Vino e salute i benefici
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Health & Medicine
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IL VINO E’ UNA COSA MERAVIGLIOSAMENTE APPROPRIATA ALL’UOMO, SIA IN SALUTE CHE IN MALATTIA, PURCHE’ ASSUNTO NELLA GIUSTA DOSE E SECONDO LA COSTITUZIONE INDIVIDUALE
IPPOCRATE
EFFETTI SULLA MORTALITA’ PER TUTTE LE CAUSE
Di Castelnuovo et al. Intern Emerg Med 2010,3:291:
(Metanalisi di 34 ricerche precedenti per un tot di 1.000.000 sogg)
- 17% M; -18% F
EFFETTI SULL’APPARATO CARDIOVASCOLARE
EFFETTI SULLA MORTALITA’ PER CVD
Ronksey PE, Brien SE, Turner BJ, Mukamal KJ, Ghali WA
BMJ. 2011 Feb 22;342:d671
(Metanalisi di 84 ricerche precedenti per un tot di 1.184.956 sogg)
-30% tra bevitori e non
FRANCO OH et al 2004ALIMENTI CHE PROTEGGONO DALLE MALATTIE CV
ALIMENTI % RIDUZIONE RISCHIO cv
FONTE
VINO (150 ml) 32% DI CASTENUOVO et al
PESCE (114 GR 4 VOLTE/SETT) 14% WHELTON et al
CIOCCOLATO FONDENTE (100 GR DIE)
21% TAUBERT et al
FRUTTA E VERDURA (400 GR DIE)
21% JOHN et al
AGLIO (2,7 GR DIE) 25% ACKERMANN et al
MANDORLE (68 GR DIE) 12,5% JENKINS et al
EFFETTO COMBINATO 76%
SEVEN COUNTRY STUDY
Ancel Keys, Mario Mancini, Flaminio Fidenza e Alessandro Menotti JCARDIOVASC RISK1996
Numerosi studi clinici dimostrano che il consumo moderato si vino si associa ad una significativa diminuzione del rischio di eventi e complicanze cardiovascolari: infarto, recidiva infartuale, angina instabile, insuff cardiaca, interventi di rivascolarizzazione e restenosi coronarica dopo angioplastica
ALCOL E CORONAROPATIA
R. DOLL et al. (BMJ 1994, 309: 911-8) : 12321 MEDICI INGLESI
M. GRONBAEK et al. “Studio DANESE”: BMJ, 1994 – AGE & AGEING, 1998
J. MUNTWYLER et al. PHS Study, (LANCET 1998, 352: 1882) : 20000 MEDICI (5358 con infarto)
A.IMHOF et al, Prog MONItoring trends and determinants In CArdiovascular disease (EUR HEART J, 2004, 25: 2092) : 15000 SOGG 34 -64 aa
KTS KNOOPS et al, HALE project (the Healty Ageing: a Longitudinal study in Europe), (JAMA 2004, 292:1433) : 2339 SOGG ANZIANI
Corrao g et al. ADDICTION, 2004;95:1505
ALCOL E INSUFF. CARDIACA
ABRAMSON J.L. Moderate alcohol consumption and risk of heart failure among older person, JAMA 2001, 285: 1971
EFFETTI SULLE PATOLOGIE NEUROLOGICHE
Aumento dei livelli dell’enzima proteolitico
t-Pa che interviene nella fibrinolisi fisiologica Aumento dei livelli di HDL Attivazione della Mitogen activated Proitein Riduzione della componente amiloide
PROTEZIONE VERSO L’ICTUS ISCHEMICO
