VIVERE LA FAMIG LIA · Grottaferrata (Roma) Italy C.F.920 1212 0587 Tel.06.97.60.83.47 ......

24
SPAZIO FAMIGLIA www.afnonlus.org Intervista a Gigi De Palo FORUM FAMIGLIE Ridiamo impulso al SAD! L’APPELLO VIVERE LA FAMIGLIA Tra sfide e potenzialità AFN Azione per Famiglie Nuove onlus Rivista Spazio Famiglia - Anno I - N. 4 - Marzo 2018 > afnonlus L’esperienza “Casa di Ismaele” PROGETTI

Transcript of VIVERE LA FAMIG LIA · Grottaferrata (Roma) Italy C.F.920 1212 0587 Tel.06.97.60.83.47 ......

ULTIMO STRILLO 50 BATTUTE CIRCA QUERET PARSIMONIA UTQUAM

SPAZIO FAMIGLIAwww.afnonlus.org

Intervista aGigi De Palo

FORUM FAMIGLIE

Ridiamoimpulso al

SAD!

L’APPELLO

VIVERE LAFAMIGLIATra sfide e potenzialità

AFN Azione per Famiglie Nuove onlusRivista Spazio Famiglia - Anno I - N. 4 - Marzo 2018

>afnonlus

L’esperienza“Casa diIsmaele”

PROGETTI

ORIZZONTE FAMIGLIASPAZIOFAMIGLIA

4Semestrale informativo di AFNonlus - Azione perFamiglie Nuove OnlusMarzo 2018

Direttore ResponsabileAurora Nicosia

CoordinamentoGiovanna Pieroni

Hanno collaborato inquesto numeroAlberto Friso, Paola Iacovone,Anita Leonetti, BarbaraPandolfi, Giovanna Pieroni,Marzia Rigliani, AndreaTuratti

Progetto grafico e Art directionAlessandro Palmieri

Editore e Sede legaleAFNonlus - Azione perFamiglie Nuove OnlusVia Isonzo, 64 - 00046Grottaferrata (Roma) ItalyC.F. 920 1212 0587Tel. 06.97.60.83.47Fax. [email protected]

TipografiaArti Grafiche La ModernaVia Enrico Fermi 13/1700012 Guidonia - Roma

Inviato senza obbligo di corrispettivo

Il numero è stato chiuso il 20febbraio 2018

Banca ProssimaIT55K0335901600100000001060

BancopostaIT47X0760103200000048075873

Carta di credito online

Autorizzazione delTribunale di Velletri n.19/2016del 11/11/2016

Iscrizione R.O.C.n. 26822 del 28/11/2016

Seguici su

www.facebook.com/afnonlus

@AFNOnlus

www.youtube.com/user/AFNOnlus

afnonlus

Attingere alla famiglia per rinnovare le istituzionie la società. AFNonlus è tra le associazionifondatrici del Forum associazioni familiari

diAlberto Friso - Presidente AFN dal 1998 al 2011 e VicepresidenteForum Ass. Familiari dal 1999 al 2002

SEME DICOMUNIONE

n parallelo con laprospettiva dellasolidarietàinternazionale, è viva

sin dagli inizi in AFNonlusuna sensibilità culturale,civile e sociale nell’ambitoitaliano, scaturita dallaboratorio di crescitadelle Famiglie Nuove. Peruna famiglia che vive lafraternità «nulla vi è diestraneo di quanto lesuccede attorno:semplicemente essendoquello che è, ha lacapacità di testimoniare,annunziare, risanare iltessuto socialecircostante» ‒sottolineavaChiara Lubich (“Lafamiglia e il futuro”,Lucerna 16.05.99). Cosìquando negli anni ’90l’individualismo crescenterischiava di far perdere divista la consapevolezzadei diritti collettivi e delbene comune che è fruttodi un’azione che parteinnanzitutto dallafamiglia, con alcune

associazioni cattolicheabbiamo dato vita in sedeCEI al Forum persottolineare la funzionesociale della famiglia. Inessa, l’armonia nasce dallapresenza sì di un’autorità,del padre e della madrecon i rispettivi compiti, maè l’amore reciproco tra iconiugi il perno di tuttal’organizzazione familiare.Questo amore, fatto divolontà, ma anche disentimento, fantasia,progettualità, è l’animadell’organizzazione civilee sociale. Un seme dicomunione che puòrinnovare istituzioni esocietà, traducendosi intanti tipi di sviluppo.

