Proseguono gli investimenti in macchine utensiliCina. Il coordinatore di tali at-tività sarà...

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– Anno 72 – n. 6 Luglio/Agosto 2016 www.ammonitore.com Se pensavate che “essere alla moda” fosse una mania dif- fusa tra gli amanti del prêt-à-porter piuttosto che delle varianti di tessuti e colori che ogni an- no vengono propo- sti dai Signori del Fashion, che fosse un sistema sicuro per alimentare un ego già di per sé ingom- brante, che fosse argomento per spasso- si vanesi davanti ai quali Narciso è solo un semplice signore che si guarda allo specchio quando mette la cravatta bella la domenica mattina, beh ricredetevi. La moda è anche “costume”, nasconde quell’umano desiderio di essere più bel- li, appariscenti, evoluti di qualcun altro con il quale ci piace confrontarci. Per questo possiede quella forza ipnotica paragonabile a quel suono ammaliato- re che utilizzano gli incantatori di ser- penti per annichilire e indurre il cobra a uscire dalla sua sicura alcova. Qualcuno dirà che questi sono discorsi riguardanti chi ha tempo da perdere e soldi da buttare: ma non è così. Possia- mo forse dire che la tecnologia non for- nisca validi esempi in tal senso? In occasione dell’assemblea generale ANI- MA, uno dei partecipanti alla tavola ro- tonda dedicata alla “Meccanica Italiana 4.0” ha raccontato di aver sentito un im- prenditore chiedere a un altro: “tu ce l’hai industria 4.0?”. Certo la domanda è proprio infelice - non fosse che per il fatto che Industria 4.0 non è un prodotto ma un paradigma industriale o, per essere alla moda, è la quarta rivoluzione industriale – ma è sin- tomatica di quanto, anche nel mondo in- dustriale, ci si possa sentire inadeguati MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI FIERE / AMB AMB, fiera internazionale per la lavorazione dei metalli (Stoccarda 13-17 settembre 2016), già da qualche anno sta acquisendo sempre mag- gior prestigio nel settore e questa edizione con- fermerà tutte le aspettative. La fiera nel cuore d’Europa [pag. 16] [pag. 15] [pag. 15] FIERE / TOOLEX Toolex (Sosnowiec, 4-6 ottobre 2016) è la fiera dedicata ai Torni, alle Attrezzature e alle Tecnologie di Lavorazione. In concomitanza si terranno anche due eventi collaterali quali Wirtotechnologia, e OILexpo. Tecnologie di lavorazione in mostra in Polonia Proseguono gli investimenti in macchine utensili L’assemblea Ucimu – Sistemi per Produrre tenutasi lo scorso 28 giugno ha confermato un clima di ottimismo ritrovato nel sistema manifatturiero italiano. Dopo un ottimo 2015, le previsioni per l’anno in corso danno ancora in crescita gli investimenti in macchine utensili anche nel nostro paese. [pag. 4] La lavorazione simultanea a 5 as- si costituisce la classe d'élite del- la tecnologia di fresatura - so- prattutto nelle configurazioni macchina con mandrini ad alta velocità e motori diretti dinami- ci. Su questo argomento abbia- mo parlato con Markus Rehm, Amministratore Delegato di DECKEL MAHO Seebach GmbH. MACCHINE UTENSILI [pag. 8] ECONOMIA FIERE / MIDEST La 46ª edizione del salone MIDEST, a Parigi dal 6 al 9 dicembre, il salone mondiale di tutti i know-how della subfornitura industriale, prose- gue la propria evoluzione, iniziata lo scorso anno. Nuovi obiettivi per il 2016 [segue a pag. 2] Ma tu hai industria 4.0? di Fabio Chiavieri Editoriale [pag.6] Audi riduce la CO 2 anche in azienda Quando a movimentare le merci all’interno di uno stabilimento sono circa 2.000 carrelli elettrici, utilizzare batterie da trazione innovative può portare a ingen- ti risparmi di energia elettrica e riduzione di emissioni di CO2 . LOGISTICA [pag. 12] Tre aree tematiche per guardare avanti Attorno ai tre pilastri por- tanti Integrazione, Intelli- genza e Interattività ha ruotato la presenza di Om- ron alla recente fiera del- l’automazione SPS di Par- ma. Alla conferenza stam- pa indetta dall’azienda ha fatto seguito la premiazio- ne del Sysmac Safety Con- test 2016. AUTOMAZIONE Quando si dice fresatura In un mondo in con- tinua evoluzione, la digitalizzazione avrà un ruolo sempre più importante non solo nel campo industria- le ma nella società e nelle cose di tutti i giorni. È questo anche il parere di Giulia- no Busetto intervenuto alla conferenza stampa Siemens Italia. AUTOMAZIONE [pag. 14] Digitalizzazione alla portata di tutti L’AM (Additive Manufacturing) si sta rive- lando sempre più tecnologia complemen- tare a quelle tradizionali. La conferma più evidente l’abbiamo nella costruzione di macchine ibride che uniscono alla manifat- tura additiva quella sottrattiva, nello spe- cifico caso la fresatura ad alta velocità. MACCHINE UTENSILI [pag. 13] L’unione fa la qualità All’avanguardia in tutti i sensi Spazi moderni, servizi migliori, aree break, ma anche tecnologie e materiali all’avanguardia e un im- pianto fotovoltaico per la produ- zione verde di energia. Tutto que- sto e altro ancora è la nuova sede di Hoffmann Italia. UTENSILI [pag. 10]

Transcript of Proseguono gli investimenti in macchine utensiliCina. Il coordinatore di tali at-tività sarà...

– Anno 72 – n. 6 Luglio/Agosto 2016www.ammonitore.com

Se pensavate che“essere alla moda”fosse una mania dif-fusa tra gli amantidel prêt-à-porterpiuttosto che dellevarianti di tessuti ecolori che ogni an-no vengono propo-sti dai Signori del

Fashion, che fosse un sistema sicuro peralimentare un ego già di per sé ingom-brante, che fosse argomento per spasso-si vanesi davanti ai quali Narciso è soloun semplice signore che si guarda allospecchio quando mette la cravatta bellala domenica mattina, beh ricredetevi.La moda è anche “costume”, nascondequell’umano desiderio di essere più bel-li, appariscenti, evoluti di qualcun altrocon il quale ci piace confrontarci. Perquesto possiede quella forza ipnoticaparagonabile a quel suono ammaliato-re che utilizzano gli incantatori di ser-penti per annichilire e indurre il cobra auscire dalla sua sicura alcova.Qualcuno dirà che questi sono discorsiriguardanti chi ha tempo da perdere esoldi da buttare: ma non è così. Possia-mo forse dire che la tecnologia non for-nisca validi esempi in tal senso? In occasione dell’assemblea generale ANI-MA, uno dei partecipanti alla tavola ro-tonda dedicata alla “Meccanica Italiana4.0” ha raccontato di aver sentito un im-prenditore chiedere a un altro: “tu ce l’haiindustria 4.0?”.Certo la domanda è proprio infelice -non fosse che per il fatto che Industria4.0 non è un prodotto ma un paradigmaindustriale o, per essere alla moda, è laquarta rivoluzione industriale – ma è sin-tomatica di quanto, anche nel mondo in-dustriale, ci si possa sentire inadeguati

MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

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I FIERE / AMB

AMB, fiera internazionale per la lavorazione deimetalli (Stoccarda 13-17 settembre 2016), giàda qualche anno sta acquisendo sempre mag-gior prestigio nel settore e questa edizione con-fermerà tutte le aspettative.

La fiera nel cuore d’Europa

[pag. 16] [pag. 15][pag. 15]

FIERE / TOOLEX

Toolex (Sosnowiec, 4-6 ottobre 2016) è la fiera dedicata aiTorni, alle Attrezzature e alle Tecnologie di Lavorazione. Inconcomitanza si terranno anche due eventi collaterali qualiWirtotechnologia, e OILexpo.

Tecnologie di lavorazione in mostra in Polonia

Proseguono gli investimenti in macchine utensiliL’assemblea Ucimu – Sistemi per Produrre tenutasi lo scorso 28 giugno ha confermato un clima di ottimismo ritrovato nel sistema manifatturieroitaliano. Dopo un ottimo 2015, le previsioni per l’anno in corso danno ancora increscita gli investimenti in macchine utensili anche nel nostro paese. [pag. 4]

La lavorazione simultanea a 5 as-si costituisce la classe d'élite del-la tecnologia di fresatura - so-prattutto nelle configurazionimacchina con mandrini ad altavelocità e motori diretti dinami-ci. Su questo argomento abbia-mo parlato con Markus Rehm,Amministratore Delegato diDECKEL MAHO Seebach GmbH.

MACCHINE UTENSILI

[pag. 8]

ECONOMIA

FIERE / MIDEST

La 46ª edizione del salone MIDEST, a Parigi dal6 al 9 dicembre, il salone mondiale di tutti iknow-how della subfornitura industriale, prose-gue la propria evoluzione, iniziata lo scorso anno.

Nuovi obiettivi per il 2016

[segue a pag. 2]

Ma tu hai industria 4.0?di Fabio Chiavieri

Editoriale

[pag.6]

Audi riduce la CO2anche in azienda

Quando a movimentare le merciall’interno di uno stabilimentosono circa 2.000 carrelli elettrici,utilizzare batterie da trazioneinnovative può portare a ingen-ti risparmi di energia elettrica eriduzione di emissioni di CO2.

LOGISTICA

[pag. 12]

Tre aree tematiche per guardare avantiAttorno ai tre pilastri por-tanti Integrazione, Intelli-genza e Interattività haruotato la presenza di Om-ron alla recente fiera del-l’automazione SPS di Par-ma. Alla conferenza stam-pa indetta dall’azienda hafatto seguito la premiazio-ne del Sysmac Safety Con-test 2016.

AUTOMAZIONE

Quando si dice fresatura

In un mondo in con-tinua evoluzione, ladigitalizzazione avràun ruolo sempre piùimportante non solonel campo industria-le ma nella società enelle cose di tutti igiorni. È questo anche il parere di Giulia-no Busetto intervenuto alla conferenzastampa Siemens Italia.

AUTOMAZIONE

[pag. 14]

Digitalizzazione alla portata di tutti

L’AM (Additive Manufacturing) si sta rive-lando sempre più tecnologia complemen-tare a quelle tradizionali. La conferma piùevidente l’abbiamo nella costruzione dimacchine ibride che uniscono alla manifat-tura additiva quella sottrattiva, nello spe-cifico caso la fresatura ad alta velocità.

MACCHINE UTENSILI

[pag. 13]

L’unione fa la qualitàAll’avanguardia in tutti i sensiSpazi moderni, servizi migliori,aree break, ma anche tecnologie emateriali all’avanguardia e un im-pianto fotovoltaico per la produ-zione verde di energia. Tutto que-sto e altro ancora è la nuova sededi Hoffmann Italia.

UTENSILI

[pag. 10]

Luglio/Agosto 20162

a cura di Eleonora Segafredo

In primo piano

Si è tenuta lo scorso 23 giu-gno presso la PinacotecaAmbrosiana l’Assemblea deiSoci della Camera di Commer-cio Italo Cinese che ha elettoil Consiglio Direttivo per iltriennio 2016-2019. Il Consiglio ha confermatol’incarico di Presidente a PierLuigi Streparava, che ha di-chiarato: «Il crescente interes-se della Cina per l’Italia ci haspinti verso un maggiore coin-volgimento delle aziende ci-nesi nelle nostre attività. Il no-stro impegno si dimostra nel-la notevole presenza di azien-de cinesi all’interno del nuo-vo Consiglio Direttivo».Marco Bettin, già SegretarioGenerale della Camera diCommercio Italiana in Cina, èstato nominato nuovo Segre-tario Generale.I Vice Presidenti eletti sonoRenzo Cavalieri, of Council

dello studio BonelliErede,Chen Wenxu, Presidente diAumai, e Antonio Intiglietta,Presidente della Ge.Fi. SpA. Sono stati nominati qualiConsiglieri: Claudio Rotti diAICE, Rodrigo Cipriani Foresiodi Alibaba, Erica Peng di Ca-

thay Pacific, Caterina Quaran-ta di Eni Versalis SpA, Gian-franco Ranieri di Flora Srl,Fontana Carlotta di FontanaLuigi SpA, Zhu Zhenmin di Ge-nertec Italia, Luca Esposito diIntesa San Paolo SpA, Fu Yi-xiang di Reference StandardLtd, Alberto Nicolai di UCIMU,Marino Inio di Unicredit,Wang Linghan di Unionpay,Andrea Faini di WorldcapitalSrl, Wang Hong di ZhejiangRifa Precision Machinery, HuKun di ZTE Italy Srl. Il Presidente ha annunciato intale occasione che è stato si-glato un accordo di collabora-zione tra Camera di Commer-cio Italo Cinese e FondazioneItalia Cina, con l’obiettivo diperfezionare l’assistenza alleimprese e la rappresentanzapresso le istituzioni in Italia eCina. Il coordinatore di tali at-tività sarà Alcide Luini.

Maurizio Sala è il nuovo presidente di Ama-fond, l’Associazione Italiana fornitori fon-

derie. Amafond, al raggiungimento dei suoi 70anni, riunisce 94 tra le più importanti aziendedel settore per un fatturato di 1.400 milioni dieuro oltre il 75% dei quali realizzato grazie al-l’export. Maurizio Sala, presidente di FoundryEcocer Srl, ha ricoperto per diversi anni la cari-ca di vicepresidente di Amafond. I vicepresi-

denti di Amafond del gruppo prodotti sono:Amedeo Mazzon (direttore commerciale – F.lliMazzon Spa) e Angelo Vezzuli (direttore gene-rale – EKW Italia Srl). I vicepresidenti Amafonddel gruppo macchine impianti sono: RiccardoFerrario (direttore generale – Idra srl) e Fran-cesco Tieghi (amministratore delegato di Fo-met Srl).

Maurizio Sala nuovo presidente Amafond

Nuovo consiglio direttivo della Camera di Commercio Italo Cinese

Pier Luigi Streparava confermatoPresidente della

Camera di Commercio Italo Cinese

Maurizio Sala eletto presidente Amafond ▶

quando non si parla dell’argomento delmomento. Industria 4.0 racchiude in sévari concetti non tutti necessariamenteinnovativi, se per innovativo intendiamomai apparso sul mercato, e che certa-mente possono alzare l’asticella dellacompetitività delle nostre imprese, dallepiù piccole alle più grandi. Il punto è ca-pire bene di cosa si sta parlando, guarda-re all’interno della propria azienda e ca-pire quanto e come una digitalizzazionepiù spinta può portare valore aggiunto. A latere c’è anche una questione che an-cora non molti si pongono. Data perscontata la necessità per un’azienda diinvestire su Industria 4.0, le banche sonoin grado oggi di valutare il ritorno di unpiano di investimenti volto a digitalizza-re un’impresa?

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Reg. Tribunale di Varese al n. 2 del 16 giugno 1948 Stampa: Tipogragia Galli - Varese

Mar.Te Edizioni Srl P.I. 03258260128Via Magenta 9 - 21100 VARESEtel  (+39) 0332 283009 fax  (+39) 0332 234666

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Mar.Te Edizioni pubblica anche la rivista INNOVARE

Associato USPI Unione Stampa Periodica Italiana

n. 6 - Anno 72 - Luglio/Agosto 2016

Periodico fondato nel 1945 da Mino TenagliaDirettore responsabile / Editor in chief:

Marco TenagliaDirettore editoriale / Editorial direction:

Fabio ChiavieriRedazione / Editorial staff:

Cristina Gualdoni

www.ammonitore.com [email protected]

Ma tu hai industria 4.0?[dalla prima pagina]

Si sono riuniti l’Assemblea Ordina-ria e il Consiglio Direttivo del Cen-tro Inox, Associazione Italiana per lostudio e lo sviluppo delle applicazio-ni degli acciai inossidabili, i cui socisono: le principali acciaierie produt-trici di acciaio inox, trasformatoriprimari ed enti di sviluppo degli ele-menti di lega. Le nuove nomine vedono ora allapresidenza Francesc Bonamusa(Aperam Stainless Services & Solu-tions Italy), vice presidente ErnestoAmenduni (Acciaierie Valbruna) etesoriere Giancarlo Stringhini (IltaInox). Il Centro Inox svolge attività promo-zionale (attraverso consulenze, pub-blicazioni, corsi, convegni, attività inambito normativo, ecc.), per il mer-cato italiano, dal 1962, contribuen-do al conseguimento di risultati chepongono il nostro paese al primo po-sto in Europa in termini di consumoapparente pro-capite di acciaio inos-sidabile.

