VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO · Sed, pues, misericordiosos, así como también vuestro Padre...

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VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ORDINAZIONE DIACONALE CONFERITA DA S.E.R. MONS. JUAN IGNACIO ARRIETA SEGRETARIO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER I TESTI LEGISLATIVI VESCOVO TITOLARE DI CIVITATE CHIESA PARROCCHIALE DI SAN JOSEMARÍA ESCRIVÁ ROMA, 25 FEBBRAIO 2017

Transcript of VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO · Sed, pues, misericordiosos, así como también vuestro Padre...

VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

ORDINAZIONE DIACONALE

CONFERITA DA

S.E.R. MONS. JUAN IGNACIO ARRIETA

SEGRETARIO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER I TESTI LEGISLATIVI

VESCOVO TITOLARE DI CIVITATE

CHIESA PARROCCHIALE DI SAN JOSEMARÍA ESCRIVÁ

ROMA, 25 FEBBRAIO 2017

In copertina:

Lavanda dei piedi, Duomo di Monreale, Italia

ELENCO DEI CANDIDATI

Ginés José Pérez Almela

(Spagna)

Arturo Garralón Blas

(Spagna)

Francesco

Lettera apostolica Misericordia

et misera, 20-11-2016, n. 16.

Termina il Giubileo e si chiude

la Porta Santa. Ma la porta del-

la misericordia del nostro cuo-

re rimane sempre spalanca-

ta. Abbiamo imparato che Dio

si china su di noi (cfr. Os 11,4)

perché anche noi possiamo

imitarlo nel chinarci sui fratel-

li. La nostalgia di tanti di ritor-

nare alla casa del Padre, che at-

tende la loro venuta, è suscitata

anche da testimoni sinceri e ge-

nerosi della tenerezza divina.

La Porta Santa che abbiamo at-

traversato in questo Anno giu-

bilare ci ha immesso nella via

della carità che siamo chiama-

ti a percorrere ogni giorno con

fedeltà e gioia. È la strada del-

la misericordia che permette di

incontrare tanti fratelli e sorel-

le che tendono la mano perché

qualcuno la possa aff errare per

camminare insieme.

Voler essere vicini a Cristo esige

di farsi prossimo verso i fratel-

li, perché niente è più gradito al

Francisco

Carta apostólica Misericordia

et misera, 20-11-2016, n. 16.

Termina el Jubileo y se cierra la

Puerta Santa. Pero la puerta de la

misericordia de nuestro corazón

permanece siempre abierta, de

par en par. Hemos aprendido que

Dios se inclina hacia nosotros (cf.

Os 11,4) para que también noso-

tros podamos imitarlo inclinán-

donos hacia los hermanos. La

nostalgia que muchos sienten de

volver a la casa del Padre, que está

esperando su regreso, está pro-

vocada también por el testimo-

nio sincero y generoso que algu-

nos dan de la ternura divina. La

Puerta Santa que hemos atravesa-

do en este Año jubilar nos ha si-

tuado en la vía de la caridad, que

estamos llamados a recorrer cada

día con fi delidad y alegría. El ca-

mino de la misericordia es el que

nos hace encontrar a tantos her-

manos y hermanas que tienden la

mano esperando que alguien la

aferre y poder así caminar juntos.

Querer acercarse a Jesús impli-

ca hacerse prójimo de los her-

manos, porque nada es más

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6

Padre se non un segno concreto

di misericordia. Per sua stessa

natura, la misericordia si rende

visibile e tangibile in un’azione

concreta e dinamica. Una vol-

ta che la si è sperimentata nella

sua verità, non si torna più in-

dietro: cresce continuamente e

trasforma la vita. È un’autenti-

ca nuova creazione che realiz-

za un cuore nuovo, capace di

amare in modo pieno, e purifi -

ca gli occhi perché riconoscano

le necessità più nascoste. Come

sono vere le parole con cui la

Chiesa prega nella Veglia Pa-

squale, dopo la lettura del rac-

conto della creazione: «O Dio,

che in modo mirabile ci hai cre-

ati a tua immagine e in modo

più mirabile ci hai rinnovati e

redenti» (Messale Romano, Ve-

glia Pasquale, Orazione dopo la

Prima Lettura)

La misericordia rinnova e redi-

me, perché è l’incontro di due

cuori: quello di Dio che viene

incontro a quello dell’uomo.

Questo si riscalda e il primo lo

risana: il cuore di pietra viene

trasformato in cuore di carne

(cfr. Ez 36,26), capace di amare

agradable al Padre que un sig-

no concreto de misericordia.

Por su misma naturaleza, la mi-

sericordia se hace visible y tan-

gible en una acción concreta y

dinámica. Una vez que se la ha

experimentado en su verdad,

no se puede volver atrás: cre-

ce continuamente y transforma

la vida. Es verdaderamente una

nueva creación que obra un co-

razón nuevo, capaz de amar en

plenitud, y purifi ca los ojos para

que sepan ver las necesidades

más ocultas. Qué verdaderas

son las palabras con las que la

Iglesia ora en la Vigilia Pascual,

después de la lectura que na-

rra la creación: «Oh Dios, que

con acción maravillosa creas-

te al hombre y con mayor ma-

ravilla lo redimiste» (Misal Ro-

mano, Vigilia Pascual, Oración

después de la Primera Lectura).

La misericordia renueva y redi-

me, porque es el encuentro de

dos corazones: el de Dios, que

sale al encuentro, y el del hombre.

Mientras este se va encendiendo,

aquel lo va sanando: el corazón

de piedra es transformado en

corazón de carne (cf. Ez 36,26),

7

capaz de amar a pesar de su pe-

cado. Es aquí donde se descu-

bre que es realmente una «nueva

creatura» (cf. Ga 6,15): soy ama-

do, luego existo; he sido perdona-

do, entonces renazco a una vida

nueva; he sido «misericordiado»,

entonces me convierto en instru-

mento de misericordia.

San Josemaría

Amigos de Dios, nn. 3-5

La caridad con el prójimo es una

manifestación del amor a Dios.

Por eso, al esforzarnos por me-

jorar en esta virtud, no podemos

fi jarnos límite alguno. Con el

Señor, la única medida es amar

sin medida. De una parte, por-

que jamás llegaremos a agrade-

cer bastante lo que Él ha hecho

por nosotros; de otra, porque el

mismo amor de Dios a sus cria-

turas se revela así: con exceso,

sin cálculo, sin fronteras.

A todos los que estamos dispues-

tos a abrirle los oídos del alma,

Jesucristo enseña en el sermón

de la Montaña el mandato divi-

no de la caridad. Y, al terminar,

como resumen explica: amad a

nonostante il suo peccato. Qui

si percepisce di essere davvero

una “nuova creatura” (cfr. Gal

6,15): sono amato, dunque esi-

sto; sono perdonato, quindi ri-

nasco a vita nuova; sono stato

“misericordiato”, quindi diven-

to strumento di misericordia.

San Josemaría

Amici di Dio, nn. 3-5

La carità verso il prossimo è una

manifestazione dell'amore ver-

so Dio. Pertanto, nello sforzo per

migliorare in questa virtù, non

possiamo fi ssarci alcun limite.

Con il Signore, l'unica misura è

amare senza misura. Da una par-

te, perché non riusciremo mai a

contraccambiare ciò che Egli ha

fatto per noi; dall'altra, perché an-

che l'amore di Dio per le creature

si manifesta così: sovrabbondan-

te, senza calcoli, senza confi ni.

A tutti coloro che sono dispo-

sti ad aprirgli l'ascolto dell'ani-

ma —e noi siamo di quelli—

Gesù insegna nel discorso della

montagna il comandamen-

to divino della carità. E, a mo'

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vuestros enemigos, haced bien

y prestad sin esperanza de reci-

bir nada a cambio, y será gran-

de vuestra recompensa, y seréis

hijos del Altísimo, porque Él es

bueno aun con los ingratos y ma-

los. Sed, pues, misericordiosos,

así como también vuestro Padre

es misericordioso (Lc 6, 35-36).

La misericordia no se queda en

una escueta actitud de compa-

sión: la misericordia se identifi -

ca con la superabundancia de la

caridad que, al mismo tiempo,

trae consigo la superabundan-

cia de la justicia. Misericordia

signifi ca mantener el corazón

en carne viva, humana y divi-

namente transido por un amor

recio, sacrifi cado, generoso. Así

glosa la caridad San Pablo en su

canto a esa virtud: la caridad es

sufrida, bienhechora; la caridad

no tiene envidia, no obra preci-

pitadamente, no se ensoberbece,

no es ambiciosa, no busca sus

intereses, no se irrita, no piensa

mal, no se huelga de la injusti-

cia, se complace en la verdad; a

todo se acomoda, cree en todo,

todo lo espera y lo soporta todo

(1 Cor 13, 4-7).

di riassunto, conclude: Ama-

te i vostri nemici, fate del bene

e prestate senza sperarne nulla,

e il vostro premio sarà grande e

sarete fi gli dell'Altissimo; perché

Egli è benevolo verso gl'ingrati

e i malvagi. Siate misericordio-

si, come è misericordioso il Pa-

dre vostro (Lc 6, 35-36).

La misericordia non si limi-

ta a un mero atteggiamento di

compassione: la misericordia è

sovrabbondanza di carità che,

simultaneamente, comporta

sovrabbondanza di giustizia.

Misericordia vuoi dire man-

tenere il cuore in carne viva,

umanamente e soprannatural-

mente pervaso da un amore

forte, abnegato, generoso. San

Paolo, nel suo inno alla carità,

ne parla così: La carità è pazien-

te, è benigna la carità; non è in-

vidiosa la carità, non si vanta,

non si gonfi a, non manca di ri-

spetto, non cerca il suo interesse,

non si adira, non tiene conto del

male ricevuto, non gode dell'in-

giustizia, ma si compiace della

verità. Tutto copre, tutto crede,

tutto spera, tutto sopporta" (1

Cor 13, 4-7).

SANTA MESSA

11

R. Qui mihi minístrat, me se-quátur, et ubi sum ego, illic sit et miníster meus.

1. Veníte, exultémus Dómi no;

iubilémus Deo salutári nostro.

