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1917 - 2017

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YSOMMARIO / SUMMARY

2 Da un secolo al servizio dell’economia ticinese Glauco Martinetti, Presidente della Camera di commercio dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino (Cc-Ti)

3 A century of service to the economy of Ticino Glauco Martinetti

4 I primi cento anni della Camera di commercio e dell’industria Luca Albertoni, Direttore della Camera di commercio dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino (Cc-Ti)

5 Chamber of commerce celebrates 100 years Luca Albertoni

6 Christian Vitta, Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia 7 Christian Vitta, State Councillor and Director of the Department of Finance and Economy 8 Un ventennio per la Camera di commercio Franco Ambrosetti racconta le sue sfaccettature

10 A 20-year chapter for the Chamber of commerce Franco Ambrosetti shares his insights

12 Il centro di competenza per l’export ticinese Marco Passalia - La Camera di commercio del Cantone Ticino in prima linea a sostegno delle aziende votate all’internazionalizzazione con un servizio ad hoc

13 Centre of competence for exports from Ticino Chamber of commerce of the Ticino canton (Cc-Ti) on the frontline providing ad-hoc service to support companies geared towards internationalisation

14 Essere presenti dove si decide Michele Rossi, Delegato relazioni esterne Cc-Ti

15 At the heart of decision-making Michele Rossi, External relations delegate Cc-Ti

16 ABT pronta a fare bene L’economia Ticinese va aiutata Franco Citterio, direttore dell’Associazione Bancaria Ticinese

17 ABT ready to do some good Lending a hand to the Ticino economy Franco Citterio

18 Associazione Installatori Elettricisti Ticinesi Il futuro è nel controllo remoto Didier Guglielmetti

19 Association of Electrical Contractors of Ticino The future is remote controlled Didier Guglielmetti

20 UPSA Ticino L’automobile quale insostituibile motore per lo sviluppo e la crescita economica Roberto Bonfanti

21 UPSA Ticino The car as an irreplaceable driver of economic growth and development Roberto Bonfanti

22 ASA Ticino pronta a fare bene Un sostegno all’economia Giorgio Tomasini

23 ASA Ticino ready to do some good Supporting the economy Giorgio Tomasini

24 Federazione Ticinese delle Associazioni di Fiduciari Al passo con i tempi Cristina Maderni

25 Ticino Federation of Fiduciary Associations Keeping up with the times Cristina Maderni

26 Il Ticino è di moda L’Associazione che cura gli interessi nel settore dell’abbigliamento Marina Masoni

27 Ticino is on trend Protecting the interests of the fashion industry Marina Masoni

28 Farma Industria Ticino Un settore in salute Giorgio Calderari

29 Farma Industria Ticino (FIT) A sector in good health Giorgio Calderari

Editeur : COM CONSULTING SA 40, rue Fritz Courvoisier - CH-2300 La Chaux-de-Fonds Tél. : +41 (0)32 967 95 83 - Fax : +41 (0)32 967 95 96 - E-mail : [email protected]édaction : Monsieur Luca Allevi – Monsieur Generoso ChiaradonnaTraduction : Alpha Traduction – C.E.Coordination : Fontana Print – C.E.Impression/Printing : Fontana Print – C.E.

Octobre 2017

Toute reproduction, même partielle , des articles publiés dans ce numéro, nécessite explicitement le consentement de l’éditeur.

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Questa tendenza alla rappresentanza di inte-ressi più generali, iniziata negli anni ’40 e ’50, si è consolidata soprattutto nell’ultimo decen-nio, dove è emersa ancora più chiaramente la ripartizione dei ruoli: la Cc-Ti si occupa di temi generali che interessano il mondo economico in senso ampio; le associazioni di categoria sono chiamate a rispondere in modo più puntuale alle richieste dei singoli rami. «È anche per questa ragione che la Cc-Ti non è firmataria di nessun contratto collettivo di lavoro ma lascia ampia libertà ai propri associati di negoziare con le con-troparti sociali quanto ritenuto conveniente al loro settore. Non ci sono però pregiudizi ideolo-gici nei confronti di nessuno ma rimaniamo sem-pre aperti alla ricerca di soluzioni se possibile condivise. Non è sempre facile capire dove stia il limite tra interessi settoriali e quello generale ma questo permette un confronto regolare e costan-te su tutte le questioni che preoccupano i nostri associati, per definire al meglio quali siano gli interessi da difendere e quali sia la via migliore per farlo», precisa ancora Martinetti.Aderire alla Camera di commercio dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino è libero ma non è automatico, anzi. «Ogni nuova richiesta di associazione viene vagliata in modo molto attento affinché la struttura associativa serva veramente alla tutela di chi effettivamente lo merita. La scelta è prima di tutto qualitativa e non quantitativa», conclude il presidente Glauco Martinetti.

G ià nelle intenzioni dei fondatori c’era l’idea di avere un’organizzazione snella e libera da vincoli statali per meglio rappre-sentare gli interessi gene-rali del mondo economico. Un punto che si è rafforza-to negli ultimi anni, come spiega Glauco Martinetti presidente della Camera di commercio dell’indu-stria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino dall’autunno 2015.

La Camera di commercio dell’industria, dell’arti-gianato e dei servizi del Canton Ticino (Cc-Ti) si è adeguata ai tempi fin dalla sua fondazione e per certi versi li ha precorsi. Nata come associazione di diritto privato di stampo anglosassone com-pletamente staccata dallo Stato e senza alcun contributo pubblico, questa sua caratteristica le lascia un ampio margine di manovra sia dal punto di vista dei soci, sia da quello politico. La libertà (economica e imprenditoriale) è quindi un punto fondante della Cc-Ti declinata in molti aspetti della vita associativa e politica. «Questo spiega come mai da organo prevalentemente composto da commercianti e industriali, sempre più è stata identificata come un punto di rife-rimento per le questioni di politica economica generale e quindi complementare alle associa-zione di categoria o di settore», afferma Glau-co Martinetti , dal 2015 presidente dell’orga-nizzazione. «Sono 44 le organizzazioni dei vari rami professionali oggi aderenti alla Camera di commercio dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino e circa mille le aziende a titolo individuale. In totale le imprese rappre-sentate dalla Cc-Ti sono circa 7mila le quali oc-cupano circa 120 mila persone. Rappresentando una fetta importante dell’economia ticinese (dal commercio, all’industria fino a servizi finanziari), è chiaro che la Camera di commercio dell’indu-stria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ti-cino non ha a cuore solo la libertà economica e imprenditoriale, ma dà il suo contributo affinché ci sia attenzione verso il territorio da parte degli associati promuovendo il partenariato sociale e proponendosi quale interlocutore affidabile delle autorità cantonale e federali» aggiunge Martinetti. L’idea non è quella di essere riven-dicativi a ogni costo ma di attirare l’attenzione delle autorità politiche e in generale di tutti gli attori sociali coinvolti su aspetti più ampi della vita pubblica ed economica.

DA UN SECOLO AL SERVIZIODELL’ECONOMIA TICINESEGlauco MartinettiPresidente della Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino (Cc-Ti)

Camera di commerciodell’industria,dell’artigianatoe dei servizidel Canton Ticino (Cc-Ti)Corso Elvezia 16CH - 6900 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 11Fax: +41 (0)91 911 51 12E-mail: [email protected]: www.cc-ti.ch

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ade as the division of roles becomes increasingly distinct. The Chamber of Commerce deals with general issues that are of interest to a broad section of the economic world, and trade associ-ations are urged to respond as promptly as pos-sible to the requests made by individual sectors. “This is another reason why the Cc-Ti is not a signatory to any collective employment agree-ments, but instead gives its own associates the freedom to negotiate with their social counter-parts based on what is appropriate to their sec-tors. There are no ideological prejudices against anyone but we do remain open to finding shared solutions where possible. It is not always easy to understand where the limit is between sectoral and general interests, but this ensures it is possi-ble to make a regular and constant comparison of all issues affecting our associates, in a bid to better define the interests that are worth defend-ing and the best way to do this,” adds Martinetti.Becoming a member of the Chamber of Com-merce is free, but not automatic – in fact, quite the opposite. “Every membership request is as-sessed extremely carefully to ensure to that the association actually protects those that truly de-serve it. The decision is primarily qualitative, not quantitative,” concludes Martinetti.

Ever since it was founded, the Chamber of Com-merce of the Ticino canton (Cc-Ti) has been adapting to the times – and in some cases has even been ahead of the times. The chamber was founded as a private law association based on the Anglo-Saxon model by virtue of being com-pletely separate from the State and receiving no public funding. This gives it plenty of room for manoeuvre when it comes to partners and politics. Freedom, both economic and entre-preneurial, is therefore a founding pillar of the Chamber of Commerce, and features in many aspects of its dealings with politics and associ-ations. “This explains why, after starting out as a body predominantly consisting of merchants and industrialists, it has now become more and more of a point of reference for issues of general economic policy and is therefore complementary to trade and industry associations,” says Glauco Martinetti, president of the organisation since 2015. “To date, 44 organisations from various professional sectors and around 1,000 individ-ual companies are members of the Chamber of Commerce. In total, the Cc-Ti represents around 7,000 businesses employing some 120,000 in-dividuals. By representing a large portion of the economy of Ticino – from trade and industry to financial services – it is clear that the Chamber of Commerce not only values economic and en-trepreneurial freedom, but also helps to ensure that associates respect the region by promot-ing social partnership and positioning itself as a trusted interlocutor with cantonal and federal authorities,” adds Martinetti. The idea is not to assert claims at all costs, but rather attract the attention of political authorities and that of all social actors involved in broader aspects of pub-lic and economic life.The trend towards the representation of more general interests, which began in the 1940s and 1950s, has consolidated itself over the last dec-

Glauco MartinettiPresident of the Chamber of Commerce of Ticino

(Cc-Ti)

T he intention of the founders of the Chamber of Commerce was to create a lean organisation free from public constraints to better represent the general inter-ests of the economic world. This idea was reinforced in recent years, as explains Glauco Martinetti, presi-dent of the organisation since autumn 2015.

A CENTURY OF SERVICE TO THE ECONOMY OF TICINO

Chamber of Commerceof the Ticino cantonCorso Elvezia 16CH - 6900 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 11Fax: +41 (0)91 911 51 12E-mail: [email protected]: www.cc-ti.ch

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L le altre consorelle della Svizzera romanda e della Svizzera tedesca fa in modo che si rafforzino gli scambi anche tra gli stessi imprenditori e questo ha favorito il mantenimento di attività produtti-ve in Ticino o l’arrivo di nuove realtà aziendali. Anche i problemi che incontrano i nostri colleghi di oltre San Gottardo sono simili ai nostri. Penso ad esempio alla questione della tassa di collega-mento già decisa in Ticino (noi eravamo contrari e avevamo proposto alternative più pragmati-che) e in discussione a Neuchâtel». «Questo per dire che la discussione in un consesso come il nostro estesa a livello nazionale serve a scam-biare esperienze e magari permette di trovare soluzioni condivise a problemi comuni», aggiun-ge Albertoni. Il riferimento è in particolare alle camere di commercio romande confrontate, come il Ticino, con territori di frontiera molto competitivi. «Ma non è con la chiusura che si risolvono i problemi. Il Ticino non è più ‘il paren-te povero’ del resto della Svizzera. Negli ultimi decenni e in particolare negli ultimi 20 anni ha dimostrato di avere un’economia molto dinami-ca e soprattutto resiliente. Ci sono state tre gravi crisi (quella internazionale del 2009 a cui se ne sono aggiunte due locali dovute alla forza del franco, ndr) eppure il Pil cantonale è cresciuto, l’industria ha mantenuto le sue posizioni e sta cogliendo la sfida attuale della digitalizzazione. Con AlpTransit, inoltre, Il Ticino non è più perife-ria della Svizzera».

«I primi cento anni della Camera di commercio – conclude Albertoni – sono stati caratterizza-ti da due punti salienti: la difesa della libertà economica e di quella imprenditoriale. Obiet-tivi che saranno perseguiti anche nei prossimi decenni”.

Fondata nel 1917 – il 21 gennaio – nel pieno del conflitto bellico che colpiva l’Europa, la Camera di commercio e dell’industria del cantone Ticino (Cc-Ti) nasceva con l’intenzione di aggregare gli interessi di preesistenti associazioni imprendi-toriali locali; in particolare del Locarnese e del Bellinzonese. «In quel periodo il settore turisti-co stava attraversando un momento molto dif-ficile e soprattutto dal Locarnese giungevano le richieste di sostegno pubblico da parte degli albergatori e ristoratori», spiega Luca Albertoni, da dieci anni direttore della Cc-Ti. «Allora si sentì l’esigenza di avere una voce unica del mondo economico e produttivo nei confronti delle auto-rità cantonali e federali. Con il boom economico dei primi anni 50 e 60 la struttura della Cc-Ti si è professionalizzata e ha potuto offrire ai propri soci (44 associazioni di categoria e oltre mille aziende singole, ndr) una serie di servizi specia-lizzati. Si va dalla consulenza all’export, fino alla formazione per quadri e dirigenti». A un secolo di distanza le esigenze dell’economia sono molto simili anche se la situazione geopolitica è cam-biata e nel frattempo il Ticino ha conosciuto uno sviluppo economico e sociale molto importante: da economia prevalentemente agricola, il Ticino è diventata un’economia basata sui servizi e con un comparto industriale molto dinamico.

A differenza di istituzioni simili presenti in Euro-pa, da subito la Camera di commercio e dell’in-dustria ticinese ha scelto una forma associativa di stampo anglosassone ovvero completamente privata e sganciata da aiuti pubblici. «Questo modello è quello che si è imposto anche in Sviz-zera e che ha permesso alle stesse associazioni camerali di interagire in modo molto snello e con una struttura a rete». Da sei anni Albertoni è anche presidente dell’associazione svizzera delle Camere di commercio e conosce molto bene la realtà di altre regioni svizzere. «Collaborare con

’economia ticinese in un secolo è cambiata notevolmente. Da can-tone prevalentemente agricolo si è trasformato in un’economia basata sull’industria e sui servizi e che guarda con attenzione alla nascente rivoluzione digitale. Il direttore Luca Albertoni traccia un breve bilancio

Luca AlbertoniDirettore della Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino (Cc-Ti)

I PRIMI CENTO ANNIDELLA CAMERA DI COMMERCIO

Camera di commercioe dell’industriadel Canton TicinoCorso Elvezia 16CH - 6900 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 11Fax: +41 (0)91 911 51 12E-mail: [email protected]: www.cc-ti.ch

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er regions of Switzerland. “Collaborating with our counterparts in French-speaking and Ger-man-speaking Switzerland reinforces exchang-es between entrepreneurs, which has helped to retain manufacturing activities in Ticino and attract new companies. And the problems fac-ing our colleagues beyond the Gotthard Pass are similar to ours. This includes, for example, the issue surrounding the parking tax, which is resolved in Ticino – we voted against it and suggested more pragmatic alternatives – and is currently being discussed in Neuchâtel.” “This means that discussions in an assembly like ours, at national level, are great for sharing experi-ences and perhaps even finding joint solutions to shared problems,” adds Albertoni. This is a particular reference to chambers of commerce in French-speaking Switzerland, which, like Tici-no, has highly competitive border regions. “But isolation is not the way to solve problems. Tici-no is no longer the ‘poor relative’ to the rest of Switzerland. In recent decades, and particularly in the last 20 years, Ticino has demonstrated that it has a highly dynamic and above all resil-ient economy. There have been three major cri-ses (editor’s note: the international one in 2009, plus two local ones caused by the strength of the Swiss franc) and yet the GDP of the canton has increased, and the industry has maintained its position and is currently rising to the chal-lenge of digitalisation. In addition, thanks to the AlpTransit, Ticino is no longer on the margins of Switzerland.”

“The first 100 years of the Chamber of Commerce have been characterised by two major points: the defence of economic and entrepreneurial free-doms,” concludes Albertoni. “And we will contin-ue to strive for these goals for decades to come.”

T he economy of Ticino has changed remarkably over the course of a century – from a predominantly agricultural canton to a service-based economy that is keeping a close eye on the burgeoning digital revolution. Director of the Chamber of Commerce Luca Albertoni takes stock.

Founded on 21 January 1917 as war was raging across Europe, the Chamber of Commerce of the Ticino canton (Cc-Ti) was created with the inten-tion of bringing together the interests of existing local entrepreneurial associations, particularly in the Locarno and Bellinzona areas. “At the time, the tourism industry was going through a very difficult phase and many hotel and restaurant owners, especially from the Locarno area, were applying for public support,” explains Luca Al-bertoni, director of the Chamber of Commerce of the Ticino canton since 2007. “There was there-fore a need for the economic and manufacturing world to have a single voice when speaking to the cantonal and federal authorities. With the economic boom of the 1950s and 1960s, the Cc-Ti was professionalised and began offering its members (editor’s note: 44 trade associations and more than 1,000 individual companies) a series of specialised services, ranging from con-sultancy and export to training for managers and supervisors.” Over the course of a century, the needs of the economy have remained very similar even though the geopolitical situation has changed. In this time, Ticino has undergone considerable economic and social development, growing from a predominantly agricultural econ-omy to a service-based economy with a highly dynamic industrial sector.

Unlike other similar institutions across Europe, the Chamber of Commerce of Ticino chose to operate, from the outset, as an association based on the Anglo-Saxon model, i.e. completely pri-vate and with no public aid. “This model was adopted in Switzerland too, allowing the cham-ber associations to interact in a very streamlined way and with a network of actors.” Albertoni has also been president of the Swiss association of Chambers of Commerce for six years, and is very familiar with the reality of the situation in oth-

Luca AlbertoniDirector of the Chamber of Commerce of Ticino

(Cc-Ti)

CHAMBER OF COMMERCECELEBRATES 100 YEARS

Chamber of Commerceof the Ticino cantonCorso Elvezia 16CH - 6900 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 11Fax: +41 (0)91 911 51 12E-mail: [email protected]: www.cc-ti.ch

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arrivare alla fine del segreto bancario – lo hanno messo sotto pressione. Per rilanciarlo sarà neces-sario affrontare un processo di riorientamento delle sue attività.Così come, in ambito fiscale, servirà dotare il Cantone di un quadro legislativo moderno, sia per quanto concerne le persone fisiche che quelle giuridiche, con l’obiettivo di essere con-correnziali all’interno di un contesto nazionale ed internazionale sempre più competitivo. Sul nostro territorio vi sono molte aziende ad alto valore aggiunto, che si occupano di innovazione: in futuro sarà importante dimostrare attenzione nei loro confronti. Tutto ciò senza perdere di vista un altro am-bito prioritario, quello del mercato del lavoro. Quest’ultimo sta vivendo delle trasformazioni profonde, dovute all’evoluzione del contesto economico e normativo in cui è inserito e alla peculiarità territoriale del nostro Cantone. Ca-ratteristiche che, anche in futuro, continueranno ad influenzarlo e che, pertanto, richiedono uno sforzo supplementare per correggere le sue di-storsioni.I traguardi da raggiungere, dunque, sia per l’e-conomia cantonale che per la CC-Ti sono ancora molti. Sono però certo che, lungo questo percor-so, la CC-Ti continuerà ad offrire una collabora-zione costante, schietta e diretta ma, soprattut-to, finalizzata a rafforzare l’economia del nostro Cantone Ticino.

Nella storia della Camera di commercio, dell’in-dustria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino (CC-Ti) si scrive quest’anno un capitolo im-portante: quello del centesimo anno di attività. Un traguardo significativo, che merita di essere sottolineato. Sin dal 1917 la CC-Ti è un’associazione mantello importante per l’economia del Cantone Ticino: si fa interprete delle voci delle aziende e delle associazioni di categoria, a loro tutela e in difesa della libertà economica e imprenditoriale. Un ruolo né evidente né facile, però fondamentale, poiché le permette di essere un punto di collega-mento indispensabile tra Stato, mondo politico e realtà economica del Cantone. Un ruolo che, attraverso questo secolo, la CC-Ti si è impegnata a rafforzare. Lo ha fatto indipendentemente dai diversi mo-menti economici che ha attraversato e dai no-tevoli cambiamenti della nostra società, che in questi cento anni hanno trasformato il Ticino. Continua a farlo anche oggi, in un quadro eco-nomico in costante evoluzione e con un’econo-mia cantonale che sta attraversando un’impor-tante fase di transizione. In ambito economico, all’orizzonte si intravvedono numerose sfide im-pegnative.In primis la quarta rivoluzione industriale – la cosiddetta digitalizzazione: pur se i primi sintomi sono già ben visibili, il fenomeno si accentuerà nei prossimi anni e implicherà nuovi processi di lavoro, nuove competenze e nuovi profili pro-fessionali. Per il nostro Cantone e per le nostre aziende sarà importante affrontarla proattiva-mente, così da cogliere le nuove opportunità che porterà con sé. Un’altra sfida di rilievo sarà quella che riguarda il settore bancario, da sempre importante per l’economia cantonale. Vicissitudini recenti – a partire dalla crisi finanziaria del 2008, passando per un quadro normativo vieppiù rigido, fino ad

CHRISTIAN VITTA,CONSIGLIERE DI STATOE DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DELLE FINANZE E DELL’ECONOMIA

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of secrecy. To relaunch the sector, we will have to start a process of reorientation of its activities.As regards taxation, the canton will require a modern legislative framework, both for natural and legal persons, with the goal of remaining competitive in an increasingly competitive na-tional and international context. Our region is home to many highly valuable companies that are involved in innovation. It will be essential to turn to them in future. All this must be done without losing sight of an-other priority area: the labour market. The labour market is undergoing some major transforma-tions triggered by developments in the econom-ic and regulatory environment within which it operates and the regional peculiarities of our canton. These features will continue to influence the labour market in future and therefore require additional efforts to rectify its distortions.So there are plenty more goals to be achieved, for both the cantonal economy and the Cc-Ti. But I am certain that, in the long term, the Cc-Ti will continue to offer a degree of collaboration that is open, direct and, above all else, geared towards strengthening the economy of the can-ton of Ticino.

This year marks a key milestone in the history of the Chamber of Commerce, Industry, Handicraft and Services of the Ticino Canton (Cc-Ti) as it celebrates its 100th anniversary. This is a con-siderable accomplishment that deserves some attention. Since 1917, the Cc-Ti has been an important umbrella association for the economy of Ticino, operating as an interpreter on behalf of compa-nies and trade associations to protect them and defend their economic and entrepreneurial free-dom. This role is neither clear-cut nor straight-forward, but it is fundamental as it serves as a vital link between the state, political world and economic players of the canton. It is a role that the Cc-Ti has sought to reinforce over the course of the century. It has managed to do so regardless of the various economic phases it has had to go through and the remarkable societal changes that have trans-formed Ticino over the last 100 years. And it con-tinues to do so today, within an ever-changing economic framework and a cantonal economy that is going through a key phase of transition. From an economic perspective, the future holds numerous demanding challenges.The first one being the fourth industrial revolu-tion, otherwise known as the Digital Revolution, whose first symptoms are already visible but the phenomenon will continue to grow in the next few years and involve new work processes, new skills and new professional profiles. It is impor-tant for our canton and our companies to tackle it proactively, in a bid to seize the opportunities that will come with it. Another major challenge will involve the bank-ing sector, which has always been important to the economy of the canton. Recent develop-ments have put it under pressure, ranging from the financial crisis of 2008 to an increasingly rigid regulatory framework and the end of bank

CHRISTIAN VITTA,STATE COUNCILLOR AND

DIRECTOR OF THE DEPARTMENTOF FINANCE AND ECONOMY

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Nel corso dei 100 anni della Camera di Commer-cio Canton Ticino – 50 associazioni di categoria in rappresentanza di 100mila posti di lavoro – vi sono stati numerosi cambiamenti e di certo an-che il suo ruolo ha avuto delle influenze e delle trasformazioni.Così come il Ticino cresceva in tutti i suoi ambiti, così anche la Cc-Ti si evolveva e mutava di pari passo con i vari settori ticinesi di attività econo-mica.Ciò che possiamo dire senza ombra di dubbio è che nel ventennio e più di presidenza di Franco Ambrosetti, che dal 2016 è diventato presidente onorario, la Cc-Ti si è consolidata e dimostra a tutt’oggi una forma invidiabile.

Un ruolo quello del presidente di un’associazio-ne mantello che ci immaginiamo delicato, se pensiamo alle pressioni esterne e alle ingerenze sempre possibili della politica.“Mi avevano convinto coinvolgendo mio papà.

Durante i primi anni convocavo le riunioni e le dirigevo, contribuivo a pianificare e determinare la strategia, ma non ero certo un presidente che si metteva in mostra per niente. La Camera di Com-mercio è sempre stata chiamata «la Vecchia Signo-ra» perché di fatto era composta dall’élite cantona-le ma strettamente liberale. Ho avuto sempre più in chiaro che non desideravo un gruppo chiuso su sé stesso ma capace di rispettare i valori del libero mercato. Liberalismo sì, certo, ma in pieno accordo con gli statuti, dunque un’associazione apolitica, apartitica, aconfessionale”.

Ben presto Ambrosetti aveva capito che la Cc-Ti doveva sapersi e potersi distinguere dalle altre associazioni.“Giusto, le altre associazioni attive in campo eco-nomico sul territorio rappresentano di norma una categoria ben definita ed occorreva imparare in fretta a evitare le controversie e gli interessi di parte. Semmai la Camera può svolgere un ruolo

Franco Ambrosetti racconta le sue sfaccettature

UN VENTENNIOPER LA CAMERA DI COMMERCIO

Nato il 10 dicembre 1941, laureato in economia a Basilea, imprenditore di successo e ora presiden-te onorario della Camera di Commercio Canton Ticino, il Franco Ambrosetti musicista nasce però molto prima. Inizia a suonare il pianoforte a quat-tro anni, dai sei lo fa da solo, è un trombettista e jazzista con una lunga carriera alle spalle e tanti “big” incontrati sulla sua strada.

Che musicista è Franco Ambrosetti?“Dico sempre che provo a fare ciò che mi riesce meglio. La premessa è che io nasco musicista e poi sono diventato anche imprenditore. Faccio fatica davvero ad immaginarmi il percorso inverso. Voglio continuare a suonare la musica che ho imparato fin da giovane, con la maturità che contribuisce a far cambiare la maniera d’interpretarla. Per me ora la tecnica conta molto di meno, l’importante è far vedere i sentimenti, sono diventato probabilmente più profondo”.

L’arte a che punto è?“L’arte segue quello che accade nella società, per ovvi motivi quello che succede nell’economia. Un tipico esempio è rappresentato dalle arti visive. Siccome tenere i soldi in banca a non fare niente costa, preferiamo, o meglio è diventato di moda, acquistare, opere che non necessariamente valgo-

no il prezzo esorbitante che si paga. o migliorano. La finanza si è appiattita sull’arte”.

La musica in particolare?“Anche tutto quanto ruota intorno alla musica è a un punto fermo, non ancora morto, ma anche in questa arte penso che qualcosa dovrà scoppiare”.

La musica e l’economia.“Se facciamo ad esempio riferimento a un’orche-stra sinfonica ci accorgiamo che vi è una struttura dei ruoli ben precisa, schematica. C’è un ordine definito e molto rigido. Allo stesso modo abbiamo in un’azienda, in un’industria, una gerarchia assai chiara. Ognuno sa bene quali compiti deve svolge-re. Poi comunque abbiamo da una parte il diretto-re d’orchestra e da quell’altra il direttore generale. E qui diventa interessante capire quanto siano avan-guardisti o conservatori. Scelte innovative possono diventare azzeccate e portare al progresso”.

Il jazz come si pone invece?“Nel caso precedente ben sappiamo come rompere gli schemi non sia sempre possibile e facile. Nel jazz invece vi è un grado di libertà molto ampio, come in altre forme di musica improvvisata. Il jazz quindi è democratico e i musicisti hanno il proprio spazio e sono legittimati a portare avanti un’idea

nuova, diversa. Si chiama «interplay», è un ap-proccio armonioso e fantasioso; il risultato porta i vari elementi a fondersi in un’ampiezza di vedute completa”.

Niente bacchette magiche.“Il successo dipende prima di tutto dal fatto di essere sinceri, onesti intellettualmente principal-mente con sé stessi. Sul palco ad esempio devi trasmettere al pubblico la genuinità, la convin-zione che stai facendo qualcosa in cui credi, al momento giusto e nel posto giusto, senza seguire delle mode e arrivando infine a far passare com-pletamente questo messaggio.Io racconto delle storie, un assolo poi è un percor-so e la gente deve essere convinta insieme a te del linguaggio, della musica che stai divulgando”.

Come ha funzionato infine la doppia carriera?“La mia fortuna è stata di fare due mestieri. Ho raggiunto meno fama, è possibile, ma mi ha aiu-tato per essere più fresco, più libero, non soffocato dalla routine. E intanto è pagante la longevità, con una quarantina di concerti sempre fatti du-rante l’anno invece dei 250 forse possibili, con margine per andare avanti, per fare cose nuove e con la certezza di non aver mai raggiunto il mio limite”.

Una vita tra musica e industria

Franco Ambrosetti,ex Presidente della Camera di commerciodel Cantone Ticino

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contesto economico non perdona. La corsa a rima-nere quotati in borsa, i bilanci gonfiati, i fornitori traditi, i concorrenti pugnalati alle spalle la fanno da padroni. Occorre inoltre dire che rispetto agli altri cantoni non siamo più competitivi dal punto di vista fiscale, infatti il Ticino non più al terzo posto in Svizzera”.

Il futuro del Ticino?“Un vero liberalismo senza socialità non avrebbe senso. Ma ci deve essere un equilibrio tra le due componenti. La socialità non deve bloccare lo svi-luppo economico. In ogni caso, con gli squilibri creati dalle banche centrali, credo che l’inevitabile resa dei conti sia vicina, anzi è già cominciata, e sfocerà al sua massimo con lo scoppio della pros-sima bolla finanziaria”.

di consulenza e di arbitro, ma soprattutto deve concentrarsi sullo sviluppo e l’implemento delle po-litiche economiche a più ampio respiro, al di sopra di questo o quel settore e nell’interesse generale di tutta l’economia del nostro territorio”.

Infatti siete riconosciuti a giusta ragione e con merito un’associazione mantello.“Lo siamo a tutti gli effetti, con un numero variato e largo di consiglieri che rappresentano le associa-zioni più significative delle diverse realtà e ricono-sciuti dal mondo economico, dalle istituzioni poli-tiche, dal Governo e dalla controparte sindacale”.

Sempre mantenendo i compiti statutari, vi siete trovati di fronte anche all’esigenza di utilizzare nuovo modo di interagire con le istituzioni per via delle leggi e norme diventate sempre nume-rose e restrittive.“Il mercato ci insegna comunque che pochi le ri-spettano perché la pressione psicologica è alta e il

Un susseguirsi di avvenimenti e di figure di spicco hanno accompagnato Franco Ambrosetti dal 1995 al 2016 nella sua positiva e concreta avventura alla testa della Cc-Ti. Spetta a lui raccontarci i più e i meno, per forza di cose in una sintesi, comunque personalissima.

Le figure“Marina Masoni, perché in Governo aveva applica-to una politica economica liberale ciò che la Came-ra da sempre sosteneva di fare. Cioè abbassando le tasse facendo in maniera di evitare un declino. Con le i menzionerei Giuseppe Buffi e Pietro Martinelli.Tre persone di orientamento differente ma intelli-genti e capaci di sedersi, discutere e trovare il come salvare il Ticino. Grazie a loro abbiamo l’Università e tante cose che funzionano ancora molto bene e delle quali possiamo godere”.

Il fatto“Senza ombra di dubbio la NEAT. Un’opera immen-sa che sottovalutiamo per la sua utilità e magnifi-cenza. E non scordiamoci che adesso la percorriamo quasi ridendo ma i sacrifici a tutti i livelli ci sono stati, eccome.Aggiungo però anche che finalmente il raddoppio del Tunnel del Gottardo sembra una battaglia vin-ta, anche se dovremo aspettare”.

Cosa non piace a Franco Ambrosetti del Ticino“Siamo un cantone troppo chiuso su sé stesso, che pensa che tutto viva unicamente tra Chiasso e Ai-rolo. Individuo un modo di vedere con gli occhiali sbagliati il mondo che ci circonda. Poi dico che sia-mo un cantone litigioso, con troppo campanilismo.A livello economico abbiamo una tassazione esage-rata per le aziende e la classe media. Se aumentare le tasse frena economia, dunque, senza avere la prova del nove, ritengo che vale anche il contrario. Abbiamo poi un atteggiamento troppo negativo e di antipatia nei confronti degli stranieri, in parti-colare i frontalieri e ci dimentichiamo che senza di loro non saremmo mai usciti dalla povertà endemi-ca dell’ottocento.”

Cosa piace a Franco Ambrosetti del Ticino“Questa sorta di mentalità latina che è rimasta. Viviamo in maniera più spensierata rispetto ad altri cantoni dove le convenzioni nella società civile sono più rigide. Il Ticino ha inoltre una natura bellissi-ma; io, ad esempio ho girato molto nel mondo, ho casa in Grecia, ho visto posti meravigliosi ma, lo ribadisco, i nostri luoghi sono strepitosi. Ovunque vado, quando ritorno, so di essere fortunato a essere nato qui”.

Personaggi, fatti, il bello e il brutto del Ticino

Camera di commerciodell’industria,dell’artigianatoe dei servizidel Canton Ticino (Cc-Ti)Corso Elvezia 16CH - 6900 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 11Fax: +41 (0)91 911 51 12E-mail: [email protected]: www.cc-ti.ch

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Over the course of its 100 years of existence, the Chamber of Commerce of the Ticino canton, which comprises 50 trade associations represent-ing some 100,000 employees, has undergone nu-merous changes and the role of the organisation itself has been subjected to various influences and transformations.As Ticino grew in every respect, the Cc-Ti also evolved and transformed in step with the canton’s various economic sectors.One thing is certain: over the course of Franco Ambrosetti’s presidency of more than 20 years, the Cc-Ti has became stronger and continues to be in enviable shape to this day. Ambrosetti as-sumed the role of honorary president in 2016.

The role of the president of an umbrella organ-isation must be quite delicate, given the exter-nal pressures and political interference that may arise at any time.“They convinced me by involving my dad. In the

first few years, I called and conducted meetings and helped plan and specify the strategy, but I definitely wasn’t the kind of president who craved attention. The Chamber of Commerce used to be nicknamed the «Old Lady» because it comprised the cantonal but strictly liberal elite. It became increasingly clear that I didn’t want a group that was closed in on itself, but one that knew how to respect the values of the free market. Liberalism, yes, but also full compliance with statutes – in other words, an apolitical, non-partisan, non-de-nominational association.”

Ambrosetti soon realised that the Cc-Ti had to be able to distinguish itself from other associ-ations.“That’s right. The other associations active in the field in the region normally represent a well-de-fined trade, and we quickly had to learn to avoid controversies and steer clear of party interests. The Chamber can play the role of adviser and arbi-

Franco Ambrosetti shares his insights

A 20-YEAR CHAPTERFOR THE CHAMBER OF COMMERCE

Born on 10 December 1941, Franco Ambrosetti studied economics in Basel before becoming a suc-cessful entrepreneur and honorary president of the Cc-Ti – but he has always been, first and foremost, a musician. Ambrosetti began learning to play the piano at the age of four and could play on his own by the age of six. He is a successful trumpet player and jazz musician with a long career behind him, with plenty of big encounters along the way.

What kind of musician are you?“I always say that I try to do what I’m best at. The premise is that I was born a musician and then also became an entrepreneur. I can’t really imagine it the other way around. I want to keep playing the music I learned to play as a young man, but with the maturity needed to interpret it differently. Technique is far less important to me now; what’s important is showing your emotions. I’m probably deeper now.”

What does art look like at the moment?“Art follows whatever is going on in society and, for obvious reasons, whatever is going on in the economy. Given that leaving money sitting in a bank actually costs money, we prefer – or rather, it has become fashionable – to spend money, even without having an understanding, on works that

may not have any value or improve our economic situation. Finance has bowed down to art.”

What about music in particular?“The music industry is also at a standstill – it is not yet dead, but I think that something needs to explode in this form of art as well.”

