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Notiziario a diffusione gratuita di Progetto Lariano - Associazione di Promozione ed Utilità Sociale Aut. Tribunale Velletri n° 5/2011 del 05/04/2011 – Dir. Resp.: Alessandro De Angelis – Resp. redaz.: Gabriella Trinci Dicembre 2011 I NOSTRI AUGURI Cari amici lettori, questo è l’ultimo numero dell’anno in corso del nostro notiziario e come prima cosa lasciatemi fare a Voi tutti, a nome di tutti i nostri soci, i migliori auguri per un sereno Natale ed un felice e prospero Anno Nuovo! Ma, ora che ho scritto questa frase, mi accorgo come essa si riveli fredda, anonima, banale; noi soci di Progetto Lariano, invece, vorremmo che Voi la sentiste piena di significato, che essa lasciasse trasparire il sentimento genuino che nutriamo verso l’intera comunità di Lariano e verso ciascuno di Voi. Vorremmo augurarvi di vero cuore che l’anno prossimo sia un po’ meglio di quello che sta finendo, che si intravveda uno spiraglio di luce in questo mondo che sembra aver perso finanche la speranza, che ci sia più concordia ed unicità d’intenti tra gli stati e tra gli uomini, tenendo presente il bene di tutti ed il valore di ciascuna persona. Per esprimere appieno i nostri sentimenti ci vorrebbe qualcuno che avesse il dono della “penna facile”, cosa che io, purtroppo, non posseggo; spero tanto, però, che Voi riusciate ugualmente a capire la genuinità e la profondità del nostro augurio. Da parte nostra Vi assicuriamo che, per quanto possiamo fare nel nostro piccolo, continueremo a mettercela tutta nel perseguire i nostri obiettivi, che sono essenzialmente riconducibili a quello di creare le condizioni affinché Lariano possa diventare sempre più una città meglio vivibile, con i servizi adeguati, con la dovuta attenzione al mondo giovanile, con lo sviluppo delle attività nella piccola e media impresa, nell’artigianato, nel commercio, nel turismo, così da creare nuove occasioni di lavoro ed evitare che Lariano sia meno città dormitorio e più ricca di attività autonome. Tra i mezzi che cerchiamo di utilizzare per raggiungere tali obiettivi, c’è anche quello di suscitare uno spirito di orgoglio in tutti noi, cittadini di Lariano, nella convinzione che con l’unità d’intenti, con il comportamento di tutti mirato al senso di appartenenza alla comunità, nella trasparenza, nella moralità, nel rispetto reciproco, con pazienza, perseveranza e determinazione, possiamo raggiungere grandi risultati. Ad un autore latino, Appio Claudio (da non confondere con l’omonimo imperatore), è attribuita la famosa frase: “Homo faber fortunae suae” (l’uomo è l’artefice del proprio destino); applichiamo questa frase anche alla nostra comunità e ciascuno di noi, nelle proprie possibilità, si adoperi per raggiungere il risultato auspicato. Un’altra considerazione: i grandi uomini ci trasmettono delle idee che rimangono valide nel tempo ed in questo momento mi viene in mente l’Appello a tutti gli uomini liberi e forti ispirato da Don Luigi Sturzo nel ben lontano 1919, che recitava così: «A tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria, senza pregiudizi né preconcetti, facciamo appello perché uniti insieme propugnino nella loro interezza gli ideali di giustizia e libertà». Ora, anche se il passaggio può sembrare un po’ brusco, scendiamo da questi grandi ideali espressi da un grande uomo al nostro piccolo mondo di Lariano e forse ci accorgiamo che anche qui c’è bisogno che uomini liberi e forti uniscano le loro capacità, le loro volontà, e comincino a lavorare insieme concretamente, con generosità e sincerità d’animo, per realizzare quello che la cittadinanza si aspetta. Consentitemi anche una riflessione su quanto noi di Progetto Lariano abbiamo fatto finora, specialmente attraverso questo notiziario, il cui primo numero è stato messo in circolazione solo ad aprile scorso, mentre questo è il settimo numero in tutto l’anno 2011. Dai riscontri che rileviamo, forse facendo un peccato di presunzione, ci sembra di poter dire che le cose che scriviamo, le idee che cerchiamo di trasmettere, incontrino una grande condivisione e, soprattutto, che comincino a suscitare nei comuni cittadini, ma anche in alcuni che si occupano di politica, una reazione positiva che va nella direzione sopra auspicata. Come forse anche Voi vi sarete accorti, molte delle idee e delle proposte che noi stiamo portando avanti da lungo tempo, anche attraverso la stampa locale prima che nascesse il nostro notiziario, sono in questi giorni riprese e fatte proprie da più parti politiche; ciò non ci dispiace, non ci ingelosisce, anzi ci fa piacere, perché questo è il nostro obiettivo. Poi, però, si

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Notiziario a diffusione gratuita di

Progetto Lariano - Associazione di Promozione ed Utilità SocialeAut. Tribunale Velletri n° 5/2011 del 05/04/2011 – Dir. Resp.: Alessandro De Angelis – Resp. redaz.: Gabriella Trinci