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Il Ministero dell’Istruzione, dell’Universi-tà e della Ricerca e UCIMU-Sistemi perProdurre, l’associazione dei costruttoriitaliani di macchine utensili, robot e au-tomazione, hanno sottoscritto il protocol-lo d’intesa “Favorire nei percorsi scolasti-ci la conoscenza delle eccellenze manifat-turiere italiane”, strettamente correlatoalla riforma del sistema nazionale di istru-zione e formazione. La legge 107/2015, la cosiddetta leggedella “Buona scuola”, prevede infatti chegli studenti degli istituti tecnici e profes-sionali realizzino, nell’arco del triennio,400 ore di alternanza scuola-lavoro. Per iragazzi dei licei le ore dovranno essere200.Con la sottoscrizione dell’accordo, UCIMUe il Ministero dell’Istruzione intendonodar vita a azioni volte a rafforzare l’acqui-

sizione - da parte degli studenti - di com-petenze tecnico-professionali, di capaci-tà relazionali e imprenditoriali, attraver-so iniziative co-progettate tra scuola e im-presa.UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE affian-cherà le aziende associate offrendo lorosupporto concreto nell’organizzazionedei percorsi in alternanza con le scuole eprogettando moduli formativi che, ri-spondenti alle esigenze specifiche delleaziende, sono pensati per presentare aglistudenti le logiche che regolano le attivi-tà di impresa. Tra gli obiettivi dell’intesa vi è quello dirafforzare il raccordo tra scuola e mondodell’impresa e di offrire agli studenti op-portunità formative di alto e qualificatoprofilo per l’acquisizione di competenzespendibili sul mercato del lavoro.

Al via il progetto di alternanza Scuola-Lavoro

In occasione dell’Assemblea Generale deiSoci AVR – Associazione Italiana Costrut-tori di Valvole e Rubinetteria - del 9 giugno2016, Ugo Pettinaroli è stato confermatoPresidente AVR per ilprossimo biennio2016-2018.�Coniuga-to, con due figli, UgoPettinaroli è Ammini-stratore Delegatodella Fratelli Pettina-roli SpA e CEO delGruppo Pettinaroli.�«Il nostro Made in Ita-ly ci vede al primo po-sto nella produzionedi rubinetteria giallae industriale e al se-condo nella rubinet-teria cromata. - dichiara il Presidente Pet-tinaroli - Ma non è seconda a nessuno gra-zie alla italianità dei nostri punti di forza,all’innovazione e al design. Farci maggior-

mente sentire in Europa e apprezzare nelmondo è una forte necessità e ne abbiamoavuto conferma nelle riunioni del Ceir (Co-mitato europeo industria Valvole e Rubi-

netteria). Se non sare-mo più presenti, atti-vi e proattivi sarannoaltri a prendere im-portanti decisioni pernoi, in tal caso perde-remo la posizione dileader che ci appar-tiene. Il brand Italiadeve essere protetto,accudito e promossoda noi, la tecnologiainsita nelle nostre val-vole, il design dei no-stri rubinetti dovran-

no continuare ad essere riconosciuti comeil fiore all’occhiello da tutti. Oggi è urgen-te fare sistema perché la sfida è globale,non più locale».

Ugo Pettinaroli confermato Presidente AVR

Ugo Pettinaroli Presidente AVR

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Dopo un ottimo 2015, le previsioni per l’anno in corso dan-no in crescita gli investimenti anche nel nostro paese. L’in-

dustria italiana delle macchine utensili, pare, quindi, grazieanche alle azioni del Governo come il provvedimento del su-per ammortamento, essere sulla strada giusta. Veniamo aidati. La produzione nel 2015 è cresciuta del 7,8% attestan-dosi a 5.217 milioni di euro. Il risultato è stato determinatosia dal positivo andamento delle consegne dei costruttori sa-lite, del 15,8 %, a 1.830 milioni di euro, sai dalla ripresa delleesportazioni aumentate del 4,1 % rispetto al 2014 per un va-lore di 3.387 milioni di euro.Il dato più confortante è relativo però al consumo italianoche cresce, per il secondo anno consecutivo del 22,3% atte-standosi a 3.348 milioni di euro.Come detto il positivo andamento dell’industria di settoretroverà conferma anche nel 2016, secondo i dati elaborati dalCentro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu. In particolare, laproduzione salirà del 5,3% a 5.495 mi-lioni di euro mentre il consumo si at-testerà a 3.535 milioni di euro, ovve-ro, il 5,6 % in più dello scorso anno.L’export crescerà del 6,3 % a 3.600 mi-lioni tornando sui livelli record regi-strati dal settore. Luigi Galdabini, alla sua ultima assem-blea Ucimu da Presidente, afferma che«i dati che abbiamo mostrato sono an-cora più significativi se paragonati al-le prestazioni di tutti gli altri paesi delmondo. La nostra produzione è cre-sciuta del 7,8 % rispetto al 7,3 % delresto del mondo, l’export è cresciutodel 4,1 % rispetto al 2,9 %, ma il datopiù importante è quello del consumo interno cresciuto del22,3 % rispetto al 7,7 % su base mondiale. Se è vero che finoal 2014 i livelli erano ancora modesti e quindi questi incre-menti partono da una base bassa, possiamo comunque diresenza timori che per il nostro paese la ripresa è arrivata co-me confermano anche i dati mondiali che ci vedono al quar-to posto come produttori di macchine utensili e al terzo co-

me esportatori. Se allunghiamo lo sguardo verso il primo tri-mestre 2016, ovvero fino a fine marzo, già possiamo dire chegli ordini sono in crescita del 4,3 % mentre gli ordini internifanno un balzo del + 31, 8 %. E ciò cifa ben sperare per i dati conclusivi del-l’anno in corso. La previsione addirit-tura ci dice che la crescita nel compar-to delle macchine utensili per l’Italia èprevista del 6 % meglio che nel restod’Europa. Certo è che la situazione in-ternazionale che stiamo vivendo ren-de qualsiasi previsione molto incerta.Ci sono ancora molte questioni aper-te che non ci fanno dormire sonnitranquilli, per quanto riguarda l’Euro-pa c’è l’incognita Brexit e l’eventualeeffetto domino che essa può provoca-

re. Per quantoriguarda l‘Ita-lia accogliamo con favore le politichedi fiscal compact e di immigrationcompact, la prima punta a rendere piùmorbide e flessibili le regole di bilan-cio e di austerity, la seconda insiste suun’Europa più compatta sui temi del-l’immigrazione che impattano mag-giormente su paesi come il nostro e laGrecia». All’assemblea Ucimu sono intervenutidue economisti di prestigio quali Al-berto Quadrio Curzio, Presidente del-l’Accademia dei Lincei e Consigliere diFondazione Edison, e Marco Fortis Vi-

ce Presidente di Fondazione Edison e consigliere della Presi-denza del Consiglio sui temi economici.Fortis ha ricordato una serie di riforme e interventi compiutinegli ultimi due anni dal Governo che sono stati di supportoal Paese, facendo notare che «anche le riforme costituzionalie istituzionali sono legate alle condizioni economiche, tant’èche gran parte della credibilità che ha recuperato l’Italia nel-

l’ultimo periodo è dovuta alla volontà del Governo di mette-re mano a queste tematiche. Sul piano prettamente econo-mico ci sono state azioni volte a rilanciare la domanda inter-na e, seppure tra molti dibattiti, anche queste hanno datoossigeno a una fascia di redditi non alti che prima si è trasfor-mato in risparmio che successivamente ha generato nuoviconsumi».Fortis è intervenuto anche sul sistema bancario, sul tema dellavoro, e sulla struttura delle imprese italiane.«La riforma delle banche popolari non solo andava fatta, maè arrivata in un momento particolarmente delicato in cui cisaremmo trovati a gestire situazioni critiche di alcuni Istitutivicini al disastro, per quanto di carattere locale. Alcune diqueste banche erano diventate piccoli nuclei di potere sgan-ciati dalla loro vocazione territoriale originaria. Non dimen-tichiamoci però che in Italia abbiamo delle banche che sonodei gioielli a livello internazionale e che nonostante gli at-tacchi speculativi di questi giorni hanno anche una grossauna copertura in immobili». «Avendo vissuto da vicino l’aspetto dell’occupazione e del-l’impatto del jobs-act e della decontribuzioni, faccio presen-te che anche l’Istat fa fatica a rilevare i dati occupazionali chevariano velocemente in base alle politiche di sostegno chevengono attuate. Questo sinigifca che ogni qual volta ven-gono emessi i dati trimestrali vi sono sempre delle differenzaal rialzo o al ribasso anche di pochissimo in termini percen-tuali che dal punto di vista statistico sembrano irrilevanti, mache in termini assoluti possono stravolgere la situazione. Ildato attuale più aggiornato è relativo all’incremento da feb-braio 2014 ad aprile 2016 di 455 mila unità. Se confrontiamoi dati di aprile 2008, che è stato il mese di massima occupa-zione con oltre 23 milioni di occupati, vediamo che ad aprile2016 ne mancano all’appello 547 mila. Tuttavia gli occupatidipendenti sono tornati al livello pre-crisi. Quelle che manca– ed è questo il vero problema – sono i 530 mila lavoratori in-

dipendenti che sono imprese fami-gliari, lavoratori autonomi, piccoli ar-tigiani, piccole attività dell’indottoedilizio. In questo contesto è più dif-ficile intervenire perché occorre in-ventare nuove forme di occupazione,nuove professioni ecc.».«Per quanto riguarda la struttura in-dustriale del nostro paese, soprattut-to quella manifatturiera, è davveromolto complessa da analizzare al difuori dello sterile dibattito “piccolo èbello oppure no”. I nuovi dati a dispo-sizione confrontano i nostri dati sul-l’export per classi di addetti con quellidegli altri paesi europei. Per quanto

riguarda le esportazioni che siamo dietro a Germania, Fran-cia e anche l’Olanda – sebbene quest’ultima in realtà rappre-senta solamente un punto di smercio di prodotti che arriva-no da ogni parte del mondo –. Se prendiamo solo gli opera-tori dell’industria, vediamo che l’Italia balza al secondo po-sto in Europa per esportazioni. Se guardiamo le classi di im-presa le poco più di 2000 aziende con oltre 250 addetti espor-tano oltre 159 miliardi di euro di prodotti industriali ovveropiù di tutta la Spagna. Se prendiamo le medie imprese italia-ne, composte da 50 a 249 addetti, ci rendiamo conto che es-se esportano anche più di quelle tedesche e se sommiamo legrandi imprese con le medie – in totale meno di 8.000 – que-ste esportano più della Gran Bretagna e quasi come la Fran-cia. E poi abbiamo le piccole imprese con addetti compresitra 10 e 44 che rappresentano la nostra fortuna – fermo re-stando che occorre fare sempre la distinzione tra robuste epiccole e fragili. Le nostre piccole esportano 50 miliardi di eu-ro di prodotti industriali ovvero più di tutte le piccole tede-sche francesi e spagnole messe insieme, alcune di queste ad-dirittura leader di nicchia. Purtroppo abbiamo la facia dellemicro imprese con meno di 10 addetti che fanno molta fati-

Proseguono gli investimentiin macchine utensili

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Luigi Galdabini (Presidente UCIMU) con Marco Fortis(Vice Presidente di Fondazione Edison e consiglieredella Presidenza del Consiglio sui temi economici)

ECONOMIA di Fabio Chiavieri

Assemblea UCIMU

L’assemblea Ucimu – Sistemi per Produrre tenutasi lo scorso 28 giugno ha portato buonenotizie a confermare un clima di ottimismo ritrovato del sistema manifatturiero italiano.

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ca a esportare e lì, chiaramente, occorre faredegli interventi strutturali». Una visione globale certamente critica sulleazioni dell’UE la fornisce il prof. Quadrio Cur-zio il quale sottolinea la rilevanza di alcunitermini-concetto che sono da una parte Inve-stimenti, Infrastrutture e Innovazione edell’altra Istituzioni, Società ed Economia. «Vale la pena ricordare che nel periodo di cri-si il tasso di crescita dell’Eurozona è stato pa-ri a zero per ben sei anni, mentre gli Stati Uni-ti sono cresciuti di 8-9 punti percentuali. L’Ita-lia nello stesso periodo è calata dell’8%. Ciòsignifica che il divario tra USA e l’Europa è di-vento enorme e la ragione è dovuta alle di-verse politiche adottate negli USA e in Euro-pa. Se gli Stati Uniti, a una politica moneta-ria espansiva hanno affiancato forti interven-ti di spesa pubblica suddivisa in tre filiere: in-frastrutture, aiuti a banche e imprese, sgravifiscali. L’Eurozona in particolare non ha pra-ticamente fatto spesa pubblica fatto salvo al-cuni paesi che avevano buoni avanzi di bilan-cio, mettendo in atto una politica dettata dal-la Banca Centrale Europea sempre intervenu-ta quando i fatti le consentivano di interve-nire perché in caso contrario ci sarebbe statoil veto della Germania. La posizione dell’Europa è stata orientata alrigore fiscale nella convinzione che fosseprioritario sistemare i debiti pubblici deipaesi messi peggio, ma di fatto aumentan-do il divario che la crisi aveva determinato.Tutto ciò è stato dovuto in parte alle posi-zioni prese dalla Germania in quanto paesedominante e in parte dovuto all’incapacitàdelle rappresentanze istituzionali europeedi scegliere una linea autonoma. Come pri-ma conseguenza si è ridotto molto il poten-ziale produttivo dell’Eurozona accompa-gnato da una netta caduta della domanda.Alcuni recenti dati ci dicono che su base an-nua nel 2015 manchino tra i 270 e i 350 mi-liardi di euro di investimenti dell’Europa a26 nazioni. Il problema sta proprio nella dif-ficoltà di ricostituire la capacità produttivapersa. L’UE per rimediare a questa perdita

ha fatto tre innovazioni: il trattato interna-zionale di fiscal compact, tra i più rigorosi maiconcepiti in un sistema economico; un altrotrattato internazionale per la costituzione diun fondo salva stati (per 700 miliardi di eu-ro, di cui versati 80 miliardi e impegnati 150miliardi); e quello che viene definito PianoJunker, risalente al 2015, per finanziare gliinvestimenti, a ben 7 anni dall’inizio della cri-si. Questo fondo salva stati ha fatto recentiemissioni a 30 anni al tasso dell’1,15%, ciò si-gnifica che la credibilità di queste emissioniobbligazionarie europee è altissima ed èun’offerta che i mercati acquistano con gran-de convinzione. Allora la domanda che pon-go all’Europa è: perché questo fondo già co-stituito basato su un trattato internazionalecon viene utilizzato per raccogliere capitali efinanziare investimenti infrastrutturali? Unodei motivi è l’opposizione della Germania chenon vuole in alcun modo che un fondo acqui-sisca una sua capacità autonoma e in qualchemodo darsi carico di una parte dei debiti chegli stati europei devono fare per conto pro-prio per finanziare gli investimenti. È inutilequindi pensare di rafforzare l’UE se non sidanno degli strumenti adeguati per l’azionedell’UE stessa». «Il Piano Junker parte con una dotazione di21 miliardi e presume di avere una leva di cir-ca 15 miliardi il che significa che dovrebbearrivare a muovere 315 miliardi di investi-menti in tre anni, meno di 130 miliardi al-l’anno. Allo stato attuale il programma Jun-ker ha finanziato per circa 10 miliardi che nemobiliteranno circa 100. Uno studio del Cen-tro Studi Bruegel ha dimostrato che i finan-ziamenti del Piano Junker non sono nient’al-tro che sostitutivi degli investimenti che nor-malmente fa la Banca Europea, non addizio-nali, perché tutti gli investimenti del PianoJunker sono finanziati dalla Banca Europeadegli Investimenti. Quindi quel piano nonrappresenta nulla per l’Europa oggi perchéin gran parte è solo sostitutivo. In buona so-stanza la UE non sta facendo nulla per rilan-ciare gli investimenti in Europa».

ECONOMIA

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Tecnologia e Ambiente

LOGISTICA a cura della redazione

Presso la sede centrale di AUDI AG aIngolstadt, in Baviera, circa 2.000 car-relli elettrici per trasporti interni as-

sicurano il flusso efficiente e produttivodei materiali. Per la carica delle batterieda trazione, la casa automobilistica pun-ta da due anni anche sugli apparecchi del-lo specialista austriaco Fronius che, grazieall'innovativo processo di carica Ri, le con-sentono di ridurre il consumo di energiaelettrica e le emissioni di CO2, nonché diprolungare la durata delle batterie.Con una produzione di oltre mezzo milio-ne di automobili all'anno, più di 43.000dipendenti e una superficie totale di cir-ca 274 ettari, la sede centrale di AUDI AGè il più grande stabilimento produttivodel Gruppo e la seconda fabbrica di auto-mobili d'Europa per dimensioni. Dal 1949 l'azienda, originariamente fon-data a Zwickau e successivamente entra-ta a far parte del Gruppo Volkswagen,consegna auto in tutto il mondo al ritmodi un modello Audi ogni 30 secondi, perun totale di oltre 2.500 vetture al giorno,facenti parte delle serie di modelli A3, A4,

A5 e Q5 e relativi derivati. Uno dei principali fattori dai quali derivala fluidità delle attività dello stabilimen-to è la logistica, diventata importantissi-ma in virtù della crescente varietà di mo-delli e varianti e notevolmente più com-plessa ma anche più efficiente. Presso i ca-pannoni dello stabilimento sono in usocirca 2.000 carrelli per trasporti interni.«La nostra flotta comprende, tra gli altri,carrelli elevatori a grande e piccola alza-ta, elevatori a forche, carrelli retrattili etrilaterali, commissionatori e trainatori»,spiega Walter Ferstl, responsabile per lapianificazione logistica dello stabilimen-to presso la sede di Ingolstadt.

