Viva Rapallo DIC giornale/pdf 2005/vivarapallo... · Ci presentiamo ai nostri affezionati lettori...

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EditorialeCi presentiamo ai nostri affezionati lettori di Rapallo con una novità, che speriamo sia comunque gradita: affianchiamo alle pagine dedicate alla nostra città quelle riservate a due realtà vicine, belle ed importanti, con le quali inevitabilmente Rapallo intrattiene storici rapporti diretti. “VivaRapallo” viene affiancata da “VivaChiavari” e “VivaSantaMargherita”. Crediamo, tuttavia, di non aver limitato gli spazi dedicati a Rapallo, ma di averli piuttosto riorganizzati in un modo che, ancora una volta, non esclude nessuno. La filosofia resta quella: dare spazio e voce a tutti i rapallesi, inseriti in movimenti, associazioni, società sportive, scuole, op-pure semplicemente cittadini, individui che hanno le loro idee e vogliono esprimerle. Ancora una volta, pertanto, abbiamo cercato di analizzare la realtà sociale di Rapallo (si veda l’inchiesta sulla criminalità minorile) di dare voce ai problemi della gente (i rumori provenienti dall’autostrada) e di riferire gli sviluppi dell’attività amministrativa, i progetti futuri, le opinioni dell’opposizione. Si tratta, del resto, di una pratica che si ripete da mesi, e che ai nostri lettori non è certo sfuggita.

Simone Rosellini

Periodico di libera informazione, cronaca e attualità, cultura e spettacolo.

EDITORE: Edizioni Viva srl - via Mazzini, 42 - 16035 RapalloDIRETTORE GENERALE:Francesco D’AlessandroAMMINISTRATORE DELEGATO:Sergio RossiDIRETTORE RESPONSABILE:Simone RoselliniSEGRETERIA DI REDAZIONE: Barbara Rivaro

CRONACA E POLITICA: Simone Rosellini, Olga D’Acunzo, Ilaria NidasioSPORT: Andrea Ferro, Gabriele Ingraffia, Enrico Passoni, Italo VallebellaSCUOLA: Silvia FlisiFOTOGRAFIE: Matteo Canessa, Fabio Piumetti, Arnaldo BottoniGRAFICA E IMPAGINAZIONE: Elisabetta Grondona, Mirko Grifoni, Gabriella FabbriUFFICIO COMMERCIALE - PUBBLICITÀ,TEL. 0185.61131 - [email protected] Rossi, Vincenzo Francia, Laura Finzi, Silvia Loschiavo, Barbara Rivaro, Stefano Santangelo

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Tutto il materiale consegnato alla redazione o dalla stessa acquisito, sotto qualsiasi forma, non sarà restituito.

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SommarioSommarioDICEMBRE N.8

CRONACA E ATTUALITÀ04 Le opinioni dei lettori06 È avvenuto a Rapallo12 Accadde nel...16 Approfondimento 20 Inchiesta22 Opinioni a confronto

POLITICAE AMMINISTRAZIONE25 Agenda politica27 Sindaco28 Cosa hanno fatto questo mese30 Cosa hanno da dire questo mese33 I partiti36 Dal politico all’uomo

CULTURA, ARTE& SPETTACOLO38 Speciale42 Eventi a Rapallo45 Calendario eventi47 Enogastronomia

SPORT48 Calcio51 Calcio giovanili53 Calcio a 554 Pallanuoto55 Pallanuoto - nuoto56 Basket - Pallavolo57 Fantadilettanti58 Calendario sport

SCUOLA60 Speciale scuola61 Scuole Materne63 Scuole Elementari66 Scuole Medie70 Scuole Superiori

SOCIETÀ74 Frazioni di Rapallo75 Uomo del mese77 Associazioni & Comitati80 Mestiere del mese

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Le opinioni dei lettori

Ci si potrebbe fareuna pista ciclabileAll’assessore ai lavori pubblici (trala-scio di scrivere un nome),Adesso, con il dragaggio del torren-te Boate, occorrerà rifare l’argine. Durante tale opera non si potrebbe ricavare una pista ciclabile con dei fermi a sbalzo tipo i balconi nelle case recenti? Si potrebbe ricavare pure un passaggio pedonale, che sarebbe sicu-ramente più libero di quanto non siano gli attuali marciapiede, sempre occu-pati da macchine, biciclette ed anche da materiale ingombrante, visto che i vigili nella zona di Sant’Anna non ci sono mai ed i cittadini poco edu-cati abbandonano di tutto. Forse ba-sterebbero un po’ più di sorveglianza e multe pesanti per tali cittadini, ma un passaggio pedonale nuovo sarebbe comunque importante. Lettera fi rmata

(La pista ciclabile è una ipotesi di cui si sta discutendo negli ambienti del Co-mune. Bisognerà trovare una valutazio-ne condivisa dai tecnici della Provincia per realizzarla senza rischi idraulici)

Fons GeminaCari amici della redazione,Ho avuto modo di visitare a San Martino di Noceto la Fons Gemina e l’ho trovata sporca, abbandonata, piena di erbacce e poco praticabile. Peccato! Io sono rapalle-se da pochi anni ma amo Rapallo e vorrei vederla curata. Potete fare qualcosa?Grazie comunque.

Alice M.

Viva le tate del nido di Sant’AnnaVorrei ringraziare tutte le educatrici dell’asilo nido di Sant’Anna perché sono delle persone davvero speciali, estremamente competenti ma soprattut-to con un gran cuore che hanno saputo accogliere con amore i nostri bambini e li seguono quotidianamente intratte-nendoli con attività ricreative che sti-molano la loro fantasia.Grazie tate, Buone feste!

Cani che sporcanoLa via Pisacane, via senza targa che da via Nino Bixio porta in via Tito Speri tra i condomini, contiene box e, intorno a questi, una siepe che li cinge. Fra cani e gatti non si vive più. È la “promenade” dei cani, so-prattutto di grossa taglia, che ven-gono portati a sporcare. I padroni si guardano bene dal raccogliere ciò che lasciano sul terreno. Per non parlane delle persone che portano cibo ai gatti tre volte al giorno, più un’altra che arriva nel tardo pome-riggio e lascia sulla via, tra le auto, di tutto. Cosa costa al Comune cin-tare con una rete queste siepi e met-tere dei cartelli con scritto “è vietato lordare”? Ora siamo nella stagione fredda, e gli odori si sentono meno, ma con la bella stagione la via è im-praticabile per i miasmi. Sarebbe opportuno che il sindaco facesse un giro per le vie di Sant’Anna.

Anna Rita Valdameri

Alberi tagliati“Sono venuta a conoscenza del fatto che in via Mameli, all’altezza di un supermercato e davanti ad una cartoleria, hanno taglia-to le piante e da quanto appreso pare che i tronchi siano sani. Come mai?”

Lettera fi rmata

(La vicenda dei platani di via Mameli ha inne-stato polemiche anche in Comune. In realtà, i tronchi non erano sani, ed anzi, al momento del taglio, sono risultati cavi. L’uffi cio tecni-co del Comune ha disposto l’abbattimento in ragione di una perizia che ne attestava la pericolosità. Il consigliere comunale Maini ha criticato il taglio, sostenendo che gli alberi

potevano essere solo abbassati. Il sindaco Ca-purro ha risposto che non c’erano margini di scelta, di fronte ad una esigenza di pubblica incolumità. Infi ne, il consigliere Maria Cristi-na Gerbi ha depositato una interpellanza sol-lecitando la sostituzione degli alberi con altre piante. Nella lettera indirizzata qualche mese fa al sindaco, l’uffi cio tecnico informava di non avere a disposizione le risorse per proce-dere immediatamente con l’opera. L’auspicio è che gli alberi vengano tuttavia effettivamen-te sostituti, e non tra molto tempo. Come sot-tolineato sia da Maini che da Gerbi, infatti, via Mameli è una arteria traffi cata in manie-ra praticamente insopportabile, dove ogni elemento di verde sembra rappresentare un baluardo inestimabile ed irrinunciabile per la qualità della vita dei cittadini).

Parco Biancaneve: è già degradoGentile Redazione, sono una giovane mamma di Rapallo e, come tante altre, mi sono posta una domanda: come mai il Parco di Biancaneve, inaugurato l’anno scor-so all’interno di Parco Casale, negli ultimi mesi non è più curato? Mi capita spesso di recarmi con il mio bambino al parco giochi e di trovarlo in condizioni pietose. Senza parlare ovviamente dei servizi igienici che sono spesso inagibili. Vorrei capire come mai questa amministrazione non si occupa dei più piccoli. Vorrei infine spendere due parole sul par-co giochi di fronte alla Standa: cosa aspettiamo a sistemarlo? È giusto che i nostri figli giochino in un ambiente sporco e mal frequentato? Spero che il Vostro giornale possa darmi una ri-sposta interpellando chi di dovere.Grazie.

Lettera Firmata

Funivia ferma

Caro direttore,vorrei dire la mia opinione sulla funivia di Montallegro. Le premetto che sono cat-tolica osservante, che frequento la chiesa, però non mi sembra giusto caricare tutte le spese digestione sul comune di Rapallo. Perché non chiedere aiuto al santuario? In fondo, dalle persone che si recano dalla nostra Madonna qualcosa guadagnano an-che le istituzioni religiose, gli alberghi, i ristoranti, i bar, gli oboli ecc. La mia è soltanto un’idea, ma sarebbe bello se tutti quelli che sono in grado di aiutare lo fa-cessero per il bene della nostra città.

M.A.

Inviate le vostre lettere:Per posta, alla Redazionein via Mazzini 42/216035 Rapallo (GE)Via E-mail, all’indirizzo: [email protected]

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opinioni dei lettori04 opinioni dei lettori05

Una scuola … al posto della centralePassando da via Baracca per recarmi a casa ho visto la vecchia ex centra-le elettrica di via Toti e mi è venuta un’idea: visto che tale stabile non è più funzionante ed è utilizzato solo come uffi ci che si potrebbero, a mio avviso, posizionare nell’altra centrale posta di fronte al campo da golf perché non uti-lizzare la struttura di via Toti da adibire, effettuati i lavori necessari, come scuo-la materna?

Lettera fi rmata

Se ne sente parlare spesso per quanto riguarda Genova, o altre grandi cit-tà. Più diffi cilmente, i campi nomadi vengono allestiti, in maniera improv-visata, nelle cittadine del Tigullio. Dopo un precedente a Lavagna, in Parco Tigullio, quest’anno è toccato a Rapallo procedere con lo sgombero di caravan, roulotte ed auto private di un gruppo nomade. I mezzi sono compar-

si, nei giorni scorsi, prima in piazzale degli Alpini, poi nel parcheggio del Poggiolino. Si tratta di aree dove la sosta sarebbe concessa a pagamento, e prive di servizi igienici. Dopo una prima richiesta di sgombero, il sinda-co ha pertanto emanato una ordinanza dove si impone di lasciare le due aree, e dove si incarica la polizia municipa-le di far eseguire lo sgombero stesso.

Si è chiusa con l’adesione di trenta-sette studi di architetti, tra i più quo-tati del mondo, la prima fase del pro-getto di rifacimento del fronte mare di Rapallo. La commissione scelta dal Comune dovrà adesso selezio-nare dieci nomi, ai quali affi dare il compito di redigere un progetto pre-liminare. Quello giudicato migliore darà vita a lavori di rifacimento del fronte mare per 15 milioni di euro. Tra coloro che si sono fatti avanti, si segnalano Zaha Hadid, Vazquez Consuegra, Mario Bellini.(Corriere Mercantile – Il Secolo XIX)

È avvenuto a RapalloNel mese di ottobre Federico Ottonello, as-sessore a lavori pubblici e servizi tecnologici, ha rassegnato le proprie dimissioni al sinda-co Capurro. Il primo cittadino non ha portato in giunta nessun nuovo membro: la delega ai lavori pubblici è gestita adesso dallo stesso Capurro, con la nettezza urbana affi data al-l’assessore Arnaldo Zerega, coadiuvato dal collaboratore Luigi Reggioni.

Sono terminati i lavori di rifacimento del fondo del campo Macera, sul quale è stata impiantata l’erba sintetica. La ditta incaricata dell’opera è stata impegnata per cinquanta giorni lavora-tivi, ed ha sostanzialmente rispettato i tempi, pattuiti al momento della consegna del can-tiere, la settimana seguente il Ferragosto. Per le squadre di calcio rapallesi è già possibile allenarsi sul fondo sintetico del Macera. Per le partite di campionato, si deve attendere l’omo-logazione uffi ciale da parte della Federazione. Il Comune ha chiesto la procedura d’urgenza, con un versamento pecuniario, e pertanto si stima che al Macera si potranno giocare gare uffi ciali già dal 6 di novembre.

23/10: assessore che va…

24/10: ritorna il Macera

Un maxi yacht è stato divorato dalle fi amme al Porto Carlo Riva. La lussuo-sa imbarcazione era attraccata al molo Langano, quando un corto circuito ha dato vita ad un incendio. A bordo vi era-no il capitano, di Porto Santo Stefano, ed un marinaio di Rapallo, che dappri-ma hanno provato a conte-nere le fi amme, poi hanno chiamato i vigili del fuoco: sul posto hanno operato squadre da Rapallo, Geno-va e Chiavari. I vigili del fuoco sono stati coadiuvati nell’intervento anche dalla Capitaneria di Porto. Una volta spento, l’incendio si era portato via tutti gli in-terni della ricca imbarca-

zione, di proprietà di un imprenditore milanese, tra cui le quattro suite dop-pie per gli ospiti. Lo yacht, di nome Pab, è stato varato nel 2004: misura trentuno metri di lunghezza, con una stazza di centottanta tonnellate. (La Gazzetta del Lunedì)

23/10: UNA FORTUNA IN FUMO

I lavoratori della Mares, sia negli uffi ci di Rapallo che nello stabilimento di Casarza Ligure, hanno scioperato due ore per assemblea sindacale. I loro rappresentanti dovevano comunicare notizie a dir poco allarmanti: l’azienda leader nel settore della subacquea intende infatti procedere al licenziamento di sessanta per-sone, tra operai ed impiegati. “Ci rivolgeremo alle istitu-zioni – annunciano i sindacati -. L’azienda ha disatteso l’ac-cordo dell’anno scorso, che prevedeva, insieme al trasfe-rimento globale a Casarza, il rilancio della produzione”.

25/10: NUOVA CRISI ALLA MARES

Era passato in eccesso di velocità all’altezza del-l’uscita di Rapallo, in A12, in direzione Genova: un livornese di 55 anni, però, è riuscito a farsi an-nullare, dal giudice di pace di Rapallo, una mul-ta da 143 euro. Il giudice ha infatti riconosciuto che la segnaletica posta nel tratto autostradale era insuffi ciente: in particolare, il cartello che indica la limitazione ad 80 chilometri l’ora è posto solo su un lato della carreggiata, e non è seguito da una segnalazione di fi ne divieto. (Il Secolo XIX)

25/10: via la multa in autostrada

3/11: LUNGOMARE GRANDI FIRME

Nel corso di una serata di spettaco-lo all’Auditorium delle Clarisse, il Comune di Rapallo ha premiato con un riconoscimento che porta il nome della città il comico savonese En-rique Balbontin, giudicato partico-larmente brillante nell’ambito del-la rassegna di cabaret svoltasi nel corso dell’anno. Nello steso evento si sono esibiti anche i comici emer-genti del concorso nazionale “La Lisca”, tre dei quali si sono aggiu-dicati un contratto professionale del Comune per l’estate 2006.

4/11: premiatoEnrique Balbontin

Non se ne era accorto nessuno, fi nché il ponte di Ognissanti non ha determinato una insolita concentrazione di camper in piazza IV novem-bre, proprio sul lungomare. Poi, si è visto che i cartelli non indicano il divieto di sosta nelle aree a riga blu per i camper stessi. Così L’Apcoa ha provveduto a sostituire la cartellonistica in zona.(Il Secolo XIX)

1/11: CAMPERIN PASSEGGIATA

7/11: Sgomberato campo nomadi

è avvenuto a Rapallo06 è avvenuto a Rapallo07

A cavallo tra ottobre e novembre, sul lungomare Vittorio Veneto compaiono scritte contro le perso-ne di colore: ricorre, in particolare, la scritta “negri via!”. I graffi ti sono stati scritti nella zona solita-mente occupata dai venditori ambulanti abusivi. In passato, si registravano lamentele per l’occupazio-ne di suolo pubblico da parte loro. La recrudescen-za di stampo razzista ha colto però tutti di sorpresa. Il Comune manifesta disapprovazione.(Il Secolo XIX)

Scritte razziste sul lungomare

La giunta comunale ha approvato il pro-getto defi nitivo sulla cui base rifare piaz-za Canessa. Una fi la di palme costeggerà il lato della piazza attiguo alla chiesa parrocchiale, con panchine al centro ed una fontana al posto dell’attuale edicola dei giornali. Quest’ultima, verrà spostata dall’altra parte, vicino ai parcheggi dei motorini. I lavori dovrebbero essere ese-guiti velocemente: l’obiettivo dell’am-ministrazione è avere piazza Canessa pronta in tempo per Pasqua.

10-11: nuova piazza Canessa

Polemica sul caro estintoPer giorni si trascina la polemica tra vecchia ed attuale amministrazione comunale, sulla tassa di 200 euro imposta ai cittadini che hanno avuto la riesumazione di un parente defunto. Secondo Ginetto Canessa, delegato ai servizi demogra-fi ci, la riscossione tocca all’attuale amministra-zione per le inadempienze della precedente, che non ha provveduto. Replica l’ex sindaco Bagna-sco: “Noi abbiamo stabilito la tariffa, eseguire la riscossione non spetta agli organi politici”. Secondo l’attuale sindaco Capurro, i suoi prede-cessori dovevano verifi care, in sede di stesura di bilancio, che quei soldi non erano stati riscossi. Gli ex amministratori hanno chiamato in causa anche l’attuale vice sindaco Mele, allora revisore dei conti del Comune.

Se ne parla da anni ed anni, ma fi nalmente è stato approvato in commissione edilizia il progetto che dovrebbe essere quello buono: la ratifi ca del consiglio comunale arriverà il 25 novem-bre. Poi, salvo imprevisti, si potrà procedere con la costruzione del parcheggio in via Baisi. Il progetto prevede centoventisei parcheggi interrati, distribuiti su tre piani, che resteranno quasi tutti di proprietà della “Prima Pietra srl”, ditta che effettuerà i lavori. Al Comune, invece, rimarranno cinquantasei posti auto a raso, funzionali alla sosta per chi debba accedere a Parco Casale o all’Auditorium delle Clarisse.(Il Secolo XIX – Corriere Mercantile)

6/11: VIA BAISI,CHE PARCHEGGIO SIA I lavoratori della Mares scendono in

piazza per protestare contro i sessan-ta licenziamenti disposti dal nuovo amministratore delegato. Il mondo politico si è compattato nel consiglio comunale straordinario (congiunto tra Rapallo e Casarza) per chiedere al-l’azienda di retrocedere dai propri pro-positi, e la Regione fi ssa un incontro a fi ne mese. Incurante di questi appelli, anche autorevoli, pochi giorni dopo la HTM sport dà il via alle procedure di licenziamento dei sessanta dipendenti.Duri i sindacati: “Annullato un patto siglato solo un anno fa”.

18/11: MARES IN PIAZZA

I soldi per realizzare il tunnel che con-giungerebbe Rapallo a Santa Margherita ci sono: spetta alla Società Autostrade coprire i costi della sua costruzione. Per poterli investire, però, occorre avere un progetto entro la fi ne dell’anno. Lo ha det-to l’assessore regionale ad infrastrutture e trasporti, Luigi Merlo, rispondendo ad una interpellanza di Gianni Macchiavello.(Corriere Mercantile)

15/11: il tunnel? “Fate presto”

16/11: giù le case, no al silo

Saranno abbattuti e ricostruiti i due edifi ci di corso Italia che da anni pendono tristemente rispetto al piano della strada. La commissione edilizia ha approvato la richiesta di abbatti-mento e ricostruzione presentata dai proprie-tari. Sindaco e amministrazione confi dano che il lavoro, oltre a riqualifi care la zona, la liberi dalla folta presenza di piccioni. Senza la mes-sa in sicurezza di Boate e San Francesco, però, non potrà ancora essere realizzato l’autosilo in piazza delle Nazioni. (Il Secolo XIX –Corriere Mercantile)

Non è la prima volta che accade, ma evidentemente non si riesce proprio a porre fi ne al problema. Gli studenti del Liceo Da Vigo sono scesi in piazza, davanti al Comune, per protestare: proprio nelle giornate in cui le temperature sono precipitate verso il bas-so, nella loro scuola il riscaldamento ha smesso di funzionare, e loro sono costretti a seguire le lezioni al gelo. Il vicesindaco Mele ha effettuato un sopralluogo con i ragazzi.(Il Secolo XIX)

22/11: freddo in aula,gli studenti protestano

è avvenuto a Rapallo09

Stiamo assistendo ad una crescita costan-

te del mercato dei mu-tui casa. L’investimento immobiliare ha vissuto negli ultimi anni un au-tentico boom.

Ma quando il mutuo diventa un affare? Vediamo di focalizzare alcune regole basilari per scegliere bene un mutuo. In genere è me-glio non fermarsi alle promesse delle pubblici-tà tanto ridondanti: è possibile trovare mutui anche al 100% piuttosto convenienti ma poco pubblicizzati dagli spot in tv. Ancora, attenzione al labirinto di sigle che si incontrano al momento della scelta del mu-tuo. Quella giusta da prendere in considera-zione è l’ISC (Indicatore Sintetico di Costo), prima si chiamava TAEG, è espresso in per-centuale ed indica il tasso di interesse corri-spondente al costo complessivo del mutuo perché include il tasso di ingresso, il tasso a regime (dato da tasso di mercato + spread an-nuo), le spese di istruttoria pratica, l’imposta sostitutiva, l’assicurazione obbligatoria con-tro scoppio e incendio dell’immobile dato in ipoteca. Pertanto, guarda sempre l’ISC poiché è considerato dall’Abi (Associazione bancaria italiana - www.abi.it) il miglior parametro per giudicare la convenienza di un mutuo (a pat-to di fare confronti tra mutui omogenei per durata, importo richiesto e tipo di tasso). Al-tra voce “misteriosa” che richiede attenzione è lo spread, ossia la percentuale che ogni ban-ca aggiunge ai tassi di riferimento a copertu-ra dei costi e come proprio ricavo, che oscilla mediamente tra l’1% e il 3%.Grande attenzione va anche posta alla scelta tra il tasso fisso e il tasso variabile: sem-plificando, spesso chi sceglie il tasso fisso lo fa perché non vuol rischiare di pagare rate mensili troppo alte, mentre chi sceglie il va-riabile guarda ai tassi d’interesse complessivi più bassi. Ma si tratta di un’alternativa che implica molte considerazioni, anche perso-nali. Infatti, quando si valutano le diverse offerte di mutuo, bisogna considerare atten-tamente non solo le proprie esigenze finan-ziarie iniziali ma anche quali sono le previsioni future. È per questo motivo che diventa fon-damentale non lasciarsi influenzare dalle strategie di chi i mutui li vende.In ultimo, alla ricerca del giusto equilibrio tra la sicurezza del fisso e la convenienza del variabi-le, esiste oggi sul mercato una vasta gamma di formule miste, che combinano tasso fisso e va-riabile: sono formule che si possono compren-dere pienamente solo grazie alla conoscenza degli effetti generati nel tempo dalle varia-zioni di tasso. Per questo è fondamentale non fermarsi alla propria banca, bensì interpellare anche canali di ricerca diversi (banche specia-lizzate in mutui, consulenti finanziari indipen-denti, siti internet indipendenti). Certo, bisogna armarsi di calma e pazienza ma è una ricerca che ci premierà per tutta la dura-ta del nostro mutuo.

