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Page 1: VIOTE I Verdi proseguono in piazza l’opera di ... e resort.pdf · me una pura speculazione edilizia rispetto a un luogo che ha un si-gnificato storico e culturale che meriterebbe

Ravina | Festa di ringraziamento alle 9 con mezzi agricoli sul sagrato della chiesa e l’offerta del raccolto

Oggi la benedizione dei trattori

VIOTE I Verdi proseguono in piazza l’opera di sensibilizzazione controil progetto di trasformazione delle caserme austro ungarichein struttura turistica: «Più rispetto per storia e cultura»

La proposta di Ivano Leveghi: «Il Centro ha una cucina,una sala da pranzo e trenta camere: facciamoci una fattoriadidattica o un ostello per le settimane ecologiche per bambini»

Raccolta firme anti resort«È una pura speculazione»Sono già 400 le firme raccolte daiVerdi per dire no al progetto di unmega resort di lusso da realizza-re alle ex caserme austro ungari-che delle Viote, sul versante Suddel Bondone. Ieri per tutto il giorno il partito delSole che Ride ha piazzato un ga-zebo all’angolo tra via Oss Mazzu-rana e via Manci alla ricerca di con-sensi e per sensibilizzare l’opinio-ne pubblica. «In tempi di difficol-tà per le famiglie ma anche per leimprese quel progetto appare co-me una pura speculazione ediliziarispetto a un luogo che ha un si-gnificato storico e culturale chemeriterebbe maggior rispetto» af-ferma Lucia Coppola. La portavo-ce dei Verdi invita invece a rilan-ciare la montagna di Trento met-tendone in luce le peculiarità e lerisorse ambientali.Contro il progetto di resort da 36milioni, iniziativa pubblica porta-ta avanti da Patrimonio del Tren-tino, interviene anche Ivano Leve-ghi, noto accompagnatore di ter-ritorio sul Bondone. Leveghi si èfatto fotografare accanto al cartel-lo delle Viote ironizzando sui la-vori che negli ultimi anni ne han-no trasfigurato l’aspetto e su quel-li che verranno fatti se il progettoresort andrà avanti.La Provincia a quanto pare al pro-getto ci crede. La società immobi-liare pubblica lo ha presentato al-la fiera internazionale di Monacodi Baviera in cerca di investitoriinteressati e pare che ci siano deigruppi che hanno manifestato uncerto interesse. mentre il Comu-ne di Garniga Terme, sul cui terri-torio cadono le aree delle ex ca-serme, ha già approvato l’insedia-mento dal punto di vista urbani-stico. L’opera è stata invece criti-cata dagli ambientalisti ma anche

da associazione albergatori e Con-fcommercio, che lo consideranofuori tempo e fuori luogo.«Mentre tutti in questo periodo ri-cordano la Grande Guerra andan-do a ripulire, e dunque a riscopri-re, trincee, case matte, fortifica-zioni da noi hanno pensato di tra-sformare le caserme in resort. Sia-mo diventati matti?» Sbotta Leve-ghi. Che invita a lasciare comples-si così impattanti a località comeMadonna di Campiglio e Cortinad’Ampezzo, che possono puntarea richiamare il ricco turismo de-gli oligarchi russi. «Alle Viote - pro-segue - il Comune di Trento ha giàfatto abbastanza danni. Ora ba-sta.» Ma per non limitarsi alla so-la protesta mette sul tavolo unaalternativa: «Il complesso che ospi-tava il Centro di ecologia - fa pre-sente - è dotato di cucina, sala dapranzo e una trentina di camere.Usiamolo per ospitare scolari perle settimane bianche, con scuoladi sci di fondo, o per settimaneverdi con guide alpine o accom-pagnatori di territorio. D’estate lastruttura potrebbe servire percampeggi parrocchiali, occasioniper insegnare ai bambini il rispet-to della natura. Che senso avreb-be altrimenti investire nella Retedelle riserve del Bondone per poirovinarle con un resort?» O, anco-ra, suggerisce di pensare a trasfor-mare il centro, che fino a qualcheanno fa attirava visitatori ancheper la presenza di un percorso nelboschetto lì vicino e delle volieredegli uccelli, on una fattoria didat-tica o in un maneggio, con cavalliavelignesi e asini. Insomma: «La-sciamo ai nostri giovani - dice -qualcosa di positivo su una bellamontagna invidiata da tanti e cheha già pagato, col nuovo parcheg-gio, il suo debito».

Questa mattina a Ravina sisvolge la Festa di ringraziamen-to dei trattori, con tanto di be-nedizione dei mezzi agricoli im-piegati in campagna. I quali,per l’occasione, verranno por-tati sul sagrato della Chiesa delpaese. La tradizionale manife-stazione di gratitudine per ilraccolto nei campi organizza-ta dalle famiglie contadine delsobborgo coinvolgerà la comu-nità nelle prime ore della gior-nata con la messa delle ore 9.Durante la celebrazione, gliagricoltori porteranno in chie-sa i «frutti della terra» per rin-graziare del raccolto. Succes-sivamente, sul sagrato avver-rà la benedizione di trattori emacchine agricole. Non man-cherà una parte storica: Mar-co Cattoni mostrerà alcuni deisuoi attrezzi antichi da colle-zione, per far comprendere al-le nuove generazioni come sisvolgeva un tempo il lavoro neicampi. Le famiglie agricole, poi,offriranno un rinfresco ai pre-senti.«Questa festa d’inizio novem-bre è sempre stata celebratadal Dopoguerra in avanti, in oc-casione della conclusione deiraccolti - spiega il responsabi-le dell’Unità di viticoltura al-l’Istituto di San Michele all’Adi-ge, Maurizio Bottura, in rap-presentanza degli agricoltorilocali - Fino agli anni Settantal’organizzazione dell’eventoera a cura delle Acli e di alcu-ne associazione del paese. Poila regia è passata alle famigliecontadine».A sottolineare come la tradi-zione agricola appartenga al