Music and the economy“If we were to make a reference to a symphonic orchestra, for example, we could say that it is a structure of roles that is very precise, schematic. We might even be able to identify a defined order, perhaps even totalitarian. In the same way, there is a very clear hierarchy in companies, in industries. Everyone knows exactly what tasks they have to carry out. Then, on one side, we have the orchestra conductor and on the other the general director. This is where it is interesting to see how avant-gar-de or conservative they are. Innovative decisions may turn out to be spot-on and lead to progress.”

And what about jazz?“In the previous case, we all know how difficult it can be to break the mould. In jazz, however, there is a considerable degree of freedom, much like in other forms of improvised music. Jazz is therefore democratic; musicians have their own space and

are free to push forward new and different ideas. It is called “interplay” and it’s a harmonious and imaginative approach. The final result leads the various elements to merge with a full breadth of vision.”

No magic wands“Above all else, success depends on the act of be-ing honest, especially with yourself. On stage, for example, you have to be able to rec-ognise whether you’re doing something you enjoy, something you believe in, at the right time and at the right place, without following trends, and in the end get the full message across.I tell stories – a solo is a journey and the audience has to believe the language and the music that you are sharing with them.”

How did you manage to have two careers?“I was lucky enough to have two vocations. I may not have become as famous as I could have been, but it helped me to be fresher, freer, and not suf-focated by the routine. And longevity counts for a lot – doing some 40 concerts a year rather than a potential 250 leaves you a good margin to move forwards and do new things, safe in the knowl-edge that you haven’t yet reached your limit.”

A life of music and business

Franco Ambrosetti,Former President of the Chamberof Commerce of Ticino

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spect them because there is a lot of psychological pressure and the economic sphere is unforgiving. The race to remain listed on the stock exchange, inflated balance sheets, betrayed suppliers and backstabbed competitors dominate the land-scape. I also have to say that, compared to the other cantons, we are no longer competitive from a fiscal point of view – Ticino no longer ranks third in Switzerland.”

What does the future of Ticino look like?“Sociality doesn’t have to block economic devel-opment. In any case, given the uncertainties we are facing, I think that an inevitable showdown is imminent – actually, it has already begun – and it will peak in the next financial bubble.”

trator, but also has to focus on the development and implementation of broader economic policies, above and beyond this and that sector and in the general interest of the entire economy of the re-gion.”

That’s why you are recognised as an umbrella organisation – and for good reason.“That’s what we are in every respect, with a large and varied number of advisers who represent the most important associations of various companies and are recognised by the economic sector, polit-ical institutions, the government and trade union counterparts.”

While always fulfilling statutory duties, you also faced the need to use a new method for interacting with institutions owing to the fact that laws and standards were becoming in-creasingly numerous and restrictive.“The market has taught us that few people re-

A series of events and high-profile individuals punctuate Franco Ambrosetti’s positive and hands-on career at the helm of the Cc-Ti from 1995 to 2016. He tells us about the highs and lows in a in-terview, which had to be summarised but remains highly personal.

Key figures“Marina Masoni because, while in government, she implemented an economic policy that was exactly what the Chamber was calling for. In other words, she reduced taxes to prevent a decline. Alongside Masoni, I would mention Giuseppe Buffi and Pietro Martinelli.These are three intelligent individuals with differ-ent orientations who are capable of sitting down, discussing and finding solutions to save Ticino. Thanks to them we have a university and many other things that still work incredibly well and ben-efit us.”

Key events“Without a doubt the NRLA (New Railway Link through the Alps) – an enormous project whose benefits and magnificence we tend to underesti-mate. And let’s not forget that we now use it with-out even thinking about it, but sacrifices were made at every level.

I would also like to add that the battle for the Got-thard Tunnel extension seems to have been won, but we will have to wait and see.”

What do you not like about Ticino?“We are a canton that is too closed in on itself and believes that nothing happens beyond Chiasso and Airolo. I think there is a way of seeing the world around us in a bad light. I would also say that we are a contentious canton, with too much parochial-ism. At economic level, there is too much taxation for companies and the middle class. If raising taxes slows down the economy, without having a litmus test, I believe that the same applies in reverse. Plus, we have an attitude that is too negative and a dis-like of foreigners, particularly towards cross-border workers, and we forget that without them we would not have improved.”

What do you like about Ticino?“This kind of Latin mentality that still prevails. We are more carefree than other cantons where everything seems to be too schematic. Ticino also boasts incredible nature. I have travelled a lot, I have a house in Greece, I have seen many beautiful places, but, I have to say, our landscapes are amaz-ing. Wherever I go, I always return knowing how lucky I am to have been born here.”

Big names, events, and the good and bad side of Ticino

Camera di commerciodell’industria,dell’artigianatoe dei servizidel Canton Ticino (Cc-Ti)Corso Elvezia 16CH - 6900 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 11Fax: +41 (0)91 911 51 12E-mail: [email protected]: www.cc-ti.ch

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Marco Passalia,Vice Direttore della Camera di commerciodell’industria, dell’artigianato e dei servizidel Canton Ticino (Cc-Ti)

La Camera di commercio del cantone Ticinoin prima linea a sostegno delle aziende votateall’internazionalizzazione con un servizio ad hoc

cerne le esportazioni. Dalle richieste nell’ambito dell’origine delle merci, dagli accordi di libero scambio, dagli aspetti legati all’IVA nelle opera-zioni transfrontaliere, alla gestione dell’IVA intra-comunitaria, o ancora per tutti quegli argomenti legati alle spedizioni, alle assicurazioni di trasporto o al dual use. Sono solo alcuni esempi dei temi che possono essere trattati in quella che viene definita “Check List Export”, una consulenza personalizzata adattata alle singole specificità e richieste delle aziende. Oltre al lavoro di analisi, nella “Check List Export” viene abbinata una formazione indirizzata ai collaboratori ed ai responsabili di settore (even-tualmente anche ai dirigenti), per fornire all’azien-da gli strumenti adatti a rispondere alle esigenze quotidiane. Ciò viene realizzato sia attraverso una formazione generale, sia attraverso l’analisi di casi concreti fornendo risposte puntuali.

Oltre i confiniIl Servizio Export della Cc-Ti vuole anche dare visi-bilità e far conoscere al grande pubblico le interes-santissime realtà di aziende esportatrici presenti sul suolo ticinese. A partire dal 2016 abbiamo potuto constatare ancora una volta, tramite la trasmissio-ne “Oltre i confini” promossa in collaborazione con il gruppo MediaTi e Switzerland Global Enterprise (S-GE), la dinamicità dei nostri associati e l’impor-tanza di poter esportare i propri prodotti all’estero. Le aziende intervistate nelle brevi “pillole” apparse su Teleticino hanno fornito uno sguardo attento e reale al lavoro quotidiano degli imprenditori ticine-si. Il successo di questo progetto, declinato anche in articoli di approfondimento sul Corriere del Tici-no, il Giornale del Popolo e Ticinonews, sarà sicura-mente riproposto anche in futuro. Grazie a “Oltre i confini” il mondo economico reale ticinese, quello fatto di imprese e di persone che quotidianamente sono confrontate con problematiche concrete, può essere conosciuto al grande pubblico tramite una modalità innovativa e accattivante.

“Il servizio Export pone al centro delle sue attività tutti gli associati alla Camera di commercio, dell’in-dustria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti)”, ci spiega Marco Passalia, vicediret-tore della Cc-Ti e responsabile del servizio Export. Ricordiamo infatti che il settore delle esportazioni ricopre un ruolo fondamentale per le aziende che realizzano la maggior parte del loro fatturato sui mercati esteri. “Si tratta di un servizio che ricopre il ruolo di un vero e proprio centro di competenza per l’export ticinese”, continua Passalia. Di seguito una breve presentazione dei diversi progetti sostenuti e promossi dal nostro Servizio Export. A questi si aggiungono i numerosi viaggi organizzati dalla Ca-mera di commercio con realtà omologhe nel resto del mondo a cui partecipano sempre una folta de-legazione di imprenditori ticinesi. L’ultimo in ordine di tempo è stato la missione economica in Iran e la partecipazione all’esposizione internazionale “Expo 2017” ad Astana, in Kazakistan, nel mese di settembre. L’Export Training CenterSi tratta della piattaforma di riferimento attraverso la quale la Cc-Ti, in collaborazione con Switzerland Global Enterprise (S-GE), organizza regolarmen-te corsi e seminari che rispecchiano le più attua-li esigenze delle aziende esportatrici. Grazie alle competenze interne, alle relazioni con le autorità competenti, alla collaborazione con la Swiss School for International Business (Ssib), a una vasta rete di esperti riconosciuti e di riferimento, ma soprat-tutto grazie al contatto stretto e regolare con le aziende esportatrici, la Cc-Ti è in grado di proporre un’offerta formativa attuale, concreta e di qualità che tocca a tutto campo le tematiche export. Check List ExportOltre al rilascio dei certificati d’origine, dei Carnet Ata e dei Cites, il Servizio Export è a disposizione per consulenze specifiche per tutto ciò che con-

IL CENTRO DI COMPETENZAPER L’EXPORT TICINESE

Camera di commercioe dell’industriadel Canton TicinoCorso Elvezia 16CH - 6900 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 11Fax: +41 (0)91 911 51 12E-mail: [email protected]: www.cc-ti.ch

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intra-Community VAT, and all issues relating to shipments, transport insurance and dual use. These are just some of the topics addressed in what is known as the “Check List Export”, which consists of personalised advice tailored to the individual features and needs of the companies. As well as analyses, the Check List Export also involves training aimed at sector employees and supervisors (potentially even managers) to provide companies with the necessary tools to respond to day-to-day needs. This is achieved by providing general training and analysing specific cases by providing prompt responses.

Oltre i confini (“Beyond borders”)The Cc-Ti Export Service is also keen to increase the visibility of the highly interesting export companies based in Ticino and bring them to the general public’s attention. Launched in 2016, Oltre i confini, a television programme produced in collaboration with the MediaTi Group and Switzerland Global Enterprise (S-GE), continues to demonstrate the dynamism of our associates and the importance of exporting our products to the rest of the world. The companies interviewed in the brief snippets broadcast on Teleticino provide a detailed and accurate insight into the daily work of Ticino-based entrepreneurs. The success of this project, which was also featured in articles on the Corriere del Ticino, the Giornale del Popolo and Ticinonews, means that it will almost definitely be re-run in the future. Thanks to Oltre i confini, the real economic world of Tici-no, one that is full of challenges and individuals who are tackling real problems on a daily basis, is brought to the general public by innovative and captivating means.

“The Export Service places all associates of the Chamber of Commerce, Industry, Handicraft and Services of the Ticino canton (Cc-Ti) at the cen-tre of all its activities”, explains Marco Passalia, deputy director of the Cc-Ti and manager of the Export Service. It is worth noting that the ex-port sector plays a key role for companies that generate the majority of their turnover from for-eign markets. “It’s a service that operates as a centre of competence for exports from Ticino”, continues Passalia. Below is a brief description of the various projects supported and promot-ed by our Export Service. These are in addition to numerous trips organised by the Chamber of Commerce with similar organisations around the world, which always involve a large delegation of Ticino-based entrepreneurs. The most recent trip was the economic mission in Iran. Export Training CenterThis is the reference platform through which the Cc-Ti, in collaboration with Switzerland Global Enterprise (S-GE), regularly organises courses and seminars that address the current needs of export companies. Thanks to internal know-how, good relations with the competent authorities, collaboration with the Swiss School for Inter-national Business (Ssib), a vast network of re-nowned reference experts and, above all, close and regular contact with the export companies, the Cc-Ti is able to offer relevant, specific and high-quality training initiatives that cover all as-pects of export-related issues. Check List ExportBesides issuing certificates of origin, ATA Car-nets and CITES, the Export Service also provides specific advice on all export-related matters, including requests about the origin of goods, free trade agreements, VAT-related issues in cross-border transactions, the management of

Chamber of Commerce of the Ticino cantonon the frontline providing ad-hoc service to support

companies geared towards internationalisation

CENTRE OF COMPETENCEFOR EXPORTS FROM TICINO

Marco Passalia,Vice Director of the Chamber of Commerce

and Industry of Ticino (Cc-Ti)

Chamber of Commerceof the Ticino cantonCorso Elvezia 16CH - 6900 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 11Fax: +41 (0)91 911 51 12E-mail: [email protected]: www.cc-ti.ch

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L diatamente presi sul serio. Insistendo però su vari fronti, soprattutto a Berna, siamo riusciti a far diventare il tema oggetto di negoziato formale tra Svizzera e Italia. Nel frattempo, a seguito di queste trattative, la Svizzera è stata stralciata dalla maggior parte di queste liste nere. Ciò in-dica molto bene come, per risolvere un problema con l’Italia, abbiamo fatto pressione anche su Berna. Un efficace lavoro di sponda…Un dossier che ha evidenziato l’importanza di un lavoro di preparazione tempestivo e coordi-nato è stato quello del risanamento del tunnel autostradale del San Gottardo. Assieme ad altri attori, politici e non, questa sfida, di vitale impor-tanza per la nostra economia, è stata preparata con largo anticipo. La posta in gioco era tale da richiedere uno sforzo davvero eccezionale. In un primo momento la squadra messa in campo com-posta di varie persone si è occupata di convincere i parlamentari federali a votare a favore della realizzazione del secondo tubo. Non era infatti evidente che i deputati di Cantoni lontani dall’as-se Nord-Sud fossero spontaneamente interessati al problema. Grazie ad innumerevoli contatti per-sonali gestiti in modo coordinato dai vari attori nei loro ambiti di competenza, è stato possibile sensibilizzare a nostro favore la maggioranza del Parlamento che ha quindi votato la realizzazione dell’opera. Ma dopo il voto in Parlamento vi era ancora uno scoglio da superare affinché la deci-sione diventasse definitiva: la votazione popola-re. A questo punto l’organizzazione si è ampliata e rafforzata. La coordinazione di questi sforzi a livello svizzero, assicurata da una nota organiz-zazione nazionale, ha permesso di ottimizzare le nostre risorse, umane e finanziarie, e di raggiun-gere finalmente l’importante obiettivo. Dovendo riassumere questa mia attività in poche parole, lo farei in questo modo: esserci laddove si decide, il più presto possibile, per far sentire la nostra voce.

Curare i rapporti esterni, in ogni ambito, è sempre più importante. La complessità dei problemi e delle situazioni nonché le relative implicazioni a ogni livello, richiedono che, sia nel mondo po-litico, sia in quello economico, non ci si possa limitare alla cura del proprio orticello, lasciando al caso, alla fortuna (o alla sfortuna) gli avveni-menti che succedono oltre la siepe.Decisioni prese altrove determinano in modo molto concreto la nostra vita, la nostra attività, i nostri diritti e i nostri doveri, il nostro presente e il nostro futuro. È quindi bene essere presen-ti laddove queste decisioni vengono preparate, discusse e adottate. Ed è dunque buona cosa es-serci sin dall’inizio. Non serve a nulla lamentarsi dopo che una decisione a noi scomoda è stata presa. Meglio tentare di influire prima, quando il risultato è ancora aperto. Quale delegato alle relazioni esterne io mi occu-po proprio di queste cose (o perlomeno ci provo), ossia di portare gli interessi dell’economia ticine-se all’interno dei processi decisionali che sfocia-no in posizioni rilevanti per l’attività economica. Questo può succedere per mezzo di contatti con i politici chiamati a decidere determinate que-stioni, ma anche con funzionari che preparano i dossier, prima che i medesimi siano oggetto di discussioni formali. Oppure preparando prese di posizione nell’ambito delle procedure di consul-tazione indette dall’autorità federale o cantona-le, nella misura del possibile coordinandole con quelle di altre associazioni a noi vicine che difen-dono i medesimi interessi.Geograficamente parlando, la mia attività è stata inizialmente delimitata verso l’amministrazione federale e verso l’Italia, anche se i due ambiti geografici sono intimamente connessi. Prendia-mo ad esempio il tema delle black list italiane dannose per l’economia svizzera e, in particolare, ticinese. Quando, come associazioni economiche, abbiamo sollevato il tema non siamo stati imme-

a Camera di commer-cio del cantone Ticino da alcuni anni ha un delega-to alle Relazioni esterne che cura i rapporti con il Nord della Svizzera e con il Sud (Lombardia). Un mondo per portare gli inte-ressi dell’economia ticinese all’interno di processi deci-sionali cruciali per l’attività economica

ESSERE PRESENTIDOVE SI DECIDE

Michele RossiDelegato Relazioni Esterne Cc-Ti

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or some years, the Chamber of Commerce of the Ticino canton has had an external relations delegate responsible for relations between north-ern Switzerland (Bern) and south of Switzerland (Lombardy, Italy). This is a way to incorporate the in-terests of the Ticino econ-omy into decision-making processes crucial for eco-nomic activity.

Fnot taken seriously. But by insisting on various fronts, especially in Bern, we managed to intro-duce the topic into formal negotiations between Switzerland and Italy. Since the negotiations took place, Switzerland has been removed from most of those black lists. This is a good example of how, in order to resolve an issue with Italy, we also put pressure on Bern. An indirect but efficient approach.A case that highlights the importance of car-rying out prompt and coordinated preparation work is the renovation project for the Gotthard Pass motorway tunnel. Together with other po-litical and non-political actors, we prepared well in advance for this challenge that will be of vital importance to our economy. The stakes were so high that a truly exceptional effort was needed. At first, a team consisting of various individuals was responsible for convincing the federal par-liament to vote in favour of installing a second tunnel tube. It was certainly not a given that the members of parliament representing cantons far from the north-south axis would automatically be interested in the issue. But thanks to count-less personal contacts managed in a coordinated way by various actors in their respective areas of competence, we gained the confidence of the majority of parliament, which voted in favour of the project. After the vote in parliament, howev-er, there was one more obstacle to overcome to make the decision final: the popular vote. At this point, the organisation expanded and grew in strength. The coordination of efforts across Swit-zerland, brought about by a well-known national organisation, allowed us to optimise our human and financial resources and ultimately achieve our main goal. If I had to summarise my job in just a few words, I would say that I am wherever decisions are be-ing taken, as soon as possible, to make our voice heard.

Strengthening external relations, in every area, is becoming increasingly important. The com-plexity of the challenges and situations and the relative implications at every level mean that, in both the political and economic spheres, we cannot simply look after our own backyard and leave the events that occur beyond the hedge to chance and fortune (or misfortune).The decisions taken elsewhere affect our lives in a very concrete way, including our business-es, our rights and duties, our present and our future. It is therefore a good idea to be involved where the decisions are prepared, discussed and adopted. And it’s even better to be there from the beginning. It is no good complaining about a decision that does not suit us after it has been taken. A better option is to have an influence earlier in the process, when the outcome is still undecided. As an external relations delegate, I am responsi-ble for taking care of these things – or at least trying to – by incorporating the interests of the economy of Ticino into decision-making process-es that lead to stances relevant to economic activity. This can happen through contact with the politicians called upon to make decisions on specific issues or the officials who prepare the cases, before these cases become the subject of formal discussion. Alternatively, we prepare of-ficial stances on the consultation procedures an-nounced by federal or cantonal authorities and coordinate them as far as possible with those of other associations that are close to us and defend the same interests.Geographically, my activities were initially limit-ed to the federal administration and Italy, even if the two geographical areas are closely linked. Let’s take, for example, the issue of Italian black lists that damage the economy of Switzerland and Ticino in particular. When we, as econom-ic associations, first raised the subject, we were

AT THE HEARTOF DECISION-MAKING

Michele RossiExternal relations delegate Cc-Ti

Chamber of Commerceof the Ticino cantonCorso Elvezia 16CH - 6900 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 11Fax: +41 (0)91 911 51 12E-mail: [email protected]: www.cc-ti.ch

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Associazione Bancaria TicineseVilla Negroni - CH - 6943 VeziaTel.: +41 (0)91 966 21 09 - Fax: +41 (0)91 966 05 69E-mail: [email protected] - Web: www.abti.ch

Parola ora al Direttore Franco Citterio.“Dopo 15 anni di attività in ABT devo dire che mi trovo ancora bene, anche se il settore è in grande trasformazione. Vi sono continui e forti cambia-menti, al contrario di prima quando assistevamo a una crescita costante e ad un andamento stabile. Ciò vuol dire mettersi in discussione e ABT deve saper rispondere da par suo. I cambiamenti sono ora chiari e non tanto legati al territorio, quanto piuttosto tutto quanto fa riferimento all’estero”.

Non tutto negativo e non tutto inaspettato.“A partire dall’abolizione del segreto bancario e tutte le modifiche normative e fiscali hanno gi-rato completamente la piazza finanziaria. In Ti-cino, il numero delle banche è sceso da 78 a 48 con consolidamenti e riduzione dei posti di lavoro conseguenti. Il lavoro in banca è cambiato e si è diversificato, alcuni modelli obsoleti sono spariti.Vi è stato un lento adeguamento, dettato da in-terventi esterni, da pressioni e da eventi verificatisi fuori dalla Svizzera. Si potevano prevedere e anti-cipare alcune mosse, però occorre dire che quando un business funziona bene difficilmente rischi di buttare ciò che hai senza sapere a cosa vai incon-tro. Si trattava prima di capire, forse siamo stati miopi a pensare che tutto si sarebbe riaggiustato e i bei tempi sarebbero tornati”.

Su quale strada ci stiamo incamminando?“Da una parte abbiamo apertura e trasparenza, ma anche concorrenza, da quell’altra la Svizzera dovrà dimostrare di saper proporre servizi finan-ziari e consulenza anche senza segreto banca-rio. Ci confronteremo in modo aperto, non sarà facile, ma va bene così. Ciò che ci pone ancora qualche difficoltà a livello politico è l’accesso ai mercati esteri, in particolari europei. Vi sono degli ostacoli che vengono posti alle realtà extraeuro-pee. Non facciamo parte dell’Unione Europea e dobbiamo di conseguenza cercare di trovare delle soluzioni bilaterali o multilaterali per entrare in tutti i mercati e lavorare contattando la clientela estera partendo dalla base in Svizzera. Solo così potremo difendere piazza finanziaria e i posti di lavoro”.

L’economia Ticinese va aiutataABT PRONTA A FARE BENE

L’Associazione Bancaria Ticinese (ABT) nacque nel lontano 1920 quale associazione privata di banche con una regolare attività bancaria nel Cantone Ticino. Risultano associate le principali banche operanti in Ticino, che nel loro insieme occupano oltre il 90% del personale bancario. Lo scopo dell’Associazione – come recita lo Statuto “è quello di salvaguardare e difendere l’immagine della piazza finanziaria ticinese e gli interessi e i diritti dei suoi membri in campo cantonale, ad eccezione di ogni attività commerciale”.In particolare, l’ABT si propone di promuovere la piazza finanziaria e la sua immagine, gestire infor-mazioni e comunicazioni sui temi che riguardano l’attività dell’Associazione, facilitare le relazioni tra i membri, stabilire norme intese a coordinare attività di comune interesse, collaborare nell’ap-plicazione delle direttive emanate a livello na-zionale, promuovere la formazione e l’aggiorna-mento professionale attraverso il Centro di Studi Bancari, partecipare ai lavori di preparazione di leggi e convenzioni cantonali nell’ambito di pro-cedure di consultazione, sensibilizzare le autorità su problemi di particolare importanza concernenti il mondo bancario.

“Fintech” è un tema trasversale, innovatore e po-sitivo che investe le prospettive della finanza, of-frendo una nuova via nella fornitura di servizi e di prodotti attraverso le più avanzate tecnologie dell’informazione. Parlando di fiscalità la vota-zione dello scorso mese di febbraio sulla Riforma III dell’imposizione delle imprese rappresentava un’ottima occasione per intraprendere l’ammoder-namento di un sistema fiscale vecchio di 50 anni, ma è andata male anche se in Ticino il risultato è stato incoraggiante e auspichiamo che il Con-siglio di Stato, compatibilmente con l’evoluzione delle finanze cantonali, intraprenda al più preso la strada di una riforma a livello cantonale. Un al-tro temo strategico è rappresentato dallo scambio automatico d’informazioni. Fin qui la Svizzera e le sue banche hanno fatto il loro compito. Il lavoro richiesto è e sarà enorme. L’auspicio è che le Au-torità federali siano maggiormente attente e criti-che prima di applicare con zelo tutto svizzero l’ap-plicazione delle norme internazionali. Per quanto riguarda i rapporti con l’estero e l’accesso al mer-cato transfrontaliero dei servizi finanziari occorre dire che la posizione del Governo italiano, con-trariamente a quanto previsto dalla regolamen-tazione europea MiFID 2, sembra orientata verso l’obbligo di apertura di una struttura stabile. Que-sta posizione del Ministero dell’economia e delle finanze italiano, probabilmente sostenuta anche da Banca d’Italia e da CONSOB, non rispetta in nessuna maniera l’accordo politico previsto nella Road map Italia/Svizzera siglato il 23.02.2015 e che auspica un miglioramento dell’accesso al mercato per i servizi transfrontalieri.

I l 2017 dell’Associazione Banca-ria Ticinese (ABT) ricorda con profondo cordoglio la figura di Claudio Generali, Presidente ABT dal 2008 e scom-parso prematuramente lo scorso 19 maggio. Nell’ambito del rinnovo delle cariche sociali Alberto Petruzzella, già responsabile della Regione Ticino di Credit Suisse e membro del Comitato esecutivo dal 2006 al 2016, è stato nominato nuovo Presidente ABT.I temi d’attualità del settore sono in particolare l’evoluzione della piazza fi-nanziaria ticinese, i trend e le strategie del settore bancario, la riforma fiscale, lo scambio automatico d’informazioni e i rapporti con l’Italia.

Franco Citteriodirettore dell’Associazione BancariaTicinese

ASSOCIAZIONEBANCARIA TICINESE

Il Comitato esecutivo ABTper il triennio 2017-2020:– Alberto Petruzzella, Presidente– Claudio Beretta, Banca Julius Bär

& Co.– Matteo Bonetti, Banca Cler SA– Roberto Botta, Banca Safra

Sarasin SA– Luigi Carnelli, Vontobel Bank AG– Fabrizio Cieslakiewicz, Banca Stato– Vittorio Cornaro, Cornèr Banca SA– Mauro De Stefani, BPS (Suisse) SA– Marzio Grassi, Federazione Banche Raiffeisen Ticino e Moesano– Luca Pedrotti, UBS SA– Franco Polloni, EFG Bank AG– Gabriele Zanzi, Credit Suisse SA.

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Ticino Banking AssociationVilla Negroni - CH - 6943 VeziaTel.: +41 (0)91 966 21 09 - Fax: +41 (0)91 966 05 69E-mail: [email protected] - Web: www.abti.ch

still happy where I am, even though the sector is undergoing a considerable transformation. There are ongoing and significant changes – this was not the case before, when growth was constant and the pace was stable. This means being in-volved in discussions and ABT needs to know how to respond on its own terms. The changes are now clear and not so much linked to the region, but rather everything seems to make reference to the international market.”

It’s not all bad news – and it’s not all unexpected“The financial centre was completely revolution-ised when bank secrecy was abolished and leg-islative and fiscal standards were introduced. In Ticino, the number of banks fell from 78 to 48 with consolidations and losses in the remaining jobs. Banking jobs have changed and diversified, and some obsolete models have been phased out.It was a slow adjustment, dictated by external interventions, pressures and events originating outside Switzerland. Some of these moves were forecast and anticipated, but it must be said that when a business works well, you rarely risk throw-ing away what you have without knowing what’s coming. It was a case of understanding first. Per-haps we were a bit short-sighted to think that everything would get fixed and the good times would return.”

Where are we heading?“On the one hand, we have openness and trans-parency, but also competition, while on the oth-er, Switzerland will have to demonstrate that it can offer financial and consultancy services even without bank secrecy. We will tackle it openly – it won’t be easy, but it’s the right thing. What con-tinues to create some difficulties at political level is access to foreign markets, particularly European markets. There are certain obstacles for non-Euro-pean companies. Because we are not part of the European Union, we have to try and find bilateral or multilateral solutions to enter all the markets and work by contacting foreign clients from our base in Switzerland. This is the only way for us to defend our financial centre and jobs.”

Lending a hand to the Ticino economyABT READY TO DO SOME GOOD

The Associazione Bancaria Ticinese (ABT, Ticino Banking Association) was founded back in 1920 as a private association of banks with regular banking activities in the canton of Ticino. Its members include the main banks operating in Ticino, which collectively employ over 90% of bank staff. The aim of the association, according to its statute, is to safeguard and defend the im-age of the Ticino financial centre and the interests and rights of its members at cantonal level, with the exception of all commercial activity.In particular, ABT strives to promote the financial centre and its image; manage information and communications about topics relating to the asso-ciation’s activities; facilitate relations between its members; stabilise standards intended to coordi-nate activities of common interest; collaborate on implementing directives enacted at national level; promote training and professional development through the Centro di Studi Bancari (Centre for Banking Studies); participate in the preparation of cantonal laws and conventions relating to con-sultation procedures; bring problems of particular importance to the banking sector to the attention of the authorities.

FinTech is a cross-cutting, innovative and positive topic that embraces the prospects of finance, cre-ating a new way to offer services and products using the latest information technology. As re-gards taxation, the Corporate Tax Reform III vote taken last February was an excellent opportunity to overhaul a 50-year-old fiscal system, but things did not exactly go to plan – even if in Ticino the results were encouraging. We hope that the Coun-cil of State, in line with the development of can-tonal finances, will initiate a reform at cantonal level as soon as possible. The automatic exchange of information is another strategic topic of dis-cussion. Switzerland and its banks have so far been doing their part. The task at hand is and will continue to be huge. The hope is that the federal authorities will be more careful and critical before zealously applying international standards in true Swiss style. As regards foreign relations and ac-cess to the cross-border financial services market, it must be said that the position of the Italian government, contrary to the stipulations of EU directive MiFID II, seems to be geared towards the obligation to open a stable structure. The position taken by the Italian Ministry of Economy and Fi-nance, which is probably also supported by the Bank of Italy and CONSOB, does not in any way comply with the political agreement provided for in the Italy/Switzerland roadmap signed on 23 February 2015, which strives for improved market access for cross-border services.

A word from Director Franco Citterio“After 15 years at ABT, I have to say that I am

T he Associazione Bancaria Ticinese (ABT, Ticino Banking Associa-tion) offers its heartfelt condolences for the loss of Claudio Generali, president of the association since 2008, who passed away prematurely on 19 May 2017. Alberto Petruzzella, responsible for the region of Ticino for Credit Suisse and a member of its executive com-mittee from 2006 to 2016, has been appointed as the new president of ABT.Current topics in the sector include the development of the Ticino financial centre, the trends and strategies in the banking sector, the fiscal reform, the automatic exchange of information, and relations with Italy.

Franco Citterio,Director of the Ticino Banking

Association

ASSOCIAZIONEBANCARIA TICINESE

The ABT ExecutiveCommittee for the 2017-2020 three-year period:– Alberto Petruzzella, President– Claudio Beretta, Banca Julius Bär

& Co.– Matteo Bonetti, Banca Cler SA– Roberto Botta, Banca Safra

Sarasin SA– Luigi Carnelli, Vontobel Bank AG– Fabrizio Cieslakiewicz, Banca Stato– Vittorio Cornaro, Cornèr Banca SA– Mauro De Stefani, BPS (Suisse) SA– Marzio Grassi, Federation of Raiffei-

sen banks in Ticino and Moesano– Luca Pedrotti, UBS SA– Franco Polloni, EFG Bank AG– Gabriele Zanzi, Credit Suisse SA.

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AIETCorso Elvezia 16 - CP 5399CH - 6901 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 14Fax: +41 (0)91 911 51 12E-mail: [email protected]: www.aiet.ch

’Associazione Installatori Elettricisti Ticinesi (AIET) si prefigge di salvaguardare e proteggere gli interessi gene-rali nel ramo delle installazio-ni elettriche e telematiche. In particolare:– tutela del livello professio-

nale;– difesa della professione;– collaborazione con le auto-

rità pubbliche;– stipulazioni di convenzioni;– sviluppo della collegialità

e della collaborazione tra membri.

Un aspetto emergente nella vita associativa è la proposta di formazione professionale per i quattro settori che raggruppano gli installa-tori elettricisti, gli elettricisti di montaggio, i pianificatori progettisti e i telematici.“Ogni anno ruotano attorno al centro professio-nale di Gordola circa 500 apprendisti, dei quali circa 120 si diplomano annualmente. È vero che poi non tutti trovano un posto di lavoro alla fine del proprio percorso formativo. Possiamo stimare che siamo vicini al 50%-60%, una tendenza che negli ultimi 10 anni è rimasta stabile. Si tratta di una professione ambita”.

Anche a livello di formazione continua si è molto attivi.“La Formazione professionale continua nel ramo elettricità è curata da un’associazione, la FPCE, che è composta da noi, dall’associazione dei ma-estri elettricisti e dall’associazione dei controllori elettricisti. È presente sul territorio da oltre dieci anni. Propone aggiornamenti costanti sulle nuo-ve evoluzioni tecniche. Lo scorso anno si sono tenuti una quarantina di corsi post formazione e di preparazione ad esami professionali superiori con circa 600 partecipanti”.

Come vi ponete a livello nazionale?“Siamo una sezione dell’Unione Svizzera Elettri-cisti. Non siamo vincolati a un’iscrizione alla LIA perché abbiamo già un albo dato dall’Ispettorato Federale, che impone un’autorizzazione a chi vuo-le esercitare la professione. Le premesse sono di avere in azienda almeno un maestro elettricista e ce ne vuole uno per ogni 20 dipendenti”.

Quale è la sfida da vincere che avete sul ta-volo?“Ci siamo chinati sul regolamento d’applicazione sulle commesse pubbliche. Abbiamo proposto delle soluzioni per avere in futuro un equilibrio che garantisca di premiare il miglior offerente e non il minor prezzo. Come associazione padrona-le abbiamo avuto la possibilità di dire la nostra”.

L’AIET è nata nel 1910 e nel 1930 è diventata a tutti gli effetti un’associazione di diritto. Dal 1° gennaio 2017 il presidente è Didier Guglielmetti.“Negli ultimi 20 anni abbiamo assistito a un’e-voluzione significativa delle nostre attività. L’im-piantistica semplice è stata affiancata da tanti rami dove le nuove tecnologie la fanno da pa-drone”.

Le applicazioni di assistenza alla persona, di sicurezza domestica, di risparmio energetico, di intrattenimento, di tracciamento e protezio-ne e di dialogo con gli elettrodomestici stan-no acquisendo un ruolo vieppiù importante nell’automazione d’immobili.“Si tratta di tecnologie oramai alla portata di tut-ti e costituiscono un valore aggiunto in termini di ottimizzazione delle risorse, risparmio, comfort e servizi.I membri di AIET sono dunque gli interlocuto-ri giusti cui rivolgersi per qualità, competenza e assistenza, garantendo ai clienti di soddisfare le proprie esigenze, dal bisogno più semplice, quello legato alla semplicità di utilizzo, a quello della personalizzazione secondo lo stile di vita. Non da ultimo non dimentichiamo la sicurezza, elemen-to fondamentale nell’esecuzione degli impianti elettrici”.

Il futuro è nel controllo remoto

ASSOCIAZIONE INSTALLATORIELETTRICISTI TICINESI

AIET in cifre:

– 258 aziende di impianti elettrici in Ticino di cui 121 affiliate;

– 512 milioni di franchi la stima della cifra d’affari delle aziende ticinesi;

– 1’876 il numero di dipendenti delle aziende ticinesi di cui 1’507 presso quelle affiliate;

– 493 il numero complessivo di apprendisti, nelle quattro professioni, in formazione a Gordola.

Didier Guglielmetti,Presidente AIET

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An emerging aspect for the association is the offer of vocational training covering the four sectors that include electrical installers, elec-trical assemblers, designer/planners and tele-communications specialists.“Every year, some 500 apprentices are enrolled in the professional centre in Gordola, around 120 of whom graduate annually. It is true that not all of them find a job at the end of their vocational training. We estimate that figure to be around 50 to 60%; a trend that has remained stable over the last 10 years. It is a competitive profession.”

The AIET is highly involved in continuous training.“Continuous vocational training in the electricity sector is run by the FPCE, an association consist-ing of us, the Association of Master Electricians, and the Association of Control Electricians. It has been active in the region for more than ten years. It offers constant updates on new tech-nical developments. Last year, it ran some 40 post-training courses and preparation courses for advanced vocational exams involving around 600 participants.”

