europei attraverso la mobi-lità transnazionale.Tuttavia, nonostante l’impegno delle istituzioni comunita-rie e nazionali , molti fattori sono ancora in grado di scorag-giare la mobilità transfrontaliera, primo fra tutti la difficoltà di valorizzare pienamente, in un Paese diverso da quello di origine, i percorsi formativi e le competenze professionali maturate da un individuo nel corso della propria vita. A tale scopo, le iniziative delle principali reti europee, tra cui Eu-roguidance, insistono sulla promozione della mobilità per l’apprendimento permanente (studio e formazione, tiroci-ni, insegnamento, sviluppo professionale, attività giovanili non formali, ecc.) nello scenario dello spazio europeo delle competenze e delle qualifiche attraverso interventi di vario tipo tra i quali l’informazione. Infatti, per incrementare ed estendere la mobilità transnazionale è importante garanti-re una informazione ampia e aggiornata sulle opportunità di studio, formazione e lavoro nei paesi dell’Unione euro-pea. Il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali ha quindi ritenuto opportuno promuovere, attraverso il Centro Euro-guidance Italy, l’aggiornamento delle informazioni conte-nute nelle guide Vivere l’Europa3 di alcune delle principali mete di coloro che decidono di realizzare un’esperienza di studio o di lavoro in Europa, al fine di favorire e facilitare le esperienze di studio e/o di lavoro all’estero dei cittadini italiani. Certamente nel caso specifico della presente gui-da relativa al Regno Unito, bisogna considerare i risultati del Referendum popolare 23 giugno 2016, giorno in cui la popolazione di questo Paese ha votato con un referendum l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue di cui faceva parte già dal 1973, la nota “Brexit”. Tale risultato elettorale propone uno scenario europeo molto fluido dai confini piuttosto sbiaditi e con un crescente disinvestimento dell’opinione pubblica sul concetto di appartenenza e di cittadinanza europea. Inoltre, occorreranno 2 anni di tempo per riscri-vere tutte le disposizioni che regolano gli attuali rapporti di questo Paese con gli altri 27 membri dell’Unione europea e che sicuramente impatteranno sui flussi della mobilità che pure fino ad oggi mostrano un’indiscussa preferenza dei cittadini italiani verso questo Paese. A tutt’oggi, si conside-rino valide le informazioni contenute nella presente Guida, tuttavia si tenga conto della necessaria evoluzione delle regole relative per esempio all’accesso e alla permanenza nel Regno Unito, al riconoscimento dei titoli di studio e alla ricerca di lavoro4.

Ismene Tramontano InappResponsabile Gruppo di ricerca “Reti europee: Eqavet, Eu-ropass, Euroguidance”

1. Cfr. “Europass Mobilità 2005-2012: Bilancio di un’esperienza di qualità”, Centro Nazionale Europass c/o Isfol, dicembre 20122. Cfr. European Commission “Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions – A New Skills Agenda for Europe”, Bruxelles, 10 giugno 2016 (https://ec.europa.eu/transparency/regdoc/rep/1/2016/EN/1-2016-381-EN-F1-1.PDF).3. Le Guide “Vivere l’Europa” possono essere scaricate e consultate gratuitamente sul sito Internet di Euroguidance Italia: www.inapp.org/euroguidance. 4. Non appena cambieranno le disposizioni normative sarà nostra cura aggiornare la presente Guida.

Page 5: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(5)

1. INFORMAZIONI GENERALIIl Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland) è stato uno dei più importanti Stati membri dell’Unione europea dal 1973 sino al 23 giugno 2016, giorno in cui il popolo britannico ha votato con un referendum l’uscita del Paese dall’Ue, la nota Brexit. In seguito a questo clamoroso risultato, l’attuale Governo britan-nico, per avviare la procedura d’uscita, deve applicare l’Art. 50 del Trattato dell’Unione europea. Tale clau-sola mette in moto un meccanismo di recesso volon-tario dall’Ue, notificandone l’intenzione al Consiglio europeo, che negozia e delibera a nome dell’Unione i termini dell’uscita, previa approvazione del Parla-mento europeo. Da quel momento occorreranno circa 2 anni di tempo per riscrivere tutte le disposizioni che regolano gli attuali rapporti di questo Paese con gli altri 27 membri dell’Unione europea.Il Regno Unito racchiude nel suo stesso nome la sua principale caratteristica, ovvero l’unione di 4 Paesi in 1: in Gran Bretagna (Great Britain), l’isola maggio-re dell’arcipelago britannico, si trovano 3 Paesi quali l’Inghilterra (England) nel centro sud, il Galles ad ovest (Wales) e la Scozia a nord (Scotland); vi è poi l’Irlanda del Nord (Northern Ireland), costituzionalmente di-stinta del Regno Unito, che si trova nella zona nord-orientale dell’isola d’Irlanda (suddivisa in Irlanda del Nord5 e Repubblica d’Irlanda o Eire).

1.1 L’ordinamento dello Stato

Il Regno Unito è una monarchia costituzionale, for-ma di governo secondo la quale il sovrano (il Re o la Regina) è il Capo dello Stato e la monarchia è eredita-ria. Il Paese è governato secondo le leggi promulgate dal corpo legislativo (le due Camere del Parlamento) e la loro applicazione è vigilata dal corpo giudiziario (la Corte suprema e la Corte criminale). Sua Maestà la Regina Elisabetta II regna dal 6 Febbraio 1952. Il Parlamento (www.parliament.uk) è costituito dalla Ca-mera dei Comuni (House of Commons) e dalla Camera dei Lord (House of Lords). I 650 membri (Members of Parliament – MPs) della Camera dei Comuni sono eletti con suffragio univer-sale, per un periodo massimo di 5 anni, da tutti i cit-tadini maggiorenni.La Camera dei Lords è composta da 825 membri (http://www.parliament.uk/business/lords/whos-in-the-house-of-lords/members-and-their-roles/) eletti dalla Re-gina su consiglio del Primo Ministro (per gli eccellenti

servizi pubblici resi), o da membri ereditari. Entrambe le Camere possono emanare leggi, ma generalmente queste vengono emanate dalla Camera dei Comuni. Ogni proposta di legge riceve tre letture nella Came-ra dei Comuni prima di essere passata ai Lords; questi possono proporre emendamenti, ma non possono im-pedirne l’applicazione una volta che essa è stata ap-provata dalla Camera dei Comuni. Il potere esecutivo è esercitato dal Governo, presieduto dal Primo Ministro (www.gov.uk/government/ministers/prime-minister), che è il leader del partito di maggioranza. Il Primo Ministro sceglie i membri che con lui formano il Gabinetto (Cabinet – www.gov.uk/government/ministers) e che decidono quali istanze sottomettere al Parla-mento.I poteri del Governo e le funzioni del Sovrano sono determinati dalla Costituzione. Siccome il Regno Unito non ha una Costituzione scritta (non vi è un documento, una legge o uno statuto ufficiale a cui fare riferimento), la Costituzione è un insieme di convenzioni e tradizioni in costante evoluzione. Pur essendo decaduta dal 2010 dal punto di vista am-ministrativo, la suddivisione dell’Inghilterra in 9 re-gioni (Greater London, Nord East, Nord West, Yorkshire and the Humber, East Midlands, West Midlands, East of England, South East, South West), è tuttora utilizzata dall’Ufficio nazionale di statistica del Regno Unito (www.ons.gov.uk) e dal corrispondente Ufficio europeo, l’Eurostat (http://ec.europa.eu/eurostat), per fotografare in maniera più approfondita il livello di sviluppo socio-economico di ciascuna area del Paese (vedi anche nel Cap. “Lavorare” il Par. “Quadro generale”). Attual-mente soltanto la Regione Greater London ha una sua Autorità amministrativa, la Greater London Authority (GLA – www.london.gov.uk). Organi della GLA sono il Sindaco di Londra (Mayor of London) e un’assemblea di 25 membri, la London Assembly, che gestiscono lo sviluppo, i trasporti, la Polizia municipale e i Pompieri dell’intera area metropolitana.Nel Regno Unito è stata messa in atto dal 1998 la devolution: attraverso tale procedimento, che rap-presenta una forma più accentuata di federalismo, il Governo britannico ha ampliato le competenze del-le amministrazioni scozzesi, gallesi e dell’Irlanda del Nord, conferendo ai rispettivi governi funzioni legi-slative ed amministrative precedentemente detenu-te dal solo potere centrale.L’attuale Parlamento scozzese (www.scottish.parliament.uk), insediatosi il 1 luglio 1999, ha acquisito la compe-

5. Nelle numerose guide turistiche che si trovano sul mercato, l’Irlanda del Nord è sempre descritta insieme alla Repubblica d’Irlanda: questo perché le guide sono compilate secondo criteri geografici piuttosto che politici.

Page 6: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(6)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

tenza su questioni come l’istruzione, la salute ed i trasporti, pertanto in questi settori esiste una legi-slazione specifica. Esso viene eletto ogni 5 anni ed è composto da 129 membri; il gruppo parlamentare più numeroso nomi-na il Primo Ministro scozzese. La devolution del Galles (www.gov.uk/guidance/devolution-settlement-wales) ha portato nel 1999 all’istituzione dell’Assemblea nazionale per il Galles (www.assembly.wales/en/), do-tata del potere di legiferare autonomamente su un gran numero di settori come istruzione e formazione, sviluppo economico, salute, cultura e lingua gallese6. Questa Assemblea, eletta ogni 5 anni, è composta da 60 membri; il gruppo parlamentare più numeroso elegge il Primo Ministro per formare il Governo del Galles in carica (Welsh Government – http://gov.wales/). L’attuale Assemblea dell’Irlanda del Nord (www.niassembly.gov.uk), che rappresenta il Governo esecutivo (The Northern Ireland Executive – www.northernireland.gov.uk), si è insediata il 1 luglio del 1989 ed è composta da 108 membri (Members of the Legislative Assembly – MLAs); viene eletta anch’essa ogni 5 anni e può legiferare su salute, scuola, servizi socia-li, ambiente e edilizia sociale.Il Regno Unito comprende inoltre 14 territori d’ol-tremare, i British Overseas Territories (BOT), residuo dell’ex-Impero coloniale inglese, così localizzati: Pe-nisola Iberica: Gibilterra (Gibraltar); Mar Mediterraneo, all’interno dell’Isola di Cipro: Sovereign Base Areas of Akrotiri and Dhekelia; Oceano Sud Atlantico, di fronte all’Africa Occidentale: le isole Saint Helena, Ascension and Tristan da Cunha; Oceano Indiano, a metà strada fra la Tanzania e l’Indonesia: le isole del British Indian Ocean Territory; Caraibi e Oceano Nord Atlantico: le isole Anguilla e Bermuda, le British Virgin Islands, le Cayman Islands, le Montserrat Islands, le Turks and Cai-cos Islands; Oceano Sud Atlantico, rispettivamente di fronte all’Argentina e al Cile orientale: le Falkland Islands, la South Georgia Island e le South Sandwich Islands; Oceano Pacifico, verso il Cile occidentale: le Pitcairn Islands; Antartide: il British Antarctic Territory (BAT).

1.2 Le caratteristiche geo-economiche

Situato nel Nord-Ovest dell’Europa, il Regno Unito è una grande isola lambita dalle acque dell’Oceano Atlantico, del Mare del Nord, del Canale della Mani-ca e del Mare d’Irlanda. I suoi vicini più diretti sono la Repubblica d’Irlanda a Ovest e la Francia, il Belgio e l’Olanda a Sud e a Est. Per quanto riguarda il pae-

saggio ed il clima, si individuano in sintesi due zone ben distinte: ad Ovest le frastagliate coste della pe-nisola della Cornovaglia e le aspre zone montagnose del Galles e della Scozia, nel centro e ad Est e Sud-Est le aree relativamente pianeggianti e fertili delle Midlands e del South-West. È in quest’ultima parte del Paese che si concentra la stragrande maggioranza degli abitanti. Il clima è generalmente temperato ma variabile. La temperatura media è di 15°C in estate e di 5°C in inverno. La piovosità si aggira intorno ai 900-1000 mm all’an-no. L’area totale del Regno Unito è di 241.752 km2, di cui 13.483 costituiscono l’Irlanda del Nord. Nel 2016 la popolazione ha superato i 65 milioni di abitanti (dati Eurostat). Il settore economico più im-portante è quello dei servizi, mentre la produzione industriale è in lento declino, ad eccezione di alcuni settori con forti investimenti nella ricerca e sviluppo e nell’innovazione tecnologica, come il farmaceutico, l’energetico e l’ICT (Information and Communication Technology).La capitale è Londra. Le altre città più importanti sono: Edimburgo, capitale della Scozia, Cardiff, Capitale del Galles, Belfast, Capitale dell’Irlanda del Nord, e per nu-mero di abitanti, Manchester, Birmingham e Glasgow.La lingua ufficiale è l’inglese, mentre il gallese è par-lato da circa un quinto della popolazione del Galles. Il gaelico invece, assume sfumature diverse, se parlato nell’Irlanda del Nord (detto più propriamente lingua irlandese) o in Scozia, dove si parla sia lo scozzese che il gaelico scozzese. Il prefisso di teleselezione internazionale per telefona-re nel Regno Unito è 0044. In caso di emergenza si può telefonare al 999 per richiedere l’intervento della poli-zia, dei vigili del fuoco, della guardia costiera o per chia-mare un’ambulanza. Le chiamate al 999 sono gratuite.Le prese elettriche nel Regno Unito hanno tre punte quadrate e sarà quindi necessario munirsi di un adat-tatore per usare apparecchi europei. Le prese conti-nentali sono disponibili solo per i rasoi elettrici.La moneta utilizzata è la sterlina (£ - GBP – Great Bri-tain Pound sterling), suddivisa in 100 pence (p): il Re-gno Unito non ha aderito all’Euro. E’ utile sapere che sia in Scozia che in Irlanda del Nord le banche pro-vinciali emettono le proprie banconote, con lo stesso valore nominale della £. Pur avendo corso legale in tutto il Regno Unito, tali banconote spesso non sono accettate nel resto del Paese, ed è quindi consiglia-bile cambiarle in biglietti della Bank of England quan-do si lasciano le rispettive zone. Le banconote sono

6. Cfr. www.assembly.wales/en/abthome/role-of-assembly-how-it-works/Pages/governance-of-wales.aspx

Page 7: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(7)

emesse nei tagli da £50, £20, £10 e £5. Le monete hanno il valore di £2, £1,50p, 20p, 10p, 5p, 2p e 1p. Per cambiare la valuta vi sono varie opzioni. Di solito il tasso più favorevole è quello offerto dalle banche. Le filiali negli aeroporti più importanti sono aperte 24 ore su 24. Gli uffici di cambio si trovano negli uffici postali a Londra e in Irlanda del Nord (orario: lunedì-venerdì dalle 9.00 alle 17.30, sabato dalle 9.00 alle 13.00), nelle filiali delle grandi agenzie di viaggio (come Thomas Cook), nei grandi magazzini, nei prin-cipali alberghi, nelle sedi degli Uffici di Informazione turistica e nelle varie agenzie di cambio indipendenti.Si consiglia di controllare sempre il tasso di cambio e la commissione applicata, perché possono variare considerevolmente da un ufficio di cambio all’altro.Nel Regno Unito è in vigore un diverso sistema di pesi e misure come evidenziato nella tabella sottostante:

1.3 I documenti

Grazie alla Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 Aprile 20047, che consente a tutte le categorie di cittadini dell’Unione (richiedenti lavo-ro, lavoratori subordinati o autonomi, prestatori e destinatari di servizi, studenti, pensionati e altri cit-tadini Ue non economicamente attivi), di risiedere in uno Stato membro per un periodo non superiore a 3 mesi senza richiedere il permesso di soggiorno, è stato possibile per tutti i cittadini comunitari recarsi e risiedere nel Regno Unito, essendo in possesso di un Passaporto e/o di una Carta d’Identità validi. In se-guito all’esito della Brexit, il Governo britannico dovrà stabilire entro i prossimi 2 anni le nuove regole per la permanenza dei cittadini europei nel Regno Unito.Nel frattempo, anche se non è obbligatorio, potrebbe

essere utile registrare la propria presenza nel Paese al costo di £ 65, compilando l’Application for a regi-stration certificate as an EEA national qualified person8, scaricabile direttamente dal portale del Governo bri-tannico (www.gov.uk) e inviandola per posta all’uffi-cio deputato (vedi “Indirizzi utili”). È possibile anche contattare in merito il Visa and Immigration Service (www.gov.uk/eea-registration-certificate) al Numero verde a pagamento 004403001232253.Il permesso di residenza diventa essenziale solo qualora si avesse intenzione di fare domanda per la cittadinanza inglese. Tutti i cittadini dello Spazio Eco-nomico Europeo e della confederazione Svizzera che risiedono e lavorano nel Regno Unito da almeno 5 anni, acquisiscono il diritto di soggiorno permanen-te. Coloro che desiderano ottenere la cittadinanza devono registrarsi e prenotarsi online al link indicato(www.lituktestbooking.co.uk/lituk-web/login) per su-perare un test di conoscenza della lingua e del-la vita britannica (Life in the United Kingdom test - www.gov.uk/life-in-the-uk-test).E’ importante sapere che nel Regno Unito non c’è un sistema di carte di identità nazionali: per motivi di identificazione i cittadini britannici usano il pas-saporto o la patente. Per ulteriori informazioni su questo argomento si consiglia di consultare all’in-terno del sito del Home Office del Governo britannico (www.gov.uk/government/organisations/home-office) la sezione UK Visas and Immigration al link www.gov.uk/government/organisations/uk-visas-and-immigration.Per guidare, gli unici documenti necessari sono la pa-tente italiana o la patente internazionale. Se ci si reca nel Regno Unito con il proprio automezzo, bisognerà portare con sé il libretto di circolazione e accertarsi che la propria assicurazione copra i sinistri all’estero. I cartelli stradali sono conformi agli standard interna-zionali, ma se si avessero dei dubbi, si può acquistare sia online (www.safedrivingforlife.info/shop/product/official-highway-code-new-edition-2015) che presso le edicole o le librerie una copia del Codice Strada-le (Highway Code): è essenziale ricordarsi di guidare a sinistra. Per informazioni più dettagliate sui diritti dei cittadini europei si può contattare la Commissione Europea (negli “Indirizzi utili” è fornito il recapito degli uffici londinesi e degli uffici regionali in Italia), oppure si può consultare il sito web di EURES (http://ec.europa.eu/eures), il portale europeo della mobilità professionale.

PESI E MISURE

1 inch = 2.54 cm

1 foot = 30.48 cm

1 yard =91.44 cm

1 mile = 1.6 km

1 pint = 0.57 litri

1 gallon = 4.54 litri

1 ounce (oz) = 28.35 grammi

1pound (lb) = 453 grammi (0.45 kg)

1ton = 1016 kg

7. Cfr. Direttiva N.38 del 29 aprile 2004 (http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2004:229:0035:0048:it:PDF). 8. Cfr. www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/505043/EEA_QP__03-16.pdf

Page 8: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(8)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

1.4 Le possibilità di alloggio

Se si decide di recarsi nel Regno Unito anche per un breve periodo è bene trovare l’alloggio prima del-la partenza: una volta arrivati può, infatti, risultare molto difficile trovare una sistemazione adatta. Gli indirizzi e-mail e i recapiti telefonici forniti in questa pubblicazione nella sezione “Indirizzi utili”o rintrac-ciabili anche sui siti indicati nel testo possono es-sere contattati direttamente dall’Italia o all’arrivo in Inghilterra. Esistono inoltre numerose pubblicazioni sull’argomento, in inglese e in italiano, molto spesso scaricabili da internet, ma anche disponibili sia nelle librerie internazionali italiane che nelle librerie inglesi.

