Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual...

90
Cosa dovrebbe essere una scuola d’arte? What an Art School Should Be? Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11

Transcript of Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual...

Page 1: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Cosa dovrebbe essere una scuola d’arte?

What an Art SchoolShould Be?

Visual Artsat IUAV,Venezia2001-2O11

Page 2: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Colophon/Imprint

Premessa/Preface

Cosa dovrebbe essere una scuola d’arte?/What an Art School Should Be?

Day by Day2001-2011

2

4

26

65

Page 3: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

2 3

COLOPHON

FACOLTÁ

L’Università IUAV di Venezia, fondata come Istituto Universitario di Architettura di Venezia (I.U.A.V.) nel 1926, diviene Università IUAV di Venezia nel 2001. In quest’anno è rettore dell’ateno Marino Folin (in carica dal 1993), al quale succede Carlo Magnani nel novembre del 2006. Nel novembre del 2009 a Magnani succede Amerigo Restucci, attuale rettore in carica.L’Università IUAV di Venezia è articolata nelle tre facoltà di Architettura, Design e Arti, Pianificazione del Territorio.La facoltà di Design e Arti viene fondata nel 2000, anno in cui viene eletto preside Marco de Michelis, che rimane in carica sino al giugno 2008 quando gli succede Medardo Chiapponi, attuale preside in carica.La facoltà di Design e Arti, partita con un diploma di Design e i due corsi di Laurea Specialistica in Progettazione e Produzione delle Arti Visive (clasAV) e in Scienze e Tecniche del Teatro (clasT), si è articolata negli anni aggiungedo a questi tre corsi di laurea triennale in Arti Visive e dello Spettacolo (claVES), Disegno Industriale (claDIS), Design della Moda (claDEM) e negli ulteriori corsi di laurea specialistica in Disegno Industriale del Prodotto (clasDIP), Comunicazioni Visive e Multimediali (clasVEM), Design e Teoria della Moda (clasTEM). Nel tempo alcuni di questi corsi sono stati accorpati diventando indirizzi di un medesimo corso di laurea.

FACULTIES

The IUAV University of Venice, established as the Istituto Universitario di Architettura di Venezia (I.U.A.V.) in 1926, acquired its current name in 2001. At the time of this change, Marino Folin was rector (holding this position since 1993) and in November 2006 he was succeeded by Carlo Magnani. In November 2009 Magnani was in turn succeeded by Amerigo Restucci, who is rector today.The IUAV University of Venice is divided into three departments: Architecture, Arts and Design, and Urban and Regional Planning.The Department of Arts and Design was established in 2000 and Marco de Michelis was chosen to head it; he held this position until June 2008, when he was succeeded

by the current dean, Medardo Chiapponi.The Department of Arts and Design started with a undergraduate courses in Design and with two graduate programmes in Visual Arts (clasAV) and Theatre (clasT). Over the years it has expanded, adding three undergraduate programmes, namely in Visual and Performing Arts (claVES), Industrial and Communication Design (claDIS), and Fashion Design (claDEM), and – most recently – graduate programmes in Product Design (clasDIP), Visual Communication and Multimedia (clasVEM), and Fashion Design and Theory (clasTEM). Several of these programmes have gradually been grouped together to become part of a single degree programme.

IL SETTORE ARTI VISIVE DELLA FACOLTà DI DESIgN E ARTI

Il settore Arti Visive si compone di due corsi di laurea: claVES (undergraduate) e clasAV (graduate). Le attività didattiche della facoltà di Design e Arti vengono inagugurate nel 2001 con gli insegnamenti del corso di laurea magistrale in Produzione e Progettazione delle Arti Visive (clasAV) di cui Angela Vettese è direttore dal 2001 a oggi. giulio Alessandri è stato vicedirettore dal 2003 al 2009. Dal 2010 clasAV e clasT costituiscono un unico corso di laurea magistrale in Visual and Performing Arts, di cui sono co-direttori Walter Le Moli e Angela Vettese (vicedirettori: Claudio Longhi e Paolo garbolino).Dal 2002 al 2008 il corso di laurea in Arti Visive e dello Spettacolo (claVES) è stato diretto dal preside Marco De Michelis. Dal 2008 è direttore del corso di laurea Laura Corti.

THE VISUAL ARTS SECTOR OF THE DEPARTMENT OF ARTS AND DESIgN

The Visual Arts sector is composed of two degree programmes: claVES (undergraduate) and clasAV (graduate). The teaching activities of the Department of Arts and Design were inaugurated in 2001 with the graduate programme in Visual Arts (clasAV), which Angela Vettese has directed since 2001. giulio Alessandri was vice director from 2003 to 2009. As of 2010 clasAV and clasT have been combined into a single graduate programme in Visual and Performing Arts, co-directed by Walter Le Moli and Angela Vettese (vice directors: Claudio Longhi and Paolo

garbolino).From 2002 until 2008 the graduate programme in Visual and Performing Arts (claVES) was headed by Marco De Michelis; Laura Corti became director in 2008.

Tra il 2001 e il 2011 hanno insegnato presso il clasAV e claVES/clasAV and claVES professors 2001-2011:

CORSI TEORICI/CLASSES

giorgio Agambengiulio AlessandriCarmelo Alberti (clasT)Franco AmendolagineEmanuele Arielli (clasVEM)Lucia BarsottiAlberto Bassi (clasDIP)Marco BertozziCinzia BigliosiIrene Bignardi (clasT)Elisa BizottoFrank BoehmFrancesco BonamiFiorella Bulegato (clasVEM)Roberto CasatiFrancesca CastellaniAndrea CavallettiMedardo Chiapponi (clasDIP)Massimiliano Ciammaichella (clasVEM)Claudio Coloretti (clasT)Laura CortiDaniele Del giudice (clasT)Marco Della TorreMarco De MichelisPaolo FabbriRoberto Favaroguido Ferilligiacomo FestiLuca Fontana (clasT)Oberdan Forlenza (clasT)Susanne Franco (clasT)Antonello FrongiaPaolo garbolinogiulio giorello (clasDIP)Vittorio girotto (clasDIP)Carlo grassiLino guancialeJennifer KnaebleMarlene KleinAgnes KohlmeyerRosella LauberPaolo LegrenziClaudio Longhi (clasT)Mario Lupano (clasDIP)Patrizia MagliCarlo Majer (clasT)Tomás Maldonado (clasDIP)Roberto ManciniAnthony MarascoVera Marzot (clasT)Roberto MasieroSusanna MatiStefano Mazzanti (clasVEM)Mario Messinis (clasT)Tiziana Migliore (clasVEM)giulia Parovel (clasVEM)Alberto Pasetti (clasVEM)

Sabrina PedriniMarina PellandaSergio Polano (clasVEM)Alessandro Polistina (clasVEM)Andrea Porcheddu (clasT)Franco RellaDavide Riboli (clasVEM)Raimonda Riccini (clasDIP)giorgio Ricchelli (clasT)Dina Riccò (clasVEM)Davide Rocchesso (clasVEM)Piercarlo Romagnoni (clasT)Pierre RosenbergRosaria RuffiniPier Luigi SaccoTiziana SerenaCarlo Severi (clasT)giorgio Tavano BlessiEzio ToffoluttiCamillo Trevisan (clasVEM)Angela VetteseCarlo Vinti (clasVEM)

CORSI LABORATORIALI/LABS & WORKSHOPS

Mario Airògiovanni Anceschi (clasVEM)Csaba Antal (clasT)Stefano ArientiMonique Arnaud (clasT)Karina ArutyunyanMauro Avogadro Lewis BaltzCarlos BasualdoMaja BajevicValerio Binasco (clasT)Francesco BonamiNicolas BourriaudTania BrugueraEnrico Camplani (clasVEM)Lawrence CarrolRoberto Cavosi (clasT)Sandro Chiagillian Crampton Smith (clasVEM)Luigi Dall’AglioEnrico DavidPaola DonatiJimmie DurhamRene gabriAlberto garuttiguido guidiOlafur EliassonFrédéric Flamand (clasT)Mona HatounRuna IslamJoseph KosuthMarta KuzmaCornelia LaufArmin LinkeDavide Livermore (clasT)Massimo MagrìEva MarisaldiBjarne MelgaardAntoni Muntadasgloria MoureKlaus ObermaierHans Ulrich ObristJorge OrtaAdrian PaciRenato Padoan (clasT)

Margherita Palli (clasT)giulio PaoliniCesare PietroiustiPierluigi Pizzi (clasT)Marjetica PotrcElisabetta Pozzi (clasT)Rob PruittTobias RehbergerDavide RiboliLorenzo RomitoRemo SalvadoriNicolò ScibiliaLeonardo Sonnoli (clasVEM)Tim Stark Philip Tabor (clasVEM)Rirkrit Tiravanijagrazia ToderiEzio Toffolutti (clasT)Camillo TrevisanFrancesco VezzoliBenjamin WeilMiro Zagnoli (clasVEM)Edoardo Zanon (clasVEM)Marco Zantagilberto Zorio

COSA DOVREBBE ESSERE UNA SCUOLA D’ARTE/WHAT AN ART SCHOOL SHOULD BE:

Per la sezione “Cosa dovrebbe essere una scuola d’arte?” sono state riportate le risposte dei soli docenti che hanno svolto un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto con la massima libertà.

The section entitled “What an Art School Should Be?” contains only the answers of professors who conducted laboratory activities in the visual arts or related fields.They were not given any requirements as to length and each one answered freely.

IMPRINT

Visual Arts at IUAV 2001-2011

a cura di/edited by Chiara Vecchiarellicon/withAngela Vettese

published by: Mousse

progetto grafico/graphic design: Studio Mousse - Marco Fasolini, Fausto giliberti, Elena Mora, Francesco Valtolina

coordinamento editoriale/editorial coordination: Carlotta Poli

editing: Chiara Leoni

proofer: Stephen Piccolo

traduzioni/translation: Catherine Bolton, Stefano Asperti, Lucia Pietroiusti

stampa/printing: Artigianelli Spa

Tutti i diritti dei testi sono riservati agli autori/All rights reserved by the authors of the texts

Crediti fotografici/Photo credits: Mara Ambrožic, Riccardo Banfi, Cristina Barbiani, Marco Bertozzi, Michele Brunello, Eleonora Charans, Marco De Michelis, Donatello De Mattia, Chiara Di Stefano, Andrea galiazzo, Paul geurtz, Stefano graziani, Marguerite Kahrl, Cornelia Lauf, Laura Lovatel, Elena Mazzi, Corinne Mazzoli, Laura Pante, Andrea Pertoldeo, Marjetica Potrc, Caterina Rossato, Iacopo Seri, Richard Saxton, Tommaso Speretta, Diego Tonus, Nataša Vasiljevic , Chiara Vecchiarelli, Angela Vettese

locandine IUAV a cura del/Poster IUAV by: Servizio Comunicazione e Stampa IUAV

Si ringraziano la Fondazione FASA e il suo direttore Paolo Legrenzi per i finanziamenti dati a molti artisti e studiosi e per aver reso possibile questo volume/We are grateful to the FASA Foundation and its director, Paolo Legrenzi, for funding many artists and scholars, and for making this book possible.

Page 4: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

4 5

Una scuola d’arte dovrebbe essere una scuola libera da impicci, da gelosie accade-miche, da leggi meschine, da regolamenti fatti da burocrati inconsapevoli, da procedu-re imposte da politici arroganti, da vincoli voluti da ministri che hanno fatto carriera per meriti inconfessabili.

Dovrebbe essere una scuola ricca ab-bastanza da non considerare sprechi l’orga-nizzazione di una mostra dei suoi allievi, la pubblicazione di un catalogo, l’acquisto di una semplice attrezzatura, la riparazione di un apparecchio fotografico, la firma di un contratto d’insegnamento con uno dei grandi artisti del nostro tempo.

Dovrebbe essere il luogo in cui gli artisti condividono, con altri rappresentanti del sapere contemporaneo – filosofi, sociologi, antropologi, semiologi, psicologi, storici... – l’idea che all’arte del tempo moderno è affi-dato il compito di costruire forme originali di conoscenza complessa del mondo; di met-tere le cose del mondo in relazione tra loro.

Dovrebbe essere la scuola dove studenti, motivati ed entusiasti, provenienti da tutto il mondo, esercitano le proprie capacità critiche e progettuali, piuttosto che quelle tecniche.

Dovrebbe essere come il corso di laurea magistrale in arti visive dello IUAV, quando, dieci anni fa, ha incominciato la sua storia ancor breve, ma già straordinaria.

An art school should be a school with-out hindrances, academic jealousy, petty laws, regulations drawn up by uninformed bureaucrats, procedures imposed by arro-gant politicians, limitations demanded by ministers whose careers are built on inef-fable merits.

An art school should be rich enough not to consider wasteful the organization of an exhibition for its students, the publication of a catalogue, the purchase of some simple apparatus, repair of photographic equip-ment, the offer of a teaching contract to one of our leading contemporary artists.

An art school should be the kind of place where artists and other representa-tives of contemporary culture – philoso-phers, sociologists, anthropologists, semi-ologists, psychologists, historians – share the idea that the art of today is entrusted with the task of constructing original forms of complex knowledge of the world and of interrelating the aspects of the world.

An art school should be where motivat-ed, enthusiastic students from all over the world hone their critical and creative abili-ties, rather than their technical skills.

It should be like the teacher training degree in visual arts that the IUAV offered ten years ago, when this institute began its existence: short as yet short, but already amazing.

Se le arti visive debbano essere inse-gnate all’interno delle università, è una questione aperta: il modello americano le ha inserite da tempo nei migliori atenei, dalla UCLA di Los Angeles, al MIT di Boston, mentre in Germania, in Francia e in Europa in generale permane la consuetudine di for-mare i futuri artisti e curatori nelle Accade-mie di Belle Arti. La principale differenza tra le prime e queste ultime è che nelle università si prevede l’alternanza di molti approcci e di diversi docenti anche per i laboratori di carattere pratico e progettuale, consentendo allo studente una formazione assai diversificata; nelle Accademie, invece, vige quasi sempre la presenza di un maestro solo che segue gli studenti per tutti gli anni della loro formazione, anche se coadiuvato da altri per alcune materie specifiche.

Un secondo interrogativo saliente riguarda la rilevanza delle tecniche: ha importanza, per esempio, immaginare dei corsi di disegno? Ha senso non immaginare alcuna formazione preliminare di carattere tecnico, lasciando l’aspetto del “fare” alla discrezione dei singoli docenti? La de-materializzazione dell’arte dagli anni Ses-santa in poi e il divaricarsi delle maniere di concepire un’opera rende queste domande molto simili a sfide, quasi scommesse su cosa si debba o si possa intendere come arte. Un quesito, peraltro, che molti teorici ci hanno insegnato a lasciare aperto, come aperta e sovente imprevedibile è stata la storia dell’arte dall’inizio del Novecento con le rivoluzioni tecniche, appunto, prima ancora che teoriche, iniziate da autori come Picasso, Kandinskij, Braque, Duchamp e tutti i maestri dada-surrealisti.

La facoltà di Design e Arti dell’Univer-sità IUAV di Venezia è nata dal presupposto che l’arte visiva possa essere un momento formativo importante negli atenei univer-sitari e che non sia necessario insegnare tecniche specifiche, ma consapevolezza e capacità di progetto. Si è ritenuto che anche ciò che deriva, oggi, dalla storia della pit-tura e della scultura, e che si è andato ride-finendo in modo tanto radicale dal secondo Novecento, possa e debba essere insegnato in un contesto dove trovano posto anche il teatro, il design del prodotto, la comunica-zione e la moda.

Questo modello formativo era già sta-to segnato, del resto, da esperienze in cui l’arte visiva era considerata un campo del sapere e non una mera attività decorativa o deputata al tempo libero. Tra queste, è stato fondativo il breve volo del Bauhaus, quel politecnico capace di raccogliere uno spet-tro di discipline che andava dalla pittura di Paul Klee al design di Breuer all’archiet-tura di Gropius e di Mies Van der Rohe; centri come il Black Mountain College nel North Carolina, dove l’artista Josef Albers esercitò il suo magistero, hanno cercato di raccoglierne l’eredità. Per quanto possibile, anche a Venezia si è cercato di seguire la stessa rotta, ricordando come in Laguna abbia sede l’unica Biennale d’arti che si sia data una struttura polidisciplinare abbrac-ciando arte, architettura e design, cinema, danza, musica e teatro. Il territorio stesso ha chiamato e permesso la nascita di una simile facoltà.

Ciò che si è cercato di fare in questi dieci anni è stato portare lo spirito dei ten-tativi iniziati con il Bauhaus anche in Italia, mettendo al contempo il nostro Paese al passo con le più recenti esperienze interna-zionali del campo. Il sistema di norme che regolano la vita universitaria mette parzial-mente in discussione la rotta fin qui seguita, in particolare per ciò che riguarda il contri-buto dei docenti a contratto, professionisti che IUAV ha saputo e voluto raccogliere per realizzare la propria scommessa: un unicum in Italia che rischia di andare perso. Anche per questo, in vista di un rinnovamento che si pone come cesura, è necessario fare un bilancio del già fatto; nella speranza di poter mettere a frutto il cambiamento non come la chiusura di un’esperienza, ma come un’opportunità per passi nuovi e per rispon-dere meglio alle domande formulate sopra.

Medardo Chiapponipreside della facoltà di design e arti università iuav di venezia dal 2008

Marco De Michelisdean of the faculty of arts and design iuav university of venice from 2000 to 2008

Marco De Michelispreside della facoltà di design e arti università iuav di venezia dal 2000 al 2008

Page 5: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

6 7

Whether or not the visual arts must be taught at universities is still an open ques-tion. The American model has long included them at the best universities, from UCLA to MIT in Boston, whereas in Germany, France and Europe it is still customary to train fu-ture artists and curators at academies of the fine arts. The main difference between the former and the latter is that at universities there is an alternation of many approaches and different professors also for practi-cal and design workshops, offering the student a rather diversified education. At most academies, however, there is just one teacher who follows the students throughout their entire education, although he/she may be assisted by others for certain specific subjects.

Another key question involves the importance of techniques. For example, is it important to imagine drawing courses? Does it make sense not to imagine any sort of preliminary training on a technical level, leaving the aspect of “doing” to the discre-tion of the individual teachers? The dema-terialization of art from the Sixties on and the divergence of the ways of conceiving a work make these questions akin to a chal-lenge, wagers on what one should or may consider as art. Moreover, it is a question that many theoreticians have taught us to leave open, just as art history from the turn of the 20th century was open and often un-predictable, with the theoretical and, above all, the technical revolutions launched by artists such as Picasso, Kandinsky, Braque, Duchamp and all the Dada-Surrealist mas-ters.

The Faculty of Arts and Design at the IUAV University of Venice was established based on the assumption that visual art can be an important educational moment at universities and that it is not necessary to teach specific techniques but, rather, design awareness and abilities. The thinking was that everything derived today from the his-tory of painting and sculpture, which was radically redefined in the late 20th century, can be taught in a setting in which there is also room for theatre, product design, com-munication and fashion.

This educational model had already been marked by experiences in which visual

art was considered a field of knowledge and not a mere decorative or leisure activity. One of the most fundamental was the brief flight of the Bauhaus, the polytechnic insti-tute that covered an array of fields ranging from the painting of Paul Klee to Breuer’s design and the architecture of Gropius and Mies van der Rohe; centres such as Black Mountain College in North Carolina, where the artist Josef Albers taught, attempted to grasp his legacy. At Venice, too, the uni-versity strives to follow this same path as much as possible, cognizant of the fact that the city is home to the only art biennial with a multidisciplinary structure embrac-ing art, architecture and design, cinema, dance, music and theatre. The territory itself has convoked and permitted the estab-lishment of such a faculty.

The aim over this decade has been to bring to Italy the spirit of the attempts initi-ated with the Bauhaus, while also ensur-ing that our country is up to date with the most recent international experiences in this field. The system of rules regulating university life partially calls into question the path followed so far, in particular re-garding the contribution of contract profes-sors, professionals whom IUAV has chosen to welcome in order to achieve its aim: a unique scenario in Italy that runs the risk of falling by the wayside. For this as well, in view of a renewal that can emerge as a caesura, it is essential to take stock of what has already been done, in the hope of being able to profit from change, not as the end of an experience but as an opportunity to take new steps and respond better to the ques-tions formulated here.

Medardo Chiapponidean of the faculty of arts and designiuav university of venice since 2008

A cosa serve una scuola d’arte?Forse una scuola per artisti non serve.

Molti tra i pittori e gli scultori più interes-santi, come Van Gogh o Cézanne, non ne hanno volute frequentare o non sono riusciti a farlo. La formazione può essere fondata su presupposti così rigidi da non essere d’aiuto a chi intende portare parole nuove. D’altro canto, è raro che l’innovazione non nasca come ribellione a una regola, e in nessun luogo si impara la regola più facil-mente che a scuola.

Forse le scuole servono proprio perché quello che vi s’impara venga tradito dagli studenti migliori: alcuni tra i momenti più significativi che hanno cambiato la storia dell’arte nel Novecento sono nati dentro a contesti formativi in cui qualche allievo ha saputo superare i maestri, dall’Accademia di Monaco al Bauhaus, dal Black Mountain College del North Carolina alla scuola di Ulm, fino alla New School for Social Re-search di New York; le giovani generazioni di artisti si sono formate in centri quali l’accademia di Düsseldorf, la Hochschule di Francoforte, la UCLA di Los Angeles, la Cal Arts, l’Art Institute di Chicago, il Goldsmiths College e Central Saint Martin di Londra.

Un tempo, l’Accademia di Belle Arti era un luogo chiaro: vi s’imparavano scul-tura, pittura, decorazione e altre tecniche vagliate dal tempo, come l’illustrazione o l’incisione. La ricerca non faceva parte del bagaglio necessario dei diplomati. Peral-tro, dai tempi di Leonardo gli artisti hanno combattuto per sostenere che il loro lavoro “è cosa mentale” e che la loro divinità non è solo Mercurio, dio del fare e del comuni-care, ma anche Saturno, dio del pensiero e del sapere1. Anche se i loro luoghi di for-mazione li hanno sempre relegati al mondo della decorazione, del bello e delle abilità manuali. È una concezione dura a morire.

Oggi le pratiche correnti manifestano un carattere multimediale tale per cui il valore di un’opera non è legato al tipo di medium utilizzato, ma al dispositivo con-cettuale con il quale lo si utilizza. Ogni insistenza dell’insegnamento su skill tec-niche è fuori luogo, quindi, che si tratti del disegno o di abilità informatiche.

Ciò non significa che l’attività artistica

non richieda competenze. Paradossalmente, ne chiede troppe perché una scuola possa insegnarle tutte. Dato un progetto di lavoro, occorre spesso saper dipingere, fotografare, filmare, montare, mettere in piedi un’opera ambientale sfociando nel territorio architet-tonico o anche nella storia del paesaggio; occorre, a volte, sapere influenzare lo stato d’animo degli spettatori, cosa che richiede un background psicologico e anche qual-che lettura sociologica. Occorre essere al corrente di quanto è già stato fatto, cioè di quanto è andato concretizzandosi come “tradizione del nuovo”, secondo una defi-nizione di Harold Rosenberg. Una scuola d’arte dovrebbe oggi insegnare – come si è già detto – sia la norma sia il modo per ribaltarla. Nonché a fallire e a saper supe-rare prima di tutto le ferite dell’autostima: “Fail Again, Fail Better”, s’intitola un sag-gio illuminante di Roland Jones sui metodi dell’insegnamento artistico2.

Il problema di quali metodi insegna-re resta, comunque, appariscente. Che si parli di smaterializzazione dell’opera o di era postmediale, che s’insista sulle prati-che concettuali o performative, lo statuto dell’opera d’arte ne risulta problematizzato e per questo difficile da inserire in un piano di formazione. Per di più, il ruolo della teo-ria diventa sempre più importante riguardo a cosa significhi essere un autore, a quali siano i rapporti con altre discipline, a cosa si intenda per “conoscenza” in questo speci-fico ambito3, che comunque continua a in-cludere il fare e dunque l’imprecisione della techne rispetto alla sicurezza dell’episteme.

Non è un caso, quindi, che un secolo dopo la maggiore rivoluzione della tec-nica, il tema dell’insegnamento artistico sia ancora e anzi sempre più discusso in simposi e libri4; tenendo conto per inciso come numerosi tra i critici e gli artisti più noti abbiano offerto alla scuola molto del loro impegno, quasi che fosse un modo per dedicarsi veramente all’ambito intellettuale, abbandonando i meccanismi promozionali che connotano una carriera curatoriale fon-data su competitività, strategie, abilità or-ganizzative e di fund raising5. L’attività di sedi espositive collegate alle scuole d’arte, in questo contesto, emerge come mai prima, perché queste ultime si dimostrano centri

Page 6: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

8 9

slegati dalla necessità d’approvazione da parte di un mondo dell’arte vincolato a ri-svolti di carattere mercificato.

Così, critici come Ute Meta Bauer, Boris Groys, Daniel Birnbaum, Jens Hof-fmann, Hou Hanrou vi hanno trovato un rifugio; molti artisti, da Joseph Kosuth a Jannis Kounellis a Rebecca Horn, hanno portato a termine la loro carriera di docenti senza mai scinderla veramente da quella di “produttori”; altri, come Michelangelo Pistoletto e Olafur Eliasson, hanno deciso di trasformare in una scuola il luogo stesso dove vivono e lavorano, oppure, come Ma-rina Abramović, hanno preso sulle proprie spalle l’onere di creare una scuola ex novo: esperimenti tanto più radicali quanto meno protetti dal riconoscimento legale del titolo di studio che possono rilasciare. Guardan-do la cosa dal punto di vista di un sistema sempre più coercitivo, le scuole servono a liberarsi, almeno in parte, dei suoi lacci.

Probabilmente, comunque, la loro fun-zione resta tramandare uno stile rodato, an-che quando lo si presenti come nuovo. Ciò che dovrebbe essere chiaro, a noi tutti che ne facciamo parte, è che le scuole possono nascere sperimentali nei metodi ma sono, per definizione, luoghi in cui si tramanda una tradizione, che sia solo quella sedimen-tata nel Novecento o che si spinga più in-dietro. Dietro ai centri in cui oggi si fa for-mazione artistica, non c’è alcuna volontà di provocare o stupire: come ha notato ancora Rosenberg, il novero delle pratiche artisti-che che si seguono oggi è stato ampiamente definito prima del 19126. Non possiamo che cercare di svolgere al meglio il compito di trasmettere un sapere in modo onesto. Nelle parole di Robert Storr, un altro critico che ha scelto l’insegnamento, “il genio non manca di nulla”7 ma i geni sono rari e quin-di “il proposito delle scuole d’arte è quello di fornire agli studenti ciò che sanno essere loro mancante, e le modalità per capire le cose che non sanno essere loro mancanti”8. Inutile chiedersi che cosa manchi e cosa no a uno studente d’arte: deve scoprirlo da solo, anche se, di solito, il punto è dargli una base di conoscenze comuni da cui parti-re, per non scoprire l’acqua calda ripercor-rendo esperienze di altri.

Un altro punto che deve essere ribadito

è che una scuola d’arte non insegna cosa sia l’arte: le peripezie di questo concetto e le pratiche che l’arte ha adottato nei secoli sono talmente cambiate che ogni periodo storico ha ridefinito il termine a posteriori, sulle tracce di ciò che, in concreto, hanno fatto gli artisti. Su questo punto, vale il rasoio di Nigel Warburton, che ci ha invita-to a non perdere tempo sulle definizioni e a occuparci direttamente delle opere9. Qual-siasi cosa essa sia, l’arte è un’entità scivo-losa, fatta per mettere nervosismo a chiun-que cerchi di infilarla in una tassonomia e in una catalogazione anelastica, un settore in cui la conoscenza certa non ha spazio. Dunque, di nuovo, davvero insegnarla ha un senso?

Nell’affermarlo ci aiuta il fatto che, in quasi tutti i centri di formazione più avan-zati, il design viene insegnato accanto alle cosiddette Fine Arts; come a dire che le soluzioni migliori per problemi di carattere pratico si trovano anche frequentando la tradizione delle forme inutili, quelle che hanno un carattere votivo o totemico, o di riconoscimento simbolico di una collettività culturalmente coesa. La storia delle forme, finalizzate o meno alla vita corrente, dise-gna una “forma del tempo” – secondo una nota definizione di George Kubler10 – e mai come in questo secolo accelerato è neces-sario avere strumenti per seguire i cambia-menti maggiori.

A nessuno può sfuggire il ruolo che le immagini, cioè le forme che hanno un legame particolare con la visualità, hanno assunto in questi decenni di galoppata tec-nologica e comunicativa: mai come ora, la maggior parte delle idee prende corpo sotto forma di figure per poi tradursi in parola, mentre un tempo sembrava naturale il per-corso inverso. Ritenere che l’area dell’im-magine – anche di quelle in movimento o tridimensionali o ambientali – non abbiso-gni di una preparazione adeguata è quindi un anacronismo: quando una civiltà inizia a esprimersi secondo certi sistemi, non impa-rare a comprenderli e a dominarli significa anche perdere il dominio dell’espressione medesima.

Tutto ciò vale anche per il campo delle arti visive, un sottoinsieme delle immagini senza finalità pratiche. Il successo di musei,

mostre, aste, mercato e scuole, dimostra già di per sé la loro rilevanza, nonostan-te continuino ad avere detrattori che non ne condividono o non ne comprendono o non desiderano capirne il linguaggio. Esse comunicano il benessere, la liberalità, la democrazia vera o presunta raggiunta da un territorio e veicolano in maniera sintetica e non verbale dei contenuti condivisi. In que-sto senso, per inciso, poiché a diffondersi è stata una tradizione che nasce dal “canone occidentale” (secondo la dicitura discussa ma efficace di Harold Bloom), la sua espan-sione è stata forse un ultimo atto di colonia-lismo culturale.

Al giro di boa rappresentato dagli anni Dieci, sappiamo che sarà l’Asia a dominare e che comunque la certezza delle potenze già coloniali si è disfatta dopo un lungo periodo post-bellico, post-pace e post-capitalismo avanzato. Tuttavia, difficilmen-te si potrà ritornare indietro rispetto agli investimenti fatti nel tentativo di rubare a New York, Londra, Parigi la supremazia nel dettare legge non solo nell’arte, ma anche riguardo al modo di vivere. Di conseguen-za, difficilmente si ritornerà indietro anche riguardo al modo di concepire cosa sia una scuola d’arte visiva: un luogo dove non si trasmette un mestiere ma un’attitudine men-tale, peraltro in opposizione a un sistema scolastico che cerca di porsi sempre più come professionalizzante e non meramente umanistico.

Date queste premesse, veniamo alla storia e al perché della scuola di cui que-sto volume riassume dieci anni di attività. Quando l’Università IUAV si chiamava ancora Istituto Universitario di Architettura di Venezia, glorioso centro in cui avevano insegnato Manfredo Tafuri, Carlo Scarpa, Aldo Rossi e molti altri, sembrò al rettore e ad alcuni altri componenti del corpo docen-te che, appunto, l’insegnamento di discipli-ne progettuali come l’architettura, la pia-nificazione urbanistica, il design potessero e dovessero affiancarsi a una formazione anche nel campo delle arti visive e perfor-mative. Era un processo a ritroso rispetto a quello compiuto dal Bauhaus, dove si giun-se al primato dell’architettura, toccato con la direzione di Mies van der Rohe, dopo che i primi anni erano stati dominati da pittori

quali Johannes Itten, Vasilij Kandinskij e Paul Klee. Del resto, lo IUAV era nato nel 1926 in parte “contro” i pittori, cioè da una scissione rispetto all’Accademia di Belle Arti. E questo spiega una parte delle resi-stenze che gli architetti hanno continuato ad avere rispetto alla nuova ala dell’insegna-mento universitario.

Nel 1998 venni dunque invitata da Marino Folin a pensare un corso di laurea innovativo; insieme a lui si trovarono a lavorare sul medesimo tema, in tempi di-versi, Marco De Michelis, Germano Celant, Sergio Polano per il design, Walter Le Moli per il teatro e alcuni altri; Lucia Barsotti mise a disposizione la propria competen-za per dare un profilo legale alle idee. La normativa vigente sembrava aprire spiragli verso nuovi corsi di laurea. In Italia la for-mazione artistica avveniva allora all’esterno dell’Università, in Accademie, che cercava-no da anni di rinnovarsi, oppure nei DAMS, corsi di laurea che davano una preparazione teorica ma che non includevano l’aspetto pratico e laboratoriale.

La proposta fu un corso di arti visive all’interno dell’Università, quindi con un pieno riconoscimento del settore come am-bito del sapere, ma in cui si congiungessero finalmente pratica e teoria; il progetto fu confortato da numerosi esempi anglosassoni e dal modello del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti, una summer school nata nel 1995, di solo 21 giorni ma che in nuce riassumeva alcune delle premesse su cui s’intendeva lavorare: laboratori molto liberi nei metodi, affidati a visiting professor esterni, congiunti a una parte strutturata di lezioni frontali e confe-renze teoriche; nessun limite tecnico; nes-sun orientamento politico, tranne quello che si incarna nelle famose parole di Gertrude Stein: “Ciascuno di noi, a modo proprio, è tenuto a esprimere cosa stia facendo il mon-do nel quale viviamo”11.

Il Corso di Laurea Specialistica in Pro-gettazione e Produzione delle Arti Visive venne inaugurato, insieme al suo gemello dedicato al teatro, l’8 giugno 2001 con un’opera di Joseph Kosuth e una rappre-sentazione di teatro-danza con la regia di Frédéric Flamand e la scenografia di Zaha Hadid. Il palco era sul fascinoso panora-

Page 7: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

10 11

ma delle Zattere, laddove l’archeologia industriale sembra mischiare Rotterdam a Venezia. Gli edifici erano ancora in fase di restauro, ma l’entusiasmo fu tale da sospingerci avanti, nonostante i pavimenti non completati, l’ascensore mancante e la carenza di aule. Erano i primi mattoni di una Facoltà di Design e Arti che si affianca-va a quelle di Pianificazione Urbanistica e di Architettura. Contestualmente, l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia diventava Università IUAV, chiudendo per sempre il suo acronimo e cambiando, con un concorso, il suo logo: il leone circolare di un tempo veniva sostituito da una scritta semplice, che gioca sulla simmetria di ogni lettera e che consente flessibilità e un uti-lizzo versatile.

Dapprima nacquero, dunque, i due corsi di laurea specialistica, uno volto alle arti visive e l’altro al teatro; poi vennero i corsi di laurea triennali e, nel tempo, la piattafor-ma è arrivata a comprendere scuole di base e magistrali di design del prodotto, della moda e della comunicazione, fino a comple-tare il progetto di una facoltà intera. Che in effetti non è mai stata accettata dalle altre due e che è stata tenuta in vita solo perché a basso costo. Anche l’Accademia ci vide come un rivale e rifiutò all’inizio qualsiasi permeabilità tra i corsi di studio. Né le rivi-ste d’arte, né il contesto istituzionale – che pure hanno assorbito molti dei nostri allievi in posizioni di rilievo, come artisti o cura-tori – hanno mostrato particolari tenerezze per questo esperimento.

Niente di cui stupirsi, comunque: in tutto il mondo si registrano fenomeni simili, tra l’approvazione senza tentennamenti per l’arte in generale e il distacco da essa quan-do si presenti come competitor nei finanzia-menti. Quasi ovunque, come sostiene Brad Buckley dal suo osservatorio australiano, il settore “non è riconosciuto come un cam-po legittimo per la ricerca finanziata […] Dal tempo di Oscar Wilde, l’arte è stata anche riconosciuta come uno strumento per criticare la società; questo precetto oggi è assiomatico nelle arti visive. La ricerca finanziata di livello universitario non do-vrebbe riflettere questo? In qualche modo, il lessico di che cosa costituisca una ricerca valida esclude ancora tutto ciò”12.

Le difficoltà incontrate sono state del resto un segno chiaro che l’iniziativa è stata di alta visibilità, nonché figlia di una logica stringente: la Venezia della Biennale, terri-torio dell’arte per eccellenza, non può non dotarsi di strutture formative che seguano la sua vocazione primaria e che sappiano porsi al suo servizio, così come si è cer-cato di fare collaborando il più possibile con altre entità dedicate alle arti contem-poranee. Ricordiamo la mostra presso la Biennale svoltasi nel 2003, con studenti di 13 scuole da tutto il mondo13, i rapporti con la Fondazione Bevilacqua La Masa e con il museo MAXXI14 – che nel 2008 ha dedicato al corso un suo primo resoconto pubblico a Roma –, le rassegne di studenti e docenti presso la Fondazione Buziol, le lezioni del ciclo L’Opera Parla presso Palazzo Grassi, gli incontri al centro alternativo S.A.L.E. – nato, peraltro, anche da nostri allievi e da considerarsi uno dei risultati più tangibili della scuola stessa. Progetti europei come Radar (2003) e Becoming Bologna (2009) insieme alla rete di scuole d’arte europee EARN, l’inserimento nella rete comuni-taria SHARE, la partecipazione a progetti internazionali come Real Presence sono stati altrettanti momenti di riconoscimento internazionale.

Gli ostacoli incontrati sulla via, del re-sto, sono un segno di cui andare orgogliosi dal punto di vista ideale: nonostante la loro inedita popolarità e il fatto di essere diven-tate sempre più istituzionali, le arti visive sembrerebbero conservare un elemento sovversivo capace d’infastidire; forse la componente più inquietante sta proprio nella difficoltà di definirle appieno, dando loro un preciso posto nel mondo. Non sono ambiti professionalizzanti, nel senso pieno del termine, e uno studente che esca da un corso di Visual and Performing Arts non può, quasi per definizione, aspirare ad ave-re un’occupazione stabile e subordinata: un artista o un independent curator non timbra il cartellino, se non quando è fallito. Un fat-to scomodo, ma sul quale riflettere.

Di una cosa l’esperimento che, da al-lora, ha potuto vivere tra procelle diverse per dieci anni, parla con sicurezza: della necessità di essere legati a un territorio e alle domande che pone, ma al contempo

anche di lavorare in una prospettiva in-ternazionale. C’è bisogno di sconfinare in ogni senso, senza dogmi nella scelta della tipologia dei docenti e senza limiti geogra-fici rispetto alla loro provenienza. Nei corsi d’arte IUAV si è sempre insegnato anche in inglese. Si è sentita la necessità di tradurre il più raramente possibile. Si è avvertita l’opportunità di mettere in piedi una piat-taforma capace di attrarre professionisti veri – tra i primi generosi che hanno cre-duto nell’esperimento ci sono stati Lewis Baltz, Guido Guidi, Joseph Kosuth, Giulio Paolini, Grazia Toderi, Hans Ulrich Obrist che insegnò in tandem con Stefano Boeri, Rirkrit Tiravanija che affittò una casa in Campo Santa Margherita per potere ospi-tare gli studenti la sera; l’anno dopo Mario Airò, Stefano Arienti, Lawrence Carroll, Alberto Garutti; e poi ancora Maja Bajevic, Carlos Basualdo, Nicolas Bourriaud, Jim-mie Durham, Rene Gabri, Mona Hatoum, Runa Islam, Marta Kuzma, Armin Linke, Eva Marisaldi, Gloria Moure, Adrian Paci, Cesare Pietroiusti, Marjetica Potrč, Tobias Rehberger, Remo Salvadori, Benjamin Weil e molti altri, di cui si ritroveranno i nomi in questo volume, con una permanenza che è andata, a loro scelta, da un semestre a molti anni. Accanto al loro contributo, si è avuto quello dei docenti di ruolo, scelti con una grande attenzione alle discipline di matrice filosofica, psicologica e comunque teorica: tra questi non possiamo non nominare alme-no coloro – da Giorgio Agamben a Marco De Michelis a Patrizia Magli – che hanno spesso accompagnato i ragazzi, persino a cena, e che si sono impegnati in programmi anche di dottorato. Alcuni dei docenti, da Carlos Basualdo a Antoni Muntadas, da Olafur Eliasson a Bjarne Melgaard, hanno coinvolto gli studenti nella realizzazione dei padiglioni nazionali che erano stati loro affidati alla Biennale. In molti altri casi, è stata la Biennale medesima a chiedere ai nostri studenti di collaborare alla realizza-zione delle opere di artisti vari. E ancora, istituzioni diverse hanno aperto tirocini e bandi per i nostri studenti: dal Philadelphia Museum of Art alla Serpentine Gallery di Londra, dalla New York University alla Fondazione Spinola Banna, dal Pierogi a New York all’Institute for Contemporary

Art di Oslo, fino alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino e al Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli. E alcune mancheranno senz’altro a questo ap-pello. Le relazioni hanno portato relazioni e la possibilità, per gli studenti più volitivi, di sfruttare la scuola per andarsi a formare anche altrove, è stata sempre incoraggiata. Una sorta di miracolo italiano ci ha aiutato, nonostante le ristrettezze in cui la scuola ha vissuto per la maggior parte dei suoi anni. Così anche si dica per i convegni, organiz-zati spesso al limite delle forze, ma quasi tutti sfociati in pubblicazioni. All’interno della facoltà, iniziative condotte dal gruppo di semiotici riuniti nel LISaV, capitanato da Paolo Fabbri, così come quelle dei teorici dell’economia, guidati da Pierluigi Sacco e degli psicologi, organizzati da Paolo Le-grenzi, hanno generato ricerche significati-ve. Le relazioni con il gruppo dei docenti di cinema – da Irene Bignardi a Paolo Costa a Marco Bertozzi – come quelle con il gruppo di design della comunicazione – da Gior-gio Camuffo a Wolfgang Sheppe a Sergio Camplani – sono state fertili, soprattutto nel ciclo di workshop intitolati Teach Me. E prego di non offendersi chi non sia stato nominato: questo testo diventerebbe un elenco.

Ad alcuni docenti che hanno fatto par-te del percorso è stato chiesto, per questo libro, “cosa dovrebbe essere una scuola d’arte”, perseguendo le riflessioni impo-state sopra. Qualcuno non ha risposto. La maggioranza ha offerto spunti brevi, ma profondi e sentiti, sulla base della propria esperienza. La domanda vuole essere rivolta a una prospettiva futura e non a un racconto dell’accaduto, perché comunque si fa sem-pre troppo poco.

I loro statement, così come gli elenchi che seguono, vanno visti come un riassunto delle attività svolte e come una dichiarazio-ne d’intenti per il futuro. Ci sono stati mille errori e indubbie mancanze: non avere un bar, non avere tecnici di laboratorio suffi-cientemente numerosi, non potere tenere la scuola aperta la sera, non essere in grado di pagare gite collettive e nemmeno borse di studio, non avere potuto sviluppare un pro-gramma di dottorato per artisti e, comun-que, un vero terzo livello nel ciclo di studi;

Page 8: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

12 13

alcune lacune sono state risolte dagli stessi studenti, rivelatisi una forza motrice attivis-sima, capace di trovarsi la sera per lavorare, di organizzarsi per andare a vedere e a fare mostre anche all’estero, di inventarsi occa-sioni di confronto anche in luoghi impensati come case private, circoli per anziani, vec-chi centri sociali, con un’invasione soffice ma volitiva della città intera. Si darà atto a loro e ai docenti che hanno seguito i loro desideri, di avere agito assertivamente, del tentativo di affidarsi a buone pratiche sor-rette da una visione teorica di fondo.

Nata grazie alle pieghe di una riforma, la scuola d’arti visive IUAV dovrà voltare pagina a causa di un’altra riforma, con la quale si diminuisce drasticamente il nu-mero di ore consentite di insegnamento a contratto – l’unica formula per avere buoni professionisti – e con cui si limita anche la possibilità di avere docenti stranieri. Così facendo, almeno per quanto attiene alle arti visive, la legge Gelmini restituisce l’Uni-versità a se stessa e torna quindi a conce-pirla come un mondo autoreferenziale. Fare un bilancio di dieci anni di attività significa anche questo: non celebrare il già fatto ma capire il da farsi, vedendo con lucidità che difficilmente potrà ripetersi qui, nelle forme che ha avuto; sperando che l’esperienza fatta possa comunque aiutare altre scuole d’arte a trovare la loro strada.

NOTE

1) Il riferimento è ovviamente a Raymond Klibansky, Fritz Saxl e Erwin Panofsky, Saturno e la Melanconia, trad. it. Einaudi, Torino 1986.

2) In Steven Henry Madoff (ed.), Art Schools (Proposi-tions for the 21st century), MIT, Cambridge/London 2009, pp. 151-164.

3) Cfr. Jan Kaila, “The Artist As a Producer of Knowl-edge”, in The Artist’s Knowledge 2, Research at the Finn-ish Academy of Fine Arts, Helsinki 2008, pp. 6-9.

4) Tra gli altri, cfr. Mary Jane Jacob and Jacquelynn Baas, Learning Mind – Experience into Art, School of the Art In-stitute of Chicago, University of California Press, Berke-ley/Los Angeles/London, 2009; Brad Buckley and John Conomos (eds.), Rethinking the Contemporary Art School – The Artist, the PhD, and the Academy, The Press of the Nova Scotia College of Art and Design, Canada 2009.

5) Cfr. Ute Meta Bauer, Zones of Activities, in Jacob and Baas, op. cit., p. 137.

6) Cfr. Harold Rosenberg, The Anxious Object: Art Today and its Audience, Horizon Press, New York 1964, p. 20.

7) “Genius lacks nothings that it needs”, in “No problem but a problematic”, in Maddoff 2009, op. cit., p. 54-65, p. 65.

8) “The purpose of art schools is to provide students with the things they know they lack and ways of finding the things they don’t know they lack”, ibidem.

9) Cfr. Nigel Warburton, La questione dell’arte, trad. it. Einaudi, Torino 2004.

10) George Kubler, La Forma del tempo, trad. it Einaudi, Torino 2002.

11) “Each of us in our own way is bound to express what the world in which we are living is doing” (da “Portraits and repetitions”, citato da Ann Hamilton nel saggio “Mak-ing not Knowing” in Jacob and Baas 2009, op. cit., pp. 66-73, p. 69).

12) “[Art] is not recognized as a legitimate field for funded research. [...] Since Oscar Wilde’s time, art has also been acknowledged as a tool for criticizing society; this precept is axiomatic in the visual arts today. Shouldn’t funded research at university level reflect this? Somehow, the lexicon of what constitutes valid research still ex-cludes all this”, in Buckley and Conomos, “The Australian Research Council Funding Model Condemns Art Schools to a Bleak Future”, in Conomos 2009, op. cit., p. 87-88.

13) Cfr. il catalogo Angela Vettese (a cura di), Recycling the Future. Vivere Venezia 2, Marsilio, Venezia 2003.

14) Cfr. il catalogo a cura di Cornelia Lauf e Angela Vette-se, IUAV al MAXXI, Venezia 2008.

What Is the Purpose of an Art School?Perhaps a school for artists serves no

purpose at all. Many of the most interesting painters and sculptors, such as Van Gogh and Cézanne, did not want or manage to attend one. Training can be based on as-sumptions so rigid they cannot be of help to those who intend to introduce new words. On the other hand, innovation rarely occurs without being a rebellion against rules, and there is no easier place to learn rules than at school.

Perhaps we need art schools precisely so that what is learned there will be be-trayed by the best students. Some of the most significant moments that changed art history in the 20th century occurred in educational settings in which several pupils surpassed their teachers, from the Munich Academy to the Bauhaus, from Black Mountain College in North Carolina to the Ulm School of Design and on to the New School for Social Research in New York. The young generations of artists were trained at centres such as the Düsseldorf Art Academy, the Hochschule in Frankfurt, UCLA, Cal Arts, the Art Institute of Chi-cago, and Goldsmiths College and Central Saint Martin in London.

The Academy of Fine Arts was once an obvious place where one could learn sculp-ture, painting, decoration and other tech-niques sanctioned by time, such as illustra-tion or engraving. Research was not part of the background required by graduates. At the same time, since Leonardo’s era artists have battled to sustain that their work is “a mental thing” and that their deity is not only Mercury, the god of doing and commu-nicating, but also Saturn, the god of thought and knowledge.1 And this despite the fact that the places where they have trained have always been relegated to the world of deco-ration, beauty and manual skills. It is an enduring conception.

Current practices now manifest a mul-timedia character so that the value of a work is not tied to the type of medium that is used, but to the conceptual device with which it is employed. Any insistence of teaching on technical skills is thus inap-propriate, regardless of whether it has to do with drawing or computer abilities.

This does not mean that artistic activity does not require capabilities. Paradoxically, it needs so many that a school is unable to teach them all. A given work project often requires the ability to paint, photograph, film, edit or set up an environmental work that leads to the architectural territory or even the history of landscape; at times, one must be able to influence the spectators’ mood, and this requires a background in psychology as well as a smattering of soci-ology. One must be familiar with what has already been done, i.e. with what has been implemented as the “tradition of the new”, according to Harold Rosenberg’s definition. As we have already noted, an art school should teach the rule as well as how to overturn that rule. And it should also teach how to fail and how to overcome the ensu-ing damage to self-esteem: “Fail Again, Fail Better” is the title of an enlightening essay by Roland Jones on the methods of artistic teaching.2

The problem of which methods to teach is still striking nonetheless. Regardless of whether we are talking about dematerializa-tion of the work or the post-media era, the statute of the work of art has been problem-atized and is thus difficult to insert into an educational programme. Moreover, the role of theory becomes increasingly important in terms of what it means to be an author, the relations that exist with other disciplines, what is meant by “knowledge” in this spe-cific field,3 which nevertheless continues to include doing and thus the imprecision of techne with respect to the certainty of episteme.

Therefore, it is no accident that a century after the greatest revolution of technique, the subject of teaching art continues to be discussed increasingly in symposia and books,4 incidentally bearing in mind that many of the best-known crit-ics and artists have devoted much of their time to schools, as if it were a way to give themselves fully to the intellectual milieu, abandoning the promotional mechanisms that distinguish a curatorial career based on competitiveness, strategy, and or-ganizational and fundraising skills.5 In this context, the activity of exhibition venues connected with art schools has emerged as

Angela Vettesedirettore del corso di laurea magistrale in teatro e arti visiveindirizzo progettazione e produzionedelle arti visive

Page 9: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

14 15

never before, because the latter have proven themselves to be centres that are not limited by the need to be approved by an art world bound to commoditization.

Critics such as Meta Bauer, Boris Groys, Daniel Birnbaum, Jens Hoffmann and Hou Hanrou have thus found refuge there; many artists, from Joseph Kosuth to Jannis Kounellis and Rebecca Horn, have finished their career as teachers without ever truly separating it from that of “pro-ducers”. Others, such as Michelangelo Pis-toletto and Olafur Eliasson, have decided to transform where they live and work into a school, or, like Marina Abramović, they have taken on the burden of creat-ing a brand-new school: the less they are protected by the legal recognition of the diploma they can issue, the more radical they are. Looking at this from the viewpoint of an increasingly coercive system, schools serve the purpose of getting rid of their own shackles, at least in part.

In any case, their function probably continues to be that of handing down a well-oiled style, even when they are pre-sented as something new. What should be clear to all those who are part of them is that schools may be experimental in method, but by definition they are places in which a tradition is handed down, be it sim-ply the one that arose in the 20th century but also those that go further back. The cen-tres where artistic training takes place today are not distinguished by any desire to pro-voke or astonish: as Rosenberg observed, the category of artistic practices followed today was amply defined before 1912.6 We can only try to perform the task of convey-ing knowledge honestly and as best as we can. In the words of Robert Storr, another critic who chose to teach, “genius lacks nothings that it needs”,7 but geniuses are rare and thus “the purpose of art schools is to provide students with the things they know they lack and ways of finding the things they don’t know they lack”.8 It would be pointless to ask an art student what he lacks and what he doesn’t: he must discover this on his own, although as a rule the idea is to provide him with a foundation of com-mon knowledge as a starting point, to avoid reinventing the wheel by tracing the experi-

ences of others.Another point that must be emphasized

is that an art school does not teach what art is: the vicissitudes of this concept and the practices that art has adopted over the centuries have changed so much that each historical period has redefined the term a posteriori, in the wake of what artists have actually done. On this point, we can cite the razor of Nigel Warburton, who asks us not to waste time on definitions and to deal directly with the works.9 Regardless of what it may be, art is a slippery entity that aims to upend anyone who tries to pigeonhole it into a taxonomy or inelastic category, a sector in which there is no room for sure knowledge. So, again, is there really any point in teaching it?

In stating this we are aided by the fact that at nearly all of the most advanced edu-cational institutions design is taught along-side the so-called Fine Arts, as if to say that the best solutions for practical problems can also be found by examining the tradi-tion of useless forms, those that are votive or totemic in nature, or are the symbolic recognition of a culturally cohesive commu-nity. The history of forms, whether aimed at current life or not, sketches out a “shape of time” – according to George Kubler’s well-known definition10 – and never as in this accelerated century has one needed instru-ments to follow the biggest changes.

Nevertheless, no one can fail to grasp the role that images, i.e. the forms that have a particular tie with visual quality, have acquired in these decades of technological and communicational haste: never before have most ideas materialized in the form of figures and then been translated into words, whereas the opposite process once seemed natural. Deeming that the area of images – even those in motion or three-dimensional or environmental – does not require ad-equate preparation is thus an anachronism: when a civilization starts to express itself according to certain systems, not learning and mastering them means losing command of the expression itself.

All of this also applies to the field of the visual arts, a subset of images without practical aims. The success of museums, exhibitions, auctions, markets and schools

intrinsically demonstrates their relevance, despite the fact that they continue to have denigrators who do not share or understand or desire to understand their language. They communicate the well-being, liberality and real or presumed democracy achieved by a territory, and they succinctly and nonver-bally convey shared contents. Incidentally, in this sense – because what circulated was a tradition that arose from the “West-ern canon” (according to Harold Bloom’s controversial but effective term) – its ex-pansion may well have been a final act of cultural colonialism.

At the turning point represented by the 1910s, we know that Asia came to domi-nate and that, regardless, the confidence of former colonial powers crumbled after a long post-war period, after peace and after advanced capitalism. Nevertheless, it would be hard to go back with respect to the in-vestments made in the attempt to purloin the supremacy of New York, London and Paris in laying down the law not only in art, but also lifestyles. Consequently, it is un-likely that we will also revert regarding the way of conceiving what a visual arts school is: a place where what is transmitted is not a trade but a mental attitude, moreover in opposition to a scholastic system that in-creasingly attempts to present itself as pro-fessionalizing and not merely humanistic.

Given these premises, we can get to the history and reasons behind the school for which this book summarizes a decade of ac-tivity. When the IUAV University still went by the name of Istituto Universitario di Ar-chitettura di Venezia, the glorious centre at which Manfredo Tafuri, Carlo Scarpa, Aldo Rossi and many others taught, the rector and several other faculty members felt that the teaching of disciplines such as architec-ture, urban planning and design could – and should – be flanked by classes in the visual and performing arts. It was a reverse proc-ess with respect to the one conducted by the Bauhaus, where the primacy of architecture was achieved with Mies van der Rohe at the helm, after the early years dominated by painters such as Joannes Itten, Wassily Kandinsky and Paul Klee. Indeed, the IUAV had originally been established in 1926 in part “against” painters, when it split from

the Academy of Fine Arts. And this helps explain some of the hostility that architects continued to feel with respect to the new wing of university teaching.

Thus, in 1998 Marino Folin asked me to come up with an innovative degree programme; along with him, and at differ-ent times, other figures ended up working with him on the same concept: Marco De Michelis, Germano Celant and Sergio Po-lano for design, Walter Le Moli for theatre, and several others; Lucia Barsotti offered her expertise to outline these ideas from a legal standpoint. The regulations in force seemed to offer an opening towards new degree programmes. At the time, artistic training in Italy took place outside the university, at academies that had tried to modernize themselves for years, or within the DAMS courses, degree programmes in Arts, Music and Entertainment Studies that examined theory but did not envisage prac-tical preparation and workshops.

The proposal was a visual arts course within the university, and thus with full rec-ognition of the sector as a field of knowl-edge, but in which theory and practice were finally combined. The project was corrobo-rated by numerous English and American examples, and by the model of the Course of Higher Learning in Visual Arts of-fered by the Antonio Ratti Foundation, a summer-school programme of just 21 days established in 1995 that, in an embryonic form, encapsulated some of the premises on which the proposal intended to work: work-shops that were very free in terms of meth-ods, entrusted to visiting professors, along with a structured part offering face-to-face lessons and lectures on theory. No techni-cal limitations were envisaged save the one embodied by the famous words of Gertrude Stein: “Each of us in our own way is bound to express what the world in which we are living is doing”.11

The Graduate Programme in Visual Arts was inaugurated – along with its twin dedicated to theatre – on 8 June 2001 with a work by Joseph Kosuth and a theatre/dance performance directed by Frédéric Flamand; Zaha Hadid designed the set. The stage overlooked the fascinating panorama of the Zattere, where industrial archaeol-

Page 10: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

16 17

ogy resembles a cross between Rotterdam and Venice. The buildings were still being restored, but enthusiasm was so high that it inspired us, despite the fact that the floor-ing was not finished, the lift hadn’t been installed and classrooms were lacking. They were the first bricks of a Design and Arts Department that would complement those of Urban Planning and Architecture. At the same time, the Istituto Universitario di Architettura di Venezia became Università IUAV, forever closing its acronym and, through a competition, changing its logo: the circular lion of yore was replaced with simple text playing on the symmetry of each letter, and permitting flexibility and versatility.

At first two graduate programmes were established, one in the visual arts and the other in theatre. They were followed by three-year undergraduate programmes and, over the years, the platform also came to include undergraduate and graduate schools in product, fashion and communication design, finally rounding out the project with an entire department. In effect, this department was never accepted by the other two and was kept going strictly because it was a low-cost venture. The Academy also viewed us as a rival and rejected at the beginning any permeability between our study programmes. Likewise, despite the fact that they have absorbed many of our students in important positions as artists or curators, art journals and the institutional milieu have shown little sympathy for this experiment.

There is really nothing surprising about this. Similar trends can be found around the world, between the unwavering approval of art in general and the sense of detach-ment from it when it starts competing for funding. As Brad Buckley sustains from his Australian observatory, virtually every-where “[Art] is not recognized as a legiti-mate field for funded research...

Since Oscar Wilde’s time, art has also been acknowledged as a tool for criticiz-ing society; this precept is axiomatic in the visual arts today. Shouldn’t funded research at university level reflect this? Somehow, the lexicon of what constitutes valid re-search still excludes all this”.12

Indeed, the difficulties that have been encountered are a clear sign that the initia-tive was one of great visibility, yet it was also the daughter of a compelling logic: the city that hosts the Biennale, the quintessen-tial land of art, has no choice but to equip itself with educational structures that follow its primary vocation and can put themselves at its service, as has been attempted by col-laborating as closely as possible with other organizations devoted to the contemporary arts. We can recall the exhibition at the Bi-ennale in 2003, with students from thirteen schools around the world;13 the relations with the Bevilacqua La Masa Foundation and the MAXXI museum,14 which in 2008 in Rome devoted its first public account of the programme; the exhibition by students and professors at the Buziol Foundation; the lessons in the cycle entitled L’Opera Parla at the Palazzo Grassi; the meetings at S.A.L.E., an alternative centre established – notably – by our students and representing one of the school’s most tangible results. Moreover, European projects such as Ra-dar (2003) and Becoming Bologna (2009), along with the EARN network of European art schools, inclusion in the European Un-ion’s SHARE network, and participation in international projects such as Real Presence represent moments of international recogni-tion.

After all, the obstacles encountered along the way are signs of which one can be proud from an ideal standpoint: despite their unprecedented popularity and the fact that they have become increasingly institu-tional, the visual arts seem to have main-tained a subversive element that manages to irritate people. Perhaps the most troubling aspect lies precisely in the difficulty in ful-ly defining them and giving them a specific place in the world. They are not profession-alizing milieus in the full sense of the term, and almost by definition a student from a Visual and Performing Arts programme can-not aspire to stable employment: the only artists or independent curators who punch a timecard are those who have failed. Dis-comfiting as it may be, it is a fact worth considering.

The experiment, which since then has weathered a number of storms over the

past decade, can speak confidently about one thing: the need to be tied to a territory and to the questions it poses, while also working on an international scenario. It is important to cross boundaries in every sense, without dogmas in the choice of the type of professors and without geographi-cal restrictions as to their provenance. The IUAV art courses have always been taught in both Italian and English. We felt the need to translate as rarely as possible. And we sensed the opportunity to set up a platform capable of attracting real professionals: the first generous people who believed in this experiment included Lewis Baltz; Guido Guidi; Joseph Kosuth; Giulio Paolini; Grazia Toderi; Hans Ulrich Obrist, who taught together with Stefano Boeri; Rirkrit Tiravanija, who rented a house in Campo Santa Margherita in order to host students in the evening. Mario Airò, Stefano Arienti, Lawrence Carroll and Alberto Garutti ar-rived the following year, followed by Maja Bajevic, Carlos Basualdo, Nicolas Bour-riaud, Jimmie Durham, Rene Gabri, Mona Hatoum, Runa Islam, Marta Kuzma, Armin Linke, Eva Marisaldi, Gloria Moure, Adrian Paci, Cesare Pietroiusti, Marjetica Potrc, Tobias Rehberger, Remo Salvadori, Ben-jamin Weil and many others whose names can be found in this book, and who chose to stay from a semester to many years. Along-side their contribution we can cite those of tenured professors, chosen with great atten-tion for the areas of philosophy, psychology and theory: among them, we must mention at least those – from Giorgio Agamben to Marco De Michelis and Patrizia Magli – who often accompanied the students even to supper and were also involved in doc-toral programmes. Some of the professors, from Carlos Basualdo to Antoni Muntadas, Olafur Eliasson and Bjarne Melgaard, got the students involved in setting up the national pavilions for which they were responsible at the Biennale. In many other cases, it was the Biennale itself that asked our students to collaborate on the works of various artists. Moreover, a number of in-stitutions opened internships and competi-tions to our students: from the Philadelphia Museum of Art to the Serpentine Gallery in London, New York University, the Spinola

Banna Foundation, the Pierogi Gallery in New York, the Institute for Contemporary Art in Oslo, and the Sandretto Re Rebau-dengo Foundation in Turin and the Castello di Rivoli Museum of Contemporary Art. And several are undoubtedly missing from this list. These relations led to relations, and the opportunity for the most headstrong students to take advantage of the school to learn elsewhere has always been encour-aged. A sort of Italian miracle helped us, despite the financial straits faced by the school for most of its history. The same thing holds true for conventions, often or-ganized at the very limit of resources, but also always resulting in publications. With-in the department, initiatives conducted by the group of semiotics professors who were part of LISaV, led by Paolo Fabbri, and those of economic theorists headed by Pier-luigi Sacco and of psychologists organized by Paolo Legrenzi, have generated impor-tant studies. Relations with the group of cinema professors – from Irene Bignardi to Paolo Costa and Marco Bertozzi – and those with the information design group – from Giorgio Camuffo to Wolfgang Sheppe and Sergio Camplani – have been fruitful, above all in the cycle of workshops entitled Teach Me. And I beg those who have not been named not to be offended: this essay would become a list.

For this book, the professors who were part of this path were asked what they thought an art school should be, pursuing the reflections laid out here. Some didn’t answer, but most offered brief but profound and emotional insights, based on personal experience. The question addresses a future prospect and not an account of what has happened, because – regardless – we always do too little.

Their statements, like the lists that fol-low, should be viewed as a summary of the activities that have been conducted and as a statement of intents for the future. There have been thousands of mistakes and indu-bitable oversights: not having a café, not having enough laboratory technicians, not being able to keep the school open at night, not being able to pay for class trips or even scholarships, not having been able to de-velop a doctoral programme for artists or

Page 11: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

18 19

a true third level in the study programme. Some of these lacunae have been addressed by the students themselves, who have proven to be a motivated and active driving force, organizing evening meetings in order to work, making arrangements on their own to go see and stage exhibitions, some of which abroad, and inventing opportunities to engage with each other even in the most unthinkable places, such as private homes, senior citizens’ clubs and old social centres, gently but wilfully invading the entire city. We must acknowledge that they and their professors, who followed their desires, acted with a strong will in an attempt to embrace good practices sustained by a basic theoretical vision.

Established thanks to the twists and turns of a reform, the IUAV school of visual arts must now turn over a new leaf because of another reform that has drasti-cally reduced the number of hours in teach-ing contracts – the only way to obtain good professionals – and has thus also limited the opportunity to attract foreign professors. By doing so, at least as far as the visual arts are concerned, the Gelmini Law has restored the university to itself and has thus made it revert to conceiving it as a self-referential world. Taking stock of ten years of activ-ity implies something else: not celebrating what has already been done but understand-ing what must be done, clearly grasping that it will probably not be repeated here in its previous form, and hoping that this experi-ence can somehow help other art schools chart their own course.

Angela Vettesedirector of the graduate programme in visual and performing arts

NOTES

1) The reference is obviously to Raymond Klibansky, Fritz Saxl and Erwin Panofsky, Saturn and Melancholy: Studies in the History of National Philosophy, Religion and Art (Edinburgh: Thomas Nelson and Sons, 1964).

2) In Steven Henry Madoff (ed.), Art Schools (Proposi-tions for the 21st century) (Cambridge/London: MIT, 2009, pp. 151-64).

3) Cf. Jan Kaila, “The Artist As a Producer of Knowl-edge”, in The Artist’s Knowledge 2, Research at the Finn-ish Academy of Fine Arts (Helsinki, 2008, pp. 6-9).

4) Among others, see Mary Jane Jacob and Jacquelynn Baas, Learning Mind – Experience into Art (Berkeley/Los Angeles/London: School of the Art Institute of Chicago, University of California Press, 2009); Brad Buckley and John Conomos (eds.), Rethinking the Contemporary Art School – The Artist, the PhD, and the Academy (Halifax: The Press of the Nova Scotia College of Art and Design, 2009).

5) Cf. Ute Meta Bauer, Zones of Activities, in Jacob and Baas, op. cit., p. 137.

6) Cf. Harold Rosenberg, The Anxious Object: Art Today and its Audience (New York: Horizon Press, 1964, p. 20).

7) In “No problem but a problematic”, in Maddoff 2009, op. cit., pp. 54-65, p. 65.

8) Ibid.

9) Cf. Nigel Warburton, The Art Question (London: Routledge, 2003).

10) George Kubler, The Shape of Time: Remarks on the History of Things (New Haven: Yale University Press, 1962).

11) From “Portraits and Repetitions”, quoted by Ann Ham-ilton in “Making not Knowing” in Jacob and Baas 2009, op. cit., pp. 66-73, p. 69.

12) In Brad Buckley and John Conomos, “The Australian Research Council Funding Model Condemns Art Schools to a Bleak Future”, in Buckley and Conomos 2009, op. cit., pp. 87-88.

13) Cf. the catalogue edited by Angela Vettese, Recycling the Future. Vivere Venezia 2 (Venice: Marsilio, 2003).

14) Cf. the catalogue edited by Cornelia Lauf and Angela Vettese, IUAV al MAXXI (Venice, 2008).

S C U O L A C O M E F O R M A E V E N T I C A

On peut ansi rêver une société d’émancipés qui serait une société d’artistes. Une telle société répudierait le partage entre ceux qui savent et ceux qui ne savent pas, entre ceux qui possèdent ou ne possèdent pas la propriété de l’intelligence. – j a c q u e s r a n c i è r e

Dalla bottega all’università le arti sono state oggetto di una trasmissione partico-lare le cui forme, andate ridefinendosi nel tempo, ci hanno di volta in volta segnalato trasformazioni della stessa nozione di arte: di un fare dell’uomo che, tenendosi in rap-porto con la sua trasmissione, non può che riflettere in essa i propri stessi cambiamen-ti. Non solamente è possibile risalire alle trasformazioni del paradigma artistico per via genealogica, passando per un’analisi del rapporto tra le forme dell’arte e quelle del suo insegnamento ma se pensiamo all’arte come al luogo in cui si rende visibile la tonalità emotiva nella quale principalmente ci teniamo, la maniera particolare in cui gli elementi in gioco in tale paradigma sono andati articolandosi ha molto da dirci sul nostro tempo.

Tra le evidenti trasformazioni degli ultimi decenni vanno certamente annoverati il fatto che pratiche e modalità discorsive sono diventate territorio di indagine artisti-ca e che al contempo due figure sono andate delineando in maniera sempre più netta i due poli di un articolato campo di tensioni. L’artista e il curatore individuano senza dubbio i corrispondenti estremi di questo sistema polare. Dove alcune istituzioni sono andate specializzandosi verso l’uno o l’altro polo, procedendo verso la professionalizza-re delle due figure, il caso di Venezia – di un corso di laurea nel quale non solo coesi-stono corsi teorici e laboratoriali, ma labo-ratori di arte e di curatela sono ugualmente accessibili a tutti gli studenti – ha costituito sin qui il complesso tentativo di pensare e praticare un’indecidibilità sia tra pratica artistica e curatoriale che tra teoria e prati-ca. Lungi dal generare indistinzione, l’in-decidibilità rende al contrario possibile una forma particolare dell’individuazione nella quale l’atto artistico e quello curatoriale risuonano l’uno nell’altro pur mantenendo ciascuno la propria singolarità. Il muoversi in quanto artisti nella vita contestuale e

discorsiva dell’opera, il volgersi verso la curatela avendo fatto esperienza del terreno aperto e recettivo in cui l’opera incontra il proprio momento germinale costituiscono due diverse distribuzioni, due diverse ma-niere di intendere il rapporto tra i due punti focali di uno stesso campo tensivo.

Abitata da un’identica dinamica, polare e non dicotomica, è anche la distribuzione dei corsi teorici e laboratoriali che, tenen-dosi in una vicinanza spaziale e temporale, sono andati nel corso degli anni contami-nandosi in misura sempre maggiore sino a intrecciarsi in un risultato in cui il momento della teoria non viene mai posto come già sempre separato dalla possibilità della sua attuazione, in un prima che preceda prope-deuticamente un passaggio all’atto che sa-rebbe altrimenti sempre posticipato. Qui le categorie aristoteliche di vita contemplativa e vita activa, riproposte da Hannah Arendt in un’antitesi funzionale al pensiero della prassi politica1, tendono a sfumare l’una nell’altra in un’indecidibilità che costitu-isce, ancora una volta, un tratto peculiare del caso veneziano.

È interessante notare come la possibi-lità di una contemplazione interna all’atto, che non si esaurisca nel momento del suo passaggio in esso, sia stata nella storia del pensiero intuita da un filosofo quale Spino-za, che ha brillantemente pensato la potenza in rapporto al comune, compiendo così un gesto che è centrale a molte tra le pratiche artistiche contemporanee e degli ultimi de-cenni. Identica all’essenza, la potenza co-stituisce per Spinoza una realtà immanente al mondo fisico. In quanto tale: essenziale e non accidentale, essa è comune a tutti e può solamente essere accresciuta o diminuita sulla base dell’incontro tra i corpi. Si tratta dunque di organizzare questi incontri, di far sì che essi siano incontri gioiosi, tali da accrescere la potenza che già possediamo in quanto viventi. Questo, precisamente, è ciò che può e deve fare una scuola che sia capa-

Page 12: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

20 21

ce di tenere conto delle più decisive acqui-sizioni del pensiero, filosofico e artistico.

In un saggio del 1803 dedicato all’uso del coro nella tragedia attica, Schiller scrive che tutta l’arte non è che dedicata che alla gioia (Alle Kunst ist der Freude gewidmet)2. Non è senza rilevanza il fatto che siano stati gli stessi artisti – che si tengono per eccel-lenza nel luogo dell’opera, questo stesso luogo che da Aristotele a oggi è stato l’og-getto di riflessioni cruciali sul rapporto tra potenza e atto – a intendere proprio la scuo-la, il luogo dove si organizzano incontri di corpi e di saperi, come una forma da far propria e nella quale individuare e pensare, collettivamente, il luogo della padronanza formale della nostra stessa potenza d’agire.

Se intesa come luogo della potenza e del suo accrescimento gioioso, la scuo-la non può che abbandonare l’idea di un’astratta predicabilità per cessare di esse-re nella pratica lo strumento di trasmissione di un contenuto univoco ed elettivo, sia esso un tema, un medium, un metodo sopra un altro. Individuabile ma non-predicabile il comune, come ricorda Paolo Virno nella sua analisi della moltitudine, costitui-sce precisamente ciò che si sostituisce all’Universale, che è invece un predicabile non-individuabile3. E giacché predicato è tutto ciò che, riferibile in quanto tale a un soggetto, può esser fatto oggetto di predica, dovrà ben comprendersi come un insegna-mento che si tenga nel luogo del comune dovrà anche rivedere il rapporto dei suoi soggetti al sapere. Inappropriabile, il sapere sarà allora da intendersi, nell’atto del suo dispiegamento, come il luogo nel quale insegnante e allievo, in quanto partecipano di una identica intelligenza – quella stessa intelligenza che è in opera nei testi studiati – si trovano in un’eguale posizione. “L’artiste a besoin de l’égalité comme l’ex-plicateur a besoin de l’inégalité,”4. nota Jacques Rancière nel raccontare la vicenda di Joseph Jacotot, un docente di letteratura francese vissuto nell’Ottocento, che mise in discussione le stesse basi dell’insegnamento in auge ai suoi tempi prendendo a insegnare con successo non solamente ciò che non co-nosceva, ma a insegnare al contempo in una lingua che a lui, l’insegnante, era scono-sciuta. Dato che per Jacotot a essere inegua-

le non è mai l’intelligenza ma il grado di attenzione prestata alle cose, secondo il suo metodo al fine di apprendere sarà sufficien-te applicare un potere comune, procedendo se necessario a tastoni, nella più grande prossimità possibile con il proprio oggetto, sia esso un testo o un gesto. Apprendere e comprendere, scrive Rancière, non sono che due maniere di intendere lo stesso atto di traduzione del sapere giacché nulla vi è “all’in qua” dei testi che possa essere fatto oggetto di rivelazioni esterne. Come peral-tro ricorda Deleuze nelle sue dense note su Spinoza, per il filosofo olandese la potenza di pensare si prolunga nella potenza di pen-sare tutto ciò che è stato prodotto5. Ed è qui che l’insegnamento abbandona il terreno della spiegazione per farsi pratica di eman-cipazione, giacché quello della trasmissione del sapere di poter fare è probabilmente il più grande saper fare insegnabile.