Dicembre 2011

I NOSTRI AUGURI

Cari amici lettori, questo è l’ultimo numero dell’anno in corso del nostro notiziario e come prima cosa lasciatemi fare a Voi tutti, a nome di tutti i nostri soci, i migliori auguri per un sereno Natale ed un felice e prospero Anno Nuovo! Ma, ora che ho scritto questa frase, mi accorgo come essa si riveli fredda, anonima, banale; noi soci di Progetto Lariano, invece, vorremmo che Voi la sent iste piena di significato, che essa lasciasse trasparire il sentimento genuino che nutriamo verso l’intera comunità di Lariano e verso ciascuno di Voi. Vorremmo augurarvi di vero cuore che l’anno prossimo sia un po’ meglio di quello che sta finendo, che si intravveda uno spiraglio di luce in questo mondo che sembra aver perso finanche la speranza, che ci sia più concordia ed unicità d’intenti tra gli stati e tra gli uomini, tenendo presente il bene di tutti ed il valore di ciascuna persona. Per esprimere appieno i nostri sentimenti ci vorrebbe qualcuno che avesse il dono della “penna facile”, cosa che io, purtroppo, non posseggo; spero tanto, però, che Voi riusciate ugualmente a capire la genuinità e la profondità del nostro augurio.Da parte nostra Vi assicuriamo che, per quanto possiamo fare nel nostro piccolo, continueremo a mettercela tutta nel perseguire i nostri obiettivi, che sono essenzialmente riconducibili a quello di creare le condizioni affinché Lariano possa diventare sempre più una città meglio vivibile, con i servizi adeguati, con la dovuta attenzione al mondo giovanile, con lo sviluppo delle attività nella piccola e media impresa, nell’artigianato, nel commercio, nel turismo, così da creare nuove occasioni di lavoro ed evitare che Lariano sia meno città dormitorio e più ricca di attività autonome. Tra i mezzi che cerchiamo di utilizzare per raggiungere tali obiettivi, c’è anche quello di suscitare uno spirito di orgoglio in tutti noi, cittadini di Lariano, nella convinzione che con l’unità d’intenti, con il comportamento di tutti mirato al senso di appartenenza alla comunità, nella trasparenza, nella moralità, nel rispetto reciproco, con pazienza, perseveranza e determinazione, possiamo raggiungere grandi risultati. Ad un autore latino, Appio Claudio (da non confondere con l’omonimo imperatore), è attribuita la famosa frase: “Homo faber fortunae suae” (l’uomo è l’artefice del proprio destino); applichiamo questa frase anche alla nostra comunità e ciascuno di noi, nelle proprie possibilità, si adoperi per raggiungere il risultato auspicato.Un’altra considerazione: i grandi uomini ci trasmettono delle idee che rimangono valide nel tempo ed in questo momento mi viene in mente l’Appello a tutti gli uomini liberi e forti ispirato da Don Luigi

Sturzo nel ben lontano 1919, che recitava così: «A tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria, senza pregiudizi né preconcetti, facciamo appello perché uniti insieme propugnino nella loro interezza gli ideali di giustizia e libertà». Ora, anche se il passaggio può sembrare un po’ brusco, scendiamo da questi grandi ideali espressi da un grande uomo al nostro piccolo mondo di Lariano e forse ci accorgiamo che anche qui c’è bisogno che uomini liberi e forti uniscano le loro capacità, le loro volontà, e comincino a lavorare insieme concretamente, con generosità e sincerità d’animo, per realizzare quello che la cittadinanza si aspetta.Consentitemi anche una riflessione su quanto noi di Progetto Lariano abbiamo fatto finora, specialmente attraverso questo notiziario, il cui primo numero è stato messo in circolazione solo ad aprile scorso, mentre questo è il settimo numero in tutto l’anno 2011. Dai riscontri che rileviamo, forse facendo un peccato di presunzione, ci sembra di poter dire che le cose che scriviamo, le idee che cerchiamo di trasmettere, incontrino una grande condivisione e, soprattutto, che comincino a suscitare nei comuni cittadini, ma anche in alcuni che si occupano di politica, una reazione positiva che va nella direzione sopra auspicata. Come forse anche Voi vi sarete accorti, molte delle idee e delle proposte che noi stiamo portando avanti da lungo tempo, anche attraverso la stampa locale prima che nascesse il nostro notiziario, sono in questi giorni riprese e fatte proprie da più parti politiche; ciò non ci dispiace, non ci ingelosisce, anzi ci fa piacere, perché questo è il nostro obiettivo. Poi, però, si tratterà di distinguere, e credo che non sarà difficile, chi lo fa con vera convinzione ed è pronto ad attuarle, da chi copre con esse antichi retaggi mentali che non possono certo portare alla svolta che auspichiamo per la nostra città. A gennaio prossimo non usciremo; ci rincontreremo a febbraio, sia perché ci prendiamo una pausa di riposo in occasione delle prossime festività, ma anche perché dobbiamo centellinare le nostre scarse risorse economiche. Noi viviamo dei contributi dei soci e ci avvaliamo soltanto dell’aiuto degli inserzionisti, che ringraziamo di cuore, il cui supporto non ha tanto un valore venale, quanto, soprattutto, di condivisione delle nostre idee. Ma di questo siamo contenti ed è questo che vogliamo; così siamo del tutto liberi di scrivere ciò che ci sembra più opportuno ed utile per Lariano, senza doverne rendere conto ad alcuno, se non alle nostre coscienze. Riteniamo altresì opportuno ribadire ancora una volta che noi non siamo legati ad alcun movimento o personaggio politico; noi intendiamo affermare le nostre idee, e in esse rimanere fermi, perché siamo convinti che siano quelle giuste per far ripartire la nostra città. Chi vorrà riconoscersi in queste idee e lavorare insieme per esse, troverà in noi un interlocutore aperto, leale, costruttivo e collaborativo.Di nuovo un sincero augurio di sereno Natale in pace con tutti e di un nuovo anno che porti a ciascuno ciò che più desidera!

Il Presidente dell’Ass. Progetto Lariano Ing. Umberto Marsili

Alla ricerca di una via d’uscitadalla crisi del XXI secolo

Stiamo vivendo un periodo non semplice e credo che anche le persone più anziane concordino nell’affermare che mai prima d’ora, dalla fine della seconda guerra mondiale, abbiamo attraver-sato momenti così incerti, dove il senso della precarietà si palpa quotidianamente e non si vede all’orizzonte uno spiraglio che preluda al cambiamento ed al miglioramento. Il Cardinal Bagnasco, in occasione dell’apertura della Conferenza Episcopale Italiana, ha sottolineato come “appare emergente il senso di insicurezza diffuso nel corpo sociale, rafforzato da un attonito

sbigottimento a livello culturale e morale, un'insicurezza che si va cristallizzando e finisce per prendere una forma apprensiva”. Emma Marcecaglia, presidente di Confindustria, è tornata più di una volta ad auspicare un cambiamento nel modo di affrontare la crisi

