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NOME: Luca COGNOME: Buonocore SCUOLA: i.s.i.s Europa CLASSE: 2Btg DATA: 14/05/14

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NOME: Luca

COGNOME: Buonocore

SCUOLA: i.s.i.s Europa

CLASSE: 2Btg

DATA: 14/05/14

INDICE:

CHIMICA:

Mappa sul carbonio (pag. 1) Effetto della superficie di contatto e della concentrazione sulla velocità di reazione

(pag. 2) influenza della temperatura sulla velocita di reazione (pag. 3) Osserviamo le razione chimiche (pag. 4) Il riciclo della carta (pag. 5) Mappa sul alluminio (pag. 6) Pila di Daniell (pag. 7)

SCIENZE:

La mia scuola é sostenibile (pag.8)

FISICA:

effetto serra (pag.9)

ITALIANO:

Campania Felix (pag.10)

INGLESE:

LAND OF FIRES (pag.11)

TECNICA GRAFICA

La carta(pag.12)

SCIENZE APPLICATE:

Ipertesto (pag.13)

MATEMATICA

Consumo delle lampadine (pag.14)

CHIMICA

CARBONIO: il carbonio forma lunghissimi catene la chimica dell’carbonio si chiama la chimica organica. Il carbonio e tetravalente

ALCANI: la temperatura di fusione e di ebollizione degli alcani aumentano quanto aumenta la lunghezza della catena idrocarburi .

Questo accade perché ad aumentare delle lunghezze della catena, aumentano le interazioni tra le molecole e quindi occorre una quantità di calore maggiore per spezzare queste forze.

Cosi occorrerà raggiungere una temperatura più alta.

Negli alcani i legami sono covalenti apolari.

Le molecole di alcano non si scioglie in acqua perché sono idrofobiche.

ISOMERIA: isomeria geometrica si verifica quando il doppio legame presenta sui due carboni due sostituenti diversi quando i sostituenti uguali sono della stessa parte abbiamo l’isomeria cis. Quando i sostituenti uguali sono una parte opposta rispetto al doppio legame si chiama isomeria trans.

ALCHENI: gli alcheni sono idrocarburi insaturi che presentano almeno un doppio legame.

PETROLIO: Il petrolio del termine tardo latino petrolum composto di petrae della roccia e olum, cioè olio di roccia. Anche detto oro nero, e un liquido infiammabile, viscoso di calore che può andare dal nero al marrone scuro

Passando del verdognolo fino all’ arancione che si trova in alcuni giacimenti dentro gli strati superiori crosta terrestre. E composto una miscela di vari idrocarburi in polivalenza alcani, ma con variazioni nell’aspetto, nella composizione e nella proprietà fisico chimico.

Pag.(1)

RELAZIONE DI LABORATORIO

Nome Luca Cognome Buonocore Classe 2 btg Data 20/03/14

Disciplina chimica Docenti Proff. Velleca Numero relazione 5

TITOLO DELL’ESPERIENZA: Effetto della superficie di contatto e della concentrazione sulla velocità di reazione.

OBIETTIVO: Stabilire la velocita di una reazione chimica.

ASPETTITEORICI: Le reazioni chimiche sono fenomeni in cui varia la composizione chimica (natura) della materia : due o più sostanze agiscono tra loro producendo sostanze diverse da quelle di partenza con proprietà diverse da quelle di partenza. 

SONO INDIZI DI REAZIONI CHIMICHE

•formazione di bollicine di gas

•cambiamenti di colore

•Formazione o scomparsa di un solido

•riscaldamento o raffreddamento spontaneo

•emissione di luce.

MATERIALI: becker, bilancia elettrica, sassolini di marmo e marmo in polvere.

REAGENTI USATI: Sono gli acidi cloridrico 1M e acido cloridrico 0,1M (HCl)

RIDUZIONE RISCHI: Per fare questo sperimento, bisogna usare i guanti e la mascherina e il camice

PROCEDIMENTO: per la prima cosa abbiamo fatto una tabella sul quaderno. Per stabilire la velocita delle reazioni abbiamo diviso l’esperimento in 3 prove ; 1 prova abbiamo fatto reagire CaCO3 in pezzi/HCl 1M.

La 2 prova abbiamo fatto reagire CaCO3 in polvere/HCl 1M. Con la terza prova abbiamo fatto reagire CaCO3 in pezzi/HCl 0,1M. Abbiamo pesati i sistemi di reazione a intervalli di tempo prestabiliti.

TABELLA:

1) PROVA CaCO3 in pezzi/HCl 1M

massa (g) T (min) Δm(g) ΔT(min) Velocità g/min

170,82 0170,27 1 0,05 1170,21 2 0,05

1 =0,062) PROVA CaCO3 in polvere/Hcl 1M

massa (g) T (min) Δm(g) ΔT(min) Velocita g/min

155,44 o155,20 1 0,24 1154,96 2 0,24

3) PROVA CaCO3 in pezzi/Hcl 0,1M

massa (g) T (min) Δm(g) ΔT(min) Velocita g/min

158,10 0158,08 3 0,02 3

0,02 3 =0,0066

DISCUSSIONE E CONCLUSIONI: con l’aumentare della superficie di contatto e della concentrazione dei reagenti la velocità è aumentata.

Pag.(2)

RELAZIONE DI LABORATORIO

Nome Luca Cognome Buonocore Classe 2 btg Data 29/03/14

Disciplina chimica Docenti Proff. Velleca Numero relazione 6

TITOLO DELL’ESPERIENZA: influenza della temperatura sulla velocita di reazione.

OBIETTIVO: Stabilire la temperatura sulla velocita di una reazione chimica.

