Cari Amici, - Centro Internazionale del Libro Parlato · 2018-04-17 · brate il modo migliore per...

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La Voce dell’ immagine PERIODICO SEMESTRALE del CENTRO INTERNAZIONALE del LIBRO PARLATO “ADRIANO SERNAGIOTTO” Direttore responsabile: Ivan Perotto - Autoriz. Trib. di Belluno n. 6/2000 del 26.04.2000 - Stampa Tipografia DBS Poste Italiane s.p.a. - Sped. in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, NE/BL Anno XIII - n. 2 DICEMBRE 2012 Cari Amici, siamo ormai giunti in prossimità delle festività natalizie, che rappresentano una tappa fonda- mentale per il credente cattolico e che segnano inesorabilmente, per tutti noi, lo scorrere del tempo. Come presidente del Cilp mi è stato assegnato l’incarico di redigere alcune righe di augurio per questo lieto momento. Mentre mi sforzavo di trovare nei meandri del- la mia mente qualche argomento adatto all’oc- casione, ho scoperto sull’inserto Lettura del Corriere della Sera di domenica 11 novembre un articolo del direttore del giornale Ferruccio de Bortoli dal titolo illuminante “Leggere è amare”, uno squarcio di libertà nelle nostre giornate. La lettura di questo stimolante arti- colo mi ha suggerito alcune riflessioni. Noi che apparteniamo al Centro internaziona- le del Libro parlato e che dedichiamo molto tempo a leggere, attività umana gratificante e inebriante, viviamo quindi quotidianamente la dimensione dell’amore non solo per la lettura, ma soprattutto per i nostri utenti, ai quali dedi- chiamo parte del nostro tempo, per permettere loro di acquisire cultura, conoscenze e per tra- smettere loro emozioni, sentimenti e momenti di evasione. Ma non solo questo. Scrive ancora de Bortoli nel suo articolo: “La lettura non solo fa bene alla mente e allo spirito, rafforza le identità culturali e civili, protegge dalle sordità contem- poranee e incoraggia la virtù dell’ascolto, ma assolve alla tutela di un tesoro nazionale del quale non abbiamo consapevolezza. Ci indi- gniamo e mobilitiamo (non come dovremmo) per gli sfregi costanti al patrimonio artistico e culturale del Paese, ma assistiamo con colpevo- le rassegnazione al degrado della nostra lingua, gettata, a volte con disprezzo, nella discarica della storia”. Ecco queste parole mi sono sem- brate il modo migliore per coniugare il Natale, momento religioso improntato sull’amore, con la nostra attività associativa, che dell’amore per la lettura e per chi non ha la possibilità di utilizzarla ha la sua fonte di esistere. Dopo queste poche righe, che mi sembrano dare la vera dimensione del nostro lavoro di volontari del Centro internazionale del Libro parlato, non mi rimane che formulare a tutti voi e ai vostri familiari gli auguri per un Nata- le gioioso e sereno e per un anno nuovo ricco di salute e di momenti positivi e felici. Flavio Devetag Questo elaborato grafico vuole essere un semplice “restyling del marchio” at- tuale. Nella sostanza non si vuole cam- biare assolutamente nulla, si inscrive semplicemente l’immagine in un cer- chio: in questo modo si rendono più semplici tutte le applicazioni. Per quanto ri- guarda il nome, lo si è semplifi- cato componen- dolo con sole due parole, ren- dendolo così più semplice e immediato, quindi più leggibile e più memorizzabi- le. Anche in questo caso non si è voluto cambiare niente codificando in pratica quello che ormai la maggior parte delle persone pensa, dice e scrive quando si riferisce all’associazione. Così facendo si riporta valore al nome originale. L’unica cosa che viene ag- giornata è il colore perché si abbandona il codice assoluta- mente negativo del rosso scuro adottando il va- lore “non vio- lento” dell’ arancio, internazionalmente riconosciuto come colore dell’amicizia. Elvio Scottini Buone feste

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Anno XIII - n. 2 DIcEmBrE 2012

Cari Amici,siamo ormai giunti in prossimità delle festività natalizie, che rappresentano una tappa fonda-mentale per il credente cattolico e che segnano inesorabilmente, per tutti noi, lo scorrere del tempo. Come presidente del Cilp mi è stato assegnato l’incarico di redigere alcune righe di augurio per questo lieto momento.Mentre mi sforzavo di trovare nei meandri del-la mia mente qualche argomento adatto all’oc-casione, ho scoperto sull’inserto Lettura del Corriere della Sera di domenica 11 novembre un articolo del direttore del giornale Ferruccio de Bortoli dal titolo illuminante “Leggere è amare”, uno squarcio di libertà nelle nostre giornate. La lettura di questo stimolante arti-colo mi ha suggerito alcune riflessioni.Noi che apparteniamo al Centro internaziona-le del Libro parlato e che dedichiamo molto tempo a leggere, attività umana gratificante e inebriante, viviamo quindi quotidianamente la dimensione dell’amore non solo per la lettura, ma soprattutto per i nostri utenti, ai quali dedi-chiamo parte del nostro tempo, per permettere loro di acquisire cultura, conoscenze e per tra-smettere loro emozioni, sentimenti e momenti di evasione.