perché il tempo sta scadendo e l’Italia non merita di stare così.Dal crollo delle torri gemelle il mondo si è sentito meno sicuro e protetto e la ricerca dei mandanti ha comportato la distrazione di ingenti risorse e la conseguente distruzione di ricchezza. La classe politica tutta ci mette del suo, anzi, parecchio, pensando più a difendere i propri personalismi e non quelli del Paese. La corruzione è a livelli da terzo mondo e si insinua in ogni ambito del tessuto sociale: politici, imprenditori, uomini della legge, persone della pubblica amministrazione …, mai come in questo periodo abbiamo avuto picchi di disaffezione a chi e a quanti ci rappresentano! Si è persa la centralità dell’uomo e dei valori positivi che hanno sempre costituito l’anima della società: così l’etica, l’amore per il prossimo, il rispetto di se stessi e degli altri, l’attaccamento alla bandiera, il dono del gratuito, il volontariato, le buone maniere, un atto di gentilezza, la famiglia, il senso del dovere, l’educazione e tant’altro sono cose che sono state dimenticate e spesso, cosa ancor più grave, c’è vergogna a mostrarle e coraggio a sostenerle!La crisi attuale è frutto di una globalizzazione che, se da una parte era inevitabile, dall’altra non è stata gestita a dovere. Siamo tutti più interdipendenti. La globalizzazione dell’economia è accompagnata dalla globalizzazione della tecnologia e della comunicazione, il passaggio dall’economia nazionale a quella globale ha assunto un ritmo e una velocità prima sconosciuti: internet, il flusso globale dei dati, il World Wide Web, la borsa telematica mondiale, il commercio globale e le imprese globali: tutti sono chiamati a partecipare a questa corsa, e chi non partecipa è fuori riducendosi a mero spettatore e a potenza economica da terzo mondo. Stiamo vivendo una terza guerra mondiale, fatta non di azioni belligeranti e distruzioni materiali, ma di ricchezza che si brucia. Il mondo della finanza senza regole e della globalizzazione, intrecciato al potere politico ed al potere in generale, miete quotidianamente vittime che non vediamo. Il male che sta divorando il bene è fortemente legato al “cancro del tutto e subito” a scapito della pianificazione e del senso del sacrificio e della crescita controllata. La globalizzazione ha spazzato i piccoli e le grandi aziende, frutto di megafusioni, e quanto è rimasto: hanno fatto dell’utile a doppia cifra un must non di medio-lungo periodo, ma di “immediato”. Occorre un progetto per un etica mondiale, di standard etici, applicati soprattutto a chi muove il motore della politica e dell’economia, c’è bisogno di ripensare il modo di far politica, di fare in maniera diversa e pensare diversamente, c’è bisogno, come indicato dal Cardinal Bagnasco, “di purificare l’aria, perché le nuove generazioni crescendo non restino avvelenate. Chi oggi entra nella classe dirigente del Paese deve sapere che ha doveri specifici di trasparenza ed economicità, se non altro per rispettare i cittadini e non umiliare i poveri. Specie in situazioni come quella attuale, è d’obbligo richiamare il principio prevalente dell’equità, che va assunto con rigore e applicato senza sconti“.C’è bisogno di Onestà, di un “economia onesta”, un’economia in cui si agisce in modo corretto, serio, legale; un’economia onesta non significa solo un comportamento esteriore corretto, che si esplica nell’ambito della legge, ma da un comportamento etico, retto da un atteggiamento interiore morale, che non si può imporre con la legge. La

morale non può essere imposta per legge e ancor meno può essere sostituita, la mancanza di onestà non può essere corretta tramite la normativa. L’onestà in economia è una onestà che è “dignità umana”. Serve un etica mondiale dell’economia ed ognuno di noi, nel suo piccolo, ha il dovere di risvegliare le coscienze e riscoprire l’obbligo civico di partecipare od indicare le persone che possano essere riconosciute capaci di guidarci ad uscire da questa situazione impantanata, occorrono persone oneste e di buona volontà ed il Natale ormai alle porte ci richiama a questo messaggio sempre attuale ed universale che è la chiave del cambiamento di ogni persona, cristiana e non cristiana: “Pace in terra agli uomini di buona volontà”. Quanto sopra detto vale anche per il nostro giovane comune, piccolo, ma con le problematiche del grande Paese. Risvegliamo le coscienze e riponiamo l’uomo ed i valori che sono stati alla base della crescita del tessuto sociale al centro della nostra vita, non come belle parole, ma con la convinzione di essere testimoni e protagonisti veri di questo cammino. Il messaggio è rivolto soprattutto a chi ricopre cariche pubbliche, siano essi sindaci, assessori, consiglieri e presidenti, siano essi i testimoni di un passaggio di crescita per lasciare a chi viene, ai figli che verranno, un mondo migliore: “non fare agli atri quello che non vorresti fosse mai fatto a te”, “ama il prossimo tuo come te stesso”. Le elezioni sono fra non molto, dietro le quinte si muovono le strategie politiche e personali, non quelle che pongono l’uomo al centro. Risvegliamo le coscienze ripartendo da poche parole semplici, che non basta una vita intera per riempirle.

Vincenzo Ceccarelli

Al centro del nostro impegno c’è il cittadino inteso come persona e la città intesa come comunità viva e vitale, alla quale aver piacere di

appartenere.

LA SCUOLA IN PIAZZA

Come annunciato nel numero scorso, iniziamo una collaborazione con l’Istituto Comprensivo A. Campanile nella convinzione che essa possa costituire un veicolo per facilitare il contatto tra il mondo giovanile e quello degli

adulti, importante non solo per i ragazzi, ma anche per i grandi. Iniziamo pubblicando il documento redatto degli studenti durante lo scorso anno scolastico per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità.

PREMESSA: Biodiversità è la varietà delle forme di vita vegetali e animali presenti negli ecosistemi del pianeta. Il termine viene anche usato per indicare la variabilità genetica all'interno di una specie. La sopravvivenza di ogni specie dipende dalla varietà di popolazioni che la compongono. Minor variabilità significa minori possibilità di sopravvivere.“Biodiversità” (bio + diversità) è una parola che racchiude in sé due grandi concetti: il prefisso “bio” deriva dal greco (bìos) e significa “vita”, il termine “diversità” indica più correttamente il concetto di “varietà”, ovvero le molteplici forme in cui la “vita” si manifesta sulla Terra. Il termine biodiversità indica anche gli ambienti in cui gli organismi nascono, crescono e si riproducono: la terra, il mare, i fiumi, i laghi, le foreste, i ghiacciai, le montagne e tutte le aree del nostro meraviglioso pianeta.