How are you involved at national level?“We are a section of the Swiss Union of Electri-cians. We are not bound to LIA membership be-cause we already have a register from the Federal Inspectorate, which demands authorization for those who want to practise the profession. The premise is to have at least one master electrician in the company and one for every 20 employees.”

What is the biggest challenge to overcome?“We gave in on the implementing regulation for public contracts. We put forward solutions to make sure that, in future, we will have a balance that ensures we find the best bidder and not just the best price. As an employer association, we were able to have a say.”

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ASSOCIATION OF ELECTRICALCONTRACTORS OF TICINO

AIETCorso Elvezia 16 - CP 5399CH - 6901 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 14Fax: +41 (0)91 911 51 12E-mail: [email protected]: www.aiet.ch

he Association of Elec-trical Contractors of Ticino (AIET) strives to safeguard and protect general interests in the sector of electrical and telecommunications installa-tions. In particular:– Protection at professional

level.– Defence of the profession.– Collaboration with public

authorities.– Convention stipulations.– Development of partner-

ships and collaborations between members.

Founded in 1910, the AIET became an associa-tion registered under civil law for all purposes in 1930. Didier Guglielmetti has been president since 1 January 2017.“We have seen significant developments in our activities over the last 20 years. Simple instal-lations have been backed up by many sectors where new technologies take centre stage.”

Applications for personal assistance, home security, energy saving, entertainment, track-ing and protection, and communication with household appliances are playing an increas-ingly important role in home automation.“Now this technology is available to all and of-fers added value as regards optimising resources, savings, comfort and services.AIET members are therefore the perfect contacts when it comes to matters of quality, competence and assistance, guaranteeing that the needs of customers are satisfied, from the most basic re-quirement linked to simplicity of use to person-alisation based on lifestyle. And let’s not forget safety, a key element of setting up electrical in-stallations.”

The future is remote controlled

AIET in figures:

– 258 electrical companies in Ticino, of which 121 are affiliated;

– CHF 512 million estimated turnover gene-rated by Ticino-based companies;

– 1,876 employees of Ticino-based com-panies, of whom 1,507 are employees of affiliated companies;

– 493 apprentices across the four profes-sions training in Gordola.

Didier Guglielmetti,President of the AIET

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Il traffico in Ticino, davvero una bella gatta da pelare.“Noi vendiamo le automobili, già, quindi po-tremmo essere considerati i primi procacciatori di problemi. D’altro canto è giusto dire che non è così poiché soffriamo soprattutto per dei fattori esterni; non sono le nostre auto a far collassare le nostre strade. Il traffico di turismo e il traffico transfrontaliero sono la vera causa principale”.

Come sta viaggiando il mercato dell’auto in questo periodo?“È un mercato che dipende dalle tendenze, dal-la moda, dagli standard qualitativi, di sicurezza ed ecologici che modificano l’orientamento delle case costruttrici. Inoltre dipende anche dal mer-cato finanziario con la fluttuazione della moneta e il gioco dei cambi.Stiamo tenendo comunque bene e la crescita c’è. Quello che invece è andato diminuendo sono i margini e questo per il garage è un problema. Il mercato delle occasioni, da parte sua, soffre quan-do il nuovo punta sugli sconti, poi però si riadatta quando nel periodo successivo il nuovo si calma”.

Come vede UPSA il mondo economico ticinese?“La piazza è sotto pressione, siamo ancora una sorta di piccola isola felice, ma gli influssi esterni non faranno durare certi privilegi. Nel corso dei prossimi anni avremo dei cambiamenti impor-tanti, le nuove politiche andranno a livellare il nostro livello con il resto dell’Europa e dovremo adattarci un poco pur mantenendo la nostra competitività”.

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UPSA - AGVSUnione professionalesvizzera dell’automobileCorso Elvezia 16CH - 6901 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 20Fax: +41 (0)91 921 46 [email protected]

’impegno di tutti i garagisti è quello di mettere sul mercato veicoli sempre più efficienti e sostenibili. E il settore si contraddistingue per il suo notevole apporto e per il suo indotto.Parliamo di garage, carrozzerie, importatori, assicuratori, ricambi, pneumatici, fornitori e distributori di carburante, materiali per i lavaggi, recupero e riciclaggio di rifiuti.

Da segnalare che nell’intento di operare con la massima e necessaria trasparenza, UPSA Tici-no ha istituito al proprio interno un servizio che si occupa di eventuali vertenze. Una struttura che, nel limite del possibile, non avendo potere giuridico, cerca di risolvere le controversie che si possono venire a creare tra garage affiliati e clienti, a tutela di quest’ultimi ma anche dell’o-perato della categoria. Una delle grandi novità è rappresentata dal nuovo “campus universitario”, che vedrà la luce a Biasca, un futuro centro di competenza dell’auto con percorsi formativi per meccanici, meccatronici e assistenti alla manu-tenzione, carrozzieri, verniciatori, fabbri, addetti alla logistica, insomma tutti quei giovani ap-prendisti che hanno deciso di puntare sul mondo dell’auto per crearsi un futuro professionale.Dal 4 maggio 2017 il presidente Roberto Bon-fanti ha iniziato il suo nuovo mandato.

Come è arrivato a capo di UPSA?“Il mio rapporto con l’associazione è iniziato di-versi anni or sono, in qualità di membro, in fondo da quando mio papà garagista vi era entrato a far parte. Cammin facendo mi sono avvicinato al comitato della regione Mendrisiotto, una delle 5 facenti parte di UPSA Ticino, mi hanno invitato a entrare in comitato, del quale sono diventato presidente, ho ricoperto poi vari compiti anche a livello cantonale, sono stato in commissioni cantonali e federali e infine il salto a presidente Ticino, carica che ricopro da 3 anni.Sono appena ripartito per un nuovo mandato”.

Sul tavolo vi sono mansioni di spicco.“Sono stato riconfermato con fiducia e se ritengo-no che sono la persona giusta è una grande soddi-sfazione. Non è evidente, siamo un settore colpito e preso di mira da diverse parti. Non è facile tutelare e portare avanti gli interessi del comparto associa-tivo. È chiaro che i compiti sono su diversi fronti e le patate bollenti non mancano. A partire dalla collaborazione con la sezione della circolazione, le modifiche, le riforme, le tasse di circolazione. Anche la politica ci impegna con le nuove leggi, le nuove mozioni e le problematiche legate al mondo della motorizzazione. Non dimentichiamoci della tassa di collegamento e del traffico”.

L’automobile quale insostituibile motoreper lo sviluppo e la crescita economica

UPSA TICINO

Ecco alcune cifre cantonali:– oltre 400 apprendisti e 6 docenti per i corsi interaziendali;– oltre 200 associati;– oltre 1’800 collaboratori;– oltre Fr. 1’200’000’000.– di cifra d’affari;– oltre Fr. 6’300’000’000.– di indotto.A livello Svizzero, il settore copre il 22% delle entrate della Confe-derazione e occupa il 10% della popolazione attiva.

Roberto Bonfanti,Presidente UPSA

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There are some serious tasks on the agenda.“I was re-appointed with confidence, and it makes me very happy to know that they be-lieve I am the right person for the job. It’s not always straightforward – our sector is attacked and targeted from various directions. It’s not easy to protect and bring forward the interests of the sector. It is clear that we have tasks in various areas and there are plenty of hot po-tatoes – starting with collaboration with the traffic department, amendments, reforms, traffic taxes. Politics also commits us to new laws, new motions and issues relating to the world of mo-torisation. And let’s not forget the parking and traffic taxes.”

Traffic in Ticino – a tough nut to crack.“We sell cars, yes, so we could be considered the main troublemakers. But it’s fair to say that that’s not actually the case, given that we are mostly hit by external factors – it is not our cars that are ruining our roads. Tourist and cross-border traffic is the real main cause of the problem.”

How is the automotive market doing at the moment?“It is a market that depends on the trends, fash-ion, and the qualitative, safety and environmen-tal standards that alter the orientation of the vehicle manufacturers. It also depends on the financial market, with its currency fluctuations and exchange rates.But we are holding up well and there is some growth. Margins, however, have gone down and this is a problem for garages. As for the sec-ond-hand market, it suffers when the new market focuses on discounts but readjusts when in the next period the new market calms down.”

How does UPSA see the economic world of Ticino?“The centre is under pressure; we are still a sort of happy little island, but external influences will put an end to certain privileges. There will be some key changes over the next few years, new policies will bring us in line with the rest of Eu-rope and we will have to adapt while maintain-ing our competitive edge.”

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UPSA - AGVSUnione professionalesvizzera dell’automobileCorso Elvezia 16CH - 6901 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 20Fax: +41 (0)91 921 46 [email protected]

he goal of all garage owners is to put vehicles that are more and more efficient and sustainable on the market. The sector stands out for its notable contributions and its linked industries.This includes garages, dealerships, im-porters, insurers, replacement services, tyre fitters, fuel suppliers and distribu-tors, materials for cleaning services, and waste recovery and recycling.

In a bid to operate with the highest and neces-sary level of transparency, UPSA Ticino estab-lished its own internal service that deals with potential disputes. It is a structure that seeks to resolve disputes – to the extent possible while having no legal power – which may arise be-tween affiliated garages and customers, in a bid to protect the customers concerned but also the profession itself. One of the great new initiatives is the “university campus”, which will be estab-lished in Biasca as a future centre of expertise for the automotive industry, with training courses for mechanics, mechatronics and maintenance assistants, body shop mechanics, painters, met-alworkers, logistics specialists – basically all young apprentices who have decided to focus on the automotive industry as a career path.President Roberto Bonfanti began his new man-date on 4 May 2017.

How did you get to be at the helm of UPSA?“My relationship with the association goes back a number of years. In fact, I became a member back when my dad, a garage owner, joined the association. After some time, I approached the Mendrisiotto region committee, one of the five committees of UPSA Ticino, and they invited me to join the committee, for which I then became president. I also held various positions at canton-al level, I was in cantonal and federal commis-sions and finally, three years ago, I made the leap and became Ticino president.I have just started my new mandate.”

The car as an irreplaceable driverof economic growth and development

UPSA TICINO

A few cantonal figures:– more than 400 apprentices and 6 professors for intercompany courses;– more than 200 associates;– more than 1,800 employees;– turnover of more than CHF 1,200,000,000;– linked industries worth more than CHF 6,300,000,000.At national level, the sector repre-sents 22% of the confederation’s revenues and employs 10% of the active population.

Roberto Bonfanti,President of the UPSA

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L vo, è stato istituito su volontà degli assicuratori stessi sia per professionalizzare ulteriormente il settore, sia per tutelare e difendere il consuma-tore-cliente”.

Siete all’inizio, ma già avete le idee ben chiare.“ASA raggruppa quasi tutti gli assicuratori del paese, il che rappresenta il 90% dei premi incas-sati e in Ticino la sezione ha più o meno la stessa valenza.Siamo lontani da Berna o Zurigo, ma è giusto ricordare l’importanza che una singola regione può avere. Portiamo delle problematiche viste da un altro punto di vista, da parte di ASA Svizze-ra c’è la volontà di considerarci e la disponibilità ad ascoltarci. Vogliamo far conoscere la profes-sione, con tutte le sue prospettive e peculiarità, vogliamo promuovere la formazione, la nostra immagine e migliorare i contatti con tutti i centri decisionali”.

Siete attivi anche con conferenze e seminari. Due temi molto attuali sono, ad esempio, la cyber criminalità e la previdenza.“Ci siamo accorti che tanta gente non comprende l’entità e pericolosità di questa industria crimi-nale, che è così organizzata e cresciuta da esse-re diventata superiore al traffico di droga. Nella previdenza, ambito fortemente regolamentato, assistiamo a grandi sfide rappresentate dai bassi rendimenti dei capitali a fronte di un invecchia-mento costante della popolazione”.

Associazione SvizzeraAssicuratori (ASA), Sezione Ticinoc/o Cc-TiCorso Elvezia 16CH - 6901 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 11Fax: +41 (0)91 911 51 [email protected]/it

I dati parlano per il Ticino di un volume del 5%ca. dei premi, pari a quasi 3 miliardi sui 61,1 mi-liardi in Svizzera, con grosso modo 2’000 perso-ne coinvolte, delle quali 1’500 a tempo pieno.Si assumono i rischi finanziari di imprese e pri-vati e ne garantiscono la copertura, si occupano di sicurezza degli investimenti, di previdenza, di formazione, di ipoteche e di prevenzione.Il ramo assicurativo è quindi il settore delle cen-to professioni e rappresenta più del 2% del PIL cantonale.Ci sono talmente tante sfaccettature che fare l’assicuratore è sicuramente un mestiere ambito,spetta alla categoria renderlo ancora più fasci-noso per attirare i giovani.Abbiamo incontrato il presidente Giorgio Toma-sini.

Come ci descrive la situazione del vostro set-tore?“Il mondo delle assicurazioni è poco conosciuto nella sua complessità e non abbastanza rico-nosciuto nel ruolo che ricopre, se pensiamo ad esempio alle banche. Siamo un attore importante del mercato e vogliamo essere un punto di rife-rimento per tutti i partner. Non dimentichiamo inoltre che siamo ottimi datori di lavoro che pa-gano stipendi e tasse in maniera importante e che finanziamo il fondo incendi”.

Siete un poco bistrattati, vi sentite davvero così?“No, perché siamo consci del nostro importante ruolo a difesa del privato e delle aziende contro rischi ai quali non si può far fronte da soli.Per adempiere a questa funzione in un mondo sempre più veloce e complesso, la nostra figura professionale si è molto evoluta nel corso degli anni.Cicero ad esempio, un sistema di monitoraggio della formazione continua in ambito assicurati-

a sezione Ticino degli assicuratori svizzeri è stata inaugurata il 27 marzo 2017 a Castelgrande di Bellinzona e la sua sede si trova presso la Camera di Commercio a Lugano. Il nuovo presidente di ASA Ticino, parte dell’As-sociazione Svizzera d’Assicu-razioni, è Giorgio Tomasini. Si tratta di un grande ricono-scimento nei confronti della piazza finanziaria locale.Le attività principali dovran-no essere rivolte anche a fare sì che il settore assicurativo venga maggiormente coinvol-to nelle questioni riguardanti lo sviluppo economico del Cantone.

Un sostegno all’economia

ASA TICINOPRONTA A FARE BENE

Giorgio Tomasini,Presidente della sezione Ticino ASA

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It’s just the beginning, but you already have pretty clear ideas.“ASA brings together almost every insurer in the country, representing 90% of the premiums col-lected, and the Ticino section carries more or less the same weight.We are far from Bern, but it’s worth remember-ing the importance that an individual region can have. We address issues from a different point of view, and ASA Switzerland has demonstrated that it will work with us and take the time to lis-ten to us. We want to raise the profile of the pro-fession, with all its prospects and peculiarities, and we want to promote training and our image, and improve contacts with all decision-making centres.”

You also hold conferences and seminars. Two current topics are cyber crime and pensions.“We realised that many people don’t understand the full extent and danger of this criminal indus-try, which is so organised and expansive that it has overtaken drug trafficking. As regards pen-sions, a heavily regulated area, we are facing ma-jor challenges posed by low capital returns in the face of a steadily ageing population.”

T he Ticino section of the Swiss Insurance Association (ASA) was inaugurated on 27 March 2017 in Castel-grande di Bellinzona and its headquarters are at the Chamber of Commerce in Lugano. The new president of ASA Ticino is Giorgio Tomasini. This is a matter of great recognition for the local financial centre.The main activities of the as-sociation are geared towards ensuring that the insurance sector is more involved in is-sues concerning the economic development of the canton.

Supporting the economy

ASA TICINOREADY TO DO SOME GOOD

The figures for Ticino indicate a volume of 5% of premiums for the current year, equal to almost CHF 3 billion of the total CHF 61.1 billion in Switzerland, involving roughly 2,000 individuals, of whom 1,500 work full time. They are responsi-ble for securing investments for private individu-als and businesses, as well as pensions, training and mortgages.The insurance sector comprises some 100 pro-fessions and represents more than 2% of the GDP of the canton. There are so many factors that make insurance a coveted line of work, and it is up to the association to make it even more attractive to young people.We met with President Giorgio Tomasini.

How would you describe the situation in your sector?“The world of insurance is little known and gets insufficient recognition compared to, for example, the banking sector. We are an important actor in the market and want to be a point of reference for all partners. Let’s not forget that we are also excellent employers that pay generous salaries and taxes, and finance the Fire Fund.”

You seem to be somewhat ill-treated – is that how you feel?“In the collective imagination, the insurer used to be seen as someone who sold you something you didn’t really need, or as someone you paid and didn’t get anything in return. Of course, this is not the case. It’s a matter of being honest and realising that the profession has evolved a lot over the years. Take Cicero, a monitoring system for continuous training in the insurance sector, which was developed at the request of insurers to further professionalise the sector and protect and defend the consumer-client. We have certain responsibilities, and training in our sector has improved and continues to do so.”

Swiss InsuranceAssociation (ASA), Ticino sectionc/o Cc-TiCorso Elvezia 16CH - 6901 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 11Fax: +41 (0)91 911 51 [email protected]/it

Giorgio Tomasini,President of the Ticino Section of the ASA

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FTAF FederazioneTicinese delleAssociazioni di Fiduciaric/o Istituto di formazione delleprofessioni fiduciarieVilla NegroniCH-6943 VeziaTel.: +41 91 961 65 10Fax: +41 91 967 42 [email protected]

a Federazione Ticinese delle Associazioni di Fiduciari (FTAF) è presente sulla piazza finanziaria ticinese per promuovere e sostene-re attivamente le 6 Associazioni di categoria affiliate. La Federa-zione è guidata da un Comitato direttivo, composto da 6 persone, vale a dire un rappresentante per singola Associazione. Sotto il profilo operativo, la Federazione struttura la propria attività attra-verso 3 Commissioni di lavoro. Le singole Associazioni sono rappre-sentate pariteticamente in ogni Commissione.

1’500 e negli ultimi 10 anni il numero è cresciuto di 400 unità. Le aziende del settore sono circa 750 e la tendenza è stabile.Il percorso di cambiamento dettato da nuove esi-genze e da legislazioni sempre più stringenti è ini-ziato fin dal 2009. La sua evoluzione è ancora in corso, dato che un evento storico quale lo scambio automatico d’informazioni è operativo dal 2017. Ci siamo preparati al futuro e ritengo che i nostri professionisti siano pronti. Una parte dell’ attività è scomparsa, ma se ne sono sviluppate altre”.

Come si caratterizza il settore in questo periodo?“Il tessuto economico ticinese offre rinnovate op-portunità di consulenza ai fiduciari commercialisti. L’attività dei fiduciari immobiliari segue le oscilla-zioni di domanda e offerta, condizionate anche da un prolungato periodo di tassi negativi. Dal canto loro, i fiduciari finanziari sono riusciti a stabilizzare la propria attività, dal momento che hanno saputo gestire bene situazioni impegnative quali gli “scu-di” e la “voluntary disclosure”, posizionandosi sullo sviluppo della clientela fiscalmente trasparente. La stabilità politica e la moneta forte della Svizzera danno sicurezza e la nostra categoria sa offrire am-pie garanzie di professionalità”.

Il Ticino resta dunque competitivo.“Manteniamo le posizioni, certo. Le competenze ci sono ed occorre credere in noi stessi”.

Come Federazione cosa fate per i vostri asso-ciati?“Abbiamo promosso un rilevante investimento a livello di formazione e di aggiornamento continuo. Federazione e Associazioni propongono corsi di base e non attraverso un Istituto creato a Vezia. Promuovono inoltre la formazione continua per gli iscritti, sia per i titolari che per i collaboratori.L’interscambio con le istituzioni e le altre associa-zioni professionali ci impegna a favorire lo sviluppo del Cantone e a soddisfare necessità comuni”.

Guardiamo al futuro.“Sono ottimista per natura. I professionisti prepa-rati e desiderosi di lavorare trovano opportunità in ogni contesto. È pur vero che l’attuale congiuntura potrà richiedere alle nostre imprese misure organiz-zative volte ad aumentare l’efficienza. La nostra è una consulenza di nicchia e resterà personale, di-retta, da costruire nel tempo e da far risaltare come grosso vantaggio”.

La Federazione Ticinese delle Associazioni di Fi-duciari (FTAF) è stata costituita in data 26 feb-braio 1992. Lo scopo della Federazione, riservati beninteso l’autonomia e gli interessi specifici delle singole Associazioni, si individua soprattutto nel coordinamento e nella promozione di attività che abbiano rilevanza comune in più ambiti e che non siano di pertinenza di una singola Associazione. Si può quindi affermare che la Federazione è nata per unire le singole Associazioni di Fiduciari ed i loro membri con lo scopo di esaminare e risolvere problemi di importanza collettiva, nonché di defini-re e difendere interessi comuni. Per quanto invece concerne l’intervento su temi in maggior misura specifici, la Federazione ha sempre sostenuto e continua ad affermare il principio dell’autonomia dei propri membri.Essendo la Federazione un “Mantello” delle singole Associazioni, sono quest’ultime a definire dei requi-siti precisi al riguardo dell’ammissione dei propri membri, requisiti che sono contenuti negli statuti e regolamenti di ognuna di esse. In generale, si può affermare che ogni singola Associazione ac-cetta un professionista quale membro solo dopo un approfondito esame qualitativo. Il processo di ammissione costituisce di conseguenza una seria garanzia verso i terzi della professionalità e della serietà dei membri stessi.Gli individui autorizzati all’esercizio della profes-sione sono iscritti ad un Albo. L’Albo dei Fiduciari è stato istituito a seguito della Legge Cantonale sull’esercizio della professione di Fiduciario del 18 giugno 1984. La legge, di tenore cantonale, è uni-ca nel suo genere a livello nazionale, tant’è che il Ticino è l’unico cantone in Svizzera a regolamenta-re l’esercizio della professione.A questo proposito è doveroso rilevare che l’auto-rizzazione ad esercitare la professione è sottoposta all’esame da parte dell’Autorità di vigilanza, che istruisce la domanda e la sottopone per approva-zione finale al Consiglio di Stato.

Il presidente è Cristina Maderni.“Cerco di dare sempre il meglio. Uno dei miei scopi principali è sempre stato quello di ricercare il dialo-go con le altre associazioni che rappresentano l’e-conomia del Cantone, e credo di averlo perseguito bene. Ritengo importante avere dei momenti d’in-contro per capire i problemi degli altri e verificare se vi sono dei punti in comune da portare avanti”.

Un gruppo di professionisti che ha saputo segui-re i cambiamenti strategici e giuridici.“I fiduciari iscritti all’albo cantonale sono circa

Al passo con i tempi

FEDERAZIONE TICINESEDELLE ASSOCIAZIONI DI FIDUCIARI

Cristina Maderni,Presidente della Federazione Ticinesedelle Associazioni di Fiduciari

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T he Ticino Federation of Fidu-ciary Associations (FTAF) operates in the financial centre of Ticino to promote and actively support the six associations affiliated to it. The federation is steered by a six-headed committee of directors, i.e. one representative per associa-tion. From an operational point of view, the activities of the feder-ation are structured across three work committees. The individual associations are represented equally in each committee.

al register, a figure that increased by 400 over the last 10 years. This includes around 750 companies in the sector, and the trend is stable.The course of change dictated by new requirements and increasingly stringent legislation began back in 2009. It is still underway, given that a historic development – the automatic exchange of informa-tion – came into force in 2017. We prepared for the future and I am certain that our professionals are ready. Some of our activities have been phased out, but others have developed.”

What does the sector look like at the moment?“The economic fabric of Ticino offers new consul-tancy opportunities to commercial fiduciaries. The activities carried out by real estate fiduciaries are in line with supply and demand fluctuations, partly conditioned by a prolonged period of negative rates. As for financial fiduciaries, they have been able to stabilise their businesses since they worked out how to handle challenging situations such as ‘shields’ and ‘voluntary disclosures’, focusing on the devel-opment of customers who are fiscally transparent. Switzerland’s political stability and the strength of its currency offer security, and our sector can pro-vide extensive guarantees of professionalism.”

Ticino is therefore still competitive.“We are maintaining our position, yes. The skills are there, and it’s a matter of believing in ourselves.”

As a federation, what do you do for your mem-bers?“We have fostered a considerable investment in training and further development. The federation and its associations offer basic and advanced courses through an institute set up in Vezia. They also promote continuous training for members, whether associates or employees.Exchanges with institutions and other professional associations help us focus on developing the can-ton and satisfying common needs.”

We are looking to the future.“I am an optimist by nature. The professionals who are well prepared and keen to work will find work in any context. It is true that the current situation could require our companies to take organisational measures to increase efficiency. We provide niche consultancy that will remain personal and direct, and it will need to be built up over time and turned into a major advantage.”

The Ticino Federation of Fiduciary Associations (FTAF) was founded on 26 February 1992. The pur-pose of the federation, aside from the autonomy and specific interests of individual associations, is mainly the coordination and promotion of activi-ties that have common relevance in a number of areas and are therefore not unique to any individu-al association. The federation was therefore found-ed to bring together the individual associations of fiduciaries and their members with the goal of assessing and solving problems of collective impor-tance, as well as defining and defending common interests. As regards intervention on topics of a more specific nature, the federation has always supported and continues to assert the principle of autonomy among its members.Given that a federation is an umbrella for individ-ual associations, they themselves are responsible for defining the specific admission requirements for their own members. These requirements are de-tailed in their respective statutes and regulations. In general, it can be assumed that the individual associations will accept a new professional as a member only after an in-depth qualitative exam-ination. The admission process therefore serves as a major guarantee for third-parties as regards the professionalism and reliability of the association’s members.The individuals authorised to practise the profes-sion are listed in a register. The Register of Fiduci-aries was established on the basis of the Cantonal Law on practising as a fiduciary, which came into force on 18 June 1984. The law, which applies at cantonal level, is the only one of its kind in Switzer-land insofar as Ticino is the only canton to regulate the practice of the profession.In this regard, it should be noted that authorisation to practise the profession is subject to assessment by the Supervisory Authority, which prepares the application and submits it for final approval to the Council of State.

Cristina Maderni, FTAF President“I always try to give it my best. One of my main goals has always been to seek a dialogue with other associations that represent the economy of the canton, and I think I’ve done a good job here. I think it’s important to get together to understand each other’s problems and check whether there are joint issues worth pursuing.”

A group of professionals that managed to keep up with strategic and legal developments.“Some 1,500 fiduciaries are included in the canton-

Keeping up with the times

TICINO FEDERATIONOF FIDUCIARY ASSOCIATIONS

Cristina Maderni,President of the Ticino Federation

of Fiduciary Associations

FTAF FederazioneTicinese delleAssociazioni di Fiduciaric/o Istituto di formazione delleprofessioni fiduciarieVilla NegroniCH-6943 VeziaTel.: +41 91 961 65 10Fax: +41 91 967 42 [email protected]

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Ticinomodac/o Camera di commerciodell’industria, dell’artigianatoe dei servizi del Cantone TicinoCorso Elvezia 16CH - 6900 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 13Fax: +41 (0)91 911 51 12E-mail: [email protected]: www.ticinomoda.ch

Il ruolo di Ticinomoda è un ruolo di servizio a chi fa impresa in un ramo tra i più creativi e innova-tivi a livello mondiale. È una sorta di consulente locale di imprese globali. Un impegno ragguar-devole e affascinante. È un ramo che ha sapu-to affrontare con spirito innovativo e apertura i cambiamenti indotti dall’accelerazione del pro-cesso di globalizzazione. La moda ticinese ha un passato fatto di fabbriche tessili che occupavano quasi soltanto frontalieri a buon mercato e que-sta struttura non poteva reggere. Dalle difficoltà l’industria cantonale ha saputo trarre gli impulsi per cambiare e adattarsi con successo.Oggi come oggi il Ticino della moda ha sul suo territorio industrie di spicco, grandi marchi in-ternazionali e centri logistici che offrono anche molti impieghi ben remunerati, accanto a picco-le e medie imprese che hanno pure loro sapu-to superare questi cambiamenti strutturali del mercato.

Ci siamo intrattenuti con la presidente Marina Masoni.Come è nata Ticinomoda, quando e con quali idee di base e quali sono i propositi principali?“Ticinomoda è nata come trasformazione della gloriosa AFRA. Non è stato un semplice cambia-mento di nome, ma il coronamento di un vero e proprio processo di trasformazione del settore e delle aziende, l’espressione della modernizzazione del Ticino nel contesto di un mercato aperto alla concorrenza. L’insediamento in Ticino di grandi marchi internazionali ha dimostrato la capacità del nostro cantone di essere un territorio compe-titivo. Questo è il nostro compito principale: dare continuità a questa svolta, a maggior ragione nell’attuale clima poco propizio all’apertura eco-nomica e più incline alla chiusura protezionistica”.

Quali sono gli interlocutori di Ticinomoda e perché?“Ticinomoda vuole rappresentare le esigenze delle industrie e aziende innovative e creative di fronte a chi detta le regole entro le quali gli imprenditori devono muoversi, quindi principal-

mente l’autorità politica. Nostro compito è fare in modo che lo Stato recepisca queste esigenze e predisponga condizioni quadro favorevoli allo sviluppo dell’industria della moda che ha oriz-zonti non solo locali, ma anche internazionali”.

La collaborazione con la SUPSI.“La collaborazione con la SUPSI è stata avviata come passo fondamentale per rafforzare e realiz-zare l’alleanza tra il sapere e il produrre. Il CAS, con i suoi cinque moduli, risponde alle esigenze di aggiornamento dei profili aziendali oggi ri-chiesti nell’industria della moda, profili che altri-menti verrebbero cercati altrove”.

Come giudica l’evoluzione di Ticinomoda e del sistema moda in Ticino?“Molto positivamente. Lo dicono i numeri: il no-stro settore, che l’IRE ha definito come un meta-settore e uno dei principali motori economici del Ticino, conta ormai oltre seimila posti di lavoro e paga al Cantone imposte per 90 milioni di fran-chi. Questo vuol dire che l’industria della moda dà allo Stato più o meno lo stesso gettito fiscale che era dato dalle banche negli anni d’oro. È un dato che ha dell’incredibile”.

Il Ticino della moda e il Ticino dell’economia: come fare la promozione e il commercio mi-gliori?“C’è un requisito fondamentale: restare o forse oggi dovremmo dire ridiventare un territorio aper-to alla competizione, che vede in questo fattore un’opportunità di crescita, non una minaccia. I successi dell’industria della moda ne sono la miglior dimostrazione”.

La sua opinione personale su cosa va bene e su cosa andrebbe fatto meglio.“Va bene tutto ciò che risponde positivamente a quel requisito fondamentale; va fatto meglio o va corretto tutto ciò che è di ostacolo. Con realismo, sensibilità, attenzione alle preoccupazioni e alle inquietudini dei cittadini, ma va fatto. Abbiamo le nostre carte da giocare: giochiamole”.

L ‘Associazione nasce nel 1959 come AFRA (Associazio-ne Fabbricanti Ramo Abbiglia-mento) per tutelare gli interessi delle aziende che producevano abbigliamento in Ticino; poi, col mutare di alcune attività da Produttive a Commerciali e Logistiche, si è deciso di trasfor-marla in TICINOMODA.Gli obiettivi sono quelli di pro-muovere le condizioni favorevoli allo sviluppo di aziende ope-ranti nel settore moda in Ticino. I servizi offerti sono i rapporti con le istituzioni, la formazione e gestione, gli eventi, le sinergie tra associati e la garanzia della pace sociale.

L’Associazione che curagli interessi nel settore dell’abbigliamento

IL TICINO È DI MODA

Marina Masoni,Presidente Ticinomoda

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Ticinomodac/o Chamber of commerce,industry, handicraft and servicesof Canton TicinoCorso Elvezia 16CH - 6900 LuganoTel.: +41 (0)91 911 51 13Fax: +41 (0)91 911 51 12E-mail: [email protected]: www.ticinomoda.ch

Ticinomoda provides a service to companies in-volved in one of the most creative and innovative sectors in the world. It operates as something of a local consultant to global companies. It is a notable and fascinating task. The industry has managed to face the changes triggered by the increasingly fast process of globalisation with innovative spirit and openness. In the past, the fashion industry in Ticino used to run textile factories that almost exclusively employed low-paid cross-border workers – but this system was unsustainable. These difficulties gave the can-tonal industry the impulse to change and adapt successfully.Today, Ticino is home to leading industries, ma-jor international brands and logistics centres that provide many well-paid jobs, alongside small and medium-sized enterprises that have also been able to overcome the structural chang-es in the market.

We spoke to Marina Masoni, President of Tici-nomoda.How and when was Ticinomoda born? What were the basic ideas behind it and what are the main goals?“Ticinomoda was born out of a transformation of the glorious AFRA. It wasn’t just a simple change of name, but the culmination of a real transfor-mation process in the sector and its companies; it was an expression of modernisation for Ticino in the context of a market open to competition. The fact that major international brands have settled in Ticino demonstrates that our canton is a com-petitive region. This is our main task: giving con-tinuity to this breakthrough, particularly in the current climate, which does not favour economic openness and is more prone to protectionism and isolation.”

Who does Ticinomoda maintain a dialogue with and why?“Ticinomoda seeks to represent the needs of in-novative and creative industries to those who make the rules within which entrepreneurs have

to operate, so mainly political authorities. Our task is to ensure that the state responds to these needs and provides favourable conditions for the development of the fashion industry, which has not only a local but also an international reach.”

Collaboration with SUPSI.“The collaboration with SUPSI was launched as a key step in reinforcing and securing the link be-tween knowledge and production. The CAS and its five modules respond to the need to update the company profiles that are now required in the fashion industry – profiles that would otherwise be sought elsewhere.”

How would you assess the development of Ticinomoda and the fashion industry in Tici-no?“Very positively. The numbers say it all: our sec-tor, which the IRE has defined as a meta-sector and one of the main economic drivers of Ticino, employs more than 6,000 people and pays CHF 90 million in taxes to the canton. This means that the fashion industry generates more or less the same tax revenue for the state as banks did in the golden years. These figures are incredible.”

Ticino fashion and Ticino economy: how can you improve promotion and trade?“There is one key requirement: to remain or, per-haps today we should say to become once again, a region that is open to competition and that sees this as an opportunity for growth rather than a threat. The success of the fashion industry is the best example of this.”

What is your personal opinion on what is go-ing well and what could be done better?“Everything that responds positively to that key requirement is going well; anything that creates an obstacle must be improved or rectified. With realism, sensitivity, and attention to the worries and concerns of citizens, it can be done. We hold all the cards – now it’s time to play.”

F ounded in 1959 as the Association of Manufacturers in the Fashion Industry (AFRA) to protect the interests of clothing companies based in Ticino, the association was renamed TICI-NOMODA when a number of its operations underwent a tran-sformation, from Production to Commercial and Logistics.The aim of the association is to promote conditions that bene-fit the development of fashion companies based in Ticino. The services on offer include commu-nication with the institutions, training and management, events, collaborations between associates, and a guarantee of social peace.

Protecting the interestsof the fashion industry

TICINO IS ON TREND

Marina Masoni,President of the Ticino Fashion Valley

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Farma Industria TicinoCorso Elvezia 16 – CP 5130CH-6901 LuganoTelefono +41 91 911 84 86Fax +41 91 923 46 [email protected]

Giorgio Calderari,Presidente Farma Industria Ticino

I l settore chimico-far-maceutico appartiene ai settori di punta dell’economia ticinese. L’86% delle aziende affiliate a Farma Industria Ticino definisce l’andamento generale buono e soddisfa-cente, il 72% giudica buone le prospettive generali per i prossimi 2 anni, il 57% ha avuto un incremento signifi-cativo del proprio organico, il 71% ha aperto nuove sedi o filiali e tutte hanno acquisito nuove quote di mercato e adottato strategie di diversifi-cazione del prodotto andan-do a incrementare il mercato di riferimento.

FARMA INDUSTRIA TICINO (FIT)UN SETTORE IN SALUTE

L’Associazione chimico-farmaceutica del Canton Ticino è un’organizzazione privata che conta 26 aziende affiliate, 2500 persone occupate, un fatturato industriale di 1,3 miliardi di franchi svizzeri ed un fatturato globale corrisponden-te al 8% del PIL cantonale, con investimenti pianificati sul territorio, principalmente in ri-cerca e sviluppo, per oltre mezzo miliardo di franchi. I membri sono attivi nei segueni settori: oncologia e terapie di supporto, dermatologia, oftalmologia, terapie gastrointestinali, malattie dell’apparato respiratorio, Contract Manufactu-ring Organisation di farmaci, contratti di licenza in e out, co-sviluppi, trading ed altre attività.

