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I.I.S. “G.MAGNAGHI” DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe 5^ F Ristorativo a.sc. 2013/2014 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO MATERIE DOCENTI ITALIANO BRUNA AGOSTI STORIA BRUNA AGOSTI LINGUA INGLESE TERESA SCHETTINO LINGUA FRANCESE CARLA BORGHETTI ECON. e GEST. dell’AZ. RIST. ANTONIA ESPOSITO MATEMATICA FULVIA LORI LEGISLAZIONE MARIATERESA MARCHETTINI LAB. ORG. GEST. SER RISTORATIVI PIERLUIGI SCAGNELLI ALIMENTI ed ALIMENTAZIONE ANGELO BOSA EDUCAZIONE FISICA PIERLUIGI CONCARI RELIGIONE MARZIO CATTANI SOSTEGNO GIORGIA DE MITRI ALLEGATI RISERVATI: 1. Documentazione relativa ad alunni con P.E.I. 2. Documentazione relativa ad alunni con D.S.A. ALLEGATO: 3. Documentazione Alternanza Scuola-Lavoro. Salsomaggiore, 15 maggio 2014

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I.I.S. “G.MAGNAGHI”DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Classe 5^ F Ristorativo

a.sc. 2013/2014

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIOMATERIE DOCENTI

ITALIANO BRUNA AGOSTI

STORIA BRUNA AGOSTI

LINGUA INGLESE TERESA SCHETTINO

LINGUA FRANCESE CARLA BORGHETTI

ECON. e GEST. dell’AZ. RIST. ANTONIA ESPOSITO

MATEMATICA FULVIA LORI

LEGISLAZIONE MARIATERESA MARCHETTINI

LAB. ORG. GEST. SER RISTORATIVI PIERLUIGI SCAGNELLI

ALIMENTI ed ALIMENTAZIONE ANGELO BOSA

EDUCAZIONE FISICA PIERLUIGI CONCARI

RELIGIONE MARZIO CATTANI

SOSTEGNO GIORGIA DE MITRI

ALLEGATI RISERVATI:

1. Documentazione relativa ad alunni con P.E.I.

2. Documentazione relativa ad alunni con D.S.A.

ALLEGATO:

3. Documentazione Alternanza Scuola-Lavoro.

Salsomaggiore, 15 maggio 2014

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Luciana Rabaiotti

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I N D I C E

Elenco alunni pag 3

Profilo professionale pag 4

Percorso formativo pag 5

Obiettivi trasversali comportamentali e cognitivi pag 7

Criteri di valutazione pag 9

Crediti formativi pag 11

Programmazione di Lingua Italiana e Storia pag 13

Programmazione di Lingua inglese pag 21

Programmazione di lingua francese pag 24

Programmazione di Economia pag 28

Programmazione di Matematica pag 33

Programmazione di Legislazione pag 37

Programmazione di Alimenti pag 40

Programmazione di Laboratorio di .O.G.S.R. pag 44

Programmazione di Educazione Fisica pag 50

Programmazione di IRC pag 52

III Prova pag 53

Griglie di valutazione pag 62

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1. BRAGOLI ISABELLA

2. CACCIUOLO WAGNER MATEUS

3. CANALI FEDERICA

4. CARIANI GLORIA

5. CARUSO PAOLA

6. FANUNZA MARA

7. GIORDANO ANNA

8. GIOVENCO GIUSEPPE

9. HAMITI BENIAMIN

10.KING DENSTHER JOSEPH DELA PENA

11.LO PRESTI MATTEO

12.MAZZA MARIA BENEDETTA

13.MIHANI KRISTJANA

14.MUCI JELKET

15.MURA MATTIA

16.NONNI FAOUZIYATOU

17.PUSHKASHU VERONIKA

18.RANDI MAURIZIO

19.TROIANO ANDREA

20.VACCARI ANDREA

21.VIESI RICCARDO

3

ELENCO ALUNNI

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PROFILO PROFESSIONALE

DI

TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE

PRESENTAZIONE

L’intervento formativo del biennio post-qualifica ha l’obiettivo di innestare, su un’ampia cultura di base, un’altrettanto solida cultura professionale, che associa alla conoscenza del sistema aziendale abilità specifiche per le attività connesse alla ristorazione ed ai servizi di ospitalità, sia per l’aspetto tecnico che per quello gestionale.

Il Tecnico dei Servizi della Ristorazione possiede quindi una buona conoscenza dell’aspetto merceologico, enologico, dietologico dei prodotti utilizzati, una sicura padronanza delle tecniche di preparazione di piatti e bevande e delle tecnologie del settore.

Dispone inoltre di un’adeguata competenza comunicativa, anche in lingua straniera, spendibile flessibilmente nei diversi contesti occupazionali.

Il profilo professionale è integrato dalla specializzazione acquisita nel progetto biennale di Alternanza Scuola-Lavoro allegato.

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PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE

DATI STATISTICI

La classe si compone di 21 alunni, 11 maschi e 10 femmine, provenienti da diverse località della provincia di Piacenza, Parma, Cremona e Reggio Emilia. La maggior parte degli alunni per raggiungere la sede scolastica deve affrontare un viaggio lungo e disagiato.

Quasi tutti hanno conseguito la qualifica di <<Operatore di Cucina>>, tranne due alunne che provengono dal corso di Sala-Bar. Il titolo triennale è stato rilasciato in tutti i casi, tranne uno, nel nostro Istituto.

In quarta sono stati inseriti 8 studenti ripetenti che si sono comunque ben integrati al corpo della classe che proveniva per lo più da una stessa sezione di qualifica.

Vi sono alcuni casi di persone che hanno avuto a diverso titolo un piano di studi personalizzato.

PERMANENZA DEL CORPO DOCENTE

Posto che già nel passaggio dal triennio al biennio post-qualifica vi era stato un cambio completo dei docenti, anche nel passaggio dalla quarta alla quinta vi è stato un rinnovamento generale del Consiglio di classe, rispondente alle materie di Matematica, Economia, Gestione e Laboratorio Serv. Rist., Legislazione, Lingua francese, Lingua inglese e Alimenti.

Tranne che per Italiano/Storia, il turn over ha interessato tutte le materie d’esame.

In particolare in Lingua francese lo scorso anno si sono avvicendati quattro docenti.

FISIONOMIA DELLA CLASSE

La classe si presenta piuttosto unita, anche se alcuni studenti hanno ancora un atteggiamento sotto diversi aspetti poco rispondente alla classe frequentata e questo è spesso oggetto di riprovazione anche da parte dei compagni.

PARTECIPAZIONE e COMPORTAMENTO

Gli alunni si sono dimostrati nel complesso capaci di tenere un comportamento improntato alla correttezza sia con i compagni che con i docenti. Non per tutti è maturata la capacità di rispettare la puntualità e di dar finalmente luogo, dopo infiniti richiami, a una frequenza se non assidua almeno di accettabile regolarità. La partecipazione al lavoro scolastico è stata globalmente accettabile, salvo qualche caso in cui non si sono raggiunti obiettivi adeguati.

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IMPEGNO e METODO DI STUDIO

A questo proposito pare opportuno dividere l’attività in aula da quella domestica. Nel primo caso non si può negare la volontà di tanti di mettere a buon frutto il lavoro d’aula impegnandosi nel dialogo educativo e formativo, purtroppo il necessario lavoro di strutturazione dei saperi da svolgersi a casa è stato spesso carente, rendendo più difficoltosa la maturazione di un adeguato metodo di studio e il conseguimento di migliori risultati. A discolpa degli alunni , ma solo parziale, bisogna dire che molti affrontano un pendolarismo gravoso per venire a scuola, raggiungendo i luoghi di residenza a pomeriggio fatto o, nel caso di attività pomeridiane, anche a sera.

Nell’area professionalizzante l’impegno profuso è stato invece pienamente soddisfacente.

LIVELLI DI APPRENDIMENTO

Il livello medio di preparazione è solo sufficiente, anche per il persistere di lacune pregresse che avrebbero richiesto un impegno più costante nel biennio post-qualifica per essere sanate. Solo alcuni studenti presentano valutazioni di buono od ottimo livello diffuse o, almeno, in relazione a qualche disciplina.

Vi sono anche diversi alunni che al momento presentano un quadro di generalizzata difficoltà che si spera possa risolversi nei tempi opportuni.

ATTIVITA’ IN PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO

Le discipline oggetto della I e della II prova e quelle che potrebbero essere interessate dalla III sono state oggetto di attività di simulazione. Anche le verifiche proposte in corso d’anno sono spesso state modulate secondo le tipologie previste nell’Esame di Stato. A breve verrà simulato anche il colloquio.

ATTIVITA’ INTEGRATIVE E COMPLEMENTARI

Per questo tipo di iniziative gli studenti hanno mostrato un impegno e una partecipazione accettabili. La classe ha altresì partecipato alle iniziative correlate al progetto ministeriale di orientamento post-diploma FIXO.