IMPORTANZA DELLA BIODIVERSITA’Se l’ambiente viene alterato, le condizioni che permettono la sopravvivenza delle diverse specie animali potrebbero scomparire, causando la fine di intere specie animali e vegetali. Con la scomparsa di queste specie, sparirebbero a loro volta quei benefici (i “servizi ecosistemici”) che esse offrono all’uomo.

CONSIDERATO◗ che il 2010 è stato dichiarato dalle Nazioni Unite “Anno Internazionale per la Biodiversità”;◗ che l’Italia sta ela-borando la propria Strategia Nazionale per la Biodiversità nella quale si individuano gli obiettivi e

gli strumenti per la salvaguardia della biodiversità nel nostro Paese;◗ che la biodiversità deve essere considerata un patrimonio comune da tutelare e difendere per il futuro del mondo e delle prossime generazioni;RICONOSCIUTA l’importanza di trattare nella scuola le tematiche relative alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile;CONSAPEVOLI dell’importanza del comportamento quotidiano di ciascuno per la difesa e valorizzazione dell’ambiente bene di tutti;CONSIDERATO il ruolo fondamentale svolto dalla scuola nella formazione delle coscienze e della cultura e come intermediazione fra gli studenti e la politica;NOI STUDENTI della scuola sec. inferiore ”Achille Campanile” di Lariano CI IMPEGNAMO a fare in modo di trasmettere ai nostri coetanei, nei nostri ambienti di vita e di studio, i concetti della ecosostenibilità e gli impegni per la diffusione di una cultura della tutela dell’ambiente come bene comune e valore trasversale secondo i punti che seguono:1. Adottare virtualmente un animale in via di estinzione e difenderlo e proteggerlo dalle insidie presenti nel mondo moderno.2. Condurre direttamente, insieme alle associazioni ambietaliste dimostrazioni pubbliche per la diffusione della cultura per la salvaguardia della biodiversità.3. Avviare azioni per la cura degli spazi comuni e degli spazi verdi delle scuole del territorio.4. Stimolare gli enti locali affinchè le loro azioni siano orientate alla salvaguardia dell’ambiente.5. Organizzare, in accordo con i docenti,le associazioni ambientaliste e gli enti locali, giornate di eco-trekking , in orario scolastico ed extra-scolastico, durante le quali i ragazzi forniti di buste e/o contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti e precauzioni (guanti e/o altri attrezzi)

si adoperino in attività di volontariato per la raccolta di piccoli rifiuti inquinanti tro-vati nell’ambiente.6. Organizzare convegni per sensi-bilizzare la cittadinanza sulla necessità di attuare nuovi com-portamenti.

CONCLUSIONICiascuna delle proposte e degli impegni elencati nella presente strategia saranno per noi studenti la mappa di un nuovo percorso culturale volto ad innovare il nostro comportamento quotidiano ed i nostri stili di vita.Ci impegniamo, inoltre, a rispettare lo spirito di questa Carta anche nelle nostre future professioni.Questo documento è stato scritto dai ragazzi, con l’aiuto del-la prof. ssa Sabrina Verri, Funzione Strumentale del Terri-torio, e presentato alla stampa il 26 marzo 2011.

A distanza quasi di un anno, noi ragazzi siamo diventati ancora più consapevoli dell’importanza dei nostri com-portamenti, gra-zie anche alle esperienze fatte nello scorso anno scolastico, e pertanto, con l’aiuto dell’Associazione Confusione e delle nostre profes-soresse, abbia-mo pensato di realizzare un convegno per discutere con persone competenti sui problemi dell’ambiente. Il convegno dal titolo “Un unico vero responsabile dei disastri ambientali: l’uomo”, si terrà il 20 dicembre presso il Centro Polifunzionale ”Tiberio Bartoli” alle ore 17,00 e darà inizio ad una settimana ecologica che vedrà impegnate tutte le classi dell’infanzia, della primaria e delle medie del nostro Iistituto comprensivo, con eco-mostre, recite e lavori con materiali riciclati esposti in piazza S. Eurosia dal 21 dicembre. Durante il convegno intervisteremo: l’Ing. Ambientale Vincenzo Cenname, sindaco di Camigliano, comune della provincia di Caserta, il giornalista, storico dell’ambiente, Dott. Attilio D’Arielli, il Sig. Fausto Pietroni, già assessore nella nostra città, che ha voluto fortemente la raccolta differenziata porta a porta, e l’Ing. Umberto Marsili che ha collaborato in passato con la nostra scuola per un progetto avente per tema “le risorse ambientali fondamentali per il benessere dell’uomo”.

Faccia a faccia con il nostro socioCav. Francesco Orizio - Presidente dell’Ass. Volontariato

per la Protezione Civile Leonardo Santarsiero

Il prossimo anno ricorre il ventennale dell’associazione, ormai divenuta un punto di riferimento per il territorio.

Tanti interventi nel corso degli anni, importante l’interveneto in Abruzzo nel corso dell’ultimo terremoto.

Abbiamo incontrato il Presi-dente dell’Associazione di volontariato per la prote-zione civile Leonardo San-tarsiero, Cav. Francesco Orizio che ci ha parlato un po’ delle attività della associazione; ne è uscita fuori una bella e intensa chiacchierata. La nostra Associazione - ha esordito il Presidente - nasce a Lariano nel 1992; quindi il prossimo anno ricorrerà il ventennale. Tra le varie attività ricordiamo i corsi di primo soccorso, quelli antincendio rivolti alla cittadinanza e con il coinvolgimento della scuola media di Lariano. Ricordiamo il nostro intervento in occasione di calamità naturali su tutto il territorio nazionale. Citiamo quelli in Umbria, a Montellanico, in Molise, in Albania. Ricordiamo inoltre l’importante intervento nell’occasione del terremoto che ha colpito l’Abruzzo. Siamo stati lì presenti per sei mesi con la nostra cucina da campo attrezzata. E’ stata una grande esperienza e le popolazioni ci hanno accolto con grande calore. La nostra Associazione è suddivisa nei Gruppi Sanitario e Antincendio. I mezzi a disposizione sono: per il gruppo Sanitario abbiamo un’ambulanza mentre quello Antincendio dispone di due fuoristrada. Per quanto riguarda la sede, dopo venti anni di attività si è ancora in attesa di una definitiva. Abbiamo un locale dove ci riuniamo in via Tevere e un altro dove staziona l’ambulanza, presso i locali Ater di Colle Fiorentino. L’Asl ha espressamente voluto che per l’ambulanza venisse preso un apposito locale in affitto, con tutte le attrezzature necessarie. Su quel locale quindi paghiamo un affitto. C’è grande impegno sul territorio sia con il gruppo Sanitario che con il gruppo Antincendio, anche per la tutela dell’ambiente con i nostri fuoristrada. Nel corso degli anni abbiamo sostenuto varie spese come l’acquisto del secondo fuoristrada. Riguardo la cucina da campo abbiamo ricevuto un contributo della Presidenza del Consiglio di 30.000 euro, mentre noi abbiamo provveduto a coprire la somma rimanente di 24.000 euro. Per una maggiore razionalizzazione delle risorse - ha concluso il cav. Orizio - e per un migliore coordinamento delle attività, considerata la presenza a Lariano dell’altra associazione di protezione civile (il gruppo Comunale) sarebbe auspicabile che le prossime amministrazioni pensino alla riunione dei due gruppi oggi presenti e quindi a un’unica associazione di Protezione Civile. Sono convinto che i vantaggi sarebbero molteplici.