Per turismoPrima di arrivare a destinazione, si consiglia di con-sultare i siti ufficiali del turismo nel Regno Unito sia in inglese che in italiano, che offrono informazio-ni dettagliate sulle diverse possibilità di alloggio in questo Paese: • www.visitengland.com (sezione “Plan your visit” – Where to stay”), portale gestito dall’A-genzia del Turismo britannico VisitBritain/VisitEngland (www.visitbritain.org). Si visiti anche la versione italia-na del sito www.visitbritain.com/it/it/ (sezione “Pro-gramma il tuo viaggio – Alloggi”) • www.visitlondon.com (sezione “Accomodation”), sito gestito dalla London & Partners (www.londonandpartners.com), l’Azienda ufficiale di promozione per la città di Londra (in italiano: www.visitlondon.com/it, sezione “Alloggi”) • www.visitscotland.com/about/ (sezione “Accommoda-tion”), portale gestito dall’Agenzia del Turismo scoz-zese VisitScotland (www.visitscotland.org). La versione italiana del sito è www.visitscotland.com/it-it/ (sezione “Alloggio”) • www.visitwales.com (sezione “Where to stay”), sito ufficiale del Turismo gallese • www.discovernorthernireland.com (sezione “Stay”), portale gestito dal Northern Ireland Tourist Board – www.tourismni.com), l’Agenzia ufficiale del Turismo nell’Irlanda del Nord. Una volta arrivati a destinazione, gli Uffici locali del Turismo potranno completare ed eventualmente ag-giornare le informazioni offerte online, fornendo an-che direttamente servizi per un immediato contatto con le strutture disponibili sul mercato. In tali centri si trovano inoltre guide specializzate per ogni tipo di soluzione. La lista completa di tutti i Tourists Informa-tion Centres (TIC) presenti nel Regno Unito è dispo-nibile sul portale Britain Express dedicato al turismo,www.britainexpress.com/TIC. Il portale dà inoltre moltissime informazioni su come muoversi e trovare alloggio in diversi tipi di strutture

(Bed&Breakfast, hotel storici, appartamenti e case in affitto). Negli uffici TIC dell’Irlanda del Nord è possibi-le anche fare prenotazioni per la Repubblica d’Irlanda.La soluzione più economica per alloggiare, ovunque ci si trovi, sono gli ostelli della gioventù, ma in alcuni di essi (soprattutto nelle città e in alta stagione) c’è un limite dei giorni di permanenza, se non si è prenotato in anticipo. Negli ostelli il pernottamento può essere sia in dormitorio che in stanze private e viene spesso offerta la possibilità di preparare in autonomia i pro-pri pasti nei locali della cucina, presenti all’interno di molte strutture. I prezzi variano considerevolmente a seconda del tipo di alloggio disponibile (dormitorio da 6 a 14 posti letto o camera doppia), della soluzione di vitto offerta (con colazione, senza o mezza pensione) e della stagione in cui si pernotta. Gli studenti possono avere riduzioni usando la Carta Internazionale dello Studente - (International Student Identity Card – ISIC – www.myisic.co.uk) in vendita pres-so le agenzie del Centro Turistico Studentesco (CTS – www.cts.it) in Italia e della STA Travel nel Regno Unito (www.statravel.co.uk/find_store.htm). È comunque con-sigliabile procurarsi una tessera internazionale per gli ostelli della gioventù, onde evitare forma-lità all’arrivo. La tessera in Italia è fornita dall’AIG, l’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù (http://tesseramento.aighostels.it). Acquistandola presso un qualunque Informagiovani italiano (www.informagiovani-italia.com) o presso un ostello (sia italiano che internazionale), associato alla Federazione Internazionale degli Ostelli della Gioven-tù (Hostelling International - HI - www.hihostels.com), è possibile soggiornare in tutti gli ostelli del circuito. Nel Regno Unito ci sono inoltre numerose organizzazio-ni indipendenti, che gestiscono ostelli della gioven-tù, come ad esempio le associazioni cristiane YMCA (Young Men’s Christian Association) e YWCA (Young Woman’s Christian Association), i cui indirizzi sono di-sponibili contattando i TIC (vedi sopra) o visitando i loro rispettivi siti www.ymca.org.uk e www.ywcagb.org.uk. La più grande di queste organizzazioni è la Youth Ho-stel Association (YHA – www.yha.org.uk), che gesti-sce i propri ostelli in Inghilterra e nel Galles, mentre in Scozia se ne occupa la Scottish Youth Hostels As-sociation (SYHA – www.syha.org.uk) e in Irlanda del Nord l’Hostelling International Northern Ireland (HINI – www.hini.org.uk). Per un elenco abbastanza completo degli ostelli nel Regno Unito e in Irlanda, appartenenti alle diverse organizzazioni, si visiti il sito www.hostels.com/uk-&-ireland. Altra possibilità assai nota sono i Bed&Breakfast (B&B – www.bedandbreakfast-directory.co.uk – www.visitus.co.uk – www.bedandbreakfasts-uk.co.uk –

Page 9: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(9)

www.bedandbreakfastsearcher.co.uk – www.bedandbreakfastnationwide.com), dove si allog-gia in camere di abitazioni private e si può gustare lo stile di vita britannico, nonché le famose colazioni. Per ogni tipo di soluzione è consigliabile prenotare con un certo anticipo, anche se, fuori stagione, è pos-sibile fermarsi lungo la strada e bussare direttamen-te alla porta di un B&B che mostri il cartello ‘Vacan-cies’ (camere libere). Un altro sistema molto utilizzato è quello di iscri-versi alla piattaforma www.airbnb.co.uk e prenotare una stanza o un intero appartamento a prezzi spes-so convenienti per una short term accomodation, al-meno per il primo periodo del proprio soggiorno nel Regno Unito. Operano alla stregua dei B&B anche gli Inns (Pub con camere – www.english-inns.co.uk – www.greatinns.co.uk – www.oldenglishinns.co.uk), l e Guest Houses (tipo pensioni), le Farmhouses (Fattorie e dimore di campagna – www.farmhouseaccommodation.co.uk – www.farmstay.co.uk – www.holidaycottages.co.uk) e le Self catering accomodation, piccole case o apparta-menti in autogestione, utilizzati soprattutto dai turisti (www.selfcatering-directory.co.uk). I diversi tipi di strut-ture possono essere prenotate anche utilizzando i siti indicati. Se si sceglie all’inizio del proprio soggiorno la soluzione del campeggio, si visitino i portali specializzati che for-niscono elenchi, indicazioni aggiornate e, in alcuni casi, servizi di prenotazione online: http://camping-directory.uk, http://camping.uk-directory.com, www.campsitedirectory.co.uk e www.e-camping-directory.com. Anche in questi casi po-trebbe essere utile affidarsi alle indicazioni degli Uffici Turistici di zona (www.britainexpress.com/TIC) per avere un’idea accurata delle diverse possibilità e dei prezzi. Nelle città, sedi di centri universitari, sarà inoltre possibile alloggiare a basso costo, durante il periodo estivo, nelle università e nei college. L’associazione da contattare per avere informazio-ni dettagliate al riguardo è Venuemaster, sul cui sito www.venuemasters.co.uk, nella sezione Venues for groups (www.venuemasters.com/venues/groups), è possibile visionare le offerte disponibili in tempo re-ale. Per avere infine un elenco di tutti gli alberghi del Regno Unito suddivisi per aree geografiche e cate-gorie si possono consultare i siti www.ukhotel.com e www.hotels.uk.com, mentre per affittare una casa o un appartamento le principali risorse online sono: www.home.co.uk/for_rent/search (con un elenco ab-bastanza completo delle agenzie immobiliari in UK), www.zoopla.co.uk e www.rightmove.co.uk/student-accommodation.html ambedue con un’attenzione particolare alle tariffe attualmente in vigore.

Per studio e/o lavoroIscrivendosi ad un corso universitario si possono otte-nere informazioni sulle possibilità di alloggio diretta-mente dall’università scelta. Ognuna di esse mette a disposizione degli studenti un consulente che fornirà aiuto in questo campo. Per farsi consigliare sulle procedure da seguire, si può anche contattare direttamente le Halls of Resi-dence (Case per gli studenti), presenti in tutte le uni-versità del Regno Unito, oppure la Student’s Union (www.nus.org.uk) dell’università che si andrà a frequen-tare (www.thecompleteuniversityguide.co.uk), trovando i rispettivi riferimenti sul sito della stessa università, oppure telefonando al centralino dell’ateneo indivi-duato. Un esempio per tutti è il sito specializzato in “housing” dell’University of London, http://housing.london.ac.uk, con un’ampia lista di Halls of Residence, sia della stessa Univer-sità, che accreditate: in questo caso i prezzi sono più elevati(http://housing.london.ac.uk/find-accommodation/registered-independent-halls-residence). Molti studen-ti e lavoratori optano per la sistemazione in alloggi privati (camere, appartamenti o monolocali) con altri studenti; in genere questo tipo di sistemazione può essere più economica. Per trovare contatti, l’ideale è consultare gli annunci pubblicati sui giornali locali op-pure informarsi presso le università e i college della zona. Può essere utile anche consultare i portali inter-nazionali http://accommodationforstudents.com e www.student.com (con versione in italiano), specia-lizzati nel proporre alloggi di varie tipologie per stu-denti stranieri con sistemi di prenotazione online e il pagamento di commissioni variabili per il servizio offerto. In genere è necessario firmare un contratto di minimo 6 mesi, versare una cauzione in anticipo e, in alcuni casi, avere delle referenze. E’ opportuno an-che controllare se il prezzo pattuito includa o meno le spese e se ci siano condizioni particolari di affitto, nonché il preavviso necessario per la disdetta.

1.5 I trasporti

Ci sono tre modi per spostarsi nel Regno Unito uti-lizzando i mezzi pubblici: in treno, in pullman e con i voli interni. Nelle grandi città come Londra i mez-zi più utilizzati sono la metropolitana (tube), i treni urbani (Docklands Light Railway – DLR, Overground e Train for London – TfL Rail), i tram e gli autobus(https://tfl.gov.uk). Molte informazioni sono disponibili presso i TIC o presso le diverse stazioni ferroviarie e degli autobus. L’abbonamento mensile ai mezzi pub-

Page 10: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(10)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

blici nel Regno Unito è molto costoso: si va da più di 60 euro (£ 45) nelle zone più decentrate del Paese a quasi 185 euro (£ 146) per muoversi nel centro di Lon-dra e nelle zone limitrofe, spesso più convenienti per vivere (Zone 1-3 – http://content.tfl.gov.uk/adult-fares.pdf – www.londraweb.com/zone_di_londra.htm – www.visitlondon.com). Se si è studenti, le tariffe si abbas-sano notevolmente: ad esempio, in questo caso, lo stesso abbonamento londinese costa poco più di £102 (circa 130 euro – http://content.tfl.gov.uk/18-plus-student-fares.pdf).Potrebbe essere conveniente acquistare già dall’Italia (www.citycardsitalia.it) una Travelcard (https://visitorshop.tfl.gov.uk/tfl/london-travelcard/), da integrare eventualmente con un London Pass (www.londonpass.com) per le visite turistiche, o una Oyster Card (https://oyster.tfl.gov.uk) per £ 5 (c.a. 6 euro) e di caricarla per il periodo del proprio soggiorno lon-dinese: questa carta prevede un limite massimo gior-naliero di spesa di £ 6,50, superato il quale si viaggia praticamente gratis (capping). Può essere usata an-che la propria carta di credito fino ad un massimo di £ 30 (c.a. 36 euro).Vi sono inoltre tariffe agevolate per chi sceglie di muoversi al di fuori degli orari di punta (Off-Peak).La soluzione più economica al di fuori delle aree ur-bane è sicuramente il pullman. L’operatore più im-portante per la Gran Bretagna è la National Ex-press (www.nationalexpress.com), per la Scozia la Scottish Citylink (www.citylink.co.uk) e per l’Irlan-da del Nord la Translink che gestisce gli Ulsterbus (www.translink.co.uk/Services/Ulsterbus-Service-Page/). In Irlanda del Nord esistono sia tariffe per studenti (ma occorre essere in possesso di una tessera scon-to, per godere di riduzioni su tutti i mezzi di trasporto pubblico irlandesi e nord-irlandesi, compresi i tra-ghetti), sia abbonamenti, tariffe a chilometraggio il-limitato e possibilità di collegamenti economici con le principali destinazioni nazionali ed estere (pullman + traghetto).Il trasporto ferroviario è in genere più caro e, an-che se sta perdendo un pò della sua proverbiale puntualità, spesso resta la soluzione più pratica. Con la privatizzazione delle ferrovie inglesi è pos-sibile scegliere diverse tipi di biglietti e abbona-menti a tariffe agevolate a seconda delle proprie esigenze, consultando i siti www.nationalrail.co.uk, http://ojp.nationalrail.co.uk/service/farefinder/search(per le tariffe più economiche), www.britrail.com, www.britishrail.com/rail-passes/ (di facile consultazione) e www.railcard.co.uk (con una panoramica delle diverse ti-pologie di Card ferroviarie ricaricabili). Per districarsi nella scelta delle tariffe più convenienti si legga la brochure Na-

tional Rail Guide to Tickets, scaricandola dalla pagina web www.nationalrail.co.uk/posters/National_Rail_Guide_To_Tickets.pdf.Per viaggiare in treno nell’Irlanda del Nord e sceglie-re le migliori combinazioni fra biglietti, abbonamen-ti e Cards ricaricabili, si visiti invece la pagina web http://www.translink.co.uk/Services/NI-Railways/.Le principali linee aeree che operano voli interni sono British Airways (www.britishairways.com), British Midland (www.bmiregional.com), le low cost easyJet (www.easyjet.com), Flybe (www.flybe.com) e Ryanair (www.ryanair.com), compagnia irlandese, dai cui siti è possibile acquistare direttamente i biglietti e fare il check in online. Per chi desiderasse noleggiare un’automobile, c’è solo l’imbarazzo della scelta: i prezzi sono vari, per cui conviene informarsi in diversi posti e paragonare le condizioni di noleggio prima di decidere.

1.6 La Sanità

Tutti i cittadini britannici e non, che risiedono per-manentemente nel Paese, ricevono d’ufficio, al compimento del sedicesimo anno, un numero di previdenza sociale, il “National Insurance Number” (www.gov.uk/apply-national-insurance-number).La maggior parte delle cure fornite dal Sistema Sa-nitario Nazionale (National Health Service – NHS) sotto il controllo diretto del Department of Health (www.gov.uk/government/organisations/department-of-health), sono gratuite anche se le prescrizioni mediche e le cure dentistiche devono essere pagate. Sul porta-le dell’NHS, www.nhs.uk, si possono trovare tutte le informazioni complete e aggiornate sulla sani-tà nel Regno Unito. Nella sezione Services near you (www.nhs.uk/NHSEngland/AboutNHSservices/Pages/NHSServices.aspx) è possibile trovare un elenco com-pleto di ospedali, presidi medico-sanitari di zona (Walk-in centres), medici di base (General Practitioners - GP), dentisti, farmacie e via dicendo nella zona più vicina al proprio domicilio. Per contattare l’NHS è a disposizione 24 ore su 24 il NHS 111 service per consigli medici su come e dove trovare le cure e gli specialisti più adatti al proprio caso. Per le emergenze il numero da chia-mare è invece il 999. Negli ospedali del National Health Service, il trattamento al Pronto Soccorso (A&E – Accident and Emergency Services) è gratu-ito, a meno che non sia necessario il ricovero. Ul-teriori informazioni sono disponibili contattando a Londra il citato Department of Health, in Scozia lo Scottish Government Health and Social Care Directorate (www.sehd.scot.nhs.uk) che gestisce il NHS scozzese

Page 11: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(11)

(www.ournhsscotland.com, www.scot.nhs.uk) e nell’Ir-landa del Nord il Department of Health che ha sede a Belfast (www.health-ni.gov.uk) e gestisce gli Health & Social Care Services (www.hscni.net). Molti farmaci di uso comune sono in vendita libera nei supermercati e nelle farmacie (chemist), dove si può anche chiedere consiglio ai farmacisti per la cura di disturbi lievi.Alternativamente, si possono consultare i recapi-ti forniti nell’elenco del telefono (Directory) o nelle Pagine Gialle britanniche (Yellow Pages) all’indirizzo www.yell.com.

LavoroNel Regno Unito così come in Italia, l’iscrizione al Sistema Sanitario Nazionale è obbligatoria per tutti i lavoratori. La previdenza sociale britannica copre: disoccupazione, malattia, invalidità, infortuni sul la-voro, malattie professionali, maternità e pensione.Poco prima di firmare un contratto di lavoro o di iniziare un tirocinio (internship) nel Regno Unito, è importante richiedere, telefonando al Numero Verde a pagamen-to 004403456000643, il citato National Insurance Number (NIN). Tale documento contiene un codice identificativo che permette, durante la permanenza nel Regno Unito superiore ai 3 mesi, di godere di alcu-ni servizi come l’assegnazione di un medico, il versa-mento dei contributi da parte del datore di lavoro, la malattia e l’infortunio pagati e la maternità retribuita (il NIN tuttavia non ha valore come documento d’iden-tità). Il NIN viene rilasciato dal Servizio JobCentre Plus (www.gov.uk/contact-jobcentre-plus) del Department for Work and Pensions (DWP – www.dwp.gov.uk). Una volta contattato il Servizio, potreste ricevere una lettera che vi convoca per un appuntamento al fine di conoscere il motivo della richiesta del NIN. Durante l’intervista dovrete esibire il contratto di lavoro (vedi Par. “Lavorare nelle imprese private”) o l’accordo di ti-rocinio (training agreement – vedi Par. “Fare uno stage nel Regno Unito”) nonché il passaporto valido. Per tro-vare il JobCentre Plus più vicino, si visiti la pagina web http://los.direct.gov.uk, dalla quale, inserendo nell’ap-posita maschera il codice postale inglese (postcode – www.royalmail.com/find-a-postcode) del proprio do-micilio e cliccando su “Next”, si arriva a visualizzare l’indirizzo ricercato.

TurismoPer i turisti o le persone in cerca di lavoro è prevista la gra-tuità delle prestazioni mediche d’urgenza, ma è necessa-rio essere in possesso della TEAM - Tessera Europea di Assicurazione Sanitaria (European Health Insurance Card

– EHIC – http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=559). Questa tessera permette ad un cittadino in tempo-raneo soggiorno all’estero di ricevere nello Stato Ue le cure di pronto intervento gratis, mentre non può essere utilizzata per il trasferimento all’estero per cure di alta specializzazione (cure programmate) per le quali è necessaria l’autorizzazione preventiva da parte della propria ASL. Per ulteriori informazioni si consiglia di consultare sul Portale del Ministero del-la Salute, www.salute.gov.it, la specifica pagina web sulla Tessera Sanitaria, rintracciabile in ordine alfa-betico dalle sezioni “Temi e professioni” – Indice A-Z. In seguito all’esito della Brexit, le regole per i cittadi-ni comunitari nel Regno Unito che necessiteranno di cure mediche dovranno essere riscritte entro i pros-simi 2 anni.

1.7 Indirizzi utiliDocumenti Ambasciata britannica in Italia Via XX Settembre, 80/a IT-00187 Romatel. 0642200001 fax [email protected]/it

Ambasciata d’Italia a Londra14, Three Kings Yard - UK-London W1K 4EHtel. 00442073122200 - fax [email protected] www.amblondra.esteri.it

Consolato Italiano a Londra83/86 Farringdon Street – UK-London EC4A 4BLtel. 0442079365900 [email protected] - www.conslondra.esteri.it

Home Office – Direct communications unit2 Marsham Street – UK-London SW1P 4DFtel. 00442070354848 fax 00442070354745Premium Service Centre – Lunar House, 1st Floor – 40 Wellesley Road – UK-Croydon CR9 2BYfax 00442081963388Visa & Immigration – EEA applicationsPO Box 590 – UK–Durham DH99 1ADtel. 03001232253 (Nr. verde a pagamento dal Regno Unito)[email protected]://www.gov.uk/contact-ukvi/european-nationals

Page 12: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(12)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

Representation of the European Commissionin the UK Europe House - 32 Smith Square - UK-London SW1P 3EUtel. 00442079731992 fax [email protected]://ec.europa.eu/unitedkingdom/

Rappresentanze in Italia della Commissione europea Palazzo dei Campanari - Via IV Novembre, 149 - IT - 00187 Romatel. 06699991 fax 066791658/3652Corso Magenta, 59 – IT-20123 Milanotel. 0246741 fax [email protected]@ec.europa.eu http://ec.europa.eu/italy/

AlloggiVisitBritain HeadquartersSanctuary Buildings – 20 Great Smith Street UK-London SW1P 3BTwww.visitbritain.org - www.visitengland.com

VisitBritain ItaliaVia San Paolo 7 – IT-20121 Milanotel. [email protected]/it/it/

London & Partners6th Floor – 2 More London RiversideUK-London SE1 2RR tel. 00442072345800 fax 00442073786525info@londonandpartners.comwww.londonandpartners.comwww.visitlondon.com – www.visitlondon.com/itwww.studylondon.ac.uk – www.londontown.com

City of London Information Centre St. Paul’s Churchyard – UK-London EC4M 8BXtel. 004420 [email protected] – www.visitthecity.co.uk

VisitScotland Head OfficeOcean Point One – 94 Ocean DriveUK-Edinburgh EH6 6JHtel. 00441314722222 fax 00441315544583www.visitscotland.org - www.visitscotland.com/about/ www.visitscotland.com/it-it/

Visit WalesQED Centre - Main Avenue - Trefforest Industrial Estate - Trefforest, Pontypridd – Rhondda Cynon Taff UK-CF37 5YR tel. 00443330063001visitwales.communications@wales.gsi.gov.ukwww.visitwales.com

Northern Ireland Tourist Board St Anne’s Court - 59 North Street - UK- Belfast BT1 1NB tel. 00442890231221fax 00442890240960 [email protected] www.tourismni.com - www.discovernorthernireland.com

Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù Via Nicotera, 1 – (Ingresso Via L . Settembrini , 4)IT-00195 Romatel. 064871152 fax [email protected] – www.aighostels.it

Hostelling International (HI)2nd Floor, Gate House – Fretherne RoadWelwyn Garden City – UK-Herts AL8 [email protected] – www.hihostels.com

Youth Hostel Association (YHA) England & WalesTrevelyan House – Dimple Road – MatlockUK-Derbyshire DE4 3YHNumero verde dal Regno Unito: 08000191700tel. [email protected]

Scottish Youth Hostels AssociationSYHA – Hostelling ScotlandNational Office –7 Glebe Crescent – UK-Stirling FK8 2JA tel. 0044345 293 [email protected] – www.syha.org.uk

Hostelling International Northern Ireland (HINI)22-32 Donegal Road – UK-Belfast BT12 5JNtel. 0044289090324733 fax 00442890439699 [email protected][email protected]