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OBIETTIVI TRASVERSALI

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI RISULTATO

Educare al rispetto delle regole di vita scolastica ponendosi in modo corretto nei confronti degli

altri

RAGGIUNTO

Essere disponibile all’ascolto RAGGIUNTO

Abituare a una frequenza costante e proficua DA ALCUNI NON RAGGIUNTO

Saper pianificare il proprio impegno di lavoro DA ALCUNI NON RAGGIUNTO

Rispettare l’ambiente e le suppellettili scolastiche

PARZIALMENTE RAGGIUNTO

Accettare e valorizzare le peculiarità di ciascuno RAGGIUNTO

OBIETTIVI COGNITIVI RISULTATO

Comprendere testi di vario genere ed ambito PARZIALMENTE RAGGIUNTO

Esprimersi in modo abbastanza chiaro e corretto utilizzando il linguaggio specifico delle varie

discipline

PARZIALMENTE RAGGIUNTO

Applicare la capacità di autovalutazione RAGGIUNTO

Sviluppare le abilità nel lavoro di gruppo, in particolar modo nelle discipline professionali

RAGGIUNTO

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STRATEGIE ADOTTATE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI

Mantenere la massima trasparenza nella programmazione e nei criteri di valutazione

Rispettare lo stile cognitivo dello studente

Utilizzare l’errore come occasione di apprendimento

Privilegiare, nel limite del possibile, lo svolgimento di argomenti interdisciplinari

Sollecitare l’uso della terminologia disciplinare specifica

Diversificare le metodologie di svolgimento delle lezioni, organizzare attività di recupero, rendere trasparenti gli esiti delle valutazioni, assegnare lavori personali ed esigere il rispetto delle scadenze

Utilizzare il lavoro di gruppo nelle discipline ed attività in cui questo possa risultare proficuo

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CRITERI DI VALUTAZIONE

LIVELLO ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTE VOTI 1-2

IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO

(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)

L’allievo non svolge compiti assegnati e si distrae in classe.

AUTONOMIA DI LAVORO

(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)

L’allievo non è consapevole delle proprie difficoltà e non sa organizzare il lavoro per superarle.

ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI

(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)

L’allievo non ha acquisito gli elementi fondamentali della disciplina.

LIVELLO GRAVEMENTE INSUFFICIENTE VOTI 3-4

IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO

(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)

L’allievo raramente svolge i compiti assegnati; si distrae in classe.

AUTONOMIA DI LAVORO

(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)

L’allievo è limitatamente consapevole delle proprie difficoltà e raramente è in grado di organizzare il lavoro per superarle.

ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI

(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)

L’allievo ha acquisito solo in parte gli elementi fondamentali della disciplina.

LIVELLO INSUFFICIENTE VOTO 5

IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO

(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)

L’allievo non sempre svolge i compiti assegnati, a volte si distrae in classe.

AUTONOMIA DI LAVORO

(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)

L’allievo è parzialmente consapevole delle proprie difficoltà e non sempre sa organizzare il lavoro per superarle.

ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI

(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)

L’allievo ha acquisito alcuni degli elementi fondamentali della disciplina ed è in grado di applicarli saltuariamente.

LIVELLO SUFFICIENTE VOTO 6

IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO

(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)

L’allievo solitamente svolge i compiti assegnati ed è motivato a quanto proposto.

AUTONOMIA DI LAVORO

(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)

L’allievo sa quali sono le proprie difficoltà ed organizza conseguentemente il proprio lavoro.

ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI

(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)

L’allievo ha acquisito i contenuti minimi delle discipline.

LIVELLO DISCRETO VOTO 7

IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO

(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)

L’allievo è costante nello svolgimento delle consegne domestiche ed è attento in classe.

AUTONOMIA DI LAVORO

(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)

L’allievo elabora in modo autonomo le sue conoscenze e sa effettuare analisi sufficienti.

ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI L’allievo ha acquisito conoscenze discrete che applica in modo adeguato.

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(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)

LIVELLO BUONO VOTO 8

IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO

(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)

L’allievo diligentemente svolge le consegne assegnate e si impegna nell’approfondimento.

AUTONOMIA DI LAVORO

(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)

L’allievo sa effettuare sintesi corrette e rielabora in modo personale le conoscenze.

ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI

(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)

L’allievo possiede conoscenze complete che gli permettono di eseguire verifiche sempre corrette.

LIVELLO OTTIMO-ECCELLENTE VOTO 9-10

IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO

(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)

L’allievo è attivo nell’eseguire le consegne, è sempre propositivo ed interessato.

AUTONOMIA DI LAVORO

(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)

L’allievo è in grado di effettuare sintesi corrette ed approfondite e di organizzare il proprio lavoro.

ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI

(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)

L’allievo possiede conoscenze approfondite ed articolate che sa sempre utilizzare proficuamente e rielaborare.

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CREDITI FORMATIVI

Le caratteristiche formali e sostanziali richieste per i crediti formativi sono quelle indicate dal D.M. 49/2000 ovvero le esperienze acquisite fuori dalla scuola in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, alle attività culturali, artistiche, ricreative, al lavoro, al volontariato e allo sport.

Il Collegio dei docenti ha ritenuto il parametro temporale, per la sua oggettiva rilevazione, un utile indicatore della qualità dei crediti, deliberando i requisiti temporali così come vengono esplicitati nella seguente tabella.

I crediti formativi possono dar luogo al riconoscimento di 1 punto di credito all’interno della fascia di appartenenza che NON può comunque essere superata. I crediti formativi dovranno rispondere alle tipologie e ai requisiti temporali indicati nella relativa tabella<<Tipologia dei crediti formativi>> che segue.

TIPOLOGIA REQUISITI

Attività culturali Almeno 20 ORE

Attività ricreative artistiche 1 ANNO

Attività lavorative nel proprio settore di studio 60 GG

Esperienze di formazione e aggiornamento professionalizzante nel proprio settore di studio

(corsi, incontri, etc…)

Almeno 20 ORE

Impegno ambientale 1 ANNO

volontariato

solidarietà cooperazione1 ANNO

meriti sportivi

attività agonistica a livello nazionale/provinciale/regionale.1 ANNO

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Gli argomenti asteriscati saranno svolti dopo il 15 maggio.

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PROGRAMMAZIONEDELLE

DISCIPLINE

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PROGRAMMAZIONE DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

DOCENTE: BRUNA AGOSTI

OBIETTIVI COGNITIVI DISCIPLINARI LIVELLO MEDIO DI RAGGIUNGIMENTO

CONOSCENZA degli argomenti trattati, delle tematiche e del contesto socio-culturale di riferimento.

Più che sufficiente

COMPRENSIONE degli argomenti svolti. Sufficiente

APPLICAZIONE a) sviluppo della capacità di lettura autonoma e del riconoscimento delle linee tematiche fondamentali delle opere trattate. b) avvicinamento alla lettura come opportunità di crescita culturale nell’ottica dell’apprendimento permanente.

Sufficiente

CAPACITA’ ESPOSITIVA scritta ed orale anche con riferimento alle tipologie dell’Esame di Stato.

Sufficiente

NUMERO DELLE VERIFICHE SOMMATIVE ORALI E SCRITTE

N° VERIFICHE SOMMATIVE I PERIODO

N° VERIFICHE SOMMATIVE II PERIODO

ITALIANO SCRITTO 1 verifica scritta 3 verifiche scritte

ITALIANO ORALE 1 verifica scritta ed 1 orale 2 verifiche orali

TIPOLOGIA VERIFICHE SOMMATIVE

MATERIA TIPOLOGIA

ITALIANO SCRITTO Tema storico e di attualità, Saggio breve, Articolo di giornale, Analisi testuale

ITALIANO ORALE Interrogazioni ordinarie, valutazione sintetica di interventi significativi per numero, qualità e pertinenza

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PROGRAMMAZIONE DI STORIA

DOCENTE BRUNA AGOSTI

OBIETTIVI COGNITIVI DISCIPLINARI LIVELLO MEDIO DI RAGGIUNGIMENTO

CONOSCENZA degli argomenti trattati . Più che sufficiente

COMPRENSIONE degli argomenti trattati. Sufficiente

APPLICAZIONE a)sviluppo della capacità di interpretazione autonoma degli eventi. b) sviluppo dell’interesse personale nei confronti del passato e dell’attualità c)sviluppo della capacità di leggere nell’attualità le tracce del passato.

Sufficiente

CAPACITA’ ESPOSITIVA degli argomenti . Sufficiente

NUMERO DELLE VERIFICHE SOMMATIVE

N° VERIFICHE SOMMATIVE I PERIODO

N° VERIFICHE SOMMATIVE II PERIODO

TIPOLOGIA

1 verifica scritta ed 1 orale 2 verifiche orali Interrogazione, valutazione sintetica di interventi significativi per numero, qualità e pertinenza

PARTE COMUNE AD ENTRAMBE LE DISCIPLINE

SUSSIDI DIDATTICI: LIBRO DI TESTO, AUDIOVISIVI, APPUNTI.

STRATEGIE DI RECUPERO E DI POTENZIAMENTO ITALIANO E STORIA

Ripetizione ad inizio di lezione dei principali contenuti del modulo.

Frequenti ripassi curricolari.

Domande diffuse con contestuale correzione e ampliamento della risposta.

Trasmissione delle conoscenze tra pari.

Recupero in itinere di storia, recupero in itinere di italiano ed extracurricolare secondo la scansione deliberata.

MEDODOLOGIE DI INSEGNAMENTO E STRUMENTI ITALIANO E STORIA

Lezione dialogata e frontale, ricerca, risposte guidate ai questionari orali, lettura commentata, lettura e lavoro domestico, verifiche formative, audiovisivi.

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CORRISPONDENZA FRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E DI ABILITA’ ITALIANO E STORIA

Ho assunto gli indicatori collegialmente indicati nel piano dell’offerta formativa:

Impegno e motivazione allo studio (lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati...)

Autonomia di lavoro (capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)

Acquisizione contenuti specifici (valutazioni in base alle prove scritte ed orali sostenute)

Per quanto concerne la corrispondenza fra voti e livelli di conoscenza e abilità si fa riferimento alle indicazioni del POF.

CONTENUTI DI ITALIANO

LA LETTERATURA REALISTICA

Continuità tra Verga e Manzoni: il personaggio umile, la ricerca di una lingua realistica. Dalla macrostoria alla microstoria.

GIOVANNI VERGA (cenni sulla vita e sulle opere)

La tecnica dell’impersonalità dell’arte

Il rapporto autore/narratore/personaggi

Il narratore corale

Il senso storico del Verismo. La questione sociale e la questione meridionale attraverso le opere lette (lettura anche “storica” delle novelle)

Da Vita dei Campi

Rosso Malpelo

La Lupa

Da novelle rusticane

La Roba

Il Ciclo dei Vinti, disegno del progetto; limite del progetto ovvero la crisi della tecnica dell’impersonalità dell’arte.