Ma non solo questo. Scrive ancora de Bortoli nel suo articolo: “La lettura non solo fa bene alla mente e allo spirito, rafforza le identità culturali e civili, protegge dalle sordità contem-poranee e incoraggia la virtù dell’ascolto, ma assolve alla tutela di un tesoro nazionale del quale non abbiamo consapevolezza. Ci indi-gniamo e mobilitiamo (non come dovremmo) per gli sfregi costanti al patrimonio artistico e culturale del Paese, ma assistiamo con colpevo-le rassegnazione al degrado della nostra lingua, gettata, a volte con disprezzo, nella discarica della storia”. Ecco queste parole mi sono sem-brate il modo migliore per coniugare il Natale, momento religioso improntato sull’amore, con la nostra attività associativa, che dell’amore per la lettura e per chi non ha la possibilità di utilizzarla ha la sua fonte di esistere.Dopo queste poche righe, che mi sembrano dare la vera dimensione del nostro lavoro di volontari del Centro internazionale del Libro parlato, non mi rimane che formulare a tutti voi e ai vostri familiari gli auguri per un Nata-le gioioso e sereno e per un anno nuovo ricco di salute e di momenti positivi e felici.

Flavio Devetag

Questo elaborato grafico vuole essere un semplice “restyling del marchio” at-tuale. Nella sostanza non si vuole cam-biare assolutamente nulla, si inscrive semplicemente l’immagine in un cer-chio: in questo modo si rendono più semplici tutte le applicazioni.Per quanto ri-guarda il nome, lo si è semplifi-cato componen-dolo con sole due parole, ren-dendolo così più semplice e immediato, quindi più leggibile e più memorizzabi-le. Anche in questo caso non si è voluto

cambiare niente codificando in pratica quello che ormai la maggior parte delle persone pensa, dice e scrive quando si riferisce all’associazione. Così facendo si riporta valore al nome originale.

L’unica cosa che viene ag-giornata è il colore perché si abbandona il codice assoluta-mente negativo del rosso scuro adottando il va-lore “non vio-

lento” dell’ arancio, internazionalmente riconosciuto come colore dell’amicizia.

Elvio Scottini

Buone

feste

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La Voce dell’

immagine 2 È trascorso un semestre circa dall’inse-diamento del nuovo consiglio direttivo e, in occasione dell’uscita del nuovo nu-mero del giornale, è mio onere e onore ragguagliarvi su quanto è stato fatto du-rante questo lasso di tempo. In tutta sin-cerità e, senza falsa modestia, devo dire che abbiamo lavorato sodo, sperando che alla quantità si sia associata anche la qua-lità. Inizialmente ci siamo consultati col presidente e il revisore dei conti uscente per presa consegne e per conoscenza delle iniziative in atto. Dai consiglieri uscenti abbiamo ricevuto indicazioni per il nostro futuro operare e delle criticità da risolve-re. Per il nostro cammino abbiamo deciso di farci aiutare da delle persone note per le loro conoscenze e capacità.Tali persone, nominate consiglieri tecnici, sono intervenute e interverranno su invito individuale alle riunioni del direttivo. Mi piace ricordarne i nomi: Angelo Cassol, Flavio Grigoletto, Annunciata Olivieri, Piero Reghin, Elvio Scottini, Giovanni Trimeri e Simona Zanella.Desidero porre alla vostra attenzione il fat-to che, nella votazione di aprile per il rin-novo del direttivo, sono state elette quattro persone (su cinque) residenti a Feltre. Di queste quattro persone, tre frequentano quasi quotidianamente i locali del Cilp. Il fatto permette un confronto e una discus-sione continua sulle tematiche riguardanti la nostra associazione. Ciò comporta che, a livello della riunione mensile del diretti-vo, la trattazione dell’ordine del giorno sia più agile e argomentata. La prima proble-matica che il direttivo ha affrontato, rece-pendo il consiglio di chi ci ha preceduto, è stata quella di riscrivere l’organigramma del Centro ridefinendo ruoli e competenze.Nell’ambito dell’organigramma abbiamo deciso, considerata la disponibilità della

persona, di nominare come direttore pro tempore l’attuale presidente Flavio Deve-tag. Tale carica permette una rapida esecu-zione di quanto deciso in sede di direttivo e, svolgendosi in regime di volontariato, permette un niente affatto disprezzabile risparmio economico monetizzabile in circa 50 mila euro l’anno. Come vicedi-rettore è stato nominato, sempre in regime di volontariato, il consigliere tecnico Pie-ro Reghin.Per quanto riguarda un altro aspetto dell’assetto organizzativo della nostra associazione, segnalo per importanza il “Convegno coordinatori” che si è tenu-to a Feltre il 29 e 30 settembre. In tale occasione è stata illustrata la recente or-ganizzazione interna del Centro; è stato presentato il giornale; si è discusso sulle possibili modifiche del nostro statuto; si sono definiti i “compiti” del coordinatore e si è nominato, tramite votazione, il rap-presentante dei coordinatori nel direttivo, individuato nella persona di Elio Lo Bue.Da agosto il Cilp è stato impegnato in nu-merose manifestazioni, coadiuvato dagli amici delle sedi esterne. Qui mi limito solo alla loro elencazione: agosto visita al Cilp dei Comitati delle città europee gemellate con Feltre; agosto a Feltre “Mostra opere tattili”; settembre parteci-pazione al “Festival Letteratura di Man-tova”; settembre partecipazione a Mon-tebelluna alla “Manifestazione Music@Manin expo”; settembre partecipazione con stand chiaroscuro a “Pordenone leg-ge”; settembre incontro a Valle di Cado-re con l’associazione “Isola ricreativa”; settembre presenza con stand a Trieste per “la festa del volontariato”; ottobre partecipazione a Mestre all’evento “Ad alta voce” (vedi foto pag. 3); ottobre a Padova presenza all’assemblea regiona-