Nella misura in cui si fa incontro felice capace di agire sulla potenza che, comune, è soggetta a continue variazioni, la stessa scuola può essere pensata come una forma in movimento, performativa ovvero eventica, per impiegare un’espressione che riassuma i due poli di evento e forma tenuti insieme da Carlo Diano in un saggio dal titolo “For-ma ed evento”6. Che sia l’insegnamento che l’apprendimento abbiano un carattere per-formativo non è sfuggito a un artista come Robert Filliou, che pubblica nel 1970 quella che definisce la prima bozza di un testo che intitola Teaching and Learning as Perfor-ming Arts7.

La scuola, se intesa come il campo di tali tensioni, può dunque essere declinata come una forma tutta particolare, attraver-sata da un movimento interno, una sorta di poliritmia di cui l’istituzione costituisca l’involucro ritmico. L’idea di un muoversi è a ben vedere già presente nel termine arte, nella cui etimologia si tiene la radice “ar”, che in sanscrito-zendo ha il significato di un un andare, di un mettere in moto. Il termine scuola deriva invece com’è noto dal greco σχολή, un lemma che nel suo significato originario non indica ancora un’istituzione ma l’agio, l’ozio e il riposo e che nella sua forma verbale, σχολαζειν, significa in principio l’aver tempo di occu-parsi di una cosa per divertimento. Se vero

è che nell’ozio si tiene l’idea di un partico-lare rapporto al tempo è anche vero che una scuola d’arte non può esimersi dal prendere una posizione rispetto alla propria tempora-lità e alla temporalità che va proponendo.

I corsi di laurea in arte dell’Università IUAV di Venezia hanno declinato il proprio rapporto al tempo attraverso l’avvicendarsi e il variare dei corsi, aspetti l’uno e l’altro resi possibili grazie a un ridotto numero di docenti strutturati e un’ampissimo numero di professori a contratto. Pensata per durare nel tempo, la facoltà si è dunque al contem-po dotata di strumenti tali da consentirle di ripetere se stessa in maniera differente, decentrando sempre – quanto più le è stato possibile in un sistema restio alle variazio-ni – il proprio centro. D’altronde, dove non esiste un durevole oggetto da trasmettere, dovrà anche pensarsi il rapporto all’imper-manenza. Lo hanno variamente declinato gli artisti, con le loro scuole temporanee che hanno fatto segno verso ciò che l’arte, un impredicabile, può portare alla scuola.

Si pensi in particolare gli esperimenti di Unitednationsplaza (2006-07), una mostra in forma di scuola della durata di un anno realizzata da Anton Vidokle con la colla-borazione di un gruppo di artisti e teorici, pensata come un luogo non gerarchico, di elaborazione collettiva e in divenire e all’École Temporaire (1989-99) di Pierre Huyghe, Dominique Gonzalez-Foerster e Philippe Parreno, allievi a loro volta, gli ultimi due, presso l’Institut des Hautes Étu-des en Arts Plastiques (1988-1995) creato da Pontus Hultén, curatore tra i più vicini al processo dell’opera, e Daniel Buren8. Scuole iniziate da artisti, che trovano pre-cedenti storici in università indipendenti quale l’Uniwersytet Latający o “università fluttuante” di Varsavia fondata nel 1883 ma anche nello studio di Gustave Moreau a Parigi, hanno veicolato diverse modalità dell’apertura che si sono date nelle forme adottate se non già nel loro stesso nome, a partire dalla Free International University of Creativity and Interdisciplinary Research fondata da Joseph Beuys nel 1974 a, per fare solo alcuni degli esempi possibili, la Copenhagen Free University (2001-2007) di Henriette Heise e Jakob Jakobsen, la School of Missing Studies fondata a Belgrado nel

2002, The Mountain School of Arts aperta da Piero Golia e Erik Wesley nel 20059.

Ciò che tali esperienze hanno accarez-zato ed esposto è stata un’interna capacità di variare e differire, e variabile e transi-tiva, all’interno della durata, è stata intesa proprio la potenza d’agire. Essa diventa autoaffezione o gioia attiva quando venga posseduta nelle nozioni comuni, in quelle stesse idee adeguate che come Deleuze ricorda10 – e come gli artisti non cessano di mostrare – anche l’immaginazione può suscitare. Anche in un’università.

Chiara Vecchiarelli

Page 13: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

22 23

1) Hannah Arendt, The Human Condition, University of Chicago Press, Chicago 1998 [1958]

2) Friederich Schiller, “Über den Gebrauch des Chors in der Tragödie”, 1883, dalla prefazione alla tragedia Die Braut von Messina oder Die feindlichen Brüder. Ein Trau-erspiel mit Chören, Reclam Verlag, Stoccarda 1997 [1883]

3) Si veda Palolo Virno, “Gli Angeli e il General Intellect” in Multitudes, n. 18, 3 maggio 2005, e per un ulteriore approfondimento, dello stesso autore, Grammatica della moltitudine. Per una analisi delle forme di vita contempo-ranee, Rubettino Editore, Catanzaro 2001

4) Jacques Rancière, Le maître ignorant. Cinq leçons sur l’émancipation intellectuelle,10x18, Parigi 2004, p. 120 [Librairie Anthème Fayard, Parigi 1987]

5) Gilles Deleuze, Spinoza. Philosophie pratique, Les Éditions de Minuit, Parigi 2003 [Presses Universitaires de France, Parigi 1970]

6) Carlo Diano, Forma ed evento. Principi per una inter-pretazione del mondo greco, Marsilio, Venezia 1994 [Neri Pozza, Venezia 1952]

7) Robert Filliou, Teaching and Learning as Performing Arts, Verlag Gebr. König, Köln-New York, 1970. In prima di coperina, il titolo è accompagnato da una specifica con-cernente gli autori: “Teaching and Learning as Performing Arts by Robert Filliou and the Reader if he wishes, with the participation of John Cage, Benjamin Patterson, Geor-ge Brecht, Allan Kaprow, Marcelle, Vera and Bjoessi and

Karl Rot, Dorothy Iannone, Diter Rot, Joseph Beuys. It is a Multi – Book. The space provided for the reader’s use is nearly the same as the author’s own.” Suscettibile di ulte-riori pubblicazioni, ogni nuova versione del testo avrebbe contenuto i contributi per i quali era stato lasciato tanto margine. Recita la quarta di copertina: “Further editions will include developments and modifications suggested by readers – co-authors. We’ll see. Let’s get it out first. It is a long short book to keep writing at home, It is a work of love.” Si noti l’impiego del termine “co-author”, veicolan-te la stessa idea di un comune tenersi nello stato performa-tivo evidente nell’espressione “I am your co-performer”, con la quale Filliou si presenta al suo pubblico nel corso della performance “Teaching and Learning as Performing Arts Part II” (1979).

8) Daniel Buren, Serge Fauchereau, Pontus Hultén, Sarkis, Quand les artistes font école. 24 journées de l’Institut des Hautes Etudes en Arts Plastiques, tomo I e II, Éditions du Centre Pompidou, Parigi 2004

9) Non sfuggano anche i progetti non realizzati, indica-tivi di un desiderio diffuso, quali il Potteries Thinkbelt, un centro abitativo e di ricerca progettato nei primi anni Sessanta dell’architetto Cedric Price come un flessibile dispositivo mobile funzionale tanto all’abitare che all’ap-prendere intesi in quanto gesti comuni e concomitanti, e il centro per le arti immaginato da George Maciunas nel 1967 come una comunità nella quale ricerca, produzione e sperimentazione si sarebbero tenute insieme nel villaggio di New Marlborough, Massachusetts.

10) Op. cit., Deleuze [1970]

From the workshop to the university, the arts have been subject to a special kind of transmission whose forms have gradually changed over the years, each evolution mark-ing a transformation in the concept of art it-self: a human activity that maintains a relation to the way it is conveyed, and whose changes, therefore, cannot help but be reflected in it. Not only is it possible to retrace the trans-formations of the artistic paradigm by way of genealogy, analyzing the relationships be-tween the forms of art and those of its teach-ing, but if we think of art as the sphere that makes visible the emotive state we primarily inhabit, then the specific manner in which the elements at work in this paradigm have articu-lated themselves over time has a lot to tell us about these present times.

Among the most evident transformations of the recent decades is certainly the fact that discursive practices and methods have become a realm of artistic enquiry, while at the same time, two figures have begun to delineate, ever more clearly, two poles within a complex field of tension. The artist and the curator un-questionably inhabit the two extremes within this system. While some institutions have tended to specialize in one of these two polari-ties, moving towards the professionalization of each figure, the degree course in Venice – where theory courses and workshops coexist, and what’s more, art and curating workshops are equally open to all students – has consti-tuted a complex attempt to conceive of and practice a mode of undecidability, as much between artistic and curatorial practice as between theory and practice themselves. Far from generating indistinction, undecidability makes possible a particular form of individu-ation, in which artistic and curatorial acts resonate within each other while maintaining their own singularities. Exploring, as an artist, the contextual and discursive life of the work; turning towards curating after having experi-enced that open, receptive terrain where the work encounters its moment of germination – these are two different ways of looking at, and understanding, the relationship between the two hubs of the same field.

The same dynamics – polarized, not dichotomic – can also be found in the distri-

bution of theory and practice courses, held in both spatial and temporal vicinity, whose reciprocal influence has become stronger and stronger over the years, to the point that they have become interwoven. As a result, the phase of theory is never posited as always already separate from the possibility of its implementation, in a “before” that lays the groundwork for a turn to action that would otherwise always be deferred. Here Aristo-tle’s categories of vita contemplativa and vita activa, which Hannah Arendt contrasts in for-mulating her theory of political praxis1 tend to blend into each other, with an undecidability that once again constitutes a unique feature of the course in Venice.

It is interesting to note how in the his-tory of thought, the possibility of a form of contemplation that lies within action, rather than being exhausted by its passage into the latter, was glimpsed by a philosopher like Spinoza, who brilliantly framed the idea of potentia (power, to be understood as potency/potential) in relation to the commons, taking a step that has been central to many among the artistic practices of recent decades. Spinoza sees potentia as identical to essence, a reality immanent to the physical world. As something essential and not accidental, it is common to all and can only be increased or diminished by encounters between bodies. It is thus a ques-tion of organizing these encounters so that they will be joyful ones, increasing the power we already possess as living beings. This is precisely what a school can and should do if it is to be capable of reckoning with the most crucial acquisitions of philosophical and artis-tic thought.

In an essay of 1803 that examined the use of the chorus in Greek tragedy, Schiller wrote that all art is dedicated to joy (Alle Kunst ist der Freude gewidmet).2 There is some signifi-cance in the fact that it was artists themselves – who inhabit, by definition, the sphere of the ἔργον (the space of the “work”, that very space which, since Aristotle, has been the object of crucial reflection on the relation-ships between potentia and act) who precisely understood the school, that place which or-ganizes the encounters between bodies and knowledge, as a model to embrace, and within

S C H O O L A S A N E V E N T- I N - T H E - F O R MNOTE

Page 14: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

24 25

through temporary schools that have hinted at what art, a non-predicable element, can bring to the school.

Specifically, one could point to the ex-periments of Unitednationsplaza (2006-07), an exhibition in the form of a one-year school, organized by Anton Vidokle in collaboration with a group of artists and theorists, as a non-hierarchical, evolving space for collective analysis; or the École Temporaire (1989-99) organized by Pierre Huyghe, Dominique Gonzalez-Foerster and Philippe Parreno, the latter two of whom, in turn, studied at the Institut des Hautes Études en Arts Plastiques (1988-1995) created by Pontus Hultén, one of the curators most in touch with artistic proc-esses, and Daniel Buren.8 Schools started by artists – which find their historical precedent in independent universities like Uniwersytet Latający, the “flying university” founded in Warsaw in 1883, or even Gustave Moreau’s studio in Paris—have expressed various kinds of openness in the forms they adopted, if not in their very names, from the Free International University of Creativity and Interdisciplinary Research, founded by Joseph Beuys in 1974, all the way – to cite just a few examples – to the Copenhagen Free University (2001-2007) created by Henriette Heise and Jakob Jakobsen, the School of Missing Studies founded in Belgrade in 2002, or the Mountain School of Arts opened by Piero Golia and Erik Wesley in 2005.9

What such experiments have brushed against, and revealed, is an inner capacity for variation and diversification, and this is precisely how the potentia of action has been perceived: as variable and transitive over its duration. This becomes self-affection or ac-tive joy when it is possessed within notions of the commons, within those “adequate ideas” which as Deleuze reminds us10 – and as artists continue to demonstrate – the imagination is capable of generating. Even in a university.

Chiara Vecchiarelli

NOTES

1) Hannah Arendt, The Human Condition. University of Chicago Press: Chicago, 1998 [1958].

2) Friedrich Schiller, “Über den Gebrauch des Chors in der Tragödie”, 1883, from the preface to the tragedy Die Braut von Messina oder Die feindlichen Brüder. Ein Trauerspiel mit Chören. Reclam Verlag: Stuttgart, 1997 [1883].

3) See Paolo Virno, “Gli Angeli e il General Intellect” in Multitudes, no. 18, May 3, 2005, and for further elaboration, by the same author, Grammatica della moltitudine. Per una analisi delle forme di vita contemporanee; Rubettino Editore: Catanzaro, 2001.

4) Jacques Rancière, Le maître ignorant. Cinq leçons sur l’émancipation intellectuelle.10x18: Paris, 2004, p. 120 [Librairie Anthème Fayard: Paris, 1987].

5) Gilles Deleuze, Spinoza. Philosophie pratique. Les Édi-tions de Minuit: Paris, 2003 [Presses Universitaires de France: Paris, 1970].

6) Carlo Diano, Forma ed evento. Principi per una interpre-tazione del mondo greco. Marsilio: Venice, 1994 [Neri Pozza, Venice 1952].

7) Robert Filliou, Teaching and Learning as Performing Arts. Verlag Gebr. König: Köln-New York, 1970. On the front cover, the title is accompanied by a note on author-ship: “Teaching and Learning as Performing Arts by Robert Filliou and the Reader if he wishes, with the participation of John Cage, Benjamin Patterson, George Brecht, Allan Kaprow, Marcelle, Vera and Bjoessi and Karl Rot, Dorothy Iannone, Diter Rot, Joseph Beuys. It is a Multi – Book. The space provided for the reader’s use is nearly the same as the author’s own.” Conceived for republication, each new version of the text was meant to contain the contributions for which so much margin had been left. The back cover reads: “Further editions will include developments and modifications sug-gested by readers – co-authors. We’ll see. Let’s get it out first. It is a long short book to keep writing at home. It is a work of love.” Note the use of the term “co-author”, which conveys the same concept of co-inhabiting the performative state that can be found in the expression “I am your co-performer,” which Filliou used to introduce himself to his audience in the performance “Teaching and Learning as Performing Arts Part II” (1979).

8) Daniel Buren, Serge Fauchereau, Pontus Hultén, Sarkis, Quand les artistes font école. 24 journées de l’Institut des Hautes Etudes en Arts Plastiques, volume I and II. Éditions du Centre Pompidou: Paris, 2004.

9) It is also important to remember other, unrealized, projects such as architect Cedric Price’s Potteries Thinkbelt, conceived in the early Sixties as a spacious apparatus on tracks, which would host spaces for both living and learning, which he understood as concurrent activities. Or the center for the arts that George Maciunas developed in 1967, as a community space in New Marlborough, in which research, production and experimentation could be held simultaneously.

10) Op. cit., Deleuze [1970].

which to collectively individuate and think through the space of our formal mastery over our own potential to act.

If it is seen as the locus of potentia and of its joyful development, the school cannot help but abandon the idea of abstract predica-bility, ceasing to essentially be an instrument for transmitting univocal, elective content, be it one theme, one medium, one method over another. Individual but non-predicable, the notion of the commons is precisely – as we are reminded by Paolo Virno in his analysis of the multitude – that which replaces the Uni-versal, which is instead predicable and non-individual.3 And since everything predicated with reference to a subject can in turn be made into an object of predication, it follows that a teaching process which takes place in the sphere of the commons must also re-examine the relationship of its subjects to knowledge. Knowledge will thus be non-appropriable, and will be understood, in its unfolding, as the place in which teacher and student, sharing a single intelligence – that same intelligence which is at work in the texts they study – find themselves on equal footing.

“L’artiste a besoin de l’égalité comme l’explicateur a besoin de l’inégalité,”4 notes Jacques Rancière in telling the story of Joseph Jacotot, a French literature teacher in the 19th century who called into question the funda-mental ideas of education in vogue at the time, undertaking the task of successfully teaching not only what he did not know, but in a lan-guage he did not know. Jacotot believed that people were never unequal in intelligence, but rather in the degree of attention that they paid to something; according to his method, in order to learn one merely needed to apply a common power, feeling one’s way along if necessary, in the closest possible proximity to one’s subject, be it a text or an gesture. Learning and grasping, Rancière writes, are but two ways of understanding the same act of translating knowledge, since there is nothing “on this side of” a translation that can make texts into an object of external revelation. Moreover, as Deleuze reminds us in his dense notes on Spinoza, the Dutch philosopher saw the power of thinking as extending into the power of thinking all that has been produced.5 And this is the point at which teaching leaves the realm of explication to become a practice

of emancipation, since transmitting the aware-ness of having the power to do something is probably the greatest element of know-how that can be taught.

To the degree in which it creates situations of felicitous encounter, capable of affecting a power that is common and thus subject to constant variation, the school itself could be thought of as a form in movement, a performa-tive form or an event-in-the-form, to use an ex-pression that sums up the two polarities (event and form) linked together by Carlo Diano in an essay titled “Forma ed evento”.6 The fact that both teaching and learning have a perfor-mative aspect has not escaped artists such as Robert Filliou who, in 1970, published what he called the first draft of a text titled Teaching and Learning as Performing Arts.7

The school, when understood as the field in which such forces are played out, thus be-comes a completely unique form, thrumming with an inner movement, a sort of polyrhythm for which the institution is the rhythmic con-tainer. Upon closer examination, the concept of movement is already to be found in the etymology of the term “art”, which preserves the Sanskrit root “ar”: to go, to put in mo-tion. The term “school” derives instead, as we know, from the Greek σχολή, a word that did not originally imply an institution, but rather the ideas of ease, leisure and rest, and which as a verb, σχολαζειν, initially meant hav-ing the time to devote oneself to something for pleasure. If it is true that leisure entails a unique relationship to time, it is also true that an art school cannot avoid taking a position in regard to its own temporal mode and the tem-poral mode it is proposing.

The degree courses in art at IUAV Univer-sity in Venice have defined their relationship with time through the alternation and variation of courses, an approach made possible by a very small tenured faculty and a very large number of visiting and adjunct professors. Designed to be lasting, the department has equipped itself with resources that allow it to reiterate itself in different variations, always – insofar as it is possible in a system resistant to change – decentering its own center. For that matter, when there is no lasting subject to transmit, it is also necessary to address one’s relationship with impermanence. This has been explored by artists in various ways,

Page 15: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa dovrebbeessere una

scuola d’arte?

What an ArtSchool Should

Be?

Page 16: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

28 29

Mario AiròITA Al momento i punti focali delle mie riflessioni sull’arte visiva sono il pensiero “operativo” e l’invenzione di lin-guaggio.Per pensiero operativo intendo un pensiero non puro, ma applicato: pensiero impegna-to a delineare e costruire forma, figura e visione.Pensiero che non si accontenta di formu-lazioni visive didascaliche dell’idea, ma è volto alla ricerca della perfetta sintonia tra questa e la materia e la forma che la costituiscono.L’insegnamento in questo caso diventa attitudinale poiché prevede la trasmissione di una metodologia, di un’intensità dell’at-tenzione e della consapevolezza nell’azio-ne, piuttosto che di un sapere specifico e definito, e il luogo ideale per il suo inse-gnamento è il laboratorio, la condizione di trovarsi a contatto contemporaneamente con le cose, le idee e la nostra intenzionalità.Credo che questa sia anche la condizione migliore affinché scaturiscano le doti d’in-venzione e le capacità di formulare nuove possibilità per significare.Il laboratorio non è solo il luogo della realizzazione, ma anche la fucina di nuovi strumenti mentali e visivi: ci richiede di rendere adoperabile il sapere che abbiamo.

ENg At this moment in time, my reflections on visual art focus on “practical thought” and the invention of language. By “practical thought” I mean applied thought as opposed to simple thinking, committed to defining and constructing form, figure and vision.I am referring to thought that will not be content merely with instructive visual inter-pretations of the idea, but will seek perfect synchronization with the material and form of which it is constituted.In this case, teaching becomes an approach that involves conveying methodology, intense awareness and conscious action, rather than the communication of specific defined knowledge. A workshop is thus the ideal place for its teaching, succeeding in creating a condition of simultaneous contact

with things, ideas and our intentions.I believe this to be the best-case scenario for stimulating powers of invention and abilities for developing new opportunities for meaning.The workshop is not just a location for creating: it is the forge for new mental and visual instruments, and demands that we render our knowledge operational.

Bruce Altshuler ENg I think of an art school in the same terms that philosopher Nelson Good-man used to describe the aesthetic attitude, something that is “restless, searching, testing – it is less attitude than action.” Es-tablishing and maintaining an environment where such an attitude, and such action, can flourish is the job of art educators, and of art students. But in all this let’s not forget the words of another philosopher, Ludwig Wittgenstein: “If people never did silly things nothing intelligent would ever get done.”

ITA Penso a una scuola d’arte negli stessi termini usati dal filosofo Nelson Goodman per descrivere l’atteggiamento estetico, qualcosa di “irrequieto, indagatore, difficile – più che un atteggiamento è azio-ne”. Creare e mantenere un ambiente in cui un simile atteggiamento e una simile azione possano prosperare è compito degli edu-catori nel campo dell’arte e degli studenti d’arte. Ma in tutto ciò, non dimentichiamo le parole di un altro filosofo, Ludwig Witt-genstein: “Se gli uomini non commettessero talvolta delle sciocchezze, non accadrebbe assolutamente nulla di intelligente”.

Stefano Arienti ITA Trasmissione solo d’impressioni e giudizi che possono essere già in opera in una comunità ancora sfuggente e non diret-tamente individuabile. Quindi un indirizzo a una vita possibile di relazioni, di senso e metri di valutazione. Ma si può decidere assieme, perché il giudizio futuro è aperto e non ancora stabilito.

ENg Communication only of impres-sions and opinions that may well already be at work in a community that is still fleeting and not directly identifiable. It is thus towards a plausible life of relation-ships, meaning and measure of assessment. But we can decide together, because future judgement is still open and not yet defined.

Maja Bajevic ENg If we agree that a contemporary art school is not only about achieving a particular craftsmanship, and if we take commonplaces we all agree upon like the development of autonomous thinking and the questioning of established sets of values as given, what else is there that could be of particular importance?During my periods of teaching at the IUAV (2004-2008) and other art schools like the MA program at ENBA Lyon (2001) and the MA of the Bauhaus University (2010) I have asked myself that question often. The conclusion was: joy.At first glance that might seem like sim-plification, but if you consider it seriously you realize it is the most difficult task for a teacher and for a school: to awaken joy, curiosity and courage in the students. The model of the Bauhaus that IUAV was built upon benefited from that joy of creation and innovation, so much so that it is still seen as an exemplary case. Without joy, the courage might be missing to treat the joy found in knowledge as a resource and not as a dogma, and to treat media as tools, not academic forms. Joyful, playful think-ing can lead to surprises and unexpected discoveries that are unleashed through a certain overcoming of the self. When I say joy I am not thinking of joyful themes; on the contrary, I have always tried to tackle themes that are quite difficult, in my artistic work and in my work as a teacher. But the way to tackle them, through the pleasure found in play, the excitement in front of the unknown combined with respect for the work of others who have traveled that road before brought me, as an artist and as a teacher, brings a lot of joy. I hope that is the case for my students as well.

So the role of a school of art, in my opinion, is that of creating the space and time for that joy and curiosity to unfold, protected in the realm of the school.

ITA Se concordiamo che una scuola d’arte non si occupa solo del raggiungimen-to di una particolare perizia tecnica e se assumiamo che vi siano dei luoghi comuni su cui tutti siamo d’accordo, come lo svi-luppo di un pensiero autonomo e la messa in discussione dei sistemi di valori che ci vengono trasmessi e che sono dati per na-turali e scontati, cos’altro c’è che potrebbe

risultare di particolare importanza?Durante i miei periodi d’insegnamento allo IUAV (2004-2008) e in altre scuole d’arte come il Master dell’ENBA di Lione (2001) e quello dell’Università Bauhaus (2010) mi sono posta spesso tale domanda. La conclusione è stata: la gioia.A un primo sguardo questa potrebbe sem-brare una semplificazione, ma riflettendoci seriamente sopra, ci si rende conto che que-sto è l’obiettivo più difficile da raggiungere per un insegnante e per una scuola: risve-gliare negli studenti la gioia, la curiosità e il coraggio. Il modello del Bauhaus su cui lo IUAV è stato costruito beneficiava della gioia della creazione e dell’innovazione, al punto tale che è ancora considerato un caso esemplare. Senza la gioia potrebbe venir meno il coraggio di trattare la gioia della conoscenza alla stregua di una risorsa e non di un dogma e di trattare i media come strumenti e non come forme accademiche. Il pensiero gioioso e giocoso può condurre a sorprese e scoperte inattese, che possono manifestarsi grazie a un certo superamento del sé. Quando parlo di gioia non intendo temi gioiosi; al contrario, nelle mie opere

Page 17: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

30

e nel mio lavoro di insegnante ho sempre cercato di affrontare temi piuttosto difficili. Ma il fatto di affrontarli attraverso il piacere del gioco e attraverso il piacere che si prova di fronte all’ignoto, combinato con il rispetto per gli altri che hanno percorso quella strada prima di me, mi ha portato, come artista e come insegnante, molta gioia. Spero che questo valga anche per i miei studenti.Il compito di una scuola d’arte, dunque, è quello di creare lo spazio affinché quella gioia e quella curiosità possano dispiegarsi, protette all’interno dell’ambiente della scuola.

Lewis Baltz ENg I think what a good graduate art program should offer is a non-hierarchical meeting ground between student artists and working art professionals; a place where it is possible to have an intelligent conversa-tion. It doesn’t sound like much... but it is. And it is rare, too.

ITA Penso che un buon programma di studi nel campo dell’arte dovrebbe offrire un terreno d’incontro non gerarchico tra artisti-studenti e professionisti nel campo dell’arte; un luogo dove sia possibile avere una conversazione intelligente. Non sembra molto... ma lo è. Ed è anche raro.

(ITA) AUSPICI

FRASARIO MINIMO PER UN LOCUS DI FORMAZIONE D’ARTISTA

dove potereunire profondità ad estensioneper riassemblare criticamente il passato, verso il progetto futuro

illuminare scie di ricerca capaci di accogliere l’instabile e il fluttuante della tecnologia liquida

curare il demone intravisto nel tempo sospesosino a sostenere il lusso della creazione verso il calvario della realizzazionecullare tremende libertàgrazie all’intensità della trasmissione, all’apprendimento del gesto, alla voluttà del gioco

varcare, con poca luce e piena responsabilità, alcuni sotterranei del mondoper affrontare collisioni di campo, nello sguardo che brucia e che fa male

tentare, e ripartire, e piangere e conoscere ancora, sulla pelle, meglio di chiunque altro, quella piccola cosa lì

poter lavorare solo su di sé, perdutie poi solo per il mondo, ritrovato.

(ENG) HOPES TOKEN PHRASEBOOK FOR THE ARTIST’S PLACE OF LEARNING

where it is possibleto unite depth and distancefor a critical reconstruction of the past, towards a future objective

highlighting roads to explore adept at embracing the unstable and wavering of liquid technology

tending to the demon glimpsed in time sus-pendedguiding the luxury of creation towards the ordeal of realizationcradling incredible freedomsthanks to the intensity of communication, learning of actions, rapture of play

crossing some earthly underworlds in dim light and full responsibility to encounter colliding domains, in burning, hurtful eyes

trying, then starting again, and weeping and, better than anyone, recognizing again the physical sensation of that tiny thing there

being able to work only on oneself, lostand then only for the world, refound.

Marco Bertozzi

31

Page 18: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

32 33

ENg The Academy - a question of space

Inside the metropolis the academy consti-tutes a special place. It consists of a con-glomerate of different rooms. In the atrium the members of the affiliated community (students and staff) merge with the pub-lic. Here it is possible to experiment with the exhibition of research results. In other rooms the worksphere is more intimate, enabling direct and concentrated exchange and offering individual work situations. Different kinds of media connect the insti-tution to other diverse realities. Although this description is specifically concerning the idea of an academy it could eventually also be applied to a museum, a company or a private home. The primary source deter-mining the quality of the academy will be the people inhabiting it.

ITA L’Accademia – una questione di spazio

All’interno della metropoli l’accademia costituisce un luogo speciale. Consiste di un conglomerato di stanze differenti. Nell’atrio i membri della comunità affi-liata (studenti e staff) si fondono con il pubblico. Qui è possibile sperimentare con l’esposizione dei risultati della ricerca. In altre stanze la sfera lavorativa è più intima, consente uno scambio diretto e concentrato e offre situazioni di lavoro individuali. Di-versi tipi di media connettono l’istituzione ad altre realtà diversificate. Sebbene questa descrizione riguardi specificamente l’idea di un’accademia potrebbe essere applicata anche a un museo, una società o una casa privata. La fonte principale per la determi-nazione della qualità dell’accademia saran-no le persone che la abitano.

ENg Education transmits elements of consensus; art disrupts them. Education is the transmission and memorizing of ele-ments that make us a collective based on a sense of truth previously agreed, or based on some majority. Art is a space leading into new organization of meanings, some-times done through chaos or by confront-ing an established sense of truth. Art and education are both procedures to convince people about something we believe in (data or ideas). Education through a com-mon ground of understanding, of refer-ences, that makes us fundamentally equal (at a very basic level of commonality); art through finding it amidst the achievement of individualized differences (and becom-ing an equal though difference). Educa-tion is about the ethics of knowledge. Art explores ways by which things become ar-tistic, creating its own context and set of rules by which it should be experienced. In education, what is new is related to the excitement of founding something that is understood, that we have understood. In art what is new is discovering what we do not know, what we do not understand (even discovering that we are not sure we want to). Schools can be isolated labo-ratories where the safety of the structure can provide disengagement with the real challenges the professional world brings. So non-mystification of professional knowledge vs professionalization of edu-cation is not a bad thing. What’s challeng-ing about the inherited contradictions in teaching and art is their mutual need to exist as a pair.

ITA L’educazione trasmette gli ele-menti del consenso, l’arte li distrugge. L’educazione è la trasmissione e memoriz-zazione di elementi che fanno di noi una collettività che si fonda su un senso della verità preventivamente concordato o su una certa maggioranza. L’arte è uno spazio che conduce verso una nuova organizzazione dei significati, talvolta attraverso il caos o il confronto con un senso prestabilito della verità. L’arte e l’educazione sono entrambi procedimenti per convincere le persone riguardo a qualcosa in cui crediamo (dati o idee). L’educazione lo fa attraverso un ter-reno comune di conoscenze, di riferimenti, che ci rende fondamentalmente uguali (a un livello molto basilare di comunità); l’arte, invece, compie questo percorso attraverso il conseguimento di differenze individualizza-te (il diventare uguali grazie alla differen-za). L’educazione ha a che vedere con l’eti-ca della conoscenza. L’arte esplora i modi in cui le cose diventano artistiche, creando il proprio contesto e l’insieme di regole per mezzo del quale esperirla. Nell’educazione la novità è legata all’eccitazione di trovare qualcosa che è comprensibile, che abbiamo capito. Nell’arte il nuovo è scoprire quello che non sappiamo, che non comprendia-mo (perfino scoprire di non essere sicuri di volerlo fare). Le scuole possono essere laboratori isolati dove la sicurezza della struttura può svincolarci dalle vere sfide che il mondo professionale porta con sé. Così la non mistificazione della conoscenza professionale contro la professionalizzazio-ne dell’educazione non è una cosa negativa. Quello che è stimolante nelle contraddizioni che abbiamo ereditato dell’insegnamento e dell’arte è il loro reciproco bisogno di esi-stere come coppia.

Frank Boehm

Francesco Bonami

ITA UnA SCUoLA D’ArTe è Dove S’IMPArA CoSA non SI Deve FAre e Dove CI vIene InSegnATo IL MoDo MIgLIore DI FALLIre. L’ArTe è FALLIMenTo, Se UnA SCUoLA non InSegnA qUeSTo è

UnA SCUoLA FALLIMenTAre.

eng An ArT SChooL IS Where yoU LeArn WhAT noT To Do AnD Where We Are TAUghT The BeST WAy To FAIL. ArT IS FAILUre,

AnD IF A SChooL DoeSn’T TeACh ThIS, Then IT hAS FAILeD.

Tania Bruguera

Page 19: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

35

Lawrence Carrol

eng

one ShoULD Be Free,To roAM,CoLLeCT,qUeSTIon,AnD UnDerSTAnD TheIr nATUre.

So ThAT he or She WILL UnDerSTAnDWhAT They neeD ToMAke TheIr ArT,In TheIr WAy,In TheIr TIMe,In TheIr voICe.

An ArT SChooLShoULD gUIDe The STUDenTSWIThoUT An AgenDA,WITh PUrPoSe AnD reSPeCTFor The ProCeSS oF MAkIng ArT,eITher ALone or WITh oTherS,For There IS noT one WAy.

ITA

UnA PerSonA DovreBBe eSSere LIBerADI vAgAre,DI rACCogLIere,DI MeTTere In DISCUSSIone,e DI CoMPrenDere LA ProPrIA nATUrA.

In qUeSTo MoDo LUI o LeI CAPIràDI Che CoSA hA BISognoPer CreAre LA SUA ArTe,A MoDo SUo,neI SUoI TeMPI,Con LA ProPrIA voCe.

UnA SCUoLA D’ArTeDovreBBe gUIDAre gLI STUDenTISenzA Un ProgrAMMA PreFISSATo,MA DI ProPoSITo e Con rISPeTToPer IL ProCeSSo DI CreAzIone ArTISTICA,DA SoLI o Con gLI ALTrI,PerChé non eSISTe Un UnICo MoDo.

ENg The purposes of an art school are several: to allow young people to reach their potential in an area that interests them; to sustain in its country a strong and vigorous artistic activity; to prepare students to be independent – intellectually, artistically and economically.Art schools must teach students to be brave and have the courage of their convictions. It must teach them how to take a critical stance, to judge their own work and that of others. And, coming from England, where art and design education is deeply rooted in the Arts and Crafts tradition of William Morris (and where art and design are taught in the same school) I am convinced of the importance of craft, not just thinking and drawing but im-mersing oneself in the medium. When you see something you have made, its materiality speaks to you: new ideas emerge which could not have been generated by thought alone. We think with our bodies, not just our minds.But art school doesn’t only train artists. In Britain in the 1980s, realizing that only a tiny percentage would succeed at making their liv-ing as artists, it was decided that art education also needed to provide something for those who would not be part of that elite, some-thing that would prepare them for a much wider range of careers in the arts. In London today 12% of people work in the “creative industries” – art, communication media, mu-sic, design, architecture, advertising, video games, etc. The education of many young people in art schools to be both creative and entrepreneurial has fueled this growth. The view of the Italian Minister of Finance – “con la cultura non si mangia” (culture doesn’t fill mouths) – is statistically mistaken.Unusually in Italy, and appropriately for Venice, city of the Biennale, IUAV’s Faculty of Design and Arts embraces this plurality of approach.

ITA Gli scopi di una scuola d’arte sono molteplici: consentire ai giovani di sviluppare il proprio potenziale in un set-tore che interessa loro; sostenere, nel suo paese, un’attività artistica forte e vigo-rosa; preparare gli studenti a essere indi-

pendenti intellettualmente, artisticamente ed economicamente.Le scuole d’arte devono insegnare agli studenti a essere intrepidi e ad avere il coraggio delle loro opinioni. Deve inse-gnare loro come assumere una posizione critica, a giudicare il proprio lavoro e quello degli altri. E, provenendo io dall’Inghilterra, dove l’arte e il design sono profondamente radicati nella tradi-zione delle Arti e dei Mestieri di William Morris (e dove l’arte e il design sono in-segnati nella stessa scuola), sono convin-ta dell’importanza del mestiere, che non cansiste solo nel pensare e nel disegnare, ma nell’immergersi nel medium. Quando vedi una cosa che hai costruito, la sua materialità ti parla: emergono idee nuove che non avrebbero potute essere generate dal pensiero solamente. Pensiamo con il corpo, non soltanto con la mente.Ma la scuola d’arte non prepara solo gli artisti. Negli anni Ottanta, in Gran Breta-gna, rendendosi conto che solo una minu-scola percentuale degli studenti sarebbe riuscita a guadagnarsi da vivere facendo arte, si decise che l’istruzione artistica avrebbe dovuto offrire qualcosa anche a coloro che non avrebbero fatto parte di quella élite, qualcosa che li preparasse per una gamma molto più ampia di pro-fessioni nel campo delle arti. A Londra, al giorno d’oggi, il 12% delle persone lavora nei “settori creativi”: arte, mezzi di comunicazione, musica, design, archi-tettura, pubblicità, videogiochi, ecc. L’in-segnamento a essere tanto creativi quanto imprenditoriali, ricevuto da molti giovani nelle scuole d’arte, è stato uno stimolo per questa crescita. L’opinione del Mi-nistro italiano dell’Economia – “con la cultura non si mangia” – è statisticamente errata.Cosa insolita per l’Italia, ma appropriata per Venezia, città della Biennale, la Fa-coltà di Design e Arti dello IUAV abbrac-cia questa pluralità di approcci.

34

gillian Crampton Smith

Page 20: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

36 37

Luigi Dall’AglioITA La definizione di “scuola d’arte” ispira risposte metaforiche, provocazioni e paradossi che, per fortuna, la stanchezza prodotta dall’amore cinico e modaiolo delle iperboli ci consiglia di lasciar cadere.Parliamone, quindi, con serietà e passione, utili e traducibili in formule didattiche an-che se, in questa sede, si possono annuncia-re solo dei principi di base.

Procedo sinteticamente per punti:1 Conoscenza sia delle tecniche (manuali, industriali, virtuali) – così come si sono storicamente determinate – sia della misura in cui, e delle varianti con cui, sono arrivate a noi.2 Conoscenza sia delle regole (poe-tica, forme, strutture estetiche e pubbliche) - così come si sono storicamente definite - sia del peso che rivestono attualmente e delle mu-tazioni con cui sono arrivate a noi.3 Sperimentazione, verifica e ac-quisizione pratica dei punti 1 e 2, sotto il controllo e la guida di competenze ricono-sciute, nel corso di un lavoro intorno a uno specifico oggetto predeterminato (commis-sione).Il punto 3 serve per offrire gli strumenti affinché i punti 1 e 2 possano abituare la mente a filtrare, con tecniche e regole, la materia commissionata ma, più in generale, a costruire la capacità di rivivere, attraverso questi filtri, l’intera materia delle esperien-ze esistenziali che i soggetti discenti vivono e cercano nella loro quotidianità.Nel corso del terzo punto, con lo studio, la tenacia, l’applicazione, il rigore, la pas-sione, l’analisi dell’errore e la ricerca del rimedio, si può perseguire l’obbiettivo della ragione necessaria (non sufficiente) per costruire il trampolino da cui tentare l’az-zardo dell’arte.La ragione sufficiente invece è campo del “quid”, dell’“aura”, forse solo dell’incon-scio. Ma non per questo deve essere ignora-to in una scuola che si prefigga come scopo, già nel nome, la creazione d’arte.Nel mio campo di lavoro e di conoscenza, cioè nel Teatro (che solo nella definizione del suo oggetto – lo spettacolo – riesco a

collocare come “arte”), si è consolidato un sistema che molti applicano per abitudine, ma che ha una sua verificabile ragione teo-rica. Mi spiego: l’atto ludico teatrale (gesto, parola, ecc.) nasce, in virtù della sua stessa origine, diviso in modo schizofrenico, tra un lavoro tecnico, razionale e analitico, e una sorta di possessione fatta di pulsioni in-dividuali, stimolate inconsapevolmente dal modo in cui ci si colloca all’interno della materia trattata. La preparazione (le prove) è una costruzione razionale, ma è poi pro-prio nell’abitarla durante il rituale pubblico che si manifestano pulsioni inconsce, non programmabili (per la stessa definizione d’inconscio), ma che traggono stimoli e libertà dal modo in cui è stata realizzata la costruzione precedente. Ora, i punti 1, 2, 3, quelli della ragione necessaria, corrispon-dono alla fase della preparazione. Essi sono garanzia di professionalità e di qualità. Ma in una scuola d’arte, arrivati a questo punto, bisogna:4 offrire, anche solo a titolo esem-plificativo, un’opportunità strutturata come reale, concreta, assolutamente libera, direi quasi “non protetta” dove lo studente, con il patrimonio acquisito di conoscenza e d’esperienza, si metta in discussione con la totalità della sua persona, sia quella che co-nosce e che perfeziona nell’esperienza, sia quella che non conosce e che si palesa solo attraverso quella risposta che il destinatario del suo impegno (nel caso del Teatro, il pubblico) gli restituisce.

ENg The definition of “art school” inspires metaphorical responses, provoca-tions and paradoxes that – fortunately – the weariness engendered by the cynical and voguish love for hyperbole advises us to drop. Therefore, let’s talk about it with ear-nestness and passion, which are useful and can be translated into educational formulas even though here we can merely state some basic principles.I will proceed concisely with a series of points:1 knowledge of techniques (manual, industrial, virtual) – precisely as they have been determined historically – and also of the extent to which and the variations with which they have been handed down to us;

2 knowledge of the rules (poetics, forms, aesthetic and public structures) – precisely as they have been determined historically – and also of their current importance and of the mutations with which they have been handed down to us;3 experimentation, verification and practical acquisition of points 1 and 2, under the control and guidance of acknowledged experts, as part of the work on a specific predetermined object (commission).The purpose of point 3 is to provide instruments to allow points 1 and 2 to accustom the mind to filtering the commissioned material (using techniques and rules) and, on a more general level, to constructing the ability to use these filters to relive the whole of the existential experiences that the students undergo and seek in their everyday lives.In the course of the third point, through study, tenacity, application, rigour, passion, the analysis of error and the search for remedies one can pursue the goal of the necessary (not sufficient) reason to build the springboard from which to attempt the risk of art.Sufficient reason is instead the realm of “quid”, of “aura”, perhaps only of the unconscious. But this is no reason for it to be ignored at a school whose goal – according to its very name – is the creation of art.In my field of work and knowledge, i.e. theatre (which I can rank as “art” solely in the definition of its object, namely spectacle), there is an entrenched system that many apply out of habit, but that has its own verifiable theoretical reason. Let me explain. The playful theatrical action (gesture, word, etc.) arises by virtue of its very origin, divided schizophrenically between a technical, rational and analytical work and a sort of possession composed of individual drives, stimulated unconsciously by how we position ourselves within the subject being examined. The preparation (rehearsal) is a rational construct, but then it is precisely by residing in it during the public ritual that unconscious drives are manifested, drives that cannot be planned (because of the very definition

of unconscious) but that derive stimuli and freedom from the way the previous construction was made. Points 1, 2 and 3, those of necessary reason, thus correspond to the preparation phase. They are the guarantee of professionalism and quality. Having reached this point, however, at an art school we must:4 offer – even simply by way of example – an opportunity structured as real, concrete, absolutely free and, I would venture to say, almost “unprotected” where, with the legacy of knowledge and experience that has been acquired, the student can challenge himself with the totality of his persona, not only the one he knows and perfects through experience, but also the one he does not know and that is manifested solely through the response received from the target of his commitment (i.e. the audience in the case of theatre).

Page 21: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

38 39

Jimmie Durham ENg There are “basics” that must be learned in engineering schools and medi-cal schools. If there are such in art schools, then I think they must have to do not with method and technique, but with morals. We must learn that art should be serious, in the same way we demand that writing be serious. Therefore, it seems to me an art school ought to strive to act like an academy of friends, of colleagues who are all searching, whether student or teacher.

ITA Ci sono degli “elementi fondamen-tali” che devono essere appresi nelle scuole di ingegneria e in quelle di medicina. Se ce ne sono nelle scuole d’arte, allora penso che non abbiano a che vedere con il metodo e con la tecnica, ma con la morale. Dobbiamo impara-re che l’arte dovrebbe essere seria, nello stes-so modo in cui esigiamo che la scrittura sia seria. Perciò mi sembra che una scuola d’arte dovrebbe fare di tutto per funzionare come un’accademia di amici e di colleghi, che sono tutti impegnati in una ricerca, che si tratti di studenti o insegnanti.

olafur eliasson

eng To learn how to learn. ITA Imparare come imparare.

rene gabriENg Short notes on what an art school can become (2011).

If art is that which makes life more in-teresting than art, then the school of art should first and foremost make life inter-esting.If art is a science of freedom, then a school for art should explore what would be meant by such a notion and in what ways the no-tion of freedom itself remains unfree.If art is that which does not find a home to any discipline proper, then a school devoted to art would be home and open to everything queer, everything improper, everything tangent, everything homeless.If art is the public visibility of the private principle of work, then a school devoted to art would relentlessly interrogate what we mean by this notion of work.If art is an experience of dissolution be-tween subjects and objects, then a school devoted to art would be without fixations on subjects or objects. Thus, it would find itself questioning the subjects and objects produced in a school of art.A school of art is perpetually in motion. It is not catching up with anything but is itself a line of flight. It is not a school ex-ploring a particular discipline called art, involving certain ways of doing and think-ing, but a time frame conjoining individu-als interested in exploring how this space or idea called art can be used. We live in a time which recognizes that variability can produce profits. And thus, art, which is tied somehow to innovation is also connected to the variable. But the variable, as we know, also opens up and unsettles constants, and constants are what keep things in their place. In a paradigm in which monetary profit exists as a cen-tral motive for many social and political decisions, only a particular variability is sought. That is, the variability that will yield innovation for the sake of profit. The kind of aberrant line or variability that would unsettle the constants is, on the other hand, highly troublesome for those who seek order.

Thus, today, more than ever, art is divided between experiments of a variability be-longing to two very distinct orders. Vari-ability that is sanctioned and only seeks to reproduce the same in the image of the new. And variability that may or may not be sanctioned, that outlines the contours for a shift in the sensible perceptible world and existing order.Let the art school become a place that fights to distinguish these different orders of the variable, these two types of frivolity which come from and go toward different hori-zons. Let the art school become a site for the kind of variability that shifts constants, and introduces and opens to different ideas of productivity, to laziness, to inoperosity, to play, to non-functionality, to inutility, to profitlessness, to different ideas of value or use, to difference, and to friendship.An art school cannot be a preparation for a profession, it must instead be a preparation to render meaningless any ‘profession’ or professed ‘end’ that would separate us from what calls us in life. And what calls us in life? And how will we share this life with others? And where and with whom, and how will we find a voice to respond to this calling? Here an art school would have to distin-guish what the English speakers fail to distinguish when they utilize the words job, profession, trade and the word vocation, as if they were synonymous.

ITA Brevi appunti su che cosa una scuola d’arte può diventare (2011).

Se l’arte è ciò che rende la vita più inte-ressante dell’arte stessa, allora una scuola d’arte dovrebbe occuparsi prima di tutto e soprattutto di rendere la vita interessante.Se l’arte è una scienza della libertà, allora una scuola d’arte dovrebbe indagare sul che cosa si intenda con tale nozione e in quali modi il concetto di libertà rimanga esso stesso privo di libertà.Se l’arte è ciò che non trova una collocazio-ne per una disciplina vera e propria, allora una scuola pensata per l’arte dovrebbe ospitare ed essere aperta a tutto ciò che è eccentrico, improprio, tangente, senza una collocazione.

Se l’arte è la visibilità pubblica del prin-cipio privato del lavoro, allora una scuola dedicata all’arte si interrogherà incessante-mente sul significato di questa nozione di lavoro.Se l’arte è un’esperienza di dissolvenza tra soggetti e oggetti, allora una scuola che si occupa di arte non si fisserà sui soggetti e sugli oggetti. In questo modo si troverà a mettere in discussione i soggetti e gli og-getti prodotti in una scuola d’arte.Una scuola d’arte è perennemente in movi-mento. Non insegue nulla, ma è essa stessa una linea di fuga. Non è una scuola che esplora una disciplina particolare che si chiama arte e che implica determinati modi di agire e di pensare, ma una cornice tem-porale che racchiude individui interessati a esplorare il modo in cui questo spazio o quest’idea che si definisce arte possono essere utilizzati. Viviamo in un’epoca che riconosce la varia-bilità come potenziale produttrice di profit-ti. Perciò l’arte, che si lega in qualche modo all’innovazione, è connessa anche a ciò che è variabile. Ciò che è variabile, però, come sappiamo, apre dei varchi e destabilizza le costanti e le costanti mantengono le cose al loro posto. In un paradigma dove il profitto economico costituisce il movente principale per molte decisioni sociali e politiche, si richiede solo un tipo particolare di variabi-lità, cioè la variabilità che produrrà inno-vazione in nome del profitto. La linea o la variabilità aberranti, che destabilizzano le costanti, dall’altro lato sono altamente pro-blematiche per coloro che cercano l’ordine.

Per questo motivo, oggi più che mai, l’arte si divide in esperimenti di variabilità che appartengono a due ordini nettamente di-stinti. La variabilità autorizzata, che cerca solamente di riprodurre le stesse cose dando loro l’apparenza della novità e la variabili-tà, che può essere approvata oppure no, che delinea i contorni di un cambiamento nel mondo sensibile, percettibile, e nell’ordine esistente.Lasciamo che la scuola d’arte diventi un luogo che lotta per distinguere questi di-versi ordini di variabilità, questi due tipi di frivolezza che provengono da e si dirigono verso orizzonti differenti. Lasciamo che la

Page 22: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

40 41

scuola d’arte diventi il luogo di quel ge-nere di variabilità che rimuove le costanti e che introduce e si apre a diverse idee di produttività, alla pigrizia, all’inoperosità, al gioco, alla non funzionalità, all’inutilità, all’assenza di profitto, a differenti conce-zioni del valore e dell’uso, alla differenza e all’amicizia.Una scuola d’arte non può essere la pre-parazione a una professione; deve, invece, preparare a rendere priva di senso qualun-que “professione” o “fine” dichiarato che ci distolga dalle vocazioni della nostra vita. E quali sono le vocazioni della nostra vita? E come condivideremo questa nostra vita con gli altri? E dove e con chi e come troveremo una voce per rispondere a questa chiamata?Una scuola d’arte dovrebbe distinguere quello che i madrelingua inglesi non riesco-no a distinguere quando usano i termini job (lavoro), profession (professione) e trade (mestiere) e la parola vocation (vocazione, ma anche occupazione, professione) come se fossero sinonimi.

Alberto garuttiITA Penso sempre che ci si dedichi all’arte per “vocazione”. Uso questa paro-la, nonostante abbia subito un processo di obsolescenza negli ultimi decenni, perché conserva, nella sua origine etimologica, un significato appropriato per descrivere la fase iniziale di un percorso così carico di responsabilità come quello di chi desi-dera fare l’artista. Realizzare un’opera significa consegnare un pensiero al mondo e quindi assumersi la responsabilità storica di confrontarsi con il presente attraverso uno sguardo che definisco critico, etico e poetico. Critico perché analizza la società, etico poiché necessariamente si confronta con ciò che è altro da sé, e poetico perché senza una dimensione “sensibile” l’opera non può esistere. La natura poetica dell’opera d’arte risiede proprio nella misteriosità dell’evento visivo che questa produce e che si manifesta allo spettatore. L’opera è indecifrabile e inafferrabile: si realizza nell’andare verso di essa.

Ed è forse proprio per questo che ritengo impossibile insegnare a fare un’opera d’arte, quanto necessario allenare gli stu-denti alla sensibilità. In questo senso, penso alla mia esperienza di docente e guardo alla processualità che caratterizza i miei corsi esattamente come alla metodologia di genesi di un lavoro. Tutto muove necessariamente dall’idea che l’opera è l’occasione per sviluppa-re un processo di conoscenza ed è essa stessa portatrice di pensiero. Per questo motivo, il nucleo del corso non può che essere strutturato come una serie di si-stematiche conversazioni con gli studenti il cui centro è certamente il confronto sul terreno comune dell’opera, ma non solo. La riflessione teorica è insieme un moto centrifugo e centripeto costituito da continue diversioni, di “altrove”, di cambiamenti di rotta che creano spazi del pensiero. Insomma tutto si apre su tutto, in un mutamento che genera un “rumore di fondo”, un modo di sentire il mondo che ci porta all’opera. Ciò che m’interessa sottolineare attraver-so il racconto di questa processualità è la costruzione di un’atmosfera, non di un percorso didattico. Quello che io faccio in sostanza non è altro che costruire un set, un contesto, un’atmosfera, dove ha luogo un incontro di pensieri. Lavoriamo nell’imperfezione, alla ricerca di punti deboli e fragilità in un percorso lungo ma necessario. Non costituire una processualità precisa, ma dare vita, appunto, a un’atmosfera, fa sì che il corso possa auto-generarsi: il confronto continuo e la discussione producono una reazione a catena. Esatta-mente come succede nel processo di pro-duzione di un lavoro: un’opera, nella sua forma, crea una teoria, un metodo, che produce una seconda opera che a sua volta crea una nuova teoria per la costruzione di una terza opera e così via, in un’alter-nanza che non termina mai, che la rende inafferrabile.Il racconto degli studenti diventa così una bussola per il futuro, è attraverso di loro che il docente può provare a immaginare il futuro, scoprire nuovi orizzonti e sce-nari.

ENg I have always thought that art requires a “vocation”. I choose this word, despite the fact that over recent decades it has fallen into disuse, because its etymo-logical origins retain a meaning suitable for describing the initial phase of the path dense with responsibility followed by anyone who wants to be an artist. Producing a work of art means offering a thought to the world and thereby assum-ing the historical responsibility of facing the present with an outlook that I define as critical, ethical and poetic. It is criti-cal because it analyses society; ethical because there is no option but to deal with what exists apart from oneself; poetical because without a “sensitive” dimension, the opus cannot exist. The poetic nature of the artwork lies precisely in the mys-tery of the visual event it generates and which is seen by the observer. The opus is unintelligible and elusive: it material-izes when it is approached. This is probably why I think it is impos-sible to teach how to make a work of art, though it is necessary to make students enhance their sensitivity. In this sense I remember my experience as a teacher and I see the set of processes characterizing my courses precisely as the methodology that initiates a work. Everything must begin from the notion that the work is an opportunity to de-velop a learning process and is, in itself, a carrier of thought. For this reason the core of the course can only be structured as a series of routine conversations with students and whose centre is certainly – but not only – the discussion of the work’s common ground. The theoretical reflection is both a centrifugal and cen-tripetal motion comprised of continual diversions, “elsewhere”, route changes that bring spaces for thought. Basically, everything opens to everything, in a mu-tation that produces “background noise”, a way of hearing the world that leads us to the opus.What I am interested in achieving by stressing the description of this set of processes is the creation of an atmos-phere, not a teaching course. In essence

what I do is nothing more than build a set, a context, an atmosphere, where a meeting of minds takes place. We work in imperfection, seeking weak and fragile points on a long but essential path.Avoiding the construction of a precise set of processes and breathing life into an atmosphere instead means that the course can self-generate: ongoing encounter and discussion produce a chain reac-tion, which is exactly what happens in the processes for production of a work. The form of an opus creates a theory, a method that produces a second work, which in turn creates a new theory for the construction of a third work and so on, in a never-ending rotation that makes it elusive.The students’ story thus becomes a com-pass for the future and, through them, a teacher can try to imagine the future, dis-cover new horizons and new scenarios.

Page 23: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

42 4343

runa Islam

ENG Exchange of ideas, experiments in methods and materials of work-ing, discussions and conversations, experiences and travels that are en-countered in art school should be in-tense enough to provide sufficient fuel to take you a great distance in your journey as an artist.

ITA Lo scambio d’idee, gli esperimen-ti nei metodi e nei materiali di lavoro, le discussioni e le conversazioni, le esperienze e i viaggi che hanno luogo in una scuola d’arte dovrebbero esse-re sufficientemente intensi da fornire abbastanza carburante per portarti lontano nel tuo viaggio come artista.

25

guido guidi

1 Prendere le distanze dalla cosiddetta Arte che si auto-qualifica.2 Non incoraggiare il riparo del gelo pretenzioso del museo d’Arte.3 Coltivare il sospetto nei confronti della galleria d’Arte, la cui gestione troppo spesso è accompagnata dal fruscio del registratore di cassa.4 Introdurre nel piano di studi alcune discipline inspiegabilmente assenti; per prima la genesi o psicogenesi dell’alfabeto.5 Incoraggiare lo studio degli antichi maestri.6 Considerare maggiormente alcuni “nuovi” media come la fotografia, che continua a essere considerata con diffidenza e trattata con ignoranza.

1 Keep your distance from so-called “Art” that is self-qualifying.2 Don’t encourage the art museum’s icily pretentious shelter.3 Do encourage suspicion of art galleries, all too often managed to the soundtrack of money changing hands.4 Introduce some inexplicably absent disciplines to the curriculum, starting with the genesis or psychogenesis of the alphabet.5 Encourage study of Old Masters.6 Ensure greater consideration of “new” media, like photography, which continue to be treated with diffidence and ignorance.

ITA ALCUNE INDICAZIONI AI MARGINI DI UNA SCUOLA PER L’ARTE. ENg SOME POINTERS IN THE MARGIN OF AN ART SCHOOL.

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

Page 24: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

44 45

avessero sognato o immaginato di vivere e lavorare, almeno per un breve periodo, in questa città strana, bellissima e misteriosa.Fin dal principio è stato chiaro che questo favoloso progetto di fondare una scuola di Design e Arti, che permettesse agli artisti, ai professionisti di tutte le discipline arti-stiche e ai teorici di partecipare e d’inse-gnare secondo il loro punto di vista, avreb-be probabilmente avuto un successo molto maggiore e una risposta molto più positiva a Venezia che nella maggior parte di altri luoghi del mondo.Il fatto che questa scuola d’arte venis-se fondata a Venezia e che fosse possibi-le insegnarvi anche per un solo trimestre o – se uno lo desiderava – ripetutamente ogni anno, di nuovo per un periodo breve, rappresentava un’offerta e una possibilità notevole e, per molti miei colleghi, molto allettante.Questo è il motivo per cui questa scuola po-teva – e ancora può – offrire ai suoi studenti una varietà così ampia e, ovviamente, così affascinante di approcci. Allo stesso tem-po, la necessità degli studenti di avere una certa continuità con determinati docenti po-teva essere soddisfatta grazie al fatto che sempre più spesso molti insegnanti deside-ravano tornare a Venezia, anno dopo anno.Una scuola come questa, nelle dirette vici-nanze della Biennale e della sua produzione continua di arte ai massimi livelli interna-zionali, una scuola in mezzo a una realtà che appare più difficoltosa e fragile che altrove, ma al tempo stesso più umana e immediata, molto più bella e preziosa che in altre parti del mondo, è probabilmente capace di tra-smettere una sensazione piuttosto forte di privilegio ai suoi studenti e, si spera, anche un maggior senso di responsabilità nei con-fronti della loro scelta di diventare artisti e verso il resto del mondo.

Joseph kosuthENg Ten Points for an Art Academy“The reflective assimilation of tradition is something else than the unreflected conti-nuity of tradition.” – Rolf Ahlers 1. Perhaps the greatest danger to art in our politics of culture at the end of the 20th Century is the populist idea that by reduc-ing art to its most common, popularly accessible level – usually justified as tradi-tion – one is being ‘democratic.’ And while the subject sells itself as ‘universal and timeless,’ the cultural reality is that, ap-peals to tradition notwithstanding, the work produced by such prescriptions is usually culturally rootless in any real country and homeless in the history of ideas. 2. One must pause to think what would happen in other spheres of specialization within our culture – such as science and technology – if this principle of populism were applied there. Our political leaders acknowledge that the free flow of ideas and experimentation is essential for creativity in this sphere and these specialists are thereby funded, treated with respect and their in-tegrity is left intact. Isn’t it paradoxical, however, that in the arena virtually synony-mous with ‘creativity,’ art, the opposite is usually the case? Put simply, the reasons for this are the following. The university system has internalized the values of the exact sciences, and the currency of its ad-ministration is ‘facts.’ This works fine with the hard sciences, but with social sciences it is less successful – and with art it can have disastrous results. It often seems that the very concept of an art academy is seen as a threat by the educational structure; to those outside it appears chaotic, anarchistic, and it seems difficult to establish standards, or quality and control. The art historians can be organized to appear better in line with science, having nominal ‘facts’: dates, fixed objects with historical pedigree and paper-work, technical knowledge to be learned in relation to connoisseurship, and so on. (This, by the way, is why the artist is often in conflict with the art historian, the artist’s experience of art as a process is directly at odds with such a presentation of it.) It is in

Agnes kohlmeyerENg On that question I would like to answer with a short reflection around “HOW an art school CAN be in a very special place”, and obviously I mean our art school fDA, the faculty of Design and Arts of the IUAV in Venice. Because I am firmly convinced that it makes a decisive difference WHERE this art school was founded and under which circumstances.I think the fact that the school is situated in Venice is a big factor for having been able to make it so special and alive, as not many other schools are, for sure not in Italy.Well, since I came to Venice, nearly 30 years ago now, I had the impression that Venice had an enormous potential which is probably much more seen outside of Italy than inside, and it always seemed to me that this was even less seen in the town itself.I mean here very clearly the potential of attraction which this town has for all for-eigners is all its beauty and all its art, and also its fame, for more than hundred years now, in the production of contemporary art – if we think of the Biennale, for example.Over the years I have not met many artists who would not have dreamt or imagined to live and work at least for a while in this strange, beautiful and mysterious town.It was clear from the beginning of this fabulous project to found a school for Design and Arts here in Venice that this would have had a much bigger success and positive response, to participate and to teach from the viewpoint of artists and other professionals from all artistic disci-plines, as well as theorists, than in most other places in the world, probably.The fact that this art school was to be founded in Venice and that it was also pos-sible to teach only one single term of three months or – if wanted – repeatedly every year, again for one short period, was a very strong and for many of my colleagues extremely seductive offer and possibility.That’s the reason why this school could – and still can – offer such a big variety of different and obviously also very fascinat-

ing approaches to its students. At the same time, the other need of students to have a certain continuity with certain teachers could be satisfied by the steadily grow-ing fact that more and more teachers liked come back to Venice year after year.A school like this one, in the direct vicin-ity of the Biennale and its ongoing art pro-duction on the highest International level, a school in the middle of a reality which seems much more difficult and fragile than elsewhere but at the same time also much more human and immediate, much more beautiful and precious than in many other places of the world, is probably able to transmit quite a high sense of privilege to its students and hopefully also a greater sense of responsibility towards their own choice of becoming an artist, and with re-spect to the rest of the world.

ITA A questa domanda vorrei rispon-dere con una breve riflessione su “COME una scuola d’arte POSSA essere in un posto molto speciale” e ovviamente con ciò intendo la nostra scuola d’arte fDA, la Facoltà di Design e Arti dello IUAV di Venezia. Questo perché sono fermamente convinta che il DOVE questa scuola d’arte è stata fondata e in quali circostanze faccia la differenza in modo decisivo.Penso che il fatto che la scuola si trovi a Venezia abbia contribuito notevolmente a renderla così speciale e così viva, come non accade per molte altre scuole, di certo non in Italia.Da quando sono venuta a Venezia, quasi 30 anni fa, ho avuto subito l’impressione che Venezia avesse un enorme potenziale, un potenziale probabilmente percepito molto di più all’estero che in Italia. Inoltre, mi è sempre sembrato che nella stessa città di Venezia tale potenziale fosse ancora meno avvertito che nel resto della nazione.Con questo intendo ovviamente il potenzia-le di attrazione di questa città nei confron-ti degli stranieri, dato dalla sua bellezza, dalla sua arte e anche dalla sua fama come produttrice, da ormai cent’anni, di arte con-temporanea, se pensiamo alla Biennale, per esempio.Nel corso degli anni sono pochi gli artisti che ho incontrato che non sognassero o non

Page 25: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

46 47

26

the context of the need to replicate scien-tific ‘controls’ and ‘quality’ that one often finds the kind of ultra-conservative agenda being proposed, with which you are famil-iar. Such measures, however, are always proposed out of fear, fear of what is not understood, fear of that which constitutes, for that speaker, the ‘unknown.’ For some-one outside the current battles over ideas in art, such populist proposals must seem rea-sonable: that’s what everyone believes art is, right? The scientists can be left to their specializations, but the complex and subtle issues which have been forming, fought, and played out over this century by artists are to be rejected and dismissed in favor of the comfortably superficial, the myopically formal, and the traditionally banal: all this is acceptable as long as art takes its ‘ap-propriate’ known institutionalized form. But one must ask: isn’t the art academy, along with the university, supposed to be an insti-tution of higher learning?Doesn’t that suggest the kind of specializa-tion and focus, which the advanced study of a subject normally demands? Are students to be penalized for doing what they are there to do, simply because it is not under-stood by the non-specialist? 3. Since a democracy permits everyone to have opinions about art, most people do, whether they are informed, thoughtful, ‘specialist’, or not. It is, however, another matter when such opinions are able to take an affective form simply because of the power of any such individual holding such a point of view, particularly as is so often the case, when it is done without a full ap-preciation of the long-term implications of those comments on both the lives of artists or the society they help to shape.4. The reality is that to reduce the mission of art to the level of market forces (and who is more popular than that master of figura-tive art, Walt Disney?) for the purposes of infotainment, decoration, escapist narrative, or historicized formal nostalgia is the most direct route to the kind of long-term cultur-al poverty which will deprive the future of a meaningful past, one which is experienced in the authentic, and often problematic, works made by individuals intellectually engaged with and committed to their own

time. One fact cannot ever be abrogated: it is the responsibility of artists, and their responsibility alone, to produce that form of meaning which art takes. Historically, in our time (finally the only viable refer-ence) attempts to prescribe and legislate for artists what they shall make have only pro-duced bad art and worse politics. If we want to cite history we should be willing to learn from it. No one now hearing or reading this would want to live in a society in which art has ever been successfully legislated from above, rather than coming from the concrete and lived reality of the artists themselves, as reflected in their choice of the work they make. It is such a connection, which gives the works of art in our museums the power of their authenticity, a power that tran-scends the difference of centuries because it is authentically connected to its own.5. There is no location where artists, both as students and teachers, are more vulner-able to the ‘prescriptions’ mentioned above than art academies. An art academy, simply put, is a representation of the institution-alization of art. It is also, thereby, the front line within which one can change those practices, which form the consciousness of a society. It represents the world as an inherited collection of rules, practices, and traditions, habits – about art – that are afloat at any given moment within a society. While some may find a political advantage in promoting a 19th century romantic for-mula for the education of artists, the reality of daily life is formed as much by the inter-national culture of a global market economy as it is through local traditions. Artists must be free to have a critical and constructive relationship with both, and younger stu-dents of art all the more so. 6. The presumptions and prescriptions that are taught in the academy are a de facto de-scription of what art is. When you describe art you are also describing how meaning is produced and subjectivity is formed. In other words, in describing how reality is represented, you are, in that act, forming it. By teaching a description of reality you are engaged in constructing it, and in this sense an art academy is a political institu-tion as much as a cultural one. If there ever was an appropriate place in which

one would find, then, in a free society, the maximum amount of tolerance, of free play, of a respect for the unbridled limits of the questioning process, it should be the art academy.7. An artist’s political responsibility cannot be separated from his or her cultural role. We need to understand the mechanisms of our culture if we are to ever politically evaluate the world we are helping to pro-duce. Understanding art through re-con-ceptualizing it for the living, and not just utilizing inherited forms, is how we begin to understand that production. This po-litical responsibility begins with the artist questioning the nature of art itself. Indeed, without that fundamental beginning one cannot, as artists, change our conception of art, culture or society. Those institutional mechanisms that resist change in our con-ceptions of culture are one and the same as those that resist change in our society.8. If one has a deep understanding of the art of our century, it is impossible to not conclude that artists make meaning, not simply forms and colors. For this reason, the teaching of art is an important part of the production of art. In many ways it is the tableau where society, in practical terms, makes visible the limits of its conception of art as it attempts to regenerate the institu-tional forms that depict its self-conception. When our view of art is limited, so is our view of society. If questions aren’t asked in art academies, away from the pragmatizing and conforming influence of an art market, where then? If the social responsibility of cultural reflection (the why) is not taught along with a knowledge of the history of how artists have made meaning, then we are doomed to be oppressed by our traditions rather than informed by them. The teacher of art, as a teacher and as an artist, can do no more than participate with the students in asking the questions. This, rather than attempting to provide the answers as art academies traditionally do, realigns the priorities from the beginning. The first les-son, taught by example, is that what is to be learned is a process of thinking and not a dogma in craft or theory.9. The teacher is not the representative of the institution, but one artist among several

sharing a conversation. What is said has its own weight. If a teacher is any good he or she learns as much as the students. The ‘answers’, if there are any, are formed by all of the participants in the conversation within the context of their own lives, and their practical effect is only within that larger conversational process: the shared discourse of a community. It is in the mak-ing of meaning – art – as a discourse that art students experience themselves as they begin the process of making the world. Be-cause art is the teaching of art (art extends belief, making further production possible), description is in danger of quickly becom-ing prescription. What the concept of art I am proposing really reflects is the respon-sibility of the artist to be a whole person: a political being as well as a social and cultural one.10. While no one has problems with the authority of works now represented as ‘masterpieces’, the cultural power that so legitimizes them flows directly from the provocative nature of the history of ideas as experienced through the lives of real men and women. Beyond any individual’s opin-ion of what ‘obscene’ may be, or, for that matter what art may be, it is the responsi-bility of our society not just to protect, but also to nourish, the conditions within which the free flow of ideas will flourish. In many ways art history is the residue, the record, of these human conditions. As a process itself, art protects as it empowers the right to self-expression. Its history is the his-tory of the capacity of all of our freedoms to put consciousness to form, and thereby manifest their self-perception. Protecting this consciousness that art produced is an important part of the protection of our po-litical liberty.

ITA Dieci punti per un’accademia d’arte“L’assimilazione riflessiva della tradizione è qualcosa di diverso dalla continuità non riflessa della tradizione.” – Rolf Ahlers 1. Forse il maggior pericolo per l’arte nella nostra politica culturale alla fine del Ven-tesimo Secolo è l’idea populista che ridu-cendo l’arte al suo livello popolarmente più accessibile – solitamente giustificato come tradizione – si sia “democratici”.