Silenziosi, ecocompatibili e flessibiligrazie all'azionamento elettricoPer i suoi carrelli per trasporti interni Au-di punta sull'azionamento elettrico. Ri-spetto alle soluzioni con motore a com-bustione, l'azionamento a batteria offrenumerosi vantaggi in termini di flessibili-tà d'impiego, silenziosità, ecocompatibi-lità e (ridotta) manutenzione. Dato che

l'azienda lavora su tre turni e dipende dal-la disponibilità continua di carrelli eleva-tori, transpallet e altri carrelli per traspor-ti interni, sono presenti sistemi di cambiobatteria per numerosi veicoli. In vari pun-ti dello stabilimento sono dislocate sale diricarica presso le quali i carrellisti sostitui-scono in pochi minuti le batterie da tra-zione scariche con batterie cariche.Una di queste stazioni si trova presso il ca-pannone T del centro di smistamentomerci. Nell'edificio a due piani di 66.000mq, aziende esterne e Audi smistano lemerci consegnate per il processo di pro-duzione e assortiscono carrelli specifici aseconda del veicolo, i quali vengono suc-cessivamente consegnati secondo il prin-cipio "just in sequence" (ossia esattamen-te nell'ordine richiesto) alle linee di pro-duzione. «Gestiamo il magazzino per pal-let con carrelli elevatori ad azionamentoelettrico, mentre i trainatori si occupanodel trasporto al montaggio», spiega il re-sponsabile della pianificazione logisticaFerstl. Presso la stazione di ricarica del ca-pannone T si trovano circa 30 batterie da

trazione da 48 e 80 V di varia capacità peri diversi carrelli per trasporti interni.Ognuna delle batterie è collegata a un ca-ricabatteria Fronius Selectiva. Lo speciali-sta austriaco delle tecnologie di ricarica ela rinomata casa automobilistica di Ingol-stadt collaborano ormai da alcuni anni.Fronius ha introdotto sul mercato la suaultima generazione di apparecchi Selecti-va nel 2013 e da allora sono in uso anchepresso Audi. «Fronius si è rivolta a noi già nella fase disviluppo dei nuovi apparecchi, proponen-doci una collaborazione», ricorda Ferstl.«Consentendoci quindi di integrare le no-stre idee ed esigenze concrete nella fasedi creazione». Da questa collaborazioneè nata una soluzione predestinata proprioalle impegnative condizioni d'impiegopresso Audi.

Minori perdite di energia, maggiore durataCon il processo di carica Ri, gli apparecchidi Fronius dispongono di una tecnologiacompletamente nuova. Contrariamente

Audi punta alla riduzione di CO2… anche in aziendaQuando a movimentare le merci all’interno di uno stabilimento sono circa 2.000 carrelli elettrici, utilizzare batterieda trazione innovative può portare a ingenti risparmi di energia elettrica e riduzione di emissioni di CO2.

La sede centrale di AUDI AG a Ingolstadt, in Baviera, è il più grande stabilimento produttivo del Gruppo Audi e il secondo

stabilimento automobilistico d'Europa per dimensioni

Per la carica delle batterie da trazione AUDI punta sui caricabatteria Fronius Selectiva, nello sviluppo dei quali

la casa automobilistica è stata coinvolta sin dall'inizio

Presso vari punti dello stabilimento sono dislocate sale di ricarica presso le quali i carrellisti possono sostituire le batterie da trazione

scariche con batterie cariche in pochissimi minuti

Presso AUDI sono in uso 24 ore su 24 circa 2.000 carrelli per trasporti interni di vari produttori per assicurare una logistica fluida ed efficiente

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ai sistemi convenzionali, la corrente e latensione di carica non seguono una cur-va caratteristica fissa ma si adeguano allaresistenza interna (Ri) della batteria, laquale a sua volta dipende dall'età, dallatemperatura e dallo stato di carica. «Così facendo ogni processo di carica èunico», spiega Harald Scherleitner, Headof Division presso Fronius Perfect Char-ging. «Offrendo due vantaggi fondamen-tali: una diminuzione sostanziale delleperdite di energia durante la carica e lariduzione al minimo del riscaldamentodella batteria». Così facendo, la tecnologia di Fronius con-tribuisce ad abbassare i costi d'eserciziototali del sistema di carrelli per trasportiinterni.Audi ha innanzitutto eseguito vari testcon un prototipo della nuova serie Selec-tiva, con risultati più che soddisfacenti: «Ilprocesso di carica Ri riduce non solo il con-sumo di energia elettrica ma anche leemissioni di CO2», spiega Ferstl. «Consen-

tendoci quindi di contribuire notevol-mente al raggiungimento dei nostriobiettivi di tutela ambientale». L'aziendasi è fissata l'obiettivo di ridurre drastica-mente le emissioni di CO2 dei suoi stabili-menti produttivi del 25% entro il 2018,anche mediante l'impiego di tecnologiepiù nuove ed efficienti. Gli apparecchi di Fronius hanno convintoanche per la loro praticità: «Sono sostan-zialmente più piccoli e leggeri rispetto al-le soluzioni precedenti, rendendo quindipossibile installarli senza grandi sforzi,presentano un ingombro minore e sonosemplici da utilizzare» sottolinea Ferstl.Anche nel reparto adibito alla costruzio-ne della carrozzeria per il modello A4 èubicata una grande sala di ricarica equi-paggiata con circa 30 apparecchi Selecti-va. Walter Ferstl sottolinea un altro pun-to di forza della soluzione di Fronius: «Inuovi caricabatteria possono essere im-piegati con tutti i tipi di batterie e ricono-scono automaticamente il modello colle-

gato dal carrellista. La curva caratteristi-ca di carica si imposta da sola in base atensione, capacità e stato di carica, assi-curando sempre la carica ottimale dellabatteria».

Display che guida verso la batteria più freddaI LED di vari colori installati su tutti i cari-cabatteria indicano subito e chiaramentelo stato di carica della batteria collegata.«L'arancione indica che la carica è in cor-so, il verde che la batteria è completa-mente carica e il blu che la batteria si èraffreddata ed è pronta per l'uso», spie-ga Harald Scherleitner. Sul display degli apparecchi è inoltre pos-sibile leggere da quanto tempo la rispet-tiva batteria è completamente carica.«Prelevando sempre la batteria carica dapiù tempo, e quindi più fredda, si miglio-rano le condizioni d'uso del pool di bat-terie con effetti positivi anche sulla dura-ta prevista», riferisce il tecnico di Fronius.

Le soluzioni su misura sono uno dei gran-di punti di forza di Fronius: «Per noi è im-portante non solo offrire sistemi innova-tivi, ma anche adattarli alla perfezione al-le esigenze dei nostri clienti», affermaScherleitner. A tale scopo sono incluse anche numero-se opzioni, quali ad esempio un tasto diavvio/arresto esterno che previene la for-mazione di scintille se si scollega la spinadi carica.Presso l'officina per i carrelli elevatori diAudi fa bella mostra di sé un'altra solu-zione speciale ben riuscita, della quale sioccupano gli specialisti della manutenzio-ne e riparazione di carrelli per trasportiinterni e batterie. Anch'essa prevede l'uso di apparecchi Se-lectiva e consiste in un rack di carica a piùripiani che consente di alloggiare in pocospazio tre caricabatteria uno sopra l'altoe dotato di un display esterno comoda-mente leggibile e utilizzabile non solo la-teralmente ma anche anteriormente.

LOGISTICA

LED di vari colori installati su ogni caricabatteria indicano subito e chiaramente lo stato di carica della batteria collegata: l'arancione indica

che la carica è in corso, il verde che la batteria è completamente carica e il blu che la batteria si è raffreddata ed è pronta per l'uso

«Gli apparecchi di Fronius ci hanno convinti su tutta la linea»: Walter Ferstl (s.), responsabile per la pianificazione logistica

di stabilimento presso AUDI, con Harald Scherleitner, Head of Division presso Fronius Perfect Charging

L'innovativo processo di carica Ri degli apparecchi di Fronius riduce al minimo la sovraccarica della batteria, diminuendo il consumo

di energia elettrica durante la carica e le emissioni di CO2

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Fresatura a 5 assi

INTERVISTA a cura della Redazione

Dottor Rehm, la tendenza verso la lavora-zione a 5 assi continua senza sosta – so-prattutto in considerazione del caratteresempre più internazionale del processo.Cos’è che rende questa tecnologia così in-teressante?In linea di principio l'aspetto chiave è la ri-duzione dei tempi di lavorazione. Perchéquesto è l'unico modo in cui oggi le azien-de attente alla qualità possono sopravvive-re in un mercato fortemente concorrenzia-le. La lavorazione a 5 assi offre agli utiliz-zatori un vantaggio decisivo, perché con-sente loro di ridurre enormemente i costidi logistica. Il posizionamento degli uten-sili aumenta inoltre la flessibilità nella pro-duzione. Le procedure di riattrezzaggio so-no ridotte al minimo - la parola chiave è:lavorazione completa in un solo serraggio.Inoltre la lavorazione a 5 assi offre anchevantaggi tecnologici che hanno un impat-to diretto sulla qualità delle superfici lavo-rate. Caratteristica che si può ben notarese prendiamo ad esempio una superficie in-clinata: con una macchina a tre assi sareb-be necessario lavorare il pezzo con piccolipassaggi di taglio incrementali, mentre conil posizionamento a cinque assi l'utensilepuò essere posizionato all'angolazione ri-chiesta per quella determinata superficie epuò rimuovere il materiale in un unico pas-saggio. Il risultato è una migliore qualitàsuperficiale, con al contempo tempi di pro-duzione ancora più ridotti.

In che modo la lavorazione a 5 assi offremigliori superfici?Il libero orientamento geometrico dell'as-se dell'utensile permette l'utilizzo di uten-sili relativamente corti, ma allo stesso tem-po anche molto robusti. Utensili corti in ro-tazione hanno a loro volta un effetto po-sitivo sui valori di taglio e sulla flessionedell’utensile. Inoltre anche le vibrazioni sultagliente dell'utensile sono inferiori. Co-me risultato, è molto più facile raggiunge-re eccellenti qualità di superficie e un ele-vato livello di precisione dimensionale e diforma. Inoltre condizioni di processo piùstabili con vibrazioni minime allungano la

vita utile degli utensili.Questo riduce i costidegli utensili fino al50% rispetto alla fresa-tura a 3 assi.

Che significato ha la lavora-zione HSC in questo contesto?I punti di forza delle fresatrici HSC posso-no essere visti su più livelli. Le elevate ve-locità di taglio riducono le forze in giocotra l'utensile e il pezzo. Inoltre gran partedel calore generato durante la fresaturaHSC è dissipato attraverso i trucioli e que-sto riduce la tensione sul tagliente o, vice-versa, aumenta la vita utile dell'utensile equindi anche l'affidabilità del processo.Uno scambio termico più basso durante ilprocesso ha anche effetti positivi sulle areeperiferiche dei pezzi lavorati.Inoltre, la passata ridotta e forze passiveconsentono la realizzazione di richiesteparticolari in termine di precisione dimen-sionale e geometrica. Ulteriori vantaggisono i volumi di taglio elevati anche nel ca-so di basse profondità di taglio e di conse-guenza i relativi tempi di lavorazione si ri-ducono. Dal punto di vista qualitativo, lafresatura HSC convince grazie alla sua bas-sa tendenza alla formazione di bave e allaqualità superficiale che può dunque esse-re realizzata. I processi di finitura successi-vi sono perciò ridotti o possono anche es-sere eliminati del tutto.

DMG MORI utilizza motori diretti per la la-vorazione HSC. Perché?I motori diretti sono la base ideale per lafresatura ad alta velocità, perché i loro va-lori di rapido, accelerazione e gioco sonodi gran lunga superiore rispetto alle unitàconvenzionali. Inoltre le alte prestazionidel controllo ad elevata qualità garanti-scono un grande fattore Kv, e questo a suavolta permette un breve tempo di rispostae l'eccellente precisione di posizionamen-to anche con rapide velocità. I motori di-retti garantiscono elevata rigidità staticae dinamica, perché il gioco d’inversione el'elasticità dei motopropulsori sono elimi-nati. La trasmissione di energia senza con-tatto significa anche che le unità diretteoperano senza attrito, senza usura. In ag-giunta grazie alla pluriennale esperienzadi DMG MORI, la garanzia concessa sui mo-tori diretti è di 60 mesi.

Lavorazione completa, elevate prestazioniqualitative – sono i requisiti che rendono lalavorazione a 5 assi con tecnologia HSC lamigliore risposta alle molteplici sfide nel-l’impegnativa produzione moderna ...La lavorazione a 5 assi, con il suo grado diflessibilità unico permette infinite possibi-lità di produzione con caratteristiche geo-metriche e di contornatura uniche. Ma lacomplessità dell'applicazione richiede siauna catena di processo adeguata, dallapreparazione della lavorazione fino all’at-trezzaggio della macchina, sia un adegua-to livello di competenza dei dipendenti.

Con un’opportunastruttura pertantol’azienda che imple-

menta questa tecnolo-gia viene premiata con benefici

innumerevoli. La lavorazione a 5 assi e lafresatura ad alta velocità permettono in-fatti di lavorare con la massima precisioneed ottime qualità superficiali anche i ma-teriali duri. Inoltre la produttività e la pre-cisione dei pezzi aumentano grazie alla fi-nitura in un solo serraggio.

Per molti anni DMG MORI ha combinato lasua competenza nella lavorazione a 5 as-si, i vantaggi della tecnologia ad alta ve-locità e le proprietà dei motori diretti neicentri di precisione della serie HSC linear.Come avete ulteriormente sviluppato idue ultimi modelli della serie di successo?Entrambe le nuove HSC 30 linear e HSC 70linear, per esempio, sono dotate di un’ele-vata dinamica con accelerazione fino a 1,2g sugli assi lineari, oltre ad un’eccezionaleprecisione ed accuratezza a lungo termineinferiore 5 µm. Nel caso della HSC 30 linear, la lavorazionea 5 assi è realizzata con una tavola rotoba-sculante, mentre nella HSC 70 linear trami-te un asse circolare sulla tavola CN unita-mente ad un mandrino brandeggiabile.Nel caso dell’HSC 30 linear il peso dei pezziè 200 kg oppure 80 kg nel caso della tavolarotobasculante. Mentre nel caso dell’HSC 70 linear il peso massimo è 700 kg sullatavola fissa e 500 kg nella versione a 5 assi.

Sono necessarie delle basi costruttive ap-propriate se si desidera raggiungere ele-vate velocità …Sì esattamente. La HSC 70 linear si affida aquesto riguardo ad una struttura a porta-le termo-simmetrica per perfette condizio-ni di asportazione e rapporti di forza inogni posizione del mandrinoe dell'angolo. Ciò consenteda un lato qualità superfi-ciali elevate fino a Ra 0,15µm, dall'altro un elevato li-vello di accuratezza nell'in-tervallo di pochi micron incombinazione con una so-fisticata gestione dellatemperatura. I mandrinidispongono infatti di unsistema di raffreddamen-to del mantello, del-la flangia e del-l’albero; sonoinoltre refri-gerati sia ilbancale macchi-na che le unità e le gui-de. La velocità del mandri-no fino a 18.000 giri/minnella versione di serie assi-cura eccellenti prestazionidi fresatura, mentre è di-

sponibile ancheun mandrino inopzione da 40.000giri/min. La sua versionesorella più picco-la, la HSC 30 linear,convince per lesue prestazionidi precisioneed è dotata diu n a s t a b i l estruttura a por-tale. Anche qui, un

sistema di raffreddamen-to speciale garantisce pre-cisione nel tempo. Anche i mandrini della

HSC 30 linear sono inoltre dotati di man-tello, flangia ed albero refrigerati, anchenella versione di serie – tuttavia, con fino a40.000 giri/min di velocità.

Come le HSC 30 linear e HSC 70 linear in-contrano le elevate richieste odierne intermine di ergonomia?Entrambe le macchine convincono per l’ot-tima accessibilità alla zona lavoro, che nel

caso della HSC 70 linear è ulteriormentemigliorata da una nicchia nel basamentomacchina. Straordinaria è anche la super-ficie di installazione ridotta. Con corse di320 x 300 x 280 mm, il modello compattoHSC 30 linear necessita di soli 4,5 m², men-

tre la HSC 70 linear occu-pa una superficie di 6,3m², con una zona lavorodi 650 x 600 x 380 mm.