le Uici per il convegno “Benessere nella terza età”. Mentre il giornale va in stam-pa stiamo organizzando la partecipazione a Bologna per “Handimatica”. Inoltre, in ottobre è partito in sede a Feltre il nuovo corso per donatori di voce.Nell’ottica di una miglior esposizione di quello che tutti noi facciamo, abbiamo accettato una collaborazione periodica radiofonica con un’emittente bellunese. Tale collaborazione è stata proposta e viene condotta da una nostra donatrice di voce, Luisa Alchini. Con piacere segnalo l’intervista fattaci, in seguito a una visita al nostro Centro, dalla giornalista Elisa Venco. Tale incontro/intervista ha trovato seguito nella pubblicazione di un artico-lo sul settimanale, a carattere nazionale, Confidenze nella rubrica “L’Italia che funziona”. È con orgoglio, anche persona-le, che vi segnalo l’avvenuta laurea in In-gegneria di una persona non vedente, che ha raggiunto tale ambito traguardo soprat-tutto grazie all’ascolto di testi scientifici, letti dal nostro socio di Bologna Marzio Bossi. Se mi permettete la qualifica “so-cio” è estremamente riduttiva se rappor-tata alle attività passate, presenti e certa-mente future svolte dall’amico Marzio nell’ambito del Cilp, ma ho volutamente usato questo termine per conferire a esso, sempre grazie a Marzio, il significato più nobile possibile.Prima di salutarvi vorrei lanciare due ap-pelli in qualità di lettore e di consigliere, che ha libero accesso alle stanze del Cen-tro e può soddisfare curiosità e portare, se possibile, qualche piccola modifica fun-zionale: sarebbe bello che, una volta letta l’opera, si desse un sintetico giudizio in merito a essa. Tale giudizio, personalis-simo e non vincolante, potrebbe aiutare i nostri utenti nella scelta del libro da ascol-tare; vi è un problema nel settore maste-rizzazione, dove viene valutato il nostro lavoro di lettura, per essere convertito nel prodotto finale per l’utenza. Tale proble-ma è dato dalla non creazione, da parte di alcuni lettori, del file “marker.txt” in ag-giunta alla lettura del “file indice”. Se noi lettori non ci accolliamo questa “ulteriore incombenza”, l’indice marker deve esse-re fatto dai ragazzi della masterizzazione, costretti così a spendere ulteriore tempo che porta inevitabilmente a un rallenta-mento del prodotto finale. Attualmente questo sempre più stretto “imbuto” porta ad una valutazione delle nostre letture non inferiore al mese dalla data di consegna dell’opera letta.

Stefano Cazzador

Perché il marker? Il marker è il file che corrisponde all’indice del libro cartaceo. In esso sono presenti tutte le informazioni indispensabili per conoscere l’intero contenuto del libro, ossia l’elenco interattivo dei capitoli nel loro ordine esatto e i dati edito-riali. La presenza di questo tipo d’indice, nel caso d’utilizzo dell’audiolibro da pc o per quanto riguarda i file scaricati da web, facilita enormemente la ricerca di un punto preciso all’interno dell’opera, ad esempio se si è sospesa la lettura o si ha interesse per un singolo capitolo. La semplicità è determinata dal fatto che ogni file, di cui è composto questo tipo di indice, riporta tutti i dati necessari per individuarlo accuratamente. Questa praticità non si esplica solo per l’utente ma anche per il donatore di voce che andrà a compilarlo: il programma creato appositamente risulta essere altamente intuivo, atto indi all’utilizzo da parte di chiunque. I donatori potranno contare a breve su un decalogo delle regole per un efficace compilazione standard dell’indice. Il Cilp fornisce al donatore di voce tutta l’assistenza necessaria, in modo da semplificare ogni operazione.

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La Voce dell’

immagine3 Volontario anche tu

Durante l’estate del 2012 ho tra-scorso tre piacevoli settimane al Centro internazionale del Libro parlato di Feltre. Nel lavoro sono stata affiancata da altri miei coe-tanei e nel complesso quest’espe-rienza è stata interessante perché mi ha permesso di venire a con-tatto con un aspetto diverso della cultura e con il mondo del lavoro, dove ho incontrato persone sem-pre disponibili a aiutarmi. Sono dunque orgogliosa di aver avuto quest’opportunità e ne farò tesoro per il mio futuro.

Francesca Manganella

Durante il periodo luglio/agosto ho svolto un’attività mattutina di volontariato presso il Centro internazionale del Libro parlato di Feltre, per un totale di quat-tro settimane. In generale, è stata un’esperienza utile e interessante, e sono tuttora felice di aver aiu-tato l’associazione nello svolgi-mento del suo nobile compito.

Federico Boscarin

Mi chiamo Nicole Slongo e al Centro internazionale del Libro parlato “Adriano Sernagiotto” di Feltre ho avuto l’opportunità di fare un’importante esperienza. Di sicuro ora ho qualcosa in più nel mio bagaglio di esperienze.

Nicole Slongo

Anche per il Cilp un altro anno volge alla fine, 12 mesi intensi pieni di attività, colmi di impegno e novità. Molti pro-getti sono stati realizzati con lo scopo di rispondere concretamente alle richie-ste emerse nel campo della disabilità abbracciando più ambiti per garantire i principi di pari dignità allo studio, alla vita e promuovere la solidarietà sociale e la cittadinanza attiva.Per quanto riguarda la tematica della dislessia l’associazione è stata coordi-natrice e capofila del progetto di rete denominato “(Im)pari o (Dis)pari”,che ha messo in sinergia tutte le realtà che si occupano dei disturbi specifici d’ap-prendimento. Gli enti coinvolti (Cti provinciali di Feltre, Belluno e Cadore, Ust, Ulss n.1 e 2, Aid, Ceis, Fondazione progetto Uomo, Adsa e Csv di Belluno) con la collaborazione di tutte le scuole della provincia, di insegnanti, di studen-ti e delle famiglie hanno sviluppato un approccio metodologico unitario e coe-rente realizzando dei corsi formativi per poter affrontare con consapevolezza e metodo i Dsa. Il progetto biennale è in fase di conclusione e grazie ad una con-venzione con l’università Ca’ Foscari di Venezia sta organizzando un corso di lingue straniere e Dsa, rivolto ai docenti di lingue straniere della scuola primaria e secondaria. Inoltre grazie a un contri-buto speciale della conferenza dei sinda-ci dell’Ulss n.1, in collaborazione con l‘associazione Adsa, il Centro del libro parlato ha dato avvio a un progetto di Diagnosi precoce, laboratori e formazio-ne per le famiglie che vivono il proble-ma della dislessia. Ciò ha consentito di ottenere un percorso di valutazione pre-coce per 23 tra bambini e adolescenti.Ma il Cilp non si ferma qui. Con il pro-getto digitale per gli anziani in ambito domic i l i a re o f f r e