ASPETTITEORICI: Analizzando i dati della prima esperienza si ricaverà che la velocità di reazione è influenzata dalla temperatura e, in particolare, aumenta con l'aumentare della temperatura. Dai dati della seconda esperienza si potrà visualizzare che la presenza di un catalizzatore può far variare la velocità pur rimanendo inalterati gli altri parametri: temperatura e concentrazione. In particolare si potrà osservare che piccole quantità di MnO2 fanno aumentare notevolmente la velocità di reazione.

MATERIALI: becker, bilancia elettrica, fornellino, provette e cronometro.

REAGENTI USATI: permanganato di potassio, acido solforico e ossalato di sodio.

RIDUZIONE RISCHI: Per fare questo sperimento, bisogna usare i guanti e la mascherina e il camice;

PROCEDIMENTO: dobbiamo prendere un becker e versare del acqua, poi mettere tre provette con il permanganato e il termometro, e poi alla fine versare l’ acido per avere una reazione, se vogliamo avvenire più velocemente dobbiamo mettere sul becco bunser.

TABELLA:

Ml kmnO4 Ml Nr2C2O4 Ml H2SO4 T°C Tempo

3 3,5 0,5 17 2”553 3,5 0,5 40 0”253 3,5 0,5 70 0”02FOTO E VIDEO:

DISCUSSIONE E CONCLUSIONI: una reazione in assenza di acido non avviene velocemente, ma con a passar del tempo avviene.  La conclusione è evidente: più la temperatura della soluzione è alta e più veloce sarà la reazione.

Pag.(3)

RELAZIONE DI LABORATORIO

Nome Luca Cognome Buonocore Classe 2 btg Data 20/11/13

Disciplina chimica Docenti Proff. Velleca Numero relazione 5

TITOLO DELL’ESPERIENZA: Osserviamo le razione chimiche.

OBIETTIVO: Stabilire gli indizi di una reazione chimica.

ASPETTITEORICI:

(CHIMICHE ) Sono fenomeni in cui varia la composizione chimica (natura) della materia : due o più sostanze agiscono tra loro producendo sostanze diverse da quelle di partenza con proprietà diverse da quelle di partenza. 

SONO INDIZI DI REAZIONI CHIMICHE

•formazione di bollicine di gas

•cambiamenti di colore

•Formazione o scomparsa di un solido

•riscaldamento o raffreddamento spontaneo

•emissione di luce.

(FISICHE)

Sono fenomeni in cui non varia la composizione chimica (natura) della materia (lascia immutate le sostanze coinvolte nella trasformazione) .

Si ha una variazione solo dello stato della materia: solido, liquido, aeriforme, soluzione, dilatazione, ecc.

ESEMPIO :

•densità

•punto di fusione

•punto di ebollizione

•stato fisico (solido, liquido, aeriforme)

•temperatura

MATERIALI: Bacchette di vetro, becker , provette, pinzette.

SOSTANZE USATE: Acqua.

REAGENTI USATI: Sono BaSO4 (solfato di bario), NaCl (cloruro di sodio), CaCO3(carbonato di calcio),

HCl (soluzione concentrato di acido cloridrico), CuSO4(solfato di rame), Zn(zinco), PbNO3(nitrato di piombo),

Ki (ioduro di potassio), AgNO3(nitrato di argento).

RIDUZIONE RISCHI: Per fare questo sperimento, bisogna usare i guanti e la mascherina e il camice:

PROCEDIMENTO ( 1°sperimento): Abbiamo preso due becker in uno abbiamo messo il BaSO4 e nel altro abbiamo messo il NaCl.

E abbiamo visto che il solfato di bario si scioglieva più lentamente e invece il cloruro si scioglieva piu veloce.

(2°sperimento): poi abbiamo preso CaCO3 e abbiamo mischiato con HCl e abbiamo avuto una razione effervescente.

(3°sperimento):abbiamo preso una provetta che dentro ce il CuSO4 e poi con la pinzetta abbiamo messo una lamina di zinco dentro. E abbiamo notato che la lamina si stava inscurendo invece il CuSO4 si stava schiarendo e alla fine si e formato un precipitato di color rosso, che sarebbe il rame.

(4°sperimento): in una provetta abbiamo mischiato Ki con PbNO3 e abbiamo ottenuto un precipitato giallo.

(5°sperimento): in una provetta abbiamo mischiato AgNO3 con HCl e alla fine abbiamo ottenuto un precipitato bianco.

IMMAGINI E VIDEO: le foto che abbiamo fatto in classe.

DISCUSSIONE E CONCLUSIONI: Si definisce solubilità (o miscibilità) di un soluto in un solvente, a una data temperatura, la massima quantità di un soluto che a quella temperatura si scioglie in una data quantità di solvente. Una soluzione si dice "satura" quando, in una data quantità di solvente a una certa temperatura, non è possibile sciogliere ulteriore soluto. Il rapporto tra soluto e solvente per unità di soluzione è espressa dalla concentrazione. La solubilità di un certo soluto in un certo solvente

dipende, oltre che dalle caratteristiche delle due sostanze, anche dalla temperatura e dalla pressione. Pag.(4)

RELAZIONE DI LABORATORIO

Nome Luca Cognome Buonocore Classe 2 btg Data 29/03/14

Disciplina chimica Docenti Proff. Velleca Numero relazione 7

TITOLO DELL’ESPERIENZA: Il riciclo della carta.

OBIETTIVO: come si può riciclare la carta .

ASPETTITEORICI: Come tutti i rifiuti, la carta  pone problemi di smaltimento. La carta è però un materiale riciclabile, poiché la cellulosa che contiene può essere sottoposta a ripetuti utilizzi. La carta recuperata può essere trattata e riutilizzata come materia seconda per la produzione di nuova carta. La raccolta differenziata della carta riguarda tutti i vari prodotti di carta.Partendo dalla fibra del rifiuto cartaceo, circa il 95% viene trasformato in nuova carta. Rispetto ad altre produzioni, quindi, il macero comporta  grandi risparmi energetici, idrici e di legname.