Bed & Breakfast UK33 Vine Lane – Hillingdon – UxbridgeUK-Middlesex UB10 0BA www.bedandbreakfasts-uk.co.ukwww.bedandbreakfasts-uk.co.uk/contactframe.htm

Page 13: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(13)

Venuemasters The WorkstationSheffield Technology Park – Cooper Buildings – Arundel Street – UK-Sheffield S1 2NStel. 00441142493090 fax [email protected]

Trasporti Transport for London (TfL) Customer Services4th Floor – 14 Pier Walk – UK-London SE10 0EStel. 00443432221234 fax 00443432227000Segreteria telefonica in UK: 8001123456 https://tfl.gov.uk

City Cards Italia Via Giulio Belinzaghi, 15 – IT-20159 Milano tel. 0266802731/02320626870fax [email protected]/gran-bretagna-en-it/londra-en-it.html

National Express Group PLCNational Express House – Birmingham Coach StationMill Lane – Digbeth – UK-Birmingham B5 6DDtel. 00448717818181/0044371781818www.nationalexpress.com

Scottish Citylink Coaches LtdBuchanan Bus Station – Killermont StreetUK-Glasgow G2 3NPNumero verde in UK: 08712663333fax 00441413324488 [email protected][email protected]

Ulsterbus Tours – Europa BuscentreGlengall Street – UK-Belfast BT12 5AHtel. 00442890337004 fax [email protected]/Services/Ulsterbus-Service-Page/

SanitàDepartment for Work and Pensions (DWP) Caxton House - Tothill Street - UK-London SW1H [email protected]

Ministerial Correspondence and Public Enquiries Unit Department of HealthRichmond House – 79 Whitehall UK-London SW1A 2NStel. 00442072104850 fax 00441159023202Textphone: 00442074517965Contact form: https://contactus.dh.gov.uk/?openformwww.dh.gov.uk

Health and Social Care Information Centre1 Trevelyan Square – Boar Lane – LeedsUK-West Yorkshire LS1 6AEtel. [email protected] – www.nhs.uk

Scottish Government Health DirectoratesGE.01 – St Andrews House – Regent RoadUK-Edinburgh EH1 3DGtel. 0443002444000/[email protected] – www.sehd.scot.nhs.uk

National Health Service Scotland 24Caledonia House – Fifty Pitches Road – Cardonald Park – UK-Glasgow G51 4EBtel. 0044413374501Numero verde: 004418001111 www.nhs24.com

Department of Health – Information OfficeC5.20 – Castle Buildings – StormontUK-Belfast BT4 3SQtel. 0044289052 [email protected] – www.hscni.net

Page 14: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(14)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

2. COME ORIENTARSI 2.1 Quadro generale

Nel Regno Unito, l’orientamento scolastico e professionale è fornito da un vasto numero di agenzie e strutture distribuite su tutto il territorio britannico, collegate al National Career Service (https://nationalcareersservice.direct.gov.uk); all’interno di questo sito è possibile scegliere l’opzione ”Contact an adviser” per fissare un appuntamento presso il centro più vicino al proprio domicilio, collegato all’NCS. Pres-’NCS. Pres-NCS. Pres- Pres-so tutti i centri di orientamento si possono consultare banche dati di aziende, una vasta letteratura e mate-riale di supporto per scrivere CV e lettere di presenta-zione, nonché per prepararsi ai colloqui. In Inghilterra e Galles le scuole devono fornire indicazioni sui possibili percorsi scolastici e professionali a tutti gli studenti.Nel Galles l’organismo che si occupa dell’orienta-mento è il Career Choices Dewis Gyrfa Ltd (CCDG – www.careerswales.com).In Scozia l’erogazione dei servizi di orientamen-to è una caratteristica di tutti gli istituti scolasti-ci sia nel settore pubblico che in quello privato e in particolare degli istituti educativi dopo la scuola dell’obbligo. I servizi di consulenza alla carriera sono forniti dallo Skills Development Scotland (SDS – www.skillsdevelopmentscotland.co.uk), che offre con-sigli e servizi di orientamento, sulla base di informa-zioni aggiornate e precise sul mercato del lavoro (of-ferte di lavoro, disponibilità, ecc.) e sulle opportunità di apprendimento e formazione sia professionale che accademica. Nell’Irlanda del Nord è il settore “Careers”(www.nidirect.gov.uk/campaigns/careers) all’interno del Servizio “Education, learning and skills” del Department of Education (www.education-ni.gov.uk), che si occupa di orientamento. Un servizio di orientamento professionale viene offerto an-che dai Jobcentre Plus, i Centri per l’Impiego gestiti dal Go-verno britannico (https://www.gov.uk/contact-jobcentre-plus, si veda il Cap. “Lavorare”), mentre nell’Irlanda del Nord ci sono i Jobs & Benefits offices e i JobCentres and Social Security Offices (www.nidirect.gov.uk/contacts/jobs-benefits-offices-jobcentres-and-social-security-offices). Questi centri offrono informazioni sui programmi go-vernativi di formazione per il lavoro ed espongono le offerte di lavoro locali. Tutte le università e i college britannici dispongono di un apposito ufficio per l’o-rientamento (Student’s Advice Bureau, Careers Office, Careers Advisory Service): per trovarlo è sufficiente in-formarsi presso il centralino delle singole università. I laureati e i laureandi troveranno molto utili i sitiwww.prospects.ac.uk e https://targetjobs.co.uk, che for-

niscono molte informazioni su lavoro, stage, profili professionali e quant’altro. Per altre informazioni sulla scuola e la cultura in-glese si può consultare il portale anche in italiano del British Council (www.britishcouncil.org/it), orga-nizzazione culturale attiva sin dal 1934, che si oc-cupa di promuovere e diffondere la cultura britanni-ca nel mondo ed è presente in oltre 100 Paesi con numerosi centri di insegnamento della lingua inglese. Su questo sito è possibile reperire informazioni sul sistema di istruzione britannico, sui corsi attivati sia a livello universitario che post laurea e sulle nu-merosissime scuole di inglese accreditate (vedi Cap. “Imparare l’inglese”). Per il sistema scolastico scoz-zese è opportuno consultare direttamente il sito www.educationukscotland.org.

2.2 Indirizzi utili National Careers ServicePO Box 1331 – UK- Newcastle Upon Tyne NE99 5EBNumero verde dal Regno Unito: 0800100900https://nationalcareersservice.direct.gov.uk

Skills Development Scotland Monteith House – 11 George SquareUK-Glasgow G2 1DY tel. 00441412856000Numero verde dal Regno Unito: 08009178000www.skillsdevelopmentscotland.co.uk

Career Choices Dewis Gyrfa Ltd (CCDG)53 Charles Street – UK-Cardiff CF10 2GD – Unit 1 Brecon Court – William Brown Close – Llantarnam Park – UK-Cwmbran NP44 3ABNumeri verdi dal Regno Unito: 08000284844/02920906800www.careerswales.com/en/

Department of Education of Northern IrelandRathgael House – Balloo Road – RathgillUK-Bangor BT19 7PRtel. 00442891279279 fax 00442891279100DE.DEWebMail@education-ni.gov.ukwww.education-ni.gov.uk

Euroguidance United KingdomOnward House – Baptist PlaceUK–Bradford BD1 2PS tel. 00441274829500fax [email protected] – www.careerseurope.co.uk

Page 15: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(15)

3. STUDIARE3.1 Quadro generale

Il Governo centrale, in seguito alla devolution, ha de-legato ai vari Governi della Scozia, del Galles e dell’Ir-landa del Nord la gestione dell’Istruzione pubblica per quanto riguarda sia il programma d’insegnamento generale chiamato National Curriculum (vi sono infatti differenze tra le materie d’insegnamento obbligato-rie in Inghilterra e Galles e quelle obbligatorie in Irlan-da del Nord), sia le linee di condotta e la valutazione, affidando la responsabilità diretta ai vari Dipartimenti per l’Istruzione:• il Department for Education (DfE – www.gov.uk/dfe)

del Governo britannico;• l’Education Scotland (ES - www.gov.scot/Topics/Education),

che dipende dal Vice Primo Ministro e Segretario di Gabinetto per l’Istruzione e le Competenze (Deputy First Minister and Cabinet Secretary for Education and Skills) del Governo scozzese;

• il Department for Education and Skills (www.wales.gov.uk/educationandskills) del Galles;• il Department for Education (www.education-ni.gov.uk), da cui dipende l’Education Authority (EA – www.eani.org.uk) dell’Irlanda del Nord.Le numerose sedi delle Autorità Scolastiche Locali presenti su tutto il territorio britannico, hanno la re-sponsabilità di garantire l’istruzione pubblica gratuita nell’area di loro competenza. Il sistema scolastico nel Regno Unito è reso partico-larmente complesso da due elementi fondamentali:• l’assenza di una norma nazionale unica: Inghilterra,

Scozia, Galles e Irlanda del Nord, hanno 4 sistemi distinti, con differenze nelle materie d’insegna-mento, nell’età della scolarizzazione e nei diplomi;

• il decentramento: la responsabilità è distribuita tra il governo centrale, le autorità locali, le chiese, le or-ganizzazioni indipendenti, gli organi amministrativi delle scuole e gli insegnanti.

Nel Regno Unito le opportunità per i giovani di lavo-rare o di studiare all’estero sono in continuo aumento ed il Paese rappresenta una destinazione molto gra-dita agli studenti del resto dell’Europa.Il British Council ha sviluppato il portale www.educationuk.org/global/, allo scopo di offrire assistenza agli studenti interessati, permettendo al Regno Unito di raggiungere un numero sempre mag-giore di destinatari. L’obbligo scolastico in Inghilterra, in Scozia e nel Gal-les va dai 5 ai 16 anni. In Irlanda del Nord l’istruzione obbligatoria inizia a 4 anni e va fino ai 16 anni.Quasi tutte le scuole del Regno Unito, sia nell’istru-zione primaria che in quella secondaria, sono a tempo

pieno e si suddividono in maintained (fondi statali) e independent (private, a pagamento). Le scuole private del Regno Unito si sostengono con il pagamento delle rette scolastiche o con aiuti pro-venienti da privati. Nelle scuole statali, l’istruzione obbligatoria è gratuita in tutto il Paese, salvo in alcu-ne scuole secondarie in Irlanda del Nord. L’istruzione pre-primaria e l’assistenza all’infanzia sono general-mente fornite dal settore privato e sono a carico delle famiglie; tuttavia il governo sta ampliando l’offerta di servizi statali anche in questi ambiti. Durante gli anni della scolarizzazione obbligatoria è possibile individuare un percorso educativo parago-nabile al nostro, ma esistono anche alternative che se ne discostano molto.In Inghilterra e nel Galles si possono distinguere 2 alternative differenti, a seconda delle politiche edu-cative delle autorità locali: (1) il sistema a 2 livelli, che comprende le scuole primarie fino a 10 anni e quelle secondarie dagli 11 ai 18 anni (2) il sistema a 3 livel-li, che comprende la scuola primaria fino agli 8 anni, quella intermedia dagli 8 ai 12 anni e la scuola supe-riore fino ai 18 anni.Per il passaggio dalla primary school o first school alla secondary school non è necessario sostenere al-cun esame, in quanto gli studenti sono valutati nei 3 stadi dell’iter scolastico (7, 11 e 14 anni) con dei test di verifica basati sui programmi ministeriali, ma di competenza esclusiva delle scuole. I test nazionali in aggiunta alle valutazioni degli insegnanti hanno lo scopo di misurare i progressi degli alunni in base ai parametri standard nazionali.Al termine della scuola dell’obbligo, all’età di 16 anni, gli allievi devono superare l’esame di Diploma di scuola secondaria (General Certificate of Secondary Education – GCSE). È in atto una riforma che riporta i voti dell’esame per ogni materia (fino ad ora in lettera dalla A alla G) in nu-meri da 1 a 9 (www.gov.uk/government/news/how-the-top-grades-will-be-awarded-in-new-gcses-in-2017). Il programma di studio per il GCSE è disponibile alle pagine web del Governo britannico e nordirlandese rispettivamente ai link www.gov.uk/government/collections/gcse-subject-content e www.nidirect.gov.uk/articles/gcses.In Scozia non è in vigore un programma ministeriale, ma vengono emessi degli orientamenti che le scuole sono tenute a seguire. La versione scozzese del GCSE è lo Scot-tish Qualifications Certificate (SQC – www.sqa.org.uk/sqa).L’istruzione secondaria viene impartita prevalen-temente nelle scuole secondarie polivalenti (com-prehensive school), frequentate da alunni tra gli 11 e i 18 anni (dai 12 in Scozia), che offrono una vasta gam-

Page 16: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(16)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

ma di scelte educative differenti e non applicano al-cuna forma di selezione all’ingresso. La maggior par-te degli alunni scolarizzati in scuole statali frequenta le comprehensive schools.Nel Galles, in tutte le scuole viene studiata la lin-gua gallese, che in alcuni istituti rappresenta anche la lingua di insegnamento (a livello sia primario che secondario). In Scozia tutti i bambini frequentano le scuole prima-rie per 7 anni. Le scuole secondarie pubbliche sono quasi esclusivamente comprehensive school e offrono corsi a vari livelli di competenze. In Irlanda del Nord la maggior parte dei bambini fre-quenta la scuola primaria per 6 anni. Prima di accedere alla scuola secondaria, gli stu-denti possono scegliere di frequentare dei corsi di preparazione per l’accesso alle grammar school (Post-Primary education) o accedere direttamente ad una comprehensive school. L’Education Reform Act del 1988 (www.legislation.gov.uk/ukpga/1988/40) ha introdot-to un curriculum nazionale (National Curriculum – www.gov.uk/national-curriculum/overview) in Inghil-terra, Galles e Irlanda del Nord, per le materie fonda-mentali, con programmi comuni a tutte le scuole. In linea generale, gli studenti britannici devono soste-nere dei test di verifica nelle seguenti materie fonda-mentali: inglese e matematica all’età di 7 e 11 anni, alle quali si aggiunge scienze fra i 14 e i 16 anni. Le scuole mantengono la libertà di scelta sulle me-todologie da seguire e i libri di testo da adottare. Il National Curriculum comprende 4 ‘key stages’ (fasi chiave) e 10 materie totali, tra cui le 3 fondamen-tali e 7 propedeutiche (tecnologia/informatica, sto-ria, geografia, musica, arte, educazione motoria e lingua straniera). Le fasi chiave sono le seguenti: • key stage 1: fino a 7 anni • key stage 2: 7-11 anni (www.gov.uk/national-curriculum/key-stage-1-and-2) • key stage 3: 11-14 anni (pre-GCSE) • key stage 4: 14-16 anni (preparazione al GCSE o titolo equivalente – www.gov.uk/national-curriculum/key-stage-3-and-4). L’aggiornamento del NC e del relativo siste-ma di verifiche è curato dall’Agenzia gover-nativa Standard and Testing Agency (STA – www.gov.uk/government/organisations/standards-and-testing-agency). In questi ultimi anni con la devolution (vedi Par. “L’or-dinamento dello Stato), l’NC presenta delle varian-ti sia nel Galles (http://learning.gov.wales/resources/improvementareas/curriculum/) che nell’Irlanda del Nord (http://ccea.org.uk/curriculum/). In Scozia è stato messo a punto per i bambini e gli ado-lescenti dai 3 ai 18 anni il nuovo Curriculum for Excellen-ce (www.education.gov.scot/scottish-education-system/),

le cui 8 aree di studio sono: arti espressive, salute e benessere, lingue, matematica, educazione religiosa e morale, scienze, studi sociali, tecnologie. Le scuole private non sono tenute a seguire il National Curri-culum, sebbene quasi tutte lo adottino. Per ulterio-ri informazioni sul National Curriculum si consiglia di consultare la pagina web www.gov.uk/topic/schools-colleges-childrens-services/curriculum-qualifications. Nel Regno Unito l’istruzione universitaria di base dura 3/4 anni e porta al Bachelor of Arts (BA) oppure al Bachelor of Science (BSC). Seguono il Master (da 1 a 2 anni) e il Dottorato di durata media triennale (vedi i Par. “L’istruzione superiore universitaria” e “Post Laurea”).

3.2 Dopo la scuola dell’obbligo

Dopo aver superato con successo gli esami finali del-la scuola dell’obbligo, gli studenti hanno 3 alternative: (1) rimanere nel sistema scolastico per ulteriori 2 anni e ricevere un’istruzione professionale specialistica (2) intraprendere un percorso educativo più lungo che consentirà di ottenere un titolo per l’accesso alla for-mazione superiore (3) entrare nel mondo del lavoro.Per l’accesso all’istruzione post-obbligo (Tertiary Edu-cation), non esistono requisiti particolari stabiliti per legge ma, in base all’elevato livello di autonomia, ogni istituto ha la facoltà di stabilirne dei propri. Gli studenti in possesso del GCSE o dell’SQC, che deci-dono di proseguire gli studi possono scegliere tra le scuole secondarie e gli istituti o i centri di formazio-ne tecnico professionale (Further Education Colleges e non solo – www.aoc.co.uk ). In Inghilterra, nel Galles e nell’Irlanda del Nord, i ragazzi che continuano gli studi tra i 16 e i 18 anni, con l’intenzione di accedere poi agli studi universitari, possono preparare all’interno di un istituto di istruzione secondaria il General Certifi-cate of Education (GCE) Advanced Level, comunemente denominato A level (esame di livello avanzato), para-gonabile alla nostra maturità, oppure l’Advanced Sup-plementary (GCE AS-level).Lo Scottish Certificate of Education at Higher Grade è l’esame finale del sistema di istruzione secondaria post-obbligo in Scozia (equivalente all’A Level) ed è la qualifica richiesta per l’ammissione all’università.Per gli stranieri di età compresa tra i 14 e i 16 anni, pos-sono risultare particolarmente interessanti gli Interna-tional General Certificate of Secondary Education (IGCSE) www.cie.org.uk/images/84521-cambridge-igcse-brochure.pdf. Si tratta di titoli di studio che attestano la competen-za in una materia appresa in lingua inglese: ne sono disponibili 70 fra cui ad esempio matematica, scien-

Page 17: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(17)

ze, arte, tecnologie dell’informazione e via dicendo (www.cie.org.uk/programmes-and-qualifications/cambridge-secondary-2/cambridge-igcse/subjects/). Tutte le qualifiche internazionali e i tito-li di studio internazionali (compreso l’IGCSE), sono gestiti dall’University of Cambridge Inter-national Examinations (CIE – www.cie.org.uk).In molte scuole e college è possibile segui-re un percorso di istruzione ai fini del rilascio dell’International Baccalaureate Diploma (IB – www.ibo.org/programmes/diploma-programme/). Si tratta di una qualifica riconosciuta a livello interna-zionale per gli studenti tra i 16 e i 19 anni. Si basa sul-lo studio di una vasta gamma di materie, comprese le lingue, le arti, le scienze, la matematica, la storia e la geografia. E’ disponibile in più di 100 scuole e col-lege in Gran Bretagna e può essere preso in inglese, francese o spagnolo. Per informazioni si può contat-tare, oltre all’International Baccalaureate Organization(www.ibo.org), il CIE (www.cie.org.uk) e il citato British Council (www.britishcouncil.org).

3.3 La formazione professionale Un’alternativa allo studio universitario è rappresen-tata dalla formazione professionale che nel Regno Unito è basata sul sistema nazionale delle qualifiche professionali (National Vocational Qualifications – NVQ - www.vocationaltraining.org.uk/nvq-overview), i cui esami di qualifica sono regolamentati dall’Office of Qualifications and Examinations Regulation (Ofqual – www.gov.uk/government/organisations/ofqual).Lo stesso sistema in Scozia è denominato lo Scottish Vocational Qualifications (SVQ), gestito dalla Scottish Qualifications Authority (www.sqa.org.uk). Nell’Irlanda del Nord se ne occupa il Council for Curriculum, Exa-minations and Assessment (CCEA – http://ccea.org.uk). Le NVQ vengono rilasciate a 5 livelli, di cui il livello 1 è quello di base e il livello 5 è il più avanzato. I corsi di formazione professionale nel Regno Unito sono tutti gestiti da istituzioni indipendenti e spesso fornisco-no qualifiche riconosciute a livello internazionale. Le istituzioni più importanti che offrono questo tipo di corsi sono:• City & Guilds (www.cityandguilds.com), che propone nu-

merosissime qualifiche professionali a diversi livelli, fra cui il nuovo TechBAc (www.cityandguilds.com/techbac), anche in vista della prossima Riforma delle qualifiche tec-niche (www.cityandguilds.com/techbac/14-19-reforms#2);

• la Peasrson-Edexcel (https://qualifications.pearson.com), multinazionale della formazione che offre nume-

rose qualifiche di tipo tecnico riconosciute a livello internazionale, fra cui il BTEC (Business and Techno-logy Education Council)9;

• la Camera del Commercio e dell’Industria di Londra (London Chamber of Commerce and Industry – LCCI – www.londonchamber.co.uk), che mette a disposizio-ne corsi brevi in materie commerciali, linguistiche e collegate al business;

• la Royal Society for the Encouragement of Arts, Manu-factures and Commerce (RSA – www.thersa.org), che ha una rete di accademie (www.rsaacademies.org.uk, http://rsaacademy.org) d’arte, per le scienze umane, lo sport e il benessere oltre che per lo studio delle lingue e delle nuove tecnologie.