Page 26: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

48 49

E mentre il soggetto si vende come “uni-versale e senza tempo”, la realtà culturale è tale che, nonostante gli appelli alla tradizio-ne, il lavoro prodotto da tali prescrizioni di solito non ha radici culturali in alcun paese reale e non trova alcuna collocazione nella storia delle idee.2. Bisogna soffermarsi a pensare che cosa accadrebbe in altre sfere di specializzazione all’interno della nostra cultura – come la scienza e la tecnologia – se vi fosse appli-cato questo principio di populismo. I nostri leader politici riconoscono che il libero flusso di idee e la sperimentazione sono essenziali per la creatività in questa sfera e questi specialisti sono perciò finanziati e trattati con rispetto e la loro integrità è lasciata intatta. Non è paradossale, tuttavia, che nell’arena che di solito è sinonimo di “creatività”, l’arte, il contrario sia, normal-mente, il caso? Per dirla in modo semplice, le ragioni di ciò sono le seguenti. Il sistema universitario ha introiettato i valori delle scienze esatte e la moneta di scambio della sua amministrazione è rappresentata dai “fatti”. Questo va bene con le scienze dure, ma con le scienze sociali non ha altrettanto successo – e con l’arte può avere risultati disastrosi. Sembra spesso che il concetto stesso di un’accademia d’arte sia conside-rato una minaccia da parte del sistema edu-cativo; a coloro che la vedono dal di fuori essa appare caotica, anarchica e sembra difficile fissare degli standard di qualità e di controllo. Gli storici dell’arte possono organizzarsi in modo da sembrare più in linea con la scienza, disponendo di “fatti” nominali: date, oggetti fissi corredati di pedigree storico e di documenti, conoscenza tecnica da apprendere in rapporto alla co-noscenza specialistica, e così via. (Questo, a proposito, è il motivo per cui l’artista è spesso in conflitto con lo storico dell’arte; l’esperienza che l’artista ha dell’arte come processo è direttamente in contrasto con una simile presentazione.) È nel contesto della necessità di replicare i “controlli” e la “qualità” scientifici che si trova spesso il genere di programma ultraconservatore proposto, con il quale avete familiarità. Tali misure, tuttavia, sono sempre proposte per paura, paura di ciò che non si comprende, paura di ciò che costituisce, per colui che

parla, l’“ignoto”. Per qualcuno che vive al di fuori delle attuali battaglie sulle idee nell’arte, tali proposte populiste devono apparire ragionevoli: è questo che si pensa che sia l’arte, giusto? Gli scienziati possono essere lasciati alle loro specializzazioni, ma le questioni complesse e delicate che si vanno formando nell’arte, le stesse idee per cui gli artisti hanno combattuto e che sono da essi messe in campo, devono essere ri-fiutate e messe da parte in favore di ciò che è comodamente superficiale, miopemente formale e tradizionalmente banale: tutto ciò è accettabile nella misura in cui l’arte assume la sua forma “appropriata”, nota e istituzionalizzata. Ma bisogna chiedersi: l’accademia d’arte, accanto all’universi-tà, non dovrebbe essere un’istituzione di alta educazione? Questo non suggerisce il genere di specializzazione e di focus che normalmente si richiede agli studi avanzati di una materia? Gli studenti devono essere penalizzati per il fatto di fare ciò che sono lì per fare, semplicemente perché ciò non è compreso dal non specialista? 3. Poiché una democrazia permette a chiun-que di esprimere delle opinioni sull’arte, la maggior parte delle persone le esprimono, che si tratti di persone informate, riflessive, “specialiste” o meno. Tuttavia, è tutt’altra questione quando tali opinioni riescono ad assumere una forma efficace, semplicemen-te a causa del potere di un qualsiasi indi-viduo di questo genere, che abbia un punto di vista di questo tipo, in particolar modo, perché così accade frequentemente, quando ciò avviene senza un pieno apprezzamento delle implicazioni a lungo termine di quei commenti sulla vita degli artisti o sulla so-cietà che contribuiscono a modellare.4. La realtà è che ridurre la missione dell’arte al livello delle forze di mercato (e chi è più popolare del maestro dell’arte figurativa, Walt Disney?) ai fini dell’info-tainment, della decorazione, della narrativa escapista o della nostalgia formale storiciz-zata è la strada più diretta verso il genere di povertà culturale a lungo termine che priverà il futuro di un passato significativo, un passato esperito nelle opere autentiche e spesso problematiche di individui intellet-tualmente interessati al loro tempo e impe-gnati in esso. Un fatto non potrà mai essere

abrogato: è responsabilità degli artisti, e solo loro, produrre quella forma di signifi-cato che l’arte porta con sé. Storicamente, nel nostro tempo (alla fine l’unico riferi-mento possibile) i tentativi di prescrivere o di imporre per legge quello che gli artisti avrebbero dovuto fare hanno prodotto sola-mente della brutta arte e della politica anco-ra peggiore. Se vogliamo citare la storia do-vremmo essere disposti a imparare da essa. Nessuno che senta o che legga ciò vorrebbe vivere in una società in cui l’arte sia stata regolata con successo dall’alto piuttosto che venire dalla realtà concreta e vissuta degli artisti stessi, così come riflessa nella loro scelta dell’opera da realizzare. È una simile connessione che conferisce alle opere d’arte nei nostri musei il potere della loro auten-ticità, un potere che trascende la differenza di secolo, perché autenticamente connesso al proprio tempo.5. Non vi è alcun luogo in cui gli artisti, sia studenti sia insegnanti, siano più vulnerabili alle “prescrizioni” summenzionate che nelle accademie d’arte. Un’accademia d’arte, per dirla in modo semplice, è una rappresenta-zione dell’istituzionalizzazione dell’arte. Perciò è anche la linea del fronte entro cui è possibile cambiare quelle pratiche che for-mano la coscienza della società. Rappresen-ta il mondo come una collezione di regole, pratiche, tradizioni e abitudini – riguardanti l’arte – che sono in circolazione in una società in ogni dato momento. Sebbene qualcuno possa trarre un vantaggio politico dalla promozione di una formula romantica ottocentesca per l’educazione degli artisti, la realtà della vita quotidiana è formata tan-to dalla cultura internazionale di una eco-nomia del mercato globale quanto lo è dalle tradizioni locali. Gli artisti devono essere liberi di avere un rapporto critico e costrut-tivo con entrambe queste componenti, e gli studenti di arte più giovani lo fanno. 6. Le congetture e le prescrizioni insegnate nell’accademia sono una descrizione de facto di ciò che è l’arte. Quando si descri-ve l’arte si descrive anche il modo in cui è prodotto il significato e come è formata la soggettività. In altre parole, nel descri-vere come è rappresentata la realtà si sta, in effetti, formandola. Nell’insegnare una descrizione della realtà, si è impegnati nella

sua costruzione e, in tal senso, un’accade-mia d’arte è al tempo stesso un’istituzione politica e un’istituzione culturale. Se vi è mai stato, quindi, un luogo appropriato in cui trovare, in una società libera, il massi-mo della tolleranza, del gioco libero, di un rispetto della libertà senza limiti del pro-cesso d’indagine, questo dovrebbe essere l’accademia d’arte.7. La responsabilità politica di un artista non può essere separata dal suo ruolo cultu-rale. Dobbiamo comprendere i meccanismi della nostra cultura se vogliamo essere in grado di valutare politicamente il mondo che stiamo contribuendo a produrre. Per cominciare a capire quella produzione dob-biamo comprendere l’arte attraverso una sua riconcettualizzazione per le persone e non limitarci a utilizzare forme ereditate. Questa responsabilità politica comincia con gli artisti che mettono in discussione la natura stessa dell’arte. Difatti, senza quel fondamentale inizio non si può, come artisti, cambiare la propria concezione dell’arte, della cultura o della società. Quei meccanismi istituzionali che resistono al cambiamento nelle nostre concezioni della cultura sono tutt’uno con quelli che resisto-no al cambiamento nella società.8. Se si ha una comprensione profonda dell’arte del nostro secolo è impossibile non concludere che gli artisti creano signi-ficati e non semplicemente forme e colori. Per questo motivo l’insegnamento dell’arte è una parte importante della produzione artistica. Per diversi aspetti si tratta di un tableau dove la società, in termini pratici, rende visibili i limiti della sua concezione dell’arte nel momento in cui cerca di rige-nerare le forme istituzionali che ritraggono la concezione che ha di sé. Se la nostra vi-sione dell’arte è limitata, lo è anche la no-stra visione della società. Se non si pongo-no gli interrogativi nelle accademie d’arte, lontani dall’influenza pragmatizzante e con-formante del mercato dell’arte, dove allora? Se la responsabilità sociale della riflessione culturale (il perché) non viene insegnata in-sieme alla conoscenza della storia di come gli artisti hanno creato i significati, allora siamo condannati a essere oppressi dalle nostre tradizioni piuttosto che informati da esse. L’insegnante di arte, come insegnante

Page 27: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

50 51

e come artista, non può fare altro che parte-cipare con gli studenti al porre le domande. Questo, piuttosto che tentare di fornire le risposte, come fanno di solito le accademie d’arte, riallinea le priorità fin dal principio. La prima lezione, da insegnarsi con l’esem-pio, consiste nel fatto che ciò che deve essere appreso è un processo di pensiero e non un dogma tecnico o teorico.9. L’insegnante non è il rappresentante dell’istituzione, ma un artista tra tanti im-pegnati in una conversazione. Ciò che viene detto ha il suo peso. Se un insegnante è bravo, impara quanto i suoi studenti. Le “ri-sposte”, se esistono, sono formate da tutti coloro che partecipano alla conversazione, nel contesto delle loro vite, e il loro effetto pratico si trova solo entro quel processo conversazionale più ampio: il discorso con-diviso di una comunità. È nella creazione del significato – l’arte – come discorso che gli studenti d’arte fanno esperienza di sé nel momento in cui danno inizio al proces-so di creazione del mondo. Poiché l’arte è l’insegnamento dell’arte (l’arte estende la fede, rendendo possibile un’ulteriore pro-duzione), la descrizione corre il pericolo di trasformarsi rapidamente in prescrizione. Quello che il concetto di arte che sto propo-nendo riflette realmente è la responsabilità dell’artista di essere una persona completa: un essere politico oltre che un essere socia-le e culturale.10. Sebbene nessuno abbia problemi con l’autorità delle opere ora rappresentate come “capolavori”, il potere culturale che le legittima fluisce direttamente dalla natu-ra provocatoria della storia delle idee come esperite attraverso le vite dei veri uomini e delle vere donne. Al di là dell’opinione di qualunque individuo su che cosa possa essere “osceno” o, se è per quello, su che cosa possa essere arte, è responsabilità del-la nostra società non solo proteggere, ma anche rafforzare le condizioni entro le quali il libero flusso di idee potrà prosperare. Per molti aspetti la storia dell’arte è il resi-duo, la testimonianza, di queste condizioni umane. Come processo, l’arte protegge e al tempo stesso dà forza al diritto all’espres-sione di sé. La sua storia è la storia della capacità di tutte le nostre libertà di dar for-ma alla coscienza, e perciò di manifestare

la loro auto-percezione. Proteggere questa coscienza che l’arte ha prodotto è una parte importante della protezione della nostra libertà politica.

Cornelia LaufENg An art school is a place that trains people to think in three dimensions. This is a skill that can be useful for all kinds of lives. Ideally, art school could be a training ground for engineers, teachers, bankers, political leaders, lawyers, writers, and philosophers, not to speak of chefs, musicians, advertising directors, or other professions more readily termed “crea-tive.” Art schools could have kitchens, knitting nooks and finance courses. Film-making and wood-carving can be taught. Music studio can be provided. There is no limit as to what can be taught in an art school. As disciplines increasingly merge, and as the dance between patron and client becomes faster (with the patrons setting the tune for commissions), it is time to be more practical, and to train students with skills they can apply in the world. A practice-based and in some ways pre-professional program should be fused with courses that teach a poetic or philosophical or historical model for approaching visual culture. This fusion can lead to projects in book publishing; the role of the concept in the status of the art work; the possibili-ties of an art that deals with organized faith; the tradition of crafts; art and social design; poetry; ecology and land use is-

sues; political art; and areas that relate art to fashion and graphic design. Art schools should offer courses in art and law, art and business, art and faith. An art school can and should offer all the mechanical means to make visual culture as well. An art school that enlists active profes-sionals – people who make a living on the practice they are teaching – offers some of the best lessons of all.

ITA Una scuola d’arte è un luogo che insegna alle persone a pensare in tre dimen-sioni. Questa è un’abilità che può tornare utile per tutti i tipi di vita. Idealmente, una scuola d’arte potrebbe essere un campo d’addestramento per ingegneri, insegnanti, banchieri, leader politici, avvocati, scrittori e filosofi, per non parlare di chef, musici-sti, direttori pubblicitari, o altre professioni che vengono più facilmente definite come “creative”. Le scuole d’arte potrebbero avere cucine, angoli per lavorare a maglia e corsi di finanza. Si possono insegnare ci-nematografia e intaglio del legno. Si può mettere a disposizione uno studio di regi-strazione. Non vi sono limiti per ciò che può essere insegnato in una scuola d’arte. Mentre le discipline si fondono sempre più

tra loro e la danza tra mecenate e cliente si fa sempre più veloce (con i mecenati che definiscono il tenore delle commissioni), è giunto il momento di diventare più pratici e di insegnare agli studenti abilità e com-petenze che possano essere applicate nel mondo esterno.Un programma basato sulla pratica e, in qualche modo, pre-professionale dovrebbe fondersi con corsi che insegnino un model-lo di approccio alla cultura visiva poetico, filosofico o storico. Questa fusione può portare a dei progetti editoriali: il ruolo del concetto nello status dell’opera d’arte; la possibilità di un’arte che si occupi della fede organizzata; la tradizione dei mestieri; l’arte e il design sociale; la poesia; l’ecolo-gia e le questioni legate all’uso della terra; l’arte politica e, infine, i settori che metto-no in relazione l’arte con la moda e con il design grafico. Le scuole d’arte dovrebbero offrire corsi d’arte e diritto, arte ed econo-mia, arte e fede. Una scuola d’arte, inoltre, può e dovrebbe offrire tutti gli strumenti meccanici per produrre cultura visiva. Una scuola d’arte che assuma dei profes-sionisti attivi – gente che si guadagna da vivere con l’attività che insegna – offre alcune delle migliori lezioni in assoluto.

Page 28: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

52 53

Armin LinkeENg An Art School should be a col-lective production structure where each person can test knowledge procedures in an exchanging environment. It is a place that provides the opportunity to take risks, were it is possible to do research, to build up a network, to interact with other institutions, not only of the art world. ITA Una Scuola d’Arte dovrebbe es-sere una struttura di produzione collettiva dove ogni persona può mettere alla prova procedimenti di conoscenza in un ambiente di scambio. È un luogo che offre l’opportu-nità di prendere dei rischi, dove è possibile fare ricerca, costruire una rete, interagire con altre istituzioni, non solo del mondo dell’arte.

Massimo MagrìITA Come vorrei una scuola d’Arte?La vorrei a Venezia. Senza dubbio.E, a dirigerla, metterei una donna sensi-bile, alta, con gli occhiali. Capace di leg-gere, insieme agli studenti, la tradizione e l’innovazione, di portare “dentro” la facoltà tutto il bene che c’è “fuori”, d’im-portare professori ed esportare studenti.Come adesso? Quasi.Vorrei naturalmente che si seguisse di più e meglio la mia materia, il video. Perché tutti, critici e curatori, sovrintendenti, galleristi e artisti devono prendere confi-denza con un linguaggio che si troveranno davanti lungo tutta la loro vita professio-nale.Vorrei che ci fosse un po’ più d’attenzione alla “committenza”. Ai datori di lavoro arroganti, conservatori, decisionisti che gli studenti incontreranno, comunque, all’uscita dall’università e con le cui pre-tese dovranno imparare a fare i conti.Vorrei che noi insegnanti insegnassimo un po’ meno quello che abbiamo fatto, un po’ più quello che c’è da fare. Adesso, o da adesso.Vorrei che si comunicassero di più e meglio, dentro e fuori la facoltà, il no-

stro progetto e i nostri risultati. Perché un’identità forte esiste se è comunicata. Per rispondere con numeri e fatti a chi ci chiede ragione della nostra esistenza. Perché tutti gli studenti hanno il diritto di essere informati e di dialogare su quello che gli si insegna e su come lo si inse-gna. Ma anche perché tutti, insegnanti e studenti, capiscano meglio dove sono e perché sono qui. Magari con l’orgoglio di essere a Venezia allo IUAV.

ENg What is my idea of art school?I’d like it to be in Venice. Definitely.I’d have a tall woman in charge. A thoughtful bespectacled woman. One ca-pable of reading tradition and innovation with the students. One who will bring into the faculty all the good things “outside” it: who will import teachers and export students.The way it is now? More or less.Of course, it would be nice if my subject, video, were given a bigger and better role. Because everyone – critics and curators, superintendents, gallery owners and art-ists – all have to become familiar with a language they will encounter throughout their professional lives.I’d like more attention on “patrons of the arts”. Arrogant, conformist, domineering employers that students will nonethe-less meet when they leave university, and whose demands they will have to take into account.I’d like for us, the teachers, to teach a lit-tle less about what’s been done and a bit more about what needs to be done. Now or from now on.I’d like our plans and results to be bet-ter publicized in and out of the faculty. Because a strong identity will exist if it is conveyed. Using facts and figures to reply to those who want us to justify our existence. Because students have the right to be informed and to discuss what they are being taught and how it is taught. But also because everyone – teachers and stu-dents – will have a better understanding of where they are and why. And perhaps be proud of being in Venice, at the IUAV.

Antoni MuntadasENg I think dialogue is the word that best sums up the experience of art and art schools. Art is a necessity and a conviction, and we are always experimenting and learning. The art school is a institution that has its own rules and dis-ciplines. Basically, the combination is paradoxical. Perhaps dialogue is the only way of bringing these experiences and functions together. Dialogue as exchange, information, de-bate and critique.

ITA Penso che “dialogo” sia la parola che meglio riassu-me l’esperienza dell’arte e delle scuole d’arte. L’arte è una necessità e una convinzione, e noi sperimentiamo e apren-diamo continuamente. La scuola d’arte è un’istituzione che ha le proprie regole e le proprie discipline.Fondamentalmente, la combinazione è paradossale. Forse il dialogo è l’unico modo per mettere insieme queste esperien-ze e queste funzioni. Il dialogo come scambio, informazione, dibattito e critica.

Page 29: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

54

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

hans Ulrich obristENg My dream is an art school that is not isolated, but embedded with all the other disciplines. An art school that goes beyond the fear of pooling knowledge, re-sponding to the necessity of connecting dis-ciplines and different practitioners within changing parameters. As Cedric Price said, an art school of the future would utilize un-certainty and conscious incompleteness, and could produce a catalyst for invigorating change whilst also enabling the harvest of the quiet eye.

ITA Il mio sogno è una scuola d’arte che non sia isolata, ma un tutt’uno con le altre discipline. Una scuola d’arte che superi la paura di condividere la conoscenza, rispon-dendo alla necessità di mettere in contatto le discipline e i diversi professionisti in un contesto in cui i parametri stanno cambiando. Come ha affermato Cedric Price, una scuola d’arte del futuro si servirebbe dell’incertezza e della consapevole incompletezza e funge-rebbe da catalizzatore per dare vigore al cam-biamento, consentendo al tempo stesso all’oc-chio silenzioso di mietere il suo raccolto.

Adrian PaciITA Una scuola d’arte dovrebbe es-sere un luogo dove agli studenti vengono offerti stimoli e strumenti per trasformare gli sguardi e le esperienze vitali in un codice di linguaggio. Una volta costituiti questi codici, per evitare che si entri in un circuito di com-piacimento formale, credo che sia necessario mettere in discussione i codici stessi attra-verso la continua esposizione del linguaggio all’irruenza imprevedibile della vita.

ENg An art school should be a place where students find stimuli and tools for transforming attitudes and life experiences into a language code. To avoid entering a circuit of formal complacency once these codes have been established, I think they need to be challenged through the continu-ous exposure of their language to the unpre-dictable impetus of life.

giulio PaoliniITA Artisti non si nasce e non si diventa? L’unico e lontano traguardo dello studio e della formazione artistica è situato oltre la linea dell’orizzonte. Appena tentiamo di av-vicinarlo, eccolo spostarsi in avanti... non riusciremo mai a toccarlo. Non si tratta insomma d’imparare, come si usa dire, a tenere la matita in mano: la matita sa come muoversi da sola o anche, al caso, non muoversi affatto.In arte non esistono leggi, verità... Ma po-tremmo anche dire che ne esistono troppe, ciascuna però ha validità limitata (o relati-va) a seconda delle epoche e dei cicli che si alternano nel tempo. Se a prima vista sem-bra venire a sostituire, a oscurare quelle che l’avevano appena preceduta, ciascuna delle opere che via via affluiscono ad accrescere quel vasto consesso o assemblea permanen-te che chiamiamo Storia dell’Arte in verità ne confermerà l’indiscutibile e spesso inat-tesa attualità.Detto questo, resta comunque da appurare come e perché sempre si rinnovi la sfida di colmare, o almeno ridurre, la distanza tra la fase di apprendimento e il conseguimento di un risultato. Credo occorra capire se ancora esistano legittime differenze tra chi si trovi a insegnare e chi, in un certo senso, non debba o non possa imparare la lezione… Esiste tutt’oggi una gerarchia di ruoli, quando a prevalere sembra essere la voce del grande numero, una volontà plebisci-taria?

ENg So artists are not born and not made? Study and training in the arts have a single, distant aim and it lies beyond the horizon. As soon as we even try to approach it, it will shift ahead... we will never manage reach it. So it is not a case of learning to hold the pen-cil, as they say: the pencil knows how to move itself or, when necessary, not move at all.In art there are no laws or truths... But we could also say there are too many, although each has limited (or relative) validity, depend-ing on the periods and cycles that recur over time. At first glance the new period may seem to replace and obscure the preceding period, when in reality each of the works that gradu-

Page 30: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

56 57

ally enters and expands the vast assembly or permanent gathering that is known as art history will confirm an undeniable and often unexpected actuality.That said, it still has to be ascertained why the challenge to fill or at least reduce the gap between the learning phase and the attainment of a result continues to recur. I believe we have to determine whether there are still le-gitimate differences between those who teach and those who, in a sense, should not or can-not learn the lesson... Is there still a hierarchy of roles today, when the voice of the majority, a plebiscite resolve, seems to prevail?

Cesare PietroiustiITA Ho cominciato a fare l’insegnan-te nelle scuole superiori quando avevo 29 anni, pochi anni dopo la laurea in medicina. All’inizio, fondamentalmente, fu un modo per potere smettere di fare il medico, cosa che non mi piaceva e che mi sembrava di non essere capace di fare, pur continuando a fare un lavoro “vero”, un lavoro che mi avrebbe lasciato tempo per fare l’artista, cosa che invece mi piaceva, e che comincia-vo a credere di poter fare davvero. Anche se per anni ho insegnato cose che non c’en-travano nulla con l’arte, l’insegnamento è stato quindi sempre legato alla possibilità della ricerca artistica, come una sorta di passaporto per accedere agli spazi di libertà offerti da questa strana professione da eter-no dilettante che è quella dell’artista.Poco tempo dopo aver cominciato a inse-gnare, su proposta di Angela Vettese, nel nuovo corso di laurea in arti visive allo IUAV, le raccontavo delle mie precedenti esperienze da “professore”, e Angela mi disse qualcosa come: “Beh, adesso per la prima volta insegni quello che ti piace e che è appropriato per te”. Quella considerazione in effetti mi restituiva con precisione una sensazione e uno stato d’animo. I labo-ratori del corso di arti visive dello IUAV rappresentavano proprio un tipo di attività che s’integrava bene con il mio lavoro di artista, con le modalità della mia ricerca, e anche con la mia attitudine. Il contrario di quel che si esperisce come “lavoro alie-

nato”. I laboratori che ho condotto – con l’aiuto determinante di straordinari as-sistenti come Rene Gabri, Filipa Ramos, Hajnalka Somogyi, Sophie Hope e Sarah Carrington – sono stati sempre faticosi e intensi, densi di senso e di scoperte, profon-damente gratificanti.Intensità, significati, sorprese e gratifica-zioni sono ovviamente legati, in particolare, ai rapporti con gli studenti, e a quanto, in termini di entusiasmo e passione, giovani artisti e curatori possono prendere e dare, acquisire e fare circolare, assorbire e fare uscire fuori, trasformato e moltiplicato. E ciò vale tanto per i singoli (dove chiara-mente incidono e producono differenze le corrispondenze individuali, le “empatie” e le affinità) quanto, e direi soprattutto, per il gruppo nel suo insieme. Una cosa per me sempre molto gratificante è stata la sensa-zione, durante e alla fine di ciascun labora-torio, di un lavoro fatto fondamentalmente in comune, una situazione nella quale, pur nelle inevitabili diversità qualitative dei contributi individuali, tutti, nessuno esclu-so, partecipassero alla riuscita della “cosa” (progetti estemporanei, presentazioni, mo-stre di fine corso ecc.) nel suo insieme ed in cui l’apporto di ognuno fosse importante e condiviso, offerta all’impresa comune e scambio con la generosità altrui. Un tale modello laboratoriale, di messa in comune di idee, critiche, lavoro ed entusiasmo è un modello prezioso, che probabilmente risul-terà assai raro nel prosieguo dell’attività dei “nostri” artisti o curatori; sta a loro non farlo diventare – da grandi – il pensiero no-stalgico di un tempo speciale dedicato a sé, alla propria formazione (quello degli studi universitari) e di una comunità paritaria e collaborativa perduta (quella dei compagni di corso), ma un’opportunità reale, difficile ma possibile, una praticabile alternativa “professionale” all’isolamento, all’aliena-zione, a ogni idea banale, mediatica e mer-cantile, di successo.

ENg I started teaching in high schools when I was 29, a few years after graduating in medicine. At the beginning it was basically a way to be able to stop being a doctor, which I didn’t like being and which I didn’t think I was capable of being. I needed a “real”

job that would leave me time to be an artist, which I rather liked and which I was starting to think I really could be. Although for years I have taught things that have nothing to do with art, teaching has nevertheless always been a link to the opportunity of doing some artistic research, a sort of passport for access-ing spaces of freedom offered by this strange profession of artist and eternal amateur.Shortly after beginning to teach IUAV’s new degree course in visual arts, suggested by Angela Vettese, I was talking to her about my previous “teaching” experiences, and she said something like: “Well, for the first time you are now teaching a subject you like and that is suitable for you.” In effect, that comment gave me back a precise sensation and state of mind. The IUAV visual arts course work-shops represented just the type of activity that meshed with my work as an artist, with my method of research, and also with my abili-ties. The opposite of what is accomplished with “alienated labour”. The workshops I have taught – with the decisive help of fantas-tic assistants like Rene Gabri, Filipa Ramos, Hajnalka Somogyi, Sophie Hope and Sarah Carrington – have always been demanding and intense, dense with meaning and discov-ery, deeply rewarding.Intensity, meanings, surprises and rewards are obviously and especially related to rela-tionships with students, and to how much, in terms of enthusiasm and passion, young artists and curators can give and take, capture and circulate, absorb and restore, transformed and multiplied. And this applies both to the person (where clearly individual matches, “empathies” and affinities have effect and produce differences) and also – I’d say above all – to the group as a whole. One thing that was always very gratifying for me was the feeling, during and at the end of each work-shop, that the job had basically been done together. This was a situation that, despite inevitable quality differences in individual contributions, allowed everyone – without exception – to contribute to the overall suc-cess of the “thing” (extemporary projects, presentations, end-of-course exhibitions, etc.). Everyone’s contribution was important, shared, offered to a common commitment and generous exchanges in the group. This sort of workshop model, pooling ideas, criticism,

work and enthusiasm, is a valuable prototype, which will probably become very rare in the future careers of “our” artists or curators. It is up to them, as adults, to prevent it becom-ing a nostalgic memory of a special time dedicated to themselves, to their education (university studies), and of a lost community of equality and cooperation (with their fellow students, of course). It must be seen as a real opportunity, difficult but possible, a workable “professional” alternative to isolation, aliena-tion, to every trivial, media-hyped and com-mercially successful idea.

Marjetica Potrc

ENg I love the Laboratory class. Cross-disciplinary practice is at its very heart. Dur-ing my Lab courses in 2008 and 2010, the students and I went outside the classroom to explore the Venice Lagoon. Theory was bal-anced by hands-on experience as we played on a farm on Sant’Erasmo Island. What is art and what is the role of the artist today? What is architecture and what needs must it address in the challenged environment of the Lagoon? Our response to such ‘traditional’ questions was to learn from the environment itself. The students explored their surroundings. In the process, they learned from one another and, equally important, they learned things together. They learned to think ‘outside the box’, articulating their ideas and developing their projects. For all of us, the time we spent together was one of intense creativity. In my view, the Laboratory is one of IUAV’s most inspiring legacies at a time when universities are struggling to find ways to adopt cross-disciplinary practices in their curricula.

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

Page 31: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

58 59

ITA Amo le lezioni di laboratorio. La pratica interdisciplinare ne costituisce il nucleo profondo. Durante i miei corsi di laboratorio nel 2008 e nel 2010, io e gli stu-denti siamo usciti per esplorare la laguna di Venezia. La teoria è stata controbilanciata dall’esperienza diretta nel momento in cui abbiamo giocato in una cascina sull’Isola di Sant’Erasmo. Che cos’è l’arte e qual è il ruo-lo dell’artista oggi? Che cos’è l’architettura e a quali bisogni deve far fronte nell’ambiente a rischio della laguna? La nostra risposta a tali domande “tradizionali” è consistita nell’ap-prendere dall’ambiente stesso. Gli studenti hanno esplorato lo spazio che li circondava. Nel corso del processo hanno imparato l’uno dall’altro e, cosa altrettanto importante, hanno imparato delle cose insieme. Hanno imparato a pensare “fuori dagli schemi”, articolando le loro idee e sviluppando i loro progetti. Per tutti noi il tempo trascorso insieme è stato ca-ratterizzato da un’intensa creatività. Per come la vedo io, il laboratorio è uno dei lasciti del-lo IUAV che può essere maggiormente d’ispi-razione in un’epoca in cui le università stanno lottando per trovare dei modi per inserire nei propri programmi pratiche interdisciplinari.

Tobias rehberger

ENg An art school should be a place where people are protected, in order to find and develop their own private madness and make it accessible to others, if they can.

ITA Una scuola d’arte dovrebbe essere un luogo dove le persone sono protette, affin-ché possano scoprire e sviluppare la propria pazzia e renderla accessibile agli altri, se ci riescono.

Davide homitsu riboli A glasshouse.

remo SalvadoriITA Non posso che pensare alla poesia! Mi sono venute incontro le parole di Paul Celan:“La funzione che, fra tante, rimane pri-maria per ogni poesia è quella del puro e semplice esser disponibile. La poesia esorta all’incontro con le molteplici razionalità e con l’infinità delle verità, la sua singolarità intellettuale consiste nell’essere irriducibile a qualsiasi altra modalità di pensiero, ma al tempo stesso nell’essere disponibile nei riguardi di ciascuna di esse...”Unisco un appunto, un’indicazione, “sette passi” per i temi legati alla creatività e all’arte, e non solo.Una teoria pratica per gli incontri, verifica-ta al Cantiere di San Quirico d’Orcia 2003, alla Casa di Giotto, Vicchio del Mugello,

2005, allo IUAV, 2005-2007, in Lives and Works a Istanbul, 2008-2009, e in altri se-minari.

ENg I can’t help but think of poetry! Paul Celan’s words thus come to my aid. “The function that, among many, remains primary for each poem is that of purely and simply being available. Poetry exhorts the encounter with multiple rationalities and the infinity of truths, and its intellectual singularity consists in its being irreducible to any other way of thinking, while also be-ing open to each of them . . . .”I can add a note, an indication, “seven steps” for the themes related to creativity and art, and much more.A practical theory for encounters, verified at the Cantiere di San Quirico d’Orcia, 2003; the Casa di Giotto, Vicchio del Mugello, 2005; IUAV, 2005–07; “Lives and Works in Istanbul”, 2008–09; and other seminars.

Philip TaborENg An art school teaches students to swim, then to fly. They swim first in art’s past and present. Then, making many coura-geous mistakes, they learn to transcend this past, this present and their teachers. They fly into art’s uncharted future. It is difficult and dangerous.

ITA Una scuola d’arte insegna agli studenti a nuotare e poi a volare. Prima di tutto nuotano nel presente e nel passato dell’arte. Poi, commettendo molti corag-giosi errori, imparano a trascendere questo passato, questo presente e i loro insegnanti. Volano nel futuro inesplorato dell’arte. È difficile e pericoloso.

Page 32: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Wha

t a

n Art

Scho

ol Sho

uld B

e?

61

Francesco vezzoliITA Sono praticamente sicuro che le scuole non siano i posti migliori dove inse-gnare o imparare l’Arte.Sarebbe già molto se le scuole d’Arte fos-sero dei reali luoghi di aggregazione, dove gruppi di giovani che condividono le stesse ambizioni e idee possano incontrarsi, con-frontarsi e studiare insieme strategie per almeno sfiorare i propri sogni.

ENg I’m pretty sure that schools aren’t the best places to teach or learn art.It would already be a great deal if art schools were really meeting places, where groups of young people who share the same ambitions and ideas can gather, discuss and study strategies together that will allow them at least to approach their dreams.

Benjamin WeilENg What should an art school be? Gee, so many things! But in any event, it should be a place where a heterogeneous group of people with the same interests congregates: whether teachers, visiting professionals or students. Some of those students would like to be artists, and will be, while others may take other profes-sional directions, but keep this level of a rigorous yet flexible way of thinking that art school provides, a mix of practical and theoretical information. Some would like to be curators, or work alongside artists in other guises. Learning to do so in the institutional framework of the art school, they are building communities that will later prove essential to the way they de-velop professionally. Being with artists, curators and other agents (critics, galler-ists, and all others who support artists) are maintained at a level of intimacy with the artistic process that is essential for them to be able to work creatively with those artists in the future. It should be a place where the highest level of intellectual involvement and crea-tive thinking should be balanced with very practical matters. The world of contem-

porary art is no longer an unruly, small microcosm with just a few very dedicated participants, whether artists, curators, gal-lerists or collectors. Rather, in the past decades, it has become a field that has grown, becoming more like an industry, and it is equally affected by the general tendencies of culture and the economy. It is now a global stage, an environment where enthusiasts coexist with investors (they are sometimes the same people), where the market is a vital force that should be acknowledged and understood, even if at times it seems to function in a very reductive fashion. One could say the world of art today is a place where com-mercial super-productions coexist with more experimental matters. Artists and all the agents of this world – curators, galler-ists, auctioneers, critics or others – need to know how this “industry” functions in order to make informed decisions as to where and how they would like to partici-pate. The art school should provide that frame of thought and help these soon-to-be pro-fessionals to understand the challenges and the opportunities at stake, and to be able to take a realistic – and intellectu-ally rigorous – approach to the building of a professional career. In other words, it is place where one learns that it is as important to know how to formalize ideas and produce projects as it is to be creative and intellectually sharp; a place where one is given the opportunity to know how to elaborate thoughts and conceive strategies to disseminate those thoughts, in manners that are compelling and viable.Art school should be a place in which to experiment, to produce projects that will extend and expand the notion of art, which in itself has become an incredibly open platform of operation. Art is, and should always remain, a space for culture that is equivalent to fundamental research in the field of science.

ITA Che cosa dovrebbe essere una scuola d’arte? Cielo, dovrebbe essere così tante cose! Ma, a ogni modo, dovrebbe essere un luogo dove si aggrega un gruppo eterogeneo di persone con gli stessi inte-

grazia Toderi

ITA eSSere ProFonDAMenTe LIBerA neLLA SUA SPeCIFICITà.eSSere LIBerA DI oCCUPArSI DI ArTe PrIMA DI TUTTo.eSSere LIBerA D’InSegnAre Le oPere D’ArTe ATTrAverSo LA STorIA. eSSere LIBerA D’InSegnAre IL DISegno.eSSere LIBerA D’InSegnAre Le TeCnIChe.eSSere LIBerA D’InSegnAre Che L’ArTe non hA TeMPo. non CreAre FALSe ILLUSIonI.

eng Be DeePLy Free In ITS SPeCIFICITy.Be Free To DeAL PrIMArILy WITh ArT.Be Free To TeACh WorkS oF ArT ThroUgh hISTory. Be Free To TeACh DrAWIng.Be Free To TeACh TeChnIqUe.Be Free To TeACh ThAT ArT IS TIMeLeSS. CreATe no FALSe ILLUSIonS.

60

Page 33: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

62

ressi: che si tratti d’insegnanti, di profes-sionisti in visita o di studenti. Ad alcuni di quegli studenti piacerebbe diventare artisti, mentre altri potranno intraprende-re altri percorsi professionali, ma man-terranno sempre questo modo di pensare rigoroso ma flessibile che è offerto loro dalla scuola d’arte, una combinazione d’informazioni pratiche e teoriche. Ad alcuni piacerebbe diventare curatori o lavorare accanto agli artisti in altre for-me. Imparando a far ciò nella cornice istituzionale della scuola d’arte, essi costruiscono comunità che, in seguito, si riveleranno essenziali per il loro sviluppo professionale. Stando con gli artisti, i cu-ratori e gli altri agenti (critici, galleristi e tutti gli altri che sostengono gli artisti) mantengono un livello di intimità con il processo artistico che è fondamentale affinché possano lavorare creativamente con quegli stessi artisti in futuro. Una scuola d’arte dovrebbe essere un luo-go dove il più alto livello di coinvolgi-mento intellettuale e di pensiero creativo dovrebbe essere bilanciato da questioni molto pratiche. Il mondo dell’arte con-temporanea non è più un piccolo micro-cosmo sregolato con solamente alcuni partecipanti animati dal massimo impe-gno ed entusiasmo, sia che si tratti di artisti, di curatori, di galleristi o di col-lezionisti. Piuttosto, negli scorsi decenni, il settore è andato crescendo, diventando quasi un’industria, influenzata anch’essa, come tutti gli altri settori, dalle tendenze generali della cultura e dell’economia. Ora è un palcoscenico globale, un am-biente dove gli entusiasti coesistono con gli investitori (a volte sono le stesse per-sone), dove il mercato è una forza vitale che dovrebbe essere riconosciuta e com-presa, anche se a volte sembra funzionare in modo molto riduttivo. Si potrebbe af-fermare che il mondo dell’arte, oggi, sia un luogo dove le superproduzioni com-merciali coesistono con le produzioni più sperimentali. Gli artisti e tutti gli agenti di questo mondo – curatori, galleristi, banditori d’aste, critici, ecc. – devono sapere come funziona questa “industria” per prendere decisioni ponderate su dove e come vorrebbero dare il proprio con-

tributo. La scuola d’arte dovrebbe fornire la cor-nice di pensiero per aiutare questi futuri professionisti a capire le sfide e le oppor-tunità sul piatto e per permettere loro di assumere un approccio realistico – e in-tellettualmente rigoroso – alla costruzio-ne di una carriera professionale. In altre parole, è il luogo dove apprendere che è altrettanto importante sapere come forma-lizzare delle idee e produrre dei progetti quanto essere creativi e intellettualmente acuti; un luogo dove si ha l’opportunità di imparare a elaborare dei pensieri e a concepire delle strategie per disseminarli, secondo modalità percorribili e capaci di suscitare interesse.La scuola d’arte dovrebbe essere un luogo dove sperimentare, dove produrre progetti che estenderanno ed espanderan-no la nozione di arte, che è diventata, di per sé, una piattaforma operativa incre-dibilmente aperta. L’arte è e dovrebbe sempre rimanere uno spazio per la cultura equivalente alla ricerca fondamentali nel campo della scienza.

Page 34: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Cosa

dovr

ebbe e

ssere

una

scuo

la d

’art

e?

64

Day by Day2001-2011

Page 35: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

67

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

66

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

c

onf

ere

nze d

i/le

ctur

es

byby P

ierr

e ro

senbe

rgcla

sAV

Conv

ent

o d

elle

Tere

se, aula

A

L

ettur

e d

i se

mio

tic

a vi

siva

a c

ura d

i/cur

ated b

y

Paolo

Fabbri

& T

izia

na M

iglio

re

2004

fDA in

colla

bora

zione

con/

in

colla

bora

tio

n w

ith

Ass

ocia

zione

it

alia

na d

i st

udi se

mio

tic

i &

Ass

ocia

zione

di Sem

iotic

a

del T

est

o

Conv

ent

o d

elle

Tere

se, aul

a B

2006

fDA;

L.I

.S.A

.V. - L

abo

rato

rio

Int

ern

azi

ona

le d

i Se

mio

tic

a

a V

enezi

a;

in c

olla

bo

razi

one

co

n/in

co

llabo

ratio

n w

ith

Ass

ocia

zio

ne I

talia

na d

i Se

mio

tic

a, Dotto

rato

di Ec

celle

nza in

Sto

ria

dell’A

rchi

tettura

e d

ella

Cit

tà, Scie

nze d

elle

Art

i e d

el

Rest

auro

, Ve

nezi

a &

Cir

co

lo

Glo

sse

matic

o d

i Pa

dova

Conv

ent

o d

elle

Tere

se, aul

a B

2007

a c

ura

di/

cura

ted b

y P

ao

lo

Fabbri

& P

atri

zia M

agli,

co

ord

inam

ent

o d

i/co

ord

inated

by T

izia

na M

iglio

refD

A, Dip

art

ime

nto d

elle

Art

i e d

el Desi

gn

Indust

riale

; LISaV

- L

abo

rato

rio

Int

ern

azi

ona

le d

i Se

mio

tic

a

a V

enezi

a in

co

llabo

razi

one

co

n/in

co

llabo

ratio

n w

ith

Ass

ocia

zio

ne I

talia

na d

i Se

mio

tic

a, Dotto

rato in

Teo

rie

e S

to

ria d

elle

Art

i, V

enezi

a &

Cir

co

lo G

loss

em

atic

o d

i Pa

dova

Co

nve

nto d

elle

Te

rese

, aula

C

T

omorr

ow n

ow.

Prat

iche

ar

tis

tic

he c

ont

empora

nee n

ella

cu

ltur

a dig

ital

e 2

005

Conv

ent

o d

elle

Tere

se &

Pa

lazz

ett

o T

ito, Fo

ndazi

one

Bevi

lacqua

la M

asa

Dors

odur

o, 2826 -

30123

Vene

zia

i

ncont

ri s

ulla

fotogra

fia

cont

em

pora

nea

cla

VES

, Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry A

– p

rof.

Guid

o

Guid

i; L

abo

rato

rio d

elle

art

i vis

ive/V

isual Art

s Labo

rato

ry

4 –

pro

f. L

ew

is B

alt

z; S

to

ria

della

foto

gra

fia/

His

to

ry o

f Photo

gra

phy

– p

rof.

Tiz

iana

Se

rena

& p

rof.

Ant

onello

Fro

ngia

Co

nve

nto d

elle

Te

rese

, aula

B

C

iclo

di co

nfere

nze s

ulla

fo

togr

afia

cont

empora

nea/

Cyc

le o

f Conf

ere

nces

on

Cont

empora

ry P

hotogr

aphy

cla

sAV, Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/V

isual Art

s Labo

rato

ry

4 –

pro

f. L

ew

is B

alt

zCo

nve

nto d

elle

Te

rese

, aula

A

Lege

nda/

Key

d

ocum

ent

Art

a c

ura

di/

cura

ted b

y A

nto

nio

Co

sta &

Mari

na P

ella

nda

2006

cla

VES

, Sto

ria d

el cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a –

pro

f.

Ant

oni

o C

ost

a;

Dip

art

ime

nto

delle

art

i e d

el dis

egno

indust

riale

; Dotto

rato d

i Ec

celle

nza in

Sto

ria

dell’A

rchi

tettura

e d

ella

Cit

tà,

Scie

nze d

elle

Art

i e d

el

Rest

auro

, Ve

nezi

aCo

nve

nto d

elle

Te

rese

, aula

G

2007

cla

sAV, Sto

ria d

el cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a –

pro

f.

Ant

oni

o C

ost

a;

Dip

art

ime

nto

delle

art

i e d

el dis

egno

indust

riale

; Dotto

rato in

desi

gn

del pro

dotto e

della

co

muni

cazi

one

Co

nve

nto d

elle

Te

rese

, aula

E

s

em

inar

i di est

etic

a su

pe

rvis

ione s

cie

ntifi

ca

di/

scie

ntifi

c c

oo

rdin

atio

n by F

ranco R

ella

, cura

e

org

ani

zzazi

one d

i/cura

ted a

nd

co

ord

inated b

y S

usa

nna

Mati

fDA, Dip

art

ime

nto d

elle

art

i e d

el dis

egno indust

riale

co

n il

patro

cin

io d

i/unde

r the

aegis

of

A.I

.S.E

. Ass

ocia

zio

ne

Italia

na d

egli

Studio

si d

i Est

etic

aCo

nve

nto d

elle

Te

rese

, aula

E

P

rogetti di gi

ova

ni a

rtis

ti

ital

iani

tra

luo

go,

pub

blico e

m

erc

ato

cla

VES

, M

use

ogra

fia e

alle

stim

ent

o/M

use

ogra

phy

and

Exhi

bit

ion

Desi

gn

pro

f. F

rank

Bo

ehm

Co

nve

nto d

elle

Te

rese

, aula

B

L

’opera

par

la,

viag

gio

nell’a

rte c

ont

em

pora

nea

a c

ura

di/

cura

ted b

y:

Uni

ve

rsit

à I

UAV

di Ve

nezi

a,

fDA, Uni

ve

rsit

à C

a’ Fo

scari

, Accade

mia

di Belle

Art

i di

Ve

nezi

aFr

anço

is P

inault

Fo

undatio

n,

Pala

zzo G

rass

i &

Punt

a d

ella

Do

gana

M

ailing

Pro

fess

or

a c

ura

di/

cura

ted b

y

Dueunoze

ro

cla

sAV, Labo

rato

rio d

i tecni

che d

’alle

stim

ent

o/

Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry

– p

rof.

Co

rnelia

Lauf

Magazz

ini Li

gabue, aula

210

V

isio

ni d

ella

fotogra

fia

2010

:cla

VES

, Labo

rato

rio d

i vid

eo

do

cum

ent

ari

o/Do

cum

ent

ary

V

ideo L

abo

rato

ry –

pro

f.

Marc

o B

ert

ozz

i; S

cuo

la

di dotto

rato I

UAV

, Dotto

rato in

Scie

nze d

el

Desi

gn

in c

olla

bo

razi

one

co

n/in

co

llabo

ratio

n w

ith

Ass

ocia

zio

ne C

ult

ura

le A

zibul,

Milano

Pala

zzo B

ado

er,

aula

A

Conv

ent

o d

elle

Tere

seTe

rese

Dors

odur

o 2

206

3012

3 Vene

zia

Mag

azzi

ni L

igab

ueLi

gabue

Dors

odur

o 1

827

3012

3 Vene

zia

Cic

lo d

i co

nfere

nze c

he

insi

em

e a

l La

bo

rato

rio d

i art

i vi

sive

2 t

enu

to d

a Bja

rne

Melg

aard

, cla

sAV (

10-2

8.0

1.2

011)

cost

ituis

co

no il Pa

dig

lione

della

norv

egi

a al

la 5

4. e

sposi

zione

in

tern

azio

nale

d'A

rte L

a bi

enn

ale d

i Vene

zia

(04.0

6-

27.1

1.2

011)

/Cycle

of

co

nfere

nces

tha

t, w

ith

the

Vis

ual Art

s La

bo

rato

ry 2

held

by

Bja

rne M

elg

aard

(cla

sAV,

10–28

.01.2

011)

, co

nstit

utes

norw

ay’s

repre

sent

atio

n at

the

54t

h in

tern

atio

nal

Art

exhi

bit

ion,

La

bienn

ale d

i Vene

zia,

(04.0

6-2

7.11

.201

1)Th

e s

tat

e o

f Th

ings

Franc

o B

era

rdi, L

eo B

ers

ani

, Ju

dit

h But

ler,

T.J

. Cla

rk, Ja

n Eg

ela

nd, Fa

waz

Gerg

es,

Jacques

Ranc

ière

, Sask

ia S

ass

en,

Vand

ana

Shi

va, Ey

al Weiz

man

Co

mm

issa

rio/C

om

mis

sio

ner:

O

ffice f

or

Co

nte

mpo

rary

Art

No

rway

Cura

to

ri/C

ura

to

rs: Mart

a

Kuzm

a, Pa

blo

Lafu

ent

e, Pe

ter

Osb

orn

eSede/Venu

e: div

ers

i lu

oghi

della

cit

di Vene

zia, tra

cui/

seve

ral ve

nues

in t

he c

ity o

f Veni

ce, in

clu

din

g t

he I

stit

uto

Vene

to d

i Scie

nze, Le

ttere

ed

Art

i e/a

nd U

nive

rsit

à IUAV

di

Vene

zia

beyo

nd D

eat

h: V

iral

Dis

cont

ent

s an

d Cont

em

pora

ry n

otio

ns

about

AiD

sBja

rne M

elg

aard

ins

iem

e a

gli

student

i del su

o M

ast

er

pre

sso

la F

acolt

à di Desi

gn

e A

rti/

togethe

r w

ith

the

student

s attend

ing h

is M

A P

rogra

mm

e a

t

the

Facult

y o

f Desi

gn

and

Art

s,

Uni

vers

ità

IUAV

di Vene

zia:

P. A

ngelin

i, M

. Co

rsaro

, C.

Div

izia

, E.

Fant

in, M. Fe

llini

,

C. Mazz

oli,

N. Mose

rle, B. Pi

va,

V. Rose

lli, A. Sacche

tto, V.

Ro

magni

ni S

olf

ato, D. Spill

ari

Co

mm

issa

rio/C

om

mis

sio

ner:

Offi

ce f

or

Co

ntem

po

rary

Art

No

rway

Cura

to

ri/C

ura

to

rs: Mart

a

Kuzm

a, Pa

blo

Lafu

ent

e, Pe

ter

Osb

orn

eSede/Venu

e: Fa

colt

à di Desi

gn

e A

rti, U

nive

rsit

à IUAV

di

Vene

zia, &

Pala

zzo C

ont

ari

ni

Co

rfù

Page 36: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

69

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

68

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

2001

07-09

.06

pre

sent

azi

one

della

nuova

fDA,

Facolt

à di Desi

gn

e A

rti IUAV

/pre

-se

ntatio

n of

the

new f

DA, Fa

cult

y

of

Desi

gn

and

Art

at I

UAV

co

nfere

nza

stam

pa/

pre

ss c

onf

ere

nce

interv

eng

ono

/w

ith

a sp

eech

by

Mari

no F

olin

(re

tto

re/r

ecto

r IUAV

, Vene

zia)

, Marc

o D

e M

iche

lis (

pre

-si

de/d

ean

fDA)

, Mic

hele

De L

ucchi

, Walt

er

Le M

oli

& Jo

seph

Kosu

th

are

a ex M

agazz

ini Fr

igo

rife

ri,

banc

hina

Ale

ssand

ro D

i Ciò

, San

Basi

lio, Vene

zia

07-09

.06

Met

apolis

Pro

ject

972

teatro

danz

a di/

danc

e t

heatre

by

Cha

rlero

ico

ncezi

one

e c

ore

ogra

fia

di/

co

ncept a

nd c

hore

ogra

phy

by

FrÉD

ÉriC

FLA

MAn

Dsc

eno

gra

fia

di/

stage d

esi

gn

by

ZAhA

hAD

iDare

a ex M

agazz

ini Fr

igo

rife

ri

09.0

6il

fut

uro d

el mus

eo

lezi

one

ina

ugura

le d

i/o

peni

ng lecture

by

Pier

re r

ose

nbe

rgcla

sAV, Te

rese

, aula

A

giugnoJune

2001 Fi

rst

semest

er

LAbo

rATo

ri/LA

bs &

WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che e

delle

Espre

ssio

ni a

rtis

tic

he/

Labo

rato

ry o

n Art

istic

Techni

ques

& Expre

ssio

ns

gra

zia

Toderi

co

n/w

ith

Davi

de S

ura

no

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o

esp

osi

tiv

o/Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry

ha

ns u

lric

h obri

st

co

n/w

ith

Ale

ssand

ro P

etti

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Sto

ria

dell’

art

e c

ont

em

po

rane

a/His

to

ry o

f Co

ntem

po

rary

Art

Angela

Vettese

co

n/w

ith

Mart

a S

ava

ris

Sto

ria

dell’

art

e m

odern

a/His

to

ry o

f Modern

Art

Laur

a Cort

ico

n/w

ith

Mari

a Lu

isa

Cann

ars

a

Sem

inari

o d

i st

ori

a dell’

art

e e

m

use

olo

gia

/Sem

inar

on

Art

His

to

ry

and

Muse

olo

gy 1

/2

Pierr

e r

ose

nberg

Psic

olo

gia

dei pro

cess

i cogni

tiv

i/Ps

ycho

logy o

f Cogni

tiv

e P

rocess

es

Paolo

Legr

enz

ico

n/w

ith

Laura

Badalu

cco,

Lisa

Alb

ani

Estetic

a/Aest

hetic

s

Fr

anco r

ella

co

n/w

ith

Cin

zia

Big

liosi

Legis

lazi

one

dei beni

e d

elle

attiv

ità

cult

ura

li/Le

gis

latio

n o

n Cult

ura

l Ass

ets

and

Activ

itie

s Lu

cia

bar

sott

ico

n/w

ith

Ale

ssand

ra C

aso

tto

Stori

a e t

ecni

che

della

danz

a/Danc

e H

istory

and

Techn

iques

(cla

ST)

sus

anne

Fra

nco

co

n/w

ith

Gio

vann

a Pa

rpagio

la

Sto

ria

dell’

art

e c

ont

em

po

rane

a/His

to

ry o

f Co

ntem

po

rary

Art

Ange

la V

ett

ese

co

n/w

ith

Mart

a Sava

ris

Sto

ria

dell’

art

e m

odern

a/His

to

ry

of

Modern

Art

Laur

a Cort

ico

n/w

ith

Mari

a Lu

isa

Cann

ars

a

oTTobreoCTober

07.0

6in

stalla

zio

ne d

ell'

ope

ra/w

ork

in

stalla

tio

n Pe

r CoLA

eT

CoMMAT

A (N

ew

Yo

rk, 1968),

2000, di/

by

Jo

seph

Kosu

th

are

a e

x M

agazz

ini Fr

igo

rife

ri

30.1

1co

nfere

nza

di/

lecture

s by

ArMin

Lin

Ke, Ag

nÈs

b, Lu

CA

MoLi

-nAr

i, b

eneD

eTTA

TAg

LiAb

ue,

MAu

ro

giu

LiAn

io

rgani

zza

/org

ani

zed b

y H

ans

Ulr

ich

Obri

st, Stefa

no B

oeri

, Av

ang

uard

ie

Perm

ane

nti, S

ena

to d

egli

student

iAudit

ori

um S

ant

a Mart

a

0

7.12

esis

te u

na s

cuo

la f

ranc

ese

di

pit

tur

a?

co

nfere

nza/

lecture

by

Pier

re r

ose

nbe

rg

14.1

2conf

ere

nza

di/

lecture

by

MoLL

y nes

biT

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. H

ans

Ulr

ich

Obri

st &

pro

f. S

tefa

no B

oeri

; Av

ang

uard

ie

Perm

ane

nti; S

ena

to d

egli

student

i IU

AV; ass

ocia

zione

cult

ura

le

vort

ice w

ww.z

om

ano

mala

.org

Tere

se, aula

A

21.1

2utopia

co

nfere

nza

di/

lecture

s by

BART L

OOTSMA, LO

REN

ZO R

OMITO,

PIER

O Z

ANINI, PA

OLO

SOLE

RI, YO

NA

FRIED

MAN, GYU

LIA K

OSIC

Eo

rgani

zza/

org

ani

zed b

y H

ans

Ulr

ich

Obri

st, Stefa

no B

oeri

, Av

ang

uard

ie

Perm

ane

nti, S

ena

to d

egli

student

iTe

reseLe

ctur

es/E

vent

sEx

hibi

tion

scl

asAV

claV

ES

DiCeMbreDeCeMber

Page 37: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

71

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

70

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

2002

seco

nd s

emest

er

LAbo

rATo

ri/LA

bs &

WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/La

bo

rato

ry

on

Art

istic

Techn

iques

and

Expre

ssio

nsgiu

lio P

aolin

i co

n/w

ith

Paolo

Pari

si

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/La

bo

rato

ry

on

Art

istic

Techn

iques

and

Expre

ssio

nsgui

do g

uidi

con/

wit

h St

efa

no G

razi

ani

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/La

bo

rato

ry

on

Art

istic

Techn

iques

and

Expre

ssio

nsJo

seph

Kosu

th

con/

wit

h An

na L

ivia

Bar

bar

a Re

iche

rt

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/La

bo

rato

ry

on

Art

istic

Techn

iques

and

Expre

ssio

nsola

fur

elia

sson

co

n/w

ith

Caro

line E

ggel

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Sto

ria

delle

art

i applic

ate/His

to

ry

of

the

Applie

d A

rts

Fran

co A

mend

ola

gine

co

n/w

ith

Emanu

ela

Bagatto

ni

Tend

enz

e d

ell’

arc

hitettura

co

ntem

po

rane

a/Tr

end

s in

Co

ntem

po

rary

Arc

hitecture

ro

bert

o M

asie

roco

n/w

ith

Mic

hela

Maguolo

Sem

inari

o d

i st

ori

a dell’

art

e e

m

use

olo

gia

/Sem

inar

on

Art

His

to

ry

and

Muse

olo

gy 2

/2

Pierr

e r

ose

nberg

Socio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/Socio

logy o

f Cult

ura

l and

Co

mm

uni

catio

n Pr

ocess

es

Car

lo g

rass

i co

n/w

ith

Davi

de B

orr

elli

Se

mio

tic

a delle

art

i/Se

mio

tic

s of

the

Art

sPa

tri

zia

Mag

lico

n/w

ith

Gild

a Lo

mbard

i

Sem

inari

o d

i psi

colo

gia

dei pro

cess

i cogni

tiv

i/Sem

inar

on

Cogni

tiv

e

Psycho

logy P

rocess

es

Paolo

Legr

enz

i co

n/w

ith

Laura

Badalu

cco, Li

sa A

lbani

Ico

nolo

gia

/Ic

ono

logy

Fran

co r

ella

co

n/w

ith

Cin

zia

Big

liosi

Dir

itto e

legis

lazi

one

dello

sp

ettacolo

/La

w a

nd L

egis

latio

n of

the

Spectacle

oberd

an F

orl

enz

a co

n/w

ith

Vale

ria

Iann

ello

Lettera

tura

italia

na/It

alia

n Li

tera

ture

(cla

sT)

Dani

ele

Del g

iudi

ce

co

n/w

ith

And

rea

Cav

alle

tti

Sto

ria

dell’

arc

hitettura

teatra

le/

His

to

ry o

f The

atre

Arc

hitecture

(c

lasT

) Mar

co D

e M

iche

lisco

n/w

ith

Ori

etta

Lanz

ari

ni

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

e c

ost

um

e/S

tage D

esi

gn

and

Dost

um

ing L

abo

rato

ry (cla

sT)

Mar

gheri

ta

Palli

co

n/w

ith

Gia

co

mo A

ndri

co

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

e c

ost

um

e/S

tage D

esi

gn

and

Dost

um

ing L

abo

rato

ry

ez

io T

off

olu

tti

co

n/w

ith

Barb

ara

Delle

Vedove

Sto

ria

della

musi

ca

e d

el teatro

m

usi

cale

/His

to

ry o

f Musi

c a

nd

Musi

cal The

atre

Car

lo M

ajer

co

n/w

ith

Ro

bert

o F

ava

ro

gennAioJAnuAry

1

4.01

il

fut

uro d

ei mus

ei

co

nfere

nza/

lecture

by

Pier

re r

ose

nbe

rg

1

6.01

i mus

ei del fu

tur

o

co

nfere

nza/

lecture

by

Pier

re r

ose

nbe

rg

1

8.01

il

fut

uro v

a al

mus

eo

co

nfere

nza/

lecture

by

Pier

re r

ose

nbe

rg

1

8.01

Dal

dis

egn

o a

l qua

dro

(Po

ussi

n,

Wat

teau

, Fr

agona

rd,

Dav

id e

ing

res)

, o c

ome u

n ar

tis

ta

tra

sform

a un

a id

ea

in immag

ine

co

nfere

nza/

lecture

by

Pier

re r

ose

nbe

rg

2

1.01

Pi

ù fu

tur

o p

er

i mus

ei

co

nfere

nza/

lecture

by

Pier

re r

ose

nbe

rg

2

3.01

un

mus

eo s

enz

a fu

tur

oco

nfere

nza/

lecture

by

Pier

re r

ose

nbe

rg

2

5.01

senz

a mus

ei, s

enz

a fu

tur

oco

nfere

nza/

lecture

by

Pier

re r

ose

nbe

rg

0

8.03

inco

ntri

con

l’ar

te m

odern

a. L

a sc

opert

a di georg

es

de L

a To

ur,

ovv

ero

la

resp

ons

abili

della

stori

a dell’

arte

ris

pet

to a

gli ar

tis

ti del

pas

sato

co

nfere

nza/

lecture

by

Pier

re r

ose

nbe

rg

1

1.03

Pous

sin:

stat

o d

elle

ric

erc

heco

nfere

nza/

lecture

by

Pier

re r

ose

nbe

rg

26.0

310 a

nni di at

tiv

ità

del Ki

tak

yush

u in

cont

ro e

sem

inari

o c

on/

meetin

g

and

sem

inar

wit

h AK

iKo M

iyAK

e Te

rese

, aula

A

27.0

3it

Doe

sn’t

rea

lly M

ake

Muc

h Di

ffer

ence

Wha

t a

Work

of

Art

Look

s Li

ke...

co

nfere

nza

di/

lecture

by

LeWis

bAL

TZ

Tere

se, aula

A

0

5.04

La c

onq

uist

a so

tto la

“rége

nce”

(1715–1723)

da

Pari

gi fi

no a

Vene

zia:

un

cap

itolo

mis

cono

sciu

to d

elle

re

lazi

oni

art

istic

he e

uropee n

el

XVii

i se

colo

conf

ere

nza/

lectur

e b

y

Pier

re r

ose

nbe

rg

0

3.05

Char

din,

art

ista

riv

oluz

iona

rio

suo

mal

grad

o

co

nfere

nza/

lecture

by

Pier

re r

ose

nbe

rg

16.0

5Th

e Ta

lkin

g he

ads

expe

rimen

t: C

olor

s an

d Vis

ion

co

nfere

nza

di Lu

CA

ViT

one

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. O

lafu

r El

iass

on

Tere

se, aula

A

0

7.06

La

Fra

ncia

e l’

ital

ia n

el X

Viii

sec

olo:

ri

valit

à tr

a Pa

rigi

e r

oma

conf

ere

nza/

lectur

e b

yPi

erre

rose

nbe

rg

1

0.06

il c

atal

ogo

ragi

onat

o de

i dis

egni

di

Davi

d: in

tere

sse

e di

ffico

ltà

di t

ale

lavo

ro e

pro

blem

i di m

etod

oconf

ere

nza/

lectur

e b

yPi

erre

rose

nbe

rg

MArZoMArCh

giugnoJune

2002

MAggioMAy

APriLeAPriL

06-2

1.04

niCe

To s

ee y

ou

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

ope

re d

i/w

ork

s by:

A. Balle

tti,

M. Buda, C. Barb

iani

, N. Bella

vance-

Leco

mpte, E. Belli

ni, C. Chuang,

A. Cin

elli

, A. Co

co, G

. Deandre

a,

V. Fe

rrare

se, S. G

razi

ani

, G

. G

uid

i,

E. La S

pada, J.

Je

nse

n, A

. M

attie

llo,

L. Pra

ndi, S

. Raccanello, E. Rea,

K. Schm

idt, L. Sio

tto,

J. S

tic

hte

noth,

C.V

igo, L. Vo

lpe,

M. Zo

ido, C. Bia

nco

lella

, E. G

ram

ole

lli, R. Baru

zzi, S

. Riv

alt

acla

sAV –

pro

f. G

uid

o G

uid

i;

Linea d

i Co

nfine p

er

la F

oto

gra

fia

Co

nte

mpo

ranea A

sso

cia

zio

ne

Cult

ura

le

Chi

esa

dell'

Ospit

ale

, Rubie

ra,

Reggio

Em

ilia

06.2

002

affi

ssio

ne d

i m

ani

fest

i in

spazi

co

muna

li To

ur

oF

20Th

Cen

Tury

Ar

Chi

TeCTu

re i

n V

eniC

ecla

sAV –

pro

f. J

ose

ph

Kosu

th

Ve

nezi

a

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Page 38: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

73

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

72

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Sto

ria

della

scie

nza

e d

elle

tecni

che

/His

to

ry o

f Scie

nce a

nd

Techn

iques

(cla

sVEM

)

raim

ond

a ri

ccin

ico

n/w

ith

Elena

Bri

ghi

Less

ons

for

the

1st

tri

mest

er

07.1

0 – 2

0.12

LAbo

rATo

ri/LA

bs &

WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/La

bo

rato

ry

on

Art

istic

Techn

iques

and

Expre

ssio

ns

gra

zia

Toderi

con/

wit

h Dav

ide S

urano

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o

esp

osi

tiv

o/Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry

hans

ulr

ich

obri

st

co

n/w

ith

Ale

ssand

ro P

etti

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

e c

ost

um

e/S

tage D

esi

gn

and

Dost

um

ing L

abo

rato

ry (cla

sT)

Pierl

uigi

Piz

zico

n/w

ith

Mass

imo G

asp

aro

n

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/La

bo

rato

ry

on

Art

istic

Techn

iques

and

Expre

ssio

ns

sand

ro C

hia

con

wit

h Dav

is C

hris

tophe

r

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Lette

ratura

italia

na/It

alia

n Li

te

rature

- A

ndre

a Cav

alle

tti

Sto

ria

della

scie

nza

e d

elle

tecni

che

/His

to

ry o

f Scie

nce a

nd

Techn

iques

(cla

sDIP)

raim

ond

a ri

ccin

i con/

wit

h El

ena

Bri

gi

Tend

enz

e d

ell’

arc

hitettura

co

ntem

po

rane

a/Tr

end

s in

Co

ntem

po

rary

Arc

hitecture

ro

bert

o M

asie

ro

co

n/w

ith

Mic

hela

Maguo

lo

Sto

ria

dell’

art

e m

odern

a/His

to

ry

of

Modern

Art

Laur

a Cort

ico

n/w

ith

Mari

a Lu

isa

Cann

ars

a

Stori

a del c

inem

a/His

tory

of

Cin

em

a

(cla

sT)

irene

big

nard

ico

n/w

ith

Lucia

Mila

zzotto

Dra

mmat

urgi

a/Dra

mat

urgy

(cla

sT)

Luca

Font

ana

con/

wit

h Sim

one

Sele

tti

Stori

a e t

ecni

che

del c

ost

um

e/

Cost

um

e H

istory

and

Techn

iques

(cla

sT) Vera

Mar

zot

co

n/w

ith

Paola

Gio

rgi

Stori

a della

mus

ica/

His

tory

of

Mus

ic

(cla

sT)

Mar

io M

ess

inis

co

n/w

ith

Adri

ano

Cast

ald

ini

Logic

a e F

iloso

fia

della

scie

nza/

Logic

and

Phi

loso

phy

of

Scie

nce

(cla

sDIP)

Pao

lo g

arbolin

o

Estetic

a/Aest

hetic

s

Fr

anco r

ella

co

n/w

ith

Cin

zia

Big

liosi

Psic

olo

gia

dei pro

cess

i cogni

tiv

i/Ps

ycho

logy o

f Cogni

tiv

e P

rocess

es

Paolo

Legr

enz

i con/

wit

h Giu

lia P

arove

l

Psic

olo

gia

della

perc

ezi

one

/Ps

ycho

logy o

f Pe

rceptio

n (c

lasV

EM)

Paolo

Legr

enz

i con/

wit

h Giu

lia P

arove

l

Socio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/Socio

logy o

f Cult

ura

l and

Co

mm

uni

catio

n Pr

ocess

es

Car

lo g

rass

i con/

wit

h Dav

ide B

orr

elli

Teo

rie d

el dis

egno

ind

ust

riale

/The

ory

of

Ind

ust

rial Desi

gn

1/3

(cla

sDIP)

Tom

ás M

aldona

do

co

n/w

ith

Ele

na B

rigi

Eco

nom

ia d

ell’

art

e/

Eco

nom

ics

of

the

Art

s

Pierl

uigi

sac

co

co

n/w

ith

Mic

hele

Viv

iani

Ling

ua

e L

ettera

tura

ing

lese

/En

glis

h La

nguage a

nd L

itera

ture

An

tho

ny M

aras

co

exam

es

for

the

1st

tri

mest

er

20.1

2.2

002

– 1

7.01

.200

3

DiCeMbreDeCeMber

Le

ssons

for

the

1st

semest

er

07.1

0.20

02 –

07.

02.2

003

LAborAT

ori

/LAb

s &

WorK

shoPs

La

bo

rato

rio d

i teatro

/The

atre

La

bo

rato

ry A

rena

to P

adoan

co

n/w

ith

Stefa

nia

Franz

an

Labo

rato

rio d

i teatro

/The

atre

La

bo

rato

ry B

Mau

ro A

voga

dro

co

n/w

ith

Ang

iolin

a Cava

gna

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Fond

am

ent

i delle

pra

tic

he

art

istic

he/Basi

cs

of

Art

Pra

ctic

es

Ange

la V

ett

ese

co

n/w

ith

Mart

a Sava

ris

Fond

am

ent

i della

pra

tic

a del

teatro

/Basi

cs

of

The

atri

cal

Practic

eCla

udio

Long

hi

co

n/w

ith

Mart

a Udin

a

Fond

am

ent

i di Inf

orm

atic

a/Co

mput

er

Scie

nce

st

efa

no M

azza

nti

co

n/w

ith

Dani

ela

Canc

ila

Dir

itto d

elle

pra

tic

he a

rtis

tic

he/

Law o

f Art

Pra

ctic

es

Lu

cia

bar

sott

icon/

wit

h Ale

ssand

ra C

aso

tto

oTTobreoCTober

2002

24.0

6

sine

stesi

e:

fra

teori

e e

pra

tic

heco

nfere

nza

di/

lecture

by

DinA

riCCò

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. P

atri

zia

Magli

& pro

f. R

aim

ond

a Ric

cin

iTe

rese

, aula

A

17.1

2Fe

sta

di nat

ale/

Xm

as P

arty

Fa

co

ltà d

i Desi

gn

e A

rti

Tere

se

19.1

2Veni

ce u

topia

semin

arco

n/w

ith

hAns

uLr

iCh

obr

isT,

Pi

erre

huyg

he, Ph

iLiP

Pe P

Arre

no,

grAZ

iA T

oDer

i, L

uCA

ViT

one,

An

nA

bArb

ArA,

ALe

sAnDro

PeT

TiTe

rese

, aula

G

19.1

2co

ncert

o/c

onc

ert

La

ment

e d

i Te

tsu

yaTe

rese

Page 39: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

75

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

74

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

2003

2003

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

08.0

3ceri

mo

nia

di co

nferi

ment

o

della

laure

a ho

nori

s causa

in

Progettazi

one

e p

roduz

ione

delle

art

i vi

sive

a/c

ere

mo

ny a

ward

ing a

n ho

nora

ry d

egre

e in

Vis

ual Art

s to

eMiL

io V

eDoVA

in o

ccasi

one

dell'

inaugura

zio

ne

dell'

ann

o a

ccadem

ico

dell'

Uni

vers

ità

IUAV

di Vene

zia

Sede d

ei To

lent

ini, a

ula

magna

22/2

3.05

Fisi

ca

ingenu

a. T

ecni

che

di

oss

erv

azio

ne n

ella

perc

ezi

one

vi

siva

e a

cus

tic

aconf

ere

nza

di/

lectur

e b

y PA

oLo

boZ

ZiTe

rese

, aula

A

04.0

6se

min

ari

o/s

em

inar

Pr

ogetto C

onn

ect.

Aspettat

ive,

com

petenz

e e

pro

getti

pro

fess

iona

li:

la s

pend

ibilit

à delle

cono

scenz

e in

ambit

o c

ultur

ale

fDA;

Min

iste

ro d

el la

vo

ro e

delle

po

litic

he s

ocia

li; I

stit

uto L

uig

i Sturz

o;

Scuo

la d

i specia

lizza

zio

ne

in M

eto

di e T

ecni

che d

ella

Ric

erc

a

So

cia

le, Fa

co

ltà d

i sc

ienz

e

statis

tic

he, Uni

ve

rsit

à d

i Ro

ma la

Sapie

nza

Tere

se

12.0

6-2

0.07

VV²

– V

iVer

e Ven

eZiA

2re

CyC

Ling T

he F

uTu

re

50. Espo

sizi

one I

nte

rnazi

ona

le

d’A

rte L

a B

ienna

le d

i Ve

nezi

aco

ncezi

one e

cura

di/

co

nce

pt

and c

ura

to

rshi

p b

y A

ngela

Vettese

& a

ssis

te

nti cura

to

ri/

Juni

or

Cura

to

rs I

rene

Cald

ero

ni &

Mari

a V

itto

ria

Mart

ini; a

llest

ime

nto/e

xhi

bit

ion

desi

gn

STUDIO

3089 (

Cla

udia

M

ari

a W

alt

he

r, L

uca P

asc

hini

);

pro

duzi

one e

co

ord

inam

ent

o

ge

ne

rale

/pro

ductio

n and g

ene

ral

mana

ge

me

nt I

SP

(IUAV

studi e

pro

getti)

scuo

le p

art

ecip

ant

i/part

icip

atin

g

scho

ols

: Aka

de

mie

de

r Bilde

nde

n Künst

e, V

ienna

; Ce

ntra

l Acade

my

of

Art

s &

Cra

fts,

Beijin

g;

The

Royal Dani

sh

Acade

my o

f fi

ne

Art

s, S

cho

ols

of

Vis

ual Art

s,

Co

pe

nha

ge

n; K

uva

taid

eaka

te

mia

, Hels

inki

Fin

e A

rt A

cade

my,

Hels

inki

; Éc

ole

Muni

cip

ale

des

Beaux-Art

s de N

ant

e;

Bauha

us-

Uni

ve

rsit

ät,

Weim

ar;

Ho

chsc

hule

für

Bilde

nde

Kunst

e, Bra

unsc

hweig

; Staatliche

Ho

chsc

hule

für

Bilde

nde K

unst

e –

Städels

chule

, Fr

ankf

urt

; Ce

ntra

l Sain

t M

art

ins

Co

llege o

f Art

and

Desi

gn,

Lo

ndo

n; I

UAV

, fa

co

ltà

di Desi

gn

e A

rti, V

enezi

a;

Esc

ola

Supe

rio

r de B

ela

s-Art

es,

Lis

bo

a;

Aka

de

mija z

a L

ikovno U

metno

st,

Ljubljana

; Te

chni

kon

Pre

to

ria;

Co

lum

bia

Uni

ve

rsit

y, S

cho

ol of

Art

and S

cie

nce, New

Yo

rkfD

A, IUAV

, Ve

nezi

a;

Co

nso

rzio

Ve

nezi

a N

uova

Gia

rdin

etti della

Bie

nna

le, V

iale

G

ari

bald

i, V

iale

Tre

nto

gennAioJAnuAry

MAggioMAy

giugnoJune

exam

es

for

the

1st

semest

er

07.0

2 – 2

1.02

Less

ons

for

the

2nd

semest

er

03.0

3 – 0

4.07

LAborAT

ori

/LAb

s &

WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

ella

fo

rma

e d

ella

fi

gura

zio

ne/La

bo

rato

ry o

f Fo

rm

and

Fig

ura

tio

n A

Albert

o g

arut

ti

con/

wit

h Ann

a Sost

ero

Labo

rato

rio d

ella

fo

rma

e d

ella

fi

gura

zio

ne/La

bo

rato

ry o

f Fo

rm

and

Fig

ura

tio

n B

stefa

no A

rient

icon/

wit

h O

lga

Vano

ncin

i

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Psic

olo

gia

pro

cess

i cogni

tiv

i/Ps

ycho

logy o

f Cogni

tiv

e P

rocess

es

Vit

tori

o g

irott

ocon/

wit

h Giu

lia P

aro

vel

Filo

sofi

a delle

art

i/Ph

iloso

phy

of

the

Art

s

Fran

co r

ella

con/

wit

h Cin

zia

Big

liosi

Sto

ria

dell’

art

e m

odern

a/His

to

ry o

f Modern

Art

Laur

a Cort

icon/

wit

h Mari

a Lu

isa

Cann

ars

a

FebbrAioFebruAry

Sto

ria

del teatro

/His

to

ry o

f The

atre

Andre

a Po

rche

ddu

con/

wit

h Rosa

ria

Ruf

fini

Less

ons

for

the

2nd

tri

mest

er

20.0

1 – 0

4.04

LAbo

rATo

ri/LA

bs &

WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/

Labo

rato

ry o

n the

Techn

iques

of

Art

istic

Expre

ssio

nsgui

do g

uidi

co

n/w

ith

Stefa

no G

razi

ani

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

e c

ost

um

e/S

tage D

esi

gn

and

Cost

um

e L

abo

rato

ry (cla

sT)

ezio

Toff

olu

tti

co

n/w

ith

Barb

ara

Delle

Vedove

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/

Labo

rato

ry o

n the

Techn

iques

of

Art

istic

Expre

ssio

nsTo

bia

s re

hberg

er

co

n/w

ith

Frank

Boehm

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/

Labo

rato

ry o

n the

Techn

iques

of

Art

istic

Expre

ssio

nsgiu

lio P

aolin

i co

n/w

ith

Paolo

Pari

si

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Teo

rie d

el dis

egno

ind

ust

riale

/The

ory

of

Ind

ust

rial Desi

gn

2/3

(cla

sDIP)

Tomás

Mal

dona

do

co

n/w

ith

Elena

Bri

gi

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

04.0

4 – 1

7.04

Less

ons

for

the

3rd

tri

mest

er

28.0

4 – 0

4.07

LAbo

rATo

ri/LA

bs &

WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/

Labo

rato

ry o

n the

Techn

iques

of

Art

istic

Expre

ssio

ns

Jose

ph K

osut

h con/

wit

h Fi

ona

Big

giero

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/

Labo

rato

ry o

n the

Techn

iques

of

Art

istic

Expre

ssio

ns

ola

fur

elia

sson

co

n/w

ith

Dani

ela

Murg

ia

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

e c

ost

um

e/S

tage D

esi

gn

and

Cost

um

e L

abo

rato

ry (cla

sT)

Mar

gheri

ta

Palli

co

n/w

ith

Gia

co

mo A

ndri

go,

Barb

ara

Delle

Vedove

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/

Labo

rato

ry o

n the

Techn

iques

of

Art

istic

Expre

ssio

nsri

rkri

t Ti

rava

nija

co

n/w

ith

Pash

utan

Buz

ari

Labo

rato

rio d

i cin

em

a e

tele

visi

one

/Cin

em

a and

Tele

visi

on

Labo

rato

ry (cla

sVEM

)

Mas

simo M

agrì

co

n/w

ith

Tom

aso

Cari

bo

ni

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Lettera

tura

teatra

le italia

na/

Italia

n The

atri

cal Li

tera

ture

(c

lasT

) Dan

iele

Del giu

dic

eco

n/w

ith

And

rea

Cava

lletti

Ant

ropolo

gia

cult

ura

le/C

ult

ura

l Ant

hro

polo

gy (cla

sT)

Car

lo s

eve

rico

n/w

ith

Manu

ela

Tart

ari

APriLeAPriL

MArZo MArCh

Page 40: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

77

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

76

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

2003

14.1

0pre

sent

azi

one d

el catalo

go,

vid

eo e

im

magin

i della

mo

stra

/pre

sent

atio

n of

the c

atalo

gue,

vid

eo

s and v

iew

s of

recyc

ling

the

Fu

tur

e –

VV

²

Viv

ere

Vene

zia

2,

50. Espo

sizi

one I

nte

rnazi

ona

le

d’A

rte L

a b

ienna

le d

i Ve

nezi

ain

te

rve

ngo

no/w

ith

a s

peech

by F

. Be

rnabè, F.