Alessandro De Angelis

PARTE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Finalmente, sembra che ci siamo! Parte la raccolta differenziata dei rifiuti domestici “porta a porta”. Abbiamo

ricevuto i contenitori e le istruzioni, ma già si sentono le prime lamentele, si vedono crocchi di cittadini che si radunano spontaneamente per discuterne e per cercare di capire meglio come funzionerà; ma ciò poteva darsi per scontato, specie per un’iniziativa che sconvolgerà in qualche modo le nostre abitudini. Certo ci vorrà un po’ di tempo per mandare bene a regime il funzionamento e per eliminare quegli inconvenienti che indubbiamente ci saranno. Ma, premesso che la raccolta differenziata si deve fare, come stanno facendo da diversi anni specialmente al nord e come dovranno fare a breve in tutta la Nazione, nel frattempo è necessario che i cittadini e l’amministrazione comunale facciano il possibile per facilitare il processo di ottimizzazione della raccolta; i cittadini, usando molta buona volontà e comprensione, l’Amministrazione comunale usando buon senso ed elasticità nell’applicazione del regolamento, tenendo in conto la particolarità del territorio, specialmente della così detta zona B, ove sono recentemente sorte, in virtù di autorizzazioni comunali, numerosissime villette con piccole superfici intorno. Per queste è da vedere bene l’obbligatorietà di usare le compostiere; per esse risulta veramente problematico il corretto funzionamento della compostiera stessa e, pertanto, si auspica che sia facoltativo l’uso di questo sistema, consegnando invece i contenitori per il rifiuto umido (da cucina, ecc.).

L’angolo del Buon GustoI MOSTACCIOLI

Ingredienti:1 kg farina 1 kg di zucchero 350 g noci tostate e tritate 2 bucce di limoni grattugiate½ bustina di cannella 2 cucchiai di cacao amarissimo2 etti di cioccolato

fondenteun po' di sale Preparazione:Si mescolano tutti gli ingredienti e si impastano con un po’ di acqua tiepida. La pasta ottenuta, piuttosto morbida, va stesa allo spessore di 2 cm circa, senza lavorarla molto, e si taglia a forma di rombi.Si sistemano i rombi così ottenuti sulla placca del forno precedentemente unta, e si infornano per mezz'ora a 150°.Si sfornano, e una volta raffreddati si ricoprono con del cioccolato fuso, bianco o nero.Note: Anticamente questi dolci erano preparati con un'imbottitura di mosto cotto, da cui il nome.

Dalla Parrocchia, un BUON NATALE a tutti

E’ con gratitudine che accolgo l’offerta di inviare tramite questo giornale gli auguri di Natale ai suoi lettori e tramite loro anche a tanti altri cittadini di Lariano. Lo faccio volentieri e entro immediatamente nell’argomento.

Quest’anno sarà un Natale più simile a quello delle origini, quello rappresentato da San Francesco e cantato innumerevoli volte nelle tradizionali melodie? Credo che tutti risponderemmo di sì, se ci venisse rivolta la domanda. Infatti tutti siamo coscienti della situazione critica, sul piano economico e lavorativo e quindi ci aspettiamo un Natale sobrio, magari meno effervescente. Ebbene, è proprio a partire da questa situazione, che ritengo realistica, il punto dal quale prendono le mosse gli auguri. Un Natale più sobrio, più aperto alla riflessione sui valori, un Natale che sappia leggere le attuali difficoltà in chiave evangelica, quella della speranza, questo è il Natale che auguro ai lettori di “Quel che dice la piazza”. Un Natale come quello rappresentato dai cosiddetti film panettone davvero non hanno nulla a che fare con il mistero del Verbo incarnato. Se la crisi ci aiuta a recuperare i valori della pace, della ricerca della intesa sociale, della condivisione, essa non sarà un flagello, ma sarà la stella che troppo a lungo è stata oscurata dalle nuvole e che alla fine ritorna a splendere in tutto il suo fulgore. Con grande affetto, insieme a P. Mauro e P. James, vi auguro un santo Natale e un anno nuovo sereno e consapevole.

P. Vincenzo Molinaro - Parroco

Donne al Comune di Lariano?

La delicata questione del ruolo delle donne in politica e, ancora più radicalmente, della loro scarsa presenza nei ruoli più importanti della società, è tornata a far discutere molto negli ultimi giorni dopo i risultati di uno studio approfondito pubblicato dall’American Journal of Political Science.A differenza di gran parte delle riflessioni sul tema, che tendono spesso a far prevalere illazioni e stereotipi su numeri e dati, lo studio in questione è il primo a proporre un’analisi rigorosa, che per la prima volta mette a confronto i risultati politici di uomini e donne su tutto il territorio del mondo occidentale. E a sancire, senza lasciare spazio a dubbi di sorta, che le donne sono più brave: più tenaci, più produttive, più capaci di ottenere risultati.Tra il 1988 ad oggi, le donne sono riuscite a ottenere per i loro distretti in media 50 milioni di dollari all’anno in più rispetto alle loro controparti maschili. Una differenza simile si osserva anche sul fronte delle vittorie politiche: le donne hanno sostenuto più progetti di legge (in media trenta in più rispetto agli uomini per ogni legislatura) e attratto un maggiore un numero di sponsor per le loro cause rispetto ai loro colleghi. Inoltre, secondo uno studio dell’Università dell’Ohio che ha analizzato tutti i progetti di legge presentati tra il 1981 e il 2009,