Per trovare i centri di formazione accreditati in In-ghilterra si consulti il Registro delle Qualificazioni regolamentate al link http://register.ofqual.gov.uk. Anche il portale www.educationuk.org del British Council è in grado di fornirne una lista aggiornata. La formazione professionale viene inoltre impartita sotto forma di: • corsi a tempo pieno presso i Fur-ther Education Colleges (www.educationuk.org/eduk/global/course/search-landing.html?qual=vocation) • formazione sul posto di lavoro con il riconoscimento dell’esperienza lavorativa acquisita • corsi di studio paralleli a un’occupazione a tempo parziale o anche corsi serali.L’apprendistato (apprenticeship) in particolare com-bina formazione professionale e lavoro. Gli apprendi-sti normalmente trascorrono un giorno alla settima-na nella struttura formativa a studiare per il diploma tecnico e la parte restante del tempo in formazione sul luogo di lavoro. Vi sono diversi livelli di appren-distato disponibili. Gli apprendisti possono accedere all’istruzione superiore o al lavoro a seconda dell’esi-to della formazione. Nel Regno Unito l’apprendistato è rivolto ai giovani dai 16 anni di età e consente di conseguire una qualifica professionale che fa parte del citato Sistema Nazionale delle Qualifiche, l’NVQ. Tali qualifiche possono essere conseguite sia dagli studenti che frequentano scuole o college, sia dal-le persone che lavorano a tempo pieno. L’appren-distato si articola su 2 differenti livelli, a seconda del livello di qualifica NVQ da conseguire (2° o 3°). I contenuti sono definiti nel quadro dei “programmi formativi settoriali” (frameworks), stabiliti dalle parti sociali dei diversi settori a livello nazionale. Di regola i programmi settoriali prevedono: • il conseguimen-to di una qualifica professionale • uno o più Technical Certificate (TC): si tratta di certificati che attestano la frequenza e il superamento di uno o più corsi teorici

9. Cfr. www.ucas.com/ucas/16-18-choices/search-and-apply/qualifications-you-can-take/btec-diplomas

Page 18: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(18)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

10. Cfr. www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/543273/KS4_Technical_Awards_2018.pdf

tra le materie più importanti nel settore di riferimen-to10 • alcune certificazioni che attestano lo sviluppo di competenze chiave (Key Skills), definite dal sistema inglese delle qualificazioni, spendibili trasversalmen-te nelle diverse professionalità. Normalmente non sono previsti requisiti di ingresso all’apprendistato, anche se i singoli programmi settoriali possono for-nire indicazioni in merito. Generalmente, per il con-seguimento di una qualifica di 2° livello occorrono circa 15 mesi, mentre per il 3° livello ci vogliono almeno 2 anni. Il contratto stipulato tra l’impresa e l’apprendista stabilisce l’orario di lavoro, il livello re-tributivo, le ferie, la descrizione del lavoro che dovrà essere svolto. Inoltre, il datore di lavoro e l’apprendi-sta firmano un accordo che definisce sinteticamen-te la formazione che sarà erogata (si veda anche nel Cap. “Lavorare” il Par. “Opportunità per un giovane al primo impiego”).Per quanto riguarda l’istruzione degli adulti nel Re-gno Unito, essi vi possono accedere durante tutto l’arco della vita. Ci sono adulti che frequentano la scuola allo scopo di ottenere ad esempio il Certificato Generale di Istruzione secondaria (GCSE - vedi Par. “Quadro generale”) o la maturità (A level). La maggior parte degli adulti che decide di fare un corso di for-mazione, frequenta un Further Education College o un istituto di istruzione superiore (College of Higher Edu-cation), oppure l’università.In Galles il diploma professionale moderno per adulti mira ad innalzare il livello delle competenze in azien-da, allargando il modello di apprendistato a coloro che hanno più di 25 anni. Il programma offre una for-mazione strutturata sia per le persone occupate che per quelle disoccupate. In Scozia, dove vige il citato sistema delle Scottish Vo-cational Qualifications (SVQ), gli studenti che optano per la formazione professionale, di solito seguono un corso fra il 4° e il 6° anno della scuola superio-re, ossia fra i 15 e i 18 anni, anche se alcune scuole possono offrire qualifiche nella fase iniziale. Normal-mente ciascuna scuola non propone l’intera gamma delle SVQ (www.sqa.org.uk/sqa/41339.2571.html) ad ogni livello, ma è in grado di offrire percorsi formativi flessibili, tali da adattarsi alle esigenze degli studen-ti, che possono condurre verso l’istruzione superiore o il lavoro. In Scozia, l’apprendistato per i giovani di 16-24 anni dura di solito 2 anni e prevede come in Inghilterra una formazione esterna, che permette di conseguire una delle SVQ a partire dal 3° livello. Non vi è limite d’età per partecipare ai programmi di ap-

prendistato. Per avere tutte le informazioni sull’apprendistato nel Regno Unito si consiglia di visitare la pagina web www.gov.uk/topic/further-education-skills/apprenticeships (si veda anche il Cap. “Lavorare”).In questo Paese sono stati attivati anche i New Techno-logy Institutes (NTI), realizzati da consorzi formati dai ci-tati Further Education Colleges e dalle organizzazioni del settore privato (www.utcolleges.org). Questi istituti of-frono una serie di corsi anche a livello superiore, colle-gati al mondo del lavoro locale. Gli NTI hanno il compi-to di formare dei professionisti nel settore delle nuove tecnologie, dell’high-tech e del trasferimento tecno-logico, allo scopo di favorire lo sviluppo del territorio.

3.4 L’istruzione superiore universitaria

I titoli di studio nell’Higher Education (HE) includono: Higher National Diplomas (HND), Foundation Degrees, Degrees e Postgraduate Qualifications (vedi Par. “Post laurea”). I corsi universitari inglesi durano 3 o 4 anni e portano ai seguenti Degrees: • Bachelor of Arts (BA) • Bachelor of Science (BSC) • Bachelor of Education (BEd) • Bachelor of Engineering (BEng) • Bachelor of Laws (LLB). Seguono il Master Degree (MA) che dura da 1 a 2 anni e il Dottorato di durata triennale, che si conclude con la dissertazione di una tesi di ricerca. La laurea in me-dicina, chiamata Bachelor of Medicine (MB) è, come in Italia, a ciclo unico e dura 6 anni. La struttura di base dei titoli universitari britannici è conforme al modello in vigore nello Spazio Europeo dell’Istruzione supe-riore (EHEA – European Higher Education Area – www.ehea.info/), che prevede i 3 cicli di laurea, con la sud-divisione in Bachelor, Master e Dottorato. Le facoltà sono a numero chiuso. Il rapporto numerico docente-studenti consente di organizzare incontri di gruppo con un tutor per discutere eventuali problemi legati alla didattica e al contenuto dei corsi.L’anno accademico è normalmente diviso in 3 quadri-mestri. La formazione universitaria (Higher Education – HE) viene offerta da diverse istituzioni:1. le università, organismi autonomi con facoltà di

istituire e rilasciare titoli accademici, che in molti casi sono parzialmente finanziati dal governo;

2. i College e gli Istituti di istruzione superiore (in Sco-zia chiamati Scottish centrally-funded Institution, fi-nanziati dal Governo scozzese – www.sfc.ac.uk), che offrono diplomi biennali (Higher National Diplomas), grazie ad accordi di collaborazione con le università. Fanno parte di questa tipologia di diplomi i cosid-

Page 19: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(19)

detti Foundation Degrees (http://fd.ucas.com), che sono titoli pensati per creare dei riconoscimenti in-termedi all’interno del primo ciclo di studi superiori. I Foundation Degrees sono stati istituiti nel 2001 al preciso scopo di rispondere alle esigenze di specia-lizzazione tecnica provenienti dal mercato del lavo-ro; i corsi vengono studiati in collaborazione con i datori di lavoro, che accolgono gli studenti durante la formazione on the job. Anche gli FD durano 2 anni e con un ulteriore anno di studio si può conseguire il Bachelor Degree.

I Foundation Degrees non vanno confusi con il Founda-tion Year Programme, l’anno preparatorio necessario a molti studenti stranieri per inserirsi nel sistema uni-versitario anglosassone, sia per raggiungere il livello linguistico richiesto (vedi Cap. “Imparare l’inglese”), sia quando ci si vuole candidare alle migliori universi-tà: per tutte le informazioni si consulti la pagina web www.studyin-uk.com/study-options/foundation/. Come accennato, la maggior parte dei corsi di lau-rea di primo livello in Inghilterra, Galles e Irlan-da del Nord ha una durata di 3 anni, ma molti corsi prevedono anche un periodo di formazione ester-na, come ad esempio un anno di lavoro nell’indu-stria (industrial work placement – si veda il Par. “Fare uno stage nel Regno Unito”) o all’estero e pertanto hanno una durata totale di 4 anni. Anche in Sco-zia molti corsi richiedono almeno 4 anni di studio a tempo pieno. Per fare la propria scelta, si consulti la sezione “Courses – Higher Education” nel portale www.educationuk.org/global/ del British Council.

Ammissione, Iscrizione, TasseLe condizioni di ammissione all’istruzione superiore variano da università ad università. L’istruzione su-periore è a pagamento. Il Governo ha autorizzato le università britanniche ad applicare una tassa d’iscri-zione, che può essere ridotta progressivamente fino alla gratuità per gli studenti finanziariamente svan-taggiati.Gli studenti dell’Ue, intenzionati ad iscriversi ad un corso di laurea nel Regno Unito, non dovranno anticipare nul-la, ma potranno richiedere un prestito alla Student Loan Company (Istituto di Credito Studentesco – www.slc.co.uk) incaricata della gestione dei prestiti agli studenti; il pre-stito sarà versato direttamente dal Governo all’università prescelta per coprire il costo delle tasse universitarie per l’intero periodo del corso intrapreso (tuition fees – si veda la news “EU Nationals and Student Finance in England” su www.practitioners.slc.co.uk/about-us/practitioners-news/. Il prestito può essere rinnovato ogni anno per la du-rata dell’intero corso di laurea e dovrà essere resti-

tuito alla fine del corso solo nel momento in cui lo studente avrà ottenuto un impiego. Tutte le informazioni sul credito studentesco e sui tas-si di interesse attualmente in vigore sono reperibili alle pagine web www.slc.co.uk/students/loan-repayment.aspx e www.gov.uk/apply-for-student-finance/how.Un quadro sintetico delle informazioni sui prestiti in vigore per gli studenti Ue è inoltre visibile sul portale del Governo britan-nico alla pagina web www.gov.uk/student-finance/eu-students e sulla relativa Guida scaricabile dal link http://media.slc.co.uk/sfe/1617/eu/eu_england_guide_1617_d.pdf. In seguito all’esito della Brexit potrebbero essere ri-scritte nei prossimi 2 anni le condizioni che regolano il prestito universitario. Se ci si iscrive ad un’università in Scozia, non si de-vono pagare le tasse universitarie, tuttavia verrà richiesto un pagamento una tantum, prima del con-seguimento del diploma di laurea. Per maggiori in-formazioni si consulti sul sito della Student Awards Agency for Scotland, www.saas.gov.uk, la pagina web www.saas.gov.uk/how_to_apply/eu.htm. Tutte le domande di iscrizione (ad eccezione di alcune lauree professionali) devono essere inoltrate attra-verso il Servizio di Ammissione delle Università e dei College (Universities and Colleges Admission Service – UCAS – www.ucas.com), il quale pubblica un elen-co dettagliato di tutti i corsi del Regno Unito, nonché un libretto informativo sulle procedure d’iscrizio-ne. Queste ed altre pubblicazioni sono consultabili presso tutti gli uffici europei del British Council, dove sarà possibile ottenere anche un modulo d’iscrizio-ne. La domanda va inoltrata all’UCAS esclusivamen-te compilando l’apposito modulo online all’indirizzo www.ucas.com/apply, preferibilmente tra il 1° set-tembre ed il 15 gennaio di ogni anno, in particolare se si vuole fare domanda per le università di Oxford o di Cambridge. Per i corsi di medicina, veterinaria o odontoiatria si deve presentare domanda entro il 15 ottobre.Per le università di Oxford o di Cambridge si dovrà presentare, oltre al modulo UCAS, una richiesta spe-cifica di ammissione, i cui moduli vanno richiesti di-rettamente alle università. Non è consentito fare do-manda ad entrambe le università nello stesso anno.

SelezioneL’elemento fondamentale, e nella maggior parte dei casi unico, che l’università ha a disposizione per la se-lezione dei propri studenti, è il modulo UCAS. È quindi molto importante compilarlo con cura e chiarezza in tutte le sue parti. Attraverso il modulo si fornirà all’u-niversità un quadro generale di se stessi, che com-

Page 20: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(20)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

prenderà, oltre al curriculum di studi, una presen-tazione ed una lettera di referenze, preferibilmente scritta da un professore.Condizione per l’ammissione è una buona conoscen-za della lingua inglese e ne sarà richiesta prova for-male all’atto dell’iscrizione. I Prospectus sono le guide pubblicate dalle singole università che contengono informazioni sui corsi, i requisiti per l’ammissione, la collocazione geografica dell’università, ecc. È possibi-le richiedere i Prospectus alle segreterie oppure con-sultarli online sui siti delle singole università. I detta-gli dei piani di studio dei corsi sono, invece, riportati nei cosiddetti Syllabus da richiedere, anche questi, direttamente alle università.

Post LaureaDopo aver ottenuto il First Degree si può conseguire dopo 2 anni un Master (MA), corrispondente alla no-stra laurea specialistica, che prevede lo svolgimento di attività di ricerca pura o la frequenza di un corso; in ambedue i casi l’MA si conclude con il superamen-to di un esame finale. Dopo l’MA si può proseguire con il Philosophy Doctorate (Ph.D.), simile al nostro Dottorato, che richiede in genere almeno 3 anni di ricerca sotto la guida di un supervisore; alcuni Ph.D. possono avere una durata anche superiore, dai 4 ai 7 anni, come ad esempio molte specializzazione mediche. Il Ph.D. può inoltre preparare all’insegna-mento universitario. Per avere una panoramica dei diversi tipi di Master e di Ph.D. si consultino, oltre al citato portale www.educationuk.org/global/ del British Council, i siti www.mastersportal.eu e www.phdportal.comcollegati al portale internazionale www.studyportals.com, di origine olandese. Accanto alle università tradizionali, ci sono anche strutture alternative che offrono corsi universitari a distanza, la cui diffusione sta crescendo in maniera esponenziale. A questo proposito si se-gnalano 2 istituzioni:• Open University (www.open.ac.uk, [email protected]): è

un’università creata nel 1969 con lo scopo di dare a tutti la possibilità di proseguire gli studi a vari livelli. Riconosciuta come una normale università britannica, offre una vasta gamma di corsi di laurea e post-laurea in numerose discipline ed è oggi ac-cessibile in tutti i Paesi europei, fra cui l’Italia, gra-zie alla sua vasta rete di collaboratori. Per accedervi non è necessaria alcuna qualifica;

• University of London (www.londoninternational.ac.uk, [email protected]), istituita nel 1858, il cui programma, denominato External Programme, ha più di 100 corsi di studio tra cui scegliere e consen-

te a studenti di tutto il mondo di conseguire diplomi di laurea nei loro Paesi senza l’obbligo di frequenza. Per accedere ai corsi dell’University of London è ri-chiesto l’equivalente del diploma di maturità.

I certificati e i diplomi post-laurea di carattere profes-sionale rilasciano in genere una qualifica che abilita allo svolgimento di una determinata professione, come ad esempio il Post Graduate Certificate in Education (PGCE – www.prospects.ac.uk/postgraduate-study/teacher-training/pgce) per gli insegnanti e la Qualification in Careers Guidance (QCG – www.thecdi.net/Qualification-in-Career-Guidance), destinata ai consulenti per l’orientamento. Questi corsi possono avere una durata di 1 o 2 anni e pos-sono essere seguiti da un periodo di pratica/eserci-zio della professione sotto la guida di un supervisore (anno probatorio), prima che lo studente possa esse-re considerato pienamente qualificato. Nel Regno Unito tutti gli insegnanti delle scuole stata-li sono laureati ed hanno frequentato speciali corsi di preparazione per accedere alla professione, accreditati dal National College for Teaching & Leadership (NCTL11 –https://getintoteaching.education.gov.uk), Agenzia ese-cutiva del Ministero della Pubblica Istruzione britannico (Department for Education – DfE – www.gov.uk/dfe), che si occupa anche dell’aggiornamento degli insegnanti. Questi corsi sono tenuti in scuole, università o centri di ricerca e portano al conferimento del Qualified Tea-chers Status (QTS – www.gov.uk/guidance/qualified-teacher-status-qts), la qualifica britannica che abilita all’insegnamento.

3.5 Le borse di studio

Non è consigliabile arrivare nel Regno Unito o iniziare un corso senza avere sufficienti fondi per tutto il perio-do di studi. La competizione per ottenere una borsa di studio è molto alta e raramente copre tutte le spese. È possibile avere informazioni sulle borse disponibili nel Regno Unito visitando la sezione Scolarships, sempre nel portale specializzato www.educationuk.org del Bri-tish Council (www.britishcouncil.org). Si noterà che le borse per studenti dei corsi post-lau-rea sono meno frequenti: per questo il British Council, l’ISIC (International Student Identity Card – www.isic.org) e il citato portale internazionale www.studyportals.com hanno promosso nel 2015 il Global Study Awards, che mette a disposizione 9 borse di 10.000 sterline l’una, offerte direttamente alle Istituzioni formative supe-riori scelte dai candidati vincitori (non solo europei) per pagare le loro tasse universitarie (tuition fees). Tutte le informazioni sono rintracciabili sulla pagina web

11. Cfr. www.gov.uk/government/organisations/national-college-for-teaching-and-leadership

Page 21: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(21)

www.mastersportal.eu/pages/the-global-study-awards/#fflt:SP_GSA1. Si consulti anche www.scholarshipportal.com, ricchis-simo di informazioni. Per le borse di studio in Scozia è necessario rivolgersi alla Students Awards Agency (www.saas.gov.uk), mentre per l’Irlanda del Nord si contatti l’Education Authority (www.eani.org.uk/#) L’ammontare della borsa di studio è normalmente calcolato in funzione della dichiarazione dei redditi del richiedente. Le domande devono essere inoltra-te con molto anticipo e conviene quindi informarsi un anno prima. E’ inoltre possibile consultare le pa-gine web dedicate al tema “Student finance” nella sezione Education del portale del Governo britannico www.gov.uk/browse/education/student-finance. 3.6 Fare uno stage nel Regno Unito

Nel Regno Unito il termine internship indica un pe-riodo d’inserimento aziendale da svolgersi durante le vacanze estive mentre si frequenta l’università. È spesso retribuito in alcuni settori (consulenza, banca e finanza, ingegneria, legge, ecc.), più raramente in altri (media, cultura. musica e teatro, ecc.). Nell’ingle-se britannico oltre al termine internship vi sono altre espressioni che definiscono le diverse tipologie di stage: work experience12, sandwich placements o work placements, vacation placements e graduate internship. In particolare: • i sandwich placements si riferiscono ad un periodo

d’inserimento in azienda, che è parte integrante di un corso di laurea. Questo tipo di stage è mol-to comune nel Regno Unito e a volte viene anche chiamato industrial work placement; la durata può variare da un semestre (thin) ad un anno (thick). Ge-neralmente copre il 3° anno di un corso di laurea di 4 anni ed è spesso parte integrante delle lauree in business administration, in ingegneria, architet-tura e in numerose aree tecnico scientifiche. L’SP è stato ideato per soddisfare la crescente esigen-za delle aziende britanniche di trovare neolaureati con un’esperienza e una conoscenza approfondita del mondo del lavoro ed è accreditato e valutato ufficialmente. Gli SP possono essere pagati e non, a seconda della durata e in accordo con le imprese ospitanti;

• i vacation placements o summer internships sono degli inserimenti aziendali per studenti universitari, della durata di 2-3 mesi, che si svolgono durante il periodo estivo fra un anno accademico e l’altro; questi stage sono di solito retribuiti con un rim-borso spese. Il termine vacation placement è spes-so utilizzato per i tirocini estivi svolti dagli studenti della facoltà di legge;

Il Programma Erasmus + (www.erasmusplus.it)Questo Programma offre ai partecipanti un sus-sidio finanziario per frequentare all’estero parte di un corso di laurea simile al proprio e di poter sostenere esami (la durata del programma è compresa tra i 3 e i 12 mesi). E’ anche previsto, in molti casi, l’alloggio in una residenza studen-tesca. Tutti i programmi di interscambio sono gestiti in cooperazione con gli istituti d’istruzione superiore dei vari Paesi, pertanto, per ottenere in-formazioni più precise è bene rivolgersi presso le segreterie degli stessi istituti accademici. Il Pro-gramma permette inoltre a chi sta studiando o ha appena terminato gli studi e sta cercando lavoro, di fare un’esperienza di stage presso un’azienda di uno dei Paesi europei partecipanti, da un mini-mo di 2 settimane ad un massimo di 12 mesi. Per ottenere informazioni dettagliate sul Program-ma, oltre a visitare l’omonimo sito, è necessario informarsi se l’istituzione dove si sta studiando (centro di formazione, scuola o università) sia titolare o meno di un Progetto Erasmus+. Qua-Erasmus+. Qua-lora non lo fosse, se si è ancora studenti o ci si sta per qualificare, diplomare o laureare, si con-siglia di proporre alla propria struttura formativa di riferimento di candidarsi al Bando dell’anno in corso, rivolgendosi ad una delle 2 Agenzie Nazio-nali Erasmus +, presso l’Inapp (che seleziona i Pro-getti dei centri di formazione e degli Istituti tecnici e professionali – www.erasmusplus.it/formazione/) e l’Indire (che segue i Progetti delle istituzioni ac-cademiche italiane – www.indire.it/erasmus/). Le corrispondenti Agenzie britanniche si trovano rispettivamente all’interno di Ecoris, riferimen-to dei centri di formazione e degli istituti tecnici

(www.uk.ecorys.com, [email protected]) e del British Council, che segue le università (www.britishcouncil.org, [email protected]). Per quanto riguarda la possibilità di recarsi nel Regno Unito utilizzando il Programma Erasmus+, è necessario tenersi costantemente aggiornati sugli accordi che questo Paese e la Commissio-ne raggiungeranno nella fase post-Brexit entro i prossimi 2 anni, in merito alla possibilità o meno per la Gran Bretagna di continuare ad essere in-serita in questo Programma.