Infine, la carta riciclata che non ha più la consistenza sufficiente per produrre altra carta può essere ancora utilizzata come combustibile per produrre energia.

La trasformazione della carta da macero in materia prima  necessita di varie fasi:

Raccolta e stoccaggio; Selezionamento, per separare la fibra utilizzabile dai materiali impuri, che normalmente

sono incorporati nelle balle di carta da macero e per separare le diverse tipologie di carta da macero. Il valore tecnico ed economico del materiale aumenta quanto più definita è la selezione per tipologia e qualità: solitamente il processo di selezione è meccanico, una selezione più spinta deve essere eseguita a mano, facendo scorrere la carta sopra un nastro trasportatore, con operatori manuali che la dividono per tipologia;

Pressatura e legatura in balle; queste, inviate alle cartiere, subiscono il processo di riciclo vero e proprio;

Sminuzzamento; Sbiancamento per eliminare gli inchiostri: disinchiostrazione; Riduzione in poltiglia con aggiunta di acqua calda ; Affinamento: dall'impasto vengono sottratte le impurità e le scorie, fino a separare la

pasta di cellulosa;

Aggiunta di cellulosa vergine, in proporzioni diverse a seconda dell’utilizzo futuro.A questo punto del ciclo , la cellulosa contenuta nella carta-rifiuto è ritornata ad essere una materia prima pronta a rientrare nel ciclo di produzione.

La macchina cosiddetta “continua” provvede infine a stendere, disidratare, pressare l’impasto, con il passaggio attraverso vari rulli, fino all'avvolgimento finale in bobine, da inviare alle cartotecniche, dove la carta viene trasformata ulteriormente per ottenere i nuovi imballaggi e prodotti finiti.

MATERIALI: setaccio, frullatore, bacchetta di vetro, contenitore e matterello .

REAGENTI USATI: NaClO candeggina.

RIDUZIONE RISCHI: Per fare questo sperimento, bisogna usare i guanti e la mascherina e il camice.

PROCEDIMENTO: per prima cosa prendere dei fogli di carta e farli a pezzettini quindi metterli in un contenitore e versarvi  acqua e candeggina mescolando con la bacchetta di vetro. Dopo qualche minuto separare la poltiglia dal liquido e porla con  un po’ di acqua e due cucchiai di farina  nel becker grande. Si frulla e si versa la poltiglia sul setaccio stendendola con un piccolo matterello. Dopo qualche giorno è possibile ottenere il nuovo foglio di carta.

DISCUSSIONE E CONCLUSIONI: dunque alla fine abbiamo fatto tutto questo per rispettare l’ambiente perché noi non abbiamo buttato via il foglio di carta ma lo abbiamo riciclato. Se riuscissimo ad assumere un atteggiamento più attento alla raccolta differenziata contribuiremmo in maniera sostanziale al riciclo e quindi al benessere del nostro ambiente. 

pag.(5)

Pag.(6)

L’alluminio è un metallo è di colore d’ argento.

L’alluminio si estrae principalmente dai minerali di bauxite ed è importante per la sua morbidezza, la sua leggerezza e la sua resistenza all’ossidazione, dovuta alla formazione di

ossido che impedisce all’ossigeno di corrodere il metallo circostante.

L’alluminio grezzo viene lavorato principalmente in processi di produzione industriale, tipo la fusione, la forgiatura.

L’alluminio viene utilizzato nelle seguenti categorie:

-Metalli strutturali: usato per aerei, navi, automobili e scambiatori di calore.

-Edifici: usato per la costruzione di porte e finestre.

-Imballaggio: usato per lattine, tubi per dentifrici, fogli di alluminio.

-Utensili da cucina.

-Vernici: usato in polvere finissima nelle preparazione.

Il riciclaggio dell’alluminio avviene estraendo l’alluminio dalla raccolta dei rifiuti urbani, in particolare di: imballaggi, lattine per bevande, scatole per alimenti.

Inizialmente l’alluminio viene messo in un separatore, dove con un campo magnetico lo separa da diversi metalli .

Viene poi pressato in balle e mandato alle fonderie dove viene portato a 500° per eliminare vernici e sostanze aderenti.

In fine viene portato a 800° dove diviene liquido e viene trasformato in lingotto.

L’alluminio è un materiale riciclabile al 100%.

RELAZIONE DI LABORATORIO

Nome : Luca Cognome: Buonocore Classe: 2B Tg Data: 08/05/2014Disciplina Chimica: Docenti Prof Velleca

TITOLO DELL’ESPERIENZA: Pila di Daniell

OBIETTIVO: Preparare la pila Daniell

ASPETTI TEORICI Molte reazioni Redox sono esotermiche, cioè cedono calore. Questa energia può essere trasformata in energia elettrica. Questo è alla base delle pile elettriche. Un esempio ci è fornito dalla pila Daniell. Il numero di ossidazione è la carica reale o formale presente su un atomo. Per assegnare

il numero di ossidazione occorre seguire alcune regole;

1)Le sostanze allo stato non combinato hanno N.O. pari a zero;

2)La somma dei numeri di ossidazione in un composto è pari a zero;

3)La somma dei numeri di ossidazione degli elementi in uno ione è pari alla carica dello

ione stesso.

4)Il numero di ossidazione del ossigeno dei suoi composti è pari a -2 tranne nei perossidi

dove invece è uguale a -1.