I

3MARZO 2018 SPAZIO FAMIGLIA

Editoriale

Un’appassionante avventura

Il nostro impegno

Dopo sei anni si conclude il mandato di presidenza

DIANDREA TURATTI

esperienza in AFNonlus, cominciatacome dipendente nel 2004, è stataintensa e appassionante. Anni diincondizionato coinvolgimento, chemi hanno permesso direi di“innamorarmi” di questo impegno

per dare un futuro migliore a bambini efamiglie. Un impegno a volte anchefaticoso, ma che ha reso possibile realizzaremolti degli obiettivi che ci siamo proposti inquesti anni grazie alla collaborazione di tutticoloro che con ruoli diversi, in Italia o neivari Paesi del mondo, sono coinvolti nella

difesa e promozione dei diritti dell’infanzia.Non solo impegnandosi direttamente neinostri progetti, ma anche sostenendoli condonazioni e iniziative. Sono stati anche annidifficili soprattutto per la crisi economicache ha colpito l’Italia coinvolgendo anche ilTerzo settore. I dati evidenziano che negliultimi 5 anni i sostenitori a distanza nel

nostro Paese sono scesi da 2 a 1,5 milioni e isostegni a distanza attivi sono diminuiti del25%. Anche per AFNonlus la crisi c’è stataed è tuttora presente, ma ci ha dato mododi creare nuove opportunità e sperimentarenuove vie. Abbiamo operato in modo piùconsistente sul territorio italiano e realizzatoprogetti di inclusione sociale ecooperazione per fronteggiare leemergenze, riscoprendo nuove potenzialitàe occasioni di incontro. E’ stata una gioiavedere il coinvolgimento di molte famiglieaperte all’accoglienza di minori stranieri nonaccompagnati o l’entusiasmo dei giovani nelmettersi in rete con gli adulti, costruendoinsieme percorsi attraverso cui vivereun’affettività più consapevole. Abbiamocontribuito grazie all’impegno dellefamiglie adottive a diffondere il valoredell’adozione perché sia sempre più vivonella nostra società. Con tanti sostenitori ereferenti dei progetti di sostegno a distanzanel mondo abbiamo cercato nuove stradeper rispondere con fantasia alle sfide dellacrisi. Ma soprattutto abbiamo cercato dipromuovere l’importanza della solidarietànon solo nell’ambito delle attivitàistituzionali, ma anche tra di noi, attraverso lastima reciproca ed il lavoro di squadra, comeespresso nell’ultimo editoriale: “tuttipossiamo essere dono”. Ringraziando soci,sostenitori, collaboratori, auguro a ognunoche prevalga sempre il senso dellacollaborazione, la fiducia reciproca e lavocazione alla solidarietà.

L’

4 MARZO 2018SPAZIO FAMIGLIA

GLI OCCHIDELLA TIGRE

a cura di Giovanna PieroniIntervista a Gigi De Palo

5MARZO 2018 SPAZIO FAMIGLIA

“Io credo che chi fa un figlio

oggi in Italia abbiamaggiore

presa sulla realtà.

Acquista quella speranza

e quella capacità di guardare

oltre l'ostacolo, oltre le

difficoltà. Trova una forza

maggiore, una prospettiva

più ampia. In sintesi gli

occhi della tigre”

6 MARZO 2018SPAZIO FAMIGLIA

Intervista a Gigi De Palo[ ]

ANNI, GIORNALISTA,impegnato nel civilee nel sociale. Già as-sessore alla Famiglia,all’Educazione e aiGiovani di Roma Ca-

pitale, dal 2015 Gianlugi De Palo –detto Gigi - è presidente del ForumNazionale delle Associazioni Fami-liari. Sposato da 14 anni con AnnaChiara, padre di 5 figli. Conduci una vita molto intensa alservizio delle famiglie, riesci a tro-vare un equilibrio tra attività e latua vita di coppia e di famiglia? Innanzitutto, mia moglie è un mito,questo è imprescindibile! Le scelteche abbiamo fatto, nessuna esclusa,vengono tutte concordate, anche lacandidatura nel Forum non è maistata solo personale. Perché implicaun investimento grosso da parte ditutti e due. Questa è la prima cosa,poi ci sono tutte le motivazioni le-gate al tema della fede: se non haila “spina attaccata”, quello che fac-ciamo è efficientismo, organizza-zione, piuttosto che un servizio. E’ in uscita un vostro nuovo libroscritto a quattro mani, com’è an-data questa esperienza? La Sperling & Kupfer ci ha chiestouna pubblicazione perché ci sonotanti libri che parlano di educazio-ne dal punto di vista della mammao del papà. Sono pochi quelli, cheraccontano la vita familiare e il rap-porto coi figli visto dalla famiglia, inuna dinamica di coppia. Quindil’abbiamo scritto e ci siamo diverti-ti come sempre!Oggi quando si parla di famiglia,si sente soprattutto il peso chesta dietro questa parola. Le diffi-coltà del matrimonio, quelle eco-nomiche, l’impegno di avere unfiglio. C’è un bello della famiglianella sua quotidianità più forte ditutto?La famiglia è complicatissima e nonsi può raccontarla in manieraastratta, edulcorare le difficoltà: de-vi cercare di far emergere la realtà.Automaticamente traspare anchela sua bellezza, che è molto più evi-

dente delle tante difficoltà che cisono. Se oggi la famiglia, vive unmomento di crisi è perché l’abbia-mo raccontata male. Io e mia mo-glie abbiamo fatto questa sceltanon perché siamo masochisti operché ce l’ha detto il dottore o an-cora perché il buon cattolico devefarlo, ma perché c’è un’attrazione,una bellezza in questa scelta. Ci di-