Come scegliere un mutuo

Dott. Silvia Briggi

È stata appena realizzata la guida ai servizi sociali del Comune di Rapallo: uno stru-mento agile ma al contempo dettagliato, che serve ai cittadini per avere notizia di tutte le possibilità e gli uffi ci del settore attivati a Rapallo. Tra i servizi a disposizione dei cittadini, magari poco conosciuti, ci sono l’assegno di maternità, l’assegno per nuclei familiari con tre fi gli minori, l’assistenza domiciliare per anziani e disabili. Con gli asili nido sempre più piccoli rispetto alle richieste della cittadinanza, per le famiglie vengono citati i servizi alternativi, che do-vrebbero essere attivati proprio agli inizi del 2006: “Conclusa la parte di preparazione, ora stiamo per attivare questi servizi – spie-ga Antonella Musante, dirigente del settore servizi sociali -. Con la collaborazione del-la parrocchia di Santa Maria, che fornisce i locali, avremo due educatori domiciliari, che potranno servire per otto bambini. Poi, c’è la mamma accogliente, che riceve nella propria abitazione altri bambini, coetanei dei suoi”. L’uffi cio casa segue i bandi per la concessone di contributi sull’affi tto, gestisce gli alloggi residenziali pubblici, fornisce in-formazioni sui contratti di affi tto agevolati. Seguito da Ileana Corea, l’uffi cio è compe-tente anche per le politiche degli animali, ed ha ottenuto di recente buoni risultati con il programma di sterilizzazione dei piccioni. Nella guida si riportano, poi, i recapiti del settore scolastico, affi dato a Piera Pollicino. In tema di infanzia, la novità è che a settem-bre potrebbe essere pronto lo “Spaziofami-glia”, allestito nell’edifi cio ex Mares di via Cerisola, erede della ludoteca che è stata chiusa in via Amendola. In tema di anziani, invece, si attende l’ok della Sovrintendenza per il passaggio dell’ex ospedale nella pro-prietà del Comune: a quel punto, con i soldi del lascito Gaffoglio, potrà essere allestito il

nuovo centro anziani. Quanto, invece, è di competenza sovracomu-nale viene gestito dalla conferenza di zona, che accomuna Rapallo ai Comuni di Santa Margherita, Portofi no e Zoagli: “La fi nalità della zona è coordinarsi ed integrarsi con la Asl ed anzi, oggi in Regione c’è un disegno di legge che va sempre più in questa direzio-ne”, spiega Giuseppina Canepa, segretaria tecnica della zona sociale. La guida è stata stampata in duemila copie, che saranno distribuite attraverso le associa-zioni: “L’ultima parte è dedicata proprio al volontariato in città – dice l’assessore Ro-berto Zunino -. Il desiderio di oggi è riuscire a creare un coordinamento tra il Comune e tutte queste realtà, lavorando insieme in uno spirito pienamente paritario. Quanto alla forma della guida, abbiamo voluto inserire in essa tutti i contatti con la realtà dei no-stri uffi ci, scegliendo di animare le pagine con fi gure antopomorfi zzate dei monumenti cittadini: ci interessava esprimere un senso di appartenenza, far capire che tutti questi servizi sono di ed a Rapallo”.

TUTTI I SERVIZI DI RAPALLO

È stata una prima pietra un po’ strana, quella posata a San Pietro lo scorso 24 novembre: i lavori per la costruzione del futuro ospedale, infatti, sono in corso da un anno, le fondamenta sono già posate e si intravede nitidamente il piano interrato del futuro nosocomio. Ci ha scherzato su anche il presidente della Regione, Clau-dio Burlando: “Capita spesso di vedere delle prime pietre a cui poi non segue nulla. Qui non correte il pericolo”. Dietro agli scherzi, inevitabili, c’è la real-tà di un lavoro che sta procedendo a passi lunghissimi. Lo hanno detto, dal palco, sia il sindaco Capurro che l’architetto progetti-sta, Mauro Strata: “La chiusura dei lavori

è prevista per la fi ne del 2008, ma ci sono ragionevoli speranze di chiudere anche prima, magari già alla fi ne del 2007”. Uffi cialmente, nessuno ha detto come sarà articolato il futuro ospedale. Le voci parlano insistentemente di un pronto soc-corso (del livello di quello che attualmen-te è a Santa Margherita, inferiore a quel-lo di Lavagna) e di cardiologia. La Asl, però, non ha ancora sciolto i dubbi resi-dui: “Questo ospedale si inserirà nella rete delle strutture sanitarie del Tigullio, e dovrà ospitare ciò che non è a Lava-

gna e Sestri Levante – ha detto il direttore generale della Asl 4, Paolo Cavagnaro -. Dobbiamo iniziare un percorso che defi -nisca per bene quali servizi inserirvi. Su questo, rinnovo l’invito alla collabora-zione a istituzioni e territorio”.Della partita per l’ospedale farà presto parte anche Santa Margherita: invita-to ufficialmente da Capurro ad entrare nel progetto, il sindaco Claudio Mar-sano ha confermato ai giornalisti di essere stato inserito dalla Asl nel co-mitato di vigilanza.

OSPEDALE A TEMPO DI RECORD

Sono otto i commercianti che, tra Rapallo e Santa Margherita, si sono ritrovati con banconote da cinquanta euro, rivelatesi false. A “piazzare” il denaro, nelle ultime settimane, sono state due persone: un ma-rocchino di 28 anni e la sua convivente, italiana, di quattro anni più giovane. Lui, con regolare permesso di soggiorno ed un lavoro come operaio; lei, con prece-denti penali. Dopo che per diverse volte i due erano riusciti a fare compere con le banconote false, un commerciante ha annotato la targa dello scooter con il qua-le si erano allontanati, consentendo alla polizia del commissariato di Rapallo di mettersi sulle loro tracce. “Li abbiamo in-dividuati dopo che erano stati fermati dai vigili urbani, e raggiunti quando stavano provando a piazzare un’altra banconota – racconta il vice questore Carlo Di Sar-ro, dirigente del commissariato cittadi-no -. Allora, abbiamo potuto procedere con la perquisizione di un appartamento che, malgrado i due negassero, avevamo scoperto essere nella loro disponibilità.

Pensavamo di poter trovare una sorta di piccola stamperia di banconote false, invece abbiamo rinvenuto 230 grammi di hashish”. La quantità era tale da poter confezio-nare, all’incirca, la bellezza di millecin-quecento dosi, dal valore commerciale superiore ai quindicimila euro. L’uomo, che si è addossato la piena responsabilità dello spaccio, è stato arrestato. Entrambi, invece, sono stati denunciati per la spen-dita del denaro falso. Sulla origine delle banconote, i due hanno spiegato che esse si comprano da rivenditori specializzati nel settore: con venti o venticinque euro si acquista una banconota falsa da cin-quanta, e la differenza è il guadagno che si ottiene allorché si riesce a fare acquisti con il denaro contraffatto. “Si trattava di banconote realizzate tutto sommato con buona tecnica – riprende Di Sarro -. Rispetto al denaro autentico, il fi lo di sicurezza era stampato anziché inserito dentro, ed anche i numeri seriali erano difformi come tecnica di stampa. Comun-

que, i cittadini che avessero il dubbio di trovarsi tra le mani denaro falso possono rivolgersi al commissariato”.

A Rapallo droga e banconote false

è avvenuto a Rapallo 11è avvenuto a Rapallo10

Il vice questore Carlo Di Sarro

Più di 370 anni fa, precisamente nel 1633, Rapallo si arricchiva di un con-

vento che sarebbe poi diventato importan-tissimo per la vita, anche culturale, della città: al 21 dicembre di quell’anno, infatti, risale l’acquisto di un appezzamento di terra “che sale su a spalliera in faccia al golfo”, sul quale sorse, dopo lunghe controversie, il monastero conosciuto come “delle Claris-se”: in realtà, l’ordine di monache che l’ha abitato per molti anni è quello delle Ago-stiniane, provenienti da un convento di S. Tommaso, a Genova. La prima pietra venne posata due giorni dopo (oggi non saremmo così veloci…) tra grandi cerimonie e festeggiamenti. Nel lu-glio dell’anno seguente iniziarono i lavori di costruzione, portati a termine ben tren-tasei anni dopo (la velocità si è persa subi-to). Anzi, se nel 1669 la chiesa poteva dirsi ormai terminata, l’apertura del monastero subiva ancora un ulteriore ritardo. I battenti del convento furono aperti solo nel dicem-bre 1690 e non senza polemiche: una lettera anonima, spedita da Rapallo al cardinale di Carpegna, così recitava: “Hanno prepara-to alcune stanze in strada pubblica vicino

al mare ove i ragazzi si vanno al giorno a lavare nudi e gli uomini la sera… vedano l’Eminenze Loro se questo è luogo decente di spose di Cristo.”L’anonimo si scandalizzava non solo del fatto che d’estate le suore avrebbero potuto

vedere dalle loro fi nestre la gente bagnarsi nuda in mare, ma anche del rischio che po-tessero sentire le grida e il turpiloquio dei detenuti nelle carceri, non lontane da lì.

L’APERTURA ED I MURATORI Nonostante le pesanti pressioni, fi nalmente le monache entrarono nel convento la sera del 3 luglio 1691, giungendo sopra una ga-lea pavesata. Per oltre un secolo, l’esisten-za delle monache trascorse in maniera più tranquilla, ma non per questo senza proble-mi: nel 1711 Rapallo conobbe un inverno talmente rigido da costringere le monache a lasciare entrare nel convento “parecchi lavoranti per portar legna”, con la clauso-la, però, che“ non entrino nella clausura se non a due o al più tre alla volta”, come si legge in un documento dell’epoca. In realtà le monache ebbero spesso bisogno dei mu-ratori: ad esempio nel 1822 quando, per lo spianamento e l’allargamento dell’attuale via Aurelia, venne demolito il muraglione a mare. Altri interventi vennero effettuati nel 1827, quando un’inattesa affl uenza di nuo-ve suore rese necessaria la costruzione di un nuovo braccio con altre dieci stanze.

IL COMUNE SI PRENDE TUTTOPurtroppo, però, proprio nel momento in cui la sorte sembrava iniziare a sorridere, con la legge del 7 luglio 1866 al monastero venne negato il riconoscimento nello Stato degli Ordini Religiosi e delle Congregazio-ni: i beni delle “Clarisse” passarono così in proprietà del Demanio, con la facoltà di cessioni ai Comuni o alle Provincie che ne avessero fatto richiesta. Il Consiglio Comu-nale di Rapallo già nel1866 aveva inoltrato domanda d’acquisto del monastero (nono-stante le monache ancora lo occupassero), rinnovando la richiesta nel maggio 1881: l’esito fu negativo proprio per il fatto che l’edifi cio non era ancora stato liberato dalle occupanti. Il Comune riuscì ad acquistare

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accadde nel...12 accadde nel... 13

1633, UN MONASTERO DALLA COLLOCAZIONE “POCO DECENTE”!

l’edifi cio, con annessa chiesa , nel 1899, accettando la condizione di mantenere in una parte del fabbricato le religiose superstiti. In una notte del giugno 1902 anche quest’ultime si trasferirono in un convento di Sturla, portando via con sé le cose più preziose: si concludeva così la vita del convento, durata per poco più di due secoli.

SCUOLA, GRANAIO E TEATROGli usi successivi dell’edifi cio furono numerosi e molto diversi fra loro: nel 1912, dopo la demolizione dei muri della clausura, le ali superstiti del mo-nastero vennero utilizzate per sistemare le scuola elementari. Successivamente, durante e dopo la prima guerra mon-diale, la chiesa venne requisita per sette anni e destinata a deposito di granaglie e a caserma. Durante la seconda guer-ra, invece, ebbe funzioni di dormitorio e mensa e accolse gli operai della Todt, mentre dal 1945 divenne un deposito di barche e di materiale appartenente agli stabilimenti balneari gestiti dall’Azien-da Autonoma o da privati. Ad oggi l’ex convento, ormai sconsacrato da tempo, ospita una decina di aule del liceo Da Vigo, mentre una parte importante è stata ristrutturata per la costruzione del Teatro che ancora ai nostri giorni viene conosciuto come “delle Clarisse”.

Chissà se le moltissime persone che ogni giorno si trovano nell’edifi cio sono a conoscenza della straordinaria storia di quella struttura che fi no ad oggi (an-che in seguito al ritrovamento, in una cripta sotterranea, di due scheletri legati con una corrosa catena di ferro) non ha mai smesso di esercitare il suo fascino e di ispirare misteriose leggende.

Ilaria Nidasio

In apertura: Il monastero nel primo Novecento, sopra: un’immagine dell’attuale auditorium

Prima di essere un teatro, l’ex monastero è servito come deposito di granaglie durante la Grande Guerra.

Un regalo, un’ideaUn regalo, un’idea Il nostroIl nostropercorso gastronomicopercorso gastronomico

Natale il momento miglioreNatale il momento migliore

a far valere le proprie ragioni e almeno nel tratto di fronte alla sua abitazione sono stati installati i pannelli per limitare il rumore”.I pannelli anti rumore, nel territorio di Rapallo, sono stati installati qualche anno fa in via Laggiaro: una vittoria del comitato di quartiere locale, sorto proprio per spinge-re una soluzione al problema. Un ulteriore passo avanti fu la sostituzione dei pannelli scuri con altri, trasparenti, in grado di far fi ltrare la luce. Non altrettanto bene, tutta-via, è andata, sinora, ad altre zone della pe-rifi eria di Rapallo. Si attende un intervento a San Pietro, dove l’A12 passerà proprio vicino all’ospedale, allorché esso sarà co-struito. I pannelli, tuttavia, mancano in zone come via Villagrande e salita Cappelletta.Il malcontento è davvero diffuso nella zona, che viene addirittura defi nita “invivibile”: “Sembra di avere le automobili in casa: il rumore è assordante - afferma sconsolata

una signora che abita nella zona -. Qualche anno fa è venuto un tecnico per installare un fonometro sul mio terrazzo: quando, una settimana dopo, è tornato per controllare i rilevamenti, è rimasto basito: mi ha chiesto come fosse possibile continuare a vivere in quelle condizioni e ci ha suggerito di esporre una denuncia nei confronti della Società Au-tostrade che, per legge, avrebbe dovuto in-stallare i pannelli anti rumore, dal momento che il livello acustico riscontrato superava di molto la soglia di tollerabilità prevista”. Al-lora come mai nessuno si è mosso per risol-vere una situazione che sembra effettivamen-te pericolosa per la salute di molti cittadini?“Non sappiamo di chi sia la colpa: noi stia-mo impegnando tutte le nostre forze, ma nes-suno è disposto ad aiutarci. Abbiamo chiesto molte volte di essere ricevuti dal Sindaco, ma non ci ha mai accolto. Abbiamo telefo-nato spesso per chiedere un appuntamento, ma non abbiamo mai avuto una risposta!”.Già in passato erano sorti dubbi su chi do-vesse farsi carico delle spese per l’installa-zione dei pannelli anti rumore: in altre città liguri essi sono stati installati grazie alla col-laborazione tra il Comune, che ha coperto il 10% della spesa, e la Società Autostrade.La somma richiesta per Rapallo è ingen-te: circa 270.000 euro per poter scalare più velocemente la graduatoria dei molti comu-ni che aspettano l’installazione: la somma era stata messa a bilancio dalla precedente Amministrazione: “L’ex sindaco Bagnasco aveva deciso di versare la cifra richiesta. Ma anche allora è stato commesso un errore: non era stata fatta la delibera da parte del consiglio comunale, così la decisione è stata accantonata...e noi ancora aspettiamo che si trovi una soluzione!”. E, mentre il Comune e la Società Autostrade non riescono a tro-vare un accordo, i cittadini si lamentano: il problema non consiste soltanto nel fastidio di essere assordati giorno e notte dalle macchi-ne: il vero pericolo è l’inquinamento: “Tutte le piante che avevo sul terrazzo sono morte e ogni volta che lavo i pavimenti, trovo una spessa patina nera, risultato dello smog che si accumula e si posa sugli oggetti e per ter-ra. Ma il guaio è che questo stesso smog

lo respiriamo anche noi: i pannelli po-trebbero limitare anche questo problema, e forse potremmo fi nalmente essere liberi di tenere le fi nestre aperte d’estate!”.

approfondimento16 approfondimento 17

Un problema che fa rumore

Da molto tempo a Rapallo si parla di un problema grave, che ogni giorno

attanaglia centinaia di cittadini: è il proble-ma che riguarda il rumore insopportabile con cui sono costretti a convivere i molti abitanti di quelle zone cittadine non distan-ti da alcuni tratti autostradali della A12.La questione era stata trattata già dalla pre-cedente amministrazione, che aveva tentato di raggiungere un accordo con la Società Autostrade Un consistente gruppo di cit-tadini esprime con forza la propria pro-testa, e chiede di dare risalto al problema.

“Sono ormai 10 anni che combattiamo per risolvere questa situazione - affermano due coniugi che abitano in una strada, salita Cap-pelletta, che è proprio adiacente l’autostrada -. Tempo fa siamo andati addirittura per vie legali, coinvolgendo un avvocato di Rapallo che abita proprio in questa zona e presentan-do un esposto alla Procura della Repubblica. Era il 2003. Purtroppo, non è servito a nulla: quando le spese per mantenere in vita la cau-sa contro la Società Autostrade sono diven-tate eccessivamente ingenti, siamo stati co-stretti a ritirarci. L’avvocato, però, è riuscito

A circa un anno dalla rottura tra Comune e Società Autostrade, continuano i problemi dei cittadini di diverse aree periferiche, vittime di inquinamento acustico ed ambientale: “Combattiamo da dieci anni”

Ilaria Nidasio

La giunta Capurro ha effettuato la scelta di non versare contributi per l’installazio-ne di barriere antirumore sui tratti di A12 che attraversano la città. A circa un anno di distanza la situazione è rimasta sostan-zialmente invariata. Fa il punto il vicesin-daco Silvano Mele: “Attualmente non ci sono accordi con la Società Autostrade: l’attuale amministrazione, comunque, sta effettuando molte pressioni affi nché la stessa effettui i lavori necessari ad evitare l’inquinamento acustico ed ambientale: un compito che, per legge, spetta a loro e non al Comune. Il tentativo della Socie-tà di scaricare sulla collettività una parte della spesa ( il 10%) è stato ritenuto ves-satorio dall’amministrazione, e per que-sto non degno di accoglimento: per questo Rapallo, come altre città del Tigullio, ha rifi utato la compartecipazione alla spesa.La Società Autostrade è un’azienda priva-ta, e come tale è soggetta a incombenze: essa deve intervenire con le proprie fi nan-ze per evitare alla collettività il danno che

L’amministrazioneIntervenire spetta alle Autostrade

L’opposizioneI soldi c’erano, si poteva spenderli

La scelta di impegnare soldi del Comune per il lavoro che spetta alla Società Auto-strade era stata operata dalla precedente amministrazione. L’ex sindaco Roberto Bagnasco, oggi consigliere comunale di Forza Italia, non ha cambiato idea e critica la presente giunta: “La precedente ammi-nistrazione aveva già preparato tutto: noi ritenevamo, e ne siamo convinti ancora adesso, che Rapallo potesse accettare la proposta dalla Società Autostrade: come

molti altri Comuni, pensavamo che quello fosse il modo più veloce per rispondere ad un’esigenza primaria dei cittadini.Partecipare alla spesa versando una mi-nima parte, il 10%, sarebbe stata sicura-mente una condizione favorevole; avevamo avuto la garanzia che i lavori sarebbero iniziati il giorno successivo al pagamento, con tutto il vantaggio per i cittadini. Pur-troppo il progetto esecutivo è stato con-segnato poco tempo prima della scaden-za del mandato, e per questo non siamo riusciti ad attuarlo in tempo: ma tuttora la progettazione esecutiva è in Comune: potrebbe essere subito messa in pratica e invece si aspetta che qualcun altro inter-venga, danneggiando così i cittadini.Prima della scadenza del mandato avevamo già raccolto la cifra da versare alla Società Autostrade: ma l’attuale Amministrazione ha preferito utilizzare questi soldi in ma-niera diversa. A volte in modo decisamente contestabile. La cifra spesa per preparare il concerto di Renga, la scorsa estate, avreb-be coperto metà della spesa per l’installa-zione dei pannelli anti rumore: è l’esempio più clamoroso, ma ce ne sono molti altri. Tra l’altro, così facendo, le promesse elet-torali non sono state mantenute, visto che agli elettori era stata promessa “una parti-colare attenzione all’ambiente”.

approfondimento 19essa stessa provoca. Chiaramente, aven-do trovato in passato una certa debolezza da parte di alcuni Comuni (anche l’Am-ministrazione Bagnasco aveva consentito al versamento della quota), la società si è trovata spiazzata quando molti di questi hanno preferito ritirarsi dalla comparte-cipazione. Purtroppo il danno ricade sulla collettività: ma proprio per questa stiamo lottando, facendo grande pressione sulla Società Autostrade e cercando di solleci-tarla a ridare fi nalmente a quelle persone che abitano vicino alla sede autostradale, la tranquillità che spetta loro”.

“oggi i genitori fanno fatica” commenta l’assistente sociale Locci “perché gli ri-sulta faticoso dire di no ai propri figli, ma è necessario che gli adulti prendano in mano la situazione perché diversa-mente nessun intervento sui minori sarà mai sufficientemente esaustivo”.Ma ad aggravare i risvolti della situazione è l’abbassarsi dell’età di chi si avvia sulla strada della delinquenza. “Tra i casi cono-sciuti dal servizio” interviene l’assistente sociale “ci sono già quattordicenni che ini-ziano a commettere reati, ciò che colpisce è che sia un fenomeno trasversale cioè che veda coinvolte tutte le classi sociali e molti dei casi di ragazzi che ricevono denuncie sono persone non conosciute dal servizio”

FURTI DI MOTORINI E SPACCIODai rilievi effettuati dalla polizia mu-nicipale di Rapallo è emerso che nella nostra città sono di tre tipi i reati mag-giormente commessi dai minori: furto di motorini, detenzione e spaccio di stupefacenti e atti vandalici.Il furto di motorini ha sempre avuto molta diffusione a Rapallo. “Pochi giorni fa, per esempio, grazie ad assidui controlli perpe-trati notte e giorno dalle forze dell’ordine, abbiamo individuato e scovato un gruppo di ragazzini che rubavano i motocicli ed uti-lizzavano il parcheggio della stazione come deposito”, dice il vice questore Di Sarro.

Per quanto concerne la detenzione e lo spac-cio di stupefacenti in città pare che i giovani si riforniscano nelle grandi città “Rapallo è un piccolo spaccio per la vendita a singoli consumatori”, dice Di Sarro.Indagini effettuate presso giovani assun-tori di sostanze e non, rilevano che uno dei luoghi di maggiore diffusione di so-stanze stupefacenti è la scuola, soprattut-to la scuola secondaria, punto di incontro per numerosi ragazzi. “Abbiamo effettuato parecchi sopralluoghi nelle scuole anche con unità cinofi le, ma nulla è mai emer-so”, contesta il dirigente.Per quanto concerne, infi ne, gli atti vanda-lici, pare che tali reati vengano commessi soprattutto nel week-end, durante le ore serali, nelle quali probabilmente la città è deserta e assente di stimoli. L’intensifi car-si della polizia sui luoghi maggiormente presi di mira e l’installazione sul territorio di telecamere, ha reso possibile una celere individuazione dei giovani delinquenti. Le forze dell’ordine, in tali casi, procedono immediatamente a convocare i genitori per renderli edotti della situazione.

EXTRACOMUNITARIEd per quanto riguarda i minori extraco-munitari? Pare che commettano gli stessi reati dei cittadini italiani se non in alcuni casi nei quali hanno qualche problema a causa dell’accattonaggio.Il grosso problema sembra celarsi nelle falle del sistema giudiziario che probabil-mente arranca tra i troppi fascicoli: “Pen-so che a mancare sia una presa in carico del minore” commenta l’educatrice Oliva “da parte del servizio nel momento in cui c’è una segnalazione di reato commesso”. L’ovvia preoccupazione dell’esperta nel settore, impegnata anche al centro di ag-gregazione giovanile, è data dal fatto che veda nella sua esperienza una continuità dei reati da parte di minori che non venga-no accompagnati in un percorso di elabo-

razione del reato. “A tal fi ne, ritengo che dovrebbe esserci una segnalazione anche al servizio sociale e non solo al Tribuna-le, perché è necessario che venga data una risposta subitanea ad un comportamento scorretto del ragazzo, deve sentire il polso di ciò che ha commesso”.In tema di prevenzione il Dottor Rober-to Zunino, Assessore ai servizi sociali di Rapallo, sottolinea l’utilità di politiche so-ciali il cui fi ne è tendere a potenziare un lavoro di prevenzione e sostegno alle fami-glie ottimizzando le risorse disponibili.

Pezzi di motorini rubati in stazione, panchine sradicate, muri imbrattati.

Cosa accade ai ragazzi della nostra città? “La situazione su Rapallo” – afferma la Dott.ssa Marina Locci, assistente Socia-le del servizio minori di Rapallo, “credo possa defi nirsi preoccupante”.

Ad allarmare le persone che lavorano nel sociale è la progressiva comparsa di ragazzi che girano in gruppo. “Quando si pensa a Rapallo”- prosegue Susanna Oliva, educa-tore del consorzio Agorà – “non si pensa che nella nostra città ci possa essere un proble-ma di bande giovanili, intese come gruppo

strutturato. Probabilmente non si è ancora raggiunto un così alto livello di gravità ma ciononostante molti ragazzi, loro coetanei, temono tali gruppi come se lo fossero”.Il Dottor Carlo Di Sarro, dirigente del com-missariato di polizia di Rapallo, rileva che la gravità del fenomeno si accentua laddove si verifi ca che la propensione al crimine è presente non solo nei minori che vivono in condizioni di disagio sociale e famigliare, ma anche in quelli appartenenti alle classi più abbienti, che delinquono per noia. Ma perché i ragazzi delinquono?