Il presidente Giorgio Calderari, in carica da 8 anni, traccia i cambiamenti più significativi.“Il nostro ruolo è stato importante per catalizzare l’attenzione sul fatto di creare una vera e propria cultura d’impresa, un modo di fare industria farma-ceutica in Ticino. Vogliamo che sia etico e sostenibile rispetto al nostro business: ci siamo mossi elaboran-do un codice apposito, che tutti hanno sottoscritto, e un manuale di gestione delle risorse umane, so-prattutto per aiutare le aziende più piccole”.Nel corso dell’anno scolastico 2016-2017 vi sono stati 120 apprendisti in formazione, di cui 93 laboratoristi e tecnologi e si sono svolti 68 giorni di corsi interaziendali. Nei prossimi anni le aziende prevedono di mettere a disposizione circa 35 posti di apprendistato ogni anno e inol-tre 40 posti di stage.“Si tratta di un pilastro fondamentale poiché siamo responsabili di gestire tutta la formazione empirica, compreso il reclutamento dei docenti necessari per i nostri corsi interaziendali. Abbiamo anche di recen-te rifatto gli allestimenti dei laboratori sperimentali di Trevano con mobilio e macchinari ideali. Non dobbiamo comunque dimenticare la formazione dei quadri intermedi, 4 moduli in collaborazione con la SUPSI, e il Progetto Talenti Ticino, al fine di attrarre qui da noi con possibilità di pianificazione della carriera quegli studenti, in particolare italofoni, che gli studi li hanno fatti nella Svizzera tedesca”.La promozione di FIT vi impegna su vari fronti.“Il lato buono della nostra Associazione va presenta-to nei modi adeguati. Questo anche per sottolineare le eccellenze che possiamo mettere in campo, con di-versi premi e riconoscimenti che vengono attribuiti ai nostri affiliati in diverse occasioni. Una presenza im-portante di FIT è quella al CPhI, la più grande fiera internazionale del settore chimico-farmaceutico, con la consolidata Piazza Ticino, che torna in occasione dell’edizione di ottobre 2017 a Francoforte. L’incontro

del Pharma Summit, giornata organizzata in Ticino, che ha permesso ai membri di direzione e ai consi-glieri d’amministrazione delle nostre associate di fare il punto strategico sul mondo chimico-farmaceutico, è un altro bell’esempio in questo senso”.Il settore va di fretta e fa dell’innovazione un “leitmotiv”. Ecco dunque che le condizioni qua-dro diventano un argomento gettonato.“Vi sono degli impedimenti burocratici che vanno risol-ti, senza che la politica continui a vedere l’economia e l’industria come degli intralci. Abbiamo bisogno di interventi mirati, sia come aiuto da parte degli organi competenti a livello di qualità nel modo di lavorare e operare, sia al nostro interno con le giuste “survey” per monitorare il settore e gli investimenti necessari”.La medicina e il farmaco personalizzati sono ora-mai parte del vivere quotidiano.“La lotta alle malattie gravi è senza sosta, alcune di loro non sono ancora vinte ma di certo sotto scac-co. Al fronte si parla oggigiorno di malattie croni-che – anche la cura dei tumori lo sta diventando - e di quelle dell’invecchiamento, del benessere e del la-voro stressante. Il nostro lavoro avrà sempre di più un impatto e a che fare allora con «il vivere bene».”Al di là della convinzione che non vi siano parti-colari certezze occorre anticipare i cambiamenti per il bene dei pazienti e del territorio ove ci si trova a operare.“Nuovi prodotti e nuove tecnologie sono il nostro pane quotidiano e devono restarlo. Oltre all’inno-vazione dobbiamo mantenere una crescita soste-nibile. Non è più possibile mirare solo al profitto, ma dobbiamo essere pronti a sostenere un impatto minimo sul territorio, a supportare la cosiddetta «corporate social responsibility», a far recepire che chi lavora nel settore chimico-farmaceutico lavora bene anche perché noi stessi siamo in grado di cre-are dei momenti e delle iniziative per far star bene i nostri dipendenti”.

FIT approfitta della posizione strategica e privilegiata del territorio, ponte tra nord e sud Europa, con una ragguardevole rete di k-now-how, competenze specifiche e manodo-pera esperta, qualificata e poliglotta. Il Ticino vanta inoltre la presenza di scuole superiori ed istituti di ricerca riconosciuti a livello mon-diale, in parte integrati in un sistema aziendale con enormi competenze farmaceutiche, senza dimenticare la vicinanza alle università svizzere e dell’Italia del nord. Gli sforzi quali-quantitati-vi delle aziende attive sono ben rappresentati dal motto dell’Associazione: “Ticino: The Life Science Valley in the Heart of Europe”.

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awarded to our associates on various occasions.FIT makes an important appearance at CPhI, the biggest international chemical-pharmaceutical trade fair, with the consolidated Piazza Ticino, which is returning to Frankfurt for the October 2017 edition. Another significant example of this was the Pharma Summit, a day organised in Ticino that enabled senior management and ad-ministrative advisors of our member associations to take a strategic view of the chemical-pharma-ceutical world.”The sector is moving fast and innovation is a leitmotif. This is why framework conditions have become a popular topic.“There are certain bureaucratic obstacles that can be overcome if the industry and the economy are not always perceived as hindrances by poli-tics. We need targeted interventions, both in the form of help from competent bodies as regards the quality of our work and operations, and inter-nally, with the appropriate surveys to monitor the sector and the necessary investments.”Personalised medicine and pharmaceuticals have now become part of everyday life.“The fight against serious diseases is ongoing. Some of them have not been eradicated yet but we are definitely keeping them in check. At the forefront there is always talk of chronic diseases – cancer care is also heading that way – and illnesses related to age, wellbeing and stressful work. Our work will continue to have more and more of an impact and become increasingly linked to ‘living well’.”Beyond the belief that there are no particular certainties, it is necessary to anticipate chang-es for the good of the patients and the region in which we operate.“New products and new technologies are our bread and butter – and it must stay that way.Besides innovation, we have to maintain sus-tainable growth. It is no longer possible to focus only on profit. We have to be prepared to have a minimal impact on the region, assume corporate social responsibility, and highlight that those who work in the chemical-pharmaceutical sector work well also because we can create situations and initiatives to ensure the wellbeing of our em-ployees.”

he chemical-pharma-ceutical sector is among the leading sectors of Ticino’s economy. Of the companies affiliated to Farma Industria Ticino, 86% describe the general trend as good and satisfactory, 72% believe the general prospects for the next two years to be good, 57% have had a significant increase in the number of staff, 71% have opened new offices or branches, and all of them have acquired new market shares and adopted product diversification strate-gies geared towards develop-ing the main market.

TPresident Giorgio Calderari has been in charge for eight years. He looks back on the most sig-nificant changes.“Our role has been very important as a catalyst for drawing attention to the creation of a proper corporate culture and a pharmaceutical indus-try in Ticino. We want this role to be ethical and sustainable for our business. We worked hard to draw up a special code, which everyone has signed, as well as a manual for human resource management, especially to help small compa-nies.”In the 2016-2017 academic year, FIT had 120 apprentices, including 93 laboratory special-ists and technicians, who took part in 68 days of intercompany courses. Over the next few years, the companies plan to offer 35 appren-ticeship positions every year, as well as 40 in-ternships.“This is a fundamental pillar because we are re-sponsible for managing all empirical training, including the recruitment of the lecturers required for our intercompany courses. We also recently renovated the fittings in the experimental lab-oratories in Trevano with the best possible fur-niture and machinery. However we should not forget middle management training, four mod-ules in collaboration with SUPSI and the Talenti Ticino project, which aim to attract students, particularly Italian-speakers, who studied in German-speaking Switzerland, by offering them career planning opportunities.”Promoting FIT must keep you busy on several fronts.“The benefits of our association are presented ap-propriately. This is also to highlight the expertise we provide, with the various prizes and accolades

FARMA INDUSTRIA TICINO (FIT)A SECTOR IN GOOD HEALTH

FIT benefits from the region’s stra-tegic and privileged position, a bridge between northern and southern Europe, a remarkable network of expertise, specialist know-how and a highly skilled, qualified and multilingual wor-kforce. Ticino boasts a number of internationally recognised colleges and research institutes that are partly integrated into a corporate system with extensive pharmaceutical expertise, without forgetting the region’s proximity to Swiss and north Italian univer-sities. As a testament to the qua-litative and quantitative efforts of Farma Industria Ticino’s compa-nies, the message that needs to be heard is the canton’s motto: “The Life Science Valley in the Heart of Europe”.

Farma Industria Ticino, the association of chemical-pharmaceutical companies in the canton Ticino, is a private organisation which has 26 affiliated companies, 2500 employ-ees, an industrial turnover of 1.3 billion Swiss francs, representing 8% of the GDP of Ticino, and planned investments in the ter-ritory, mainly in R&D, accounting for half a billion of Swiss francs. Active members in the following sectors: oncology and cancer care, dermatology, ophthalmology, gastrointestinal therapies, respiratory diseases, pharmaceuti-cal contract manufacturing organisations, in and out-licensing contracts, co developments, trading, and other activities.

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Lassen Sie sich von uns verführen in eine Welt von exklusivem Wohnen, Traum-Aussichten auf den Lago Maggiore, italienisches Ambiente - das sind die richtigen Stichworte für unsere Immobi-lien von denen wir Ihnen eine kleine Auswahl in dieser neuen Ausgabe vom “Centenaire 2017“ präsentieren möchten.Von der modernen Wohnung zur perfekt gelege-nen Seevilla bis zum charmanten Rustico - es ist für jeden Geschmack etwas dabei.Überzeugen Sie sich selbst! Exklusivität, Kom-petenz für schöne Immobilien ist seit 1977 unsere Leidenschaft - seit 40 Jahren schon ist Engel & Völkers (dieses Jahr feiern wir unser 40 Jahr-Jubiläum) in der Vermittlung hochwertiger Immobilien tätig und gehört zu den grössten und erfolgreichsten Premium-Maklerunterneh-men in Europa.Mit mehr als 720 Shops und über 8800 Mit-arbeitern rund um den Globus verfügt Engel & Völkers über ein einmaliges internationales Netzwerk.So finden wir schnell, diskret und professionell den solventen Käufer oder Mieter für Ihr Objekt und erzielen für Sie diskret und schnellstmöglich den bestmöglichen Marktpreis.Ascona liegt in einer prächtigen Bucht des Lago Maggiore und dank dem mediterranen Klima, gepaart mit südlichem Lebensstil sowie der Sicherheit und Stabilität der Schweiz, ist die Re-gion Ascona nach wie vor eines der beliebtesten und exklusivsten Ferienziele in der Schweiz.Hier finden Sie alles was ihr Herz begehrt, um geschützt vor den indiskreten Blicken auch als VIP einen ruhigen Aufenthalt zu geniessen.

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Sincerely yours, Claudia Tresch

Claudia Tresch

Engel & VölkersOffice AsconaPiazza G. Motta 57CH - 6612 AsconaTel.: +41 (0)91 785 14 80E-mail: [email protected]: engelvoelkers.ch/ascona

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è in 15 regioni, mentre all’estero il gruppo è presente in Italia e in Austria.

I sistemi per la gestione dell’impiantistica per edifici racchiudono queste attività.• Elettrotecnica: consulenza e progettazione, impianti a cor-

rente forte/debole, sistemi d’illuminazione, cablaggio universale, sottostazioni di trasfor-mazione/parafulmini, controllo di installazio-ni elettrotecniche.

• Tecnica RVCS: riscaldamento, ventilazione, climatizzazione,

sanitari, recupero di calore/pompe di calore, camere bianche e impianti per laboratori.

• Tecnica del freddo: freddo commerciale, freddo industriale, tecni-

ca della climatizzazione, tecnica dell’energia, consulenza, progettazione, pianificazione, realizzazione.

• ICT Services: sviluppo ed esercizio di infrastrutture IT, siste-

mi di comunicazione quali VoIP, PBX, ISDN e UCC, consulenza, sviluppo ed esercizio di reti nei settori routing, switching, moduli individuali di Managed Service, eliminazione di guasti in loco, organizzazione del supporto 7x24.

• Security & Automation: rilevatori d’incendio, impianti di allarme

antifurto, videosorveglianza, rilevatori di guasti, sistemi di controllo accessi, impianti di evacuazione, impianti Intercom, impianti di nebulizzazione, automazione, tecnica dei sistemi, sistemi di conduzione degli edifici.

• Service & TFM: analisi e progettazione di soluzioni individuali

e globali orientate alla pratica, esercizio, mantenimento e ottimizzazione impiantistica per costruzioni per tutte le divisioni, Facility Services 7x24.

• Fotovoltaico e solare termico: impianti fotovoltaici, impianti solari termici,

soluzioni di accumulatori a batteria.• E-Mobility: progettazione, installazione, manutenzione,

assistenza e controllo di impianti e apparec-chi, soluzioni globali per progetti di infra-struttura di ricarica per la mobilità elettrica, sistema di accesso e fatturazione «easy4you».

• Efficienza energetica: strategie di sostenibilità per immobili, im-

Alpiq sta per le Alpi e per svizzerità – un riferi-mento alle nostre origini. Le Alpi, simbolo ga-rante di qualità e competenza – due valori a cui dedichiamo tutti i nostri sforzi. PIQ rimanda alla parola «peak», il punto più alto di una monta-gna che offre nuove prospettive, anche in vista delle prestazioni di punta che vogliamo fornire.Le lettere «IQ» sono sinonimo di soluzioni intel-ligenti e qualità.

Le aree business del gruppo Alpiq InTec rag-gruppano i sistemi per la gestione dell’impiantistica per edifici, la tecnica d’ap-provvigionamento dell’energia e del traffico e i grandi progetti.

Alpiq, che tra il 2000 e il 2016 è passata da 400 a 5000 dipendenti (270 in Ticino) e ha una cifra d’affari di 1,2 miliardi di franchi, in Svizzera

Alpiq InTec Svizzera SAVia Cantonale 43CH - 6802 RiveraTel.: +41 (0)58 261 00 00Fax: +41 (0)58 261 00 01E-mail: [email protected]: www.alpiq-intec.ch

ALPIQ RACCONTALA NOSTRA STORIA ED EVIDENZIAI NOSTRI LATI FORTI

Marco Togni, Direttore

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su misura, partner esperto e affidabile in fatto di progetti complessi.Soluzioni globali integrali nel settoredel traffico:progetti di trasporto complessi per le ferrovie e le strade, progettazione, attuazione e messa in funzione, gestione di progetti e management di logistica.Soluzioni globali integrali nel settoredelle infrastrutture:soluzioni su misura nel settore delle infrastrut-ture, project management completo basato sui processi, esperienza e know-how di lunga data.

Multitec

Il nostro approccio multitec è unico:con «multitec» designiamo la collaborazione di più divisioni o settori del gruppo Alpiq InTec nell’ambito di uno stesso progetto, facente capo a un responsabile, quale partner multitec sviluppiamo e realizziamo soluzioni globali trasversali alle divisioni da un unico fornitore, le responsabilità circa le competenze sono chia-ramente definite, questo tipo di collaborazione costituisce un punto di forza straordinario del nostro gruppo.Vantaggi:nessun problema a livello di interlocutori: ve n’è solo uno per tutte le divisioni, sfruttamento del-le sinergie interne aziendali, apporto di un vasto know-how in tutte le discipline dell’impiantistica per edifici.

pianti di produzione d’energia esente da CO2, funzione di contractor, controllo energetico innovativo.

• Automazione dei processi: tecnica di gestione e di conduzione di im-

pianti infrastrutturali, tecnica di gestione e di conduzione di impianti industriali, consulenza e progettazione, ingegneria elettronica e del software, realizzazione, servizio e manutenzio-ne.

La tecnica approvvigionamento dell’energia e del traffico per capire il flusso dell’elettricità e del traffico si occupa delle seguenti attività.• Approvvigionamento energetico/reti: pianificazione ed engineering per reti ad

alta tensione da 16 a 400 kV (linee aeree, sottostazioni, stazioni di trasformazione), manutenzione e riparazioni, incluso picchet-to 7x24, costruzione di linee aeree ad alta tensione fino a 400 kV e cablaggi, progetti complessivi di approvvigionamento elettrico ferroviario.

• Tecnologia ferroviaria: tecnologia delle linee aeree di contatto, siste-

mi di sicurezza ferroviaria, infrastrutture per gallerie, lavori di cablaggio e di installazione, costruzione di linee senza scavo, opere di co-struzione di binari.

• Strada: semafori e barriere, segnaletica e pannelli

indicatori, sistema di controllo del traffico, telematica del traffico, equipaggiamento di sicurezza per rotaie e strade, paracarri e bar-riere, infrastrutture per gallerie.

• Energia: costruzione di linee elettriche, progettazione

edilizia, Impianti da cantiere, lavori di cablag-gio e di installazione, scavo per cavi, costruzio-ne di condotte di servizio/lavori edili, lavori di manutenzione in e vicino a centrali elettriche, elettromeccanica, quadri elettrici, servizi.

• Telecom: progettazione, reti di comunicazione, lavori di

cablaggio e di installazione, posa di cavi in-terrati, costruzione di linee senza scavo, scavo per cavi.

• Impianti speciali: illuminazione pubblica, impianti d’illumina-

zione, illuminazioni natalizie, infrastrutture per eventi, struttura pubblica.

I grandi progetti per capirecome realizzare progetti ambiziosi

Grandi progetti:servizi per imprese generali e totali in ambito di progettazione e realizzazione integrali di ambi-ziosi impianti tecnici, concentrazione delle com-petenze per l’esecuzione di progetti sostenibili e

Progetti nazionali

In tutta la Svizzera:competenza trasversale tra le divisioni a livello nazionale, soluzioni globali per progetti grandi e piccoli e in tutte le lingue nazionali, capiamo le esigenze e le peculiarità locali, grazie alle nostre 90 sedi situate in tutta la Svizzera, siamo collegati in modo ottimale per essere più vicini a voi anche a livello regionale.Coordinamento centralizzato:KAM (Key Account Manager) -SPOC (Single Point of Contact).I vantaggi della soluzione globale:un partner, un accordo commer-ciale, disponibilità in tutte le lingue nazionali, gestione dei mandati efficiente grazie allo sfruttamento delle sinergie, all’ottimizzazione a livello interlocutori e a processi definiti.

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AMAGAutomobili e motori SAAMAG Regione TicinoVia Monte Boglia 24CH - 6900 LuganoTel.: +41 (0)91 973 33 33Fax: +41 (0)91 973 33 00E-mail: [email protected]: lugano.amag.ch

contatto, non solo con la gente del posto, ma anche con gli enti locali, hanno spinto AMAG Ticino ad avere un’attenzione particolare per molti eventi organizzati nei diversi distretti e ad essere spesso e volentieri presente a sostegno di manifestazioni, prevalentemente in ambito spor-tivo, culturale e sociale, a beneficio soprattutto delle associazioni che si occupano di bambini, coinvolgendo di riflesso in special modo i clienti con famiglia nelle svariate ed interessanti attivi-tà proposte.In un mondo sempre più virtuale e digitalizzato, l’eccellenza deve essere proposta con passione in maniera concreta e reale, permettendo a tutti di poter non solo vedere, ma sentire, percepire, toccare l’eccellenza vivendo emozioni di altissi-mo livello.

AMAG Automobili e motori SA Regio-ne Ticino vanta una presenza sul ter-ritorio cantonale da oltre sessant’an-ni. Nel corso di questo periodo ha avuto modo di consolidare la propria attività locale diventando un’impor-tante realtà commerciale.Rappresentante dei marchi Volkswa-gen, Audi, SEAT, SKODA, Volkswa-gen Veicoli Commerciali e dei Centri Occasione Amag e “Das WeltAuto”, conta ben 14 punti vendita ed assi-stenza, distribuiti capillarmente sul territorio: nel Luganese a Lugano, Breganzona, Sorengo, Collina d’Oro e Manno, nel Bellinzonese a Bellinzo-na, Giubiasco e Contone e nel Men-drisiotto a Mendrisio e a Coldrerio.Presso queste filiali vengono conse-gnati oltre 6’000 autoveicoli nuovi e d’occasione all’anno e gestiti in totale più di 300 passaggi giornalieri nelle officine e nelle carrozzerie.

Ing. Oliviero MilaniDir. AMAG Regione Ticino

AMAG TICINOL’EVOLUZIONE CONTINUA...

VolkswagenLugano, Via Monte Boglia 24Bellinzona, Via San Gottardo 71Mendrisio, Via Rinaldi 3Sorengo, Via Ponte Tresa 35

AudiBreganzona, Via San Carlo 6Giubiasco, Via Bellinzona 37Mendrisio, Via Rinaldi 3

SEATBreganzona, Via San Carlo 4

ŠKODALugano, Via Monte Boglia 21Giubiasco, Via Bellinzona 8Coldrerio, Via San Gottardo 52

VW Veicoli CommercialiSorengo, Via Ponte Tresa 35Bellinzona, Via San Gottardo 71Mendrisio, Via Bernasconi 31

«Das WeltAuto»Centri Occasione TicinoCollina d‘Oro – Lugano Sud, Via alla Roggia 7Manno, Via Cantonale (svincolo autostradale)Bellinzona, Via San Gottardo 71Contone, Via Cantonale

La qualità ci porta avanti

Ticino_Gutschein_Rueckseite_Lugano_65x140mm.indd 2 12.06.17 09:35

AMAG Ticino occupa oltre 280 collaboratori, impegnati quotidianamente per garantire un servizio professionale, affidabile e competente.In ogni filiale un team di consulenti addetti alla vendita e al dopo-vendita si adopera per accogliere ogni giorno nuovi e affezionati clienti, offrendo loro un servizio a 360°, ascoltando le loro esigenze e cercando di trovare le migliori soluzioni, sorprendendoli con un sorriso e con tante attenzioni perché, come sostiene il Diretto-re di AMAG Regione Ticino, Ing. Oliviero Milani, i risultati migliori si ottengono con la professio-nalità e con tanta passione!Al di là dell’aspetto prettamente commerciale, l’azienda mostra anche una spiccata sensibilità verso le problematiche ambientali e si presen-ta con un profilo ecocompatibile, confermato da numerosi progetti concretizzatisi attraver-so altrettante azioni finalizzate alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. Un significativo esempio risiede nell’impiego di sofisticati ed effi-cienti impianti per il riciclo dell’acqua, dell’aria e degli oli esausti, senza dimenticare una raccolta differenziata dei rifiuti. In occasione dei fermi tecnici, la mobilità della clientela per lo spostamento urbano, oltre che con la classica vettura di cortesia, viene garanti-ta anche con l’offerta di biciclette elettriche op-pure in alternativa con il biglietto dell’autobus.Grazie ad una filosofia ed etica aziendale, cer-tificata ISO/VW già dal 1998, orientata alla fiducia, all’integrità ed allo spirito di sacrificio, l’azienda si focalizza principalmente sul cliente e sul continuo aggiornamento professionale dei suoi collaboratori, su un management pro-attivo ed un marketing innovativo che attraverso i social amplifica la sua apertura verso l’esterno.AMAG Ticino ha oggi raggiunto un tale livello di performance e affidabilità che le consente di puntare verso la sicura leadership nel ramo automobilistico ticinese.Mentre le sfide del futuro saranno la digita-lizzazione e l’elettrificazione, quelle gestionali risiederanno invece, nell’acquisizione e nella fidelizzazione dei clienti, accompagnate inevi-tabilmente da un’ottimizzazione delle risorse a tutti i livelli ed in tutti i reparti. Per raggiungere tali obiettivi AMAG Ticino punta anche su una geolocalizzazione delle proprie strutture elabora-ta attraverso soluzioni adeguate che non vadano a congestionare i già difficili piani viari locali.L’attaccamento alla realtà regionale e lo stretto

Dal fascino nasce la forma.

La nuo va Arteon è sta ta con ce pi ta se guen do un pre ci so pa ra dig ma: il fa sci no. È na ta co sì una for ma ine di ta di Volkswagen. La ri co no sce te ad esem pio dal le sue li nee dinamiche di for te im pat to vi si vo. O dal bat ti to ac ce le ra to del vo­stro cuo re nel mo men to in cui la sco pri te e sen ti te con tut ta la po ten za del la sua mo to riz za zio ne 4MOTION fi no a 280 CV.

La nuova Arteon.

Arteon 2.0 TDI, 150 CV, cambio DSG a 7 rapporti, consumo energetico: 4.6 l/100 km, emissioni di CO₂: 120 g/km (media di tutte le vetture nuove vendute: 134 g/km), emissioni di CO₂ derivanti dalla fornitura di energia: 20 g/km, categoria di efficienza energetica: C. *La vo ri di ma nu ten zio ne e so sti tu zio ne dei pez zi d’usu ra gratuiti. Va le il cri te rio rag giun to per pri mo.

AMAG Lugano, Via Monte Boglia 24, 6900 Lugano, Tel. 091 973 33 33, www.lugano.amag.chAMAG Bellinzona, Via S. Gottardo 71, 6500 Bellinzona, Tel. 091 820 60 40, www.bellinzona.amag.chAMAG Mendrisio, Via Rinaldi 3, 6850 Mendrisio, Tel. 091 640 40 80, www.mendrisio.amag.chAMAG Sorengo, Via Ponte Tresa 35, 6924 Sorengo, Tel. 091 985 10 50, www.sorengo.amag.ch

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con una costante e attenta attenzione, rivolta ad un’ampia clientela da Chiasso ad Airolo, anche nei servizi di manutenzione e dopo vendita.È importantissima, abbiamo ottenuto il successo soprattutto grazie all’assistenza ai clienti, e oggi con la liberalizzazione del mercato è il solo modo per controbattere la globalizzazione. Operando anche nel campo del soccorso stradale l’assisten-za al cliente è una nostra carta fondamentale: tempi di intervento e un’ottima riuscita sono importantissimi in questo settore”.

Oltre a preparare la successione aziendale Cesare Agustoni ha altre idee.“I sogni nel cassetto sono sempre un incentivo per me. Tra questi uno in particolare. Nei pros-simi due anni desidererei ottimizzare lo sviluppo di alcuni rami di attività dell’azienda perché noi vendiamo, contrariamente a delle concessionarie tradizionali, anche delle soluzioni. Si tratta di veicoli speciali che possono essere valorizzati con delle ulteriori e specifiche personalizzazioni. L’o-biettivo è quello di coinvolgere una clientela che non opera solo in Ticino ma in tutta la Svizzera. Per esempio, nel settore dei moderni veicoli per l’ecologia e la raccolta rifiuti, dotati di gru per svuotare i cassonetti sotterranei, il nostro uffi-cio tecnico collabora con dei fabbricanti per la realizzazione di soluzioni su misura per il nostro mercato.Alessio Frei, neolaureato in economia all’universi-tà di Friborgo, rappresenta la nuova generazionepronta a prendere il timone della Agustoni Ce-sare Trucks SA, portando forze fresche all’internodell’azienda senza però disperdere il patrimoniodi storia ed esperienza accumulato.”.

Agustoni Cesare Trucks SAVia Industria 8CH - 6814 LamoneTel. +41 (0)91 604 2020Fax +41 (0)91 604 2010E-mail: [email protected]: www.agustoni.com

L’azienda è stata fondata nel 1976 a Cadempino ed è cresciuta all’insegna del successo grazie ad una sana gestione familiare. Il titolare è Cesare Agustoni, fondatore e tutt’ora alla guida dell’a-zienda, Da 40 anni collabora con il partner prin-cipale Renault Trucks Schweiz AG (Volvo Group). La società vanta oggi un importante portafoglio di clienti che operano in tutti i settori e su tutto il territorio ticinese, supportata da un ininter-rotto servizio di soccorso 24/7, con 6 veicoli e una squadra di Road Ranger di picchetto, per assistenza e depannaggio di veicoli pesanti a co-pertura del traffico nazionale ed internazionale.L’azienda occupa oggi una trentina di collabora-tori e non trascura certo la formazione costante di apprendisti e personale, stimolati a crescere e aggiornarsi con soddisfazione e ottimi risultati.

Tra i suoi collaboratori figurano parecchi specialisti formati in azienda, partendo proprio da un apprendistato. Più di un ragazzo poi è stato premiato nel suo ramo come miglior apprendista cantonale.Cesare Agustoni Trucks si trova in una posizione quali leader nel settore ed è anche stata la prima azienda nel settore ad introdurre un sistema di qualità ISO 9001 vent’anni orsono, tutt’ora man-tenuto. È dealer ufficiale per il

Canton Ticino dei marchi Renault Trucks, Bonetti 4x4 e service partner di DAF e Isuzu.

Cesare Agustoni mette l’accento sull’assisten-za. Il suo motto sono le “3A”.“Significano Agustoni, Assistenza, Assistenza,

AGUSTONI CESARE TRUCKSUNA SFIDA VINCENTESU TUTTA LA LINEA

Una vasta gamma di servizi tutti sotto lo stesso tetto

Officina L’azienda dispone di 8 stazioni di servizio per autotreni, di sistemi tecnologici e diagnostici di ultima generazione, e soprattutto di personale qualificato in grado di risolvere con rapidità ed efficienza ogni tipo di problema.Carrozzeria Il reparto Carrozzeria è in grado di completare e di personalizzare qualsiasi veicolo indu-striale commerciale, in modo che esso possa rispondere pienamente alle esigenze del cliente.Noleggio Il noleggio di un automezzo consente di risolvere, in tempi brevi e a costi contenuti, i pro-blemi legati a necessità aziendali temporanee. Agustoni Cesare Trucks è in grado di fornire rapidamente qualsiasi veicolo industriale e commerciale in linea con le esigenze dei clienti.SOS Il reparto Officina dispone di 5 veicoli adibiti al soccorso stradale, garantito 24/24 ore e 7/7 giorni. La società può intervenire con rapidità ed efficacia su veicoli in panne o coinvolti in incidenti.Vendita L’azienda dispone di numerosi veicoli in pronta consegna.

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Consulenza aziendale: –pianificazionefinanziariaedibusiness–consulenzacontabile–analisideiconti–allestimentodibusinessplan–ricercadifinanza–insediamentodinuoveattivitàeconomiche

Gestione del personale:–amministrazionedelpersonaleinoutsourcing–contrattidilavoro–amministrazionedisalariestipendi–praticheperipermessidilavoroedisoggiorno–allestimentodiregolamentidelpersonale–gestionedeiprestatoridiservizitransfrontalieri–selezionedelpersonale

AndersenTaxMDR Advisory Group SAVia Ferruccio Pelli 12 – cp 6124Telefono +41 91 912 33 22Fax +41 91 921 33 [email protected]

Paolo Mondia

Ogniesigenzaaziendale,contabileesoprattuttofiscalerichiedesoluzionipronteesumisura.MDRAdvisoryGroupdiLugano,ancordipiùoracheèentratanell’organizza-zioneAndersenTax,èingra-dodioffrirequalitàecompe-tenzainquestoambito.Natanel2012suiniziativadi5professionistiattividaanninelramo,siavvalediunaventinadicollaboratorichesonoingradodisoddisfarelepiùraffinateesigenzeinambitofiscaleedaziendaleinSvizzeraenelmondo.

ANDERSEN TAX | LUGANOPARTNER GLOBALE SU MISURA

Andersen Tax ha fatto il suo esordio in SvizzeraDaqualchemeseAndersenGlobal®èpresente suterritorioelvetico.OltreaZurigoeGinevra,ilmarchioAndersenTaxèaLuganograzieaMDRAdvisoryGroup,lacuistrettacollaborazionerisaleal2014.Quest’accor-dopermetteallasocietàluganesedigarantiremaggio-riservizi,unaprestazioneprofessionaledialtolivelloesoluzionisempreinnovative.AndersenGlobal®occupapiùdi2’000professionistidelsettoreintuttoilmondoedèpresenteinunasettantinadisedi,suddivisitrasocietàaffiliateoaccordidipartenariato.

MDR Advisory Group è una società Svizzera con sede a Lugano che, avendo aderito nel 2014 ad Andersen Global®, opera da settembre 2016 come Andersen Tax. Andersen Tax | Lugano è attiva nella consulenza fiscale nazionale ed in-ternazionale a persone fisiche e giuridiche, nel-la consulenza aziendale e nella gestione delle risorse umane. Andersen Tax | Lugano nasce per volontà e spinta di Paolo Mondia e di alcuni qualifica-ti professionisti che, dopo aver accumulato un’ampia e solida esperienza alle dipendenze di importanti società attive sulla piazza di Lu-gano, hanno deciso di affrontare una nuova sfida professionale. Andersen Tax | Lugano, che conta una ventina di collaboratori, fra Partners e dipendenti, è in grado di soddisfare le più raffinate esigenze in ambito fiscale, aziendale e nel campo della gestione delle risorse umane sia in Svizzera che all’estero.

I servizi di Andersen Tax | Lugano

Consulenza fiscale nazionale: –attivitàdicompliance–pianificazioneinambitodiimpostedirettee

indirette–procedurediautodenuncia–riorganizzazionesocietaria(fusioni,scissioni,

cessionidiramid’azienda,…)–accompagnamentoepianificazionedellasuc-

cessioneaziendale

Consulenza fiscale a livello internazionale:–consulenzaecoordinamentodellevarieattivi-

tàdipianificazioneeproceduredigovernan-ce,controllingecompliance

–consulenzaecoordinamentoperivariadem-pimentifiscali

Formazione continua dei propri collaboratori, aggiornamento continuo delle materie gestite, dinamismo e flessibilità consentono ad Ander-sen Tax | Lugano di soddisfare puntualmente i bisogni dei propri clienti garantendo un servizio “best in class” e di rispondere tempestivamen-te ai mutamenti del mercato, con l’obiettivo di mantenere un posizionamento importante all’interno del gruppo di aziende di consulenza fiscale e aziendale che operano in Svizzera.

MDRAdvisoryGroupisaSwissCompanybasedinLugano.HavingjoinedAndersenGlobal®in2014,ithasoperatedundertheAndersenTaxbrandsinceSeptember2016.PaoloMondia,acertifiedtaxexpertandcontroller,andhisgroupofspecializedpartnersfoundedAnders-enTax|Luganoinpursuitofanewandstimulatingprofessionalchallenge.Together,theyhavedevelopedtheirextensiveandwell-establishedexperienceinthefieldoftaxandcorporateconsultancyasclientsofnotablecompanies.Withatotalstaffofapproximatelytwentypeople,AndersenTax|Luganocansatisfyeventhemostspe-cificrequestsintheareasoftax,corporateandHRmanagement.AndersenTax|LuganooperatesinSwitzerlandandwiththe«OneFirm»concept,extendstoofferitsservic-esworldwidethroughwell-establishedrelationshipswithdynamicandskilledmemberfirmsofAndersenGlobal®.

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Banca del Ceresio SAVia Pretorio 13Casella Postale 5895CH-6901 LuganoTelefono +41 091 923 84 22Fax +41 091 923 55 [email protected]

Dott. Tiziano BrianzaDirettore Generale Banca del Ceresio

BANCA DEL CERESIOPROFESSIONISTI AL SERVIZIO DELLA CLIENTELA

Dott. Brianza, ci descriva brevemente Banca del Ceresio.“Banca del Ceresio è una boutique della gestio-ne patrimoniale che si è contraddistinta fin dalla sua costituzione nel 1958 per la difesa sul lungo periodo dei risparmi della propria clientela sia dai rischi finanziari che da quelli politici, operan-do dalla sede storica di Lugano ed ampliando nel tempo i propri orizzonti attraverso le sedi di Milano e Londra. In Banca del Ceresio è lo spiri-to di imprenditorialità, che ha spinto i suoi fon-datori a costituire la Banca nel 1958, che ispira ancora oggi l’attività dei professionisti dedicati al servizio della clientela”.