vertiamo. Così come scrivere libri,impegnarsi nel Forum… E’ questoche dobbiamo raccontare. Il Forum ha lanciato un appelloall’opinione pubblica e alle istitu-zioni chiedendo alla politica un#pattoXnatalità. In che modo aiu-tare chi fa figli, significa sostenereil Paese?Oggi in Italia abbiamo un proble-ma demografico: non si fanno piùfigli e non è solo una questione cul-turale; c’è anche l’aspetto economi-co, mediatico e politico. Con il pat-to, noi chiediamo alle istituzioni, lanecessità di trovare un accordo sultema famiglia e natalità. E’ pratica-mente inutile fare asili nido gratis,se non ci saranno più bambini, così

pensare università senza spese,quando non ci saranno più giovani;è inutile parlare di pensioni, se traun po’ il sistema previdenziale crol-lerà. Noi pensiamo che la natalitàsia un tema centrale rispetto agli al-tri e proponiamo come soluzione ilFattore famiglia: una modifica strut-turale del sistema fiscale che mettaal centro le famiglie perché speri-

mentino la fiducia da parte delloStato. Il Forum è un’associazione di as-sociazioni familiari. Perché le fa-miglie devono mettersi in rete? Una famiglia da sola nel suo appar-tamento al settimo piano, con la te-levisione accesa, con il cane, condue figli, se non ci sono altre fami-glie, muore, va in crisi. E’ nel con-fronto e nell’incontro con altre fa-miglie che trova le risposte al suostare insieme, alla conflittualità, allafragilità di ciascuno. Le pensioni, adesempio, sono la concretizzazionedi come siamo legati a livello di so-lidarietà intergenerazionale: i giova-ni agli anziani e viceversa. La stessacosa nelle dinamiche familiari. Le

42

7MARZO 2018 SPAZIO FAMIGLIA

famiglie sono nate per stare in rete.Non è un dovere, è un’occasionebella da non perdere.Quale è il ruolo della famiglia per-ché la società possa essere piùdinamica, inclusiva? Un ruolo fondamentale. Ciascuno dinoi ha sperimentato che senza fa-miglia, non c’è educazione; anche lapace si costruisce in famiglia, cosìcome la politica. Io scherzando, rac-conto di averlo capito, quando a ca-sa mia è avanzata una fettina pana-ta e tutti la volevano. Immagina, seipersone… e tutte volevano questabenedetta fettina panata. Nella ge-stione delle piccole cose, si imparacosa è l’equità, la pace, la diversità.Non c’è bisogno di insegnare ai ra-gazzi che il tema dell’immigrazionenon è qualcosa di lontano, perchéin famiglia siamo tutti diversi. Bastache tu vedi un maschio di 13 anni euna femmina di 11: sono molto piùdiversi rispetto a un maschio di 13anni italiano ed un altro che vienedal Niger. Senza contare poi che og-gi la famiglia svolge un ruolo di am-mortizzatore sociale incredibile. Ioho mia nonna che ha 96 anni, senon ci fosse la famiglia, molto pro-

babilmente, sarebbe un costo e nonpotrei nemmeno gioire della sua vi-ta. La famiglia si fa carico di tutto,anche in questo è accogliente.Aprirsi al sociale per la famiglia èimpegnativo, ma vale la pena… C’è qualche complicazione, adesempio domani vado a Pordeno-ne e lascio mia moglie incinta delquinto figlio con 4 bambini. Tutta-via certe scelte fatte insieme conmia moglie, presuppongono ancheimpegni, ma è un po’ una seminaper il futuro dei nostri (e di tutti i) fi-gli. Qualsiasi cosa che ha a che farecon il domani dei miei figli, comead esempio la differenziata, è un at-

to d’amore e non è un qualcosache vivo in maniera angosciante ocome un obbligo. E alla fine se nepercepiscono i benefici. Ti ricordi Rocky? A un certo puntoquando combatte, sembra essereun po’ fiacco e il suo allenatore glidice: “non hai più gli occhi della ti-gre”. Ecco io credo che chi fa un fi-glio, acquisisca gli occhi della tigre,che danno quella prospettiva piùampia. L’Italia dovrebbe insisteresul fare i figli, proprio perché tidanno quella speranza, quella ca-pacità di guardare otre le difficoltà,una forza maggiore. In sintesi, gliocchi della tigre. J

Gigi De Palo. In basso insiemealla sua famiglia

FORUM FAMIGLIEIl Forum delle Associazioni Familiariha l’obiettivo di portareall’attenzione del dibattito culturalee politico la famiglia come soggettosociale. Riunisce oltre 400associazioni, dando voce a quattromilioni di famiglie.

8 MARZO 2018SPAZIO FAMIGLIA

IN EVIDENZA

Gratuità e trasparenzaIl 15 febbraio a Roma si è riunita la Conferenzadegli enti autorizzati più rappresentativi perchiedere alla politica la gratuità per chi scegliedi dare una famiglia a un bambinoabbandonato. Gli enti autorizzati d’altra partesi impegnano a rispettare appieno tutte lenorme indicate dalle Linee Guida emanate nel 2008 dalla Commissione AdozioniInternazionali #benepertutti.