“A mio avviso la famiglia è al primo banco tra gli imputati” osserva Giovanni Fossa, Dottore della Sezione di Criminologia del-l’Università di Genova “a volte situazioni di coabitazione forzata possono causare note-vole disagio per i giovani che sono spinti alla ricerca di un punto di riferimento al di fuori del nucleo familiare. Questo può por-tare commettere azioni antisociali”. Ma sicuramente la famiglia non può con-siderarsi l’unica colpevole: la società negli ultimi decenni, sta degenerando e nessuno di noi pare possa o, meglio, voglia proporsi come “educatore della nuova generazione” anche perché molto spesso è molto sempli-ce scaricare tutta la responsabilità su questa generazione che però, di colpe ne ha solo relativamente.Sicuramente la famiglia sta attraversan-do un grosso momento di crisi di ruolo

inchiesta20 inchiesta 21

“Bisogna darsi da fare”questo è il parere dell’educatrice Oliva “perché le cose cambino, i giovani sono una risorsa non devono essere vissuti come un problema!”.Il solo centro di aggregazione giovanile non può, e non deve essere l’unica risposta del territorio, anche se attorno ad esso gravitano moltissimi giovani.La risposta giusta, secondo tutti gli intervistati sembra il lavoro di rete. Nel sociale oramai se ne parla da anni, la rete è l’unica cosa che può essere utile perché garantisce continuità, è fondamentale che i ragazzi sentano di poter avere dei punti di riferimento dei quali potersi fi dare. Occorrono insomma progetti integrati che coinvolgano più professionalità dalle

istituzioni alle associazioni di volontariato, l a v o r a n d o per obiettivi comuni.

L’inchiesta scientifi ca sulla delinquenza minorile sul territorio della Liguria è svolta da parecchi anni dal Dott. Fossa e dai propri collaboratori. Tale analisi è risultata complessa, a causa di diversi fattori contingenti, preliminarmente però perché “a monte” si è rilevata una scarsa collaborazione politica foriera di insuffi ciente attenzione dedicata al settore giovanile. Cosa fanno i giovani di oggi nel tempo libero? Le numerose offerte tecnologiche portate dal progresso purtroppo pare che stimolino in modo insuffi ciente l’attività educativa e culturale extrascolastica. “A mio parere” – osserva l’esperto in criminologia - “tale problema è infl uenzato anche dalla circostanza che i giovani fi no a 18 anni non votano”. In Liguria si riscontra negli ultimi anni un aumento dei reati connessi alle lesioni personali raddoppiate tra il 2000 ed il 2003 “segnale della ricerca di uno sfogo di aggressività represso”. Durante l’ultima inaugurazione dell’anno giudiziario i magistrati liguri hanno riscontrato un aggravamento del tipo di reati commessi dai minorenni, non più solo reati contro il patrimonio ma anche reati contro la persona (quali rapine, lesioni personali, oltraggio e resistenza ai pubblici uffi ciali), si potrebbe affermare “ una iniezione di violenza nella condizione minorile”. Per quanto concerne i minorenni stranieri, si osserva una situazione differente a seconda delle zone di ricerca. Ma allora si potrebbe affermare che la delinquenza minorile stia aumentando in maniera esponenziale? “Non è possibile un’affermazione perentoria, si registra un certo aumento della delinquenza più lieve a livello italiano, forse maggiore in Liguria”. “Occorre rilevare senz’altro un raddoppiamento delle denunce segnale di disagio è campanello d’allarme da utilizzare per un intervento più che repressivo di ausilio anche psicosociale”.

Delinquenza minorile:la famiglia sul banco degli imputati

La proposta: investiamo sui ragazzi!

L’ESPERTO:POCA CULTURA ED

AGGRESSIVITÀ REPRESSA

Cosa si nasconde dietro micro criminalità, panchine sradicate e muri imbrattati: parlano gli esperti, e dicono “a Rapallo situazione preoccupante”

Silvia Flisi, Olga D’Acunzo

L’educatrice Susanna Oliva

Arduino Maini, assessore del-la giunta Bagnasco, oggi è

consigliere comunale di opposi-zione. Sul progetto di salita Paxo commenta così: “Il nostro proget-to prevedeva un’area ludico spor-tiva ed un parcheggio, entrambi a disposizione del quartiere. La fi losofi a era non attirare traffi co in via Laggiaro. Adesso, invece, si vuole creare una struttura più complessa e box non riservati ai residenti, e questo signifi ca porta-re traffi co. Realizzare queste ope-re creerà problemi di gestione. Vogliono affi darla al comitato di quartiere? Mah, sta diventando una cosa complessa. Comunque, ora attendo di vedere la prova dei fatti: abbiamo ritardi pesantissi-mi, e siamo ben lontani dall’ini-ziare i lavori. Hanno un progetto di fi nanza, ma devono trovare un esecutore. Se non lo trovassero? Si annullerebbe tutto per tornare al primo progetto? Oltre tutto, hanno fermato un progetto già in appalto, ci saranno penali”.Ed ecco il pensiero su San Miche-

le: “L’ampliamento che avevamo concesso era sul retro della villa, senza alcun impatto estetico, non percepibile dal mare. Per defi nire questo ampliamento avevamo ri-calcato norme provinciali. Tutto era pronto per defi nire la conven-zione. Sono passati due anni, e la villa è sempre lì. Se la ricostrui-ranno, non potranno più chiedere gli oneri che ci sarebbero serviti per mettere a posto la fognatura di San Michele e la spiaggia di Trelo: quelli sono soldi ormai persi”.

opinioni a confronto22 opinioni a confronto23Arduino Maini

Un anno e mezzo per nessuna certezza

O PERDITE DI TEMPO?

La strettoia di San Michele è un annoso problema che si trascina da decenni, come pessimo esempio dello stato della viabilità rapal-

lese. Il parcheggio che si trova tra salita Paxo e via Laggiaro, invece, è una realtà da tempo in cerca di compiutezza, di una identità. Cosa hanno in comune i due luoghi di Rapallo? Su entrambi, la preceden-te amministrazione comunale aveva elaborato un proprio progetto, approvato dal consiglio comunale, lasciato in eredità alla giunta Ca-purro, in attesa di attuazione. In entrambi i casi, il sindaco attuale ha interrotto bruscamente quanto avviato dai suoi predecessori. A San Michele, l’amministrazione Bagnasco aveva raggiunto un ac-cordo con i proprietari della villa che si affaccia sulla ex provincia-le: questi avrebbero abbattuto e ricostruito l’immobile più a monte, allargando la strada e permettendo anche la costruzione di un mar-ciapiede, in cambio di un ampliamento volumetrico di circa il 20% e di una contropartita in denaro che si voleva destinare per opere

pubbliche nella stessa San Michele. Oggi, a distanza di un anno e mezzo, Capurro ha annunciato di aver raggiunto un nuovo accordo: ricostruzione senza alcun tipo di ampliamento volumetrico. Su sa-lita Paxo, invece, Capurro ha fermato i lavori con l’appalto che era già stato assegnato. Nel suo nuovo progetto, oltre al parcheggio a raso, destinato al Comune, ci sono dei box interrati: i privati che ne rimarranno in possesso e potranno rivenderli si faranno carico anche di realizzare l’opera, senza costi per l’ente pubblico. Anche l’area sportiva adiacente al parcheggio (la pista di pattinaggio della giunta Bagnasco) assume un carattere maggiormente polifunzionale. La giunta Capurro, quindi, vanta di aver migliorato notevolmente que-sti due progetti, a benefi cio della città. Arduino Maini, assessore ad edilizia pubblica e privata della giunta Bagnasco, non ci sta: per lui si è perso un mucchio di tempo, fermando interventi già in atto o pronti a partire, senza alcuna certezza su quello che effettivamente sarà.

SOSTANZIALIMIGLIORIE

Il sindaco Armando Ezio Capur-ro è pienamente convinto della bontà dei due interventi operati sui progetti ereditati da Bagna-sco e Maini. Sulla strettoia di San Michele, annuncia di esse-re vicino a chiudere la partita: “Si prospetta l’abbattimento della villa e l’allargamento del-la strada, senza che nell’immo-bile siano previsti ampliamenti volumetrici, inopportuni in una zona di pregio, affacciata sul mare. Stiamo trattando per

migliorare ulteriormente il pro-getto, ma l’accordo c’è”.Non saranno incassati oneri in termini di denaro. “D’accor-do, ma se fosse per gli oneri, potremmo far costruire anche i grattacieli! In primo luogo, dobbiamo pensare a fare pro-getti buoni per Rapallo”. Così il sindaco giudica anche quello per il parcheggio tra via Laggiaro e salita Paxo: “Rispet-to al progetto precedente, il Co-mune risparmia 250mila euro di spesa. Realizziamo quarantadue box e tre posti auto in più sulla superfi cie. L’area ludico – spor-tiva è quasi raddoppiata. Servirà al quartiere, tanto che la dare-mo in gestione al Comitato. E’ un’opera molto importante”. Ci sono i privati pronti a realizza-re l’opera? “Abbiamo già un pro-getto preliminare approvato, sul quale attendiamo le osservazioni della Provincia. C’è un promoto-re, quindi tutto procede”. I lavori potrebbero arrivare alla fi ne del prossimo anno.

Armando Ezio CapurroSiamo vicini a chiudere il conto

EditorialeDalla folla al desertoAprire la pagine di politica di questo numero è una operazione che non può prescindere dalla cronaca dei due giorni di consiglio comunale. La seduta di venerdì 25 si apre con una folla senza precedenti stipata nella sala consilia-re: sono gli abitanti di San Pietro, che vogliono ascoltare la mozione di sen-timento di Riccardo Cecconi sulla gestione dell’area verde e ludica di passo Dietro il Coro: applausi ripetuti per Cecconi, mormorii di disapprovazione per il sindaco Capurro, la maggioranza vota contro alla mozione, l’asses-sore Zerega esce dall’aula per arringare la folla. Cartelli e vibrate proteste anche da parte dell’imprenditore De Vincenzi, che il Puc estromette dalla sua area industriale. Si prosegue sino all’una: via libera a tutte le pratiche, freddo della maggioranza di fronte alla proposta di Cecconi di un referen-dum popolare sull’eventualità di rifare il fronte mare. I lavori riprendono il mattino dopo, sul Puc. È polemica: rinunciano al voto per confl itto di inte-ressi, da una parte, Foni e Puggioni, dall’altra Cianci, Piccardo, Antonella Canessa e Barra. Nemmeno Errico, per protesta, partecipa ai lavori, mentre Bagnasco e Maini escono prima del voto: in una sorta di deserto, votano solo in dodici. Cecconi, Costa e Gerbi salvano il numero legale ma votano contro al Puc e sembrano guadagnarci in visibilità ed unità.

Il borsino del mese

L’Unione

Valerio Patrone

Forza Italia

Mares

CHI SCENDE

CHI SALESi dimettono il coordina-tore e diversi altri membri del direttivo cittadino. Quanti sono rimasti stanno ancora valutando come uscire dalla crisi. Di mino-re importanza, si segnala anche un voto diviso dei tre consiglieri comunali: quello sul nuovo parcheg-gio di via Baisi.

Malgrado tutte le age-volazioni ricevute negli anni passati dal Comune di Rapallo l’azienda disattende gli accordi del-l’anno scorso, decide di li-cenziare sessanta persone, e sembra insensibile agli appelli in senso contrario di tutte le istituzioni e di tutto il mondo politico.

Siamo ancora in attesa del risultato del ricorso

del Comune. Per adesso, comunque, ha vinto lui: il Tribunale

di Chiavari lo ha reinte-grato in quel ruolo

di comandante della polizia municipale che

gli era stato tolto.

Grande successo delle primarie, poi Costa, Gerbi e Cecconi sfo-

derano una imprevista unità. Con il loro voto

diventano ago della bi-lancia sulle sorti del Puc.

Salvano però il numero legale, e questo attira ed

attirerà le critiche del resto dell’opposizione.

agenda politica25

Hanno detto...“Non ci hanno dato il tempo di vedere i documenti, nemmeno di valutare chi fosse compatibile con il voto o meno. Per cui sono uscito dall’aula”.Francesco Errico

“Sono uscito, così si è visto chiaramente che ad approvare questo piano è stata una minoranza dei consiglieri. Erano in aula in dodici: hanno votato sì in nove su ventuno”.Roberto Bagnasco

“Io ho presentato degli emendamenti: se non li avete neanche letti, e votate contro a tutto per partito preso, ditemelo, così avanziamo tempo”Riccardo Cecconi

“Fingono di difendere i lavoratori della Mares, colpiscono alle spalle altri lavoratori”.Cartello dell’imprenditore De Vincenzi esposto durante la seduta di consiglio

Natale 2005 Buo-Natale 2005 Buo-Pagine a cura di Simone Rosellini

Sindaco Tra le opere in attesa di partire di cui nei mesi scorsi si è occupata anche la nostra rivista, vi è piazza Canessa: la giunta Capurro ha approvato di recente il progetto defi nitivo per il rifacimento della piazza atti-gua alla chiesa parrocchiale, ed ora si attende a breve l’inizio dei lavori. “Mi piacerebbe poterla inaugurare per la domenica delle Palme – commenta il primo cittadino -, ma non possiamo ancora esserne certi”. Proprio le palme sono un elemento architettonico essenziale del progetto: saranno disposte in fi la, dalla parte della chiesa. In mezzo alla piazza troveranno posto le panchine, e sarà rifatta la pavimentazione. L’edicola dei giornali sarà spostata dall’altra parte della piazza, sul lato di via della Vittoria.

Commentando l’operato degli ultimi tempi, il sindaco Armando Ezio Capurro elenca le nu-merose pratiche portate all’approvazione del consiglio comunale il 25 di novembre scor-so. In alcuni casi, si tratta di lavori attesi da tempo: “Pensiamo alle case storte di corso Italia. La commissione edilizia ha approvato il progetto di abbattimento e ricostruzione, ed ora, a breve, su potrà procedere con i la-vori. Anche la Provincia ha confermato che non ci sono problemi legati ai piani di baci-no. Poi, è passata la progettazione dei nuovi uffi ci del giudice di pace. Con l’assestamen-to di bilancio, abbiamo reperito i fondi per rimettere a posto Galleria Raggio. Adesso partiamo con i lavori. Da quanto tempo si attendevano interventi nella galleria?”In tema di interventi di cui si sente parlare da diverso tempo, c’è il parcheggio che sarà realizzato nella zona di San Rocco, tra via Baisi e via Maggio Veroggio: il progetto è passato in commissione edilizia, ed il consi-glio ha approvato la necessaria variante. “E poi abbiamo fatto una operazione innovati-va, acquistando dal demanio la proprietà del fronte mare”, conclude Capurro.

Dal 26 di novembre scorso Rapallo ha un Piano Urbanistico Comunale, seb-bene solo preliminare: ci sono le nuove regole per costruire (molto restrittive, rispetto al passato) e sono delineate e opere che potranno sorgere nel futuro di Rapallo. L’opposizione non ha ri-sparmiato critiche (si vedano le pagine successive): quella condivisa da tutti, è che il Puc è stato elaborato senza con-sultare cittadini e minoranze. “L’archi-tetto estensore ha consultato la gente, e molto – ha replicato il sindaco Capurro nell’intervento conclusivo -. Sulle aree artigianali sono stati sentiti gli arti-

giani, sugli alberghi gli albergatori”. Ecco, tutti hanno criticato la possibilità di estendere i volumi degli alberghi del 30%, dicendo di preferire piuttosto una piccola conversione in appartamenti: “A differenza di quanto dice l’opposi-zione – è stata la replica di Capurro -, negli ultimi anni quel sistema non ha fatto crescere il sistema degli alberghi di Rapallo”. Infi ne, non convincono le minoranze tutte le strutture sportive che potrebbero essere impiantate a Santa Maria e dintorni “Ed invece, della pro-grammazione degli impianti sportivi noi siamo proprio orgogliosi”.

Approvato il Puc, in fase preliminare

sindaco27

Partono lavori fermi da tempo

Il consiglio comunale ha approvato nell’assem-blea del 25 novembre la partecipazione del Co-mune alla società “Rapallo centro congressi del Tigullio srl”: “Si tratta di una società che ha come oggetto la progettazione e la gestione del centro congressi – sala eventi, nonché la possi-bile realizzazione di eventi in genere”, spiega Silvano Mele, vice sindaco ed assessore al bi-lancio e patrimonio, che ha seguito la pratica. Il Comune entra nella società con un capitale di 40mila euro, 9.500 sono versati da Ascom ed

Associazione Albergatori, 6.000 dalla Banca Carige. Contribuirà anche la Camera di Commercio. “Partiamo con un capitale sociale di 40mila euro – riprende Mele -, perché nella prima fase la società dovrà seguire solo la progettazione. Una volta stabilito il progetto, ci sarà un aumento di capitale, con trasformazione della società in Spa e con possibile ingresso di nuovi soggetti”. Ai privati, insom-ma, sarà possibile assorbire in tutto o in parte la quota del Comune. Essendo il committente una società e non il Comune stesso, l’iter per assegnare la costruzione sarà più veloce rispetto a quelli dei tradizionali lavori pubblici. L’obiettivo dichiarato, infatti, è quello di iniziare l’opera entro il 2006: “Contiamo in una progettazione veloce. Il turismo congressuale è in costante crescita, e noi contia-mo di inserirci in esso con una sala da seicento posti comodi, che sarà funzionale anche ad eventi come concerti o sfi late di moda. Confi diamo che il centro congressi porti ventimila pernottamenti in più all’anno: un bel passo avanti per gli alberghi di Rapallo, ed an-che dei dintorni”. L’edifi cio di corso Italia che dovrebbe ospitare il centro congressi (ex sede dell’anagrafe) non diventerà di proprietà: “Però c’è già un contratto di locazione sino al 2018, e con la pro-prietà abbiamo raggiunto un accordo per prolungarlo sino al 2030, alle stesse condizioni, a parte gli aumenti Istat”.

Dopo aver portato in consiglio il piano di utilizzo dema-niale, l’assessore Queirolo ha preso ad elaborare il pia-no di utilizzo degli specchi acquei, ov-vero il regolamen-to che più interessa chi possegga delle barche. Esso tra poco sarà portato al voto dell’assemblea: “Si tratta di uno strumento nuovo, che non era mai stato adottato dal Comune di Rapallo – spiega Queirolo -. Dopo un censimento completo delle concessioni a gavitello ed a pontile, cercheremo di ra-zionalizzare i posti barca a disposizione, regolamentando dove collocarli e come richiederNe la concessione. Intanto, siamo soddisfatti dell’impatto avuto dal precedente Pud, che è stato generica-mente apprezzato”.

In attesa di procedere con la super gara d’appalto per il rifacimento della strut-tura (a proposito, sembra che un pro-motore si sia fatto avanti, e si possa procedere) sono stati realizzati lavori urgenti nella piscina coperta di San Pietro, in modo da garantire il perfetto svolgimento della stagione invernale: “Abbiamo investito complessivamente 118mila euro per questo opere – spiega Giorgio Costa -. Abbiamo utilizzato un contratto aperto, per poter interveni-re su ogni situazione di necessità che si venisse a creare. E’ stato sostituito il blocco di due pompe per l’impianto termo-idrico, è stata effettuata la ma-

nutenzione del fi l-tro, sostituita una caldaia e rifatti due lati di pavi-mentazione a bor-do vasca. Sono an-che stati sostituiti alcuni serramenti e la pompa di clo-razione”.

Alla fi ne del mese scorso è iniziato il lavoro per installare a Rapallo i primi cassonetti della spazzatura interrati, in via della Torre Civica. “A metà di dicembre procederemo già con il secondo sito individua-to – racconta Arnaldo Zerega, che ha aggiunto di recente, alle sue deleghe come assessore, anche quella ai servizi tecnologici, e quindi alla nettezza urbana -. Si tratta della ex pesa pubblica di via Lamar-mora: un buco c’è già, proprio per la presenza della pesa, e quindi abbiamo un lavoro in meno. Creiamo un’isola ecologica lì, al posto di quella davanti al portale del vecchio ospedale”. In campagna elettorale il Gabbiano, di cui allora Arnaldo Zerega faceva parte, aveva premuto fortemente per avere i cassonetti interrati sullo stile di Lugano: “Abbiamo trovato un sistema che è molto meno costoso. Quello di Lugano è particolarmente sofi sti-cato, e richiede mezzi appositi anche per ritirare la spazzatura. Qui, invece, i mezzi già in dotazione all’Amiu vanno già bene: spendiamo 50mila euro a postazione per il sistema idraulico che porta su e giù i gruppi di cassonetti”. Quale è l’impatto visivo delle nuove postazioni, e quale il loro funzionamento? “Dalla strada è visibile soltanto qualcosa di molto simile alle tradizionali campane della carta: da lì la gente butta i sacchetti, che cadono invece in cassoni interrati. Quando arriva il camion per ritirare la spazzatura, un sistema idraulico permette di alzarli: così vengono svuotati e rimessi a posto. Eliminiamo gli odori dalla superfi cie ed al contempo liberalizziamo gli orari di conferimento: un ri-storante potrà disfarsi della spazzatura a mezzogiorno come all’una di notte”.Nel 2006 il lavoro dovrebbe essere esteso ad altre zone della città: “Procederemo con i cassonetti interrati in via San Benedetto, che è la priorità assoluta, in via Maggiocco, dove avremo già lo scavo per la sostituzione del ponte, sul lungomare nei pressi del ca-vallo ed in piazza delle Nazioni”. In precedenza, l’amministrazione aveva fi ssato al 2008 la data per procedere con l’installazione dei cassonetti interrati, in stile Lugano. La svolta è stata decisa dalla nuova coppia che segue la nettezza urbana rapallese. Zerega, appunto, ed il nuovo membro dello staff del sindaco: Luigi Reggioni, anch’egli ex Gabbiano.

SILVANO MELE - VICE SINDACOASSESSORE AL BILANCIO

SILVANO QUEIROLO -ASSESSORE AD EDILIZIAE DEMANIO

ARNALDO ZEREGA - ASSESSORE AD ATTIVITÀ PRODUTTIVE E SERVIZI TECNOLOGICI

Parte la corsa al centro con-gressi

REGOLE PER LE BARCHE

Lavori in piscina

GIORGIO COSTA -DELEGATO ALLO SPORT

TUTTA LA VERITÀ SUI CASSONETTI INTERRATI

Mag

gior

anza

Di recente, l’assessore Arena ha ricevuto la delega all’Accademia Culturale, affi an-candola a quella alla cultura già detenuta da tempo ed elaborando un programma amministrativo che integra i due percorsi. L’Accademia dell’Età dell’Oro ha festeg-giato da poco tempo l’apertura del ventot-tesimo anno di corsi e conferenze: un re-cord, per una istituzione che è la prima in Italia del suo genere. “L’anno accademico durerà sino al 31 di maggio – spiega Arena -. L’asse portante sarà il tema “Uno sguar-do sul Novecento a Rapallo”. Abbiamo professori molto importanti ed affermati, che parleranno di personaggi passati per Rapallo, come Ezra Pound, Sibelius, Yea-tes”. A febbraio, una intera settimana sarà dedicata alla cultura del futurismo: “Una settimana di lezioni con il professor Angelo

Cacciola, coronate da una vera cena futuri-sta. Un’altra sezione importante delle con-ferenze di quest’anno sarà quella dedicata a Mozart, nel 250esi-mo dalla nascita, in collaborazione con il professor Roberto Iovino. In generale, vale la pena di sot-tolineare alcune presenze illustri, come Alfonso Iacono, preside della Normale di Pisa, o Eugenio Mazzarella, preside di Lettere e Filosofia a Napoli. Avremo anche una corposa parte medica, in col-laborazione con l’associazione Punny Odaglia, e gli appuntamenti che antici-pano la rassegna estiva Rapallo Legge”.

GIANNI ARENA - ASSESSORE ALLA CULTURA

Ventotto anniper l’Accademia Culturale

Arriva una iniezione informatica negli affari amministra-tivi, con un nuovo sito internet per il pubblico ed una rete intranet a benefi cio degli uffi ci: “Il sito sarà pronto e visi-tabile ai primi del 2006 – spiega Cristiano Bavestrello -. Il pacchetto è già acquistato, e stiamo ulti-mando le pagine. La parte amministrativa e quella turistica si dividono equamente i contenuti. Per gli utenti, sarà possibile scaricare modulistica, pagare tributi, con-sultare lo storico dei consigli comunali. Ogni uffi cio potrà aggiornare il sito per quanto di propria competenza, velocizzan-do queste operazioni, ed il pubblico avrà un sito sempre al passo con i tempi. Nel frattempo, con il lavoro degli stessi uffi ci interni, stiamo ultimando anche la intra-net: con essa, ai dipendenti sarà possibile visualizzare direttamente sul proprio PC la posta, le delibere di giunta e gli altri documenti di cui avranno bisogno, ed al contempo potranno comunicare tra loro: un bel modo di velocizzare il lavoro”.