IL DECADENTISMO. Le caratteristiche della corrente

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RIMBAUD: La lettera del veggente ovvero il manifesto programmatico del Decadentismo

La rivoluzione formale decadente

Il conflitto tra la realtà apparente e la realtà sostanziale

Il Simbolismo

GIOVANNI PASCOLI

La vita e le opere (cenni)

La poetica

L’umile sublime

Il fanciullino

L’ambientazione rurale della poesia pascoliana

L’innovazione formale: grammaticale, pre-grammaticale e post-grammaticale (Contini)

Da Myricae:

Novembre

L’assiuolo

X agosto

Da Canti di Castelvecchio

Il gelsomino notturno

La mia sera

GABRIELE D’ANNUNZIO

La vita e le opere (cenni)

Il superuomo (confronto con il Fanciullino) e l’esteta

Il panismo.

Da Alcyone

La pioggia nel pineto.

LUIGI PIRANDELLO

La vita e le opere (cenni)

La poetica

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I temi ricorrenti: L’identità negativa, la crisi del documento, il treno, la famiglia come trappola, la pazzia. La società nelle opere pirandelliane

La maschera e il flusso vitale

Saggio sull’umorismo (per concetti)

La comicità ovvero l’avvertimento del contrario e l’umorismo ovvero il sentimento del contrario.

Da Novelle per un anno

La patente

Il treno ha fischiato

Il fu Mattia Pascal

La trama e il riscontro dei temi ricorrenti (l’identità negativa, la crisi del documento, il treno, la famiglia come trappola)

ITALO SVEVO

La vita e le opere (cenni)

La poetica

Marginalità ed europeismo (la triestinità)

La trilogia e il cammino verso la consapevolezza di Zeno Cosini

Una Vita: L’inettitudine di Alfonso Nitti

Senilità: La Senilità esistenziale di Emilio Brentani

La Coscienza di Zeno: La consapevolezza della malattia, la psicoanalisi,

Lo scardinamento della struttura narrativa classica ( la struttura dell’opera)

Il caso Svevo

Da La Coscienza di Zeno

La lettera introduttiva

La catastrofe conclusiva (dal rigo 61)

*IL FUTURISMO: Il mito della velocità. Il concetto di avanguardia e la dissacrazione della tradizione

I Manifesti futuristi

Il Manifesto della Letteratura Futurista

Il Manifesto Tecnico 17

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GIUSEPPE UNGARETTI

La vita e le opere (cenni)

La poetica della parola pura e del verso franto. L’universalizzazione del dolore. L’analogia

Da l’Allegria

Veglia

San Martino del Carso

Soldati

I fiumi

*EUGENIO MONTALE

Il correlativo oggettivo. Il tema del varco.

Da Ossi di Seppia:

Meriggiare pallido e assorto

Da Le Occasioni

La Casa dei doganieri

MODULO DI EDUCAZIONE ALL’ESPRESSIONE SCRITTA ED ORALE

Esercitazioni scrittorie e preparazione alle tipologie dell’Esame di Stato

Esposizione orale e dialogo

Consolidamento dell’abilità ad effettuare collegamenti tra i vari argomenti disciplinari ed interdisciplinari (Italiano-Storia) in vista del colloquio d’esame

CONTENUTI DI STORIA

MODULO 1

Linee generali relative all’Italia post-unitaria: concetto di destra e sinistra storica. La politica della destra storica.

La questione meridionale. Problema della riforma agraria mancata e genesi della Mafia.

La questione romana.

La questione sociale. La dottrina sociale della Chiesa (Leone XIII), la nascita del Partito Socialista , l’eccidio di Bava Beccaris.

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La politica reazionaria di fine Ottocento e l’assassinio di Umberto I. Zanardelli e la politica del dialogo.

L’età giolittiana. Politica interna ed estera. Le riforme sociali. Il patto Gentiloni. La Guerra di Libia.

La Grande Guerra. Alleanze, cause e conseguenze.

Il primo dopo guerra

L’Italia fascista, politica interna ed estera. Il Fascismo del primo periodo.

Dalla svolta del ’25 al ’43, dal ‘43 al ’45. Il Concordato del 1929.

La rivoluzione bolscevica (solo linee essenziali). Concetto di Comunismo. Ripercussioni sulla storia del ‘900, genesi del Nazismo e del Fascismo.

Il dirigismo. Confronto tra il sistema statalista e liberista.

MODULO 2

Gli USA degli Anni Ruggenti.

La crisi del 1929 e il New Deal. Roosevelt.

Il Nazismo e lo Stalinismo, caratteri generali

I regimi totalitari. Concetto di totalitarismo. La propaganda.

La seconda guerra mondiale. Alleanze, cause e conseguenze.

L’Italia nel secondo conflitto. La R.S.I. La caduta del Nazi-fascismo

La shoah e le foibe

Il secondo dopo guerra.

L’Italia repubblicana. Il 2 giugno del 1946. La nuova Costituzione del 1° gennaio 1948.

Guerra fredda e distensione. La fine del “lungo dopoguerra”, la caduta del muro di Berlino e la fine del bipolarismo.

*Il boom economico: la ricostruzione, la nuova Italia.19

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*Le contestazioni giovanili degli anni Sessanta (Italia e Stati Uniti).

*Gli anni di piombo.

MODULO 3

La globalizzazione

Cina ed India, le nuove superpotenze. I Paesi del BRICS (lettura di stralci della saggistica di Federico Rampini).

La docente

Bruna Agosti

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PROGRAMMAZIONE DI INGLESE

DOCENTE: TERESA SCHETTINO

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI

In generale la classe ha raggiunto i seguenti obiettivi:

discrete competenze nel problem solving;

discrete capacità relazionali all’interno del contesto di riferimento.

Uso della lingua inglese a livello intermedio per la comprensione e la produzione di brevi testi in ambito culinario.

CONTENUTI SVOLTI

LIBRI DI TESTO

“Between courses. An english journey through international catering” di E. Caminada, M. Girotto, N. Hogg,Edizioni Hoepli

“Grammar spectrum Essentials” di Amendolagine, Coe, Harrison, Paterson, Edizoni Oxford

Fotocopie fornite dalla docente

1° PERIODO

MICROLANGUAGE

Food and health

Diets

The grapefruit diet, the zone diet, the morning banana diet

Lifestyle diets

Macrobiotics: Yin Yang principle

Macrobiotic recipes

Vegetarian diet

The Pyramid diet

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CULTURE

“Columbus Day”

Halloween recipe: Potato ghosts

GRAMMAR

Present Tense,Past Tense (Past Simple, Present Perfect, Past Perfect)

2° PERIODO

MICROLANGUAGE

Advertising. The role of a. in food’s choice

Advertising analysis

Food advertisement

Food preservation

Physicl methods

Chemical methods

Physico-chemical methods

Food allergy

Food intolerance

Writing a CV

Letter of application

CULTURE

Happy grammar day

What are Bitstrips?

Celebrity chefs: Ramsay and Oliver

Spring Break

GRAMMAR

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Present/Past Conditional,Zero/First/Second/Third conditional, The Passive Voice

VIDEO

Visione del film “Julia&Julie” * tratto dai libri Julie & Julia. 365 giorni, 524 ricette, una piccola cucina di Julie Powell e My Life in France di Julia Child.

METODOLOGIE D’INSEGNAMENTO APPLICATE

Lezioni frontali o dialogate, discussioni, realizzazione di compiti con l’ausilio di materiale audio-visivo fornito dal docente o reperito con la navigazione in Internet nelle ore di laboratorio.

STRUMENTI UTILIZZATI PER LE VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVE

Sia per le verifiche sommative che formative, sono stati somministrati test a risposta aperta o chiusa, esercizi di traduzione e comprensione del testo.

Inoltre, periodicamente sono stati effettuati test orali miranti alla valutazione delle capacità di speaking e listening degli alunni.

RECUPERO CURRICOLARE EFFETTUATO

Il recupero è stato effettuato in itinere e valutato attraverso interrogazioni e/o test con domande a risposta aperta.

INIZIATIVE CULTURALI EFFETTUATE

Parte della classe ha assistito al musical in lingua inglese dal titolo Grease svoltosi presso il Teatro Magnani di Fidenza il 7 maggio 2014.

La docente

Teresa Schettino

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PROGRAMMAZIONE DI FRANCESE

DOCENTE: CARLA BORGHETTI

PREMESSA

La classe ha evidenziato partecipazione e interesse per le attività didattiche proposte, ma

spesso, a causa di un impegno domestico alterno e non sempre strutturato in modo

proficuo, i risultati sono stati inferiori alle attese. Certamente non ha giovato

all’acquisizione di un metodo di studio la lunga assenza della docente ( dal 5 dicembre

2013 al 1 febbraio 2014), né la discontinuità di insegnati tra la classe quarta e la classe

quinta.

L’apprendimento della lingua è stato, invece, incentivato dalla presenza di una docente di

madrelingua francese che ha proposto temi di civiltà particolarmente attuali con attività di

ascolto e di comprensione integrate con le TIC

OBIETTIVI DISCIPLINARI

A) CONOSCENZA: l’allievo conosce le realtà e i temi più attuali attinenti alla sua professione ed è in grado di

esprimerli in modo semplice e corretto. In particolare conosce le differenti forme di

ristorazione e il ruolo del personale di gestione, la gastronomia francese e alcuni suoi

prodotti tipici, il mondo del lavoro e della comunicazione commerciale, i problemi

dell’alimentazione e delle sue nuove espressioni nel campo di produzioneB) COMPRENSIONE: comprende le idee principali di testi professionali e non professionali su argomenti sia

concreti sia astratti, ivi incluse le discussioni tecniche del suo campo di specializzazione.