Il tuo 5xmilleUn gesto gratuito cheporta frutto

Nel corso del 2017, grazie alle6613 firme che hannodevoluto il loro 5xmilledell’Irpef del 2014 in nostrofavore, abbiamo potutosostenere numerose attivitàe progetti. Tra queste, laScuola Loreto, un percorsoformativo residenziale delladurata di 10 mesi che si tienea Loppiano (Incisa Valdarno,FI) sorto nel 1964 daun’intuizione di ChiaraLubich. Attuato inpartnership con ilmovimento Famiglie Nuovee la Cooperativa Foco S.c.a.r.l.,mira alla formazioneintegrale della persona, dellafamiglia e della comunità perdare risposte concrete asituazioni di emarginazione e

di disagio. Nel 2016 sonostate 21 le famiglie che vihanno partecipato,provenienti da Equador,Scozia, Vietnam, Filippine,Inghilterra, Taiwan, Brasile,Russia, Argentina, Siria,Germania, Slovacchia, Corea,

Italia, Messico, Giappone,Colombia. Inoltre si è potutasostenere la tappa di start updel progetto ScholasOccurentes con cui AFNonlusha siglato un accordoconsegnato a PapaFrancesco. La nuova

piattaforma consentirà diunire in un’aula globalevirtuale 446.000 scuole eorganizzazioni educative ditutte le culture, categoriesociali e appartenenzereligiose con l’obiettivo dieducare alla pace.

Generazione fame zeroI giovani si mobilitano per promuovere stili di vita sostenibili

insieme di 17Obiettivi di SviluppoSostenibile daraggiungere neiprossimi 15 anni(2015-2030) per fareun mondo migliore.L’obiettivo n.2 ècentratosull’eliminazionedella fame. I giovaniche adesso hannotra i 12 e i 16 annisono fondamentaliper realizzare questo

Attualmente 800milioni di personenel mondo soffronola fame, più o meno1 ogni 9. Il 25settembre 2015, i193 Stati Membridelle Nazioni Unitehanno approvatol’Agenda 2030, un

obiettivo attraversola presa di coscienza,la mobilitazione e lasensibilizzazione. A questo proposito ilMovimento deiFocolari ha avviatouna collaborazionecon la FAO percontribuire araggiungerel’obiettivo fame zero,attraverso la ONGNew Humanity eAFNonlus.

FIRMA IL TUO

MILLE

CODICE FISCALE920 1212 0587

afnonlusPER

9MARZO 2018 SPAZIO FAMIGLIA

di Marzia RiglianiAdozioni internazionali Luci e ombre

UN GRANDECOMPITO

La scelta adottiva è sempre più una sfida culturale e sociale

10 MARZO 2017SPAZIO FAMIGLIA

Adozioni Internazionali Luci e ombre[ ]

AFNONLUS SI OCCUPA DI ADOZIONIdal 2001 e nel 2005 diventa Ente Au-torizzato per le Adozioni Internazio-nali, entrando in collaborazione consei Paesi. Le adozioni rientrano sin dall’inizionella nostra mission di sostegno al-l’infanzia svantaggiata e abbandona-ta e di accompagnamento, sostegnoe formazione per le famiglie. Nono-stante questi ultimi anni sono staticaratterizzati da un momento di fortecrisi del settore, in cui non sonomancati in generale nei confrontidella cultura adottiva cali di credibili-tà e sfiducia, non possiamo non con-tinuare a proporre la scelta adottiva,anzi sentiamo che è proprio il mo-mento di non arrendersi e svolgerequesto nostro compito in modosempre più attento. Anche se si ri-scontra un costante calo nel numerodi decreti di adozione internaziona-le emessi, sono ancora tante le cop-pie che lottano per ottenere un de-creto di idoneità, che si avvicinanoad AFNonlus e accolgono la sfidadell’adozione pensando ai bambini

che ancora oggi si trovano in stato diabbandono nel mondo. Fortunata-mente oggi gli enti autorizzati non sisentono più soli, ma la Commissioneper le Adozioni Internazionali ha di-mostrato la volontà di rilanciare leadozioni e l’intero sistema Italia, attra-verso uno scrupoloso controllo suglienti italiani e soprattutto attraverso ilrafforzamento dei rapporti con le au-torità estere preposte all’infanzia. Sia-mo fiduciosi che si avvierà una profi-cua collaborazione con essa ancheper la ricerca di nuovi sbocchi in pae-si di cui conosciamo bene le situazio-ni di disagio e di abbandono e verso iquali poter promuovere la sceltaadottiva, laddove non è possibile per-correre altre vie secondo il supremo

principio di sussidiarietà. Siamo consapevoli che è sempre piùdifficile intraprendere questa strada,che si opera ormai quasi esclusiva-mente con le liste dei bisogni specia-li, con bambini che presentano in po-chi casi problematiche risolvibili, mamolti che presentano quadri clinici epsicologici complessi; inoltre si operacon bambini che hanno un’età mag-giore di 9 anni e con gruppi di fratelli.Anche per questo AFNonlus ha strut-turato percorsi maturativi sempre piùorientati a una formazione più speci-fica su queste tematiche. La cosa piùbella che non ci fa perdere la speran-za è vedere famiglie che accolgonoquesta sfida con grande consapevo-lezza e impegno. In occasione dellafesta natalizia di dicembre scorso,nell’ambito del Progetto Famigliedi-cuore a sostegno della genitorialitàadottiva, attivato in Calabria nel 2017,incontrando un gruppo di famiglie,ho visto persone realizzate, sorridentinonostante le difficoltà che nonmancano. Ciò che per loro è fonda-mentale è camminare insieme tra lo-ro e con il supporto di AFNonlus, po-