12. Cfr. www.gov.uk/guidance/national-minimum-wage-work-experience-and-internships

Page 22: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(22)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

• le work experiences sono generalmente gestite e finanziate13 dal Ministero dell’Istruzione inglese (Department for Education – DfE – www.gov.uk/dfe) all’interno dei programmi di scuola secondaria superiore per i ragazzi dai 16 ai 19 anni14 e sono in molti casi simili alle esperienze svolte in Italia nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro; vi pos-sono partecipare anche i giovanissimi residenti nei Paesi Ue e SEE15, fintantoché non cambieranno le regole post-Brexit. Le WE possono essere svolte anche dagli studenti della scuola dell’obbligo sot-to i 16 anni, che ricevono al massimo un rimborso spese. Si legga la Brochure “Not just making tea –reinventing work experience”16, ricca di casi azien-dali che offrono WE pagate. Le work experiences finanziate invece dal Ministero del lavoro del Regno Unito (Department for Work and Pensions – DWP –

www.dwp.gov.uk), sono uno strumento di politica attiva, durano circa 8 settimane e sono destinate ai disoccupati residenti nel Paese;

• i graduate internships sono dei programmi d’inse-rimento aziendale per laureati e sono gestiti di-rettamente dalle aziende o da associazioni ed enti specializzati; la loro durata (dai 3 ai 6 mesi) e la retribuzione possono variare a discrezione dell’a-zienda. Normalmente un laureato di più di 21 anni ha diritto a ricevere un’indennità legata al salario minimo in vigore (National Minimum Wage - NMW - si veda Tab. 1 all’interno del Par. “Lavorare nelle imprese private”).

A questo proposito si consulti la pagina web del Governo britannico “Employment rights and pay for interns”, www.gov.uk/employment-rights-for-interns.

Riferimenti legislativi/RegolamentazioneLa Gran Bretagna non dispone di una legislazione specifica per gli stage; tuttavia alcune strutture che li organizzano hanno stipulato dei codici deontologici (code of practice), ovvero una serie di regole e conven-zioni alle quali attenersi per il buon funzionamento degli internship e per la tutela dei diritti dei tirocinanti (trainees). Su questo tema si fa generalmente riferi-mento al Common Best Practice Code for High-Quality Internships (redatto già nel 2011 dal Forum delle Associazioni Professionali) e alla Brochure prodot-ta dal Governo “Making internships work - an intern’s guide”; ambedue i documenti contengono tutti gli elementi che caratterizzano un internship di qualità

(www.gov.uk/government/publications/providing-quality-internships-code-and-guidance-for-employers). È dunque molto importante, prima di accettare uno stage in azienda, prendere visione delle condizio-ni previste dal training agreement o work experience contract, che possono variare considerevolmen-te da internship a internship e da azienda a azienda. Le leggi britanniche di riferimento, al di là dei co-dici deontologici, sono quelle in materia di lavoro (www.employmentlaws.co.uk) per gli internships extra curriculari, mentre i tirocini curriculari sono discipli-nati direttamente delle diverse istituzioni formative. In questo caso, verrà assegnato agli studenti in ti-rocinio sia un tutor scolastico o universitario che un mentor interno alla struttura ospitante, mentre il pro-gramma sarà progettato per consolidare e accrescere le competenze da acquisire.

Documentazione richiestaNel Regno Unito per fare un internship fino ad un massimo di 3 mesi non occorre richiedere il permes-so di soggiorno, in quanto, in base alle norme euro-pee sulla libera circolazione, qualsiasi cittadino di uno Stato membro può risiedere e cercare lavoro libera-mente in un altro Paese dell’Ue. Successivamente, anche se non obbligatorio, potrebbe essere meglio, in qualità di persona qualificata, registrarsi e richiedere il National Insurance Number (NIN): per sapere come, si vedano nel Cap. “Informazioni generali” i Par. “I docu-menti” e “La sanità – Lavoro”)

Cosa fare per trovare uno stageNel Regno Unito molti internship sono parte integrante di un corso universitario e sono le stesse università che aiutano gli studenti ad organizzarli; per trovare i corsi di laurea che prevedono un tirocinio, si può consultare il citato sito www.ucas.com, mentre per sapere come richiedere un prestito per fare l’università in Gran Bretagna si veda in questo Capitolo il Par. “L’istruzio-ne superiore universitaria – Ammissione, Iscrizione, Tasse”. Vi sono anche aziende che offrono internship indipendentemente dalle università e che sono aper-te alla possibilità di inserire giovani europei come trainees, purché il loro livello di conoscenza dell’in-glese sia adeguato. Queste aziende pubblicizzano le diverse possibilità di careers direttamente sui loro siti web, il cui elenco è rintracciabile all’interno del por-tale www.britishcompanies.co.uk. A titolo di esempio

13. Cfr. www.gov.uk/guidance/16-to-19-funding-study-programmes-work-experience 14. Cfr. www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/534922/Post_16_work_experience_guidance.pdf 15. Cfr. www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/547021/16_to_19_funding_guidance_2016_to_2017v1.1.pdf 16. Cfr. www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/299597/Not_just_making_tea.pdf

Page 23: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(23)

si veda la brochure “Internships that work” prodotta dall’Associazione professionale dei consulenti bri-tannici in Risorse Umane e sviluppo del potenziale, il Chartered Institute of Personnel and Development – CIPD (www.cipd.co.uk). La maggioranza degli stage in Gran Bretagna sono offerti da banche, management consultancies, compagnie petrolifere, industrie auto-mobilistiche, aziende informatiche, studi legali, enti governativi e grosse catene commerciali. Questo non esclude la possibilità di svolgere stage presso enti culturali, nei media o nell’amministrazione del-le belle arti: semplicemente questi enti ed aziende, seppur generalmente disponibili ad offrire dei periodi di tirocinio, raramente pubblicizzano le possibilità di internship. Anche nel settore della moda è possibile trovare numerose offerte di internship, molto spes-so non pagate. Nella maggior parte dei casi spetta al giovane proporsi spontaneamente. Per candidarsi autonomamente, una volta effettuata una serie di ricerche ed individuate le aziende alle quali proporsi, è consigliabile contattare telefonicamente o trami-te posta elettronica la persona o il dipartimento che si occupa dell’organizzazione degli stage, inviando una lettera di presentazione ed il proprio curriculum vitae. Pur essendo utilizzato anche in UK l’Europass CV, è consigliabile consultare il sito governativo https://nationalcareersservice.direct.gov.uk per sca-ricare numerosi esempi sia di lettere di presenta-zione (cover letter) che di CV mirati (CV formats), per candidarsi alle diverse opportunità (si veda an-che Par. “Come cercare lavoro nel Regno Unito”). Assai numerosi sono i siti internet che for-niscono sia un elenco delle varie possibili-tà di stage e di lavoro, sia informazioni detta-gliate sui profili professionali, sulle aziende e sugli indirizzi da contattare. Ecco un piccola selezione: • http://graduatetalentpool.direct.gov.uk (sito isti-tuzionale che si rivolge soprattutto ai neolaurea-ti, con numerose offerte di graduate placements)• www.placement-uk.com (specializzato in work pla-cement per studenti) • www.prospects.ac.uk (molto curato, specializzato in work experiences per studenti, neo laureati e non solo) • www.allaboutcareers.com (con numerose offerte di work placement e internship)• www.etrust.org.uk (stage brevi e visite aziendali nel cam-po dell’ingegneria) • www.ratemyplacement.co.uk (pub-blica ogni anno una Guida delle migliori 100 grandi aziende presenti nel Regno Unito che inseriscono studenti universitari per internships, placements, ecc.) • www.mykindacrowd.com e le sezioni collegate www.mykindacrowd.com/Members e www.mykindacrowd.com/Society (molto visitato dagli studenti che vogliono una car-

riera nei settori più innovativi) • www.naric.org.uk (sito dell’Agenzia nazionale che si occupa di gestire e im-plementare le qualifiche a livello internazionale, con un apposito spazio per i tirocini) • www.e4s.co.uk (ric-chissimo di informazione su internships e molto altro). Anche molti siti americani, i cui servizi sono a paga-mento, offrono internships in UK; fra i più noti segna-liamo: • www.internjobs.com (opportunità di stage in tutto il mondo) • www.summerjobs.com (opportunità di lavoro estivo) • www.gapyear.com (lavoro e volon-tariato in UK e non solo). Infine, fra le Associazioni studentesche internazionali AIESEC (www.aiesec.co.uk) è molto attiva.

Alcune aziende italiane presenti nel Regno UnitoAbet Laminati, laminati plastici e decorativi (www.abet-laminati.it, www.abetuk.com) • Artemide, lampade, illuminazione (www.artemide.co.uk) • Be-netton Group, distribuzione/vendita abbigliamento e accessori (www.benettongroup.com) • Besana, trasfor-mazione e commercializzazione noccioline e frutta secca (www.besanagroup.com) • Boffi, bagni, cucine, arreda-mento (www.boffi-chelsea.com) • Casa Vinicola Zonin, di-stribuzione/vendita prodotti vinicoli (www.zonin.co.uk)■ • Cesare Paciotti, calzature (www.cesare-paciotti.com) •Chicco, prodotti per bambini (www.chicco.com, www.chicco.co.uk) • Cimbali macchine per il caf-fè (www.lacimbali.co.uk) • De Agostini, editoria (www.deagostini.co.uk) • Eni, distribuzione/vendita energia, petrolio, gas (www.eniukgas.co.uk) • Grup-po Miroglio, distribuzione/vendita moda e tessile (http://mirogliogroup.it) • Ferragamo, distribuzio-ne/vendita moda e accessori (www.ferragamo.com) • Ferrero, distribuzione/vendita prodotti dolciari (www.ferrero.co.uk) • Fiamm, componenti automo-tive e batterie industriali (www.fiamm.com) • Fiat Chrysler Group, distribuzione/vendita autoveicoli (www.fcagroup.com) – Iveco, distribuzione/vendita vei-coli commerciali (www.iveco.co.uk) • Finmeccanica, ae-rospazio, difesa e sicurezza (www.finmeccanica.co.uk) • Fornarina, distribuzione/vendita moda e accessori (www.fornarina.com) • Giorgio Armani, distribuzione/vendita moda e accessori (www.armani.com) • Indesit Company distribuzione/vendita grandi elettrodome-stici (www.indesit.co.uk) • Jahino-Carpisa, distribuzio-ne/vendita pelletteria (www.carpisa.it) • Luxottica, distribuzione/vendita occhiali (www.luxottica.com) • Marni Retail, distribuzione/vendita moda e accessori(www.marni.com) • Pfm Packaging Machinery, macchinari imballaggio per industrie alimentari (www.pfmuk.com ) • Publieurope, pubblicità (www.publieurope.com) • Reggiani Lighting, lampade,

Page 24: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(24)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

illuminazione (www.reggiani.net) • Saclà, industria ali-mentare, gastronomia (www.sacla.co.uk) • Sandretto, materie plastiche (www.sandretto.co.uk) • Tisettanta, mobili, arredamento (www.tisettanta.co.uk) • Unicre-dit Corporate & Investment Banking, servizi finan-ziar (www.unicreditgroup.eu, www.hypovereinsbank.co.uk) • Valbruna, acciaierie (www.valbruna.co.uk).

3.7 Indirizzi utili

Quadro generaleDepartment for Education (DfE)Piccadilly Gate – Store Street UK-Manchester M1 2WDtel. 00443700002288 fax 00441616001332www.gov.uk/contact-dfe – www.gov.uk/dfe

Standards and Testing Agency (STA)53-55 Butts Road – Earlsdon ParkUK-Coventry CV1 3BH tel. [email protected]/government/organisations/standards-and-testing-agency

Education ScotlandDenholm House – Almondvale Business ParkAlmondvale WayUK-Livingston EH54 6GAtel. 004131244 4330enquiries@educationscotland.gov.ukwww.educationscotland.gov.ukwww.gov.scot/Topics/Education

Department for Education and SkillsWelsh Government – Cathays ParkUK-Cardiff CF10 3NQ tel. 00442920826562 fax 00442920826109SchoolsManagementDivision3@wales.gsi.gov.ukwww.wales.gov.uk/educationandskills

Council for the Curriculum, Examinations and As-sessment in Northern Ireland (CCEA)29 Clarendon Road - Clarendon DockUK-Belfast BT1 3BG tel. 00442890261200 fax [email protected] – www.ccea.org.uk

ScuolaUniversity of CambridgeInternational Examinations – Cambridge Assessment1 Hills Road – UK-Cambridge CB1 2EU tel. 00441223553554/311fax 00441223460278/[email protected][email protected]@cambridgeassessment.org.ukwww.cie.org.uk - www.cambridgeassessment.org.uk/ca

Scottish Credit and Qualifications Framework Partnership 201 West George Street UK-Glasgow G2 2LWtel. [email protected] – http://scqf.org.uk

International Baccalaureate Organization (IBO) Curriculum and Assessment CentrePeterson House – Malthouse Avenue – Cardiff Gate UK-Cardiff CF23 8GLtel. 00442920547777 fax [email protected][email protected] – www.ibo.org

Formazione professionaleOffice of Qualifications and Examinations Regulation (Ofqual)Spring Place - Herald Avenue - UK-Coventry CV5 6UBNumero verde in UK per la stampa: [email protected] www.gov.uk/government/organisations/ofqual

Formazione SuperioreThe Open UniversityWalton Hall – UK-Milton Keynes MK76AAtel. 00441908274066www.open.ac.uk

Universities and Colleges Customer Service Unit (UCAS) Rosehill – New Barn Lane – CheltenhamUK-Gloucestershire GL52 3LZtel. 00443303330230/235/232/231 - 00443714682568www.ucas.ac.uk

Student Finance ServicesPO Box 89 – UK-Darlington DL1 9AZtel. 00441412433570www.gov.uk/studentfinance

Page 25: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(25)

Borse di StudioBritish Council10 Spring Gardens – UK-London SW1A 2BNtel. 00442073894385Customer ServiceBridgewater House – 58 Whitworth StreetUK-Manchester M1 6BBtel. 0044619577755 fax 00441619577762general.enquiries@britishcouncil.orgwww.britishcouncil.org/contact-webformwww.britishcouncil.org

Student Awards Agency ScotlandSaughton House – Broomhouse DriveUK-Edinburgh EH11 3UTtel. 00443005550505 www.saas.gov.uk

Education AuthorithyForestview – Purdys Lane – UK-Belfast BT8 7ARtel. 00442890694964fax [email protected]/#

Stage Agenzia ICE – Italian Trade Commission Trade Promotion Section of the Italian Embassy – Sackville House, 40 Piccadilly – UK–W1J 0DR Londontel. 00442072923910fax [email protected]/paesi/europa/regnounito

Italian Chambers of Commerce and Industryfor the UK1, Princes StreetUK–London W1B 2 AYtel. 00442074958191 fax [email protected] – www.italchamind.eu

Page 26: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(26)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

4. IMPARARE L’INGLESE 4.1 Quadro generale

L’offerta di corsi di lingua inglese nel Regno Unito è enorme. Praticamente ogni scuola, università ed isti-tuzione culturale offre corsi per stranieri, studenti e non, durante tutto l’anno. Sono disponibili corsi ad ogni livello e per ogni tipo di necessità specifica (corsi gene-rali, corsi in campi specializzati come la finanza o l’inge-gneria e corsi accademici). Per trovare la scuola accre-ditata, più vicina al proprio luogo di residenza nel Regno Unito si visitino i portali: • www.educationuk.org/global/ del British Council (www.britishcouncil.org): si clicchi pri-ma sulla sezione “Courses” e poi su “Learn English”. Al suo interno è disponibile un’ampia scelta di corsi accreditati per varie tipologie di utenti, interessati al conseguimento di una qualifica riconosciuta per motivi accademici o professionali • www.englishinbritain.co.uk, all’interno del quale si trovano tutte le scuole di in-glese riconosciute dal British Council. Per informa-zioni è possibile scrivere a [email protected] • www.englishuk.com dell’associazione nazionale English UK, che unisce organizzazioni indipendenti, statali, scuole di lingua private e dipartimenti lingui-stici di università e college, accreditati all’insegna-mento della lingua inglese. Anche gli esami e i test offerti sono molteplici, quindi, se si ha intenzione di iscriversi ad un corso universitario, conviene sem-pre chiedere all’istituzione accademica quali sono gli esami preferiti e che voto è richiesto per accedere al corso che interessa. Il British Council attua un pro-gramma di accreditamento chiamato Accreditation UK (www.britishcouncil.org/education/accreditation), noto in precedenza con il nome di “English in Britain Accre-ditation Scheme (EiBAS)”. Il programma di accredita-mento è gestito congiuntamente dal British Council e da EnglishUK. Tutte le scuole che aderiscono al programma hanno superato un’ispezione rigorosa da parte degli ispettori del British Council, che valu-tano ogni singolo aspetto dei corsi, dalle informazio-ni fornite agli studenti prima dell’iscrizione al livello d’insegnamento e via dicendo. Solo le scuole che rispondono positivamente a questi controlli vengo-no accreditate e possono esporre il marchio British Council. Se il servizio offerto non è soddisfacente, esiste la possibilità di presentare un reclamo, prima, durante o dopo il corso. Tra gli esami accreditati, i più diffusi e accettati sono quelli dell’University of Cam-bridge: • il Key English Test (KET), che costituisce il primo livello degli esami Cambridge ESOL (English for Speakers of Other Languages), inserito al livello A2 del Quadro Comune Europeo di conoscenza linguistica • il Preliminary English Test (PET), che rappresenta il

secondo livello degli esami Cambridge ESOL ed è in-serito al livello B1 dal Quadro Comune Europeo. • Il First Certificate in English (FCE – livello B2) • il Certifica-te in Advanced English (CAE – livello C1) • il Certificate of Proficiency in English (CPE – livello C2). Ogni prova scritta viene inviata a Cambridge per essere corretta e valutata. Il test di lingua parlata è condotto diret-tamente da 2 esaminatori accreditati da Cambridge ESOL presso i centri autorizzati, fra cui numerose università italiane. A seconda dell’istituzione in cui si intende studiare, può essere richiesto il CAE, il CPE, o in qualche caso l’FCE, ottenuti generalmente da non più di 2 anni. Per ulteriori informazioni sugli esami di lingua promossi dall’University of Cambridge si consi-glia di consultare il sito www.cambridgeenglish.org/it in italiano.Esiste anche l’esame IELTS (International English Langua-ge Testing System), che può essere sostenuto con una frequenza mensile in numerosi centri e scuole europee accreditate dal British Council (www.educationuk.org), non-ché presso quasi tutti i centri linguistici delle universi-tà inglesi, i cui uffici forniscono anche costi e consigli in funzione dei propri bisogni specifici (durata, livello d’istruzione richiesto, località e istituzione scelta); gli stessi uffici offrono inoltre un servizio di consulenza a pagamento. Il voto minimo richiesto cambia a secon-da del corso universitario per il quale si fa domanda d’iscrizione.