Bo

nam

i, M

. De M

ichelis,

M

. Fo

lin,

P. Savo

na, A. Vettese

fDA, IUAV

, Ve

nezi

a, La B

ienna

le d

i Ve

nezi

a;

Co

nso

rzio

Ve

nezi

a N

uova

; M

ars

ilio

Edit

ori

Tere

se, aula

A

28.1

1suo

no,

suono

dig

ital

e,

uso d

ella

stru

ment

azio

ne f

oni

ca

in t

eat

rose

gue la p

roie

zio

ne d

ell’o

pe

ra

teatra

le/fo

llo

wed b

y t

he

pro

jectio

n of

the t

heatri

cal w

ork

"M

edea"

di/

by M

ArCo F

AConDi

ni &

DA

ViD

e ri

boLi

o

rgani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. D

avid

e R

ibo

liTe

rese

, aula

A

05.1

2

Com

posi

tin

g dig

ital

e e

3D

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

niCoLA

sgAn

gA

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

am

illo

Tre

vis

an

Tere

se, aula

E

10.1

2co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

niCoLA

Dusi

o

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. P

atri

zia M

agli

Tere

se, aula

B

13/1

4.06

VV²

– V

iVer

e Ven

eZiA

2

reCyC

Ling T

he F

uTu

re

i cura

to

ri p

rese

ntano la m

ost

ra/

cura

to

rs p

rese

nt t

he s

how

in

izio

del pe

rco

rso/s

tart

at

Mo

num

ent

o G

ari

bald

i, V

iale

G

ari

bald

i

LugLioJuLy

seTTeMbresePTeMber

oTTobreoCTober

noVeMbrenoVeMber

DiCeMbreDeCeMber

Le

ssons

for

the

1st

semest

er

06.1

0.20

03 –

30.

01.2

004

LA

borA

Tori

/LA

bs &

WorK

shoPs

Prim

o a

nno/Fi

rst y

ear

Labora

tori

o d

i teat

ro/

The

atre

Labora

tory

A

Ka

rina

Aru

tyun

yan

con/

wit

h Rosa

ria R

uffi

ni

Labora

tori

o d

i teat

ro/

The

atre

Labora

tory

B

Mau

ro A

voga

dro

con/

wit

h Ang

iolin

a C

avagna

seco

ndo a

nno/se

cond

year

Labora

tori

o m

ultim

edia

le/

Mul

tim

edia

Com

mun

icat

ions

La

bora

tory

A

Cam

illo T

revi

san

con/

wit

h Mass

imili

ano

Cia

mm

aic

hella

Labora

tori

o m

ultim

edia

le/

Mul

tim

edia

Com

mun

icat

ions

La

bora

tory

B

Dav

ide r

iboli

con/

wit

h Gabri

ele

Tone

guz

zi

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Prim

o a

nno/Fi

rst y

ear

Fond

am

ent

i delle

pra

tic

he

art

istic

he/Basi

cs

of

Art

Pra

ctic

es

Ange

la V

ette

se

con/

wit

h Cla

udia

Mari

a W

alt

her

Fond

am

ent

i della

pra

tic

a d

el

teat

ro/Basi

cs

of

The

atri

cal

Prac

tic

e

Luca

Font

ana

con/

wit

h Pa

olo

Fra

ncesc

hi

14.0

7-02

.11

PLAs

TiC

A soggeT

To D

eL D

esiD

erio

mo

stra

pro

mo

ssa d

a/exhi

bit

ion

suppo

rted b

y S

C S

viluppo

Chi

mic

a in

co

llabo

razi

one c

on/

in c

olla

bo

ratio

n w

ith

Fede

rchi

mic

a-Ass

opla

stTe

rese

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

exam

es

for

the

2nd

semest

er

04.0

7 – 1

8.07

Autum

n exa

m s

ess

ion

08.0

9 – 2

6.09

Sem

inari

o d

i Sto

ria

dell’

art

e

modern

a/His

to

ry o

f Modern

Art

giu

lio A

less

andri

Sto

ria

dell’

art

e c

ont

em

po

rane

a/His

to

ry o

f Co

ntem

po

rary

Art

An

gela

Vett

ese

co

n/w

ith

Elia

na P

rinc

i

Sto

ria

delle

art

i applic

ate/His

to

ry

of

the

Applie

d A

rts

Fran

cesc

o A

mend

ola

gine

co

n/w

ith

Emanu

ela

Bagatto

ni

Muse

ogra

fia

e a

llest

iment

o/

Muse

ogra

phy

and

Exhi

bit

ion

Desi

gn

Fran

cesc

o b

ona

mi

co

n/w

ith

Sara

h Cosu

lich

Cana

rutto

Sto

ria

e t

ecni

che

della

danz

a/Danc

e H

istory

and

Techn

ique

s (c

lasT

) sus

anne

Fra

nco

Sto

ria

della

musi

ca

e d

el teatro

m

usi

cale

/His

to

ry o

f Musi

c a

nd

Musi

cal The

atre

(cla

sT)

Car

lo M

ajer

co

n/w

ith

Ro

bert

o F

ava

ro

Sem

iotic

a delle

art

i/Sem

iotic

s of

the

Art

s

Patri

zia

Mag

li co

n/w

ith

Gild

a Lo

mbard

i

Sto

ria

del dis

egno

ind

ust

riale

/His

to

ry o

f Ind

ust

rial Desi

gn

(cla

sDIP)

Alb

ert

o b

assi

co

n/w

ith

Carl

a So

nego

Sto

ria

della

gra

fica/

His

to

ry o

f G

raphi

c D

esi

gn

(cla

sVEM

) se

rgio

Pola

noco

n/w

ith

Fio

rella

Bule

gato

Teo

rie d

el dis

egno

ind

ust

riale

/The

ory

of

Ind

ust

rial Desi

gn

3/3

(cla

sDIP)

Tomás

Mal

dona

do

co

n/w

ith

Elena

Bri

gi

Legis

lazi

one

dei beni

e d

elle

attiv

ità

cult

ura

li/Le

gis

latio

n o

n Cult

ura

l Ass

ets

and

Activ

itie

s Lu

cia

bar

sott

ico

n/w

ith

Ale

ssand

ra C

aso

tto

exam

es

for

the

3rd

tri

mest

er

04.0

7 – 1

8.07

Firs

t degr

ee s

ess

ion

2002

-321

.07

Autum

n exa

m s

ess

ion

08.0

9 – 2

6.09

second

degr

ee s

ess

ion

2002

-322

.10

Le

ssons

for

the

1st

tri

mest

er

06.1

0 – 1

9.12

LA

borAT

ori

/LAb

s &

WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/La

bo

rato

ry

on

Art

istic

Techn

iques

and

Expre

ssio

ns

gra

zia

Toderi

co

n/w

ith

Davi

de S

ura

no

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/La

bo

rato

ry

on

Art

istic

Techn

iques

and

Expre

ssio

nsgui

do g

uidi

con/

wit

h St

efa

no G

razi

ani

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o

esp

osi

tiv

o/Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry

ha

ns u

lric

h obri

stco

n/w

ith

Sand

i Hila

l

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

e c

ost

um

e/S

tage D

esi

gn

and

Cost

um

e L

abo

rato

ry (cla

sT)

Pierl

uigi

Piz

zico

n/w

ith

Mass

imo G

asp

aro

n

Labo

rato

rio d

i co

muni

cazi

one

tip

ogra

fica/

Typogra

phi

c

Com

mun

icat

ion

Labora

tory

(cla

sVEM

) Le

ona

rdo s

onn

oli

co

n/w

ith

Tho

mas

Bis

iani

, G

abri

ele

To

neguz

zi

Page 41: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

79

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

78

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

2003

12/1

3.12

co

nvegno/c

onf

ere

nce

L’ori

enTe

. sT

ori

A Di

unA

FigurA

neL

Le A

rTi

oCCiD

enTA

Li (

1700

-20

00)

VI s

em

inari

o/s

em

inar

“Ori

ent

e

e O

ccid

ent

e n

elle

art

i del

Novece

nto

”co

n il

patro

cin

io d

ella

/unde

r the

aegis

of

Regio

ne d

el Ve

neto

Pro

getto O

rie

nte 2

002-

2003

di/

by P

ao

lo A

malfi

tano &

Lo

retta

Inno

ce

nti

co

mit

ato s

cie

ntifi

co/s

cie

ntifi

c

co

mm

ittee:

P. A

malfi

tano,

A. Bo

scaro

, G

. Calz

a, M

. De M

ichelis,

L. Inno

ce

nti, F

. La P

olla

, S. Pe

rosa

co

n il

co

ntri

buto d

i: A

sso

cia

zio

ne

Sig

ism

ondo M

ala

test

a;

Fondazi

one

Cass

a d

i Ris

parm

io d

i Ve

nezi

a;

Min

iste

ro d

ell’I

stru

zio

ne,

dell’U

nive

rsit

à e

della

Ric

erc

a;

Uni

ve

rsit

à C

a’ Fo

scari

di Ve

nezi

a,

Dip

art

ime

nto d

i Studi Anglo

-am

eri

cani

e I

be

ro-am

eri

cani

, Dip

art

ime

nto d

i Studi Li

nguis

tic

i e

Lette

rari

Euro

pei e P

ost

co

loni

ali,

Dip

art

ime

nto d

i Studi su

ll’A

sia

Ori

ent

ale

; Retto

rato I

UAV

, Ve

nezi

a, Dip

art

ime

nto d

i Art

i e

Dis

egno I

ndust

riale

; Dip

art

ime

nto

di Sto

ria d

ell’A

rchi

tettura

, fD

ATe

rese

, aula

Aape

rtura

dei la

vo

ri a

cura

di/

ope

ning r

em

ark

s by M

arin

o F

olin

(retto

re/re

cto

r IUAV

, Ve

nezi

a)

& Mar

ina

Colo

nna

(pre

side

nte/

pre

side

nt A

sso

cia

zio

ne S

igis

mo

ndo

Mala

test

a)pre

sent

azi

one r

ice

rca n

azi

ona

le/

pre

sent

atio

n of

natio

nal re

searc

h Te

mi e m

odelli

d’O

rient

e n

elle

le

ttera

tur

e o

ccid

ent

ali , L

ore

tta

inno

cent

i (U

nive

rsit

à C

a’ Fo

scari

di Ve

nezi

a)in

tro

duce e

pre

siede/in

tro

duced

and m

ode

rated b

y i

rene

big

nard

i (I

UAV

, Ve

nezi

a)re

lazi

oni

/le

cture

s:Holly

wood d

al W

est

all’

East

, Fr

anco

La P

olla

(Uni

ve

rsit

à d

i Bo

logna

)Q

uest

ione

di sg

uard

i. R

apport

i tra

l’Occid

ent

e e

le c

inem

atogra

fie

india

ne, it

alo s

pin

elli (U

nive

rsit

à

di Sie

na)

Bori

s Ka

rloff

and

the

Eas

tern

Pe

ril: f

rom

The

Mum

my t

o M

r Wong

, 1932-1939, Je

an-Pi

err

e n

augre

tte

(Uni

ve

rsit

é S

orb

onne N

ouvelle

-

Pari

s III)

Il tri

angolo

spezz

ato:

Hong

Kong

- H

olly

wood –

Toky

o. Le

spar

atori

e

dole

nti di T

akesh

i Ki

tan

o, Dar

io

Tom

asi (U

nive

rsit

à d

i To

rino)

intro

duce e

pre

siede/in

tro

duced

and m

ode

rated b

y P

aolo

Mat

thi

ae

(Uni

ve

rsit

à d

i Ro

ma la S

apie

nza)

The

Ful

fillm

ent

of

a Utopia

. The

Germ

an A

rchi

tect B

runo

Tau

t a

nd

the

Vill

a Ka

tsu

ra in

Japan

, 1934,

Man

fred s

peid

el (R

WTH, Aache

n)The

Pers

istenc

e o

f Ori

ent

alis

m a

t

the

1931 E

xposi

tio

n, P

aris

, Pa

tri

cia

Mort

on

(Uni

ve

rsit

y o

f Calif

orn

ia,

Riv

ers

ide)

Para

dig

ms

and I

nflue

nces

of

20th

Cent

ury A

rchi

tectur

e in

India

: Colo

nial

ism

, In

depend

enc

e a

nd

Later ,

Abha

nar

ain

Lam

bah

(Urb

an

Desi

gn

Rese

arc

h Inst

itute,

Bo

mbay)

Mir

ror

for

the

Modern

: Ja

pan

, Cal

iforn

ia, Ar

chi

tectur

e,

Land

scap

e, Mar

c Tr

eib

(Uni

ve

rsit

y

of

Calif

orn

ia, Be

rkele

y)

intro

duce e

pre

siede/in

tro

duced

and m

ode

rated b

y g

ian

Car

lo C

alza

(U

nive

rsit

à C

a’ Fo

scari

di Ve

nezi

a)The

Spir

it o

f Bud

dha

in

West

ern

Ab

stra

ct A

rt:

how

Eas

tern

Models

In

spir

ed n

ew

Art

Form

s , M

argi

t

rowell

(sto

rica d

ell’a

rte/A

rt

His

to

rian,

Pari

s)Cit

ies

on

the

Move

Revi

sited, han

s ulr

ich

obri

st (

Musé

e d

’Art

Mo

de

rne

de la V

ille

de P

ari

s)L’

Occid

ent

e d

oppia

to, An

gela

Vettese

(IUAV

, Ve

nezi

a)La

modern

ité c

om

me o

bst

acle

à

une a

ppré

cia

tio

n éga

litai

re d

es

cul

tur

es ,

Jean

-hub

ert

Mar

tin

(M

use

um

Kunst

Pala

st, Düss

eld

orf

)

17.1

2Fe

sta

di nat

ale/

Xm

as P

arty

Fa

co

ltà d

i Desi

gn

e A

rti

Tere

se

Fond

am

ent

i di In

form

atic

a/

Com

put

er

Scie

nce

st

efa

no M

azza

nti

con/

wit

h Dani

ela

Canc

ila

Dir

itto d

elle

pra

tic

he a

rtis

tic

he/

Law

of

Art

Pra

ctic

es

Lu

cia

bars

ott

icon/

wit

h Ale

ssand

ra C

aso

tto

seco

ndo a

nno/se

cond

year

Stori

a c

ont

em

pora

nea/

Cont

em

pora

ry H

istory

robert

o M

anci

ni

Stori

a d

ella

sceno

gra

fia/

His

tory

of

Stage D

esi

gn

gio

rgio

ric

chelli

con/

wit

h Silv

ia C

attio

doro

Stori

a d

ella

mus

ica/

His

tory

of

Mus

ic

ro

bert

o F

avar

ocon/

wit

h Stefa

no Z

anu

s Fo

rtes

Tend

enz

e d

ell’

art

e c

ont

em

pora

nea/

Trend

s in

Cont

em

pora

ry A

rt

Agne

s Ko

hlmey

er

con/

wit

h Mic

hela

Lom

bard

i

17.1

2Fe

sTA

Di n

ATAL

e/XM

As P

ArTy

Faco

ltà d

i Desi

gn

e A

rti

pre

sent

azi

one d

ei la

vo

ri

degli

stude

nti dei la

bo

rato

ri

delle

laure

e s

pecia

list

iche/

pre

sent

atio

n of

the w

ork

s by

stude

nts

fro

m t

he g

raduate

degre

e p

rogra

mm

e labo

rato

ry

co

n/w

ith

Mari

no F

olin

& M

arc

o D

e

Mic

helis

Tere

se

18.1

2grAn

De

oggeT

To P

neu

MAT

iCo, 2003

(1

959

) gru

ppo T

(G

. Ancesc

hi, D.

Bo

riani

, G

. Co

lom

bo, G

. De V

ecchi

, G

. Vari

sco)

Tere

se

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Labo

rato

rio d

i co

muni

cazi

one

m

ult

imedia

le/Mult

imedia

Co

mm

uni

catio

ns L

abo

rato

ry

gio

vann

i An

cesc

hi

co

n/w

ith

Emanu

ela

Bo

nini

Less

ing

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Sto

ria

della

scie

nza

e d

elle

tecni

che

/His

to

ry o

f Scie

nce a

nd

Techn

iques

(cla

sDIP)

ra

imond

a ri

ccin

i

co

n/w

ith

Elena

Bri

gi

Tend

enz

e d

ell’

arc

hitettura

co

ntem

po

rane

a/Tr

end

s in

Co

ntem

po

rary

Arc

hitecture

ro

bert

o M

asie

roco

n/w

ith

Mic

hela

Maguolo

Sto

ria

dell’

art

e m

odern

a/His

to

ry

of

Modern

Art

La

ura

Cort

ico

n/w

ith

Mari

a Lu

isa

Cann

ars

a

Muse

ogra

fia

e a

llest

iment

o/

Muse

ogra

phy

and

Exhi

bit

ion

Desi

gn

giu

lio A

less

andri

Sto

ria

del teatro

/His

to

ry o

f The

atre

(cla

sT)

Car

melo

Alb

ert

ico

n/w

ith

Rosa

ria

Ruf

fini

Dra

mm

aturg

ia/Dra

maturg

y (cla

sT)

Luca

Font

ana

co

n/w

ith

Paolo

Fra

ncesc

hi

Sto

ria

del cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a /His

to

ry o

f Cin

em

a (c

lasT

) ir

ene

big

nard

ico

n/w

ith

Lucia

Mila

zzotto

Teo

ria

e s

to

ria

della

sceno

gra

fia/

The

ory

and

His

to

ry o

f Stage D

esi

gn

(cla

sT)

gio

rgio

ric

che

lli

Sto

ria

della

musi

ca/

His

to

ry o

f Musi

c (cla

sT)

Mar

io M

ess

inis

co

n/w

ith

Adri

ano

Cast

ald

ini

Logic

a e F

iloso

fia

della

scie

nza/

Logic

and

Phi

loso

phy

of

Scie

nce

(cla

sDIP)

Pao

lo g

arbolin

o

Es

tetic

a/Aest

hetic

s

Fr

anco r

ella

co

n/w

ith

Cin

zia

Big

liosi

Socio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/Socio

logy o

f Cult

ura

l and

Co

mm

uni

catio

n Pr

ocess

es

Car

lo g

rass

i co

n/w

ith

Davi

de B

orr

elli

Sem

iotic

a delle

art

i/Sem

iotic

s of

the

Art

s

Patri

zia

Mag

lico

n/w

ith

Alv

ise M

attozz

i

Psic

olo

gia

dei pro

cess

i cogni

tiv

i/Ps

ycho

logy o

f Cogni

tiv

e P

rocess

es

eman

uele

Ari

elli

Teo

rie d

el dis

egno

ind

ust

riale

/The

ory

of

Ind

ust

rial Desi

gn

1/3

(cla

sDIP)

Tomás

Mal

dona

do

co

n/w

ith

Elena

Bri

gi

Sis

tem

i di ela

bo

razi

one

dell’

info

rmazi

one

/Inf

orm

atio

n Pr

ocess

ing S

yst

em

s (c

lasV

EM)

stefa

no M

azza

nti

Sis

tem

i di ela

bo

razi

one

dell’

imm

agin

e/Im

age P

rocess

ing

Syst

em

s (c

lasV

EM)

Cam

illo T

revi

san

co

n/w

ith

Mass

imili

ano

Cia

mm

aic

hella

Eco

nom

ia d

ell’

art

e/Ec

ono

mic

s of

the

Art

s

Pi

erl

uigi

sac

co

co

n/w

ith

Nic

ola

Setari

exam

es

for

the

1st

tri

mest

er

19.1

2.2

003

– 1

6.01

.200

4

9-13

.12

TALK

sho

W. Di

ALoghi

in

MosT

rA

co

n/w

ith

A. Aguir

re, L.

Bara

ldo,

A. Sofr

i, S

. Bass

ane

se, M. Herv

ieu,

A. Bre

scia

ni, G

. De C

arl

o, A. Fl

ori

s,

E. C

ava

rzan,

D. Sant

achi

ara

, M. Cern

adas,

<NASA S

pace, Fo

od

Lab, S. D'A

gost

ino, Es

tern

i,

P. C

hodo

rov,

Agnè

s b, S. Dal Pi

va,

F. N

ard

i, S

. De V

icent

is, C. De M

ori

, S. Fe

rri, S

. Boeri

, P.

L. S

acco,

A. Lo

ngo, A. Ram

busc

hi, V. Mai,

G. Ric

upera

ti, V

. Mila

n, D

. Mo

ntano

, ..

.Onl

us.

.., N. Uzu

novsk

i, C

. G

abri

eli,

A. Pa

ssari

ni, A. Belfi

, G

. Pe

zzoli,

M. Savi

ano

, S. Pi

lia, M. Pr

em

uda,

R. Fe

rrari

, G

. Racco, L.

Go

ri,

N. Radovi

c, L.

Pelic

ioli,

M. Belp

olit

i,

G. O

livero

, A. Real, P

. G

alli

ni, F.

Rio

Suw

a, D. Pa

rolin

, C. Cam

pana

, P.

De Z

en,

M. De F

ave

ri, M. M. Pe

ns,

A. Mart

in, E.

Bia

sin,

F. Zo

rzeno

n,

M. Mart

inelli

, M. Pe

tru

s, V

. Volt

olin

a,

C. De B

acke

r, S

. Pe

tro

ssi,

C. Sans

on,

F. Cava

llari

, K. Bojo

vic,

I. Ruka

vina

, A. Za

nco, F.

Dal Col,

L. L

ijlic

, G

. Tu

do

r, I

. Po

loni

, D. Superi

ori

, G

. Ram

irez,

A. Le

one

llo,

F. M

arc

hesi

n, V

. S. Tr

ofi

movi

ca

cura

di/

cura

ted b

y H

ans

Ulr

ich

Obri

st, Stefa

no B

oeri

, Ale

ssand

ro

Petti, S

and

i Hila

l, M

iche

le B

rune

lloVia

Fari

ni, Mila

no

Page 42: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

81

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

80

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

2004

2004

exam

es

for

the

1st

semest

er

30.0

1 – 2

0.02

Less

ons

for

the

2nd

semest

er

23.0

2 – 1

1.06

LAbo

rATo

ri/LA

bs &

WorK

shoPs

Prim

o a

nno/Fi

rst y

ear

Labora

tori

o d

ella

form

a e

della

fi

gur

azi

one

/La

bora

tory

of

Form

and

Fig

urat

ion

A

Albert

o g

arut

ti

con/

wit

h Ann

a S

ost

ero

Labora

tori

o d

ella

form

a e

della

fi

gur

azi

one

/La

bora

tory

of

Form

and

Fig

urat

ion

B

stefa

no A

rient

icon/

wit

h Olg

a V

ano

ncin

i

seco

ndo a

nno/se

cond

year

Labora

tori

o d

i sc

eno

gra

fia/

Stage D

esi

gn

Labora

tory

(cla

sT)

gio

rgio

ric

chelli

con/

wit

h Silv

ia C

attio

doro

Labora

tori

o d

i ra

ppre

sent

azi

one

/Pe

rform

anc

e L

abora

tory

La

wre

nce C

arro

llcon/

wit

h Marc

ela

Cern

adas

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Prim

o a

nno/Fi

rst y

ear

Psic

olo

gia

dei pro

cess

i cogni

tiv

i/Ps

ycho

logy o

f Cogni

tiv

e P

rocess

es

Vit

tori

o g

irott

ocon/

wit

h Giu

lia P

aro

vel

Filo

sofi

a d

elle

art

i/Ph

iloso

phy

of

the

Art

s

Cin

zia

bigl

iosi

Stori

a d

ell’

art

e m

odern

a/His

tory

of

Modern

Art

Laur

a Cort

icon/

wit

h Mari

a L

uisa

Cann

ars

a

Stori

a d

el teat

ro/

His

tory

of

The

atre

Andre

a Po

rche

ddu

con/

wit

h Rosa

ria R

uffi

ni

seco

ndo a

nno/se

cond

year

Socio

logia

dei pro

cess

i cul

tur

ali

e

com

unic

ativ

i/Socio

logy o

f Cul

tur

al

and

Com

mun

icat

ion

Process

es

Car

lo g

rass

icon/

wit

h Dav

ide B

orr

elli

Lett

era

tur

a a

rtis

tic

a/

Art

istic

Lit

era

tur

e

Pa

olo

Fab

bri

con/

wit

h Tiz

iana

Mig

liore

Filo

sofi

a e

teori

a d

ei lin

gua

ggi/

The

ory

and

Phi

loso

phy

of

Lang

uages

Paolo

gar

bolin

o

Mus

eogra

fia e

alle

stim

ent

o/

Mus

eogra

phy

and

Exhi

bit

ion

Desi

gn

Fran

k bo

ehm

con/

wit

h Lu

ca P

asc

hini

Stori

a d

ell’

arc

hitett

ura/

His

tory

of

Arc

hitectur

e

robert

o M

asie

ro

con/

wit

h En

rico L

ain

02-1

4.04

rACConT

i so

nori

most

ra c

olle

ttiv

a/gro

up s

how

di/

by A

. Agui

rre, A. M. Bre

scia

ni,

A. Cat

aldo, M. G. Nuz

zi, A. P.

Pas

seri

niun

pro

cess

o d

i re

lazi

one

nel tess

uto

urban

o d

i Vene

zia,

lun

go i c

anal

i,

azio

ne d

est

inat

a ag

li ab

itan

ti/

a re

latio

nshi

p p

rocess

in

the

urb

an

fabri

c o

f Veni

ce, al

ong

can

als,

ac

tio

n desi

gne

d f

or

the

inh

abit

ants

14.0

4guer

rA, PA

Ce,

eTC

.most

ra c

olle

ttiv

a/gro

up s

how

A c

ura

di/

cur

ated b

y L

ewis

Bal

tz

& Ant

one

llo F

rong

iaopere

di/

work

s by F

. Covr

e,

F. D

e P

ieri

, S. Fe

rrar

i, S. Ja

llow,

J. J

arac

h, V

. Mai

, G. Maz

zari

ol,

G. Rac

co, M. Van

zett

o, M. Vic

ari,

V. V

olt

olin

a, C

. Ye

n Yu

n,

T. Z

akopoul

os,

P. Za

nei

cla

sAV –

pro

f. L

ewis

Bal

tz

Pala

zzett

o T

ito, BLM

08.0

3id

ent

ità

e r

icono

scim

ent

oconf

ere

nza d

i/le

ctur

e b

y

FrAn

Co C

resP

i (d

irett

ore

/dir

ector

Istit

uto d

i Socio

logia

dell’

Uni

vers

ità d

i Pe

rugia

)org

ani

zza/o

rgani

zed b

y

pro

f. C

arl

o G

rass

iTe

rese

, aul

a B

10.0

3

Che

cosa

può

ess

ere

ogg

i la

fo

togr

afia?

il pert

urba

nte,

l’ib

rido,

l’ord

ine e

il ca

os

conf

ere

nza d

i/le

ctur

e b

y

urs

sTA

heL

(Fotomus

eum

Win

tert

hur)

org

ani

zza/o

rgani

zed b

y

pro

f. L

ew

is B

alt

zTe

rese

, aul

a A

17.0

3

La m

ont

ée d

u si

lenc

econf

ere

nza d

i/le

ctur

e b

y

MAr

C A

ugÉ

(dir

ett

ore

/dir

ector

Inst

itut

du

Mond

e C

ont

em

pora

in

- É

cole

des

haut

es

étud

es

en

Scie

nces

Socia

les,

Pari

s)org

ani

zza/o

rgani

zed b

y

pro

f. C

arl

o G

rass

iTe

rese

, aul

a A

19

.03

Voi si

ete q

uiconv

egno

int

ern

azi

ona

le s

ui s

istem

i di ori

ent

am

ent

o e

segna

letic

a

org

ani

zzat

a in

occasi

one

del w

ork

shop/in

tern

atio

nal

conf

ere

nce o

n the

ori

ent

atio

n and

sig

nage s

yst

em

s org

ani

zed

for

the

work

shop V

ivere

Vene

zia

3 int

erv

eng

ono

/w

ith

a s

peech

by

M. Cast

ella

no, M. de B

oer

(Stud

io

Dum

bar)

, L.

Madre

lle, A. Mila

ni,

B. Noord

a, J.

Oehl

er

(Pent

agra

m),

L.

Sonn

oli

(CODEs

ign)

fDA in

colla

bora

zione

con/

in c

olla

bora

tio

n w

ith

Alli

anc

e

Gra

phi

que

Int

ern

atio

nale

Maga

zzin

i Li

gabue

31.0

3Ph

otogr

aphy

– h

ow i

Look

at i

tconf

ere

nza d

i/le

ctur

e b

y

ThoMAs

Wes

Ki

(Haus

der

Kuns

t, Mun

ich)

Tere

se, aul

a B

07.0

4Le

ssic

o d

ella

comun

icaz

ione

conf

ere

nza d

i/le

ctur

e b

y

ALbe

rTo A

bruZZ

ese

org

ani

zza/o

rgani

zed b

y

pro

f. C

arl

o G

rass

iTe

rese

, aul

a B

gennAioJAnuAry

FebbrAioFebruAry

MArZoMArCh

APriLeAPriL

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Thir

d degr

ee s

ess

ion

2002

-321

.01

Less

ons

for

the

2nd

tri

mest

er

26.0

1 – 2

6.03

LAborAT

ori

/LAb

s &

WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o

esp

osi

tiv

o/Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry

Car

los

bas

uald

o

con/

wit

h Sara

h Cosu

lich

Cann

aru

tto

La

bo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/La

bo

rato

ry

on

Art

istic

Techn

iques

and

Expre

ssio

ns

Lewis

bal

tz

co

n/w

ith

Ant

one

llo F

rong

ia

La

bo

rato

rio d

i art

e v

isiv

a/Vis

ual Art

s La

bo

rato

ry

(cla

sVEM

) en

rico C

ampla

ni

co

n/w

ith

Serg

io B

rugio

lo

La

bo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/

Labo

rato

ry o

n Art

istic

Techn

iques

and

Expre

ssio

ns 2

Cesa

re P

ietro

iust

i co

n/w

ith

Rene

Gabri

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

e c

ost

um

e/S

tage D

esi

gn

and

Cost

um

e L

abo

rato

ry (cla

sT)

ezio

Toff

olu

tti

co

n/w

ith

Licia

Lucche

se,

Patri

cia

Toff

olu

tti

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Teo

rie d

el dis

egno

ind

ust

riale

/The

ory

of

Ind

ust

rial Desi

gn

2/3

(cla

sDIP)

Tomás

Mal

dona

do

co

n/w

ith

Elena

Bri

gi

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

26.0

3 – 1

6.04

Page 43: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

83

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

82

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

2004

1

9.04

Ant

oni

o C

ost

a p

rese

nta/

intro

duc

es:

Pie

rlui

gi Bass

o,

Confi

ni d

el ci

nema,

Tori

no:

Lind

au,

2003;

Nic

ola

Dus

i, i

l ci

nema

come

tra

duz

ione

. Da

un m

ediu

m a

ll’al

tro

: le

ttera

tur

a, c

inema,

pit

tur

a,

Tori

no:

UTET

, 2003

20.0

4il

dir

itto f

rate

rno

conf

ere

nza d

i/le

ctur

e b

yeL

igio

res

TAorg

ani

zza/o

rgani

zed b

y

pro

f. C

arl

o G

rass

iTe

rese

, aul

a A

2

6.04

Paolo

Fabbri

& F

ranc

o R

ella

parl

ano

del nu

do/s

peak

about

nud

e:

Franç

ois

Jul

lien,

Del nud

o o

vvero

dell’

ess

enz

a, R

om

a:

Soss

ella

ed.

2003;

Franc

o R

ella

, Dal

l’esi

lio, Mila

no:

Felt

rine

lli, 2003;

Paolo

Fabbri

, “P

ens

ieri

del co

rpo n

udo”

in A

A.V

V.,

Il nu

do t

ra ideale

e r

ealt

à,

Mila

no: Art

ificio

Ski

ra, 2003

0

3.05

Tarc

isio

Lanc

ioni

pre

sent

a/

intro

duc

es:

Vic

tor

Stoik

ita, Cie

li in

co

rnic

e,

Rom

a:

Melt

em

i, 2

002; Vic

tor

Stoik

ita, L’

ultim

o C

arne

vale

. goya

, De s

ade e

il mond

o a

lla r

ove

scia

, Mila

no:

Sagg

iatore

, 2002

1

0.05

Mari

a G

iulia

Dond

ero

pre

sent

a/

intro

duc

es:

Jean-

Mari

e F

loch,

Cin

que

fotogr

afie:

form

e

dell’

impro

nta,

Rom

a:

Melt

em

i, 2

003

13/1

4.05

conv

egno

/conf

ere

nce

Le o

rigin

i e

Le F

unZi

oni

DeL

rA

gio

nAM

enTo

CAu

sALe

fD

A, IUAV

, Vene

zia in

colla

bora

zione

con/

in c

olla

bora

tio

n w

ith

Dip

art

iment

o d

i Fi

loso

fia

dell’

Uni

vers

ità d

i Bolo

gna

& C

ent

re

for

Tim

e, Uni

vers

ity o

f Sydne

yTe

rese

, aul

a G

rela

zioni

/le

ctur

es:

Cau

satio

n an

d int

erv

ent

ion,

Jam

es

Woodwar

d (

Calif

orn

ia I

nstit

ute

of

Techn

olo

gy)

Is c

ausa

tio

n fo

und o

r m

ade?

Pers

pectiv

alis

m a

nd t

he p

roble

m

of

tim

e-as

ym

metry

, hu

w P

rice

(U

nive

rsit

y o

f Sydne

y)

Cau

sal tax

ono

my, Chr

istophe

r hi

tch

cock

(Calif

orn

ia I

nstit

ute o

f Te

chn

olo

gy)

Cau

satio

n in

cont

ext, Pe

ter

Menz

ies

(Mac

qua

rie U

nive

rsit

y)

Cau

satio

n, int

erv

ent

ion,

as

socia

tio

n an

d m

echa

nism

psy

cho

logic

al a

ppro

ache

s to

cau

satio

n , A

lison

gopni

k (B

erk

ele

y

Uni

vers

ity)

Interv

ent

ion,

tem

pora

l ord

er

and c

ausa

l le

arni

ng, Dav

id L

agna

do

(Uni

vers

ity C

olle

ge L

ond

on)

15-1

7.04

guA

rDAr

sinT

orn

ocla

sAV

CANALE

TTO int

erv

ent

o d

i/sp

eech

by

Stefa

nia

De V

incent

isst

azio

ne f

err

ovi

aria

San

ta

Lucia

perf

orm

ance d

i/by K

atia

Mene

ghi

nivi

deopro

iezi

one

di/

scre

eni

ng b

y

Domeni

co M

ont

ano

pre

sent

azio

ne d

el lib

ro/book

laun

ch

racc

ont

i so

nori

Liga

bue

, ban

chi

na A

most

ra c

olle

ttiv

a/gro

up s

how

incont

ro c

on/

meetin

g w

ith

Loui

s Man

tow, cap

itan

o d

ella

nav

e K

awka

b/

Kawka

b n

aval

cap

tai

n &

Mat

teo

Frat

ern

oopere

di/

work

s by C

. Beorc

hia,

P.

Cam

pore

se, A. Dab

erk

ow, S. De

Vin

cent

is, L.

Mag

gio

, R. Mai

nard

i,

L. P

esc

e, s

h o g

g o

t h

(P.

Penn

uti &

D. Pe

zzi), M. Pr

emud

a, N

. Rad

ovi

c,

G. Ram

irez,

E. Rott

igni

, N. Uzu

novs

kiGal

leri

a A+A -

Cent

ro P

ubblic

o p

er

l’Art

e C

ont

empora

nea

TuTT

o e

TuTT

i AL

bAr

, iM

iT-AZ

ioni

di/

by S

tefa

nia

De V

incent

isPu

nto F

ranc

o C

affè

, Cam

po S

an

Sebas

tia

n

MAggioMAy

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Thir

d degr

ee s

ess

ion

2002

-328

.04

Less

ons

for

the

3rd

tri

mest

er

19.0

4 – 0

2.0

7

LAborAT

ori

/LAb

s &

WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i esp

ress

ione

del co

rpo/Body E

xpre

ssio

n La

bo

rato

ry (cla

sT)

Frédéri

c Fl

aman

d

co

n/w

ith

Hans

-Jo

chi

m D

avi

d

Labo

rato

rio d

i cin

em

a e

tele

visi

one

/Cin

em

a and

Tele

visi

on

Labo

rato

ry (cla

sVEM

)

Mas

simo M

agrì

co

n/w

ith

Tom

aso

Cari

bo

ni

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

e c

ost

um

e/S

tage D

esi

gn

and

Cost

um

e L

abo

rato

ry (cla

sT)

Mar

gheri

ta

Palli

co

n/w

ith

Guia

Buz

zi,

Barb

ara

Delle

Vedove

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/La

bo

rato

ry

on

Art

istic

Techn

iques

and

Expre

ssio

ns 7

rirk

rit

Tira

vani

ja

co

n/w

ith

Franc

esc

a G

rass

i

Labo

rato

rio d

elle

tecni

che

e d

elle

esp

ress

ioni

art

istic

he/La

bo

rato

ry

on

Art

istic

Techn

iques

and

Expre

ssio

ns 4

Jose

ph

Kosu

th

co

n/w

ith

Fio

na B

iggie

ro

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Lettera

tura

italia

na/

Italia

n Li

tera

ture

Andre

a Cav

alle

tti

Page 44: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

85

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

84

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

The

Use

fuln

ess

of

Cau

sal Belie

fs,

Dav

id D

anks

(Carn

egie

-Mello

n Uni

vers

ity)

Presi

ede la t

avola

rotond

a

conc

lusi

va/r

oun

dtable

fina

l dis

cus

sion

modera

ted b

y M

aria

Car

la

gal

avott

i (U

nive

rsit

à d

i Bolo

gna

)

1

7.05

Rug

gero

Ragone

se p

rese

nta/

intro

duc

es:

Mana

r Ha

mm

ad,

Legg

ere

lo s

paz

io,

compre

ndere

l’ar

chit

ettur

a, R

om

a:

Melt

em

i, 2

003

19.0

5Fr

attal

i e c

aos

nell’

arte

conf

ere

nza d

i/le

ctur

e b

y

Leone

FronZo

ni

org

ani

zza/o

rgani

zed b

y

pro

f. P

aolo

Garb

olin

o

Tere

se, aul

a G

20.0

5

La p

sico

fisi

ca:

i fo

ndam

ent

i della

psi

colo

gia,

delle

sci

enz

e s

oci

ali e

delle

art

i al

la fi

ne d

ell’

ott

oce

nto

conf

ere

nza d

i/le

ctur

e b

y

MAr

iA T

urC

heTTo

org

ani

zza/o

rgani

zed b

y

pro

f. P

aolo

Garb

olin

o

Tere

se, aul

a B

24.0

5gest

ualit

à e v

isio

ne c

ome p

ratic

he

semio

tic

he.

L’ar

tic

ola

zione

ge

stua

lità–

ambie

nte e

il co

stit

uirs

i della

vis

ione

pro

fess

iona

leconf

ere

nza d

i/le

ctur

e b

y

ChA

rLes

gooDWin

Li

gabue

24.0

5il

mont

aggi

o p

er

crear

e s

ens

ow

ork

shop c

on/

wit

h MAs

siMo F

ioCChi

org

ani

zza/o

rgani

zed b

y

pro

f. M

ass

imo M

agrì

Liga

bue

, at

elie

r 18

2

4.05

Alv

ise M

attozz

i pre

sent

a/

intro

duc

es:

Cha

rles

Goodw

in,

il s

ens

o d

el ve

dere

, Rom

a:

Melt

em

i, 2

003

con

la p

art

ecip

azi

one

di/

wit

h the

part

icip

atio

n of

gio

vann

i Anc

esc

hi

26.0

5Fo

togr

afia

pan

ora

mic

a e r

eal

immers

iva

sem

inari

o d

i/se

min

ar

by

AnTo

nio g

ArbAs

soLi

gabue

, aul

a inf

orm

atic

a

labora

tori

o m

ultim

edia

le

28.0

5Ab

C d

el su

ono

conf

ere

nza d

i/le

ctur

e b

y

TiZi

Ano C

roTTi

org

ani

zza/o

rgani

zed b

y

pro

f. M

ass

imo M

agrì

Liga

bue

, at

elie

r 18

3

1.05

Pierl

uigi Bass

o &

Gia

nfra

nco M

arr

one

pre

sent

ano

/in

tro

duc

e:

Jacque

s Fo

ntani

lle,

Figu

re d

el c

orp

o, Ro

ma:

Melt

emi,

2004

07.

06Pa

olo

Fabbri

& P

atri

zia M

agli

pre

sent

ano

/in

tro

duc

e: Ale

ssand

ro

Zinn

a, Te

ori

a del lin

guag

gio e

ip

ert

est

i. L

e int

erf

acce

degl

i ogg

etti di sc

ritt

ura,

Rom

a:

Melt

em

i, 2

004

07.0

6Pa

esa

ggi so

nori

sem

inari

o d

i/se

min

ar

by

MAn

ueL

CeC

Chi

nAT

oLi

gabue

, aul

a 1

5

09.0

6ra

ppre

sent

azio

ne s

tere

osc

opic

ase

min

ari

o d

i/se

min

ar

by

AnTo

neL

Lo s

ATTA

Liga

bue

, aul

a inf

orm

atic

a

labora

tori

o m

ultim

edia

le

giugnoJune

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

27.0

5i

CAn

’T s

ee “

FroM A

Whi

Te C

AnVA

s”

most

ra c

olle

ttiv

a/gro

up s

how

cla

VES

– p

rof.

Law

renc

e C

arro

ll Ca’

del Duc

a

Ant

ropolo

gia

cult

ura

le/C

ult

ura

l Ant

hro

polo

gy (cla

sT)

Car

lo s

eve

ri

co

n/w

ith

Manu

ela

Tart

ari

Sto

ria

dell’

arc

hitettura

teatra

le/

His

to

ry o

f The

atre

Arc

hitecture

(c

lasT

) Mar

co D

e M

iche

lis

co

n/w

ith

Ori

etta L

anz

ari

ni

Sem

inari

o d

i Sto

ria

dell’

art

e

modern

a/Sem

inar

on

the

His

to

ry o

f Modern

Art

giu

lio A

less

andri

Sto

ria

dell’

art

e c

ont

em

po

rane

a/His

to

ry o

f Co

ntem

po

rary

Art

An

gela

Vett

ese

co

n/w

ith

Elia

na P

rinc

i

Sto

ria

delle

art

i applic

ate/His

to

ry

of

the

Applie

d A

rts

Fran

cesc

o A

mend

ola

gine

co

n/w

ith

Emanu

ela

Bagatto

ni

Sto

ria

e t

ecni

che

della

danz

a/Danc

e H

isto

ry a

nd T

echn

iques

(cla

sT)

sus

anne

Fra

nco

Stori

a del c

inem

a/His

tory

of

Cin

em

aAn

toni

o C

ost

aco

n/w

ith

Mari

na P

ella

nda

Sto

ria

del cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a (c

lasT

) ir

ene

big

nard

ico

n/w

ith

Lucia

Mila

zzotto

Sto

ria

della

fotogra

fia/

His

to

ry o

f Ph

otogra

phy

An

tone

llo F

rong

ia

Illu

min

otecni

ca

e a

cust

ica/

Light

ing

Techn

iques

and

Acoust

ics

(cla

sDIP)

Al

bert

o P

asett

i co

n/w

ith

Elis

a Scarp

a

Sto

ria

della

musi

ca

e d

el teatro

m

usi

cale

/His

to

ry o

f Musi

c a

nd

Musi

cal The

atre

(cla

sT)

Car

lo M

ajer

co

n/w

ith

Serg

io B

est

ent

e

Ico

nolo

gia

/Ic

ono

logy

gio

rgio

Aga

mben

con/

wit

h And

rea

Cav

alle

tti

Psic

olo

gia

della

perc

ezi

one

/Ps

ycho

logy o

f Pe

rceptio

n (c

lasV

EM)

Paolo

Legr

enz

i co

n/w

ith

Giu

lia P

aro

vel

Psic

olo

gia

socia

le/S

ocia

l Ps

ycho

logy (cla

sDIP)

Vit

tori

o g

irott

oco

n/w

ith

Giu

lia P

aro

vel

Sto

ria

del dis

egno

ind

ust

riale

/His

to

ry o

f Ind

ust

rial Desi

gn

(cla

sDIP)

Alb

ert

o b

assi

co

n/w

ith

Carl

a So

nego

Sto

ria

della

gra

fica/

His

to

ry o

f G

raphi

c D

esi

gn

(cla

sVEM

) Din

a ri

ccò

Te

ori

e d

el dis

egno

ind

ust

riale

/The

ory

of

Ind

ust

rial Desi

gn

3/3

(cla

sDIP)

Tomás

Mal

dona

do

co

n/w

ith

Elena

Bri

gi

La

bo

rato

rio d

i gra

fica

web/Web

Gra

phi

cs

Labo

rato

ry (cla

sVEM

) Al

ess

andro

Polis

tin

aco

n/w

ith

Marc

o C

upid

i

Legis

lazi

one

dei beni

e d

elle

attiv

ità

cult

ura

li/Le

gis

latio

n o

n Cult

ura

l Ass

ets

and

Activ

itie

s Lu

cia

bar

sott

ico

n/w

ith

Ale

ssand

ra C

aso

tto

Li

ngua

e L

ettera

tura

ing

lese

/En

glis

h La

nguage a

nd L

itera

ture

An

tho

ny M

aras

co

exam

es

for

the

3rd

tri

mest

er

02.0

7 – 2

3.07

Firs

t degr

ee s

ess

ion

2003

-4

28.0

7

2004

Page 45: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

87

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

86

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

09.0

6Comun

icar

e e

far

cap

ire.

La c

omun

icaz

ione

tra

evo

cazi

one

e

inno

vazi

one

, dai

test

i al

le immag

ini

conf

ere

nza d

i/le

ctur

e b

y

niCoLA

ZAn

ArDi

org

ani

zza/o

rgani

zed b

ypro

f. M

ass

imo M

agrì

Li

gabue

, at

elie

r 18

10.0

6Le

arc

hite

ttur

e d

ell’

info

rmaz

ione

, modelli

logi

ci e

modelli

nar

rativ

ise

min

ari

o d

i/se

min

ar

by

AnTo

nio r

iZZo

(Uni

vers

ità d

i Sie

na)

Tere

se, aul

a A

11.0

6

La p

roge

ttaz

ione

dell’

inte

razi

one

sem

inari

o d

i/se

min

ar

by

AnTo

nio r

iZZo

(Uni

vers

ità d

i Sie

na)

Tere

se, aul

a A

1

4.06

Tiz

iana

Mig

liore

pre

sent

a/

intro

duc

es:

Bori

s Usp

ens

kij, L

a pal

a d’a

ltar

e d

i Ja

n va

n ey

ck a

gent

: la

composi

zione

dell’

opera

. La

pro

spet

tiv

a div

ina

e la

pro

spet

tiv

a um

ana,

Mila

no:

Lupett

i, 2

001

2

1.06

Gia

com

o F

est

i &

And

rea V

alle

pre

sent

ano

/in

tro

duc

e:

Mic

hela

Deni

(a

cur

a d

i/edit

ed b

y),

"La

semio

tic

a degl

i ogg

etti"

, Vers

us. Q

uadern

i di st

udi se

mio

tic

i, 2

002 (

num

ero

m

ono

gra

fico)

22.0

6Ar

te a

mbi

ent

ale a

lla f

atto

ria

di C

elle

conf

ere

nza d

i/le

ctur

e b

y

giu

LiAn

o g

ori

org

ani

zza/o

rgani

zed b

y

pro

f. A

ngela

Vett

ese

Te

rese

, aul

a C

2

8.06

Fr

anc

esc

o G

alo

faro

pre

sent

a/

intro

duc

es:

Em

anu

ele

Ari

elli

, Pe

nsie

ro e

pro

gett

azio

ne.

La p

sico

logi

a co

gnit

iva

applic

ata

al

desi

gn e

all’

arch

itet

tur

a,

Mila

no:

Mond

adori

, 2003

con

la p

art

ecip

azi

one

di/

wit

h the

part

icip

atio

n of

Paolo

Legre

nzi

29.0

6

Dal

Cent

re P

ompid

ou

al M

useo P

ecc

iconf

ere

nza d

i/le

ctur

e b

y

DAni

eL s

ouTi

F org

ani

zza/o

rgani

zed b

y

pro

f. A

ngela

Vett

ese

Te

rese

, aul

a C

03.0

9-03

.10

VVÂ3

- V

iVer

e Ven

eZiA

3

in T

he L

Abyr

inTh

most

ra d

i pro

gett

i per

un s

istem

a d

i ori

ent

am

ent

o u

rbano

a V

ene

zia/a

n exhi

bit

ion

of

pro

jects

for

a s

yst

em

fo

r ur

ban

ori

ent

atio

n in

Veni

ce

a c

ura d

i/cur

ated b

y R

. Bari

on,

P.

Sav

ona

, M. Orl

and

ini &

F. S

ola

risc

uole

del w

ork

shop/w

ork

shop

scho

ols

: IUAV

, Vene

zia;

Werk

pla

ats

Typogra

phi

e, Arn

hem

; Hochs

chu

le

für

Küns

te B

rem

en;

ECAL

- É

cole

Cant

ona

le d

’Art

de L

aus

ann

eid

eazi

one

di/

conc

ept b

y

M. De M

iche

lis, M. Fo

lin, A. Pe

res,

P.

Sav

ona

resp

ons

abile

scie

ntifi

co/s

cie

ntifi

c

head G

iova

nni A

ncesc

hi

work

shop a

cur

a d

i/cur

ated b

y

E. B

oni

ni L

ess

ing, S. Gri

span,

M. Marz

o, P.

Sav

ona

cat

alo

go a

cur

a d

i/cat

alo

gue

edit

ed b

y

Maur

o M

arz

oIUAV

, Vene

zia, fD

A;

Com

une d

i Vene

zia;

Cons

orz

io V

ene

zia N

uova

Pala

zzo F

ort

uny

exam

es

for

the

2nd

semest

er

11.0

6 – 0

2.0

7

Autum

n ex

am s

ess

ion

06.0

9 – 2

4.09

LugLioJuLy

seTTeMbresePTeMber

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Autum

n exa

m s

ess

ion

06.0

9 – 2

4.09

oTTobreoCTober

2004

Page 46: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

89

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

88

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

2004

18.1

013 W

ays

to M

iss

a Tr

ain

incont

ro c

on/

meetin

g w

ith

John

goss

Age

org

ani

zza/o

rgani

zed b

y

pro

f. G

uido G

uidi

Liga

bue

1

8.10

Gia

nfra

nco M

arr

one

(Uni

vers

ità d

i Pa

lerm

o)

pre

sent

a/in

tro

duc

es:

Gio

vann

i Mane

tti, L

aur

a B

arc

ello

na

& Cora

Ram

pold

i (a

cur

a d

i/edit

ed

by),

il co

ntag

io e

i s

uoi si

mboli,

Pis

a:

Ediz

ioni

ETS, 2004; Alg

irdas

Julie

n Gre

imas,

Dell’

imperf

ezi

one

, Pa

lerm

o:

Selle

rio, 2004

2

5.10

Alv

ise M

attozz

i &

Ant

oni

o P

err

i (U

nive

rsit

à d

i Rom

a)

pre

sent

ano

/in

tro

duc

e:

roy

harr

is,

La t

iran

nia

dell’

alfa

bet

o.

ripens

are la

scri

ttur

a,

Vit

erb

o:

Nuo

vi E

qui

libri

, 2003

second

degr

ee s

ess

ion

2003

-4

20.1

0

Less

ons

for

the

1st

tri

mest

er

04.1

0 – 1

7.12

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 1

gra

zia

Toderi

co

n/w

ith

David

e S

ura

no

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 2

gui

do g

uidi

co

n/w

ith

Sabri

na R

agucci

Labo

rato

rio d

i co

muni

cazi

one

vis

uale

e c

inetic

a/V

isual

and K

inetic

Co

mm

uni

catio

ns

Labo

rato

ry (

cla

sVEM)

edoar

do Z

anon

co

n/w

ith

Mari

o T

addei

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

An

toni

Mun

tad

asco

n/w

ith

Marc

o F

err

ari

s

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Sto

ria d

ell’innova

zio

ne s

cie

ntifi

ca

e t

ecno

logic

a/His

to

ry o

f Scie

ntifi

c a

nd T

echno

logic

al

Innova

tio

n (c

lasD

IP)

ra

imond

a ri

ccin

i

Tende

nze d

ell’a

rchi

tettura

co

nte

mpo

ranea/

Tre

nds

in

Co

nte

mpo

rary

Arc

hitecture

ro

bert

o M

asie

roco

n/w

ith

Enri

co L

ain

Sto

ria d

ell’a

rte m

ode

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

La

ura

Cort

i

Se

min

ari

o d

i Sto

ria d

ell’a

rte

mo

de

rna/

Se

min

ar

on

the H

isto

ry

of

Mo

de

rn A

rt (

cla

sT)

giu

lio A

less

andri

Muse

ogra

fia e

alle

stim

ent

o/

Muse

ogra

phy

and E

xhi

bit

ion

Desi

gn

giu

lio A

less

andri

Dra

mm

aturg

ia/

Dra

maturg

y (

cla

sT)

Luca

Font

ana

Sto

ria d

el teatro

/His

to

ry o

f Theatre

(cla

sT)

Car

melo

Alb

ert

i

Sto

ria d

el cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a (

cla

sT)

Antoni

o C

ost

a

Te

ori

a e

sto

ria d

ella

sc

eno

gra

fia/

Theo

ry a

nd

His

to

ry o

f Stage D

esi

gn

(cla

sT)

gio

rgio

ric

che

lli

Logic

a e

Filo

sofi

a d

ella

scie

nza/

Logic

and P

hilo

sophy

of

Scie

nce

(cla

sDIP)

Pao

lo g

arbolino

Le

ssons

for

the

1st

tri

mest

er

04.1

0 – 1

7.12

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i fo

ndam

ent

i del

teatro

/Labo

rato

ry B

asi

cs

of

Theatri

cal Pra

ctic

e A

Kari

na A

rutyu

nyan

con/

wit

h Ro

sari

a R

uffi

ni,

Barb

ara

Delle

Vedove

Labo

rato

rio d

i fo

ndam

ent

i del

teatro

/Labo

rato

ry B

asi

cs

of

Theatri

cal Pra

ctic

e B

Paola

Dona

ti

con/

wit

h Elisa

betta G

iust

ini

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e e

mult

imedia

/M

ult

imedia

Co

mm

uni

catio

ns

and

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry A

Cam

illo

Tre

visa

n con/

wit

h M

ass

imilia

no C

iam

maic

hella

Labo

rato

rio d

i art

e e

mult

imedia

/M

ult

imedia

Co

mm

uni

catio

ns

and

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry B

Dav

ide r

iboli

con/

wit

h G

abri

ele

To

neguzz

i

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio int

egra

to d

i re

gia

e s

ce

no

gra

fia/

Int

egra

ted

Labo

rato

ry o

f Dir

ectin

g a

nd S

et

Desi

gn

Val

eri

o b

inas

co

con/

wit

h Ant

oni

o P

anz

uto

Labo

rato

rio d

i art

e/V

isual Art

s Labo

rato

ry 4

gilbert

o Z

ori

o

con/

wit

h Stefa

no C

ole

tto

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Fond

am

ent

i delle

pra

tic

he

art

istic

he/Basi

cs

of

Art

Pra

ctic

es

Ange

la V

ette

se

con/

wit

h El

iana

Pri

nci

Fond

ament

i della

pra

tic

a del t

eat

ro/

Basi

cs

of

Theat

rical

Pra

ctic

e

Luca

Font

ana

con/

wit

h Pa

olo

Fra

ncesc

hi

Fondam

ent

i di Inf

orm

atic

a/Co

mpute

r Scie

nce

st

efa

no M

azza

nti

con/

wit

h Dani

ela

Cancila

Dir

itto d

elle

pra

tic

he a

rtis

tic

he/

Law

of

Art

Pra

ctic

es

Lu

cia

bar

sotti

con/

wit

h Ale

ssandra

Caso

tto

noVeMbrenoVeMber

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

0

8.11

Gia

com

o F

est

i (U

nive

rsit

à d

i Mila

no)

& Is

abella

Pezz

ini (U

nive

rsit

à d

i Rom

a)

pre

sent

ano

/in

tro

duc

e:

“Sem

iotic

a e

nuo

vi m

edia

”, (

a c

ura

di/

edit

ed b

y)

Gio

vann

a C

ose

nza

(a c

ura d

y/edit

ed b

y),

semio

tic

a e n

uovi

media

, Ve

rsus

. Q

uadern

i di

stud

i se

mio

tic

i, 2

004;

Mari

a P

ia

Pozz

ato, Le

ader,

ora

coli,

Ass

assi

ni.

Anal

isi se

mio

tic

a dell’

info

rmaz

ione

, Rom

a:

Caro

cci, 2

004;

Gia

nfra

nco

Marr

one

, Mont

alba

no. Af

ferm

azio

ni e

tra

sform

azio

ni d

i un

ero

e m

edia

tic

o,

Rom

a:

Rai-

Eri, 2

004

1

5.11

Maur

izio

Bono

ra (

Istit

uto d

i Stud

i Mili

tari

Mari

ttim

i di V

ene

zia)

& Pa

olo

Fa

bbri

pre

sent

ano

/in

tro

duc

e:

Federi

co M

ont

ana

ri, Li

ngua

ggi della

gu

err

a, R

om

a:

Melt

em

i, 2

004

2

2.1

1

Marc

ello

Ghi

lard

i (U

nive

rsit

à d

i Pa

dova

), P

atri

zia M

agli

& Tiz

iana

Mig

liore

pre

sent

ano

/in

tro

duc

e:

Franç

ois

Jul

lien,

stra

tegi

e d

el se

nso

in C

ina

e in

gre

cia,

Rom

a:

Melt

em

i,

2004;

Franç

ois

Jul

lien,

La

gran

de

immag

ine n

on

ha f

orm

a, V

icenz

a:

Ang

elo

Colla

Edit

ore

, 2004

2

9.11

Bern

ard

Aik

em

a (

Uni

vers

ità

di V

ero

na)

& Pa

tri

zia M

agli

pre

sent

ano

/in

tro

duc

e:

Lucia

Corr

ain

(a c

ura d

i/edit

ed b

y):

se

mio

tic

he d

ella

pit

tur

a. i

cla

ssic

i.

Le r

icerc

he, Rom

a:

Melt

em

i, 2

004

Page 47: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

91

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

90

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

Se

mio

tic

a d

elle

art

i/Se

mio

tic

s of

the A

rts

Pa

olo

Fab

bri

Psi

co

logia

dei pro

cess

i co

gni

tiv

i/Ps

ycho

logy o

f Cogni

tiv

e P

rocess

es

eman

uele

Ari

elli

Psi

co

logia

so

cia

le/

So

cia

l Psy

cho

logy (

cla

sDIP)

Vit

tori

o g

irotto

Teo

ria d

ella

co

muni

cazi

one/

Co

mm

uni

catio

n Theo

ry (

cla

sVEM)

gio

vann

i An

cesc

hi

Sis

te

mi di ela

bo

razi

one

dell’im

magin

e/Im

age P

rocess

ing

Syst

em

s (c

lasV

EM)

Mas

sim

ilia

no C

iam

mai

che

lla

Ec

ono

mia

dell’a

rte/

Eco

no

mic

s of

the A

rts

Pi

erl

uigi

sac

co

exam

es

for

the

1st

tri

mest

er

17.1

2.2

004

– 2

1.01

.200

5

2005 T

hird

degre

e s

ess

ion

2003

-4

02.0

2

Less

ons

for

the

2nd

tri

mest

er

24.0

1 – 0

1.04

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Lewis

bal

tz

co

n/w

ith

Ant

onello F

rongia

Labo

rato

rio d

i cin

em

a e

tele

vis

ione/Cin

em

a a

nd T

ele

vis

ion

Labo

rato

ry (

cla

sVEM)

Mas

sim

o M

agrì

co

n/w

ith

Tom

aso

Cari

bo

ni

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o/

Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry

hans

ulr

ich

obri

st

co

n/w

ith

Sandi Hilal

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Cesa

re P

ietro

iust

ico

n/w

ith

Re

ne G

abri

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

teatra

le/Stage D

esi

gn

Labo

rato

ry (

cla

sT)

Mar

ghe

rita

Palli

con/

wit

h Ba

rbar

a Delle

Vedove

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Lette

ratura

italia

na/

Italia

n Li

te

rature

Andre

a Cav

alle

tti

second

o a

nno/

second

year

Sto

ria c

ont

em

po

ranea/

Co

nte

mpo

rary

His

to

ry

ro

bert

o M

ancin

i

Muse

ogra

fia e

alle

stim

ent

o/

Muse

ogra

phy

and E

xhi

bit

ion

Desi

gn

Fran

k boehm

con/

wit

h M

addale

na S

cim

em

i

Sto

ria d

ella

sce

no

gra

fia/

His

to

ry

of

Stage D

esi

gn

gio

rgio

ric

che

lli

con/

wit

h Silv

ia C

attio

do

ro

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Lette

ratura

italia

na

co

nte

mpo

ranea/

Co

nte

mpo

rary

It

alia

n Li

te

rature

Dan

iele

Del giu

dic

econ/

wit

h Andre

a C

ava

lletti

Psi

co

logia

della

pe

rcezi

one/

Psy

cho

logy o

f Pe

rce

ptio

n em

anue

le A

rielli

Est

etic

a/Aest

hetic

s

gio

rgio

Agam

ben

con/

wit

h Andre

a C

ava

lletti

Se

mio

tic

a d

elle

art

i/Se

mio

tic

s of

the A

rts

Patri

zia

Mag

licon/

wit

h Alv

ise M

attozz

i

Sto

ria d

el co

stum

e/

His

to

ry o

f Co

stum

e

Vera

Mar

zot

con/

wit

h Cla

udia

Co

luss

i

exam

es

for

the

1st

tri

mest

er

17.1

2.2

004

– 2

1.01

.200

5

Less

ons

for

the

2nd

tri

mest

er

24.0

1 – 0

1.04

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry A

gui

do g

uidi

con/

wit

h Sabri

na R

agucci,

Ro

be

rto M

aggio

ri

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry B

Ar

min

Lin

ke

con/

wit

h Stefa

no G

razi

ani

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 2

La

wre

nce

Car

roll

con/

wit

h Marc

ela

Cern

adas

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

teatra

le/Stage D

esi

gn

Labo

rato

ry (

cla

sT)

gio

rgio

ric

che

lli

con/

wit

h Silv

ia C

attio

do

ro

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio d

i teatro

/

Theatre

Labo

rato

ry 2

ezio

Toff

olu

tti

con/

wit

h G

lori

a D

eandre

a,

Anna

mari

a C

attaneo

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 5

Maj

a baj

evi

c con/

wit

h M

art

a T

olo

melli

21.0

2

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

DAn

grAh

AM

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. A

ngela

Vettese

Te

rese

, aula

A

21.0

3

pro

iezi

one d

el fi

lm/fi

lm p

roje

ctio

n "L

es

Mys

tère

s du

Châ

teau

de D

é"

di/

by M

an

Ray a

/at V

illa

No

aille

s,

Hyè

res,

di/

by B

ob M

alle

t–Steve

ns

Ant

oni

o C

ost

a, Ro

be

rto M

asi

ero

, Cri

stin

a V

olp

i cla

VES

- T

ere

se, aula

A

1

2.0

4

Tend

enz

e d

ella

cre

ativ

ità

inte

rnaz

iona

le

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Der

riCK

De

KerC

KhoVe

01-06

.200

5c

a s

T i n g

cla

sAV, un

pro

getto d

i/a p

roje

ct b

y

M. Am

bro

žic, N. Cvijanovic

, A. Lo

ngo, L. M

aggio

, N. Radovic

, M

. Seib

ald

, V. Vo

lto

lina

, T.

Zako

po

ulo

sLi

gabue

08-1

4.04

MAP

Penin

gm

ost

ra c

olle

ttiv

a d

egli

stude

nti/

gro

up s

how

by t

he s

tude

nta c

ura

di Hans

Ulr

ich

Obri

st,

Mic

hele

Bru

nello, Sandi Hilal,

Ale

ssandro

Petti

cla

sAV –

pro

f. A

rmin

Lin

ke &

pro

f. H

ans

Ulr

ich

Obri

stG

alle

ria d

i Pi

azz

a S

an

Marc

o, BLM

gennAioJAnuAry

FebbrAioFebruAry

MArZoMArCh

APriLeAPriL

17.1

2Fe

sTA

Di n

ATAL

e/XM

As P

ArTy

Facolt

à di Desi

gn

e A

rti

pre

sent

azio

ne d

ei la

vori

degli

stud

ent

i dei la

bora

tori

delle

la

uree s

pecia

listic

he/Pr

ese

ntat

ion

of

the

work

s by s

tud

ent

s fr

om

the

gra

dua

te d

egre

e p

rogra

mme

labora

tory

fDA -

Tere

se

Lect

ures

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

0

6.12

Pi

erl

uigi Bass

o &

Rom

eo G

ala

ssi

(Uni

vers

ità d

i Pa

dova

) pre

sent

ano

/in

tro

duc

e: AA.V

V., se

mio

tic

he,

Riv

ista d

i se

mio

tic

a, 1, 2004;

“Lin

gua

e p

ens

iero

”, (

a c

ura d

i/edit

ed b

y)

Rom

eo G

ala

ssi &

Beat

rice

Mora

ndin

a, Ja

nus,

4, 2004

10.1

2L’

arte

della

commedia

conf

ere

nza d

i/le

ctur

e b

y

MAr

io M

oni

CeL

LiTe

rese

, aul

a A

17.1

2Fe

sta

di nat

ale/Xmas

Par

ty

Facolt

à d

i Desi

gn

e A

rti

Tere

se

DiCeMbreDeCeMber

Page 48: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

93

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

92

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

2005

Sto

ria d

ell’a

rchi

tettura

teatra

le/

His

to

ry o

f Theatre

Arc

hitecture

(c

lasT

) Mar

co D

e M

iche

lis

co

n/w

ith

Ori

etta L

anz

ari

ni

Meto

do

logia

della

cri

tic

a d

ello

spettaco

lo/M

etho

do

logy o

f Spectacle

Cri

tic

ism

(cla

sT)

Andre

a Po

rche

ddu

Stori

a della

mus

ica/

His

tory

of

Mus

ic

(cla

sT)

Mar

io M

ess

inis

Est

etic

a/Aest

hetic

s

gio

rgio

Agam

ben

Te

ori

e d

el co

lore

/Co

lour

Theo

ry

robert

o C

asat

i

So

cio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/So

cio

logy o

f Cult

ura

l and C

om

muni

catio

n Pro

cess

es

Car

lo g

rass

i

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

01.0

4 – 2

2.0

4

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2003

-4

20.0

4

Less

ons

for

the

3rd

tri

mest

er

26.0

4 – 0

8.07

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o

espo

stiv

o/Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry

Car

los

bas

uald

oco

n/w

ith

Ire

ne C

ald

ero

ni

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry (

cla

sVEM)

Mir

o Z

agno

li con/

wit

h Carm

ine M

auro

Dapri

le,

Alb

ert

o P

ari

se

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/V

isual

Art

s Labo

rato

ry

Mona

hat

oun

con/

wit

h M

oni

ca A

mo

r

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Jo

seph

Kosu

th

con/

wit

h Fi

ona

Big

gie

ro

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Lette

ratura

teatra

le italia

na/

Italia

n Theatri

cal Li

te

rature

(c

lasT

) Dan

iele

Del giu

dic

e

Ant

ropo

logia

cult

ura

le/Cult

ura

l Ant

hro

po

logy (

cla

sT)

Car

lo s

eve

ri

Sto

ria d

ell’a

rte c

ont

em

po

ranea/

His

to

ry o

f Co

nte

mpo

rary

Art

An

gela

Vettese

Sto

ria e

tecni

che d

ella

danz

a/Dance H

isto

ry a

nd T

echni

ques

(cla

sT)

sus

anne

Fra

nco

Sto

ria d

ella

foto

gra

fia/

His

to

ry o

f Photo

gra

phy

An

tone

llo F

rong

ia

Illum

inotecni

ca e

acust

ica/

Light

ing T

echni

ques

and A

co

ust

ics

(cla

sDIP)

Alb

ert

o P

asetti

Sto

ria d

el teatro

/His

to

ry o

f Theatre

musi

cale

(cla

sT)

Car

lo M

ajer

Psi

co

logia

della

pe

rcezi

one/

Psy

cho

logy o

f Pe

rce

ptio

n (c

lasV

EM)

giu

lia

Paro

vel

Sto

ria d

el dis

egno indust

riale

/His

to

ry o

f Indust

rial Desi

gn

(cla

sDIP)

Alb

ert

o b

assi

Sto

ria d

ella

gra

fica/

His

to

ry o

f G

raphi

c D

esi

gn

(cla

sVEM)

Fiore

lla

bul

egat

o

Applicazi

oni

di co

mpute

r gra

fica/

Co

mpute

r G

raphi

cs

Applicatio

ns

(c

lasV

EM)

Dav

ide r

iboli

Legis

lazi

one d

ei be

ni e

delle

attiv

ità c

ult

ura

li/Le

gis

latio

n o

n Cult

ura

l Ass

ets

and A

ctiv

itie

s Lu

cia

bar

sotti

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Filo

sofi

a e

teo

ria d

ei linguaggi/

Theo

ry a

nd P

hilo

sophy

of

Languages

Paolo

gar

bolino

Ele

me

nti di acust

ica e

illu

min

otecni

ca/

Light

ing

Techni

ques

and A

co

ust

ics

Cla

udio

Colo

retti

con/

wit

h Al

ess

andro

Bert

oni

,Fa

bio

Vig

naro

li

Sto

ria d

ell’a

rchi

tettura

/His

to

ry o

f Arc

hitecture

ro

bert

o M

asie

ro

con/

wit

h M

ichela

Maguo

lo

Tende

nze d

ell’a

rte c

ont

empora

nea/

Tre

nds

in C

ont

em

po

rary

Art

Ag

nes

Kohl

meye

r con/

wit

h M

ari

a V

itto

ria M

art

ini

Sto

ria d

ella

danz

a/Dance H

isto

ry

sus

anne

Fra

nco

Sto

ria d

ella

foto

gra

fia/

His

to

ry o

f Photo

gra

phy

Tiz

iana

sere

na

Stori

a del c

inema/

Hist

ory

of

Cin

ema

Antoni

o C

ost

a con/

wit

h M

ari

na P

ella

nda

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

01.0

4 – 2

2.0

4

Less

ons

for

the

3rd

tri

mest

er

26.0

4 – 0

8.07

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 1

A

Albert

o g

arut

ti

con/

wit

h Anna

So

ste

ro

Labo

rato

rio d

i art

e/V

isual Art

s Labo

rato

ry 1

B

st

efa

no A

rient

icon/

wit

h O

lga V

ano

ncin

i

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 3

Adri

an P

aci

con/

wit

h V

ivia

na M

ilan

Labo

rato

rio v

ideo/

Vid

eo L

abo

rato

ry

Mas

sim

o M

agrì

con/

wit

h Fe

de

rica D

e R

occo

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio fi

nale

teatro

/Theatre

Fin

al Labo

rato

ry

Luig

i Dal

l’Agl

io

con/

wit

h Silv

ia C

olla

zuo

l

Labo

rato

rio fi

nale

art

e/Fi

nal

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Fran

cesc

o b

ona

mi

con/

wit

h Sara

h Cosu

lich

Cann

aru

tto

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Sto

ria d

ell’a

rte m

ode

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

La

ura

Cort

i con/

wit

h M

ari

a L

uis

a C

anna

rsa

Psi

co

logia

pro

cess

i co

gni

tiv

i/Psy

cho

logy o

f Co

gni

tiv

e

Pro

cess

es

Vit

tori

o g

irotto

con/

wit

h G

iulia

Paro

vel

Filo

sofi

a d

elle

art

i/Phi

loso

phy

of

the A

rts

Cin

zia

big

liosi

Sto

ria d

el teatro

/His

to

ry o

f Theatre

rosa

ria

ruf

fini

14.0

4unbuiL

T ro

ADs:

A4 M

iLAn

o-Ven

eZiA

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

nel co

ntest

o d

i/in

the c

ont

ext

of

DO

MUS C

IRCULAR, Do

mus

eve

nt, Salo

ne d

el M

obile 2

005,

un

pro

getto d

i/a p

roje

ct b

y

Stefa

no B

oe

ri, a c

ura

di/

cura

ted

by A

ndre

a L

isso

ni, M

addale

na

Bre

gani

sezi

one A

4 a

cura

di/

cura

ted

by H

ans

Ulr

ich

Obri

st,

Mic

hele

Bru

nello, Sandi Hilal, S

tefa

no

Gra

ziani

, Ale

ssandro

Petti

ope

re d

i/w

ork

s by L

. M

aggio

, R. M

ain

ard

i, E. O

gliotti,

S. Scara

bello, P.