5)il numero dei ossidazione dei ioni metallici del primo gruppo è pari a +1, del secondo

gruppo è pari a +2 del terzo gruppo a +3

7)il numero di ossidazione del fluoro è pari a -1 essendo l’elemento più elettro negativo

esistente

Come si riconosce una reazione di ossido riduzione? Per sapere una reazione di ossido riduzione dobbiamo vedere  come variano i numeri. di

ossidazione, il che significa, più correttamente: come si scambiano gli elettroni i composti

coinvolti nella reazione. 

Perché in una redox c'è un composto (per essere più precisi: una specie chimica) che si

ossida, quindi che cede elettroni: il suo numero di ossidazione aumenta, è la sostanza è

riducente e c'è un composto che si riduce, il suo numero di ossidazione diminuisce, quindi

acquista elettroni, è la sostanza ossidante.

MATERIALI: lamine di zinco e rame, tre Becker, cotone idrofiloe tre bacchette di vetro.

STRUMENTI: bilancia elettronica, voltmetro.

Sostanze: Acqua.

REAGENTI USATI: Solfato di rame, cloruro di sodio, solfato di zinco.

PROCEDIMENTO Inizialmente prepariamo le soluzioni di ZnSO₄ e CuSO₄ nei becher, poi

mettiamo la soluzione satura di NaCl nel tubo a U e lo tappiamo con l’ovatta e mettiamo le

due estremità nei due becher. Dopo aver fatto ciò, mettiamo in collegamento la lamina di

zinco con quella di rame tramite cavi in modo da chiudere il percorso. Tra i due elettrodi è

posto il voltmetro che a circuito chiuso misura una ddp di 1 volt.

CONCLUSIONI Da una reazione redox è possibile ottenere energia elettrica

Pag.(7)

INDICE: introduzione……………………………….. Risparmio energetico............................... Carta....................................................... Acqua........................................................ Rifiuti e raccolta differenziata................... Trasporti.......................................…………

(introduzione)

Per un presente e un futuro più sostenibili, un nuovo stile di vita e di consumo.Le questioni

ambientali occupano finalmente, dopo aver accumulato enormi ritardi, unposto importante

nell’agenda della politica. Il problema con il quale confrontarsi è quello della sostenibilità

ambientale ed economica: ambientale perché non si può più continuare a “consumare” in

maniera disinvolta le risorse naturali pensando che siano infinite; economica perché

conseguenza immediata della diminuzione delle risorse naturali è la messa in discussione

del benessere di cui oggi noi tutti godiamo. Inoltre lo spreco, costa. Tenere accesa una

luce che non serve, ad esempio, oppure lasciar gocciolare inutilmente un rubinetto, sono

azioni o disattenzioni che, di fatto, incidono sulle bollette.

Il risparmio energetico costituisce un “giacimento” di energia pulita,rinnovabile e gratuita!Cosa possiamo fare noi nella scuola

Sfruttiamo al meglio la luce naturale, perché l’illuminazione

artificiale può avere effetti negativi sulla salute della persona

(affaticamento della vista, stress e depressione).

Al contrario aumentare l’esposizione alla luce naturale .

Pure il PC porta un consumo eleveto.se lo dobbiamo usare dopo un paio di ore

mettiamolo in standby (è una funzione di congelamento che permette di lasciare il

computer in una fase quasi senza consumo e ritrovarlo nella stessa situazione al

nostro rientro alla scrivania: click sul bottone Start – Chiudi sessione- Standby). Per

assenze prolungate spegniamolo. L’eliminazione di qualsiasi “salvaschermo” (screen

saver) disattiva il segnale del monitor e permette un reale risparmio di energia.

Colleghiamo in rete più PC ad una sola stampante ubicata in una posizione centrale

ed accessibile.

Riduciamo il numero di stampe e fotocopie: sono sempre davvero necessarie?

Spegniamo fotocopiatrice e stampante se restano inattive per oltre mezz’ora perché

consumano molto anche quando sono in standby.

Utilizziamo ogni volta che è possibile le modalità di stampa: a bassa risoluzione

(“economy” o “draft”), fronte/retro e pagine multiple (stampa di 2 o più pagine del

documento in un foglio).

Per quanto possibile stampiamo tutti i documenti in un’unica sessione in modo da

evitare che la stampante debba ogni volta raggiungere la temperatura adeguata per

la stampa.

Prima di stampare diamo sempre una lettura veloce a video e usiamo l’opzione

“Anteprima di stampa” per vedere se il risultato è quello desiderato.

Alla fine della giornata di lavoro, per avere un risparmio energetico ed economico

maggiore, spegniamo l’interruttore a monte della spina (equivale a “staccarla”) di tutte

le apparecchiature elettriche (PC, monitor, stampanti, fotocopiatrici), a maggior ragione

il venerdì o nei prefestivi, perché tutte queste apparecchiature assorbono potenza

elettrica anche da spente.

Il consumo di carta bianca si è andato diffondendo con il maggior utilizzo

delle apparecchiature elettroniche, in quanto fax, fotocopie e stampe (anchenon necessarie) sono oramai considerate una necessità in tutte le scuole.E’ utile riflettere su alcuni dati.

Per produrre una tonnellata di:

– carta da cellulosa vergine occorrono circa: - 15 alberi - 440.000 litri di acqua -

7.600 KWh di energia elettrica;

– carta riciclata occorrono: - nessun albero - 1.800 litri di acqua - 2.700 KWh di

energia elettrica.

Il risparmio di carta e l’uso di carta riciclata sono quindi comportamenti assolutamente

rilevanti per la sostenibilità ambientale.

Cosa possiamo fare noi in classe

Prima di stampare un documento accertiamoci che sia veramente

necessario.

Stampiamo e fotocopiamo entrambe le facciate del foglio, usando

la funzione fronte/retro, se presente. Usiamo, ove possibile, l’opzione di “stampa

multipla” (2 o più pagine del documento

per ogni facciata del foglio).