quelli che sono stati promossi da donne sono andati più avanti nell’iter legislativo, hanno ricevuto maggiore attenzione mediatica e sono stati considerati “importanti” con più facilità. A fare la differenza, conclude la ricerca, è una maggiore capacità delle donne di dettare l’agenda nel lungo termine, costruire una coalizione, e chiudere trattative.Io mi chiedo se le donne siano migliori politici per natura oppure le donne sono più brave in politica semplicemente perché, come in molti altri campi tradizionalmente dominati dagli uomini, sono costrette a esserlo se vogliono continuare a farne parte. Il problema è sempre lo stesso: le donne che ricoprono incarichi politici sono ancora così poche, che quelle che ce la fanno tendono spontaneamente a lavorare molto di più per sperare di essere riconosciute come pari.A Lariano abbiamo una donna nella giunta? Ci saranno donne nella prossima? Lo sapevate che qui da noi il ricorso al Tar per il non rispetto delle quote cosidette “rosa” può essere presentato, come si evince proprio dalla sentenza del Tar di Roma del 25 luglio 2011 da “ciascun cittadino elettore (…) in quanto soggetto potenzial-mente aspirante alla titolarità della cari-ca.” Un ricorso al Tar si può fare nei termini di legge entro 60 giorni dalla costituzione della Giunta. Personalmente credo in un grande lavoro unitario di quanti, donne e uomini pensano - proprio come è scritto nella recente sentenza del Tar di Roma – che l’equilibrata partecipazione di uomini e donne (col loro diverso patrimonio di umanità, sensibilità,approccio culturale e professionale che caratterizza i due generi) ai meccanismi decisionali e operativi di organismi esecutivi o di vertice diventa nuovo strumento di garanzia, funzionalità, maggiore produttività, ottimale persegui-mento degli obiettivi, trasparenza ed impar-zialità dell’ azione pub-blica.Ed infine, non credo in una via solo giudi-ziaria alle pari opportunità - le leggi ci sono - dobbiamo farle rispettare senza dover ricorrere, quando è possibile, ai tribunali, ma facendole diven-tare patrimonio e cul-tura di tutti e tutte.

G.T.

Un po’ di Storia …Articolo tratto dal nostro primo numero (Marzo 2011)

Progetto Lariano? Chi siamo? Siamo tutti noi – tutti noi cittadini di Lariano – noi che crediamo sia indispensabile la partecipazione di tutti per realizzare il futuro di Lariano, una partecipazione attiva che mette in movimento tutte le risorse di cui è ricca la nostra città, creando una sinergia tra chi è chiamato ad amministrare e la cittadinanza intera.

Il nostro sogno? Fare della nostra città una ‘comunità giovane, viva, accogliente e solidale’ – giovane e viva culturalmente, socialmente, economicamente e se possibile anche anagraficamente – accogliente e solidale con tutti ed in particolare con coloro che rappresentano il futuro della nostra città (bambini, ragazzi, giovani, famiglie numerose, ecc.).Presentare un progetto è sempre emozionante soprattutto quando è fatto con il cuore. Perché è proprio il cuore e l’amore per la nostra città che ci ha spinti a creare questa associazione di cittadini che condividono con noi sogni e speranze.

In questi giorni soffiamo la nostra prima candelina ed è con tutti voi che vogliamo festeggiare questo primo anno che ci ha visti impegnati in alcuni progetti per Lariano. Nessun gesto eroico, nessun primo attore protagonista: siamo solo dei semplici cittadini che hanno deciso di difendere e migliorare la loro città. In questo

primo anno siamo cresciuti e siamo diventati un bel gruppo che con volontà, passione e dedizione si sta realmente impegnando in qualcosa di utile.

Oggi esce il primo numero del foglio gratuito d’informa-zione dell’associa-zione: ‘Quel che dice la piazza …’ e uscirà a cadenza mensile. Sarà un piccolo giornale in cui i cittadini potranno anche scrivere ed intervenire direttamente sulle tema-tiche proposte e le vostre lettere con domande, informazioni o suggerimenti saranno sempre le benvenute.

Un po’ di Storia …Gesù è veramente nato il 25 dicembre?

Lo studio di un professore dell'Università ebraica di Gerusalemme cancella ogni dubbio su un enigma millenario. La data del 25 dicembre non è soltanto un simbolo. Dai rotoli di Qumran la conferma della sua esattezza.Si, fu la Chiesa a scegliere il 25 dicembre per contrastare e sostituire le feste pagane nei giorni del solstizio d'inverno. La nascita del Cristo al posto della rinascita del Sol Invictus. All'inizio, dunque, ci fu una decisione pastorale, una provocazione, ovviamente, che si basava però su ciò che è (o, meglio, era) pacificamente ammesso da tutti gli studiosi: la collocazione liturgica del Natale è una scelta arbitraria, senza collegamento con la data della nascita di Gesù, che nessuno sarebbe in grado di determinare. Ebbene, pare proprio che gli esperti si siano sbagliati! In realtà oggi, anche grazie ai documenti di Qumran, siamo in grado di stabilirlo con precisione: Gesù è nato proprio un 25 dicembre. Una scoperta straordinaria sul serio e che non può essere sospettata di fini apologetici cristiani, visto che la dobbiamo a un docente, ebreo, della Università di Gerusalemme.Vediamo di capire il meccanismo, che è complesso ma affascinante. Se Gesù è nato un 25 dicembre, il conce-pimento verginale è avvenuto, ovviamente, 9 mesi prima. E, in effetti, i calendari cristiani pongono al 25 marzo l'annun-ciazione a Maria dell'angelo Gabriele. Ma sappiamo dallo stesso Vangelo di Luca che giusto sei mesi prima era stato concepito da Elisabetta il precursore, Giovanni, che sarà detto il Battista. La Chiesa cattolica non ha una festa liturgica per quel concepimento, mentre le antiche Chiese d'Oriente lo celebrano solennemente tra il 23 e il 25settembre. E, cioè, sei mesi prima dell'Annunciazione a Maria. Una successione di date logica ma basata su tradizioni inverificabili, non su eventi localizzabili nel tempo. Così credevano tutti, fino a tempi recentissimi. In realtà, sembra proprio che non sia così. In effetti, è giusto dal concepimentodi Giovanni che dobbiamo partire. Il Vangelo di Luca si apre con la storia dell'anziana coppia, Zaccaria ed Elisabetta, ormai rassegnata alla sterilità, una delle peggiori disgrazie in Israele.Zaccaria apparteneva alla casta sacerdotale e, un giorno che era di servizio nel tempio di Gerusalemme, ebbe la visione di Gabriele (lo stesso angelo che sei mesi dopo si presenterà a Maria, a Nazareth) che gli annunciava che, malgrado l'età avanzata, lui e la moglie avrebbero avuto un figlio. Dovevano chiamarlo Giovanni e sarebbe stato “grande davanti al Signore”.Luca ha cura di precisare che Zaccaria apparteneva alla classe sacerdotale di Abia e che quando ebbe l'apparizione