A quali clienti sono rivol-ti questi ulteriori svilup-pi?La nuova serie HSC linearè stata appositamente svi-luppata per la costruzionedi stampi e utensili non-ché per la produzionedi inserti e matrici distampi, che vantano re-

quisiti di assoluta precisione del-le superfici lavorate.

Con HSC 30 linear e HSC 70 linearè anche possibile realizzare, nel minor

tempo possibile e con la massi-ma precisione, piastre ossee oinnesti per tecnologie medicalio ancora componenti di preci-sione dell’industria automoti-ve ed aerospaziale.

Quando si dice fresaturaLa lavorazione simultanea a 5 assi costituisce la classe d'élitedella tecnologia di fresatura - soprattutto nelle configurazioni macchina con mandrini ad alta velocità e motori diretti dinamici. Su questo argomento abbiamo parlatocon Markus Rehm, Amministratore Delegato di DECKEL MAHO Seebach GmbH, stabilimento del Gruppo DMG MORI. I centri di precisione

della serie HSC linear offrono elevataprecisione e ottime qualità

superficiali, specialmente il settore della produzione di stampi e utensili

Il grande fascino della lavorazione a 5 assi deriva principalmente dalla possibilità della lavorazione

simultanea di geometrie complesse

CELOS® di DMG MORI è semplice da utilizzarequanto uno smartphone

e guida l’operatore verso la produzione

di componenti perfetti

DMG MORI è all’avanguardia nella tecnologia dei motori diretti nel settore delle macchine utensili.La serie HSC linear, in particolare, ne trae beneficio

in termini di elevata dinamicae ottimale precisione a lungo termine

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Per riuscire nella lavoro occorreavere passione e come dice Ales-sandro Gentili, Amministratore

Delegato di Hoffmann Italia «la no-stra azienda ha una passione per gliutensili».Hoffmann Group, infatti, concepi-sce, sviluppa, produce e distribuisceutensili per asportazione di truciolo,sistemi di misura e controllo, sistemidi serraggio, utensili manuali, abra-sivi, sistemi di arredo, articoli vari perofficina. «Ma la ragione per cui noi esistiamo– prosegue Gentili – è molto più sti-molante. Hoffmann esiste perchévuole sostenere la competitività e ilsuccesso dei propri clienti, semplifi-cando loro il processo di acquisto diutensili in un comparto dove i costidi processo sono molto più cari delcosto vivo del prodotto e incremen-tando la produttività degli utensilistessi laddove sono impiegati, ovve-ro, nella produzione, nella manu-tenzione, nel controllo qualità ecc.».

Fiducia piena con la nuova sedeQuando nel 2013 i vertici di HoffmannGroup decisero di investire in unanuova sede in Italia, la situazione in-dustriale del nostro paese non stavaattraversando un gran periodo, tut-tavia, accompagnati da grande fidu-cia nelle possibilità e nelle forze dellafiliale italiana presero il via i lavori. E

così ad agosto 2015 Hoffmann ItaliaS.p.A è entrata nel suo nuovo quartie-re generale di Vigonza (PD). L’immobile, interamente di proprietàHoffmann Italia, compre un terrenodi circa 7.200 metri quadri e disponedi una superficie lorda di oltre 2.500metri quadri con le seguenti destina-zioni:• 1.150 mq a uso ufficio;• 850 mq aree di servizio;• 500 mq ad area logistica.Completano la proprietà circa 5.500mq di aree verde e di parcheggio.Il valore complessivo dell’investimen-to, finanziato integralmente da Hoff-mann Holding è stato di circa 6 milio-ni di Euro.Costruito con tecnologie e materialiall'avanguardia, l’immobile disponedi un impianto fotovoltaico da 99KWper la produzione di energia 100%verde, di sistemi di illuminazioneesclusivamente a led, di impianti didomotica, di controllo attivo dell'ir-raggiamento solare con il sistema deifrangisole.La progettazione dell’immobile e ladirezioni lavori è stata affidata alloStudio Endrizzi di Vigonza; la costru-zione dell’immobile è stata affidataintegralmente ad un General Con-tractor, la Cavagnis Costruzioni. Il cantiere è durato circa 18 mesi ed èproceduto secondo i programmi ed itempi stabiliti e da agosto 2015, subi-

to dopo le vacanze estive, già gli uffi-ci commerciali e l’area logistica vi ave-vano trasferito e ripreso le loro nor-mali attività.La sede ospita circa 55 collaboratoriinterni, ma è dimensionata per la cre-scita dell’organico fino all’anno 2020quando sono previsti circa 70‐75 di-pendenti interni. A Giugno 2016 i di-pendenti della rete di vendita ester-na sono circa 55 per un totale di circa110 dipendenti.La hall molto spaziosa accoglie l’inte-rattivo Garant World dove è possibilevedere e toccare con mano utensiliGarant di asportazione truciolo eutensili manuali, una Tool Room at-trezzata con un moderno Centro diLavoro a 5 assi e un tornio del partnertecnologico HURCO; il sistema di ca-lettamento a caldo Garant SG1 e il si-stema di presetting Garant VG1.Ovviamente anche i collaboratori in-terni godono di spazi moderni, ser-vizi migliori, di aree break (caffè, ter-razza, portico sud, sale riunioni poli-valenti per attività dopolavoro, areaverde), ambienti e postazioni di la-voro che - rispettando i principi del-l’ergonomia e della sicurezza sul la-voro - hanno portato a un incremen-to di soddisfazione, fedeltà e pro-duttività.A Gennaio 2016 è iniziato anche l’in-tenso programma di corsi e semina-ri dedicati ai clienti nelle seguentiaree tematiche: corsi base e avanza-ti di tornitura, foratura, fresatura ealesatura; tecniche di serraggio pez-zo ed utensili; metrologia; lean pro-duction e tecnica 5S; e-business e ot-timizzazione processi di approvvi-gionamento.Nel corso dell’anno 2016 sono previ-sti circa 25 seminari tecnici che ospi-teranno più di 600 partecipanti.

Nuova sede Hoffmann Italia

UTENSILI di Fabio Chiavieri

Da sinistra il Sindaco di Vigonza Nunzio Tacchetto,

Reinhard Banasch CEO di Hoffmann Group e Alessandro Gentili Amministratore Delegato

di Hoffmann Italia

Tutto pronto per il taglio nastro: iniziano i festeggiamenti perl’inaugurazione ufficiale della nuova sede di Hoffmann Italia

A tu per tu con Alessandro GentiliIl nuovo approccio verso il cliente consiste nel forni-re soluzioni e non un singolo prodotto. Ciò significache dalle esigenze di un cliente nascono sempre nuo-ve idee. Quanto peso ha il mercato italiano nel darenuovi input per la casa madre a livello di ricerca e svi-luppo?Certamente è molto importante perché l’Italia rap-presenta comunque il secondo paese manifatturieroin Europa e la Germania è molto sensibile e attentaai segnali che arrivano dal nostro paese. Ogni annoin Germania organizziamo un product circle che riu-nisce i direttori tecnici di ogni filiale che portano le ri-chieste dei rispettivi mercati. Tali richieste sono pesa-te in base al potenziale delle varie filiali. Quest’annoHoffmann nel nuovo catalogo introduce 9.800 su untotale di 70 mila, circa il 15%.

Molti dicono che la fortuna della Germania, rispettoall’Italia, è quella dei avere non solo molti grandiaziende che producono beni strumentali, ma anchetanti grandi clienti che spesso trainano interi compar-ti. Come vede in questo momento la realtà manifat-

turiera italiana composta dapiccole e medie imprese?Devo prima premettere che, no-nostante tutto, la quota di fat-turato che realizza HoffmannItalia con i grandi gruppi indu-striali – che include anche grup-pi internazionali che hanno se-de produttiva in Italia – è del30% sottolineando che noi sia-mo partner ideali per le grandiimprese. È anche vero che l’80%del valore aggiunto della pro-duzione industriale ci arriva dal-la piccola e media azienda e conquesta ci dobbiamo confronta-re sempre tenendo conto che al-cune piccole imprese italianesono meglio delle eccellenze te-

desche. Pur non potendo generalizzare ci sono moltemedie imprese che sono ben capitalizzate, che inve-stono in ricerca e sviluppo, che sono bene introdottenella digitalizzazione dei processi, nella costruzionedi reti internazionali ecc. Un altro aspetto a vantag-gio delle nostre realtà imprenditoriali e la loro flessi-bilità e rapidità nel dare risposte al mercato.

Quali sono i contributi che Hoffmann Italia ha porta-to concretamente al mercato italiano?Abbiamo dato un contributo per la razionalizzazio-ne, l’efficientamento e la riduzione della filiera di-stributiva. All’inizio quest’ultima era la tipica di mol-ti altri nostri concorrenti, ovvero, composta da pro-duttore, importatore, grossista, distributore, clientefinale. Oggi Hoffmann Italia è una figura intermediatra un produttore e un distributore perché producia-mo il 50% dei prodotti con il marchio Garant e Holexe vendiamo direttamente al cliente. Tutto ciò si tra-duce nella capacità di interpretare le esigenze deiclienti e fornire loro prezzi più competitivi e la neces-saria assistenza tecnica.

Il gruppo tedesco, il cui CEO è Reinhard Banasch, è stato fondato nel 1919a Monaco di Baviera. Esso dà lavoro a 2.700 dipendenti, serve 135 milaclienti per un fatturato 2015 di 1,1 miliardi di euro. È presente in tutto ilmondo in maniera diretta in 50 paesi attraverso un’organizzazione com-merciale che dà la possibilità ai clienti internazionali di avere un unico pro-gramma di prodotti, un unico catalogo, un unico sistemi di prezzi e di ser-vizi uguale in tutta Europa. Alessandro Gentili è l’Amministratore Delegato di Hoffmann Italia. La fi-liale italiana, inizialmente con sede nel centro di Padova e 13 dipendenti,conta oggi 105 dipendenti (che dovrebbero arrivare a 110 entro fine an-no), serve 5.000 clienti e ha un fatturato di 40 milioni di euro. Dal 2009l’azienda cresce del 18% su base annua.

All’avanguardia in tutti i sensi

Spazi moderni, servizi migliori, aree break, ma anche tecnologie e materiali all’avanguardia e un impianto fotovoltaico per la produzione di energia verde. Tutto questo e altro ancora è la nuova sede di Hoffmann Italia.

Alessandro Gentili durante

l’inaugurazione della nuova sede

della Hoffmann Italia

Hoffmann Group in numeri

Luglio/Agosto 2016 11

In generale, tutti i tipi di laser sono adat-ti alla saldatura di Tailored Blanks. Tut-tavia considerando la qualità della sal-

datura e l’efficienza energetica, sussistono differenze importanti. Arcelor-Mittal Tailored Blanks, filiale del più gran-de produttore al mondo di acciai ArcelorMittal, ha sostituito i laser CO2 coni laser a diodi Laserline. Tali laser sono ri-nomati per la loro elevata solidità e quali-tà della saldatura prodotta, oltre che per ibenefici economici che offrono.Solo coloro che quotidianamente sonocoinvolti nella realizzazione di telai per ilsettore automotive possono comprenderela complessità ed il volume di risorse dedi-cate a tali elementi. Osservando le curve el’armoniosità delle portiere e delle carroz-zerie delle automobili non traspare la dif-ficoltà della trasformazione dalla materiaprima al semilavorato per raggiungere poiil componente finale. Ed è proprio così chedeve essere, perché l’estetica è quando losforzo sotteso diventa invisibile. Allo stes-so tempo, il cliente si aspetta che il telaiooffra la migliore protezione possibile e chel’auto abbia costi contenuti. Dunque,l’obiettivo di tale processo è quello di met-tere a sistema in un’ideale relazione for-me armoniose, massima solidità ed eleva-ta efficienza.

Tailored Blanks - La fase preliminaredella realizzazione

di una carrozzeria automotiveI Tailored blanks rappresentano la chiaveper il raggiungimento di questo obiettivo:i pannelli d’acciaio vengono trasformatinella carrozzeria vera e propria attraversouna sola fase di lavorazione. Questi semi-lavorati sono composti da pannelli - di dif-ferenti spessori, materiali e finiture super-ficiali - saldati fra loro. Durante la fase diprogettazione, la resistenza e lo spessoredei pannelli viene determinata puntual-mente. Tale approccio permette di miglio-rare la rigidezza del telaio e di trasforma-re l’energia derivante dall’impatto con cor-pi esterni ridistribuendola in punti prede-finiti. Al contrario, altre zone del telaio so-no progettate ad hoc per incrementare laprotezione dei passeggeri e quindi, la si-curezza in caso di incidente. Utilizzandoinoltre pannelli pretagliati, si ottimizza ilconsumo dei materiali (acciaio e alluminio)riducendo ulteriormente i costi.Tuttavia il vantaggio più importante deri-vante dall’utilizzo dei Tailored Blanks è lariduzione del peso che si ottiene attraver-so l’impiego di specifici acciai alto resisten-ziali o laminati, di spessori variabili a se-conda delle richieste del componente. In-fatti, non appena la riduzione del peso equella dei consumi viaggiano di pari pas-so, la sicurezza e l’efficienza del veicolovengono incrementate in parallelo.

Pannelli saldati laser prima e dopo la deformazione

Nella produzione dei TailoredBlanks, la saldatura di pannellidi metalli differenti è realizza-ta mediante accostamento te-sta-testa dei laminati e succes-siva saldatura laser. Tale meto-dologia permette di ottenerela miglior resistenza meccanicae le migliori caratteristiche dideformazione del componen-te. Per questo motivo sono am-piamente adoperati i laser allostato solido, a diodi e a CO2.L’impiego di quest’ultimo statuttavia progressivamente ca-lando in quanto è considerato

poco vantaggioso a livello economico pervia della sua scarsa efficienza energeticache si attesta intorno al 10%. Tale conside-razione è condivisa anche da ArcelorMit-tal Tailored Blanks (AMTB), leader nellarealizzazione di soluzioni custom all’inter-no del mercato crescente della deforma-zione a caldo per carrozzerie nel settoreautomotive. Per questo motivo, a livellointernazionale, la filiale del più grandeproduttore di acciai al mondo ArcelorMit-tal ha deciso di rimpiazzare i propri laser aCO2 con delle nuove sorgenti.

La scelta dei laser a diodi per la realizzazione di Tailored Blanks

La scelta di un laser del futuro ha rappre-sentato il punto di partenza del processodi modernizzazione. Tra i laser allo statosolido sono stati considerati i laser a discoe quelli in fibra; entrambe le tipologie so-no ben consolidate nell’ambito della sal-datura, con un’efficienza energetica paria circa il 30%. Inizialmente, la scelta di AMTB è ricadutasui laser in fibra, forti della comprovataesperienza acquisita. L’orientamento si èpoi successivamente modificato verso i la-ser a diodi accoppiati in fibra prodotti daLaserline. La società, fondata nel 1997 nel-la città di Mülheim-Kärlich localizzata nel-la Renania (in prossimità di Koblenz), è pio-niera nello sviluppo di laser a diodi ed hainfluenzato in maniera rilevante il pro-gresso di questa tecnologia. A favore del-la scelta iniziale di utilizzare laser in fibraha avuto un ruolo fondamentale l’esitodelle prove effettuate presso i laboratoriapplicativi: le prove, realizzate su differen-ti materiali e con diversi parametri di pro-cesso, sono state realizzate in stretta col-laborazione direttamente con AMTB. Laqualità del fascio e la stabilità del proces-so sono state confermate in tutti i test ese-guiti inducendo così la sostituzione, nel di-cembre 2011, del più vecchio laser a CO2con un laser a diodi Laserline modello

LDF5000-40, con una fibra da 400 µm eduna potenza massima di 5 kW. A seguitodelle ulteriori conferme derivanti dallaproduzione effettuata con il laser a diodiinstallato, ne sono stati acquistati degli al-tri. Ad oggi, nella gran parte degli stabili-menti di AMTB, in Europa, India e Austra-lia, i laser a diodi Laserline sono impiegatia pieno ritmo.