Prima di stampare un documento, controlliamo l’opzione “Anteprima di stampa” per

vedere se l’impaginazione e l’effetto visivo sono quelli desiderati.

Sostituiamo la carta con risorse informatiche (es. bozze in forma elettronica con

stampa

delle sole versioni definitive). Molto spesso capita di dover commentare un documento

condiviso: invece di stamparlo, sarebbe utile lavorare in formato elettronico, utilizzando

la funzione “Commento” (es. usando MS Word dal menù “Inserisci” - “Commento”

permette di inserire un commento nel testo).

Riutilizziamo i fogli di stampa scartati e stampati solo da un verso per bloc-notes,

stampa di bozze, supporti per lucidi.

Smaltiamo nell’apposito cassonetto i fogli di carta usati dai due lati.

Riutilizziamo, ove possibile le buste per la corrispondenza interna applicando

un’etichetta

adesiva sull’ indirizzo originario.

Recuperiamo per il loro riutilizzo le buste imbottite.

 

Se la scuola riceve molta posta pubblicitaria indesiderata, segnaliamolo alle Ditte con

una semplice lettera o mail, per essere eliminati dagli indirizzari.

Privilegiamo l’uso della posta elettronica per mandare messaggi o lettere anche

ufficiali:

risparmieremo busta, francobolli e carta. L’invio dei messaggi per e-mail ha lo stesso

valore giuridico poiché ne esiste una copia nell’archivio elettronico: la e-mail ha lo

stesso valore legale di una lettera; la posta elettronica certificata (PEC) quello di una

raccomandata anche con ricevuta di ritorno.

Non stampiamo le mail se non veramente necessarie, e comunque evitiamo di

stampare

anche tutta la “coda”: informazioni sulla privacy, controlli di antivirus, testo della mail

precedente (con due “rispondi” alle mail si ottengono già 2/3 pagine inutili da

stampare!).

Evitiamo di impostare margini di stampa molto ampi e riduciamo il carattere di stampa.

Quando un documento “sfora” di poche righe nella pagina successiva cerchiamo di

ridurre qualcosa e stampare una pagina in meno.

Cerchiamo di fare sempre il giusto numero di copie per le circolari o altri documenti,

senza eccedere inutilmente.

Eliminiamo l’uso della pagina iniziale del fax ove possibile, inserendo il nome del

destinatario direttamente nel corpo del fax stesso.

L’acqua é un bene limitato e dobbiamo preoccuparci per una sua gestioneequilibrata e razionale orientata al risparmio.Questa voce influisce in modo significativo nella vita delle scuole, ma é comunque

importante imparare a far si che questa risorsa non venga sprecata.

Cosa possiamo fare noi nella scuola.

Evitiamo di lasciar scorrere l’acqua inutilmente in bagno e non lasciamo

rubinetti aperti o gocciolanti.

Quando ci laviamo i denti chiudiamo il rubinetto e riapriamolo solo al

momento del bisogno.

Usiamo correttamente lo scarico del water.

Segnaliamo tempestivamente ai responsabili ogni guasto ai rubinetti, agli scarichi, alle

tubazioni esterne ecc.

Quello che può fare l’Amministrazione e che in parte già fa

Applicare riduttori di flusso ai rubinetti: a parità di potenza erogata si può risparmiare

dal 15% al 40% di acqua.

Installare, ove possibile e comunque negli edifici in ristrutturazione, WC con scarico

a doppio tasto che consentono due differenti modalità di risciacquo con diversi

quantitativi d’acqua (vedi allegato G del Protocollo APE).

Controllare l’impianto idrico per evitare perdite.

Un rifiuto secondo la legge è qualsiasi sostanza o oggetto di cuiil proprietario si libera spontaneamente o obbligatoriamente.Nella vita quotidiana, quando decidiamo che un oggetto non ci serve più, lo buttiamonella spazzatura trasformandolo in rifiuto.Esistono diverse tipologie di rifiuti che a seconda delle loro caratteristiche devonoessere raccolti e smaltiti in maniera differente.La raccolta differenziata è una soluzione che consente di ridurre il volume di rifiuti dadestinare in discarica o al termovalorizzatore e di risparmiare materie prime ed energia.Riciclare una singola bottiglia di plastica può far risparmiare abbastanza energia datenere accesa una lampadina da 60W fino a 6 ore!Ma ricordiamoci sempre che prima di tutto per favorire la sostenibilità ambientaledobbiamo pensare a ridurre i rifiuti! I comportamenti indicati nei precedenti paragrafi(che qui non si ripetono) direttamente o indirettamente si muovono verso questoobiettivo. A volte un oggetto, con un po’ di fantasia, può rinascere a nuovo uso!Cosa possiamo fare noi in classe Usiamo i contenitori per la raccolta differenziata, laddove è attivo ilservizio, per i seguenti rifiuti:– carta e cartone (escluse carta copiante, plastificata o sporca);– toner e cartucce per stampanti laser o a getto d’inchiostro, nastri per stampanti, pile e batterie;– bottiglie e contenitori di plastica.