Co

sta, L. M

ose

r,

T. Iann

otta, M. Vanz

etto,

F. D

e P

ieri

, M. Li

osi

, E.

Cha

rans

, M. Za

nzotto, E.

Mart

ucci, P

. Rig

olo

, E.

Genn

a, V. Band

iera

mo

nte,

G. Mazz

ari

ol, S

. Za

ngra

ndo,

C. Masi

ero

, Sgri

nzatto,

C. Beo

rchi

a, M. Vic

ari

, V. G

ottard

i,

T. Z

ako

poulu

s, A

. De P

ieri

, C. Ye

n Yu

nco

n/w

ith

Gio

vanni Anc

esc

hi, El

isa

Lucia

Zane

tta, Giu

lio A

less

and

ri,

Elis

a Cattani

Stadio

di San

Sir

o, M

ilano

14.0

4Q

uAL

unQ

ue

CoMunQ

ue

WhA

TeVer

hoWeV

er

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

ope

re, pe

rfo

rmance, pro

getti

e n

ote d

i/w

ork

s, p

erf

orm

ances,

pro

jects

and n

otes

by

M. Am

bro

žic, A. Catald

o -

M. G

. Nuzz

i - P

. Pe

nnuti, R

. Cri

spin

o,

N. Cvijanovic

, S. D. Jó

hannsd

óttir

, G

. G

irard

ello, S. M

art

in, J.

Milia

ni,

C. M

asi

ero

Sgri

nzatto,

S. Za

ngra

ndo, M

. Po

iana

, L. Pesc

e,

G. Racco, F.

Ruff

ert

, L. Tu

rtas,

C. Ye

n Yu

n, M

. Za

nzotto

cla

sAV –

pro

f. C

esa

re P

ietro

iust

iPa

lazz

etto T

ito, BLM

14-2

1.04

The

CiTy

AnD i

Ts D

oubLe

/ L

A CiTTÀ

e i

L su

o D

oPP

io

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

a c

ura

di/

cura

ted b

y L

ew

is B

alt

z &

Ant

onello F

rongia

ope

re d

i/w

ork

s by F

. Arm

elli

n,

E. Bass

o, A. Calle

garo

, S. De

Vin

ce

ntis

, A. Fo

rlati, M

. G

udac,

A. Lo

ngo, M

. Pre

muda, N. Radovic

, I. Sass

i, T

. Susi

aho, M

. V

icari

cla

sAV –

pro

f. L

ew

is B

alt

zPa

lazz

etto T

ito, BLM

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Page 49: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

95

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

94

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

Li

ngua e

lette

ratura

ingle

se/

English

Language a

nd L

ite

rature

An

tho

ny M

aras

co

second

o a

nno/

second

year

So

cio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e c

om

uni

cativ

i/So

cio

logy o

f Cult

ura

l and

Co

mm

uni

catio

n Pro

cess

es

Car

lo g

rass

icon/

wit

h Fe

rdin

ando S

pin

a

Lette

ratura

art

istic

a/Art

istic

Lit

era

ture

Paolo

Fab

bri

con/

wit

h Tiz

iana

Mig

lio

re

Sto

ria d

ella

musi

ca/

His

to

ry o

f M

usi

c

ro

bert

o F

avar

o

con/

wit

h Stefa

no Z

anus

Fort

es

Inf

orm

atic

a/Co

mpute

r Scie

nce

Dav

ide r

ocche

sso

con/

wit

h Pi

etro

Po

lotti

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Ele

me

nti di Ant

ropo

logia

cult

ura

le/Cult

ura

l Ant

hro

po

logy

gia

com

o F

est

i

Sto

ria d

ell’a

rte c

ont

em

po

ranea/

His

to

ry o

f Co

nte

mpo

rary

Art

Ag

nes

Kohl

meye

r

Fondam

ent

i di eco

no

mia

della

pro

duzi

one a

rtis

tic

a/Basi

cs

of

the E

co

no

mic

s of

Art

istic

Pro

ductio

n Pi

erl

uigi

sac

co

con/

wit

h M

ari

anna

Mart

ino

ni

Lingua e

Lette

ratura

ingle

se/

English

Language a

nd L

ite

rature

Je

nnif

er

Knae

ble

con/

wit

h M

axin

e J

ones

10.

05

il lin

guag

gio d

ei nu

ovi

media

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

LeV M

AnoViC

h Te

rese

, aula

A

1

1.05

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Chr

isTi

ne

Fris

inghe

LLi

(cura

tri

ce

e d

irettri

ce d

ella

riv

ista/

cura

to

r and E

dit

or-

in-Chi

ef

of

“Cam

era

Aust

ria”)

18

.05

Mem

ori

a, o

blio,

déjà

-vu

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

reMo b

oDei

(Uni

ve

rsit

à d

i Pi

sa)

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. P

ao

lo G

arb

olino

Tere

se, aula

A

23.0

5

Tecni

ca

e s

cri

ttur

a: r

ifless

ioni

su

Prom

eteo,

uliss

e,

gilgam

esh

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by g

iuLi

o

gio

reLL

o (

Uni

ve

rsit

à d

i M

ilano)

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. P

ao

lo G

arb

olino

Tere

se, aula

A

30/3

1.05

co

nvegno/c

onf

ere

nce

MiC

heL

FouCAu

LT,

seM

ioTiC

o D

eL

Vis

ibiL

e Fo

ndazi

one Q

ue

rini

Stam

palia

, Te

rese

re

lazi

oni

/le

cture

s:

Dal

le im

mag

ini al

vis

ibile

: so

tto il

se

gno

di Fo

ucau

lt, Pa

olo

Fab

bri

(I

UAV

, Ve

nezi

a)

Fouc

ault

e la

mus

ica,

Arn

old

Dav

idso

n (U

nive

rsit

y o

f Chi

cago)

Rip

ens

are la

“cur

a”. Fo

ucau

lt e

la

visi

bili

dell’

altro

, Mar

io g

alzi

gna

(U

nive

rsit

à C

a’ Fo

scari

di Ve

nezi

a)

Dis

posi

tiv

i e v

isib

ilità:

una

ri

lett

ura

de I

l potere

psi

chi

atri

co,

sal

vatore

ing

lese

(psi

chi

atra

ed e

tno

psi

chi

atra

, Catanz

aro

);

gia

com

o F

est

i (I

ULM, M

ilano)

pro

iezi

one d

el fi

lm/fi

lm p

roje

ctio

n "M

oi, P

ierr

e R

iviè

re"

di/

by R

ené

Alli

o (

197

6)

Il fa

rsi e il

dis

fars

i della

ra

ppre

sent

azio

ne:

una

rile

ttur

a di

Las

Meni

nas

a par

tir

e d

all’a

nalis

i di

Fouc

ault

, Mar

io V

alent

i (U

nive

rsit

à

di Tr

iest

e)

Mic

hel Fo

ucau

lt. In

dic

azio

ni

ogg

ett

ive d

el vi

sibile

dal

la

dim

ens

ione

del so

gno

, Ti

zian

a Mig

liore

(IUAV

, Ve

nezi

a)

Imm

agin

i della

folli

a, F

ederi

ca

Man

zoli

(SISSA, Tr

iest

e)

Imm

agin

i “p

oso

logic

he”

per

la

medit

azio

ne c

rist

iana

com

e a

rte

del sé

: no

te s

em

iotic

he p

ens

ando

a Fo

ucau

lt, An

dre

a Cat

ellan

i (U

nive

rsit

à d

i Bo

logna

) Il vi

sibile

tra

pra

tic

he e

dis

posi

tiv

i,

Mar

co D

ebap

tis

tis

(Uni

ve

rsit

à d

i Bo

logna

) &

Alvi

se M

attozz

i (I

UAV

, Ve

nezi

a)

L’ar

te d

i m

ost

rare

, gio

vann

i An

cesc

hi (

IUAV

, Ve

nezi

a)

Archi

vist

a di…

cosa

? ip

otesi

sul

lo

stat

uto d

elle

im

mag

ini in

Fouc

ault

- e

le loro

im

plic

azio

ni s

em

io-

polit

iche

– a

par

tir

e d

alla

lett

ura

del su

o a

mic

o D

ele

uze, Fe

deri

co

Mont

anar

i (U

nive

rsit

à d

i Bo

logna

e

IULM, Fe

ltre

)

03.0

6

c a

s T

i n g

pre

sent

azi

one u

fficia

le

dell’a

rtis

ta v

incit

ore

/offi

cia

l pre

sent

atio

n of

the w

inni

ng

art

ist:

Ge

rard

o G

imo

na

cla

sAV -

un

pro

getto d

i/a p

roje

ct

by M

. Am

bro

žic, N. Cvijanovic

, A. Lo

ngo, L. M

aggio

, N. Radovic

, M

. Seib

ald

, V. Vo

lto

lina

, T.

Zako

po

ulo

s Pa

lazz

etto T

ito, BLM

07.0

6

beau

tif

ul s

tra

ngers

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

erZe

n sh

KoLo

LLi

& eD

i MuKA

o

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. A

dri

an

Paci

Ligabue, atelie

r 21/

22, 24

11/1

2.0

5LA

CiTÉ

rAD

ieuse

- p

rim

a tap

pa

di

cre

azio

nespettaco

lo c

onclu

sivo d

el

Labo

rato

rio d

anz

a e

arc

hitettura

dir

etto d

a/clo

sing s

pectacle

by t

he D

ance a

nd A

rchi

tecture

Labo

rato

ry D

irected b

y F

rédé

ric

Flam

and

part

ecip

ant

i al la

bo

rato

rio/

labo

rato

ry p

art

icip

ant

s: M

. Co

cco, S. G

ue

rini

, M

. Po

iana

, V.

Ric

ci, S

. Ro

cco,

F. S

pano c

on

Frédé

ric F

lam

and,

Do

min

ique P

err

ault

, Balle

t N

atio

nal

de M

ars

eille

(T.

Am

ani

eu, D. Baey,

D. Bo

utet, F.

Carr

é, M

. Cava

illé

, K. Chri

stl, Y

. Endo, B. He

rbe

rt,

L. Hun,

M. M

arc

o, M

. M

art

el,

M. M

iyaza

wa, V. Pa

ce, A. Ve

rgari

)IUAV

, Ve

nezi

a, fD

A;

Fondazi

one

Teatro

Due;

Balle

t N

atio

nal de

Mars

eille

Teatro

Due, Pa

rma

MAggioMAy

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

giugnoJune

2005

Page 50: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

97

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

96

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

2005

exam

es

for

the

3rd

tri

mest

er

08.0

7 – 2

9.07

Laur

ea

(i s

ess

ione

a.a

. 20

04-5)

20.0

7

Autum

n exam

sess

ion

05.0

9 – 2

3.09

Laur

ea

(ii

sess

ione

a.a

. 20

04-5)

14.0

9 – 0

5.10

Less

ons

for

the

1st

tri

mest

er

03.1

0 – 1

6.12

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i fo

ndam

ent

i del

teatro

/Labo

rato

ry B

asi

cs

of

Theatri

cal Pra

ctic

e A

Kari

na A

rutyu

nyan

con/

wit

h Ro

sari

a R

uffi

ni,

Barb

ara

Delle

Vedove

Labo

rato

rio d

i fo

ndam

ent

i del

teatro

/Labo

rato

ry B

asi

cs

of

Theatri

cal Pra

ctic

e B

Pa

ola

Dona

ti

con/

wit

h Elisa

betta G

ust

ini

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e e

mult

imedia

/M

ult

imedia

Co

mm

uni

catio

ns

and

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry A

Cam

illo

Tre

visa

n con/

wit

h M

ass

imilia

no C

iam

maic

hella

Labo

rato

rio d

i art

e e

mult

imedia

/M

ult

imedia

Co

mm

uni

catio

ns

and

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry B

Dav

ide r

iboli

con/

wit

h G

abri

ele

To

neguzz

i

08.0

6

pro

iezi

one d

el fi

lm/fi

lm p

roje

ctio

n An

toni

n Ar

tau

d

Int

erv

iene/w

ith

a s

peech

by C

ArLo

MonTA

nAr

o

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. D

ani

ele

Del G

iudic

e

Tere

se, aula

A

14.0

6

The

Cri

sis

of

socia

lly-en

gag

ed A

rt

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

CLA

ire

bish

oP

(Cura

tin

g

Co

nte

mpo

rary

Art

De

part

me

nt,

Royal Co

llege o

f Art

, Lo

ndo

n)

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

arl

os

Basu

ald

o

Tere

se, aula

G

20.0

6

André

Mal

raux

et l’a

rt

cont

em

pora

ine

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

regis

Deb

rAy

Te

rese

, aula

E

22.0

6

Photogra

phy

and

the

mus

eum

in

the

ag

e o

f the

experi

enc

e e

cono

my

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

FriT

s gie

rsTb

erg (

Nede

rlands

Foto

muse

um

, Rotte

rdam)

28.0

6

exhi

bit

, Cont

rol, C

lina

men

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Chr

is g

iLbe

rT

(Balt

imo

ra M

use

um

of

Art

)

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

arl

os

Basu

ald

o

Tere

se, aula

G

2

9.06

The

Tim

e o

f the

Pan

ora

ma

ViC

Tor

burg

in (

Go

ldsm

iths

Co

llege;

Uni

ve

rsit

y o

f Lo

ndo

n)

ex

ames

for

the

3rd

tri

mest

er

08.0

7 – 2

9.07

Firs

t d

egre

e s

ess

ion

2004

-5

20.0

7

Autum

n exam

sess

ion

05.0

9 – 2

3.09

second

degre

e s

ess

ion

2004

-5

12.1

0

Less

ons

for

the

1st

tri

mest

er

03.1

0 – 1

6.12

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/V

isual

Art

s Labo

rato

ry

rem

o s

alva

dori

co

n/w

ith

Stefa

no C

ole

tto

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o/

Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry

Corn

elia

Lauf

con/

wit

h Ale

ssandro

Be

rto

ncello,

Pao

lo D

usi

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Antoni

Mun

tad

as

con/

wit

h M

arc

o F

err

ari

s

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Sto

ria d

ell’innova

zio

ne s

cie

ntifi

ca

e t

ecno

logic

a/His

to

ry o

f Scie

ntifi

c a

nd T

echno

logic

al

Innova

tio

n (c

lasD

IP)

ra

imond

a ri

ccin

i

Tende

nze d

ell’a

rchi

tettura

co

nte

mpo

ranea/

Tre

nds

in

Co

nte

mpo

rary

Arc

hitecture

robert

o M

asie

ro

Sto

ria d

ell’a

rte m

ode

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

La

ura

Cort

i

02.0

6soMeT

hings

hAPP

en..

. soMeT

hing

hAPP

eneD

m

ost

ra c

olle

ttiv

a/gro

up s

how

cla

VES

– p

rof.

Law

rence C

arr

oll

Ca’ del Duca

LugLioJuLy

seTTeMbresePTeMber

oTTobreoCTober

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

05.0

7sT

Ai A

LL’e

rTA

mo

stra

co

lettiv

a/gro

up s

how

a c

ura

di/

cura

ted b

y A

dri

an

Paci

cla

VES

– p

rof.

Adri

an

Paci

Ligabue

10-2

4.07

m

ost

ra c

olle

ttiv

a/gro

up s

how

iL M

ALe.

esPe

rien

Ze D

i rAP

Pres

enTA

Zione

QuoTiD

iAn

Aa c

ura

di/

cura

ted b

y R

. De

Gala

sso, R. Fe

rrare

si, A. Fo

rnaglio,

I. Hilj

, M

. Pe

rosi

n, G

. Po

ggio

, S. Sart

ori

, A. Sto

ppa

ope

re d

i/w

ork

s by V

. Barc

aro

lo,

M. Bo

rdig

no

n, M

. Cam

para

, A. Cari

ni, V. Cass

ol, A

. Cavic

chi

oli,

A. Co

ntari

n, V

. Cozz

i, P

. Danese

, A. Di G

enna

ro, F.

Fra

ioli,

A. Fu

sello,

S. G

alli

ano, A. G

rana

iola

, A. Lait

a,

M. Lam

anna

, S. M

ozz

am

o, F.

Pace,

L. Pa

nte, M

. Pego

raro

, M

. Pi

ccin

, M

. Rie

llo, F.

Riz

zetto, C. Riz

zi, P.

Siv

elli

, E. Spe

randio

, A. Ta

die

llo,

G. Ta

glia

pie

tra

, F.

Tant

imo

naco, D.

Tonle

, E. Valo

ngo, A. Vanz

an,

S. Vatta

cla

VES

– p

rof.

Fra

ncesc

o B

ona

mi

Villa

Mani

n di Pa

ssari

ano, Co

dro

ipo,

Udin

e

Page 51: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

99

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

98

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

2005

03.1

0

reMo s

ALVAD

ori

pre

sent

azi

one d

ell’o

pe

ra/

intro

ductio

n to t

he w

ork

Te

rese

, aula

A

04.1

0

AnTo

ni M

unTA

DAs

pre

sent

azi

one d

ell’o

pe

ra/

intro

ductio

n to t

he w

ork

Te

rese

, aula

A

05.1

0

sem

inari

o d

i/se

min

ar

by

shA

Xin

Wei

(Cana

da R

ese

arc

h Cha

ir in

Media

Art

s, C

onco

rdia

Uni

ve

rsit

y, M

ont

real)

Tere

se, aula

E

07.1

0

rela

zione

tra

mus

ei e a

rtis

ti

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

MAr

iA V

iTTo

riA

MAr

Tini

o

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. A

nto

ni M

unt

adas

Ligabue, atelie

r 28

07.1

1

Dal

cin

em

atogra

fo a

l cin

em

ase

min

ari

o d

i/se

min

ar

by g

uy

FihM

Anco

ord

inano/c

oo

rdin

ated b

y

Ant

oni

o C

ost

a &

Carl

o G

rass

i o

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

arl

o G

rass

i Te

rese

, aula

B

17.1

1

Tran

smis

sion

2004

/200

5

wo

rksho

p a

cura

di/

cura

ted b

y

ProgeT

To Z

ero (+)

o

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Pala

zzetto T

ito, BLM

22.1

1La

vori

cont

em

pora

nei ne

llo s

paz

io

dell’a

ntic

o

MAu

riZi

o P

eLLe

gri

no

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. G

iulio A

less

andri

Tere

se, aula

E

Sto

ria d

el teatro

/His

to

ry o

f Theatre

(cla

sT)

Car

melo

Alb

ert

i

Dra

mm

aturg

ia/Dra

maturg

y (

cla

sT)

Luca

Font

ana

Muse

ogra

fia e

alle

stim

ent

o/

Muse

ogra

phy

and E

xhi

bit

ion

Desi

gn

giu

lio A

less

andri

Teo

ria e

sto

ria d

ella

sce

no

gra

fia/

Theo

ry a

nd H

isto

ry o

f Stage

Desi

gn

(cla

sT)

gio

rgio

ric

che

lli

Logic

a e

Filo

sofi

a d

ella

scie

nza/

Logic

and P

hilo

sophy

of

Scie

nce

(cla

sDIP)

Pao

lo g

arbolino

Psi

co

logia

dei pro

cess

i co

gni

tiv

i/Psy

cho

logy o

f Co

gni

tiv

e P

rocess

es

Vit

tori

o g

irotto

Teo

rie d

ella

cre

ativ

ità e

dell’innova

zio

ne/Theo

ry o

f Cre

ativ

ity

and

Inn

ova

tio

n (c

lasD

IP)

Paolo

Legre

nzi

Sto

ria d

elle

co

muni

cazi

oni

vis

ive/

His

to

ry o

f V

isual Co

mm

uni

catio

n (c

lasV

EM)

Tiz

iana

Mig

liore

Teo

ria d

ella

co

muni

cazi

one/

Co

mm

uni

catio

n Theo

ry (

cla

sVEM)

gio

vann

i An

cesc

hi

Sis

te

mi di ela

bo

razi

one

dell’im

magin

e/Im

age P

rocess

ing

Syst

em

s (c

lasV

EM)

Mas

sim

ilia

no C

iam

mai

che

lla

Eco

no

mia

dell’a

rte/

Eco

no

mic

s of

the A

rts

Pi

erl

uigi

sac

co

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio int

egra

to d

i re

gia

e s

ce

no

gra

fia/

Int

egra

ted

Labo

rato

ry o

f Dir

ectin

g a

nd S

et

Desi

gn

Luig

i Dal

l’Agl

io

con/

wit

h Silv

ia C

olla

zuo

l

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 4

Lo

renz

o r

om

ito

con/

wit

h M

ihalis

Kyri

azi

s,

Do

natello D

e M

attia

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Fondam

ent

i delle

pra

tic

he

art

istic

he/Basi

cs

of

Art

Pra

ctic

es

An

gela

Vettese

con/

wit

h Elia

na P

rinci

Fondam

ent

i della

pra

tic

a d

el

teatro

/Basi

cs

of

Theatri

cal

Pra

ctic

e

Luca

Font

ana

con/

wit

h M

eliss

a F

ranchi

Fondam

ent

i di Inf

orm

atic

a/Co

mpute

r Scie

nce

st

efa

no M

azza

nti

con/

wit

h G

iuse

ppe C

ost

a

Dir

itto d

elle

pra

tic

he a

rtis

tic

he/

Law

of

Art

Pra

ctic

es

Lu

cia

bar

sotti

con/

wit

h Ale

ssandra

Caso

tto

second

o a

nno/

second

year

Sto

ria d

ell’a

rte c

ont

em

po

ranea/

His

to

ry o

f Co

nte

mpo

rary

Art

Ag

nes

Kohl

meye

rcon/

wit

h Ire

ne C

ald

ero

ni

exam

es

for

the

1st

tri

mest

er

16.1

2.2

005 –

13.0

1.20

06

So

cio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/So

cio

logy o

f Cult

ura

l and C

om

muni

catio

n Pro

cess

es

Car

lo g

rass

i

Muse

ogra

fia e

alle

stim

ent

o/

Muse

ogra

phy

and E

xhi

bit

ion

Desi

gn

Fran

k boehm

con/

wit

h Ro

be

rto S

cars

ato

Sto

ria d

ella

sce

no

gra

fia/

His

to

ry

of

Stage D

esi

gn

gio

rgio

ric

che

lli

con/

wit

h Silv

ia C

attio

do

ro

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Lette

ratura

italia

na

co

nte

mpo

ranea/

Italia

n Co

nte

mpo

rary

Lit

era

ture

Dan

iele

Del giu

dic

e

con/

wit

h Enz

o R

am

mair

one

Psi

co

logia

della

pe

rcezi

one/

Psy

cho

logy o

f Pe

rce

ptio

n em

anue

le A

rielli

Lingua e

lette

ratura

ingle

se/

English

Language a

nd L

ite

rature

Je

nnif

er

Knae

ble

con/

wit

h Ve

roni

ca H

ark

ins

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2004

-5

07.1

2

exam

es

for

the

1st

tri

mest

er

16.1

2.2

005

– 1

3.01

.200

6

12.1

2i

fuochi

dello s

gua

rdo.

Mus

ei che

re

cla

man

o a

ttenz

ione

Angela

Vettese

pre

sent

a/pre

sent

s AC

hiLL

e boni

To o

LiVA

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. L

ore

nzo R

om

ito

Tere

se, aula

A

16.1

2Fe

sta

di nat

ale/

Xm

as P

arty

Fa

co

ltà d

i Desi

gn

e A

rti

Tere

se

noVeMbrenoVeMber

DiCeMbreDeCeMber

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

16.1

2Fe

sTA

Di n

ATAL

e/XM

As P

ArTy

Fa

co

ltà d

i Desi

gn

e A

rti

pre

sent

azi

one d

ei la

vo

ri

degli

stude

nti dei la

bo

rato

ri

delle

laure

e s

pecia

list

iche/

pre

sent

atio

n of

the w

ork

by

stude

nts

fro

m t

he g

raduate

degre

e p

rogra

mm

e labo

rato

ry

fDA -

Te

rese

16.1

2PA

PPAT

ACi

pre

sent

azi

one d

el pro

totip

o p

er

il m

ult

iplo

dell’o

pe

ra/pre

sent

atio

n of

the p

rototype f

or

the m

ult

iple

Pa

ppat

aci di/

by H

aim

Stein

bach

pro

getto a

cura

di/

pro

ject b

y

R. Bru

zzechess

e, L. Co

ssuta,

A. Calle

garo

, J.

Desi

rò, G

. di Ro

ma,

A. Fo

rlati, P

. M

ona

ste

rolo

, I. Nabre

sini

, L. Tu

rtas,

M. Za

nzotto

cla

sAV –

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

Page 52: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

101

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

100

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

2006

2006 T

hird

degre

e s

ess

iona

.a.

2004

-5

08.0

2

Less

ons

for

the

2nd

tri

mest

er

16.0

1 – 3

1.03

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Est

etic

a/Aest

hetic

s

gio

rgio

Agam

ben

con/

wit

h Em

anuele

Co

ccia

Sto

ria d

ella

cri

tic

a/His

to

ry o

f Cri

tic

ism

Cin

zia

big

liosi

Ele

me

nti di Ant

ropo

logia

cult

ura

le/Cult

ura

l Ant

hro

po

logy

gia

com

o F

est

i

Filo

sofi

a e

teo

ria d

ei linguaggi/

Theo

ry a

nd P

hilo

sophy

of

Languages

Paolo

gar

bolino

Letture

dell’o

pe

ra d

’art

e

co

nte

mpo

ranea/

Readin

gs

of

Co

nte

mpo

rary

Art

wo

rkFr

ancesc

a Cas

tellan

i

Ele

me

nti di acust

ica e

illu

min

otecni

ca/

Light

ing

Techni

ques

and A

co

ust

ics

Cla

udio

Colo

retti

con/

wit

h Ale

ssandro

Be

rto

ni,

Fabio

Vig

naro

li

Sto

ria d

ell’a

rchi

tettura

/His

to

ry o

f Arc

hitecture

ro

bert

o M

asie

ro

con/

wit

h M

ichela

Maguo

lo

Sto

ria d

ella

danz

a/Dance H

isto

ry

sus

anne

Fra

nco

Sto

ria d

ella

foto

gra

fia/

His

to

ry o

f Photo

gra

phy

An

tone

llo F

rong

ia

Sto

ria d

el cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a

Antoni

o C

ost

acon/

wit

h M

ari

na P

ella

nda

20.0

1nel m

useo d

i re

ims

readin

g d

i/by D

Anie

Le D

eL g

iuDi

Ce

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. F

rancesc

a C

ast

ella

niTe

rese

, aula

B

2

3.0

1Fi

gur

ativ

ità

e d

iagra

mm

iFe

de

rico D

al Bo (

Uni

ve

rsit

à d

i Bo

logna

), P

ao

lo F

abbri

& P

atri

zia

Magli

pre

sent

ano/in

tro

duce:

Giu

lio B

usi

, Q

abbal

ah v

isiv

a, T

ori

no:

Ein

audi, 2

005;

Franço

is J

ulli

en,

Le

figur

e d

ell’im

man

enz

a.

una

lettur

a fi

loso

fica

del “i

Chi

ng”,

Bari

-Ro

ma:

Late

rza, 2005

3

0.01

oggetti re

cal

cit

rant

i. P

er

evi

tar

e

che

il pens

iero

gir

i a

vuoto

Co

sim

o P

accio

lla (

Uni

ve

rsit

à d

i Le

cce),

Pao

lo F

abbri

& A

lvis

e

Mattozz

i pre

sent

ano/in

tro

duce:

Bru

no L

ato

ur,

il cul

to m

odern

o

dei fa

ttic

ci, R

om

a:

Melt

em

i, 2

005;

Isa

belle

Ste

nge

rs, Cosm

opolit

iche

, Ro

ma:

So

ssella

, 2005

0

6.02

nuo

vi m

edia

, lin

guag

gi e

sap

eri

Gio

vann

i Anc

esc

hi &

Tiz

iana

Mig

liore

pre

sent

ano

/in

tro

duce:

Tom

ás

Mald

ona

do, Mem

ori

a e

cono

scenz

a. s

ulle

sort

i del sa

pere

ne

lla p

rosp

ett

iva

dig

ital

e, Mila

no:

Felt

rine

lli, 20

05; Le

v Mano

vich,

il

lingu

aggi

o d

ei nu

ovi

media

, Mila

no: O

livare

s, 2

002

0

8.02

il c

orp

o e

il terr

itori

oco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

MAr

inA

bAL

Lo C

hArM

eT

2

0.02

om

aggi

o a

em

ilio

gar

roni

Ro

meo G

ala

ssi (U

nive

rsit

à

di Pa

dova

) &

Pietro

Mo

ntani

(U

nive

rsit

à d

i Ro

ma la S

apie

nza)

pre

sent

ano/in

tro

duce:

Em

ilio

G

arr

oni

, im

mag

ine,

ling

uaggi

o,

figur

a. o

sserv

azio

ni e

ipotesi

, Ro

ma-Bari

: Late

rza, 2005

2

0.02

L’evi

denz

a e la

mem

ori

aco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

WiL

LiAM

guer

rier

i

2

7.02

stori

a e n

arra

tiv

ità

Pie

rluig

i Bass

o p

rese

nta/

intro

duces:

Paul Ric

oeur,

La

mem

ori

a, la

stori

a, l’o

blio,

Milano:

Co

rtin

a, 2003

03.0

3in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

Dieg

o P

erro

ne

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. M

ari

o A

irò

Tere

se, aula

B

07.0

3in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

MAs

siMo b

ArTo

Lini

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. M

ari

o A

irò

Tere

se, aula

B

0

8.03

49

gra

di

co

nfere

nza

di/

lecture

by

MAr

Co Z

AnTA

09.0

3in

torn

o a

pro

-ie

zioni

inco

ntro

e v

isio

ne d

ei fi

lm/m

eetin

g

and fi

lm p

roje

ctio

n "L

’Ord

re"

(197

3),

"Po

ur M

ém

oir

e"

(197

9) &

"Die

u sa

it q

uoi"

(1992-

93)

di/

by

Jean-

Dani

el Po

llet

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. A

nto

nio C

ost

a

a c

ura

di/

cura

ted b

y F

ilip

po

Andre

atta &

Chi

ara

Vecchi

are

lli

Tere

se, aula

A

gennAio JAnuAry

FebbrAioFebruAry

MArZoMArCh

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2004

-5

25.0

1

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

16.0

1 – 3

1.03

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 1

A

Mar

io A

irò

con/

wit

h M

arc

ela

Ce

rnadas

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 1

B

stefa

no A

rient

icon/

wit

h O

lga V

ano

ncin

i

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 2

Al

bert

o g

arut

ti

con/

wit

h Anna

So

ste

ro

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

teatra

le/Stage D

esi

gn

Labo

rato

ry (

cla

sT)

gio

rgio

ric

che

lli

con/

wit

h Silv

ia C

attio

do

ro

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio d

i teatro

/Theatre

Labo

rato

ry 2

Klau

s o

berm

aier

con/

wit

h Barb

ara

Delle

Vedove

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 5

re

ne g

abri

con/

wit

h Ana

Mari

a B

resc

iani

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/V

isual

Art

s Labo

rato

ry

Jorg

e o

rta

co

n/w

ith

Marc

o B

ara

valle

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/V

isual

Art

s Labo

rato

ry

Lewis

bal

tz

con/

wit

h Ant

onello F

rongia

Labo

rato

rio d

i cin

em

a e

tele

vis

ione/Cin

em

a a

nd T

ele

vis

ion

Labo

rato

ry (

cla

sVEM)

Mas

sim

o M

agrì

con/

wit

h To

maso

Cari

bo

ni

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

teatra

le/Stage D

esi

gn

Labo

rato

ry (

cla

sT)

Mar

ghe

rita

Palli

con/

wit

h Barb

ara

Delle

Vedove

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ryCesa

re P

ietro

iust

icon/

wit

h Sara

h Carr

ingto

n

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Lette

ratura

italia

na/

Italia

n Li

te

rature

Andre

a Cav

alle

tti

Se

min

ari

o d

i Sto

ria d

ell’a

rte

mo

de

rna/

Se

min

ar

on

the H

isto

ry

of

Mo

de

rn A

rt

giu

lio A

less

andri

Sto

ria d

elle

art

i applicate/

His

to

ry o

f the A

pplied A

rts

Fr

ancesc

o A

mend

ola

gine

Sto

ria e

tecni

che d

ella

danz

a/Dance H

isto

ry a

nd T

echni

ques

(cla

sT)

sus

anne

Fra

nco

Illum

inotecni

ca/

Light

ing D

esi

gn

(cla

sDIP)

Alb

ert

o P

asetti

Se

mio

tic

a d

elle

art

i/Se

mio

tic

s of

the A

rts

Paolo

Fab

bri

Page 53: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

103

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

102

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

2006

Teo

rie d

el co

lore

/Co

lour

Theo

ry

robert

o C

asat

i

Psi

co

logia

della

pe

rcezi

one/

Psy

cho

logy o

f Pe

rce

ptio

n (c

lasV

EM)

giu

lia

Paro

vel

So

cio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/So

cio

logy o

f Cult

ura

l and C

om

muni

catio

n Pro

cess

es

Car

lo g

rass

i

Est

etic

a/Aest

hetic

s

Fran

co r

ella

Applicazi

oni

di co

mpute

r gra

fica/

Co

mpute

r G

raphi

cs

Applicatio

ns

(cla

sVEM)

Dav

ide r

iboli

Filo

sofi

a t

eo

retic

a/Theo

retic

al Phi

loso

phy

gio

rgio

Agam

ben

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

31.0

3 – 2

1.04

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2004

-5

19.0

4

Less

ons

for

the

3rd

tri

mest

er

27.0

4 – 0

7.07

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/V

isual

Art

s Labo

rato

ry

May

a baj

evi

c co

n/w

ith

Mart

a T

olo

melli

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o

Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry

Car

los

bas

uald

ocon/

wit

h Ire

ne C

ald

ero

ni

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

e c

ost

um

e/Stage D

esi

gn

and

Do

stum

ing L

abo

rato

ry (

cla

sT)

ez

io T

off

olu

tti

con/

wit

h G

lori

a D

eandre

a

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

31.0

3 – 2

1.04

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2004

-5

26.0

4

Less

ons

for

the

3rd

tri

mest

er

27.0

4 – 0

7.07

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry A

gui

do g

uidi

con/

wit

h Andre

a P

ert

old

eo

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry B

Ar

min

Lin

kecon/

wit

h Stefa

no G

razi

ani

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 3

Ad

rian

Pac

i con/

wit

h V

ivia

na M

ilan

Labo

rato

rio v

ideo/

Vid

eo L

abo

rato

ry

Mas

sim

o M

agrì

con/

wit

h Fe

de

rica D

e R

occo

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio fi

nale

teatro

/Theatre

Fin

al Labo

rato

ry

Tim

star

kcon/

wit

h Stefa

nia C

atin

ella

Labo

rato

rio fi

nale

art

e/

Fina

l V

isual Art

s Labo

rato

ry

nic

ola

s bour

riau

d

con/

wit

h M

arc

o B

ara

valle

, Pa

ola

Nic

olin

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Psi

co

logia

dei pro

cess

i co

gni

tiv

i/Psy

cho

logy o

f Co

gni

tiv

e

Pro

cess

es

Vit

tori

o gir

otto

con/

wit

h Dani

ela

Bre

ssane

lli

Filo

sofi

a d

elle

art

i/Phi

loso

phy

of

the A

rts

Fr

anco r

ella

con/

wit

h Susa

nna

Mati

Sto

ria d

ell’a

rte m

ode

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

La

ura

Cort

i con/

wit

h M

ari

a L

uis

a C

anna

rsa

Sto

ria d

el teatro

/His

to

ry o

f Theatre

ro

sari

a ruf

fini

second

o a

nno/

second

year

Sto

ria c

ont

em

po

ranea/

Co

nte

mpo

rary

His

to

ry

ro

bert

o M

ancin

i

1

5.03

Civ

il o

pera

tio

nsco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

WAL

Ter

nieD

erMAy

r

29.0

3im

mers

ive e

nvir

onm

ent

s co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by K

LAus

obe

rMAi

er &

Chr

isTo

Pher

Lin

Diger

Tere

se, aula

B

26.0

4I d

oce

nti dei la

bo

rato

ri d

el

te

rzo p

eri

odo d

idattic

o c

lasA

V,

co

rso d

i la

ure

a in

Pro

gettazi

one

e P

roduzi

one d

elle

Art

i V

isiv

e,

pre

sent

era

nno a

tutti gli

stude

nti il

loro

lavo

ro, nel co

rso

di tre

co

nfe

renz

e c

onse

cutiv

e/

The t

eache

rs a

t t

he labo

rato

ries

of

the t

hird

cla

sAV t

eachi

ng

sess

ion,

degre

e c

ours

e in

Desi

gn

and P

roductio

n of

the V

isual

Art

s, w

ill pre

sent

their

wo

rks

to a

ll st

ude

nts

duri

ng t

hre

e

co

nse

cutiv

e c

onf

ere

nces:

Carl

os

Basu

ald

o, M

aya B

aje

vic

, Jo

seph

Kosu

th

Ligabue, atelie

r 9

22.0

3-01

.04

CiTy

oF

WAL

Ls,

CiTy

oF

PeoPL

em

ost

ra c

olle

ttiv

a/gro

up s

how

a c

ura

di/

cura

ted b

y L

ew

is B

alt

z &

Mari

ella

Po

licla

sAV –

pro

f. L

ew

is B

alt

z;

Calif

orn

ia C

olle

ge o

f Art

s, O

akl

and

Pala

zzetto T

ito, BLM

APriLeAPriL

MAggioMAy

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Jo

seph

Kosu

th

con/

wit

h Fi

ona

Big

gie

ro

Labo

rato

rio d

i co

muni

cazi

one

vis

uale

e c

inetic

a/V

isual

and K

inetic

Co

mm

uni

catio

ns

Labo

rato

ry (

cla

sVEM)

Andy

gillian

con/

wit

h O

rio

l Fe

rre

r M

esà

Labo

rato

rio d

i co

muni

cazi

one

vis

uale

e c

inetic

a/V

isual

and K

inetic

Co

mm

uni

catio

ns

Labo

rato

ry (

cla

sVEM)

Cam

ero

n Cra

mpton

sm

ith

con/

wit

h V

inay V

enka

tra

man,

David

A. M

elli

s

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Lette

ratura

teatra

le italia

na/

Italia

n Theatri

cal Li

te

rature

(c

lasT

) Dan

iele

Del giu

dic

e

Ant

ropo

logia

cult

ura

le/

Cult

ura

l Ant

hro

po

logy (

cla

sT)

Car

lo s

eve

ri

Sto

ria d

ell’a

rchi

tettura

teatra

le/

His

to

ry o

f Theatre

Arc

hitecture

(c

lasT

) Mar

co D

e M

iche

lis

Sto

ria d

ell’a

rte c

ont

em

po

ranea/

His

to

ry o

f Co

nte

mpo

rary

Art

Fr

ancesc

a Cas

tellan

i

Sto

ria d

ella

foto

gra

fia/

His

to

ry o

f Photo

gra

phy

An

tone

llo F

rong

ia

Sto

ria d

el cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a (

cla

sT)

Antoni

o C

ost

a con/

wit

h Ire

ne B

igna

rdi

Sto

ria d

ella

gra

fica/

His

to

ry o

f G

raphi

c D

esi

gn

(cla

sVEM)

Car

lo V

inti

Cri

tic

a e

sto

ria d

el desi

gn/

Desi

gn

His

to

ry a

nd C

ritic

ism

(c

lasD

IP)

Alb

ert

o b

assi

03.0

5un

reso

cont

oco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Guid

o G

uid

i

0

3.05

docum

ent

Art

pro

iezi

one d

el fi

lm/fi

lm p

roje

ctio

n "V

ene

zia

tra

Ori

ent

e e

Occid

ent

e"

di/

by N

elo

Ris

i (1

975)

pre

sent

azi

one

di/

pre

sent

atio

n by

Andre

a C

ava

lletti (c

ura

to

re d

i/edit

or

of

Se

rgio

Bettin

i, V

ene

zia

nasc

ita

di un

a cit

tà,

Vic

enz

a:

Ne

ri

Pozz

a, 2006)

inte

rvie

ne/w

ith

a s

peech

by

Leo

nard

o C

iacci

0

8.05

ripens

are l’a

ntro

polo

gia

Phi

lippe D

esc

ola

(Co

llège d

e

France, Pa

ris)

, Carl

o S

eve

ri

(IUAV

, EHES

S)

& G

iaco

mo F

est

i pre

sent

ano/in

tro

duce:

Phi

lippe

Desc

ola

, Pa

r-delà

nat

ure e

t

cul

tur

e, Pa

ris:

Galli

mard

, 2005

1

0.05

docum

ent

Art

il d

ocum

ent

ario

a b

ase d

’arc

hivi

opro

iezi

one d

el fi

lm/fi

lm p

roje

ctio

n "A

ppun

ti ro

man

i" d

i/by

Marc

o B

ert

ozz

i (2

004)

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

Marc

o

Be

rtozz

i (U

nive

rsit

à d

i M

ace

rata)

&

Gio

rgio

Co

nti (U

nive

rsit

à C

a’

Fosc

ari

, Ve

nezi

a)

10.0

5cic

lo d

i in

co

ntri

co

n i pro

tago

nist

i della

mo

da/

cycle

of

meetin

gs

wit

h fa

shi

on’

s pro

tago

nist

sil

corp

o s

ul v

est

ito.

1996

/200

6AL

berT

inA

MAr

ZoTTo

inco

ntra

/m

eets

AnTo

nio M

ArrAs

intro

duco

no/in

tro

duced b

y M

ari

a

Luis

a F

risa

& A

ngela

Vettese

cla

DEM &

cla

sAV in

co

llabo

razi

one

co

n/in

co

llabo

ratio

n w

ith

Cam

era

di Co

mm

erc

io d

i Tr

evis

o,

Fondazi

one P

itti Dis

cove

ry,

Mars

ilio

Edit

ori

Tere

se, aula

A

Page 54: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

105

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

104

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

Se

mio

tic

a d

elle

art

i/Se

mio

tic

s of

the A

rts

Patri

zia

Mag

licon/

wit

h Alv

ise M

attozz

i

Sto

ria d

ella

musi

ca/

His

to

ry o

f M

usi

c

ro

bert

o F

avar

o

con/

wit

h Stefa

no Z

anus

Fort

es

Inf

orm

atic

a/Co

mpute

r Scie

nce

Dav

ide r

ocche

sso

con/

wit

h Pi

etro

Po

lotti

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Lette

ratura

art

istic

a/Art

istic

Lit

era

ture

Paolo

Fab

bri

con/

wit

h Tiz

iana

Mig

lio

re

Tende

nze d

ell’a

rte

co

nte

mpo

ranea/

Tre

nds

in

Co

nte

mpo

rary

Art

Agne

s Ko

hlm

eye

co

n/w

ith

Ire

ne C

ald

ero

ni

Fondam

ent

i di eco

no

mia

della

pro

duzi

one a

rtis

tic

a/Basi

cs

of

the E

co

no

mic

s of

Art

istic

Pro

ductio

n gui

do F

eri

lli

1

7.05

docum

ent

Art -

Come

si r

eal

izza

un

docum

ent

ario

d’a

rte

pro

iezi

one d

ei vid

eo d

i/pro

jectio

n of

vid

eo

s by K

atia

Be

rnard

i su

/abo

ut A

fro, Schi

fano, Rotella

, M

elo

tti -

incont

ro c

on/

meetin

g wit

h KA

TiA

bern

ArDi

& r

uDy

ConC

er

17.0

5L’

anim

a della

tecni

ca

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

eDoAr

Do b

onCin

eLLi

co

ord

inam

ent

o d

i/co

ord

inated b

y

Sim

ona

Mo

rini

& R

aim

onda R

iccin

io

rgani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. G

iulio G

iore

llo

Tere

se, aula

B

18.0

5pro

iezi

one d

el do

cum

ent

ari

o/

pro

jectio

n of

the d

ocum

ent

ary

"Tori

no d

oman

i 20

06"

co

n/w

ith

Mass

imo M

agrì

, To

maso

Cari

bo

nio

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. A

nto

nio C

ost

aTe

rese

, aula

E

2

3.05

sem

iotic

a fi

lmic

a: s

tra

tegi

e

d’a

nalisi

Rugge

ro E

uge

ni (

Uni

ve

rsit

à

Catto

lica d

i M

ilano),

Ant

oni

o C

ost

a

& Pi

erl

uig

i Bass

o p

rese

ntano/

intro

duce:

Gia

nfra

nco M

arr

one,

La C

ura

Ludovi

co, To

rino:

Ein

audi,

2005;

Ant

oni

o C

ost

a, M

arc

o

Bello

cchi

o, i

pug

ni in

tas

ca,

To

rino:

Lindau, 2005;

AA.V

V., L

a post

anal

isi,

Tori

no:

Kapla

n, 2

005

2

4.05

docum

ent

Art

il f

oun

d f

ootag

e e

la

forz

a delle

imm

agin

i pro

iezi

one d

ei fi

lm/fi

lm p

roje

ctio

ns

di/

by Y

erv

ant

Gia

niki

an

& Angela

Ric

ci Lu

cchi

"Dal

Polo

all’

Equa

tore

" (1

987

) &

"Oh

Uom

o"

(2004)

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

yerV

AnT

giA

niKi

An &

AngeL

A ri

CCi

LuCChi

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

24.0

5

Frederi

ck

Kiesl

er.

non

vi a

nnoie

rete f

ra q

uest

e m

ura

inte

rve

ngo

no/w

ith

a s

peech

by

Vale

ntin

a S

onz

ogni

, M

arc

o D

e

Mic

helis,

Carl

os

Basu

ald

oco

ord

ina/

mo

de

rated b

y

Giu

lio A

less

andri

Tere

se, aula

B

24.0

5un

tra

gitto c

on

gio

rgio

Fal

co

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. G

uid

o G

uid

i

3

0.05

Le p

assi

oni

del corp

o:

sem

antic

a e

som

atic

aIsa

bella

Pezz

ini (U

nive

rsit

à d

i Ro

ma la S

apie

nza)

& P

ao

lo F

abbri

pre

sent

ano/in

tro

duce:

AA.V

V.,

il d

iscors

o d

ella

salu

te.

Vers

o u

na

socio

sem

iotic

a m

edic

a, a

cura

di/

edit

ed b

y G

ianf

ranco M

arr

one,

Ro

ma:

Melt

em

i, 2

005;

David

Le

Bre

to

n, L

a pelle e

la

tra

ccia

. Le

fe

rite d

el sé

, Ro

ma:

Melt

em

i, 2

005;

Mart

ha C

. Nuss

baum

, nas

cond

ere

l’um

anit

à, R

om

a:

Caro

cci, 2

005

3

1.05

docum

ent

Art

pro

iezi

one d

el fi

lm/fi

lm p

roje

ctio

n di/

by M

arc

o R

oss

itti "U

n cap

riccio

dolc

em

ent

e r

obus

to. Real

ism

o e

m

anie

rism

o n

ell’

univ

ers

o fi

gur

ativ

o"

di Pi

er

Pao

lo P

aso

lini

(1995)

test

o e

co

nsu

lenz

a/text a

nd

co

nsu

ltin

g d

i/by A

nto

nio C

ost

apart

ecip

ano/w

ith

a s

peech

by

Marc

o R

oss

itti (U

nive

rsit

à d

i Udin

e)

& Ant

oni

o C

ost

a

3

1.05

docum

ent

Art

Com

e s

i docum

ent

a un

eve

nto

teat

rale

pro

iezi

one d

el vid

eo/pro

jectio

n of

vid

eo

s "’

mPa

lerm

u" d

i/by E

mm

a

Dant

e (

2005),

rip

rese

vid

eo a

cura

di/

sho

ot c

ura

ted b

y M

arc

o

Ro

ssit

ti

inte

rve

ngo

no/w

ith

a s

peech

by M

arc

o R

oss

itti &

Andre

a

Po

rcheddu

2006

Legis

lazi

one d

ei be

ni e

delle

attiv

ità c

ult

ura

li/Le

gis

latio

n o

n Cult

ura

l Ass

ets

and A

ctiv

itie

s Lu

cia

bar

sotti

Lingua e

Lette

ratura

ingle

se/

English

Language a

nd L

ite

rature

An

tho

ny M

aras

co

Page 55: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

107

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

106

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

31.0

5in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

ViT

ALiA

no T

reVis

Ano

rgani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. G

uid

o G

uid

iTe

rese

, aula

A

0

6.06

semio

tic

a degl

i ogg

ett

i e d

el desi

gnM

edard

o C

hiappo

ni, Pa

tri

zia

Magli

& Fa

bri

zio G

ai pre

sent

ano/

intro

duce:

Re

nato D

e F

usc

o, una

se

mio

tic

a per

il desi

gn,

Milano:

Franco A

ngeli,

2005;

Pasq

uale

G

aglia

rdi, “

explo

ring

the

Aest

hetic

sid

e o

f o

rgan

izat

iona

l Li

fe”

in

Stew

art

Cle

gg e

t a

lii, Handbo

ok

of

Org

ani

zatio

n Studie

s, C

A, Lo

ndo

n:

Sage P

ublicatio

ns,

2006;

Jean-

Mari

e F

loch,

bri

cola

ge.

Lettere

ai

sem

iolo

gi d

ella

terr

a fe

rma,

a c

ura

di/

edit

ed b

y M

ari

a L

aura

Agnello

& G

ianf

ranco M

arr

one, Ro

ma:

Melt

em

i, 2

006;

AA.V

V., i

l se

nso

degl

i oggetti tecni

ci, a

cura

di/

edit

ed b

y A

lvis

e M

attozz

i, R

om

a:

Melt

em

i, 2

006

1

3.06

Vis

ibilit

à dell’o

mbra

Ro

be

rto C

asa

ti &

Ant

oni

o C

ost

a

pre

sent

ano:

Max M

ilne

r,

L’env

ers

du

visi

ble. es

sai s

ur l’

ombre

, Pa

ris:

Seuil,

2005

20.0

6

Protom

em

bra

naco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

MAr

CeL

•Lí

AnTú

neZ

roCA

cla

VES

; Dip

art

ime

nto d

elle

art

i e d

el dis

egno indust

riale

; Dotto

rato d

i eccelle

nza in

sto

ria

dell’a

rchi

tettura

e d

ella

cit

tà,

scie

nze d

elle

art

i e d

el re

stauro

Tere

se, aula

A

2

0.06

sem

iotic

a della

moda:

i r

isul

tat

i della

ricerc

aa c

ura

di/

cura

ted b

y P

ao

lo F

abbri

, Pi

erl

uig

i Bass

o &

Tiz

iana

Mig

lio

re

giugnoJune

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

2

1.06

docum

ent

Art

pro

iezi

one d

el fi

lm/fi

lm p

roje

ctio

n do

cum

ent

ari

o s

u art

e e

cele

bra

zio

ni d

ella

tri

Warl

i in

M

aha

stra

, India

/do

cum

ent

ary

film

o

n art

and t

he c

ele

bra

tio

ns

of

the W

arl

i tri

be in

Maha

stra

, India

, "S

un a

nd M

oon

and t

he g

od o

f ra

in"

(2004)

di/

by A

nnA

eLis

AbeT

TA

PiTs

Che

iDer

; a s

eguir

e l’inco

ntro

co

n l’a

utri

ce/fo

llow

ed b

y a

m

eetin

g w

ith

the a

utho

r

2

7.06

Filo

sofi

a e r

etori

ca

delle im

mag

ini

Franco R

ella

& P

atri

zia M

agli

pre

sent

ano/in

tro

duce:

Franco

Rella

, Pe

nsar

e p

er

figur

e, Bo

logna

: Pe

ndra

go

n, 1

999;

gro

upe μ

. Tr

attat

o d

el se

gno

vi

sivo

. Pe

r un

a re

tori

ca

dell’im

mag

ine, a c

ura

di/

edit

ed b

y

Tiz

iana

Mig

lio

re, Rom

a: Melt

em

i, 20

06

2

8.06

docum

ent

Art

pro

iezi

one d

el do

cum

ent

ari

o d

i/pro

jectio

n of

a d

ocum

ent

ary

by

Gio

rgio

Co

nti "L

a tra

nsum

anza

. Una

civ

iltà

in e

stin

zione

o in

tra

nsiz

ione

?", 2005

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

gio

rgio

ConTi

Tere

se, aula

G

28.0

6in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

ghA

ZeL

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. M

aja

Baje

vic

Tere

se, aula

A

0

3.07

La r

icerc

a in

sem

iotic

a: m

odelli e

risu

ltat

i. C

onc

lusi

oni

delle L

ettur

e

sem

iotic

he 2

006

a c

ura

di/

cura

ted b

y P

ao

lo F

abbri

, co

n la

part

ecip

azi

one/w

ith

the

part

ecip

atio

n of

L.I

.S.A

.V.

Pala

zzo Z

orz

i, s

ede d

ell’U

NES

CO,

Ve

nezi

a

2006

LugLioJuLy

Page 56: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

109

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

108

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

18.1

0The

Mono

gra

ph

and i

ts

Proje

ct

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

gAb

rieL

e guer

Cio

o

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

arl

os

Basu

ald

oTe

rese

, aula

A

24.1

0Po

etic

s an

d L

angua

ges

of

Art

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

beneD

iKT

LeDeb

ur

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

27.1

0

Le C

rim

pco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Vin

Cen

T FL

oDer

era s

eguir

e la t

avo

la r

oto

nda/

follo

wed b

y t

he r

oundtable

dis

cuss

ion

utiliz

zi inn

ova

tiv

i di

car

ta

e c

artone

ric

icla

ti:

ris

ultat

i e p

rosp

ettiv

ein

te

rve

ngo

no/w

ith

a s

peech

by

Mar

co D

e M

iche

lis,

Car

lo

Mont

albetti &

giu

seppe L

ong

hico

nduce la t

avo

la r

oto

nda/

mo

de

rates

the r

oundtable

dis

cuss

ion

Medard

o C

hiappo

nifD

A, Dip

art

ime

nto d

i art

i e d

isegno

indust

riale

; Co

mie

co –

Co

nso

rzio

Nazi

ona

le R

ecupe

ro e

Ric

iclo

degli

Im

balla

ggi a b

ase

Cellulo

sica

Tere

se, aula

Secchi

exam

es

for

the

3rd

tri

mest

er

07.0

7 – 2

8.07

Firs

t d

egre

e s

ess

ion

2005

-6

12.0

7

Autum

n exam

sess

ion

04.0

9 – 2

2.0

9

exam

es

for

the

3rd

tri

mest

er

07.0

7 – 2

8.07

Firs

t d

egre

e s

ess

ion

2005

-6

13.0

9

Autum

n exam

sess

ion

04.0

9 – 2

2.0

9

07.0

7-27

.08

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

Th

e Pr

iVAT

e ey

e: A

Pro

Logue

a c

ura

di/

cura

ted b

y

Nic

ola

s Bo

urr

iaud

ass

iste

nti cura

to

ri/c

ura

to

r ass

istant

s B. Anelli

, C. Bro

nzin

i,

V. Lu

cio

, A. M

azz

oli,

C. Vecchi

are

llio

pe

re d

i/w

ork

s by:

G. Am

bro

sini

, T.

Bandin

i, C

. Battis

to

n,

P. B

iso

gna

no, E. Bozz

oni

, C. Caru

gati &

S. G

iova

nazz

i,

L. Cast

ella

ni, R. De P

ol, E

. Fe

rrari

, A. Fi

lippi, A

. G

alia

zzo, E. M

ane

nte,

M. Riv

etti, M

. Sig

no

ri, D. To

nus,

S. To

so, V. Tr

evis

iol

cla

VES

– p

rof.

Nic

ola

s Bo

urr

iaud

Mo

de

rna G

ale

rija

, Lj

ubljana

AgosToAugusT

seTTeMbresePTeMber

03.1

0To

Morr

oW n

oW:

ion A

LLA

sogLi

A DeL

CorT

oPro

iezi

one d

ei co

rto

metra

ggi/

sho

rt fi

lm s

cre

eni

ng "

Nas

hmir

i sa

in

do y

o"

& "B

lack

Weddin

g"

di/

by N

ine

Budde;

"The

stam

p c

olle

ctor"

di/

by

D. M

art

i; "

50 d

ecis

ions

" di/

by

V. Ro

msi

; "R

ela

tio

nshi

ps"

di/

by

J. K

oiv

um

aki

; "A

ll the

kin

gs

hors

es"

, "H

istory

’s",

"An

gel"

di/

by T

S B

eall;

"H

ow

we li

ve"

di/

by N

. Ja

ntsc

; "B

luesc

ape"

di/

by M

. &

A. Ebe

rt;

"Bur

st O

ut"

di/

by M

. Ro

dri

guez

a c

ura

di/

cura

ted b

y

Chi

ara

Vecchi

are

lliIUAV

, Ve

nezi

a, fD

A;

ION;

M+Bst

udio

Pa

lazz

etto T

ito, BLM

06-1

0.10

inst

alla

zio

ne/in

stalla

tio

nLi

nKi

ng L

inKe

ne

l co

ntest

o d

ella

most

ra

inTe

nsi

Ve

sCie

nCe

& pane

l dis

cuss

ion

The

pho

togra

phi

c e

ye a

nd t

he

sele

ctio

n of

pic

tur

es

modera

to d

a/m

odera

ted b

y

Cir

o C

attut

o (

Uni

vers

ità

La

Sapie

nza

di Ro

ma)

co

n/w

ith

Arm

in L

inke

, Mela

nie

Aurn

ham

mer,

Mic

hele

Bru

nello

, Pe

ter

Hana

ppe e

student

i/and

st

udent

s fr

om t

he I

UAV

cla

sAV -

pro

f. A

rmin

Lin

keLa

Mais

on

Rouge, Pa

ris

07-2

2.1

0un r

esoConTo

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

a c

ura

di/

cura

ted b

y G

uid

o G

uid

i,

Andre

a P

ert

old

eo, Fe

de

rico C

ovre

, Lu

isa S

iotto

cla

VES

– p

rof.

Guid

o G

uid

iSpazi

o A

nto

nino P

ara

ggi, T

revis

o

27.1

0Le

Cri

MP

- V

incent

Flo

dere

r a

Vene

zia

Tere

se, aula

Secchi

second

degre

e s

ess

ion

2005

-6

11.1

0

Less

ons

for

the

1st

tri

mest

er

02.1

0 – 1

5.12

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/V

isual

Art

s Labo

rato

ry

rem

o s

alva

dori

con/

wit

h Stefa

no C

ole

tto

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o

espo

sitiv

o/Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry

Corn

elia

Lauf

con/

wit

h Ale

ssandro

Be

rto

ncello,

Pao

lo D

usi

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Tani

a bru

gue

racon/

wit

h G

ast

on

Ram

irez

Felt

rin

Labo

rato

rio d

i co

muni

cazi

one

vis

uale

e c

inetic

a/V

isual

and K

inetic

Co

mm

uni

catio

ns

Labo

rato

ry (

cla

sVEM)

Philip

Tab

or

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Sto

ria d

ell’innova

zio

ne s

cie

ntifi

ca

e t

ecno

logic

a/His

to

ry o

f Scie

ntifi

c a

nd T

echno

logic

al

Innova

tio

n (c

lasD

IP)

raim

ond

a ri

ccin

i

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

oTTobreoCTober

2006

Page 57: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

111

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

110

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

14.1

1A

Cur

atori

al g

est

ure,

refl

ectio

ns

on

a Pr

ofe

ssio

nco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

CAT

sou r

obe

rTs

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

15.1

1

Arte d

e c

ond

ucta

TAni

A br

uguer

A pre

sent

azi

one d

el la

vo

ro/

intro

ductio

n to t

he w

ork

Tere

se, aula

C

20.1

1hi

gh

Dyn

amic

ran

ge a

nd p

anora

mic

-la

ndsc

ape p

hotogra

phy

JACQ

ues

JoFF

re (

Photo

matix

)o

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. D

avid

e R

ibo

li; c

on

la

co

llabo

razi

one d

el/

wit

h the

co

llabo

ratio

ns

of

Labo

rato

rio

mult

imedia

Mult

imedia

labo

rato

ry

FDA-DADI

Ligabue, atelie

r 11

22.1

1buy

your

Dre

amco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

iTAL

o r

oTA

Tere

se, aula

A

23/2

4.11

Fr

om b

ayonn

e t

o t

he b

ay o

f nap

les.

Fr

om A

l Q

uasb

ah t

o i

nterz

ona

l Le

aves:

A D

raft

of

notes

Towar

d.

A Pe

rceptio

n of

Philip

Taa

ffe’s

Work

cic

lo d

i due c

onf

ere

nze d

i/cycle

of

tw

o c

onf

ere

nces

by

riChA

rD M

iLAZ

Zoo

rgani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. L

aw

rence C

arr

oll

Tere

se, aula

A

29.1

1Retur

n to W

est

/re

tur

n to

east

. Models

of

Collab

ora

tio

n in

Cont

em

pora

ry A

sian

Art

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

s by

ronAL

D VAn

De

soMPe

L (S

eni

or

Cura

to

r, B

ALT

IC C

ent

re f

or

Co

nte

mpo

rary

Art

, G

ateshead)

Tere

se, aula

G

08-2

1.11

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

Dre

AMs

AnD n

ighT

MAr

es.

The

CLA

ss

oF

MAJ

A bAJ

eViC

AT

iuAV

a c

ura

di/

cura

ted b

y G

abi Scard

io

pe

re d

i/w

ork

s by D

. Bars

hake

d,

F. B

ert

elè

, R. Bru

zzechess

e,

N. Cvijanovic

, S. Dal M

as,

R. de

Gala

sso -

R. Fe

rrare

si -

I. Hilj

, S. Fi

lizo

la, G

. G

abri

elli

, T.

Iannotta,

A. Lait

a, M

. Lam

anna

, M

. Li

osi

, R. Lo

mbard

i, P

. M

ona

ste

rolo

, L. Pa

nte, C. Riz

zi, A. Ta

die

llo,

F. F

err

ighi

Tavia

n, A

. Tr

ava

scio

, A. Vanz

an,

S. Vatta, M

. Za

nchi

cla

sAV -

pro

f. M

aja

Baje

vic

Via

fari

ni, M

ilano

second

degre

e s

ess

ion

2005

-6

15.1

1

Less

ons

for

the

1st

tri

mest

er

02.1

0 – 1

5.12

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 1

A

Mar

io A

irò

con/

wit

h V

ivia

na M

ilan

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 1

B

stefa

no A

rient

i con/

wit

h O

lga V

ano

ncin

i

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e e

mult

imedia

/M

ult

imedia

Co

mm

uni

catio

ns

and

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry A

Cam

illo

Tre

visa

n con/

wit

h M

ass

imilia

no C

iam

maic

hella

Labo

rato

rio d

i art

e e

mult

imedia

/M

ult

imedia

Co

mm

uni

catio

ns

and

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry B

Dav

ide r

iboli

con/

wit

h G

abri

ele

To

neguzz

i

Tende

nze d

ell’a

rchi

tettura

co

nte

mpo

ranea/

Tre

nds

in

Co

nte

mpo

rary

Arc

hitecture

robert

o M

asie

ro

Sto

ria d

ell’a

rte m

ode

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

La

ura

Cort

i

Sto

ria e

tecni

che d

ella

danz

a/Dance H

isto

ry a

nd T

echni

ques

(cla

sT)

sus

anne

Fra

nco

Stori

a del t

eat

ro/H

istory

of

Theat

re(c

lasT

) Car

melo

Alb

ert

i

Dra

mm

aturg

ia/Dra

maturg

y (

cla

sT)

Luca

Font

ana

Muse

ogra

fia e

alle

stim

ent

o/

Muse

ogra

phy

and E

xhi

bit

ion

Desi

gn

giu

lio A

less

andri

Teo

rie e

tecni

che

dell’a

llest

ime

nto/Exhi

bit

ion

Layo

ut T

heo

ry a

nd T

echni

ques

Mar

co d

ella

Torr

e

Teo

ria e

sto

ria d

ella

sce

no

gra

fia/

Theo

ry a

nd H

isto

ry o

f Stage

Desi

gn

(cla

sT)

gio

rgio

ric

che

lli

Illum

inotecni

ca/

Light

ing D

esi

gn

(cla

sDIP)

Alb

ert

o P

asetti

Logic

a e

Filo

sofi

a d

ella

scie

nza/

Logic

and P

hilo

sophy

of

Scie

nce

(cla

sDIP)

Pao

lo g

arbolino

Psi

co

logia

dei pro

cess

i co

gni

tiv

i/Psy

cho

logy o

f Co

gni

tiv

e P

rocess

es

Vit

tori

o g

irotto

Teo

rie d

ella

cre

ativ

ità e

dell’innova

zio

ne/Theo

ry o

f Cre

ativ

ity a

nd I

nnova

tio

n (c

lasD

IP)

Pao

lo L

egre

nzi

Sto

ria d

ella

gra

fica/

His

to

ry o

f G

raphi

c D

esi

gn

(cla

sVEM)

Car

lo V

inti

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 4

La

wre

nce C

arro

ll con/

wit

h M

arc

ela

Ce

rnadas

Labo

rato

rio int

egra

to d

i re

gia

e s

ce

no

gra

fia/

Int

egra

ted

Labo

rato

ry o

f Dir

ectin

g a

nd S

et

Desi

gn

Lino

gua

ncia

lecon/

wit

h Fa

bri

zio M

attein

i

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Fondam

ent

i delle

pra

tic

he

art

istic

he/Basi

cs

of

Art

Pra

ctic

es

Angela

Vettese

con/

wit

h Elia

na P

rinci

Fondam

ent

i della

pra

tic

a d

el

teatro

/Basi

cs

of

Theatri

cal

Pra

ctic

e

Luca

Font

ana

con/

wit

h M

eliss

a F

ranchi

Inf

orm

atic

a/Co

mpute

r Scie

nce

stefa

no M

azza

nti

con/

wit

h G

iuse

ppe C

ost

a

Dir

itto d

elle

pra

tic

he a

rtis

tic

he/

Law

of

Art

Pra

ctic

es

Lu

cia

bar

sotti

con/

wit

h Ale

ssandra

Caso

tto

second

o a

nno/

second

year

Sto

ria c

ont

em

po

ranea/

Co

nte

mpo

rary

His

to

ry

ro

bert

o M

ancin

i

Sto

ria d

ella

sce

no

gra

fia/

His

to

ry o

f Stage D

esi

gn

gio

rgio

ric

che

lli

co

n/w

ith

Silv

ia C

attio

do

ro

Sto

ria d

ell’a

rte c

ont

em

po

ranea/

His

to

ry o

f Co

nte

mpo

rary

Art

Ag

nes

Kohl

meye

rco

n/w

ith

Mari

nella

Ve

nanz

i

noVeMbrenoVeMber

Teo

ria d

ella

co

muni

cazi

one/

Co

mm

uni

catio

n Theo

ry (

cla

sVEM)

gio

vann

i An

cesc

hi

Sis

te

mi di ela

bo

razi

one

dell’im

magin

e/Im

age P

rocess

ing

Syst

em

s (c

lasV

EM)

Mas

sim

ilia

no C

iam

mai

che

lla

Eco

no

mia

dell’a

rte/

Eco

no

mic

s of

the A

rts

Pi

erl

uigi

sac

co

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES 2

006

Page 58: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

113

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

112

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

Inf

orm

atic

a/Co

mpute

r Scie

nce

Dav

ide r

ocche

sso

co

n/w

ith

Pietro

Po

lotti

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Lette

ratura

italia

na

co

nte

mpo

ranea/

Co

nte

mpo

rary

It

alia

n Li

te

rature

Dan

iele

Del giu

dic

e

co

n/w

ith

Enz

o R

am

mair

one

Psi

co

logia

della

pe

rcezi

one/

Psy

cho

logy o

f Pe

rce

ptio

n em

anue

le A

rielli

Fondam

ent

i di eco

no

mia

della

pro

duzi

one a

rtis

tic

a/Basi

cs

of

the E

co

no

mic

s of

Art

istic

Pro

ductio

n

gui

do F

eri

lli

Filo

sofi

a t

eo

retic

a/Theo

retic

al Phi

loso

phy

gio

rgio

Agam

ben

co

n/w

ith

Em

anuele

Co

ccia

Sto

ria d

el co

stum

e/

His

to

ry o

f Co

stum

e

Vera

Mar

zot

co

n/w

ith

Cla

udia

Co

luss

i

exam

es

for

the

1st

tri

mest

er

18.1

2.2

006

– 1

2.0

1.20

07

13.1

2Fe

sTA

Di n

ATAL

e/XM

As P

ArTy

Faco

ltà d

i Desi

gn

e A

rti

pre

sent

azi

one d

ei la

vo

ri

degli

stude

nti dei la

bo

rato

ri

delle

laure

e s

pecia

list

iche/

Pre

sent

atio

n of

the w

ork

s by

stude

nts

fro

m t

he g

raduate

degre

e p

rogra

mm

e labo

rato

ryfD

A -

Te

rese

13.1

2PA

PPAT

ACi

pre

sent

azi

one d

ei pri

mi cin

que

mult

ipli

dell'

ope

ra/pre

sent

atio

n of

5 m

ult

iple

s Pa

ppat

aci di/

by

Haim

Stein

bach

pro

getto a

cura

di/

a p

roje

ct b

y

G. Bo

rto

luss

i, C

. Schi

ara

tura

, I. Bis

ol, K

. Ts

churt

sche

ntha

ler

cla

sAV -

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

0

5.12

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

DAni

MAr

TiTe

rese

, aula

E

06.1

2Fo

togra

fare

l’a

rte

ATTi

Lio M

ArAn

ZAno

Tere

se, aula

B

13.1

2Pu

blish

ing

art b

ooks

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

MAr

Kus

hArT

MAn

n

(pro

ject m

ana

ge

r, c

om

mis

sio

ning

edit

or

Hatje

Cant

z Ve

rlag)

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

13.1

2Fe

sta

di nat

ale/

Xm

as P

arty

Fa

co

ltà d

i Desi

gn

e A

rti

Tere

se

DiCeMbreDeCeMber

exam

es

for

the

1st

tri

mest

er

18.1

2.2

006

– 1

2.0

1.20

07

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES 2

006

Page 59: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

115

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

114

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2005

-6

17.0

1

Less

ons

for

the

2nd

tri

mest

er

15.0

1 – 3

0.03

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i fo

ndam

ent

i del

teatro

/Labo

rato

ry B

asi

cs

of

Theatri

cal Pra

ctic

e A

Kari

na A

rutyu

nyan

con/

wit

h Ro

sari

a R

uffi

ni

Labo

rato

rio d

i fo

ndam

ent

i del

teatro

/Labo

rato

ry B

asi

cs

of

Theatri

cal Pra

ctic

e B

Paola

Dona

ti

con/

wit

h Elisa

betta G

ust

ini

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 2

Al

bert

o g

arut

ti

con/

wit

h Anna

So

ste

ro

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

teatra

le/Stage D

esi

gn

Labo

rato

ry (

cla

sT)

gio

rgio

ric

che

lli

con/

wit

h Silv

ia C

attio

do

ro

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 5

re

ne g

abri

con/

wit

h M

ari

a G

iova

nna

Nuzz

i

2007

Labo

rato

rio d

i teatro

/Theatre

Labo

rato

ry 2

Klau

s o

berm

aier

con/

wit

h Barb

ara

Delle

Vedove

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Sto

ria d

ella

cri

tic

a/His

to

ry o

f Cri

tic

ism

Cin

zia

big

liosi

Ant

ropo

logia

cult

ura

le/

Cult

ura

l Ant

hro

po

logy

gia

com

o F

est

i

Filo

sofi

a e

teo

ria d

ei linguaggi/

Theo

ry a

nd P

hilo

sophy

of

Languages

Pa

olo

gar

bolino

Ele

me

nti di acust

ica e

illu

min

otecni

ca/

Light

ing

Techni

ques

and A

co

ust

ics

Clau

dio

Colo

rett

i con/

wit

h Ale

ssand

ro B

ert

oni

, Fe

deri

ca

Preto

Sto

ria d

ell’a

rte m

ode

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

La

ura

Cort

icon/

wit

h M

ari

a L

uis

a C

anna

rsa

Sto

ria d

ella

danz

a/Dance H

isto

ry

sus

anne

Fra

nco

Sto

ria d

ella

foto

gra

fia/

His

to

ry o

f Photo

gra

phy

An

tone

llo F

rong

ia

Sto

ria d

el cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a

An

toni

o C

ost

a co

n/w

ith

Mari

na P

ella

nda

Fondam

ent

i di Est

etic

a/Aest

hetic

s

sus

anna

Mat

i

Teo

ria

e t

ecni

ca

della

perf

orm

anc

e

teatra

le/Pe

rfo

rmanc

e T

heo

ry a

nd

Techn

iques

rosa

ria

ruf

fini

0

9.01

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

MiC

hAeL

ebe

rT

Tere

se, aula

E

17.0

1Desi

gn

Activ

ism

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

MAr

K MCgin

nis

Tere

se, aula

A

2

2.0

1Pr

atic

he e

stra

tegi

e.