Vingtdeux V Giliberto L Zhao H et al. J Biol Chem 2010 Mar 19; 285:9100-13Marambaud P Zhao H Davies P. J Biol Chem 2005 Nov 11; 280:37377-82
NELLA DEMENZA SENILE
I bevitori moderati manifestano < sino al 50% della probabilità di sviluppare demenza senile
un consumo di basse quantità di vino < il rischio di Alzheimer
Mukamal KJ Kuller LH Fitzpatrick AL et al. JAMA 2003 Mar 19; 289:1405-13
NEL M. di PARKINSON
Eating Berries May Protect Against Parkinson's Disease
-40% di probabilità di sviluppare la malattia
XIANG G. et AL. DEPT of NUTRITION Harvard School of Public Healthpresented at the American Academy of Neurology’s annual meeting in April 2011 In press
EFFETTI NELLA MALATTIA DIABETICA
Solomon CG et al. “Nurses Study”, Circulation 2000 Aug 1; 102:494-9
L’alcol etilico contenuto nel vino giocherebbe un ruolo protettivo che si spiegherebbe, in parte, con la maggior sensibilità all’insulina nei pazienti diabetici che assumono quote moderate di alcool
Solomon CG et al. “Nurses Study”, Circulation 2000 Aug 1; 102:494-9
Ajani UA et al. Arch int Med 2000 Apr 10; 160:1025-30
ALTRE AZIONI POSITIVE SULLA SALUTE
Lo studio delle infermiere americane
•105.986 infermiere arruolate (età > 55 aa)•Durata dell’osservazione: dal 1980 al 2008, 7690 casi di carcinoma della mammella
The Million Women Study
1.280.296 donne arruolate (età > 55 aa) 25% non bevitrici Media nelle bevitrici=10 g alcool al dì 68.775 casi di carcinoma invasivo registrati in 7 anni di
osservazioneRISULTATI
Il consumo di alcool AUMENTA rischio di sviluppare carcinomi del cavo Orale, laringe, esofago, mammella, retto, fegato
Il consumo di alcool DIMINUISCE rischio di sviluppare carcinoma della tiroide, rene e linfomi non Hodgkin
Rischio di cancro delle vie aeree ed esofago per quantità di alcool e fumo
Allen J Natl Cancer Inst 2009;101: 296 – 305
Buon diuretico (liquido + blocco ADH) Riduce la capacita di formazione di calcoli
renali Ha un effetto filoestrogenico Stimola la produzione dei succhi gastrici e
della gastrina Stimola la produzione di bile e succhi
pancreatici
PERCHE’ IL VINO FA BENE?
IL PARADOSSO FRANCESE IL PARADOSSO EMILIANO
LE AZIONI DEI POLIFENOLI
AUMENTANO LA RESISTENZA DELLE PARETI VASCOLARI
INIBISCONO L’AGGREGAZIONE PIASTRINICA
PREVENGONO L’ATEROSCLEROSI CON AZIONE ANTIOSSIDANTE SULLE LDL
LE AZIONI DEI POLIFENOLI
I Polifenoli agiscono come antiossidanti, contrastano la produzione dei radicali liberi che andrebbero ad alterare la struttura delle vitamine e ad interagine con le lipoproteine LDL combattendo lo stress ossidativo.