Præoccupémus fáciem eius in

confessióne, et in psalmis iu-

bilémus ei. R.2. Veníte, adorémus et pro-

cidámus, et génua fl ectámus

ante Dóminum qui fecit nos,

quia ipse est Deus noster et nos

pópulus páscuæ eius et oves

manus eius. R.3. Confi tébor tibi, Dómine,

in toto corde meo, quóniam

R. Se uno mi vuol servire mi se-

gua, e dove sono io, là sarà an-

che il mio servo.

1. Venite, applaudiamo al Signo-

re, acclamiamo alla roccia della

nostra salvezza. Accostiamoci a

lui per rendergli grazie, a lui ac-

clamiamo con canti di gioia. R.2. Venite, prostràti adoriamo,

in ginocchio davanti al Signo-

re che ci ha creati. Egli è il no-

stro Dio, e noi il popolo del suo

pascolo, il gregge che egli con-

duce. R.3. Ti rendo grazie, Signore, con

tutto il cuore: hai ascolta to le

Qui mi- hi mi- ní-strat me se- quá- tur, et

u-bi sum e- go, il- lic et mi- ní- ster me- us e- rit.

RITI DI INTRODUZIONE

Mentre il vescovo si avvia all’altare si esegue il

Canto d’ingresso

Il coro e l’assemblea cantano:

Sal 94, 1-2. 6-7; Sal 137, 1-2 a (Ant.: Gv 12, 26)

& b ˙ œ œ ˙ ˙.œJœ œ œ œ œ œ œ w w

U

& b 44 Ó Œ œ œ œ œ œ œ .œ

Jœ ˙ .˙ Œ Ó Œ

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12

Nel nome del Padre e del Figlio

e dello Spirito Santo.R. Amen.

La pace sia con voi.R. E con il tuo spirito.

V. Fratelli, per celebrare degna-

mente i santi misteri, ricono-

sciamo i nostri peccati.

parole della mia bocca. A te vo-

glio cantare davanti agli Ange-

li, mi prostro verso il tuo tem-

pio santo. R.

Confesso a Dio onnipotente e a

voi, fratelli, che ho molto pec-

cato in pensieri, parole, opere e

omissioni: per mia colpa, mia

colpa, mia grandissima colpa.

E supplico la beata sempre Ver-

gine Maria, gli Angeli, i Santi e

voi, fratelli, di pregare per me il

Signore Dio nostro.

Dio onnipotente abbia mise-

ricordia di noi, perdoni i nostri

peccati e ci conduca alla vita

eterna.R. Amen.

audísti verba oris mei. In con-

spéc tu Angelórum psallam ti-

bi, adorábo ad templum tuum

sanc tum. R.Il vescovo:

In nómine Patris et Fílii et

Spíritus Sancti. R. Amen.

Pax vobis.R. Et cum spíritu tuo.

V. Fratres, agnoscámus peccáta

nostra, ut apti simus ad sacra

mystéria celebránda.

Confíteor Deo omnipoténti et vobis, fratres, quia peccá vi nimis cogitatióne, verbo, ópere et omis-sióne: mea culpa, mea culpa, mea máxima culpa. Ideo precor beátam Maríam semper Vírgi-nem, omnes Angelos et Sanctos, et vos, fratres, oráre pro me ad Dóminum Deum nostrum.

Il vescovo:

Misereátur nostri omnípotens

Deus et, dimíssis peccátis no-

stris, perdúcat nos ad vitam

ætérnam. R. Amen.

Si fa una breve pausa di silenzio. Poi tutti insieme:

13

Ký- ri- e, e- lé- ison. bis Christe,

e- lé- i- son. bis Ký-ri-e,

e- lé- i- son. Ký- ri- e,

e- lé- i- son.

Kyrie

Acclamando a Dio, si canta il

Gloria

ni-bus bonæ vo- lun-tá-tis. Lau- dá- mus te. Be-ne-dí-ci-

Gló-ri- a in excél- sis De- o. Et in terra pax homí-

14

mus te. Adorá- mus te. Glo-ri- fi-cá-mus te. Grá-

tias á-gimus ti-bi prop-ter ma-gnam gló-riam tu- am.

Dómine De-us, Rex cæ- léstis, De- us Pa-ter omní-po-

pec-cáta mun-di, súsci- pe depre- ca- ti- ónem no-stram.

tens. Dómine Fi- li u-ni-gé-ni- te, Iesu Chri-ste.

Dómine De- us, Agnus De- i, Fí- li-us Pa- tris. Qui

tol-lis peccá- ta mun- di, mi-seré- re no-bis. Qui tol-lis

Qui se-des ad déxte- ram Pa-tris, mi- se-ré-re nobis. Quó-

15

Preghiamo.

O Padre, che alla scuola del

Cristo tuo Figlio insegni ai

tuoi ministri non a farsi servi-

re, ma a servire i fratelli, con-

cedi a questi eletti al diaconato

di essere instancabili nel dono

di sé, vigilanti nella preghiera,

lieti ed accoglienti nel servizio

della comunità. Per il nostro

Signore Gesù Cristo, tuo Figlio,

che è Dio, e vive e regna con te,

nell’unità dello Spirito Santo,

per tutti i secoli dei secoli.

R. Amen.

Il vescovo:

Orémus.

Deus, qui minístros Ecclésiæ

tuæ docuísti non ministrári vel-

le, sed frátribus mini stráre, his

fámulis tuis, quos hódie ad dia-

conátus munus elígere dignáris,

concéde, quǽsumus, et in actió-

ne sollértiam, et cum mansue-

túdine ministérii in oratióne

con stántiam. Per Dóminum no-

strum Iesum Christum Fílium

tuum, qui tecum vivit et regnat

in unitáte Spí ritus Sancti, Deus,

per ómnia sǽcula sæculórum.

R. Amen.

ni- am tu so- lus Sanc-tus. Tu so- lus Dómi- nus. Tu so-

lus Al-tíssi- mus, Ie-su Christe. Cum Sancto Spí-ri-tu,

in gló-ri- a De-i Pa- tris. A- men.

Orazione colletta

16

Dal libro di Geremia 1, 4-9

Mi fu rivolta questa parola

del Signore:

« Prima di formarti nel grem-

bo materno, ti ho conosciuto,

prima che tu uscissi alla luce,

ti ho consacrato; ti ho stabilito

profeta delle nazioni ».

Risposi: « Ahimè, Signore

Dio! Ecco: io non so parlare,

perché sono giovane ».

Ma il Signore mi disse: « Non

dire: "Sono giovane". Tu andrai da

tutti coloro a cui ti manderò e di-

rai tutto quello che io ti ordinerò.

Non aver paura di fronte a loro,

perché io sono con te per proteg-

gerti ». Oracolo del Signore!

Il Signore stese la mano e mi

toccò la bocca, e il Signore mi

disse: « Ecco: io metto le mie

parole sulla tua bocca ».

Lectura del libro de Jeremías

El Señor me dirigió la palabra:

— Antes de formarte en el

vientre, te elegí; antes de que sa-

lieras del seno materno, te con-

sagré, te constituí profeta de las

naciones.

Yo repuse:

— ¡Ay, Señor, Dios mío! Mira

que no sé hablar, que solo soy

un niño.

El Señor me contestó:

— No digas que eres un niño,

pues irás adonde yo te envíe y

dirás lo que yo te ordene. No les

tengas miedo, que yo estoy con-

tigo para librarte — oráculo del

Señor —.

El Señor extendió la mano,

tocó mi boca y me dijo:

— Voy a poner mis palabras

en tu boca.

V. Parola di Dio.R. Rendiamo grazie a Dio.

V. Verbum Dómini.R. Deo grátias.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima lettura

Andrai da tutti coloro a cui ti manderò

17

1. Acclamate al Signore, voi tut-

ti della terra, servite il Signore

nella gioia, presentatevi a lui

con esultanza. R.2. Riconoscete che il Signore è

Dio: egli ci ha fatti e noi siamo

suoi, suo popolo e gregge del

suo pascolo. R.3. Varcate le sue porte con inni

di grazie, i suoi atri con canti di

lode, lodatelo, benedite il suo

nome. R.

Salmo responsoriale

Il salmista: dal Salmo 100 (99), 2. 3. 4. 5 (R: Gv 15, 14)

R. Sarete miei amici, se fate quel

che vi comando.

R. Vos amíci mei estis, si fecéri-tis quæ præcípio vobis.

1. Iubiláte Dómino, omnis ter-

ra, servíte Dómino in lætítia.

Introíte in conspéctu eius in ex-

sultatióne. R.2. Scitóte quóniam Dóminus

ipse est Deus; ipse fecit nos, et

ipsíus sumus, pópulus eius et

oves páscuæ eius. R.3. Introíte portas eius in con-

fessióne, átria eius in hymnis,

confi témini illi, benedícite nó-

mini eius. R.

R. Vos a-mí- ci me- i e- stis, si fe- cé- ri- tis quæ præ-

cí- pi- o vo- bis.b

18

Dalla lettera di san Paolo apo-

stolo agli Efesini 4, 1-7. 11-13

Fratelli, io, prigioniero a mo-

tivo del Signore, vi esorto: com-

portatevi in maniera degna del-

la chiamata che avete ricevuto,

con ogni umiltà, dolcezza e

magnanimità, sopportandovi

a vicenda nell'amore, avendo a

cuore di conservare l’unità del-

lo spirito per mezzo del vinco-

lo della pace. Un solo corpo e

un solo Spirito, come una sola è

la speranza alla quale siete sta-

ti chiamati, quella della vostra

vocazione; un solo Signore, una

sola fede, un solo battesimo. Un

solo Dio e Padre di tutti, che è al

di sopra di tutti, opera per mez-

zo di tutti ed è presente in tut-

ti. A ciascuno di noi, tuttavia, è

stata data la grazia secondo la

misura del dono di Cristo.

Egli ha dato ad alcuni di essere

apostoli, ad altri di essere profe-

ti, ad altri ancora di essere evan-

gelisti, ad altri di essere pas tori e

maestri, per preparare i fratelli a

Seconda letturaCi ha stabiliti come ministri per edifi care il Corpo di Cristo

A reading from the letter of

St. Paul to the Ephesians

I, a prisoner for the Lord, beg

you to lead a life worthy of the

calling to which you have been

called, with all lowliness and

meekness, with patience, for-

bearing one another in love,

eager to maintain the unity of

the Spirit in the bond of peace.