Al centro del nostro impegno c’è il cittadino

inteso come persona e la città intesa come

comunità viva e vitale, alla quale aver piacere di

appartenere.

“officiava nel turno della sua classe”. In effetti, coloro che nell'antico Israele appartenevano alla casta sacerdotale erano divisi in 24 classi che, avvicendandosi in ordine immutabile, dovevano prestare servizio liturgico al tempio per una settimana, due volte l'anno. Sappiamo con precisione (da scritti ebraici) che la classe di Zaccaria, quella di Abia, era l'ottava, nell'elenco ufficiale. Ma quando cadevano i suoi turni di servizio? Nessuno lo

sapeva. Ebbene, utilizzando anche ricerche svolte da altri specialisti e lavorando, soprattutto, su testi rinvenuti nella biblioteca essena di Qumran, ecco che l'enigma è stato violato dal professor Shemarjahu Talmon che, come si diceva, insegna alla Università ebraica di Gerusalemme.Lo studioso, cioè, è riuscito a precisare in che ordine cronologico si susseguivano le 24 classi sacerdotali. Quella di Abia prestava servizio liturgico al tempio due volte l'anno, come le altre, e una di quelle volte era nell'ultima settimana di settembre. Dunque, era vero-simile la tradizione dei cristiani orientali che pone tra il 23 e il 25 settembre l'annuncio a Zaccaria. Ma questa verosimiglianza si è avvicinata alla certezza perché, stimolati dalla scoperta del professor Talmon, gli studiosi hanno ricostruito la “filiera” di quella tradizione, giun-gendo alla conclusione che essa proveniva direttamente dalla Chiesa primitiva, giudeo-cristiana, di Gerusalemme. Una memoria antichissima quanto tenacissima, quella delle Chiesa Cattolica d'Oriente, come confermato in molti altri casi.Ecco, dunque, che ciò che sembrava mitico assume, improvvisamente, nuova verosimiglianza. Una catena di eventi che si estende su 15 mesi: in settembre l'annuncio a Zaccaria e il giorno dopo il concepimento di Giovanni; in marzo, sei mesi dopo, l'annuncio a Maria; in giugno, tre mesi dopo,la nascita di Giovanni; sei mesi dopo, la nascita di Gesù. Con quest'ultimo evento arriviamo giusto al 25 dicembre. Giorno che, dunque, non fu fissato a caso. Dopo tanti secoli di ricerca accanita la Chiesa e i Vangeli non cessano di riservare sorprese.“La data di nascita di Gesù è stata stabilita grazie ai documenti di Qumran. In alcune grotte della località sul Mar Morto un pastore scoprì, nel 1947, una serie di papiri manoscritti. Le scoperte proseguirono, in modo rocambolesco, fino al '56. Si tratta di circa 750 testi in ebraico, aramaico (lalingua parlata dallo stesso Gesù) e greco. Vanno dal terzo secolo a.C. fino al I d.C. Ci sono scritture sacre, commenti, documenti religiosi della comunità di Qumran, forse gli Esseni, setta ebraica che viveva nel deserto. Alcuni documenti, secondo qualche studioso, confermano la scelta della Chiesa dei quattro Vangeli canonici (escludendo quelli apocrifi). Una parte dei papiri è stata poi tenuta nascosta in Israele fino al 1991. La pubblicazione, in 38 volumi, del materiale di Qumran si è conclusa a Oxford solo lo scorso anno.”Vittorio Messori – tratto da: http://archiviostorico.corriere.it/Gesu_nacque_davvero_quel_25_dicembre

Futuro e Libertà Lariano

Dal neo-nato Circolo FLI di Lariano abbiamo ricevuto il seguente comunicato con preghiera di pubblicazione; lo facciamo volentieri, così come abbiamo fatto per altre analoghe richieste. Nasce a Lariano il Partito di FLI con Il Circolo G. Almirante.Venerdi 11 Novembre 2011 si è svolta la presentazione del “Circolo Futuro e Libertà G. Almirante “ si sono delineate le basi di un “Nuovo Progetto Politico” che si è strutturato partendo dai giovani e dai cittadini larianesi, un progetto nato dalla voglia e dall’unione di persone nuove per poter finalmente far emergere idee costruttive e concrete, per far trionfare la legalità e la meritocrazia, principio fondamentale di questo movimento che tiene a questo paese più di ogni altra cosa. Il Presidente del circolo Cristian Bastianelli ed il suo gruppo ha gettato le basi per un dialogo aperto con i cittadini e con le varie forze politiche vicine alle nostre idee per costruire un futuro per i larianesi.Futuro e Libertà a Lariano nasce per creare un futuro concreto e migliore di quello attuale, un futuro che porti il cittadino larianese in una comunità libera di esprimere le proprie idee, un cittadino che in “Futuro e Libertà LARIANO” si possa sentire parte attiva della politica locale. Afferma con forza il Bastianelli “A Lariano c’è il bisogno di un movimento politico “Nuovo” che sia critico ma anche propositivo. Le logiche della vecchia politica clientelare, spesso legata a favoritismi e cricche affaristiche, non ci appartengono.”A Lariano FLI è sceso in campo e ha costituito una lista che esprime un forte bisogno di rinnovamento e di sviluppo per il mondo del lavoro e per la società che la comunità larianese richiede a gran voce. Si vuole esporre un nuovo concetto di idea politica rivolta al bene comune, che tenga conto delle esigenze dei cittadini e dei servizi essenziali, che sappia disegnare un progetto organico di sviluppo economico e culturale per la nostra città. Il nostro movimento è aperto alla collaborazione e alla partecipazione di tutti coloro che vorranno, purchè abbiamo come obbiettivo e colonna portante il bene di Lariano e dei larianesi.Aprire un dialogo è molto importante purchè questo persegua i principi di:TRASPARENZA, CORRETTEZZA e LEGALITA’, solo così avremo un futuro migliore per il nostro paese e per i nostri figli.I larianesi parte integrante di Futuro e Libertà insieme a noi del Circolo G. Almirante di Lariano. Ufficio Stampa FLI [email protected]

PROGETTO LARIANO - CHI SIAMO?