Attività “Famigliedicuore”Napoli e Cosenza a sostegnodella famiglia adottiva

11MARZO 2018 SPAZIO FAMIGLIA

L’ IMPEGNO DIAFNONLUS È RIVOLTOA DIFFONDEREMODELLI DI FAMIGLIACHE DIANO VALOREALLA PACE E ALLAFRATELLANZA

ter attuare un con-fronto costruttivoper la risoluzione deipiccoli e grandi con-trasti che sorgonoquotidianamente.Queste famiglie portano avanti ungrande compito: accompagnare e so-stenere i figli adottivi nel più difficilepercorso interiore che la loro giovanevita gli pone davanti, il ricongiungi-mento con il passato e la possibilitàdi riappacificarsi con le proprie origi-ni. Passo dopo passo, giorno dopogiorno, i genitori costruiscono “rela-zione” con loro, fatta di quotidianità,di fiducia, di considerazione fino apoter arrivare naturalmente all’af-

frontare percorsi piùimportanti, come ilviaggio alla scopertadelle origini, il con-tatto con familiaribiologici e così via.

Queste storie rendono visibile labontà dell’adozione: laddove un ra-gazzo riesce a sostenere emotiva-mente questo cammino è segno chedue genitori adottivi hanno assolto illoro compito al meglio, amando e la-sciando spazio e tempo; laddove unfiglio adottivo riesce a congiungersinuovamente con la sua terra, primaconsiderata luogo di abbandono esolitudine, è segno che i genitori, condedizione e perseveranza, sono riu-sciti a ricomporre il mosaico interioredel figlio rendendolo comprensibilee accettabile. AFNonlus opera per lafamiglia, è impegnata a diffondere eincoraggiare questi modelli di fami-glia, perchè ad essa sia riconosciuto ilvalore universale di costruttrice diponti e fratellanza. L’adozione è com-ponente fondamentale di tutto que-sto, alla quale non si può non guar-dare, nonostante le difficoltà. J I d

ati sono al 31/12/2017

TOTALE ADOZIONI CONCLUSE DAL 2002 AL 31/12/2017

I DATI DI AFNONLUSNel corso del 2017 hannoconcluso l’adozione conAFNonlus 41 famiglie in 6

Paesi del mondo, accogliendo52 bambini, tra cui 9 gruppi difratelli, di età fino a 12 annicon una prevalenza della

fascia pre-scolare. Dagli inizidell’attività ad oggi abbiamoaccompagnato e portato a

termine il percorso adottivo di868 famiglie che hannoaccolto 1129 bambiniprovenienti da 8 Paesi.

COPPIE CHE HANNO CONCLUSOL’ADOZIONE NEL 2017

12 MARZO 2018SPAZIO FAMIGLIA

COSA TIASPETTIDALFUTURO?Lamine, Alfusainey, Gaetano e Giulia raccontano la loroesperienza nella Casa di Ismaele

di Anita LeonettiAccoglienza migranti Progetti

13MARZO 2018 SPAZIO FAMIGLIA

Accoglienza migranti Progetti[ ]

i chiamo Lamine Ba-diane e ho da pococompiuto 18 anni.Vengo dal Senegal,dove vivevo con lamia famiglia. Lì do-po la scuola, che ho

frequentato per quattro anni, ho la-vorato come elettrauto, finché hodeciso di partire. Prima di mettermiin viaggio non potevo immaginarequanto questo sarebbe stato duro efaticoso. Ho attraversato quattro

Paesi prima di arrivare in Italia. Tuttoil viaggio è durato due anni. Dal Se-negal ho attraversato la Mauritania,il Mali, l’Algeria, la Libia, dove sonorimasto per un mese in prigione. So-no riuscito a scappare grazie all'aiu-to di una signora e ad arrivare sullaspiaggia, dalla quale mi sarei imbar-cato. Il 30 Giugno 2017 sono partitoa bordo di un'imbarcazione e sonoarrivato in Italia, a Corigliano, il 3 Lu-glio». Quella di Lamine è una delle tante

storie che accomunano i ragazziospitati nella Casa di Ismaele, unacasa famiglia situata a Rogliano, inprovincia di Cosenza, che accoglieminori stranieri non accompagnati,tra le fasce più vulnerabili di chi arri-va in Italia con la speranza di un fu-turo migliore. La struttura, aperta dopo l'emergen-za sbarchi sulle coste calabresi delloscorso Giugno e poi entrata nel cir-cuito Sprar, ospita 12 ragazzi, adole-scenti e neo maggiorenni. Nata dal-