Limitano la formazione di leucotrieni e prostaglandine che accompagnano l’aggregazione piastrinica
ALTRE (oggetto di studio)
Inibizione della proliferazione delle cellule tumorali (aptoptosi)
Modulazione della risposta immunitaria
Come l’ossigeno danneggia: i radicali liberiL’ossigeno si combina con l’idrogeno formando molecole instabili “affamate” di elettroni: i radicali liberi
Ai radicali liberi manca un elettrone e questa instabilità strutturale porta le molecole a cercare compensazione sottraendolo alle molecole viventi circostanti ed attaccando:
> Enzimi> Proteine> Membrana cellulare> DNA
Gli effetti dello stress ossidativo sulla struttura e sulle funzioni cellulari
Bersaglio dell’attacco dei ROS sono non solo i lipidi ma qualsiasi biomolecola presente nella cellula
Cellula normale(senza lesioni)
Cellula dopo l’attacco dei ROS
Perossidazione di lipidi
Modificazioni enzimatiche
Lesioni del DNA
Rottura di proteine
Perossidazione ammi-noacidi e proteine
(Per)ossidazione di carboidrati
Alterazioni dell’omeostasi ionica
L’invecchiamento e almeno 100 malattie sono correlate con lo STRESS OSSIDATIVO
“The free radical man”
Malattia di Alzheimer
Stroke
Aterosclerosi
Pancreatite
Infarto del miocardio
Obesità
Malattia di Parkinson
Cataratta
Artrite reumatoide
Malattia di Chron
Diabete mellito
CancroINVECCHIAMENTO
LA GIUSTA DOSE DI VINO
Il vino non è solo alcol ma è storia, tradizioni e cultura
Il vino è anche un’emozione che comincia nel momento in cui lo si sceglie, lo si apre e lo si versa con cura e attenzione
Il vino è convivialità e stimolo alla ricerca filosofica
Il vino non è un medicinale
LA QUANTITA' DI VINO CONSIGLIATA
OMS definisce come fattore di rischio un'assunzione di alcool sup. a 75-80 g die.(1985)
Comitato regionale per l'Europa dell’OMS intende il consumo di 3 bicchieri di vino al giorno (1997)
80 gr di alcol per un uomo di 80 kg equivale a ¾ di litro di 13 gradi alcolici.
QUANTI BICCHIERI AL GIORNO?
Il bicchiere da degustazione AIS ha caratteristiche ben definite e viene utilizzato per la degustazione di ogni tipo di vino e in genere si riempie per un terzo: tale dose corrisponde in genera a 70 ml di vino. Quindi 3 bicchieri corrispondono a 210 ml, cioè a un quinto di litro, dose considerata salutare.
LA GIUSTA DOSE DI VINO
Età Sesso Momenti particolati della vita Attività
CONSIDERAZIONI SUL SESSO
Un individuo metabolizza mediamente 100 mg di alcol per kg di peso corporeo all'ora
Donne e adolescenti hanno minore massa corporea e quindi meno sangue, nel quale l'alcol si concentra in maggior quantità- Inoltre il corpo della donna contiene meno acqua rispetto a quello dell'uomo pertanto a parità di dose alcolica, nella donna si ha maggior concentrazione di alcol nel sangue.
ALCOL PER CHI GUIDA
Per raggiungere lo 0,5 di alcol nel sangue sono di solito sufficienti circa 2 bicchieri di vino ingeriti mezz'ora/un'ora prima della rilevazione... come dire che un'ora dopo i pasti non bisognerebbe guidare l'automobile
LA TOLLERANZA ALL'ALCOOL
Predisposizione genetica Predisposizione riferibile alla popolazione: alcune
popolazioni mediterranee tollerano dosi più elevate di alcol rispetto a popolazioni del nord europa. Le popolazioni asiatiche sono scarsamente dotate dell'enzima alcol deidrogenasi.
Abitudine al bere (chi beve con regolarità induce l'organismo a produrre maggiori quantità di enzimi che degradano l'alcool)
Come e Quando:
In Italia, Francia e paesi mediterranei si beve prevalentemente ai pasti o subito prima come aperitivo: questo comporta un tempo di assorbimento dell'alcol assai lungo che è metabolizzato con gradualità e non raggiunge mai alte concentrazioni nel sangue. A digiuno o lontano dai pasti, l'assorbimento di alcol inizia dopo 5 minuti dall'ingestione e nell'arco di altri 10 min ne è assorbita circa la metà.
CONCLUSIONI
Il consumo di alcolici, ed in particolare di vino, deve essere improntato alla moderazione
L’ideale è bere vino durante i pasti L’ideale è berlo regolarmente L’ideale è scegliere vini di qualità
Agenzia Italiana del Farmaco, Editoriale del Bollettino 2007, 6: 269.
BERE BENE: BERE CON GUSTO, BERE GIUSTO
IN VINO VERITAS
IN ACQUA MEDIOCRITAS
IN COCA COLA ACIDITAS