La motorizzazione di massa è l’icona della nostra società moderna.Le statistiche dicono infatti che in Italia l’auto sia il mezzo più usatosia sulle brevi che sulle lunghe distanze.Questo attaccamento alle 4 ruote mostra, oggi più che mai, il rovescio della medaglia:il traffico, lo stress, l’insicurezza stradale. In Italia ogni anno il trasporto di passeggeriprovoca l’emissione in atmosfera di circa 70 miliardi di Kg di CO2.La mobilità è un bisogno indiscutibile ed insopprimibile: possiamo però discutere sullemodalità con cui si svolge. Ci vogliono anni, investimenti, idee, ma soprattutto ci vuoleuna forte motivazione che ognuno deve cercare in sé.Cosa possiamo fare noi (per andare a scuola e non solo..)Utilizziamo i mezzi pubblici, la bici … o le gambe! Prendendo l’abitudine di camminareo andare in bicicletta quotidianamente ci si mantiene in forma, si dimezza il rischio dimalattie alle coronarie (secondo i medici viene classificata come sedentaria una personache cammina meno di mezz’ora al giorno) ed anche il nostro portafoglio ne guadagnerà.Condividiamo l’auto con altri (car-pooling) per spostarci e per andare al lavoro:si risparmia, si rende più pulito l’ambiente e si socializza.Utilizziamo auto a Gpl o a Metano: si riducono notevolmente i costi di gestione e i“costi ambientali”. Infatti, se tutto il parco auto fosse trasformato a Gpl e Metano, siavrebbe un generale miglioramento della qualità dell'aria con la diminuzione di circail 60% delle emissioni di ossido di carbonio responsabili dell'effetto serra, di circa il70% di ossido di azoto e di quasi l’80% del particolato, più noto come Pm10.

«Solo dopo che l’ultimo alberosarà stato abbattuto…Solo dopo che l’ultimo fiumesarà stato inquinato…Solo dopo che l’ultimo pescesarà stato pescato…Solo allora scoprirai che i soldinon si possono mangiare.»Io mi rivolgo a voi umani aiutateci a migliorare Il mondo.……

Pag.(8)

EFFETTO SERRA

L'effetto serra è un fenomeno atmosferico-climatico che indica la capacità di un pianeta di trattenere nella propria atmosfera parte dell'energia solare proveniente dal Sole. Esso fa parte dunque dei complessi meccanismi di regolazione dell'equilibrio termico di un pianeta (o satellite) e agisce attraverso la presenza in atmosfera di alcuni gas, detti appunto gas serra, che hanno come effetto globale quello di mitigare la temperatura dell'atmosfera terrestre isolandola parzialmente dai grandi sbalzi o escursioni termiche a cui sarebbe soggetto il pianeta in loro assenza.

Questi gas infatti, per le proprie particolari proprietà molecolari-spettroscopiche, risultano trasparenti alla radiazione solare entrante ad onda corta, ma opachi alla radiazione infrarossa ad onda lunga (circa 15 micron) riemessa dalla superficie del pianeta riscaldata dai raggi solari diretti.

Il termine deriva dall'analogia (non pienamente corretta) con quanto avviene nelle serre per la coltivazione (in questo caso vi è infatti anche un blocco della convezione atmosferica che è un'altra modalità di trasferimento del calore).

L'effetto serra terrestre è creato da una serie di fenomeni (es. ciclo del carbonio) che interagendo tra di loro regolano costantemente il contenuto dei gas serra in atmosfera, e proprio grazie all'effetto serra terrestre è possibile la presenza e lo sviluppo della vita sulla Terra.

Dizionario:Micron: Il micrometro (simbolo: µm) è un'unità di misura della lunghezza corrispondente a un milionesimo di metro (cioè millesimo di millimetro). Ovvero: 1 μm = 1 × 10-6 m.In passato era usata la dizione micron, il cui uso è oggi vivamente sconsigliato nel SI.Un micrometro equivale a 1000 nanometri (nm) Analogia:  Rapporto di somiglianza, di affinità: Influenza esercitata da una forma linguistica su un'altra con la sua conseguente assimilazione

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Si estendeva dalle pendici del monte Massico fino a lambire i Campi Flegrei e l'area vesuviana. Inizialmente includeva anche l'ager Falernus, poi fu fortemente ridimensionato da Roma a causa dell'alleanza della città di Capua con Annibale.

I principali centri abitati di questa regione storica furono Capua, Cumae, Neapolis, Caprae,Pompei, Sorrentum, Stabiae, Nuceria Alfaterna e Salernum.

Grazie alla fertilità del terreno dovuto anche alla presenza del fiume Volturno si meritò il nome di Campania Felix.

La locuzione "terra dei fuochi" individua una vasta area situata nell'Italia meridionale, in Campania tra le province di Napoli e di Caserta, caratterizzata dalla presenza di roghi di rifiuti.

Essa venne utilizzata per la prima volta nel 2003 nel Rapporto Ecomafie 2003 curato da Legambiente. Successivamente venne utilizzata da Roberto Saviano nel libro Gomorra, come titolo dell'XI ed ultimo capitolo. Dal 1998 ad oggi i casi di morte per malattie oncologiche sono aumentate nel Napoletano fino al 47%: un dato in controtendenza rispetto ai decessi per neoplasie nel resto dell'Italia. Secondo quanto riportato dal Mattino, esisterebbe una stretta correlazione tra l'emergenza rifiuti degli ultimi anni, i fumi tossici dei roghi indiscriminati di immondizia e l'aumento delle malattie. L'indagine prende in considerazione la situazione della provincia di Napoli e il Casertano: anche qui morti in aumento, del 28,4% tra gli uomini e del 32,7% tra le donne. Questi sono i dati mentre la terra dei fuochi continua a bruciare nel silenzio delle istituzioni.

La tragedia che vivono quotidianamente queste persone è la tragedia di tutti noi. Ogni intervento adesso è tardivo, ma necessario a dare speranza a queste persone, a dare dignità all’Italia, a fermare questa spirale della morte. Come salvare la Terra dei Fuochi?

Purtroppo i tempi per le bonifiche sono molto lunghi, come ha spiegato il Presidente della Regione Campania:

“Serviranno 80 anni per bonificare i territori dell’area Nord di Napoli. Per l’inquinamento dell’area la bonifica non sarà completa prima del 2050 e, per quanto riguarda il percolato, senza avviare gli interventi, dovremmo aspettare fino al 2080. Sono solo aree specifiche della Campania, ma è un’emergenza nazionale. Napoli e la Campania sono state per anni lo sversatoio dell’Italia e dell’Europa”.