FOTO: SIMONE LISCIANI

15MARZO 2018 SPAZIO FAMIGLIA

la collaborazione tra la cooperativasociale Fo.Co., AFNonlus, AMU Onluse la cooperativa sociale Mi.Fa., Casadi Ismaele offre ai ragazzi un am-biente familiare e uno stile di vitaadatto alla loro età. Oltre all’attività scolastica, gli ospitidella casa famiglia infatti frequenta-no dal mese di ottobre un corso diitaliano, che li impegna tutti i giorninonché attività sportive in base alleloro attitudini. Il pranzo e la cena so-no momenti conviviali e vengonocondivisi con gli educatori. In en-trambi i pasti sono i ragazzi stessi acucinare, assieme all’educatore diturno. Non mancano momenti diaggregazione, uscite, partecipazionialle feste popolari, pizze, tombolateed altro. Oltre agli operatori, ai me-diatori linguistico-culturali, all'assi-stente sociale e alla psicologa, i ra-gazzi sono seguiti da una rete di fa-miglie locali, che si sono messe a di-sposizione per offrire loro momentidi svago e tempo libero. Alcune sisono riunite formando la cooperati-va sociale Missione Famiglia (Mi.Fa.),impegnata nella diffusione diun'idea "sociale" di famiglia, che si

metta al servizio delle periferie esi-stenziali.«L’esperienza di Casa di Ismaele, par-te da una comune attività sociale divolontariato, svolta da alcuni anni, infavore di minori con disagio, resi-denti in case famiglia, inclusi i mino-ri stranieri non accompagnati». ‒ Cispiegano Gaetano e Giulia Gabriele,tra i fondatori di Mi.Fa. Per realizzarel'obiettivo di un'accoglienza che, ri-conoscendo la centralità della per-sona umana e della sua dignità, ga-rantisca la reale applicazione dei di-ritti umani, nonché l'attivazione dipercorsi finalizzati all’autonomiaeconomica e sociale dei giovani, lefamiglie di Mi.Fa. hanno da subitoistaurato un rapporto di amiciziacon i ragazzi della casa famiglia.«Fin da subito ‒ continua Gaetano ‒grazie all’aiuto dei mediatori lingu-stico-culturali, siamo riusciti a creareuna zona di prossimità, favorendoun clima di accoglienza e d’incon-tro, cercando di valorizzare e rispet-tare la diversità delle loro culture e,soprattutto, facendogli capire dinon sentirsi estranei, ma conside-randoli un dono alle nostre vite».

Le famiglie hanno un ruolo fonda-mentale in questo processo di inte-grazione. Lo conferma anche Alfu-sainey Touray, mediatore linguistico-culturale della struttura. «Fare in modo che un ragazzo stra-niero sia supportato da una famiglialocale, gli permetterà di praticare lalingua e gli darà un punto di riferi-mento. Nello stesso tempo, questaesperienza consentirà alla famigliadi superare gli stereotipi e i pregiu-dizi che accompagnano lo stranie-ro». Così l'accoglienza assume la sua ve-ra conformazione, diventa un'op-portunità di conoscere, confrontarsicon il diverso, sperimentando formedi multiculturalità anche all'internodi piccoli centri abitati.Per fare in modo che tutti i ragazzicome Lamine, alla domanda "Cosa tiaspetti dal futuro?", rispondano pro-prio come ha fatto lui: «Mi piace stu-diare e voglio continuare così perimparare la lingua e integrarmi. Vo-glio diventare un elettrauto nel fu-turo e voglio servire questo Paese,che mi ha dato l’opportunità di co-minciare una nuova vita». J

LE FAMIGLIE SONO FONDAMENTALI NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE DEI

RAGAZZI CHE PROVENGONO DA PAESI E CULTURE LONTANE DALLA NOSTRA

FARE SISTEMAOLTREL’ACCOGLIENZA

Alcuni dei ragazzi ospitati nella Casa di Ismaele oltre al programmaSprar, sono inseriti nel progetto Fare sistema oltre l’accoglienza, cheli supporta ancora di più nel loroinserimento sociale e lavorativo.

(www.faresistemaoltrelaccolgenza.it).

L’APPELLO

Un lungo periodo di crisi del Paese ha costrettotanti sostenitori ad interrompere questo atto digenerosità e molti bambini e ragazzi in necessitànel mondo hanno visto sfumare i loro progettiper un futuro migliore. Mettiamo in moto il cuoree le braccia per ridare impulso a questaimportante forma di solidarietà.

16 MARZO 2018SPAZIO FAMIGLIA

L’INIZIATIVA I PROGRAMMIA COSA SERVE

n istruzionen un pasto caldo al giornon prime cure medichen supporto alla famiglia

Il sostegno a distanza habisogno di te!