l’opportunità ai nostri anziani di poter ascoltare un libro o una rivista, scelti nel vasto catalogo di audiolibri, avvalendosi di un Mp3 appositamente realizzato per un ascolto facilitato. Questo servizio non solo è stato portato nelle 73 struttu-re residenziali della regione Veneto ma anche, avvalendosi appunto dei servizi a domicilio, direttamente nelle case degli anziani. Parliamo ora del progetto “Belluno per tutti”. Sviluppato in collaborazione con il Comune di Belluno e l’Uici provin-ciale allo scopo di offrire a non vedenti e ipovedenti l’opportunità di muover-si con maggiore autonomia all’interno della città di Belluno. Ciò è possibile attraverso la conoscenza e memorizza-zione dei punti fondamentali di alcuni siti strategici significativi della città che avviene attraverso il supporto di map-pe tattili in rilievo che rappresentano la zona prescelta in modo da favorire l’individuazione, la riconoscibilità e l’orientamento.Anche se dodici mesi sembrano un tem-po troppo ristretto per tutte queste attivi-tà, grazie a un ottimo lavoro di squadra e alla incredibile passione e dedizione di tutti coloro che ne fanno parte, il Centro non solo svolge le quotidiane attività di creazione di audiolibri, libri in braille e quadri in bassorilievo tattile, ma si pre-occupa anche di progredire e migliorare. Per il terzo anno consecutivo garantisce ad esempio il corso di formazione per nuovi donatori di voce, che in questa edizione si preoccuperà di eseguire an-che letture in dialetto. In più quest’an-no sono stati accolti 4 giovani volontari delle scuole superiori del Feltrino che, attraverso un percorso formativo, hanno partecipato attivamente alla quotidiani-tà del Centro. Alla fine dell’esperienza in riconoscimento al loro operato e con

l’obiettivo di promuovere la lettu-ra il Cilp ha donato a ognuno

di loro un bonus libro. Infine, all’interno del

progetto comples-sivo Gal alto bel-lunesi – Interreg transmuseum, un programma culturale ita-lo austriaco, l’associazio-ne coordinerà

un’azione in collaborazione

con alcuni musei

del territorio bellunese (naturalistico, archeologico e etnografico) per l’allesti-mento di quadri in bassorilievo e audio-guide.Per l’anno che inizia a breve vi sono molti altri progetti. Tra questi, Un libro digitale in ambito ospedaliero, Rete so-ciale veneta a favore delle persone con disabilità visiva, Progetto per minori con disabilità visiva e pluridisabilità - in collaborazione con l’Uici regionale e i servizi di neuropsichiatria delle Ulss dei territori interessati.

Milena Maia

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A fine settembre si è tenuta al Centro la riunione di tutti i coordinatori, convocata dal presidente con l’intento di un iniziale contatto tra il nuovo direttivo e noi tutti, anche alla luce della nuova situazione che ha visto l’ingresso di tre-dici coordinatori di recente nomina. Personalmente ritengo che l’incontro – che si è sviluppato nell’arco di due gior-nate – abbia dato ottimi risultati sia dal punto di vista meramente tecnico che da quello (per me certamente più significa-tivo) di un rinnovato rapporto tra coor-dinatori e sede centrale, nonché tra gli stessi coordinatori. Coloro che già da anni si conoscevano hanno ritrovato il piacere di incontrarsi ed esprimersi in quel codice relazionale che è proprio di una antica amicizia; e i “nuovi” han-no dimostrato di ben inserirsi in questo contesto fatto anche di professionalità oltre che di affetto reciproco. E a tale proposito posso affermare – e non sarò sicuramente il solo a farlo – che gli ul-timi arrivati hanno dato innumerevoli dimostrazioni di ben meritare la respon-sabilità che così generosamente hanno accettato, esibendo qualità e preparazio-ne a volte inaspettate per la loro giovane e prima esperienza nel ruolo.

Altro scopo dell’incontro era la nomina di un referente dei coordinatori che po-tesse raccoglierne le istanze e rappresen-tarli tutti nel collegamento, a volte far-raginoso e complicato, con le strutture del Centro in un confronto ovviamente reciproco.È noto quanto la “periferia” si sia sentita molto spesso lontana non soltanto geo-graficamente da Feltre e quante volte, di converso, il Centro non abbia avver-tito sollecitazioni provenienti da essa. Per ovviare a questa carenza oggettiva e – probabilmente – senza responsabili, i colleghi hanno voluto scegliere il sotto-scritto quale loro “portavoce” che faccia da terminale delle loro istanze, problemi e richieste e contemporaneamente sia il ”trait d’union” in senso inverso per infor-mazioni, iniziative e decisioni delle strut-ture dirigenziali del Cilp. Ho accettato l’incarico, consapevole che tale ruolo richiederà uno sforzo ed un coinvolgi-mento dovuti per il rispetto a voi tutti e l’amore per la nostra associazione, con-vinto inoltre che tutti gli altri più “anzia-ni” di servizio avrebbero meritato identi-ca fiducia. Tale affermazione non intende esprimere una minore stima nei confronti dei nuovi, bensì spronarli a raggiungere

in breve tempo quella partecipazione at-tiva e quelle conoscenze che permettano in ogni momento un ricambio proficuo di persone, idee ed intelligenze per gli scopi che ci prefiggiamo noi tutti. Buon lavoro! A voi e al sottoscritto.