Quali sono le esigenze del cliente Private Ban-king oggi?“L’esigenza fondamentale del cliente è oggi, come lo è sempre stata, la protezione dei pro-pri risparmi. La risposta che Banca del Ceresio ha dato negli anni a questa fondamentale esi-genza, già prima degli interventi massicci del-le Banche Centrali e delle distorsioni che esse hanno provocato sui mercati, è sempre la stessa: cercare nel mondo della gestione patrimoniale quei professionisti che meglio di altri sanno pro-teggere il risparmio affidatole e sono in grado di farlo crescere nel tempo. Mi creda, la gestione patrimoniale è un’arte e come in ogni attività umana anche qui alcuni fund managers sono più talentuosi di altri ad interpretare le dina-miche che influenzano il prezzo degli attivi fi-nanziari. Ecco, noi affidiamo i risparmi dei nostri clienti, ed i nostri, a queste persone siano esse a Londra, a New York, a Hong Kong o a Singa-pore, monitorando costantemente il loro ope-rato e stimolandoli direttamente con incontri e discussioni. La nostra passione è cercare questi professionisti per metterli a disposizione dei no-stri clienti”.

Come sta cambiando il mondo della gestione patrimoniale?“L’automazione, la capacità di calcolo, l’analisi di immense quantità di dati in tempi ristretti stanno stravolgendo il lavoro del gestore. Senza il necessario supporto tecnologico e senza la ne-cessaria capacità di elaborazione dei dati e delle informazioni non si può pensare ad una gestione patrimoniale professionale. I gestori che abbia-

mo in portafoglio si stanno adeguando a questo nuovo paradigma attraverso importanti investi-menti informatici come pure nelle risorse umane necessarie per gestire le “macchine”. Tuttavia il successo degli investimenti passivi sta creando nuove sfide a chi basa le proprie decisioni sull’a-nalisi fondamentale delle aziende. Questo trend porta a creare grossi flussi di acquisto e di ven-dita “dettati” da algoritmi sofisticati che influen-zano in maniera artificiosa il prezzo degli attivi finanziari. Se il prezzo di un titolo sale perché è all’interno di un indice o di un paniere di azioni in voga al momento, significa che tale prezzo si sta pericolosamente allontanando dal suo valore “reale”. In Banca del Ceresio siamo convinti che nel tempo i mercati finanziari sapranno correg-gere queste distorsioni, premiando il paziente e sistematico lavoro di analisi fondamentale dei nostri gestori.Al di là della sfida tecnologica, l’altro impor-tante trend che osserviamo in maniera diretta è l’aumento della pressione normativa e regola-mentare che rende la gestione patrimoniale più complessa. Dedichiamo sempre maggiori risorse a verificare ed implementare norme ed adem-pimenti senza la certezza che questo si traduca necessariamente in un maggior rendimento per il cliente finale o quanto meno minori rischi per i suoi investimenti”.

Parliamo di Ticino, come giudica il posiziona-mento della piazza finanziaria ticinese ed il suo futuro?“Il Ticino può vantare dei professionisti di altis-simo livello nell’industria, nel commercio come pure nella finanza. Quello che osserviamo al mo-mento tuttavia è un processo di ristrutturazione che sta ridimensionando gli eccessi degli anni passati e che è coerente con le mutate condi-zioni di lavoro e i nuovi rapporti politici con i paesi vicini. Se la capacità di innovare, di adot-tare strategie di investimento all’avanguardia, di gestire il cambiamento tecnologico saranno affrontati con decisione e se il mondo politico ticinese ma soprattutto svizzero daranno le ne-cessarie indicazioni alle autorità di vigilanza per non intralciare la competitività del settore, allora sono convinto che potremo affrontare le prossi-me sfide con ottimismo e che la piazza bancaria ticinese potrà ricominciare a crescere”.

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Banque SYZ SAVia Cattori 4 - CH - 6601 LocarnoTel.: +41 (0)58 799 66 66 - Fax: +41 (0)58 799 22 50Web: syzbank.com

I l Gruppo SYZ in sintesiFondato a Ginevra nel 1996, SYZ è un gruppo bancario svizzero specializ-zato nella gestione patri-moniale, tramite due aree di attività complementari: banca privata di alto profilo e gestione patrimo-niale istituzionale. SYZ è una società indipendente a conduzione familiare con un’impronta globale.

Giovane, anagraficamente e per spirito, ma già votata alla tradizione.Questa è Banca SYZ, che conta oggi circa 36 mi-liardi di franchi di attivi in gestione, un elevato livello di capitalizzazione e una presenza in 18 località internazionali. I suoi fondi d’investimen-to Oyster sono spesso agli onori delle cronache per i risultati conseguiti.Dopo quasi venti anni di mandato, Claudio Cri-velli ha passato nelle mani del figlio Simone il timone di Banque SYZ, a Locarno. Il ricambio nel-la conduzione operativa della prestigiosa banca svizzera arriva dopo 17 anni di intensa e preziosa attività di Claudio. SYZ è da sempre uno dei pri-mi indirizzi per la clientela privata più facoltosa.Ben radicata sul territorio, Banque SYZ ha inizia-to il suo percorso in Ticino con l’inaugurazione della sede di Lugano nel 1999 e subito dopo ha

avviato la sua attività a Locarno, nel 2000. Sa combinare i vantaggi della banca privata sviz-zera tradizionale, in termini di specializzazione, d’indipendenza e di dimensione umana, con un forte orientamento alla performance di gestione.In questo periodo la clientela cerca stabilità e sicurezza e, nel caso di SYZ, il fatto che la banca non sia soggetta alle esigenze dell’azionariato esterno è una garanzia.

RICAMBIO GENERAZIONALEALLA TESTA DI BANQUE SYZ

A LOCARNO: IL TIMONE PASSAA SIMONE CRIVELLI

Ugo Bassi SAVia Arbostra 35CH - 6963 Lugano PregassonaTel.: +41 (0)91 941 75 55Fax: +41 (0)91 940 95 [email protected]

La ditta è stata fondata da Ugo Bassi nel 1948, e inizialmente svolgeva piccoli lavori di ristruttu-razione e manutenzione, con 3-4 dipendenti. Lo sviluppo edilizio degli anni ’60 porta l’azienda a dimensioni più importanti. Nel 1988 la trasfor-mazione in SA da parte del titolare unitamente ai figli segna una tappa significativa: l’attività è ulteriormente incrementata e viene creato un settore per lavori specialistici. Nel 1997 la Ugo Bassi SA consegue la certificazione ISO 9001, aggiornata in seguito secondo le norme UNI EN ISO 9001:2000. I dipendenti sono circa 120 suddivisi in 75% operativi, 5% amministrativi, 10% tecnici e 10% nei servizi.La crescita costante non ha intaccato la qualità delle attività, che si caratterizzano nel campo delle costruzioni edili, del genio civile e dei lavori specialistici, in particolare risanamento delle canalizzazioni e “tecnica spingitubo” (a battitura e con rotopercussione).Inoltre: perforazione orizzontale con “tecnica mi-crotunneling”, pareti ancorate, consolidamento dei terreni con calcestruzzo spruzzato, officina

di riparazione, metalcostruzione, impiantistica edile e smaltimento e riciclaggio degli inerti.Un ulteriore obiettivo aziendale è quello di avere un inventario efficiente e sempre aggiornato. La direzione tecnica esegue ogni anno ricerche sulle evoluzioni dei macchinari al fine di restare all’a-vanguardia e garantire alla clientela un servizio di massima flessibilità.

UGO BASSI SAALL’AVANGUARDIA SUI CANTIERI

4 opere da segnalare

2013-2014 Nuova passerella ciclo-pedonale Melide-Bissone.2013-2015 Risanamento N2 Galleria Taver-ne-BSA: opere genio civile.2015-2016 Nuovo Centro Croce Rossa Svizzera Sezione Sottoceneri Lugano: opere da impresario costruttore.2015-2016 Realizzazione ultima tappa sedime Fondazione Rudiger Otaf Sorengo: opere impre-sario costruttore.

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Brugnoli e GottardiIngegneri Consulenti SAVia Praccio 5 - C.P. 310CH - 6908 MassagnoTel.: +41 (0)91 922 04 33Fax: +41 (0)91 922 52 89E-mail: [email protected]: www.beg-ingegneri.ch

I modelli di traffico, con infrastrutture e tecniche relative, la pianificazione dei trasporti e gli studi ambientali legati a que-ste situazioni. Ecco la Brugnoli e Gottardi di Massagno.Un’azienda che ha superato i 30 anni di attività e che è guidata da Gianni Brugnoli. Grazie a loro la politica dei trasporti può avvalersi del giusto mix tra una buona conoscenza della situa-zione attuale e le capacità di previsione degli sviluppi futuri.I sistemi tecnici all’avanguar-dia, le soluzioni innovative e la sostenibilità dal punto di vista economico e ambientale non vanno mai persi di vista in ogni ambito d’azione, unitamente alla capacità di saper raccogliere, analizzare e interpretare i dati derivati dalle statistiche e dalle perizie.

autostradale a partire da Coldrerio con l’aggiun-ta di una corsia “preferenziale”, nuova segnale-tica a messaggio variabile: lo scopo è quello di avere sempre libera la corsia di emergenza.

Studio di opportunità di creazione della terza corsia sulla tratta Lugano-Chiasso nei due sensi.La sua pianificazione ha dimostrato che vi è biso-gno, utilità e beneficio. A questo punto si dovrà trovare la soluzione di fattibilità: insomma se si deve farla e il come farla.

Sistema di dosaggio del traffico tra Quinto e Airolo in direzione nord.Fino al 2002 l’entrata nella galleria del San Gottardo era libera. Dopo il grave incidente vi è una regolazione del traffico sia pesante che degli autoveicoli controllato a 1’000 all’ora. Da Pasqua 2017 è funzionante il monitoraggio delle colonne e il pericolo di incidenti: una serie di rilevatori di code danno gli impulsi e mettono in azione la segnaletica alimentata da pannelli solari per la regolazione della velocità.

Un gruppo di ingegneri esperti e competenti, con pochi segreti ri-

guardo strade e autostrade, parcheggi, risana-menti e incroci.“Pianifichiamo e progettiamo la mobilità in ambito pubblico, privato, dai mezzi pesanti alle automobili passando per i mezzi di servizio, dai pedoni ai ciclisti. Discutiamo a vari livelli, anche nazionali, le problematiche dovute al traffico e ai trasporti al fine di trovare in seguito le soluzioni adeguate”, ci dicono e spiegano.

Uno spettro che alla fine rimane sempre ampio, dalle richieste del privato, magari per all’accesso al proprio garage fino ai grandi progetti stradali. Significa che non è trascurato nessun aspetto, sia per la ricerca, sia per gli interventi attuali, senza dimenticare la formazione professionale. E sul tavolo di lavoro per l’immediato…“Abbiamo diversi modelli di traffico, il progetto del tram di Lugano e gli effetti negativi dell’auto-strada nel Sottoceneri”.

Vediamo ora, in rapida sintesi, i quattro princi-pali “cantieri” in casa Brugnoli e Gottardi per quanto riguarda il 2017, premesso che al proget-to Tram del Luganese è dedicato il box tematico.

Gestione coordinata del traffico Lugano-Chias-so nei due sensi.Un piano d’interventi con segnaletica adeguata e da manuale ad automatica, al fine di rendere omogeneo il flusso a causa di un numero troppo elevato di veicoli circolanti: punti critici, sicurez-za, obiettivo primavera 2018.

Gestione del traffico pesante verso la dogana di Chiasso-Brogeda.È in previsione l’allargamento della carreggiata

BRUGNOLI E GOTTARDI SATRAFFICO TRASPORTIE CONSULENZE AMBIENTALI

Brugnoli e GottardiIngegneri consulentiSA

Pianificazione e tecnica deltraffico

Il futuro Tram del Luganese

Si tratta di uno dei progetti che sta caratterizzando il lavoro della Brugnoli e Gottardi e lo farà ancora per qualche anno. Un nuovo vettore di trasporto, ambizioso e importante per lo sviluppo urbanistico di Lugano e dintorni.Le caratteristiche e le fasi per rispettare i vari piani dell’opera sono imponenti, si era iniziato lo ricordia-mo nel 2000, e, a lavori conclusi, tra cinque anni circa, avremo una rete di tram capace di costituire la spina dorsale della struttura territoriale del luganese. Lo scopo è duplice: velocizzare e mettere in rela-zione le aree strategiche, da una parte, alleggerire il carico stradale delle vie di accesso, da quell’altro. Il tutto rendendo attrattive dal punto di vista economico e residenziale zone ancora un poco discoste.

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è certificato biologico e Fair-Trade (commercio equo e solidale), e sono acquistati direttamente in Ecuador, Perù, Venezuela, Panama, Repubbli-ca Dominicana, Costa Rica, Brasile e Ghana.

Tra i prodotti di Chocolat Stella vi sono il cioccola-to con lo zucchero di agave, quello senza lattosio, il vegan, quello allo zucchero e/o latte di cocco, non da ulti-mo gli abbinamenti tra cacao e salato. E tutti hanno un alto tasso di gradimento. Chocolat Stella ope-ra nel rispetto della tradizione svizzera, selezionando le mi-gliori materie prime e sviluppando ricette innovative. Non usa ingredienti geneticamente modificati, olio di palma e altri grassi vegetali. Al fine di offrire al consumatore un prodotto di alta qualità, ogni reparto è sottoposto a un sistema di controllo secondo le norme BRC, HACCP e tante altre certi-ficazioni riconosciute a livello mondiale.

Chocolat StellaVia alle Gerre 28CH - 6512 GiubiascoTel.: +41 91 857 01 [email protected]

Innovazione e creatività, ecco uno dei segreti del successo di questa azienda ticinese che esporta in oltre 50 paesi, pensate un po’ anche in Au-stralia e Giappone. Un impegno che può essere garantito solo grazie alla qualità, a delle ricette sempre nuove studiate da un team di esperti e alla tecnologia degli imballaggi particolari. Molta cura è data al fatto di adeguare il ciocco-lato alle esigenze dei singoli partner. Il 25% di quanto prodotto esce con il proprio marchio, il rimanente 75% con quello dei clienti.

La Chocolat Stella è un’azienda a conduzione familiare, appartenente alla famiglia Müller da tre generazioni. Fondata a Lugano nel 1928, trasferì la sua sede a Giubiasco nel 1988. Attual-mente dà lavoro a 55 dipendenti e produce circa 1400 tonnellate di cioccolato l’anno. È leader mondiale nella fabbricazione di cioccolato senza aggiunta di zucchero. Il quaranta per cento della sua produzione è rappresentato dal cioccolato biologico ed ecosolidale.Il cacao, conosciuto anche come “cibo degli dei” e con il quale lavoriamo per elaborare le nostre 350 ricette di base, proviene da fave di cacao di 20 paesi diversi. Anche lo zucchero la vaniglia e alcune spezie, per oltre il 65% dei nostri prodotti

CHOCOLAT STELLA DI GIUBIASCOUN DOLCE MONDO DI NOVITÀ

La Bottega del CioccolatoStazione BellinzonaOrari d’apertura:da lunedì a venerdì 07.00-19.00sabato e domenica 09.00-19.00

La Bottega del Cioccolato Giubiasco Orari d’apertura: da lunedì a venerdì 9.00 - 12.00, 13.30 - 17.30 giovedì sera chiusura ore 18.00

Ci stanno a cuore la sostenibilità sociale, l’etica degli affari e l’ambiente. Abbiamo ricevuto riconosci-menti quali ‘Agiamo Insieme’ per la reintegrazione professionale e ‘Premio Pari opportunità’ per il nostro contributo all’integrazione delle donne. Siamo fra i produttori a più basso impatto ambientale. Il nostro fabbisogno energetico e le nostre emissioni di CO2 risultano inferiori a quelle della media dell’industria svizzera del settore.

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Divisione ShippingPresente nel settore dell’armamento transoce-anico dal 1912, il Gruppo Coeclerici ha sempre considerato lo shipping una parte fondamenta-le del proprio business. Oggi la divisione Shipping è attiva nel traffico di carbone sulle rotte oceaniche, attraverso la so-cietà dACC Maritime Limited, una joint venture con il Gruppo d’Amico costituita per l’acquisi-zione e gestione diretta di quattro navi porta-rinfuse di classe Ultramax di ultima generazione (tecnologia ecofuel), di portata compresa tra le 75.000 e le 85.000 tonnellate e alimentate a ecofuel. Le quattro navi, denominate dACC Tirreno, dACC Egeo, dACC Adriatico e dACC Atlantico sono state costruite secondo standard di alto livello dal cantiere Oshima di Nagasaki e rappresentano una scelta strategica a supporto delle attività di Mining e di Trading.

Altri businessIl Gruppo Coeclerici, in linea con lo spirito imprenditoriale della famiglia che lo guida e a conferma della capacità di innovazione, è entra-to a fine 2016 nel business della produzione di macchine e impianti industriali automatici ad alta tecnologia per l’industria del converting, del packaging e dell’automotive con l’acqui-sizione della maggioranza del Gruppo IMS Deltamatic.

Coeclerici Commodities SA(Divisione Trading GruppoCoeclerici)Palazzo Mantegazza Riva Paradiso 2CH - 6900 Lugano ParadisoTel.: +41 (0)91 682 95 [email protected]

C oeclerici è una realtà imprenditoriale multidivisionale focalizzata nella gestione del ciclo di approvvigionamento delle materie prime, in particola-re carbone, dai luoghi di estra-zione agli utilizzatori finali quali industrie energetiche, cementifici ed acciaierie. Fondata a Genova nel 1895, Coeclerici, grazie al suo esclusivo know how, è oggi un punto di riferimento a livello mondiale per la fornitura di servizi integrati ad alto contenuto tecnologico e innovativo per l’industria dell’e-nergia e dell’acciaio.

Paolo Clerici

Divisione TradingL’attività di commercializzazione di carbone di alta qualità è garantita da una rete di approv-vigionamento consolidata e diversificata che va dal controllo diretto sulle attività minerarie a forti partership con i principali produttori inter-nazionali, e pone Coeclerici tra le società leader mondiali, servendo clienti in oltre 25 paesi.Di particolare rilievo risulta la presenza di Coe-clerici in Russia, uno dei più importanti mercati di riferimento della società.Da segnalare l’accordo per la gestione di una parte del terminal di Murmansk, l’unico porto sul Mare di Barents operativo durante tutto l’anno.

Divisione MiningAttiva in Russia dal 1964, Coeclerici è la prima ed unica società occidentale ad acquisire il 100% di una miniera in Siberia (Korchakolsky).Il carbone estratto, destinato ad acciaierie ed industria energetica, viene attualmente tra-sportato su rotaia che permette il collegamento diretto con i porti di Murmansk, Ventspils e Nakhodka.Dal 2008 ad oggi si è verificato un incremento della produzione superiore al 300%. Nel 2016 sono state estratte 1,4 milioni di tonnellate pari al 17% della quantità commer-cializzata dal Gruppo.

Divisione LogisticaCoeclerici Logistics realizza “terminal galleg-gianti”: navi dotate d’ impianti per la movimen-tazione (carico e scarico) della materia prima, che consentono di movimentare il carbone sia all’interno delle aree portuali sia offshore, tra-sportandolo dalle grandi navi transoceaniche alle banchine e viceversa. Queste operazioni – dette di transshipment – permettono la movimentazione del carbone nei porti che presentano limiti infrastrutturali, in cui le navi di grande tonnellaggio non possono attraccare direttamente a causa dell’insufficien-te profondità dei fondali e della dimensione delle banchine. Grazie a oltre quarant’anni di esperienza, i terminal galleggianti di Coeclerici, costruiti secondo i più elevati standard tecnolo-gici e di sicurezza dai cantieri navali più avanza-ti, si sono affermati a livello mondiale.

COECLERICI S.P.A.AL SERVIZIO DELL’INDUSTRIASIDERURGICA, ENERGETICAE METALLURGICA

Scheda di sintesi

• Società capogruppo: Coeclerici S.p.A• Anno di fondazione: 1895• Fatturato 2016: 621 milioni di Euro• N. dipendenti: 917• Presenza diretta: 13 paesi• Settori di attività: Commercializzazione

internazionale di materie prime (Trading); estrazione di carbone (Mining); trasporto, trasbordo e logistica portuale (Logistics); armamento transoceanico (Shipping).

LE RELAIS

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DallmayrAutomatenservice SAcVending & OfficeZona Industriale 2CH-6917 Barbengo-LuganoTel.: +41 91 985 40 00Fax: +41 91 985 40 [email protected]

Wolfgang Wille, titolare della Dallmayr

S e vi piace gustare un caffè durante le pause di lavoro Dallmayr vi aiuta ad assaporare anche le miscele espresso più raffinate, proprio come al bar. E non solo, be-vande fredde e calde di vario tipo, snack, prodotti freschi: le proposte non mancano.

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Un momento di bontà nella vitaSoluzioni e Ambiente:automaticamentesecondoivostrigesti

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Sostenibilità e Impegno in EtiopiaDallmayrs’impegnaautilizzarerisorsena-turali, che restinodisponibili ancheper legenerazioni future. La produzione quasiesclusivamenteconvarietàArabicagaran-tisce maggiori guadagni ai coltivatori dicaffèinquantoèpiùredditizia.Ilcodicedicondotta4C,cuiDallmayrade-risce,difendeglistandardsociali,ecologiciedeconomicinellacoltivazionedelcaffè.

Con la venditadi caffè etiope,Dallmayr èa fianco della fondazione “Menschen fürMenschen” e dona 5 piantine di caffè perogni500grammiaiutandoacombattereladesertificazioneinquelpaese.Lepiantecre-scendomiglioranolafeconditàdelterrenoerallentanol’erosione,diconseguenzalecon-dizionidivitadellapopolazionemigliorano.

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Drima SAPiazza Cioccaro 2CH - 6900 LuganoTel.: +41 (0)91 923 26 61Fax: +41 (0)91 923 11 35E-mail: [email protected]: www.drima.ch

D RIMA SA, nata su ini-ziativa di Martina Giudici, è da anni operante e spe-cializzata nel settore del collocamento del lavoro ed è regolarmente autorizzata dall’Ufficio Cantonale del Lavoro. Dal debutto in un piccolo ufficio nel cuore di Lugano, l’agenzia si è sviluppata passo per passo sino a diventare un punto di riferimento del mercato del lavoro cantonale.

L’intuizione di Martina Giudici, nata Hausherr, originaria del Canton Berna e desiderosa di venire a stare al sud delle Alpi, fu molto semplice: alla ricerca di un posto di lavoro cercò di rivolgersi a un ufficio specializzato ma non ne trovò alcuno. Già occupata nel settore, ecco che scattò la molla.

Il team oggi non ha lasciato il centro di Lugano e si è allargato. Il portafoglio clienti è importante e copre tutto il Ticino e tutti gli ambiti economici.Sia si preoccupa di affiancare i datori di lavoro nella ricerca e selezione del personale necessa-rio, sia aiuta i lavoratori nella ricerca di unb’oc-cupazione.

La cura applicata nella selezione del personale e le competenze nella scelta del collocamento hanno procurato a DRIMA SA numerosi ricono-scimenti professionali nei settori industria, edili-zia e terziario, in particolare per il collocamento temporaneo, mentre per quello fisso i campi di azione privilegiati sono per segretarie, impiegati, consulenti, tecnici e manodopera altamente specializzata.

La formula del “try and hire” permette alle azien-de di assumere direttamente e senza alcun costo il collaboratore dopo tre mesi di prestazione d’opera temporanea.

DRIMA SASOLUZIONI PER IL LAVORO

DRIMA SA, fondata a Lugano nel 1980, è stata la prima agenzia ticinese a operare nell’ambito del collocamento temporaneo e fisso.

Forti del rispetto del codice deontologico in vigore nella professione, mette in opera tutti i mezzi neces-sari per soddisfare le esigenze dei clienti e trovare la “persona giusta per il posto giusto”.

La professionalità e l’esperienza di DRIMA SA le hanno permesso di affermarsi quale partner commer-ciale delle maggiori aziende operanti in Ticino

Il panorama delle attività si completa con una gamma di servizi quali la consulenza nella gestione del personale, la pianificazione delle carriere, i test attitudinali e gli esami grafologici.

Noi di Drima

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D a trent’anni EcoCon-trol SA affronta con impe-gno sfide nei campi delle consulenze ambientali e naturalistiche, dell’in-gegneria forestale, della fisica della costruzione e delle energie rinnovabili, e guarda al futuro con ottimismo.

Nel 1988 nasce EcoControl SA, una delle prime società su territorio ticinese ad offrire consulenze ambientali e naturalistiche, servizi di ingegneria forestale, fisica ed energetica della costruzione. Sotto la direzione di Gianfranco Giugni e Fabio Breda essa vanta oggi due sedi, a Locarno e a Lugano, 17 collaboratori, nonché numerose col-laborazioni con privati ed enti pubblici federali, cantonali e comunali. Uno dei punti forti dell’azienda è costituito da un team di lavoro altamente qualificato che ope-ra in diversi settori e che insieme è in grado di offrire una consulenza completa e professionale. È proprio grazie a questo know-how interdisci-plinare che lo studio, certificato ISO 9001 dal 2010, è in grado di offrire una gamma di presta-zioni sorprendentemente ampia, spaziando dalle consulenze per piccoli progetti, alle principali opere realizzate su territorio cantonale.

Tra le numerose collaborazioni intraprese in que-sti trent’anni di attività, spiccano in particolare:• AlpTransit SA, per cui EcoControl SA ha analiz-

zato l’impatto ambientale, progettato e diret-to i lavori di tutte le misure di compensazione, sia per il Nodo di Camorino che per il grande comparto di Biasca.

• L’Ufficio Federale delle Strade, con il quale EcoControl SA collabora per diversi progetti, tra i quali gli svincoli di Mendrisio e di Bellin-zona, le gallerie di Melide-Grancia e Stalvedro,

il ponte faunistico sopra la N13 a San Vittore, lo svincolo di Sigirino, ecc.

• Le Ferrovie federali Svizzere, per le quali Eco-Control si occupa degli aspetti ambientali per le ristrutturazioni delle aree ferroviarie di Chiasso, Bellinzona e Mendrisio e dell’ac-compagnamento ambientale di diversi can-tieri (nuova tratta Mendrisio-Stabio, nuova stazione Piazza indipendenza e terzo binario a Bellinzona, ACE Chiasso, ZEB San Paolo, modernizzazione Gambarogno, ecc.).

• FFS e AET, con le quali EcoControl SA ha collaborato per un ventennio al rinnovo degli impianti idroelettrici del Ritom con l’elabora-zione dei rapporti d’impatto ambientale e gli studi idrobiologici.

• Il Dipartimento del Territorio, per il quale Eco-Control SA attualmente verifica e analizza gli aspetti ambientali per il nuovo collegamento stradale A2/A13 Locarno-Bellinzona nell’am-bito di un consorzio di progettazione.

Lo studio è presente in maniera importante an-che nel settore delle scienze forestali, condotto dall’ing. Paolo Piattini, responsabile della filiale di Lugano. In questo settore offriamo servizi di analisi di rischi derivanti da pericoli naturali in zone boschive, pianificazione forestale e selvicol-tura, progettazione e accompagnamento nella realizzazione di sentieri e strade forestali, perizie ed accertamenti. Tra i numerosi interventi, spicca la rivalorizzazione ecologico-forestale della selva

ECOCONTROL SACOMPETENZE AMBIENTALI INTERDISCIPLINARIAL SERVIZIO DEI SETTORI PUBBLICO E PRIVATO

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EcoControl SAVia Rovedo 16CH - 6604 LocarnoTel.: +41 (0)91 290 12 00Fax: +41 (0)91 290 12 01Via Cortivallo 3CH - 6900 LuganoTel.: +41 (0)91 922 08 25Fax: +41 (0)91 922 08 26E-mail: [email protected]: www.ecocontrol.ch

Palazzo del cinema a Locarno Scuola elementare di Tegna

Risanamento fonicodella linea ferroviaria in Ticino

Coop Canobbio

biaschese di S. Petronilla, insignita del premio ASPAN 2003 e la recente istituzione della riser-va forestale dei Denti della Vecchia. È pure in elaborazione il progetto per l’istituzione della riserva forestale di Caprino-Gandria.EcoControl SA si distingue anche per l’impegno nella fisica della costruzione. In questo settore essa è in grado di fornire consulenza nel campo dell’acustica (ripari fonici per strade e ferrovie,

ottimizzazione del fonoisolamento e dell’acusti-ca delle abitazioni), dell’energia (risparmio ener-getico e certificazioni Minergie), delle radiazioni non ionizzanti e delle vibrazioni. Inoltre, grazie al recente perfezionamento professionale di alcuni collaboratori, EcoControl SA è in grado di offrire consulenza e di eseguire delle perizie per verificare la presenza di amianto nel materiale da costruzione.

Di seguito ci piace ricordare alcuni esempi di opere terminate nell’ambito del settore della fisica della costruzione a piena soddisfazione della clientela:

Nuovo Palacinema a Locarno. Nuova scuola elementare di Tegna.

Ripari fonici lungo la linea ferroviaria (Bellinzona).

Centro commerciale Coop a Canobbio.

Il nuovo palazzo del cinema di Locarno (nuovo Palacinema), inaugurato quest’anno, rappresen-ta un edificio di primaria importanza per la Città e per il suo Festival internazionale del film.L’edificio è stato ristrutturato a partire da un vecchio edificio scolastico e certificato Minergie (TI-480). Ecocontrol SA si è occupata della cer-tificazione Minergie e di tutti gli aspetti tecnici legati alla fisica della costruzione, in primo luogo l’acustica e l’isolamento fonico delle 3 nuove sale cinematografiche.

La nuova scuola elementare di Tegna rappre-senta il primo edificio scolastico certificato Minergie-A in Svizzera (TI-077A). Oltre a questa importante certificazione, Ecocontrol SA ha trat-tato tutti i temi legati alla fisica della costruzio-ne, in particolare l’acustica delle aule scolastiche (parametro di primaria importanza per la qualità dell’insegnamento).

EcoControl SA ha eseguito il dimensionamento del risanamento fonico della linea ferroviaria FFS in oltre 20 comuni ticinesi, tra cui Bellin-zona, Lugano, Mendrisio e Biasca. In totale si tratta di una ventina di chilometri di nuove pareti foniche e rivestimenti fonoassorbenti di muri esistenti.

Nell’ambito della ristrutturazione del Centro Commerciale Coop di Canobbio, EcoControl SA si è occupata della certificazione Minergie (TI-400) e della consulenza in fisica della costru-zione. Questa infrastruttura rappresenta il più grande centro commerciale del Ticino certificato Minergie (oltre 12’000 m2 di superficie di riferi-mento energetico).

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EMME SAVia Pianoni - Zona industriale 4ACH - 6934 BioggioTel.: +41 (0)91 605 70 75Fax: +41 (0)91 605 70 71E-mail: [email protected]: www.emme.ch

EMME SA è una realtà ticinese nata nel 1991 come società semplice e attiva a livello svizzero ed internazionale, nel settore professionale della sonorizzazione e dell’illuminazione. L’esperienza e la professionalità acquisite negli anni ci han-no permesso di soddisfare qualsiasi richiesta nel campo delle tecnologie per eventi, spettacoli e congressi. Offrire in ogni occasione un servizio tecnicamente impeccabile, con una particolare attenzione alla sicurezza e senza mai trascura-re l’aspetto estetico. Sempre all’avanguardia nella tecnologia e nelle soluzioni proposte, noi di EMME siamo dei perfezionisti, con il pallino della puntualità e della precisione. Il nostro ap-proccio è perfettamente calibrato sulle esigenze

del cliente. Il nostro team, capace e dinamico, è motivato dalla passione e dal desiderio di garan-tire sempre risultati d’eccellenza.

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emotì c/o Enerti SAVia ai Ronchi 1 - CH - 6802 Rivera Tel.: +41 (0)91 946 39 28Fax: +41 (0)91 946 39 34E-mail: [email protected] [email protected]: www.emoti.swiss www.enerti.ch

I l settore elettrico ticinese presenta un nuo-vo e moderno concetto di colonnine di ricarica

dotato di migliori prestazioni e comfort e di un comodo sistema elettronico di pagamento. Per facilitare l’accesso alla nuova rete di stazioni di ricarica, sono inoltre disponibili un sito internet e un’App dedicati. emotì sostituirà il concetto RiParTi che per le ricariche prevedeva un importo forfettario annuo e il deposito di cento franchi per la chiave di accesso alle colonnine. emotì sarà anche ecologico visto che l’energia erogata dalle colonnine avrà il marchio tìacqua, vale a dire elettricità proveniente esclusivamen-te da centrali idroelettriche ticinesi. La nuova rete emotì ha inoltre la possibilità di ricaricare simultaneamente due veicoli e i cavi di ricarica sono integrati. Con questo nuovo concetto i tem-pi di ricarica saranno ampiamente ridotti. Per gli utenti regolari è previsto un abbonamento mensile che permette di usufruire di tariffe pre-ferenziali. Per tutti gli altri ci sarà comunque la possibilità di utilizzare le colonnine anche senza aver sottoscritto un abbonamento.

Si chiama emotì ed è la nuova rete di ricari-ca pubblica per veicoli elettrici. Il progetto è promosso e gestito da Enerti SA. emotì prevede la sostituzione delle oltre 100 colonnine di ricarica presenti sul territorio ticinese, con un modello all’avanguardia e che saprà far fronte alle nuove sfide della mobilità elettrica.

Il mercato della mobilità elettrica è in piena espansione e la tecnica fa passi da gigante. Nei prossimi anni è prevista una crescita esponenzia-le del numero di veicoli elettrici in circolazione. Anche sulle strade ticinesi. Per far fronte a questi scenari, le dieci principali aziende di distribuzio-ne elettrica del Ticino, raggruppate sotto il cap-pello di Enerti SA, hanno presentato a fine mag-gio il futuro della mobilità elettrica denominato emotì. Il progetto prevede la sostituzione delle 107 colonnine di ricarica presenti sul nostro territorio con un nuovo modello all’avanguardia,

EMOTÌ, LA MOBILITÀ ELETTRICADEL FUTURO TARGATA TICINO

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rantire un servizio di qualità in tutti gli stadi di sviluppo societario. Siamo sponsor principali del premio SVC per la svizzera italiana che anche quest’anno è stato attribuito a 6 aziende molto interessanti di cui cinque ticinesi. La EY annual-mente organizza a livello svizzero il premio all’im-prenditore (Entrepreneur of the year), al quale partecipano 50 aziende e di queste ne vengono premiate 4 nelle seguenti categorie: Industria/High Tech/ Life Sciences, Commercio/Servizi, So-cietà emergenti/Start up con almeno due anni di vita, Le aziende di famiglia in terza generazione”.

In quale direzione ci stiamo muovendo?“Il Ticino probabilmente dovrà pagare più di altre regioni svizzere la rivoluzione in corso nel settore terziario, che più comunemente viene definita con i termini di digitalizzazione e robotizzazione perché manca di centri decisionali importanti. L’evoluzione in corso genererà una perdita di po-sti lavoro nel settore terziario.Ne consegue quindi che parte del Ticino dovrà ripensarsi! Non bisogna comunque disperare in quanto la carta geografica delle aziende ticinesi è molto vasta e variegata. Grazie ad una molti-tudine di piccole e medie imprese riuscirà in ogni caso a transitare nell’era della digitalizzazione e robotizzazione”.

Dir. Stefano Caccia

Ernst & Young LtdCorso Elvezia 33, P.O. BoxCH - 6901, LuganoTel.: +41 (0)58 286 24 24Fax: +41 (0)58 286 24 00E-mail: [email protected]: www.ey.com

E rnst&Young è leader mondiale nei settori del-la revisione, consulenza fiscale e nel supporto alle transazioni, come pure nei servizi di consulenza.

In Ticino Ernst&Young, che in Svizzera occupa 2’700 collaboratrici e collaboratori in 10 sedi, è presente da oltre 50 anni, a dimostrazione di es-sere stata una fra le prime società internazionali di revisione e consulenza ad aver riconosciuto il potenziale del Cantone. La struttura di Luga-no conta una cinquantina di persone, l’80% dei quali ha conseguito un titolo accademico. Molti di loro stanno completando la propria formazio-ne con attestati federali specialistici.Abbiamo incontrato il Direttore Stefano Caccia.

Come giudica la posizione di EY?“L’andamento della EY a livello internazionale è sicuramente soddisfacente. I tassi di crescita sono leggermente diminuiti specialmente a se-guito del rallentamento delle economie dei paesi BRIC e alle insicurezze in alcuni paesi del medio oriente. In Svizzera la EY rimane al secondo posto fra le società di consulenza e revisione“.