Favorisce la crescita del minore nella propriaterra d’origine

SADsostegno a distanza

www.afnonlus.org

17MARZO 2018 SPAZIO FAMIGLIA

LA SCELTA DEL PROGETTO

n SAD di un minore: Euro 336,00 annualin SAD di un progetto: Euro 200,00 annualin Donazioni libere e 5x1000(Codice fiscale: 92012120587)

COME PROCEDERE

n bollettino postalen conto corrente bancarion carta di credito (online)n paypal

COSA SI RICEVEUNA LETTERA ALL’ANNOCON FOTO E NOTIZIE

AGGIORNATE DEL MINOREE/O DEL PROGETTO

SOSTENUTO

IN MARCIA PER

La tenacia dei marciatori veronesi e la generosità disostenitori a favore del complesso scolastico SainteClaire nella Repubblica Centrafricana

Sostegno a distanza da Verona a Bangui di Giovanna Pieroni

LA SOLIDARIETÀ19MARZO 2018 SPAZIO FAMIGLIA

20 MARZO 2018SPAZIO FAMIGLIA

Sostegno a distanza da Verona a Bangui[ ]

e strade asfaltatedella città si fannosentieri sterrati, pro-seguendo verso lecolline verdeggianticosparse di viti e diulivi della Valpante-na. Ormai è un ap-puntamento fisso

l’originale gara della solidarietà cheprende il via da Borgo Santa Croce,una frazione a pochi km da Verona,per arrivare fino a Novaglie e SantaMaria in Stelle. 1.571 i podisti quest’anno: giovani,adulti e anziani che, a seconda dellapreparazione atletica, si cimentanonei tre percorsi di 6, 11 e 17 km, chealternano tratti pianeggianti a saliteimpegnative. Il traguardo più ambi-zioso della marcia, giunta quest’an-no alla diciottesima edizione, è so-stenere a distanza due bambini co-lombiani e contribuire alla costru-zione del complesso scolastico“Sainte Claire” a Bangui nella Repub-blica Centrafricana,entrambi pro-getti di AFNonlus.L’iniziativa nasce nel 2000 da un’ideadi Luca Conti (Famiglie Nuove), unatleta del posto, che conoscendomolto bene il territorio, sente la spin-ta ad organizzare una gara di benefi-cenza con il gruppo di amici con cuicondivide gli stessi valori. Insiemefondano il “Gruppo podistico mon-do unito”, rifacendosi agli ideali di“Sportmeet”, rete mondiale per una

cultura sportiva aperta e solidaleorientata alla realizzazione della fra-tellanza universale. Nello Statutospecificano l’obiettivo di vivere losport come elemento di aggrega-zione tra persone di ogni età e comeproposta volta ad abbattere ogni

barriera. Il primo anno non è statosemplice organizzare la marcia: «Aparte la passione sportiva, nessunodi noi aveva la minima idea di comefare. Racconta Luigi Pinali, uno deiprimi ad aderire con entusiasmo.Siccome facevo parte del Gruppo

L

21MARZO 2018 SPAZIO FAMIGLIA

podistico di Bussolengo, ci siamofatti aiutare da chi aveva più espe-rienza di noi. La soddisfazione, alla fi-ne, è stata reciproca, perché un diri-gente di Bussolengo mi ha ringrazia-to per avergli dato la possibilità difare qualcosa per gli altri». In tantepersone si rimboccano le manicheper realizzare la gara promossa incollaborazione con l’Unione Marcia-tori Veronesi e l’Associazione Fami-glie Nuove Veneto, svoltasi lo scorsoottobre. C’è chi si prodiga per racco-gliere le iscrizioni, chi organizza lacorsa dei bambini, altri offrono servi-zio nei tre ristori lungo i percorsi, chicrea la segnaletica stradale, chi si oc-cupa della distribuzione dei numeridi arrivo, altri del ristoro finale e delladistribuzione dei premi. Alcunimembri di altri gruppi podistici dan-

no il supporto e la competenzanell’organizzazione. Ben 28 aziendeoffrono la sponsorizzazione.«Il tipo di marcia infatti – ci ricordaVanio Zantedeschi, presidente delgruppo, – si caratterizza per esseresoprattutto un momento di festa euna giornata vissuta in un clima difraternità». La solidarietà si speri-menta innanzitutto tra i partecipan-ti. Per poi allargarsi al mondo. Vari iprogetti a cui si è contribuito inquesti anni grazie ai proventi ricava-ti dalle adesioni: una scuola nella fa-vela Monte Siao nel cuore del-l’Amazzonia in Brasile, una sartoria aCebu nelle Filippine, un centro edu-cativo a Betlemme in Palestina, unascuola multietnica a Skopje in Ma-cedonia. Quest’anno il contributo raccolto è

stato devoluto alla costruzione delcomplesso scolastico “Sainte Claire”a Bangui nella Repubblica Centrafri-cana. Questo Paese, nonostante di-sponga di molte ricchezze del sot-tosuolo, come oro, diamanti e ura-nio, si colloca in fondo alla gradua-toria dei 187 Paesi per quanto ri-guarda l’Indice di Sviluppo Umanodelle Nazioni Unite (Report Undp2016). Dal 2013 una forte crisi so-cio-politica, ha ulteriormente aggra-vato la situazione, portando con laguerra e la violenza, fame, malattie,distruzione delle infrastrutture pub-bliche e lasciando migliaia di bam-bini orfani e senza istruzione. Da tanti anni con l’azione del soste-gno a distanza si cerca di garantire abambini e ragazzi di Bangui un’ali-mentazione adeguata, cure sanita-