Th ere is one body and one Spi-

rit, just as you were called to the

one hope that belongs to your

call, one Lord, one faith, one

baptism, one God and Father

of us all, who is above all and

through all and in all. But grace

was given to each of us accor-

ding to the measure of Christ’s

gift .

And his gift s were that some

should be apostles, some pro-

phets, some evangelists, some

pastors and teachers, in order

to perfect the saints, for a work

19

Gv 15, 16

Non voi avete scelto me, ma io

ho scelto voi e vi ho costituiti

perché andiate e portiate frutto

e il vostro frutto rimanga.

compiere il ministero, allo sco-

po di edifi care il corpo di Cristo,

fi nché arriviamo tutti all’unità

della fede e della conoscenza del

Figlio di Dio, fi no all'uomo per-

fetto, fi no a raggiungere la misu-

ra della pienezza di Cristo.

V. Parola di Dio.R. Rendiamo grazie a Dio.

Il coro:

Non vos me elegístis, sed ego

elégi vos et pósui vos, ut vos

eátis et fructum aff erátis, et

fructus vester máneat.

al- le- lú- ia.

Al- le- lú- ia, al- le- lú- ia,

L’assemblea: Allelúia, allelúia, allelúia.

of ministry, for building up the

body of Christ, until we all at-

tain to the unity of the faith and

of the knowledge of the Son of

God, to mature manhood, to

the measure of the stature of

the fullness of Christ.

V. Verbum Dómini.R. Deo grátias.

Acclamazione al Vangelo

Mentre il diacono porta solennemente il libro dei Vangeli all’ambone, l’as-

semblea acclama il Cristo presente nella Sua Parola.

Il coro:

L’assemblea ripete: Allelúia, allelúia, allelúia.

20

In quel tempo, Gesù disse ai

suoi discepoli:

« Come il Padre ha amato me,

anche io ho amato voi. Rimane-

te nel mio amore. Se osservere-

te i miei comandamenti, rimar-

rete nel mio amore, come io ho

osservato i comandamenti del

Padre mio e rimango nel suo

In illo témpore: Dixit Iesus

discípulis suis:

« Sicut diléxit me Pater, et

ego diléxi vos; manéte in di-

lectióne mea. Si præcépta mea

servavéritis, manébitis in di-

lectióne mea, sicut ego Patris

mei præcépta servávi et máneo

in eius dilectióne. Hæc locútus

Gv 15, 9-17

Vangelo

Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi

Il diacono:

V. Léc- ti-o sancti Evan-gé-li- i secúndum Io- ánnem.

Dal Vangelo secondo Giovanni.

R . Gló- ri-a ti-bi, Dómi-ne. Gloria a te, o Signore.

Dóminus vobís-cum. R. Et cum Spí-ritu tu- o. Il Signore sia con voi. E con il tuo Spirito.

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21

amore. Vi ho detto queste cose

perché la mia gioia sia in voi e la

vostra gioia sia piena.

Questo è il mio comanda-

mento: che vi amiate gli uni gli

altri come io ho amato voi. Nes-

suno ha un amore più grande di

questo: dare la sua vita per i pro-

pri amici. Voi siete miei amici,

se fate ciò che io vi comando.

Non vi chiamo più servi, perché

il servo non sa quello che fa il

suo padrone; ma vi ho chiama-

to amici, perché tutto ciò che

ho udito dal Padre mio l'ho fat-

to conoscere a voi. Non voi ave-

te scelto me, ma io ho scelto voi

e vi ho costituiti perché andiate

e portiate frutto e il vostro frut-

to rimanga; perché tutto quello

che chiederete al Padre nel mio

nome, ve lo conceda. Questo vi

comando: che vi amiate gli uni

gli altri ».

sum vobis, ut gáudium meum

in vobis sit, et gáudium vestrum

impleátur.

Hoc est præcéptum meum,

ut diligátis ínvicem, sicut diléxi

vos; maiórem hac dilectiónem

nemo habet, ut ánimam suam

quis ponat pro amícis suis. Vos

amíci mei estis, si fecéritis, quæ

ego præcípio vobis. Iam non

dico vos servos, quia servus ne-

scit quid facit dóminus eius; vos

autem dixi amícos, quia ómnia,

quæ audívi a Patre meo, nota

feci vobis. Non vos me elegí-

stis, sed ego elégi vos et pósui

vos, ut vos eátis et fructum af-

ferátis, et fructus vester máne-

at, ut quodcúmque petiéritis

Patrem in nómine meo, det vo-

bis. Hæc mando vobis, ut dili-

gátis ínvicem ».

V. Ver-bum Dómi-ni. R. Laus ti-bi, Christe. Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.

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22

V. Si presentino coloro che de-

vono essere ordinati diaconi.

Eccomi.

Si procede alla presentazione dei candidati.

V. Accédant qui ordinándi sunt

diáconi.

Ogni candidato risponde:

Adsum.

LITURGIA DELL’ORDINAZIONE

Presentazione dei candidati e

allocuzione del vescovo consacrante

Ahora se presenta a los candi-

datos llamándoles por su nombre.

Después, el presbítero designado

por el prelado del Opus Dei pedi-

rá la ordenación al ministerio dia-

conal de estos hermanos nuestros,

que han sido reconocidos como

idóneos.

Cuando el obispo dice en la-

tín: “Con el auxilio de Jesucristo,

nuestro Salvador, elegimos a es-

tos hermanos nuestros para el Or-

den del diaconado”, todos los fi eles

responden: “Deo grátias” (Demos

gracias a Dios).

Adesso verranno presentati i

candidati, chiamandoli per nome.

Poi, il presbitero designato dal

prelato dell’Opus Dei chiederà di

ordinare per il ministero diacona-

le questi nostri fratelli, che ne sono

stati riconosciuti idonei.

Quando il vescovo dirà in lati-

no: “Con l’aiuto di Dio e di Gesù

Cristo nostro Salvatore noi sce-

gliamo questi nostri fratelli per

l’Ordine del diaconato”, noi tut-

ti risponderemo: “Deo grátias”

(Rendiamo grazie a Dio).

23

Reverendissimo Padre, la Santa

Madre Chiesa chiede che que-

sti nostri fratelli siano ordina-

ti diaconi.

Sei certo che ne siano degni?

Dalle informazioni raccolte

presso il popolo cristiano e se-

condo il giudizio di coloro che

ne hanno curato la formazio-

ne, posso attestare che ne sono

degni.

Con l’aiuto di Dio e di Gesù

Cristo nostro Salvatore, noi

sce gliamo questi nostri fratelli

per l’Ordine del diaconato.

Rendiamo grazie a Dio.

Reverendíssime Pater, póstulat

Sancta Mater Ecclésia, ut hos

fratres nostros ad onus diacó-

nii órdines.

Il vescovo:

Scis illos dignos esse?

Il presbitero:

Ex interrogatióne pópuli chri-

stiáni et suff rágio virórum ad

quos pértinet testífi cor illos di-

gnos esse invéntos.

Il vescovo:

Auxiliánte Dómino Deo, et

Salvatóre nostro Iesu Christo,

elígimus hos fratres nostros in

Ordinem diacónii.

Il presbitero designato dal prelato dell’Opus Dei domanda di ordinare per

il ministero diaconale i candidati, che ne sono stati riconosciuti idonei.

Tutti:

Deo grátias.

Il vescovo parla agli eletti e all’assemblea sul ministero del diacono.

24

Figli carissimi, prima di rice-

vere l’Ordine del diaconato,

dovete manifestare davanti al

popolo di Dio la volontà di as-

sumerne gli impegni.

Volete essere consacrati al mi-

nistero nella Chiesa per mez-

zo dell’imposizione delle mie

mani con il dono dello Spirito

Santo?

I candidati manifesteranno

adesso la loro libera e ferma de-

cisione di voler essere ministri di

Cristo nella Chiesa, per sempre.

Risponderanno alle domande del

vescovo dicendo “Volo” (Sì, lo vo-

glio). Alla fi ne, aggiungeranno

“Deo auxiliánte”, invocando l’aiu-

to della grazia divina.

La promessa di obbedienza al

proprio Ordinario è sigillo dell’im-

pegno di servizio che ogni diacono

si assume. Gli ordinandi si ingi-

nocchieranno davanti al vescovo

e, con le loro mani tra le sue mani

in segno di comunione e obbedien-

za, faranno la loro promessa.

Fílii caríssimi, priúsquam ad

Ordinem diacónii acce dátis, vos

opórtet coram pópulo propó-

situm de suscipiéndo múnere

profi téri.

Vultis ad ministérium Ecclé-

siæ per impositiónem mánu-

um meárum et donum Spíritus

Sancti consecrári?

Los candidatos manifesta rán su

fi rme y libre decisión de querer ser

para siempre ministros de Cristo

en la Iglesia. Los ordenandos res-

ponden a las preguntas del obis-

po diciendo “Volo” (Sí, quiero).

Al fi nal, añaden “Deo auxilián-

te”, pidiendo el auxilio de la gra-

cia divina.

La promesa de obediencia al

propio Ordinario es señal del em-

peño en el servicio que cada diá-

cono asume. Los ordenandos se

arrodillarán ante el obispo y, con

las manos entre sus manos, como

signo de comunión y obediencia,

harán su promesa.

Promessa degli eletti

Gli eletti si portano davanti al vescovo, che li interroga con queste parole:

25

Sì, lo voglio.

Volete esercitare il ministero

del diaconato con umiltà e ca-

rità in aiuto dell’Ordine sacer-

dotale, a servizio del popolo

cristiano?

Sì, lo voglio.

Volete, come dice l’Aposto-

lo, custodire in una coscienza

pura il mistero della fede, per

annunziarla con le parole e le

opere, secondo il Vangelo e la

tradizione della Chiesa?

Sì, lo voglio.

Voi che siete pronti a vivere nel

celibato: volete in segno della

vostra totale dedizione a Cri-

sto Signore custodire per sem-

pre questo impegno per il regno

dei cieli a servizio di Dio e de-

gli uomini?

Gli eletti:

Volo.

Il vescovo:

Vultis munus diacónii in adiu-

tórium Ordinis sacerdotális et

in proféctum pópuli christiáni

húmili caritáte explére?

Gli eletti:

Volo.

Il vescovo:

Vultis mystérium fídei, ut ait

Apóstolus, in consciéntia pura

habére, et hanc fi dem secún-

dum Evangélium et traditió-

nem Ecclésiæ verbo et ópere

prædicáre?