CRISTIANO BAVESTRELLO - DELEGATO ALL’INFORMATICA

NUOVO SITO INTERNET

Negli ultimi tempi un momento fondamen-tale per la vita politica rapallese è stato la posa della prima pietra dell’ospedale, a San Pietro. L’attesa più grande, però, è natural-mente per vedere l’opera fi nita: “La previ-sione è per la fi ne del 2008, con la possi-bilità, però, che i tempi siano ancora più stretti – spiega l’assessore Roberto Zunino -. L’amministrazione ha preso l’impegno di intervenire sulla viabilità della zona, rea-

lizzando un nuovo ponte entro il 2007. Il nostro ulteriore compito sarà contribuire in maniera costruttiva a decidere il contenuto del futuro ospedale: il dottor Cavagnaro, nuovo direttore sanitario della Asl, ha dimo-strato grande disponibilità e sta lavorando bene. Il centro di Rapallo andrà integrato con le altre strutture della Asl. La gente deve infatti pretendere nella propria città servizi di cui si deve usufruire quotidiana-

mente, come ambu-latori e certi servizi riabilitativi, mentre servizi specialistici e di eccellenza (si pensi all’emergenza, o a determinati inter-venti chirurgici, ndr) possono anche essere accessibili in un’al-tra città del territorio della Asl”.

COSA METTIAMO NELL’OSPEDALE?

ROBERTO ZUNINO - ASSESSORE A SANITÀ E SERVIZI SOCIALI

cosa hanno fatto questo mese28 cosa hanno fatto questo mese29

L’analisi di Antonella Canessa sul Puc parte da una pre-messa fondamentale: “Ai consiglieri non capigruppo la documentazione, sebbene molto voluminosa, è stata con-segnata il 23 novembre, quando si votava il 26: ci han-no oggettivamente messo nell’impossibilità di valutare il documento programmatico più importante per lo sviluppo della città. Vale per le minoranze come per le associazioni, che non sono mai state consultate”. Nel merito, il piano sembra trascurare le esigenze di casa dei rapallesi: “Per costruire occorrono 10mila metri quadri contigui, e si con-

sentono frazionamenti di appartamenti solo da 120 metri in su. Sono d’accordo per il lungomare, ma perché penalizzare famiglie che abitano in periferia, e ma-gari da un rustico vogliono ricavare due piccole casette per padri e fi gli? Dob-biamo pensare anche a chi non vuole fare speculazione, ma avere una casa”.

Anche Nicola Costa focalizza la propria analisi sul Piano Urbanistico Comu-nale. Precisa innan-zitutto cosa pensa sul metodo seguito dalla giunta Capur-ro per giungere alla sua approvazione:

“Siamo molto arrabbiati per come il Puc è stato preparato. La documentazione è stata mostrata a spizzichi e bocconi, con poco tempo a disposizione per va-lutarla, ed il Piano è arrivato già fatto, senza possibilità di modifi carlo”. Sul merito del suo contenuto, Costa condi-vide alcuni elementi fondativi, di natura conservativa, ma sulle norme attuative è poco convinto di tre fattori: “Il primo è la logistica: si pensa a nuove strade, senza che ci sia un piano del traffi co, non sono previsti parcheggi di interscambio per li-berare il centro e non viene valorizzato il servizio pubblico. In secondo luogo, non mi convince questa orgia di impianti sportivi. Con quello che si è speso per il Macera, non vedo perché ipotizzare un nuovo stadio nella zona di Santa Maria. E poi: tiro a volo, palazzetto, ippodro-mo: quanto traffi co vogliamo convoglia-re in quella zona? Infi ne, consideriamo gli alberghi. Secondo me è giusto di-fendere la loro destinazione d’uso, ma qualche moderato compromesso con le proposte di conversione in unità abitati-ve potrebbe essere la chiave di volta per farli riaprire. Al contrario, si concedo-no agli alberghi bouns volumetrici del 30%, pericolosi sul piano ambientale”.

Maria Cristina Gerbi ed i Democratici di Sinistra di Rapallo si soffermano sul Piano Urbanistico Comunale recentemente approvato dal consiglio comunale. La premessa è che uno stru-mento di questo tipo sarebbe servito prima, visto che il piano regolatore era scaduto nel 1996: “In questo arco di tempo sono cambiate tante cose, come la crisi turistica (gli alberghi dimes-si), quella industriale (la Mares è l’ultimo caso), come l’au-mento demografi co determinato in gran parte da extracomu-nitari. Le giunte di centro destra che hanno governato fi no al 2004, colpevolmente, non hanno dato alla città uno strumento

per fronteggiare questi cambiamenti e possibilmente guidarli”. Adesso, è arrivato il Puc della giunta Capurro: “Vi sono, a mio giudizio, luci ed ombre – riprende Gerbi -. È condivisibile la scelta turistica per gli alberghi piuttosto che per le case, anche se occorrerà verifi care se le scelte urbanistiche saranno in grado di attrarre i cospicui investimenti necessari. Si mantiene, poi, la destinazione d’uso delle aree industriali, ma non si individuano azioni di politica attiva per favorire altre attività nella produzione di beni e servizi”. Secondo il centro sinistra, il Puc andrà integrato presto con altri strumenti: “Il documento deve essere valutato anche sotto il profi lo della credibilità delle sue previsioni; al riguardo non sono poche le perplessità relative alle possibilità di risanamento delle zone più degraadate o soffocate dal cemento, come via Betti. Per questa ragione chiederemo che la giunta appronti al più presto sia il piano del traffi co che il piano parcheggi. Un altro punto che a noi sembra fondamentale è quello di creare, anche decentrandoli, servizi collettivi in periferia (pensiamo soprattutto a Sant’Anna) con un duplice obiettivo: servire meglio i cittadini che vi abitano e decon-gestionare il centro”. La critica fondamentale a Capurro è quella di non aver coinvolto i cittadini nelle scelte: “Questa è una responsabilità della giunta. L’unica iniziativa pubblica sul Puc è stata presa dai Ds qualche settimana fa”.

Anche Aldo Piccardo focalizza la sua analisi su un documento fondamentale come il Puc: “Il Piano che ci hanno presentato è di difesa, e non di sviluppo. Capisco che Rapallo debba essere difesa, ma ormai sono anni che lo si fa. Con indici di ampliamento così ridotti, occorrerà spesso fare delle varianti al Piano e così saranno le maggioranze via via in carica a decidere. Il recupero dei rustici poteva usufruire di benefi ci maggiori, trattandosi di opere abitati-ve e non speculative. Io avrei cercano più proporzione tra tutela e sviluppo. Prendiamo, per esempio, gli alberghi: avrei considerato la possibilità di una limitata conversione ad unità abitative,pur salvaguardando per il ricettivo le facciate nobili di cia-scun albergo. Prendiamo, per esempio, l’Europa: lì le case sono sul lato più bello, e le camere sul retro. Cambiando questo, la strada per far riaprire gli alberghi è quella di una piccola conversione residenziale”. Piccardo, poi, non ha potuto votare il Puc per sospetta incompatibilità di interessi.

MARIA CRISTINA GERBI - CAPOGRUPPO DEMOCRATICI DI SINISTRA

ALDO PICCARDO - CAPOGRUPPO FORZA ITALIA

Più difesa che sviluppo

Piano Urbanistico: luci ed ombre

In quanto capogruppo di Forza Italia nel consiglio di Palazzo Doria Spinola, Roberto Bagnasco ha appena presentato

una interrogazione sul progetto del tunnel Rapallo - Santa Margherita: “Ho letto che il sindaco Capurro ha manifestato la disponibilità a cambiare il progetto esistente. È assurdo: non ci sarebbe il tempo di rifare il progetto, ciò vorreb-be dire rendere inattuabile la costruzione del tunnel. C’è un progetto che è inserito nella Legge Obiettvo del 2001, e quindi sarebbe fi nanziato. I soldi ce li metterà la Socie-tà Autostrade con un aumento del canone”. La necessità di rivedere il progetto potrebbe essere dettata dalle condizioni poste da Santa Margherita? “Ma no! Santa Margherita, se si è capaci di mantenere un rapporto di dialogo, può condivi-dere il progetto che già c’è, con pochi ritocchi, come porre l’uscita a Punta Pedale: di questo io sono certo”. E poi, una ulteriore frecciata a Capurro: “Voler cambiare sempre quel che è stato fatto prima è uno sport deleterio”.

A breve lascerà il Comune di Rapallo il suo attuale di-rettore generale, destinato al medesimo incarico in un altro ente locale. Il capogruppo del Gabbiano individua l’episodio come elemento di una serie: “Il segretario è una persona corretta, e si è giustifi cato dicendo addi-rittura che, nel suo lavoro, è normale rimanere meno di due anni in un posto – commenta Francesco Errico -. Questo, pur di non dire che non si riconosceva nel modo di lavorare che ha trovato in Comune. Sem-bra la caccia alle streghe: la sua partenza segue le perdite di vice sindaco, capogruppo di maggioranza, assessore ai lavori pubblici, precedente segretario generale, comandante dei vigili”.

Rifondazione Comunista non è convinta dal Piano Urbanistico Comunale appena discus-so in consiglio. In particolare, molti dei suoi aspetti sono giudicati non idonei alla realtà di Rapallo: “Questo piano consente solo alber-ghi e strutture sportive – commenta Riccardo Cecconi -. Quelli si possono fare ovunque, anche in via Laggiaro. Direi che è una con-traddizione, in una città che presenta trenta-sette alberghi chiusi. Prendiamo l’esempio di Gravero. Lo pensano centro turistico, ma ci dovrebbero spiegare se c’è qualcuno disposto a metterci soldi!”.Cosa avrebbe fatto di diverso Cecconi? “Avrei tentato di non uccidere l’edilizia: nelle ristrutturazioni mettono indici di am-pliamento al 5-10%, laddove erano al 20%. Non dimentichiamo, poi, che le colline si salvano garantendo la presenza umana: sì che ci vuole il controllo e non si possono permettere esagera-zioni, ma una villetta unifamiliare comunque preferibile ad una macchia di rovi. Chiudiamo tutte le possibilità alle ristruttura-zioni, e puntiamo sugli alberghi, laddove non ci sono le basi. È un libro dei sogni. Questo sindaco, oggi come in campagna elettorale, non ha ancora capito dove si trova”.

ROBERTO BAGNASCO - FORZA ITALIARICCARDO CECCONI -CAPOGRUPPO RIFONDAZIONE COMUNISTA

Tunnel:così perdiamol’opportunità

“Sembra la caccia alle streghe”

“IL PUC È UN LIBRO DEI SOGNI”

Pensiamo a chi non vuol speculare

ANTONELLA CANESSA - IL GABBIANO

Arduino Maini so-spende il giudizio sul Piano Urba-nistico Comuna-le appena varato dall’amministra-zione Capurro. Non nel senso che lo condivida, per-ché, anzi, è cri-tico. Così critico

da esigere ampi discorsi per motivare il proprio dissenso. “È difficile con-centrare in poche righe il giudizio su questo Puc – dice l’ex assessore ai lavori pubblici -. Le critiche, infatti, sono decisamente sostanziali”.L’accusa, in sostanza, è di avere pre-visto norme senza una filosofia stra-tegica: “Soprattutto manca una scel-ta politica di fondo e quando questa scelta c’è, essa non è condivisibile. Per esempio, pensiamo alle scelte su-gli alberghi, che rischiano di tener-li chiusi per sempre, e le restrizioni senza limite alle possibilità edificato-rie nelle zone rurali. Su questi temi mi riprometto di pronunciarmi in se-guito nel dettaglio”.

Metodo sbagliato, sostanza quasi

ARDUINO MAINI - GRUPPO MISTO

NICOLA COSTA -CAPOGRUPPO LISTA COSTA

Manca la scelta politica di fondo

Oppo

sizi

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FRANCESCO ERRICO – CAPOGRUPPO “IL GABBIANO”

cosa hanno da dire questo mese30 cosa hanno da dire questo mese 31

Partiti politici

Nelle ultime settimane, Pierangelo Paganini si è dimesso da coordinatore del direttivo cittadino di Forza Italia, e con lui

hanno lasciato il direttivo altri suoi importanti membri. Non sono in programma elezioni per sostituirli a breve. Cosa succede? “La crisi è dovuta a tre fattori – risponde il capogruppo in consiglio comunale, Aldo Piccardo -. Al fatto di trovarsi improvvisamente in minoranza, alla

mancanza di compattezza registratasi alle elezioni ed al fatto che il direttivo soffre di non avere la visibilità che ha il

gruppo consiliare. Le dimissioni mi hanno comunque sorpre-so. Per esempio, mi sorprende il consigliere Medone che lamenta

una mancanza di collegamento con il gruppo: non vi è mai stata da parte loro una proposta politica che potesse essere accolta o portata avanti”. Uno dei problemi interni è stata la “Iniziativa Popolare” di Roberto Bagnasco: “Il coordinatore temeva effettiva-mente che fosse qualcosa che avrebbe portato ad un frazionamento – riprende Piccardo -, ma prima di aprire una crisi bisognerebbe verifi care che i timori siano fondati”. Il nome di Piccardo è uno di quelli “caldi” per assumere la direzione della sede rapallese del partito: è inevitabile chiedergli come si esce dalla crisi. “Forza Italia sarà ancora il primo partito della minoranza se sarà priva di personalismi, se escluderà atteggiamenti plateali ed eviterà di parlare con più voci”. Prima di arrivare ad eleggere un nuovo direttivo, bisognerà aver risolto questi problemi, tuttora sul tappeto.

Rifondazione Comunista è diventata da mesi il partito che si distingue per l’op-

posizione più netta alla giunta in carica. Su questa base, il suo segretario cittadino rispon-de tuttavia alle critiche mosse all’opposizione dalla maggioranza del Circolo della Libertà 61: “Ho letto su VivaRapallo che l’oppo-sizione non cerca il confronto, ma lavora per delegittimare la giunta – dice Franco

Pezzolo -. A me pare che si delegitti-mino da soli: pensiamo alla vicenda del co-mandante dei vigili, al consiglio comunale sospeso per sonno, al sondaggio di qualche mese fa di VivaRapal-lo, con il sindaco a percentuali minime. Ci accusano di fare consociativismo con Forza Italia. Noi speriamo che questa giunta cada e facciamo semplicemente l’opposizione, con chi ci sta. Parlano di un nuovo sistema di comunicazione, quando sono loro che non dialogano con nessuno: hanno appena fatto un Puc senza consultare alcun cittadino, né tanto meno le opposizioni, che si sono tro-vate un piano già fatto e completato, senza poter dire nulla”.Invece, tutti i partiti dell’Unione sono estre-mamente soddisfatti, come è ovvio, dall’af-fl uenza (anche a Rapallo) alle elezioni prima-rie: “Siamo contenti perché a Rapallo Berti-notti ha preso il 21% - riprende Pezzolo -, ma soprattutto per tutta quella gente che ha fatto la coda per votare, e che ha più che raddop-piato le nostre aspettative di affl uenza”.

Ad un anno e mezzo dal proprio insediamen-to alla guida amministrativa della città, il Cir-colo della Libertà 61 sta approntando nuovi metodi per la comunicazione con la gente di Rapallo. Quale è l’immagine che si intende promuovere? “Spieghiamo che il Circolo è una pura e semplice lista civica, che si oc-cupa elusivamente di amministrare Rapallo, senza mire espansionistiche in ambito poli-tico – spiega il presidente, Francesco Bozzo -. Il fatto che nessuno si sia fatto avanti per rimpiazzare gli assessori usciti testimonia come ciascuno sia occupato dal suo lavoro, e non abbia ambizioni personali”. Ci sono voci in città che dicono che nessuno è passa-to in giunta perché non ci si sarebbe fi dati di far entrare in consiglio qualche non eletto… “Tronchiamo subito certe voci senza alcun fondamento – risponde Bozzo -. Questa af-fermazione è una chiavica dei soliti benpen-santi”. Quali sono i canali di collegamento tra gli eletti e la città? “Tutti i nostri soci par-tecipano, facendo le sentinelle in giro e ripor-tando le disfunzioni in atto. Abbiamo varato una serie di trasmissioni televisive, il lunedì sera su Stv, per arrivare a tutti e spiegare tutto ciò che si fa. Tutti possono intervenire: noi non tappiamo la bocca a nessuno. Con lo stesso spirito, abbiamo di recente una specie di question time in un locale pubblico, con gli assessori ed i consiglieri che sono lì solo per rispondere alle domande della gente. Lo ripeteremo. Vogliamo far sapere che non

c’entriamo con i partiti, ma che

siamo un mo-vimento ci-vico che c’è, è vivo e sta lavorando

tanto e bene per Rapallo”.

Cosa succedein Forza Italia?

RIFONDAZIONE “NON SIAMO NOI A NEGARE IL DIALOGO”

Nuovi canali per comunicare con la gente

partiti33

Franco Pezzolo

Francesco Bozzo

Natale 2005 Buo-Natale 2005 Buo-

Vieni a trovarciVieni a trovarci

Francesco Errico, ex delegato alla viabi-lità, ora semplice consigliere comunale

de “Il Gabbiano”, ha origini napoletane ma è cresciuto a Rapallo, dove si è trasferito nel 1982 con la propria famiglia, attratta dall’amenità della cittadina del Levante. Frequenta la facoltà di giurisprudenza pres-so l’Università degli Studi di Genova, ma da sempre ha ritenuto importante “faticà” per aiutare la propria famiglia, svolgendo nume-rosi impieghi: “Ho girato tutti i ristoranti del-la zona facendo il cameriere a Rapallo, Santa Margherita e San Michele. Mi conosceva-no tutti… ho perfi no fatto il detective per la Upim… controllavo i furti” – racconta. Nei primi anni in cui abita a Rapallo, Fran-cesco conosce sua moglie Stefania ma poi la perde di vista. Corona il suo sogno, diventa avvocato e dopo qualche anno, proprio grazie alla sua professione, ha l’occasione di rincon-trarla. “Scoppia la scintilla” ed è l’inizio di una “splendida storia d’amore” che porta alla nascita di “due stupendi bambini di cui sono molto orgoglioso: Francesco di sedici anni e Giulia di sei”, prosegue Errico.

La famiglia di Francesco“La mia famiglia è composta da brava gente, umile che mi ha sempre trasmesso alti valori morali e sociali e soprattutto un immenso rispetto per il lavoro”. Mamma e papà sono custodi di una villa a Santa Mar-gherita Ligure, alcuni dei fratelli (Angelo, Gianni e Rosaria) gestiscono con successo una pizzeria a Rapallo. Mariano è tornato a vivere a Napoli dove si è sposato e ha avuto dei fi gli “meravigliosi”.

Ma politicamente… come nasce Errico? Sin da quando frequentava il liceo scien-

tifico a Napoli, Francesco faceva parte del Fronte della Gioventù. Ha continua-to a coltivare la sua passione politica anche a Rapallo dove incomincia a fre-quentare “anche per cercare di inserirsi meglio nel nuovo contesto sociale” un gruppo di giovani della Democrazia Cri-stiana. L’impegno di Errico per la poli-tica si concentra soprattutto a partire dal 1995 quando, dopo la svolta di Fiuggi, ha costituito un circolo ambientale di Alleanza Nazionale, dal quale viene suc-cessivamente estromesso perché non era

d’accordo sulla scelta di un candidato. “Ho avuto diverse esperienze politiche di destra”, racconta. Oggi Francesco ha deciso di aderire al gruppo apartitico de “Il Gabbiano” ed è consigliere comunale. “Di questo circolo apprezzo soprattutto la democraticità e il forte rapporto di amicizia e rispetto che lega la maggior parte di noi. Ci riuniamo una volta alla settimana per discutere sulle interpel-lanze da presentare in Consiglio ed una volta al mese cerchiamo di organizzarci per mangiare tutti insieme”.

Come influisce la politica sul suo lavoro di professionista?L’avvocato confi da di essere riuscito - con estremo impegno - a coordinare la sua pro-fessione con l’impegno politico assunto. “Mi piace moltissimo il mio lavoro ma ormai la politica è parte della mia vita. Penso che cia-scun uomo sia artefi ce della propria fortuna! Svolgo con passione la professione e ho no-tato con piacere che, dopo l’uscita del nostro circolo dalla maggioranza, si è creato un ot-timo consenso intorno a me. Forse ho perso qualche cliente che non era d’accordo con le mie scelte politiche… ma poco male…”.

Ma quando non lavora e non fa politica cosa fa Errico?Francesco vanta un ottimo trascorso come rugbista, ma il suo amore è, come la maggior parte del popolo italiano, per il calcio: “Una partita a calcetto organizzata con alcuni ami-ci una volta alla settimana non manca mai!”. Il suo cuore è diviso tra le squadre del Genoa e del Napoli. Nel tempo libero frequenta inol-tre la compagnia teatrale “Il Serpente Tentat-tore” ed è un ottimo cuoco: “Mi diverto un sacco in cucina e mi piace organizzare delle cene con gli amici…. Il mio piatto preferito? Il risotto… preparato in qualunque modo ”.

Da “detective”ad avvocatoFrancesco Errico: guadagna i primi soldi sorvegliando i reparti di un centro commerciale. Oggi lo conosciamo

come consigliere comunale del Gabbiano, avvocato ma anche… rugbista, attore e abile cuoco, goloso… di risotti.

dal politico all’uomo36 dal politico all’uomo 37

Olga D’Acunzo

Tutti insieme in famiglia con la moglie Stefania e i figli Francesco e Giulia.

Il giorno del matrimonio con Stefania

Da giovane si divertiva a ballare con gli amici in compagnia di due belle fanciulle...

In macchina a New York

Da sempre amante dello sport l’avvocato Errico ci mostra qui il

suo fisico atletico

Francesco in una foto all’età di tre anni

cianti da un’incombenza abbastanza pesante dal punto di vista economico.In cambio abbiamo soltanto chiesto loro di in-centivare il più possibile le manifestazioni che si terranno durante il periodo natalizio, “pub-blicizzandole” di fronte ai cittadini e ai turisti.Inoltre abbiamo pensato di posizionare le luminarie non soltanto nel centro cittadi-no, come era stato fatto anche negli anni passati, ma anche nelle zone più “perife-riche”, donando anche a chi abita un po’ lontano dal centro la possibilità di vedere la propria via addobbata a festa.Chiaramente ciò non era possibile negli anni passati, quando l’Ascom poteva addobba-re solo quelle zone in cui un gran numero di commercianti aderivano all’iniziativa.Con il nostro intervento, invece, vogliamo portare le luminarie in tutta Rapallo, perchè

ogni zona deve essere abbellita e valorizzata.Il benefi cio di questa nostra iniziativa ricadrà non solo sui commercianti, ma su tutti gli abi-tanti e i turisti, che speriamo accorrano nume-rosi anche quest’anno.Le luminarie sono state accese già durante il ponte dell’Immacolata, come da accordi con la ditta Verdina: la società di Camogli che ha vinto la gara d’appalto indetta dal Comune qualche tempo fa.”