Quale ritiene che dovrebbe essere l’accento che EY dovrebbe mettere a proposito delle pro-prie attività?“La EY, storicamente e specialmente quella sviz-zera, ha sempre prestato molta attenzione alle PMI (piccole e medie imprese). EY vuole essere un interlocutore privilegiato che è in grado di ga-

ERNST&YOUNGLA CAPACITÀ DI RICONOSCERE

E SVILUPPARE I POTENZIALI

ERNST&YOUNGTHE ABILITY TO RECOGNIZE AND DEVELOP POTENTIALS

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Ernst &Young has been present for more than 50 years in Ticino, being one of the first interna-tional auditing and advisory firms to discover the Canton’s potential. 80% of its employees in the Lugano branch are graduates; many of them are taking federal specialist degrees.

The focus of EY’s activitiesTraditionally, EY has always been attentive to SMEs. Its aim is to provide quality services throughout all stages of corporate development. In addition to the national Entrepreneur of the Year Prize, EY is sponsor of the SVC prize for Ital-ian Switzerland. This year, 5 out of 6 awarded firms were from Ticino. EY is confident that Tici-no will find its place in the Digital Age.

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Fedegari (Suisse) SAVia alla Gerra 11CH - 6930 BedanoTel.: +41 (0)91 935 20 90Fax: +41 (0)91 935 20 99www.fedegari.com

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l’assemblaggio e il collaudo di tutte le macchi-ne di serie.Fedegari (SUISSE) SA, nella nuova sede di Be-dano che occupa 3500 m2 coperti e impiega ca. 30 addetti, importa da Fedegari in Italia tutti i componenti critici e proprietari e li assembla in macchine finite. Sono inoltre concentrate nella sede di Bedano anche tutte le funzioni com-merciali ed amministrative oltre che il servizio di assistenza post-vendita per le macchine qui prodotte.Da molti anni ormai Fedegari – che ha sempre voluto sviluppare e produrre al proprio interno componenti e tecnologie – è considerata costrut-tore di riferimento mondiale nel campo della sterilizzazione grazie alle svariate innovazioni introdotte sia sulle macchine, sia nei processi. I principali clienti di Fedegari sono tutte le in-dustrie farmaceutiche internazionali, così come molte industrie minori locali.

Fedegari Autoclavi SpA è una società con sede ad Albuzzano (PV), holding di un gruppo indu-striale che ha come obiettivo strategico la forni-tura di macchine, impianti, componenti e servizi prevalentemente destinati all’industria farma-ceutica internazionale e l’innovazione continua della tecnologia nel campo della sterilizzazione.A partire dai primi anni Novanta diversifica la propria produzione anche nel campo dei processi con fluidi supercritici. Fedegari è un gruppo con circa 500 addetti, un fatturato (2016) di circa 62 MEUR, l’85-90% del quale viene esportato in Europa, USA, India e Cina.Alla fine degli anni Novanta, con l’introduzione di una nuova generazione di piccoli sterilizza-tori multifunzione, emerge la necessità indu-striale di separare la produzione delle macchine industriali a commessa dalle macchine di serie. Quindi nel 2001, una nuova unità produttiva in Canton Ticino (Svizzera) è stata aperta per

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contiamo di programmarne altri 36 per il perio-do 2018-2020. La mente ingegneristica è tutta ticinese, ne siamo orgogliosi. Da 70 anni siamo sulle rotaie e siamo gli unici rimasti in Svizzera a produrre carri merci”.

Ferriere Cattaneo SAVia Ferriere 12CH - 6512 GiubiascoTel.: +41 (0)91 850 91 91Fax: +41 (0)91 850 91 92/93E-mail:[email protected]:www.ferrierecattaneo.ch

Il primo stabilimento risale al 1870 quando il fondatore Luigi Cattaneo installò in quel di Faido la sua impresa per produrre gli attrezzi ne-cessari al cantiere per la realizzazione del primo tunnel ferroviario del San Gottardo. Siamo ora alla quarta generazione di industriali.Una storia di successo, attraverso diversi mu-tamenti dettati dai tempi, dalle esigenze di mercato e dalla costante ricerca della qualità e dell’eccellenza.Ferriere Cattaneo, sempre all’insegna dell’inno-vazione, produce in quel di Giubiasco costruzioni metalliche, vagoni ferroviari per le merci, com-ponenti per i vagoni passeggeri TILO, e turbine, compresi i componenti, per centrali a gas, espor-tate nei cinque continenti.Alla guida del gruppo di un’ottantina di persone, dal 1985, vi è Aleardo Cattaneo, che ci racconta come in via Ferriere siano stati prodotti oltre 15’000 vagoni in Ticino.“Grazie al nostro successo con il vagone porta container T3000 alla Fiera di Monaco del 2014, abbiamo dovuto estendere la produzione anche alla Slovacchia. Siamo arrivati a oltre 2’000 pezzi, 580 sono previsti per il 2017 e fino al 2019 la copertura è garantita. Abbiamo in cantiere 22 vagoni speciali per manutenzione e pulizia e

FERRIERE CATTANEOLUNGIMIRANZA E QUALITÀ TICINESI

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Ferrovie Luganesi SA(FLP)Via Stazione 8CH - 6982 AgnoTel.: +41 (0)91 605 13 05Fax: +41 (0)91 604 61 05E-mail: [email protected]: www.flpsa.ch

Ing. Roberto Ferroni, Direttore

FLPL’INTRAMONTABILE TRENINO

Sono 42 i dipendenti della FLP impiegati nei settori amministrativi, di esercizio e tecnici. La sede amministrativa è ad Agno nello stabile in via Stazione 8: vi troviamo la direzione, nella persona di Roberto Ferroni, il segretariato e la contabilità. L’organico dell’esercizio conta 25 dipendenti e comprende perlopiù il personale viaggiante, ossia macchinisti, istruttori e con-trollori. Operano in «prima linea» sui treni e sono responsabili dell’efficienza del servizio in fatto di puntualità e sicurezza dei viaggiatori. Al capoli-nea di Lugano è insediata la centrale operativa, che svolge un’attenta azione di videosorveglian-za sulla linea ferroviaria. In questa struttura, che svolge anche una funzione di coordinazione e di verifica della puntualità, sono impiegati a turno 6 dipendenti. Al capolinea di Ponte Tresa si trova invece la rimessa, dove i treni iniziano e terminano l’esercizio. Infine la sezione dei servizi tecnici, che vigila sulla sicurezza degli impianti, l’operatività meccanica dei mezzi di trasporto e l’agibilità della linea: 15 tra operai e artigiani nell’officina di Agno svolgono la manutenzione di treni, binari, stazioni e distributori automatici.Questo è il presente. Il futuro assegna alla FLP un ruolo di primo piano nell’ambito della rete tram-treno di cui si stanno gettando le basi. Si tratta di un progetto per il quale sono previsti in-genti investimenti e che rivoluzionerà la mobilità nel Luganese. Prioritari nello sviluppo di questa opera grandiosa, sono il prolungamento in galleria della ferrovia fino al centro città e il pro-seguimento a nord dei binari fino a Manno. La rete sarà in seguito completata sull’asse Lugano centro-Campo Marzio-Nuovo quartiere di Corna-redo e lungo la direttrice Paradiso-Fornaci-Pian Scairolo. Insomma, si andranno a servire alcune delle aree più dinamiche, ma problematiche dal punto di vista della circolazione stradale, dell’ag-glomerato luganese. La FLP, che sarà parte integrante di questo complesso sistema di trasporto, si sta preparan-do. Proprio in questi mesi estivi è in corso con l’autorità cantonale la valutazione delle offerte presentate dai costruttori che hanno partecipato al concorso per la fornitura dei nuovi treni, la cui messa in servizio è prevista nel 2020. Le Ferrovie Luganesi si stanno inoltre dotando di una nuova officina, per la quale è stato per ora allestito un progetto nell’ambito della nuova rete tram del luganese.

Parecchie ferrovie regionali nate dalla fine dell’Ottocento per allacciare aree periferiche all’asse del Gottardo sono morte e sepolte: la

Lugano-Cadro-Dino, la Lugano-Tesserete, la Bel-linzona-Mesocco, la Biasca-Acquarossa e altre sono state da tempo pensionate. Lui, invece, il «trenino», continua sorridente a fare avanti e indietro tra Ponte Tresa e Lugano. Il segreto di questa straordinaria longevità sta nella popolarità, ma soprattutto nell’utilità della centenaria FLP, un rapido e affidabile collega-mento su rotaia tra il popoloso bacino del Mal-cantone e la città, che ha saputo stare al passo coi tempi. La sua importanza nell’ambito della mobilità è confermata dal volume dell’utenza, che ha raggiunto i 2,4 milioni di passeggeri all’anno. Un popolo che viaggia sui binari, fatto di alunni che si recano a scuola, di mamme che vanno a fare la spesa, di turisti e di impiegati che col treno guadagno tempo e non si mangiano il fegato in colonna.La Ferrovia Lugano Ponte-Tresa è un’azienda sana. L’esercizio 2016 ha chiuso con un avanzo di 154mila franchi. Nulla di eccezionale per un’impresa di trasporto i cui bilanci da tempo evidenziano cifre nere; in Svizzera la FLP è una delle poche realtà nell’ambito dei trasporti a beneficiare di una situazione finanziaria così flo-rida. Il merito, oltre all’efficienza della struttura aziendale, è anche del sostegno, economico e politico, assicurato da Confederazione, Cantone e i Comuni interessati. La partecipazione priva-ta, pur essendo minoritaria, è a sua volta una componente preziosa per la società anonima. Presidente del Consiglio d’amministrazione è Stefano Soldati, discendente della famiglia di Neggio che ha avuto sin dall’inizio un ruolo di primo piano in questa coraggiosa e fortunata avventura imprenditoriale. Costata 2 milioni e 750mila franchi, la ferrovia fu inaugurata il 2 giugno 1912. Non ci dilun-ghiamo sugli aspetti storici, segnalando a chi fosse interessato la possibilità di consultare i documenti e di toccare con mano gli oggetti più preziosi conservati nel bel museo di Ponte Tresa interamente dedicato alla FLP. Ci sono pure fotografie, filmati e informazioni riguardanti per-sonaggi, vicende e curiosità.

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Garage Tarcisio Pasta SAVia Monte Ceneri 1 CH - 6593 CadenazzoTel.: +41 (0)91 850 20 10Fax: +41 (0)91 850 20 11E-mail: [email protected] [email protected]: www.tpasta.ch

Igor Pasta (a destra, CEO)con Christoph Hitz (direttore)

a filosofia aziendale è presto riassunta perché la creazione di valori è alla base di tutto. Deter-minazione, competitività, attitudine vincente, spirito di squadra, innovazione, rispetto delle esigenze dell’uomo e dell’ambiente, collaborazione con i vari partner, sono appunto i valori che aiutano l’azien-da nella fornitura di beni e servizi che possano essere di massima soddisfazione per il cliente.

Fare contento il cliente e tenerlo fedele negli anni, la ricetta è questa come ci spiega il Di-rettore Christoph Hitz.“Siamo una ditta familiare, pensiamo sempre al motto più piccolo ma più veloce. Crediamo nelle decisioni rapide, a misura d’uomo per soddisfare il cliente, che alla fine è un amico”.Come giudica la situazione del mercato?“Sempre più difficile perché gli importatori sono esigenti ma ci aspetterà comunque un futuro ric-co di cambiamenti e sfide interessanti. Occorrerà saper migliorare i servizi e essere pronti a prodotti diversificati, come l’ibrido e l’elettrico. Quest’anno comunque è stato molto positivo.”.Tarcisio Pasta SA è ben radicata, conosciuta e apprezzata.“Sono contento che abbiamo clienti fedeli e col-laboratori che lavorano con noi da ben 20 anni. È un attestato di stima indubbio”.

Il Garage Tarcisio Pasta vi aspetta presso i vari concessionari di Cadenazzo per scoprire le mol-teplici novità.

Tarcisio Pasta SA punta all’integrazione tra le esigenze specifiche della clientela e il confronto quotidiano con l’evoluzione dei mercati di riferi-mento e dei competitor.La fattibilità di un acquisto oppure di una riparazione è sempre accompagnata da un’at-tenta valutazione delle reali esigenze del suo destinatario, senza dimenticare il rispetto delle normative vigenti.

Tarcisio Pasta SA si avvicina al suo 50imo e ri-corda con piacere il primo garage a Balerna nel 1968, dove ora vi sono le marche Ford e Subaru con vendita, officina, carrozzeria e magazzino. A seguire nel 2000 ecco Cadenazzo 1 per la Jaguar, nel 2003 Cadenazzo 2 per Aston Martin, Land Rover e Volvo e nel 2011 Cadenazzo 3 per Aston Martin e Lamborghini. Dal 2016 è stato aggiunto un altro prestigioso marchio, quello McLaren.Tarcisio e Mariuccia Pasta, con il figlio Igor, sono alla guida di 60 dipendenti in un contesto che produce un volume vendite di 770 automobili per anno.

GARAGE TARCISIO PASTAUN ELEVATO LIVELLO DI SERVIZIALL’AVANGUARDIA

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Gialdi Vini SAVia Vignoo 3CH - 6850 MendrisioTel.: +41 (0)91 640 30 30Fax: +41 (0)91 640 30 31E-mail: [email protected]: www.gialdi.ch

Produktionsbetriebe erweitert und sie mit der modernsten Technologie ausgestattet. Zudem wurden verschiedene in Unternehmensbesitz befindliche Gebäude renoviert, darunter auch die prächtigen, für Mendrisio und den ganzen Mendrisiotto typischen „cantine“. Diese teilweise in den Berg hineingebauten Weinkeller nutzen die Luftströmungen, die im Monte-Genero-so-Massiv zirkulieren und für eine das ganze Jahr über gleichbleibende Temperatur und ein ideales Klima für die Weinlagerung sorgen. Hier reifen in Barrique-Fässern die besten Gialdi-Tropfen. In ei-nigen alten, geschmackvoll renovierten Räumen wurden ausserdem ein Gästehaus für Degustati-onen und ein Mehrzweckraum für Sitzungen und Konferenzen eingerichtet. Dank seines unbe-dingten Engagements, nur Terroir-Weine bester Qualität zu produzieren, zählt Gialdi Vini zu den Spitzenbetrieben im Schweizer Weinbau.

to, equipaggiandole della migliore tecnologia, le cantine di produzione e rinnovato diversi stabi-limenti di sua proprietà, tra cui le sue splendide tipiche cantine mendrisiensi. Costruite a ridosso della montagna, queste sfruttano le correnti d’aria che circolano all’interno del massiccio del Monte Generoso garantendo una tempera-tura stabile tutto l’anno e un clima ideale per l’invecchiamento dei vini. Qui, nelle barriques, invecchiano i vini migliori. In alcuni spazi antichi riattati sono state inoltre create una foresteria per degustazioni e una sala multiuso per riunioni e conferenze. Grazie all’impegno dell’azienda volto a produrre vini di alta qualità e legati al territorio, la Gialdi Vini si situa ai vertici della produzione vinicola svizzera.

Die Gialdi Vini SA wurde 1953 von Guglielmo Gialdi gegründet, dessen Sohn Feliciano sie heute leitet. Das ursprünglich im Weinhandel tätige Unternehmen erfährt 1984 einen Wandel, als Feliciano beschliesst, einen Weinbetrieb in der unteren Leventina zu übernehmen und mit der Produktion von Tessiner Weinen zu begin-nen. Dank beträchtlicher und kontinuierlicher Investitionen in die Kellereien in Mendrisio und Bodio verarbeitet heute die Gialdi Vini – zu der auch die Unternehmen Brivio (seit 2001) gehört – jährlich insgesamt fast eine Million Kilogramm Trauben zu Wein. Die breite Palette an Gial-di-Produkten besteht vor allem aus Weinen des Sopraceneri; die Trauben, die deren „Rohstoff“ bilden, werden von gut dreihundert Winzern der unteren Leventina, der Riviera und des Bleniotals angekauft, welche seit Generationen mit Liebe und Leidenschaft Weinbau betreiben. In jüngster Zeit hat das Unternehmen seine

La Gialdi Vini SA è stata fondata nel 1953 da Guglielmo Gialdi ed è attualmente diretta dal figlio Feliciano. Dedita dapprima al commercio di vini, l’azienda conosce una svolta nel 1984 quando Feliciano decide di acquistare una cantina situata nella Bassa Leventina e inizia la produzione di vini ticinesi. Grazie a notevoli e continui investimenti nelle cantine di Mendri-sio e Bodio, oggi la Gialdi Vini – che dal 2001 controlla anche l’azienda Brivio – vinifica com-plessivamente quasi un milione di chilogrammi di uva all’anno. La vasta linea dei prodotti Gialdi propone soprattutto vini del Sopraceneri, ottenu-ti con uve acquistate da ben trecento viticoltori provenienti da Bassa Leventina, Riviera e Valle di Blenio, che con passione coltivano la vigna da generazioni. L’azienda ha recentemente amplia-

GIALDI VINI SAAI VERTICI DELLA PRODUZIONE

SVIZZERA

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itomedicina,Branca della farmacotera-pia che si occupa dell’im-piego, a scopo curativo e di prevenzione, di piante, parti di piante e composti fitochimici isolati.

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Nel mese di dicembre 2015, SFI ha acquisito inoltre l’azienda Potter’s di Vifor Pharma UK Ltd., la più antica azienda di prodotti fitoterapici del Regno Unito, che vanta oltre 200 anni di storia. Nell’ambito di questo processo, SFI ha acquisito anche la gamma di prodotti Equazen®, una linea di prodotti clinicamente testati contenenti specifiche combinazioni di Omega 3 e Omega 6, particolarmente indicati per il trattamento della sindrome da deficit di attenzione e iperattività e dei relativi sintomi nei bambini. Ginsana SA e le relative filiali nel Regno Unito e in Sudafrica sono inoltre responsabili delle attività nell’area EMEA del gruppo SFI. “Il nostro scopo è diffonde-re una cultura di gestione responsabile della pro-pria salute e cambiare l’opinione delle persone in merito alla medicina naturale” afferma Michael Clark, General Manager di Ginsana SA. “La fami-glia di brand di SFI rappresenta il nostro fermo impegno nei confronti della qualità, sostenuto dalla nostra passione per l’applicazione della scienza alla natura” continua.L’azienda è inoltre un affidabile fornitore di servizi per i settori di ricerca e sviluppo, autoriz-zazione per la commercializzazione dei prodotti farmaceutici (Regulatory Affairs), produzione, packaging e analisi e il suo centro di produzione risulta come uno dei più accreditati. Oltre alle certificazioni delle autorità Saudi Arabian FDA, Anvisa Brasil, SwissMedic e South Korean FDA, il centro di produzione ha recentemente imple-mentato un sistema di serializzazione per capsu-le e liquidi. Il gruppo SFI dispone inoltre di centri produttivi negli Stati Uniti e nel Regno Unito. “Crediamo che la trasparenza e la precisione siano solide basi per la qualità, l’approvvigiona-mento e la lavorazione dei prodotti medicinali naturali”, continua Clark, “e sviluppando i nostri valori intorno a famiglia, spirito d’impresa, diver-sità, fiducia e rispetto, siamo in grado di concen-trare le nostre forze per conseguire gli obiettivi che ci siamo posti”.Oggi i prodotti SFI vengono venduti in oltre 50 paesi, 35 dei quali si trovano nell’area EMEA, per un fatturato totale del gruppo SFI di oltre 160 milioni di dollari USA. Con 450 dipendenti e aziende affiliate in Europa, Asia e America, il gruppo SFI può vantare oltre 200 anni di espe-rienza a livello internazionale nel settore della medicina naturale di alta qualità.

Non tutti i prodotti naturali sono uguali e non tutto ciò che è naturale può essere considerato sicuro ed efficace.Non esiste una garanzia in merito alla concen-trazione costante di sostanze attive nei diversi lotti di prodotti a base di sostanze naturali pro-venienti da diverse fonti.

A partire dalla sua fondazione e dalla ricerca pionieristica sugli estratti di ginseng avviata negli anni ‘60, Ginsana SA (operante come SFI Switzerland, con sede in Ticino) ha costruito il proprio successo nell’ambito delle ricerche e studi sugli estratti delle piante e della loro stan-dardizzazione tramite l’impiego di metodologie e standard farmaceutici, specializzandosi in parti-colare nel campo della fitomedicina.Questo processo ovviamente implica alcune difficoltà, quali la capacità di conoscere, mini-mizzare, gestire e saper tenere sotto controllo la variabilità naturale e intrinseca propria delle fonti. Questa è ora l’attività principale del grup-po multinazionale Soho Flordis International (“SFI”), la cui gamma di soluzioni è caratterizzata da prodotti a base di sostanze naturali certificati come •Sicuri•Efficaci•Dialtaqualità•Sottopostiaricercheclinicheeprecliniche•Completamentecontrollatinelpercorsodal-

lafontealpaziente

Ginsana SA (operante come SFI Switzerland) è la filiale svizzera del dinamico gruppo multinazio-nale SFI, la cui sede centrale si trova a Sydney, in Australia.I numerosi, recenti cambiamenti hanno contribu-ito alla rapida espansione e crescita del gruppo SFI e di Ginsana SA.Tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, infatti, non solo SFI ha acquisito Ginsana SA ma è anche riuscita a entrare nel mercato americano grazie all’integrazione, rivelatasi un successo, delle tre linee di prodotti ProThera, Klaire Labs e Complementary Prescriptions, attraverso l’ac-quisizione di ProThera Inc., azienda nutraceutica leader di settore con sede in Nevada (Stati Uniti). L’obiettivo di questa acquisizione era quello di rafforzare la posizione globale del gruppo nel campo della medicina naturale la cui efficacia è clinicamente dimostrata.

GINSANA SA, GRUPPO SFI: IL CUORE SVIZZERO DI UN’AZIENDAFARMACEUTICA IN COSTANTE CRESCITA

Michael ClarkGeneral Manager EMEA

Quality & consistency

Clinical research

Expertise

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clinically proven product line of specific Ome-ga 3 and Omega 6 researched combinations, mainly aimed at helping children suffering from ADHD and related symptoms. Ginsana SA with its subsidiaries in the UK and South Africa, is also responsible for the EMEA business of the SFI Group. “Our purpose is to empower the responsible management of health and change the way people consider natural healthcare” says Michael Clark, Ginsana SA General Man-ager. “The SFI family of brands represent an unwavering commitment to quality, driven by our passion for applying science to nature” he continued.In addition, the company is a reliable services provider for R&D, Regulatory Affairs, Manu-facturing, Packaging and Analytics, with the manufacturing site being one of the most accredited plants. Besides regulatory approvals from the Saudi Arabian FDA, Anvisa Brasil, SwissMedic and South Korean FDA authorities, the plant has recently implemented a serializa-tion system for both capsules and liquids. The SFI group also has manufacturing facilities in both the US and the UK. “We believe in the need for transparency and accuracy behind quality, sourcing and process-ing of natural healthcare products”, continues Mr- Clark, “and with our values centred around family, entrepreneurship, diversity, trust and re-spect , we are able to focus our efforts together towards achieving our vision.”Today SFI products are sold in more than 50 countries, 35 out of which are located in the EMEA region, for a total SFI group turnover of over USD160 million, with 450 employees With affiliated companies in Europe, Asia and America, the SFI Group draws also on more than 200 years of international experience in the high-quality natural health sector.

Phytomedicine f ı ·to·me ·di·sin), nthe use of plants, parts of plants, and isolated phytochemicals for the prevention and treatment of various health concerns.

Not all natural products are the same, not everything natural is safe and effective.Natural based products have no guarantee of constant concentration of active substances in different batches coming from different sources;

Since its foundation and the pioneering re-search on Ginseng extracts back in the 1960s, Ginsana SA (trading as SFI Switzerland, locat-ed in Ticino) has created its own success by researching, studying and standardising plant extracts with pharmaceutical methodologies and standards, specialising itself in the field of phytomedicine.This process clearly carries complexities such as knowing, minimizing, managing and keep-ing under control the intrinsic and natural variability of the sources. This has become the core business of the multinational Soho Flordis International (“SFI”) group. The product port-folio is in fact characterised by nature based products certified to be •Safe•Effective•Qualitydriven•Pre-clinicallyandclinicallyresearched•Fully controlled in the journey from the

Source-to-thePatient

Ginsana SA (trading as SFI Switzerland) is the Swiss subsidiary of the dynamic multinational SFI, which has its headquarters in Sydney, Australia.During the recent past, a lot has happened to the SFI group and Ginsana SA which have been the catalyst for fast expansion and growth.Between the end of 2013 and beginning of 2014 in fact, SFI not only acquired Ginsana SA but also put its footprint in the American mar-ket with the successful integration of the three product lines: ProThera, Klaire Labs and Com-plementary Prescriptions via the acquisition of ProThera Inc., a leading nutraceutical company based in Nevada (USA). The objective being to strengthen the global position of the group in the clinically proven natural medicine.In December 2015, SFI acquired the Potter’s division of Vifor Pharma UK Ltd., the oldest UK herbal manufacturing site, with more than 200 years of history. As part of the same deal, SFI also acquired the Equazen® product range, a

Ginsana SA(trading as SFI Switzerland)Via MuliniCH - 6934 BioggioTel. +41 (0)91 610 3111www.sfihealth.com

GINSANA SA, SFI GROUP: THE SWISS HEART OF AN EVER –

GROWING PHARMACEUTICAL COMPANY

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Helsinn Healthcare SAVia Pian Scairolo 9CH - 6912 Lugano PazzalloTel.: +41 (0)91 985 21 21Fax: +41 (0)91 985 21 22E-mail: [email protected]: www.helsinn.comFollow us @HelsinnGroup

Riccardo Braglia,Helsinn Group Vice Chairman and CEO

Helsinn Healthcare SA,Helsinn Group’s headquarters in Lugano,Switzerland

HELSINN MOVESINTO CANCER THERAPEUTICSAND AN INNOVATIONINVESTMENT FUND

have an opportunity to help address not just the symptoms, but the underlying disease, a natural evolution in the Helsinn story.

What are the investment priorities of Helsinn Investment Fund?Early stage medical innovation and innovative companies are the lifeblood of our industry and these companies need financial and strategic support at this critical early stage. For many years, Helsinn Group has seen many early-stage opportunities that at a Group level we were un-able to pursue. We think the Helsinn Investment Fund gives us a chance to apply the knowledge and expertise we have acquired over our more than 40 year history to provide funding and stra-tegic guidance to these innovative healthcare companies. The goal is to support them as they seek to commercialize their innovation, ultimate-ly bringing significant benefit to patients.The priorities of the Helsinn Investment Fund are to select innovative startups that focus on cancer and related areas by assisting them with early stage finance (Series A or B). In addition, Helsinn Investment Fund will be represented on the com-pany Boards and provide decades of experience in developing new therapeutics and we believe this combination of finance and sector expertise helps them to grow into stable businesses. We prioritize investment in innovative technologies and therapeutics in a range of areas including drugs, medical devices, medical food and health IT; all areas that we think will be disruptive to the present standards of care.

What are Helsinn Group’s priorities in 2017/18?Historically, Helsinn has focused on cancer sup-portive care, underpinned by strong science and technology and we plan to continue the clinical development of our supportive care pipeline as we drive our marketed products into new markets.We have now identified an opportunity to ex-tend our capabilities into cancer therapeutics, and, in 2016, we announced an exclusive licens-ing agreement with MEI Pharma for the devel-opment and commercialization of pracinostat, a Phase III-ready drug candidate for acute myeloid leukemia (AML) and other potential indications. We also launched the Helsinn Investment Fund in 2016, focusing on early stage investment in areas of high unmet medical need. We have an-nounced [three/four] new investments and we plan to make more in the future. Helsinn’s plan is to use the learnings it has gained from these initiatives to strengthen its position across cancer therapeutics and cancer supportive care.

Your focus has always been on supportive care but you are now extending this to therapeu-tics, what has driven this change?For over 40 years Helsinn has been applying sci-entific, commercial and regulatory expertise to improve the quality of life of people affected by different diseases and in the last decade by can-cer. With our experience in clinical development, manufacturing, commercialization, and using our wide network of partners, we think we now

Helsinn is a privately owned pharmaceutical group with an extensive portfolio of marketed cancer care products and a robust drug development pipeline. Since 1976, Helsinn has been improving the everyday lives of patients, guided by core family values of respect, integrity and quality. The Group works across pharmaceuticals, biotechnology, medical devices and nutritional supplements and has expertise in research, development, manufacture and the commercialization of therapeutic and supportive care products for cancer, pain and inflammation and gastroenterology. In 2016, Helsinn created the Helsinn Investment Fund to support early-stage investment opportunities in areas of un-met patient need. The company is headquartered in Lugano, Switzerland, with operating subsidiaries in Switzerland, Ireland and the US, an office in China as well as a product presence in approximately 190 countries globally.

About the Helsinn Group

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la consulenza fino ad arrivare alla gestione degli oggetti immobiliari realizzati”.

L’imprenditore che ha bisogno di uno spazio per sviluppare la sua impresa, qui trova una risposta, con una garanzia di massima efficienza e di qua-lità, con progetti redatti in base alle specifiche esigenze di ciascuno. L’ultimo progetto in atto è il Cadempino 302, un ampio e moderno sta-bile multifunzionale (commerciale, artigianale e terziario) facilmente raggiungibile dall’uscita autostradale Lugano Nord. È una struttura che garantisce elevati standard di qualità nel pieno rispetto delle nuove esigenze in materia di effi-cienza energetica.

Oggi la Immobiliare Vedeggio SA opera come le-ader di riferimento nel settore immobiliare della Svizzera italiana.Dispone di 40mila metri quadrati di superfici nel settore commerciale, artigianale e industriale nella zona del Vedeggio, una prospera area sotto il profilo produttivo in cui la società – fa-cente parte del Gruppo Agustoni – è riuscita a ritagliarsi la sua nicchia di mercato. Realizza, ac-quista, vende e soprattutto affitta beni immobili a uso privato e commerciale, gestisce le proprie commesse in qualità di general contractor, for-nendo ai propri clienti soluzioni personalizzate chiavi in mano.

“Da oltre trent’anni operiamo con una costante crescita per migliorare i nostri spazi, sempre più accoglienti ed ecologici”, dice Cesare Agustoni, presidente del consiglio d’amministrazione.“Da sempre ci siamo voluti distinguere sul mer-cato, lasciando fare ad altri i capannoni pre-fabbricati per concentrarci sulla qualità della costruzione e sul fattore energetico”.

Alessio Frei, neolaureato in economia all’univer-sità di Friborgo, rappresenta la nuova generazio-ne pronta a prendere il timone della Immobiliare Vedeggio Sa, portando forze fresche all’interno dell’azienda senza però disperdere il patrimonio di storia ed esperienza accumulato. Il punto di forza, secondo lui, resta l’assistenza al cliente e all’inquilino. “Siamo in grado di offrire un servizio a 360 gradi, partendo dalla progettazione e dal-

IMMOBILIARE VEDEGGIO SAIL MATTONE NEL DNA, GLI INVESTIMENTI

COME SPRONE DAL 1983

Immobiliare Vedeggio SAVia IndustriaCH - 6814 LamoneTel.: +41 (0)91 604 20 29Fax: +41 (0)91 604 20 [email protected]

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IBSA SAHeadquartersVia del Piano 29, P.O Box 266CH - 6915 Pambio-NorancoTel.: 41 58 360 10 00E-mail: [email protected]: ibsa-international.com

I BSA è un’azienda farmaceutica svizzera, fon-data a Lugano nel 1945; con l’acquisizione da parte dell’attuale management nel 1985, ne è stata ridefi-nita integralmente visione e strategia, portandola alla ribalta della scena internazionale.

IBSAESPLORANDO L’ECCELLENZA

IBSA opera nel mercato attraverso un peculiare modello di business basato sullo studio e l’espan-sione di speciali tecnologie che migliorano qua-litativamente e in modo significativo, molecole e soluzioni terapeutiche già disponibili, distinguen-dosi come ideatrice di prodotti farmaceutici nella forma migliore e di sistemi di somministrazione di massima qualità ed innovazione con compro-vata superiore efficacia. L’obiettivo è quello di sviluppare terapie per la cura di patologie in cui non è a rischio la vita dei pazienti, ma che tuttavia esercitano un forte impatto sociale, sia in termini di costi sia di qualità. La maggior parte dei farmaci – e dei principi attivi – sono prodotti internamente con processi integrati verticalmente, che ne garantiscono un’altissima qualità, un controllo diretto su tutte le fasi di lavorazione, una maggiore velocità e flessibilità, nonché una sensibile riduzione dei rischi lungo la supply chain.

L’azienda infatti, dopo aver mosso i primi passi sul mercato interno, ha rapidamente rafforzato la propria posizione grazie ad una consolidata strategia globale di espansione, che

oggi la vede presente in 5 continenti e in oltre 80 paesi, tra cui Europa Cina e Stati Uniti e van-ta un portafoglio prodotti che copre 8 principali aree terapeutiche e impiega complessivamente 1’800 persone, fra Headquarters, filiali e 11 siti produttivi divisi tra Svizzera, Italia e Cina. Nei laboratori di Ricerca e Sviluppo del Gruppo, lavorano 120 persone e dal 1985, sono stati in-vestiti 400 milioni di Franchi in capacità produt-tiva e innovazione. IBSA è la maggiore azienda farmaceutica a capitale privato in Svizzera, la prima farmaceutica in Ticino, il quarto maggiore operatore mondiale in ambito Fertilità – dopo le grandi multinazionali – e uno dei leader nell’am-bito dei prodotti a base di acido ialuronico. Per quanto riguarda il fatturato, nel 2016 l’80% è stato generato in Europa (Svizzera compresa) di cui il 78% è riconducibile a 4 aree terapeutiche: Riproduzione umana, Reumatologia, Dolore e Infiammazione, Dermatologia. Tra le altre aree in cui l’azienda è attiva, si annoverano le seguenti: cardiovascolare, endocrinologia, re-spiratoria e urologia. L’azienda infine si avvale di 2 partnership strategiche: una commerciale, Laboratoires Genevrier, con sede in Francia, e Altergon, con carattere produttivo, in Italia.

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Jet Car Rentpartner di E-Aviation Swiss SaglVia AeroportoCH-6982 AgnoTelefono +41 91 600 26 [email protected]

Jet Car Rent propone un innovativo servizio di mobilità pensato e strutturato per le imprese di oggi, confrontate sempre di più con problemi le-gati alla gestione del parco veicoli, ai parcheggi, al traffico e agli spostamenti dei dipendenti.

Il coordinamento della mobilità aziendale è vin-colato a variabili numerose e di difficile piani-

ficazione, come ad esempio i costi, i tempi da calcolare, le soluzioni da trovare e le misure da intraprendere.

L’azienda nasce nel 2014, su iniziativa di E-A-viation Swiss Sagl, ha sede ad Agno nei pressi dell’aeroporto per ovvie esigenze di mercato e ha vetture disponibili in loco.Ma non parliamo solo di facilitazioni per le ditte ma anche per la quotidianità privata:- possibilità di noleggio in affitto di veicoli

(auto/furgoni) a lungo termine per le ditte: un unico canone mensile con copertura globa-

le dei costi, veicoli di diverso tipo, parco sem-pre rinnovato e garantito;

- iniziativa car sharing con automobili elettriche sul territorio ticinese:

il lancio di questa proposta per la condivisione dell’auto in città e non solo è in via di defi-nizione e permetterà in modo sostenibile di prenotare il veicolo, prelevarlo per il bisogno, riportarlo in un posteggio designato e pagare i km effettivamente percorsi tramite una appli-cazione anche via smartphone.

JET CAR RENTUN NUOVO CONCETTO DI MOBILITÀ

… Scoprire la potenzia- lità nascoste dei terreni.

Come azienda leader nel settore immobiliare siamo sempre alla ricerca di terreni edificabili. In qualità di investitore possiamo contare su una solida base finanziaria, come promotore immobiliare abbiamo al nostro attivo molti anni di esperienza. Questa qualità ci consente di realizzare soluzioni abitative e spazi commerciali di grande pregio. Il know-how dei nostri collaboratori, l’indipendenza finanziaria e la rapidità decisionale sono alla base della nostra capacità di offrire soluzioni personalizzate.