C) COMPETENZE sa analizzare un testo professionale, seguendo la fase d’analisi testuale lessicale e

semantica, sa rispondere in modo pertinente ed autonomo a domande relative al

contenuto, sa produrre un testo semplice e chiaro esplicitando capacità di sufficiente

rielaborazione.

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CONTENUTI

MODULO 1 RESTAURATION

EN FRANCE

°1-UNITÀ-

Les étapes de la restauration en

France

Les Cafétérias : 

Casino Cafétéria

RRAF :

Brioche dorée

Class’Croute

Restauration à thème :

Buffalo grill

2°UNITÀ-

L e Bistrot

La cuisine gastronomique

MODULO 2 TROUVER

UN TRAVAIL

1° UNITÀ-

Le recrutement

2°UNITÀ-

Les contrats

3° UNITÀ-

La candidature

MODULO 3 CUISINE ET LE

TERROIR

1°UNITÀ-POITOU CHARENTE

2°UNITA’-ALSACE*

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MODULO 4 ALIMENTATION 1°UNITÀ-

L a Mal-bouffe

Les engagements de la

restauration

Les engagements du Ministre à la

Santé

2 UNITA’-

Manger sain sans se priver

Les légumes en conserve

Le sous-vide

MODULO 6 CIVILISATION 1°UNITÀ-

La francophonie

Stromae et ses chansons

MODULO 7 GASTRONOMIE

FRANÇAISE

1°UNITÀ-

Les nouvelles tendances de la

cuisine française*

Le commerce équitable*

La traçabilité*

METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO lezioni frontali

ricerca guidata

lezioni interattive

partecipazione a eventi gastronomici

attività con la madre-linguista

testi autentici

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FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE DEL PROFITTO

responsabilizzazione

partecipazione

evoluzione cognitiva

NUMERO QUADRIMESTRALE DELLE VERIFICHE ORALI E SCRITTEMinimo tre prove scritte e due prove orali

STRUMENTI PER LE VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVE Prove coerenti con le prove d’esame con uso del dizionario bilingue

Comprensioni scritte e orali con domande chiuse e aperte con uso del dizionario

bilingue

Produzioni con uso del dizionario bilingue

Questionari con uso del dizionario bilingue

Ricerche

STRATEGIE PER RINFORZO E RECUPERO CURRICULARE

recupero curriculare

gruppi di auto-aiuto differenziati con sospensione dello svolgimento dei programmi

guidati dall’insegnante

percorsi personalizzati con esercizi a casa

ripresa di micro- moduli

esercitazioni guidate

rimotivazione allo studio

verifica in itinere e finale

La docente

Carla Borghetti

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ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE

DOCENTE: ANTONIA ESPOSITO

Contenuti

Modulo 1: Le risorse tecniche: Il Patrimonio

1. Il patrimonio o capitale dell’impresa

1.1 Che cos’è il patrimonio

1.2 Il prospetto del patrimonio: la Situazione patrimoniale

1.3 Classificazione degli elementi del patrimonio: le attività, le

passività, il patrimonio netto

1.4 Valutazione degli elementi del patrimonio (i valori finanziari

ed economici, i criteri di valutazione, l’ammortamento delle immobilizzazioni materiali ed

immateriali, la valutazione delle rimanenze)

Modulo 2: Le risorse finanziarie

1. La struttura finanziaria dell’impresa

1.1La stima del fabbisogno finanziario al momento della costituzione e durante la

gestione

1.2Le fonti di finanziamento interne ed esterne

1.3La scelta tra le diverse fonti di finanziamento

1.4L’istruttoria di affidamento bancario

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2. Analisi delle fonti di finanziamento

2.1Le fonti interne: il capitale proprio e l’autofinanziamento

2.2Le fonti esterne: il credito mercantile, i prestiti bancari, il prestito obbligazionario,

il leasing e il factoring

Modulo 3: La gestione economica

1. Il sistema costi-ricavi-reddito

1.1 Reddito globale e reddito d’esercizio

1.2 I costi e i ricavi

1.3 Il principio di competenza: costi e ricavi d’esercizio

1.4 Costi e ricavi con pagamento posticipato

1.5 Costi e ricavi con pagamento anticipato

1.6 La situazione economica

1.7 Collegamenti fra Situazione patrimoniale e Situazione economica

2. Il controllo della gestione

2.1Classificazione dei costi: fissi e variabili, diretti e indiretti, figurativi e standard

2.2La formazione del costo di produzione

2.3Il break even point

2.4Metodi di calcolo per la determinazione dei prezzi di vendita: metodo del costo totale,

del food cost e del bep

Modulo 4: La gestione amministrativa

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1. La contabilità aziendale: cenni

1.1 Le scritture contabili obbligatorie

1.2 La contabilità generale (il conto, il metodo della partita doppia, le scritture di

assestamento e la chiusura generale dei conti)

2. Il bilancio d’esercizio

2.1 I principi di redazione del bilancio

2.2 Le parti del bilancio: lo Stato patrimoniale, il Conto economico

e la Nota integrativa

2.3 Il bilancio in forma abbreviata

2.4 Gli allegati del bilancio

3. Gli indici di bilancio

3.1 La riclassificazione dei prospetti di bilancio

3.2 I principali indici della struttura patrimoniale: di composizione

degli investimenti, dei finanziamenti e delle relazioni tra investimenti e finanziamenti

3.3 Indici dell’equilibrio finanziario: indice di disponibilità e di

liquidità

3.4 Indici di redditività: il ROI e il ROE

4. Le imposte

4.1 Le imposte dirette (IREF, IRES, IRAP)

4.2 Le imposte indirette: cenni

4.3 Imposte e bilancio30

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Modulo 5*: La gestione delle risorse umane

1. L’assunzione del personale

1.1 La pianificazione del personale

1.2 Il reperimento e la selezione

1.3 L’assunzione

1.4 Il costo del lavoro

Modulo 6: La programmazione aziendale e il budget

1. La programmazione aziendale

1.1 Il business plan: analisi del contesto esterno e interno, definizione delle strategie,

preventivi di impianto e valutazione dei dati

1.2 La programmazione durante la gestione

2. Il budget

2.1 La struttura e il contenuto del budget

2.2 Il controllo budgetario

2.3 Vantaggi e limiti del budget

2.4 Il budget di un’impresa ristorativa

Modulo 7*: La gestione commerciale: il Marketing

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1. Il nuovo ruolo del marketing

1.1 Il marketing turistico

2. Il marketing strategico e operativo

2.1 La raccolta dei dati: le ricerche di mercato

2.2 Analisi della situazione esterna e interna: l’analisi della

domanda, della concorrenza, il posizionamento del prodotto

2.3 Definizione degli obiettivi di marketing

2.4 Le strategie di marketing: prodotto, prezzi, distribuzione e

comunicazione

2.5 Il marketing mix

2.6 Il controllo dei risultati e la valutazione

* Il Modulo 5 (La gestione delle risorse umane) e il Modulo 7 (Il Marketing) saranno

oggetto di trattazione nell’ultimo periodo dell’anno scolastico.

Il Docente

Antonia Esposito

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MATEMATICA

DOCENTE: FULVIA LORI

OBIETTIVI GENERALI

Sapere utilizzare tecniche di calcolo adeguate

Migliorare l’acquisizione del linguaggio specifico della disciplina

Consolidare la capacità di analisi e di sintesi

Affinare il metodo di studio

Sviluppare la capacità di deduzione

Avviare all’applicazione di strumenti matematici per l’interpretazione di fenomeni reali

OBIETTIVI SPECIFICI

Leggere e interpretare il grafico di una funzione

Rappresentare graficamente una funzione algebrica

Conoscere intuitivamente il concetto di limite di una funzione

Calcolare limiti finiti e infiniti che si presentano nelle forme indeterminate ∞-∞, ∞/∞,0/0

Determinare asintoti orizzontali e verticali

Definire la derivata di una funzione

Calcolare la derivata di una funzione in casi semplici

Individuare intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione

Individuare massimi e minimi di una funzione

CONTENUTI

Disequazioni ( Ripasso )

Disequazioni intere di primo e secondo grado

Sistemi di disequazioni

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Disequazioni fratte

Funzioni

Definizione di funzione e nomenclatura

Classificazione delle funzioni

Lettura ed interpretazione di grafici

Studio di funzioni algebriche

Individuazione di eventuali simmetrie: funzioni pari e dispari

Determinazione del dominio

Determinazione del segno

Determinazione delle intersezioni con gli assi cartesiani

Determinazione di alcuni punti convenienti

Grafico probabile

Funzione esponenziale: definizione, grafico, caratteristiche

Limiti

Concetto intuitivo di limite; nomenclatura

Limiti all’infinito

Confronto intuitivo fra i vari ordini d’infinito

Limiti al finito

Concetto e classificazione degli asintoti

Enunciati dei teoremi fondamentali sui limiti

Operazioni algebriche fra limiti

Calcolo di limiti ( Forme indeterminate ∞-∞,∞/∞ risolte con il confronto tra ordini di infinito.

Forma indeterminata 0/0 risolta con i seguenti casi di scomposizione: differenza di

quadrati, quadrato di un binomio, raccoglimento a fattore comune totale, scomposizione di

un trinomio di secondo grado mediante le soluzioni dell’equazione di secondo grado

associata)

Applicazioni dei limiti nello studio di semplici funzioni

Derivate

Definizione di derivata di una funzione in un punto

Significato geometrico della derivata

Derivate fondamentali

Regole di derivazione ( esclusa la regola di derivazione di una funzione composta )

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Funzioni crescenti e decrescenti*

Massimi e minimi di una funzione*

( Gli argomenti segnalati con asterisco verranno svolti in parte dopo il 15 maggio 2014 )

METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO

Si sono svolte in prevalenza lezioni frontali partecipate. Quando è stato possibile,

argomenti e concetti sono stati introdotti partendo da un problema o una situazione reale

mentre in altri casi si è cercato di vederne successivamente un’applicazione ad un

contesto reale. Inizialmente i concetti matematici sono stati presentati a livello intuitivo, per

poi essere gradualmente formalizzati, in qualche caso, con il linguaggio specifico della

disciplina. Particolare spazio è stato riservato allo svolgimento di esercizi, con lo scopo di

consolidare i contenuti teorici e le abilità di calcolo, prevedendo anche l’uso della

calcolatrice. Il lavoro a coppie o in piccolo gruppo è stato utilizzato per lo sviluppo e il

recupero della necessaria dimestichezza col calcolo numerico e algebrico anche per

svolgere esercizi ripetitivi. Il libro di testo, ampiamente utilizzato per reperire esercizi di

vario tipo, si è rivelato per la trattazione torica degli argomenti troppo difficile quindi è stato

spesso sostituito con appunti e fotocopie opportunamente predisposte dalla docente.

CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITA’

Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la

corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo

Consiglio di Classe, contenuta nel P.O.F. e allegata al presente Documento del Consiglio

di Classe.

STRUMENTI PER LE VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVE

Sono state effettuate verifiche formative e sommative, orali e scritte, di diversa tipologia

(domande aperte, risoluzione di quesiti e semplici problemi, quesiti a scelta multipla,

quesiti vero/falso ), per consentire agli studenti di confrontarsi con prove variamente

strutturate; inoltre si sono somministrate prove analoghe alla Terza Prova prevista

dall’Esame di Stato. Nella correzione delle verifiche scritte sono state valutate:

l’efficienza dell’algoritmo risolutivo scelto;

la correttezza logica dell’algoritmo scelto;

la correttezza dei calcoli;

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la capacità di applicare procedimenti conosciuti a situazioni nuove.

Le verifiche orali si sono svolte tramite colloqui programmati e tramite test a risposta

multipla e/o a risposta breve e nella valutazione sono state considerate:

la padronanza delle nozioni teoriche;

la chiarezza e l’organicità dell'esposizione;

la capacità di effettuare collegamenti fra più argomenti.

STRATEGIE DI RECUPERO

Attraverso controlli periodici sono stati individuati gli studenti che non hanno raggiunto gli

obiettivi minimi fissati per il conseguimento di una valutazione sufficiente; è stata effettuata

attività di recupero in itinere, riprendendo concetti importanti non chiaramente compresi,

dando spazio a momenti di ripasso, a spiegazioni individualizzate e ad esercitazioni mirate

anche da svolgere in piccolo gruppo.

La docente

Fulvia Lori

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PROGRAMMAZIONE DI LEGISLAZIONE

DOCENTE MARIATERESA MARCHETTINI

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Gli obiettivi che gli studenti, in media, al termine dell’anno scolastico hanno raggiunto

possono così sintetizzarsi:

Sanno esprimersi utilizzando un linguaggio appropriato anche se semplice;

Sanno conoscere e comprendere i principali istituti giuridici generali e quelli attinenti

allo specifico ambito professionale;

Sanno semplificare e schematizzare i concetti giuridici;

Sanno interpretare la normativa per la soluzione dei semplici casi concreti.

La disponibilità e l’impegno sono stati puntuali solo per pochissimi alunni che hanno

raggiunto risultati ottimi; per i restanti alunni l’impegno è stato saltuario e la preparazione

è da ritenersi sufficiente.

METODOLOGIA

La metodologia utilizzata è stata la seguente:

Lezioni frontali

Lettura, analisi e discussione di articoli e testi giuridici (C.C. Cost)

Problem solving

ATTIVITA’ DI RECUPERO

Le attività di recupero sono state effettuate richiamando argomenti fondamentali della

disciplina non completamente assimilati e fornendo chiarimenti su richiesta dei singoli

studenti.

STRUMENTI DI VERIFICA

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Il livello di apprendimento è stato rilevato ricorrendo sia a verifiche scritte, sia a verifiche

orali. Nel corso del pentamestre inoltre sono state somministrate simulazioni di terza prova

( tipologia B+C).

VALUTAZIONE

Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la

corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento approvata nel primo Consiglio di Classe.

PROGRAMMA SVOLTO:

U.D. 1 LE OBBLIGAZIONI

nozione, elementi

le obbligazioni pecuniarie: gli interessi

U.D. 2 IL CONTRATTO

nozione, classificazioni

l’autonomia contrattuale

elementi essenziali: l’accordo delle parti, l’oggetto, la causa, la forma

elementi accidentali: la condizione, il termine, il modo

gli effetti del contratto: tra le parti e nei confronti di terzi

l’invalidità del contratto: la nullità, l’annullabilità, la rescindibilità

la risoluzione del contratto: per inadempimento, per impossibilità

sopravvenuta, per eccessiva onerosità sopravvenuta

U.D. 3 I CONTRATTI TIPICI

la compravendita

tipi particolari di vendita: la vendita con patto di riscatto, la vendita con

riserva di proprietà, la vendita su documenti, la vendita con riserva di

gradimento, a prova, su campione

la locazione

la somministrazione

il deposito

l’assicurazione

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i contratti bancari: il deposito, l’apertura di credito, l’anticipazione bancaria, lo

sconto, il conto corrente

U.D. 4 I CONTRATTI ATIPICI

il leasing

il franchising

il catering

il banqueting

il factoring

U.D. 5 IL DIRITTO DEL LAVORO

fonti interne e fonti esterne

lavoro autonomo e lavoro subordinato

costituzione del rapporto di lavoro

lo svolgimento del rapporto di lavoro: gli obblighi delle parti, i diritti dei

lavoratori

estinzione del rapporto di lavoro

U.D. 6 IL DIRITTO SINDACALE E LA LEGISLAZIONE SOCIALE

i sindacati, il diritto di sciopero

lo Statuto dei lavoratori

gli ammortizzatori sociali

l’assistenza e la previdenza sociale

* U.D. 7 IL CCNL PER I DIPENDENTI DEL SETTORE TURISTICO

* U.D. 8 NORME SULLA SICUREZZA

*U.D. 9 LA LEGISLAZIONE IGIENICO-SANITARIA

la legislazione igienico-sanitaria di base

l’etichettatura dei prodotti alimentari

La docente

Mariateresa Marchettini

PROGRAMMAZIONE DI ALIMENTI ED ALIMENTAZIONE39

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Docente: Angelo Bosa

Modulo 1

I RISCHI E LA SICUREZZA ALIMENTARE

UNITÀ 1.1 – FATTORI TOSSICI E CONTAMINAZIONE ALIMENTARE

GENERALITÀ

I FATTORI ANTINUTRIZIONALI

LE PRINCIPALI MICOTOSSINE

I FITOFARMACI

GLI ZOOFARMACI

LE SOSTANZE CEDUTE DA CONTENITORI O DA IMBALLAGGI PER ALIMENTI

I METALLI PESANTI

I RADIONUCLIDI

UNITÀ 1.2 – CONTAMINAZIONE BIOLOGICA DEGLI ALIMENTI

GENERALITÀ

LE MALATTIE TRASMESSE CON GLI ALIMENTI

I PRIONI

I VIRUS

I BATTERI

I FATTORI AMBIENTALI E LA CRESCITA MICROBICA

INFEZIONI E TOSSINFEZIONI ALIMENTARI

PRINCIPALI MALATTIE BATTERICHE DI ORIGINE ALIMENTARE

I FUNGHI MICROSCOPICI

UNITÀ 1.3 – ADDITIVI ALIMENTARI

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GLI ADDITIVI ALIMENTARI

I CONSERVANTI ANTIMICROBICI

GLI ADDITIVI AD AZIONE FISICA

ADDITIVI CHE ESALTANO O ACCENTUANO LE CARATTERISTICHE

SENSORIALI

Modulo 2

CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI

UNITÀ 2.1 – CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI

GENERALITÀ

ALTERAZIONE DEGLI ALIMENTI

CASSIFICAZIONE DEI METODI DI CONSERVAZIONE

CONSERVAZIONE CON BASSE TEMPERATURE

CONSERVAZIONE CON ALTE TEMPERATURE

CONSERVAZIONE PER SOTTRAZIONE D’ACQUA

CONSERVAZIONE IN AMBIENTI MODIFICATI

CONSERVAZIONE CON RADIAZIONI IONIZZANTI

METODI CHIMICI DI CONSERVAZIONE

METODI CHIMICO-FISICI E BIOLOGICI DI CONSERVAZIONE

Modulo 3

LA DIETA IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE

UNITÀ 3.1 – LA DIETA NELLE DIVERSE ETÀ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE

GENERALITÀ

LA DIETA NELL’ETÀ EVOLUTIVA41

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LA DIETA DEL NEONATO E DEL LATTANTE

L’ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE

LA DIETA DEL BAMBINO

LA DIETA DELL’ADOLOSCENTE

LA DIETA DELL’ADULTO

LE PIRAMIDI ALIMENTARI

LA DIETA IN GRAVIDANZA

LA DIETA DELLA NUTRICE

LA DIETA NELLA TERZA ETÀ

UNITÀ 3.2 – DIETE PARTICOLARI

LA DIETA DELLO SPORTIVO

LA DIETA MEDITERRANEA

LA DIETA VEGETARIANA

LA DIETA EUBIOTICA

LA DIETA MACROBIOTICA

Modulo 4

LA DIETA IN CONDIZIONI PATOLOGICHE

UNITÀ 4.1 – LA DIETA NELLE MALATTIE DELL’APPARATO DIGERENTE

I PRICIPALI DISTURBI GASTRO-INTESTINALI

UNITÀ 4.2 – LA DIETA NELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI

LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI

IPERTENSIONE ARTERIOSA

IPERLIPIDEMIE E ATEROSCLEROSI

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UNITÀ 4.3 – LA DIETA NELLE MALATTIE DEL METABOLISMO

LE MALATTIE DEL METABOLISMO

IL DIABETE MELLITO

L’OBESITÀ

UNITÀ 4.4 – ALIMENTAZIONE E CANCEROGENESI

I TUMORI

I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Libro di Testo: A. Machado “Sicurezza Alimentare e Dietetica”

L’insegnante

________________________

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PROGRAMMAZIONE DI

LABORATORIO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI

DOCENTE PIERLUIGI SCAGNELLI

SCHEDA A

OBIETTIVI COGNITIVI DISCIPLINARI

a) Conoscenza:

Conoscere le principali tipologie di impianti di cucina;

conoscere e saper valutare i problemi della programmazione e del coordinamento

dei mezzi a disposizione;

apprendere le gamme dei prodotti agroalimentari e relative tecniche di

conservazione/distribuzione;

conoscere le nozioni fondamentali per un corretto abbinamento vino-piatto;

conoscere le principali tipologie di buffet e le regole tecniche appropriate per la loro

realizzazione;

sapere le caratteristiche fondamentali del catering industriale;

conoscere le diverse tecniche di organizzazione della distribuzione attraverso i

diversi tipi di legami;

definizione di banqueting: gestione ed organizzazione del servizio banqueting;

programmazione e coordinamento delle risorse umane;

acquisire le principali nozioni del contratto di franchising e il concetto marketing

abbinato al mondo della ristorazione.