Il Comune, oltre a provvedere all’addobbo delle vie di Rapallo, si è proposto anche di offrire occasioni d’incontro ai cittadini: “La sera del 31 dicembre - prosegue Zerega - si terrà una festa di Capodanno in piazza, con musica, balli e con lo splendido incendio del castello: un modo insolito per accoglie-re il nuovo anno che arriva!”Ma il Natale è fatto anche di tradizioni: non mancherà, infatti la cerimonia del Confuoco, che si terrà presso l’Auditorium delle Clarisse, la mattina del 30 dicembre.La cerimonia è frutto di una tradizione tipi-camente ligure, che si ripete da molti anni in diverse città della regione, come ci spiega Umberto Ricci: “Il primo Confeugo di cui ab-biamo testimonianza risale al 1307, quando venne celebrato a Genova per la prima volta.Secondo la tradizione, una processione era soli-ta attraversare, durante il periodo natalizio, tutte le strade di Genova per poi fermarsi, guidata dall’abate, di fronte a Palazzo Ducale: insieme alla processione procedeva un carro, trainato da

speciale38 39

Rapallo in festa:eventi, tradizioni e naturalmente...regali!È tornato Natale, e anche i rapallesi si prepa-

rano ad accoglierlo di nuovo, con la scia di turisti che, come ogni anno, porterà con sè.Chi trascorrerà il tanto atteso 25 dicembre nella cittadina del Tigullio potrà godere di un ricco carnet di manifestazioni ed eventi pensati proprio per rallegrare il soggiorno dei turisti e le feste degli abitanti.Chi ama le canzoni tipiche di Natale potrà as-sistere, ad esempio, al tradizionale concerto che la banda comunale proporrà il 18 dicem-bre, o ancora, ad un concerto Gospel che si

terrà proprio la sera del Santo Natale, alle ore 21.00 al Teatro delle Clarisse.Ma sarà possibile respirare un’atmosfera ti-picamente natalizia non solo assistendo agli spettacoli, o recandosi al mercatino degli ar-tisti (che per tutto il mese si terrà in piazza Venezia), ma anche passeggiando semplice-mente per le vie di Rapallo, che quest’anno si arricchiranno di nuove decorazioni luminose.Per il primo anno, sarà il Comune a farsi carico delle spese di affi tto delle luminarie e dell’allaccio Enel, condizione che molti

abitanti delle città della riviera ci invidiano, come spiega l’assessore Arnaldo Zerega: “Quest’anno Rapallo sarà illuminata esclu-sivamente a carico del Comune: negli anni passati il Comune ha sempre partecipato, coprendo circa il 60% della spesa, accordan-dosi con l’Ascom della città per condividere l’impegno di illuminare e addobbare le vie.Questo Natale , invece, l’Amministrazione ha preferito farsi carico di tutta la spesa per l’af-fi tto degli addobbi e per l’allaccio con la socie-tà Enel: abbiamo voluto sollevare i commer-

Ilaria Nidasio

due buoi,contenente rametti d’alloro, mirto e residui di altre piante.Lo strano corteo si fermava sotto il palazzo attendendo che l’abate salisse nell’appar-tamento del doge (“u Duxe”), per scam-biarsi i doni con questo.La cerimonia coinvolgeva tutta la popo-lazione che si accalcava per raccogliere i residui d’alloro, che veniva fatto bruciare come segno di buon auspicio.La sera si teneva l’incontro tra il doge e il popolo genovese che, rappresentato dal-l’abate, gli rivolgeva le proprie critiche o i propri ringraziamenti per il lavoro svolto durante l’anno appena trascorso.Dopodichè insieme i due accendevano il fuo-co su cui veniva fatto bruciare l’alloro insieme ad altre piante: se il fumo saliva dritto allora l’anno seguente sarebbe stato profi cuo per la

città, se invece il fumo si fosse abbassato al suolo, il presagio sarebbe stato negativo.È stata trovata una testimonianza di un Confuoco avvenuto a Rapallo il 22 dicembre 1628: come nel resto della regione, anche nella cittadina del Tigullio,per motivi econo-mici, il confuego venne interrotto e sostituito dalla distribuzione di dolci e confetti.Solo nel 1651 la tradizione riprese vita”.A Rapallo la tradizione del Confuoco è sta-ta riscoperta dopo la guerra, grazie all’As-

sociazione Caruggio Drito: attualmente la cerimonia avviene con l’incontro tra il pre-sidente dell’Associazione, Angelo Romano Canessa (nelle vesti del governatore), il sin-daco Capurro e Don Lelio Roveta.Il governatore apre l’incontro dicendo al “duxe” quali sono le segnalazioni della cit-tadinanza, e augurandogli un anno profi cuo: il sindaco risponde, accettando le eventuali critiche o affermando ciò che di positivo è stato fatto per la città nell’ultimo anno.I due giungono quindi di fronte al braciere dove è posizionato l’alloro e il sindaco e il “go-vernatore” insieme appiccano il fuoco.Anticamente a Rapallo venivano anche spa-rati i mortaletti, che salutavano il doge al suo passaggio durante la processione.“Per fortuna - riprende Ricci - l’Associazio-ne Caroggio Drito, con il primo presidente Domenico Vicino, ha ripreso la tradizione: il mio unico rimpianto è dovuto al fatto che le scuole della città non partecipano a questo momento di gioia collettiva, in cui avviene l’incontro tra l’autorità civile e la cittadinanza: il “popolo”.Sarebbe utile, invece, che la popolazione scola-stica partecipasse alla cerimonia: sarebbe un modo interessante e divertente per conservare la nostra più grande risorsa: le tradizioni, che sono state perpetuate proprio grazie alla pas-sione delle generazioni che ci hanno preceduto e che speriamo possano durare per sempre”.

speciale40

eventi a Rapallo42 eventi a Rapallo43

La Scuola di Teatro dell’Odeon si pro-pone al pubblico con un’opera di An-

ton Cechov, ed i giovani attori diretti da Mario Forella si sono cimentati, per l’oc-casione, con un testo impegnativo : “Le Tre sorelle”. L’opera è uno dei capolavori cechoviani che, attraverso la vicenda del-le tre protagoniste, ci presenta personaggi che affi dano la loro angoscia ed il rim-pianto per il passato alla indeterminatezza del ricordo, che assume quasi le dimen-sioni del vagheggiamento. Si tratta di una opera teatrale in quattro atti. Olga, Masha, e Irina Prozorov vivono da sole dopo la morte del padre. Ognuna delle tre donne ha le proprie frustrazioni e non riesce a comunicare con le altre. In questo con-testo si inquadrano e sviluppano toccanti storie d’amore e di passione. “Tre sorelle” fu l’opera per mezzo della quale l’autore consolidò defi nitivamente la propria fama in tutta Europa. Lo spettacolo. L’appun-tamento è sabato 17 alle ore 21 all’Audi-torium delle Clarisse. L’ingresso è libero, saranno raccolte offerte volontarie per il Banco Alimentare del Centro Odeon di Chiavari.

Teatro: tre sorelle...in prosa

L’Associazione “La Rossignol” ha organizzato per il 23 dicembre un

suggestivo spettacolo in costume, in grado di offrire al pubblico la veridici-tà e la bellezza del Medioevo attraverso differenti forme di intrattenimento. Il gruppo, composto da ricercatori ed arti-sti polivalenti, si esibirà nel centro stori-co di Rapallo con spettacoli, animazio-ni, concerti e rievocazioni storiche.Tutte le esibizioni sono presentate in costume ed eseguite con stili e stru-menti d’epoca.L’evento riveste un aspetto spettacola-re, frutto di un minuzioso lavoro di stu-dio e di un’intensa attività artistica che ha portato il gruppo ad esibirsi in Italia, Ungheria, Austria, Svizzera, Francia, Germania, Israele, Tunisia, Algeria, con numerosissimi concerti e spettacoli in rassegne di gran prestigio.L’Associazione culturale, infatti, nasce con l’obbiettivo di diffondere la danza e la musica del Rinascimento Italiano. A tal fine, gli artisti hanno eseguito ne-gli anni un intenso studio delle fonti delle culture medioevali e rinascimen-

tali, correlato da indagini storiche, musicologiche, organologiche ed ico-nografiche.Ogni esibizione viene organizzata pro-ponendo un’ottima commistione tra l’ambiente e gli artisti cercando di ri-proporre con piacevolezza un repertorio antico ed originale.L’appuntamento è per mercoledì 21 e venerdì 23 nel centro storico.

Il Rinascimento rivive a Rapallo

Gli eventi organizzati in occasione del Natale propongono l’esibi-zione di un gruppo Folk: “Le Picotage”, che propone musiche tra-dizionali francesi. Gli artisti si avvalgono per le loro esibizioni di strumenti storici quali ghironda, organetto diatonico, le cornamuse che accompagnano dolci melodie dedicate ai Noel, cioè i Canti di Natale provenienti da svariate parti della Francia. Ma qual è l’origine storica di tali canti? Sin dal XVI secolo i Noels venivano defi niti “canti di questua”. Queste canzoni, il cui testo spesso era ricavato dai Vangeli apocrifi , celebravano la Natività con molta fantasia e spesso venivano cantati su melodie molto diffuse di chansons a boire, di complaintes, di ballate, ed anche su musiche a ballo.Secondo antiche legende, i cantatori di Noels erano giovani ragazzi che giravano di casa in casa i giorni del 24 e 25 dicembre cantan-do ogni giorno una melodia diversa in cambio di qualche moneta o ceppo di legno per il camino. L’appuntamento è mercoledì 28 con lo spettacolo itinerante pomeridiano nel centro storico.

Un Natale folkloristico

Pittori al CastelloAncora sino a domenica 11 dicembre sarà visitabile presso l’Antico Castello sul mare la mostra del pittore Edgardo Rossano. L’artista, originario di Vercelli, ha vissu-to a Rapallo dal 1925 fi no alla morte, nel 1972. Molto apprezzato in tutta Italia, ha attraversato con uno stile personale le epo-che dei macchiaioli e dei divisionisti. Ha dedicato la propria attività soprattutto ai paesaggi marini ed alpini, che sono esposti in gran numero nelle sale del Castello. La mostra “Luce, colore, verità” (i tre elemen-ti essenziali della sua pittura hanno dato il titolo all’esposizione) è visitabile dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30. A seguire, sarà allestita per il periodo natalizio la mostra di un altro pittore del Novecento: Carlo Piterà.

Nel Vangelo di Matteo si narra della ve-nuta dall’oriente di tre regali personaggi che, guidati da una misteriosa cometa, giungono presso il Divino Bambino. Attraverso le suggestive immagini che alcuni grandi pittori hanno dedicato a questo toccante episodio, sarete con-dotti a ripercorrere le antiche strade alla

ricerca di nuove risposte. Germana Ac-corsi Verdi, studiosa di antiche culture e di lingue ormai scomparse, ha indagato su questa affascinante tematica e condi-viderà con le perone interessate i risul-tate della sua ricerca. 6 gennaio ore 16,30 presso la nuova accademia di via Venezia 14/3 ingresso libero per info 3292161651.

In viaggio con i Re Magi

Calendario Dicembrecalendario eventi 45

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10 Decimo festival nazionale di musica tradizionale e dei trallallero – La Rionda, poesie e canti risorgimentali: Auditorium delle Clarisse, ore 21.16 Spettacolo teatrale a cura dell’Associazione Anffas di Villa Gimelli – Auditorium delle Clarisse, ore 2117 Piccola stagione di prosa - “Tre sorelle” di Anton Cechov. Regia di Mario Forella – Auditorium delle Clarisse, ore 2118 Mercatino “Il Tarlo”, tradizionale rassegna di antiquariato, nel centro storico a partire dalle 9.20 Premio Città di Rapallo con premiazione del cantante Michele – Auditorium delle Clarisse, ore 21.21 Concerto gospel a cura dell’Associazione Culturale Corelli – Teatro Auditorium delle Clarisse, ore 2124 Artisti di strada – sfi late e spettacoli di artisti per le vie del centro cittadino. A partire dalle 1526 Concerto lirico – evento organizzato da e per la Croce Bianca Rapallese – Auditorium delle Clarisse, ore 17.29 Serata danzante con l’orhcestra di Pietro Galassi a cura del Comitato Festeggiamenti Montepegli 2000. Casa della Gioventù30 artisti di strada – spettacolo conclusivo con giochi di fuoco ed effetti pirotecnici – centro storico, dalle 15. 30 Confuoco – Teatro Auditorium delle Clarisse – ore 1031 Capodanno in piazza con spettacolo pirotecnico, nel centro storico3130

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musica44

Nessuno è profeta in patria, ma Ame-deo Solimano lo sta, fi nalmente, di-

ventando. Infatti, l’artista rapallese ha scelto una presentazione in grande stile per il suo ultimo album “Luce Magica”. Ha infatti eseguito i brani del cd in una grande serata all’Hotel Miramare di Santa Margherita, presenti molte personalità del mondo economico, culturale e della poli-tica. Tra questi, gli onorevoli Angelo Bot-tino e Gabriella Mondello, i consiglieri regionali Gino Garibaldi e Franco Rocca, Armando Ezio Capurro e Silvano Mele, sindaco e vice sindaco di Rapallo. Accanto ai brani dell’ultimo album, la scaletta ha contemplato vecchi successi commerciali e pezzi tradizionali della musica italiana cam-pionati secondo lo stile dell’artista. Come di consueto, nelle esibizioni dal vivo del musi-cista rapallese, lo spettacolo è vissuto sulla coesistenza di musica ed immagini: un gran-de schermo alle spalle di Solimano proiettava le immagini che facevano da sfondo ai suoni prodotti dalla tastiera. Di grande effetto, in questo senso, è stata l’esecuzione del brano

“Piccola Cattedrale”, integrato dalle immagi-ni di molte chiese della zona del Tigullio, tra le più belle, suggestive o dimenticate. Quanto allo stile di composizione, la musica di Soli-mano vive sulla convivenza della tastiera dal vivo con i suoni campionati, in un digitale che sembra far vivere insieme tante orchestre, ma che soprattutto svela tutte le potenzialità di calore che il pubblico non si aspetta dalla più tecnica ed artefatta tra le forme mu-sicali. L’incontro tra musica ed immagini esalta proprio le potenzialità di una produzio-ne che cerca di dialogare con l’intimo dell’ascoltatore. “La mia è una musica adat-ta a raccontare storie, direi, impropriamente, narrativa - dice Solimano -. Nasce artisticamente dalla passio-ne per le colonne sonore e tecnicamente dall’uso quasi esasperato di effetti speciali che creano atmosfere parti-

colari. In particolare, nell’ultimo cd, ho uti-lizzato gli ultimi ritrovati in materia di regi-strazione dal vivo di suoni che vengono poi digitalizzati e assemblati”.C’è un altro aspetto delle esibizioni dal vivo di Solimano che non può essere tralasciato, essendone elemento fondamentale: la so-lidarietà. Negli ultimi anni, il musicista ha riempito due volte la enorme sala del Cante-ro, devolvendo per intero l’incasso al Gaslini ed al Villaggio del Ragazzo di San Salvatore. Questa volta, la “Luce Magica” ha illuminato le tante iniziative di solidarietà portate avanti quotidianamente dalla Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo, cui gli ospi-ti della serata hanno devoluto un contributo volontario. Il parroco don Lelio Roveta si è premurato di illustrarne la destinazione, dalla mensa dei poveri alla San Vincenzo.

Una luce magica sul TigullioL’artista rapallese Amedeo Solimano ha presentato il suo ultimo cd: tecnologia, musica, immagini e solidarietà

enogastronomia 47“Le mie ricetteper il Pranzo di Natale”

Ingredienti per 4 persone

Filetto di manzo 800 gr.Funghi porcini 400 gr.Fontina 200 gr.Tuorli 2Burro 200 gr.Latte 1 bicchiereFarina 2 cucchiaiSenape in polvere 1 cucchiaioOlio d’olivaAglioRosmarinoPrezzemoloSalePepe

Filetto alla fonduta e funghi

Torta al limone

Ingredienti per 4 persone

Pasta sfoglia 1 confezioneRicotta 250 gr.Zucchero 200 gr.Limoni non trattati 3Burro 50 gr.Mandorle in polvere 50 gr.Uova 2Zucchero a velo

Preparazione:

Tagliare la fontina a pezzetti, met-terla a bagno nel latte e lasciarla a macerare. Pulire i funghi e rosolarli in padella con aglio e olio. Dopo 10 minuti salare, pepare e aggiungere il prezzemolo tritato. Passare il pezzo di filetto nella farina (alla quale va mescolata la senape) e farlo rosolare in padella con olio e rosmarino. Sa-lare, pepare e cuocere per 20 minuti circa. Coprire e tenere al caldo.Mettere la fontina e il latte in un pento-lino, fare sciogliere e quando sarà ben cremoso togliere dal fuoco ed aggiun-gere i tuorli ed il burro.Tagliare il fi letto a fette, metterlo nei piatti con i funghi e la fonduta.

Preparazione:

Foderare una tortiera con la pasta. Lavare ed asciu-gare i limoni, togliere la scorza e spremerli. Tagliare la scorza a listarelle, metterle in un pentolino coper-to d’acqua e far bollire per 1 minuto. Sgocciolarle bene ed asciugarle con lo scottex. Montare le uova con lo zucchero. Aggiungere metà delle scorze di limone, le mandorle, la ricotta, il succo di limoni; amalgamare bene il tutto e mettere l’impasto nella tortiera precedentemente preparata. Ricoprire con le scorze di limone rimaste e cuocere in forno caldo per circa 35 minuti. A fi ne cottura far raffreddare il dolce e cospargelo di zucchero a velo.

Paola Molfino

“La cucina per me è una passione, cerco ricette semplici ma che abbiano la capacità di trasmettere i sapori nel migliore dei modi”

Menù di Natale

Involtini bresaola e caprino

Tortine al salmone

Crostini con paté di tonno

Cappon magro

Tortellini panna prosciutto piselli

Filetto alla fonduta e funghi

Verdurine al burro

Torta al limone

Dolci natalizi

Il Rapallo tra i grandi del pallone Quella sera non c’era Alena Seredova.

La modella era ammalata e non ave-va potuto essere presente negli studi Rai di Milano. Qualcuno, scherzando, appresa la notizia, ha anche abbozzato una fuga. Ma, alla fine, tutto il Rapallo Ruentes ha fatto passerella alla Domenica Sportiva. La po-polare trasmissione di Rai Due condotta da Marco Marzocchi ha così ospitato per la seconda volta nella storia il Rapallo. Solo la Ruentes del grande presidente Bogliar-di, infatti, aveva avuto l’onore di sedere nel salotto buono del calcio nazionale. Da allora sono passati circa quarant’anni: il Rapallo presenziò alla Domenica Sportiva perché, a cinque giornate dalla conclusio-ne del campionato, era l’unica società pro-fessionistica (la Ruentes allora era in serie C) a non avere ancora perso. Per questo i bianconeri, che poi nelle giornate succes-sive ebbero un “misterioso” tracollo, erano saliti alla ribalta delle cronache sportive italiane. Oggi la situazione è differente. La categoria non è più la stessa, ma il Rapallo, nobile decaduta del calcio dilettantistico, ha voglia di crescere. Ed è stato questo (insieme a buoni uffici di Roberto Murgi-ta che, oltre per i gol, è ricordato a livello nazionale per le sue doti umane) l’aggan-cio di cronaca che ha indotto gli autori

del programma a ospitare i bianconeri. A dirla tutta per Marco Bracco e compagni non c’è stato molto spazio. Ma, purtrop-po, la sera non è apparsa nemmeno tanto felice. Mentre a “Controcampo” Sandro Piccinini rispondeva alle esternazioni di qualche ora prima di Paolo Bonolis, la Rai era impegnata in una querelle con Adriano Galliani colpevole, per vicende legate ai diritti televisivi, di aver vietato ad alcuni giocatori del Milan di prendere parte alla trasmissione. In tale contesto lo spazio è stato risicato, ma la passerella nazionale ha avuto, comunque, i propri benefici. Nei giorni seguenti Sergio Rossi, infatti, ha ricevuto molte telefonate da parte di diri-genti di squadre professionistiche con cui il direttore generale ruentino ha allacciato rapporti. Altri, invece, hanno preso infor-mazioni sulla società e sui suoi progetti: “Ad essere sinceri la nostra è stata solo una sorta di piacevole gita – spiega Rossi – e poi vorrei precisare che noi avvertiva-mo anche il desiderio di rappresentare non solo la nostra società, ma anche la città. Non so quando il Rapallo tornerà in una trasmissione televisiva del genere, ma, co-munque, siamo contenti di essere riusciti a raggiungere questo piccolo risultato e aver vissuto un’esperienza diversa dal solito”.

Christian Saviotti, classe 1977, ormai da sette anni milita nelle fi la del Grf

Rapallo e nel corso delle stagioni si è meritato la fi ducia di dirigenza, allenato-re e compagni di squadra, diventandone così il capitano: “Essere capitano vuol dire guidare i propri compagni sul cam-po e far sentire la propria presenza sia nei momenti di gioia che in quelli meno belli, ma mi ritengo uguale agli altri e loro lo sanno”. La sua carriera inizia nel Bogliasco, per proseguire nel Rapallo Ruentes, squadra che gli ha dato la pos-sibilità di farsi notare dal Milan, così a 15 anni il giovanissimo Christian fa le valige e si trasferisce nella capitale lom-barda per poter provare un’avventura

diversa da quelle di tutti i suoi coetanei compagni di giochi. “Fu un esperienza importante e diffi cilmente dimenticabi-le, anche se non andò forse nel modo giusto. A quell’età è diffi cile ambien-tarsi ed io non sono mai riuscito a far-lo completamente, rimane comunque la soddisfazione di aver giocato assieme a giocatori come Coco ed aver affrontato Buffon e Totti”. Dopo un anno il ritorno al Rapallo Ruentes, dove gioca tre anni calcando i campi di Eccellenza e Inter-regionale. Successivamente il defi nitivo passaggio al Grf Rapallo, sette anni in-tensi dove ha conosciuto vittorie impor-tanti e sconfi tte brucianti, dove ha ritro-vato gli amici di sempre, Luca Cardinali e Daniele Malmusi e dove è diventato capitano di un gruppo unito e compat-to: “Sono felicissimo di essere qui al Grf perché la società è seria e sana e ho la possibilità di giocare con compagni di squadra che considero amici leali sia sul

campo che fuori, senza dimenticare che Peppo Gulino, è un allenatore preparato ma prima ancora un uomo eccezionale sotto il profi lo umano che a tutti noi ha insegnato ad essere degli uomini”.

Ha aspettato: non ha avuto quella fretta che può anche essere cattiva consigliera. Ha valutato le proposte che gli sono state offerte. Magari le ha anche rifiutate, ma è stato ad ascoltare tutti. Perché, comunque, “andare a paralare con chi ti vuole proporre un lavoro è un segnale di educazione”. Alla fine Mauro Car-magnola ha scelto di ricominciare la sua avventura di allenatore da Genova, nella Castellese, campio-nato di Promozione girone A. Meno male, verrebbe da dire. Perché personaggi come lui quando non ci sono mancano. Per le capacità tecniche, ma anche per la sua sim-patia ricca di saggezza. Frasi cele-bri come quella dei “salami che si controllano a febbraio” per indica-re che le squadre vanno valutate a Carnevale. Carmagnola, il “corpu-lento”, è tornato. Peccato non nel levante. Ma per il momento va bene anche così. Coraggio, si ricomincia confidando nei gol di un altro ruen-tino come Mimmo Cacciapuoti e nella fedeltà del “secondo” Ricky Mele. L’obiettivo è far rimanere la Castellese in Promozione. L’impre-sa non è impossibile.

GRF: un capitano con il pedigree

Il mese scorso ha abbattuto il muro del-le settanta reti con la maglia della sua

squadra. Ma Alberto Mortola, bomber del Borgo Rapallo, guarda già a obiettivi futuri: “Si tratta di un buon bottino - af-ferma – ma io vorrei fare meglio. Mi pia-cerebbe arrivare a siglare un centinaio di reti. Non so ancora come festeggerò, ma questo è il traguardo che mi sono dato”. E il Borgo Rapallo non vuole certo chiedere al suo bomber di fermarsi. Anzi, attraver-so i suoi gol (e a quelli delle altre valide punte Luca Malerba e Andrea Lorenzini) i rossoblu confi dano di ritagliarsi un posto privilegiato nel campionato di Terza ca-tegoria: “Le mie favorite sono Moconesi e Segesta – dice Mortola – entrambe mi sembrano squadre di un certo spessore. Però noi non ci nascondiamo: vogliamo cercare di fare il meglio possibile. Sareb-

be bello, almeno, riuscire a centrare i play off”. Intanto Mortola negli ultimi mesi ha fatto parlare di sé anche per il libro scritto sul calcio a Rapallo dal 1998 ad oggi. Il racconto semiserio appare molto originale e con spunti ironici di un certo spessore. Ma in alcune parti Alberto non si è rispar-miato su giudizi personali e storie legate alla “vox populi” tanto che si era parlato anche di denunce: “Non volevo offendere nessuno – dice il bomber – mi spiace se qualcuno ci è rimasto male”. Per la cro-naca Mortola sta scrivendo un altro libro questa volta sugli scacchi, altra sua pas-sione. In attesa che questo veda le stampe nelle edicole e nelle librerie del centro è in vendita la “Storia semiseria del calcio a Rapallo dal 1998 ad oggi” che, con Natale alle porte, potrebbe anche rappresentare un regalo tutto rapallino.

Di corsa versoi cento gol Alberto Mortola, bomber del Borgo Rapallo, ha raggiunto il mese scorso le settanta marcature con la maglia rossoblu. Ma guarda già a obiettivi futuri. Mentre in città il suo libro fa discutere.

CARMAGNOLA torna in pista

calcio48 calcio49

Italo Vallebella

La squadra ruentina è stata ospite alla “Domenica

Sportiva”: non accadeva da quasi quarant’anni. “È

stata un’esperienza simpatica – racconta il direttore generale

Sergio Rossi – il giorno dopo ho ricevuto molte telefonate

da parte di dirigenti di squadre professionistiche con i quali

collaboriamo”

Italo Vallebella

Il giovane centravanti Lorenzo Olmo contro il Bogliasco ‘76

Il dg del Rapallo Sergio Rossi

Ricevitoria n. 1147di Badaracco Fabio

Via Mameli 404 - Rapallo(GE)

Sponsor ufficialeSettore Giovanile

Rapallo Ruentes 1914

Enrico Passoni

Christian Saviotti il capitano con passati prestigiosi al fianco di Coco sfidando Totti e Buffon

Quest’anno la Befana per i bambini della leva 1996 scenderà sul nuo-

vissimo campo Macera e lo farà, anziché con le solite calze rotte, con gli scarpini da calcio, come quelli che indosseranno i “pulcini” di Rapallo Ruentes, Juven-tus, Genoa, Spezia Calcio, Cremonese, Athletic Club, Entella e Sestrese. Queste infatti sono le otto società che il 5 e il 6 gennaio parteciperanno al primo Tor-neo Giovanile “Angelo Pessina”, dedi-cato alla memoria del grande calciatore del Rapallo Ruentes che negli anni ses-santa fece vedere cose meravigliose sui campi di serie C portando il nome del Rapallo Ruentes fi no in Spagna sul ter-reno di gioco del Santiago Bernabeu.“Questo sarà un evento per il mondo del calcio giovanile rapallese che vorrei di-ventasse negli anni una consuetudine – sottolinea Sergio Rossi, Direttore Gene-rale del Rapallo – perché questi giovani calciatori sono il futuro di uno sport che a volte sta dimenticando si essere tale, ma che vogliamo rimanga sempre l’im-magine del sano divertimento”.La formula del torneo sarà quella di due gironi a quattro squadre e al termine delle gare di qualifi cazione avverranno gli accoppiamenti per le semifi nali e la fi nalissima.