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e massima continuità di servizio. Costruito in uno stabile di proprietà e progettato sin dalle fondamenta, il Data Center sorge in un bunker video sorvegliato 24/7, provvisto di tutti i siste-mi di sicurezza necessari per impedire qualsiasi intrusione e impianti ridondati per prevenire ogni possibile interruzione di servizio causata da eventi naturali, incendi o guasti alla rete elettri-ca. Sicuro, ma anche veloce e all’avanguardia: le componenti tecnologiche che costituiscono il Data Center sono di ultima generazione e la connettività ad alta velocità è garantita da 4 ingressi separati in fibra ottica. Inoltre, grazie al Data Center di Bancadati.ch, situato a Manno e gestito in esclusiva, Moresi.com può assicurare la ridondanza locale su un sito secondario per offrire soluzioni distribuite geograficamente garantendo ancora più alti livelli di affidabilità.

Moresi.com SAVia Pedemonte di Sopra 1CH - 6818 MelanoTel.: +41 (0)91 260 3000E-mail: [email protected]: www.moresi.com

Numeri che fanno girare la testa e pongono una ovvia domanda: dove immagazzineremo tutti questi dati? Saremo in grado di gestirli? Come faremo in modo che siano sempre e istantane-amente accessibili in modo sicuro da tutti, in qualsiasi parte del mondo? La sopravvivenza, e insieme l’utilità per le persone e per le aziende, di questa immensa “nuvola” digitale e virtuale, apparentemente impalpabile, risiede nell’effi-cienza di solide strutture fisiche: i Data Center.Moresi.com offre alle aziende soluzioni di alta gamma per la protezione dei dati digitali e l’ero-gazione di servizi IT in ambito business.Grazie a un team di esperti e professionisti spe-cializzati, con decenni di esperienza nel settore informatico, Moresi.com è in grado di studiare soluzioni su misura per le aziende, gestendone l’implementazione e ogni successiva fase di sviluppo. Garantisce che i dati e i servizi venga-no gestiti con la stessa accuratezza di un data center interno all’azienda, con il vantaggio signi-ficativo di mettere a disposizione connettività, ingegnerizzazioni e abbattimento dei rischi tipici di organizzazioni più grandi.Moresi.com assicura ai patrimoni digitali delle aziende riservatezza, efficienza e neutralità: nel solco della tradizione Svizzera.Lo fa erogando tutti i propri servizi attraverso Data Center di proprietà.Il Data Center di Melano è un’infrastruttura neu-trale, tecnologicamente avanzata, progettata e costruita per garantire sicurezza a tutti i livelli

V iviamo nell’era della digitalizzazione. Ogni minuto, nel corso delle nostre attività quotidiane, generiamo una quantità enorme di dati attraverso, smartphone e dispositivi mobili, automobili, carte di credito, sensori, oggetti connessi. Si stima che la quantità di dati generati in un anno nel 2020 sarà pari a 600 ZettaByte.

Nicola Moresi, CEO di Moresi.com

MORESI.COMIL DATO DIGITALE,VALORE DA SALVAGUARDARE

Dal fascino nasce la forma.

La nuo va Arteon è sta ta con ce pi ta se guen do un pre ci so pa ra dig ma: il fa sci no. È na ta co sì una for ma ine di ta di Volkswagen. La ri co no sce te ad esem pio dal le sue li nee dinamiche di for te im pat to vi si vo. O dal bat ti to ac ce le ra to del vo­stro cuo re nel mo men to in cui la sco pri te e sen ti te con tut ta la po ten za del la sua mo to riz za zio ne 4MOTION fi no a 280 CV.

La nuova Arteon.

Arteon 2.0 TDI, 150 CV, cambio DSG a 7 rapporti, consumo energetico: 4.6 l/100 km, emissioni di CO₂: 120 g/km (media di tutte le vetture nuove vendute: 134 g/km), emissioni di CO₂ derivanti dalla fornitura di energia: 20 g/km, categoria di efficienza energetica: C. *La vo ri di ma nu ten zio ne e so sti tu zio ne dei pez zi d’usu ra gratuiti. Va le il cri te rio rag giun to per pri mo.

AMAG Lugano, Via Monte Boglia 24, 6900 Lugano, Tel. 091 973 33 33, www.lugano.amag.chAMAG Bellinzona, Via S. Gottardo 71, 6500 Bellinzona, Tel. 091 820 60 40, www.bellinzona.amag.chAMAG Mendrisio, Via Rinaldi 3, 6850 Mendrisio, Tel. 091 640 40 80, www.mendrisio.amag.chAMAG Sorengo, Via Ponte Tresa 35, 6924 Sorengo, Tel. 091 985 10 50, www.sorengo.amag.ch

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costosi, la loro economia è molto trasparente e la velocità di esecuzione è la migliore nel mondo dello sviluppo dei prodotti medicali.Medacta sta studiando anche una profonda differenziazione, orientata al settore delle clini-che di pazienti ambulatoriali (outpatients) negli Stati Uniti. In esse si organizzano gli interventi chirurgici meno complicati in modo tale che i pazienti possano essere operati e congedati senza trascorrere neanche una notte in ospedale.Questa nuova sfida nel settore sanitario è ab-binata con molto successo ai nostri prodotti e ai nostri servizi, entrambi orientati al risparmio di tempo, a delle procedure non invasive e a un trattamento post operatorio estremamente efficace e meno costoso.

Medacta InternationalStrada ReginaCH - 6874 Castel S. PietroTel.: +41 (0)91 696 60 60Fax: +41 (0)91 696 60 66E-mail: [email protected]: www.medacta.com

Dr. Alberto Siccardi

Il suo fatturato è cresciuto oltre i 250 milioni di Euro ad un ritmo del 25% di aumento delle vendite ogni anno.Il numero degli addetti è cresciuto da circa 350 a circa 800 nel mondo intero, includendo per-tanto le 13 filiali in Australia, Austria, Belgio, Canada, Cina, Francia, Giappone, Germania, Ita-lia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Svizzera, senza contare i suoi 18 distributori in altri Paesi del mondo.A 5 km dallo stabilimento principale di Castel San Pietro, e precisamente a Rancate, Medacta ha iniziato la sua produzione di dispositivi per la ricostruzione della spina dorsale, attività che costituisce una vera e propria nuova divisione di prodotto.Inoltre, da due anni Medacta sta sviluppando un’altra linea di prodotti, quella dell’artroscopia, in collaborazione con oltre 30 chirurghi consu-lenti in tutto il mondo, e ha intenzione di lancia-re le vendite di questa linea in tutte le 13 filiali, avvalendosi anche dei distributori.

Il segreto del successo di Medacta

La stessa strategia di 4 anni fa è stata perfezio-nata e utilizzata nell’ultimo periodo. Lo sforzo di training del nostro personale di vendita e la realizzazione di nuovi prodotti, le due cose de-vono sempre andare insieme, hanno raggiunto un livello tale da differenziare Medacta dai suoi concorrenti. Per quel che riguarda l’innovazione, il ricorso alla collaborazione in progetti KTI (Commissione per la tecnologia e l’innovazione) è stato di fonda-mentale importanza. Questi progetti non sono

D a quando nel 2012 il Presidente della Medacta, Dr. Alberto Siccardi, ha scritto un articolo sulla genesi della nuova società di famiglia, Medacta International, l’azienda si è sviluppata in 4 anni fino a diventare la 5° nel mondo in ortopedia, per quanto riguarda la produzione e la vendita delle endoprote-si di anca e di ginocchio.

MEDACTA INTERNATIONAL

Protesi di ginocchio GMK SphereGMK Sphere knee prosthesis

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S ince 2012, when President of Medacta Dr. Alberto Siccardi wrote an article about the creation of new family company Medacta International, the business has grown in just four years to rank fifth worldwide in the field of orthopaedics, based on the production and sale of hip and knee endoprostheses.

The company’s turnover grew to over €250 mil-lion, with sales increasing at a rate of 25 % per year. The number of employees rose from 350 to around 800 worldwide, based in 13 branches in Australia, Austria, Belgium, Canada, China, France, Japan, Germany, Italy, the UK, Spain, the US and Switzerland, in addition to the com-pany’s 18 distributors based in other countries around the world.Medacta has begun manufacturing its systems for spinal reconstruction, a field of activity that constitutes a whole new product division, in Rancate, 5 km from the company’s headquarters in Castel San Pietro.In addition, for the past two years Medacta has been developing a new range of products in the field of arthroscopy in collaboration with more than 30 surgeons worldwide. The company in-tends to launch the products in all 13 branches, while also making good use of its distributors.

The secret to Medacta’s success

The same strategy that was implemented four years ago was recently perfected and put to use.

The training invested in the sales staff and the creation of new products, which must always go hand in hand, have reached a level that sets Medacta apart from its competitors. Regarding innovation, collaborating on projects run by the Commission for Technology and In-novation (CTI) has proved to be of paramount importance. The projects concerned are inexpen-sive, involve highly transparent financing, and the speed at which they are carried out is second to none regarding the development of medical products.Medacta is also working on making a significant difference in the outpatient sector in the US. In these clinics, simple surgical procedures are car-ried out in such a way that patients are operated on and discharged without having to spend a single night in the hospital.This new challenge in the health sector is highly suited to our products and services, which are geared towards saving time, conducting non-in-vasive procedures, and providing post-operative treatment that is highly effective and cost effi-cient.

Medacta InternationalStrada ReginaCH - 6874 Castel S. PietroTel.: +41 (0)91 696 60 60Fax: +41 (0)91 696 60 66E-mail: [email protected]: www.medacta.com

Dr. Alberto Siccardi

MEDACTA INTERNATIONAL

MySpine. Patient Matched Technology in Spine SurgeryMySpine. Tecnologia personalizzata sull’anatomia del paziente in chirurgia vertebrale

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Già dal 1950 l’azienda Trasporti Nessi & Co. eseguiva trasporti (Cargo Domicilio) e traslochi locali , nazionali e internazionali. La grande svol-ta nel 1982 quando oltre a costituirsi in società anonima, la Trasporti Nessi SA inaugura la sua grande e nuova sede presso la zona industria-le dello Zandone a Losone-Locarno. Il signor Antonio Nessi, direttore dell’azienda, è membro del Comitato centrale ASTAG ed è stato Presiden-te del gruppo professionale traslochi dell’Asso-ciazione Svizzera dei Trasportatori Stradali.Dal 1982 la ditta si concentra sul settore traslo-chi locali, nazionali, internazionali ed oltrema-re senza tralasciare altri trasporti affini. L’atti-vità si consolida col passare del tempo insieme al deposito e magazzini per merci e deposito per mobili e masserizie. Lo sviluppo in questo settore di mercato è sicuramente dovuto anche alla sempre affezionata clientela, che da subito ha confermato la fiducia e la garanzia per la pro-fessionalità nei servizi prestati dall’azienda.La sede si trova nella zona industriale dello Zan-done a Losone e si sviluppa su una superficie suolo di 4’700 m2 per un complessivo di oltre 2’000 metri quadrati di superficie magazzino e

ca. 2’500 metri cubi per il deposito dei mobili e delle masserizie. In questo stabile si trovano tutte le strutture aziendali (uffici, depositi, au-toveicoli, garage) e pure l’appartamento di un custode, che coadiuvato da un impianto di vide-osorveglianza garantisce la sicurezza dell’intero stabile e soprattutto del magazzino. La regione di Locarno-Losone si situa direttamen-te a pochi chilometri dalla più importante arteria autostradale d’Europa. Questa localizzazione ren-de la ditta pronta a servire la clientela, con un breve tempo di trasferta, da e per tutto il mondo. La Nessi Traslochi SA nell’ambito della sua ope-ratività ed esperienza locale, nazionale ed in-ternazionale in materia di traslochi e trasporti, gode di diversi riconoscimenti e certificazioni.

NESSI TRASLOCHI SAvia Rongia 1 al ZandoneCH - 6616 Losone-LocarnoTel.: +41 (0)91 785 18 78Fax: +41 (0)91 792 16 63E-mail: [email protected]: nessi-locarno.ch

NESSI TRASLOCHI SA

Antonio Nessi

Case, palazzi, ponti, strade appoggiano sui ter-reni tramite le fondazioni e in alcuni casi sono necessitano di opere di sostegno, protezioni dai pericoli naturali o dalle infiltrazioni d’acqua. Oneri indispensabili che non danno un valore aggiunto all’opera, ma necessarie per non avere in seguito brutte sorprese o danni, oltre alla garanzia che la durata di vita dell’opera considerata nel calcolo degli ammortamenti sia rispettata. L’approvvigio-namento energetico si può basare su fonti energe-tiche rinnovabili che sfruttano il calore delle acque sotterranee o del terreno. Tutto questo richiede degli studi e progetti che svolgono due figura

professionali: il geologo, l’esperto nel riconoscere e classificare i terreni, e l’ingegnere geotecnico, l’esperto nel progettare opere di fondazione, scavi, protezioni contro i pericoli naturali, gallerie. Lo stu-dio Ing. Pedrozzi & Associati SA è attivo dal 1970, composto da geologi e ingegneri geotecnici ed è in grado di lavorare in italiano, francese, tedesco e inglese. Attivo principalmente nel Canton Ticino e nella Svizzera orientale, esegue consulenze in tutta la Svizzera e il Nord Italia. L’ing. G. Pedrozzi è mem-bro della Commissione delle Norme Svizzere SIA nei campi della geologia e della geotecnica e collabora con centri di ricerca come l’ETHZ o l’UNIL.

ING. PEDROZZI & ASSOCIATI SADAL 1970

Ing. Pedrozzi & Associati SAVia Ligaino 20CH-6963 Pregassona-LuganoTel.: +41 91 941 23 51Fax: +41 91 942 80 [email protected]

G eologia, Geotecnica, Geofisica, Idrogeologia, Pericoli naturali e Opere sotterraneeA cosa serve una perizia geologica, geotecnica o idrogeologica?

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Repo SA is a Swiss company that has been de-signing and manufacturing plastic products for over 40 years. Founded in 1968 and certified to ISO 9001 since 2008, the company is a trusted partner for development and implementation in various industrial applications.The moulding department has 18 Arburg injec-tion moulding machines with a clamping force of 25 to 220 tonnes and the company runs an internal toolshop for the construction, mainte-nance and modification of moulds. Repo SA is a plastic solutions provider that supports the customer every step of the way, from assisting in co-designing the product, finding the most suitable material, designing and manufacturing the mould (using the most suitable mould maker for the specific type of project as required), to moulding the actual pieces. In order to provide the customer with a complete product, the company also offers assembly, pad printing and ultrasonic welding services.

Repo SA è una società svizzera che opera da oltre 40 anni nella progettazione e produzione di articoli in plastica. Fondata nel 1968, e certifi-cata ISO 9001 dal 2008, si propone sul mercato come un partner affidabile per lo sviluppo e la realizzazione in diverse applicazioni industriali.Il reparto di stampaggio è dotato di 18 presse adiniezione Arburg con forza di chiusura da 25 a 220 ton e l’azienda è dotata di un’officina mec-canica interna per la costruzione, manutenzione e modifica degli stampi. Repo SA è un vero e proprio Plastic Solutions Provider, proponendosi di affiancare il cliente in ogni fase, dal supporto nel co-design del suo articolo, alla definizione del materiale più idoneo, alla progettazione e realizzazione dello stampo (eventualmente avva-lendosi dello stampista più idoneo per il tipo di progetto), fino allo stampaggio dei pezzi. Al fine di fornire al cliente un prodotto completo, è pos-sibile anche effettuare attività di assemblaggio, tampografia e saldatura a ultrasuoni.

REPO SAA FIANCO DEL CLIENTE

IN OGNI FASE

Repo SAVia Lisora 6CH - 6995 Molinazzo di MonteggioTel.: +41 (0)91 608 19 51/52Fax: +41 (0)91 608 10 77E-mail: [email protected]: www.repoplast.ch

SinteticaVia Penate 5Casella postale 17646850 MendrisioTel.: +41 (0)91 640 42 50Fax: +41 (0)91 646 85 61E-mail: [email protected]: www.sintetica.com

rispetto delle tradizioni e il nostro obiettivo di essere una società leader a livello globale. La nostra ambizione è quella di essere un great place to work. Ciò significa che poniamo particolare attenzione al miglioramento costante delle condizioni di vita generali nonché al concetto di sostenibilità ambientale. Lo facciamo sviluppando una cultura in cui ognuno sia difeso, le vie di comunicazione siano aperte, i talenti siano riconosciuti e incoraggiati. Una cultura in cui il successo individuale dipenda esclusiva-mente dal merito e dalle performance personali. Siamo anche impegnati a ridurre al minimo l’impatto che le nostre azioni e i nostri spostamenti hanno sull’ambien-te, riducendo il tasso di anidride carbonica e il fabbiso-gno di risorse naturali.L’impegno costante e coerente di Sintetica è stato riconosciuto pure a livello internazionale con il confe-rimento, all’azienda e al suo CEO Augusto Mitidieri, di premi prestigiosi quali quello de Le Fonti Awards come miglior CEO del 2017 nella categoria “Internaziona-lizzazione” o quelli di CV Magazine (Pharmaceutical Company of the Year 2016 Switzerland e miglior CEO europeo 2016).

Nella propria strutturazione di Corporate, Sintetica conta su di un Headquarter situato a Mendrisio, su di un secondo sito di produzione a Couvet (Canton Neu-châtel), nonché su due società di commercializzazione, l’una a Münster (Germania) e l’altra a Londra, mentre Sintetica Italia svolge funzioni di supporto al settore global. Per la Corporate lavorano ormai circa 250 col-laboratori/trici in Europa, con un’età media di 41 anni, provenienti da 25 diversi Paesi nel mondo.Tutti i nostri sforzi e le nostre risorse sono mirati allo svi-luppo, per i medici professionisti e per i pazienti, di una nuova medicina e di migliori soluzioni di trattamento. Per questo motivo il 15% di tutti i nostri collaboratori e collaboratrici è impiegato nel settore dell’Innovazione. Biorphen, Sinora, Ampres, Takipril, … un portafoglio dinamico di medicinali innovativi, sviluppati per rispon-dere a bisogni clinici rimasti insoddisfatti, è quanto la nostra divisione Global offre ai nostri partner strategici a livello internazionale, così da realizzare un’alleanza, sostenibile e di successo, che sia di lunga durata.La divisione degli Affari scientifici, dal canto suo, è responsabile della registrazione di tutti i nostri prodotti. Aiutiamo quotidianamente culture diverse a interagire con il nostro ambiente svizzero, creando opportunità di crescita. Per questo cerchiamo costantemente persone che condividano la nostra sete di diversità, il nostro

SINTETICALA FORZA DELL’ECCELLENZA

Sintetica®ESTABLISHED 1921

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La Rex fu fondata a Mendrisio il 25 maggio 1935 dove avviò la produzione di tessuti impregnati di cel-lulosa ed altri rinforzanti utili alla fabbricazione delle tomaie delle scarpe. Durante la Seconda Guerra Mondiale si concentrò sulla produzione di cere, colle e di prodotti di protezione per le calzature. Per ottenere le prime suole vulcanizzate alla tomaia nacque l’esigenza di produrre colle a base di elastomeri disciolti così come di granulati in gomma non vulcanizzata. Per la Rex iniziò così il periodo della gomma. Alla fine degli anni ’50 furono stampate le prime suole prefinite ed entrò in funzione la prima pressa di vulcanizzazione a compressione. Alla fine degli anni ’60 la Rex diventò la maggior produttrice di suole della Svizzera. Si aggiunse la produzione di altri articoli in gomma quali tappi, fermaporte e vennero ideate specifiche ricette destinate al settore tecnico. Nel 1972 un devastante incendio distrusse la quasi totalità dello stabilimento; si optò per la ricostruzione dando priorità alla realizzazione di articoli tecnici e suole ad alto tenore tecnologico per il settore sportivo. Fu la prima azienda ad applicare il processo della vulcanizzazione ad iniezione a più componenti. Alla fine degli anni ’70 l’azienda, grazie al vantaggioso ed innovativo processo dell’iniezione, iniziò la produzione di pattini di freni per bicicletta su larga scala.

Negli anni ’90 la Rex creò la linea SwissStop entrando nel vasto mercato dei ricambi per freni di biciclet-te. Si affermò parallelamente nella infrastruttura ferroviaria introducendo i supporti elastici per le rotaie posate senza massicciata. La Rex si dedicò inoltre all’abbinamento di gomma con altri materiali quali ad esempio i metalli. Alla fine del decennio venne pure introdotto lo stampaggio di materie plastiche. Nel 2012 Rex ricevette il suo più importante ordine di fornitura degli elementi antivibranti del sistema Sonneville destinati alla galleria di base del San Gottardo. Questo ha dato l’avvio alla fornitura ana-loga per opere ferroviarie e metrò in tutto il mondo. Nel 2013 nacque il primo modello di passaggio a livello RUBE (combinazione di gomma e beton) montato a Sils per la Ferrovia Retica e venne omolo-gato dalle FFS il passaggio a livello in resina Swisscross GFK. Nel 2015 venne installato il primo PL RUBE in Francia in attesa dell’omologazione SNCF. Nel campo del rotabile oltre agli elementi antivi-branti dei carrelli Rex ha introdotto soluzioni in gomma e resina per le protezioni delle antenne dei treni ad alta velocità. (Zeffiro della Bombardier). Ad oggi perdura il successo dei pattini-freni SwissStop al punto da ampliare la gamma di pastiglie per freni per e-bike e di creare prodotti particolari per i fre-ni a disco delle biciclette da corsa su strada. Il reparto dello stampaggio della plastica si è specializ-zato nella produzione di articoli a due e più componenti abbinando materiali rigidi e materiali elastici.

In occasione dell’ottantesimo aziendale la Rex ha inaugurato lo spazio “Rexpo” che contie-ne l’esposizione della produzione, la sala conferenze per corsi propri e per terzi e la men-sa; questi ambienti possono anche essere affittati sia da privati che da aziende esterne.

REX: GOMMA E TERMOPLASTICI DA OLTRE 80 ANNISI CONGRATULA PER I 100 ANNI DELLA CAMERA DI COMMERCIO CANTONE TICINO

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Das Unternehmen Rex in Mendrisio wurde am 25. Mai 1935 gegründet. Zu Beginn produzierte REX mit Cellulose imprägnierte Stoffe, die in der Schuhindustrie Verwendung finden. Während des zweitenWeltkriegs konzentrierte sich das Unternehmen dann auf die Herstellung von Lacken, Klebstoffen undSchuhcremes. Für die ersten direktvulkanisierten Gummisohlen auf dem Schuhschaft wurde die Her-stellung von Klebstoffen auf Basis von Elastomeren sowie aus nicht vulkanisierten Gummigranulatenerforderlich. Damit begann für Rex das Gummizeitalter. Ende der 50er-Jahre wurde mit der Produktion der ersten vorgefertigten Sohlen begonnen und die erste Vulkanisationspresse wurde installiert. Ende der 60er-Jahre wurde Rex zum führenden Sohlenhersteller in der Schweiz. Es kam die Produktion an-derer Gummierzeugnisse wie Verschlüsse und Türstopper sowie die Entwicklung spezieller Formulie-rungen für den technischen Sektor hinzu. Nach einem verheerenden Brand im Jahre 1972 wurde die Firma wiederaufgebaut; die Produktion wurde überwiegend auf technische Erzeugnisse und Hochleistun-gssohlen aus Gummi für den Sportbereich ausgerichtet. Rex war das erste Unternehmen, das für die Vulkanisierung die Mehrkomponenten-Spritzgusstechnik einsetzte. Ende der 70er-Jahre begann das Un-ternehmen dank der Vorteile der Spritzgusstechnik mit der Massenproduktion von Fahrradbremsbelägen.

In den 90er-Jahren trat Rex mit der Produktlinie SwissStop in den Markt für Fahrradbremsbeläge ein.Gleichzeitig baute das Unternehmen mit den ersten Projekten für schwingungsdämpfende Strukturenfür den Gleisbau (schotterlosen Oberbau) eine Präsenz im Eisenbahninfrastrukturbereich auf. Rexwidmete sich zudem der Kombination von Gummi mit anderen Werkstoffen wie Metallen. Zum Endedes Jahrzehnts wurde ausserdem mit der Produktion von Kunststoffprodukten begonnen. Im Jahr2012 sicherte sich Rex seinen bisher grössten Auftrag mit der Bereitstellung von Gummischuhen für dasSystem Sonneville zur Verwendung im Gotthard-Basistunnel. Dies führte zur Lieferung von Eisenbahnma-terial für U-Bahnen auf der ganzen Welt. Im Jahr 2013 entstand im Auftrag der Rhätischen Bahn in Sils der erste RUBE-Bahnübergang (Kombination von Gummi und Beton), während die SBB den Kunstharz-Bahn-übergang Swisscross GFK einführte. Im Jahre 2015 wurde in Frankreich im Zuge der Vereinheitlichung der SNCF der erste RUBE-Bahnübergang installiert. Im Rollmaterialsegment hat Rex neben Stossdämpfern für Züge auch Schutzvorrichtungen aus Gummi oder Kunstharz für Antennen von Hochgeschwindigkeits-zügen eingeführt. (Zefiro von Bombardier). Angesichts des fortdauernden Erfolgs der SwissStop-Brems-beläge hat Rex sein Sortiment um Bremsbeläge für e-Bikes und Spezialprodukte für Rennrad-Schei-benbremsen erweitert. Die Abteilung für Spritzgiessen hat sich auf die Herstellung von elastischen sowie starren Kunststoffteilen spezialisiert, in denen zwei oder mehr Komponenten verwendet werden.

Anlässlich seines achtzigjährigen Jubiläums hat Rex den Bereich «Rexpo» eingeweiht, der einen Ausstellungsbereich, einen Konferenzraum für eigene und externe Kurse sowie eine Mensa enthält. Diese Räumlichkeiten können auch von Privatpersonen oder Drittunternehmen gemietet werden.

REX: GUMMI- UND KUNSTSTOFFPRODUKTE SEIT 80 JAHRENWIR GRATULIEREN DER HANDELSKAMMER DES KANTONS TESSINZU IHREM 100-JÄHRIGEN BESTEHEN

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di recente la costruzione di due nuovi edifici: La Villetta, composto da piccoli monolocali e bilocali, e la Palazzina dell’Orto, che prevede appartamenti dai 70 a 100 mq. L’ampliamento strutturale offrirà 10 soluzioni abitative pronte per essere personalizzate e arredate da inquilini che abbracciano la serenità della terza età.Una serenità che è un concetto chiave di Riva-bella ed è evidenziata anche dal logo, fresco di restyling, che vuole comunicare con la sua iconi-ca palma, proprio l’oasi di pace e tranquillità che è possibile ritrovare al suo interno. Dettagli che

Residenza RivabellaDirettore Alexandre AlemanVia Ressiga 17CH - 6983 MagliasoTel.: +41 (0)91 612 96 96Fax: +41 (0)91 606 60 55E-mail:[email protected] Web: www.rivabella.ch

A Magliaso, sul Lago di Lugano, ha sede la Re-sidenza per anziani Rivabella, un vero e proprio ‘angolo di Paradiso’ per i suoi ospiti. Un luogo esclusivo dove l’eccellenza e la cura del dettaglio rendono speciale ogni istante della giornata, dove i servizi sono realizzati su misura in base alle richieste e allo stile di vita di ogni singolo ospite. Una scelta privilegiata all’insegna del lusso e della personalizzazione dove il trascorrere del tempo è scandito ogni giorno da momenti unici ed esclusivi. Per offrire ancora più servizi, cure e attenzioni ai suoi ospiti, è stata avviata

RESIDENZA RIVABELLATERZA ETÀ IN PRIMA CLASSE

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fanno la differenza, come l’accoglienza al mo-mento dell’arrivo con tutto il materiale studiato per descrivere ogni area e attività che è possibile svolgere durante il soggiorno.

Sono diversi i fiori all’occhiello della Residenza:• RIVABELLA GASTRONOMIA: piatti gourmet

cucinati da uno chef stellato con materie pri-me di altissima qualità.

• RIVABELLA ARTE: attività culturali e mostre presenti durante tutto l’anno aperte anche al pubblico.

• RIVABELLA MUSICA: concerti e spettacoli per allietare gli ospiti e le loro famiglie.

• RUVABELLA CURE A DOMICILIO: l’area dedi-cata alla cura personalizzata di ogni singolo ospite, di giorno e di notte, a casa e all’ester-no.

La struttura ha come filosofia la garanzia di offrire prima di tutto un “luogo di vita”, ossia un ambiente che diventi la propria abitazione, dove poter trascorrere parte dell’anno o trasferirsi de-finitivamente senza perdere quel senso di “casa” che è alla base di una vita felice.

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KNOWHOW GRANDS TRAVAUX • GROSSPROJEKTESWISS

SPALU SAVia Concordia 12CH-6900 LuganoTel.: +41 91 971 80 21Fax: +41 91 971 29 68E-mail: [email protected]: www.spalu.com

Il gruppo SPALU Holding SA è costituto da tre società fi glie e cioè SPALU SA, SPALU Servizi SA (settore edile e immobiliare) e Tresoldi Lattonieri SA.A guidare SPALU SA, che negli anni ha esteso il suo campo di azione dalle pavimentazioni stradali a quella di ogni genere e alle imper-meabilizzazioni fi no ad arrivare ad altre attività strettamente legate all’edilizia e al genio civile (ponti e strade), vi è oggi la quarta generazione, capitanata da Endrea Ender junior, titolare e Amministratore Delegato.

La sede logistica si trova a Canobbio, mentre quella amministrativa è a Cassarate, sede sto-rica della società. In totale SPALU occupa circa 125 addetti, ai quali vanno aggiunti i 25 dipen-denti del settore lattoneria.

Uno dei vanti dell’azienda è quello di avere introdotto già nel 1938 senza nessun obbligo legale gli assegni familiari per i dipendenti e per aver creato uno dei primi fondi di previ-denza per il personale.L’ottenimento nel 2008 della certifi cazione ISO 9002 è sinonimo dell’impegno della ditta a operare sempre per il conseguimento della soddisfazione dei propri clienti e assicurare la qualità della propria produzione nel segno della continuità aziendale.“Stiamo comunque all’erta perché la situazione congiunturale è nefasta. È sempre più diffi cile avere accesso ai mandati e le prospettive future sono dubbie anche se ci sforziamo di rinnovarci e restare competitivi”, spiega Andrea Ender.

Anche l’aspetto ecologico e le nuove sensibi-lità ambientali hanno indotto la SPALU SA a diversifi care l’attività.“Abbiamo aggiunto alle nostre competenze anche quella di isolazione di tetti verdi. Trasformiamo le terrazze delle case in giardini raggiungendo sia l’obiettivo ecologico che quello di un ambiente più piacevole. Sempre in questo ambito siamo in grado di installare, integrandoli nel bitume da isolazione, dei pannelli solari per la produzione di energia elettrica fotovoltaica”.

Ecco alcune delle opere pubbliche realizzate dalla SPALU: asfaltatura del lungo lago di Lugano e del tratto autostradale A2 sul ponte diga di Melide, pavimentazione dello skater park di Lugano e della piscina di Capriasca.

SPALU SA, IN ATTIVITÀ DAL 1933QUATTRO GENERAZIONI

DI IMPRESARI COSTRUTTORI

1908: impresa edile di famiglia fondata da Andrea Ender senior1933: fondazione da parte di Franco Ender senior e Giovanni Kneubühler1938: costruzione dei nuovi magazzini a Canobbioanni ’40: reparto isolazione e impermea-bilizzazioneanni ’60: nuovo impianto per la miscela bituminosa1964: reparto pavimentazione industriale1970: nuova rimessa in cemento armato su tre livelli1972: Franco Ender junior diventa titolare1978: reparto resine sintetiche per pavi-menti e impianti sportivi1979: demolizione della ciminiera e co-struzione nuovo deposito centrale1997: ottenimento certifi cazione ISO 90011933: anno di fondazione,2003: SPALU Holding SA2003: succursale di Grono2007: succursale di Biasca2008: Andrea Ender junior diventa titolare2008: ottenimento certifi cazione ISO 9002

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Il gruppo SPALU Holding SA è costituto da tre società figlie e cioè SPALU SA, SPALU Servizi SA (settore edile e immobiliare) e Tresoldi Lattonieri SA. A guidare SPALU SA, che negli anni ha este-so il suo campo di azione dalle pavimentazioni stradali a quella di ogni genere e alle imperme-abilizzazioni fi no ad arrivare ad altre attività strettamente legate all’edilizia e al genio civile (ponti e strade), vi è oggi la quarta generazione, capitanata dall’Ing. Andrea Ender, titolare e Am-ministratore Delegato.

1908: impresa edile di famiglia fondata dal capomastro Andrea Ender senior1933: fondazione da parte di Franco Ender senior e Giovanni Kneubühler1938: costruzione dei nuovi magazzini a Canobbioanni ’40: reparto isolazione e impermea-bilizzazioneanni ’60: nuovo impianto per la miscela bituminosa1964: reparto pavimentazione industriale1970: nuova rimessa in cemento armato su tre livelli1972: Ing. Franco Ender junior diventa tito-lare e l’impresa di famiglia viene integrata all’interno della Spalu SA1978: reparto resine sintetiche per pavi-menti e impianti sportivi1979: demolizione della ciminiera e costru-zione nuovo deposito centrale1997: ottenimento certifi cazione ISO 90011933: anno di fondazione,2003: SPALU Holding SA2003: succursale di Grono2007: succursale di Biasca2008: Ing. Andrea Ender diventa titolare2008: ottenimento certifi cazione ISO 9002

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KNOWHOW GRANDS TRAVAUX • GROSSPROJEKTESWISS

SPALU SAVia Concordia 12CH-6900 LuganoTel.: +41 91 971 80 21Fax: +41 91 971 29 68E-mail: [email protected]: www.spalu.com

Il gruppo SPALU Holding SA è costituto da tre società fi glie e cioè SPALU SA, SPALU Servizi SA (settore edile e immobiliare) e Tresoldi Lattonieri SA.A guidare SPALU SA, che negli anni ha esteso il suo campo di azione dalle pavimentazioni stradali a quella di ogni genere e alle imper-meabilizzazioni fi no ad arrivare ad altre attività strettamente legate all’edilizia e al genio civile (ponti e strade), vi è oggi la quarta generazione, capitanata da Endrea Ender junior, titolare e Amministratore Delegato.

La sede logistica si trova a Canobbio, mentre quella amministrativa è a Cassarate, sede sto-rica della società. In totale SPALU occupa circa 125 addetti, ai quali vanno aggiunti i 25 dipen-denti del settore lattoneria.

Uno dei vanti dell’azienda è quello di avere introdotto già nel 1938 senza nessun obbligo legale gli assegni familiari per i dipendenti e per aver creato uno dei primi fondi di previ-denza per il personale.L’ottenimento nel 2008 della certifi cazione ISO 9002 è sinonimo dell’impegno della ditta a operare sempre per il conseguimento della soddisfazione dei propri clienti e assicurare la qualità della propria produzione nel segno della continuità aziendale.“Stiamo comunque all’erta perché la situazione congiunturale è nefasta. È sempre più diffi cile avere accesso ai mandati e le prospettive future sono dubbie anche se ci sforziamo di rinnovarci e restare competitivi”, spiega Andrea Ender.

Anche l’aspetto ecologico e le nuove sensibi-lità ambientali hanno indotto la SPALU SA a diversifi care l’attività.“Abbiamo aggiunto alle nostre competenze anche quella di isolazione di tetti verdi. Trasformiamo le terrazze delle case in giardini raggiungendo sia l’obiettivo ecologico che quello di un ambiente più piacevole. Sempre in questo ambito siamo in grado di installare, integrandoli nel bitume da isolazione, dei pannelli solari per la produzione di energia elettrica fotovoltaica”.

Ecco alcune delle opere pubbliche realizzate dalla SPALU: asfaltatura del lungo lago di Lugano e del tratto autostradale A2 sul ponte diga di Melide, pavimentazione dello skater park di Lugano e della piscina di Capriasca.