Gli eletti:

Volo.

Il vescovo:

Vos, qui paráti estis ad cæli-

bátum amplecténdum: Vultis

in signum ánimi vestri Chri-

sto Dómino déditi, propter

Regnum cælórum in Dei ho-

minúmque servítio hoc pro-

pósitum perpétuo custodíre?

26

Sì, lo voglio.

Volete custodire e alimentare

nel vostro stato di vita lo spirito

di orazione e adempiere fedel-

mente l’impegno della Litur-

gia delle Ore, secondo la vo-

stra condizione, insieme con il

popolo di Dio per la Chiesa e il

mondo intero?

Sì, lo voglio.

Voi che sull’altare sarete messi

a contatto con il Corpo e San-

gue di Cristo, volete conforma-

re a lui tutta la vostra vita?

Sì, con l’aiuto di Dio, lo voglio.

Prometti al tuo Ordinario fi lia-

le rispetto e ob be dienza?

Gli eletti:

Volo.

Il vescovo:

Vultis spíritum oratiónis modo

vestro vivéndi próprium custo-

díre et augére, et in hoc spíri-

tu Liturgíam Horárum, iux-

ta condiciónem vestram, una

cum pópulo Dei atque pro eo,

immo pro univérso mundo, fi -

déliter implére?

Gli eletti:

Volo.

Il vescovo:

Vultis conversatiónem vestram

exémplo Christi, cuius Corpus

et Sánguinem in altári tractá-

bitis, indesinénter conformáre?

Gli eletti:

Volo, Deo auxiliánte.

Gli eletti si avvicinano al vescovo e, inginocchiatisi, pongono le mani giun-

te tra le mani del vescovo.

Il vescovo:

Promíttis Ordinario tuo reve-

réntiam et obœdiéntiam?

27

Los candidatos se postrarán en

tierra y cantaremos la letanía de

los Santos para pedir la ayuda di-

vina a través de su intercesión. De

acuerdo con las normas litúrgicas,

se incluyen los nombres de algu-

nos santos: del titular de la iglesia,

de los patronos del obispo consa-

grante, de los ordenandos y de su

Prelado. Invocaremos de todo co-

razón a san Josemaría, para que

interceda por estos hijos suyos.

Sì, lo prometto.

Dio che ha iniziato in te la sua

opera, la porti a compimento.

I candidati si prostreranno a

terra, e canteremo le litanie dei

Santi per chiedere l’aiuto divino

attraverso la loro intercessione.

Come previsto dalle norme litur-

giche, sono stati aggiunti i nomi

di alcuni santi: del titolare del-

la chiesa, dei patroni del vescovo

consacrante, degli ordinandi e del

loro Prelato. Invocheremo di tutto

cuore san Josemaría, affi nché in-

terceda per questi suoi fi gli.

Il vescovo:

Orémus, dilectíssimi, Deum Pa-

trem omnipoténtem, ut super

hos fámulos suos, quos in sa-

crum Ordinem diaconátus di-

gnátur assúmere, benedictiónis

suæ grátiam cleménter eff úndat.

Gli eletti:

Promítto.

Il vescovo:

Qui cœpit in te opus bonum,

Deus, ipse perfíciat.

L’assemblea si alza in piedi.

Preghiamo, fratelli carissimi,

Dio Padre onnipotente, per-

ché conceda la sua benedizio-

ne a questi suoi fi gli che ha vo-

luto chiamare all’Ordine del

diaconato.

Litanie dei Santi

28

Gli eletti si prostrano.

Sanc-te Mí-cha-el, R. o-ra pro no-bis.

Sancte Gábriel, ora pro nobis. Sancte Ráphael, ora pro nobis. Sancti Angeli Dei, oráte pro nobis.

Sancte Ioánnes Baptísta, ora pro nobis.Sancte Ioseph, ora pro nobis. Sancti Petre et Paule, oráte pro nobis.Sancte Andréa, ora pro nobis.Sancte Ioánnes, ora pro nobis.Sancta María Magdaléna, ora pro nobis.Sancte Stéphane, ora pro nobis. Sancte Ignáti (Antiochene), ora pro nobis.Sancte Laurénti, ora pro nobis.Sancte Genési, ora pro nobis.Sancte Vincénti, ora pro nobis.Sancte Th oma (More), ora pro nobis.

Ký-ri- e, e-lé- i- son. bis Chri-ste, e-lé- i- son. bis

Ký-ri- e, e- lé- i- son. bis

Sancta Ma-rí-a, Mater De-i, R. o-ra pro nobis.

29

Pro-pí-ti- us e- sto, R. lí-be-ra nos, Dómi-ne.

Sancte Arthúre, ora pro nobis.Sanctæ Perpétua et Felícitas, oráte pro nobis.

Sancta Agnes, ora pro nobis.Sancte Gregóri, ora pro nobis.Sancte Augustíne, ora pro nobis.Sancte Athanási, ora pro nobis.Sancte Basíli, ora pro nobis.Sancte Ephræm, ora pro nobis.Sancte Martíne, ora pro nobis.Sancte Nicoláe, ora pro nobis.Sancte Pie (Decime), ora pro nobis.Sancte Ioánnes (Vicesime tertie), ora pro nobis.Sancte Ioánnes Páule, ora pro nobis.Sancte Benedícte, ora pro nobis.Sancti Francísce et Domínice, oráte pro nobis.Sancte Francísce (Xavier), ora pro nobis.Sancte Ignáti (de Loyola), ora pro nobis.Sancte Ioánnes María (Vianney), ora pro nobis.Sancte Iosephmaría, ora pro nobis.Sancta Catharína (Senensis), ora pro nobis.Sancta Terésia (a Iesu), ora pro nobis.Sancte Ferdinánde, ora pro nobis.Beáte Alváre (del Portillo), ora pro nobis.Omnes Sancti et Sanctæ Dei, oráte pro nobis.

Ab omni malo, líbera nos, Dómine. Ab omni peccáto, líbera nos, Dómine. A morte perpétua, líbera nos, Dómine. Per incarnatiónem tuam, líbera nos, Dómine.

30

Pec-ca- tóres, R. Te rogá-mus, au-di nos.

Ut Ecclésiam tuam sanctam

régere et conserváre dignéris, te rogámus, audi nos. Ut domnum apostólicum

et omnes ecclesiásticos órdines

in sancta religióne conserváre dignéris, te rogámus, audi nos. Ut hos eléctos benedícere dignéris, te rogámus, audi nos. Ut hos eléctos benedícere et

sanctifi cáre dignéris, te rogámus, audi nos. Ut hos eléctos benedícere et

sanctifi cáre et consecráre dignéris, te rogámus, audi nos. Ut cunctis pópulis pacem et veram

concórdiam donáre dignéris, te rogámus, audi nos. Ut ómnibus in tribulatióne versántibus

misericórdiam tuam largíri dignéris, te rogámus, audi nos.Ut nosmetípsos in tuo sancto servítio

confortáre et conserváre dignéris, te rogámus, audi nos. Iesu, Fili Dei vivi, te rogámus, audi nos.

Chri-ste, au-di nos. R. Christe, audi nos.

Christe, exáu-di nos. R. Christe, exáu-di nos.

Per mortem et resurrectiónem tuam, líbera nos, Dómine. Per eff usiónem Spíritus Sancti, líbera nos, Dómine.

31

Ascolta, o Dio, la nostra co-

mune preghiera: accompagna

con il tuo paterno aiuto la no-

stra azione sacerdotale, e santi-

fi ca con la tua benedizione que-

sti tuoi fi gli, che noi confi diamo

di poterti off rire per l’esercizio

del sacro ministero nella Chie-

sa. Per Cris to nostro Signore.

R. Amen.

Entramos ahora en la parte cen-

tral del rito de la ordenación. El

gesto de la imposición de las ma-

nos del obispo sobre la cabeza de

los ordenandos, que se realiza en

silencio, es muy signifi cativo. La

oración de ordenación que sigue

expresa el sentido: Dios toma po-

sesión de estos hombres y les con-

fi ere la facultad de ayudar al obis-

po y a los sacerdotes en el servicio

de la Palabra, de la Eucaristía y de

la caridad.

Entriamo adesso nella parte

culminante del rito dell’ordinazio-

ne. Il gesto dell’imposizione delle

mani del vescovo sul capo degli or-

dinandi, che si fa in silenzio, è al-

tamente signifi cativo; la preghiera

di ordinazione che segue ne espri-

me il senso e la portata: Dio prende

possesso di questi uomini e li ren-

de sacri ministri della Chiesa per

aiutare il vescovo e i sacerdoti nel

ministero della Parola, dell’Euca-

ristia e della carità.

Imposizione delle mani

e Preghiera di Ordinazione

Il vescovo:

Dómine Deus, preces nos tras

cleménter exáudi, ut quæ no-

stro sunt gerénda off ício, tuo

prosequáris benígnus auxílio;

et, quos sacris ministériis exse-

quéndis pro nostra intellegéntia

crédimus off eréndos, tua bene-

dictióne sanctífi ca. Per Chri-

stum Dóminum nostrum.

R. Amen.

32

Dio onnipotente, sorgente di

ogni grazia, dispensatore di

ogni ordine e ministero, as-

sistici con il tuo aiuto. Tu vivi

in eterno e tutto disponi e rin-

novi con la tua provvidenza di

Padre. Per mezzo del Verbo tuo

Figlio, Gesù Cristo nostro Si-

gnore, tua potenza e sapienza,

compi nel tempo l’eterno dise-

gno del tuo amore.

Per opera dello Spirito Santo tu

hai formato la Chiesa, corpo del

Cristo, varia e molteplice nei

suoi carismi, articolata e com-

patta nelle sue membra; così hai

disposto che mediante i tre gra-

di del ministero da te istituito

cresca e si edifi chi il nuovo tem-

pio, come in antico scegliesti i

fi gli di Levi a servizio del taber-

nacolo santo.

Agli inizi della tua Chiesa gli

Apostoli del tuo Figlio, guidati

Adésto, quǽsumus omnípotens

Deus, gratiárum dator, órdi-

num distribútor offi ciorúmque

dispósitor, qui in te manens

ínnovas ómnia, et sempitérna

providéntia cunc ta dispónens,

per verbum, virtútem sapien-

tiámque tuam Iesum Chri-

stum, Fílium tuum, Dóminum

nostrum, síngulis quibúsque

tempóribus aptánda dispénsas.