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b) Comprensione:

Comprendere i problemi della programmazione e del coordinamento del personale

addetto ad un reparto;

comprendere i problemi organizzativi gestionali che pongono i servizi ristorativi

all’interno delle diverse tipologie aziendali oggi operanti nel settore;

aver coscienza delle problematiche relative all’organizzazione del servizio di

catering-banqueting;

prendere consapevolezza dell’importanza che riveste il rapporto umano nella

qualità del servizio e nel soddisfacimento del cliente;

considerare gli obiettivi da raggiungere e le metodologie per l’ottenimento.

c) Applicazione:

Saper utilizzare la tecnica del sottovuoto come sistema di cottura e di

conservazione;

saper organizzare il laboratorio di cucina in base alle nuove possibilità che offre

l’industria agro-alimentare;

saper organizzare un servizio ristorativo con buoni standard di qualità;

saper trovare un giusto equilibrio tra creatività e standardizzazione;

saper adattare l’organizzazione dei servizi ristorativi in funzione alla domanda

dell’utenza;

saper valorizzare le proprie conoscenze nella formulazione di pietanze in

riferimento a disturbi salutisti o esigenze dietetiche;

promuovere e divulgare al meglio l’immagine dell’esercizio ristorativo con la

pianificazione del marketing-mix;

saper gestire al meglio le risorse hard e soft dell’azienda ricettiva;

saper amministrare ed organizzare nella pratica un esercizio.

d) Processi di tipo superiore:

Saper analizzare i problemi gestionali ed operativi che pone l’attività ristorativa nelle

sue diverse sfaccettature;

saper sintetizzare le opportune tecniche di produzione, di distribuzione dei beni e

servizi;

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saper collegare i vari reparti della ristorazione disponendo di mezzi e strumenti

idonei a raggiungere elevati standard qualitativi;

saper dedurre i criteri principali ristorativa acquisendo buone capacità organizzative

e manageriali;

saper generalizzare gli argomenti svolti, individuando dei collegamenti comuni

interdisciplinari.

CONTENUTI

Modulo A Concetti generali di ristorazione

Unità didattica 1: L’offerta ristorativa

1.1Ristorazione industriale, collettiva e sociale

1.2Ristorazione commerciale, tradizionale e neo ristorazione

Unità didattica 2: Struttuta e tipologie di menu, carta e grande carta abbinate alla

ristorazione

2.1 Concetto e variabili di menu fisso a prezzo fisso

2.2 Caratteristiche e variabili di carta e grande carta

2.3 Menu programmato ciclico e rotativo

2.4 Adeguamento di menu in rapporto ad esigenze dietetiche e patologiche del cliente

Modulo B Alimenti e bevande

Unità didattica 1: I prodotti alimentari

1.1 La classificazione dei prodotti agroalimentari per gamme

1.2 I congelati e i surgelati nella ristorazione e relative tecniche di scongelamento

1.3I prodotti tipici (D.O.P. e I.G.P.)

1.4 Il prodotto biologico e l’alimento geneticamente modificato

Unità didattica 2: Le bevande analcoliche

2.1 Le acque minerali e relativo packaging

2.2 Le bevande analcoliche (soft, sport e energy drink)

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Unità didattica 3: Il vino nella ristorazione

3.1 Approvvigionamento, conservazione e stoccaggio

3.2 La classificazione del vino

3.3 La gestione del vino nel ristorante

Modulo C L’organizzazione del servizio

Unità didattica 1: Approvvigionamento e gestione della merce

1.1La politica degli acquisti

1.2La gestione degli acquisti

Unità didattica 2: L’organizzazione dell’impianto di cucina

2.1 L’impianto di cucina: modelli tradizionali e innovativi

2.2 Il sistema cook and chill e cook and freeze

2.3 La cucina sottovuoto

Unità didattica 3: L’organizzazione del lavoro di cucina

3.1 Il concetto di organizzazione del lavoro

3.2 L’organizzazione del servizio per regole e per eccezioni

3.3 Le schede tecniche di produzione e tecnica di assemblaggio

3.4 Organigramma delle presenze e diagramma di funzione

Modulo D Catering, banqueting e buffetUità didattica 1: Il servizio di catering

1.1Il concetto di catering

1.2Il catering industriale e la ristorazione sociale

1.3Distribuzione del catering tramite differenti legami

1.4Il catering a domicilio

Unità didattica 2: Il servizio banqueting

2.1Il concetto di servizio

2.2L’organizzazione gestionale47

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2.3L’organizzazione operativa

Unita didattica 3: Il buffet

3.1 Le caratteristiche del servizio

3.2 Le tipologie del buffet

Modulo E La gestione del servizio

Unità didattica 1: I costi nella ristorazione

1.1 Il concetto costi

1.2 I costi di cucina

Unità didattica 2: Il franchising nella ristorazione

2.1 La formula franchising

2.2 L’applicazione del franchising nella ristorazione

2.3 Il sistema HACCP e normative igienico-sanitarie

METODOLOGIA DIDATTICA

METODOLOGIE DIDATTICHE x

LEZIONE FRONTALE x

LEZIONE DIALOGATA x

SOSTEGNO ALLA RICERCA x

RECUPERO x

POTENZIAMENTO x

STUDIO DEI CASI PRATICI x

ESERCITAZIONI INDIVIDUALI x

48

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La metodologia principale è lezione frontale e dialogata

TABELLA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI

MATERIE

TRASVERSALI

LABORATORI

ANCHE

MULTIMEDIALI

ARTICOLI E

RIVISTE

SPECIAL.

SUSSIDI

AUDIOVISIVI

CONFERENZE E

SEMINARI

ALTRO

x x x x x x

CRITERI DI VALUTAZIONE: Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento

alla griglia indicante la corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente

approvata nel POF e nel primo Consiglio di Classe.

Firma del docente

Pierluigi Scagnelli

49

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PROGRAMMAZIONE DI EDUCAZIONE FISICA

DOCENTE: PIERLUIGI CONCARI

1)Potenziamento delle capacità condizionali.

Obbiettivi specifici:forza, velocità, resistenza.

CONTENUTI:

Allenamento per migliorare la resistenza specifica,

Esercizi per migliorare la forza muscolare a carico naturale e con l’ausilio di piccoli e grandi attrezzi,

Circuit training a stazioni,

Esercizi individuali e a coppie a corpo libero,

Corse in salita,

Multibalzi con e senza ostacoli,

Esercitazioni propedeutiche alla velocità su brevi distanze in palestra,

Corse di velocità.

2)Potenziamento delle capacità coordinative.

Obbiettivi specifici:equilibrio, coordinazione, mobilità articolare.

CONTENUTI:

Esercizi a corpo libero individuali e a coppie,

Circuiti di destrezza,

Esercizi per migliorare la coordinazione oculo-manuale, oculo-podale e segmentaria,

Esercizi per migliorare l’equilibrio statico e dinamico,

Esercizi con piccoli attrezzi.

3)Avviamento alla pratica sportiva

Obbiettivi specifici: Attività sportive individuali e di squadra.

CONTENUTI:

Esercizi relativi ai fondamentali individuali di squadra:

Pallavolo,

Basket,50

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Calcetto,

Atletica leggera (velocità 100 m piani e staffetta 4 x 100 m piani).

METODOLOGIA:

lezione frontale, lavoro di gruppo;

le attività motorie sono proposte tenendo conto delle diversità rilevate all’interno della classe dovute alle predisposizioni, agli interessi personali e al sesso di appartenenza.

ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTIO:

recupero in itinere durante tutto l’anno scolastico.

STRUMENTI DI VERIFICA:

test motori individuali,

verifica orale per gli alunni esonerati dall’attività pratica.

CRITERI DI VALUTAZIONE:

Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante alla

corrispondenza tra voti e livelli di approfondimento collegialmente approvata nel primo consiglio di classe.

PROGETTO FITNESS:

Nel periodo gennaio/febbraio è stato attivato il progetto fitness presso una struttura esterna (palestra Active Sport e Wellness di via Campore, Salsomaggiore).

Le esercitazioni svolte con attrezzature specifiche non reperibili nelle palestre scolastiche hanno coinvolto e stimolato quasi tutti gli alunni.

L’insegnante: Concari Pierluigi

51

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PROGRAMMAZIONE DI RELIGIONE CATTOLICA

DOCENTE: MARZIO CATTANI

Riguardo all' Insegnamento della Religione Cattolica, gli obiettivi programmati sono stati raggiunti senza particolari problemi.