4.2 Indirizzi utiliBritish CouncilVia di San Sebastianello 16 – IT-00187 Romatel. 06478141 fax 064814296www.britishcouncil.org/it/italy

University of Cambridge 1 Hills Road – UK-Cambridge CB1 2EU – Via A. Tes-toni, 2 – IT-40123 Bolognatel. 0515880207 fax 051224192 [email protected][email protected] – www.cambridgeenglish.org/it

English UK219 St John Street – UK-London EC1V 4LYtel. 00442076087960 fax [email protected]/en/members/member-directories/language-centre-directory

Scottish Education + Training32 Mill Lane – UK-Corntown CF35 9WW [email protected] – www.educationukscotland.org

Page 27: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(27)

5. IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI DI STUDIO E DELLE QUALIFICHE PROFESSIONALI5.1 Quadro generale

L’Unione europea è da tempo impegnata nelle politi-che di integrazione per favorire un sistema uniforme, trasparente e flessibile di riconoscimento da parte dei Paesi membri, dei titoli di studio e delle qualifiche professionali acquisite. Con il Processo di Bologna (www.bolognaprocess.it) è stato varato dal 1999 il progetto per la creazione di un’area europea per l’i-struzione superiore e analogamente, con la Dichiara-zione di Copenaghen del 2002 e il successivo Comu-nicato di Bruges del 201017 è stato avviato il processo di costruzione di uno spazio europeo della formazio-ne professionale. Con la Decisione 2241/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio18 sono stati predisposti formati comuni di documenti, denomi-nati Europass, che possono accompagnare diplomi e qualifiche e hanno l’obiettivo di mettere in rilievo competenze e conoscenze acquisite dai cittadini Ue attraverso i titoli posseduti. Anche attraverso la Racco-mandazione del Parlamento e del Consiglio del 23 aprile 200819, con la quale si istituisce il Quadro europeo delle qualificazioni (European Qualifications Framework - EQF - https://ec.europa.eu/ploteus/content/descriptors-page), viene segnato un passaggio importante nella stra-tegia europea, finalizzata a sviluppare la trasparenza dei vari sistemi d’istruzione e formazione professio-nale, migliorando la comparabilità tra titoli e qualifi-che, per consentire ai cittadini di trasferire le proprie competenze da un sistema all’altro, promuovendo la mobilità professionale e geografica. Nell’ultimo pe-riodo, con la pubblicazione della Direttiva 2013/55/CE sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 28 dicembre 2013 (GU L354/132)20, sono entrate in vigore dal 17 gennaio 2014 le nuove norme europee sul riconoscimento delle qualifiche professionali, con l’obiettivo di favorire ulteriormente la mobilità dei lavoratori all’interno dell’Unione; il testo modifica la Direttiva 2005/36/CE21, relativa al riconoscimento di tali qualifiche e il Regolamento (Ue) n. 1024/201222, relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno. Ogni

Stato membro è libero di scegliere quali professioni regolamentare, i requisiti necessari per accedervi e per esercitarle, purché siano rispettati i principi di non discriminazione, proporzionalità e necessità. Nonostante l’esito del recente Referendum, la nota Brexit, l’uscita dall’Unione Europea non si realizze-rebbe completamente prima del 2019 e non cam-bierebbe il valore e la spendibilità dei titoli, in quanto il Paese continuerà a far parte dell’European Higher Education Area (EHEA – www.ehea.info/), molto più ampia della stessa Ue, che contempla da tempo Pae-si che non ne fanno parte, includendo attualmente 48 Stati membri23. I titoli rilasciati dai Paesi di quest’area sono riconosciuti nei trattati internazionali e consi-derati equivalenti, secondo le modalità che i diversi Paesi applicano.

5.2 I titoli di studio scolastici e universitari

Come anticipato nel paragrafo precedente, grazie al processo di Bologna, in Europa è stato introdotto un sistema di titoli accademici facilmente riconosci-bili e comparabili, al fine di promuovere la mobilità degli studenti, degli insegnanti e dei ricercatori. I 48 Paesi EHEA che partecipano oggi al processo di Bo-logna attraverso il Bologna Follow-up Group (BFUG – www.ehea.info/cid101754/bfug.html)24 hanno inoltre adottato l’ECTS (European Credit Transfer System – http://www2.crui.it/crui/ects/ ): attraverso il conse-guimento di un esame che permette di acquisire un certo numero di crediti ECTS, capitalizzabili e trasfe-ribili previa accettazione da parte di una commissione pedagogica, i crediti possono essere così spostati da un corso di formazione all’altro e/o da un università all’altra. Aderendo al processo di Bologna, i differen-ti sistemi universitari europei si sono gradualmente armonizzati e uniformati e nei vari Paesi lo studio superiore risulta notoriamente strutturato in 3 cicli: Laurea triennale, Laurea magistrale/specialistica, Dottorato di ricerca.Il Regno Unito ha aderito sin dal 2010 al processo di

17. Cfr. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/ALL/?uri=uriserv:ef001818. Cfr. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32004D2241&from=IT 19. Cfr. http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2008:111:0001:0007:it:PDF 20. Cfr. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32013L0055&from=IT21. Cfr. http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2005:255:0022:0142:it:PDF 22. Cfr. http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:316:0001:0011:it:PDF 23. I 48 Paesi dell’EHEA (www.ehea.info/pid34250/members.html), oltre ai 28 Paesi Ue e ai 3 Paesi dello Spazio Economico Europeo (SEE) includono: Albania, Andor-

ra, Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Federazione Russa, Georgia, Kazakistan, Macedonia, Moldavia, Montenegro, Serbia, Stato del Vaticano, Svizzera, Turchia, Ucraina.

24. Per scaricare i National Report di ciascun Paese si veda sempre il link www.ehea.info/pid34250/members.html.

Page 28: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(28)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

25. Cfr. http://gov.wales/docs/dcells/publications/151013-qall-e-brochure-en.pdf26. Cfr. www.naric.org.uk/cpq/professions/Regulated%20Professions/Professions%20Regulated%20by%20Law%20or%20Public%20Authority.aspx27. Cfr. http://europa.eu/youreurope/citizens/work/professional-qualifications/european-professional-card/index_en.htm

referenziazione dell’EQF, presentando un Rappor-to congiunto che include 3 “Country Report”, quel-lo dell’Inghilterra e dell’Irlanda del Nord, quello del Galles e quello della Scozia (http://gov.wales/docs/dcells/publications/100413qfuken.pdf).Attualmente, in seguito al processo di devolution in atto nel Regno Unito (vedi Cap. 1, Par. “L’ordinamento dello Stato”), l’intero sistema di istruzione e forma-zione del Paese risulta affidato in maniera piuttosto autonoma alle 4 ripartizioni territoriali di Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord, alle quali sono col-legati anche i diversi Quadri (Frameworks) Nazionali delle Qualificazioni con caratteristiche molto simili:• Il Regulated Qualifications Framework (RQF), che

comprende le qualifiche professionali rilasciate in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, fatto di 1 livel-lo d’ingresso suddiviso in 3 + 8 livelli – (www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/461298/RQF_Bookcase.pdf).

• Lo Scottish Credit and Qualifications Framework (SCQF – http://scqf.org.uk/the-framework/scqf-levels/), di 12 livelli, di cui 6 del Framework for Qualifications of Higher Education Institutions in Scotland (FQHEIS – www.qaa.ac.uk/en/Publications/Documents/FQHEIS-June-2014.pdf).

• Il Framework for higher education qualifications in England, Wales and Northern Ireland (FHEQ), fatto di 5 livelli. L’FHEQ e l’FQHEIS sono stati raccolti e descritti in un’unica pubbli-cazione dal titolo “Frameworks for Higher Education Qualifi-cations of UK Degree – Awarding Bodies” (www.qaa.ac.uk/en/Publications/Documents/qualifications-frameworks.pdf).

• Il Credit and Qualifications Framework for Wales (CQFW), di 1 livello d’ingresso suddiviso in 3 + 8 livelli (http://gov.wales/docs/dcells/publications/151013-cqfw-brochure-en.pdf), che include tutte le qualificazioni del Galles, com-prese quelle collegate al citato FHEQ, nonché al Quadro di riferimento della Qualità per l’apprendimento formale e non formale (Quality Assured Lifelong Learning – QALL)25.

Al fine di comprendere meglio le informazioni relative al riconoscimento dei propri studi nel Regno Unito, è utile leggere in questa guida sia i Paragrafi “Dopo la scuola dell’obbligo e “L’istruzione superiore universi-taria” nel Capitolo “Studiare”, sia il Capitolo “Imparare l’inglese”. Per informazioni e chiarimenti sull’equipollenza dei titoli di studio ed il riconoscimento dei propri titoli nel Regno Unito ci si può rivolgere, oltre al più volte ci-tato British Council, al National Recognition Information Centre (NARIC). Nel sito del NARIC, www.naric.org.uk, è

possibile reperire informazioni sulle procedure e sui costi previsti per i diversi tipi di certificazione, utili allo scopo, come ad esempio lo Statement of Comparabi-lity. Quest’ultimo può esser considerato un supporto descrittivo e di accompagnamento alla propria qua-lifica e viene utilizzato generalmente da Università, College, datori di lavoro o organismi professionali, per comprendere in che modo la qualifica ottenuta in un altro Paese possa correlarsi al sistema di qualifiche e certificazioni del Regno Unito: se ne veda un esempio al link www.naric.org.uk/naric/individuals/, cliccando su “Statement of Comparability” e proseguendo la na-vigazione in questa pagina.Si veda anche il diagramma del timing necessario per ottenere il riconoscimento dei propri titoli dal linkwww.naric.org.uk/naric/individuals/Compare%20Qualifications/,cliccando prima su “A UK NARIC Statement of Compara-bility” e poi su “flowchart diagram“.

5.3 I titoli professionali

Il principio che regola il riconoscimento professionale nel territorio dell’Ue prevede che un professionista qualificato per un’attività in uno Stato membro pos-sa esercitare la stessa nell’intero territorio dell’Ue, senza doversi nuovamente abilitare. Per agevolare il reciproco riconoscimento delle qualifiche professio-nali nell’Unione europea sono state introdotte nor-me specifiche per molte professioni regolamentate (http://ec.europa.eu/growth/tools-databases/regprof/index.cfm), le cui organizzazioni di riferimento nel Re-gno Unito sono rintracciabili al link in nota26. Il recepi-mento della Direttiva 2013/55/CE da parte degli Sta-ti Membri ha consentito anche di introdurre in tutti i Paesi Ue la Tessera Professionale Europea (European Professional Card – EPC27) che, grazie all’utilizzo di un sistema elettronico, faciliterà e snellirà gradualmente le procedure per il riconoscimento delle qualifiche profes-sionali. Fino ad oggi il sistema ne copre 5: infermiera pro-fessionale, farmacista, fisioterapista, guida di montagna e agente immobiliare. In linea generale, per tutte le altre qualifiche professionali, l’intero processo, che è gestito nel Regno Unito dal Centre for Professional Qualifications (CPQ – www.naric.org.uk/cpq/) sulla base delle direttive europee, avviene attraverso: • il sistema automatico di ri-conoscimento, che è disponibile per sette professioni: in-fermieri, ostetriche, medici, dentisti, farmacisti, architetti e veterinari (www.naric.org.uk/cpq/EU%20citizens/Coming%20into%20the%20UK/Recognition%20Process.aspx) • il siste-

Page 29: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(29)

ma generale di riconoscimento (https://ec.europa.eu/growth/single-market/services/free-movement-professionals/qualifications-recognition/general-system_en), che per-mette l’equipollenza di una qualifica professionale già riconosciuta in un altro paese dell’Ue, purché sia equivalente almeno al livello inferiore di quello richie-sto nel Regno Unito; tale sistema consente, inoltre, di riconoscere alcune professioni non regolamentate nel Paese di origine, ma che il lavoratore ha esercitato full-time per almeno 2 anni (possono essere imposti alcuni provvedimenti di compensazione tra cui prove attitudinali) • il riconoscimento dell’esperienza pro-fessionale nei settori del commercio e dell’industria, che ne consente in alcuni casi il riconoscimento auto-matico (o mutuo riconoscimento).

5.4 Indirizzi utili

Uk Naric – Centre for Professional Qualifications (CPQ) Oriel House – Oriel Road – CheltenhamUK-Gloucestershire GL50 1XPtel. 00443003038777/00441242258608 fax 00443003039777/[email protected] - [email protected]/naric/ – www.naric.org.ukwww.naric.org.uk/cpq/

Scottish Qualification Authority (SQA) The Optima Building – 58 Robertson StreetUK-Glasgow G2 8DQ tel. 00448452791000 fax [email protected]

The UK Council for International Student Affairs (UK CISA) 9-17 St. Albans PlaceUK-London N1 ONX tel. 00442077889214www.ukcisa.org.uk

Page 30: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(30)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

6. LAVORARE6.1 Quadro generale

Il mercato del lavoro nel Regno Unito è cambiato molto negli ultimi anni. Il dato più significativo è lega-to al considerevole aumento delle donne che lavora-no e all’aumento del numero di occupati part-time. Il settore nel quale si è avuta una maggiore espansione è stato il terziario, dove attualmente sono impiega-ti i tre quarti della popolazione occupata. La crescita maggiore si è realizzata soprattutto nell’ICT (Infor-mation and Communication Technology), nella Ricerca e sviluppo, nei trasporti e comunicazioni, nei servizi finanziari e nel commercio, turismo e ristorazione. In questo settore, in costante crescita in tutto il Regno Unito, la maggior parte dei lavoratori degli alber-ghi sono stranieri, in particolare nell’area londinese. Dobbiamo inoltre segnalare il nuovo impulso di cui gode da qualche anno l’industria farmaceutica legata alle bio e alle nanotecnologie, nonché l’elettronica e le energie rinnovabili. Anche in alcuni rami dell’edili-zia, soprattutto a Londra, la richiesta di manodopera specializzata è alta.I settori che generalmente registrano difficoltà di reclutamento di personale qualificato, sono, oltre all’edilizia, i servizi alla persona, alcuni servizi medi-co sanitari, soprattutto nell’area infermieristica, in fasi alterne i servizi finanziari e infine l’ICT. Grandi investimenti sono stati fatti in questo campo, come ad esempio nel Parco tecnologico vicino a Londra, la famosa Tech City (www.techcityuk.com). Tutte le regioni28 dell’Inghilterra ma anche della Scozia, del Galles e dell’Irlanda del Nord sono ca-ratterizzate da una forte variabilità occupazionale. Ad esempio, il tasso di disoccupazione a Londra29 è pari al 5.6% nell’autunno del 2016, leggermente più alto della media nazionale, che si attesta nello stes-so periodo al 4,8%, mentre nel Galles, in Scozia e nell’Irlanda del Nord gli unemployment rates vanno dal 4,4% fino al 5,6%. Nel Nord Est dell’Inghilterra30, dove si trova la città di Newcastle, lo stesso dato tocca il 6,8%. Sul versante opposto, nelle regioni del South West (dove ha sede la città di Bristol) e del South East

(dove Brighton è la città più densamente popolata), il tasso di disoccupazione registrato risulta invece es-sere nello stesso periodo fra il 3,7% e il 3,4%. Tutti i valori sono comunque al di sotto dell’attuale media europea, che si attesta intorno all’8,2%31. Nel Regno Unito il tasso di disoccupazione giovanile nello stesso periodo risulta inferiore al 13%, ben al di sotto della media Ue, che si attesta intorno al 18,6%32.Una caratteristica delle politiche per l’impiego nel Re-gno Unito è l’elevata flessibilità, dovuta alla derego-lamentazione del mercato del lavoro, che ha portato ad un aumento vertiginoso dei contratti temporanei e a tempo determinato. Le condizioni di lavoro va-riano considerevolmente nei vari settori economici, dato che il Governo interviene il meno possibile negli accordi specifici tra datori di lavoro e lavoratori. Per quanto riguarda le ferie, si ha diritto ad un minimo di 4 settimane all’anno.Il contratto di lavoro può essere orale, scritto e persi-no tacito, ma il lavoratore ha il diritto (ed è consiglia-bile farlo) di richiedere un contratto scritto. Possono non essere previsti limiti di durata o averne una ben definita. L’Unione europea, con la Direttiva 91/533/CEE del 14 ottobre 199133, ha imposto agli Stati membri di adeguare le rispettive legislazioni, affinché i dato-ri di lavoro consegnassero ai nuovi assunti, entro e non oltre 2 mesi dall’inizio del loro impiego, un do-cumento34 recante un certo numero di informazioni sulle condizioni di lavoro. In seguito al referendum popolare del 23 giugno 2016, che ha sancito l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, il Governo bri-tannico avrà tempo 2 anni per riscrivere le regole del mercato del lavoro inglese. A partire dal 1998 ad oggi sono stati attuati una serie di programmi, indirizzati sia alle imprese che ai lavoratori, per favorire l’occu-pazione. In particolare, dal New Deal35, promosso fra il 1998 e il 2000 dall’allora Primo Ministro Blair, se-guito dal Flexible New Deal36 in vigore dal 2009 fino al 2011, fino all’attuale Work Program37, avviato nel 2011, è stata messa in piedi dal Governo britannico un’ampia strategia per facilitare il reinserimento dei

28 Cfr. Par. “ L’ordinamento dello Stato”29. Fonte: http://data.london.gov.uk/dataset/unemployment-rate-region/resource/8a29ec0c-9de3-4777-832f-49ef8c2b4d14# 30. Ibidem31. Cfr. http://appsso.eurostat.ec.europa.eu/nui/show.do?dataset=une_rt_m&lang=en 32. Cfr. http://ec.europa.eu/eurostat/tgm/table.do?tab=table&init=1&language=en&pcode=teilm021&plugin=133. Cfr. http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:31991L0533:IT:HTML34. La Direttiva prevede che su questo documento figurino: l’identità delle parti contraenti, il luogo di lavoro, la qualifica del dipendente o la descrizione sommaria del

suo lavoro, la data di inizio del contratto, la durata delle ferie retribuite, la durata dei periodi di preavviso che le due parti devono osservare in caso di cessazione del contratto, i vari elementi del salario e la periodicità del loro versamento, la durata del lavoro settimanale o giornaliero ed eventualmente l’indicazione dei contratti collettivi.

35. Cfr. www.eurofound.europa.eu/observatories/eurwork/articles/how-is-the-new-deal-for-young-people-working 36. Cfr. www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/214533/rrep758.pdf37. Cfr www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/49884/the-work-programme.pdf e www.citizensadvice.org.uk/work/self-employed-or-looking-for-work/government-employment-schemes/

Page 31: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(31)

disoccupati nel mondo del lavoro. Fra le riforme che sono state fatte finora, vi sono misure a sostegno dei genitori single, delle famiglie di fatto e dei giovani con difficoltà di inserimento lavorativo.Negli ultimi 20 anni sono stati dunque messi a dispo-sizione diversi tipi di aiuti per la creazione di nuovi posti di lavoro e per l’imprenditoria, principalmente per le micro-imprese e per le donne imprenditrici. Sono state promosse azioni di sostegno per lo svi-luppo del capitale umano e dell’apprendimento per-manente, così come per l’occupazione degli over 55 e l’integrazione lavorativa delle persone svantaggiate. Le riforme hanno avuto soprattutto l’obiettivo di pro-fessionalizzare i lavoratori, allo scopo di inserirli più stabilmente nel mercato del lavoro inglese. Paralle-lamente, i datori di lavoro vengono sistematicamente consultati per verificare se e dove esistano carenze di competenze e vengono incoraggiati perché offrano ai loro dipendenti una formazione continua. Il Governo ha cercato di contrastare la disoccupazio-ne giovanile, soprattutto incoraggiando i giovani a continuare la scuola dopo i 16 anni o a seguire corsi di formazione. Chi vuole avere informazioni sulle possibi-lità di formazione per l’apprendimento e l’aggiornamen-to delle proprie competenze nel Regno Unito può con-sultare il portale di Learn direct (www.learndirect.co.uk). Informazioni più mirate sono inoltre disponibili presso i vari Job Centres (www.gov.uk/contact-jobcentre-plus) e presso le agenzie di formazione professionale (www.gov.uk/government/publications/register-of-training-organisations).