Cuius corpus, Ecclésiam tuam,

cæléstium gratiárum va rietáte

distínctam suorúm que coné-

xam distinctió ne membrórum,

compáge mirá bili per Spíri-

tum Sanctum unítam, in aug-

méntum templi novi crésce-

re di lataríque largíris, sacris

mu néribus trinos gradus mi-

nistrórum nómini tuo serví-

re constítuens, sicut iam ab

inítio Levi fílios elegísti, ad

prióris tabernáculi ministé-

rium expléndum.

Sic in Ecclésiæ tuæ exórdi-

is Apóstoli Fílii tui, Spíritu

Gli eletti si avvicinano al vescovo e si inginocchiano davanti a lui, che

impone le mani sul capo di ciascuno senza dire nulla. Poi, mentre gli eletti

stanno in ginocchio, il vescovo, con le braccia allargate, recita la Preghiera

di Ordinazione:

33

dallo Spirito Santo, scelsero set-

te uomini stimati dal popolo,

come collaboratori nel ministe-

ro. Con la preghiera e con l’im-

posizione delle mani affi daro-

no loro il servizio della carità,

per potersi dedicare pienamen-

te all’orazione e all’annunzio

della parola.

Ora, o Padre, ascolta la nostra

preghiera: guarda con bontà

questi tuoi fi gli, che noi con-

sacriamo come diaconi perché

servano al tuo altare nella san-

ta Chiesa.

Ti supplichiamo, o Signore, ef-

fondi in loro lo Spirito Santo,

che li fortifi chi con i sette doni

della tua grazia, perché com-

piano fedelmente l’opera del

ministero.

Siano pieni di ogni virtù: since-

ri nella carità, premurosi verso

i poveri e i deboli, umili nel loro

servizio, retti e puri di cuore,

vigilanti e fedeli nello spirito.

L’esempio della loro vita, gene-

rosa e casta, sia un richiamo co-

stante al Vangelo e susciti imi-

tatori nel tuo popolo santo.

Sanc to auctóre, septem viros

boni testimónii delegérunt,

qui eos in cotidiáno ministério

adiuvárent, ut ipsi oratióni et

prædicatióni verbi abundán-

tius possent instáre, et eléctis

illis viris per oratiónem et ma-

nus impositiónem mensárum

ministérium commisérunt.

Super hos quoque fámulos tuos,

quǽsumus, Dómine, placátus

inténde, quos tuis sacris al-

táribus servitúros in off ícium

diacónii supplíciter dedicámus.

Emítte in eos, Dómine, quǽ-

sumus, Spíritum Sanctum, quo

in opus ministérii fi déliter ex-

sequéndi múnere septifórmis

tuæ grátiæ robo réntur.

Abúndet in eis evangélicæ for-

ma virtútis, diléctio sine simu-

latióne, sollicitúdo infi rmórum

ac páuperum, auc tóritas modé-

sta, innocéntiæ púritas et spi-

rituális observántia disciplínæ.

In móribus eórum præcép-

ta tua fúlgeant, ut suæ con-

versatiónis exémplo imitatió-

nem sanctæ plebis acquírant,

34

Sostenuti dalla coscienza del

bene compiuto, forti e perseve-

ranti nella fede, siano immagi-

ne del tuo Figlio, che non venne

per essere servito ma per servi-

re, e giungano con lui alla glo-

ria del tuo regno.

Egli è Dio, e vive e regna con te,

nell’unità dello Spirito Santo,

per tutti i secoli dei secoli.

R. Amen.

et, bonum consciéntiæ testi-

mónium præ feréntes, in Chri-

sto fi rmi et stábiles persevérent,

quátenus, Fílium tuum, qui non

venit ministrári sed ministráre,

imitántes in terris, cum ipso re-

gnáre mereántur in cælis.

Qui tecum vivit et regnat in

unitáte Spíritus San cti, Deus,

per ómnia sǽcula sæculórum.

Tutti:

R. Amen.

I neo-ordinati rivestono la stola al modo diaconale e la dalmatica.

Vestizione degli abiti diaconali

Desde este momento son ya

diáconos. Demos muchas gra-

cias a Dios nuestro Señor y rece-

mos con toda nuestra fuerza por

la santidad de los nuevos diáco-

nos, para que sean buenos, fi eles y

dignos instrumentos de Jesucristo

en el cumplimiento gozoso de su

específi co deber ministerial.

Dopo la preghiera d’ordinazio-

ne, i candidati sono già diaconi.

Pieni di gratitudine a Dio nostro

Signore, preghiamo con tutte le

nostre forze per la loro santità, af-

fi nché siano buoni e fedeli, degni

strumenti di Gesù Cristo nel com-

pimento gioioso dei loro specifi ci

doveri ministeriali.

35

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U

Nel frattempo il coro canta: Salmo 85 (84) 2-3. 5. 8. 11-12 (R.: 84 [83], 5 a)

Be- á-ti qui há-bi- tant in do-mo tu- a, Dó- mi- ne.

Ant. Beáti qui hábitant in do -mo tua, Dómine.

1. Complacuísti tibi, Dómine

in terra tua, convertísti captivi-

tátem Iacob. Remisísti in i qui-

tátem plebis tuæ, operuísti óm-

nia peccáta eó rum. Ant. 2. Convérte nos, Deus, salutá-

ris noster, et avérte iram tuam a

nobis. Osténde nobis, Dómine,

mise ricórdiam tuam, et salutáre

tuum da nobis. Ant. 3. Misericórdia et véritas ob via-

vérunt sibi, iustítia et pax oscu-

látæ sunt. Véritas de terra orta

est, et iustítia de cælo prospé-

xit. Ant.

Ant. Beato chi abita la tua casa,

Signore.

1. Signore, sei stato buono con

la tua terra, hai ricondotto i de-

portati di Giacobbe. Hai perdo-

nato l’iniquità del tuo popolo,

hai cancellato tutti i suoi pec-

cati. Ant. 2. Rialzaci, Dio nostra salvez-

za, e placa il tuo sdegno verso

di noi. Mostraci, Signore, la tua

misericordia e donaci la tua sal-

vezza. Ant. 3. Misericordia e verità s’incon-

treranno, giustizia e pa ce si ba-

ceranno. La verità germoglierà

dalla terra e la giustizia si aff ac-

cerà dal cielo. Ant.

36

Ricevi il Vangelo di Cristo del

quale sei divenuto l’annunziato-

re: credi sempre ciò che procla-

mi, insegna ciò che hai appreso

nella fede, vivi ciò che insegni.

Il vescovo:

Ac ci pe Evan gé lium Chri sti,

cu ius præ co eff éc tus es; et vi -

de, ut quod légeris credas,

quod credíderis dóceas, quod

do cúeris imitéris.

Los ordenados, revestidos con

las vestiduras diaconales, se arro-

dillan delante del obispo, que les

dará el libro de los Evangelios. El

diácono es mensajero de la Bue-

na Noticia en la Iglesia. Recibe en

custodia el Evangelio; deberá refl e-

jarse en él y anunciarlo con alegría

y con ánimo a los propios herma-

nos para hacer de él un principio

de vida nueva para todos.

Gli ordinati, indossate le ve-

sti liturgiche, si inginocchieranno

davanti al vescovo, che consegne-

rà loro il libro dei Vangeli. Il dia-

cono è annunziatore della Buo-

na Novella nella Chiesa. Riceve il

Vangelo perché dovrà specchiarsi

in esso e annunziarlo con corag-

gio e con gioia ai propri fratelli,

per farne principio di vita nuova

per tutti.

Abbraccio di pace

Dopo la consegna del libro dei

Vangeli, il vescovo scambierà con

ciascuno degli ordinati l’abbrac-

cio di pace. Questo gesto signifi ca

la loro accoglienza nell’Ordine del

diaconato, come cooperatori del

vescovo.

Tras la entrega del libro de los

Evangelios, el obispo dará el abra-

zo de paz a cada uno de los orde-

nados. Este gesto signifi ca la aco-

gida en el Orden del diaconado,

como cooperadores del obispo.

Consegna del libro dei Vangeli

I novelli diaconi si avvicinano al vescovo e si inginocchiano per ricevere il

libro dei Vangeli.

I diaconi si recano dal vescovo e da lui ricevono l’abbraccio e il bacio di pace.

37

La pace sia con te.

E con il tuo spirito.

Poi l’assemblea aff erma la propria adesione di fede recitando il

Credo

Credo in unum Deum, Pa-trem omnipoténtem, fac tó-rem cæ li et terræ, visibílium ómnium et invisibílium. Et in unum Dóminum Iesum Chri-stum, Fílium Dei Unigénitum, et ex Patre natum ante óm-nia sǽcula. Deum de Deo, lu-men de lúmine, Deum verum de Deo vero, génitum, non factum, consubstantiálem Pa-tri: per quem ómnia facta sunt. Qui propter nos hómines et propter nostram salútem de-scéndit de cælis.

Credo in un solo Dio, Padre

onnipotente, creatore del cie-

lo e della terra, di tutte le cose

visibili e invisibili. Credo in un

solo Signore, Gesù Cristo, uni-

genito Figlio di Dio, nato dal

Padre prima di tutti i secoli:

Dio da Dio, Luce da Luce, Dio

vero da Dio vero, generato, non

creato, della stessa sostanza del

Padre; per mezzo di lui tutte le

cose sono state create. Per noi

uomini e per la nostra salvezza

discese dal cielo,

Alle parole Et incarnátus ... et homo factus est , tutti si inchinano.

Et incarnátus est de Spíritu Sanc to ex María Vírgine, et homo factus est. Crucifíxus étiam pro nobis sub Pón-tio Piláto; passus et sepúl-tus est, et resurréxit tértia

e per opera dello Spirito San-

to si è incarnato nel seno della

Vergine Maria e si è fatto uomo.

Fu crocifi sso per noi sotto Pon-

zio Pilato, morì e fu sepolto.

Il terzo giorno è risuscitato,

Il vescovo:

Pax tibi.

Gli eletti:

Et cum spíritu tuo.