Presenzierà eccezionalmente alla manifestazione Fabio Capello, at-tuale tecnico della Juventus, a di-mostrazione di come certe persone amano questo sport soprattutto in ambito giovanile e che vogliono regalare a questi bambini il miglior futuro sia calcistico che non, perchè il mondo ha bisogno di loro e della gioia che posso infondere vedendoli calciare un pallone.

I pulcini del Rapallo e il grande calcioCi sarà anche Fabio Capello al Torneo “Angelo Pessina”, in una giornata che unirà la sensibilità e lo sport che tutta l’Italia ama

Da quest’anno il settore giovanile del Grf Rapallo ha assunto un organizzazione societaria diffe-

rente da quella della scorsa stagione. Infatti, seppur sotto lo stesso nome comune, si sono trovate a col-laborare diverse persone che, sotto il profi lo orga-nizzativo, economico e tecnico, gestiranno le varie leve e i vari settori. Il gruppo societario è formato da Di Stefano, Taormina, Arata, Macchiavello, Orsini, Bernardi, Ferretti, Malinconico, Rossi, Chichizzola e Gardella e coadiuvato da tre collaboratori esterni, nell’area tecnica Gabrielli, in quella organizzativa Sartelli e per le manifestazioni, come il recente Tor-neo Limonta, Morbioni. Tutto questo è stato voluto da Walter Di Carlo che ha sempre avuto a cuore i giovani e sempre si è battuto per dar loro il meglio nel settore calcistico a Rapallo.

Tutti gli uomini del GRF

Il settore giovanile del Rapallo Ruentes sta diventan-do sempre più all’avanguardia e ogni anno si fan-

no passi da giganti per regalare le migliori strutture ai giovanissimi della nostra città. Da quest’anno la guida tecnico organizzativa è stata affi data a due persone dif-ferenti, saranno infatti Angelo Piccardo e Pierangelo Saettone a dividersi le varie leve, il primo seguirà il settore giovanile comprendente le categorie “Giova-nissimi” e “Allievi” per i nati dall’89 al ’92, il secondo invece curerà la scuola calcio che incorpora gli “Esor-dienti” leve ’93 e ’94, i “Pulcini” ’95 ’96 e ’97 e i “Pic-coli Amici” con i bambini nati negli anni ‘98 e ’99. Proprio in questi giorni sta nascendo una collaborazio-ne che porterà il settore giovanile del Rapallo Ruentes a fare l’ennesimo salto di qualità, infatti Sergio Rossi ha preso accordi con la Cremonese Calcio nota nel-l’ambiente per la serietà in ambito giovanile.

Rapallo-Cremonese:un nuovo tandem per i giovani ruentini

calcio giovanile 51

Nuova organizzazione societaria e lavoro di squadra per le giovanili

Enrico Passoni

Sponsor Ufficiali:Ristorante - Pizzeria

Natale 2005 Buo-Natale 2005 Buo-

Vieni a trovarciVieni a trovarci

“Divertirsi e mantenere la voglia che ci stiamo mettendo fi no ad ora, questo è quel-

lo che mi aspetto in questa stagione, tutto quello che arriverà in più sarà il benvenu-to”. Queste sono le parole di Chicco Co-vre, capitano e anima del S. Ambrogio Cal-cio a 5, che sottolinea il vero spirito dello sport in generale e nello specifi co quello della sua squadra. In panchina quest’anno siederà Valentino Leporatti, che assieme a Luca Brizzi, Andrea Maiori e Mimmo Sca-glione, rappresenta la novità in rosa. “Sono contentissimo di questo gruppo – commen-ta il mister – perché stiamo lavorando bene e lo stiamo facendo tutti assieme ed è que-sto che voglio veramente”.

sportcalcio a 5 53

Quest’anno il presidente Maurizio Parrino ha voluto fare le cose in grande per il suo Rapallo Calcio a 5. Infatti, dopo l’impor-tante acquisto del bomber Andrea Mar-chese e di alcuni giovani promettenti, ha voluto presentare la squadra alla stampa e ai propri tifosi in una cerimonia sobria ma dalla cornice sofi sticata, nella sala del con-siglio comunale, grazie al patrocinio della città di Rapallo e con un moderatore d’ec-cezione, Sandro Sansò, noto giornalista e scrittore rapallase e tifosissimo dei ragaz-zi del bar Nazionale. Ma le novità non si sono fermate qui: infatti, dopo aver fatto le cose in grande fuori dal campo, il Rapallo

ha conquistato, sul nuovissimo terreno di gioco del campo Macera, l’accesso alla fi -nalissima della Coppa Italia, battendo i cu-gini della Tigullio Calcio a 5 in un doppio confronto equilibratissimo che ha portato le due compagini a contendersi la vittoria fi no ai calci di rigore, dove le prodezze del portiere Francesco Giucastro hanno fatto la differenza. In campionato invece, Airo-la e compagni hanno iniziato con il freno a mano tirato racimolando meno punti di quelli che avrebbero meritato, ma la cosa preoccupa relativamente, perché con una dirigenza e un gruppo così affi atato i risul-tati non tarderanno ad arrivare.

Rapallo finalista in Coppa Italia

Operazione sorpasso riuscita. Alla quinta giornata del girone di andata, Tigullio C5 ha messo tutti in riga conquistando la vetta della classifi ca, complice anche il turno di riposo del Via San Vincenzo, l’avversaria più ostica per la promozione in serie B. “Non ci nascondiamo – dice il giocatore Andrea Ottolino – vogliamo la serie cadetta, vogliamo misurarci con squadre di livello nazionale. Siamo, a mio avviso, una grande squadra con un buon gruppo ed alcuni individualità d’eccezione, una su tutte Fabio Maranzana”. Proprio con Maranzana, Ottolino ha condiviso stagioni importanti nelle file del San Lorenzo: “Un’esperienza stupenda che spero di ripetere con la maglia del Tigullio e con i tanti amici che ho in questa squadra”.

Tigullio, è primato IL SANT’AMBROGIO SI DIVERTE MOLTO

“Obiettivo serie B”: parola di Christian Ol-cese. Il Grf Rapallo, versione 2005-2006, non si nasconde: “Il volere della società è quel-lo di tentare il salto di categoria – spiega il giocatore rapallese -. Questo campionato è molto più equilibrato rispetto a quello dello scorso anno. Almeno sei squadre sono partite con l’obiettivo della serie B. Oltre al Grf, le squadre maggiormente accreditate alla pro-mozione sono, a mio avviso, il Tigullio C5, che può contare su cinque giocatori di classe ed esperienza, il Rapallo C5 e il Via San Vin-cenzo, protagonista del primo scorcio di sta-gione”. Proprio contro il Via San Vincenzo, i rapallesi allenati da Davide Canessa hanno dimostrato di essere una delle pretendenti alla vittoria fi nale: “Abbiamo affrontato i genovesi alla quarta giornata e loro erano a punteggio pieno – racconta Olcese -. Però quel sabato il Grf Rapallo ha veramente fatto la voce gros-sa e con una prestazione maiuscola abbiamo espugnato il loro campo”. La stagione dei ra-pallesi non era iniziata nel migliore dei modi: “Pronti via e siamo subito stati eliminati dal-

la Coppa Italia – chiude -. La squadra è com-petitiva ed ha saputo reagire bene. Il ritorno di Maiori, le conferme di Ventura e Mazzoni e gli innesti di Verterano e Ponchielli hanno alzato il tasso tecnico, senza dimenticare la bravura di Davide Canessa, un tecnico che sa insegnare e fare gruppo”.

GRF 2006: sognare non è proibito

Enrico Passoni

La presentazione della squadra alla stampa durante la cerimonia avvenuta nella sala del consiglio

comunale di Rapallo.

Enrico Passoni

Gabriele Ingraffia

Il sogno della nazionale, il mitico Settero-sa, si è avverato per altre due rapallesi che

promettono di essere, tra l’altro, future pro-tagoniste nel Traslochi Buscaglia/Benazzi Rapallo che da gennaio prenderà parte al campionato di serie A/2 con l’obiettivo di vincerlo. Si tratta di Viola Vettorello, classe 1987, e Arianna Garibotti, classe 1989: due giovanissime che Mauro Maugeri ha scelto per aprire il nuovo corso della sua naziona-le di pallanuoto: “Non ce lo aspettavamo – raccontano all’unisono le due giocatrici di Mario Sinatra – è stata un’esperienza molto bella: speriamo di poterla rivivere nuovamente”. Con loro c’era anche il neo direttore sportivo del Rapallo Cristiana Conti che fa parte dello staff di questa nuo-va nazionale: “La sua presenza ci ha dato

una maggiore tranquillità soprattutto per quello che riguarda l’inserimento in un ambiente per noi nuovo – racconta Arianna Garibotti – comunque anche le altre ra-gazze mi sono trovata molto bene”. Viola Vettorello, invece, sottolinea l’importanza di un’esperienza di questo tipo: “Sul pia-

no tecnico la differenze rispetto alla A/2 è evidente – dice – la presenza però di por-terei preparati ed esperti è stata per me un ausilio importante soprattutto per quello che riguarda i consigli che ho ricevuto du-rante le varie partite di allenamento che abbiamo sostenuto”.

Il Rapallo regala altri due gioielli al “setterosa”Viola Vettorello e Arianna

Garibotti hanno fatto parte del gruppo di atlete convocate

per il nuovo corso di Mauro Maugeri: “Esperienza positiva:

speriamo di ripeterla”

Una prima squadra di pallanuoto femminile come fi ore all’oc-chiello, con un settore maschile e giovanile da far crescere il

più rapidamente possibile, senza trascurare il nuoto che già tante soddisfazioni ha regalato negli ultimi anni. Così si potrebbe con-densare, in pochissime righe, il programma prefi ssato dal nuovo corso della Rapallo Nuoto. Nuovo corso che si identifi ca in un ver-tice dirigenziale rinnovato, a cominciare dalla carica di presidente, che dall’autunno di quest’anno è passata nelle mani di Raffaele Viani, già vice del numero uno uscente Edgardo Gorrino. Viani tiene in particolar modo a sottolineare un aspetto: “La Rapallo Nuoto può contare su più settori, tutti vanno preservati in egual misura, anche perché un settore non è un’entità astratta, è costi-tuito da persone, in particolar modo da ragazzi”. Entrando nello specifi co, quali gli obiettivi? “Nella pallanuoto femminile non possiamo nasconderci, abbiamo effettuato investimenti importanti e puntiamo alla promozione in A1, il settore maschile può essere rilanciato da tecnici validissimi come Stefano Crovetto e Luigi Boldrini, affi ancati da dirigenti capaci quali Alessandro Martini e Stefano Anesini; nel nuoto possiamo fare ancora meglio, con il confermato tecnico Angelo Angiollieri e l’ingaggio del nazio-nale di fondo Alessandro Rivellini, che sarà tesserato per noi da gennaio. Punteremo parecchio anche sui master, tanto è vero che anch’essi saranno seguiti in prima persona da Angiollieri”.

Viani: “Ecco il mio Rapallo”

Nella metà del mese di novembre si è tenuto a Genova il trentaduesimo trofeo internazionale “Nico Sapio”, al

quale, come ogni anno hanno, partecipato molti degli atle-ti della Rapallo Nuoto alla ricerca di continui miglioramenti cronometrici. “È stato un successo – commenta soddisfatto Raffaele Viani, neo presidente della Rapallo Nuoto – tutti i ventisette ragazzi che anno preso parte alle gare hanno ot-tenuto dei miglioramenti individuali di rilievo, nonostante i tempi limite molto severi”. Da sottolineare l’ottima prova di Valentina Olivari, che ha centrato la fi nale dei cento metri rana, sfi orando poi il podio con il tempo di 1’,18, 36” . Bene anche Matteo Viani che nella fi nalissima dei cento metri far-falla, ha combattuto fi no all’ultima bracciata per aggiudicarsi una medaglia, sfumata per una manciata di decimi di secondo, ma facendo registrare comunque l’ottimo tempo di 1’, 00, 49”. Degni di nota anche le prove individuali di Adriana Simeo-ne, medaglia d’argento nei 50 metri dorso e di Giulia Conelli quinta nei cinquanta metri delfi no e ottava nei cinquanta metri rana. “Siamo davvero rimasti soddisfatti – prosegue Viani – perché il nostro vivaio sta crescendo nel modo giusto”. Dello stesso avviso sono stati i due allenatori Angiollieri e Baraldo, che vedono in questi ragazzi un grande futuro.

IL NUOTO È GIÀ IN CRESCITA

pallanuoto54 pallanuoto - nuoto 55

Italo Vallebella

Da sinistra Viola Vettorello e Arianna Garibotti

Il nuovo numero uno del sodalizio gialloblù illustra nel dettaglio programmi e progetti alla base del suo mandato di presidenzaAndrea Ferro

Importanti risultati individuali dei ragazzi della Rapallo Nuoto nel 32° torneo internazionale” Nico Sapio”

Enrico Passoni

basket - pallavolo56 fantadilettanti 57L’Alcione Rapallo si veste di rosa

Questa edizione 2005-2006 non la si può certo defi nire una stagione come tutte

le altre per l’Alcione Basket Rapallo. Ricor-rono, infatti, due anniversari assai signifi ca-

tivi: il trentennale di fondazione e il venten-nale dalla scomparsa dell’indimenticabile Marco Orio, atleta di altissimo livello, fi -glio del presidente Franco, al timone della società da quando è stata creata. In conco-mitanza con queste importanti ricorrenze il sodalizio gialloverde, oltre ad attrezzare una prima squadra maschile di tutto rispetto, ha voluto riproporre dopo tanto tempo – per l’esattezza diciotto anni – anche una prima squadra femminile, iscritta al campionato di serie B regionale, sotto la guida dei tecnici Riccardo Gaiaschi e Stefano Vasquez. Un team composto per buona parte da giocatrici giovanissime, svezzate dal vivaio rapallese che, anche nell’ambito del basket rosa, è ri-sultato negli ultimi anni particolarmente at-tivo. Il gruppo è integrato da un manipolo di cestiste più esperte, alcune delle quali pro-venienti dalla Polysport Lavagna, con cui l’Alcione Rapallo ha instaurato un rapporto di collaborazione. Il Rapallo disputa il tor-neo di B regionale sotto la denominazione di Riabitat Liguria, partner di questa nuova, affascinante, avventura.

Obiettivi e ambizioni delle prime squadre rapallesi, femminili e ma-schili, che hanno dato il via alla nuova stagione pallavolistica

L’avventura è appena iniziata, parlare di traguardi sarebbe obiettivamente prematuro, ma una cosa è certa: le ragazze e i ragazzi del volley targato Rapallo promettono di regalare emozioni nel corso di una stagione, che ha da poco preso il via, e che si preannuncia lunga e combattuta. Punta di diamante, come di consueto, la prima squadra femminile, artefi ce di un avvio sprint nel campionato nazionale di serie B2 femminile. Sognare non è dunque proibito dalla parti della Casa della Gioventù? La risposta, come sempre, spetta al campo, unico giudice inappellabile. I ragazzi della serie C maschile, da quest’anno abbinati al marchio Pitma, stanno cercando passo dopo passo una nuova fi sionomia di gioco, mentre la D femminile, guardando anche oltre il risultato fi nale, si prefi gge innanzitutto di far crescere le giovani del vivaio.

Emozioni sottorete

Creare a Rapallo un polo pallavoli-stico giovanile. È il chiaro intento

della società PSM, affi ancata come da tradizione dallo sponsor Latte Tigullio. Come? Instaurando un rapporto di col-laborazione con i sodalizi che svolgono attività sottorete nelle città limitrofe, dando così la possibilità di crescere nel miglior modo possibile le giocatrici più promettenti. “Le atlete migliori è sem-pre preferibile crearsele in casa, piutto-sto che andarle a prelevare da società di fuori regione – ricorda il primo dirigente rapallese Edoardo Boggia –. All’interno della nostra prima squadra fi gurano di-verse giocatrici lanciate dal nostro set-tore giovanile, capiamo pertanto l’im-portanza di un simile progetto. Abbiamo già avviato i relativi contatti con altre società del comprensorio, allo scopo di instaurare un rapporto profi cuo”. I primi risultati concreti si possono già riscontrare: Giulia Alfonsi, proveniente dalla Winner Volley Santa Margherita

Ligure e Alessandra Podestà, dal Fonta-nabuona, entrambe quindicenni e dalle potenzialità non indifferenti, si sono ac-casate alla corte di Ivo Croce, per dispu-tare il campionato di serie D femminile con la casacca gialloblù.

VOLLEY GIOVANILE: RAPALLO CAPOLUOGO

Dopo diciotto lunghi anni la società gialloverde torna a iscrivere al campionato una prima squadra femminile

Un brindisi per festeggiare: da sinistra, il consigliere comunale Salvatore Faenza, il presidente Edoardo Boggia, Adelindo

Molinari della Winner Volley, il consigliere comunale Giorgio Costa, Gianni

Macchiavello e l’allenatore Ivo Croce.

Andrea Ferro

La consegna delle maglie alle atlete.In alto da sinistra, il presidente Franco Orio e il tecnico Riccardo Gaiaschi.

Difensori Abbate PONTEDECIMO 8Acampora CAPERANESE 6Assalino CAMOGLI 6Agen CICAGNA 9Balestrino PONTEDECIMO 6Bellolio ENTELLA 4Bertolla SAMM 7Boni CAMOGLI 5Camezzana CICAGNA 9Cervini CAPERANESE 7Conte BOGLIASCO ’76 12Costigliolo RAPALLO 5Cremonesi BOGLIASCO 7Dalmaso CAMOGLI 8De Bellis CAMOGLI 4De Ferrari CICAGNA 5Dell’Amico SAMM 10Di Muri SARZANESE 11Dondo LOANESI 12Dos Santos SAMM 9Fazzini SAMM 12Gazzo N. EMILIANI 8Giannotti RIVASAMBA 8Giuliani BOLZANETESE 9Lamanna RAPALLO 7Landi SARZANESE 6Langorio SAMM 6Lenzi VIRTUS ENTELLA 10Livellara VIRTUS ENTELLA 12Maghamifar BOLZANETESE 8Martini RAPALLO 10Mastroianni VIRTUS ENTELLA 12Nacci SAN CIPRIANO 8Oggianu RAPALLO 9Oliva SESTRESE 8Palermo BOGLIASCO 8Palagi SARZANESE 7Proto PONTEDECIMO 7Ragaglia SAMM 7Ratazzi CAMOGLI 4Repetto CICAGNA 5Romeo CORNIGLIANESE 6Rossi SESTRESE 6Ruvo VIRTUS ENTELLA 9Stevano SAN CIPRIANO 9Ubertelli SAN CIPRIANO 8Vago IMPERIA 10

Centrocampisti Alessi VIRTUS ENTELLA 9Alfarone BORGORATTI 12Baldi RAPALLO 10Banchieri CAMOGLI 6Barni CAMOGLI 7Bertino BOGLIASCO 9Bertorello SAMM 20Bottaro RIVASAMBA 15Capurro SESTRESE 15Chiappara RAPALLO 11Conti BOLZANETESE 15Coruzzi CICAGNA 8Cosenza POLIS 9Costa Mar. BOGLIASCO 10Costa Mas. RAPALLO 13Costa V. SAMM 6Cuccu RIVASAMBA 9Dal Monte CICAGNA 10Donadeo SAMM 8Ferron RIVASAMBA 8Forno ENTELLA 10Frassinetti Mar. CAMOGLI 9Frassinetti Mau. CAMOGLI 9Guarducci CAMOGLI 9Iannuzzi SAMM 9Lauricella CICAGNA 8

Leone RAPALLO 8Luperini VIRTUS ENTELLA 20Macchiavello CAPERANESE 20Maggiari SAMM 13Marraffa CORNIGLIANESE 7Mignone BUSALLA 10Morissoni PONTEDECIMO 10Ottoboni BUSALLA 8Pasticcio CICAGNA 11Piropi CAPERANESE 10Poggi RAPALLO 14Potocnik PONTEDECIMO 9Rei RIVASAMBA 15Repetto VIRTUS ENTELLA 8Rinzivillo SESTRESE 8Roncagliolo SAMM 6Scandiani CAPERANESE 8Scotto CICAGNA 8Siciliano IMPERIA 15Sisinni POLIS 15Susino N. EMILIANI 14Trebini CICAGNA 14Valentino LOANESI 20Venuti VIRTUS ENTELLA 20Vinchesi SAMM 10

Attaccanti Alberti ENTELLA 45Aloe CORNIGLIANESE 45Arco SAMM 28Arcoraci VALDIVARA 30Bellè VIRTUS ENTELLA 18Bertaccini SAMM 1Bracco RAPALLO 40Cardinali POLIS 45Casaleggi CAPERANESE 25Cataldi CICAGNA 9Cattardico SAMM 45Chiarlone SESTRESE 36Chiappini SAMM 1Cossentino CAPERANESE 18De Ferrari BOLZANETESE 20Di Somma BOGLIASCO 35Esposito CAMOGLI 28Fontana RIVASAMBA 35Fiorito VARAZZE 28Gandolfo VIRTUS ENTELLA 15Garbarino BOGLIASCO 30Ghiani CAMOGLI 12Ghillani ENTELLA 45Giacobbe SAMM 32Gozzi VENTIMIGLIA 25Granvillano PONTEDECIMO 35Harlow N. EMILIANI 30Lubiano CAMOGLI 12Manzoni CAMOGLI 20Mazzei IMPERIA 40Mereu SAN CIPRIANO 35Mosca BORGORATTI 28Narizzano BUSALLA 25Neirotti SAMM 15Nordio ATHLETIC 18Olmo RAPALLO 25Oneto CICAGNA 15Pellegrini POLIS 40Pennone VENTIMIGLIA 35Procopio VARAZZE 28Prunecchi LOANESI 45Racugno SAMM 15Ramenghi SESTRESE 40Ruocco CORNIGLIANESE 38Silvestri SAN FRUTTUOSO 20Spatari BOGLIASCO ‘76 33Scordo CICAGNA 10Spanò RAPALLO 20Visioli CAPERANESE 25Zito MOLASSANA 30

Paolo Federici re di novembreÈ Paolo Federici con la sua squadra Onze, il

vincitore del mese di novembre del Fan-taDilettanti di VivaRapallo. In cinque giorna-te Federici, che nella sua rosa può contare su giocatori come Macchiavello, Sisinni, Alberti e Prunecchi, ha totalizzato 382 punti aggiu-dicandosi due giornate. Vince un borsone del Rapallo Ruentes. Sul podio di novembre anche Christian Olcese (374,5), Elena Mei (371,5), più attardati Fabio United (363,5), Real Fabio (362), Luca Rezzoagli (359,5), Thomas Vez-zosi (355,5), Emanuela Tassara (349).Iscrizioni:Per richiedere il regolamento completo in-viare una e-mail all’indirizzo:[email protected]. Per la classifi ca annuale, coloro che sono già iscritti, continuano a concorrere automa-ticamente. Per le nuove classifi che mensili, compilate ed inviateci l’allegato coupon. Parteciperete a partire dalla prima giornata dei campionati dilettantistici di gennaio.