Una pozza fusa stabile per una maggiore solidità

Per quanto riguarda il processo di saldatu-ra, se paragonati ad altre tipologie di sor-genti, i laser a diodi dimostrano una note-vole superiorità sotto molteplici aspetti.Uno dei vantaggi è, ad esempio, la stabili-tà della pozza fusa: «Nonostante una piùridotta stand off distance, i laser a diodigenerano una minore quantità di schizzisui pannelli durante la saldatura, forman-do un cordone molto più pulito ed unifor-me. Un ulteriore vantaggio di questa tipo-logia di sorgenti risiede in un maggioregap tollerabile tra i pannelli in fase di sal-datura» ha spiegato il Dott. Andre Eltze,Europe Sales Manager per Laserline.La distribuzione di energia uniforme e lamolteplicità delle lunghezze d’onda com-prese tra I 930 e I 1060 nm, caratteristichedei laser a diodi, sono spesso state indica-te come le motivazioni principali dei van-taggi sopracitati e dell’alta stabilità delprocesso. Inoltre, il fascio laser è assorbitoin maniera più efficace in quanto le lun-ghezze d’onda sono inferiori a quelle deilaser in fibra e a disco (comprese tra I 1030e i 1070 nm). «Tuttavia, per qualificare il processo di rea-lizzazione di un telaio di un automobile,la saldatura laser non deve fornire solobuoni risultati», afferma Anne KathrinKrause, ingegnere presso i laboratori di La-serline. «In un ambiente di lavoro cosìestremo, la robustezza nell’evitare la con-taminazione del cordone gioca un ruolofondamentale». In questo caso i laser a dio-

di sono rinomati per questaqualità. Polvere ed umiditànon hanno accesso ai diodi inquanto questi sono isolati inun apposita camera (prote-zione IP54) mentre l’interasorgente può operare anchein condizioni avverse. Al con-trario, nei laser in fibra, è ri-chiesto l’impiego di aria con-dizionata – una soluzioneche induce ulteriori costi edifficoltà di accesso durantela manutenzione della sor-gente stessa.

Elevata efficacia dell’attrezzatura

«Per AMTB, la decisione discegliere Laserline non si è

basata solamente sulla robustezza e sullaqualità della saldatura ottenuta mediantelaser a diodi. Questi sono infatti caratte-rizzati anche da un’elevatissima efficien-za» ha aggiunto il Dott. Andre Eltze. L’alta efficienza dei laser a diodi (fino al39%) riduce i consumi per ogni kW di po-tenza laser e pertanto anche la potenza ri-chiesta per il raffreddamento dalla sor-gente. In aggiunta, i laser a diodi, richie-dono molta meno manutenzione dei lasera CO2 risultando maggiormente efficientidal punto di vista dei costi. Laserline, per esempio, raccomanda un sin-golo intervento manutentivo precauzio-nale all’anno che richiede mediamentemezza giornata lavorativa. Per questi motivi AMTB ha optato per i la-ser a diodi. I sistemi Laserline hanno com-provato le loro performance in termini divelocità di saldatura e soddisfazione dellerichieste tecniche del cliente. In aggiunta

ai laser a diodi che lavorano con 5kW dipotenza e sono quindi ideali per bassi spes-sori di metalli, AMTB usa anche il laserLDF6000-40 con una potenza massima di 6kW. Questo ha generato ottime saldatureper spessori fra 0,5 e 2,8 mm. La garanzia dei laser offerta da Laserline èpoi un ulteriore punto chiave: alcuni pro-duttori offrono solo due anni contro i cin-que di Laserline. A seguito di queste considerazioni, AMTBha installato non solo una soluzione tecni-ca che garantisce un ottima qualità di pro-cesso e di efficacia, ma garantisce ancheelevati standard sul lungo periodo.

Laser a diodi

LAMIERAa cura della Redazione

Una saldatura pulita

Pannelli saldati laser prima e dopo la deformazione

Testa da saldatura impiegata nei laser a diodi

Tailored Blank deformato a caldo di porzioni di telaio. Fonte ArcelorMittal Tailored Blanks

Deformazione a caldo di porzioni di telaio saldati laser. Fonte: ArcelorMittal Tailored Blanks

Saldatura di Tailored Blanks: i laser a diodi Laserline migliorano la qualità del processo e l’efficienza.

Luglio/Agosto 201612

Omron Electronics, presenteper il sesto anno consecuti-vo a SPS Italia, ha proposto

per l’edizione 2016 dello scorsomaggio un allestimento rinnovatonella veste e un’offerta organizza-ta su tre aree tematiche.Integrazione, intelligenza e inte-rattività sono, infatti, i tre assi at-torno ai quali Omron ha organiz-zato la propria partecipazione infiera. Vediamo quali concetti sinte-tizzano queste tre parole:■ Integrazione - la fabbrica con-nessa: come collegare l'automa-zione delle macchine al sistemaIT aziendale.

■ Intelligenza - la Smart Factory:raccogliere e utilizzare i dati re-lativi ai dispositivi, ai processiproduttivi e alla qualità dei pro-dotti.

■ Interattività - la fabbrica collabo-rativa: migliorare l'interazioneuomo-macchina. La nostra evo-luzione tecnologica è finalizzataalla costruzione di nuove relazio-ni tra le persone e le macchine,attraverso l’adattamento dellamacchina al partner umano.

«Le tre I che caratterizzano il no-stro modello di business – dice Mas-simo Porta Direttore Generale diOmron Electronics Italia – sono ilfrutto di un processo di sviluppoiniziato cinque anni fa che ci haportato da un’organizzazioneorientata alla vendita del singolocomponente, alla vendita di unasoluzione integrata che include ilcomponente più semplice fino adarrivare alla gestione del Motion &Control, alla comunicazione deidati verso lo strato di ERP. All’inter-no di questo processo c’è un’unicapiattaforma di programmazionecon un unico Bus di comunicazio-ne, il che significa grande semplici-tà di gestione e integrazione di in-telligenza all’interno delle macchi-ne. In questo percorso avevamo in-dividuato due gap che abbiamoprovveduto a colmare con le acqui-sizioni, eseguite lo scorso anno, didue aziende americane, la AdeptTechnology specializzata in robotintelligenti e la Delta Tau costrut-trice di CNC. Ora possiamo dire diessere in grado di fornire ai nostriclienti una soluzione davvero glo-bale».L’importanza del comparto definitoIndustrial Business, e quindi di unamanifestazione come SPS, per Om-ron è racchiusa nei numeri. Il fattu-rato 2015 del Corporate si aggira in-torno ai 6 miliardi di euro di cui il43% è relativo proprio ai prodottiper l’automazione industriale.«Per questo motivo siamo stati trai grandi promotori della nascita di

un evento come SPS in Italia chedesse visibilità alle aziende nel no-stro paese – prosegue Porta. I no-stri utilizzatori finali che sono gliOEM e gli End-Users hanno la pos-sibilità attraverso una fiera italia-na di conoscere le ultime novitàtecnologiche in tema di automa-zione. La chiave del successo di SPS

Italia sta nel rapporto di collabora-zione instauratosi tra noi esposito-ri e organizzatori che si sono messia disposizione per cercare di accon-tentare le nostre esigenze. Una for-ma di dialogo che come Omron ciimpegniamo a usare con i nostriclienti per soddisfare i loro bisognie aiutarli a essere sempre più com-petitivi nel mondo».

Le soluzioniComunicazione tra dispositivi Gli standard di comunicazione sup-portati dai dispositivi Omron sonostati ampliati per fornire le miglio-ri prestazioni e grande facilitàd'uso per una gamma più vasta diprodotti. Oltre alla rete EtherCATper la comunicazione ad alta velo-cità in ambito motion e la reteEthernetIP già ampiamente utiliz-zata, Omron ha introdotto i masterI/O-Link per NX-IO e i modelli IP67,nonché per i sensori IO-Link. L’im-postazione dei parametri, così co-me le informazioni sullo stato deldispositivo e sulle sue prestazionipossono essere raccolti e scambia-ti, gettando le basi per cambi for-mato veloci così come per l'analisidei processi e le attività di manu-tenzione predittiva.

Un'unica piattaforma L’ormai affermata piattaforma diautomazione Sysmac fornisce aiclienti il controllo completo e la

programmazione dei dispositividella macchina, la sicurezza inte-grata così come il motion ad altavelocità e la robotica. Il controller NX7 - il modello di pun-ta all'interno della piattaforma Sy-smac - esegue simultaneamente ilcontrollo del movimento ad altaprecisione e l'elaborazione ultra-veloce dei dati su larga scala. Con-centrandoci sul futuro dei siti pro-duttivi sofisticati che utilizzanol'internet of things (IoT), abbiamosviluppato questo controller inte-grato per fornire agli utenti unascalabilità che va oltre i precedenticontrolli e PLC.

Una nuova generazione di IPC e interfacce touch screenUna nuova generazione di PC in-dustriali, panel PC e monitor indu-striali progettati ponendosi comeobiettivo la resistenza, l’affidabili-tà, la scalabilità e le prestazioni.Adatti per la visualizzazione, lagestione dei dati, la misura, il con-trollo, la regolazione e verifica dei

dati di processo e delle macchine,questi nuovi prodotti possono es-sere rapidamente integrati sianelle nuove come nelle applica-zioni esistenti. Forniti già prontiper il collegamento trasparentecon reti di macchine, di campo eambienti IT.Accanto agli IPC, Omron presentauna nuova gamma di monitor in-dustriali con touchscreen. Gli algo-ritmi intelligenti creati consentonodi rilevare le azioni non standardcome un falso tocco col dito o conil palmo (palm rejection), lavaggi opulizie, e perfino se l’operatore in-dossa guanti.

Gruppi di continuità (UPS)per la protezionecontro la perdita dei datiLa serie S8BA, installabile su guidaDIN, è un gruppo di continuità(UPS) c.c.- c.c. che rappresenta lasoluzione ideale per proteggere iPC industriali (IPC) e i controlloriper l’automazione di fabbrica dacadute di tensione temporanee e

interruzioni di corrente.Questo è di particolare importan-za con l'attuale tendenza verso iBig Data e l'uso di controllori ricchidi funzioni quando vengonoesportati in Paesi dove l'alimenta-zione può essere instabile.

Lynx veicolo intelligente autonomo (AIV) Le aziende manifatturiere sono co-stantemente alla ricerca di sistemiper ridurre i costi, accorciare i ciclidi approvvigionamento e operarein ambienti globali. Ecco perché intutti i siti produttivi si ha comeobiettivo il miglioramento dellaproduttività. Un maggiore impie-go di robot per ridurre il lavoro èuna delle soluzioni. Aggiungendola tecnologia robotica di Adept al-la sua attuale offerta, Omron è ingrado di fornire ai produttori solu-zioni a queste sfide, così come il ne-cessario supporto tecnico.Lynx è un AIV (Autonomous Intel-ligent Vehicle) di Adept progetta-to per il trasporto di materiali insettori che vanno dalla produzio-ne allo stoccaggio all’assistenza sa-nitaria ai semiconduttori. A diffe-renza dei tradizionali AGV, i siste-mi Lynx non richiedono modificheall’impianto. Il robot è in grado di spostarsi inautonomia, evitando gli ostacoli, eselezionano automaticamente ilpercorso ottimale per completarel’attività. I robot Lynx lavorano incollaborazione con gli operatoriumani, sono veloci da installare,possono operare come singole uni-tà o in flotte, e possono funziona-re in combinazione con il sistemadi gestione aziendale esistente.

Prodotti integrati e interattivi

AUTOMAZIONE di Fabio Chiavieri

Tre aree tematiche perguardare avanti

Massimo Porta Direttore Generale di Omron Electronics S.p.A.

La vittoria del Sysmac Safety Con-test 2015, il concorso di Omrongiunto alla seconda edizione, è an-data all'azienda italiana WorkingProcess S.r.l. che si è aggiudicata an-che il Contest europeo. Sysmac Sa-fety Contest è il concorso che Om-ron organizza per premiare le solu-zioni più innovative in tema di sicu-rezza delle macchine. La novitàmaggiore di questa edizione è laportata europea del Contest che ve-de quest’anno la partecipazione disette Paesi: Francia, Polonia, Porto-gallo, Repubblica Ceca, Spagna, Un-gheria oltre naturalmente all’Italia.Nelle migliori aziende che costrui-scono macchine, si celano profes-sionisti di talento che quotidiana-mente sviluppano soluzioni di si-curezza. Attraverso di loro, Omronha raccolto, in ognuno dei Paesipartecipanti le applicazioni di sicu-rezza più interessanti, che sonosuccessivamente state sottoposteal giudizio di una giuria europeadi professionisti super partes. Ledue migliori applicazioni per ogni

Paese partecipante hanno avutoaccesso alla fase finale con cui laGiuria ha selezionato i due vincito-ri (primo e secondo posto).La premiazione del Contest haavuto luogo giovedì 26 maggiodurante la conferenza stampa Om-ron indetta in occasione di SPS Ita-lia 2016 alla quale hanno parteci-pato Massimo Porta Direttore Ge-nerale di Omron Electronics S.p.A.e Josep Plassa Sysmac Safety Pro-duct Manager Automation CenterOmron Europe.Working Process, azienda piacen-tina specializzata in macchinari

per la lavorazione del legno, ag-giudicandosi anche il Contest Eu-ropeo ha vinto un viaggio in Giap-pone.Oltre all'azienda vincitrice, le altreaziende italiane che hanno parte-cipato all'edizione 2015 del Con-test erano:■ Cester Automazioni■ Doss Visual Solution ■ Elettroservice■ El.Mec. ■ Euromatic ■ HRS ■ Lunardon ■ S.M.R.E.

Il Sysmac Safety Contest 2015

La consegna delle targhe ai vincitori Sysmac Safety Contest 2015

Attorno ai tre pilastri portanti Integrazione, Intelligenzae Interattività ha ruotato la presenza di Omron alla recente fiera dell’automazione SPS di Parma. Alla conferenza stampa indetta dall’azienda ha fatto seguito la premiazione del Sysmac SafetyContest 2016.

Robot industrialiAdapt Technology, azienda americana

acquisita da Omron lo scorso anno

La conferenza stampa Omron indetta in occasione di SPS Italia 2016

Luglio/Agosto 2016 13

Anche R. F. Celada entra nel mondodella stampa 3D e lo fa attraverso lasua rappresentata giapponese So-

dick, un’azienda che da quarant’anni èpresente nel mondo delle macchine uten-sili, spesso foriera di innovazioni tecnolo-giche che hanno tracciato la strada per al-tre aziende come per esempio l’introdu-zione dei motori lineari su tutti i prodotti.Sull’onda di questo spirito dedito all’inno-vazione è nata la OPM250L, una macchinaibrida in grado di sinterizzare e di fresaread alta velocità durante il processo di sin-terizzazione stesso. La macchina è stata presentata ufficial-mente per il mercato europeo lo scorso 20aprile presso la sede francese di CELADA aParigi. L'evento ha coinvolto i dealer eu-ropei di SODICK ed una serie di clienti in-vitati ad assistere all’anteprima. Per quanto riguarda l’AM (Additive Manu-facturing) è stata scelta la sinterizzazionea letto di polveri già ampiamente collau-data per realizzare componenti metallici.Per quanto concerne la fresatura laOPM250L eredita moltissimo i contenutitecnici propri dei centri di lavoro ad altavelocità dell’azienda giapponese che pri-vilegia certamente la prestazione dellamacchina ma ancor di più la precisione.«In altri termini – ci dice Paolo Capelli (Pro-duct manager) intervistato in occasionedell’evento – l’idea di Sodick è quella direalizzare una macchina del futuro che,partendo dalla materia prima come polve-ri metalliche non più il classico grezzo dimetallo, riesce a ottenere un pezzo finitoin un solo piazzamento utilizzando con-temporaneamente due tecnologie com-plementari e totalmente differenti tra lo-ro. Ciò che più conta, infatti, è che il pro-cesso di fresatura avviene in tempo ma-scherato durante la sinterizzazione. I van-taggi sono molteplici. Innanzitutto, fresa-re un componente durante la suacreazione volumetrica azzera leproblematiche fisiche legate alleeventuali interferenze trautensile e pezzo in lavora-zione. Poiché la geometriadel pezzo nel suo volu-me viene depositatastrato dopo strato,viene facilitata lafresatura di quei com-ponenti che hanno caveprofonde o piccoli raggi. Non so-lo. Posso fresare superfici che con l’avan-zamento della sinterizzazione rimarrebbe-ro occluse a una successiva lavorazione».La vasca di lavoro, come viene definita, in-tesa quindi come volume dell’area di stam-pa, è un cubo equivalente di lato 250 mm,mentre la capacità di sinterizzazione è ba-sata su laser in fibra da 500 W di potenza;per la parte fresatura ad alta velocità ilmandrino ha una velocità massima di

45mila giri/min , una coppia massima di 0,8Nm e un cambio utensile automatico a 16pozione con attacco HSK E25 a doppio con-tatto che fa ben capire la scelta di Sodickdi privilegiare la qualità in senso assolutodella lavorazione nella

performance di fre-satura per avere delleprecisioni che non sonoquelle della sinterizzazio-ne ma quelle della fresatu-ra ad alta velocità.

