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GRUPPO…………………………. LEGGI E RISPONDI ALLE DOMANDE IL PRESBITERIO Paolo Della Silva (Crevoladossola 19.7.1476-12.2.1536) , signore potente di Crevola, apparteneva a una famiglia che da tempo per ricchezza e autorità non aveva rivali in Ossola; era capitano al servizio del re di Francia, Francesco I prima e Ludovico XII poi. Il capitano Della Silva aveva vinto contro Ludovico il Moro poi contro l’imperatore sceso in Italia per soccorrere gli Sforza. E’ il tempo delle dolorose guerre che insanguinano l’Italia contesa tra Francia e Spagna (impero) e Paolo della Silva in modo scaltro sa districarsi in questi tempi difficili, mantenendosi fedele alla Francia, fedeltà che pagherà con periodi di esilio, quando il territorio per un certo periodo cadrà in mano svizzera e poi entrerà nei domini degli Sforza. Al culmine della sua carriera il capitano Paolo della Silva volle fare della chiesa la sede per il suo mausoleo e pose mano al rifacimento del presbiterio, dandone incarico all’architetto vallese Ruffiner che vi lavorò tra il 1518 e 1525. Vi si accede da un ampio arco ogivale di forma gotica e ha forma pentagonale. Le pareti sono sormontate da archi acuti che si uniscono per formare una volta a crociera. E’ evidente che l’architetto vallese era estraneo alla nuova tendenza rinascimentale e segue i modelli tardo gotici che a lungo restano vigenti in territorio nordico. Sul lato nord una porta dà accesso alla sacrestia, sotto la quale c’era un locale adibito all’Elemosina di Santo Spirito: da una finestrella posta all’esterno il cibo veniva distribuito agli indigenti. Dall’altra parte c’era una seconda porta che permetteva l’accesso alla cripta sepolcrale. Cosa può aver spinto il Capitano Paolo della Silva a un impresa così costosa, oltretutto in anni travagliati da guerre e in cui addirittura si trovava esule lontano dall’Ossola? Non dobbiamo dimenticare che era comunque un uomo potente e questa tomba gentilizia gli avrebbe assicurato fama imperitura oltre che essere il segno, finchè sarebbe stato in vita, della sua ricchezza e della sua forza politica e militare. Così possiamo spiegarci gli innumerevoli stemmi e scritte che si inseriscono nella decorazione e nominano il committente, che si fa pure effigiare per ben due volte nelle vetrate.

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GRUPPO………………………….

LEGGI E RISPONDI ALLE DOMANDE

IL PRESBITERIO

Paolo Della Silva (Crevoladossola 19.7.1476-12.2.1536) , signore potente di Crevola, apparteneva a una famiglia che da tempo per ricchezza e autorità non aveva rivali in Ossola; era capitano al servizio del re di Francia, Francesco I prima e Ludovico XII poi. Il capitano Della Silva aveva vinto contro Ludovico il Moro poi contro l’imperatore sceso in Italia per soccorrere gli Sforza. E’ il tempo delle dolorose guerre che insanguinano l’Italia contesa tra Francia e Spagna (impero) e Paolo della Silva in modo scaltro sa districarsi in questi tempi difficili, mantenendosi fedele alla Francia, fedeltà che pagherà con periodi di esilio, quando il territorio per un certo periodo cadrà in mano svizzera e poi entrerà nei domini degli Sforza.

Al culmine della sua carriera il capitano Paolo della Silva volle fare della chiesa la sede per il suo mausoleo e pose mano al rifacimento del presbiterio, dandone incarico all’architetto vallese Ruffiner che vi lavorò tra il 1518 e 1525.

Vi si accede da un ampio arco ogivale di forma gotica e ha forma pentagonale. Le pareti sono sormontate da archi acuti che si uniscono per formare una volta a crociera. E’ evidente che l’architetto vallese era estraneo alla nuova tendenza rinascimentale e segue i modelli tardo gotici che a lungo restano vigenti in territorio nordico.

Sul lato nord una porta dà accesso alla sacrestia, sotto la quale c’era un locale adibito all’Elemosina di Santo Spirito: da una finestrella posta all’esterno il cibo veniva distribuito agli indigenti. Dall’altra parte c’era una seconda porta che permetteva l’accesso alla cripta sepolcrale.

Cosa può aver spinto il Capitano Paolo della Silva a un impresa così costosa, oltretutto in anni travagliati da guerre e in cui addirittura si trovava esule lontano dall’Ossola? Non dobbiamo dimenticare che era comunque un uomo potente e questa tomba gentilizia gli avrebbe assicurato fama imperitura oltre che essere il segno, finchè sarebbe stato in vita, della sua ricchezza e della sua forza politica e militare. Così possiamo spiegarci gli innumerevoli stemmi e scritte che si inseriscono nella decorazione e nominano il committente, che si fa pure effigiare per ben due volte nelle vetrate.

1. Dove e quando nacque Paolo della Silva?2. A che famiglia apparteneva?3. Che attività svolgeva?4. In quale contesto storico si collocano le sue vicende?5. Perché decide di finanziare il rifacimento del presbiterio della chiesa?6. Che effetto voleva ottenere?7. Come possiamo capire che il mecenate è Paolo della Silva?8. A chi dà l’incarico di progettare l’ampliamento del presbiterio?9. Che forma ha il presbiterio?10. Che stile è riconoscibile in questa parte dell’edificio?