LA RECIPROCITÀ SI SPERIMENTA TRA IPARTECIPANTI PER POI ALLARGARSI AL MONDO

Sotto Fidelia, referente del progetto a Bangui, con alcuni della comunità; nella pagina accanto diversi momenti della maratona

rie, formazione. Lo sviluppo delleattività realizzate necessitava di unastruttura polivalente dove svolgereil doposcuola, corsi di recupero, in-terventi sanitari, visite mediche eanalisi cliniche periodiche. La costruzione del complesso scola-stico “Sainte Claire”, è nata per ri-spondere a un bisogno: «Il grido dicentinaia di bambini che con laguerra hanno perso tutto, ma non lasperanza di un futuro migliore. Spie-ga Fidelia Mupungu, nostra referen-te sul posto. Con la guerra tante fa-miglie si sono spostate verso il quar-tiere di Bimbo, che di colpo è diven-tato molto popolato. Per mancanzadi scuole di qualità in questa zona eper dare la possibilità a tanti bambi-ni di studiare in buone condizioni,abbiamo deciso di cominciare unascuola primaria».La costruzione, realizzata nel comu-ne di Bimbo a 8 km da Bangui su unterreno dei Focolari, è quasi termi-nata, grazie all’aiuto della comunitàlocale e di generosi sostenitori, chehanno risposto all’appello lanciatosul numero di novembre di “Spaziofamiglia”. Questa offrirà una grandeopportunità: nei vari locali si potràrealizzare la distribuzione di alimen-ti e di medicine, azioni di supportoalle famiglie e di prevenzione con-tro la malaria ed altre malattie; daràla possibilità di studiare a tanti bam-bini, offrendo loro una formazionenon solo intellettuale, ma la crescitaintegrale della persona. Un traguardo davvero ambiziosoche non hanno perso di vista quantisi sono impegnati nella marcia, por-tando negli occhi il paesaggio ame-no delle colline veronesi e nel cuorei bambini di Bangui. J

22 MARZO 2018SPAZIO FAMIGLIA

LA SCUOLA È LA RISPOSTA DI SPERANZA ALLE ATROCITÀDELLA GUERRA

L’avvio della costruzionedel complesso scolastico

“Sainte Claire” . Sotto:i bambini di Bangui

23MARZO 2018 SPAZIO FAMIGLIA

Chiara Lubich e il sociale, Castelgandolfo 3 marzo 2018

A 10 anni dallascomparsa di ChiaraLubich avvenuta il 14marzo 2008, un evento aCastelgandolfo ricorda lafondatrice dei Focolari eracconta iniziative eprogetti nati dallaspiritualità dei focolarimotore di cambiamentosociale. Il titolo nasce dauna meditazione diChiara Lubich chesottolinea “la più grandeattrattiva del tempo

moderno”: penetrarenella più altacontemplazione,rimanendo mescolati fratutti, uomo accanto auomo, per condividerecon l’altro gioie e dolorie vivificare la comunitàumana. Oltre apersonalità della societàcivile e del mondoecclesiale, partecipanoall’evento i protagonistidelle tante opere socialidei Focolari.

In che modo offrire aigenitori strumentiadeguati per affrontarecon serenità il percorsoadottivo? Il 23 Gennaioscorso si è tenuto aFirenze l’evento dipresentazione delprogetto a sostegno dellafamiglia adottiva eaffidataria, realizzatograzie al contributo dellaRegione Toscana. Leattività organizzate dapsicologhe eprofessioniste e ritagliate

per le esigenze dellefamiglie e dei figli adottivisono molte. Spazianodallo sportello di ascolto,ai percorsi psicologici eformativi, ai laboratoriesperienziali ai qualigenitori e figli adottivipossono partecipareinsieme. “Famigliedicuore”è un progetto attivo daalcuni anni in diverseregioni d’Italia, ognunacon la sua specificità inbase alle necessità delterritorio.

NEWS

“Famiglie di cuore” approda in ToscanaCresce la diffusione del progetto in Italia

LA GRANDE ATTRATTIVA DEL TEMPO PRESENTE

ConferenzaCooperazioneInternazionaleRoma 24-25GennaioSi è svolta a RomaCoopera, laConferenzanazionale dellacooperazione allosviluppo,organizzata dalministero degliAffari esteri e dellacooperazioneinternazionale edall'Agenzia italianaper la cooperazioneallo sviluppo (Aics).

Due giorni diincontri, confronti,idee, arricchiti dainterventiistituzionali di altolivello, esperti delcampo, testimonialdel mondo dellacultura, dello sporte dell'impresa, perapprofondire ilfuturo dellacooperazione. LeOrganizzazioni diSostegno aDistanza, a nome di2.000.000 dicittadini sostenitori,hanno chiesto diproseguirenell'attuazionedella legge diriforma dellacooperazione allosviluppoincludendo nellepolitiche e neiprogrammigovernativi gliinterventi"innovativi" delsostegno adistanza. Ildocumento finaleinserisceufficialmente il SADnella cooperazione.

a cura di Barbara Pandolfi

afnonlus

CON IL TUO

5x1000CONTINUERÒ A MANGIARE, STUDIARE E CURARMIAFNONLUS 92012120587