«Sebbene la macchina sia po-livalente – continua Capelli – at-

tualmente viene spinta molto nel settoredella costruzione di stampi soprattutto permaterie plastiche in quanto la tecnologiaibrida proposta da Sodick si presta beneper realizzare componenti complessi conun solo passaggio in macchina che altri-menti, con tecnologie convenzionali quali

centri di lavoro, elettroerosione a tuffo ea filo, andrebbero esplosi in tanti sottocomponenti».Ma quali sono, chiediamo, i motivi per cuiuno stampista dovrebbe optare per unamacchina ibrida come la OPM250L?«Si tratta di approcciare in maniera diffe-rente il processo di realizzazione di uno

stampo nella sua interezza – spie-ga Capelli. Con le tecnologie con-venzionali vanno sommate tutte le

fasi che consentono la costruzione,dall’iter di progettazione all’assem-

blaggio, e tutti i costi inerenti a questefasi quali tempi morti di attrezzaggio

delle macchine e di posiziona-mento dei componenti, la realiz-zazione delle attrezzature, i setup ecc. Utilizzando una macchinaibrida il tutto si concentrerebbein un’unica unità lavorativa. La OPM250L si pone sul mercatocome macchina destinata a sosti-tuire una parte del processo dicostruzione dello stampo che ri-chiederebbe l’impiego di diffe-renti macchine e tecnologie. Ec’è un altro aspetto che specia-lizza ancora di più questa mac-china per gli stampisti. Il mon-do degli stampi, soprattuttoquelli destinati alla lavorazionedella plastica, sta investendo

moltissimo nella tecnica del Raffredda-mento Conformale Tridimensionale – no-ta come 3D Conformal Cooling – perché glistampi che vengono raffreddati con que-sto metodo aumentano la loro produttivi-tà del 20-30%. La tecnologia OPM va ver-so questa tendenza perché la creazione diun canale di raffreddamento tridimensio-nale può essere realizzata solo attraversouna tecnologia additiva che, in questo ca-so, unisce anche la fresatura ad alta velo-cità con l’intento di consegnare un prodot-to finito».Sono state fatte delle comparazioni suitempi di realizzazione di uno stampo contecnologia convenzionale e con tecnolo-gia OPM?Esiste un benchmark realizzato da un la-boratorio giapponese, acquistato da So-dick proprio per incrementare le attività disviluppo di questo prodotto, realizzatoprendendo per esempio uno stampo a dueimpronte di un particolare tecnico carat-terizzato da tanti dettagli, sezioni partico-lari ecc. Uno stampo di questo tipo da rea-lizzare con tecnologie convenzionali ri-chiede la sua esplosione in 52 sotto com-ponenti diversi. La gestione di tutti i pro-cessi di lavorazione che porta alla costru-zione di tutti i sotto compomenti porta aun lead time dello stampo di 55 giorni. Conla tecnologia OPM i sotto componenti so-no solo 3 e il lead time si riduce a 24 giornipraticamente della metà.

Macchine ibride

STAMPA 3Ddi Fabio Chiavieri

L’unione fa la qualità

L’arrivo impetuoso dell’AM (Additive Manufacturing) ha scatenato il dibattito legato alle reali potenzialità e applicazioni industriali che questa tecnologia da sola potesse avere

in sostituzione delle più convenzionali e note. Gli esperti del settore hanno fin da subitochiarito che si trattava di tecnologie complementari (nella maggior parte dei casi)

e la conferma più evidente l’abbiamo nella costruzione di macchine ibride che uniscono allamanifattura additiva quella sottrattiva, nello specifico caso la fresatura ad alta velocità.

La nuova Sodick OPM250L con tecnologia ibrida AM

e fresatura ad alta velocità

Celada è nata nel 1938, quindi, ha quasi 80 anni di storia nel mon-do delle macchine utensili. Oggi l’azienda vanta la rappresentan-za di alcuni tra i più importanti costruttori a livello mondiale. L’or-ganico del Gruppo Celada è composto da circa 200 persone di cui70 dedicate esclusivamente all’assistenza tecnica. Tra i marchi rappresentati, Sodick è un punto di riferimento perle macchine per elettroerosione nel mondo.

Chi è R.F. Celada

Esempi di stampirealizzati con tecnologiaibrida SodickOPM250L

Luglio/Agosto 201614

Adettare le strategie dei grandi grup-pi industriali che operano in ogniparte del mondo, non è solo l’anda-

mento del comparto industriale. Ciò cheattira l’attenzione dei colossi internazio-nali è l’evoluzione del nostro pianeta equindi dei mega trend, quindi l’aspettodella globalizzazione, le infrastrutture,l’andamento demografico e con esso leaspettative di vita ecc.Chi guarda al futuro non può, per esempio,non considerare che, secondo le previsioni,nel 2050 il 70% della popolazione vivrà nel-le città. In cima a tutto c’è la digitalizzazio-ne, che comprende anche Industria 4.0, chestravolge quotidianamente in positivo lanostra vita così come la vita delle aziendesiano esse piccole, medie o grandi.«Siemens ha puntato i riflettori sulle tema-tiche legate a Industria 4.0 – dice GiulianoBusetto, Country Division Lead Digital Fac-tory e Process Industries and Drives di Sie-mens Italia intervenuto alla conferenzastampa di anteprima di SPS IPC Drives Italia2016 – fino a sviluppare la Digital Enterpri-se Software Suite, una piattaforma di pro-dotti, soluzioni, servizi integrati e compe-tenze lungo l’intero ciclo di vita del prodot-to, dall’idea dello stesso, alla progettazio-ne, pianificazione e ingegnerizzazione deiprocessi produttivi, fino alla produzione e iservizi. Oggi Siemens è vista, anche in Ita-lia, quale punto di riferimento di questonuovo paradigma industriale per le associa-zioni, per il Ministero, per le Istituzioni e viadicendo. Lo scorso anno la nostra divisioneDigital Factory ha superato i 700 milioni difatturato, terzi nel mondo solo dietro Ger-mania e Cina, con ottime performance fi-nanziarie. Questo dimostra che l’industriamanifatturiera italiana è non solo impor-tante ma è attenta al suo sviluppo e si vuolconfrontare sulle nuove tematiche legatealla smart factory. Siamo cresciuti nel com-plesso delle due Divisioni Industriali in ter-mini di organico, abbiamo inserito infattinegli ultimi 18 mesi circa 90 persone all’in-terno della nostra organizzazione scelti tramigliaia per abilità tecniche applicative persupportare la rete di vendita già capillare.E ciò ci ha consentito di rafforzare e man-tenere la nostra posizione nelle due divisio-ni Digital Factory e Process Industries andDrives, che si occupa di processi continuiquindi anche impianti chiavi in mano, dalpunto di vista dell’automazione e della par-te elettrica. In questo ambito fatturiamopoco più di 200 milioni di euro rimanendoanche in questo contesto tra le prime Coun-tries nel ranking internazionale, dietro aGermania, Cina, Stati Uniti e Austria. Su en-trambe le divisioni il 2015 ha mostrato unacrescita del 7%, superiore alla media delmercato. Questa è dovuta alla sempre piùintensa collaborazione con i principali co-struttori di macchinari dal comparto delle

macchine utensili a quello del packaging, econ il settore Automotive, in particolarecon Maserati, erodendo quote ai nostricompetitors. Il nostro obiettivo dichiaratoè quello di soddisfare le esigenze dell’indu-stria manifatturiera e diprocesso e di sostenere losviluppo di nuovi modellidi business, nei più svariatisettori industriali, offren-do inoltre importanti van-taggi competitivi».Come accennato da Buset-to la Digital EnterpriseSoftware Suite rappresen-ta concretamente il sup-porto di Siemens a fare inmodo che Industria 4.0 siauna vera opportunità dicrescita per le aziende. Ciòè possibile grazie a sistemicome Teamcenter, NX eTecnomatix per il PLM (Pro-duct Lifecycle Manage-ment), Simatic IT per il MES(Manucturing ExecutionSystem) e Simatic e Sinu-merik per laTotally Integra-ted Automation, a loro vol-ta integrati attraverso il TIA Portal - che for-niscono soluzioni a 360°. «La creazione di una copia digitale perfet-ta del prodotto, del processo e della fabbri-ca, da potere condividere tra i vari attoridella produzione manifatturiera, attraver-so un sistema informatico collaborativo, èindispensabile per questa trasformazionema Siemens va oltre - prosegue Busetto.

Con il Closed Loop Manufacturing Siemensabilita effettivamente l’implementazionedi questa digitalizzazione, portando uncontributo unico e straordinario per il mi-glioramento dei processi produttivi. Ciò av-

viene mettendo a disposi-zione un modello di dati diprodotto e di processo –già simulato e validato nelmondo virtuale con le so-luzioni PLM – che la piatta-forma MES provvede a uti-lizzare, trasformandolo indati direttamente com-prensibili ed eseguibili dal-l’automazione industriale.Qualsiasi modifica opera-ta a livello reale di stabili-mento sarà poi immedia-tamente disponibile peruna successiva fase di mo-difica anche virtuale, sta-bilendo così un ciclo vir-tuoso e continuo, in cui ilvirtuale influisce sul realee viceversa».«Le piccole e medie impre-se, in particolare i costrut-tori di linee e macchine,

devono necessariamente essere parte diquesto processo e per consentire loro disfruttare appieno le opportunità offertedal progredire delle nuove tecnologie, for-niamo strumenti adeguati alle loro specifi-che realtà. Un esempio su tutti è la soluzio-ne completa e unica della catena CAD-CAM/CNC per l’Additive Manufacturingche, sotto la spinta di cicli di innovazione

più brevi e della produzione di massa di pro-dotti personalizzati, sta assumendo mag-giore rilevanza nella produzione di nuovegeometrie e forme con tecnologie additivee sottrattive oltre che nella ricerca di nuovimateriali. Quindi lavoriamo fortementecon le imprese affinché le nuove tecnolo-gie diventino degli efficienti strumenti dilavoro per la loro competitività e successo»conclude Busetto.

Fabbrica digitale

di Fabio Chiavieri

Digitalizzazione alla portata di tuttiIn un mondo in continua evoluzione, la digitalizzazione avràun ruolo sempre più importante non solo nel campo industrialema nella società e nellecose di tutti i giorni. Èquesto anche il pareredi Giuliano Busetto intervenuto alla conferenza stampaSiemens Italia poco prima che si svolgesse l’edizioneitaliana di SPS.

AUTOMAZIONE

Lo stand Siemens a SPS Italia 2016

TIA Portal V14: nuove funzionalità

Con Simatic S7-1500, Siemens ha intro-dotto una famiglia di controllori di nuo-va generazione per le macchine di fasciamedio-alta e per gli impianti. Questa ge-nerazione di controllori è caratterizzatada elevate prestazioni ed efficienza. Trale caratteristiche più importanti: presta-zioni del sistema eccezionali e diversefunzionalità integrate di serie facilmenteimplementabili, tra cui Motion Control,Security Integrated per la massima sicu-rezza informatica, e Safety Integrated perla sicurezza delle applicazioni.�Maggioreefficienza è data dal progetto innovati-vo, per un funzionamento semplice e unamessa in servizio sicura, dalle funzioni di

diagnostica dello stato dell’impianto fa-cilmente configurabili e dall’integrazio-ne in TIA Portal che consente di ridurre icosti di progetto.La nuova generazione di controllori Si-matic S7-1500 si compone di tre tipi diCPU 1511, 1513 e 1516 per la fascia di po-tenza media, ciascuna disponibile anchein versione F (fail-safe) per applicazionisicure, e con diverse caratteristiche pre-stazionali. Queste si differenziano, peresempio, nel numero di interfacce, nellavelocità nelle operazioni a bit e nella di-mensione del display e della memoria da-ti. In base ai compiti di automazione, leCPU possono essere integrate con un mas-simo di 32 moduli di espansione nellastruttura centrale.

Simatic S7-1500: prestazioni ed efficienza per l’ automazione

Giuliano Busetto, Country DivisionLead Digital Factory e Process

Industries and Drives di Siemens Italia

La nuova versione V14 del TIA Portal(Totally Integrated Automation) con-sente di accorciare ulteriormente il ti-me to market per produttori di macchi-ne e incrementa la produttività degliutenti finali. Siemens ha arricchito laVersione 14 dell’engineering frame-work con un’ampia gamma di nuovefunzionalità per la digital enterprise eper le esigenze di Industry 4.0.Il TIA Portal interagisce con altri siste-mi e scambia dati attraverso interfacceaperte. Il Teamcenter gateway ha unanuova interfaccia per la gestione deidati di prodotto nel Teamcenter - lapiattaforma Siemens per la gestionecollaborativa dei dati per la progetta-zione, pianificazione e ingegnerizza-

zione. L’utente può facilmente creareprogrammi model-based con una nuo-va interfaccia Matlab/Simulink. L’inge-gnerizzazione basata su cloud è un al-tro elemento di novità. Dal propriocloud privato, gli utenti possono acce-dere al controller dell’impianto con ilnuovo TIA Portal Cloud Connector, ousare MindSphere, la soluzione cloudper l’industria e per i servizi digitali ag-giuntivi di Siemens. Un’altra nuova ca-ratteristica è il PLCSim Advanced con in-terfacce software di simulazione comePlant Simulation e Process Simulate. Uncontroller Simatic S7-1500 può esseresimulato come digital twin con ilPLCSim Advanced per ottenere un effi-ciente virtual commissioning.

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Fiere & Congressi

La 46˝ edizione del salone MI-DEST, il salone mondiale ditutti i know-how della subfor-nitura industriale, prosegue lapropria evoluzione, iniziata loscorso anno. Desideroso di svi-luppare il proprio appeal, diconsolidare e di rafforzare lapropria offerta, di accrescere lasoddisfazione degli operatoridel settore – visitatori e esposi-tori - e di modernizzarsi e il sa-

lone si è posto nuovi obiettiviper il 2016. La volontà di rinno-varsi è già percepibile nel cam-biamento della propria vestegrafica e nel lancio di un nuovosito internet. Forte di un’offerta unica almondo in grado di proporreagli industriali francesi ed inter-nazionali sbocchi commercialiconcreti, MIDEST si pone al ser-vizio degli operatori per aiutar-

li a rafforzare e sviluppare lapropria attività scoprendo leevoluzioni, i procedimenti e leinnovazioni più recenti in gra-do di cambiare l’industria di og-gi e permette loro di incontra-re i principali partner di oggi edi domani.

Una nuova veste graficaPer l’edizione 2016, MIDEST haassunto una nuova identità

grafica fondata sul concetto dinetwork, nozione centrale del-la subfornitura e quindi del sa-lone MIDEST, punto di riferi-mento importante per il mon-do industriale. Un ringiovanimento nel se-gno della continuità di ciòche caratterizza il DNA diquesto salone da quasi unmezzo secolo, grazie ad unanuova identità visiva che sim-boleggia le relazioni che uni-scono i principali attori delsettore.

MIDEST Paris Nord Villepinte, 6-9 dicembre 2016

a cura di Cristina Gualdoni

L’evento internazionale dell’auto-mazione di Monaco dello scorsogiugno ha superato tutte le attese: cir-ca 45.000 visitatori (+30%) e 839 espo-sitori da 47 Paesi (+16%). Un terzo deivisitatori è giunto dall’estero. Il diret-tore generale Falk Senger: «AUTOMA-TICA ha acquisito una nuova dimensio-ne. Il salone ha messo in mostra il futu-ro della produzione illustrano le po-tenzialità della digitalizzazione, dellacollaborazione uomo-robot e della ro-botica di servizio professionale».

Robotica di servizio in marciaLa robotica di servizio ha registrato unaforte crescita ad AUTOMATICA, offren-do un’affascinante spaccato sulla vitaquotidiana del futuro: dal carrello-in-fermiere in ospedale al robot che fal’inventario nei grandi magazzini, daiveicoli autoguidati a diverse tipologiedi assistenti personali.

Startup: il futuro del settore ad AUTOMATICA

AUTOMATICA sta diventando un ap-puntamento importante per le startup.Realtà emergenti di tutto il mondohanno esposto nell’area START-UPWorld.

La Cina sbarca ad AUTOMATICAL’interesse da parte della Cina non èmai stato così forte. Il numero di visita-tori ed espositori è quasi triplicato. Ilboom dell’automazione cinese è risul-tato particolarmente evidente a que-sta edizione, con 13 delegazioni prove-nienti dalla Cina.

Workplace 4.0: la persona al cen-tro del luogo di lavoro

Nuovi metodi di produzione, nuoviprocessi lavorativi: un altro tema cen-trale di AUTOMATICA è stato il Lavoro4.0. In futuro uomo e macchina lavore-

ranno in squadra, fianco a fianco. Lepersone avranno un ruolo centrale conla loro intelligenza emotiva, mentre irobot faranno da assistenti.

Sostegno ai giovaniAUTOMATICA ha risposto alle esigen-ze di nuove categorie con il nuovoevento "Makeathon”. Oltre 140 partecipanti, per la maggiorparte studenti di informatica, roboticae meccatronica, hanno sviluppato pro-totipi hardware funzionali nell’arco di24 ore. I prototipi spaziavano da una scarpaautomatizzata per anziani a una fab-brica digitale completa, fino alla pro-duzione di barrette energetiche su mi-sura per ciascun consumatore, in baseal peso o al livello di attività fisica.La prossima edizione di AUTOMATICAè in programma dal 19 al 22 giugno2018 a Monaco di Baviera.