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CAMPANIA FELIX

It stretched from the slopes of Mount Massico south until it reaches the Campi Flegrei and Vesuvius area . Initially it also included the Falernus ager , then it was greatly reduced by Rome because of the alliance with the city of Capua.

The main population centers of this historic region were Capua , Cumae , Neapolis , Caprae , Pompeii, Sorrentum , Stabiae, and Nuceria Alfaterna Salernum .

Thanks to the fertility of the soil due to the presence of the Volturno River it gained the name of Campania Felix .

LAND OF FIRES

The term " land of fires " identifies a large area located in southern Italy, in Campania, in the provinces of Naples and Caserta , characterized by the presence of the burning of waste .

It was used for the first time in 2003 in the Report Ecomafie 2003 edited by Legambiente. Later it was used in the book by Roberto Saviano ,Gomorra, , as the title of the eleventh and final chapter . Since 1998 cases of death from malignant diseases have increased in the Neapolitan area up to 47% , a figure in contrast to deaths from cancer in the rest of Italy. As reported by Il Mattino, there would be a close correlation between the waste crisis of recent years, the toxic fumes of the burning of garbage and the increase of diseases. The survey takes into account the situation of the province of Naples and Caserta where the rate of deaths rises up to 28.4% among men and 32.7% among women. These are the data while the land of fires continues to burn in the silence of the institutions.

The tragedy that these people live on a daily basis is the tragedy of all of us. Each intervention is late now , but it is necessary to give hope to these people, to give dignity to Italy, to stop this death spiral . How to save the Land of Fires ?

Unfortunately, the time for remediation is very long .

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ALTRE CARATTERISTICHE DA CONSIDERARE

Le caratteristiche seguenti influiscono a loro volta sulla macchinabilità e sulla  qualità di stampa, ma non possono essere rilevate direttamente da voi. Discutete tutti questi punti con il vostro fornitore per assicurarvi che la carta   che acquistate corrisponda a tutti gli standards.

SPESSORELo spessore di un foglio dipende principalmente dal suo peso e dalla pressione esercitata durante la produzione. La carta più sottile è generalmente più liscia del foglio più spesso. Maggiore pressione rende il foglio più sottile, più liscio, più brillante e meno rigido. Più alto è lo spessore, più rigida sarà la carta.Lo spessore viene generalmente espresso in Microns (un milionesimo di un  metro), una carta da  80 gr. Di buona qualità è spessa circa 104 microns,  ma sono accettabili spessori anche di circa 110 microns.Lo spessore è importante per i seguenti motivi:carta meno spessa = carta meno rigida, ciò può aumentare il numero  degli inceppamenti

piegando la carta o strappandola durante il passaggio nella stampante.carta più spessa significa alta rigidità, ciò può ugualmente aumentare il  numero degli inceppamenti, per la difficoltà del foglio durante il passaggio nella stampante. Questo può inoltre causare problemi alla qualità di stampa come alimentazioni multiple, obliterazioni e chiazze biancheLo spessore non uniforme in uno stesso foglio è il risultato che dà la carta  mal lavorata. Se mettete un foglio di carta alla luce e vedete grossi contrasti chiari e scuri, significa che lo spessore non è uniforme. Quando la carta segue il percorso di stampa, spesso l'immagine non viene fusa bene nelle parti più concave del foglio e mostra alla fine delle chiazze o delle anomalie.La capacità dei vassoi di alimentazione/ricezione dipende dallo spessore della carta.

PROPRIETÀ' ELETTROSTATICHE (Conduttività e resistività)La lasergrafia e la ionografia usano entrambe forze elettrostatiche nel  processo di riproduzione dell'immagine. La carta altamente conduttiva può causare danneggiamenti o inceppamenti. La carta altamente conduttiva, inoltre, può causare alimentazioni multiple, inceppamenti e problemi nell'uscita carta. Le proprietà elettrostatiche dovrebbero essere equilibrate per evitare danneggiamenti con l'umidità, o anomalie di stampa (strisce/macchie) in condizioni di clima molto secco.

ADESIONE SUPERFICIALEPer una buona adesione superficiale della carta, le fibre e gli additivi chimici   dovrebbero essere ben distribuiti e miscelati tra di loro. Le fibre slegate e altri materiali all'interno della carta possono causare nelle stampanti moderne i problemi seguenti:1) Contaminazione del developer, diminuendone la durata.2) Accumulazione di impurità nei sistemi dei rulli fusori, producendo perdite d'olio.3) Contaminazione del corotron di pulizia, causando stampe con strisce e puntini sul fondo.

In alcune apparecchiature le fibre e gli additivi chimici non miscelati possono sporcare  le aree di pulizia e le cartucce di stampa, facendole esaurire prima del previsto.

RESISTENZA ALLO STRAPPOLa resistenza allo strappo è importante sia durante il processo di stampa sia  dopo che tale processo si è concluso. La carta con una bassa robustezza si strappa e si logora ai bordi quando viene stampata, e la sua durata viene ridotta.Tuttavia è richiesta nella carta anche una certa elasticità, poiché aiuta a ridurre le rotture e gli strappi

POROSITÀ'La porosità della carta è un'altra caratteristica importante. La carta troppo  porosa può causare problemi in alimentazione dei fogli o macchie e chiazze durante la stampa. Una scarsa porosità della carta tende ad aumentare l'imbarcamento e le chiazze sull'immagine.