6.2 Come cercare un lavoro nel Regno UnitoNon esistono vincoli reali per chi non è cittadino in-glese, ma è essenziale, per poter lavorare in questo Paese, avere una completa padronanza della lingua.Le ambasciate e i consolati inglesi in Italia rappresen-tano il primo punto di contatto per quanto riguarda il diritto di soggiorno. Essi possono fornire indica-zioni utili sulle competenze richieste, soprattutto quelle che riguardano la vita professionale. Si può cercare lavoro nel Regno Unito direttamente dall’I-talia, visitando la Banca dati specializzata del Gover-no britannico, l’Universal Jobmatch, alla pagina web www.gov.uk/jobsearch. É possibile visionare in tempo reale tutti i posti vacanti, anche senza registrarsi al portale, digitando sull’apposita maschera il lavoro desiderato (job title) ed eventualmente la località. Cliccando su “search”, vi compariranno tutte le offerte disponibili al momento della vostra ricerca. Dal titolo di ciascuna offerta è possibile accedere ad una det-

tagliata descrizione sia del profilo del candidato che, in alcuni casi, dell’azienda proponente, quasi sempre attraverso il filtro di un’agenzia di intermediazione.È comunque consigliabile registrarsi al portale per potervi inserire il proprio Curriculum Vitae, salvare le precedenti ricerche di lavoro e avere traccia delle proprie candidature, o fornire la propria mail per essere contattati in caso di offerte coerenti con il proprio profilo. Per ulteriori consigli su come muo-. Per ulteriori consigli su come muo-versi per cercare lavoro nel Regno Unito è possibile usufruire dei Servizi per l’Occupazione denominati Job Centres Plus (www.gov.uk/contact-jobcentre-plus). Presso questi Centri si trovano bacheche all’interno delle quali gli annunci sono raggruppati per settori. Annotando quelli più interessanti, si può: • richiedere informazioni più dettagliate agli impiegati degli stessi Job Centres • prendere appuntamento con un Jobcen-tre Plus personal adviser, che fornisce consigli sul tipo di lavoro più adatto al proprio profilo professionale e su eventuali agevolazioni di cui è possibile usufruire. I Centri offrono anche: • seminari di aiuto per la ricer-ca del lavoro • contatti con i Work Clubs (www.gov.uk/jobcentre-plus-help-for-recruiters/other-employment-schemes) presenti nel territorio • pubblicazioni e opuscoli infor-mativi su come compilare un Curriculum Vitae (CV) e su come comportarsi ai colloqui di lavoro (interview).Gli indirizzi e i numeri di telefono dei Job Centres Plus sono rintracciabili alla pagina web http://los.direct.gov.uk: inserendo nell’apposita maschera il codice postale (postcode – www.royalmail.com/find-a-postcode) del proprio domicilio o della sede del proprio eventuale lavoro e cliccando su Next, si visualizzano i riferimenti completi del Centro più vicino. Per gli indirizzi dei Centri nell’Irlanda del Nord si visiti invece la pagina web www.nidirect.gov.uk/contacts/ e da lì, cliccando sulla lettera “j”, ci si colleghi alla sezio-ne “Jobs & Benefits offices, JobCentres and Social Security Offices”.L’iscrizione ad un Job Centre implica obbligatoriamente una ricerca attiva del lavoro; pertanto l’iscritto è tenuto a presentarsi periodicamente presso il Centro individuato per consultare le offerte disponibili. È infine possibile sia contattare online il Jobcentre Plus, utilizzando l’apposito contact form (https://jobsearch.direct.gov.uk/ContactUs.aspx), sia visitare la pagina delle FAQ (https://jobsearch.direct.gov.uk/Help/Faq.aspx).Nel momento in cui si accetta un’offer-ta di lavoro nel Regno Unito è indispensabi-le essere in possesso di un numero di Previ-denza Sociale, il National Insurance Number (www.gov.uk/apply-national-insurance-number), otte-nibile, lo ricordiamo (vedi Par. La sanità), telefonando

Page 32: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(32)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

al Numero Verde a pagamento 0345 600 0643, una volta arrivati in questo Paese.In seguito alla già citata Brexit, saranno necessari, come si è detto, almeno 2 anni affinché venga deline-ato il nuovo quadro dei passi che dovranno compiere i cittadini degli altri 27 Paesi dell’Unione europea per trovare lavoro in questo Paese.Un’altra possibilità consiste nel contattare una del-le numerose agenzie private (employment agencies), che si occupano generalmente di lavoro interinale, ma possono aiutare anche per la ricerca di un posto fisso. Queste agenzie costituiscono uno strumento importante per la ricerca del lavoro nel Regno Unito. Moltissime sono iscritte all’associazione nazionale delle agenzie di collocamento private, la Recruitment & Employment Confederation (REC – www.rec.uk.com). Sul sito della REC è possibile trovare la lista completa delle agenzie accreditate (www.rec.uk.com/membership/member-directory) dal Department for Work and Pensions (www.dwp.gov.uk). Si consulti anche il portale dell’Agency Central,www.agencycentral.co.uk.In questo Paese vi è inoltre una vastissima scel-ta di portali e siti web specializzati, promossi da società private, alcune di dimensioni internazio-nali, attraverso i quali è possibile candidarsi a di-verse offerte di lavoro. Fra i più noti segnaliamo: • www.indeed.co.uk (una gigantesca vetrina di offerte di lavoro online in UK e non solo) • www.monster.co.uk e www.manpower.co.uk (multinazionali del recruitment online, nate negli USA, quotate in Borsa e presenti anche in UK) • www.jobsite.co.uk e www.totaljobs.com (partners del colosso tedesco Stepstone.com, di fa-cile consultazione, suddivisi per città, zone e settori economici) • http://ijobs.independent.co.uk (opportuni-tà di lavoro divise per settori) • www.glassdoor.co.uk, www.thejobcrowd.com e www.milkround.com (specia-lizzato in offerte di lavoro per neolaureati in diversi settori).I giornali sono l’altra fonte principale di annunci; quelli nazionali pubblicano in prevalenza annunci per posti di manager e direttori, mentre nei giornali lo-cali si trova ogni tipo di annuncio riferito alla zona di competenza. Quasi ogni testata ha un’edizione in cui è pubblicata una sezione dedicata all’occupazione; in genere si tratta dell’edizione del giovedì, ma, dato che vi possono essere eccezioni, la cosa migliore è chiedere all’edicolante. Tutte le testate sono comun-que consultabili anche online: basta collegarsi con la sezione “Jobs” o “Careers” per visionare le offerte disponibili.

Fra le testate nazionali più diffuse che hanno sezioni specializzate sulle opportunità di lavoro e di carriera in questo Paese troviamo: • The Times & The Sunday Times (http://appointments.thesundaytimes.co.uk/) • The In-dipendent (www.independent.co.uk/topic/job-search, www.independent.co.uk/topic/jobs) • The Guardian (www.theguardian.com/money/work-and-careers, https://jobs.theguardian.com). In questa pagina web del Guardian è possibile trovare anche annunci di la-voro per insegnare nelle scuole private, così come nel Times Educational Supplement (www.tes.com/jobs/), entrambi disponibili presso i centri del British Council (www.britishcouncil.org/organisation/our-global-network). Si veda anche nel Belfast Telegraph Classifieds (http://classifieds.belfasttelegraph.co.uk) la specifica se-zione “Jobs” (www.nijobfinder.co.uk). Per coloro che desiderano lavorare nel settore tu-ristico, all’interno del quale la presenza di stranieri è tradizionalmente molto elevata anche nel Regno Unito, è possibile accedere a numerose risorse onli-ne, fra le quali segnaliamo:• www.hospitalityguild.co.uk – www.hospitalityjobsuk.co.uk,

risorse web specializzate nell’ospitalità, con offerte sia di lavoro che di formazione;

• www.ratemyplacement.co.uk/industry/hospitality-leisure-travel-tourism – https://targetjobs.co.uk/career-sectors/hospitality-leisure-and-travel, specializzati in lavori e stage per studenti e neodi-plomati interessati ad inserirsi nella ristorazione e nel turismo;

• www.caterer.com – https://ukpubco.com – www.chefsjobsuk.com – www.chef-jobs.co.uk – www.justchefs.co.uk, siti specializ-zati per lavorare nella ristorazione e nell’hospitality;

• www.summerjobs.com, portale statunitense che funzio-na come un motore di ricerca in collegamento con nu-merosi siti di offerte di lavoro online, anche specializzate nel settore turistico (www.summerjobs.com/do/search?SW=tourism&country=GB&city_state=&Action=Search).

Prima di candidarsi ad uno dei numerosissimi annunci online, è opportuno consultare il sito governativo del National Career Service (https://nationalcareersservice.direct.gov.uk), all’interno del quale è possibile trovare : • modelli di lettere di presentazione (covering letter – https://nationalcareersservice.direct.gov.uk/get-a-job/covering-letter); • CV adatti ai vari tipi di offerte di lavoro (CV tips – https://nationalcareersservice.direct.gov.uk/get-a-job/cv-tips); • consigli pratici su come prepararsi nel modo migliore per affrontare uno o più colloqui di lavoro (interview – https://nationalcareersservice.direct.gov.uk/get-a-job/interview-advice).

Page 33: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(33)

È importante sapere che nel Regno Unito molti datori di lavoro preferiscono utilizzare l’Application Form, un Mo-dulo di domanda precompilato, piuttosto che esaminare centinaia di curricula (anche se il CV resta un elemento essenziale da avere con sé e tenere sempre aggiornato). L’Application Form viene richiesto più frequentemente, perché permette di avere un modulo standard, uguale per tutti i candidati, più facilmente confrontabile, con risposte a domande ben precise e relative al settore di apparte-nenza dell’azienda che cerca personale. Sulla pagina web www.prospects.ac.uk/careers-advice/applying-for-jobs/, nella sezione “Write a successful job application” è possibile trovare un dettagliato elenco di consigli utili su come compilare un’AF nel modo più chiaro possibile e senza errori, sia online che in forma cartacea. Si sugge-risce soprattutto sia di seguire attentamente le istru-zioni di compilazione, in particolare per i forms online, sia di conservarne una copia, in modo da avere un “record” per future “applications” e un riferimento per affronta-re il colloquio. Lo spazio finale dell’AF è generalmente dedicato al “personal statement”, equivalente alla lette-ra di presentazione che accompagna il CV. Il “personal statement” deve convincere il datore di lavoro che si hanno le competenze e la giusta motivazione per occu-

pare la posizione offerta. Al link www.reed.co.uk/career-advice/personal-statement-examples/ è possibile trovare utili suggerimenti su come e cosa scrivere nella sezione dell’AF dedicata al PS.

L’Europass CV e la Banca dati Eures.

È importante sapere che nel Regno Unito, ancor prima dell’esito della Brexit, l’Europass Curricu-lum Vitae (https://europass.cedefop.europa.eu/it/documents/curriculum-vitae/templates-instructions), promosso dalla Commissione europea e dal Con-siglio europeo per favorire la mobilità dei cittadini Ue, non ha mai riscontrato un grande successo da parte dei datori di lavoro britannici, come si è poc’anzi accennato.Il modello del CV europeo è invece utile sia per es-sere inseriti nella Banca dati del lavoro dell’Ue, chiamata Eures (European employment services – https://ec.europa.eu/eures/public/it), sia per partecipa-re al Programma Erasmus+ (www.erasmus.it, vedi Cap. “Studiare”), che permette ai giovani Ue di fare un’esperienza di studio e/o di stage in un al-tro Paese dell’Unione europea. Attualmente, per iscriversi nella Banca dati Eures è necessario contattare il proprio Euroconsigliere, rin-tracciabile nella propria regione di residenza al link https://ec.europa.eu/eures/public/it/eures-advisers (da qui cliccare nella sezione di sinistra su “Search for EURES Advisers – Ricerca di consulenti EURES”). Gli Euro Advisers, che hanno collegamenti permanenti con gli uffici Eures degli altri Stati membri, hanno il compito di informare, consigliare e aiutare tutti i cittadini Ue a trovare un lavoro in un Paese diverso dal proprio, che faccia parte della rete (i 27 Pae-si Ue, i 3 Paesi dello Spazio Economico Europeo - Islanda, Liechtenstein, Norvegia – la Svizzera e, fino ad oggi, il Regno Unito). È possibile consultare tutte le offerte di lavoro presenti nella rete, visitando il link in nota38, mentre per farsi una prima idea delle con-dizioni di vita e di lavoro in ciascun Paese della rete si consulti la sezione “Vita e lavoro” all’interno dello stesso portale Eures, https://ec.europa.eu/eures/public/it/.Per quanto riguarda la possibilità di recarsi nel Regno Unito, utilizzando Eures o il Programma Erasmus+, è necessario tenersi costantemen-te aggiornati sugli accordi che questo Paese e la Commissione raggiungeranno entro i prossimi 2 anni, in merito alla possibilità o meno per la Gran Bretagna di continuare ad essere inserita nelle reti dedicate alla mobilità dei giovani Ue.

Memo:

• Nella lettera di presentazione che accompagna il CV è opportuno indicare: • dove si è visto l’an-nuncio • eventuali numeri di riferimento citati nell’annuncio • perché si fa domanda di lavoro • perché si ritiene di essere adatti a quel parti-colare lavoro.

• Generalmente i datori di lavoro britannici prefe-riscono un CV breve e mirato al tipo di posizione offerta, lungo non più di due pagine, senza erro-ri, usando un linguaggio coerente con le proprie competenze, esperienze e ambito di lavoro: si consultino i CV tips appena citati.

• Per affrontare un colloquio: • prepararsi il più possibile sull’azienda (cercando dati e informa-zioni sul web, presso la Camera di Commercio o l’Associazione imprenditoriale di appartenen-za o in biblioteca) • farsi un elenco delle quali-tà personali che possono interessare l’azienda, in modo da parlarne durante il colloquio • fare domande che mostrino vivo interesse ad essere assunti • curare l’aspetto personale, l’abbiglia-mento in sintonia con lo stile aziendale (fare una piccola ricerca sul web), sorridere, essere pun-tuali e spengere il cellulare.

38. Cfr. https://ec.europa.eu/eures/eures-searchengine/page/main?lang=it&app=0.8.1-build-2#/simpleSearch

Page 34: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(34)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

6.3 Lavorare da studente

Se si sta studiando l’inglese e si vuole trovare un pic-colo lavoro che copra una parte delle spese quotidia-ne, fino ad oggi è stato relativamente facile. Tuttora, data l’elevata flessibilità del mercato del lavoro, nel Regno Unito è possibile trovare impieghi part-time o saltuari. Dopo l’esito del referendum Brexit, come si è detto, debbono essere riviste entro i prossimi 2 anni le regole che consentiranno ai tutti i cittadini Ue di la-vorare in questo Paese anche per brevi periodi.In ogni caso è bene non aspettarsi di ricevere uno sti-pendio elevato (vedi Tab. 1). Al momento attuale, è possibile trovare lavori tem-poranei d’ufficio, nei negozi (nelle zone turistiche in estate e un po’ ovunque nel periodo pre-natalizio e di svendite), nel giardinaggio, nelle ricerche di mercato, per le pulizie, come babysitter, in fabbrica (nell’indu-stria alimentare in particolare, rivolgendosi diretta-mente all’Ufficio del Personale delle fabbriche), nei ristoranti, nei pub o nel settore alberghiero (soprat-tutto d’estate nelle zone turistiche – vedi Par. prece-dente), nei centri di vacanze (per questo tipo di lavoro è utile avere almeno un paio di brevetti sportivi: è ne-cessario informarsi per tempo perché la concorrenza è elevata).Il lavoro agricolo di raccolta estiva prevede, oltre alla raccolta della frutta, lavori ausiliari come irrigazione, guida di trattori e diserbamento.Generalmente l’orario settimanale richiesto è di 40-45 ore, distribuito nell’arco di 5-6 giorni. Le fattorie di solito offrono l’alloggio.Numerosi sono i siti per trovare lavoro mentre si studia nel Regno Unito. Ecco un piccolo elenco: • www.studentjob.co.uk • www.e4s.co.uk • www.student-jobs.co.uk • www.studentbeans.com/jobs/uk • www.foreignstudents.com/jobs • www.gumtree.com/jobs/uk • www.thebigchoice.com/Student_Jobs • www.thestudentroom.co.uk/content.php?r=15893-summer-job-guide-for-students (consigli e indicazioni concrete per trovare un summer job in UK).Il lavoro alla pari è molto diffuso nel Regno Unito ed è destinato soprattutto ai giovani dai 17 ai 27 anni, che vogliono imparare l’inglese vivendo con una famiglia. Generalmente la richiesta di lavoro va da 25-37 ore a settimana, prestando aiuto nei lavori domestici leg-geri e nella cura dei bambini. In cambio si offre vitto, alloggio e pocket money (una somma minima per le piccole spese a settimana).Una fonte informativa utile è il sito web dell’As-sociazione italiana International Au Pair Italy (www.internationalaupairitaly.com), dalla quale è possi-

bile scaricare tutta la modulistica necessaria e riceve-re informazioni su questo tipo di sistemazione in tutti i paesi dell’Unione europea.Gli studenti universitari di cittadinanza italiana, che abbiano sostenuto almeno 2 esami di lingua e let-teratura inglese e che siano iscritti almeno al terzo anno, possono presentare domanda per posti di assi-stenti di lingua italiana presso scuole di vario ordine e grado e presso le università del Regno Unito. I l s i to web d e l Br i t i sh Co unc i l a i l ink www.britishcouncil.org/language-assistants/la-in-uk ewww.britishcouncil.org/language-assistants/la-in-uk/apply fornisce informazioni dettagliate sul programma “Language Assistants”. Si consiglia inoltre di consultare i siti del Ministero dell’Istruzione e del Ministero degli Esteri www.istruzione.it/urp/insegnare_estero.shtml e www.esteri.it/mae/it/politica_estera/cultura/scuoleitalianeallestero/, all’interno dei quali, sulla base degli accordi culturali e dei relativi protocolli esecutivi tra l’Italia ed alcuni Paesi europei, è possibile vedere i posti di assisten-ti di lingua italiana all’estero disponibili ogni anno (http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dg-ordinamenti/assistenti_lingua/assistenti_italiani). Coloro che desiderano insegnare nelle independent schools (scuole private – www.isc.co.uk/schools/) pos-sono ottenere più facilmente un incarico rispetto ad una scuola statale, in quanto queste scuole sono li-bere di selezionare il proprio personale a prescindere dalle qualifiche. In alternativa, si possono offrire lezioni private, pub-blicizzandole in scuole, università, biblioteche e quo-tidiani locali.È importante sapere che, se si guadagna oltre una certa cifra, potrebbe essere necessario pagare le tas-se anche se si è studenti, secondo le regole stabilite dal Governo britannico, sintetizzate alla pagina web www.gov.uk/student-jobs-paying-tax, salvo accordi bi-laterali sul tema fra Regno Unito e Italia, visibili nel documento “1988 Italy-UK Double Taxation Convention – in force”, scaricabile dal link:www.gov.uk/government/publications/italy-tax-treaties .

6.4 Opportunità per un giovane al primo impiego

Se non si è mai lavorato prima, la cosa più impor-tante è fare un’esperienza professionale. Un giovane nel Regno Unito potrà quindi scegliere se seguire il percorso tradizionale per cercare un’occupazione, cominciando con un lavoro temporaneo, stagionale (vedi Par. precedente) o volontario (vedi Par. “Il volon-tariato”), oppure optare per:

Page 35: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(35)

• un traineeship (corso di formazione che include una work experience (www.gov.uk/government/collections/traineeships-programme, www.gov.uk/find-traineeship), se il giovane interessato ha fra i 16 e i 24 anni e un basso livello di qualificazione. Il traineeship è forni-to dalle strutture formative inserite nel registro39

dell’Agenzia governativa Skills Funding Agency (SFA – www.gov.uk/government/organisations/skills-funding-agency)40;

• un internship o graduate placement, ovvero un tiro-cinio fatto dopo l’università, pagato non memo del National Minimum Wage (vedi Tab. 1 e Par. “Fare uno stage nel Regno Unito”);

• un apprenticeship, ovvero un contratto di ap-prendistato, per ottenere in non meno di 1 anno e non più di 4 una qualifica professionale dai 16 anni in poi (www.gov.uk/apprenticeships-guide,

www.gov.uk/apply-apprenticeship), pagato a partire da 3,40 l’ora (www.gov.uk/apprenticeships-guide/pay-and-conditions, vedi Tab. 1), che prevede una parte di formazione obbligatoria svolta presso un organismo accreditato (http://findatrainingorganisa

tion.nas.apprenticeships.org.uk). Importanti risorse sono state investite nel Regno Unito per l’appren-distato (www.gov.uk/topic/further-education-skills/apprenticeships), ritenuto strategico per facilitare l’ingresso e la permanenza dei giovani nel mercato del lavoro, accessibile fino adesso in questo Paese anche ai cittadini dell’Unione europea: come più volte ribadito, in seguito all’esito della Brexit, sarà necessa-rio attendere che vengano riscritte entro i prossimi 2 anni le regole che permettono oggi ai cittadini Ue di fare questo tipo di esperienza anche nel Regno Unito. In Scozia, nel Galles e nell’Irlanda del Nord le or-ganizzazioni che seguono l’apprendistato sono ri-spettivamente: • Skills Development Scotland (SDS – www.skillsdevelopmentscotland.co.uk), che gestisce il Modern apprenticeship (www.myworldofwork.co.uk/getting-job/modern-apprenticeships), pagato media-mente in Scozia £249 lorde a settimana; si visiti an-che il sito www.apprenticeships.scot per visualizzare le offerte online (www.apprenticeships.scot/find-a-vacancy/) • Career Choices Dewis Gyrfa Ltd (CCDG – www.careerswales.com/en/ – https://ams.careerswales.com) e Skills Gateway (https://businesswales.gov.wales/skillsgateway/apprenticeships), promosse dal Go-

verno gallese • Skills to succed (www.nidirect.gov.uk/campaigns/apprenticeships), promossa dal Governo dell’Irlanda del Nord.

Nel Regno Unito vi sono numerosi strumenti (sche-mes) che facilitano i giovani ad entrare nel mondo del lavoro, una volta lasciati o terminati i propri studi. Per informarsi se è possibile parteciparvi o meno, è ne-cessario prendere contatto con il Centro per l’Impiego più vicino al proprio domicilio chiamato Jobcentre Plus (vedi Par. “Come trovare lavoro nel Regno Unito”).Fra questi schemes, il Work Program (www.gov.uk/moving-from-benefits-to-work/job-search-programmes) e le Work experiences, che durano dalle 2 alle 8 set-timane (www.gov.uk/moving-from-benefits-to-work/work-experience-and-volunteering), prevedono una serie di misure dirette ai giovani di età compresa tra i 18 e i 24-25 anni, disoccupati, beneficiari di un’in-dennità di disoccupazione (Jobseekers Allowance – www.gov.uk/jobseekers-allowance/overview) da più di 3 mesi e fino a 9-12 mesi. Coloro che usufruiscono di questi programmi hanno a disposizione un consi-gliere di orientamento (jobseeker coach o adviser), che ha il compito di fornire ai partecipanti tutti gli stru-menti necessari per aiutarli a costruire un percorso strutturato verso il lavoro, consigliando azioni spe-cifiche, ma anche percorsi di formazione mirati per aumentare la propria professionalità. Un’altra misura per chi beneficia della Jobseekers Allowance è quella di offrire occasioni di volontariato sociale all’interno della comunità dove si risiede (volunteering). Per poter ottenere come cittadino Ue un’indenni-tà di disoccupazione nel Regno Unito (www.gov.uk/jobseekers-allowance/eligibility) e accedere così ai di-versi tipi di schemes, fintantoché le regole post Brexit non verranno modificate, è necessario, al momento della registrazione ad un Jobcentre Plus come giovane disoccupato, dimostrare di: • aver vissuto in questo Paese almeno 3 mesi • aver cercato attivamente la-voro • essere in possesso del citato National Insuran-ce Number (NIN). I diversi tipi di schemes sono consultabili anche alla pagina web in nota41. Infine, per aiutare i giovani in difficoltà a tro-vare opportunità di formazione e lavoro in questo Paese, un gruppo di grandi aziende britanniche ha creato il “Mo-vement to work” (www.movementtowork.com/employers/).