Elio Lo Bue

DONATORI DA 5 ANNILorena De TommasoMaria Luisa De CiaDonatella Vanghi

Alessandra OnoratoGiancarlo Vitaterna

Daniela FuliniGiovanni Lalle

Giampietro BelloLuciana Campaci

DONATORI DA 10 ANNIAura Santonocito

Marco VanoloPaolo Candido

Maria Cristina HolznerMarinella AzzettiRoberta Gerolin

DONATORI DA 15 ANNIPaolo Madaro

Giuliano CavagnaRenata Cappellotto

Milena CombaValentina Dal Farra

Sergio RiccòMaria Conti

Teresa Forastiere JossaCarla Somensari

Giovanna Marabotto

DONATORI DA 20 ANNIClara MolaschiMichele Inturri

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immagine5 Ad agosto in collaborazione con il Comitato comunale per i Gemellaggi di Feltre, con il Comune di Feltre, con l’Uici provinciale e con l’Ente Palio, il Cilp ha organizzato la mostra di opere tattili Oltre i confini dell’arte.Un’esposizione particolarmente parte-cipata e apprezzata, che è stata visitata anche dal sindaco di Feltre Paolo Peren-zin (in foto). Questi ha accettato di esse-re bendato, per meglio capire la lettura tattile. Aiutato da Massimo Vettoretti, un non vedente, il primo cittadino di Feltre ha avuto modo di provare cosa significhi dover capire un quadro, nello specifico il “Cristo alla colonna”, potendo usufruire soltanto del tatto.Il Cilp ha approfittato della mostra per rivolgere ai visitatori un questionario, del quale diamo una veloce sintesi. La maggior parte dei visitatori ha apprezza-to l’esposizione, due persone invece si sono dichiarate insoddisfatte.Positiva anche la comprensione dei bas-sorilievi tattili, così come il giudizio sull’opera nella sua interezza. Un’altra domanda riguardava la “gradevolezza” al tatto delle opere, e nel complesso il giudizio è stato più che positivo. Qual-che perplessità in più invece, da parte dei visitatori, sul contenuto delle guide allegate alle opere, giudicato non ade-

guato da quasi la metà dei visitatori.Tra chi ha segnalato delle criticità, di-versi hanno anche evidenziato dei sug-gerimenti atti a migliorare la qualità del servizio, giudicando l’iniziativa di grande importanza. Particolarmente ap-prezzato il fatto che i bassorilievi tatti-li consentono di dare l’opportunità alle persone disabili della vista di godere di opere pittoriche. Diversi hanno sottoli-neato l’impatto che tale iniziativa può avere anche per migliorare la compren-sione tra persone normodotate e diversa-mente abili.Tra i suggerimenti forniti, quello di rea-lizzare le audioguide di supporto ai bas-

sorilievi tattili in collaborazione con i non vedenti, e quello di partire, nelle au-dioguide stesse, da una descrizione d’in-sieme dell’opera, per seguirne quindi i contorni e successivamente i dettagli in modo ordinato, dall’alto al basso. Inol-tre, è stato sottolineato come sarebbe utile avere anche delle analisi artistiche, e non soltanto descrittive.

Loredana Borghetto

Una selezione delle opere lette recentemente dai nostri donatori di voce:

Gramellini Massimo Fai bei sogniSchneider Helga Il rogo di BerlinoManfredi Valerio M. Otel BruniKerouac Jack On the roadDeaver Jeffery Il filo che bruciaSanchez Clara Il profumo delle foglie di limone Malvaldi Marco La carta più altaAvallone Silvia AcciaioSenesi Vauro Il respiro del caneBocca Giorgio Grazie no: sette idee che non dobbiamo accettareMarisio Marco Mal di scuolaBen Jelluon Tahar Il razzismo spiegato a mia figliaCangemi Mimmo La Signora di Ellis IslandMolesini Andrea Non tutti i bastardi sono di ViennaVichi Marco La forza del destino Gorba Antonio 1° non entrare in bancaRuiz Zafon Carlos Le luci di settembreCamilleri Andrea Il diavolo, certamenteGao Xingian La montagna dell’animaMancuso Vito Io e DioCazzullo Aldo La mia anima ovunque tu siaAmmaniti Niccolò Io e teAndreoli Vittorino L’uomo di superficie Il denaro in testa