Gabriele Ingraffia

PortieriAlberico LOANESI 1Asso BOLZANETESE 10Bianco POLIS 4Bongiorno CICAGNA 12Briola SAMM 1Brogi VALDIVARA 13Camisa CAPERANESE 13Cappelletti CAMOGLI 11Cosimini CICAGNA 6Delfi no PONTEDECIMO 1Di Barbaro SESTRESE 14Frasson VENTIMIGLIA 14Fossa PONTEDECIMO 14Genovese SAMM 12Ghirardelli VARAZZE 12Giovinazzo POLIS 15Imbesi BOGLIASCO 14Lanata LOANESI 16Maggiani VIRTUS ENTELLA 1Mancini ATHLETIC 10Minuto VIRTUS ENTELLA 12Natale RIVASAMBA 11Nicoli VIRTUS ENTELLA 1Pau CAMOGLI 1Pittaluga BUSALLA 11Revello RAPALLO 1 Riolfi RAPALLO 15

Fantadilettanti card

Nome: ....................................................Cognome: .............................................Indirizzo: ..................................................................................................................Numero di telefono: ..........................Indirizzo e-mail:......................................................................................................Nome squadra:......................................................................................................

dom

11CALCIO, promozione:Rapallo Ruentes-Fezzaneseprima categoria:Grf Rapallo-Pro Recco

sab

17

CALCIO, terza categoria: BorgoRapallo-Moconesijuniores regionale:BruLerici-Rapallo RuentesVOLLEY, serie B2 femminile: Ecologital Genova-Latte Tigullioserie C maschile:Pitma Vbc Rapallo-Olympia Voltriserie D femminile:Vbc Amis Chiavari-Latte TigullioBASKET, serie B femminile: Cffs Cogoleto-Alcione Rapallo

dom

18CALCIO, promozione:Ligorna-Rapallo Ruentesprima categoria:Avegno-Grf RapalloBASKET, serie C2 maschile:Alcione Rapallo Meci-Cus Genova

sab

7

CALCIO, juniores regionale: Rapallo Ruentes-CaperaneseCALCETTO, serie C1:Grf Rapallo-Rapallo C5Tigullio C5-ArenzanoVOLLEY, serie B2 femminile: Latte Tigullio-Tronchetti Pistoiaserie C maschile:Volley Dego-Pitma Vbc Rapalloserie D femminile:Latte Tigullio-King Genova

dom

8

CALCIO, promozione:Rapallo Ruentes-Caperaneseprima categoria:Grf Rapallo-CampeseBASKET, serie B femminile: Alcione Rapallo-Black Basketserie C2 maschile: Noberasco Loano-Alcione Rapallo Meci

sab

14

CALCIO, juniores regionale: Bogliasco-Rapallo RuentesCALCETTO, serie C1:Grf Rapallo-Bowling Diano MarinaTigullio C5-San Maurizio ImperiaVia San Vincenzo-Rapallo C5VOLLEY, serie B2 femminile:Cpf Costruzioni Firenze-Latte Tigullioserie C maschile:Pitma Vbc Rapallo-Villaggio Volleyserie D femminile:San Bernardo-Latte TigullioBASKET, serie B femminile:Bc Ospedaletti-Alcione Rapallo

dom

15CALCIO, promozione:Rapallo Ruentes-Molassanaprima categoria:Borzoli-Grf RapalloBASKET, serie C2 maschile:Alcione Rapallo Meci-Basket Cairo

sport58CALENDARIODICEMBRE - GENNAIO

A cura di Gabriele Ingraffia:[email protected]

Il monito della Dott.ssa Monti, psicologa del servizio minori di

Rapallo. L’uso indiscriminato della tv sta facendo dilagare l’emulazione del

wrestling tra i banchi

“GENITORI, PIÙ ATTENZIONEAI BAMBINI DAVANTI ALLA TV”

Bambini davanti alla tv, in panciolle sul divano o comodamente coricati sul let-

to… e a far loro compagnia una scatola che ti permette di andare dove vuoi, e tra le mani lo strumento del potere, il telecomando.Sicuramente la televisione è un’ottima baby-sitter perché mette il bambino in uno stato di passività mentre guarda lo schermo, e il telecomando tra le mani non semplifi ca le cose “Il fenomeno dello zapping televisivo” spiega Valentina Monti, psicologa dei servi-zi sociali del Comune di Rapallo “quindi il poter cambiare continuamente canale, può portare il bambino a sviluppare una bassa tolleranza alle frustrazioni, abituandolo a non pensare e a cercare in modo diretto e impulsivo la soluzione a un momento di noia, calo di interesse o disagio”.“Il messaggio televisivo” spiega la psicologa “è molto chiaro e diretto e, agli occhi di un

bambino, risulta un messaggio credibile: per questo motivo è necessario che vi sia un adul-to che fi ltri i contenuti delle trasmissioni”.La psicologa, che da anni ormai lavora con i minori, invita i genitori a passare più tempo con i fi gli e a dialogare con loro, coltivando insieme momenti di tempo libero nel quale poter stare con serenità con il bambino.“Utile può essere frequentare spazi per bambini” sottolinea Monti “ le ludoteche possono essere un ottimo luogo dove i fi gli possono distrarsi mentre i genitori possono avere modo di conoscersi e di confrontare le loro esperienze con altri”. Invece di farli stare davanti alla tv perché non tornare alla vecchia abitudine di raccon-tare favole prima della nanna? Nella frenesia della quotidianità pare sia molto utile, e non solo per i fi gli, trovare momenti di svago per decomprimere le tensioni dello stress.

I bambini dell’asilo Rainusso stanno cercan-do di liberare la bella principessa Dorotea

dal sortilegio che le ha fatto la strega Amelia levandole i cinque sensi perché ne era gelosa.“Stiamo affrontando con i bambini il Pro-getto Tutto Senso” racconta la maestra Pa-

trizia “e per facilitarne la comprensione abbiamo raccontato ai bambini la storia della principessa Dorotea, ad ogni senso affrontato faremo un regalo alla strega Amelia così libererà di volta in volta il senso che aveva rubato a Dorotea”.

“Nel castello”dice Nicolas “c’è la prin-cipessa alla quale abbiamo liberato già le manine e gli occhi”.Questo progetto didattico ha il fine di conoscere i cinque sensi, strumenti indispensabili per conoscere il proprio corpo e l’ambiente esterno “L’obiettivo di questa unità di lavoro” riprende la maestra “ è di consentire uno sviluppo armonico delle competenze sensoriali e conoscitive del bambino”.

SCONFIGGEREMO LA STREGA CATTIVA PER VEDERE FINALMENTE FELICE LA PRINCIPESSA!

Il programma didattico che le mae-stre stanno affrontando insieme

ai bambini è intitolato i colori della terra “gli obiettivi di questo program-ma” racconta la maestra Sonia “ri-spettano i canoni voluti dalla riforma Moratti, i quali richiedono che l’atti-vità sia incentrata sul potenziamento dell’autonomia, e venga sviluppata la

cognizione del bambino rispetto alla propria identità”.Per fare capire ai bambini il cambio delle stagioni, mentre si parlava del-l’autunno, argomento trattato sino a poche settimane fa, i bambini hanno fatto il vino e le caldarroste.In questi giorni fervono invece i pre-parativi per la tanto attesa recita di Natale, lo spettacolo il cui titolo sarà “C’è più gioia nel dare che nel rice-

vere”. I piccoli attori avranno modo di misurarsi con un dialogo tra la povera Befana e il panciuto Babbo Natale.La Befana, nel pieno di una crisi esi-stenziale, confiderà all’amico Babbo Natale di essere stanca di vedersi così brutta e sciupata, e il caro Babbo la rassicurerà, facendola riflettere sulla poca importanza che ha l’apparenza. Lo spettacolo si terrà presso l’istituto il 17 Dicembre alle 15:30.

“FAREMO SENTIRE LA BEFANA PIÙ BELLA”

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Silvia Flisi

Silvia Flisi

Silvia Flisi

Sono molto piccoli e forse non sanno di aver fatto in pasticceria una delle

specialità della loro regione perché una bimba tra loro l’ha chiamato “panettone giapponese”… ma nella realtà la classe dei leprotti è andata in pasticceria da Canepa a fare il Pandolce genovese.Marta ci racconta le fasi dell’impasto: “Abbiamo messo le uova e la farina in una macchina con tante braccia che ha impastato tutto” ma mentre lei spiega ar-riva Lorenzo “Come ti stava dicendo la

mia amica dopo l’impasto l’hanno cotto e ce l’hanno riportato a scuola, l’ho por-tato a casa e l’ha mangiato tutta la mia famiglia..io ero tornato dall’asilo e avevo ancora la pancia piena di merenda”.

La Maestra Marisa ci spiega che la clas-se sta seguendo un percorso su “gusto e benessere” inserendosi nel programma scelto dalla scuola Primaria “Pagine in-torno a Rapallo”.

“A SCUOLA DI PANDOLCE… GIAPPONESE!”

“Mi piacciono molto le mosse e le pre-se” dice Andrea “mi piace anche perché parlano quella lingua cosi strana (ame-ricano, n.d.r.)”.Rocco è colpito invece dalla bellezza del-lo sport così spettacolare, infatti ci spiega da grande intenditore che “le mosse che fanno sono il frutto di anni di lavoro ed allenamento nel quale imparano a non farsi male davvero ma solo per fi nta!”.La Maestra Carmen, che in questa clas-se insegna Italiano ed Immagine, rac-conta alla classe di un’intervista che ha

sentito alla Tv fatta a Battista, idolo del Wrestling: “Questo atleta si rivolgeva direttamente ai bambini che guardano i loro spettacoli, voleva ricordarvi di non rifare mai quelle mosse perché loro devono esercitarsi per anni interi per imparare ad essere come sono sul ring durante ad un incontro.In questa classe incontriamo anche delle

fans simpatizzanti di questo spettacolo: “Ho tutta la camera piena dei loro po-sters… mi è dispiaciuto davvero molto per Eddie perché era già un mito, faceva a meno di drogarsi!”.Ma c’è anche chi come Silvia non lo guarda di frequente ma è affascinata da Battista “Perché è uguale all’amico di mia sorella”.Ma in classe c’è anche chi, come Andrea, è affascinato da questo spettacolo “per-ché è emozionante ma soprattutto violen-to”.Dietro allo spettacolo c’è sicuramente la fi nzione e Stefano lo sa bene: “Ho letto che le sedie con le quali si colpiscono sono già rotte in partenza, mentre per quanto riguarda il sangue è ovviamente fi nto oppure si fanno dei piccoli taglietti e poi si spargono il sangue in faccia”.

WRESTLING: “NON È CERTO ISTRUTTIVO PERÒ È BELLO!”

È Matteo a pensarla così, ma come lui tutta la 5C Marconi sembra essere molto affascinata dalle mosse ma abbastanza conscia del fatto che sia finzione

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Silvia Flisi

Silvia Flisi

Il mondo del Wrestlig sta dilagando in modo sempre più veloce dopo il boom

dell’estate “È davvero bello vedere quegli attori”dice Mirko “penso che a noi piac-cia così tanto perché sognamo da grandi di diventare così muscolosi, ma però sen-za prendere schifezze come fanno loro”.Molti di loro giocano a casa a riprodurre, con qualche malcapitato di turno, le mos-se viste alla televisione infatti Kudred ci racconta di usare queste mosse con lo zio “Non ho paura di farmi male perché se usi

In questa classe sono tutti fans del wrestlig, tanto da aver reso neces-

sario l’intervento delle insegnanti con dei dibattiti in classe: “Fosse solo spet-tacolo mi andrebbe bene” dice la Mae-stra Chiesa “ma i bambini sono con-vinti che lo spettacolo e le botte che si danno siano reali. In classe tentano realmente di riprodurre mosse viste in tv, a volte anche sulle scale: è davvero un gioco pericoloso!”

Le insegnanti hanno cercato di affron-tare in classe l’argomento del Wrestling leggendo ai bambini articoli che spie-gassero loro che dietro a tutte quelle mosse tanto sceniche in realtà c’è sola-mente finzione.Lo scorso novembre è scomparso, pare di overdose, uno dei maggiori miti del mondo del Wrestlig, Eddie Guerrero.“Ha fatto una cosa sbagliata” sottolinea Nadir “i medici gli avevano consigliato di smettere…” anche Lorenzo è d’ac-cordo con il compagno ma non riesce a dimenticare le prodezze sul ring del suo mito: “Era un grande eroe, ha vinto molti titoli…lui sì che aveva coraggio”.“Eddie ha fatto una vita sbagliata” inizia dicendoci Andrea “il Wrestling è bello perché i personaggi hanno dei fi sici paz-zeschi…anche se sono pompati di cose che fanno male…a noi piace comunque lo spettacolo!”.Alessandro ama questo sport ma non accetta il passo falso di Eddie: “Non doveva drogarsi, doveva invece com-battere con le sue forze”.

Angelo dice di sapere benissimo che il Wrestling è tutta una finta: “quelli lo fanno solamente per prendere soldi, io lo guardo in tv ma solo quando non so che altro fare”.

Wrestling: “Eddie ha fatto una

scelta sbagliata drogandosi…”

Così la pensa Matteo,10 anni, 5A Marconi riguardo alla recente

scomparsa di uno degli idoli del Wrestling, mentre il fenomeno del combattimento dilaga nelle scuole

“Il Wrestling ? mi piace perché si picchiano…”

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Silvia Flisi

Gabriele, 5B Marconi, la pensa così di questo programma televisivo nel quale le scene di violenza sono forse troppo per un pubblico così giovane

Silvia Flisi

il cervello non corri nessun perico-lo” ma anche Luca dice di giocarci “con la sorellina più piccola”.In classe c’è anche Marco: lui è veramente un fan sfegatato di questi strambi personaggi gon-fiati: “È molto bello perché oltre

allo spettacolo vincono cinture e maschere fantastiche” la sua passione l’ha portato fino a Mi-lano a vedere lo spettacolo dal vivo e sul suo banco, e imma-giniamo anche a casa trionfano gatgets del Wrestlig.

Il pomeriggio del 23 Novembre i corridoi della scuola media degli Emiliani si sono

animati di studenti in maschera per dare il benvenuto ai bambini di alcune scuole pri-

marie di Rapallo che dovranno scegliere che scuola intraprendere l’anno prossimo.È stata una presentazione davvero simpatica per accogliere i bambini facendoli divertire, perché l’istituto da anni ha tra le sue ore cur-riculari un corso di drammatizzazione.“È il terzo anno che facciamo il corso di drammatizzazione” racconta l’insegnan-te Francesca Spiaggia “ogni anno a fi ne scuola facciamo uno spettacolo al teatro delle Clarisse al quale partecipano le clas-si medie e alcuni ragazzi del liceo”.Un corso di questo tipo è di grossa utilità all’interno del percorso scolastico “i ra-gazzi hanno modo di socializzare con il gruppo”sottolinea l’insegnante Spiaggia “ma soprattutto di perseguire un impegno che costa molta fatica, e soprattutto li spinge ad adeguarsi alle regole”.La recitazione in pagella a volte riesce anche ad alzare medie scolastica non brillantissime, perché essendo un’arte espressiva i ragazzi

hanno modo di tirare fuori il meglio da se.I ragazzi sono infatti entusiasti sia del corso che della prof. che defi niscono bravissima “È bellissimo recitare”interviene Valentina “perché si ha modo di stare con i propri ami-ci divertendosi e facendo cose nuove”.“Mi è piaciuto recitare per l’open day”racconta Virginia “è stata una presen-tazione insolita e alla fi ne della nostra per-formance abbiamo giocato con i bambini e c’era anche un piccolo rinfresco”.Ma dopo ogni recita non manca mai la vendita di oggetti fatti dai ragazzi durante le ricreazioni, insieme a Padre Ignazio, il cui ricavato va in benefi cenza.

OPEN DAY CON DRAMMATIZZAZIONE

A fine novembre l’istituto dei Padri Somaschi promuove la scuola media ai bimbi delle elementari

La classe 3B ha partecipato ad un concorso proposto alle scuole liguri

dall’argomento un po’ insolito: il fi sco.“L’iniziativa è nata dalla collaborazione con la Dott.ssa Caruso che è venuta a scuola per parlare ai ragazzi del fi sco” ricorda la Professoressa Squarzoni “a quell’incontro ha fatto seguito una nostra visita all’agenzia dell’entrate di Rapallo nella quale la dottoressa ci ha spiegato come si costruisce il codice fi scale”.Il lavoro è iniziato quando i ragazzi si sono trovati a dover rifl ettere su cosa fosse il fi sco, ma soprattutto su quali fos-sero i risvolti d’utilità nel quotidiano.“Ci hanno proposto un lavoro che potes-se rappresentare l’importanza di pagare

le tasse” ci racconta Giulia, portavoce della classe “infatti il personaggio che abbiamo disegnato si aggirerà per le vie di rapallo scoprendo che tutti i servizi di pubblica utilità sono chiusi”.I ragazzi hanno deciso di rappresentare il loro lavoro su di un cd rom nel quale comparisse il protagonista sotto forma di fumetto perché a loro è sembrato il modo più diretto per far comprendere i contenuti del loro lavoro. “Ciò che abbiamo imparato da questo lavoro” interviene la classe “ci sarà molto utile in futuro perché ci siamo resi conto che dobbiamo contribuire tutti al pagamento del fi sco per ridurre la spe-sa che grava su ogni famiglia, ma anche per avere dei servizi pubblici che funzio-nano in modo ottimale”.

“Fisco, come ti capisco!”Singolare concorso, indetto dall’agenzia delle entrate, tra i partecipanti la classe 3B delle Giustiniani coordinata dalla Professoressa Squarzoni

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Silvia Flisi

Silvia Flisi

A sinistra l’insegnante Francesca Spiaggia

È uscito da alcune settimane il primo numero del secondo anno di vita del

giornalino fatto dalle classi prime e se-conde delle Giustiniani.“Quest’idea è nata” racconta la Profes-soressa Bellini “dall’utilizzo delle ore di flessibilità messe a disposizione dalla riforma Moratti. I ragazzi in questo la-boratorio hanno modo di misurarsi con

le loro capacità organizzative perché per far parte di una redazione è utile imparare a rispettare tempi e modalità di impaginazione”.I ragazzi di seconda si ritrovano nella loro redazione il giovedì pomeriggio dove insieme alla propria insegnante portano avanti questo progetto che una volta al mese manda in stampa il giorna-lino scolastico.“Il nostro giornale tratta di diversi argomenti”ci spiega Benedetta della II A “infatti ognuno di noi tratta della rubrica di cui si sente particolarmente ferrato, a me piace molto scrivere ed in-teressarmi di attualità…forse mi piace-rebbe anche come lavoro”.Sfogliando questo giornale si ha davve-ro l’impressione di avere a che fare con una redazione seria, non lascia incom-piuto nessun argomento, tratta infatti di attualità, cucina, musica, spettacolo, mostre, fumetti. Ma colpo di scena…se vi siete persi il

numero di novembre non avete avuto il piacere di leggere l’intervista fatta ai personaggi strani che si aggirano per la scuola. Infatti, come se ci trovassimo tra le pagine di Piccoli Brividi compaiono nei corridoi sordidi personaggi come la “bidella assassina”. Infatti essendo un’attività pomeridiana ha, fortunatamente, anche un risvolto di spen-sieratezza anche se, racconta la professo-ressa sia necessario comunque supportare questo lavoro da lezioni teoriche, ovvia-mente non gravose, ma che permettano ai ragazzi di arricchirsi ed essere consci di ciò che stanno facendo.“Tra i nostri progetti futuri” sottolinea la Professoressa Bellini “C’è l’idea di apri-re uno spazio sul giornale dedicato all’in-tercultura. Mi piacerebbe molto se l’anno prossimo riuscissimo con quelle che sa-ranno le classi terze a redigere insieme a loro una rivista sulla quale far comparire lavori di ricerca fatti dai ragazzi, magari anche in vista dell’esame di fi ne anno”.

Giustinianews…redazione al lavoro!È uscito il primo numero del giornalino della scuola media, diretto dalle professoresse Donatella Bellini e Cesira Bellata.

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Silvia Flisi

Sopra: la prima pagina del n.2 di Giustinianews.A lato da sinistra le professoresse Cesira Bellata e Donatella Bellini.

La lauda di San Francesco oggi è più attuale che mai, poiché se nel 1200 il

“rischio ambientale” era appena accennato, poco presente,oggi è la quotidianità. La vera catastrofe, non è iniziata nel 1200, bensì nel 1700, con la prima industrializzazione. I due-cento anni successivi, quelli che vanno dal ‘ 700 alla fi ne del ‘ 900 , sono contrassegnati da uno sviluppo tecnologico formidabile, ma si sa, il prezzo della conoscenza e dell’evo-luzione è molto alto, e ora è la terra ad essere “in vendita”. Attualmente di natura da lodare ne è rimasta veramente poca, e quella poca sta morendo. Il nostro habitat è diventato un agglomerato di cemento e di lamiere, al po-sto degli alberi ci sono grattacieli, e nei fi umi scorrono scarichi industriali. Sfi do chiunque a bagnarsi in certe acque.Mi trovo d’accordo con Paolo Volponi, quan-do dice che oggi il mondo è smarrito, e che

quella lauda è una stella luminosa alla quale più spesso dovremmo fare ricorso. Come dice giustamente Padre Ernesto Balducci, oggi l’uomo sa il pericolo che incombe sul nostro ecosistema ma ( e questo lo aggiungo di mio pugno) chi ha il potere di intervenire per cercare di porre rimedio, non se ne cura affatto ( chi più, chi meno ).Certo, c’è anche da dire che qualche provve-dimento è stato preso, nel corso del tempo, come per esempio il protocollo di Kyoto, secondo il quale viene stabilito i 38 paesi più industrializzati del mondo devono ridurre del 5,2% entro il 2012 le emissioni di gas serra nell’atmosfera. Ma che senso ha tutto questo, se poi i maggiori produttori di in-quinamento come gli Stati Uniti d’America non aderiscono al protocollo? . Per colpa dei nostri consumi , stiamo pagando tutti le con-seguenze, basti vedere le recenti catastrofi

naturali che si sono abbattute sul nostro pia-neta, come lo tsunami nel sud-est asiatico e l’uragano Katrina che ha colpito l’America.Come fa notare Volponi, però, il proble-ma non è solo ecologico, ma è anche una questione a livello fi losofi co. Come si sente l’uomo nell’era del consumismo? Bisogne-rebbe aprire un’indagine, ma probabilmen-te la risposta più gettonata sarebbe “ Mah, chi lo sa? Mi scusi, sono di fretta!” . È la frenesia che caratterizza il nostro tempo, siamo in un epoca in cui non abbiamo più il tempo di fermarci a rifl ettere, o se lo fac-ciamo, pensiamo a cose minori, banali, e spesso in modo superfi ciale e poco critico. Bisognerebbe invece pensare che il nostro pianeta sta morendo, come dice Balducci, chiuso nella legge dell’entropia. Tirando le somme, direi che di problemi da affron-tare ce ne sono, e non sono banali, lo intuì già San Francesco D’Assisi nel 1200 e ne subiamo le conseguenze oggi, otto secoli dopo. Come ho già detto, dei provvedimenti sono stati presi, ma saranno suffi cienti? Se andremo avanti così, ci sarà ancora una na-tura da poter lodare, ammirare, apprezzare? I francescani d’oggi, gli ambientalisti, ce la stanno mettendo tutta, e noi dovremmo met-terci del nostro. Non per fare un piacere agli altri, ma per noi stessi, per il nostro futuro, e per quello delle future generazioni… se la terra muore, noi moriamo con essa.

QUANTO È ATTUALE IL CANTICO DELLE CREATURE?

Michael Surianu, terza liceo De Ambrosis, in un tema in classe ha fatto un’ottima analisi: “Il prezzo dell’evoluzione è molto alto”.

Riportiamo estratti dal suo lavoro.

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Ottanta ragazzi del Liceti sono da po-che settimane rientrati da una cro-

ciera in Grecia di sette giorni che ha per-messo loro di visitare molte città d’arte o isole meravigliose, come Bari, Olimpia, Santorini, Dubrovnic e Venezia.L’istituto, che da anni ormai ha un indi-rizzo turistico, utile a rispondere alle ne-cessità del territorio, ha avuto modo di far toccare con mano ai propri studenti cosa voglia dire lavorare in questo settore.A bordo infatti sono state organizzate delle conferenze tenute dal comandan-te della nave e dal personale di bordo, tra i temi trattati le caratteristiche che deve avere il personale di bordo per far funzionare in modo efficace una città galleggiante.

“Abbiamo fatto immergere i ragazi in una realtà completa” commenta il pre-side Alessandro Cozzani al rientro “e ciò ha consentito che dovessero orien-tarsi e riflettere su questa realtà, così diversa da quella provinciale che si re-spira a Rapallo. Ci auguriamo sia ser-vito anche per far loro individuare quali siano le loro aspirazioni per il futuro... Bisogna essere spiazzati per allargare il proprio mondo cre-scendo e professionaliz-zandosi”.I ragazzi, veri protago-nisti di questa settimana hanno apprezzato molto il tipo di gita proposto loro: “Di solito le gite sono sempre uno stra-pazzo” racconta Valen-tina della 5 A mercurio “invece questa è stata molto rilassante”.Hanno trovato molta professionalità a bor-do e tra ricchi buffet,

discoteca e l’alba sul ponte hanno avuto modo di conoscere una realtà nuova, nella serenità da parte degli insegnanti accompagnatori perché era un luogo protetto.“Il rientro a scuola è stato dolorosissimo” dice, affranta, Valentina di 5 A igea “ appe-na rientrata dalla crociera pensavo ancora di essere nella mia cabina…ora la nostra nave è ripartita per il Brasile…sic!”

Gita scolastica: andiamo a scuola

di… crociera!Dal 7 al 14 Novembre i ragazzi

dell’Istituto Superiore Liceti hanno fatto “lezione” su di una

nave alla volta del Mediterraneo.