Automatica 2016: visitatori cresciuti del 30%

Toolex è la fiera polacca chesi tiene in autunno dedica-ta ai Torni, alle Attrezzaturee alle Tecnologie di Lavora-zione. In concomitanza si terrannoanche due eventi collateraliquali Wirtotechnologia, fierainternazionale sui Modi e At-trezzature per la Virtualizza-zione dei Processi, e OILexpodedicata a Oli, grassi e Liqui-di Tecnologici per L’Industria.Toolex vanta a oggi 500 espo-sitori per un totale di 600marchi rappresentati, prove-nienti da ben 17 paesi diver-si, che metteranno in funzio-ne più di 410 macchine. Oltre100 saranno le novità presen-tate in fiera nei due padiglio-

ni di esposizione. A oggi sonoregistrati 9500 visitatori.I vantaggi della fiera Toolexrisiedono nel fatto che si trat-ta di una manifestazione visi-tata da un sempre più cre-scente numero di specialistidel settore edizione dopoedizione.La fiera inoltre è stata orga-nizzata per essere una piatta-forma sulla quale scambiareopinioni ed esperienze nellaregione più industrializzatain Polonia. Fondamentale,sotto questo aspetto, saràl’apporto della stampa tecni-ca, dell’Università e delle Isti-tuzioni.Per ulteriori informazioni:www.exposilesia.pl/toolex

TOOLEXSosnowiec, Polonia, 4-6 ottobre 2016

La 46ª edizione del salone MIDEST si terrà dal 6 al 9 dicembre 2016

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IMTS è l'attività più nota di AMT – l’asso-ciazione per la tecnologia industriale, cherappresenta e promuove gli interessi dellaproduzione di macchinari industriali, attrez-zature e tecnologie. Originariamente fon-data come associazione nazionale dei co-struttori di macchine utensili – National Ma-chine Tool Builders' Association (NMTBA) –nel 1902, tenne la sua prima fiera nel 1927.L’impegno originario ed esclusivo della pri-ma esposizione della National Machine To-ol Builders, come era chiamata allora, eraquello di portare la nuova tecnologia sulmercato e dimostrare l’importanza dellatecnologia industriale – presente e futura.

A IMTS 1929, circa 40 o più espositori dimo-strarono la prima applicazione degli strumen-ti di carburo di tungsteno. Secondo il sito webdell’International Tungsten Industry Associa-tion “In questo momento, nessuno, neancheil più ottimista, poteva immaginare l'enormepasso avanti per questo materiale nell’indu-stria delle macchine utensili”.Oggi, IMTS offre ai visitatori 10 padiglioni tec-nologici, tra cui il nuovo padiglione della ma-nifattura additiva (Additive ManufacturingPavillion). Gli altri, suddivisi anche in base al-le tecnologie e alle soluzioni specifiche, so-no: Abrasive Machining/Sawing/Finishing,Controls & CAD-CAM, EDM, Gear Genera-tion, Fabricating & Laser, Machine Compo-nents/Cleaning/Environmental, Metal Cut-ting, Quality Assurance and Tooling & Wor-kholding Systems. Il tool “MyShow Planner”

disponibile su imts.com aiuta il visitatori aorientarsi attraverso le categorie espositivee a sviluppare una mappa per rendere la vi-sita della fiera altamente efficiente. 89 anni dopo la prima esposizione, IMTS2016 mantiene il suo status di evento dedi-cato alla tecnologia industriale più impor-tante al mondo, con più di 2.000 espositoriche occupano oltre 100.000 mq di spazioespositivo. Sono attesi intorno ai 125.000 vi-sitatori (visiate IMTS.com/register per le re-gistrazioni e IMTS.com/travel per le infor-mazioni di viaggio).IMTS 2016 inoltre comprende 5 fiere conco-mitanti dell’Hanover Fair, USA: IndustrialAutomation North America; Motion, Drive& Automation North America; Surface Te-chnology North America; ComVac NorthAmerica; Industrial Supply North America.Da un’epoca che scopriva gli utensili in car-buro a un’altra che abbraccia l’internet del-le cose, la storia della produzione si svolgea IMTS.

◀ Strati, la prima auto stampata in 3D. Al volante , Jay Rogers, Amministratore Delegato

e Co-fondatore di General Motors;il passeggero è Douglas Woods, Presidente di AMT

IMTS Chicago, 12-17 settembre 2016

Fiere & CongressiAMB 2016: la macchina utensile diventa digitaleLe macchine utensili diventanosempre più precise, più veloci emigliori. Lo mostrerà anche la pros-sima AMB - Fiera internazionale perla lavorazione dei metalli - che sisvolgerà dal 13 al 17 settembre aStoccarda e alla quale sono attesi90.000 visitatori. Nel principio di base sotteso ai robotdi taglio non cambierà pressochénulla. Le assi rotatorie e lineari sa-ranno combinate in modo diverso al-l’interno della cabina come pure l’ac-cesso ai dispositivi di comando. Intempi di “Industrie 4.0“, il nuovo ter-mine che sostituisce l’espressione

“collegamento in rete“, le macchineutensili devono potersi aprire.Secondo Christian Brecher, uno deidirettori del rinomato laboratorioper le macchine utensili del politec-nico RWTH di Aquisgrana e titolaredella cattedra di macchine utensili,«urgono due aspetti: la digitalizza-zione ossia la virtualizzazione dellamacchina utensile e il suo collega-mento in rete. Nel primo caso si assi-ste a un’ottimizzazione significativadell‘engineering, sia attraverso mo-delli espressivi del comportamentomeccanico – statico, dinamico e ter-mico – sia attraverso la tecnologia di

controllo - gruppo propulsore o mo-delli di regolazione. L’obiettivo ècomunque quello di riuscire a simu-lare la futura macchina fin dentro ilprocesso e identificare per tempo lesfide. Il collegamento in rete riguar-da maggiormente la fase successi-va, quella del funzionamento. Lefuture macchine utensili dovrannoavere delle interfacce semanticheper poter disporre dei dati di pro-cesso con una risoluzione maggio-re, per analisi più vaste da effet-tuarsi possibilmente in tempo realeoppure da integrarsi in modo fun-zionale nei sistemi concatenati».

Dopo il fortunato debuttodel 2015 prosegue il suc-

cesso di formnext: sei mesiprima del prossimo formnext2016 è già stato prenotatooltre il 130% della preceden-te superficie totale. Questaeccellente performance èsupportata anche dal grannumero di oltre 70 nuoviespositori e dal desiderio dimolti "precedenti esposito-ri" che, grazie al bilancio net-tamente positivo della fieraformnext 2015, aumentanoquest'anno il loro spazioespositivo.

Tutta l’elite mondiale in un unico luogo

Nel campo dell’Additive Ma-nufacturing è rappresentatapressoché tutta l’elite mon-diale degli espositori con Ad-ditive Industries, Alphacam,Arburg, Arcam, Citim, Con-cept-Laser, 3D Systems, DSM-Somos, EOS, EnvisionTec, FIT,HP, Keyence, Materialise,Prodways, Realizer, Reni-shaw, Ricoh, Sisma, SLM So-lutions, Stratasys, Trumpf,Voxeljet e come new entryCanon e XJet.Si distinguono anche altrisettori industriali: dai verticidell’industria meccanica, GFsi presenta quest’anno conun proprio stand espositivocome anche Hermle e Sauer,la consociata DMG. Oltre al-le tradizionali aziende delletecnologie convenzionali(Antonius Köster, Bikar Me-talle, Heraeus, Käfer Wer-kzeugbau, Kegelmann,

Knarr, Lamy, Listemann,Werth Messtechnik etc.), èben rappresentato il settoredel software con aziendequali Altair, Autodesk, Das-sault Systemes, IKOffice eMachineWorks-Polygonica.Per la prima volta è presenteanche Siemens AG.Anche l’Italia è rappresenta-ta da espositori rinomati e in-novativi come Open Techno-logies, Mekatronika, Sisma,3NTR IDEAL-FORM, DWS eLumi Industries. La loro gam-ma di prestazioni compren-de i servizi d’ingegneria e lalavorazione CNC nonché lestampanti 3D a cera e metal-lo fino alla prototipazione escannerizzazione 3D.Proprio per l'industria italia-na, forte nella costruzionemeccanica, formnext offreun eccellente valore aggiun-to poiché raggruppa i tradi-zionali metodi produttivi el’Additive Manufacturing,

mostrando enormi potenzia-li per la generazione futuradella produzione industrialeintelligente. Di questo trag-gono profitto i partecipantialla conferenza, visitatori edespositori.

“Newcomer“internazionali

Tra i nuovi espositori dellaformnext 2016 si denotanoun'ampia gamma tematica einternazionalità. Le aziendeprovenienti da Germania,Francia, Italia, Paesi Bassi, Ci-na e Stati Uniti sono attiveprincipalmente nelle areedei servizi, software e har-dware, componenti e siste-mi, macchinari e impiantinonché prototipi. Inoltre perla formnext 2016 i nuoviespositori hanno optato peri settori dei materiali, servizidi ingegneria e costruzionedi stampi. Così formnext hadimostrato di essere attraen-te per tutti i settori industria-li lungo l'intera catena diprocesso della produzioneindustriale intelligente.Per informazioni: www.formnext.com

FORMNEXTFrancoforte, 15-18 Novembre 2016

Un momento della conferenza stampa di presentazione di Formnext tenutasi a Milano lo scorso giugno

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Prodotti

Schneider Electric, lo specialista globalenella gestione dell’energia e nell’auto-mazione, continua a innovare le sue tec-nologie di controllo e sicurezza motion. Grazie a nuovi controller LMC Pro2, Pac-Drive 3 può sincronizzare fino a 130 ser-vo assi; l’utilizzo di Sercos permette diavere comunicazione real-time su tuttal’architettura; nuovi servo drive con fun-zionalità Safety integrate semplificanol’implementazione della sicurezza sullamacchina e arrivano fino alla Categoria4/PL, secondo la norma ISO 13849-1 e SIL3 secondo la norma IEC 61508.Per più di un decennio, l’offerta PacDri-ve ha fatto di Schneider Electric uno deimaggiori fornitori di automazione in-dustriale per il packaging, proponendosoluzioni per macchine semplici o com-plesse, con o senza robot.Con il lancio della nuova versione 4.3 diSoMachine Motion, Schneider Electric

propone una serie di aggiornamenti emigliorie che continuano a dimostrareperché i costruttori di macchine ripon-gono la loro fiducia in PacDrive 3.La gamma di controllori PacDrive 3 LMCEco (che gestiscono fino a 16 assi sincro-nizzati) e LMC Pro (che gestiscono finoa 99 assi sincronizzati) viene ampliata

dalla nuova serie di controllori Pacdrive3 LMC Pro 2. I nuovi Controllori Pro 2 ga-rantiscono un notevole miglioramentodelle performance e il top di gammaLMC 802 Pro 2 può arrivare a gestire fi-no a 130 servoassi. Per informazioni: Schneider Electric Tel. +39 011 2281111

a cura della Redazione

Tecnologia per l’automazione di macchine complete

PacDrive 3 Schneider si avvale oggi dei nuovi controller LMC Pro2

Le officine meccaniche alla ricerca dimetodi di lavorazione sicuri,con una durata utensile lun-ga e prevedibile, per le ope-razioni di fresatura su accia-io possono ora affidarsialla GC1130 realizzatacon Zertivo™, una tec-nologia di produzioneesclusiva di Sandvik Coro-mant. La GC1130 aiuta a gestirecondizioni di lavorazione dif-ficili grazie a un tagliente che ri-mane pulito e intatto, assicurandovolumi elevati di truciolo asportato eottime prestazioni sia con che senza re-

frigerante. La qualità vie-ne proposta co-me scelta priori-taria per le fresededicate allafresatura di spal-

lamenti, CoroMill®390 e CoroMill® 490, e

per la fresa per smussi Coro-Mill® 495.

La GC1130 è stata sviluppata apposi-tamente per aiutare i tecnici di produ-

zione a contrastare gli effetti indeside-rati legati a breve durata utensile e pro-duzione instabile. Grazie a Zertivo™, una tecnologia diproduzione esclusiva che ne amplifica ivantaggi, questa qualità garantisce unamaggiore sicurezza del filo tagliente eun minore sfaldamento. Inoltre, un substrato a grana fine ad al-to tenore di Cr offre grande resistenzaalle microfessurazioni termiche genera-te dalle variazioni di temperatura du-rante la lavorazione, contribuendo arendere lunga e affidabile la duratautensile.Per informazioni: Sandvik CoromantItalia – Tel. +39 02 307051

Qualità per la fresatura di acciaio L'estate è arrivata ed è tempo di indossare abiti fre-schi, anche sul lavoro. Con short, magliette e giletsi è ben vestiti. E perché l'abbigliamento estivo siain linea con l'immagine coordinata dell'azienda,Mewa mette a disposizione i capi leggeri delle col-lezioni Performance e Twinstar.Gli short da lavoro della linea Performance sonopratici e alla moda e le tasche offrono spazio suffi-ciente per riporre gli utensili da lavoro. Tagli como-di e un tessuto resistente assicurano un perfetto mixdi estetica e funzionalità. Anche il gilet abbinato è caratterizzato da lineemorbide e dalla presenza di ampie tasche. Bermu-da e gilet sono disponibili negli stessi colori degli al-tri articoli della collezione Performance, in mododa mantenere un look coordinato. Anche chi sce-glie abitualmente la linea Twinstar può sostituire icapi invernali con bermuda e gilet bicolori, pratici ecurati anche sotto il profilo estetico. Per informazioni: www.mewa.it

Abbigliamento estivo da lavoro

Con Mewa è possibile cambiare i capi in dotazione adattandoli alla stagione estiva

La combinazione tra GC1130 e CoroMill® 490 assicura un'azione di taglio leggera e un profilo liscio

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Prodotti

Losma presenta due nuove linee di depura-tori a letto inclinato per i liquidi lubro-refri-geranti: Extra e Extra High.Con queste due nuove linee di prodottil’azienda di Curno ha voluto rileggere la de-purazione con tessuto filtrante; Extra e ExtraHigh, infatti, si distinguonodalla serie precedenteper il design mo-derno ed estre-mamente funzio-nale e per una se-rie di migliorie tecni-che che ne rendono l’utilizzoin azienda ancora più semplice ed in-tuitivo. L’utilizzo disensori di prossimi-tà per il controllo diavanzamento del tessuto consente un avan-zamento preciso e senza sprechi dell’elemen-to filtrante. Extra High si distingue inoltre per il doppiopiano di filtrazione, progettato per trattareun maggior volume di liquido in spazi con-tenuti. Il prodotto è fornito di un doppio si-

stema di sfiato, posto sui fianchi del telaio,che funge da guardia idraulica per evitare fe-nomeni di overlflow causati da anomalie delsistema di trascinamento del tessuto.Extra e Extra High sono disponibili in 11 mo-delli con una capacità di depurazione da 100

a 600 l/min di olio emulsionato e da50 a 300 l/min, di olio intero.

Il processo di filtrazioneè molto sem-plice: il liqui-do contami-

nato viene con-vogliato sul tro-golo e distribuitosul tessuto chetrattiene le parti-celle inquinanti e

permette il deflusso del liquido pulito, che siraccoglie nella vasca sottostante. Da quil’olio o l’emulsione filtrati vengono inviatinuovamente alla macchina utensile tramitel’apposita elettropompa.Per informazioni: Losma – Tel. +39 035 4614441

Extra e Extra High: depurazione a letto inclinato

Losma presenta due nuove linee di depuratori a letto inclinato per i liquidi lubro-refrigeranti: Extra e Extra High

Nell’epoca dell’Industria 4.0, gli utensili sonoormai anche “virtual tool”. App e soluzionisoftware agevolano il lavoro quotidiano sullamacchina, a vantaggio della produttività: conun semplice clic sul mouse, è possibile selezio-nare gli utensili e gestirli in modo ottimale, co-modamente anche fuori sede, 24 ore su 24.Walter AG offre nel proprio programma nu-merose soluzioni, pensate su misura per le spe-cifiche esigenze dei suoi Clienti. Essi possono,ad esempio, scegliere sempre l’utensile otti-male e la lavorazione più economica. In pochisecondi, inoltre, è possibile rilevare valori ini-ziali e parametri di taglio. L’utente, così, gua-dagna in sicurezza di processo, risparmia tem-po prezioso e riduce i costi. Queste innovativesoluzioni integrano il programma di asporta-zione truciolo Walter, garantendo un proces-so a regola d’arte in ogni aspetto – perfinoquando siete lontani dal padiglione di produ-zione. Grazie a queste app e soluzioni softwa-re è possibile: ■ ridurre nettamente l’usura, con la nuova appdi ottimizzazione dell’usura;

■ selezionare gli utensili con grande precisio-

ne, con Walter GPS;■ rilevare con semplicità i valori iniziali, conFeeds & Speeds;

■ calcolare con precisione i parametri di ta-glio, con il Machining Calculator;

■ accedere a tutti i cataloghi utensili, con lae-Library;

■ scegliere gli utensili in tutta comodità, conla Tool Guide.