38

die, secúndum Scriptúras, et ascéndit in cælum, sedet ad déxteram Patris. Et íterum ventúrus est cum glória, iu-dicáre vivos et mórtuos, cuius regni non erit fi nis. Et in Spíri-tum Sanctum, Dó mi num et vivifi cántem: qui ex Patre Fi-lióque procédit. Qui cum Pa-tre et Fílio simul adorátur et conglorifi cátur: qui locútus est per prophétas. Et unam, sanctam, cathólicam et apo-stólicam Ecclésiam. Confíteor unum baptísma in remissió-nem peccatórum. Et exspécto resurrectiónem mortuórum, et vitam ventúri sǽculi. Amen.

secondo le Scritture, è salito al

cielo, siede alla destra del Padre.

E di nuovo verrà, nella gloria,

per giudicare i vivi e i morti, e

il suo regno non avrà fi ne. Cre-

do nello Spirito Santo, che è Si-

gnore e dà la vita, e procede dal

Padre e dal Figlio. Con il Padre

e il Figlio è adorato e glorifi cato,

e ha parlato per mezzo dei pro-

feti. Credo la Chiesa, una santa

cattolica e apostolica. Professo

un solo battesimo per il perdo-

no dei peccati. Aspetto la risur-

rezione dei morti e la vita del

mondo che verrà. Amen.

39

Ave verum Corpus natum de

María Vírgine: Vere passum,

immolátum in cruce pro hó-

mine. Cuius latus perforátum

fluxit et sánguine: esto nobis

præ gustátum mortis in exámi-

ne. O Iesu dulcis! O Iesu pie! O

Iesu fili Maríæ.

Ave vero Corpo, nato dalla

Vergine Maria: che tanto hai

patito, immolato in croce per

l'uomo; dal cui fianco trafitto

sono sgorgati acqua e sangue:

sii per noi chi ci precede nella

prova della morte. O Gesù dol-

ce, o Gesù pio, o Gesù, figlio di

Maria!

Benedetto sei tu, Signore, Dio

dell’universo: dalla tua bontà

abbiamo ricevuto questo pane,

frutto della terra e del lavoro

dell’uomo; lo presentiamo a te,

perché diventi per noi cibo di

vita eterna.

L’acqua unita al vino sia se-

gno della nostra unione con la

vita divina di Colui che ha vo-

luto assumere la nostra natura

umana.

LITURGIA EUCARISTICA

Mentre vengono portate le off erte per il sacrifi cio, il coro e l’assemblea ese-

guono il

Canto di off ertorio

Durante il canto, il vescovo off re il pane dicendo sottovoce:

Benedíctus es, Dómine, Deus

univérsi, quia de tua largitáte

accépimus panem, quem tibi

off érimus, fru ctum terræ et

óperis mánuum hóminum: ex

quo nobis fi et panis vitæ.

Poi versa nel calice il vino con un po’ d’acqua, dicendo sottovoce:

Per huius aquæ et vini my sté-

rium eius effi ciámur divini-

tátis consórtes, qui humani-

tátis nostræ fíeri dignátus est

párticeps.

40

Benedetto sei tu, Signore, Dio

dell’universo: dalla tua bontà

abbiamo ricevuto questo vino,

frutto della vite e del lavoro

dell’uomo; lo presentiamo a te,

perché diventi per noi bevanda

di salvezza.

Umili e pentiti accoglici, o Si-

gnore: ti sia gradito il nostro sa-

crifi cio che oggi si compie di-

nanzi a te.

Lavami, Signore, da ogni colpa,

purifi cami da ogni peccato.

Pregate, fratelli, perché il mio

e vostro sacrifi cio sia gradito a

Dio, Padre onnipotente.

R. Il Signore riceva dalle tue

mani questo sacrifi cio a lode e

gloria del suo nome, per il bene

nostro e di tutta la sua santa

Chiesa.

Il vescovo invita alla preghiera:

Oráte, fratres: ut meum ac ve-

strum sacrifícium ac ceptábi-

le fi at apud Deum Patrem

om ni poténtem.

R. Suscípiat Dóminus sacri fí-cium de mánibus tuis ad lau-dem et glóriam nóminis sui, ad utilitátem quoque no stram totiúsque Ecclésiæ suæ sanctæ.

In spíritu humilitátis et in áni-

mo contríto suscipiámur a te,

Dómine; et sic fi at sacrifícium

nostrum in conspéctu tuo hódie,

ut pláceat tibi, Dómine Deus.

Dopo l’incensazione, il vescovo si lava le mani dicendo sotto voce:

Lava me, Dómine, ab iniquitáte

mea, et a peccáto meo munda me.

Il vescovo offre il vino dicendo sottovoce:

Benedíctus es, Dómine, Deus

univérsi, quia de tua largitáte

accépimus vinum, quod tibi of-

férimus, fructum vitis et ópe-

ris mánuum hóminum: ex quo

nobis fi et potus spiritális.

Il vescovo, inchinandosi davanti all’altare, dice sottovoce:

41

Orazione sulle off erteIl vescovo:

His sacrifíciis, Dómine, con-

céde placátus, ut, qui própri-

is orámus absólvi delíctis, fra-

térna dimíttere studeámus. Per

Chri s tum Dóminum nostrum.

R. Amen.

Per questo sacrifi cio di riconci-

liazione perdona, o Padre, i no-

stri debiti e donaci la forza di

perdonare ai nostri fratelli. Per

Cristo nostro Signore.

R. Amen.

42

Il Signore sia con voi. R. E con il tuo spirito. V. In alto i nostri cuori. R. Sono rivolti al Signore. V. Rendiamo grazie al Signore,

nostro Dio. R. È cosa buona e giusta.

Prefazio

È veramente cosa buona e gius ta,

nostro dovere e fonte di salvezza,

rendere grazie sempre e in ogni

luogo a te, Signore, Padre santo,

Dio onnipotente ed eterno.

Con l’unzione dello Spirito Santo

hai costituito il Cristo tuo Figlio

Pontefi ce della nuova ed eterna

alleanza, e hai stabilito nella sua

Chiesa una molteplicità di mi-

nisteri. Egli comunica il sacer-

dozio regale a tutto il popolo dei

redenti, e con aff etto di predile-

zione sceglie alcuni tra i fratelli

che mediante l’imposizione del-

le mani fa partecipi del suo mi-

nistero di salvezza. Tu vuoi che

nel suo amore siano servi premu-

rosi del tuo popolo, lo nutrano

con la tua parola e lo santifi chi-

no con i sacramenti. Tu proponi

Il vescovo:

Dóminus vobíscum. R. Et cum spíritu tuo. V. Sursum corda. R. Habémus ad Dóminum. V. Grátias agámus Dómino Deo

nostro.R. Dignum et iustum est.

Vere dignum et iustum est,

æquum et salutáre, nos tibi

semper et ubíque grátias áge re:

Dómine, sancte Pater, omní-

potens ætérne Deus:

Qui Unigénitum tuum Sanc ti

Spíritus unctióne novi et ætér-

ni testaménti consti tuí sti Pon-

tífi cem, et ineff ábili dignátus

es dispositióne sancíre, ut mul-

ta ministéria in Ecclésia exer-

ceréntur. Ipse enim non solum

regáli sacerdótio pópulum ac-

quisitiónis exórnat, sed étiam

fratérna hómines éligit boni-

táte, ut sacri sui ministérii fi ant

mánuum impositióne partíci-

pes. Qui plebem tuam sanctam

caritáte prævéniant, verbo nú-

triant, refíciant sacraméntis.

Qui, vitam pro te fratrúmque

PREGHIERA EUCARISTICA

43

loro come modello il Cris to, per-

ché, donando la vita per te e per i

fratelli, si sforzino di conformar-

si all’immagine del tuo Figlio, e

rendano testimonianza di fedel-

tà e di amore generoso.

Per questo dono del tuo amore,

o Padre, insieme con tutti gli

angeli e i santi, cantiamo con

esultanza l’inno della tua lode:

salúte tradéntes, ad ipsíus Chri-

sti nitántur imáginem confor-

mári, et constántes tibi fi dem

amorémque testéntur.

Unde et nos, Dómine, cum An-

gelis et Sanctis univérsis tibi

confi témur, in exsultatióne

dicéntes:

Sanc- tus, Sanctus, Sanc- tus Dó- mi- nus De-

us Sá- ba- oth. Pleni sunt cæ- li et ter-

ra gló- ri- a tu- a. Ho- sánna in excél- sis.

Ho-sán- na in excél- sis.

Be-ne-díc- tus qui ve- nit in nómine Dó- mi-ni.

Il vescovo:

Te ígitur, clementíssime Pa ter,

per Iesum Christum, Fí lium

tuum, Dóminum nostrum,

súp plices rogámus ac pétimus,

uti accépta hábeas et benedícas

hæc dona, hæc múnera, hæc

sancta sacrifícia illibáta, in pri-

mis, quæ tibi off érimus pro

Ecclésia tua sancta cathóli-

ca: quam pacifi cáre, custodíre,

adunáre et régere dignéris toto

orbe terrárum: una cum fámu-

lo tuo Papa nostro Francísco

eiús que Epís copis adiutóribus,

Operis Dei Præláto Ferdinán-

do et me indígno fámulo tuo,

et ómnibus orthodóxis atque

cathólicæ et apostólicæ fídei

cultóribus.

Un concelebrante:

Meménto, Dómine, famu ló rum

famularúmque tuá rum N. et

N. et ómnium circum stántium,

quorum tibi fi des cógnita est et

nota devótio, pro quibus tibi of-

férimus: vel qui tibi óff erunt hoc

sacrifícium laudis, pro se suís-

que ómnibus: pro re demp tióne

Padre clementissimo, noi ti

supplichiamo e ti chiediamo

per Gesù Cristo, tuo Figlio e

nostro Signore, di accetta re

questi doni, di benedire que-

ste offerte, questo santo e im-

macolato sacrificio. Noi te l’of-

friamo anzitutto per la tua

Chiesa santa e cattolica, perché

tu le dia pace e la protegga, la

raccolga nell’unità e la governi

su tutta la terra, con il tuo servo

il nostro Papa Francesco, i Ve-

scovi suoi collaboratori, il Pre-

lato dell'Opus Dei Ferdinando,

con me indegno tuo servo, e

con tutti quelli che custodisco-

no la fede cattolica, trasmessa

dagli Apostoli.