39. Cfr. https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/536675/Register_of_Training_Organisations_April2016.xlsx40. La SFA gestisce e regola i finanziamenti (www.gov.uk/government/publications/skills-funding-agency-common-funding-rules) per il Traineeship e l’Apprenticeship e

le rispettive organizzazioni accreditate.41. Cfr. https://www.citizensadvice.org.uk/work/self-employed-or-looking-for-work/government-employment-schemes/

Page 36: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(36)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

6.5 Lavorare nelle imprese private

Fino a quando non cambieranno le regole nel merca-to del lavoro britannico in seguito alla Brexit, i cittadini dell’Unione europea che lavorano nel Regno Unito devono sottostare alle stesse norme e beneficiano degli stessi vantaggi dei lavoratori britannici. Naturalmente, per trovare lavoro, è indispensabile, come già ribadito, una buona conoscenza della lingua inglese. Solo nel caso in cui si vada sull’Isola di Man, è necessario fare domanda per un permesso di lavoro (www.gov.im/media/1349040/guide20160520-guide-with-accepted-changes.pdf). Se si è disoccupati, si ha il diritto di restare nel Paese per un periodo di 6 mesi, dopo i quali è comunque possi-bile risiedervi, a condizione di dimostrare la volontà di trovare un’occupazione. Tutte le persone che lavorano nel Regno Unito, ad esclusione di alcuni tipi di volontari(www.gov.uk/volunteering/pay-and-expenses) e degli studenti della scuola dell’obbligo o inseriti in una work experience curriculare (www.gov.uk/national-minimum-wage/who-gets-the-minimum-wage), devono essere pagate secondo la tariffa minima oraria nazionale in vigore (National Minimum Wage – NMW) che varia a seconda dell’età e della posizione (vedi Tabella 1).

Coloro che desiderano avere maggiori informa-zioni su tutte le tipologie contrattuali e sui diritti e i doveri dei lavoratori e degli impiegati nel Regno Unito, possono consultare all’interno del porta-le del Governo britannico, www.gov.uk, la sezio-ne “Working, jobs and pensions” alla pagina webwww.gov.uk/browse/working. Al suo interno, in un’ot-tica di chiarezza e semplificazione del sistema lavoro in vigore in questo Paese, si distinguono:• Le condizioni di lavoro (types of employment sta-

tus - www.gov.uk/employment-status ): la persona che lavora nel Regno Unito può essere un • Lavoratore a contratto-worker (www.gov.uk/employment-status/worker), ossia un operaio che lavora fino ad un massimo di 48 ore la settimana sulla base di un contratto

o accordo di lavoro anche non scritto, pagato non meno del NMW, con possibilità di essere licen-ziato senza preavviso42 • Impiegato-employee

(www.gov.uk/employment-status/employee) che, oltre agli stessi diritti del lavoratore (ferie, ecc), ha diritto a periodi di malattia (Statutory Sick Pay -

www.gov.uk/statutory-sick-pay) - maternità - pa-ternità - adozione - assistenza a figlio mino-re o familiare dipendente pagati, un preavvi-so minimo se licenziato e un’azione legale se licenziato ingiustamente, modalità di orario fles-sibile anche da casa, permessi per motivi fami-liari, cassa integrazione • Lavoratore autonomo-self employed o appaltatore/terzista-contractor

(www.gov.uk/employment-status/selfemployed-contractor), ovvero un piccolo o piccolissimo imprenditore auto-nomo o conto terzi, che lavora sulla base di un con-tratto di consulenza o di servizio; i suoi diritti e doveri sono stabiliti dai termini del contratto con il/i propri clienti • Direttore-Director o titolare di un mandato-office holder (www.gov.uk/employment-status/director, https://www.gov.uk/employment-status/office-holder), incaricato dai proprietari/azionisti di portare al suc-cesso l’azienda, la struttura o l’incarico di cui è re-sponsabile, seguendone gli specifici regolamenti;

• I contratti di lavoro (Contract types) www.gov.uk/contract-types-and-employer-responsibilities.

Le tipologie di contratto di lavoro in vigore nel Re-gno Unito possono essere • a tempo pieno e part time (full-time and part-time contracts) • determinato o temporaneo (fixed-term contracts), molto diffuso nel Regno Unito, che spesso consente di guada-gnare cifre superiori rispetto ad un contratto fisso, soprattutto se si posseggono buone qualifiche e/o esperienze pregresse • interinale (agency staff) • freelance, di consulenza, terzista (freelancers, consul-tants, contractors) • occasionale (zero hour contracts). Alcune di queste tipologie sono dedicate a catego-rie specifiche, i cui diritti variano a seconda della categoria cui appartengono: • part time per giova-

Età 25 anni 21–24 18–20 anni Meno di Apprendista ed oltre anni 18 anni (da meno di 19 anni e oltre e durante il 1° anno)

NMW 2016 £7.20 £6.95 £5.55 £4.00 £3.40NMW 2017 £7.50 £7.05 £5.60 £4.05 £3.50

Tabella 1 – National Minimum Wage (Tariffa minima oraria nazionale) per età – 2016/2017.

Fonte: www.gov.uk/national-minimum-wage-rates

42. I lavoratori dipendenti da un’agenzia interinale (Agency worker – www.gov.uk/agency-workers-your-rights/basic-information-you-should-receive) sono generalmente più tutelati.

Page 37: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(37)

nissimi a partire dai 13 anni e full time a partire dai 16 anni (www.gov.uk/child-employment) • giovani,

familiari e volontari (www.gov.uk/contract-types-and-employer-responsibilities/employing-family-young-people-and-volunteers, vedi anche Par. “Volontariato”) • diversamente abili (www.gov.uk/employment-support-allowance/eligibility);

• Le forme di contratto (Contract terms) www.gov.uk/employment-contracts-and-conditions/contract-terms.

In UK la forma del contratto o accordo di lavoro può essere • scritta • sottoforma di lettera di intenti stabilita per legge sulla base del NMW • sottofor-ma di contratto collettivo legato ad un determinata azienda o settore aziendale • a libro paga o su regi-stro o bacheca aziendale • verbale o implicita, an-che se non scritta. Ad esempio, la legge britannica stabilisce che, nel momento in cui un impiegato co-mincia a ricoprire una mansione, si considera auto-maticamente assunto, anche se non è stato ancora firmato un contratto. Parallelamente, il dipendente che occupa un determinato posto, dimostra tacita-mente di accettare di svolgere quella mansione alle condizioni proposte dal suo datore di lavoro. Tutti i lavoratori assunti per un periodo di tempo superiore ad 1 mese debbono comunque ricevere per legge entro i 2 mesi dalla data di inizio dell’attività lavora-tiva una dichiarazione che precisi i termini genera-li della posizione occupata. Tale dichiarazione può non contenere tutti gli elementi per lo svolgimento dell’incarico, ma costituisce una prova importante delle principali condizioni pattuite con il datore di la-voro (www.gov.uk/employment- contracts-and-conditions/

written-statement-of-employment-particulars). A titolo di esempio si scarichi il form di un tipico

accordo di lavoro scritto dal link in nota43. Nell’Ir-landa del Nord i termini del contratto scritto, leg-germente diversi, sono specificati nella pagina web

www.nidirect.gov.uk/articles/written-statement-employment-particulars. Sul tema dei contratti e delle eventuali dispute ad

essi legate, il Servizio di Consulenza, di Concilia-zione e di Arbitrato (Advisory, Conciliation and Arbi-tration Service – ACAS – www.acas.org.uk) produce numerose pubblicazioni ricche di consigli pratici sia per i datori di lavoro che per i lavoratori, come ad esempio l’opuscolo “Employing younger workers” (www.acas.org.uk/media/pdf/i/7/Employing-younger-workers.pdf).

Tutti coloro che si trasferiscono nel Regno Uni-to per lavorare come dipendenti pagano le tasse (income tax), che li vengono trattenute sul pro-prio stipendio come in Italia: si consultino a questo

proposito le pagine web www.gov.uk/income-tax e www.gov.uk/tax-come-to-uk.

6.6 Mettersi in proprioDa molti anni il governo britannico sostiene con ap-positi fondi e programmi l’imprenditoria giovanile, che prevede anche numerose iniziative di educazio-ne all’imprenditorialità (entrepreneurship education), sostenute dall’omonimo National Centre for Entrepre-neurship in Education (http://ncee.org.uk)44. Nel Regno Unito, i giovani disoccupati di più di 18 anni, residenti nel Paese, già beneficiari di un sus-sidio governativo e con una buona idea di impresa possono usufruire di: • un’indennità a fondo perdu-to (New Enterprise Allowance) per circa 6 mesi • un prestito agevolato fino a £ 25.000 (Start Up Loans – www.gov.uk/start-up-loans) per i costi iniziali di start up • consulenza gratuita all’auto-imprenditorialità (business mentoring) per il primo anno della neo im-presa e molto altro. Per conoscere tutte le agevolazioni sul tema si con-sulti il link www.gov.uk/new-enterprise-allowance. Una delle risorse storiche nel Regno Unito per chi voglia ricevere aiuto per trovare lavoro, mettersi in proprio, definire il proprio potenziale e finanziare la propria formazione è il Prince’s Trust: tutte le novi-tà sulle attuali agevolazioni sono visibili sul portale www.princes-trust.org.uk. La legislazione comunitaria consente ad ogni cittadi-no europeo il diritto di avviare un’attività in proprio in qualsiasi Stato membro, ma, nonostante, fino a que-sto momento non occorrano permessi particolari per aprire un business o uno studio professionale nel Re-gno Unito, è necessario, comunque, possedere i titoli ed i diplomi previsti per farlo. Fintantoché le regole non cambieranno, coloro che, ad esempio, desidera-no esercitare una professione regolamentata in for-ma autonoma, utilizzando qualifiche conseguite in un altro Stato membro, devono farsi riconoscere il titolo professionale rivolgendosi all’autorità competente del Regno Unito, di solito rappresentata dall’asso-ciazione di categoria corrispondente alla professione stessa (vedi il capitolo “Farsi riconoscere gli studi”).Si può anche contattare la British Embassy in Italia o il proprio Jobcentre Plus, per controllare se sia necessa-rio un permesso speciale per l’attività professionale che si intende svolgere.L’Amministrazione pubblica, attraverso il Department for Business, Energy and Industrial Strategy (BEIS –

43. Cfr. www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/183185/13-768-written-statement-of-employment-particulars.pdf44. Si veda anche “Enterprise for all” (www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/338749/EnterpriseforAll-lowres-200614.pdf)

Page 38: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(38)

VIVE

RE L'

EURO

RARE

GNO

UN

ITO

www.bis.gov.uk) offre programmi di consulenza, in-formazioni sugli sgravi fiscali, aiuto finanziario e programmi di supporto per coloro che intendano mettersi in proprio. Coloro che desiderano ave-re maggiori informazioni sul tema, possono colle-garsi alla pagina web “Business and self-employed”, www.gov.uk/browse/business.In Scozia è molto attiva l’Agenzia scozzese per lo svi-luppo economico, la Scottish Enterprise (www.scottish-enterprise.com).In Irlanda del Nord si può invece consultare il portalewww.nibusinessinfo.co.uk o il sito www.investni.com dell’Agenzia “Invest in Northern Ireland”, che fa parte del Department of Economy nordirlandese (www.economy-ni.gov.uk), corrispondente al nostro Ministero dell’Economia.Come negli altri Paesi europei, anche nel Regno Unito i lavoratori autonomi sono tenuti al pagamento di una quota per la previdenza sociale (National Insurance – www.gov.uk/national-insurance/overview), che con-sente di accedere a prestazioni sanitarie, sussidi di maternità, pensione e assicurazione per invalidità. La quota minima corrisponde a poco più di £145 l’anno, a partire da un fatturato annuale di circa 6000 sterline (£ 5,965 – www.gov.uk/self-employed-national-insurance-rates).

6.7 Il volontariatoNel Regno Unito sono numerose le possibilità per fare un’esperienza di volontariato: • campi estivi per bambini • lavoro di assistenza per disabili, anziani e invalidi • progetti di conservazione archeologica o dell’ambiente • lavoro per le organizzazioni del vo-lontariato internazionale. Molte città hanno un Vo-lunteer Centre (www.ncvo.org.uk/ncvo-volunteering/find-a-volunteer-centre), dove è possibile informarsi e registrarsi per questo tipo di esperienza, altrimenti si possono contattare direttamente le stesse orga-nizzazioni, i cui indirizzi sono rintracciabili sulle “Yel-low Pages” sotto ‘Charity and Voluntary organisations in United Kingdom’, oppure consultando il portale www.ncvo.org.uk del National Council for Voluntary Or-ganisations.Il compito del Consiglio Nazionale è quello di accreditare le organizzazioni di volontariato sul territorio britannico (www.ncvo.org.uk/about-us/join-ncvo/our-members) attra-verso il Volunteer Centre Quality Accreditation (VCQA). Sul portale del Governo britannico www.gov.uk è inol-tre possibile trovare sia un elenco delle principali fonti per trovare occasioni di volontariato in questo Paese (www.gov.uk/volunteering/find-volunteer-placements), come ad esempio https://do-it.org/jobs e

https://volunteeringmatters.org.uk/opportunity-search/, sia informazioni dettagliate su chi e quando è possibile fare questo tipo di esperienze nel corso della propria vita (www.gov.uk/volunteering/when-you-can-volunteer) e quali sono i diritti del volontario, fra i qua-li gli eventuali rimborsi e le spese riconosciute (www.gov.uk/vo lunteer ing/vo lunteers- r ights ,www.gov.uk/volunteering/pay-and-expenses). È possibile fare un’esperienza di volontariato in Inghilterra e nel Galles a partire dai 16 anni, in Irlanda del Nord fra i 15 e i 16 anni: una delle strutture capofila di numerose altre organizzazioni che promuovono il volontariato giovanile nel Regno Unito è il National Citizen Service (www.ncsyes.co.uk), mentre l’Internatio-nal Citizen Service (ICS – www.volunteerics.org) è l’or-ganizzazione fondata dal Governo britannico tra-mite il Dipartimento per lo Sviluppo Internazionale (Department for International Development – DFID – www.dfid.gov.uk), la quale si occupa di inviare nei Pa-esi in via sviluppo, sulla base di progetti strutturati, giovani volontari dai 18 ai 25 anni del Regno Unito e di altri Paesi Ue e SEE, che hanno vissuto in UK per almeno 1 anno. Ai giovani interessati è inoltre richiesto, per parte-cipare ai programmi dell’ICS di portare in dote al-meno £800 (www.volunteerics.org/fundraising) che andranno poi utilizzate per il finanziamento degli stessi programmi a quali si candidano. Se si hanno più di 25 anni è possibile candidarsi alle posizioni di volontariato internazionale offerte dalla Voluntary Service Organisation, l’Organizzazione per il Servizio Volontario internazionale (www.vsointernational.org). Queste esperienze durano in media 1 anno (www.vsointernational.org/volunteering/). Il Servizio Volon-tario Europeo (SVE - http://serviziovolontarioeuropeo.it) è un’opportunità nell’ambito del Programma Erasmus + (Key Action 1 – Mobilità degli individui – www.era-smusplus.it), che offre ai giovani tra i 17 e i 30 anni un’esperienza di apprendimento in un contesto in-terculturale e non formale, promuovendone l’inte-grazione sociale e la partecipazione attiva. I giovani possono svolgere un’attività di volontariato sia in uno dei 33 Paesi coinvolti nel Programma (28 Paesi Ue, 3 Paesi SEE, Macedonia e Turchia), quindi nello stesso Regno Unito, sia al di fuori dell’Europa, per un periodo che va da 2 a 12 mesi, impegnandosi come “volontari europei” in progetti locali all’interno di vari settori o aree di intervento: cultura, gioventù, sport, assistenza sociale, patrimonio culturale, arte, tempo libero, protezione civile, ambiente, sviluppo coopera-tivo, ecc. Per parteciparvi, il primo passo da compiere è individuare l’Ente/gli Enti italiani di invio accreditati

Page 39: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

(39)

(Sending Organizations – SO) a cui rivolgersi, per can-didarsi come volontario/a in Progetti predisposti dal-le stesse SO insieme agli Enti di accoglienza britannici accreditati (Hosting Organization – HO). Per trovare gli Enti accreditati di invio e di accoglienza si consulti il Database europeo degli Enti SVE al linkhttps://europa.eu/youth/volunteering/evs-organisation_it. L’Agenzia Nazionale Giovani (www.agenziagiovani.it) è la struttura di riferimento per l’Italia, incaricata sia di accreditare le organizzazioni coinvolte nei progetti SVE, sia di coordinare lo svolgimento del programma Erasmus +, settore Gioventù, fornendo assistenza ai volontari e alle stesse organizzazioni. Una volta indi-viduati uno o più enti di invio, è possibile contattarli ai riferimenti riportati nel citato Database per avere tutte le informazioni necessarie per la ricerca di un progetto di volontariato al quale candidarsi. L’Agenzia britannica che gestisce i progetti di vo-lontariato attraverso Erasmus+ è il British Council ([email protected]). Anche in questo caso è opportuno documentarsi presso le stesse organizzazioni sui possibili cambiamenti post-Brexit, che potrebbero condizionare nei prossimi 2 anni la partecipazione dei cittadini comunitari a tali esperienze.

6.8 Indirizzi utiliCome cercare lavoro Westminster Jobcentre PlusChadwick Street – UK-London SW1P 2EStel. 00443456043719 textphone 0044345608 8551 [email protected]/contact-jobcentre-plus

National Careers ServicePO Box 1331 – UK- Newcastle Upon Tyne NE99 5EBNumero verde in UK: 0800100900https://nationalcareersservice.direct.gov.uk

North Belfast JobCentreGloucester House – 57 Chichester Street UK-Belfast BT1 4RAtel. 00443002007822 fax: 00442890252341Numero verde in Irlanda del Nord (Benefits): [email protected] www.nidirect.gov.uk/contacts/jobs-benefits-offices-jobcentres-and-social-security-offices

Recruitment and Employment Confederation (REC) 15 Welbeck Street – UK-London, W1G 9XTtel. 00442070092100 fax [email protected] - www.rec.uk.com

Lavorare da studenteInternational Au Pair Italy®Via dei Platani, 100 – IT-20020 Arese (Milano)tel. 00393497946488info@internationalaupairitaly.comwww.internationalaupairitaly.com

Giovani al primo impiegoSkills Funding AgencyCheylesmore House – UK-Coventry CV1 2WTtel. 00443453775000 fax [email protected] www.gov.uk/government/organisations/skills-funding-agency

Skills Development Scotland Monteith House – 11 George Square UK-Glasgow G2 1DYtel. 00441412856000Numero verde in UK: 08009178000www.apprenticeships.scot/find-a-vacancy/

Imprese privateDepartment for Work & Pensions Caxton House – Tothill StreetUK-London SW1H 9NA [email protected]/government/organisations/department-for-work-pensions

Advisory, Conciliation and Arbitration ServiceACAS National (Head Office)Euston Tower, 286 Euston Road – UK–London NW1 3JJNumero verde (Help line): 1800103001231100/03001231100 (in altre lingue)www.acas.org.uk

Mettersi in proprioNational Centre for Entrepreneurship in Education (NCEE) The Innovation Centre – Coventry University Tech-nology Park – Puma Way – UK-Coventry CV1 2TTtel. 00442476158128http://ncee.org.uk

Page 40: VIVERE L'EURORA · 3.2 Dopo la scuola dell’obbligo 3.3 La formazione professionale 3.4 L’istruzione superiore universitaria 3.5 Le borse di studio 3.6 Fare uno stage nel Regno

Finito di stampare a dicembre 2016

Progetto realizzatocon il contributo

del Ministero del Lavoroe delle Politiche Sociali

Direzione Generale per le Politiche attivei Servizi per il lavoro e la formazione

VIVE

RE L'

EURO

RA

A cura di

Stesura dei testiGinevra Benini Concetta Fonzo

Cristiana Porcarelli Ismene Tramontano

Impaginazione e Stampa

Gli autori sono i soli responsabili di questa pubblicazione e la Commissione declina

ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa

contenute.

I materiali integrali o parti di essi possono essere utilizzati citando la fonte.

Del Gallo EditoriSpoleto - PG

www.inapp.org/euroguidance

[email protected]

Euroguidance Italy - Inapp

Inapp