Per informazioni: Walter Italia Tel. +39 031 92611

App e soluzioni software per utensili

Nell’epoca dell’Industria 4.0, gli utensili sono ormai anche “virtual tool”

Rollon ha ampliato la propria gamma di soluzioni con diversi profili di guide telescopiche

Soluzioni globali per l’automazione

In occasione di SPS IPC Drives Italia, Moogha presentato i vantaggi competitivi delleproprie soluzioni complete, quali efficien-za, elevata produttività, sicurezza, flessibi-lità e riduzione dei costi di esercizio e deiconsumi energetici. Moog si distingue, inoltre, per i suoi siste-mi tailor made, realizzati per risponderealle specifiche richieste dei Clienti in varisettori come il powergen, metal forming,produzione di acciaio, plastica, test & si-mulation e motorsport. Tra le soluzioni presentate in fiera spicca-

no i servomotori ad alta dinamica fino allagrandezza MD7, i servoazionamenti, i con-trollori della serie MC600 e con un nuovopannello HMI, servovalvole con interfaccedigitali, viti a sfere e a rulli satelliti, questeultime disponibili anche nella taglia dia-metro 100 per carichi statici fino a 3400 kN.In mostra anche i servomotori FastAct Se-rie H, il drive singolo asse DS2020 e multi-asse DM2020. In aggiunta, SPS IPC DrivesItalia è stata l’occasione per lanciare l’in-novativo azionamento “near-by” DR2020:progettato per raggiungere un livello diversatilità superiore rispetto alle tradizio-nali cabine-armadio. Moog ha ospitato un prototipo del robotumanoide iCub sviluppato dall’Istituto Ita-

liano di Tecnologia per cui Moog ha realiz-zato motori brushless, utilizzati nei giuntidi braccia e gambe. Inoltre, la collabora-zione tra Moog e IIT ha visto un recente ac-cordo per la creazione di un nuovo labora-torio congiunto – Moog@IIT – con l’obiet-tivo di sviluppare una nuova generazionedi tecnologie per il movimento e il control-lo di robot autonomi. La collaborazione, infatti, si concentrerànei prossimi tre anni sulla realizzazione ditecnologie necessarie a portare robot au-tonomi, tra cui quelli dell’IIT, fuori dal la-boratorio, in contesti del mondo reale e sulmercato.Per informazioni: Moog Italia – Tel. +39 0332 42111

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Prodotti

Località Cartiera, 119 28885 PIEDIMULERA (VB) – ITALY

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Prezzo, concorrenziale a parità di scelte tecniche dettate principalmente dai volumi di produzione

Qualità, perseguibile solamente con l’utilizzo di tecnologia avanzata;

Affidabilità e Manutenibilità, al fine di aumentare la produttivitàdegli impianti di stampaggio

Consegna, con la consapevolezzache è il mercato, con Time To Market sempre più ristretti, a dettare i tempidell’attrezzeria e non viceversa

Simulation Result

Deep Drawn part

3D Modelling and Machining

Meccanica Zanoli è convinta che,più di altre aziende, l’attrezzeria di oggidebba rispondere alle esigenze del mercato, con particolare attenzione alla soddisfazione del cliente in termini di:

Imbutitura ferroSteel Deep Drawing

Imbutitura acciaio inoxStainless Steel Deep Drawing

Deep Drawing Process Simulation

Coordinate Measuring Machine - Quality Control

Stampi progressivi

Comau presenta SmartDrive-Comau 800L, il centro di lavo-ro nato per rispondere alleesigenze del settore Automo-tive, che richiede lavorazionimeccaniche sempre più velo-ci, precise e flessibili. Questamacchina è in grado dicoprire tutte le principa-li necessità produttivedelle aziende manifattu-riere, adatto a lavoraresia come un impianto in-dipendente, sia integra-to in una linea produtti-va ad alta flessibilità. Lamacchina utensile, ulti-ma nata della gammaPowertrain Machining &Assembly di Comau, è lanuova generazione diun modello già ampia-mente utilizzato dalmercato, aumentando-ne le performance.L’impiego di motori lineariconsente a SmartDriveComau800L di ottenere numerosivantaggi. Innanzitutto, ren-de i tempi ciclo più competi-tivi grazie all’elevata velocitàdi lavorazione e garantiscepoi un’accuratezza nel tem-

po fino a 5 volte superiore ri-spetto ad una soluzione tra-dizionale a viti. Grazie a que-sta modalità operativa, è pos-sibile diminuire anche il nu-mero di centri di lavorazionenecessari, con una conse-

guente riduzione di costo perprodotto lavorato. Un plusche consente anche di dimi-nuire lo spazio a terra occu-pato dagli impianti, andandocosì ad ottimizzare il layout difabbrica.SmartDriveComau 800L per-

mette inoltre processi di lavo-ro estremamente flessibili,grazie all’interpolazione cir-colare. In tal modo può effet-tuare lavorazioni di alesatu-ra di diametro variabile, uti-lizzando un unico utensile adalta velocità, con un conse-guente risparmio in termini

di costi e di tempo.Rispetto ai modelliprecedenti, SmartDri-veComau 800L si pre-senta al mercato conun design ergonomi-camente rinnovato,per garantire opera-zioni di gestione emanutenzione anco-ra più semplici e velo-ci. Per rispondere, in-fine, alle crescenti esi-genze del mercato infatto di processi di la-vorazione a basso im-patto ambientale eper restare in linea

con le modalità di lavorazio-ne previste dalla Lean Manu-facturing, SmartDriveComau800L è disponibile anche nel-la versione MQL MinimumQuantity Lubrication. Per informazioni: Comau –Tel. +39 011 0049111

SmartDriveComau 800L è il centro di lavoroergonomico firmato Comau

Un requisito essenziale per il successo dell‘In-dustria 4.0 e della produzione interconnes-sa è la disponibilità di una risorsa di produ-zione flessibile, in grado di gestire tutti i pro-cessi produttivi. Per dirla in altro modo, il la-ser è lo strumento ideale per l'Industria 4.0.Che si tratti di fusione, deformazione, taglio,saldatura, modifica delle proprietà del ma-teriale o rivestimento, i laser possono essereimpiegati universalmente nella produzione

industriale. Una produzione laser efficienteed economica richiede processi laser stabili esolidi. Qui, diversi sensori lavorano per rac-cogliere dati sullo stato e sui parametri diprocesso. Con i cosiddetti Condition BasedServices, Trumpf offre ora un nuovo servizioper leggere i dati dei sensori e aumentare ul-teriormente la disponibilità dei laser.

I Condition Based Services sono un elemen-to costituivo del TruConnect, la tecnologiaTrumpf per la produzione interconnessa el’Industria 4.0. Scopo di questi nuovi serviziè aumentare la disponibilità e la produttivi-tà dei sistemi laser interconnessi nonchéidentificare il potenziale di risparmio sui co-sti. I Condition Based Services sono costituitiprincipalmente dai moduli Factory Gate,Smart View Services e Condition Monitoring. Il Factory Gate è un modulo software, trami-te il quale dati selezionati e approvati relati-vi al processo ed allo stato dei laser, nonchédei sensori ad essi collegati, possono esserecomunicati agli esperti del Service di Trumpfin modo criptato e sicuro. Con il monitorag-gio dello stato, il cosiddetto Condition Mo-nitoring, gli esperti del Service possono ef-fettuare un’analisi di tendenza basata su unalgoritmo dei dati raccolti e identificarel’eventualità di un malfunzionamento del la-ser, riducendo i tempi di inattività non piani-ficati. In parole povere questo significa che,se un laser rischia di fermarsi per via del livel-lo troppo basso del liquido di raffreddamen-to o a causa di un filtro sporco, il sistema Con-dition Monitoring segnalerà un allarme. Gli Smart View Services forniscono a colpod’occhio lo stato effettivo di tutti i laser col-legati su interfacce software grafiche, notecome Dashboards. Qui è possibile accedereanche a informazioni più dettagliate, comeil livello attuale di utilizzo del laser, le prossi-me attività di manutenzione e le modifichealla programmazione del laser. Per informazioni: Trumpf Italia – Tel. +39 02 484891

Il laser nella produzioneinterconnessa

I Condition Based Services sono un elementocostituivo del TruConnect, la tecnologia Trumpf per la

produzione interconnessa e l’Industria 4.0

Centro di lavoro orizzontale ergonomico

Luglio/Agosto 201620

COSTRUZIONI MECCANICHE DI PRECISIONE

50051 CASTELFIORENTINO (FI) Italyvia G. Brodolini 11 - Z.I. PONTE A PESCIOLAtel 0571 64044-61845 - fax 0571 64654

www.cantini.it - e.mail: [email protected]

CANTINI s.n.c.

Prodotti

Hexagon Manufacturing Intelligence ha deli-berato le nuove versioni della serie HP-S-X1 disensori compatti per la scansione a contatto.Oltre ad avere un nuovo sistema di cuscinettiper una migliore ripetibilità dell'attacco, orala serie di sensori HP-S-X1 può montare stiliorizzontali più lunghi per una migliore flessi-bilità, senza la necessità di cambiare i moduli. I sensori HP-S-X1, che hanno dimensioniesterne ridotte e supportano stili di 225 mmdi lunghezza, consentono alle macchine dimisura (CMM) di rilevare caratteristiche inprofondità nel pezzo. Le interfacce magne-tiche permettono cambi automatici dello sti-lo e supportano tutte le modalità di verificastandard, compresa la misura a contatto pun-to a punto, la misura autocentrante e la scan-sione continua ad alta velocità, offrendoun'acquisizione dati rapida e precisa per tut-ti i tipi di profili. La gamma HP-S-X1 comprende la versioneHP-S-X1C montata in posizione centrale perun'alta stabilità nella misura, e i modelli HP-

S-X1S e HP-S-X1H, che offrono l'opzione perl'uso della testa di misura indexabile per unamigliore accessibilità al pezzo. Nelle ultimeversioni, i modelli HP-S-X1C e HP-S-X1H mon-tano stili orizzontali di 100 mm, mentre l'HP-S-X1S può ora montare stili orizzontali di 20mm senza cambio di moduli. L'interfaccia standard consente di usare tutti isensori su teste di misura Hexagon.Per informazioni: Hexagon ManufacturingIntelligence – Tel. +39 011 4025223

Sensori di scansione

La gamma HP-S-X1 comprende, tra le altre, la versione HP-S-X1H che offre l'opzione per l'uso della testa di misura indexabile per una migliore accessibilità al pezzo

Piattaforma Motion&Control di automazione in versione 4.0

CPX è la piattaforma Motion Control di Festo in versione 4.0

Architetture interconnesse, grazie a controllori decen-tralizzati progettati e sviluppati per interpretare con-cretamente il potenziale della tecnologia I4.0: un tra-guardo oggi possibile grazie a CPX, la piattaforma Mo-tion&Control di ultima generazione Festo.Infatti, i costruttori di macchine ed i loro utilizzatori so-no sempre più alla ricerca di soluzioni volte a coniugareefficienza ed efficacia. In questa direzione CPX, sintesiperfetta dei tre ingredienti della Quarta Rivoluzione In-dustriale, ovvero sistemi elettromeccanici, sensori e con-nettività digitale, si connota per elevati livelli di net-working, scalabilità e capacità diagnostica e permettela razionalizzazione dei processi logistici, la creazionedi valore sull’intera catena, la semplificazione del lavo-ro per gli operatori e l’aumento della produttività. Inol-tre, l’unità è in grado di svolgere funzioni di condition-monitoring e Safety per una migliore gestione energe-tica dell’impianto.Per informazioni: Festo – Tel. +39 02 457881

Luglio/Agosto 2016 21

Prodotti

Una piattaforma hardwarecon maggiori performance.Concepita per essere integra-ta nei moderni stabilimenti diproduzione, dove la richiestadi condivisione delle informa-zioni è in continua crescitaPer un maggiore scambio d’in-formazioni e dati, l’integra-zione verticale e orizzontaledei dispositivi, richiede eleva-te performance e una mag-giore intelligenza delle unitàdi controllo. Con lanuova piattaformahardware su baseIPC, Bosch Rexroth èriuscita a incremen-tare ulteriormentele performance com-plessive del sistemaIndraMotion MLCche abbina tecnicadi controllo, movi-mento e roboticaanche attraverso laprogrammazionecon linguaggi evolu-ti. Questo approccioapre nuove prospet-tive per l’ingegne-rizzazione di soluzioni all’in-segna dell’Industry 4.0. L’avvento dell’Industry 4.0comporta maggiori requisitiper l’intelligenza decentraliz-zata: le unità di controllo de-vono elaborare i dati in minortempo e adattarsi con versati-lità a condizioni in continuocambiamento. Per consentiretutto questo, Bosch Rexrothha ottimizzato la piattaformahardware e offre ora tre effi-

cienti famiglie di controlli,unite coerentemente dallastessa concezione di sistema.Tali famiglie sono state scala-te perfettamente, in modo dacoprire vari livelli di comples-sità nell’automazione.Il nuovo sistema di controlloembedded IndraControl XM2offre un processore dalle per-formance senza precedenti econsente l’espansione modu-lare, garantendo versatilità

durante lo sviluppo di una so-luzione di automazione. GliOEM possono espanderel’unità di controllo attraversomoduli di I/O IP 20, della fami-glia IndraControl S20, nellostesso formato compatto. L’in-tegrazione centralizzata del-le unità periferiche garantisceun’elaborazione dati I/O sin-crona e deterministica, garan-tendo elevate performance.In prospettiva di una soluzio-

ne meccatronica completa, lapiattaforma IndraMotionMLC permette di combinarefunzionalità di controlloidraulico ed elettrico. BoschRexroth infatti, ha integratonel sistema di controllo le fun-zionalità Best in Class Hydrau-lic Drive, standardizzando co-sì la messa in servizio di assielettrici e idraulici.La nuova unità IndraControlL75 dispone di un’architettu-ra hardware in linea con letecnologe più attuali, offren-do quindi una variante per

quelle applicazionicon requisiti di per-formance elevate.L’estensione dellapiattaforma Indra-Motion MLC si ottie-ne grazie a IndraCon-trol VPB40.3, una so-luzione IPC per il con-trollo assi, che graziealla tecnologia hy-pervisor può integra-re un sistema opera-tivo Windows 7 e tut-ta logica di controllodella macchina auto-matica in modo de-terministico, robusto

e sostenibile. Gli OEM possono quindi utiliz-zare lo stesso hardware per in-stallare efficienti tool softwa-re per la progettazione, la vi-sualizzazione, l’elaborazionedei dati di processo, strumen-ti di analisi e reporting, senzaperò mettere a rischio la di-sponibilità delle funzioni diautomazione.Per informazioni: www.boschrexroth.com

IndraMotion MLC di Bosch Rexroth asseconda i requisiti di industria 4.0

Piattaforma hardware per Industria 4.0

Luglio/Agosto 201622

In questo numeroAbbiamo parlato di...

AMAFOND.............................. 2AMB........................................ 16AUDI ...................................... 6AUTOMATICA ........................ 15AVR ........................................ 2BOSCH REXROTH ................ 21CENTRO INOX ...................... 2COMAU .................................. 19DMG MORI ............................ 8FESTO .................................... 20FORMNEXT ............................ 16FRONIUS................................ 6HEXAGON.............................. 20

HOFFMANN ITALIA ................ 10IMTS ...................................... 16LASERLINE ............................ 11LOSMA .................................. 18MEWA .................................... 17MIDEST .................................. 15MOOG ITALIA ........................ 18OMRON.................................. 12R.F. CELADA .......................... 13SANDVIK COROMANT .......... 17SCHNEIDER ELECTRIC ........ 17SIEMENS .............................. 14SODICK.................................. 13

TOOLEX.................................. 15TRUMPF ................................ 19UCIMU .................................... 4WALTER ITALIA ......................18

AIGNEP .................................. 2AMB........................................ 24BIMU ...................................... 22BYSTRONIC .......................... 9CANTINI ................................ 20COGEFIM .............................. 22CRM........................................ 1EMAG .................................... 3EROWA .................................. 2FASTENER FAIR ITALY .......... 18GERARDI .............................. 1-5HELLER ITALIA ...................... 23HEMA-SEFRA ........................ 5HYDROMATIC ........................ 4IFP .......................................... 7INFA........................................ 19KABELSCHLEPP ITALIA ........ 20LASERLINE ............................ 16MECCANICA BESNATESE ...... 7MECCANICA ZANOLI ............ 19MIDEST .................................. 21MSV ........................................ 18OML .................................. 15-17PERNO COSTR. MECC. ........ 22REPAR2 .............................. 1-21TOOLEX.................................. 20TORGIM.................................. 4

Inserzionisti

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