Prese

ntaz

ione

del Cal

end

ario

an

nual

e d

i Le

ttur

e s

em

iotic

hePi

erl

uig

i Bass

o, Alv

ise M

attozz

ie

& David

e B

orr

elli

(Uni

ve

rsit

à d

i Le

cce)

pre

sent

ano/in

tro

duce:

AA.V

V., s

cene

del cons

umo:

dal

lo

shoppin

g al

mus

eo, a c

ura

di/

edit

ed

by I

sabella

Pezz

ini &

Pie

rluig

i Ce

rvelli

. Ro

ma, M

elt

em

i, 2

006;

Jacques

Font

ani

lle, “P

ratiq

ues

sém

iotiq

ues”

, No

uveaux A

ctes

mio

tiq

ues,

104-1

05-1

06.

Lim

oges:

PULIM, 2006;

Eri

c

Landow

ski

, “L

es

intera

ctio

ns

risq

uées”

, No

uveaux A

ctes

mio

tiq

ues,

101

-102-

103. Li

mo

ges:

PU

LIM, 2005;

“Test

o,

pra

tic

he e

d im

man

enz

a”, a

cura

di/

edit

ed b

y P

ierl

uig

i Bass

o,

Se

mio

tic

he, 5, lu

glio

. To

rino:

Ana

nke

, 2006

2

3.01

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

eV

A &

FrAn

Co M

ATTe

sPa

lazz

etto T

ito, BLM

24.0

1

A.

g.

Fronz

oni

: pedag

ogo e

mae

stro

del desi

gn

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

ALes

sAnDro

CAs

inoVi

Tere

se, aula

A

2

9.01

Dele

uze:

imm

agin

e-cin

em

aKA

TiA

ross

i

3

0.01

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

T s

beAL

LPa

lazz

etto T

ito,

bLM

1

2.0

2Fo

rme e

stili di vi

ta

Pao

lo F

abbri

, G

iaco

mo F

est

i &

Francis

cu

Sedda (

Uni

ve

rsit

à d

i Ro

ma la S

apie

nza)

pre

sent

ano/

intro

duce:

Pete

r Burk

e, La

stori

a cul

tur

ale. Bo

logna

: Il M

ulino,

2006;

AA.V

V., u

ne int

roduc

tio

n au

x sc

ienc

es

de la

cul

tur

e, a

cura

di/

edit

ed b

y S

imo

n Bo

uquet

& Fr

anço

is R

ast

ier.

Pari

s: P

UF,

2002;

Juri

j Lo

tm

an,

Tesi

per

una

sem

iotic

a delle c

ultur

e, a c

ura

di/

edit

ed b

y F

rancis

cu

Sedda. Ro

ma:

Melt

em

i, 2

006;

Mauri

zio D

el Nin

no,

etno

sem

iotic

a. R

om

a:

Melt

em

i, 2

007

14.0

2co

nvegno/c

onf

ere

nce

ProF.

TrA

DiDAT

TiC

A e

ProFe

ssi

one

Tere

se, aula

Aape

rtura

dei la

vo

ri a

cura

di/

ope

ning r

em

ark

s by G

iorg

io

Cam

uff

o (

dir

etto

re/d

irecto

r cla

sVEM, IUAV

, Ve

nezi

a) &

Medard

o

Chi

appo

ni (

dir

etto

re/d

irecto

r cla

DIS, IUAV

, Ve

nezi

a)m

ode

rato

re/m

ode

rated b

yG

iorg

io C

am

uff

ore

lazi

oni

/le

cture

s:gia

nlui

gi P

esc

old

eru

ng (

studio

Ta

pir

o),

Art

em

io C

roat

to

(Desi

gnw

ork

), L

eona

rdo s

onn

oli

(CO

DEsi

gn)

, gio

vann

i An

cesc

hi,

enri

co C

ampla

ni (

studio

Tapir

o),

o

mar

Vul

pin

ari (F

abri

ca)

, Fr

ancesc

o

Mess

ina

(Poly

studio

), P

aolo

Legr

enz

i

1

9.02

Gia

nfra

nco M

arr

one (

Uni

ve

rsit

à d

i Pa

lerm

o)

pre

sent

a/in

tro

duces:

AA.V

V., s

em

iofo

od, Com

unic

azio

ne

e c

ultur

a del cib

o, a c

ura

di/

edit

ed b

y G

iova

nni

Manetti, P

ao

lo

Be

rtetti &

Ale

ssandro

Pra

to

. To

rino: Ce

ntro

Scie

ntifi

co E

dit

ore

, 2006;

Ri-

ana

lisi

di un

test

o

gennAioJAnuAry

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2005

-6

07.0

2

Less

ons

for

the

2nd

tri

mest

er

15.0

1 – 3

0.03

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

May

a baj

evi

c con/

wit

h M

art

a T

olo

melli

, Fr

ancesc

o B

ert

elé

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Lewis

bal

tz

con/

wit

h Ant

onello F

rongia

Labo

rato

rio d

i cin

em

a e

tele

vis

ione/Cin

em

a a

nd T

ele

vis

ion

Labo

rato

ry (

cla

sVEM)

Mas

sim

o M

agrì

con/

wit

h To

maso

Cari

bo

ni

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

e c

ost

um

e/Stage D

esi

gn

and

Do

stum

ing L

abo

rato

ry (

cla

sT)

ez

io T

off

olu

tti

con/

wit

h G

lori

a D

eandre

a

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Cesa

re P

ietro

iust

ico

n/w

ith

Hajn

alk

a S

om

ogyi

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Lette

ratura

italia

na/It

alia

n Li

te

rature

Andre

a Cav

alle

tti

Sto

ria d

elle

art

i applicate/

His

to

ry o

f the A

pplied A

rts

Fr

ancesc

o A

mend

ola

gine

FebbrAioFebruAry

2007

Page 60: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

117

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

116

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

cla

ssic

o:

Alg

irdas

Julie

n G

reim

as,

La

zup

pa

al p

est

o o

la

cost

ruzi

one

di un

oggetto d

i va

lore

19.0

2ri

visi

tan

do la

vita

dello s

tud

ent

e

sotto il ne

olibera

lism

oco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

briA

n ho

LMes

fD

A, IUAV

, Ve

nezi

a;

BLM

Pala

zzetto T

ito, BLM

2

6.02

inopero

sità

all’opera

: bla

ncho

t,

bat

aille,

bene

An

Dre

A sA

rTin

i

28.0

2La

form

a del si

gni

ficat

oco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

sTuDi

o F

M M

iLAn

oTe

rese

, aula

A

28.0

2newAr

t e

newMedia

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

sTeF

Ano F

ArAL

Li (

Dip

art

ime

nto d

i Inf

orm

atic

a, Uni

ve

rsit

à d

i Ro

ma la

Sapie

nza)

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

am

illo

Tre

vis

an

Tere

se, aula

G

07.0

3PA

rAn

oiD

? A

surv

ey

of

cont

em

pora

ry a

rt o

n fe

ar,

dis

tru

st,

susp

icio

n &

terr

or.

..il

lust

rated b

y work

s of:

Mir

cea

Can

tor,

Mir

eille

Ast

ore

, Ja

cki

e

sal

loum

, Doro

n solo

mons

, Maj

a baj

evi

c,

sag

i g

rone

r &

Wae

l sha

wky

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

PreD

rAg

PAJ

DiC

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. M

aja

Baje

vic

Tere

se, aula

A

1

2.0

3La

mono

gra

fia

com

e p

roble

ma

Angela

Vettese

, Pa

tri

zia M

agli

& Tiz

iana

Mig

lio

re p

rese

ntano/

intro

duce:

Eri

c A

lliez

& Jean-

Cla

ude B

onne, La

Pens

ée-

Mat

isse

. Po

rtra

it d

e l’a

rtis

te e

n hy

perf

auve

, Pa

ris:

Le P

ass

age,

2005;

Dani

el Ara

sse, L’

ambiz

ione

di

Verm

eer,

To

rino:

Ein

audi, 2

006

14.0

3besp

oke

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

gio

rgio

De

MiT

riTe

rese

, aula

A

1

9.03

sem

iotic

a e r

etori

ca

visi

vaG

iuse

ppe B

arb

ieri

(Uni

ve

rsit

à d

i Ve

nezi

a, Ca’ Fo

scari

), P

ao

lo F

abbri

&

Vale

ria B

urg

io p

rese

ntano/

intro

duce:

gro

upe μ

. Tr

attat

o

del se

gno

vis

ivo.

Per

una

retori

ca

dell’im

mag

ine, a c

ura

di/

edit

ed b

y

Tiz

iana

Mig

lio

re, M

ilano:

Silv

ana

Ed

ito

riale

, 2007

; M

ary

Carr

uthe

rs,

Mac

hina

mem

ori

alis

. Medit

azio

ne,

retori

ca

e c

ost

ruzi

one

delle

imm

agin

i (4

00-1

200),

Pis

a:

Ediz

ioni

della

No

rmale

, 2006

19.0

3A

Fool’s

erra

nd i

co

nfe

renz

a/le

cture

by

robe

rT s

Torr

(dir

etto

re/d

irecto

r 52. Espo

sizi

one I

nte

rnazi

ona

le

d’A

rte L

a B

ienna

le d

i Ve

nezi

a)Te

rese

, aula

A

21.0

3Pr

ogetti per

docum

ent

aco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

roger

buer

geL

(dir

etto

re

art

istic

o/a

rtis

tic

dir

ecto

r do

cum

ent

a 1

2, 2007

; Le

upha

na

Uni

ve

rsit

y o

f Lü

ne

burg

)Te

rese

, aula

A

2

6.03

L’im

mag

ine e

la

tra

ccia

. L’

est

etic

a sp

ettra

le d

i Ja

cque

s Derr

ida,

An

Dre

A PA

rDin

i

28.0

3Pr

ogetto,

notaz

ione

e int

era

zione

con

sist

em

i com

ple

ssi:

della

utilit

à di ve

dere

le c

ose

da

lont

ano

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

PieT

ro M

onTe

FusC

oTe

rese

, aula

A

MArZoMArCh

Se

mio

tic

a d

elle

art

i/Se

mio

tic

s of

the A

rts

Paolo

Fab

bri

Teo

rie d

el co

lore

/Co

lour

Theo

ry

robert

o C

asat

i

So

cio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/So

cio

logy o

f Cult

ura

l and C

om

muni

catio

n Pro

cess

es

Car

lo g

rass

i

Est

etic

a/Aest

hetic

s

Fran

co r

ella

Applicazi

oni

di co

mpute

r gra

fica/

Co

mpute

r G

raphi

cs

Applicatio

ns

(cla

sVEM)

Dav

ide r

iboli

Filo

sofi

a t

eo

retic

a/Theo

retic

al Phi

loso

phy

gio

rgio

Agam

ben

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES 2

007

Page 61: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

119

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

118

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

29.0

3A

Fool’s

erra

nd i

ico

nfe

renz

a/le

cture

by

robe

rT s

Torr

(dir

etto

re/d

irecto

r 52. Espo

sizi

one I

nte

rnazi

ona

le

d’A

rte L

a B

ienna

le d

i Ve

nezi

a)cla

sAV -

Te

rese

, aula

A

02/0

3.04

co

nvegno/c

onf

ere

nce

JeAn

-Fr

AnÇois

Lyo

TArD

: DAL

L’AC

inÉM

A AL

PosT

MoDer

no

IUAV

, Ve

nezi

a, Fa

co

ltà d

i desi

gn

e a

rti; D

ipart

ime

nto d

elle

art

i e d

el dis

egno indust

riale

; LISaV

- L

abo

rato

rio I

nte

rnazi

ona

le d

i Se

mio

tic

a a

Ve

nezi

a;

Fondazi

one

Que

rini

Stam

palia

; Am

bass

ade

de F

rance e

n It

alie -

Se

rvic

e

Cult

ure

l; A

lliance F

rançais

e d

e

Ve

nise

02.0

4Fo

ndazi

one Q

ue

rini

Stam

palia

, sa

luto d

el re

tto

re/o

pe

ning

speech

by t

he r

ecto

r IUAV

, Ve

nezi

a C

arl

o M

agna

niape

rtura

dei la

vo

ri a

cura

di/

ope

ning r

em

ark

s by A

nto

nio

Co

sta (

IUAV

, Ve

nezi

a) &

Pao

lo

Fabbri

(IUAV

, Ve

nezi

a), pre

siede/

mo

de

rates

Pao

lo F

abbri

rela

zio

ni/le

cture

s:Déri

ves

et P

éré

gri

natio

n: u

n par

cour

s de l’o

euv

re d

e J

ean

Fr

ançois

Lyo

tar

d, guy

Fih

man

(Pa

ris

VIII -

Sain

t-De

nis)

Al cin

em

a con

Lyotar

d, Pi

er

Aldo

rova

tti (U

nive

rsit

à d

i Tr

iest

e)

Cin

ém

a et P

hilo

sophi

e:

la p

lace

sing

uliè

re d

e J

.F. Ly

otar

d, Cla

udin

e

eizy

kman

(Pa

ris

VIII -

Sain

t-De

nis)

Cond

izio

ne p

ost

modern

a e g

ove

rno

del sa

pere

, Car

lo g

rass

i (I

UAV

, Ve

nezi

a)pro

iezi

oni

di un’

ant

olo

gia

di fi

lm

cit

ati da L

yotard

/pro

jectio

n of

an

ant

ho

logy o

f fi

lms

me

ntio

ned

by L

yotard

"L’a

utre

scène

" (1

969

-72)

; "M

ao-

Gill

ett

e"

(197

4);

"Tri

bun

e s

ans

tri

bun

" (1

978),

vid

eo

mo

ntaggio

a

cura

/edit

ing b

y c

ors

o c

laVES

,

co

n la

co

llabo

razi

one/in

co

llabo

ratio

n w

ith

UPA

03.0

4, Te

rese

, aula

A

pre

siede/m

ode

rates

guy

Fih

man

Le fi

gur

al e

l’h

allu

cin

atio

n fi

lmiq

ue,

Dom

iniq

ue C

hâteau

(Uni

ve

rsit

é d

e

Pari

s I, Pa

nthé

on-

So

rbo

nne)

Il fi

gur

ale e

l’im

mag

ine fi

lmic

a, P

aolo

bert

etto (

Uni

ve

rsit

à d

i Ro

ma la

Sapie

nza)

Il su

blim

e. Un

“accord

o n

el

dis

accord

o”

tra

Dele

uze e

Lyo

tar

d,

Dam

iano

Can

tone

(Uni

ve

rsit

à d

i Tr

iest

e)

Sogg

ett

o e

sgua

rdo. Da

Lyotar

d

a Merl

eau

-Po

nty, ra

oul

Kir

chm

ayr

(Uni

ve

rsit

à d

i Tr

iest

e)

pre

siede/m

ode

rates

Dom

iniq

ue

Châ

teau

Le s

igne

Duc

ham

ps:

genr

e-

dif

fére

nd, Pa

olo

Fab

bri

(IUAV

, Ve

nezi

a)I p

arad

oss

i della

mat

eri

a: p

rese

nza

e im

mat

eri

alit

à , P

atri

zia

Mag

li (I

UAV

, Ve

nezi

a)«Q

uest

o è

il m

io c

orp

o».

Opera

tiv

ità

del se

gno

tra

Lyo

tar

d e

Mar

in,

Tiz

iana

Mig

liore

(IUAV

, Ve

nezi

a)Work

in

pro

gre

ss:

dal

sem

inar

io d

i by

Par

igi al

conv

egno

di V

ene

zia ,

An

toni

o b

igin

i (I

UAV

, Ve

nezi

a)co

nclu

sio

ne d

ei la

vo

ri a

cura

di/

clo

sing r

em

ark

s An

toni

o C

ost

a &

Paolo

Fab

bri

16.0

4A

Fool’s

erra

nd i

ii

co

nfe

renz

a/le

cture

by

robe

rT s

Torr

(dir

etto

re/d

irecto

r 52. Espo

sizi

one I

nte

rnazi

ona

le

d’A

rte L

a B

ienna

le d

i Ve

nezi

a)Te

rese

, aula

A

16/1

7.05

expert

ise a

nd d

esi

gn

pro

ble

m-

solv

ing

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

ToM o

rMer

oD

(Lanc

ast

er

Uni

vers

ity)

Tere

se, aula

A

22.0

5

lezi

one-dia

logo a

ll'in

te

rno d

el

co

rso/le

sso

n-co

nve

rsatio

n in

the

co

ntext o

f the c

ours

e "

Lacan

et

les

sem

ionotes"

Phi

LiPP

e PA

rren

o

29.0

3-01

.04

Con P

ieno T

iTo

Lom

ost

ra c

olle

ttiv

a/gro

up s

how

a c

ura

di/

cura

ted b

y C

esa

re

Pietro

iust

i &

Hajn

alk

a S

om

ogyi

ope

re d

i/w

ork

s by M

. Bacci,

G. Bo

rto

luss

i, V

. Lu

cio

, A. M

azz

oli,

K. Ts

hurt

sche

ntha

ler,

S. Cate

nacci, G

. Di Ro

ma,

C. Di Stefa

no, G

. Za

mbo

ni,

L. G

ioco

li, A

. Lait

a, I. Nabre

sini

, L. Pa

nte, F.

Sant

ulli

, A. Ta

die

llo,

A. Vanz

an

cla

sAV –

pro

f. C

esa

re P

ietro

iust

iPa

lazz

etto T

ito, BLM

APriLeAPriL

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Ant

ropo

logia

cult

ura

le/

Cult

ura

l Ant

hro

po

logy (

cla

sT)

Car

lo s

eve

ri

Sto

ria d

ell’a

rchi

tettura

teatra

le/

His

to

ry o

f Theatre

Arc

hitecture

(c

lasT

) Mar

co D

e M

iche

lis

con/

wit

h Lu

ka S

kansi

Se

min

ari

o d

i Sto

ria d

ell’a

rte

mo

de

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

giu

lio A

less

andri

Sto

ria d

ell’a

rte c

ont

em

po

ranea/

His

to

ry o

f Co

nte

mpo

rary

Art

Fr

ancesc

a Cas

tellan

i

Teo

ria e

cri

tic

a d

ell’a

rte

co

nte

mpo

ranea/

Theo

ry a

nd

Cri

tic

ism

of

Co

nte

mpo

rary

Art

An

gela

Vettese

Sto

ria d

ella

foto

gra

fia/

His

to

ry o

f Photo

gra

phy

An

tone

llo F

rong

ia

Sto

ria d

el cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a (

cla

sT)

Antoni

o C

ost

a

Psi

co

logia

della

pe

rcezi

one/

Psy

cho

logy o

f Pe

rce

ptio

n (c

lasV

EM)

giu

lia

Paro

vel

Sto

ria d

elle

co

muni

cazi

oni

vis

ive/

His

to

ry o

f V

isual Co

mm

uni

catio

n (c

lasV

EM)

Tiz

iana

Mig

liore

Cri

tic

a e

sto

ria d

el desi

gn/

Desi

gn

Cri

tic

ism

and H

isto

ry (

cla

sDIP)

Al

bert

o b

assi

Legis

lazi

one d

ei be

ni e

delle

attiv

ità c

ult

ura

li/Le

gis

latio

n o

n Cult

ura

l Ass

ets

and A

ctiv

itie

s Lu

cia

bar

sotti

Lingua e

Lette

ratura

ingle

se/

English

Language a

nd L

ite

rature

An

tho

ny M

aras

co

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

02.0

4 – 2

0.04

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2005

-6

11.0

4

Less

ons

for

the

3rd

tri

mest

er

23.0

4 – 0

6.07

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

run

a is

lam

con/

wit

h Anna

pao

la P

ass

ari

ni

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry

Mir

o Z

agno

li

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o/

Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry

Car

los

bas

uald

ocon/

wit

h Ele

ono

ra C

hara

ns

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

teatra

le/Stage D

esi

gn

Labo

rato

ry (

cla

sT)

Mar

ghe

rita

Palli

con/

wit

h Barb

ara

Delle

Vedove

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/V

isual

Art

s Labo

rato

ry

Jose

ph

Kosu

th

con/

wit

h Fi

ona

Big

gie

ro

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Lette

ratura

teatra

le italia

na/

Italia

n Theatri

cal Li

te

rature

(c

lasT

) Dan

iele

Del giu

dic

e

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

02.0

4 – 2

0.04

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2005

-6

18.0

4

Less

ons

for

the

3rd

tri

mest

er

23.0

4 – 0

6.07

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry A

gui

do g

uidi

con/

wit

h Andre

a P

ert

old

eo,

Cesa

re F

abbri

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry B

Mar

co Z

anta

con/

wit

h Fe

de

rico C

ovre

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 3

Ad

rian

Pac

i con/

wit

h Em

ma C

ice

ri

Labo

rato

rio v

ideo/V

ideo

Labo

rato

ry

Mas

sim

o M

agrì

con/

wit

h Fe

de

rica D

e R

occo,

Nic

olò

Scib

ilia

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Fondam

ent

i di psi

co

logia

/Psy

cho

logy C

ogni

tiv

e

Vit

tori

o g

irotto

con/

wit

h Danie

la B

ressane

lli

Filo

sofi

a d

elle

art

i/Phi

loso

phy

of

the A

rts

Fr

anco r

ellaì

con/

wit

h Susa

nna

Mati

Stori

a del t

eat

ro/H

istory

of

Theat

reCla

udio

Long

hi

second

o a

nno/

second

year

So

cio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/So

cio

logy o

f Cult

ura

l and C

om

muni

catio

n Pro

cess

es

Car

lo g

rass

i co

n/w

ith

Lore

nza D

al Ve

ra

Se

mio

tic

a d

elle

art

i/Se

mio

tic

s of

the A

rts

Pa

tri

zia

Mag

li con/

wit

h Alv

ise M

attozz

i

Muse

ogra

fia e

alle

stim

ent

o/

Muse

ogra

phy

and E

xhi

bit

ion

Desi

gn

Fran

k boehm

con/

wit

h Andre

a B

arr

a

Stori

a della

mus

ica/

His

tory

of

Mus

icro

bert

o F

avar

ocon/

wit

h Stefa

no Z

anus

Fort

es

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Lette

ratura

art

istic

a/Art

istic

Lit

era

ture

Paolo

Fab

bri

con/

wit

h Tiz

iana

Mig

lio

re

Tende

nze d

ell’a

rte

co

nte

mpo

ranea/

Tre

nds

in

Co

nte

mpo

rary

Art

Agne

s Ko

hlm

eye

r con/

wit

h M

ari

nella

Ve

nanz

i

Lingua e

lette

ratura

ingle

se/

English

Language a

nd L

ite

rature

Je

nnif

er

Knae

ble

con/

wit

h Ve

roni

ca H

ark

ins

Sto

ria d

ell’a

rchi

tettura

/His

to

ry o

f Arc

hitecture

ro

bert

o M

asie

rocon/

wit

h M

ichela

Maguo

lo

MAggioMAy

18-2

6.05

osCen

o

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

a c

ura

di/

cura

ted b

y

M. Sant

om

auro

, C. Schi

ara

tura

, S. Sum

arl

iðadóttir

, A. Te

stin

oo

pe

re d

i/w

ork

s by M

. Ale

ssandri

ni,

V. Belle

i, T

. Bo

lfe, M

. Bulf

oni

, A. Della

Vale

ntin

a, S. Fi

lizo

la,

I. Hla

dilo, N. Ke

lava

, G

. M

art

inez,

I. Sanni

po

li, L

. Tr

ibia

ni, G

. Ze

n.

cla

sAV –

pro

f. L

ew

is B

alt

zJa

rach

Galle

ry

2007

Page 62: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

121

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

120

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. N

ico

las

Bo

urr

iaud

Ligabue

2

4.05

docum

ent

Art

pro

iezi

one d

el fi

lm/fi

lm p

roje

ctio

n "U

n’ora

sola

ti vo

rrei"

di/

by A

lina

Mara

zzi

2

5.05

docum

ent

Art

inco

ntro

co

n/m

eetin

g

wit

h AL

inA

MAr

AZZi

2

8.05

Cre

azio

ne d

ell’im

mag

ine e

im

mag

ini

della

cre

azio

ne.

Di al

cun

e m

itolo

gie

del sé

tra

gene

si a

rtis

tic

a e

ispir

azio

ne p

oetic

abe

neD

eTTA

ZAC

CAr

eLLo

30.0

5docum

ent

a.

Conv

ers

azio

ne s

ui M

agaz

ines

inte

rve

ngo

no/w

ith

a s

peech

by

Gio

rgio

Agam

be

n, C

arl

os

Basu

ald

o,

Nic

ola

s Bo

urr

iaud, M

arc

o D

e

Mic

helis,

Angela

Vettese

Tere

se, aula

B

30.0

5L’

arte e

l’a

rche

olo

gia

del pre

sent

e

di Mas

ao o

kabe

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by M

AsAo

oKA

be (

Japanese

Pavilio

n 52.

Espo

sizi

one I

nte

rnazi

ona

le d

’Art

e

La B

ienna

le d

i Ve

nezi

a) &

Chi

hiro

Min

ATo (

cura

to

re d

el/

cura

to

r of

Japanese

Pavilio

n; T

am

a A

rt

Uni

ve

rsit

y)

Tere

se, aula

A

31.0

5Ar

t T

alks

: bla

ck,

Whi

te a

nd g

rey

#1

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

ThoMAs

DeM

AnD

pre

sent

azi

one d

i/pre

sent

atio

n by

Frank

Bo

ehm

Tere

se, aula

A

31.0

5pro

iezi

one d

el fi

lm/fi

lm p

roje

ctio

n "M

em

ori

ae C

ausa

" di/

by R

iccard

o D

e C

al (2

007

)o

rgani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. A

nto

nio C

ost

aTe

rese

, aula

E

0

1.06

docum

ent

Art

Cin

em

a e a

rchi

tettur

a. M

em

ori

ae

Cau

sa.

Car

lo s

car

pa

e il com

ple

sso

monu

ment

ale b

rion

1969

-197

8in

te

rve

ngo

no/w

ith

a s

peech

by r

iCCAr

Do D

e CAL

(re

gis

ta/

dir

ecto

r) &

giA

nni

Di

CAP

uA,

(d

iretto

re/d

irecto

r Fo

ndazi

one

Be

netto

n)

06.0

6gli

oggetti ne

l cin

em

a: la

bic

icle

tta

sem

inari

o a

cura

di/

sem

inar

cura

ted b

y A

nto

nio C

ost

aTe

rese

, aula

E

06.0

6sole

ritown.

Plu

g_in

, la

bora

tori

o

di ar

chi

tettur

a e a

rti m

ultim

edia

li 20

07 c

onf

ere

nza d

i/le

cture

s by e

MAn

ueL

e Pi

CCAr

Do, Fi

LiPP

o

roMAn

o, Pi

erAn

geL

o C

AVAn

nA

Tere

se, aula

A

07.0

6conf

ere

nze s

ulla

figur

a di Man

et:

Le

“Folies”

degl

i sp

ecchi

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

PAoLo

FAb

bri

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. F

rancesc

a C

ast

ella

niTe

rese

, aula

G

07.0

6pro

iezi

one d

el fi

lm/pro

jectio

n of

the r

est

ore

d fi

lm "

Il pri

ncip

e

cost

ante"

di/

by J

erz

y G

rotow

ski

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. A

nto

nio C

ost

a;

Dip

art

ime

nto d

elle

art

i e d

el

dis

egno indust

riale

; Dotto

rato

in d

esi

gn

del pro

dotto e

della

co

muni

cazi

one

Tere

se, aula

E

giugnoJune

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES 2

007

Page 63: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

123

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

122

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

08.0

6co

nfe

renz

e s

ulla

figura

di/

le

cture

s abo

ut M

anet:

Man

et t

ra

rotocal

co e

lettera

tur

agiu

sePP

e Di

nAT

ALe

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. F

rancesc

a C

ast

ella

niTe

rese

, aula

G

0

8.06

docum

ent

Art

Cin

em

a e t

eat

ro.

il p

rinc

ipe

cost

ante d

i Je

rzy

gro

towsk

iin

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

Ferr

uCCio

MAr

oTTi

& L

uisA

Tin

Ti

13.0

6The

Media

logy

educ

atio

n: W

here

art

an

d c

reat

ivit

y m

eet t

echn

olo

gyco

nfe

renz

a d

i/le

cture

s by

roLF

norD

hAL

(co

ord

inato

re

del pro

gra

mm

a/co

ord

inato

r of

Media

logy E

ducatio

n, A

alb

org

Uni

ve

rsit

et)

& sT

eFAn

iA s

erAF

i (A

alb

org

Uni

ve

rsit

et)

Tere

se, aula

A

1

5.06

docum

ent

Art

La s

aggi

stic

a in

form

a au

dio

visi

va.

i cri

tofi

lm d

i Car

lo L

udovi

co

ragghi

anti

pro

iezi

one d

i un’

ant

olo

gia

di fi

lm

di/

pro

jectio

n of

an

ant

ho

logy o

f fi

lms

by R

agghi

ant

ico

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

VAL

enTi

nA

LA s

ALViA

19.0

6in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

isMAe

L iV

o (

dir

etto

re/d

irecto

r 5.

Fest

ival Int

ern

azi

ona

le d

i Danz

a

Co

nte

mpo

ranea d

e L

a B

ienna

le d

i Ve

nezi

a)o

rgani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. S

usa

nne F

ranco;

co

rso p

er

ope

rato

re t

eatra

le:

tecni

che

della

danz

a c

ont

em

po

ranea

Cri

stin

a B

arb

iani

& W

anda

Mo

retti in

co

llabo

razi

one c

on/

in

co

llabo

ratio

n w

ith

La B

ienna

le d

i Ve

nezi

aTe

rese

, aula

C

20.0

6il

dio

ibri

do

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

MAs

siMo F

usi

LLo

(Uni

ve

rsit

à d

ell’A

quila)

Tere

se, aula

A

2

5.06

su

georg

es

bat

aille,

filo

sofo

tavo

la r

oto

nda e

pre

sent

azi

one

del vo

lum

e/ro

undtable

dis

cuss

ion

and p

rese

ntatio

n of

the b

oo

k georg

es

bat

aille,

filo

sofo

di/

by

Franco R

ella

& S

usa

nna

Mati

2

9.06

docum

ent

Art

Cin

em

a &

desi

gn

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

AnnA

PiTs

Che

iDer

& p

roie

zio

ne d

i/pro

jectio

n of

"Dai

ly S

tori

es"

(2

005),

9 s

to

rie p

er

racco

ntare

la

po

etic

a d

ell’o

ggetto e

il pro

cess

o

che lo g

ene

ra/9 s

to

ries

to

reco

unt

the language o

f o

bje

cts

and t

he p

rocess

tha

t g

ene

rates

the

m

0

5/06

.07

docum

ent

Art

Cin

em

a e v

ideo n

ell’e

dig

ital

ein

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

FeDer

iCo g

reCo &

pro

iezi

one

dei vid

eo/pro

jectio

n of

vid

eo

s "S

tan

ley a

nd U

s" (

1997

-1999)

, "I

l dig

ital

e n

el cin

em

a it

alia

no"

(2001

), "

Ambig

uità

e d

isin

can

to"

(2003

)

giugnoJune

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

exam

es

for

the

3rd

tri

mest

er

09.0

7 – 2

7.07

Firs

t d

egre

e s

ess

ion

2006

-711

.07

exam

es

for

the

3rd

tri

mest

er

09.0

7– 2

7.07

LugLioJuLy

2007

Page 64: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

125

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

124

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

25.1

0Te

chn

olo

gy w

ork

shop a

nd

field

stud

ies

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

AnDre

As K

LosT

erMAi

erTe

rese

, aula

A

25.1

01 :

1 P

roje

cts

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

ADri

enne

DrAK

e &

CeC

iLiA

CAn

ZiAn

i o

rgani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

25-2

7.10

co

nvegno/c

onf

ere

nce

CAs

uAL

iTy

in T

he s

PeCiAL

sCie

nCes

fDA, IU

AV, Vene

zia;

Dip

art

iment

o

delle

art

i e d

el d

isegno

indus

tri

ale

, IU

AV, Vene

zia;

Dip

art

iment

o d

i fi

loso

fia,

Uni

vers

ità

di B

olo

gna

; CIR

ESS

- I

nterd

iscip

linary

Cent

re o

f Ep

istem

olo

gy a

nd H

istory

of

Scie

nce

Federi

go E

nriq

ues;

Cent

re f

or

Tim

e,

Uni

vers

ity

of

Syd

ney; Au

stra

lian

Rese

arc

h Coun

cil;

PRI

N-06

Rese

arc

h Gro

up o

n Pr

obabili

ty

and

caus

al

stru

ctur

es

in t

he c

ons

tru

ctio

n of

knowle

dge a

nd in

decis

ion

pro

cess

es;

PRI

N-05

Rese

arc

h Gro

up

on

Revi

sions

of

belie

fs a

nd c

hoic

es

in e

xpert

and

naï

ve in

div

idua

lscoord

inat

ori

/coord

inat

ors

: Pa

olo

gar

bolin

o (V

ene

zia)

;

Mar

ia C

arla

gal

avot

ti (Bolo

gna

);

Pete

r Menz

ies

(Syd

ney)

25.1

0, P

ala

zzo B

adoer,

aul

a E

apert

ura

dei l

avori

/openi

ng s

ess

ion

by

Mar

ia C

arla

gal

avot

ti (Uni

vers

ità

di B

olo

gna

)re

lazi

oni

/le

ctur

es:

Cau

se, clo

sure

, an

d c

ont

ext, Pe

ter

godf

rey-

smit

h (H

arv

ard

Uni

vers

ity)

Expla

inin

g so

cia

l phe

nomena

by

cit

ing

the

ir c

ause

s , D

anie

l hau

sman

(U

nive

rsit

y of

Wis

cons

in-Madis

on)

Cau

satio

n in

bio

logy

: the

role

of

cau

sal s

pecifi

cit

y , J

ames

Woodwar

d

(Calif

orn

ia I

nstit

ute o

f Te

chn

olo

gy)

The e

vident

ial r

ele

vanc

e o

f cau

ses

to t

heir

eff

ects ,

Jam

es

Joyc

e

(Uni

vers

ity

of

Mic

higan)

Modelli

ng t

he v

alid

ity

of

metho

ds

of

cau

sal i

nfere

nce -

insi

de a

nd o

ut,

Damie

n Fe

nnell

(Lond

on

Scho

ol o

f Ec

ono

mic

s)26

.10,

Pala

zzo B

adoer,

aul

a E

Cont

rol v

aria

bles

and m

ent

al

cau

satio

n , J

ohn

Cam

pbell

(Uni

vers

ity

of

Calif

orn

ia-Berk

ele

y)Ho

w c

hild

ren

infe

r psy

cho

logi

cal

cau

sal s

tru

ctur

e f

rom e

videnc

e,

Alis

on

gopni

k (U

nive

rsit

y of

Calif

orn

ia-Berk

ele

y)Te

leolo

gy a

nd c

ausa

l reas

oni

ng in

chi

ldre

n’s

“the

ory

of

min

d” ,

Jose

f Pe

rner

(Uni

vers

ity

of

Salz

bur

g)Wha

t is

the

use

of

cau

salit

y?,

nan

cy C

artw

righ

t(L

ond

on

Scho

ol o

f Ec

ono

mic

s)Pr

obab

ility

of

cau

satio

n: t

he g

host

of

the

mac

hine

, Pa

olo

gar

bolin

o

(IUAV

, Vene

zia)

27.1

0, T

ere

seTh

e r

ole

of

cau

sal a

ttri

but

ions

, Chr

istophe

r hi

tchc

ock

(C

alif

orn

ia I

nstit

ute o

f Te

chn

olo

gy)

Th

e s

cope a

nd li

mit

s of

the

exclu

sion

pri

ncip

le, Pe

ter

Menz

ies

(Macqua

rie U

nive

rsit

y)Th

e e

ffectiv

e in

dexic

al, hu

w P

rice

(U

nive

rsit

y of

Syd

ney)

14.0

9-27

.10

hoW T

o L

ooK

AT V

eniC

e?a c

ura

di/

cura

ted b

y A

rmin

Lin

ke &

Elg

er

Ess

er

co

ord

inam

ent

o d

i/co

ord

inated b

y

M. Bru

nello, S. G

razi

ani

, R. Cald

ura

, G

. Cece

re

ope

re d

i/w

ork

s by M

. Abele

, A. A. Be

n Ali,

G. Belo

gur,

E. Bru

no,

M. Bru

ns,

S. Danetti, P

. Engelh

ard

t,

B. Fi

cht

, F.

Gard

ini, M

. G

oe

bl,

M. Sto

cco, F.

Grü

nsc

hlo

ß,

C. Ho

ng, J.

ntzs

ch,

J. Ke

rstin

g,

S. Lazz

ari

ni, A. M

agara

ggia

, G

. M

alf

ert

hein

er,

M. M

ark

ovic

, A. M

art

in, R. M

ais

tre

llo, E. M

avia

n,

M. M

usc

hietti, K

. O

chs,

R. Pe

nzo,

P. R

öde

r, R

. Sart

or,

S. Speggio

rin,

J.

Steff

ens,

T. Susi

aho,

E. Tr

onchi

n, J

. Übe

rschä

r,

T. W

ootto

n, P

. Za

mo

loIUAV

, Ve

nezi

a, fD

A;

Staatliche

Ho

chsc

hule

für

Gest

alt

ung

Karl

sru

he;

Accade

mia

di

Belle

Art

i di Ve

nezi

a;

Cit

di Ve

nezi

a;

Ce

ntro

Cult

ura

le

Candia

ni;

in c

olla

bo

razi

one c

on/

in c

olla

bo

ratio

n w

ith

Galle

ria

Co

nte

mpo

raneo

Galle

ria C

ont

em

po

raneo, M

est

re

specia

l exam

sess

ion

03.0

9 – 2

1.09

second

degre

e s

ess

ion

2006

-717

.10

Less

ons

for

the

1st

tri

mest

er

01.1

0 –

14.

12

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

An

toni

Mun

tad

ascon/

wit

h M

arc

o F

err

ari

s

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o

espo

sitiv

o/Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ryCorn

elia

Lauf

con/

wit

h Ila

ria G

ianni

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Ji

mm

ie D

urha

m

con/

wit

h M

arc

o B

ara

valle

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Sto

ria d

ell’innova

zio

ne s

cie

ntifi

ca

e t

ecno

logic

a/His

to

ry o

f Scie

ntifi

c a

nd T

echno

logic

al

Innova

tio

n (c

lasD

IP)

raim

ond

a ri

ccin

i

Sto

ria d

ell’a

rchi

tettura

teatra

le/

His

to

ry o

f Theatre

Arc

hitecture

(c

lasT

) Mar

co D

e M

iche

li con/

wit

h Pi

etro

Rig

olo

Sto

ria d

ell’a

rte m

ode

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

La

ura

Cort

i

Sto

ria e

tecni

che d

ella

danz

a/Dance H

isto

ry a

nd T

echni

ques

(cla

sT)

sus

anne

Fra

nco

Sto

ria d

el teatro

/His

to

ry o

f Theatre

(cla

sT)

Car

melo

Alb

ert

i

oTTobreoCTober

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Firs

t d

egre

e s

ess

ion

2006

-726

.09

specia

l exam

sess

ion

03.0

9 – 2

1.09

second

degre

e s

ess

ion

2006

-714

.11

Less

ons

for

the

1st

tri

mest

er

01.1

0 –

14.

12

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i art

e/V

isual Art

s Labo

rato

ry 1

A

Mar

io A

irò

con/

wit

h V

ivia

na M

ilan

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 1

B

stefa

no A

rient

icon/

wit

h O

lga V

ano

ncin

i

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 2

Al

bert

o g

arut

ti

con/

wit

h Anna

So

ste

ro

Labo

rato

rio d

i art

e e

mult

imedia

/M

ult

imedia

Co

mm

uni

catio

ns

and

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry A

Cam

illo

Tre

visa

ncon/

wit

h M

ass

imilia

no C

iam

maic

hella

Labo

rato

rio d

i art

e e

mult

imedia

/M

ult

imedia

Co

mm

uni

catio

ns

and

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry B

Dav

ide r

iboli

con/

wit

h M

ass

imo C

asa

gra

nde

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 4

La

wre

nce C

arro

llcon/

wit

h M

arc

ela

Ce

rnadas

2007

Dra

mm

aturg

ia/Dra

maturg

y (

cla

sT)

Luca

Font

ana

Muse

ogra

fia e

alle

stim

ent

o/

Muse

ogra

phy

and E

xhi

bit

ion

Desi

gn

giu

lio A

less

andri

Teo

rie e

tecni

che

dell’a

llest

ime

nto/

Exhi

bit

ion

Layo

ut T

heo

ry

and T

echni

ques

Mar

co d

ella

Torr

e

Teo

ria e

sto

ria d

ella

sce

no

gra

fia/

Theo

ry a

nd H

isto

ry o

f Stage

Desi

gn

(cla

sT)

gio

rgio

ric

che

lli

Logic

a e

Filo

sofi

a d

ella

scie

nza/

Logic

and P

hilo

sophy

of

Scie

nce

(cla

sDIP)

Pao

lo g

arbolino

Sto

ria d

ella

gra

fica/

His

to

ry o

f G

raphi

c D

esi

gn

(cla

sVEM

) Car

lo V

inti

Teo

ria d

ella

co

muni

cazi

one/

Co

mm

uni

catio

n Theo

ry (

cla

sVEM)

gio

vann

i An

cesc

hi

Eco

no

mia

dell’a

rte/

Eco

no

mic

s of

the A

rts

Pi

erl

uigi

sac

co

Labo

rato

rio int

egra

to d

i re

gia

e

sce

no

gra

fia/

Int

egra

ted L

abo

rato

ry o

f Dir

ectin

g a

nd S

et D

esi

gn

elis

abetta

Pozz

i con/

wit

h Carm

elo

Rifi

ci

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Fondam

ent

i delle

pra

tic

he

art

istic

he/

Basi

cs

of

Art

Pra

ctic

es

Angela

Vettese

con/

wit

h Elia

na P

rinci

Fondam

ent

i della

pra

tic

a d

el

teatro

/Basi

cs

of

Theatri

cal

Pra

ctic

e

Luca

Font

ana

con/

wit

h Carl

a R

uss

o

Fondam

ent

i di Inf

orm

atic

a/Co

mpute

r Scie

nce

st

efa

no M

azza

nti

con/

wit

h G

iuse

ppe C

ost

a

Dir

itto d

elle

pra

tic

he a

rtis

tic

he/

Law

of

Art

Pra

ctic

es

Lu

cia

bar

sotti

con/

wit

h Ale

ssandra

Caso

tto

second

o a

nno/

second

year

Sto

ria c

ont

em

po

ranea/

Co

nte

mpo

rary

His

to

ry

ro

bert

o M

ancin

i

Sto

ria d

ella

sce

no

gra

fia/

His

to

ry o

f Stage D

esi

gn

gio

rgio

ric

che

lli

con/

wit

h Silv

ia C

attio

do

ro

Muse

ogra

fia e

alle

stim

ent

o/

Muse

ogra

phy

and E

xhi

bit

ion

Desi

gn

Fran

k boehm

con/

wit

h Ro

be

rto S

cars

ato

Sto

ria d

ell’a

rte c

ont

em

po

ranea/

His

to

ry o

f Co

nte

mpo

rary

Art

Ag

nes

Kohl

meye

rcon/

wit

h Cla

riss

a R

icci W

els

hm

an

seTTeMbresePTeMber

Page 65: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

127

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

126

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

08.1

1La

cur

a della

fant

asia

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

DAni

eLe

DeL

giu

DiCe

Tere

se, aula

A

15.1

1co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Pier

AnnA

CAV

ALChi

nio

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

20.1

1in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

Anne

Doro

Thee

boeh

Me

(Specia

l Co

llectio

ns

Cura

to

r in

the J

ohn

M. Fl

axm

an

Libra

ry, The S

cho

ol of

the A

rt I

nst

itute o

f Chi

cago)

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

2

2.1

1un

cert

o p

rese

ntim

ent

oin

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

MAr

CeL

Lo M

ALobe

rTi

28.1

1es

tab

lish

ing

and m

aint

aini

ng

an a

rtis

tic

can

on:

An

em

pir

ical

hi

stori

ogra

phy

of

Frenc

h im

pre

ssio

nism

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

JAMes

CuTTi

ng (

Co

rnell

Uni

ve

rsit

y)

cla

DIS -

Te

rese

, aula

B

2

9.11

in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

niCo V

AsCeL

LAri

0

6.12

in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

siMone

berT

i

14.1

2Fe

sta

di nat

ale/

Xm

as P

arty

Fa

co

ltà d

i Desi

gn

e A

rti

Tere

se

DiCeMbreDeCeMber

exam

es

for

the

1st

tri

mest

er

17.1

2.2

007 –

11.

01.2

008

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

14.1

2Fe

sTA

Di n

ATAL

e/XM

As P

ArTy

Fa

co

ltà d

i Desi

gn

e A

rti

pre

sent

azi

one d

ei la

vo

ri

degli

stude

nti dei la

bo

rato

ri

delle

laure

e s

pecia

list

iche/

Pre

sent

atio

n of

the w

ork

s by

stude

nts

fro

m t

he g

raduate

degre

e p

rogra

mm

e labo

rato

ryfD

A -

Te

rese

Sto

ria d

el co

stum

e/His

to

ry o

f Co

stum

e

Vera

Mar

zot

con/

wit

h Cla

udia

Colu

ssi

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Lette

ratura

italia

na

co

nte

mpo

ranea /

Co

nte

mpo

rary

It

alia

n Li

te

rature

Dan

iele

Del giu

dic

e

con/

wit

h Enz

o R

am

mair

one

Psi

co

logia

della

pe

rcezi

one/

Psy

cho

logy o

f Pe

rce

ptio

n em

anue

le A

rielli

Fondam

ent

i di eco

no

mia

della

pro

duzi

one a

rtis

tic

a/Basi

cs

of

the E

co

no

mic

s of

Art

istic

Pro

ductio

n

gio

rgio

Tav

ano b

less

i

Filo

sofi

a t

eo

retic

a/Theo

retic

al

Phi

loso

phy

gio

rgio

Agam

ben

con/

wit

h Em

anuele

Co

ccia 2

007

exam

es

for

the

1st

tri

mest

er

17.1

2.2

007 –

11.

01.2

008

noVeMbrenoVeMber

Page 66: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

129

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

128

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2006

-713

.02

Less

ons

for

the

2nd

tri

mest

er

14.0

1 –

28.0

3

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

May

a baj

evi

ccon/

wit

h Raff

aella

Cri

spin

o

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Le

wis

bal

tz

con/

wit

h Ant

onello F

rongia

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

e c

ost

um

e/Stage D

esi

gn

and

Co

stum

e L

abo

rato

ry

(cla

sT)

Csab

a An

tal

con/

wit

h Silv

ia C

olla

zuol

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Ta

nia

bru

gue

racon/

wit

h G

ast

on

Ram

irez

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Sto

ria d

ell’a

rte c

ont

em

po

ranea/

His

to

ry o

f Co

nte

mpo

rary

Art

Fr

ancesc

a Cas

tellan

i

Sto

ria d

el cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a (

cla

sVEM)

Mar

co b

ert

ozz

i

Se

mio

tic

a d

elle

art

i/Se

mio

tic

s of

the A

rts

Paolo

Fab

bri

Psi

co

logia

dei pro

cess

i co

gni

tiv

i/Ps

ycho

logy o

f Cogni

tiv

e P

rocess

es

Vit

tori

o g

irotto

Teo

rie d

el co

lore

/Co

lour

Theo

ry

robert

o C

asat

i

So

cio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/So

cio

logy o

f Cult

ura

l and C

om

muni

catio

n Pro

cess

es

Car

lo g

rass

i

Est

etic

a/Aest

hetic

s

Fran

co r

ella

Filo

sofi

a t

eo

retic

a/Theo

retic

al Phi

loso

phy

gio

rgio

Agam

ben

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2006

-723

.01

Less

ons

for

the

2nd

tri

mest

er

14.0

1 –

28.0

3

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i fo

ndam

ent

i del

teatro

/Labo

rato

ry B

asi

cs

of

Theatri

cal Pra

ctic

e A

Kari

na A

rutyu

nyan

con/

wit

h Ro

sari

a R

uffi

ni

Labo

rato

rio d

i fo

ndam

ent

i del

teatro

/Labo

rato

ry B

asi

cs

of

Theatri

cal Pra

ctic

e B

Paola

Dona

ti

con/

wit

h Elisa

betta G

ust

ini

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

teatra

le/Stage D

esi

gn

Labo

rato

ry (

cla

sT)

gio

rgio

ric

che

lli

con/

wit

h Silv

ia C

attio

do

ro

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 5

re

ne g

abri

con/

wit

h M

ari

a G

iova

nna

Nuzz

i,

Ana

Mari

a B

resc

iani

Labo

rato

rio d

i teatro

/Theatre

Labo

rato

ry 2

Klau

s o

berm

aier

con/

wit

h Barb

ara

Delle

Vedove

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Sto

ria d

ella

cri

tic

a/

His

to

ry o

f Cri

tic

ism

01.0

2uni

(di)

vers

ité.

incont

ri ital

o-fr

ancesi

sul

lo

svilup

po u

rban

o ieri

, oggi

, dom

ani

La c

ittà

inqui

eta:

la

vita

urban

a sa

rebbe il peggi

ore

dei m

ond

i poss

ibili?

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

s by

Fran

co r

ella,

Mar

co D

e M

iche

lis,

bern

ardo s

ecchi

, Ja

cque

s boul

et

(Éco

le N

atio

nale

Supé

rieure

d'A

rchi

tecture

de P

ari

s La

Ville

tte),

Dan

iel Pa

yot (

Uni

ve

rsit

é

Marc

Blo

ch

de S

tra

sbo

urg

)Am

bass

ade d

e F

rance e

n It

alie

– B

CLA;

Uni

ve

rsit

à I

UAV

di

Ve

nezi

a;

Délé

gatio

n cult

ure

lle d

e

l’Am

bass

ade d

e F

rance à

Ve

nise

; ACIF

– A

lliance f

rançais

e d

e V

eni

seTe

rese

18.0

2vis

ita g

uid

ata d

ella

mo

stra

/o

rgani

zed v

isit

to t

he e

xhi

bit

ion

“L’a

ttim

o n

eo

realist

a. Fo

to

gra

mm

i 1941

–1952”

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. A

nto

nio C

ost

a &

pro

f. M

arc

o

Be

rtozz

i; D

ipart

ime

nto d

elle

art

i e d

el dis

egno indust

riale

Ce

ntro

Cult

ura

le C

andia

ni, M

est

re

2008

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

15-3

0.03

iu

AV A

L MAXXi.

suDen

Ti

Di A

rTi

Vis

iVe

DA

Ven

eZiA

A ro

MA

a c

ura

di/

cura

ted b

y A

ngela

Vettese

& C

orn

elia

Lauf

ope

re d

i/w

ork

s by M

. Bacci,

M. Balint

, T.

Bo

lfe, C. Bro

nzin

i,

E. Ce

nghi

aro

, E. Stri

nna

, V. Cia

rapic

a, M

. T.

Dal Bo,

C. Di Stefa

no, G

. Za

mbo

ni,

A. G

alia

zzo, R. G

iacco

ni, G

. G

uid

a,

V. Lu

cio

, G

. Squilla

ccio

tti,

C. He

rnavel, C

. Io

li, E

. Tu

rello,

I. Iv

anova

, G

. Po

letta, C. Ro

ssato,

F. S

art

ori

, D. To

nus,

D. Zo

ico

catalo

go/c

atalo

gue C

hart

aM

use

o M

AXXI, IUAV

, Ve

nezi

a, fD

A,

cla

sAV

Muse

o M

AXXI, Ro

ma

Cin

zia

big

liosi

Ant

ropo

logia

cult

ura

le/

Cult

ura

l Ant

hro

po

logy

gia

com

o F

est

i

Filo

sofi

a e

teo

ria d

ei linguaggi/

Theo

ry a

nd P

hilo

sophy

of

Languages

Paolo

gar

bolino

Ele

me

nti di acust

ica e

illu

min

otecni

ca/

Light

ing

Techni

ques

and A

co

ust

ics

Cla

udio

Colo

retti

co

n/w

ith

Fede

rica P

reto

Sto

ria d

ell’a

rchi

tettura

/His

to

ry o

f Arc

hitecture

ro

bert

o M

asie

rocon/

wit

h M

ichela

Maguo

lo

Sto

ria d

ella

danz

a/Dance H

isto

ry

sus

anne

Fra

nco

Sto

ria d

ella

foto

gra

fia/

His

to

ry o

f Photo

gra

phy

An

tone

llo F

rong

ia

Sto

ria d

el cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a

Antoni

o Cost

a con/

wit

h Mari

na P

ella

nda

Est

etic

a/Aest

hetic

s

sus

anna

Mat

i

Teo

ria

e t

ecni

ca

della

perf

orm

anc

e

teatra

le/Pe

rfo

rmanc

e T

heo

ry a

nd

Techn

iques

rosa

ria

ruf

fini

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

31.0

3 –

18.0

4

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2006

-7

30.0

4

Less

ons

for

the

3rd

tri

mest

er

21.0

4 –

04.

07

19.0

2st

ori

a del cin

em

a com

e s

tori

a di un

ling

uaggi

oco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

sAnDro

ber

nAr

Di (

Uni

ve

rsit

à d

i Fi

renz

e)

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. A

nto

nio C

ost

a &

pro

f. M

arc

o

Be

rtozz

i; D

ipart

ime

nto d

elle

art

i e d

el dis

egno indust

riale

Tere

se, aula

A

2

5.0

2Mit

o,

arte,

veri

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

serg

io g

iVone

11.0

3

The

art

of

soni

ficat

ion

sem

inari

o d

i/se

min

ar

by

sTeP

hen

bAr

rAs

s (S

oni

c

Co

mm

uni

catio

ns

Rese

arc

h G

roup,

Uni

ve

rsit

y o

f Canbe

rra, V

isit

ing

Fello

w a

t E

quip

e P

erc

eptio

n et

Desi

gn

So

no

res,

IRCAM, Pa

ris)

a c

ura

di/

cura

ted b

y

David

e R

occhess

oLi

gabue, atelie

r 29

1

1.03

Mit

o,

arte,

veri

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Moni

CA

Cen

TAnni

13.0

3

Com

e c

onf

ront

are il teat

ro

mus

ical

e d

i Weill e b

recht

oggi

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

goTTF

rieD

WAg

ner

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. P

ao

la D

ona

ti

Tere

se, aula

A

2

5.0

3To

morr

ow n

ow

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

oLi

Ver

grAu

Tere

se, aula

B

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

31.0

3 –

18.0

4

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2006

-7)

23.0

4

Less

ons

for

the

3rd

tri

mest

er

21.0

4 –

04.

07

gennAioJAnuAry

FebbrAioFebruAry

MArZoMArCh

2008

APriLeAPriL

Page 67: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

131

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

130

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry A

gui

do

gui

di

con/

wit

h And

rea

Pert

old

eo

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry B

Mar

co Z

anta

con/

wit

h Fe

de

rico C

ovre

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 3

Ad

rian

Pac

i con/

wit

h Em

ma C

ice

ri

Labo

rato

rio v

ideo/

Vid

eo L

abo

rato

ry

Mas

sim

o M

agrì

con/

wit

h Fe

de

rica D

e R

occo,

Nic

olò

Scib

ilia

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio fi

nale

teatro

/Theatre

Fin

al Labo

rato

ry

Luig

i Dal

l’Agl

io

con/

wit

h Silv

ia C

olla

zuo

l

Labo

rato

rio fi

nale

art

e/

Fina

l V

isual Art

s Labo

rato

ry

nic

ola

s bour

riau

d

con/

wit

h Andre

a M

attie

llo

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Fondam

ent

i di psi

co

logia

/Psy

cho

logy C

ogni

tiv

e

Vit

tori

o g

irotto

con/

wit

h Dani

ele

Bre

ssanelli

Filo

sofi

a d

elle

art

i/Phi

loso

phy

of

the A

rts

Fr

anco r

ella

con/

wit

h Susa

nna

Mati

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Mar

ietic

a Po

trc

con/

wit

h G

ast

on

Ram

irez

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o

espo

sitiv

o/Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry

Car

los

bas

uald

ocon/

wit

h Ele

ono

ra C

hara

ns

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

teatra

le/Stage D

esi

gn

Labo

rato

ry (

cla

sT)

Mar

ghe

rita

Palli

con/

wit

h Barb

ara

Delle

Vedove

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

ev

a Mar

isal

di

con/

wit

h Alb

ert

o T

adie

llo

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Lette

ratura

teatra

le italia

na/

Italia

n Theatri

cal Li

te

rature

(c

lasT

) Dan

iele

Del giu

dic

e

Lette

ratura

italia

na/

Italia

n Li

te

rature

Andre

a Cav

alle

tti

Ant

ropo

logia

cult

ura

le/

Cult

ura

l Ant

hro

po

logy

(cla

sT)

Car

lo s

eve

ri

Tende

nze d

ell’a

rchi

tettura

co

nte

mpo

ranea/

Tre

nds

in

Co

nte

mpo

rary

Arc

hitecture

robert

o M

asie

ro

Teo

ria e

cri

tic

a d

ell’a

rte

co

nte

mpo

ranea/

Theo

ry a

nd

Cri

tic

ism

of

Co

nte

mpo

rary

Art

An

gela

Vettese

Se

min

ari

o d

i Sto

ria d

ell’a

rte

mo

de

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

(cla

sT)

giu

lio A

less

andri

30.0

4co

nvegno/c

onf

ere

nce

gio

rnAT

e Di

sTu

Dio

suLL

’ALL

esTiM

enTo

. L’

oTTo

Cen

Too

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

arl

os

Basu

ald

o

Tere

se, aula

Gre

lazi

oni

/le

cture

s:In

terv

ista,

Pie

rre r

ose

nberg

, ro

bert

o M

asie

roSal

ons

, Fr

ancesc

a Cas

tellan

i Pr

ime b

ienn

ali, b

arbar

a Cin

elli

Ca'

Pesa

ro, nic

o s

tri

nga

chi

usu

ra d

ei la

vo

ri a

cura

di/

clo

sing r

em

ark

s by C

arl

os

Basu

ald

o

08.0

5Fr

ont

ier

Power

MAr

JeTi

CA

PoTr

C

pre

sent

azi

one d

el la

vo

ro/

intro

ductio

n to t

he w

ork

Tere

se, aula

A

28.0

5co

nvegno/c

onf

ere

nce

gio

rnAT

e Di

sTu

Dio

suLL

’ALL

esTiM

enTo

. iL

noVeC

enTo

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

arl

os

Basu

ald

o

Tere

se, aula

Gre

lazi

oni

/le

cture

s:

Mar

co A

lbin

i, C

arlo

s bas

uald

o,

Mas

sim

o D

e s

abbat

a, o

rietta

Lanz

arin

i

01-03

.05

heLL

on e

ArTh

: VAr

ieTie

s oF

DysT

oPi

A m

ost

ra c

olle

ttiv

a/gro

up s

how

a c

ura

di/

cura

ted b

y S

. Fe

rrari

ni,

V. Lu

cio

, A. M

azz

oli,

C. Vecchi

are

llio

pe

re d

i/w

ork

s by G

. Am

bro

sini

, V. Barb

oni

, G

. Bo

rto

luss

i &

K. Ts

churt

sche

ntha

ler,

C. Bro

nzin

i,

M. Cam

para

, D. Carm

i, V

. Cia

rapic

a,

A. Cio

ffi, F.

Co

luss

i, S

. Fe

rrari

ni,

A. G

alia

zzo, C. He

ranv

al, V

. Lu

cio

&

A. M

azz

oli,

D. M

arc

hesi

ni, M

. Jo

Mari

ano, M

. M

elle

re, C. Pece

nik

& R. Sart

or,

M. Pe

rosi

n, G

. Po

letta,

A. Scale

ra, C. Schi

ara

tura

, G

. Squilla

ccio

tti, A

. Ste

rlig

ova

, D. To

nus,

E. Tu

rello, Y.

Yia

n W

en

cla

sAV –

pro

f. L

ew

is B

alt

zPa

lazz

etto T

ito, BLM

MAggioMAy

giugnoJune

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Sto

ria d

ell’a

rte m

ode

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

ro

sella

Laub

er

con/

wit

h Isa

bella

Cecchi

ni

Sto

ria d

el teatro

/His

to

ry o

f Theatre

Cla

udio

Long

hi

con/

wit

h Andre

a P

orc

elluzz

i

second

o a

nno/

second

year

So

cio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/So

cio

logy o

f Cult

ura

l and C

om

muni

catio

n Pro

cess

es

Car

lo g

rass

icon/

wit

h Lo

renz

a D

al Ve

ra

Se

mio

tic

a d

elle

art

i/Se

mio

tic

s of

the A

rts

Patri

zia

Mag

licon/

wit

h Alv

ise M

attozz

i

Sto

ria d

ella

musi

ca/

His

to

ry o

f M

usi

c

ro

bert

o F

avar

o

con/

wit

h Stefa

no Z

anus

Fort

es

Inf

orm

atic

a/Co

mpute

r Scie

nce

Dav

ide r

ocche

sso

con/

wit

h Pi

etro

Po

lotti

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Lette

ratura

art

istic

a/Art

istic

Lit

era

ture

Paolo

Fab

bri

con/

wit

h Tiz

iana

Mig

lio

re

Tende

nze d

ell’a

rte

co

nte

mpo

ranea/

Tre

nds

in C

ont

em

po

rary

Art

Ag

nes

Kohl

meye

r con/

wit

h Cla

riss

a R

icci W

els

hm

an

Lingua e

lette

ratura

ingle

se/

English

Language a

nd L

ite

rature

Je

nnif

er

Knae

ble

con/

wit

h Ve

roni

ca H

ark

ins

Labo

rato

rio d

i sc

rittura

pe

r le

art

i e il teatro

/W

ritin

g

Labo

rato

ry f

or

the A

rts

and

Theatre2

008

04.0

6co

nvegno/c

onf

ere

nce

ProF.

2fD

A, cla

sVEM;

cla

DIS

ape

rtura

dei la

vo

ri a

cura

di/

ope

ning r

em

ark

s by M

arc

o D

e

Mic

helis

& G

iorg

io C

am

uff

ore

lato

ri/s

peake

rs:

Albert

o L

ecal

dan

o,

Antoni

no

beni

ncas

a, s

erg

io M

eni

che

lli,

Mas

sim

o P

itis

, gia

nni sin

nico

nclu

sio

ni p

rim

a p

art

e a

cura

di/

firs

t p

art

co

nsi

de

ratio

ns

by

gio

vann

i An

cesc

hire

lato

ri/s

peake

rs:

gad

do M

orp

urgo,

robert

o P

iera

cin

i,

Mar

io P

iazz

a, A

lbert

o b

assi

, Dan

iel ea

tock

pre

sent

azi

one d

el pro

getto/

pre

sent

atio

n of

the p

roje

ct

IUAV

CAST a

cura

di/

cura

ted b

y

stude

nti/

stude

nts

cla

sVEM &

pro

f. D

avid

e R

ibo

lico

nclu

sio

ni s

eco

nda p

art

e a

cura

di/

seco

nd p

art

co

nsi

de

ratio

ns

by

Paul

ellim

an

12-1

4.06

co

nvegno/c

onf

ere

nce

esTe

TiC

he D

eL C

AMouFL

Age.

Di

sru

PTin

g i

MAg

es i

n A

rTe

e neL

Des

ign

IUAV

, Ve

nezi

a, fD

A;

LISaV

-

Labo

rato

rio I

nte

rnazi

ona

le d

i Se

mio

tic

a a

Ve

nezi

a;

Fondazi

one

Bevilacqua L

a M

asa

; Co

mune d

i Ve

nezi

aPa

lazz

etto T

ito, BLM

12.0

6pre

siede/m

ode

rates

Mar

co D

e

Mic

helis

(IUAV

, Ve

nezi

a)re

lazi

oni

/le

cture

s:Stra

tag

em

mi d

ella

vis

ione

: in

can

tar

e

lo s

gua

rdo, pert

urbar

e l’im

mag

ine,

Paolo

Fab

bri

(IUAV

, Ve

nezi

a)Dar

win

ism

o e

mim

etis

mo, giu

lio

gio

rello (

Uni

ve

rsit

à d

egli

Studi di

Milano)

La z

ampa

sini

stra

del cam

aleont

e.

Cam

oufl

age e

inv

isib

ilità

nelle

cul

tur

e a

ntic

he, Mas

sim

o L

eone

(U

nive

rsit

à d

egli

Studi di To

rino)

pre

siede/m

ode

rates

sim

ona

Mori

niMaq

uilla

ge/Cam

oufl

age:

il tru

cco t

ra

mim

etis

mo e

int

imid

azio

ne, Pa

tri

zia

Mag

li (I

UAV

, Ve

nezi

a)

Page 68: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

133

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

132

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

A par

tir

e d

al m

imetis

mo a

nim

ale.

Modelli

di lo

tta

e c

onfl

itto,

morf

oge

nesi

e n

arra

zione

, Fe

deri

co

Mont

anar

i (I

UAV

, Ve

nezi

a)ARTI V

ISIVE

pre

siede/m

ode

rates

Jorg

e L

oza

noLa

pro

tesi

tecno

logic

a com

e f

orm

a di cam

oufl

age, An

gela

Vettese

(I

UAV

, Ve

nezi

a)Cam

oufl

age n

ell’

arte o

die

rna:

ap

pro

pri

azio

ni e

détour

nem

ent

s ,

Mar

ia T

ere

sa M

end

ez

bai

ges

(IUAV

, Ve

nezi

a)Molt

iplic

are le a

ppar

enz

e, perd

ere

il

cent

ro:

l’art

e d

el Nove

cent

o e

il

dia

logo d

ell’

ident

ità ,

Car

la s

ubri

zi

(Uni

ve

rsit

à d

i Ro

ma la S

apie

nza)

Ana

Me

ndie

ta, Eart

h-Bo

dy.

L’

aspett

ualiz

zazi

one

nel

cam

oufl

age, Ti

zian

a Mig

liore

(IUAV

, Ve

nezi

a)pre

siede/m

odera

tes

Chi

ara

Cas

arin

Le f

orm

e d

ell’

Avat

ar:

la r

appre

sent

azio

ne

nell’

incar

nazi

one

dig

ital

e, st

efa

no

Cole

tto (

BLM)

Trav

est

irsi

da

imm

agin

e. Gav

in T

urk,

tra

iperr

eal

ism

o e

sim

ulaz

ioni

smo,

Mar

co D

e b

aptis

tis

(Uni

ve

rsit

à

degli

Studi di Sie

na)

Dal

corp

o “

fuori

” al

l’em

bodym

ent

. Note s

ulla

ri-

signi

ficaz

ione

del cub

o

min

imal

, em

anue

la D

e C

ecco (

Libe

ra

Uni

ve

rsit

à d

i Bo

lzano)

Cam

oufl

age P

art

y13.0

6pre

siede/m

ode

rates

Patri

zia

Mag

liSPE

TTA

CO

LOWha

t L

ies

Bene

ath:

cam

oufl

age e

eff

ett

o n

ebbia

, An

toni

o C

ost

a (I

UAV

, Ve

nezi

a)Il cie

lo in

una

stan

za. La

m

acchi

neri

a teat

rale

bar

occa

com

e

fabbri

ca

d’il

lusi

oni

, bar

bar

a Delle

Vedove

(IUAV

, Ve

nezi

a)STRAT

EGIE

DI C

AMUFF

AMENTO

AUTO

RIALE

Cole

tte e

l’a

rte:

un’a

vvent

ura

en

tra

vest

i , C

inzi

a big

liosi

(IUAV

, Ve

nezi

a)L’

autore

mim

etiz

zato. Stra

tegie

di

dis

sim

ulaz

ione

per

rest

aura

tori

e

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

fals

ari, C

hiar

a Cas

arin

(Scuo

la S

tudi

Ava

nzati di Ve

nezi

a)pre

siede/m

ode

rates

silvi

a bur

ini

MUSIC

AMus

ique

d’a

meub

lem

ent

: m

asche

ram

ent

o e

mim

etis

mo n

ella

com

posi

zione

del pae

sagg

io s

ono

ro,

robert

o F

avar

o (

IUAV

, Ve

nezi

a)Il can

gia

nte/m

etam

orfi

co e

il

nasc

ond

iment

o n

ell’

est

etic

a del pop/r

ock ,

Mar

ia P

ia P

ozz

ato

(Uni

ve

rsit

à d

i Bo

logna

); L

ucio

spaz

iant

e (

Uni

ve

rsit

à d

i Bo

logna

)pre

siede/m

ode

rates

Medar

do

Chi

apponi

DES

IGN

La fi

gur

a dello

sfo

ndo:

evo

luzi

one

e

intelli

genz

a m

imetic

a degli

ogg

ett

i ,

Fabri

zio g

ay (

IUAV

, Ve

nezi

a)An

tro

pom

orfi

smo c

om

e s

tra

tegia

. Le

int

erf

acce u

man

oid

i ne

l desi

gn

del pro

dott

o e

della

com

unic

azio

ne,

Dav

ide F

orn

ari (I

UAV

, Ve

nezi

a)Tr

ansm

issi

on.

06 T

attic

he d

i in

terv

ent

o m

imetic

o n

ella

quo

tid

iani

tà,

pro

gett

oze

ro(+

) -

Aless

andro

bert

onc

ello,

Paolo

Dus

iCam

uffa

ment

i della

tecno

logia

e f

orm

e d

egli

ogg

ett

i , r

aim

ond

a ri

ccin

i (I

UAV

, Ve

nezi

a)14

.06

pre

siede/m

ode

rates

Alvi

se

Mat

tozz

iARCHITETTURA

Extra

-vi

sioni

: ar

chi

tett

ure e

st

rutt

ure d

a Gua

rini

a M

oss

o,

gio

rgio

Cont

i (U

nive

rsit

à C

a’

Fosc

ari

di Ve

nezi

a)L’

invo

lucro

arc

hitett

oni

co c

om

e

pra

tic

a del cam

oufl

age:

da

Adolf

Lo

os

a Mic

hael Li

n , V

ere

na L

enn

a (I

UAV

, Ve

nezi

a)Pe

lle, fi

ltri

e m

em

bra

ne:

l’arc

hitett

ura

della

tra

spar

enz

a ,

Laur

a o

rsin

i (I

UAV

, Ve

nezi

a)Pu

blic

Art

. Fo

rme m

imetic

he d

i ar

te

urban

a , F

abri

zio r

ivola

(Accade

mia

di Belle

Art

i di Ro

ma)

War

cam

oufl

age:

una

pal

est

ra

per

gli

archi

tett

i in

gle

si d

el

second

o D

opogue

rra ,

gui

do

Zucconi

(IUAV

, Ve

nezi

a)

Sto

ria d

ella

foto

gra

fia/

His

to

ry o

f Photo

gra

phy

An

tone

llo F

rong

ia

Sto

ria d

el cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a (

cla

sT)

Antoni

o C

ost

a

Psi

co

logia

della

pe

rcezi

one/

Psy

cho

logy o

f Pe

rce

ptio

n (c

lasV

EM)

giu

lia

Paro

vel

Sto

ria d

elle

co

muni

cazi

oni

vis

ive/

His

to

ry o

f V

isual Co

mm

uni

catio

n (c

lasV

EM)

Tiz

iana

Mig

liore

Cri

tic

a e

sto

ria d

el desi

gn/

Desi

gn

Cri

tic

ism

and H

isto

ry

(cla

sDIP)

Alb

ert

o b

assi

Legis

lazi

one d

ei be

ni e

delle

attiv

ità c

ult

ura

li/Le

gis

latio

n o

n Cult

ura

l Ass

ets

and A

ctiv

itie

s Lu

cia

bar

sotti

Lingua e

Lette

ratura

ingle

se/

English

Language a

nd L

ite

rature

An

tho

ny M

aras

co

2008

Page 69: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

135

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

134

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

1

8.0

6Conf

ere

nze s

ulla

fotogra

fia

cont

em

pora

nea.