RESISTENZA ALLE BRUCIATURELa resistenza alle bruciature è un altro elemento importante per la carta usata  nella stampa laser, perchè questo procedimento di stampa usa il calore con la pressione per fondere l'immagine sulla carta. Una scarsa resistenza alle bruciature causa un ingiallimento delle stampe. Se la resistenza alle bruciature è scarsa,i fogli stampati diventano fragili e perciò riducono la loro durata.

ACIDITA' E DURATALa carta acida invecchia rapidamente, facendo ingiallire e indebolire i fogli   stampati dopo un breve periodo di immagazzinamento. Per una permanenza da 50 a 100 anni (Parte HI, come specificato dal livello standard della Società Americana per il Controllo e la Durata dei materiali) la carta deve avere un PH minimo di 5.5.La maggior parte della carta di buona qualità viene prodotta usando un processo alcalino per dare una durata ben oltre gli standard.

COEFFICIENTE D'ATTRITOQuesto termine si riferisce alle differenze di attrito tra due fogli consecutivi   di carta e tra la carta e i rulli o cinghie di alimentazione.Visto che la maggior parte delle stampanti vengono progettate con  alimentatori ad attrito, le proprietà per un corretto attrito sono importanti per una buona alimentazione. E' molto importante che l'attrito sia uniforme lungo tutto il foglio. Inoltre, un attrito relativo troppo alto o troppo basso causa mancate alimentazioni, alimentazioni multiple e inceppamenti. Non c'è veramente nessun modo di misurare i coefficienti di attrito al di fuori di un collaudo. Il vostro fornitore potrebbe non essere in grado di dirvi il coefficiente d'attrito di una qualsiasi carta. La procedura più sicura sempre quella di acquistare la carta da un concessionario già conosciuto e  affidabile di materiali .Le carte Xerox  e Toshiba posseggono i valori di attrito giusti per l'uso su stampanti laser.

OPACITÀL'opacità è un aspetto importante per la stampa in fronte retro. La carta  xerografica deve essere sufficientemente opaca per evitare che si intraveda cosa c'è scritto dietro o nelle pagine seguenti. Generalmente la carta più leggera è meno opaca.

TIPI DI CARTA CONSIGLIATA  PER LE STAMPANTI LASER MULTIFUNZIONEDopo un lungo controllo usando carte xerografiche, di qualità e offset, si è trovato che il risultato migliore e più economico lo danno le carte xerografiche 80 gr/mq

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(TESTO)Un testo è un insieme organizzato di parole, corretto nella forma e coerente nel contenuto, usato per comunicare un messaggio di senso compiuto. Il tipo di testo di cui parliamo è fatto "di parol", cioè di segni verbali del codice linguistico ed è, quindi, un testo linguistico o testo verbale. Ma qualunque sistema di segni organizzato secondo un certo codice e utilizzato per comunicare un messaggio costituisce un testo. Così, a seconda del codice, cioè del sistema di segni che utilizzano, si possono distinguere vari tipi di testi:i testi ionici, che utilizzano il codice visuale delle immagini e comprendono testi come i segnali stradali, i disegni, le fotografie, i quadri, le sculture ecc.

(IPERTESTO) L'ipertesto è uno strumento di comunicazione sviluppatosi in ambiente informatico e strettamente legato all’uso del computer; è sostanzialmente un insieme di documenti (se di solo testo, abbiamo l'ipertesto vero e proprio), anche di diverso tipo( testi scritti, suoni, immagini, filmati: abbiamo allora un "ipermedia") collegati tra loro in una struttura logica che permette una consultazione "a salti" decisa dal lettore, ma predisposta dall’autore all'atto della sua creazione. La stesura e consultazione di un documento tradizionale ( per es. un libro), è lineare , mentre invece, quella ipertestuale procede per associazioni. Come la colonna traiana e un testo visivo .

(MEDIA) media, in italiano media sociali , è un termine generico che indica tecnologie e pratiche online che le persone adottano per condividere contenuti testuali ,immagini, video e audio.I professori Andreas Kaplan e Michael Haenlein hanno definito i media sociali come un gruppo di applicazioni Internet basate sui presupposti ideologici e tecnologici del Web 2.0, che consentono la creazione e lo scambio di contenuti generati dagli utenti.

(MASS MEDIA)Mass media è un neologismo preso dalla lingua latina per indicare un mezzo d'informazione di massa ( Radio , televisione , internet , giornali ecc) essendo un termine di origine latina la pronuncia corretta è Mass media , non Mass midia.

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IL CONSUMO DELLE LAMPADINE

Sotto il nome di risparmio energetico si annoverano varie tecniche atte a ridurre i consumi dell'energia necessaria allo svolgimento delle attività umane. Il risparmio può essere ottenuto sia modificando i processi energetici in modo che ci siano meno sprechi, sia trasformando l'energia da una forma all'altra in modo più efficiente (efficienza energetica).

La valutazione del risparmio energetico viene solitamente da una diagnosi energetica che evidenzia i consumi dell'organizzazione e individua le possibilità di conseguire interventi di aumento di efficienza energetica. Le diagnosi dovrebbero essere eseguite secondo la norma UNI CEI/TR 11428:2011. Uno esempio di risparmio è dato dalla sostituzione delle lampadine incandescenza con lampade fluorescenti, che a parità di energia consumata emettono una quantità di energia radiante superiore alle prime, oppure con lampade a LED (Light Emission Diode, Diodo ad emissione di luce), che ha un consumo pari a ca il 20% del consumo delle lampade ad incandescenza a parità di energia radiante.

Nel riscaldamento degli edifici per risparmiare energia si fa uso di valvole termostatiche, di cronotermostati e si sostituiscono le caldaie tradizionali con caldaie a condensazione, si sostituiscono gli infissi obsoleti e si migliora l'isolamento termico delle pareti.

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