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La Voce dell’

immagine 6 E anche quest’anno ce l’abbiamo fat-ta! L’incertezza sul luogo che ci sareb-be stato assegnato dagli organizzatori del Festivaletteratura in accordo con il Comune è stato un po’ il cruccio dell’estate. Da subito l’unica cosa certa era che non avremmo più avuto la so-lita postazione, poiché piazza Sordello sarebbe diventata il fulcro del Festiva-letteratura, con la libreria più ampia, un punto informativo e altre strutture che l’organizzazione non avrebbe più potuto allestire in piazza delle Erbe e dintorni, per ragioni di sicurezza. La responsabi-le della logistica e dei rapporti con gli esterni è stata in grado di sciogliere la prognosi a metà luglio, giusto in tempo per poter segnalare la nostra presenza fra gli eventi collaterali sul libretto gui-da del Festivaletteratura e sul notiziario del Centro anziani/Università della terza età, in distribuzione ai numerosi soci ai primi di settembre.La postazione assegnataci in piazza Martiri di Belfiore, luogo da poco tem-po rivalorizzato come sede di importanti manifestazioni grazie a lavori di ristrut-turazione, si è rivelata buona. Il percorso del principe (cioè il tratto che dal centro storico della città porta a Palazzo Te) ha dato buoni frutti anche per noi. All’ini-zio è stato inevitabile fare il confronto con il flusso di gente che soprattutto nel-le ore serali, transitava, in passato, nei pressi del gazebo in piazza Sordello e

che si fermava lì. La nuova location, a ridosso del palazzo Inps, ci ha imposto di utilizzare un numero inferiore di se-die e di non stendere i banner; in com-penso, non sono mai mancati i cartelloni del Centro, con una buona visibilità. Il nostro gazebo, inserito fra alcune posta-zioni del mercato contadino allestite per l’evento, si è rivelato un buon punto di richiamo. Le panche della tenda di risto-ro dell’Agribirrificio Il Luppolaio sono state un’ottima occasione di pubbliche relazioni, quando necessario. Molte sono state le adesioni grazie ai nuovi contatti.I nostri bravissimi lettori hanno retto brillantemente la quattro giorni di lettu-re non stop: Marzio con alcuni lettori di

Bologna, Emi (Cremona), Sandro (Net-tuno), mentre Dalila percorreva in lun-go e in largo la città per la consegna dei cd agli autori e, ove possibile, contat-tarli. Sabato è stato il turno del gruppo numeroso di Eros, con lettori di Schio e Bassano. La domenica mattina ha visto invece in azione il gruppo di Cremona, accompagnato da Clara, mentre i man-tovani (Nicola, Patrizia, Claudia, Chia-ra, Laura, Carla, con il supporto dell’on-nipresente Sandro) hanno raccolto il testimone delle letture dalle 12.30 di do-menica fino alle 18.30, in coincidenza con l’ultimo evento del Festival. Hanno letto con noi anche Graziano, Laura e Gilberto del gruppo esperantista manto-vano, che collabora da alcuni anni con il Cilp nella realizzazione di un cd de-dicato a tematiche di attualità e Manuel, coordinatore di Ferrara e per la prima volta presente alla manifestazione.Si è avvertita la mancanza, per impegni inderogabili, dell’evento del sabato mat-tina, solitamente dedicato ai bambini dal gruppo di lettori di San Vito al Taglia-mento. Sabato abbiamo avuto al gazebo la gradita presenza di un gruppo di vo-lontari feltrini accompagnati da Milena Maia del Centro e domenica, altrettan-to benaccetta, quella del presidente del Cilp Flavio Devetag e del vicedirettore Piero Reghin, che hanno espresso ap-prezzamenti lusinghieri e più che mai graditi. Anche quest’anno ho cercato di fare una distribuzione capillare dei volantini in molti punti della città, in-viando le informazioni delle varie atti-vità svolte dal Centro anche a vari siti internet. A tal proposito segnalo il sito www.mantovanotizie.com consultabile anche alla voce “articoli” del Cilp.

Carla Somensari

Un appuntamento annuale al quale alcuni donatori di voce del gruppo di Cremona aderiscono con entusiasmo è la lettura presso il gazebo allestito dal nostro Centro durante il festival della letteratura a Mantova. Domenica 9 settembre Giorgio, Enza, Eliana ed Emi hanno dedicato la mattinata alla lettura di tematiche varie dal titolo “Così gira il Mondo” con racconti di Gramellini, Volo, Molaschi, Valeri, Aristofane e di brani tratti da miti e leggende dell’antico Egitto, e dell’antica Grecia. Il pubbli-co numeroso e attento ha applaudito a lungo esprimendo così gradimento sia per i testi scelti che per la bravura dei lettori ai quali va il nostro ringraziamento.Un augurio: che questo evento realizzato con tanta passione da tanti volontari dia sempre frutti positivi!

Clara Molaschi

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La Voce dell’

immagine7 Si è svolta a Pordenone dal 19 al 23 settembre la consueta festa del libro con gli autori ormai a tutti nota come Pordenonelegge. Caratteristica pe-culiare del Festival è la sua ubicazione: non si tiene infatti in un punto preciso della città ma coinvolge tutto il centro storico del capoluogo, che per l’occa-sione si tinge di giallo, il colore uffi-ciale della manifestazione. Sono stati oltre 200 gli autori che hanno animato gli incontri nelle giornate del Festival. Il Comitato “Libro parlato” San Vito, sezione del Cilp di Feltre, è stato pre-sente collaborando alla realizzazione di alcune interessanti iniziative. Al museo Civico d’arte di palazzo Ric-chieri ha proposto “Tocco quindi vedo”, percorso di conoscenza dell’arte attra-verso l’uso del tatto. Roberta Garlatti e i volontari donatori di voce, hanno offer-to la possibilità di comprendere come il tatto possa diventare un mezzo di lettura per il disabile visivo, ma anche una ri-sorsa in più per tutti. Si è trattato di per-corsi laboratoriali di sensibilizzazione artistica e sociale, rivolti con maggiore attenzione al pubblico in età scolare che ha esplorato in modo guidato alcune delle più importanti opere in bassorilie-vo del museo tattile itinerante di Feltre. Queste esplorazioni guidate sono durate per tutti i giorni della manifestazione e hanno riguardato oltre 400 fra studenti con le loro classi e visitatori interessati.Come negli anni precedenti è stata ripro-posta “Alla fermata dell’autobus - parole in viaggio”, progetto realizzato in colla-borazione con la locale azienda per il tra-sporto pubblico. Si è trattato di letture in movimento intorno alla città e ai suoi din-torni più suggestivi, su un autobus esclu-sivo. I viaggiatori hanno ascoltato raccon-ti in viaggio letti dai volontari del Libro parlato; viaggiando con la mente, hanno inseguito altri luoghi e appassionanti esperienze. Tre giornate con tre viaggi di un’ora ciascuno, in un pullman da 80 po-sti, sempre pieno, con persone entusiaste; tutti hanno dimostrando sincero interesse per l’associazione e molti si sono infor-mati per diventare donatori di voce.A cura di Nati per leggere del Friuli Ve-nezia Giulia e del Comitato “Libro par-lato” San Vito è stato proposto “Piripù - letture a voce alta per i bambini”. Tante storie narrate in una lingua inventata, la lingua “piripù”, costruita attraverso le intonazioni della voce, le espressioni del viso e del corpo, che ha permesso, in una giocosa complicità con i bambini,