Silvia Flisi

Il Preside Alessandro Cozzani

Non è certo la prima volta che il liceo linguistico Da Vigo della nostra città è

protagonista di scambi culturali: “Il primo scambio lo abbiamo fatto nel 2000, è utilissi-mo dar loro la possibilità di andare all’estero e avere un contatto diretto con realtà cultura-li differenti dalla loro,” dice la professoressa Rosalia Guastella, la quale ha vissuto ed in-segnato diversi anni in America, ed è proprio grazie ai contatti che aveva mantenuto con i colleghi Newyorchesi che è partita l’idea del-lo scambio alla pari. I primi ad arrivare sono stati i ragazzi di New York ospiti nelle fami-glie dei ragazzi dal 18 al 26 Novembre.“Ero emozionatissima quando sono arrivati

– dice Martina, una delle ragazze coinvolte nello scambio - ci stanno dando una bellissi-ma opportunità, è stato un pò diffi cile rompere il ghiaccio appena è arrivata la ragazza, ma l’importante è che riusciamo a capirci…an-che con qualche frase sgrammaticata!”.“La ragazza che ospiterò è molto timida ma nelle poche parole riesce ad essere simpatica” ci racconta Michele che in-dossa già una felpa con la scritta U.S.A. “sto per realizzare il mio sogno..andare in america...Deve essere una delle esperien-

ze più belle che uno studente può fare”.Ad attenderli un ricco itinerario che li vedrà coinvolti nella visita oltre che del meraviglioso Golfo, del museo del mare di Genova, e delle bellezze delle cinque terre ma la loro visita non si limiterà so-laente alle bellezze liguri visiteranno in-fatti anche Firenze e Montecarlo e Nizza.Ad attendere invece all’aeroporto Jfk di New York i 16 ragazzi del Da Vigo ci sa-ranno le host families che li ospiteranno per tutto il periodo di soggiorno.I ragazzi verranno da subito coinvolti nella visita della città, prevista infatti una camminata sul ponte di Brooklyn e una vi-sita ai famosi quartieri di China Town, Soho e Little Italy.Ma non mancheranno di cer-to le grandi emozioni perché saranno ospiti allo spettacolo di natale che si terrà al Radio

City Music Hall e avranno l’onore di cenare al Culinari Institute of America.I professori Corrado e Guastella ringraziano uffi cialmente per aver fornito materiali utili all’accoglienza dei ragazzi americani: la Fon-dazione Carige, Latte tigullio, S. Paolo Imi e l’Ente Parco Cinque Terre.

A sinistra: la professoressa Guastella (destra) con i colleghi americani.

“Un libro vale mille parole.Un viaggio riesce ad andare oltre”

I ragazzi del Liceo Linguistico Da Vigo sono i protagonisti dello

scambio alla pari con la Sciences hight school di Brooklyn.

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Silvia Flisi

“In realtà non ho mai operato Papa Wojtyla. Lo devo precisare sempre, per-ché tutti si sbagliano. In realtà, gli hanno applicato una protesi disegnata da me, pochi anni dopo l’attentato, ma a rea-lizzare l’intervento fu il professor Gian Franco Fineschi, al Gemelli”. Si porta dietro il peso di un episodio e di una diffusa incomprensione, il professor France-sco Pipino. Piemontese di nascita, rapallese di adozione, vive nella nostra città da dieci anni. La protesi applicata a Giovanni Paolo

II rappresenta un po’ simbolicamente una straordinaria carriera di ortopedico, costellata di interventi, docenza universitaria, pubblica-zioni che sono diventate velocemente auten-tiche pietre miliari della disciplina. Poteva anche diventare ingegnere, Francesco Pipino, ma alla fi ne ha abbracciato la strada della me-dicina: “Mio padre era segretario comunale ad Aosta. Poi decise di aprire una tipografi a, e si trasferì con la famiglia a Genova. Qui, ero indeciso se iscrivermi ad ingegneria, o a medicina. A mia madre piaceva la fi gura del medico, tanto è vero che lo è diventato anche mio fratello, e mia sorella farmacista. Però ho scelto la branca della medicina più vicina alle costruzioni edili: per me l’architettura civile ricalca la composizione interna del-l’uomo, che noi ortopedici siamo chiamati a ricostruire spesso. Per esempio, la carti-lagine ha uno strato di base su cui poggiano delle arcate: sembra un antico acquedotto. Non a caso, credo, è stata mia fi glia Chiara, poi a studiare architettura”.È come se gli architetti umani copiassero, inconsapevolmente, il Grande Architetto. Il professor Pipino, dopo tanti studi sull’uomo

ed i suoi meccanicismi, crede in Dio? “Sono magari critico verso la Chiesa e certa reli-gione praticante, ma ci credo. Credo in un sistema superiore che ha creato noi ed il mondo. Gli scienziati riescono a riprodurre le cellule in laboratorio, sono arrivati alla clonazione, ma non sono in grado di spiega-re perché quelle cellule vivono”. È una rifl essione da uomo maturo, con cogni-zione di causa. Non la si deve agli studi guidati da un ordine religioso: i barnabiti, che gover-navano il Real Collegio di Moncalieri, dove il giovane Francesco Pipino ha compiuto gli studi dalla prima media al diploma. Da quel-l’esperienza, il futuro professore ha imparato ad applicarsi, negli studi e nella vita: “Vigeva la regola di Carlo Alberto del 1848: chi aveva preso delle insuffi cienze non poteva nemmeno vedere i genitori nel giorno di foresteria. Dopo il collegio, e dopo l’università a Genova, ho trovato un grande maestro nel professor Carlo Pais, e, dopo la sua scomparsa, un altro gran-de maestro a Bari, nel professor De Marchi. Nel frattempo mi ero sposato: io e mia moglie siamo andati in Puglia a bordo di una Seicen-to, ed i nostri genitori ci aiutavano, inviando

La frazione rapallese che sta occupando più spazio sulle pagine dei quotidiani

è sicuramente S.Pietro: da più di un anno, infatti, procedono i lavori per il nuovo polo ospedaliero, tanto desiderato dai cittadini di Rapallo. La cerimonia di poche settima-ne fa ha sancito la posa della prima pietra. Nonostante l’attesa e il desiderio di vedere presto concluso l’ospedale, le opinioni di chi abita nella zona appaiono talvolta di-scordanti: c’è chi, come una signora che abita nella zona, si dichiara entusiasta: “L’ospedale darà sicurezza a tutti i citta-dini, che potranno fi nalmente contare su un intervento tempestivo e, qualora sor-gesse il bisogno, di un ricovero vicino e più comodo anche per i famigliari”.

Ma non tutti sono così ottimisti: “Gli ope-rai stanno lavorando a pieno ritmo, ma penso sia troppo ambizioso fi ssare al 2008 la data prevista per la conclusione dei la-vori - afferma un giovane ragazzo che la-vora vicino al cantiere -. Chiaramente noi speriamo che i lavori si concludano al più presto: l’importante non è la posa della prima pietra, bensì dell’ultima!”C’è, invece, chi teme per la viabilità. Il Comune ha promesso un nuovo ponte per il 2007, in modo da dividere i due sen-si di marcia lungo le altrettante sponde del torrente. La gente chiede soluzioni al problema della viabilità: “Qui a S.Pietro ci sono moltissime fabbriche e spesso la strada è piena di camion che transitano: inoltre ci sono gli autobus… Il transito

delle ambulanze provocherà una situa-zione di confusione e di pericolo irri-solvibile!”In realtà, l’amministrazione ha già previ-sto la costruzione di un ponte che possa rendere più agevole il traffico: “Ma ol-tre al ponte - interviene un altro abitante della zona - l’Amministrazione dovrebbe provvedere anche ad un tipo di viabili-tà integrativa: ad esempio, si potrebbe pensare alla costruzione di una strada a salire che, trapassando la massicciata dell’autostrada, si ricolleghi alla sponda sinistra del capannone Mares”.Ma la questione ospedale non è l’unico problema dei residenti di S.Pietro (se-condo una stima, circa 950), come con-ferma un uomo che lì abita da molti anni: “La zona purtroppo è sempre stata l’area in cui sono state collocate solo quelle iniziative artigianali e industriali che non potevano trovare spazio altrove: ma così S. Pietro rischia di diventare la pe-riferia della città: una zona industriale che non offre servizi ai residenti. La po-polazione, in forte crescita negli ultimi 10 anni, ha bisogno di servizi e piccole attività commerciali nella zona: biso-gnerebbe far crescere l’attività urbana della zona, aumentandone così la vivibi-

lità. S.Pietro sta diventando una frazione sempre più importante: qui trovano spa-zio attività sportive, come la piscina o il campo sportivo e tra poco ci sarà anche l’ospedale. Ecco perché sarebbe giusto fornire ai residenti servizi adeguati, per valorizzare e rendere più viva la zona che va dall’area Mares fino al cimitero”.

frazioni di Rapallo74 uomo del mese 75SAN PIETRO ASPETTA UN OSPEDALE (e la viabilità…) FRANCESCO

PIPINO, l’ingegnere delle ossaVive a Rapallo da dieci anni una

delle massime autorità mondiali dell’ortopedia.

Simone Rosellini

“A Rapallo manca “A Rapallo manca una identità, una identità,

a differenza di a differenza di Santa Margherita, Santa Margherita,

Portofino o Portofino o Chiavari che una Chiavari che una

loro identità la loro identità la hanno. Occorrono hanno. Occorrono

iniziative di qualità iniziative di qualità per connotarla”. per connotarla”.

Il professor Pinino nella sua casa e con le riviste internazionali di ortopedia che dirige

Ilaria Nidasio

Sono dedicati a Teresa Molfi no e Impe-ria Peratti i due nuovi automezzi che

entrano nel parco della Croce Bianca, che con questi arrivano a quota diciotto, com-prese l’automedica e la barca ambulanza. L’inaugurazione delle due nove ambulan-ze avverrà domenica 18, con piccola ceri-monia e benedizione dei mezzi. Non è l’unico evento significativo che segna il dicembre della Croce Bianca Rapallese. La domenica successiva, il 26 dicembre, alle ore 17.30 al Teatro delle Clarisse il volontario Massimo Ferri ed altri artisti terranno infatti un suggestivo concerto in ricordo delle vittime dello tsunami. Proprio a Santo Stefano cadrà infatti il primo, tristissimo, anniversario della tragedia che ha colpito le popo-lazioni del Sud Est asiatico, provocando centinaia di migliaia di morti. I volontari della Croce Bianca proseguiranno sino a

maggio la missione umanitaria che li vede impegnati in Sri Lanka, nella Regione di Negombo, per dare supporto sanitario e psicologico alla fase di ricostruzione.Ma cosa fa, in generale, la Croce Bi-anca? I volontari della grande famiglia della Croce (circa centottanta) sono una grande famiglia sempre pronta ad acco-gliere il prossimo per assisterlo psico-logicamente e materialmente. Cosa succede quando qualcuno chiama al 118? “La Centrale operativa acco-glie la telefonata e comunica il codice di gravità dell’evento, la squadra di as-sistenza viene immediatamente attivata e si dirige celermente verso l’automezzo emettendo prima di partire un suono di selettiva che ripeterà al suo arrivo per avvisare la centrale del proprio interven-to”, racconta Fabio Mustorgi, Presidente dell’Associazione.Ma come si fa a diventare volontari? Oc-corre esserne seriamente motivati, rivol-gersi presso la sede e svolgere natural-mente dei corsi formativi.La Croce Bianca è intervenuta in molte missioni umanitarie in Friuli, Ales-sandria, Foligno, Kosovo, Sri Lanka. “Quando veniamo a conoscenza di un evento disastroso diamo immediatamente la nostra disponibilità e seguiamo il caso sino a quando la situazione si ripristina o comunque si stabilizza, anche quando

ormai l’attenzione dei media si sfuma” racconta Mustorgi.Svolgendo un viaggio virtuale presso la sede della Croce, potremo definirla una piccola città nella città. Al suo interno troviamo: la centrale operativa e gli uf-fici amministrativi, un ambulatorio so-ciale, la stireria, le camere per ospitare i militi in servizio di notte, una cucina molto attrezzata una sala ricreativa cre-ata e gestita dai volontari con una TV ed un flipper.

Si amplia il parco degli automezzi della Croce Bianca, che ricorda l’anniversario del maremoto del Sud Est Asiatico, dove i suoi

volontari sono ancora impegnati.

uomo del mese76 associazioni & comitati 77sessantamila lire al mese. Allora non si poteva fare visite in proprio, biso-gnava applicarsi duramente, confi -dando nel futuro. Adesso i giovani hanno meno abnegazione, ma da un lato li capisco: non ci sono le stesse prospettive per il futuro”. A Bari, Francesco Pipino è rimasto trentaquattro anni, e si è affermato, di-ventando una delle massime autorità mondiali nel campo dell’ortopedia. Nel 1993 è tornato a lavorare a Genova, e due anni dopo ha preso casa a Rapallo: una meravigliosa villa seicentesca, sul-le alture di una città che ha imparato presto ad amare: “Bisogna dire che Rapallo ha subito gli insulti edilizi che ha subito proprio perché è un posto meraviglioso. Se non fosse stato così, non avrebbe suscitato l’ingordigia di chi ha costruito e gli interessi di chi ha comprato. Quello che constato, però, è che a Rapallo manca una identità, a differenza di Santa Margherita, Porto-fi no o Chiavari che una loro identità la hanno. Occorrono iniziative di qualità per connotarla. Per esempio, mia fi -glia, con il Festival di Valle Christi, sta lavorando in questa direzione”. Chia-ra Pipino, infatti, sta organizzando da un paio di anni la prestigiosa rassegna estiva di teatro, ed è attivamente impe-gnata anche nella direzione artistica del Politeama Genovese.

Fuori dal lavoro e dalla famiglia, il professor Pipino si dedica ad alcune passioni: “I cani, in primo luogo. Ne ho dodici, ne ho avuti molti altri, tra i quali anche diversi campioni. Inol-tre, mi piace dedicarmi alla cura del giardino di casa”. Ci sono anche i quattro esemplari di magnolie più antichi d’Europa. Quanta strada, ini-ziata con quella vecchia Seicento che compì il tragitto da Genova a Bari…

I cani sono la sua grande passione

Pagine a cura di Olga D’Acunzo

Croce Bianca impegno sempre più grande

Con una cerimonia solenne, il Comune di Rapallo ha intestato a Fulvio Dall’Asta, lo scorso 27 novembre, il ponte che congiun-ge piazza Cile e via Milano. Era il 1971 quando il giovane rapallese perse la vita in un incidente aereo: con altri cinquanta commilitoni, il giovane, parà della Folgore di Livorno, stava dirigendosi in direzione della Sardegna, per una esercitazione mili-tare italo – inglese, nell’ambito della Nato. Il loro aereo, il Gesso 4, si inabissò al-l’altezza della Meloria. “Fu la più gros-sa sciagura che ha investito la Folgore – commenta l’assessore Gianni Arena -. Ci vollero due mesi per recuperare tutti

i corpi. È un episodio poco conosciuto, anche a Rapallo. Con questa intitolazio-ne, ho accolto la richiesta che proveniva dall’associazione dei caduti della Melo-ria. Dall’Asta abitava in via Castruccio, e quel ponte era, tra i luoghi intitolabili, il più vicino a casa sua”. Erano presenti alla cerimonia i soldati della Folgore, con il generale Pier Cor-rado Meano ed il tenente colonnello Angeli. Oltre a loro, i rappresentanti dei militari congedo, mentre lo scoprimen-to della targa è stato affi dato a Giuliana Dall’Asta, sorella del ragazzo scompar-so, che oggi avrebbe 54 anni.

Le associazioni di combattenti per Fulvio Dall’Asta

Il 12 novembre scorso il Circolo A.C.L.I. (Associazione Cattolici Lavoratori Italiani)

di Rapallo ha inaugurato i nuovi locali dei ser-vizi di Patronato e C.A.F. in Passo degli Orti, n°5. La sede dell’associazione, prima situ-ata presso la Casa della Gioventù, ha dovuto essere modifi cata al fi ne di ottemperare alle vigenti normative in materia di sicurezza e accessibilità. Sono quasi sessant’anni che la fondazione opera a Rapallo. Fondata inizial-mente nel 1945 nei locali annessi alla Casa Canonica di Piazza Cavour ospite della Par-rocchia dei SS. Gervasio e Protasio, nasce con lo scopo precipuo di incoraggiare un’energica opera di ricostruzione nel dopoguerra.

Ma Cosa fa l’A.C.L.I. di Rapallo? Il Patronato ha svolto gratuitamente per i cittadini iscritti e non all’associazione, numerose pratiche a favore dei lavoratori e della tutela dei loro diritti nel caso di infortuni sul lavoro, previ-denza sociale, malattie, rispetto degli obbli-ghi sindacali,… come ha detto il presidente del circolo Umberto Ricci all’inaugurazione della sede: “Contano i fatti, di belle parole se ne sono dette tante…”. Presso la nuova sede sono in particolare attivi due servizi offerti dall’ACLI: il Pa-tronato (che si occupa di tutte le pratiche di previdenza connesse al mondo del lavoro) ges-tito Marina Ricci e Barbara Boni e il C.A.F. da Barbara Diegoli. Il servizio viene offerto ad iscritti e non all’A.C.L.I.. L’iscrizione costa solo € 20,00 annuali.

In occasione dell’anno nuovo, i Volonta-ri del Soccorso, da sempre attivi su nu-

merosi fronti assistenziali ed impegnati in importanti missioni umanitarie, hanno rea-lizzato un calendario il cui ricavato andrà devoluto per sostenere i bambini segnati dal disastroso evento del 26 dicembre 2004.La pubblica assistenza, infatti, ha realiz-zato un progetto di adozione a distanza dei bambini coinvolti dal maremoto che ha colpito il Sud Est asiatico, denominato “Un ponte verso lo Sri Lanka”. Un’ope-razione a lungo termine, per i volontari

una sfi da e nel contempo una promessa da mantenere. L’intervento dei volontari si è potuto attuare grazie all’ausilio della co-munità Tamil, residente da anni nella no-stra città e all’intervento di Padre Abram della Canaan Children’s Home di Vad-dukodai (situata nel nord dello Sri Lanka) Andrea e Marino, due militi dell’Associa-zione, hanno raggiunto il missionario.Padre Abram ha con amore e con l’aiuto dei volontari allestito una piccola comu-nità multi confessionale, una sorta di casa - scuola, composta da bambini orfani fi no

a 18 anni. I Volontari del Soccorso di San-t’Anna intervengono per costruire una nuova casa a questi fanciulli, raccogliendo fondi con lodevoli iniziative. Per parteci-pare all’iniziativa umanitaria: Cassa Di Risparmio Di Genova Ed Imperia: Abi: 06145, Cab32112 C/C 29280. Banco Po-sta:Abi 07601, Cab 01400 C/C 24954166- Causale: “Un Ponte Per Lo Sri Lanka”.Anche per la Notte di Natale i Volontari hanno organizzato una iniziativa parti-colare: un “dolce incontro” proponendo una cioccolata calda per amici e parenti che vogliano riunirsi per festeggiare in-sieme questa magica notte.Un calendario per lo Sri Lanka

Avete mai visto un cuore andare in bicicletta? Noi si! È questo infatti

il logo dell’associazione il Cuore di Ra-pallo: un’organizzazione senza scopo di lucro nata inizialmente al fi ne di contri-buire, con la raccolta di fondi, alla cresci-ta della struttura sanitaria del Tigullio Occidentale, che successivamente si è attivata al fi ne di organizzare numerose iniziative volte ad aiutare il prossimo. “Il logo dell’associazione - racconta Mauro Barra - è un cuore in bicicletta, sotto stress, che rappresenta simbolica-mente lo scopo della nostra associazione, che è quello di aiutare chi ha bisogno … con il cuore, inteso come amore e sforzo sia economico che fi sico”. A tal fi ne, l’associazione ogni anno si propone una benefi cenza “mirata” che negli anni si diversifi ca. Quest’anno l’associazione ha aiutato i Volontari del Soccorso di Sant’Anna, il gruppo alpini ed il Comune di Rapallo in alcune iniziative umanitarie dirette ai bambini del Burkina Faso.Si segnala, infi ne una curiosa gara eno-gastronomia che vede collaborare il Cuore con l’associazione Gambero Blu: partecipando alle serate organizzate nei diversi locali volta per volta evidenziati sul sito del Gambero Blu potrete esprim-ere un vostro giudizio al termine della cena e scegliere chi per Voi potrà vincere “Il Piatto del Gambero Blu” consegnato presso l’Hotel Europa il 5 gennaio 2006.

UN CUORE IN BICICLETTA

A.C.L.I. : “Contano i fatti”

Forse non tutti sanno che la zona compresa tra l’Hotel Italia sino

al confi ne con Zoagli è assistita dall’”occhio vigile” del Comitato di San Rocco, organo istituito, come gli altri comitati della città, al fi ne di svol-gere un importante ruolo di mediazi-one tra i cittadini e l’amministrazione. Enzo Compagnone, il Presidente, con amore e passione si fa portatore degli interessi diffusi degli abitanti della sua zona già da sette anni. Particolare at-tenzione viene prestata al Parco Casa-le, dove ci sarebbe bisogno di qulache buon lavoro di restyling (si pensi a certe aiuole ed ai vialetti interni) e di tanta pulizia in più. Comune, AMIU e cittadini possono tutti collaborare per migliorare la situazione. “Sono anni che ci battiamo per mi-gliorare le condizioni del nostro Par-co. Con fi erezza sono in grado di af-fermare che molti risultati sono stati raggiunti grazie all’ottima collab-orazione che abbiamo sempre avuto con l’amministrazione cittadina ma, ahimè, debbo costatare che nonos-tante gli sforzi, occorrerebbe rimboc-carsi le maniche perché c’è ancora molto da fare!” dice il Presidente. Il Comitato propone numerosi inter-venti volti a ripristinare il Parco e a renderlo maggiormente frequentabile da grandi e piccini. “Occorrerebbe maggiore illuminazione del Parco e più vigilanza” prosegue il Vice-Presi-dente Luca Pelloni. “Il Comitato ha organizzato un’opera di volantinag-gio volta a richiedere la collabora-zione dei cittadini con il comitato al fi ne di ottimizzare la nostra zona di residenza. A giorni allestiremo inoltre una bacheca di fronte al Bar Aurelia, ove saranno disponibili per i tutti i cit-tadini informazioni ed iniziative svolte dal Comitato” prosegue il Presidente. Per qualsiasi informazione:[email protected]

S. ROCCO… CONTROLLA PARCO CASALE!

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mestiere del mese80

Una“CICOGNA”...senza piume!

Liliana Bernardini Viacava, una vita impegnata a donare la vita ad altre

persone, dal 1971 ha assistito a molti par-ti (“anche più di cinque al giorno”) negli ospedali e nelle cliniche di Rapallo, Santa Margherita e Genova, oltre che nelle abi-tazioni private di molte partorienti. Sceglieresti di nuovo questo lavoro? “Certamente! I bambini sono sempre sta-ti la mia passione: già ad 11 anni sapevo che il mio destino sarebbe stato quello di fare l’ostetrica! Grazie all’appoggio di mia mamma, e dei miei grandi maestri, il dottor Solari e il dottor Pescietto, mi sono laureata

giovanissima e ho po-tuto da subito iniziare a lavorare. Ho sempre fatto molto volentieri il mio lavoro: la nascita di un bimbo è la cosa più bella al mondo e la gioia che porta ricom-

pensa tutte le nottate perse per assistere la madre. Non mi è mai pesato il fatto di avere avuto orari faticosi o di aver dovuto rinun-ciare a qualche Natale e Capodanno”. Qual’è la cosa più emozionante nel tuo me-stiere? “C’è un’atmosfera indescrivibile ogni volta che nasce una nuova vita: sentire il pri-mo vagito di quel bambino e vedere il papà e la mamma che si guardano è davvero emo-zionante. Ogni parto è splendido: me li ricor-do tutti, ma alcuni sono ancora più toccanti: quelli in cui c’è un gemellino... “inaspettato”: una volta mi è capitato di dover uscire ben tre volte dalla sala parto per avvertire un papà

che aspettava una bimba soltanto...”Come defi niresti il tuo lavoro? “Ho sempre pensato che quello dell’ostetrica non fosse solo un lavoro: secondo me è una vera e pro-pria missione! Ogni volta che un’ostetrica as-siste ad un parto si sente un po’ parte della famiglia. Io voglio bene a tutti quei bambini che ho visto nascere: li sento un po’ fi gli miei! Ancora oggi mi capita che qualche adulto mi saluti dicendomi “ciao cicogna”, come mi sono sempre fatta chiamare. Certo, nel mio lavoro ci sono anche tante responsabilità. Ho sempre detto che un bambino non è come un abito che puoi sbagliare e rifare: il bambino è una vita ed è lui, insieme alla madre, ad avere la priorità su tutto. Per fortuna, anche le nuove tecniche, come il parto in acqua o l’epidurale, hanno reso più facile e veloce il parto”. Un episodio curioso? “Una volta sono andata ad assistere a un parto in casa e il fratellino del nascituro, vedendo la “cicogna”, un po’ delu-so mi ha detto: “Ma tu non hai le penne?”

IL PARTO PIÙ LUNGO: “Il tra-vaglio più lungo è durato tre giorni, dopodichè è stato necessario un cesareo...con grande sollievo della parto-riente!” IL PARTO PIÙ VELOCE: “30 minuti. La partoriente mi ha telefonato e quando sono arrivata, un quarto d’ora dopo, si vedeva già la testa!” IL NEONATO PIÙ GROSSO: “Un piccolo colosso di 4.970 kg...e la mamma ha avuto un par-to naturale! Quando è nato

sembrava già un bambino di 2 mesi!” IL NEONATO PIÙ PIC-CINO: “Il mio nipotino: pesava meno di un kg ma... era co-

I recorddi Liliana

Ilaria Nidasio