Ricòrdati, Signore, dei tuoi fe-

deli N. e N. Ricòrdati di tutti

i presenti, dei quali conosci la

fede e la devozione: per loro ti

offriamo e anch’essi ti offrono

questo sacrificio di lode, e in-

nalzano la preghiera a te, Dio

eterno, vivo e vero, per ottenere

Preghiera Eucaristica I

(Canone Romano)

44

animárum suárum, pro spe

salútis et incolumitátis suæ ti-

bíque reddunt vota sua ætér no

Deo, vivo et vero.

Un altro concelebrante:

Communicántes, et memó-

riam venerántes, in primis glo-

riósæ semper Vírginis Maríæ,

Genetrícis Dei et Dómini no-

stri Iesu Christi: sed et beáti Io-

seph, eiús dem Vírginis Spon-

si, et beatórum Apo s tolórum

ac Mártyrum tuórum, Petri et

Pauli, Andréæ, (Iacóbi, Ioán-

nis, Th o mæ, Iacóbi, Philíp-

pi, Bartho lomǽi, Matthǽi, Si-

mónis et Th addǽi: Lini, Cleti,

Cleméntis, Xysti, Cornélii, Cy-

priáni, Lauréntii, Chrysógo-

ni, Ioánnis et Pauli, Cosmæ et

Damiáni) et ómnium Sanctó-

rum tuórum; quorum méri-

tis precibúsque concé das, ut in

ómnibus protectiónis tuæ mu-

niámur auxílio. (Per Christum

Dóminum nostrum. Amen.)

Il vescovo:

Hanc ígitur oblatiónem servi-

tútis nostræ, sed et cunc tæ fa-

míliæ tuæ, quam tibi off érimus

étiam pro fámulis tuis, quos ad

a sé e ai loro cari redenzione, si-

curezza di vita e salute.

In comunione con tutta la Chie-

sa, ricordiamo e ve neriamo an-

zitutto la glorio sa e sempre ver-

gine Maria, Ma dre del nostro

Dio e Signore Gesù Cristo, san

Giuseppe, suo sposo, i santi

apostoli e marti ri: Pietro e Pa-

olo, Andrea, (Giacomo, Gio-

vanni, Tommaso, Giacomo,

Filippo, Bartolomeo, Matteo,

Simone e Taddeo, Lino, Cle-

to, Clemen te, Sisto, Cornelio e

Cipriano, Lorenzo, Crisogono,

Gio vanni e Paolo, Cosma e Da-

miano) e tutti i santi; per i loro

me riti e le loro preghiere dona-

ci sempre aiuto e protezione.

Accetta con benevolenza, o Si-

gnore, l’offerta che ti presen-

tiamo, noi tuoi ministri e tut-

ta la tua famiglia; te l’offriamo

45

diaconátus Ordinem promové-

re dignátus es, quǽsumus, Dó-

mine, ut placátus accípias, et

propítius in eis tua dona custó-

dias, ut, quod divíno múnere

consecúti sunt, divínis eff écti-

bus exsequántur. (Per Christum

Dóminum nostrum. Amen.)

I concelebranti:

Quam oblatiónem tu, Deus,

in ómnibus, quǽsumus, bene-

díctam, adscríptam, ratam, ra-

tionábilem, acceptabilém que

fá cere dignéris: ut nobis Corpus

et Sanguis fi at dilectís simi Fílii

tui, Dómini nostri Iesu Christi.

Qui, prídie quam paterétur, ac-

cépit panem in sanctas ac ve-

nerábiles manus suas, et ele-

vátis óculis in cælum ad te

Deum Patrem suum omnipo-

téntem, tibi grátias agens bene-

díxit, fregit, dedítque discípu-

lis suis, dicens:

Accípite et manducáte ex hoc omnes: hoc est enim Corpus meum, quod pro vobis tradétur.

anche per i nostri fratelli, oggi

ammessi all’Ordine del diaco-

nato: rendili veri imitatori di

Cristo nel servizio del suo cor-

po che è la Chiesa.

Santifica, o Dio, questa offerta

con la potenza della tua bene-

dizione, e degnati di accettar-

la a nostro favore, in sacrificio

spirituale e perfetto, perché di-

venti per noi il corpo e il sangue

del tuo amatissimo Figlio, il Si-

gnore nostro Gesù Cristo.

La vigilia della sua passione,

egli prese il pane nelle sue mani

sante e venerabili, e alzando gli

occhi al cielo a te Dio Padre suo

onnipotente, rese grazie con la

preghiera di benedizione, spez-

zò il pane, lo diede ai suoi di-

scepoli, e disse:

Prendete, e mangiate-ne tutti: questo è il mio Corpo offerto in sacrifi-cio per voi.

Il vescovo presenta al popolo l’ostia consacrata e genufl ette in adorazione.

46

Símili modo, postquam ce-

ná tum est, accípiens et hunc

præ clárum cálicem in sanc-

tas ac venerábiles manus suas,

item tibi grátias agens benedí-

xit, dedítque discípulis suis,

dicens:

Accípite et bíbite ex eo omnes: hic est enim ca-lix Sánguinis mei novi et ætérni testaménti, qui pro vobis et pro mul-tis effundétur in remis-siónem peccatórum. Hoc fácite in meam comme-moratiónem.

Dopo la cena, allo stesso mo-

do, prese questo glorioso calice

nelle sue mani sante e venera-

bili, ti rese grazie con la pre-

ghiera di benedizione, lo diede

ai suoi discepoli, e disse:

Prendete, e bevetene tutti: questo è il cali-ce del mio Sangue per la nuova ed eterna allean-za, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me.

Il vescovo presenta al popolo il calice e genufl ette in adorazione.

Il vescovo:

Mystérium fídei. Mistero della fede.

Tutti:

Mortem tuam annuntiámus, Dómine, et tuam resurrectió-nem confi témur, donec vénias.

I concelebranti:

Unde et mémores, Dómine,

nos servi tui, sed et plebs tua

sanc ta, eiúsdem Christi, Fílii

tui, Dómini nostri, tam beátæ

passiónis, necnon et ab ínferis

Annunziamo la tua morte, Si-

gnore, proclamiamo la tua ri-

surrezione, nell’attesa della tua

venuta.

In questo sacrificio, o Padre,

noi tuoi ministri e il tuo popo-

lo santo celebriamo il memo-

riale della beata passione, del-

la risurrezione dai morti e della

47

resurrectiónis, sed et in cælos

gloriósæ ascensiónis: off éri-

mus præcláræ maiestáti tuæ

de tuis donis ac datis hóstiam

puram, hós tiam sanc tam, hó-

stiam immaculátam, Panem

sanctum vitæ ætérnæ et Cáli-

cem salútis perpétuæ.

Supra quæ propítio ac seré-

no vultu respícere dignéris:

et ac cépta habére, sícuti ac-

cépta habére dignátus es mú-

nera púe ri tui iusti Abel, et

sacri fí cium Patriárchæ nostri

Abra hæ, et quod tibi óbtulit

summus sacérdos tuus Mel chí-

sedech, sanctum sacri fícium,

immaculátam hós tiam.

Súpplices te rogámus, om ní -

potens Deus: iube hæc per fé-

r ri per manus sancti Angeli

tui in sublíme altáre tuum, in

conspéc tu divínæ maies tátis

tuæ; ut, quotquot ex hac al-

táris participatióne sacro sánc-

tum Fílii tui Corpus et Sán-

guinem sump sé rimus, omni

benedictióne cælésti et grátia

re pleámur. (Per Christum Dó-

minum no strum. Amen.)

gloriosa ascensione al cielo del

Cristo tuo Figlio e nostro Si-

gnore; e offriamo alla tua mae-

stà divina, tra i doni che ci hai

dato, la vittima pura, santa e

immacolata, pane santo della

vita eterna e calice dell’eterna

salvezza.

Volgi sulla nostra offerta il

tuo sguardo sereno e benigno,

come hai voluto accettare i doni

di Abele, il giusto, il sacrificio

di Abramo, nostro padre nella

fede, e l’oblazione pura e san-

ta di Melchisedech, tuo sommo

sacerdote.

Ti supplichiamo, Dio onnipo-

tente: fa’ che questa offerta, per

le mani del tuo angelo santo,

sia portata sull’altare del cielo

davanti alla tua maestà divina,

perché su tutti noi che parteci-

piamo di questo altare, comu-

nicando al santo mistero del

corpo e sangue del tuo Figlio,

scenda la pienezza di ogni gra-

zia e benedizione del cielo.

48

Un concelebrante:

Meménto étiam, Dómine, fa-

mulórum famularúmque tuá-

rum N. et N., qui nos præces-

sérunt cum signo fí dei, et

dórmiunt in somno pacis. Ip-

sis, Dómine, et ómnibus in

Christo quiescéntibus, lo-

cum refrigé rii, lucis et pacis,

ut indúlgeas, deprecámur. (Per

Christum Dóminum nostrum.

Amen.)

Un altro concelebrante:

Nobis quoque peccatóribus

fá mu lis tuis, de multitú di-

ne mi se ratiónum tuárum spe-

rán ti bus, partem áliquam et so-

cie tátem donáre dignéris cum

tuis sanc tis Apóstolis et Martý-

ribus: cum Ioánne, Stépha -

no, Mat thía, Bárnaba, (Ignátio,

Alexándro, Marcel líno, Petro,

Felicitáte, Perpétua, Agatha,

Lúcia, Agnéte, Cæcília, Ana-

stásia) et ómnibus Sanctis tuis:

intra quorum nos consórtium,

non æstimátor mériti, sed vé-

niæ, quǽsumus, largí tor ad-

mítte. Per Christum Dóminum

nostrum.

Ricòrdati, o Signore, dei tuoi

fedeli N. e N., che ci hanno

preceduto con il segno della

fede e dormono il sonno del-

la pace. Dona loro, Signore, e

a tutti quelli che riposano in

Cristo, la beatitudine, la luce e

la pace.

Anche a noi, tuoi ministri, pec-

catori, ma fiduciosi nella tua

infinita misericordia, conce di,

o Signore, di aver parte nella

comunità dei tuoi santi aposto-

li e martiri: Giovanni, Stefa-

no, Mattia, Barnaba, (Igna zio,

Alessandro, Marcellino e Pie-

tro, Felicita, Perpetua, Agata,

Lucia, Agnese, Cecilia, Anas-

tasia) e tutti i santi: ammettici

a godere della loro sorte beata

non per i nostri meriti, ma per

la ricchezza del tuo perdono.