The

form

atio

n of

my

work

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

sTeP

hen

shore

Tere

se, aula

A

19.0

7-02

.11

iuAV

AT

MAn

iFes

TA 7

. soCiAL

ArT

Pr

ACTiC

es:

Airs

WAP

, AP

rA.M

enTe

, Pu

bLi

nK

a c

ura

di/

cura

ted b

y C

orn

elia

Lauf

ope

re d

i/w

ork

s by A

irsw

ap

(A. Calle

garo

, L. M

azz

a, S. De V

ivo &

F.

To

gni

), A

spra

.me

nte

(E. Ce

nghi

aro

, G

. G

abri

elli

,G

. G

uid

a, A. Savio

tti), Publink

(R. Bru

zzechess

e, M

. Vant

aggi &

M. Za

nchi

)IUAV

, Ve

nezi

a, fD

A, cla

sAV;

Mani

fest

a 7

, Tr

ent

ino A

lto A

dig

e

specia

l exam

sess

ion

08.0

9 –

26.0

8

second

degre

e s

ess

ion

2007

-8

11.0

9

exam

es

for

the

3rd

tri

mest

er

07.0

7– 2

5.0

7

LugLioJuLy

seTTeMbresePTeMber

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

exam

es

for

the

3rd

tri

mest

er

07.0

7 –

25.0

7

Firs

t d

egre

e s

ess

ion

2007

-8

09.0

7

Firs

t d

egre

e s

ess

ion

2007

-8

18.0

9

specia

l exam

sess

ion

08.0

9 –

26.0

9

second

degre

e s

ess

ion

2007

-8

12.1

1

Less

ons

for

the

1st

tri

mest

er

29.0

9 –

12.1

2

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 1

A

Mar

io A

irò

con/

wit

h V

ivia

na M

ilan

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 1

B

stefa

no A

rient

icon/

wit

h O

lga V

ano

ncin

i

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e e

mult

imedia

/M

ult

imedia

Co

mm

uni

catio

ns

and

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry A

Cam

illo

Tre

visa

ncon/

wit

h G

iova

nni

Scurr

ia2008

Page 70: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

137

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

136

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2007

-8

15.1

0

Less

ons

for

the

1st

tri

mest

er

29.0

9 –

12.1

2

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

An

toni

Mun

tad

as

con/

wit

h M

arc

o F

err

ari

sCesa

re P

ietro

iust

i con/

wit

h Ana

Filip

a G

oncalv

es

Ram

os

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o

espo

sitiv

o/Exhi

bit

ion

Desi

gn

Lab.

Corn

elia

Lauf

con/

wit

h Ila

ria G

ianni

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Sto

ria d

ell’innova

zio

ne s

cie

ntifi

ca

e t

ecno

logic

a/His

to

ry o

f Scie

ntifi

c a

nd T

echno

logic

al

Innova

tio

n (c

lasD

IP)

raim

ond

a ri

ccin

i

Sto

ria d

ell’a

rte m

ode

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

La

ura

Cort

i

Sto

ria e

tecni

che d

ella

danz

a/Dance H

isto

ry a

nd T

echni

ques

(cla

sT)

sus

anne

Fra

nco

Sto

ria d

el teatro

/His

to

ry o

f Theatre

(cla

sT)

Car

melo

Alb

ert

i

Stru

ttura

dra

mm

aturg

ica d

el

teatro

/Theatri

cal Stru

cture

s (c

lasT

) Lu

ca

Font

ana

Muse

ogra

fia e

alle

stim

ent

o/

Muse

ogra

phy

and E

xhi

bit

ion

Desi

gn

giu

lio A

less

andri

27.1

1-03

.12

MAs

TerM

inD

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

a c

ura

di/

cura

ted b

y R

. G

iacco

ni,

M. Lu

pie

ri, N. Vasi

ljevic

, D. Zo

ico

ope

re d

i/w

ork

s by F

. Fo

ssati e

D. To

nus,

V. Cava

llini

& E

. Vezz

i,

D. M

ont

ano, M

. M

osc

ard

ini

art

isti no

min

ati da/

art

ists

no

min

ated b

y A

lbe

rto G

aru

tti,

Mauri

zio N

annucci, C

esa

re

Pietro

iust

icla

sAV –

pro

f. C

orn

elia

Lauf

neo

n>cam

po

base

, Bo

logna

05-1

3.1

2Lo

oK

uP

boLo

gnA

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

a cura

di/

cura

ted b

y

V. Barb

oni

, R. Bern

asc

oni

, G

. Bin

i,

C. Bosi

, F.

Pego

raro

opere

di/

wo

rks

by F

. Acca, Cass

ero

, Danz

aurb

ana

, R. Daolio

, Ho

mew

ork

, Nosa

della

due, M. Ro

mano

, Xin

g,

Zim

merF

rei, p

erf

orm

anc

e d

i/by

F. B

urz

acchi

ni, E.

Mucchi

, P.

Min

ni &

L.

Ulis

se, Ho

mew

ork

(Mih

i La

vish

&

Bolo

gne

se s

auce),

Ho

mew

ork

rolli

n’ d

j se

tcla

sAV –

pro

f. C

orn

elia

Lauf

neo

n>cam

po

base

, Bolo

gna

22.1

0co

nvegno/c

onf

ere

nce

MAD

e in

iuAV

. iL

sen

so D

eLLe

Cose:

gLi

oggeT

Ti

neL

Cin

eMA

e neL

ViD

eoAudit

ori

um

Spazi

o T

hetis

, Ars

ena

le

Novis

sim

o, Ve

nezi

ain

tro

duzi

one a

lla g

iorn

ata d

i/o

pe

ning d

ay s

ess

ion

by M

arin

a Pe

llan

da

rela

zio

ni/le

cture

s:Medar

do C

hiap

poni

(pre

side/d

ean

fDA)

Una

vid

eoteca

per

un “

Atene

o

del pro

gett

o”,

Leona

rdo C

iacci

(Refe

rent

e s

cie

ntifi

co V

ideoteca

- S

iste

ma B

ibliotecari

o e

Do

cum

ent

ale

- I

UAV

, Ve

nezi

a)Non

solo

vid

eoteca

IUAV

: al

tri

lu

oghi

per

il desi

gn

in v

ideo,

Antone

lla

scar

pa

(Vid

eoteca

- S

iste

ma B

ibliotecari

o, IUAV

, Ve

nezi

a)Il se

nso d

elle

cose

che

vedia

mo n

ei

film

, An

toni

o C

ost

a (I

UAV

, Ve

nezi

a)Il ri

torn

o d

ella

Cosa

, er

nest

o

Fran

cal

anci (I

UAV

, Ve

nezi

a)Tu

tti gli

ogg

ett

i di Em

ilie M

ülle

r,

Mar

ina

Pellan

da

(IUAV

, Ve

nezi

a)Il si

stem

a degli

ogg

ett

i ne

l cin

em

a del desi

gn ,

ric

car

do T

riolo

(U

nive

rsit

à d

i Pa

dova

)Docum

ent

are il

desi

gn:

esp

eri

enz

e

di un

a fi

lmm

aker ,

Ann

a Pi

tsc

heid

er

30.1

0Ar

che

olo

gia

del cont

em

pora

neo.

un’

intro

duz

ione

alla

most

ra

"ital

ics"

dedic

ata

all’a

rte ital

iana

dal

196

8 a

l 20

08 (

27.0

9.20

08 -

22 .

03.2

009,

Pal

azzo

gra

ssi,

Vene

zia)

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

FrAn

Ces

Co b

onAM

iin

te

rve

ngo

no/w

ith

a s

peech

by

Giu

lio A

less

andri

, Angela

Vettese

, M

oni

que V

aute (

dir

etto

re/

dir

ecto

r Pa

lazz

o G

rass

i)Te

rese

, aula

A

Labo

rato

rio d

i art

e e

mult

imedia

/M

ult

imedia

Co

mm

uni

catio

ns

and

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry B

Dav

ide r

iboli

con/

wit

h Vale

ntin

a R

achi

ele

Te

rzo a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio int

egra

to d

i re

gia

e s

ce

no

gra

fia/

Int

egra

ted

Labo

rato

ry o

f Dir

ectin

g a

nd S

et

Desi

gn

Dav

ide L

iverm

ore

con/

wit

h Ce

ntin

eo S

ant

i

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 4

La

wre

nce C

arro

ll con/

wit

h M

arc

ela

Ce

rnadas

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Fondam

ent

i delle

pra

tic

he

art

istic

he/

Basi

cs

of

Art

Pra

ctic

es

Angela

Vettese

con/

wit

h Elia

na P

rinci

Fondam

ent

i della

pra

tic

a d

el

teatro

/Basi

cs

of

Theatri

cal

Pra

ctic

e

Luca

Font

ana

con/

wit

h Fi

lippo B

rusc

hi

Inf

orm

atic

a/Co

mpute

r Scie

nce

stefa

no M

azza

nti

Dir

itto d

elle

pra

tic

he a

rtis

tic

he/

Law

of

Art

Pra

ctic

es

Lu

cia

bar

sotti

con/

wit

h Ale

ssandra

Caso

tto

second

o a

nno/

second

year

Sto

ria c

ont

em

po

ranea/

Co

nte

mpo

rary

His

to

ry

ro

bert

o M

ancin

i

oTTobreoCTober

DiCeMbreDeCeMber

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Muse

ogra

fia e

alle

stim

ent

o/

Muse

ogra

phy

and E

xhi

bit

ion

Desi

gn

Fran

k boehm

con/

wit

h Ro

be

rto S

cars

ato

Sto

ria d

ell’a

rte c

ont

em

po

ranea/

His

to

ry o

f Co

nte

mpo

rary

Art

Ag

nes

Kohl

meye

rcon/

wit

h M

arc

ela

Ce

rnadas

Sto

ria d

ella

sce

no

gra

fia/

His

to

ry o

f Stage D

esi

gn

gio

rgio

ric

che

lli

con/

wit

h Silv

ia C

attio

do

ro

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Lette

ratura

italia

na

co

nte

mpo

ranea/

Co

nte

mpo

rary

It

alia

n Li

te

rature

Dan

iele

Del giu

dic

e

con/

wit

h Enz

o R

am

mair

one

Fondam

ent

i di eco

no

mia

della

pro

duzi

one a

rtis

tic

a/Basi

cs

of

the E

co

no

mic

s of

Art

istic

Pro

ductio

n

gio

rgio

Tav

ano b

less

i

Sto

ria d

el co

stum

e/

His

to

ry o

f Co

stum

e

Vera

Mar

zot

con/

wit

h Cla

udia

Co

luss

i

03.1

1specchi

nel cerv

ello.

Com

e le

nost

re m

ent

i cond

ivid

ono

azi

oni

ed

em

ozi

oni

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Corr

ADo s

inig

AgLi

A (p

rofe

sso

re/a

cade

mic

Filo

sofi

a

della

scie

nza e

d e

pis

te

mo

logia

delle

scie

nze u

mane, Uni

ve

rsit

à

di M

ilano)

Tere

se, aula

Teatro

17.1

1Speri

ment

are l’a

ssur

do:

le

stra

nezz

e d

ella

meccan

ica

qua

ntis

tic

aco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Leone

FronZo

ni

(dir

etto

re/d

irecto

r Ce

ntro

di

Studi Int

erd

iscip

lina

ri s

ui Sis

tem

i Co

mple

ssi, d

ipart

iment

o d

i fi

sica,

Uni

ve

rsit

à d

i Pi

sa)

Tere

se, aula

Teatro

noVeMbrenoVeMber

2008

Teo

rie e

tecni

che

dell’a

llest

ime

nto/Exhi

bit

ion

Desi

gn

Theo

ry a

nd T

echni

ques

Corn

elia

Lauf

Te

ori

a e

sto

ria d

ella

sce

no

gra

fia/

Theo

ry a

nd H

isto

ry o

f Stage

Desi

gn

(cla

sT)

gio

rgio

ric

che

lli

Logic

a e

Filo

sofi

a d

ella

scie

nza/

Logic

and P

hilo

sophy

of

Scie

nce

(cla

sDIP)

Pao

lo g

arbolino

Sto

ria d

ella

gra

fica/

His

to

ry o

f G

raphi

c D

esi

gn

(cla

sVEM)

Car

lo V

inti

Teo

ria d

ella

co

muni

cazi

one/

Co

mm

uni

catio

n Theo

ry (

cla

sVEM)

gio

vann

i An

cesc

hi

Eco

no

mia

dell’a

rte/

Eco

no

mic

s of

the A

rts

sab

rina

Pedri

ni

Page 71: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

139

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

138

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

05-1

5.1

2i

Xe

i To

Chi

De

Ven

eXiA

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

a c

ura

/cura

ted b

y e

co

n o

pe

re d

i/and w

ith

wo

rks

by I

. Bo

ldri

n,

O. Espo

sito, C. He

ranv

al, M

. Le

nass

icla

sAV –

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Magazz

ini del Sale

10.1

2in

beT

Wee

n /

TrA

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

a c

ura

di/

cura

ted b

y C

hiara

Vecchi

are

llipro

getto g

rafi

co d

i/gra

phi

c

pro

ject b

y C

hiara

Ze

nzani

, uffi

cio

st

am

pa/

pre

ss o

ffice C

hiara

Di

Stefa

no, ass

iste

nza t

ecni

ca/

techni

cal ass

istance E

nri

co

Ture

llo &

Min

erv

ina L

ena

ssi

ope

re d

i/w

ork

s by R

. Badha

n,

M. Be

rto

n, C

. Casa

dei, A

. Catanuto,

V. Cia

rapic

a, R. D’A

ngelo

, C. Deln

evo, I. Iv

anova

, F.

Lo

catelli

, M

. M

alv

ent

i, E

. M

azz

i, C

. M

azz

oli,

F.

Pedri

ni, D. Pi

tte

r, G

. Ro

ccabia

nca,

C. Ro

ssin

i, G

. Squilla

ccio

tti,

C. Tr

ivelli

, M

. C. Ze

nzani

cla

sAV –

pro

f. A

nto

ni M

unt

adas,

in

co

llabo

razi

one c

on/

in

co

llabo

ratio

n w

ith

cla

sAV –

pro

f.

Co

rnelia

Lauf

Jara

ch

Galle

ry

18.1

2Fe

sTA

Di n

ATAL

e/XM

As P

ArTy

Fa

co

ltà d

i Desi

gn

e A

rti

pre

sent

azi

one d

ei la

vo

ri

degli

stude

nti dei la

bo

rato

ri

delle

laure

e s

pecia

list

iche/

Pre

sent

atio

n of

the w

ork

s by

stude

nts

fro

m t

he g

raduate

degre

e p

rogra

mm

e labo

rato

ryfD

A -

Te

rese

18.1

2gio

VAn

ni

AnCes

Chi

: MuLT

iesT

esiA

pro

getto d

i/pro

ject b

y G

iova

nni

Ancesc

hi, in

co

llabo

razi

one c

on/

in

co

llabo

ratio

n w

ith

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o 1

pro

f. C

orn

elia

Lauf

pro

duzi

one d

i/pro

ductio

n by D

. Cedro

, P.

De R

oss

& M

. Sant

om

auro

, ass

iste

nza t

ecni

ca/

techni

cal

ass

istance L

. De V

etto

r,

S. Silv

est

riTe

rese

, aula

G

19/2

0.12

si È

DiF

FusA

LA V

oCe

Che

FAr

eMo

un r

AVe

mo

stra

itin

era

nte/to

uri

ng

exhi

bit

ion

A. De S

tefa

ni, Po

rto M

arg

he

ra;

F. S

art

ori

, Stazi

one S

ant

a L

ucia

; M

. G

ragila &

D. Carm

i, F

ondam

ent

a

Sant

a L

ucia

; M

. Chi

odi, 1

7M

Q, Po

nte d

elle

Guglie;

G. Kir

ilova

, Casa

di G

alia

Fu

ori

pro

gra

mm

a dur

ante r

ewin

d –

A

Dre

am b

efo

re C

hris

tm

as.

Conc

iato

per

le f

est

e d

i/by

Nic

o V

asc

ella

ri &

Lu

ca T

revis

ani

in

curs

ioni

inst

alla

tiv

e d

i/in

stalla

tio

ns

by C

. Ro

ssato,

F. C

olu

ssi, E

. Tr

onchi

n, N

. Buzz

ola

nFo

ndazi

one C

laudio

Buzi

ol

in c

olla

bo

razi

one c

on/

in

co

llabo

ratio

n w

ith

IUAV

, Ve

nezi

a,

fDA

Fondazi

one C

laudio

Buzi

ol, V

enezi

aV. M

ancin

elli

, F.

Belia

, J.

Ne

n Ya

ng,

Z. J

uan

Li, M

. Co

rti, M

. Jova

novic

, M

. Ro

mana

to, M

. Balint

, F.

Roja

s M

iram

ont

es,

F. Scarp

a, M

etri

Cubi;

B. Cio

ppi, A

. Scale

ra, M

. Bacci,

N. Buzz

ola

n, M

. Balint

, Ris

to

rant

e

La c

ort

e d

ell’o

rso;

Iaco

po S

eri

, Bar

dei ge

novesi

; M

. Co

rti, V

. M

ancin

elli

, G

ruppo

Pro

st, F.

Roja

Mir

am

ont

es,

M

. Fr

ant

oni

, N. Buzz

ola

n, F

. Belia

, A. Sto

me

ro, F.

Scarp

a,

M. Ro

mana

to, M

. Balint

, V. Caro

llo,

Magazz

ini del sa

le;

N. Angiu

li, M

erc

ato o

rtofr

uttic

olo

; M

. Bacci, V

. del Bagliv

o, in

tutti i

luo

ghi

/all

ve

nues;

Gru

ppo P

rost

, L.

Pucci, M

. Di G

iuse

ppe, R. So

rbello,

Piazz

a S

an

Marc

ocla

sAV –

pro

f. C

esa

re P

ietro

iust

i

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

18.1

2Fe

sta

di nat

ale/

Xm

as P

arty

Fa

co

ltà d

i Desi

gn

e A

rti

Tere

se

exam

es

for

the

1st

tri

mest

er

15.1

2.2

008 –

09.

01.2

009

exam

es

for

the

1st

tri

mest

er

15.1

2.2

008 –

09.

01.2

009 2

008

Page 72: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

141

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

140

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

Less

ons

for

the

2nd

tri

mest

er

12.0

1 –

27.

03

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i cin

em

a e

tele

vis

ione/Cin

em

a a

nd T

ele

vis

ion

Labo

rato

ry (

cla

sVEM)

Mas

sim

o M

agrì

con/

wit

h Fe

de

rica D

e R

occo,

Nic

olò

Scib

ilia

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Le

wis

bal

tz

co

n/w

ith

Ant

onello F

rongia

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

teatra

le/Stage D

esi

gn

Labo

rato

ry (

cla

sT)

Mar

ghe

rita

Palli

con/

wit

h Barb

ara

Delle

Vedove

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

glo

ria

Mour

e

con/

wit

h Stefa

no C

ole

tto

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

benj

amin

Weil

con/

wit

h Alb

ert

o T

adie

llo

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Sto

ria d

ell’a

rte c

ont

em

po

ranea/

His

to

ry o

f Co

nte

mpo

rary

Art

Fr

ancesc

a Cas

tellan

i

Sto

ria d

el cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a (

cla

sT)

Mar

co b

ert

ozz

i

Se

mio

tic

a d

elle

art

i/Se

mio

tic

s of

the A

rts

Pa

olo

Fab

bri

So

cio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/So

cio

logy o

f Cult

ura

l and C

om

muni

catio

n Pro

cess

es

Car

lo g

rass

i

Psi

co

logia

dei pro

cess

i co

gni

tiv

i/Ps

ycho

logy o

f Cogni

tiv

e P

rocess

es

Vit

tori

o g

irotto

Est

etic

a/Aest

hetic

s

Fran

co r

ella

Filo

sofi

a t

eo

retic

a/Theo

retic

al Phi

loso

phy

gio

rgio

Agam

ben

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

30.0

3 –

17.

04

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2007

-8

22.0

4

Less

ons

for

the

3rd

tri

mest

er

20.0

4 –

03.0

7

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o

espo

sitiv

o/Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry

Car

los

bas

uald

o

con/

wit

h Vale

rio D

el Bagliv

o

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

e c

ost

um

e/Stage D

esi

gn

and

Co

stum

e L

abo

rato

ry (

cla

sT)

Csa

ba

Antal

con/

wit

h Barb

ara

Delle

Vedove

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Mar

ta

Kuzm

a con/

wit

h M

ara

Am

bro

žic

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Lette

ratura

teatra

le italia

na/

Italia

n Theatri

cal Li

te

rature

(c

lasT

) Dan

iele

Del giu

dic

e

2009

09.0

2our

epoch

of

sad

Pas

sions

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

gAe

TAno b

resC

io

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. R

ene G

abri

Ligabue, atelie

r 2–

10

10.0

2sul

la v

ocaz

ione

una

co

nve

rsazi

one c

on/

a

co

nve

rsatio

n w

ith

gio

rgio

AgAM

ben

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. R

ene G

abri

Ligabue, atelie

r 2–

10

23.0

2oggi

in

ital

ia

wo

rksho

p c

on/

wit

h Ay

reen

AnAs

TAs

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. R

ene G

abri

Li

gabue, atelie

r 2–

10

05.0

3ec

hola

lias

un

inte

rve

nto d

i/a s

peech

by

DAni

eL h

eLLe

r-ro

AZen

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. R

ene G

abri

Ligabue, atelie

r 2–

10

06.0

3pro

iezi

one d

ell’o

pe

ra e

dis

cuss

ione c

on/

pro

jectio

n and

meetin

g w

ith

oLe

g T

Che

rny

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. R

ene G

abri

Tere

se, aula

A

13.0

3

sul

la v

eri

e i m

edia

sem

inari

o c

on/

sem

inar

wit

hgio

rgio

AgAM

ben

& ey

AL s

iVAn

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. R

ene G

abri

Ligabue, atelie

r 2–

10

13-1

7.01

boXes

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

a c

ura

di/

cura

ted b

y

C. Di Stefa

no &

E. Tu

rello

ope

re d

i/w

ork

s by P

. Be

rard

i,

E. Bozz

oni

, L. M

azz

i, C

. Ro

ssato

cla

sAV –

pro

f. C

orn

elia

Lauf

The G

alle

ry A

part

, Ro

ma

29.0

1re

-Cre

ATio

na c

ura

del/

cura

ted b

y M

ult

iple

G

roup (

P. B

oni

no, A. Cam

pis

i,

E. Delfi

ni, M

. Pettin

au, S. Ris

po

li)o

pe

re d

i/w

ork

s by F

. Are

na,

V. Die

go, D. M

angano

cla

sAV –

pro

f. C

orn

elia

Lauf

1 :

1 p

roje

cts,

Ro

ma

05.0

2sei

sMiC

syM

Phonie

sdi/

by E

lisa

Stri

nna

Seis

mic

Sym

pho

nies

è p

art

e d

el

pro

getto/is

part

of

the p

roje

ct

*Al-

bunduqiy

ya*

cura

to d

a/cura

ted b

y C

ecilia

Tir

elli

cla

sAV –

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Co

rte d

ell’O

rso

27/2

8.0

3Th

e en

D /

The

beg

innin

gm

ost

ra c

olle

ttiv

a/gro

up s

how

cla

sAV –

pro

f. L

ew

is B

alt

z, p

rof.

G

lori

a M

oure

, pro

f. B

enj

am

in W

eil

Pala

zzetto T

ito, BLM

03.0

4nuDi

seg

ni

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

IUAV

, Ve

nezi

a, fD

A &

fAR;

Accade

mia

di Belle

Art

i di Ve

nezi

a

a c

ura

di/

cura

ted b

y

Anna

lisa

To

rnabe

ne

Pala

zzetto T

ito, BLM

gennAioJAnuAry

FebbrAioFebruAry

MArZoMArCh

APriLeAPriL

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2007

-8

28.0

1

Less

ons

for

the

2nd

tri

mest

er

12.0

1 –

27.

03

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i fo

ndam

ent

i del

teatro

/Labo

rato

ry B

asi

cs

of

Theatri

cal Pra

ctic

e A

Kari

na A

rutyu

nyan

con/

wit

h Ro

sari

a R

uffi

ni

Labo

rato

rio d

i fo

ndam

ent

i del

teatro

/Labo

rato

ry B

asi

cs

of

Theatri

cal Pra

ctic

e B

Paola

Dona

ti

con/

wit

h Elisa

betta G

ust

ini

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia

teatra

le/Stage D

esi

gn

Labo

rato

ry (

cla

sT)

gio

rgio

ric

che

lli

con/

wit

h Silv

ia C

attio

do

ro

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 2

Al

bert

o g

arut

ti

con/

wit

h Anna

So

ste

ro

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio d

i teatro

/Theatre

Labo

rato

ry 2

Klau

s o

berm

aier

con/

wit

h Silv

ia C

olla

zuo

l

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 5

re

ne g

abri

con/

wit

h M

ari

a G

iova

nna

Nuzz

i

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Sto

ria d

ella

cri

tic

a/His

to

ry o

f Cri

tic

ism

Cin

zia

big

liosi

Filo

sofi

a e

teo

ria d

ei linguaggi/

Theo

ry a

nd P

hilo

sophy

of

Languages

Paolo

gar

bolino

Ele

me

nti di acust

ica e

illu

min

otecni

ca/

Light

ing

Techni

ques

and A

co

ust

ics

Cla

udio

Colo

retti

con/

wit

h Fe

de

rica P

reto

Sto

ria d

ell’a

rchi

tettura

/His

to

ry o

f Arc

hitecture

ro

bert

o M

asie

rocon/

wit

h M

ichela

Maguo

lo

Sto

ria d

ella

foto

gra

fia/

His

to

ry o

f Photo

gra

phy

An

tone

llo F

rong

ia

Stori

a del c

inema/

His

tory

of

Cin

em

aMar

ina

Pellan

da

Est

etic

a/Aest

hetic

s

sus

anna

Mat

i

Teo

ria e

tecni

ca d

ella

pe

rfo

rmance/Pe

rfo

rmance T

heo

ry

and T

echni

ques

rosa

ria

ruf

fini

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

30.0

3 –

17.

04

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2007

-8

29.0

4

Less

ons

for

the

3rd

tri

mest

er

20.0

4 –

03.0

7

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry A

gui

do g

uidi

con/

wit

h Andre

a P

ert

old

eo

2009

Page 73: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

143

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

142

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

Lette

ratura

italia

na/

Italia

n Li

te

rature

Andre

a Cav

alle

tti

Ant

ropo

logia

cult

ura

le/

Cult

ura

l Ant

hro

po

logy (

cla

sT)

Car

lo s

eve

ri

Teo

ria e

cri

tic

a d

elle

rela

zio

ni t

ra

art

e e

arc

hitettura

/Theo

ry a

nd

Cri

tic

of

Rela

tio

nshi

p b

etw

ee

n Arc

hitecture

and V

isual Art

Mar

co D

e M

iche

lis

con/

wit

h Pi

etro

Rig

olo

Tende

nze d

ell’a

rchi

tettura

co

nte

mpo

ranea/

Tre

nds

in

Co

nte

mpo

rary

Arc

hitecture

robert

o M

asie

ro

Teo

ria e

cri

tic

a d

ell’a

rte

co

nte

mpo

ranea/

Theo

ry a

nd C

ritic

of

Co

nte

mpo

rary

Art

Angela

Vettese

Se

min

ari

o d

i Sto

ria d

ell’a

rte

mo

de

rna/

Se

min

ar

on

the H

isto

ry

of

Mo

de

rn A

rt (

cla

sT)

giu

lio A

less

andri

Sto

ria d

ella

foto

gra

fia/

His

to

ry o

f Photo

gra

phy

An

tone

llo F

rong

ia

Stori

a del c

inem

a/His

tory

of

Cin

em

a

(cla

sVEM)

Mar

co b

ert

ozz

i

Psi

co

logia

della

pe

rcezi

one/

Psy

cho

logy o

f Pe

rce

ptio

n (c

lasV

EM) em

anue

le A

rielli

Sto

ria d

elle

co

muni

cazi

oni

vis

ive

(cla

sVEM)

Tiz

iana

Mig

liore

Cri

tic

a e

sto

ria d

el desi

gn/

Desi

gn

Cri

tic

ism

and H

isto

ry

(cla

sDIP)

Mar

io L

upan

o

Legis

lazi

one d

ei be

ni e

delle

attiv

ità c

ult

ura

li/Le

gis

latio

n o

n Cult

ura

l Ass

ets

and A

ctiv

itie

s Lu

cia

bar

sotti

11.0

5Cin

e r

icic

li d’a

rchi

vio 1

: dal

la p

arte d

ei pro

dut

tori

inco

ntro

–co

nfe

renz

a c

on/

meetin

g-le

cture

wit

h giA

nFi

LiPP

o P

eDoTe

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. M

arc

o B

ert

ozz

iLi

gabue, atelie

r 1

20.0

5il

lust

razi

one

e F

umetto

tra

ric

erc

a e s

peri

ment

azio

neco

nfe

renz

a d

i/le

cture

s by e

nri

Co

Forn

AroLi

(Accade

mia

delle

Belle

Art

i di Bo

logna

) &

ALVis

e MAT

ToZZ

i a c

ura

di/

cura

ted b

y A

less

andra

Landi pe

r/fo

r Bla

ue

r Hase

Tere

se, aula

A

21.0

5Cin

e r

icic

li d’a

rchi

vio 2

: al

la p

arte

degl

i au

tori

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

giA

nFr

AnCo P

Annone

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. M

arc

o B

ert

ozz

iLi

gabue, atelie

r 1

25.0

5in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

LiLi

AnA

Moro

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. A

dri

an

Paci

Ligabue, atelie

r 27

-28

27.0

5in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

gio

VAn

ni C

hiAr

AMonTe

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. M

arc

o Z

ant

aLi

gabue, atelie

r 29

27.0

5co

nvegno/c

onf

ere

nce

FoTo

grAF

iA

e Di

DAT

TiC

A.

Di C

osA

PArL

iAM

o Q

uAn

Do P

ArLi

AMo D

i Fo

TogrAF

iA

a c

ura

di/

cura

ted b

y M

arc

o Z

ant

acla

VES

- I

UAV

, Ve

nezi

a;

in

co

ngiu

nzio

ne c

on

la m

ost

ra/

in c

onj

unctio

n w

ith

the s

how

"Il gest

o indic

ato

re"

a c

ura

di/

cura

ted b

y M

arc

o Z

ant

aCe

ntro

Candia

ni, M

est

reco

ord

ina/

co

ord

inated b

yRic

card

o C

ald

ura

rela

zio

ni/le

cture

s:Mic

hele

Cera

, gio

vann

i Chi

aram

ont

e,

Laur

a Cort

i, s

tefa

nia

ross

l,

Mas

sim

o s

ord

i, F

ranc

esc

o Z

anot

Ce

ntro

Cult

ura

le C

andia

ni, M

est

re

28.0

5in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

Kere

n CyT

Ter

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. A

dri

an

Paci

Ligabue, atelie

r 27

-28

29.0

5Pr

atic

he v

ideo e

rap

pre

sent

azio

ni

artis

tic

hein

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

AnAW

AnA

hALo

bA &

JoAn

JonAs

(i

n o

ccasi

one d

ella

lo

ro

part

ecip

azi

one a

lla/o

n the

occasi

on

of

their

pre

sence a

t 5

3.

Espo

sizi

one I

nte

rnazi

ona

le d

’Art

e

La B

ienna

le d

i Ve

nezi

a, Fa

re M

ondi

// M

aki

ng W

ord

a c

ura

di/

cura

ted

by D

ani

el Bir

nbaum)

a c

ura

di/

cura

ted b

y M

art

a K

uzm

afD

A;

OCA -

Offi

ce f

or

Co

nte

mpo

rary

Art

No

rway

cla

sAV -

Te

rese

, aula

A

04.0

6

Pian

te m

edic

inal

i com

e t

radiz

ione

cul

tur

ale in

habit

at r

ural

i, u

rban

i e

metro

polit

ani

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

inA

VAn

Der

broeK

inte

rvie

ne/w

ith

a s

peech

by

JeF

gey

s Te

rese

, aula

G

06/0

7.06

co

nvegno/c

onf

ere

nce

beC

oMin

g b

oLo

gnA.

siMPo

sio

inTe

rnAZi

onAL

e AT

Torn

o

ALL’

inseg

nAM

enTo

AVAn

ZATo

Di

ArTi

Vis

iVe

IUAV

, Ve

nezi

a, fD

A, cla

sAV;

Fondazi

one B

evilacqua L

a M

asa

; m

aHKU

(Utre

cht

Gra

duate S

cho

ol

of

Vis

ual Art

and D

esi

gn)

; EARN

(Euro

pean

Art

istic

Rese

arc

h

09.0

5-1

4.06

iL g

esTo

inDi

CAT

ore

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

cla

VES

– p

rof.

Marc

o Z

ant

asa

la P

ao

lo C

ost

ant

ini, C

ent

ro

Cult

ura

le C

andia

ni, M

est

re

giugnoJune

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry B

Mar

co Z

anta

con/

wit

h Fe

de

rico C

ovre

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 3

Ad

rian

Pac

i con/

wit

h Raff

aella

Cri

spin

o

Labo

rato

rio v

ideo/

Vid

eo L

abo

rato

ry

Mas

sim

o M

agrì

con/

wit

h Fe

de

rica D

e R

occo,

Nic

co

lò S

cib

ibbia

Labo

rato

rio d

i teatro

/Theatre

Labo

rato

ry 1

Cla

udio

Long

hi

con/

wit

h G

iaco

mo P

edin

i

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio fi

nale

teatro

/Theatre

Fin

al Labo

rato

ry

Luig

i Dal

l’Agl

io

con/

wit

h Silv

ia C

olla

zuo

l

Labo

rato

rio fi

nale

art

e/

Fina

l V

isual Art

s Labo

rato

ry

Agne

s Ko

hlm

eye

rcon/

wit

h Andre

a M

attie

llo

Labo

rato

rio d

i sc

rittura

pe

r le

art

i e il teatro

/W

ritin

g

Labo

rato

ry f

or

the A

rts

and

Theatre

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Fondam

ent

i di psi

co

logia

/Psy

cho

logy C

ogni

tiv

e

Vit

tori

o g

irotto

Filo

sofi

a d

elle

art

i/Phi

loso

phy

of

the A

rts

Fr

anco r

ella

con/

wit

h Susa

nna

Mati

Sto

ria d

el teatro

/His

to

ry o

f Theatre

Cla

udio

Long

hi

con/

wit

h G

iaco

mo P

edin

i

Sto

ria d

ell’a

rte m

ode

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

La

ura

Cort

i con/

wit

h Ro

sella

Laube

r

second

o a

nno/

second

year

So

cio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/So

cio

logy o

f Cult

ura

l and C

om

muni

catio

n Pro

cess

es

Car

lo g

rass

i con/

wit

h Lo

renz

a D

al Ve

ra

Se

mio

tic

a d

elle

art

i/Se

mio

tic

s of

the A

rts

Pa

tri

zia

Mag

licon/

wit

h Alv

ise M

attozz

i

Sto

ria d

ella

musi

ca/

His

to

ry o

f M

usi

c

ro

bert

o F

avar

o

con/

wit

h Stefa

no Z

anus

Fort

es

Inf

orm

atic

a/Co

mpute

r Scie

nce

Dav

ide r

ocche

sso

con/

wit

h Am

alia

De G

otze

n

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Psi

co

logia

della

pe

rcezi

one/

Psy

cho

logy o

f Pe

rce

ptio

n em

anue

le A

rielli

Lette

ratura

art

istic

a/Art

istic

Lit

era

ture

Paolo

Fab

bri

con/

wit

h Tiz

iana

Mig

lio

re

Lingua e

lette

ratura

ingle

se/

English

Language a

nd L

ite

rature

Mar

lene

Kle

incon/

wit

h Lo

renz

a D

al Ve

ra

04.0

6beC

oMin

g b

oLo

gnA

reseA

rCh

inTe

rVen

Tio

ns

inte

rve

nti art

istic

i nel co

ntest

o

del si

mpo

sio/a

rt int

erv

ent

ions

in t

he c

ont

ext o

f the s

ym

po

sium

becom

ing

bolo

gna

ope

re d

i/w

ork

s by E

. L. Aht

ila,

J. D

ay,

J. Kaila, P.

Kant

one

n,

G. Lo

ughra

n, A

. Sto

nes,

S. de V

lem

inck,

M. W

ilso

nIUAV

, Ve

nezi

a, fD

A, cla

sAV;

Fondazi

one B

evilacqua L

a M

asa

; m

aHKU

- U

tre

cht

Gra

duate S

cho

ol

of

Vis

ual Art

and D

esi

gn;

EARN

- E

uro

pean

Art

istic

Rese

arc

h Netw

ork

, Sin

t-Lu

kas

Bru

ssels

Uni

ve

rsit

y C

olle

ge o

f Art

and

Desi

gn

Chi

ost

ro d

ei To

lent

ini

2009

MAggioMAy

Lingua e

Lette

ratura

ingle

se/

English

Language a

nd L

ite

rature

An

tho

ny M

aras

co

Page 74: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

145

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

144

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

Netw

ork

), S

int-Lu

kas

Bru

ssels

Uni

vers

ity

Colle

ge o

f Art

and

Desi

gn

part

ecip

ano

/conf

ere

nce m

em

bers

:Sin

t-Lu

kas

Bru

ssels

Uni

vers

ity

Colle

ge o

f Art

and

Desi

gn,

Bru

xelle

s: W

. de

gre

ef,

J. Cools

, s.

de

Vle

min

ck,

r. Venl

et; Gra

dCAM,

Dublin

: M. Wils

on,

g. Lo

ughr

an,

M. McCab

e, C. Mcg

arri

gle, g. Ja

cks

on;

Staedels

chu

le, Fr

ank

furt

: D.

bir

nbau

m, s.

star

ling;

Fi

nnis

h Academy

of

Fine

Art

s,

Hels

inki

: e.

Aht

ila, M. hi

rvi-

lja,

J. K

aila

, P.

Kan

tone

n, M

. Ko

ntti

nen;

Sla

de S

cho

ol o

f Fi

ne A

rt, Lo

ndon:

J.

Aik

en,

P. Fl

ore

nce, A.

stone

s;

ENSBA, Pa

ris:

g. Pa

ris,

h. Cous

seau

, T.

bro

wn;

maHKU

, Utre

cht

Gra

dua

te

Scho

ol o

f Vis

ual A

rt a

nd D

esi

gn:

T.

Ang

, J.

Day

, K.

hoek,

h. sl

ager;

IU

AV, Vene

zia, fD

A: A.

Vett

ese

, M. Chi

apponi

, M. De

Mic

helis

, C. ba

sual

do, g. Al

ess

andri

, A.

Kohl

mey

er;

Academy

of

Fine

Art

s,

Vie

nna: T.

hole

rt, F.

Thu

n,

A. s

tockb

urge

r, n

. st

uhld

rehe

r,

K. M

eie

r-ro

the

06.0

6, Te

rese

, aula

Aapert

ura

dei l

avori

di/

openi

ng

rem

ark

s by

Medar

do C

hiap

poni

(p

resi

de/d

ean

fDA)

& A

ngela

Vett

ese

(d

irettore

/dir

ector

cla

sAV)

interv

ent

o int

rodut

tiv

o d

i/openi

ng s

peech

by

Dan

iel b

irnb

aum

(Staedels

chu

le, Fr

ank

furt

, dir

ettore

/dir

ector

53. Es

posi

zione

Int

ern

azio

nale

d’A

rte L

a Bie

nnale

di V

ene

zia)

Work

shop 1

: Competenc

ies

modera

tori

/modera

ted b

y Ja

n Cools

(S

int-Lu

kas,

Bru

xelle

s) &

henk

sla

ger

(maHKU

, Utre

cht

)re

lazi

oni

/le

cture

s: P

ekk

a Ka

ntone

n (F

inni

sh A

cademy

of

Fine

Art

s,

Hels

inki

) &

gle

n Lo

ughr

an (Gra

dCAM,

Dublin

)07

.06

Work

shop 2

: Did

actic

Stra

tegi

es

modera

tore

/modera

ted b

yJa

n Ka

ila (Fi

nnis

h Academy

of

Fine

Art

s, H

els

inki

)re

lazi

oni

/le

cture

s: J

ere

mia

h Day

(maHKU

, Utre

cht

) &

steve

n De

Vle

min

ck

(Sin

t-Lu

kas,

Bru

xelle

s)Work

shop 3

: Rese

arch

Envi

ronm

ent

sm

ode

rato

re/m

ode

rated b

yMic

k Wilso

n (G

radCAM, Dublin)

rela

zio

ni/le

cture

s: A

ndre

w S

to

nes

(Sla

de, Lo

ndra

) &

eija

-Li

isa

Ahtila

(Fin

nish

Acade

my o

f Fi

ne A

rts,

Hels

inki

)

08.0

6in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

DAnnA

TAggAr

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. A

dri

an

Paci

Ligabue, atelie

r 27

-28

08.0

6ce

rim

oni

a d

i co

nfe

rim

ent

o

della

laure

a h

ono

ris

causa

in

Pro

gettazi

one e

pro

duzi

one d

elle

art

i vis

ive a

/ce

rem

ony

aw

ard

ing a

n ho

no

rary

degre

e in

Vis

ual Art

s to

bruCe

nAu

MAn

bru

ce n

aum

an,

il c

iment

o d

ello

spaz

io,

laudatio

di/

by

Marc

o d

e M

ichelis

La lau

rea

a bru

ce n

aum

an,

laudatio

di/

by C

arl

o M

agna

nidia

logo t

ra/c

onv

ers

atio

n betw

ee

n Bru

ce N

aum

an

& Carl

os

Basu

ald

oSede d

ei To

lent

ini, a

ula

magna

11.0

6Te

ori

e e

metodi della

rappre

sent

azio

ne D

igit

ale p

er

l’ex

hibit

ion

Desi

gn

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

MAr

iA M

ALVin

A borg

heri

ni &

CAM

iLLo

Tre

Vis

An

intro

duce/pre

sent

s M

ass

imilia

no C

iam

maic

hella

Coto

nifi

cio

Sant

a M

art

a, aula

A1

11.0

6in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

PAoLA

AnZi

ChÉ

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. A

dri

an

Paci

Ligabue, atelie

r 27

-28

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES 2

009

Page 75: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

147

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

146

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

exam

es

for

the

3rd

tri

mest

er

06.0

7 –

24.

07

Firs

t d

egre

e s

ess

ion

2008

-908

.07

specia

l exam

sess

ion

07.0

9 –

25.0

9

second

degre

e s

ess

ion

2008

-918

/19.

11

Less

ons

for

the

1st

tri

mest

er

28.0

9 –

18.1

2

LAborAT

ori

/ L

Abs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o

espo

sitiv

o/Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry

Corn

elia

Lauf

con/

wit

h M

ara

Am

bro

žic

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Cesa

re P

ietro

iust

i con/

wit

h Ana

Filip

a G

oncalv

es

Ram

os

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Sto

ria d

ell’a

rte c

ont

em

po

ranea/

His

to

ry o

f Co

nte

mpo

rary

Art

Fr

ancesc

a Cas

tellan

i

Tero

rie e

tecni

che

dell’a

llest

ime

nto/Exhi

bit

ion

Layo

ut T

heo

ry a

nd T

echni

ques

Corn

elia

Lauf

Muse

ogra

fia e

alle

stim

ent

o/

Muse

ogra

phy

and E

xhi

bit

ion

Desi

gn

giu

lio A

less

andri

Sto

ria d

ell’innova

zio

ne s

ce

ntifi

ca

e t

ecno

logic

a/His

to

ry o

f Scie

ntifi

c a

nd T

echno

logic

al

Innova

tio

n ra

imond

a ri

ccin

i

Filo

sofi

a d

ella

scie

nza/

Phi

loso

phy

of

Scie

nce (

cla

sT)

Pa

olo

gar

bolino

Im

pia

ntis

tic

a t

ecni

ca e

d

ene

rgetic

a/Te

chni

cal and E

ne

rgy

Inst

alla

tio

ns

(cla

sT)

Pi

erc

arlo

rom

agno

ni

22.0

6in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

Pier

PAoLo

CAM

PAni

nio

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. A

dri

an

Paci

Ligabue, atelie

r 27

-28

22.0

6in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

giA

nni

CAr

AVAg

gio

& P

ierP

AoLo

CAM

PAni

nio

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. A

dri

an

Paci

Ligabue, atelie

r 27

-28

01.1

0Vene

tia

n, A

tm

osp

heri

c (n

atio

nal

Pavi

lion

as A

Tem

pora

ry e

xhi

bit

ion

Devi

ce)

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

MAr

A AM

broŽi

C

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

05.1

0co

nvegno/c

onf

ere

nce

sTAr

Tin

g F

roM V

eniC

eIUAV

, Ve

nezi

a, fD

A –

Uni

tà d

i ri

ce

rca “

Fare

mo

stre

pe

r fa

re

sto

ria”

in c

olla

bo

razi

one c

on/

in c

olla

bo

ratio

n w

ith

SIK-

ISEA –

Rese

arc

h Pro

motio

n Pro

gra

mm

e

Tow

ard

s a c

om

para

tiv

e a

nd

tra

nsna

tio

nal Art

His

to

ry o

f M

ode

rnit

yo

rgani

zzazi

one a

cura

di/

org

ani

zed

by M

aria

Vit

tori

a Mar

tin

iTe

rese

, aula

Asa

luto d

i be

nve

nuto d

i/o

pe

ning

speech

by M

edar

do C

hiap

poni

(p

resi

de/d

ean

fDA)

ape

rtura

lavo

ri d

i/o

pe

ning s

ess

ion

by A

meri

go r

est

ucci (C

onsi

glie

re

c.d

.a. Fo

ndazi

one L

a B

ienna

le d

i Ve

nezi

a)m

ode

ra/m

ode

rated b

y A

ngela

Vettese

(dir

etto

re/d

irecto

r cla

sAV, IUAV

, Ve

nezi

a)re

lazi

oni

/le

cture

s:Worl

d F

air

of

the

Art

Nat

ions

: The

Bie

nnal

e P

roje

ct, beat

Wys

s (P

rofe

sso

re d

i Sto

ria d

ell’A

rte

e d

ei M

edia

, Karl

sru

he U

nive

rsit

y

of

Art

s and D

esi

gn

- P

rofe

sso

rial

Fello

w, Schw

eiz

eri

sche

n Inst

itut

für

Kunst

wis

sensc

haft

- S

IK-

ISEA)

Bie

nnia

l Cul

tur

e: A

Long

er

His

tory

, Car

oline

Jone

s (D

irecto

r His

to

ry,

The

ory

, Cri

tic

ism

Pro

gra

m,

De

part

me

nt o

f Arc

hitecture

MIT)

Exhi

bit

ion

His

tory

and

the

Bie

nnia

l, bru

ce A

ltsh

uler

(Dir

ecto

r of

the P

rogra

m in

Muse

um

Studie

s,

Gra

duate S

cho

ol of

Art

s and

Scie

nce, New

Yo

rk U

nive

rsit

y)

tavo

le r

oto

nde/ro

undtable

dis

cuss

ions:

The

cat

alogue

. Ex

pre

ssiv

e f

orm

s,

form

s of

cont

ent

- c

oo

rdin

a/co

ord

inated b

y T

izia

na M

igliore

LugLioJuLy

seTTeMbresePTeMber

oTTobreoCTober

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

exam

es

for

the

3rd

tri

mest

er

06.0

7 –

24.

07

Firs

t d

egre

e s

ess

ion

2008

-908

.07

specia

l exam

sess

ion

07.0

9 –

25.0

9

second

degre

e s

ess

ion

2008

-918

/19.

11

Less

ons

for

the

1st

tri

mest

er

28.0

9 –

18.1

2

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 1

A

Mar

io A

irò

con/

wit

h V

ivia

na M

ilan

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 1

B

stefa

no A

rient

i con/

wit

h Sim

one S

cano

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio m

ult

imedia

/M

ult

imedia

Co

mm

uni

catio

ns

Labo

rato

ry A

Cam

illo

Tre

visa

ncon/

wit

h G

iova

nni

Scurr

ia

Labo

rato

rio m

ult

imedia

/M

ult

imedia

Co

mm

uni

catio

ns

Labo

rato

ry B

Dav

ide r

iboli

con/

wit

h Vale

ntin

a R

achi

ele

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 4

La

wre

nce C

arro

ll con/

wit

h M

arc

ela

Ce

rnadas

Labo

rato

rio int

egra

to d

i re

gia

e s

ce

no

gra

fia/

Int

egra

ted

Labo

rato

ry o

f Dir

ectin

g a

nd S

et

Desi

gn

robert

o C

avosi

con/

wit

h Silv

ia C

olla

zuo

l

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Fondam

ent

i della

pra

tic

a d

el

teatro

/Basi

cs

of

Theatri

cal

Pra

ctic

eLu

ca

Font

ana

Inf

orm

atic

a/Co

mpute

r Scie

nce

stefa

no M

azza

nti

second

o a

nno/

second

year

Socio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/Socio

logy o

f Cult

ura

l and

Co

mm

uni

catio

n Pr

ocess

es

Car

lo g

rass

i

Inf

orm

atic

a/Co

mpute

r Scie

nce

Dav

ide r

ocche

sso

Firs

t,

second

and

thi

rd y

ear

Fondam

ent

i delle

pra

tic

he

art

istic

he/Basi

cs

of

Art

Pra

ctic

es

An

gela

Vettese

Lette

ratura

italia

na

co

nte

mpo

ranea/

Co

nte

mpo

rary

It

alia

n Li

te

rature

Dan

iele

Del giu

dic

e

Sto

ria m

ode

rna/

Mo

de

rn H

isto

ry

robert

o M

ancin

i

Sto

ria d

el co

stum

e/

His

to

ry o

f Co

stum

e

Vera

Mar

zot

08.0

7Th

e Li

ber

ATio

n P

roJe

CT

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

pre

sent

azi

oni

di/

pre

sent

atio

n by

Dari

a C

arm

i &

Luca P

ucci

ope

re d

i/w

ork

s by

G. Squilla

ccio

tti, I

. Iv

anova

, N. Vasi

ljevic

, A. Landi, G

. Kir

ilova

, D. Carm

i, L

. Pucci

cla

sAV –

pro

f. M

art

a K

uzm

aCW

S –

Cle

anW

unde

rkam

me

rStudio

, Ve

nezi

a

2009

Page 76: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

149

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

148

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

cattedra

/cha

ir F

ranc

esc

a Cas

tellan

ire

lazi

oni

/le

cture

s:

e. b

asse

tti, g

. bia

nchi

, A.

Dal

Lag

o,

s.

gio

rdan

o,

L. L

euz

zi,

M.

Pero

sin

& L.

Toni

cello

The

int

erd

iscip

linar

ity o

f the

Bie

nnal

e –

co

ord

ina/

co

ord

inated

by M

arin

a Pe

llan

da

cattedra

/cha

ir s

usan

ne F

ranc

ore

lazi

oni

/le

cture

s:

V. C

efa

lù,

e. g

iann

etti, r

. ruf

fini

, L.

sza

cka

& r

. Tr

iolo

The

Bie

nnal

e a

nd c

olla

tera

l eve

nts

– c

oo

rdin

a/co

ord

inated

by e

leono

ra C

hara

nscattedra

/cha

ir C

orn

elia

Lauf

rela

zio

ni/le

cture

s:

A.

Vettese

, g.

Aless

andri

, C.

Vecchi

arelli, C

. William

s,

s.

Cat

ena

cci

Exhi

bit

ions

dis

pla

y s

tra

tegie

s at

the

Veni

ce B

ienn

ale –

co

ord

inato

re/c

oo

rdin

ated b

y

Cla

riss

a ri

cci

cattedra

/cha

ir A

gne

s Ko

hlm

eye

rre

lazi

oni

/le

cture

s:

s.

Collic

elli Cag

ol, C

. Di st

efa

no,

e. D

i ra

ddo,

o.

Lanz

arin

i, F

. Mar

tin

i,

V. M

artin

i, s

. sal

vagni

ni,

n.

stri

nga,

e.

Van

nini

, C.

bal

dac

ci &

M.

Vena

nzi

espo

sizi

one d

ei ri

sult

ati delle

tavo

le r

oto

nde e

pro

po

ste/

roundtable

fina

l dis

cuss

ion

chi

usu

ra d

ei la

vo

ri a

cura

di/

clo

sing r

em

ark

s by A

ngela

Vettese

0

7.10

L'opera

par

la

ord

ine a

cas

o:

Fisc

hli&

Weis

spre

sent

azi

one d

i/in

tro

duces

Angela

Vettese

14.1

0Ad

rein

hard

t,

Aby

War

bur

g,

Artis

ts’

books

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

WoLF

gAn

g b

erKo

WsK

io

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

1

4.10

L’opera

par

laDis

cors

o s

ul m

etodo:

l’o

pera

di

Piotr

ukl

ansk

ico

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Giu

lio A

less

andri

14.1

0pro

iezi

one d

el fi

lm/fi

lm p

roje

ctio

n "B

lu C

obal

to"

di/

by T

ina V

olt

aIUAV

, Ve

nezi

a;

Cit

tà d

i Ve

nezi

a –

At

tiv

ità e

pro

duzi

oni

cult

ura

li,

spettaco

lo, si

ste

ma b

ibliotecari

o;

Cir

cuit

o C

ine

ma;

La C

asa

del

Cin

em

aCasa

del Cin

em

a, Pa

lazz

o M

oce

nigo,

San

Stae, Ve

nezi

a

2

1.10

L’opera

par

la

Perl

e p

er

la s

tra

da:

Dav

id h

amm

ons

pre

sent

azi

one d

i/in

tro

duces

Angela

Vettese

27.1

0Ai

rswap

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

CAL

LegAr

o &

MAZ

ZAo

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

03.1

1book

artis

t,

illu

stra

tor

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

VLA

DiMir

rAD

unsK

yo

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

0

4.11

L’opera

par

la

un

salt

o n

el vu

oto,

l’opera

di

rache

l Whi

tere

adpre

sent

azi

one d

i/in

tro

duces

Angela

Vettese

05.1

1in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

hinri

Ch

sAChs

(R

oyal Acade

my o

f Art

, Sto

ckh

olm

)o

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

A

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Sto

ria d

ella

sce

no

gra

fia/

His

to

ry o

f Stage D

esi

gn

gio

rgio

ric

che

lli

Dir

itto d

elle

pra

tic

he a

rtis

tic

he/

Law

of

Art

Pra

ctic

es

Lu

cia

bar

sotti

28.1

012

Di

noi

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

in c

olla

bo

razi

one c

on/

in

co

llabo

ratio

ns

wit

h Cit

tà d

i Ve

nezi

a;

La C

asa

del Cin

em

a;

Cir

cuit

o C

ine

ma, Ve

nezi

ao

pe

re d

i/w

ork

s by S

. Za

nin,

R. Pi

ni,

M. M

enego

n, C

. M

azz

oli,

E. Di Lu

llo,

M. Ro

ssi, C

. Deln

evo, M

. Chi

odi,

A. Bura

n, S

. Po

li, S

. Lo

russ

o,

A. Bia

ncard

icla

VES

– p

rof.

Mass

imo M

agrì

La C

asa

del Cin

em

a, Pa

lazz

o

Mo

ce

nigo, San

Stae

2009

noVeMbrenoVeMber

Page 77: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

151

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

150

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

18

.11

L’opera

par

la

sig

mar

Polk

e:

Axi

al A

ge

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Co

rnelia

Lauf

23.1

1o

n fa

bri

cat

ion

& Dis

pla

y fo

r ar

tco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

FAbr

iZio

TrAM

onTA

no

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

24.1

1o

n ar

t a

nd a

dve

rtis

ing

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Lonni

e An

Der

son

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

25.1

1co

nvegno/c

onf

ere

nce

L’Ar

Chi

Vio

DeL

sen

so 2

. Q

uAD

erni

Di

sTu

Di s

uLL

’ArT

e ConTe

MPo

rAn

eA53

. es

Posi

Zione

inTe

rnAZi

onAL

e D’A

rTe

LA b

iennAL

e Di

Ven

eZiA

IUAV

, Ve

nezi

a, fD

A, Dotto

rato in

teo

rie e

sto

ria d

elle

art

i; L

ISaV

- L

abo

rato

rio int

ern

azi

ona

le d

i se

mio

tic

a a

Ve

nezi

a;

Fondazi

one

Bevilacqua L

a M

asa

Pa

lazz

etto T

ito, BLM

rela

zio

ni/le

cture

s:M.

bert

ozz

i (I

UAV

, Ve

nezi

a),

V. b

urgi

o,

P. F

abbri

(IUAV

, Ve

nezi

a),

C.

Cas

arin

(Scuo

la S

tudi Ava

nzati di

Ve

nezi

a), P.

Mag

li (I

UAV

, Ve

nezi

a),

T. M

igliore

(IUAV

, Ve

nezi

a),

e. o

glio

tti, C

. ri

cci, M

. Vena

nzi

(Dotto

rato d

i eccelle

nza in

Teo

rie

e S

to

ria d

elle

Art

i, V

enezi

a),

A.

Vettese

(IUAV

, Ve

nezi

a),

y. h

ers

ant (

So

phi

e-I

sabelle

Dufo

ur,

L’É

co

le d

es

hautes

études

en

scie

nces

socia

les

EHES

S),

s.

Cole

tto (

BLM)

30.1

1L’

artis

ta

com

e a

tle

ta

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

MAr

ieLL

A si

Moni

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

01.1

2MAXXi,

Mac

ro,

gna

mco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

sTeF

Ano M

Arso

no

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

02.1

2co

nvegno/c

onf

ere

nce

iuAV

Pro

geT

To V

eTro

IUAV

, Ve

nezi

a, fD

A;

a c

ura

di/

cura

ted b

y U

nità d

i ri

ce

rca

Muse

olo

gia

del desi

gn;

co

n il

patro

cin

io d

i/unde

r the a

egis

of

AIS D

esi

gn

Pala

zzo B

ado

er,

aula

Tafu

risa

luto d

i/o

pe

ning s

peech

by

Medar

do C

hiap

poni

(p

resi

de/d

ean

fDA)

intro

duzi

one a

i la

vo

ri d

i/o

pe

ning

rem

ark

s by r

aim

ond

a ri

ccin

i (U

nità

di ri

ce

rca I

UAV

, Ve

nezi

a)

rela

zio

ni/le

cture

s:Il ri

lanc

io d

ella

Scuo

la d

el ve

tro

Ab

ate Z

anett

i a

Mur

ano, gui

do

Ferr

o (

pre

side

nte/pre

side

nt

Sezi

one I

ndust

rie d

el Vetro

Co

nfindust

ria V

enezi

a)Tr

a ar

chi

vi e

mus

eo:

docum

ent

are

il ve

tro

, er

ilde T

ere

nzoni

(s

opri

nte

nde

nte a

rchi

vis

tic

a p

er

il Ve

neto)

Il ve

tro

al m

useo:

arte, desi

gn

o a

rte a

pplic

ata?

Dif

fere

nti

scena

ri d

i in

terv

ent

o, silvi

o F

uso

(dir

etto

re/d

irecto

r M

use

o d

el

Vetro

di M

ura

no)

Gli

archi

vi v

ivi, u

n m

odello

per

il terr

itori

o e

le im

pre

se, Mar

io

Lupan

o (

IUAV

, Ve

nezi

a)Ar

chi

vio e

mus

eo d

’impre

sa c

om

e

stru

ment

o d

i fo

rmaz

ione

, Fi

ore

lla

bul

egat

o (

IUAV

, Ve

nezi

a)La

mem

ori

a del ve

tro

in

area

vene

zian

a , r

osa

Chi

esa

(IUAV

, Ve

nezi

a)

La n

ascit

a dell’

Enap

i e le a

ziend

e

del ve

tro

a V

ene

zia ,

Pao

la r

om

ano

(Uni

ve

rsit

à d

egli

Studi di Pa

rma)

Il ru

olo

delle

im

pre

se a

ll’in

tern

o

DiCeMbreDeCeMber

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES 2

009

Page 78: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

153

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

152

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

del Cors

o s

uperi

ore

di dis

egno

in

dus

tri

ale d

i Vene

zia

(1960-7

2),

Chi

ara

rizz

o (

IUAV

, Ve

nezi

a)

Proge

ttis

ti per

il ve

tro

negli

anni

tre

nta ,

Car

la s

one

go (

IUAV

, Ve

nezi

a)

Prem

io C

arlo

More

tti: s

alva

gua

rdia

e v

alori

zzaz

ione

della

mem

ori

a dell’

impre

sa, gio

vann

i More

tti

(pre

side

nte/pre

side

nt C

onco

rso

Carl

o M

ore

tti)

Vin

icio

Via

nello

. L’

archi

vio d

i un

desi

gne

r del ve

tro

, Al

bert

o b

assi

(I

UAV

, Ve

nezi

a)

0

2.1

2L’

opera

par

lae

se inv

ece?,

l’o

pera

di Cha

rles

ray

pre

sent

azi

one d

i/in

tro

duces

Francesc

o B

ona

mi

04.1

2gal

leri

a Civ

ica

di Tr

ent

oco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

eVA

FAbb

ris

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

10.1

2Pe

rForM

AT a

Q &

A s

ess

ion

inte

rve

ngo

no/w

ith

a s

peech

by

MAr

CeL

LA V

AnZo

, Lu

Cie

FonTA

ine

& Je

nni

Fer

WAL

she

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. C

orn

elia

Lauf

& pro

f. C

esa

re

Pietro

iust

i; F

ondazi

one C

laudio

Buzi

ol; L

ucie

Fo

ntain

eTe

rese

, aula

A

11.1

2Ka

leid

osc

ope:

a Cont

em

pora

ry

Mag

azin

ein

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

ALes

sio A

sCAr

io

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

G

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

second

degre

e s

ess

ion

2008

-909

/10.

12

13-1

8.1

2ogni

LiMiTe

hA

unA

PAZi

enZA

(e

sPe

rien

Ze n

on L

ineA

ri D

eL

TeMPo

)m

ost

ra c

olle

ttiv

a itin

era

nte/

itin

era

nt g

roup s

how

cla

sAV –

pro

f. C

esa

re P

ietro

iust

ise

di va

rie/va

rio

us

locatio

ns

pe

rfo

rmance p

riva

ta e

no

n

ape

rta a

l pubblico d

i/pri

vate

pe

rfo

rmance, not o

pe

n to t

he

public b

yV. Bif

era

, G

erv

asu

ti Fo

undatio

n,

Cast

ello 9

94;

M. M

elilli

(co

n/w

ith

A. della

Savia

), M

agazz

ini Li

gabue;

S. Stru

me

ndo, am

bula

to

rio

vete

rina

rio -

Do

rso

duro

141

9;

Sest

a P

ers

ona

Sin

go

lare

, A. M

ess

ali,

Ce

ntro

cult

ura

le Z

itelle

CZ9

5, is

ola

della

Giu

decca;

S. Stru

me

ndo, Chi

esa

degli

Scalz

i; V

. M

ailla

rd, Fo

ndam

ent

a

dell’A

rse

nale

; N. Fe

rrara

, M

agazz

ini Li

gabue;

C. V

itali,

Co

rte

dell’A

nato

mia

, Cam

po S

an

Gia

co

mo

dell’O

rio;

P. P

asc

ali,

C. Bo

si,

A. Cam

pis

i, A

. Cazz

ago

n,

E. Cald

ana

, I. Iv

anova

, F.

Lo

catelli

, M

. Lu

pie

ri -

V. M

ancin

elli

-

S. Ris

po

li, E

. M

azz

i, C

. Reato,

M. Ro

mana

to, C. Ro

ssin

i,

G. Sangio

rgio

, C. V

itali,

Scala

Mata,

Canna

reggio

; M

. Pettin

au, M

etri

Cubi, C

am

po S

an

Po

lo;

M. Be

rto

n,

G. G

abri

elli

, M

. M

elilli

, S.

Stru

me

ndo, S.a

.L.E

., D

ors

oduro

; S. Stru

me

ndo, O

spedale

SS.

Gio

vanni

e P

ao

lo, Cast

ello;

16.1

2.2

009-3

1.01

.201

0

PAPP

ATAC

idi/

by H

aim

Stein

bach

a c

ura

di/

cura

ted b

y C

orn

elia

Lauf

co

n la

co

llabo

razi

one d

i/w

ith

the

co

llabo

ratio

n of

I. Bis

ol,

G. Bo

rto

luss

i, R

. Bru

zzechese

, A. C

amai

oni

, L. C

oss

utta,

J. D

esi

ree,

A. Fo

rlati, M

. Fo

rnasi

er,

P.

Mo

nast

ero

lo, I. Nam

bre

sini

, G

. Di Ro

ma, C. Schi

ara

tura

, K. Ts

churt

sche

ntha

ler

Galle

ria C

ivic

a d

i M

ode

na,

IUAV

, Ve

nezi

a, fD

A, cla

sAV

- p

rof.

Co

rnelia

Lauf

Galle

ria C

ivic

a d

i M

ode

na, Pa

lazz

o

Sant

a M

arg

he

rita, M

ode

na

2009

Page 79: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

45

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

154

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

15.1

2-15

.01

MMiX

. iL

LusT

rAZi

one

e Fu

MeT

To A

ConFr

onTo

m

ost

ra c

olle

ttiv

a/gro

up s

how

a c

ura

di/

cura

ted b

y N

. Buzz

ola

n,

G. Cig

nacco, M

. Co

rti, C

. Kra

sko

vic

, A. Sto

meo

ope

re d

i/w

ork

s by F

. Baro

ntin

i,

S. Bo

lognesi

, A. Be

rti, F

. Cava

llari

, F.

De M

eo, G

. Fa

nelli

, A. Fa

resi

n,

R. Fa

sso

ne, M

. G

irard

i,

M. Jova

novic

, F.

Mazz

ole

ni,

R. M

onet, E. M

ont

i, G

. Peddes,

D. Pi

tte

r, F

. Po

po

lizio

, C. Po

rto

lano, L. Salo

ne, M

. Ta

bili

Accade

mia

di Belle

Art

i di Bo

logna

18.1

2m

ost

ra c

olle

ttiv

a/gro

up s

how

R. Banfi

, R. Be

rnasc

oni

, M

. Be

rto

n,

V. Bif

era

, P.

Bo

nino &

L. De

Nic

ola

nto

nio, S. Bo

rso

i, E

. Cald

ana

, S. Che

rubin

i, C

. Deln

evo (

co

n/w

ith

S. Lauri

ola

), M

. Di G

iuse

ppe,

C. Div

izia

, A. Fa

bbro

, M

. E. Fa

nto

ni,

R. Fa

sso

ne, F.

Fede

rici – C

. Nuzz

i –

C. Salv

anesc

hiCla

sAV -

pro

f. C

esa

re P

ietro

iust

iG

erv

asu

ti Fo

undatio

n, C

ast

ello

994

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

exam

es

for

the

1st

tri

mest

er

21.1

2.2

009 –

15.0

1.20

10Fi

rst d

egre

e s

ess

ion

21.1

2.2

009 –

15.0

1.20

10 2009

Page 80: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

157

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

156

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

18.0

1in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

FrAn

Ces

Co V

eZZo

Licla

sAV in

co

llabo

razi

one c

on/

in

co

llabo

ratio

n w

ith

Pala

zzo G

rass

iTe

rese

, aula

A

09.0

2pre

sent

azi

one d

el libro

/bo

ok

launch

estetic

he d

el Cam

oufl

age

edit

o d

a/published b

y e

t.a

l, a

cura

di/

cura

ted b

y C

hiara

Casa

rin

& David

e F

orn

ari

inte

rve

ngo

no/w

ith

a s

peech

by

Angela

Vettese

, Pa

tri

zia M

agli,

M

arc

o V

anni

ni (

Uni

ve

rsit

à d

i Fi

renz

e),

Raim

onda R

iccin

i G

alle

ria d

i Pi

azz

a S

an

Marc

o, BLM

25.0

2Che

cos’

è il cont

em

pora

neo?

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

MAr

JeTi

CA

PoTr

C &

Wes

JAn

Zo

rgani

zza/

org

ani

zed b

yM

arj

etic

a P

otrc

Te

rese

, aula

D

02.0

3pre

sent

azi

one d

el libro

/bo

ok

launch

Que

sto f

antas

ma,

il cri

tic

o

a teat

ro d

i/by A

ndre

a P

orc

heddu

& Ro

be

rta F

err

are

si, Tit

ivillu

s Ed

izio

ni, 201

0in

te

rve

ngo

no/w

ith

Walt

er

Le M

oli

& Cla

udio

Lo

nghi

co

n un

salu

to d

i/w

ith

a s

peech

by T

iZiA

no s

CAr

PA (

vin

cit

ore

del/

win

ne

r of

the P

rem

io S

tre

ga 2

009)

Tere

se, aula

G

05.0

3Dal

la f

unzi

one

al pro

getto

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

eDoAr

Do b

onCin

eLLi

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. G

iulio G

iore

llo

Tere

se, aula

G

05.0

3in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

FAbi

o i

sMAn

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. R

ose

lla L

aube

rTe

rese

, aula

B

09.0

3Dell’inc

ono

sciu

to.

Map

pe e

tra

gitti

di un

pae

saggi

o d

a in

vent

are

sem

inari

o c

on/

sem

inar

wit

h An

nAP

AoLA

PAs

sAri

nio

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. R

ene G

abri

Li

gabue, atelie

r 09

11.0

3co

nvegno/c

onf

ere

nce

VeD

ere

LA C

osA

Mig

Liore

/ s

eein

g

The

bes

T DeC

isio

n

IUAV

, Ve

nezi

a, fD

A, Are

a d

i ri

ce

rca

co

no

sce

nza e

decis

ione

Pala

zzo B

ado

er,

aula

Cin

tro

duzi

one a

i la

vo

ri d

i/o

pe

ning

rem

ark

s by P

aolo

Legre

nzi (I

UAV

, Ve

nezi

a)re

lazi

oni

/le

cture

s:Giu

diz

i di pro

bab

ilità,

asp

ett

ativ

e

e s

celt

e, Vit

tori

o g

irotto (

IUAV

, Ve

nezi

a);

Mic

hel gonz

alez

(CNRS &

Uni

ve

rsit

é d

e P

rove

nce)

La r

appre

sent

azio

ne e

la

com

unic

azio

ne d

elle

inf

ere

nze

pro

bab

ili, Pa

olo

gar

bolino

(IUAV

, Ve

nezi

a)Pa

cki

ng u

nder

Scar

cit

y, el

dar

sha

fir

(Pri

nceto

n Uni

ve

rsit

y)

Val

utaz

ione

e c

om

unic

azio

ne d

ei

risc

hi n

ella

dia

gno

si p

rena

tal

e,

stefa

nia

Pighi

n (C

NRS &

Uni

ve

rsit

éde T

oulo

use

) Pe

rvers

e s

cie

ntifi

c c

om

mun

icat

ion:

ho

w s

cie

nce t

urns

int

o a

secul

ar

relig

ion.

The

cas

e o

f Dar

win

ism

, Mas

sim

o P

iattelli Pa

lmar

ini

(Uni

ve

rsit

y o

f Ari

zona

; IUAV

, Ve

nezi

a)Fa

ttori

gra

fici e v

isiv

i ne

lla

com

unic

azio

ne d

el ri

schi

o,

eman

uele

Ari

elli (I

UAV

, Ve

nezi

a)Desi

gn

dell’

info

rmaz

ione

, nu

ove

tecno

logie

e d

imens

ione

socia

le

della

cono

scenz

a , L

uigi

Di Pr

inzi

o &

Mar

co M

ason

(IUAV

, Ve

nezi

a)

2010

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

20.0

1-14.0

2in

beT

Wee

n –

ArA

DA –

TrA

Is

tanb

ul E

uropean

Capit

al of

Cul

tur

e 2

010

most

ra c

olle

ttiv

a d

ei la

bora

tori

dir

ett

i da A

ntoni

Mun

tadas/

Ant

oni

Mun

tadas

Labora

tori

es’

Gro

up S

how

a c

ura d

i/cur

ated b

y C

hiara

Vecchi

are

lli

CAMBRIDGE:

opere

di/

work

s by

H. Ahm

ed, A. Cha

ng, L.

Cie

siels

ki,

A. Fu

ller,

Y. Gue

rra, H. Hori

uchi

, R. Malis

zew

ski, O

. Oki

om

ah,

R.

O’T

oole

, J.

Whe

elo

ck,

A. B. Yı

ldır

ım,

coord

inat

ore

/coord

inat

ed b

y

Jega

n Vin

cent

de P

aul

ISTA

NBUL:

opere

di/

work

s by M

. Dag,

Ö. Er

genç

, A. Ku

sasl

an,

P. Mart

ínez

Muñ

iz, G. Okt

ay, S. Ögüt

, G. Özd

am

ar,

E.

Vur

al, E

. Yı

ldır

ım, coord

inat

ore

/coord

inat

ed b

y I

stanb

ul 2

010 V

isua

l Art

s Dir

ectora

te

VEN

EZIA:

opere

di/

work

s by

R. Badha

n, C

. Casa

dei, V

. Cia

rapic

a,

R. D’A

ngelo

, C. Deln

evo

, F.