Comune di Trento è il presiden-te della circoscrizione Rober-to Stanchina: «Non dimenti-chiamo che viviamo nel comu-ne agricolo più grande dellaProvincia - dice - E che la zonasud dispone di molti terreni».Oggi, tuttavia, le famiglie chevivono dei prodotti dell’agri-coltura sono meno radicate:«Stimiamo - aggiunge - che icontadini o coltivatori siano il5% della popolazione residen-te a Ravina». Insomma, la tra-dizione continua nonostanteun «calo» del numero di agri-coltori.L’annata non è stata delle mi-gliori per l’economia agricolaravinotta. «Pioggia e cielo co-perto a non finire: sono man-cate ore di sole. Senza conta-re le temperature al di sottodella media stagionale, soprat-tutto nei mesi estivi - commen-ta Bottura - L’unica coltura chesi è avvantaggiata è stata quel-la delle mele, che ha raggiun-to risultati ottimali sia in quan-tità che in qualità. Belle e digrossa pezzatura». Il «capito-lo» vendemmia è alquantocomplesso, con un calo pro-duttivo stimato attorno al 25%. Dati che collimano con quan-to reso noto a livello provin-ciale (L’Adige del 7 novembre,ndr) dal direttore del Consor-zio vini Erman Bona (120 can-tine che rappresentano la qua-si totalità della nostra produ-zione territoriale).«Problematiche alle vigne so-no state causate anche dallosviluppo di alcune malattie fi-tosanitarie - aggiunge Bottura- Quali botrite e marciume aci-

do, causate rispettivamente daun fungo e da alcuni batteri chedanneggiano l’uva». A Ravinaanche ciliegie e piccoli frutti,ortaggi coltivati in piccoli ap-pezzamenti casalinghi ed ortinon hanno avuto vita facile acausa dell’insolito andamentoclimatico estivo. F.Sar.

GARDOLO

Gli Scacchi e la castagnata «gentile»GIACOMO POLETTI

Sfornata di approvazioni a Gardolo perle commissioni circoscrizionali, cherappresentano il «volano» delle attivitàlocali sia per le associazioni (dato cheerogano contributi a voltedeterminanti per la riuscita delleiniziative), sia perché possonoorganizzare attività dirette. Come, adesempio, la «Castagnata gentile»,messa in campo, è proprio il caso didirlo, dalla commissione Sport dellapresidente upitina Sandra Giacomoni.Sabato 15 novembre a Canova siabbineranno le castagne ad unpomeriggio di festa fra tornei di calcioed una camminata in «orienteering»,grazie all’aiuto di associazioni e coopdella frazione. Vi sarà inoltre ilsupporto di altre commissionicircoscrizionali. Via libera anche per iltorneo di scacchi giovanile conl’associazione «Il Nettuno», sabato 30novembre nelle sale di via Marco Polae di Palazzo Pedrolli. Approvazioni, ma

non senza qualche polemica, ancheper le attività della commissioneCultura, presieduta da Luciano Casotti(Pd). Il pepe alle votazioni - altrimentipiuttosto scontate - arriva sulla seratateatrale e poetica proposta, con dataancora da fissare, dalla associazione«Appunti e Scarabocchi». Per OttavioCampestrini (Pd) l’idea sarebbetroppo «ricercata» e poco godibile daun pubblico vasto come quellogardolese. Motivo di ulteriorecontendere è la presenza incommissione di Vito Basiliana,responsabile della stessa associazione.Un conflitto di interessi risolto allaprova dei fatti, con votazionecomunque positiva sia in commissioneche al consiglio. Il tema ha peròrivelato una certa spaccatura fraCasotti e gli stessi compagni di partito:per Walter Lenzi (Pd) «in generale lapresenza nelle commissioni dipresidenti di coop o associazioni chepresentano proprie iniziative, è daconsiderarsi inopportuna». Aggiunge ilpresidente Corrado Paolazzi (Upt): «i

presidenti possono starci (d’altrocanto la difficoltà nel reperirecommissari è un problema evidentenei sobborghi, ndr), basta che nonvotino le proposte delle proprieassociazioni». Dubbi spazzati via,dicevamo, dalla votazione positiva edalla decisiva mediazione di Casotti.Procede infine il nuovo libro su PalazzoPedrolli (o meglio, su Casa Pedrolli,come precisano gli autori) in corso distampa da parte della commissioneCultura. Un testo fortemente voluto daCasotti, deus ex machina del progetto.Anche in questo caso da alcunicompagni di partito sono però giunteperplessità sul numero di copie. «Nebasterebbero 1.500» sostengonoalcuni, mentre la previsione di stampaè di qualche migliaio di volumi. Lespese per le casse circoscrizionalisono nulle, visto il finanziamento dellaRegione per l’opera, che riveste grandeinteresse storico e culturale per untempo illimitato, oltre ad esseredestinata alle coppie di Gardolo che sisposeranno nello storico edificio.

Un trattore in campagnaOggi a Ravina è inprogramma la festa delringraziamento per il raccoltodell’ultimo anno, con labenedizione dei mezzi agricoli

Il Centro ecologia alpina. A sinistra Ivano Leveghi

Grande Trentol'Adige 31domenica 9 novembre 2014