di realizzare la magia di raccontare oltre le parole. Infine, i volontari del Comitato “Libro parlato” San Vito, per permettere la par-tecipazione anche ai ragazzi che hanno difficoltà a leggere in modo autonomo, hanno registrato i testi del concorso “Caro autore ti scrivo”. Il concorso era rivolto a tutti gli studenti delle scuole se-condarie di I° grado, che erano invitati a leggere uno dei cinque libri selezionati da Pordenonelegge, con la collaborazione di Fuorilegge, e a scriverne una recensione sotto forma di lettera all’autore.Nei cinque giorni del Festival, i luoghi delle nostre proposte sono stati affollati da una pacifica invasione di appassio-nati del libro, che cercavano nella ricca offerta del programma, quel particola-re percorso fatto di dialoghi, incontri, esperienze, informazioni, sensibilizza-zioni, dove il Libro parlato ha saputo dare un proprio peculiare ma significa-tivo contributo. Molti visitatori (anche di altre regioni) hanno richiesto dati di riferimento perché intenzionati alla regi-strazione e a diventare donatori di voce. Anche i media hanno dimostrato interes-se sicché molte interviste dei volontari sono apparse sulla stampa e sulle televi-sioni private.

Lino Roncali

A seguito della pluriennale amicizia e reciproca stima sorta tra il Cilp di Fel-tre e la presidenza della sezione Uic di Chieti, lo scorso agosto il Centro feltrino è stato invitato all’inaugurazione della Mostra dell’artigianato degli ipo-vedenti di Guardiagrele, dove ha potuto presentare una decina di quadri in rilie-vo del chiaroscuro. A tale manifestazio-ne hanno partecipato, in rappresentanza del Cilp, il sottoscritto e il tecnico Sonia Mazzocato.Il comune di Guardigrele aveva mes-so a disposizione tre aule della scuola elementare, che sono state predisposte con molto buon gusto al fine di mettere maggiormente in risalto i lavori esposti. L’inaugurazione della mostra è stata pre-ceduta dagli interventi delle autorità, tra le quali il presidente dell’Uic regionale Rocco Velli, diventato cieco in età adul-ta, e quello provinciale Antonio Santone, oltre a Giacinto Tenaglia, presidente del locale Lions club, sponsor della manife-stazione. Anche a noi rappresentanti del Cilp è stato chiesto di illustrare le attivi-tà del Centro e in particolare l’iniziativa

del Chiaroscuro con le sue molteplici caratteristiche. Alla fine, il sottoscritto è stato anche intervistato dal responsabile di Audio-Press, un giornale sonoro per i ciechi a valenza nazionale.Chi ha visitato la mostra è rimasto im-pressionato osservando i lavori eseguiti dagli ipovedenti, sia per la loro precisio-ne sia per i materiali adoperati. Ben figu-ravano i nostri quadri che hanno destato molto interesse non solo tra le persone con disabilità visiva, ma pure tra i ve-denti. Solo un’esemplificazione: l’asses-sore alla cultura del comune di Vasto ha chiesto di trasferire i nostri quadri nel capoluogo per una, seppur breve, espo-sizione.Per concludere, la presenza del Cilp a Chieti e a Guardiagrele è stata una finestra spalancata che ha offerto nuove e possi-bili interessanti collaborazioni anche su quel territorio. I prodotti che il Centro of-fre a favore dei disabili sono interessanti e veramente utili: abbiamo però necessità di farci conoscere maggiormente, specie oltre i confini del Veneto.

Gualtiero Munerol

Lo scorso settembre il Centro internazio-nale del Libro parlato “Adriano Serna-giotto” è stato ospite della manifestazio-ne Giovedì con l’esperto organizzata a Valle di Cadore dall’associazione Isola ricreativa. Nell’occasione il Cilp è sta-to rappresentato da Stefano Cazzador, membro del direttivo, Milena Maia, re-sponsabile della progettazione, e Davide Bortot, responsabile del settore tecnico.Alla presenza del sindaco di Valle di Cadore, è stata ripercorsa la storia del Cilp, nato nel 1983 quale aiuto alle persone cieche e ipovedenti. Sono sta-ti raccontati i numerosi progetti che in questi anni hanno caratterizzato il Cen-tro e allo stesso tempo è stata descritta l’evoluzione tecnologica: per registrare i primi libri si utilizzavano le cassette e ne servivano una quindicina per un libro di media grandezza, oggi con gli mp3 e i cd tutto è più semplice, più economico, e anche meno ingombrante.Snocciolando alcuni dati, i tre rappre-sentanti del Cilp hanno parlato degli oltre 25 mila libri letti dai donatori di voce in questi anni, dei 900 che vengono annualmente inseriti in catalogo e so-prattutto dei volontari. Oggi sono circa 300 i donatori di voce di tutta Italia che prestano la loro opera per aiutare chi ha bisogno.