TIPOLOGIA DELL’ASSOCIAZIONEOrganizzazione senza scopi di lucro Al di fuori della logica dei partiti

OBIETTIVOImmaginare e proporre per la nostra città una evoluzione razionale e moderna, migliorando la qualità della vita attraverso uno sviluppo sostenibile a livello ambientale, economico e sociale, tenendo particolarmente presenti i valori della moralità, dell’onestà e della famiglia.

LA VOLONTÀ DEI SOCIDare un concreto e disinteressato contributo nell’ambito dell’obiettivo prefissato

CARATTERISTICHE DEI SOCI

Di diversa estrazione sociale e professionale:giovani e anziani, lavoratori e professionisti, manager di aziende, di enti locali, di banche, di istituti assicurativi, di società sportive, insegnanti, imprenditori e artigiani.Tutti uniti con il solo scopo di dare il proprio contributo di idee e proposte concrete derivanti dal vivere ogni giorno la realtà della nostra città.Con un denominatore comune:

non avere alcun interesse personale da difendere o da

conquistare in futuro.

Se amate Lariano, iscrivetevi a Progetto Lariano

Per iscriversi basta fare una telefonata al n° 3391370950 o scrivere una mail a progetto [email protected]

Più siamo, più possiamo!

IL DIRETTORE CI FA CONOSCERE I RESPONSABILI DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE

Prosegue il nostro giro d’interviste ai componenti del Comitato Esecutivo dell’Associazione Progetto Lariano. Questo mese abbiamo incontrato Lara Caschera; ne è scaturita una bella chiacchierata.

Intervista a Lara Caschera < I cardini della mia vita: lealtà, onestà intellettuale, famiglia e diritto>

Lara Caschera (a destra) con Alessia Castrichella

Chi è Lara Caschera? Nata a Colleferro il 5 Agosto del 1971, residente a Lariano, domicilio ad Artena. Sposata, un figlio di sette anni e mezzo. Ha frequentato il Liceo Classico Mancinelli di Velletri e dopo il diploma si è iscritta a Giurisprudenza all’Università la Sapienza di Roma dove si è laureata nel marzo del 1996.Dopo la laurea, quale il suo percorso professionale?Dopo la laurea ho conseguito la borsa di studio presso l’Istituto Regionale di Studi Giuridici del Lazio “Arturo Carlo Iemolo” a Roma nel 1998. Tale borsa di studio preparava alla professione forense e giudiziaria. Successivamente ho iniziato la pratica forense e nel 1999 ho superato l’esame di abilitazione professionale a Roma, la prima volta che mi

sono presentata. Nel 2001 ho aperto lo studio professionale a Lariano, dove mi occupo soprattutto di questioni civili, in particolare del diritto di famiglia. Per questioni professionali sono sempre a contatto con le persone, quindi conosco molto i problemi che ha la gente e sono tanti.Quali i cardini della sua vita?La lealtà, l’onestà intellettuale, la famiglia e il diritto. La famiglia come prima forma di aggregazione e cellula della società e

regolamentazione giuridica. Ho fatto mio il brocardo latino: “Ubi societas, ubi juris”. Diritto e società sono connaturati, il diritto ha un valore fondamentale nella vita della società e forma con essa un tutt’uno. A maggior ragione credo nell’attività propositiva di ognuno di noi per apportare migliorie alla società nella quale viviamo.

Come nasce l’idea di partecipare a Pro-getto Lariano e quale il ruolo di tale asso-ciazione?Ho avuto il piacere di incontrare il Presidente Ing. Marsili, che mi ha presentato i vari soci e mi sono ritrovata in un ottimo ambiente. Il ruolo di Progetto Lariano è quello di farsi promotori di idee e da stimolo per le amministrazioni comu-nali. Non siamo un’asso-ciazione politica. Quando parliamo di politica la intendiamo nel senso etimologico di sviluppo della società. Bisogne-rebbe recuperare il significato originale della parola politica che è quello di vivere nella città e di far proposte per contribuire al miglioramento di essa. Il punto è che spesso si sta perdendo il significato originale delle parole. Con Progetto Lariano ci si prefigge di contribuire a far qualcosa per Lariano, in maniera disinteressata al fine di apportare le necessarie migliorie alla città. Tutti insieme ci siamo ritrovati sul fatto che l’Associazione e le idee dovessero fungere da impulso e supporto all’attività svolta dagli amministratori. Progetto Lariano è un punto di incontro delle persone. Un insieme di persone leali, sincere, oneste che vogliono dare un contributo alla città. Importante è il progetto che ha l’Associazione riguardo la creazione di uno sportello d’informazione per i cittadini. Credo molto in questa Associazione e darò il mio contributo per apportare idee e proposte nuove per la città.

Quale ritiene sia il ruolo del notiziario ‘Quel che dice la piazza’?Si tratta dell’aspetto più importante dell’Associazione. Ritengo importante il ruolo svolto dal notiziario in quanto vivendo in relazione alla società ogni cosa acquista un valore, un senso se portata a conoscenza degli altri. Il notiziario funge da veicolo e manifesto delle idee dei soci e di chiunque abbia qualche idea da proporre. La critica arricchisce sempre se costruttiva per dare un contributo al miglioramento della città.

Alessandro De Angelis

Associazione

Progetto LarianoVia Castel d'Ariano, 7000040 LARIANO (RM)

Tel.: 3391370950 / 069647554

e.mail: [email protected]://progettolariano.wordpress.com/

Questo notiziario è stampato presso APA Tecno S.r.l. – Via Mechelli, 18 – 00040 Lariano