Locat

elli

, M. Malv

ent

i, E

. Mazz

i, C

. Mazz

oli,

F.

Pedri

ni, D. Pi

tter,

G. Roccabia

nca,

C. Ross

ini, G

. Squi

laccio

tti,

C. Tr

ivelli

, C. Ze

nzani

, coord

inat

ore

/coord

inat

ed b

y

Chi

ara

Vecchi

are

lliIs

tanb

ul 2

010 V

isua

l Art

s Dir

ectora

te;

IUAV

, Vene

zia, fD

A;

MIT

Mass

achu

sett

s In

stit

ute o

f Te

chn

olo

gy

Topha

ne-I A

mir

e, Is

tanb

ul

Less

ons

for

the

2nd

tri

mest

er

18.0

1 –

09.

04

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 5

Mar

jetic

a Po

trc

con/

wit

h G

ast

on

Ram

irez

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 4

Le

wis

bal

tz

con/

wit

h G

iulia

na R

acco

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 6

Fran

cesc

o V

ezz

oli

con/

wit

h Pi

etro

Rig

olo

Labo

rato

rio v

ideo/V

ideo

Labo

rato

ry (

cla

sVEM)

Mas

sim

o M

agrì

con/

wit

h Fe

de

rica D

e R

occo,

Nic

olò

Scib

ilia

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Sto

ria d

ell’a

rte m

ode

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

La

ura

Cort

i

Lette

ratura

art

istic

a/Art

istic

Lit

era

ture

Tiz

iana

Mig

liore

Sto

ria d

ella

foto

gra

fia/

His

to

ry o

f Photo

gra

phy

An

tone

llo F

rong

ia

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2008

-910

/11.

02

Less

ons

for

the

2nd

tri

mest

er

18.0

1 –

09.

04

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i fo

ndam

ent

i del

teatro

/Labo

rato

ry B

asi

cs

of

Theatri

cal Pra

ctic

e A

Ka

rina

Aru

tyu

nyan

con/

wit

h Ro

sari

a R

uffi

ni

Labo

rato

rio d

i fo

ndam

ent

i del

teatro

/Labo

rato

ry B

asi

cs

of

Theatri

cal Pra

ctic

e B

Paola

Dona

ti

con/

wit

h V

ine

nzo P

ico

ne

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 2

A

Albert

o g

arut

ti

con/

wit

h Anna

So

ste

ro

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 2

B

rene

gab

ricon/

wit

h Ana

Mari

a B

resc

iani

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia/

Stage D

esi

gn

Labo

rato

ry (

cla

sT)

gio

rgio

ric

che

lli

con/

wit

h Silv

ia C

attio

do

ro

Labo

rato

rio d

i re

gia

/Dir

ectin

g L

abo

rato

ry

Kl

aus

oberm

aier

con/

wit

h Cri

stin

a B

arb

iani

Stori

a del c

inem

a/His

tory

of

Cin

em

a

Antoni

o C

ost

a

Tecno

logie

dig

itali/

Dig

ital Te

chno

logie

s (c

lasV

EM)

Dav

ide r

ocche

sso

Est

etic

a/Aest

hetic

s

Fr

anco r

ella

Eco

no

mia

dell’a

rte/

Eco

no

mic

s of

the A

rts

Pi

erl

uigi

sac

co

Se

mio

tic

a d

elle

art

i/Se

mio

tic

s of

the A

rts

(cla

sDIP)

Pa

tri

zia

Mag

li

Epis

te

mo

logia

del pro

getto/

Epis

te

mo

logy o

f Desi

gn

(cla

sDIP)

giu

lio g

iore

llo

So

cio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/So

cio

logy o

f Cult

ura

l and C

om

muni

catio

n Pro

cess

es

(cla

sVEM)

Car

lo g

rass

i

Dir

itto d

el teatro

/ T

heatre

Law

(cla

sT)

oberd

an F

orl

enz

a

12.0

3neW

MeD

iA i

n D

AnCe

PerF

orM

AnCe

dim

ost

razi

one

apert

a a

l pub

blic

o/

dem

ons

tra

tio

n open

to t

he p

ublic

a c

ura d

i/cur

ated b

y

Klaus

Oberm

aje

r, C

rist

ina B

arb

iani

cla

VES

– p

rof.

Kla

us O

berm

aie

r; in

colla

bora

zione

con/

in c

olla

bora

tio

n w

ith

Accadem

ia N

azi

ona

le d

i Danz

a,

Rom

aMaga

zzin

i Li

gabue

, at

elie

r 22-24

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio v

ideo/

Vid

eo L

abo

rato

ry A

Mas

sim

o M

agrì

con/

wit

h Fe

de

rica D

e R

occo

Labo

rato

rio v

ideo/

Vid

eo L

abo

rato

ry B

nic

olò

scib

ilia

con/

wit

h Em

anuela

Bass

o

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Lette

ratura

ingle

se/

English

lite

rature

elis

a biz

zotto

Est

etic

a/Aest

hetic

s

sus

anna

Mat

i

Se

mio

tic

a d

elle

art

i/Se

mio

tic

s of

the A

rts

Pa

tri

zia

Mag

li

Sto

ria d

ell’a

rte c

ont

em

po

ranea/

His

to

ry o

f Co

nte

mpo

rary

Art

Fr

ancesc

a Cas

tellan

i

Sto

ria d

ell’a

rte m

ode

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

ro

sella

Laub

er

Ico

no

gra

fia e

Ico

no

logia

/Ico

no

gra

phy

& I

co

no

logy

Laur

a Cort

i

Sto

ria d

ella

cri

tic

a/His

to

ry o

f Cri

tic

ism

Cin

zia

big

liosi

Sto

ria d

el teatro

/His

to

ry o

f Theatre

2

Cla

udio

Long

hi

Stori

a della

mus

ica/

Hist

ory

of

Mus

ic 1

robert

o F

avar

o

Sto

ria d

ella

musi

ca/

His

to

ry o

f M

usi

c 2

Adri

ano C

astal

din

i

Sto

ria d

ella

foto

gra

fia/

His

to

ry o

f Photo

gra

phy

An

tone

llo F

rong

ia 2

010

gennAioJAnuAry

FebbrAioFebruAry

MArZoMArCh

Page 81: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

159

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

158

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

16.0

3il

form

alis

mo n

el XX s

ecolo

sem

inari

o d

i/se

min

ar

by

CLA

uDi

o Z

AMbi

AnChi

(U

nive

rsit

à d

i Ro

ma la S

apie

nza)

Tere

se, aula

B

08.0

4sul

la C

lass

euna

co

nve

rsazi

one c

on/

a

co

nve

rsatio

n w

ith

AnDre

A CAV

ALLe

TTi

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. R

ene G

abri

Li

gabue, atelie

r 09

09.0

4Ar

t e

nclo

sure

s. C

onfi

ni d

’art

e -

re

sidenz

e p

er

artis

ti in

tern

azio

nali

a Vene

zia.

iii

resi

denz

a 01

/04.

2010

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Fern

AnDo A

LViM

(dir

etto

re

art

istic

o/a

rt d

irecto

r Tr

iena

l de L

uanda, co

–fo

ndato

re/

co

-fo

unde

r Sin

dik

a D

oko

lo

Foundatio

n, A

ngo

la)

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. A

ngela

Vettese

; Fo

ndazi

one

di Ve

nezi

a in

co

llabo

razi

one c

on/

in c

olla

bo

ratio

n w

ith

Po

lym

nia

Ve

nezi

a &

Fo

ndazi

one B

evilacqua L

a

Masa

, Ve

nezi

aTe

rese

, aula

A

13-1

6.0

4co

nvegno/c

onf

ere

nce

reTo

riCA

DeL

Vis

ibiL

e. s

TrAT

egie

Di

sTu

Di i

nTe

rCuLT

urAL

i Tr

A si

gniF

iCAZi

one

e MorF

oLo

giA

co

nvegno/c

onf

ere

nce

Ass

ocia

zio

ne int

ern

azi

ona

le d

i se

mio

tic

a v

isiv

a A

ISV-I

ASV

IUAV

, Ve

nezi

a, fD

A, Scuo

la d

i dotto

rato;

Uni

tà d

i ri

ce

rca

LISaV

; Fo

ndazi

one S

igm

a-T

au;

SUM -

Ist

ituto I

talia

no d

i sc

ienz

e

um

ane;

AISS –

Ass

ocia

zio

ne

Italia

na d

i se

mio

tic

a;

Uni

ve

rsit

à

di Urb

ino;

Ce

ntro

int

ern

azi

ona

le d

i st

udi in

te

rcult

ura

li di se

mio

tic

a e

m

orf

olo

gia

Sede d

ei To

lent

ini, P

ala

zzo B

ado

er

13.0

4in

tro

duzi

oni

di/

openi

ng s

peeche

s by P

aolo

Fab

bri

(L.

I.S

.A.V

.; L

UISS

RO

MA)

, Al

do s

chi

avone

(SUM),

Jean

-Mar

ie K

linke

nberg

(pre

sident

e/

pre

sident

AISV I

Uni

vers

ité d

e

Liège),

Tiz

iana

Mig

liore

(IUAV

, Vene

zia; LI

SaV

)re

lazi

oni

/le

cture

s:Sémio

sis

Vis

uelle

et e

njeux

de la

comple

xit

é, el

iseo V

eró

n (U

nive

rsit

y

of

San

And

rés,

Arg

ent

ina)

Illu

min

atin

g Vis

ual R

hetori

c a

nd t

he

Semio

tic

s of

Ident

ificat

ion ,

Dav

id

bla

kesl

ey

(Purd

ue U

nive

rsit

y, U

SA)

Fr

om t

he r

hetori

c o

f the

imag

e t

o

audio

- v

isua

listic

s , g

ui b

ons

iepe

La im

agen

y la

arg

u- m

ent

ació

n:

retóri

ca

de la

vis

ibili

dad

, Al

fredo T

eno

ch

Cid

Jur

ado (

Vic

e

pre

sident

e/vic

e-pre

sident

AISV –

Valle

de M

éxic

o U

nive

rsit

y)

La m

édia

tio

n sé

mio

tiq

ue d

es

lang

ages

archi

tectoni

que

s, P

ascal

san

son

(Vic

e p

resi

dent

e/vic

e-

pre

sident

AISV U

nive

rsit

é P

ari

s III)

Vis

ual Sem

iotic

Jo

urn

als

tavo

la

roto

nda/

round

table

14.0

4En

thy

mème d

u vi

sible

: au

tour

de la

lig

ne, Deni

s bert

rand

(Uni

vers

ité

Pari

s VIII)

Wölf

flin

- W

arbur

g - M

alra

ux:

rhétori

que

s de l’

hyperi

mag

e, Fé

lix

Thür

leman

n (U

nive

rsit

y o

f Ko

nstanz

)Tr

ompeus

es

famili

arit

és.

In

tégr

atio

ns e

t r

égl

ages

du

visi

ble

, Ja

cque

s Fo

ntan

ille (

Uni

vers

ité d

e

Lim

oges)

Rhétori

que

de la

list

e: l’é

numera

tio

n comme o

bje

t t

héori

que

dan

s cert

ains

imag

es

de P

ieter

Bru

ege

l l’A

ncie

n , o

mar

Cal

abre

se (

Uni

vers

ità

di Sie

na)

“In

pic

tur

a le

gunt

qui

litt

era

s ne

sciu

nt”.

Sur

la s

tra

tégi

e

dis

cur

sive

de G

iott

o à

Ass

ise,

Mic

hel Cost

antin

i (T

reasu

rer

AISV;

Uni

vers

ité P

ari

s VIII)

El lu

gar

de la

metá-

fora

en

textos

audio

visu

ales ,

ed

uard

o P

eñu

ela

Cañ

izal

(Vic

e

pre

side

nte/vic

e-pre

side

nt A

ISV;

USP-

SP,

Bra

sil)

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2008

-931

.03 –

01.

04

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

08.0

4neW

MeD

iA i

n P

erFo

rMin

g A

rTs

AnD

insT

ALLA

Tions

dim

ost

razi

one

apert

a a

l pub

blic

o/

dem

ons

tra

tio

n open

to t

he p

ublic

a c

ura d

i/cur

ated b

y K

. Oberm

aje

r,

C. Barb

iani

, S. D’A

less

io, M. Rom

eo

cla

VES

– p

rof.

Kla

us O

berm

aie

rsc

ala

port

ineri

a T

ole

ntin

i; L

igabue

, at

elie

r 22-24 &

29

11-16.0

4CoMMon g

rounD:

ProJe

CTs

For

The

LAgoon

most

ra c

olle

ttiv

a/g

roup

sho

wopere

di/

work

s by M

arj

etic

a P

otrc

, Marg

ueri

te K

ahr

l e d

egli

stud

ent

i del la

bora

tori

o/a

nd t

he s

tud

ent

s of

the

labora

tory

cla

sAV –

pro

f. M

arj

etic

a P

otrc

Pala

zzett

o T

ito, BLM

Filo

sofi

a e

teo

ria d

ei linguaggi/

Theo

ry a

nd P

hilo

sophy

of

Languages

Paolo

gar

bolino

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

12.0

4 –

23.0

4

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2008

-9

28/2

9.04

Less

ons

for

the

3rd

tri

mest

er

03.0

5 –

02.0

7

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry A

gui

do g

uidi

co

n/w

ith

Em

anuele

Pic

card

o

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry B

Antone

llo F

rong

ia

co

n/w

ith

Andre

a P

ert

old

eo

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 3

Ad

rian

Pac

ico

n/w

ith

Em

ily V

erl

a B

ovin

o

Labo

rato

rio d

i teatro

/Theatre

Labo

rato

ry

Li

no g

uanc

iale

co

n/w

ith

Luca M

ichele

Mic

hele

tti

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio fi

nale

art

e/Fi

nal

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Agne

s Ko

hlm

eye

rco

n/w

ith

Pietro

Rig

olo

Labo

rato

rio fi

nale

di teatro

/Theatre

Fin

al Labo

rato

ry

Luig

i Dal

l’Agl

ioco

n/w

ith

Silv

ia C

olla

zuo

l 2010

APriLeAPriL

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Sto

ria d

el teatro

/His

to

ry o

f Theatre

1

Cla

udio

Long

hi

second

o a

nno/

second

year

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Psi

co

logia

della

pe

rcezi

one/

Psy

cho

logy o

f Pe

rce

ptio

n em

anue

le A

rielli

Firs

t,

second

and

thi

rd y

ear

Psi

co

logia

/Psy

cho

logy

Vit

tori

o g

irotto

Sto

ria d

el cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a

An

toni

o C

ost

a

Sto

ria d

ell’a

rchi

tettura

/His

to

ry o

f Arc

hitecture

ro

bert

o M

asie

ro

Ele

me

nti di illu

min

otecni

ca/

Light

ing D

esi

gn

Cla

udio

Colo

retti

Lingua e

tra

duzi

one ingle

se/

English

Language a

nd T

ransl

atio

n Mar

lene

Kle

in

Labo

rato

rio d

i sc

rittura

pe

r le

art

i e il teatro

/W

ritin

g L

abo

rato

ry

for

the A

rts

and T

heatre

Page 82: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

161

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

160

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

15.0

4La

sém

iotiq

ue v

isue

lle p

erm

et-elle

d’a

ccéder

à la

réal

ité? ,

Je

an C

laud

e C

oque

t

(Uni

ve

rsit

é P

ari

s V

III)

Iro

nie d

e l’e

spac

e,

gia

nfra

nco M

arro

ne

(Uni

ve

rsit

à d

i Pa

lerm

o)

Les

imag

es

et leur

potent

iel

polé

miq

ue, rut

h Am

oss

y (T

el-

Aviv

Uni

ve

rsit

y)

In m

y b

egin

ning

is

my e

nd:

Rhe

tori

c

of

the

inc

ipit

in

John

Tod’s

The

Sear

che

rs, san

tos

Zunz

unegui

(UPV

/EH

U, Uni

vers

idad d

el P

aís

Vasc

o)

La r

hétori

que

des

tra

nsfo

rmat

ions

ho

mogène

s - o

u l’a

rgum

ent

atio

n fo

ndée s

ur la

stru

ctur

e d

e la

réal

ité, gora

n sone

sson

(Segre

taio

ge

ne

rale

AISV-LU

ND

UNIVERSITY)

& nük

et g

üz (

Vic

e

pre

side

nte/vic

e-pre

side

nt

Ist

anbul Cult

yre

Uni

ve

rsit

y a

nd

Desi

gn

Facult

y)

16.0

4Rétho

rique

du

mus

ée. Une

conf

ront

atio

n ent

re P

unta

della

Doga

na e

t F

ond

azio

ne V

edova

à

Veni

se, is

abella

Pezz

ini (U

nive

rsit

à

di Ro

ma, la

Sapie

nza)

Pitt

ura

e r

etori

ca:

gest

i, ind

ici,

vett

ori

, ro

cco M

angi

eri

(V

ice

pre

side

nte/vic

e-pre

side

nt A

ISV;

Los

Andes

Me

rida U

nive

rsit

y,

Ve

nezu

ela

)Sin

est

esi

as c

rom

atic

as c

om

o

figur

as r

etori

cas

vis

uale

s , J

osé

Lu

is C

aiva

no (

Vic

e p

resi

de

nte/

vic

e-pre

side

nt A

ISV;

Bue

no

s Air

es

Uni

ve

rsit

y)

Lim

its

of

Mat

eri

alit

y, Ja

mes

elki

ns

(Chi

cago A

rt I

nst

itute)

Soap

Bub

ble

s fr

om

Van

ity t

o

Scie

nce, Mic

hele

em

mer

(Uni

ve

rsit

à d

i Ro

ma la S

apie

nza)

XX Y

ears

Old

tavo

la r

oto

nda d

ei pre

cede

nti

e a

ttuali

pre

side

nti/

roundtable

dis

cuss

ion

wit

h fo

rme

r and

curr

ent

pre

side

nts

AISV

20.0

4pre

sent

azi

one lib

ro/bo

ok

launch

gli

err

ori

di Dar

win

di/

by

Mass

imo P

iattelli

-Pa

lmari

ni &

Je

rry

Fodo

r, F

elt

rinelli

inte

rve

ngo

no/w

ith

a s

peech

by

Mass

imo P

iattelli

-Pa

lmari

ni (

The

Uni

ve

rsit

y o

f Ari

zona

), A

less

andro

M

inelli

(Uni

ve

rsit

à d

i Pa

dova

), P

ao

lo

Garb

olino, M

ichele

Sin

ico

Pala

zzo B

ado

er,

aula

Tafu

ri

18.0

5co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

FrAn

Co b

erAr

Di (

fondato

re d

i/fo

unde

r of

Radio

Alice, Bo

logna

)o

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. M

art

a K

uzm

aLi

gabue, atelie

r 17

17-1

9.06

co

nvegno/c

onf

ere

nce

DiAF

Ano.

VeD

ere

ATTr

AVer

so

IUAV

, Ve

nezi

a, fD

A;

BLM

Pala

zzetto T

ito, BLM

17.0

6sa

luti in

augura

li del re

tto

re/

ope

ning s

peech

by r

ecto

r IUAV

Am

eri

go r

est

ucci

PRO

SPE

TTIVE

pre

siede/m

ode

rated b

y

Patri

zia

Mag

lire

lazi

oni

/le

cture

s:Es

iste d

unque

il d

iafa

no?,

Pa

tri

zia

Mag

li Dal

l’opac

o, Pa

olo

Fab

bri

Le

voile

dia

pha

ne d

e l’a

llégori

e,

yves

hers

ant

Il ve

lo c

he f

a ve

dere

. In

gann

i perc

ett

ivi ne

l Cin

que

cent

o ital

iano

, o

mar

Cal

abre

seOm

bre

, An

gela

Vettese

Tra

l’opac

o e

il t

rasp

arent

e,

Mar

co D

e M

iche

lis

TRASPA

RENZE

pre

siede/m

ode

rated b

y

Paolo

Fab

bri

Sile

nzio

, fo

rma,

textur

e. Vedere

il

mond

o a

ttra

vers

o la

mus

ica ,

ro

bert

o F

avar

o

Dia

fani

e s

ono

re. Q

uand

o d

al t

imbro

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

12.0

4 –

23.0

4

Less

ons

for

the

3rd

tri

mest

er

03.0

5 –

02.0

7

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i alle

stim

ent

o

espo

sitiv

o/Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry

Car

los

bas

uald

ocon/

wit

h Vale

rio D

el Bagliv

o

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Mar

ta

Kuzm

a con/

wit

h Ant

oni

o C

atald

o

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ryTa

nia

bru

gue

ra

con/

wit

h Die

go T

onus

Labo

rato

rio v

ideo d

ocum

ent

ari

o/

Vid

eo D

ocum

ent

ary

Labo

rato

ry

Mar

co b

ert

ozz

i

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Tende

nze d

ell’a

rchi

tettura

co

nte

mpo

ranea/

Tre

nds

in

Co

nte

mpo

rary

Arc

hitecture

robert

o M

asie

ro

Teo

ria e

cri

tic

a d

ell’a

rte

co

nte

mpo

ranea/

Theo

ry a

nd C

ritic

of

Co

nte

mpo

rary

Art

Angela

Vettese

Legis

lazi

one d

ei be

ni e

delle

attiv

ità c

ult

ura

li/Le

gis

latio

n o

n Cult

ura

l Ass

ets

and A

ctiv

itie

s Lu

cia

bar

sotti

exam

es

for

the

3rd

tri

mest

er

05.0

7 –

16.0

7

Firs

t d

egre

e s

ess

ion

2009

-10

specia

l exam

sess

ion

06.0

9 –

17.

09

second

degre

e s

ess

ion

2009

-10

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 1

A

Mar

io A

irò

co

n/w

ith

Marc

ello S

pada

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 1

B

stefa

no A

rient

ico

n/w

ith

Sim

one S

canu

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio m

ult

imedia

/M

ult

imedia

Co

mm

uni

catio

ns

Labo

rato

ry A

Cam

illo

Tre

visa

nco

n/w

ith

Gio

vanni

Scurr

ia

Labo

rato

rio m

ult

imedia

/M

ult

imedia

Co

mm

uni

catio

ns

Labo

rato

ry B

Dav

ide r

iboli

co

n/w

ith

Vale

ntin

a R

achi

ele

02-30.0

5FA

CCiA

A F

ACCiA

most

ra c

olle

ttiv

a/g

roup

sho

wcla

VES

– p

rof.

Gui

do G

uidi

Cent

ro C

ultur

ale

Cand

iani

, Mest

re

20-28.0

5in

Ven

Ting V

eniC

em

ost

ra c

olle

ttiv

a/g

roup

sho

wopere

di/

work

s by P

. Boni

no,

A. Cazz

agon,

N. Fi

occo &

N. Tu

rrin

i,

G. Hir

st, N. Mose

rle &

G. Sala

din

o,

C. Ross

ini, A

. Verb

er,

V. Vio

tti

cla

sAV –

pro

f. L

ew

is B

alt

zPa

lazz

o M

ang

illi, V

alm

ara

na

MAggioMAy

giugnoJune

2010

Page 83: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

163

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

162

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

il tem

po t

rasp

are,

stefa

no J

acovi

ello

Icone

di fi

amm

a. D

istru

zione

del

support

o e

mut

azio

ni d

i se

nso n

el

cin

em

a al

nit

rato, Mar

co b

ert

ozz

i

Rifl

ess

i, b

arbag

li e s

focat

i.

Stra

tegie

della

vis

ione

im

perf

ett

a ,

nic

ola

Dus

i Utopie

e d

istopie

della

tra

spar

enz

a. E

jzens

tejn

, Gla

ss H

ous

e, e il

cin

ém

atis

me

dell’

archi

tett

ura

di ve

tro

, An

toni

o

som

aini

Om

bre

dal

lo s

paz

io:

da

Flat

land

ia

alla

qua

rta

dim

ens

ione

, Mic

hele

em

mer

Gho

sts

from

the

Ocean

, Mar

co

Van

nini

18

.06

IM

MAGINI

pre

siede/m

ode

rated b

y A

ngela

Vettese

dotto

randi del/

gra

duate

stude

nts

of

Dotto

rato in

Teo

rie e

Sto

ria d

elle

Art

i - I

UAV

(C

. ba

ldac

ci, e.

Cha

rans

, i.

big

nott

i,

A. C

attan

eo, C. Di

stef

ano, M. Fi

nazz

i,

e. o

glio

tti,

C. Pa

rmegg

iani

, g. Ze

n)Ri-

vela

re l’a

rchi

vio:

Onk

el Rud

i di

Gerh

ard R

icht

er ,

Ang

ela

Meng

oni

Dia

(fa

) no

ia:

pelli

cole

am

bie

ntal

i e v

isio

ne a

pelle

, Pi

erl

uigi

bas

so

Foss

ali

Per

interp

ost

i m

edia

. El

Tie

mpo

tra

Sig

mar

Polk

e e

Fra

ncis

co G

oya

, Ti

zian

a Mig

liore

Tr

aspar

enz

e e

opac

ità

nell’

arte

cont

em

pora

nea:

Osp

iti di Kr

zysz

tof

Wodic

zko, gio

vann

i bia

nchi

IM

MAT

ERIALI

pre

siede/m

ode

rated b

y

Chi

ara

Cas

arin

Media

dia

fani

e m

edia

tra

spar

ent

i,

stefa

no C

ole

tto

Ala

bas

tro

, ge

sso, ve

tro

, m

arm

o,

cri

stal

lo d

i ro

cca,

la

mat

eri

a dia

fana

ant

ica ,

Lore

nzo L

azza

rini

Mat

eri

al P

oetry

. Sup

erfi

cie

, lu

ce,

tra

spar

enz

a , J

ana

reve

din

Te

cno

logie

tra

spar

ent

i: c

orp

i,

mac

chi

ne, ogg

ett

i, r

aim

ond

a ri

ccin

i Il ve

tro

da

solo

. L’

esc

lusi

one

del

dia

fano

nel ve

tro

di Mur

ano, Al

vise

Mat

tozz

i &

giu

lia

Cecche

lin

dotto

randi/

gra

duate s

tude

nts

of

Dotto

rato in

Scie

nze d

el Desi

gn

-

IUAV

(r.

Can

ova

, r.

Chi

esa

, T.

scal

co,

F. D

e r

occo)

19.0

6VELI

pre

siede/m

ode

ratedv

by M

arco

Van

nini

Tras

par

enz

a equi

voca.

Ai bord

i del

modern

ism

o, Mar

io L

upan

o

Dia

fasi

a: n

arra

re i c

orp

i della

moda,

gab

riele

Mont

i Blu

rred:

le im

mag

ini di Er

win

Blu

menf

eld

, el

da

Dan

ese

Il ve

lo d

i Tim

ante:

tra

spar

enz

a e o

pac

ità

fra

etic

a ed e

stetic

a ,

Mas

sim

o L

eone

In

equi

libri

o t

ra d

ue p

unti so

spesi

, Chi

ara

Cas

arin

pre

sent

azi

one d

el catalo

go/

catalo

gue p

rese

ntatio

n Silv

ano

Rubin

o e

dit

o d

a/published b

y

Dam

iani

Vid

eo "

Seas

paw

n" d

i/by D

ebra

W

erb

lud, vid

eo e

dit

ing d

i/by

Fede

rica D

e R

occo

02.0

7Th

e Li

ber

ATio

n P

roJe

CT:

The

ro

le o

f Ar

tis

t a

nd s

ocie

ty,

in

ters

ubje

ctiv

ity

and

eman

cip

atio

n, T

he P

olit

ics

of

Proje

ctio

n an

d s

uspens

ion,

The

Po

litic

al P

roje

ct o

f the

Fra

gm

ent

, Fr

actur

e,

Dis

tan

tia

tio

n an

d

engag

em

ent

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. M

art

a K

uzm

aLi

gabue, atelie

r 17

pre

sent

azi

oni

/speeches

and

pre

sent

atio

ns:

THE

RO

LE O

F ARTIST A

ND S

OCIETY

Art

and T

ruth,

the

Art

ist a

nd t

he

Life

, nic

ola

buz

zola

n The

Bewar

e B

e A

war

e!

Proje

ct,

Chi

ara

Vit

ali

Piaz

za T

iran

a - T

iran

a Squa

re,

elis

a Cal

dan

a The

Polit

ics

and T

he A

est

hetic

s,

Zhong

Ke

Cong

ruit

ies

and d

iscre

pan

cie

s in

the

post

-ap

arthe

id S

out

h Af

rica:

a

look

thr

oug

h Dav

id G

old

bla

tt’s

In

ters

ectio

ns I

nters

ected,

Stori

a del c

inem

a/His

tory

of

Cin

em

a

(cla

sVEM)

Mar

co b

ert

ozz

i

Sto

ria d

ell’a

rchi

tettura

teatra

le/

His

to

ry o

f Theatre

Arc

hitecture

(c

lasT

) Mar

io L

upan

o

Light

Desi

gn

(cla

sT)

Cla

udio

Colo

retti

Lingua e

Lette

ratura

ingle

se/

English

Language a

nd L

ite

rature

el

isa

biz

otto

Firs

t d

egre

e s

ess

ion

2009

-10

exam

es

for

the

3rd

tri

mest

er

05.0

7 –

16.0

7

Labo

rato

rio d

i sc

eno

gra

fia/

Stage D

esi

gn

Labo

rato

ry (

cla

sT)

gio

rgio

ric

che

lli

co

n/w

ith

Silv

ia C

attio

do

ro

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 4

La

wre

nce C

arro

ll co

n/w

ith

Mari

o C

iara

mit

aro

Labo

rato

rio int

egra

to d

i re

gia

e s

ce

no

gra

fia/

Int

egra

ted

Labo

rato

ry o

f Dir

ectin

g a

nd S

et

Desi

gn

robert

o C

avosi

co

n/w

ith

Silv

ia C

olla

zuo

l

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Fondam

ent

i delle

pra

tic

he

art

istic

he/

Basi

cs

of

Art

Pra

ctic

es

Angela

Vettese

Fondam

ent

i della

pra

tic

a d

el

teatro

/Basi

cs

of

Theatri

cal

Pra

ctic

e

Luca

Font

ana

Sto

ria d

el teatro

/His

to

ry o

f Theatre

1

Cla

udio

Long

hi

Inf

orm

atic

a/Co

mpute

r Scie

nce

stefa

no M

azza

nti

second

o a

nno/

second

year

So

cio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/So

cio

logy o

f Cult

ura

l and C

om

muni

catio

n Pro

cess

es

Car

lo g

rass

i

Stori

a della

mus

ica/

His

tory

of

Mus

icro

bert

o F

avar

o

Inf

orm

atic

a/Co

mpute

r Scie

nce

Dav

ide r

ocche

sso

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Sto

ria d

el teatro

/His

to

ry o

f Theatre

2

Cla

udio

Long

hi

Sto

ria d

ella

cri

tic

a/His

to

ry o

f Cri

tic

ism

Cin

zia

big

liosi

Ele

me

nti di illu

min

otecni

ca/

Light

ing D

esi

gn

Cla

udio

Colo

retti

Lingua e

tra

duzi

one ingle

seEnglish

Language a

nd T

ransl

atio

n Mar

lene

Kle

in

Firs

t,

second

and

thi

rd y

ear

Lette

ratura

italia

na

co

nte

mpo

ranea/

Co

nte

mpo

rary

It

alia

n Li

te

rature

Dan

iele

Del giu

dic

e

Sto

ria m

ode

rna/

Mo

de

rn h

isto

ryro

bert

o M

ancin

i

Sto

ria d

ell’a

rte c

ont

em

po

ranea/

His

to

ry o

f Co

nte

mpo

rary

Art

Fr

ancesc

a Cas

tellan

i

Sto

ria d

ell’a

rte m

ode

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

La

ura

Cort

i

Sto

ria d

el co

stum

e/

His

to

ry o

f Co

stum

e

Vera

Mar

zot

Sto

ria d

ella

sce

no

gra

fia/

His

to

ry o

f Stage D

esi

gn

gio

rgio

ric

che

lli

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Prim

o a

nno/

Firs

t y

ear

Labo

rato

rio d

i fo

ndam

ent

i del

teatro

/Labo

rato

ry B

asi

cs

of

Theatri

cal Pra

ctic

e A

Ka

rina

Aru

tyu

nyan

co

n/w

ith

Ro

sari

a R

uffi

ni

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES 2

010

LugLioJuLy

Page 84: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

165

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

164

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

Cam

illa

sal

vane

schi

INTERSUBJE

CTIV

ITY

AND

EM

ANCIPA

TIO

NAb

out

Perc

eiv

ing C

aos

as T

he

Ult

imat

e S

uperp

ow

er ,

Mic

hela

ngelo

Cors

aro

The

Una

ccess

ible

Mat

eri

aliz

ed,

Mar

ta

Ferr

etti

How

to M

ake a

Modern

Dan

ce W

hen

The

Sky

’s T

he L

imit

, Mar

ta

Pettin

au

(Su)

(O)b

ject. In

tert

win

ing S

ubje

ct

and O

bje

ct:

an U

nequi

vocal

Recip

rocit

y, gai

a Mar

tin

o

From

the

Geogra

phy

of

The

Body t

o

The

Cul

tur

al L

andsc

ape. An

alys

ing

the

Work

s of

Lygia

Cla

rk a

nd G

ord

on

Mat

ta-

Cla

rk, Val

eri

a Man

cin

elli

The

Perf

ect K

iss,

Fra

nces

co L

ocat

elli

THE

PO

LITIC

S O

F PR

OJE

CTIO

N A

ND

SUSPE

NSIO

N

The

Van

ishe

d G

od (

or

Cha

sing

For

Yout

h an

d F

or

Yoy,

Thr

oug

h All

Thi

ngs

Heav

y) ,

Mar

ia e

lena

Fan

toni

Chr

om

atic

Mig

ratio

ns,

Antone

lla

Cam

pis

i Unt

itle

d (

Cre

ate/Dis

man

tle

Idols

),

Cori

nne M

azzo

li The

Retur

n to P

leas

ure P

rinc

iple

as

a Mean

s of

Libera

tio

n of

Inst

incts

Thr

oug

h Ar

t in

its

Rela

tio

n to

Chi

ldho

od a

nd S

ear

ch

for

a Sub

lime,

Chi

ara

Zenz

ani

THE

PO

LITIC

AL

PRO

JECT O

F THE

FRAG

MENT,

FRACTURE,

DISTA

NTIAT

ION A

ND E

NG

AG

EMENT

A She

ll in

the

Ocean

. Robert

Sm

iths

on,

a F

ragm

ent

ed N

arra

tio

n ,

stefa

nia

risp

oli

Urb

an G

hett

os

Today

: Cre

ativ

ity,

Coun

terc

ultur

e a

nd N

ew

Socio

-

polit

ical

Awar

ene

ss, Chi

ara

nuz

zi

Supe

r-st

itio

n, H

ierò

s-ark

è,

Laur

a Di nic

ola

ntoni

o

Notes

From

The

Fir

st N

otebook

to

M.K

. , C

lio C

asad

ei

The

IRA

Proje

ct | R

efl

ectio

ns f

or

a Soun

d I

nstal

latio

n ,

Mar

co D

i giu

seppe

The

n in

Ital

y W

hat H

appene

d?,

giu

lia

bin

i THE

RO

LE O

F ARTIST A

ND S

OCIETY

Bla

ck

Box, o

riella

esposi

to

Endin

g, Car

lo C

ecconi

Ev

ery

bui

ldin

gs

in V

eni

ce –

Work

in

Progre

ss, Cla

udia

ross

ini

INTERSUBJE

CTIV

ITY

AND

EM

ANCIPA

TIO

N

Cut

the

Cra

p, Sara

Bo

nave

ntura

Li

bera

tio

n (w

ork

ing t

itle

),

Zhenj

uan

Li

THE

PO

LITIC

S O

F PR

OJE

CTIO

N A

ND

SUSPE

NSIO

NKa

mm

ers

pie

l, Mau

ro C

ort

i

Notes

on

Perf

om

ance (

work

ing

tit

le) ,

rosa

rio s

orb

ello

THE

PO

LITIC

AL

PRO

JECT O

F THE

FRAG

MENT,

FRACTURE,

DISTA

NTIAT

ION A

ND E

NG

AG

EMENT

Ove

rwhe

lmed T

ill T

he Y

ear

nign,

Cin

zia

Deln

evo

Ab

out

a L

ove

song

, Cecilia

Div

izia

Betw

een

Mat

eri

al a

nd T

houg

ht

(work

ing t

itle

) , M

aria

Jova

novi

c

The

Que

stio

n of

Fanz

ines

(work

ing

tit

le) ,

nic

ole

Mose

rle

Dan

Gra

ham

. Blu

rrin

g C

onv

ent

iona

l Boun

dar

ies

Betw

een

Art a

nd

Archi

tectur

e, Ar

iann

a Verb

er

2

3.0

7L’

opera

par

laboy

Wit

h fr

og.

..pre

sent

azi

one d

i/speech

by

Giu

lio A

less

andri

06.0

9T_

Vis

iona

rium

. il

cin

em

a in

tera

ttiv

o

tri

dim

ens

iona

le a

360

°in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

Den

nis

DeL

FAV

ero

(dir

etto

re/d

irecto

r Cin

em

a

Rese

arc

h Ce

ntre

Uni

ve

rsit

y o

f New

So

uth

Wale

s, S

ydney)

intro

duce/in

tro

duces

Sim

ona

Mo

rini

Sede d

ei To

lent

ini, L

abo

rato

rio

Mela

07.1

0sul

lav

oro

inte

rvis

ta a

/in

te

rvie

w w

ith

MAr

Co b

ArAV

ALLe

org

ani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. R

ene G

abri

Li

gabue, atelie

r 09

Labo

rato

rio d

i fo

ndam

ent

i del

teatro

/Labo

rato

ry B

asi

cs

of

Theatri

cal Pra

ctic

e B

Paola

Dona

ti

co

n/w

ith

Vin

ce

nzo P

ico

ne

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry A

gui

do g

uidi

co

n/w

ith

Em

anuele

Pic

card

o

Labo

rato

rio d

i fo

to

gra

fia/

Photo

gra

phy

Labo

rato

ry B

An

dre

a Pe

rtold

eo

co

n/w

ith

Cri

stin

a P

era

ino

second

o a

nno/

second

year

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 2

Al

bert

o g

arut

ti

co

n/w

ith

Cate

rina

Ro

ssato

Labo

rato

rio d

i re

gia

/Dir

ectin

g L

abo

rato

ry

Kl

aus

oberm

aier

co

n/w

ith

Cri

stin

a B

arb

iani

Labo

rato

rio d

i art

e/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 3

Ad

rian

Pac

ico

n/w

ith

Elisa

Stri

nna

Labo

rato

rio d

i teatro

/Theatre

Labo

rato

ry

Le

ona

rdo M

uscat

oco

n/w

ith

Laura

Pe

rini

Terz

o a

nno/

Thi

rd y

ear

Labo

rato

rio v

ideo/

Vid

eo L

abo

rato

ry A

Mas

sim

o M

agrì

co

n/w

ith

Fede

rica D

e R

occo

Labo

rato

rio v

ideo/

Vid

eo L

abo

rato

ry B

nic

olò

scib

ilia

co

n/w

ith

Em

anuele

Bass

o

Labo

rato

rio fi

nale

art

e/

Fina

l V

isual Art

s Labo

rato

ry

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

Agne

s Ko

hlm

eye

rco

n/w

ith

Pietro

Rig

olo

Labo

rato

rio fi

nale

di teatro

/Theatre

Fin

al Labo

rato

ry

Luig

i Dal

l’Agl

ioco

n/w

ith

Silv

ia C

olla

zuo

l

Labo

rato

rio d

i sc

rittura

pe

r le

art

i e il teatro

/W

ritin

g

Labo

rato

ry f

or

the A

rts

and

Theatre

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Lette

ratura

ingle

se/

English

lite

rature

el

isa

biz

zotto

Psi

co

logia

della

pe

rcezi

one/

Psy

cho

logy o

f Pe

rce

ptio

n em

anue

le A

rielli

Psi

co

logia

/Psy

cho

logy

Vit

tori

o g

irotto

Se

mio

tic

a d

elle

art

i/Se

mio

tic

s of

the A

rts

Patri

zia

Mag

li

Sto

ria d

el cin

em

a/His

to

ry o

f Cin

em

a

Antoni

o C

ost

a

Dir

itto d

elle

pra

tic

he a

rtis

tic

he/

Law

of

Art

Pra

ctic

es

Lucia

bar

sotti

Filo

sofi

a e

teo

ria d

ei linguaggi/

Theo

ry a

nd P

hilo

sophy

of

Languages

Paolo

gar

bolino

Sto

ria d

ell’a

rchi

tettura

/His

to

ry o

f Arc

hitecture

robert

o M

asie

ro

Est

etic

a/Aest

hetic

s

sus

anna

Mat

i

Sto

ria d

ella

foto

gra

fia/

His

to

ry o

f Photo

gra

phy

silvi

a Pa

oli

specia

l exam

sess

ion

06.0

9 –

17.

09

second

degre

e s

ess

ion

2009

-10

Less

ons

for

the

1st

tri

mest

er

09-18.0

7Chi

È i

L Mio

Pro

ssiM

o?

lavo

ri d

el la

bora

tori

o c

ond

ott

o

da/w

ork

s fr

om

the

labora

tory

cond

ucted b

y M

arc

o B

ert

ozz

i osp

iti della

qua

rant

esi

ma e

diz

ione

del/

gue

sts

of

the

fort

ieth

edit

ion

of

the

Fest

ival In

tern

azi

ona

le d

el

Teat

ro in

Piazz

a d

i Sant

arc

ang

elo

"A

ppun

ti per

un fi

lm s

ul f

utur

o"

di/

by S

. Che

rubin

i, G

. Gabri

elli

, N. Fi

occo, N. Tu

rrin

i"M

ena

ge"

di/

by E

. Casa

gra

nde,

M. I. Bern

abei, L

. Cabid

du

"Weddin

g. Una

volt

a per

sem

pre

" di/

by A

. Vese

lina K

uzne

tso

va,

E. L

iu H

uim

in, G. Colo

sicla

sAV –

pro

f. M

arc

o B

ert

ozz

iSant

arc

ang

elo

di Rom

agna

seTTeMbresePTeMber

oTTobreoCTober

2010

Page 85: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

167

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

166

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

1

3.1

0L’

opera

par

laDi cosa

par

liam

o q

uand

o p

arliam

o

di opera

?co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Angela

Vettese

18.1

0

inte

rvis

ta a

/in

te

rvie

w w

ith

Ces

Are

PieT

roiu

sTi

& Fr

AnCes

Co C

Arer

io

rgani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. R

ene G

abri

Li

gabue, atelie

r 09

19.1

0Zi

mm

erF

rei

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

AnnA

De

MAn

inCor

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

B

26.1

0Pe

rform

ance A

nxie

ty

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

DAni

eLA

sALV

ioni

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

B

0

3.1

1L’

opera

par

la

Le d

efi

nizi

oni

dell’o

pera

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by P

ao

lo

Garb

olino

08.1

1in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

FriT

Z hA

ego

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

B

22.1

1illu

stra

zioni

| g

rafi

ca

| Desi

gn

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

rAM

hoTe

L o

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

B

24.1

1pro

iezi

one d

i/pro

jectio

n of

"Welc

om

e t

o t

he D

ollh

ous

e"

(1995)

di/

by T

odd S

olo

ndz

a c

ura

di/

cura

ted b

y D

ueunoze

roo

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Ligabue, aula

210

2

4.11

L’

opera

par

la

opere

e s

paz

ioco

nfe

renz

a d

i/co

nfe

rence

by M

arc

o D

e M

ichelis

25.1

1Xin

gco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

AnDre

A Li

ssoni

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Ligabue, aula

18

29

/30.

11Mai

ling

Pro

fess

or

La 3

a C e

LeMen

TAre

a c

ura

di/

cura

ted b

y D

ueunoze

ro

30.1

1in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

eLen

A sT

rAD

ioTTo

(Dip

art

ime

nto

educativ

o F

ondazi

one S

andre

tto

Re R

ebaude

ndo, To

rino)

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

B

0

2.1

2Mai

ling

Pro

fess

or

co

n/w

ith

Moni

CA

bonViC

ini

03/0

4.12

co

nvegno/c

onf

ere

nce &

wo

rksho

p

Chi

esAr

Te

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y p

rof.

Co

rnelia

Lauf;

Uni

ve

rsit

à P

ont

ificia

G

rego

riana

, Ro

ma

Stude

nti part

ecip

ant

i/st

ude

nt

part

icip

ant

s: V

. Ap

icern

i,

F. D

e g

ond

a, e

. Fa

kibab

a, M

. g

rass

o,

g.

Pellic

ari, V

. Vene

ruso

, M.g

. Vir

ga;

Art

isti part

ecip

ant

i/art

ists:

M. Ci

aram

itar

o, V.

belle

i,

g. ra

mir

ez

Felt

rin,

r. Mone

t, L.

Puc

ci,

g. ra

cco, A.

sco

dro

, e.

stri

nna

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

01-03.1

2XV s

ALone

Dei

ben

i e

DeL

Le

ATTi

ViT

À CuLT

urA

Li

most

ra c

olle

ttiv

a/g

roup

sho

wa c

ura d

i/cur

ated b

y M

. Bort

olo

zzi,

F. M

erc

iari

, M. Q

uart

a, V.

Rom

agni

ni

Solf

ato, S. Stru

mend

o, S. Vest

rucci

opere

di/

work

s by M

. Bort

olo

zzi,

E. M

azz

i, F

. Merc

iari

cla

sAV –

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Vene

zia, Te

rmin

al Pa

ssegg

eri

, padig

lione

107/108, Stand

IUAV

Art

i Vis

ive

end o

f 1s

t lab

ora

tory

sess

ion

12.1

1

2nd

lab

ora

tory

sess

ion

15.1

1

noVeMbrenoVeMber

DiCeMbreDeCeMber

second

degre

e s

ess

ion

01/0

2.1

2

resu

mpt

ion

of 2

nd la

bora

tory

ses

sion

10-2

8.0

1.20

11

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Labo

rato

rio d

i tecni

che

d’a

llest

ime

nto/

Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry A

Corn

elia

Lau

f co

n/w

ith

Mara

Am

bro

žic

Labo

rato

rio d

i tecni

che

d’a

llest

ime

nto/

Exhi

bit

ion

Desi

gn

Labo

rato

ry B

Antoni

Mun

tad

as

co

n/w

ith

Giu

lio S

quilla

ccio

tti

2010

Page 86: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

169

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

168

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

06.1

2Al

lest

ire l’a

rte

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

gAb

rieL

e Pi

MPi

nio

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

B

07.1

2in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

Ver

oni

CA

Cer

uTi

(Dip

art

ime

nto

educativ

o m

use

o M

AM

bo, Bo

logna

)o

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

B

09.1

2Ad

vert

isin

g now

pro

iezi

oni

a c

ura

di/

cura

ted b

y

Dueunoze

ro

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Ligabue, aula

210

13.1

2Pr

ogetti e p

olit

iche

pub

bliche

per

le a

rti cont

em

pora

nee a

Pad

ova

: l’esp

eri

enz

a di Q

uotid

iana

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

sTeF

AniA

sChi

AVon

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

B

1

3.1

2sky

pe P

rofe

ssor

co

n/w

ith

sisL

eJ X

hAFA

13.1

2note d

el pre

sent

ein

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

gio

rgio

AgAM

ben

a c

ura

di/

cura

ted b

y A

. Fa

bbro

, M

. Fe

llini

, G

. G

abri

elli

, L. Lo

vatel,

A. Sacchetto, N. Tu

rrin

io

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lau

f &

pro

f. R

ene

Gab

ri

Pala

zzetto T

ito, BLM

1

5.1

2L’

opera

par

laFé

lix

gonz

ález-

Torr

es,

sho

wtim

eco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Co

rnelia

Lauf

16.1

2ra

dio

dra

mm

a. L

eggend

e

Metro

polit

ane

co

n/w

ith

bLAu

er h

Ase

a c

ura

di/

cura

ted b

y D

ueunoze

ro

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Lava

nde

ria T

ole

ntin

i

17.1

2

Fest

a di nat

ale/

Xm

as p

arty

Bam

bi Dj se

ta c

ura

di/

cura

ted b

y D

ueunoze

ro

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Ligabue, aula

210

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES 2

010

Labo

rato

rio d

i teatro

/Theatre

Labo

rato

ry

Vera

Mar

zot

co

n/w

ith

Cla

udia

Co

luss

i

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

rene

gab

rico

n/w

ith

Ana

Mari

a B

resc

ani

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 2

bj

arne

Melg

aard

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry 5

Antoni

Mun

tad

asG

iulio S

quilla

ccio

tti

Labo

rato

rio v

ideo d

ocum

ent

ari

o/

Vid

eo D

ocum

etary

Labo

rato

ry

Mar

co b

ert

ozz

ico

n/w

ith

Marc

o S

egato

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Lette

ratura

co

nte

mpo

ranea/

Co

nte

mpo

rary

Lit

era

ture

An

dre

a Cav

alle

tti

Teo

rie e

tecni

che

dell’a

llest

ime

nto/Exhi

bit

ion

Layo

ut T

heo

ry a

nd T

echni

ques

Corn

elia

Lauf

Sto

ria d

ell’a

rte c

ont

em

po

ranea/

His

to

ry o

f Co

nte

mpo

rary

Art

Fr

ancesc

a Cas

tellan

i

Stru

tture

dra

mm

aturg

iche d

el

teatro

/Theatri

cal Stru

cture

s

Luca

Font

ana

Sto

ria d

el teatro

/His

to

ry o

f Theatre

Cla

udio

Long

hi

Sto

ria d

ella

danz

a/Dance H

isto

ry

sus

anne

Fra

nco

Labo

rato

rio v

ideo d

ocum

ent

ari

o/

Vid

eo D

ocum

ent

ary

Labo

rato

ry

Mar

co b

ert

ozz

i

Rappre

sent

azi

one 3

D/3D R

epre

sent

atio

n (c

lasV

EM)

Mas

sim

ilia

no C

iam

mai

che

lla

Sto

ria d

ell’innova

zio

ne s

cie

ntifi

ca

e t

ecno

logic

a/His

to

ry o

f Scie

ntifi

c a

nd T

echno

logic

al

Innova

tio

n

raim

ond

a ri

ccin

i

So

cio

logia

dei pro

cess

i cult

ura

li e

co

muni

cativ

i/So

cio

logy o

f Cult

ura

l and C

om

muni

catio

n Pro

cess

es

(cla

sVEM)

Car

lo g

rass

i

Filo

sofi

a d

ella

scie

nza/

Phi

loso

phy

of

Scie

nce

Pa

olo

gar

bolino

Legis

lazi

one d

ei be

ni e

delle

attiv

ità c

ult

ura

li/Le

gis

latio

n o

n Cult

ura

l Ass

ets

and A

ctiv

itie

s Lu

cia

bar

sotti

Light

Desi

gn

Cla

udio

Colo

retti

Ist

ituzi

oni

di teatro

pe

r m

usi

ca/

Theatri

cal Inst

itutio

ns

for

Musi

c

Mas

sim

o V

iazz

o

Teo

ria d

el desi

gn

della

co

muni

cazi

one e

dell’inf

orm

azi

one/

Theo

ry o

f Co

mm

uni

catio

n Desi

gn

(cla

sVEM)

gio

vann

i An

cesc

hi

Teo

rie d

ell’int

era

zio

ne/

Int

era

ctio

n Theo

ry (

cla

sVEM)

gillian

Cra

mpton

sm

ith

Stra

tegie

dell’innova

zio

ne p

er

il desi

gn/

Innova

tio

n Stra

tegie

s fo

r Desi

gn

(cla

sDIP)

Medar

do C

hiap

poni

Cin

em

a d

ocum

ent

ari

o e

spe

rim

ent

ale

/Do

cum

ent

ary

and

Expe

rim

ent

al Cin

em

a (

cla

sVEM)

Mar

co b

ert

ozz

i

Page 87: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

171

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

170

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

smorfi

olo

gia

, Pa

olo

Fab

bri

Chi

sei?

, Mar

co V

anni

niGua

rdar

e u

n vo

lto, ra

ccont

are u

na

stori

a , P

ietro

Perc

ont

iOrs

ola

Rosa

Sal

va:

I v

olt

i: s

pecia

li so

lo p

er

noi?

, gio

rgio

Val

lort

igar

aPr

oge

ttar

e v

olt

i, s

imona

Mori

niLa

pers

oni

ficaz

ione

in

archi

tett

ura,

Fa

bri

zio g

ayGli

occhi

ett

i al

la s

agom

a,

gio

vann

i An

cesc

hiInt

erv

alli

musi

cali

a c

ura

di/

inte

rludes

cura

ted b

y

Jacopo b

ort

ola

to

18.0

1La

pre

senz

a ne

gata

nella

fo

togra

fia ,

Ant

one

llo F

rong

iaLabo

rato

rio s

pe

rim

ent

ale

, Fr

ancesc

o D

uran

te V

iola

&

silvi

a Lo

vise

tto

Vis

o c

om

e r

accont

o n

ell’

arte

cont

em

pora

nea ,

Ang

ela

Vettese

Modern

Art

/Cont

em

pora

ry F

ace:

mons

tru

m m

one

t, Pa

tri

zia

Mag

liCon_

Seque

nze, gab

riele

bru

cceri

Un

lavo

ro c

hiru

rgic

o, co

nve

rsazi

one

tra

/co

nve

rsatio

n betw

ee

n ev

a ogl

iotti &

nic

ola

sam

orì

Modern

Fac

e, Mar

io L

upan

oCove

r Fa

ce, el

da

Dan

ese

Mas

ked F

ace, gab

riele

Mont

iPl

astic

Fac

e, Mar

ia L

uisa

Fri

saPo

ker

Face, liv

e s

et d

i/by D

anie

le

bort

ola

to &

Man

uele

scap

inLa v

aligia

degli

attre

zzi, t

avo

la

roto

nda a

cura

di/

roundtable

dis

cuss

ion

cura

ted b

y L

ISaV

19.0

1scre

ens

aver.

behi

nd t

he C

urtai

ns

and b

ack

Agai

n &

Act L

ike M

usic

pro

iezi

one d

i o

pe

re d

i/pro

jectio

n of

wo

rks

by E

lisa

betta B

ena

ssi,

Jo

hanna

Billing, Suzy

Cho, Ke

ren

Cytte

r, R

ä d

i M

art

ino, go

ldie

chi

ari

, Jespe

r Just

, Urs

ula

Maye

r, O

laf

Nic

ola

i, M

anuel Saiz

, M

athew

Saw

ye

r, G

uid

o v

an

de

r W

erv

e,

Cle

me

ns

vo

n W

ede

meye

r, P

atri

ck

Ward

inco

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

sArr

A br

iLL

(Ope

n V

ideo

Pro

jects;

cura

tri

ce/c

ura

to

r Scre

enS

ave

r), Lo

renZo

ben

eDeT

Ti

(dir

etto

re/d

irecto

r De V

leesha

l,

Mid

delb

urg

; cura

to

re/c

ura

to

r

1

1.01

Mai

ling

Pro

fess

or

co

n/w

ith

PATr

iZio

Di

MAs

siMo

1

2.0

1Mai

ling

Pro

fess

or

co

n/w

ith

LuCA

TreV

isAn

i

1

3.0

1Mai

ling

Pro

fess

or

co

n/w

ith

MiM

MA

bogeT

Ti

14.0

1Vis

ioni

della

Fotogra

fia.

real

ism

i dig

ital

i. L

’im

mag

ine (

s)ve

lata,

fra

cin

em

a e f

otogra

fia

sem

inari

o d

i/se

min

ar

by

sTeF

Ano s

AVonA

org

ani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. M

arc

o B

ert

ozz

i; S

cuo

la d

i dotto

rato, Dotto

rato in

Scie

nze

del desi

gn

in c

olla

bo

razi

one c

on/

in c

olla

bo

ratio

n w

ith

Ass

ocia

zio

ne

Cult

ura

le A

zibul, M

ilano

Tere

se, aula

G

17/1

8.0

1co

nvegno/c

onf

ere

nce

i LA

Ti

DeL

VoLT

ofD

A, cla

VES

in

co

llabo

razi

one

co

n/in

co

llabo

ratio

n w

ith

LISaV

- L

abo

rato

rio I

nte

rnazi

ona

le d

i Se

mio

tic

a V

enezi

aSede d

ei To

lent

ini, a

ula

Magna

, Li

gabue, atelie

r 29

17.0

1pre

sent

azi

one a

cura

di/

ope

ning

rem

ark

s by P

atri

zia

Mag

li &

sim

ona

Mori

nire

lazi

oni

/le

cture

s:Id

ent

icit

à, M

iche

le s

inic

oFa

nny e

Irè

ne N

ém

irovs

ky:

imm

agin

i da

un d

est

ino, Cin

zia

big

liosi

Mas

che

re d

i m

ort

e, Sim

one S

ant

illi

Il vo

lto c

om

e int

erf

accia

, Dav

ide

Forn

ari

Il tic

: in

tro

duz

ione

a u

na

2011

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES 2

011

gennAioJAnuAry

exam

es

for

the

1st

tri

mest

er

31.0

1 –

11.

02

Less

ons

for

the

2nd

tri

mest

er

14.0

2 –

13.0

5

Thi

rd d

egre

e s

ess

ion

2009

-10

06/0

7.04

electiv

e lear

ning

activ

itie

s16

-27.

05

exam

es

for

the

2nd

tri

mest

er

30.0

5 –

10.

06

Work

shop

13.0

6 –

08.0

7

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

mo

dulo

II -

Labo

rato

rio c

ors

o A

Lewis

bal

tz

co

n/w

ith

Giu

liana

Mari

a R

acco

Labo

rato

rio c

ors

o B

Mar

ta

Kuzm

aco

n/w

ith

Mara

Am

bro

žic

Labo

rato

rio d

i teatro

/Theatre

Labo

rato

ry

Moni

que

Arn

aud

co

n/w

ith

Stefa

no M

ont

i

Labo

rato

rio d

i art

i vis

ive/

Vis

ual Art

s Labo

rato

ry

Le

wis

bal

tz

co

n/w

ith

Giu

liana

Mari

a R

acco

Labo

rato

rio v

ideo/

Vid

eo L

abo

rato

ry (

cla

sVEM)

Mas

sim

o M

agrì

co

n/w

ith

Fede

rica D

e R

occo

Cors

i Te

ori

Ci/

CLA

sses

Lette

ratura

teatra

le/

Theatri

cal Li

te

rature

Dan

iele

Del giu

dic

e

Teo

ria e

cri

tic

a d

elle

rela

zio

ni t

ra

art

e e

arc

hitettura

/Theo

ry a

nd

Cri

tic

of

Rela

tio

nshi

p b

etw

ee

n Arc

hitecture

and V

isual Art

Mar

co D

e M

iche

lis

Sto

ria d

ell’a

rchi

tettura

teatra

le/

His

to

ry o

f Theatre

Arc

hitecture

Mar

co D

e M

iche

lis

Tende

nze d

ell’a

rchi

tettura

co

nte

mpo

ranea/

Tre

nds

in

Co

nte

mpo

rary

Arc

hitecture

ro

bert

o M

asie

ro

Sto

ria d

ell’a

rte m

ode

rna/

His

to

ry o

f M

ode

rn A

rt

La

ura

Cort

i

Teo

ria e

cri

tic

a d

ell’a

rte

co

nte

mpo

ranea/

Theo

ry a

nd C

ritic

of

Co

nte

mpo

rary

Art

An

gela

Vettese

Muse

ogra

fia e

alle

stim

ent

o/

Muse

ogra

phy

and E

xhi

bit

ion

Desi

gn

giu

lio A

less

andri

Sto

ria d

ella

foto

gra

fia/

His

to

ry o

f Photo

gra

phy

silvi

a Pa

oli

Teo

ria e

tecni

ca d

ella

pe

rfo

rmance/Pe

rfo

rmance T

heo

ry

and T

echni

ques

rosa

ria

ruf

fini

Cin

em

a e

art

i vis

ive/

Cin

em

a a

nd V

isual Art

s

Antoni

o C

ost

a

Tecno

logie

dig

itali/

Dig

ital

Techno

logie

s (c

lasV

EM)

Dav

ide r

ocche

sso

Est

etic

a/Aest

hetic

s

Fr

anco r

ella

Page 88: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

173

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

172

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

Scre

enS

ave

r) &

gio

VAn

nA

FeLL

ugA

(Ate

mpo

rary

Studio

)a c

ura

di/

cura

ted b

y C

hiara

Nuzz

i &

Cam

illa

Salv

anesc

hio

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf;

Fo

ndazi

one

Bevilacqua L

a M

asa

; O

pe

n V

ideo

pro

jects;

Ate

mpo

rary

Studio

Pala

zzetto T

ito, BLM

20.0

1pro

iezi

one d

el fi

lm/fi

lm p

roje

ctio

n "C

hew

the

Fat

" di/

by

rirk

rit T

irav

anija

inte

rve

ngo

no/w

ith

a s

peech

by

Giu

lio A

less

andri

, Co

rnelia

Lauf,

Angela

Vettese

a c

ura

di/

cura

ted b

y C

hiara

Nuzz

i &

Cam

illa

Salv

anesc

hio

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Pala

zzetto T

ito, BLM

31.0

1AL

FreD

o J

AAr

pre

sent

azi

one d

el la

vo

ro/

intro

ductio

n to t

he w

ork

a c

ura

di/

cura

ted b

y D

ueunoze

roo

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Tere

se, aula

A

0

2.0

2

L’opera

par

laes

porr

e la

moda

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by M

ari

o

Lupano

03.0

2Ar

t D

ot C

om

inte

rve

ngo

no/w

ith

a s

peech

by

Co

rnelia

Lauf,

Angela

Vettese

, Nic

ola

Bozz

i, D

om

eni

co Q

uara

nta,

Tom

maso

Tozz

ia c

ura

di/

cura

ted b

y C

arl

o

Cecco

ni &

Cam

illa

Salv

anesc

hio

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Galle

ria M

ichela

Riz

zo, Ve

nezi

a

07.0

2note d

el pre

sent

ein

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

Luis

A MurAr

o &

Chi

ArA

ZAMboni

a c

ura

di/

cura

ted b

y A

. Fa

bbro

, M

. Fe

llini

, G

. G

abri

elli

, L. Lo

vatel,

A. Sacchetto, N. Tu

rrin

io

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Pala

zzetto T

ito, BLM

1

7.02

Vis

ioni

della

fotogr

afia:

il r

accont

o a

utobio

gra

fico e

la

fotogra

fia

di re

port

age.

robert

Fra

nk e

ray

mond

Depar

don

sem

inari

o d

i/se

min

ar

by

Cri

sTin

A De

VeC

Chi

in

tro

duce/in

tro

duces

Raim

onda R

iccin

i

1

8.0

2Vis

ioni

della

fotogra

fia:

Rifl

ess

ioni

olt

re il

pro

vino

fo

togra

fico. Cont

acts:

vid

eo

ritra

tti di fo

togra

fi c

ont

em

pora

nei

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Laur

a Lo

sito

Il ra

ccont

o f

antas

tic

o c

om

e

sogg

ett

o. Fo

togra

fie, sc

ritt

ura

cin

em

atogra

fica,

voce n

arra

nte e

su

ono

nei “C

ont

es”

di/

by s

arah

Moon

La f

otogra

fia

e la

nuova

sc

ritt

ura

mul

tim

edia

le d

ei “w

eb

docum

ent

aire

s”di/

by L

udovi

ca

Pellegat

ta

co

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

gio

vann

a bur

inat

o

2

3.0

2L’

opera

par

lail

corp

o t

ecni

co.

stori

e e

fut

uro

del corp

o c

he s

iam

oco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Raim

onda R

iccin

i

03.0

3Dov’

è il m

io p

ost

o?

Fotogra

fare

lu

oghi

inte

rve

ngo

no/w

ith

a s

peech

by

ViT

Tori

o i

erVes

e (U

nive

rsit

à d

i M

ode

na e

Reggio

Em

ilia

; Fo

ndazi

one

Foto

gra

fia)

, Fr

AnCes

CA

LAZZ

Arin

i (F

ondazi

one F

oto

gra

fia)

& AL

iCe

berg

oMi

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES 2

011

21.0

1D/

Vis

ioni

mo

stra

co

llettiv

a/gro

up s

how

a c

ura

di/

cura

ted b

y A

ndre

a

Cazz

ago

n, C

arl

o C

ecco

nio

pe

re d

i/w

ork

s by E

ma, A. Ragazz

o,

Ivn,

A. Inke

r, I

l Bo

l, F

renz

, Lu

mie

re,

Psi

co

po

mpo &

Pro

serp

ina

pro

getto g

rafi

co d

i/gra

phi

c

pro

ject b

y V

ale

rio V

ene

ruso

cla

sAV –

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Ca’ Za

nard

i

FebbrAioFebruAry

MArZoMArCh

Psi

co

logia

dei pro

cess

i co

gni

tiv

i/Psy

cho

logy o

f Co

gni

tiv

e P

rocess

es

(cla

sDIP)

Vit

tori

o g

irotto

Teo

rie d

ella

cre

ativ

ità e

dell’innova

zio

ne/Theo

ry o

f Cre

ativ

ity a

nd I

nnova

tio

n (c

lasV

EM)

Paolo

Legre

nzi

Arc

hitettura

e p

aesa

ggio

nel

dib

attit

o fi

gura

tiv

o/A

rchi

tecture

and L

andsc

ape in

the F

igura

tiv

e

De

bate

Am

eri

go r

est

ucci

Dir

itto d

el teatro

e d

elle

art

i /

Theatre

and A

rt L

aw

oberd

an F

orl

enz

a

Muse

ogra

fia e

alle

stim

ent

o/

Muse

ogra

phy

and E

xhi

bit

ion

Desi

gn

giu

lio A

less

andri

Lette

ratura

art

istic

a/Art

istic

Lit

era

ture

Tiz

iana

Mig

liore

Meto

do

logia

della

cri

tic

a/M

etho

do

logy o

f Cri

tic

ism

Andre

a Po

rche

ddu

Sto

ria d

el desi

gn

co

nte

mpo

raneo/

His

to

ry o

f Co

nte

mpo

rary

Desi

gn

(cla

sDIP)

Alb

ert

o b

assi

Sto

ria d

elle

co

muni

cazi

oni

vis

ive/

His

to

ry o

f V

isual Co

mm

uni

catio

n (c

lasV

EM)

Car

lo V

inti

Se

mio

tic

a d

elle

art

i/Se

mio

tic

s of

the A

rts

(cla

sDIP)

Pa

tri

zia

Mag

li

Filo

sofi

a d

ella

scie

nza/

Phi

loso

phy

of

Scie

nce (

cla

sDIP)

giu

lio g

iore

llo

Eco

no

mia

della

cult

ura

/Cult

ura

l eco

no

mic

s (c

lasV

EM)

Pierl

uigi

sac

co

LAborAT

ori

/LA

bs

& WorK

shoPs

Wo

rksho

p d

i/of

Pe

rfo

rmin

g A

rts

Klau

s o

berm

aier

co

n/w

ith

Cri

stin

a B

arb

iani

Wo

rksho

p d

i/of

vis

ual Art

s and

Cura

tin

g

en

rico D

avid

con/

wit

h Ana

Fili

pa

Gonc

alv

es

Ram

os

Wo

rksho

p d

i/of

vis

ual Art

s and

Cura

tin

g

benj

amin

Veil

co

n/w

ith

Vale

rio D

el Bagliv

o

Page 89: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

175

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

174

Vis

ual A

rts

at I

UAV

, Vene

zia 2

001–2011

(Fo

ndazi

one F

oto

gra

fia)

IUAV

- f

DA, Ve

nezi

a;

Fondazi

one

Bevilacqua L

a M

asa

; Fo

ndazi

one

Foto

gra

fia;

Fondazi

one C

ass

a d

i Ris

parm

io d

i M

ode

naTe

rese

, aula

A

1

6.0

3L’

opera

par

lare

gimi del re

ale.

il C

inema

e le

immag

ini (s

)vela

teco

nfe

renz

a d

i/le

cture

by

Marc

o B

ert

ozz

i

28.0

3hi

stoir

e(s

) du

ciné

ma

di/

by

Jean

-Lu

c godar

dtut

te le s

tori

e/u

na s

tori

a so

lapro

iezi

one/pro

jectio

no

rgani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. A

nto

nio C

ost

a;

Vid

eoteca

SBD, IUAV

, Ve

nezi

aCo

nve

nto d

elle

Te

rese

, aula

D

29.0

3hi

stoir

e(s

) du

ciné

ma

di/

by

Jean

-Lu

c godar

dso

lo il ci

nema/

fatal

e b

elle

zza

pro

iezi

one/pro

jectio

no

rgani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. A

nto

nio C

ost

a;

Vid

eoteca

SBD, IUAV

, Ve

nezi

aCo

nve

nto d

elle

Te

rese

, aula

D

04.0

4hi

stoir

e(s

) du

ciné

ma

di/

by

Jean

-Lu

c godar

dla

mone

ta

dell’

asso

luto/u

n’ond

a nu

ova

pro

iezi

one/pro

jectio

no

rgani

zza/

org

ani

zed b

ypro

f. A

nto

nio C

ost

a;

Vid

eoteca

SBD, IUAV

, Ve

nezi

aCo

nve

nto d

elle

Te

rese

, aula

D

05.0

4hi

stoir

e(s

) du

ciné

ma

di/

by

Jean

-Lu

c godar

dil

cont

rollo

dell’

univ

ers

o/i se

gni

tra

noi

pro

iezi

one/pro

jectio

no

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

pro

f. A

nto

nio C

ost

a;

Vid

eoteca

SBD, IUAV

, Ve

nezi

aCo

nve

nto d

elle

Te

rese

, aula

D

14.0

4in

co

ntro

co

n/m

eetin

g w

ith

roMAn

oPA

LKA

a c

ura

di/

cura

ted b

y G

iulio

Ale

ssandri

& A

ngela

Vettese

Tere

se, aula

B

Lect

ures

/Eve

nts

Exhi

biti

ons

clas

AVcl

aVES

04.0

3-01

.05

DoV’È

iL

Mio

PosT

o?

FoTo

grAF

Are

Luoghi

- A

lla

ricerc

a dell’ident

ità

attra

vers

o le o

pere

vid

eo-

fotogra

fiche

della

collezi

one

Fo

ndaz

ione

Cas

sa d

i ri

spar

mio

di

Modena

IUAV

, Ve

nezi

a, fD

A;

Fondazi

one

Bevilacqua L

a M

asa

; Fo

ndazi

one

Foto

gra

fia;

Fondazi

one C

ass

a d

i Ris

parm

io d

i M

ode

naG

alle

ria d

i pia

zza S

an

Marc

o, BLM

2011

APriLAPriLe

MAggioMAy

seTTeMbresePTeMber

05/0

6.0

5DooDLe

s, P

riVAT

e sKe

TChe

s m

ost

ra c

olle

ttiv

a/gro

up s

how

a c

ura

di/

cura

ted b

y B

arb

ara

Puliga &

Giu

lia S

card

ella

to

cla

sAV –

pro

f. C

orn

elia

Lauf

Galle

ria A

+A -

Ce

ntro

Pubblico p

er

l’Art

e C

ont

em

po

ranea, Ve

nezi

a

13.0

5pre

sent

atio

n colle

ctiv

a e

perf

orm

anc

e/c

olle

ctiv

e

pre

sent

atio

n and

perf

orm

anc

eAr

T An

D Th

e boDy

PoLi

TiCs

co

n/w

ith

L. K

eyro

uz, G

. Pe

lliccia

ri,

M. Q

uart

a, C. Salv

ane

schi

, M.

Aut

eri

, C. Nuz

zi, A. Fa

bbro

, D.

Vit

elli

, S. Ric

ci

cla

sAV, la

bo

rato

rio c

ors

o B

- p

rof.

Mart

a Ku

zma

Tere

se, aula

G

Firs

t d

egre

e s

ess

ion

2010

-11

13/1

4.07

specia

l exam

sess

ion

12-2

3.0

9

giugnoJune

LugLioJuLy

oTTobreoCTober

04

.06

A Pe

rfect

storm

: An

Ara

b re

volu

tio

n in

the

Mak

ing?

co

nfere

nza

di/

lecture

by

FAWAZ

A. ger

ges

o

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

Mart

a Ku

zma

Tole

ntin

i, A

ula

Magna

30

.06

Fore

nsic

Aest

hetic

sco

nfere

nza

di/

lecture

by

eyAL

Wei

ZMAn

o

rgani

zza/

org

ani

zed b

y

Mart

a Ku

zma

Pala

zzo B

adoer,

Aula

Tafu

ri

20

.10

Whe

n the

Acut

e C

halle

nges

of

our

ep

och

Mat

eri

aliz

e in

Cit

ies

co

nfere

nza

di/

lecture

by

sAsK

iA s

Asse

no

rgani

zza/

org

ani

zed b

yMart

a Ku

zma

Pala

zzo B

adoer,

Aula

Tafu

ri

Page 90: Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 · un’attività di laboratorio nel settore delle Visual Arts o affini. Non sono state date indicazioni di lunghezza, e ciascuno ha risposto

Visual Arts at IUAV, Venezia2001-2011

Forse una scuola per artisti non serve. Ma l’innovazione tende a nascere come ribellione a una regola, e in nessun luogo si impara la regola più facilmente che a scuola.Questo libro percorre i dieci anni di un tentativo unico in Italia: portare l’arte visiva nell’Università, concependola a pieno titolo come un ambito del sapere.

Perhaps a school for artists serves no purpose.But innovation tends to occur as a rebellion against rules, and there is no easier place to learn rules than at school.This book examines a decade-long attempt that is unique in Italy: bringing the visual arts to the University, by considering it as a field of knowledge in its own right.

ISBN 9788896501559 € 18