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ITALIA GIOLITTIANA

1)Perché il progetto politico di Giolitti rappresentava una novità nella storia politica dell’Italia liberale?Perché Giolitti puntò a una Politica di riforme con un atteggiamento non di scontro ma di accordo con il movimento operaio e un ampliamento della rappresentanza politica. Novità quella di creare un’alleanza tra industriali e classe operaia che ebbe l’appoggio dei socialisti alla linea giolittiana.

2) illustra gli strumenti con i quali Giolitti cercò di attuare il suo programma.Giolitti mantenne il governo in posizione di neutralità di fronte ai conflitti sindacali e creò nel 1906 la Confederazione generale del lavoro (Cgl). Giolitti mantenne questa forma politica puntando ad una redistribuzione del reddito dai profitti ai salari.

3)Quali riforme furono approvate durante l’età giolittiana?Ci furono riforme sociali ed economiche. Provvedimenti nel campo della legislazione sociale: tutela del lavoro delle donne e fanciulli, la statalizzazione delle ferrovie e quindi la creazione delle Ferrovie dello stato e la nazionalizzazione delle assicurazioni sulla vita, attraverso l’istituzione di un apposito ente, l’INA (Istituto nazionale assicurazioni).*PROGRAMMA MINIMO Suffragio universale, libertà sindacale, riduzione dell’orario di lavoro, tutela lavoro donne e fanciulli, istruzione laica e obbligatoria, assistenza e previdenza.

4) Quali erano le parole d’ordine del nazionalismo? E perché Giolitti intraprese una politica coloniale aggressiva con la conquista della Libia?Le parole d’ordine del nazionalismo erano la richiesta di uno stato forte, la necessità dell’espansione coloniale per l’affermazione della grandezza dell’Italia, la polemica contro il giolittismo, il parlamento e le istituzioni democratiche “corrotte”, la lotta antisocialista.L’impresa di Libia fu condotta dal nostro paese per approfittare della crisi ottomana, si voleva conquistare quei territori prima che altri vi mettessero le mani. Nel 1911 l’esercito italiano occupò Tripolitania e la Cirenaica: la guerra in Libia provocò oltre 3000 caduti. Finalità politiche: portare l’Italia tra le grandi potenze e dirottare all’esterno le tensioni sociali del paese.

5)Perché le elezioni del 1913 rappresentarono una novità? Quali risultati diedero?Nel 1913 Giolitti andò alle elezioni politiche che furono le prime elezioni a suffragio universale maschile in cui si passò da 3 milioni a quasi 9 milioni di elettori. I risultati furono che cattolici e liberali strinsero un accordo (Patto Gentiloni) che aveva lo scopo di contrastare un possibile successo elettorale dei socialisti grazie all’influenza dei cattolici sui contadini che costituivano il nuovo elettorato, in cambio si garantiva l’istruzione religiosa nelle scuole pubbliche e l’opporsi a leggi sul divorzio.