La programmazione annuale ( a cui rimando per una conoscenza più approfondita) si prefissava di:

1. Conoscere le origini e le tappe della Comunità cristiana;

2. Riconoscere che il Vangelo costituisce una proposta per il miglioramento della vita dell'uomo e della società contemporanea;

3. Conoscere come la Chiesa sente l'impegno di rispondere alle domande della società in cui vive: ai problemi della famiglia, del lavoro, della società civile, dell'ambiente;

4. Accostarsi con rispetto alle grandi religioni non cristiane per sviluppare atteggiamenti di pace e di dialogo.

In specifico la classe ha acquisito il concetto di vita come dono ed ha capito l'importanza del vivere insieme e la consapevolezza di Gesù come il dono più grande che Dio ha fatto agli uomini.

Gli alunni hanno conosciuto i documenti su Gesù e ne hanno compreso la natura uomo-Dio.

Hanno appreso le conoscenze sulla origini della Chiesa e sulle prime comunità cristiane.

Hanno anche conosciuto la Chiesa cattolica come comunità di credenti uniti nei sacramenti.

Gli alunni hanno capito l'importanza del dialogo interreligioso e della conoscenza delle principali religioni diffuse nel mondo.

Non ho rilevato particolari difficoltà sul piano degli apprendimenti.

La classe complessivamente ha raggiunto gli obiettivi didattici prefissati e si sono ottenuti buoni risultati sotto il profilo educativo: sia nella consapevolezza di sé, che di ciò che significa rispettare gli altri.

L' IdR Cattani Marzio

52

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TIPOLOGIA

Il Consiglio di Classe ha ritenuto opportuno scegliere la tipologia mista:

16 quesiti di tipo C (multiple con 4 distrattori)

8 quesiti di tipo B (domande aperte con estensione massima)

divisi equamente fra le 4 discipline coinvolte nella simulazione.

TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE: 180 minuti

53

TESTI DELLE SIMULAZIONI

DI TERZA PROVA

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DISCIPLINA LEGISLAZIONE

1 Indica la risposta corretta:

1 E’ lavoratore subordinato chi si obbliga:

o A collaborare nell’impresa prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore

o A compiere un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente

o A compiere un’opera o un servizio sotto la direzione di un imprenditore ma con uso di mezzi di lavoro propri

o Sia a realizzare un’opera con propria organizzazione sia a prestare la propria attività sottostando alle direttive altrui

2 Il diritto del lavoro disciplina:

o Il rapporto di lavoro autonomo

o Il rapporto di lavoro subordinato

o Ogni rapporto in cui una delle parti è lavoratore

o Ogni rapporto giuridico con contenuto patrimoniale

3 Le categorie di lavoratori dipendenti previste dal Codice Civile sono:

o Dirigenti, quadri, impiegati e operai

o Imprenditori, impiegati e operai

o Imprenditori, quadri, impiegati e operai

o Dirigenti, imprenditori, impiegati e operai

4 Costituiscono giusta causa di licenziamento:

o Lo scarso rendimento del lavoratore

o Un grave inadempimento del lavoratore

o La necessità dell’azienda di ridurre il personale

o La chiusura dell’azienda a seguito del fallimento

(ogni risposta corretta viene valutata 1,5 punti)

54

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Rispondi ai seguenti quesiti:

5 Individua i punti salienti della nuova regolamentazione dello status di disoccupato

___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

6 Spiega gli obblighi dei lavoratori dipendenti

___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

(ogni risposta corretta viene valutata 4,5 punti)

VOTO FINALE /15

55

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DISCIPLINA: LABORATORIO ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI

VALUTAZIONE DELLA PROVA ______ / 15

Segna con una crocetta la risposta corretta

1

Il contratto di banqueting deve esser stipulato

a] In tre copie (1 al cliente e 2 rimangono all’azienda di banqueting)

b] In tre copie (1 al cliente, 1 alla ditta di banqueting e una al comune dove si terrà l’evento)

c] In tre copie (1 all’azienda di banqueting e 2 al committente)

d) In quattro copie (1 al cliente, 1 all’agenzia di banqueting, 1 al comune dove si terrà l’evento e 1 da depositare presso la camera di commercio)

2

Nel servizio di banqueting, quale dei seguenti buffet esprime, a livello operativo, una difficoltà minore nella realizzazione dell’evento.

a] Buffet a tema

b] Buffet caldo

c] Buffet freddo

d] Cocktail party

3

La pubblicità indiretta nell’ambito del servizio banqueting

a] E’ realizzata tramite opuscoli da personale qualificato

b] E’ divulgata mediante riviste specializzate di settore

c] E’ effettuata per mezzo di mass media

d] E’ dipesa dal buon servizio che viene offerto dall’azienda alla clientela

4

Uno dei fenomeni che ha permesso lo sviluppo del banqueting è

a] La fatturazione inferiore rispetto al ristorante e la facile organizzazione

b] I costi relativamente bassi dei locali da allestire e la facilità di esercizio

c] Le spese di manodopera inferiori dato che non è richiesto personale specializzato

d] Differenziarsi dalla massa e propensione a invitare gruppi più numerosi di commensali agli eventi

Rispondi alle domande utilizzando le righe a disposizione

Il servizio banqueting: definisca lo studente tale termine riportando inoltre:

a- perché viene considerato a ciclo completo;

b- competenze/requisiti principali del banqueting manager;

c- cosa sono e quale utilizzo hanno le check-list.

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

56

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5

________________________________________________________________________________________________________________________

6

Tra i vari elementi distintivi del banqueting si riporti:

a- possibilità di reperimento delle attrezzature;

b- l’organizzazione del lavoro col sistema sottovuoto;

c- richiesta da effettuarsi qualora il servizio non fosse occasionale ma a

carattere continuativo.

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

57

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LINGUA FRANCESE

“La Santé vient en mangeant”

Aujourd’hui on mange trop, trop gras, pas assez de légumes, pas assez de fruits…. Les mauvaises habitudes alimentaires des Français ont alerté

différents ministres de la Santé, qui depuis quelques années sont passés à l’action pour apprendre aux Français à mieux manger.

Dans ce contexte, et suite aux recommandations de nombreux experts scientifiques, le ministère délégué à la Santé a mis en place un Programme

National Nutrition-Santé (PNNS) dont le but est, grâce à l’alimentation et l’activité physique, d’améliorer l’état de santé de la population vivant en

France.

Pour cela les ministres à la santé ont élaboré des campagnes publicitaires d’information et ont publié des guides alimentaires pour tous comme par

exemple “ La Santé vient en mangeant et en bougeant”

En effet une alimentation variée et équilibrée et un minimum d’activité physique sont des facteurs de protection contre le cancer, les maladies

cardiovasculaires, le diabète, l’obésité…

On veut apprendre aussi aux enfants le plaisir de bien manger. Pour habituer les enfants à des goûts plus “authentiques” que ceux des produits

industriels, il y a depuis 1992 la semaine du goût qui, au mois d’octobre.

Enfin depuis 2005, une loi interdit les distributeurs automatiques d’aliments et de boissons sucrés dans les collèges et les lycées pour lutter contre la

mauvaise habitude du grignotage.

A) COCHEZ LA BONNE REPONSE

Les mauvaises habitudes alimentaires des Français signifie:

On mange trop de fruits

On mange trop de légumes

On mange en général trop gras

On mange en même temps fruits et légumes

Le Programme National Nutrition-Santé

s’adresse à la population française

s’intéresse principalement à l’alimentation des enfants

prend en considération seulement l’alimentation

a publié un guide pour faire de la gymnastique

La Santé vient en mangeant et en bougeant signifie

les ministres à la santé n’ont pas de diabète

la santé vient de l’alimentation et de l’activité physique

la santé vient surtout au collège

58

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les ministres à la santé ont interdit les produits industriels

La mauvaise habitude du grignotage signifie

manger à l’école

consommer des produits industriels

manger continuellement des snacks en dehors des repas

manger sans faire d’activité physique

B) REPONDEZ AUX QUESTIONS

1- Quel est le sujet du texte? (min. 4 lignes)

________________________________________________

________________________________________________

________________________________________________

________________________________________________

________________________________________________

______________________________________________

2- Le texte présente les mauvaises habitudes alimentaires appelées aussi la mal bouffe.

Présentez ce que vous connaissez sur les nouvelles habitudes alimentaires des français.

(min. 4 lignes)

________________________________________________

________________________________________________

________________________________________________

________________________________________________

59

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________________________________________________

________________________________________________

60

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Candidato __________________________ Materia: Matematica

Con riferimento alla funzione y= x2−1x+1 individua la risposta corretta per

ciascuno dei seguenti quesiti:

1) Il dominio della funzione è:

a) R b) ( −∞ ;1¿∪ (1;+∞)

c) ( −∞ ;−1¿∪(−1;+∞) d) ( −∞ ;−1¿∪(1;+∞)

2) La funzione interseca l’asse y in:

a) ( 0 ;1¿ b) ( 0 ;0¿ c) ( 0 ;−1¿ d) ( −1 ;0¿

3) Il valore della funzione in x = - 2 è:

a) 1 b) -1 c) 3 d) -3

4) limx→−∞

x2−1x+1

=¿¿

a) 0 b) 1 c) +∞ d) −∞

5) Determina il segno della funzione y= x2−1x+1 .

6) Calcola limx→−1

x2−1x+1 .