49

50

Il vescovo:

Per quem hæc ómnia, Dómine,

semper bona creas, sanctífi cas,

vivífi cas, benedí cis, et præstas

nobis.

Il vescovo e i concelebranti:

Per ipsum, et cum ipso, et in

ipso, est tibi Deo Patri Om-

ni poténti, in unitáte Spíritus

Sancti, omnis honor et glória

per omnia sǽcula sæculó rum.

Tutti:

Per Cristo nostro Signore tu,

o Dio, crei e santifichi sempre,

fai vivere, benedici e doni al

mondo ogni bene.

Per Cristo, con Cristo e in

Cristo, a te, Dio Padre onni-

potente, nell’unità dello Spirito

Santo, ogni onore e gloria per

tutti i secoli dei secoli.

& bb œ ˙ ˙ œ ˙ ˙ œ œ œ œ w

A- men, A- men, A- men.

51

Obbedienti alla parola del Sal-

vatore e formati al suo divino

insegnamento, osiamo dire:

Il vescovo:

Præcéptis salutáribus mó niti, et

divína institutióne formáti, au-

démus dícere:

Tutti cantano:

RITI DI CO MUNIONE

Preghiera del Signore

Pa- ter noster qui es in cæ-lis sanc-ti-fi - cé- tur nomen

tu- um; advé- ni- at re-gnum tuum; fi - at volún-tas tu- a,

sic- ut in cælo, et in terra. Pa-nem no-strum co-ti- di- á-

num da nobis hó-die; et di-mít-te no- bis débi-ta nostra,

sic-ut et nos di-mít-ti-mus de-bitó-ribus no-stris; et ne nos

indú-cas in tenta- ti- ó- nem; sed líbera nos a ma- lo.

52

Liberaci, o Signore, da tutti i

mali, concedi la pace ai no-

stri giorni, e con l’aiuto della

tua misericordia vi vremo sem-

pre liberi dal peccato e sicuri

da ogni turbamento, nell’atte-

sa che si compia la beata spe-

ranza e venga il nos tro salvato-

re Gesù Cri sto.

R. Tuo è il regno, tua la po tenza

e la gloria nei se coli.

Signore Gesù Cristo, che hai

detto ai tuoi apostoli: « Vi la-

scio la pace, vi do la mia pace »,

non guardare ai nos tri peccati,

ma alla fede della tua Chiesa, e

donale unità e pace secondo la

tua volontà. Tu che vivi e regni

nei secoli dei secoli.

R. Amen.

La pace del Signore sia sempre

con voi.R. E con il tuo spirito.

Il vescovo:

Líbera nos, quǽsumus, Dó-

mine, ab ómnibus malis, da

propítius pacem in diébus no-

stris, ut, ope misericórdiæ tuæ

adiúti, et a peccáto simus sem-

per líberi et ab omni pertur-

batióne secúri: exspectántes

beátam spem et advéntum Sal-

vatóris no stri Iesu Christi.

R. Quia tuum est regnum, et potéstas, et glória in sǽcula.

Il vescovo:

Dómine Iesu Christe, qui di-

xísti Apóstolis tuis: Pa cem re-

línquo vobis, pacem meam do

vobis: ne respícias peccáta no-

stra, sed fi dem Ecclésiæ tuæ;

eámque secúndum voluntátem

tuam pacifi cáre et coadunáre

di gnéris. Qui vivis et regnas in

sǽcula sæculórum.

R. Amen.

Il vescovo:

Pax Dómini sit semper

vo bís cum.R. Et cum spíritu tuo.

Rito della pace

53

Scambiatevi un segno di pace.

Il Corpo e il Sangue di Cri s to,

uniti in questo calice, siano per

noi cibo di vita eterna.

Il vescovo dice sottovoce:

Hæc commíxtio Córporis et

Sánguinis Dómini nostri Ie su

Christi fi at accipiéntibus nobis

in vitam ætérnam.

Tutti cantano:

Il diacono:

Off érte vobis pacem.

I presenti si scambiano un gesto di pace.

Frazione del pane

Agnus Dei

ré- re no- bis. Agnus De- i, qui tol- lis

peccá- ta mun- di: mi- se- ré- re no- bis. A- gnus De-

i, qui tol- lis peccá- ta mun- di: do-na no-bis pa- cem.

Agnus De- i, qui tol- lis peccá- ta mun- di: mi- se-

54

Signore Gesù Cristo, Figlio del

Dio vivo, che per volontà del

Padre e con l’opera dello Spirito

Santo morendo hai dato la vita

al mon do, per il santo mistero

del tuo Corpo e del tuo Sangue

liberami da ogni colpa e da ogni

male, fa’ che sia sempre fedele

alla tua legge e non sia mai se-

parato da te.

La comunione con il tuo Corpo

e il tuo Sangue, Si gnore Gesù

Cristo, non di venti per me giu-

dizio di condanna, ma per tua

mi sericordia sia rimedio e dife-

sa dell’anima e del cor po.

Beati gli invitati alla Cena del

Signore. Ecco l’Agnello di Dio,

che toglie i peccati del mondo.

O Signore, non sono degno di

partecipare alla tua men sa: ma

di’ soltanto una pa rola e io sarò

salvato.

Il vescovo dice sottovoce:

Dómine Iesu Christe, Fili Dei

vivi, qui ex voluntáte Patris,

co operánte Spíritu Sancto, per

mortem tuam mundum vivifi -

cásti: líbera me per hoc sacro-

sánctum Corpus et Sánguinem

tuum ab ómnibus iniquitátibus

meis et univérsis malis: et fac

me tuis semper inhærére man-

dátis, et a te numquam separári

permíttas.

Oppure:

Percéptio Córporis et Sán guinis

tui, Dómine Iesu Christe, non

mihi provéniat in iudícium et

condemnatiónem: sed pro tua

pietáte prosit mihi ad tutamén-

tum mentis et córporis, et ad

me délam percipiéndam.

Il vescovo:

Ecce Agnus Dei, ecce qui tollit

peccáta mundi. Beáti qui ad ce-

nam Agni vocáti sunt.

Tutti:

Dómine, non sum dignus ut intres sub tectum meum: sed tantum dic verbo, et sa nábitur ánima mea.

55

2. In te crediam, Signor, in te speriam, e uniti nell’amor ti rin-

graziam: noi acclamiamo a te, noi inneggiamo a te. Resta con

noi, Signor, resta con noi.

3. Un giorno ti vedrò, o mio Signor, ti riconoscerò, o mio Gesù.

Sì! tu realizzerai i sogni del mio cuor, vicino a te, Signor, vo-

glio restar.

4. Inquieto adesso è, questo mio cuor, nella sua vita vuol pace

trovar. Ma solo tu, Signor, a noi la puoi donar. Resta con noi,

Signor, resta con noi.

1. Più pres-so˘

a te, Si-gnor, lie- ti ve- niam

in do- no˘

il nostro˘

a-mor ti pre- sen- tiam.

La vi- ta che ci dai, noi la do-nia-mo˘

a te;

Re- sta con noi, Si- gnor, re- sta con noi.

Tutti cantano:

Canto di comunione

56

Preghiamo.

O Padre, che ci nutri con il

Corpo e Sangue del tuo Figlio,

concedi ai tuoi ministri di esse-

re fedeli dispensatori della pa-

rola, dei sacramenti e della ca-

rità per il bene del tuo popolo e

la gloria del tuo nome. Per Cri-

sto nostro Signore.

R. Amen.

Il vescovo:

Orémus.

Concéde fámulis tuis, Dómine,

cælésti cibo potúque replé tis,

ut, ad glóriam tuam et salú tem

credéntium procu rándam, fi -

déles in veniántur Evangé lii, sa-

cra men tó rum cari ta tís que mi -

ní stri. Per Christum Dó mi num

no s trum.

R. Amen.

Orazione dopo la comunione

57

Il Signore sia con voi.R. E con il tuo spirito.

V. Dio, che vi ha chiamato al

servizio degli uomini nella sua

Chiesa, vi renda strumento del-

la sua carità verso tutti, special-

mente i poveri e i soff erenti.R. Amen.

V. Egli, che vi ha affi dato il com-

pito di predicare il Vangelo di

Cristo, vi aiuti ad essere con

tutta la vostra vita autentici te-

stimoni della sua parola.R. Amen.

V. Dio, che per mezzo del suo

Spirito vi ha costituito dis-

pensatori dei suoi misteri, vi

conceda di essere costruttori di

verità e di pace a imitazione di

Gesù Cristo suo Figlio.R. Amen.

E su voi tutti qui presenti, scen-

da la benedizione di Dio onni-

potente, Padre e Figlio e

Spirito Santo.R. Amen.

Il vescovo:

Dóminus vobíscum.R. Et cum spíritu tuo.

V. Deus, qui vos vocávit ad ser-

vítium hóminum in Ecclésia

sua, det vobis magnum zelum

erga omnes, máxime erga af-

fl íctos et páuperes.R. Amen.

V. Ipse qui vobis munus dedit

prædicándi Evangé lium Christi,

ádiuvet vos ut, vivén tes secún-

dum verbum su um, testes eius

sitis sincéri atque ardéntes.R. Amen.

V. Et qui vos fecit dispensató-

res mysteriórum suó rum, præ-

stet vos esse imitatóres Fílii sui

Iesu Christi et in mundo miní-

stros unitátis et pacis.

R. Amen.

Et vos omnes, qui hic simul

adéstis, benedícat omnípotens

Deus, Pater et Fílius et Spí-

ritus Sanctus.R. Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Benedizione Solenne

58

Il diacono:

Tutti cantano:

Canto fi nale

I- te, missa est.

La messa è fi nita: andate in pace.

R. De- o grá- ti- as. Rendiamo grazie a Dio.

Salve, Regína, ma- ter mi- se- ri- córdi- æ, vi- ta, dul-

cé- do, et spes nostra, sal-ve. Ad te clamá-mus, éxsu-

les, fíli-i Evæ. Ad te suspi-rá-mus, gemén-tes et flen-tes

in hac la-crimá-rum valle. Eia ergo, advocá-ta nostra,

59

illos tu-os mi-se-ri- córdes ó-cu-los ad nos convérte. Et

exsí- li- um ostén-de. O cle-mens: O pi- a: O

Iesum, bene-díctum fruc-tum ventris tui, nobis post hoc

dul-cis Virgo Ma-rí- a.

Apud Collegii Romani Sanctæ Crucis