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La Voce dell’

immagine 8

Direttore responsabile: Ivan PerottoSupervisore di redazione: Stefano Cazzador

responsabile di redazione: Milena MaiaSegretaria: Ornella Ferri

[email protected]

La Voce dell’

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Lettere

Il consiglio direttivo e lo staff del Centro internazionale del Libro parlato “Adriano

Sernagiotto” desiderano esprimere un sincero ringraziamento a due amici per il recente supporto fornito. Un grazie a Elena, che da anni ci sostiene, e grazie al suo contributo abbiamo potuto comprare

delle nuove attrezzature. Un grazie agli amici di Nettuno e in particolare a Sandro Vaggi, che lo

scorso agosto hanno organizzato due serate teatrali, l’incasso delle quali è stato devoluto al nostro Centro.

Nel lontano 1998 il Gazzettino scriveva, fra l’altro, “Ci piace questa immagine di una suora che nella clausura del convento dedica parte della sua giornata a dare voce per l’iniziativa del Libro parlato. Come ci piace quest’altra, del dirigente d’azienda bassanese operante in Friuli, che torna a casa soltanto a fine settimana, il quale impiega le serate dei giorni lavorativi nella sua stanza a svolgere un uguale compito. E come non avere forte simpatia per quel tecnico dell’Agip impegnato per taluni periodi su di una piattaforma del Mare del Nord, che ugualmente si dedica a questo lavoro”.Da tempo, purtroppo, sia la suora che il tecnico Agip, non possono più collaborare con il nostro Centro; invece il sottoscritto, ormai ex-dirigente, da circa 5 anni in meritata pensione, continua a dedicarsi, sempre con maggiore assiduità, alla registrazione di testi di studio e saggistica. In questi ultimi anni ho letto circa il 5% dei testi posti a catalogo: la mia “specializzazione” sono i libri di diritto, economia, storia, filosofia, pedagogia, tiflologia, politica, psicologia, religione, handicap e geografia. In media ho letto dal 2007 più di 50 testi all’anno e in totale ne ho registrati circa 500 (alcuni ormai superati e non più a catalogo) da quando ho iniziato la collaborazione nel dicembre ’94, con il Manuale di diritto penale di Francesco Antolisei. Molto spesso mi vengono affidati testi che per ragioni ideologiche o per tempo limitato a disposizione nessuno è disposto a leggere.Qualcuno considera la mia lettura un po’ troppo veloce, ma ormai la velocità di ascolto può essere opportunamente rallentata, cosa che in passato con le cassette non era possibile.

Ezio Bianchi

Martedì scorso ho vissuto una giornata importante: a Trieste si è laureato in ingegneria chimica Renzo Del Cont, un non vedente che ho seguito per diversi anni registrando i testi che gli servivano per gli esami.Il presidente della commissione si è complimentato con lui per la determinazione dimostrata nell’arrivare a una laurea così complessa e ha detto che è il primo non vedente a laurearsi in ingegneria a Trieste, ma forse, ha aggiunto, in tutta Italia.Una grandissima soddisfazione per lui, ma anche per noi del Cilp: quando nel 2000 (già iscritto a ingegneria) da un gior-no all’altro Renzo Del Cont ha perso completamente la vista per un problema al nervo ottico ha vissuto alcuni anni terri-bili. In quegli anni bui Renzo, che abita vicino a Pordenone, ha avuto vicino a sé gli amici del gruppo di San Vito che lo hanno sostenuto anche moralmente, poi, ripresa la corsa, è diventato prima massoterapista (e anche in questo i donatori Cilp, fra i quali Sandro Vaggi, gli sono stati di aiuto) e infine, quando ha deciso di riprendere gli studi di ingegneria abban-donati a causa del suo problema, è stato affidato a me che lo ho seguito fino alla laurea.Un bellissimo lavoro di squadra e la soddisfazione per il Cilp di avere accompagnato alla fine degli studi un’altra per-sona che senza i donatori di voce non avrebbe saputo come raggiungere un traguardo così importante per la sua vita.

Marzio Bossi

Lavoro in biblioteca da quasi 10 anni. Prima di arrivare in Bocconi ho lavorato nella biblioteca della facoltà di architettura al Politecnico e prima ancora in un istituto della Statale. Dopo tanti anni, posso dirlo: chi lavora in biblioteca non legge. O meglio, non legge in biblioteca! Però leggo fuori, molto, dovunque. Leggo su carta, leggo in elettronico… e leggo ad alta voce. Da un paio d’anni dono la mia voce al Cilp. Niente di complesso, non serve essere attori, i libri non vengono interpretati, solo letti. Un pc, un paio di cuffie con microfono, un po’ di tempo alla settimana e tanto fiato. Di lettura in lettura, di mp3 in mp3, ho imparato a conoscere la mia voce, spero, a migliorarmi. Per ogni dubbio ho sempre gli assistenti del Centro e una coordinatrice locale alla quale chiedere aiuto. Così qualcun’altro, anche senza vedere, potrà “leggere” in biblioteca.

Chiara Bazzaro

Buonasera, grazie per l’esauriente risposta. La mission della vostra associazione è molto nobile e devo ammettere che anche i contenuti della vostra offerta sono molto validi e attuali. Sono giunto infatti sul vostro sito digitando nel motore di ricerca opere in formato audio decisamente di nicchia che non trovo altrove! La mia richiesta nasce quindi dal contenuto dell’offerta non dal basso costo. [...]Grazie per la cortese pazienza

Marco Bertulli