61

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I PROVA

II PROVA

III PROVA

COLLOQUIO

62

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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TABELLA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI ITALIANO. II BIENNIO e V ANNO

ALUNNO___________________________________ CLASSE ___________________

TIPOLOGIAA

ASSOL/GRAVEMINSUFFICIENTE

INSUFFICIENTE SUFFICIENTE + che SUFFIC.DISCRETO

+ che DISCRETOBUONO

+ che BUONOOTTIMO

+che OTTIMOECCELLENTE

Comprensione complessiva del testoAnalisi e commento del testo

Capacità di contestualizzare, comparare e interpretare approfondireCorrettezza formale e proprietà lessicale

TIPOLOGIAB

ASSOL/GRAVEMINSUFFICIENTE

INSUFFICIENTE SUFFICIENTE + che SUFFIC.DISCRETO

+ che DISCRETOBUONO

+ che BUONOOTTIMO

+che OTTIMOECCELLENTE

Rispondenza alla tipologia prescelta e coesione generaleInterpretazione e utilizzazione delle fonti secondo le indicazioni della consegnaCoerenza logica ed efficacia argomentativa, capacità di rielaborazione personaleCorrettezza formale e proprietà lessicale

TIPOLOGIEC - D

ASSOL/GRAVEMINSUFFICIENTE

INSUFFICIENTE SUFFICIENTE + che SUFFIC.DISCRETO

+ che DISCRETOBUONO

+ che BUONOOTTIMO

+che O TTIMOECCELLENTE

Pertinenza alla traccia e coesione generalePossesso di adeguate conoscenze dell’argomento e del quadro di riferimento generale in cui si inserisceCoerenza logica ed efficacia argomentativa, capacità di rielaborazione personaleCorrettezza formale e proprietà lessicale

SCALA Assolut/ Grav insufficiente

Insufficiente Sufficiente + che Suffic/discreto

+ che discreto/buono

+ che buono/ottimo

+ che ottimo/eccel

DECIMI 1 - 2; 3 - 4.75 5 – 5.75 6 6.25 - 7 7.25 - 8 8.25 - 9.25 9.50 - 10

QUINDICESIMI classi V 1 – 4; 5 - 8 8.5 – 9.5 10 10.5 – 11.5 12 - 12.5 13 - 14 14.5 - 15

Somma voti/punteggi parziali divisa per 4 ( il numero degli indicatori) = voto/punteggio prova_____________________________________

FIRMA/E__________________________________________________________________________________________________________

Note per la discussione dell’elaborato, Esame di Stato

I COMMISSARI IL PRESIDENTE

63

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TABELLA DI VALUTAZIONE DI ALIMENTI E ALIMENTAZIONE

CANDIDATO: ___________________________________ CLASSE: __________

INDICATORI LIVELLI PUNTI PUNTI ASSEGNATI

Conoscenza dei contenuti studiati

Gravemente lacunosa 1

Lacunosa e frammentaria 2-3

Incompleta e superficiale 3,5

Conoscenza parziale, ma accettabile degli argomenti 4

Complessivamente adeguate e precise, pur con qualche incertezza

5

Conoscenza esauriente degli argomenti 5,5

Padronanza degli argomenti 6

Capacità di organizzare e approfondire le conoscenze e di produrre un elaborato originale

Non effettua analisi delle conoscenze 0,5

Effettua una parziale analisi delle conoscenze 1-1,5

Rielaborazione semplice 2

Rielaborazione personale appropriata 2,5

Rielaborazione personale originale, critica e/o creativa 3

Congruenza con la traccia

Non interpreta correttamente la traccia 0,5

Traccia trattata solo in parte 1

Traccia trattata nelle linee generali 1,5

Traccia trattata in modo adeguato 2

Traccia trattata in modo completo 2,5

Traccia trattata in modo approfondito 3

Correttezza ortografica e conoscenza della terminologia specifica

Gravi errori ortografici. Lessico usato in modo scorretto e ripetitivo

1

Errori non gravi. Lessico semplice ma pertinente 1,5

Correttezza sostanziale. Lessico pertinente 2

Discreta correttezza. Lessico pertinente e variato 2,5

Buona/ottima correttezza. Lessico preciso, uso attivo del linguaggio settoriale

3

Punteggio totale

/15

I COMMISSARI IL PRESIDENTE

64

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA<< LEGISLAZIONE>>

TIPOLOGIA MISTA: 4 QUESITI DI TIPO C, 2 QUESITI DI TIPO B

N. quesito Tipologia Indicatori Punti Punti assegnati

1 C Conoscenza argomento eCapacità orientative

1,5

2 C Conoscenza argomento eCapacità orientative

1,5

3 C Conoscenza argomento eCapacità orientative

1,5

4 C Conoscenza argomento eCapacità orientative

1,5

5 B Conoscenza / comprensione argomento

Adeguata terminologia e corretta ortografia

Capacità di analisi / comprensione analitica e sintesi

2

1,5

1 6 B Conoscenza / comprensione argomento

Adeguata terminologia e corretta ortografia

Capacità di analisi / comprensione analitica e sintesi

2

1,5

1

PUNTEGGIO TOTALE 15

PUNTEGGIO ASSEGNATO /15

65

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA <<LABORATORIO ORG. E GEST. SERV. RIST.>>

CATEGORIA MISTA: n° 4 QUESITI DI TIPO C; n° 2 QUESITI DI TIPO B

n° quesito Tipologia Indicatori Punti Punti assegnati

1 C Conoscenza argomento e capacità orientative 1,5

2 C Conoscenza argomento e capacità orientative 1,5

3 C Conoscenza argomento e capacità orientative 1,5

4 C Conoscenza argomento e capacità orientative 1,5

Conoscenza argomenti 1,5

0-nulla

0,5-parziale

1-adeguata

1,5- esauriente

5 B

Adeguata terminologia e linguaggio specifico 1,5

0-nulla

0,5-parziale

1-adeguata

1,5-esauriente

Capacità di analisi 1

0-nulla

0,5-sufficiente

1-appropriata

Rielaborazione critica autonoma 0,5

0-nulla

0,5-adeguata

Conoscenza argomenti 1,5

0-nulla

0,5-parziale

1-adeguata

1,5-esauriente

6 B

Adeguata terminologia e linguaggio specifico 1,5

0-nulla

0,5-parziale

1-adeguata

1,5-esauriente

66

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Capacità di analisi 1

0-nulla

0,5-sufficiente

1-appropriata

Rielaborazione critica autonoma 0,5

0-nulla

0,5-adeguata

PUNTEGGIO TOTALE

Annotazioni per l’orale:

67

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA <<FRANCESE>>

TIPOLOGIA B

QUESITO 1

INDICATORE INSUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO

Comprensione e conoscenza argomenti Nessuna 0,0/0,5

Una informazione

Alcune informazioni 1,0 Tutte 1,5

le informazioni

Competenze morfosintattiche/ lessicali Gravi errori 0,5/1

Non

comprensibile

Vari errori 1,5

Ma globalmente

comprensibile

Forma 2.0

Globalmente

Chiara e corretta

Capacità argomentative Ricopia 0,0/0,5

Il testo

Rielabora 0.5

minimamente

Ricrea il testo 1,0

autonomamente

TOT. /4,5

QUESITO 2

INDICATORE INSUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO

Comprensione e conoscenza argomenti Nessuna 0,0/0,5

Una informazione

Alcune informazioni 1,0 Tutte 1,5

le informazioni

Competenze morfosintattiche/ lessicali Gravi errori 0,5/1

Non

comprensibile

Vari errori 1,5

Ma globalmente

comprensibile

Forma 2.0

Globalmente

Chiara e corretta

Capacità argomentative Ricopia 0,0/0,5

Il testo

Rielabora 0.5

minimamente

Ricrea il testo 1,0

autonomamente

TOT. /4,5

TIPOLOGIA C

RISPOSTE ESATTE :_________________SU 4 PUNTEGGIO:* *

N° risposte esatte 0 1 2 3 4

68

/6

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Punteggio 0 1,5 3,0 4,5 6.0

:

PUNTEGGIO TOTALE /15

69

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE III PROVA

DISCIPLINA MATEMATICA

TIPOLOGIA MISTA: 4 QUESITI DI TIPO C, 2 QUESITI DI TIPO B

n° quesito

Tipologia Indicatori Punti Punti assegnati

1 C Conoscenza argomento e capacità orientative

1,5

2 C Conoscenza argomento e capacità orientative

1,5

3 C Conoscenza argomento e capacità orientative

1,5

4 C Conoscenza argomento e capacità orientative

1,5

5 B Comprensione della consegna e conoscenza argomenti

2

Correttezza del procedimento risolutivo

1,5

Abilità di calcolo 1

6 B Comprensione della consegna e conoscenza argomenti

2

Correttezza del procedimento risolutivo

1,5

Abilità di calcolo 1

PUNTEGGIO TOTALE

70

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GRIGLIA COLLOQUIO

Candidato/a _____________________________________Classe________________

Fasi del colloquio Indicatori Livelli di prestazione Punti P.ti dati

Argomenti scelti dal candidato

Sino a 9/30

Conoscenza argomenti

Capacità argomentative

Proprietà lessicale

Capacità di effettuare collegamenti

Rielaborazione personale e critica

Gravemente insufficiente 1 - 3

Insufficiente 4 - 5

Sufficiente 6

Discreto 7

Buono 8

Ottimo

Eccellente

9

Argomenti proposti dalla Commissione

Sino a 18/30

Conoscenza dei contenuti e capacità di argomentare

Padronanza linguistica: proprietà di linguaggio e microlingue settoriali

Capacità di operare collegamenti inter e pluridisciplinari

Capacità di approfondire

Capacità professionalizzanti

Gravemente insufficiente 1 - 5

Insufficiente 6 - 11

Sufficiente 12

Discreto 13 - 14

Buono 15 - 16

Ottimo

Eccellente

17 - 18

Discussione elaborati

Sino a 3/30 Capacità di autocorrezione e di approfondimento

Prende atto, ma sa correggersi solo parzialmente

1

Sa integrare e correggere sufficientemente

2

Corregge, approfondisce ed integra in modo puntuale

3

PUNTEGGIO TOTALE (sufficienza 20/30)

La Commissione:

_______________________________ _________________________________________________________________________

________________________________ ________________________________________________________________________

_______________________________ _________________________________________________________________________

_______________________________ _______________________________

71

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IL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5° F RIST

MATERIE DOCENTI

ITALIANO

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