SPALU SA, IN ATTIVITÀ DAL 1933QUATTRO GENERAZIONI

DI IMPRESARI COSTRUTTORI

1908: impresa edile di famiglia fondata da Andrea Ender senior1933: fondazione da parte di Franco Ender senior e Giovanni Kneubühler1938: costruzione dei nuovi magazzini a Canobbioanni ’40: reparto isolazione e impermea-bilizzazioneanni ’60: nuovo impianto per la miscela bituminosa1964: reparto pavimentazione industriale1970: nuova rimessa in cemento armato su tre livelli1972: Franco Ender junior diventa titolare1978: reparto resine sintetiche per pavi-menti e impianti sportivi1979: demolizione della ciminiera e co-struzione nuovo deposito centrale1997: ottenimento certifi cazione ISO 90011933: anno di fondazione,2003: SPALU Holding SA2003: succursale di Grono2007: succursale di Biasca2008: Andrea Ender junior diventa titolare2008: ottenimento certifi cazione ISO 9002

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SPALU SA, IN ATTIVITÀ DAL 1933QUATTRO GENERAZIONIDI IMPRESARI COSTRUTTORI

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TITOLOTITOLO

SOTTOTITOLO

L testo

Testo Testo

Office for economicdevelopmentViale S. Franscini 176500 BellinzonaTel.: +41 (0)91 814 35 41E-mail: [email protected]: www.ti.ch/economia www.copernico.ch www.ticinoforfinance.ch

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Didascalia

SUPSI: 20 anni di crescita grazie alle sinergie con il territorio

L’11 marzo del 1997 nasceva, presso la Sala del Gran Consiglio ticinese, la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), dall’integrazione di scuole e istituti già esistenti sul territorio cantonale.

Da quel giorno sono trascorsi vent’anni durante i quali la Scuola ha conosciuto un notevole sviluppo: un traguardo di successo per il Canton Ticino e il suo polo universitario. Lo sviluppo della SUPSI è infatti segnato da una crescita esponenziale in ognuno dei suoi quattro mandati – Formazione di base Bachelor e Master, Formazione continua, Ricerca applicata e Servizi alle imprese ed enti del territorio – che l’ha portata ad accogliere, nel 2016, 4’500 studenti Bachelor e Master, oltre 7’000 partecipanti ai corsi di formazione continua e condurre 460 progetti di ricerca con un volume di finanziamenti di 23 milioni di franchi.

Uno sviluppo avvenuto in simbiosi con il territorio, in risposta ai bisogni nascenti e in diretto contatto con i suoi attori principali: istituzioni, enti pubblici, associazioni di categoria, organizzazioni e aziende attive in svariati settori. È grazie a queste strette collaborazioni che la SUPSI è riuscita, nel corso degli anni, ad ampliare la propria offerta in termini di formazione e servizi, come pure gli orizzonti della propria ricerca, distinguendosi per la capacità di aggiudicarsi fondi competitivi non solo a livello nazionale, ma anche internazionale.

Questo speciale anniversario è quindi un’occasione per ringraziare tutti i partner che hanno creduto nel progetto SUPSI, affidandole non solo le proprie idee e esigenze in termini di ricerca e sviluppo, ma contribuendo ad accrescere l’attenzione rivolta al percorso formativo dei giovani in Ticino a livello di Scuola universitaria professionale. Una fiducia di cui siamo grati e che, anche in futuro, continuerà ad alimentare la nostra missione.

Grazie alla Camera di commercio del Cantone Ticino e ai suoi associati per il sostegno assicurato in questi 20 anni!

Franco Gervasoni, Direttore generale SUPSI

ATEXTURE A3 Versione Strisce colori SUPSI orizzontaliScuola universitaria professionale della Svizzera italianaDirezioneVia Pobiette 11, 6928 MannoT +41(0)58 666 60 [email protected]

2001 2008 2016

Studenti in formazione di base (Bachelor e Master) 981 2’352 4’512

Partecipanti ai corsi di formazione continua 2’282 2’917 7’711

Volumi di ricerca (in milioni di CHF) 8.5 15 23

Collaboratori 394 578 942

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TECH-INSTA SAVia Industria 10CH - 6807 TaverneTel.: +41 (0)91 610 60 60Fax: +41 (0)91 610 60 70E-mail: [email protected]: www.tech-insta.ch

T ech-Insta progetta, realizza e provvede alla manutenzione di impianti idrosanitari, di riscalda-mento, climatizzazione, ventilazione, fotovoltaici, di raffreddamento, di pro-duzione e distribuzione di vapore di qualsiasi taglia e complessità per edifi-cazioni civili e complessi industriali.

Il nostro punto di forza risiede oggi nella capacità di offrire impianti chiavi in mano, completi di tutte le componenti elettromeccaniche indispen-sabili al loro funzionamento, atti a rispondere alle più disparate esigenze.Per funzionare, gli impianti che noi progettiamo e eseguiamo, necessitano di vettori energetici di diverse origine e natura. E, oggi più che mai, per il corretto sviluppo di un progetto, accanto agli aspetti tecnici ed economici, non possiamo non considerare quelli legati all’ambiente, peraltro non inconciliabili con i primi, anzi!Se per noi qualità significa innanzi tutto risponde-re ai nostri clienti con proposte atte a soddisfare in modo ottimale le loro esigenze, nelle valutazioni volte a individuare queste soluzioni entrano inevi-tabilmente anche argomenti che, direttamente o indirettamente, toccano l’ambiente e la sua salva-guardia: contenimento dei consumi e quindi delle emissioni, scelta di componenti con alto grado di efficienza, impiego di energie da fonti rinnovabili, possibilità di produrre in loco parte dell’energia p.es. con un impianto fotovoltaico, ecc..

La Tech-Insta nasce a fine 1995 con un’o-perazione di Mana-gement buy out della Filiale di Lugano del gruppo tecnologico Sulzer, continuandone

l’attività nel settore dell’impiantistica con la ripre-sa delle maestranze, degli uffici, del magazzino, del parco veicoli e dell’archivio con la documenta-zione degli impianti realizzati negli oltre 70 anni di presenza in Ticino.Iniziata l’attività con 36 collaboratori oggi ne conta una settantina tra i quali un importante gruppo di ingegneri e tecnici per gestire gli aspetti tecnici, energetici, economici e ambientali dei diversi tipi di impianti.Sin dall’inizio la Tech-Insta non si è limitata a met-tere a frutto l’esperienza ereditata, ma ha voluto e saputo sviluppare le proprie competenze proget-tuali e esecutive nell’impiantistica con elevati con-tenuti tecnici, quale quella di supporto ai processi produttivi industriali (produzione e distribuzione vapore, acqua surriscaldata, acqua refrigerata) o quella per ambienti e situazioni richiedenti soluzioni impegnative per rispondere alle elevate esigenze climatiche e/o igienico-ambientali (aree di produzione farmaceutiche e alimentari, camere bianche, laboratori).

TECH-INSTACOMPETENZE TECNICHEAL SERVIZIO DEL CLIENTE

Scambiatore calore vapore/acquacentrale teleriscaldamento.

Impianto fotovoltaico 150 kWp

Centrale ventilazione/condizionamento aria museo

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ma un centro di competenza con una visione glo-bale dei molteplici aspetti in gioco.Oltre alle sue spiccate competenze nel campo dell’impiantistica, ma proprio anche grazie a queste, essa offre oggi ai suoi clienti la possibilità di analisi e studi volti a definire gli interventi utili per ottimizzare, rispettivamente ridurre l’uso di energia, non solo su singoli impianti, ma anche nel complesso edificio/impianti. Nell’industria coinvolgendo pure le installazioni dei processi produttivi dai quali va sovente evacuata e smal-tita dell’energia termica che, con opportune solu-zioni tecniche, può venir recuperata per essere ri-utilizzata negli stessi processi o per altri scopi con interessanti ricadute economiche e ambientali.Svariate situazioni da noi analizzate negli ultimi anni, assieme ai relativi interventi effettuati sia sugli impianti, sia sull’edificio, hanno dimostrato l’effettivo potenziale esistente in questo ambito per ridurre i consumi, i costi e le emissioni. Aspetti tutt’alto che trascurabili in vista dei futuri sviluppi del mercato dell’energia e della salvaguardia dell’ambiente, anche a seguito dell’accettazione il 21 maggio scorso della strategia energetica 2050 della Confederazione.

Si tratta di elementi validi dal punto di vista ambientale, ma altrettanto interessanti da quello tecnico/economico.È quanto abbiamo fatto per la nostra sede, con una termopompa reversibile per riscaldare e raf-frescare gli ambienti, alimentata da un impianto fotovoltaico sul tetto.Fotovoltaico che, da alcuni anni, abbiamo intro-dotto nella nostra offerta impiantistica proprio per poter completare le proposte volte alla gestio-ne integrata dell’energia in un complesso edilizio, sia esso residenziale, commerciale, industriale o con altra destinazione.L’accresciuta complessità delle infrastrutture tec-niche e le esigenze sempre più elevate in termini di affidabilità, comfort, risparmio energetico, limi-tazione delle emissioni, esigono oggi un costante aggiornamento della formazione, delle capacità e della dotazione in mezzi e strumenti del personale chiamato ad assicurare il servizio assistenza e la manutenzione.Gestito in modo autonomo all’interno dell’azien-da, il gruppo di una quindicina di persone del servizio tecnico Tech-Insta è attrezzato per inter-venire con competenza per qualsiasi situazione su tutte le componenti degli impianti, macchine frigorifere, quadri elettrici di comando e regola-zione compresi.Tech-Insta, negli anni, si è dunque strutturata per non essere un semplice installatore di impianti,

Centrale ventilazione/climatizzazione ospedale

Centrale produzione vapore industria farmaceutica

Residenza privata di riposo e cura

Via Ressiga 17 | CH - 6983 Magliaso (TI)

Tel. +41 91 612 96 96 | Fax +41 91 606 60 55

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Teris SATeleriscaldamentodel BellinzoneseStrada dell’Argine 5CH - 6512 GiubiascoTel.: +41(0)91 850 06 24/[email protected]

N el 2010 l’Azienda Elet-trica Ticinese e l’Azienda Cantonale dei Rifiuti han-no deciso, coraggiosamen-te ma alla fine dei conti saggiamente, di creare la società Teris Teleriscalda-mento del Bellinzonese SA, con l’obiettivo di realizzare la più grande rete di tele-riscaldamento del Canton Ticino.

Coraggiosamente in quanto allora, a sud delle Alpi, le reti di teleriscaldamento non avevano ancora preso piede in modo così marcato come oggi e, dal punto di vista finanziario, i rischi erano importanti. Saggiamente in quanto oggi la rete è quasi conclusa e ha riscosso un conside-revole successo presso le utenze allacciate.La classica prima pietra è stata “posata” verso la fine del 2011, permettendo poi di realizzare in meno di un anno l’accoppiamento con l’Impian-to Cantonale di Termovalorizzazione dei Rifiuti (ICTR), la stazione di pompaggio e ben 5.5 km di rete (corrispondente a 11 km di condotte).La prima fornitura di calore è stata possibile già agli inizi di ottobre del 2012. Dal 2013 ad oggi sono poi continuati i lavori di posa delle condot-te e gli allacciamenti. In totale la rete realizzata raggiunge ora 18.5 km e permette di alimentare le 71 sottostazioni di varia potenza attualmente in servizio. La rete, il cui cuore è l’ICTR, si svilup-pa principalmente in due direzioni: verso i centri commerciali di Sant’Antonino e verso il centro di Bellinzona. La nostra clientela è molto variega-ta. Tra i nostri clienti annoveriamo infatti case monofamiliari (con un potenza di 10 kW), edifici

pubblici e privati di medie dimensioni (400 - 600 kW) e grandi consumatori che raggiungono persino potenze di 3’500 kW. Quest’ultima categoria comprende alcune serre presenti sul Piano di Magadino, l’Ospedale San Giovanni a Bellinzona e la Residenza Governativa, sempre a Bellinzona. Alcuni di questi grossi utilizzatori fungono inoltre da back-up della nostra rete: in caso di necessità, le caldaie presenti presso questi utenti possono alimentare la rete di distri-buzione e garantire quindi la fornitura di calore.Per ultimare il progetto, rimangono da realizzare ancora poco meno di 3 km di rete ed eseguire gli allacciamenti già contrattualizzati, ossia una quarantina di sottostazioni. Un progetto senz’al-tro innovativo con un investimento importante – ca. 50 milioni di franchi – che permetterà, una volta terminato, la riduzione di ben oltre 13’000 tonnellate di CO2 l’anno, ossia il corrispettivo di 5.5 milioni di litri di olio combustibile.La rete di teleriscaldamento del Bellinzonese è infatti riconosciuta come la misura ambientale più importante – a livello cantonale – atta a diminuire le emissioni di anidride carbonica.

IL TELERISCALDAMENTODEL BELLINZONESE

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Trasporti Pubblici Luganesi SAVia Giovanni Maraini 46CH - 6963 PregassonaTel.: +41 (0)58 866 72 42Fax: +41 (0)58 866 72 34E-mail: [email protected]: www.tplsa.ch

Lugano è stata scelta quale stazione di arrivo del primo convoglio in servizio regolare proveniente dalla galleria ferroviaria più lunga del mondo. In concomitanza è stata celebrata l’inaugurazione della nuova Stazione FFS, all’interno della quale è inserito il nuovo impianto della Funicolare che la collega con il centro cittadino. Un’opera che ha impegnato l’azienda per più di 8 anni, tra progetti, piani, preventivi e finanziamenti, e che si è concretizzato da agosto 2014, con la chiu-sura e la dismissione dell’esercizio al fine di pro-cedere con la ristrutturazione. Sono certamente stati mesi impegnativi, anche dal profilo del ser-vizio di trasporto, che è stato opportunamente riorganizzato al fine di poter offrire un’alterna-tiva valida a circa 2.5 Mio di passeggeri annui trasportati. Con le celebrazioni dell’11 dicembre possiamo dire che tutto i è svolto nel migliore dei modi, e che il duro lavoro ha dato i suoi frutti.

Quali sono le prospettive della messa in opera della nuova Funicolare in termini di passeg-geri?Con l’apertura di Alptransit al traffico, ed i tempi di percorrenza dimezzati ci si auspica un rilancio sotto più punti di vista per la Città, e quindi un flusso maggiore di utenza (abituale e turistica) a cui si dovrà far fronte, offrendo un servizio efficiente e di qualità, ciò che rappresenta da sempre l’obiettivo di TPL. Con l’avvio della nuova Funicolare si può dire di essere già a buon punto. Intanto, dati alla mano, il numero di passeggeri trasportati nel 2016 ricalca quello dell’anno precedente, sempre al di sopra di 12 milioni di utenti; possiamo inoltre presumere che a quattro anni dalla massiccia rivoluzione del Trasporto Pubblico, in cui il potenziamento del 20% dell’offerta ha comportato un aumento di pas-seggeri superiore al 18%, sia stato raggiunto il bacino d’utenza massimo in rapporto al servizio fornito. A questo proposito con il cambio orario dell’11 dicembre è stata incrementata l’offerta nel comparto a Sud di Lugano, laddove era stata evidenziata una carenza.

Oltre alla Funicolare, quali sono stati gli eventi salienti di questo 2016 e quali sono le ulteriori prospettive?Per quanto riguarda l’organizzazione interna dell’azienda, il 2016 ha rappresentato un anno di importanti cambiamenti. Innanzitutto il 1° aprile si è concretizzato l’avvicendamento alla Direzione, che ha visto l’Ing. Roberto Ferroni, già Direttore Aggiunto, subentrare a Franco Greco. Un cambio ai vertici, che seppur all’insegna della

Avv. Angelo Jelmini, Presidente

Ing. Roberto Ferroni, Direttore

La Trasporti Pubblici Luganesi SA (TPL) è un’im-presa di trasporto pubblico attiva nella regione di Lugano.Quasi 200 collaboratori si impegnano quoti-dianamente per trasportare più di 12 Mio di passeggeri all’anno sulle 15 linee che, oltre a servire il centro città, raggiungono anche le zone periferiche, percorrendo 2,5 Mio di km all’anno con un parco veicoli che conta ad oggi oltre 70 vetture.La TPL ha vissuto, dalla sua costituzione, avve-nuta nel 2000, un continuo e costante sviluppo, ed in particolare nel 2012, in cui è stata messa in atto una totale riorganizzazione del sistema viario di Lugano, in concomitanza con l’attesa apertura della galleria Vedeggio-Cassarate.Il potenziamento di linee e mezzi, oltre che di personale impiegato ha comportato un’impor-tante crescita di utenza, registrando un aumento di passeggeri trasportati dell’8.5%, ossia 1Mio in più rispetto agli anni precedenti.L’obiettivo principale di TPL consiste nel fornire un servizio in linea con le aspettative della pro-pria utenza, moderno ed efficace.In questo senso, particolare importanza viene data al settore dell’innovazione tecnologica ed informatica. Già da diversi anni, le paline di fer-mata informatiche segnano i tempi di distanza al sopraggiungere del bus.nel 2013 è stata infatti introdotta la nuova App che permette di conoscere l’orario esatto di arri-vo del bus, oltra ad avere la mappa con tutte le linee sempre a portata di mano; le fermate sono state dotate di QR Code che danno anch’essi accesso diretto all’orario di arrivo del bus alla fermata. Sempre attenta alle esigenze e ai biso-gni dell’utenza, la TPL si mostra attiva anche sul profilo del marketing con campagne informative e azioni promozionali che mirano a promuovere il trasporto pubblico.Nell’ottica di una collaborazione sempre più stretta con aziende consorelle, la TPL fa parte della Comunità tariffale Arcobaleno (CTA), con la quale coopera al fine di migliorare la mobilità del territorio e per trovare soluzioni comuni a vantaggio degli utenti.

2016: l’anno della nuova FunicolareLugano-StazioneL’intervista al Presidente: Avv. A. Jelmini

L’azienda nel 2016 è stata confrontata con un avvenimento di rilevanza storica non solo per la Città di Lugano ma altrettanto a livello Svizzero.

TRASPORTI PUBBLICILUGANESI SA

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continuità, come auspicato dal CdA in sede di nomina, ha comportato un riassetto dell’orga-nizzazione interna e di nuovi equilibri. Con la scadenza del quadriennio legislativo 2012-2016, e le relative elezioni, anche la composizione del Consiglio di Amministrazione è stata modificata; sono stati infatti accolti i nuovi rappresentati del Cantone: il Vice-Presidente Sandro De-Stefani ed il Signor Andrea Sanvido, la Città di Lugano ha nominato la signora Antonella Pan-Fassora ed il Signor Roberto Martinotti e confermato, oltre che al sottoscritto, ratificato quale Presidente, anche il signor Massimo Brignoni. L’Assemblea degli azionisti, tenutasi il 22 giugno, ha nomi-nato Pietro Gianolli quale rappresentante del personale, mentre per il principio di rotazione dei comuni azionisti, l’Avv. Ettore Vismara per il Comune di Paradiso e l’Ing. Raffaele Schärer per quello di Savosa. In effetti già nei primi mesi di attività, l’organo direttivo si è confrontato con temi di una certa rilevanza, sia strategica che al-trettanto operativa. Tra questi, la messa in opera e la gestione demandata alla TPL da parte della Città relativa alla regolamentazione delle aree di parcheggio del comparto di Cornaredo, adattate a Park & Ride, in opera dall’inizio del 2017. I nuovi progetti in cantiere per la riqualifica delle aree cittadine imporranno certamente modifiche ed adeguamenti idonei anche dal profilo del tra-sporto pubblico, ma l’azienda saprà certamente rispondere al meglio ai nuovi stimoli.

L’intervista al Direttore:Ing. Roberto Ferroni

Direttor Ferroni, si può dire che quello appena trascorso sia stato per lei un anno di svolta, come lo ha vissuto?La decisione del CdA di affidarmi la direzione dell’azienda è stata per me motivo di orgo-glio; un importante riconoscimento che premia l’impegno profuso durante 20 anni di attività presso la TPL e di cui sono grato. Ovviamente l’assunzione della Direzione proprio nell’anno della riapertura della Funicolare Lugano-Sta-zione ha comportato un carico di lavoro di non trascurabile entità, tenuto anche conto della riorganizzazione interna e del naturale assetto di nuovi equilibri. Fortunatamente, grazie alla competenza dei collaboratori, al loro impegno ed attaccamento dimostrati quotidianamente nei confronti dell’azienda, ogni aspetto è stato affrontato e risolto con fluidità. La Sassellina è stata messa in funzione secondo le tempistiche prefissate e si è presentata in grande spolvero all’evento inaugurale dell’11 dicembre.

Quali altre «sfide» ha affrontato in questo suo primo anno da Direttore?Al di là della ristrutturazione della Funicolare,

l’azienda ha proseguito nella sua consueta atti-vità volta a garantire un servizio di qualità ed in linea con le aspettative della nostra utenza.Dal punto di vista della tecnica, nella seconda metà dell’anno, a seguito del concorso pubblico, è stata deliberata la fornitura per il rinnovo del parco veicoli di 12 nuovi autobus, 5 semplici e 7 articolati, di ultima generazione (Euro 6), all’a-vanguardia sia dal profilo tecnico, dei consumi ed emissioni, sia da quello del comfort e sicu-rezza dei passeggeri. Con orgoglio posso anche riferire che a seguito delle procedure avviate nel 2015, è stato rinnovato da parte dell’Ente nazionale del Turismo il marchio di Qualità del Turismo Svizzero di livello II (QQ) per ulteriori tre anni, il quale certifica la qualità non soltanto del servizio offerto, ma anche dei processi gestionali interni che regolano l’operato dell’azienda a tutti i livelli. In relazione ad esso, durante il 2016, la Direzione ha organizzato per il personale corsi di sensibilizzazione e di comportamento, volti alla condivisione e all’applicazione dei valori aziendali nella propria quotidianità. Da essi è scaturito un codice etico, distribuito poi a cia-scun dipendente.

Quali progetti sono stati attivati per il futuro?La TPL è in costate evoluzione e molteplici sono i progetti realizzati ed altrettanti in cantiere. Dal profilo interno sono iniziati i lavori relativi alla riorganizzazione dei reparti aziendali, mediante l’assunzione di un nuovo quadro nel ruolo di Responsabile HR e dei Servizi Esterni. Sono poi proseguite, con i sindacati, le trattative relative al rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro, che si auspica possa essere definitivamente sottoscritto entro il 2017. Da non dimenticare l’attuazione e la concretizzazione di importanti sinergie con FLP, di cui ho assunto la Direzione già nel 2014, al fine di ottimizzare le risorse ed offrire un servizio di trasporto pubblico sempre più efficiente in ottemperanza alle richieste formulate dal Cantone. Per quanto riguarda invece i progetti di interesse pubblico, verso la fine dell’anno abbiamo collaborato con la Città per concretizzare l’attivazione dei nuovi Park & Ride nell’area di Cornaredo, così da poter da un lato rispondere alla politica attuata dal Cantone riguardo la regolamentazione delle aree di sosta e limitazione del traffico nelle aree del centro cittadino, e dall’altro incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico, fornendo un servizio vantaggio-so ai fruitori abituali del trasporto pubblico.Non posso quindi che stilare un bilancio dai risultati positivi per il 2016, confermato peral-tro dalle cifre a consuntivo e dall’importante volume di passeggeri registrato; dati incorag-gianti che confermano la validità degli sforzi e dell’impegno profuso in azienda a tutti i livelli. Ringrazio tutti indistintamente per la preziosa collaborazione.

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Tettamanti & Rodoni SAVia Lugano 3CH - 6710 BiascaTel.: +41 (0)91 873 97 40Fax: +41 (0)91 873 97 48E-mail: [email protected]: www.trb.ch

I due fondatoriGianfranco Tettamanti e Leandro Rodonialla festa del trentesimo

Quando Leandro Rodoni è andato in pensione e con lui molti altri preziosi dipendenti si è presentata l’opportunità di cedere la ditta a persone interessate.“Ma non se ne è fatto nulla perché non vi erano delle basi serie. In quel momento molto difficile mi sono reso conto che c’è troppa gente che pen-sa ai facili guadagni e non a tutelare i valori di un’impresa di famiglia e dei suoi dipendenti. Senza garanzie e i principi fondamentali ho lasciato perdere”.

Gianfranco Tettamanti non si è però scorag-giato. La fortuna di conoscere e apprezzare un dipendente di vecchia conoscenza, Mauro Bo-netti, di Biasca, gli ha fatto trovare la persona giusto cui affidare le redini della ditta, che con-tinuerà con i valori che la Tettamanti&Rodoni SA ha sempre avuto.“Mauro nel corso della sua vita ha fatto ottime esperienze nei cantieri AlpTransit e all’estero. Apprezzandoci vicendevolmente sia per l’aspetto umano sia per lo spirito aziendale che ci accomu-na, siamo arrivati a un accordo”.

Uno sguardo al futuro.“Resto fiducioso, anche se devo pur rimarcare che purtroppo nel mondo dell’edilizia il mercato oggi è diventato molto subdolo. C’è troppa concorrenza non proprio leale e possibilità di lavorare a basso costo, senza rispettare nessuna deontologia profes-sionale. Sono ottimista nei riguardi del mio nuovo braccio destro, molto entusiasta, e confido che quindi la nostra attività possa continuare così come ora anche per tutto il prossimo secolo”.

La Tettamanti & Rodoni SA opera da più di 40 anni in Ticino e ha avuto modo di pro-vare la sua professionalità e la

sua affidabilità a numerosissimi clienti privati e istituzioni pubbliche.

Gianfranco Tettamanti, ancora attivo e a capo dell’impresa, racconta i suoi pensieri a ruota libera.“Siamo nati nel 1974, il primo di gennaio. Le Tre Valli erano un territorio in cui era bello lavorare nel campo dell’edilizia. I contratti si facevano con una stretta di mano: era più semplice e più sicuro di molti altri ambienti, come per esempio in città. Ci siamo fatti conoscere, abbiamo subito trovato la nostra posizione e negli anni ci siamo ingran-diti. Inizialmente eravamo in tre (Leandro Rodoni, un apprendista e io) e trent’anni dopo abbiamo raggiunto i 35 dipendenti. Lavoravamo, e tuttora lavoriamo, oltre che per le famiglie e la gente della zona, per istituzioni come l’Ustra, le Ffs, il Dipar-timento della Difesa, AlpTransit, enti Comunali o Cantonali e i nostri affezionati clienti abituali.

Formazione, istruzione, indipendenza, valori molto imnportanti.“Ci tengo a dirlo, abbiamo formato moltissimi apprendisti e mi sta a cuore anche il carattere che abbiamo sempre conservato, la qualità del nostro personale e i corsi di aggiornamento che offriamo ai nostri dipendenti. Bisogna considerare che nel nostro campo siamo passati dagli impianti elettrici di 40 anni fa ai sistemi elettronici che ci sono adesso”.

TETTAMANTI & RODONI SAUN’AZIENDA SANAE NOSTRANA

N el 1974 Gianfranco Tettamanti si sposta a Biasca, dopo una carriera a Lugano come disegnatore tecnico di impianti elettrici e l’ottenimento della Mae-stria Federale nel suo cam-po. Ha 28 anni, sua moglie è biaschese e suo cognato fa l’elettricista. Gianfranco decide che è il momento giusto e il luogo giusto per fondare una ditta insieme a Leandro Rodoni, fratello di sua moglie. Particolare curioso: i due titolari sono nati a soli otto giorni di differenza.

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USI - Università della Svizzera ItalianaVia Buffi 13 - CH-6900 LuganoTelefono +41 58 666 40 [email protected] - www.usi.ch

Glenda Braendli

U n’università al passo con i tempi è un’istituzione capa-ce di interpretare al meglio il suo ruolo di “servizio pubbli-co”, di servizio ai cittadini, al tessuto economico all’interno del quale affonda le proprie radici. L’USI lo fa in diversi mondi, con ricerche scienti-fiche innovative o di utilità pubblica, eventi culturali, sostengo all’imprenditorialità e – soprattutto – lo fa offren-do una formazione di alta qualità ai nostri giovani, che saranno i professionisti e gli imprenditori di domani, quelli che faranno crescere aziende e territorio. Esempio concreto di questa dinamica è Glenda Braendli, laureata in Scienze economiche all’USI nel 2003 e ora alla guida della sede ticinese di Pricewaterhouse-Coopers SA (PwC).

UNIVERSITÀ DELLA SVIZZERA ITALIANA

FAR CRESCERE AZIENDE E TERRITORIOINTERVISTA A GLENDA BRAENDLI, LAUREATA DELL’USI

L’USI in cifreDiplomati impiegati a 1 anno dal diploma 90%Studenti 2900Paesi rappresentati 100Proporzione docenti / studenti 1/9Valutazione media data ai corsi dagli studenti 8/10Università partner per la mobilità accademica 80Borse di studio annue 130

Come è stato studiare all’USI?“Conservo un ricordo molto positivo della mia esperienza all’USI e credo che la nostra università fornisca delle ottime basi per uno sviluppo solido della carriera. Sono convita che una laurea non sia mai il punto di arrivo quanto piuttosto un passaggio chiave nel proprio percorso di crescita. L’USI per me è stata così”.

Come mai ha scelto di lavorare per PwC Sviz-zera e di preciso qual è la sua funzione oggi? “Le mie prime esperienze professionali mi han-no permesso di scoprire la mia passione per la revisione bancaria, settore nel quale PwC Sviz-zera è leader indiscusso. PwC Svizzera è inoltre un’azienda dinamica ed innovativa, che crede ed investe nei giovani ed offre grandi opportu-nità a livello locale, svizzero ed internazionale. Io ne sono un esempio: sono diventata partner a soli 34 anni e già dall’anno successivo mi è stata affidata la responsabilità a livello svizzero di una divisione, l’Assurance Academy, che com-prende oltre 550 collaboratori attivi nella revi-sione (finanziaria, industriale ed informatica). Sono inoltre la responsabile della sede luganese e dei suoi 50 collaboratori, oltre naturalmente a continuare ad occuparmi dei miei clienti, attivi principalmente nel settore finanziario, in Ticino ed a Ginevra”.

Nel 2003 si è laureata con una tesi intitola-ta “Modelli di governance e successione nelle imprese familiari. Analisi comparata Ticino-I-

talia”. Data l’esperienza di questi anni, come è cambiato il nostro Cantone da quella sua prima analisi?“Le imprese familiari continuano a rappresentare un grande asset per il nostro Cantone, che a livel-lo industriale in generale può beneficiare dei van-taggi competitivi dati dalla stabilità del sistema, dalla posizione geografica e anche dalla fiscalità. Per quanto riguarda il settore bancario sono stati naturalmente anni di trasformazione radicale. Si è assistito ad un doloroso ridimensionamento del settore, passato attraverso un consolidamento che lo ha reso certamente più piccolo ma al con-tempo più stabile, solido e concorrenziale”.

Lei ha frequentato il Liceo Lugano1. Crede che il nostro sistema scolastico e formativo nel suo insieme sia ben sintonizzato con il mondo dell’economia?“Credo proprio di sì. La nostra vera forza in Sviz-zera risiede nel sistema scolastico duale, che permette la giustapposizione di diversi percor-si di crescita. Da un lato le scuole professionali abbinate agli apprendistati che permettono un inserimento immediato nel mondo del lavoro, dall’altro il percorso più orientato allo studio, che culmina con il naturale inserimento in un qua-dro universitario. Per quanto mi riguarda non ho avuto dubbi sulla scelta. Mi è sempre piaciuto studiare e quindi mi sono orientata verso questo secondo percorso. Ritengo comunque che siano molto importanti entrambi e di entrambi – in modo diverso – ha bisogno l’economia”.

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nel 2015 e il team di Riazzino nel 2017. Il fatto che le prestazioni delle concessionarie sono va-lutate dalla clientela rende il premio ancora più importante. “Tutto ciò conferma che siamo sulla buona strada e che ogni singolo dipendente ha come obiettivo quello di soddisfare sempre le esigenze della clientela”. Clientela che può contare su tutti i servizi che ruotano attorno alla vettura e più precisamen-te: consulenza di vendita e assistenza dopo vendita per le marche Mercedes-Benz, smart, Mercedes-Benz Transporter (Sprinter, Vito, Via-no), Jeep; AMG Performance Center Ticino con vendita e servizio dopo vendita; consulenza di finanziamento per acquisto vettura nuova e usa-ta; carrozzeria e verniciatura per tutte le marche con le tecnologie più moderne; occasioni garan-tite StarClass; stoccaggio pneumatici nell’Ho-tel-Ruote con una capacità di 7’000 ruote e altro ancora. Diamo particolare attenzione al futuro dei giovani con una quindicina di apprendisti in formazione nelle varie professioni.Siamo fieri d’essere un’azienda con una solida esperienza ma lanciata verso il futuro con atten-zione alle nuove tendenze e tecnologie ecologi-che, offrendo veicoli d’avanguardia.

Nel 1964 in Ticino la Mercedes-Benz era rappresentata solo a Lugano e Locarno ma la ri-chiesta di vetture della casa automo-

bilistica di Stoccarda era in continua crescita. L’importatore svizzero decise perciò di ampliare l’offerta nel Sopraceneri.Willy Winteler non si lasciò scappare l’occasione e iniziò la collaborazione con Mercedes-Benz aprendo la propria concessionaria ad Arbedo. All’inizio, con tre collaboratori, si vendeva una decina di vetture l’anno. Dopo alcuni anni, gra-zie alla soddisfazione dei clienti e alla qualità dei servizi la Winteler ha iniziato l’espansione. Nel 1975 è stata aperta la sede di Giubiasco seguita nel 1990 da quella di Losone e nel 2003 dagli unici smart center in Ticino, a Giubiasco e a Lugano. Nel 2005 è stata inaugurata la sede di Riazzino con Mercedes-Benz, Jeep, Chrysler e Dodge. Nel 2009 è stato raggiunto un ulteriore importante traguardo con l’inaugurazione della modernissima sede principale di Giubiasco vi-cino allo svincolo autostradale Bellinzona Sud. In questa sede è stato integrato anche l’unico AMG Performance Center in Ticino. Il fascino e la competenza AMG sono palpabili grazie al forni-tissimo showroom e agli esperti AMG altamente qualificati.Nel 2014 sono stati festeggiati i 50 anni di attività. Oggi il Gruppo Winteler conta oltre 100 collaboratori. Il fondatore Willy è affiancato nella conduzione dai figli Stefano e Ralph e già si presentano nuovi progetti in fase di sviluppo.L’ampia scelta e la qualità dei veicoli in vendita, i servizi efficienti e la consulenza personalizzata, sono le caratteristiche principali dello “stile Win-teler”. “Certo,” spiega Willy Winteler “il cliente è sempre al centro delle nostre attività e merita tutte le nostre attenzioni. Per offrire un servizio sempre migliore, con flessibilità e disponibilità, puntiamo molto sulla formazione del nostro personale. Questo aspetto fa la differenza e ci ricompensa con la fedeltà della nostra clientela”. Una filosofia aziendale che ha avuto un giusto riconoscimento. La casa madre di Stoccarda, infatti, premia ogni anno i migliori concessionari svizzeri. Ebbene, il team Winteler Giubiasco ha vinto il Quality Service Award Mercedes-Benz, quale miglior servizio alla clientela, nel 2009 e

Winteler & Co. SAVia Mondari 7CH - 6512 GiubiascoTel.: +41 (0)91 850 60 60Fax: +41 (0)91 850 60 68E-mail: [email protected]: www.winteler.ch

W inteler da oltre 50 anni all’avanguardia.

WINTELER TICINOSOLIDA ESPERIENZAPROIETTATA NEL FUTURO

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WINTELER TICINOSOLID EXPERIENCE

PROJECTED INTO THE FUTURE

inteler at the leading edge for over 50 years.

Dodge. In 2009, another important milestone was reached with the inauguration of the ul-tra-modern main dealership in Giubiasco, close to the Bellinzona South motorway junction. This dealership also incorporates the only AMG Performance Center in Ticino. The prestige and technical prowess of AMG can be experienced, thanks to the extremely well-stocked showroom and the highly qualified AMG experts. In 2014, the company celebrated its 50th anniversary. Today, the Winteler group employs a staff of over one hundred. Founder Willy has been joined at management level by his sons Stefano and Ralph and there are new projects underway. The “Winteler style” is characterized by a great choice and quality of vehicles for sale, efficient service and personalized advice. “Of course, customers are always at the heart of what we do, and de-serve our full attention,” explains Willy Winteler. “To continually improve our service, in terms of flexibility and availability, we focus on training our staff. This is what sets us apart, and we are rewarded with our customers’ loyalty.” This company philosophy has been recognized by the Stuttgart parent company that awards the best Swiss dealerships every year. It comes as no sur-prise that the Winteler Giubiasco team won the Mercedes-Benz Quality Service Award for best customer service in 2009 and 2015, and the Ri-azzino team took the prize in 2017. The fact that the dealerships’ performance is judged by their customers makes the award all the more signifi-cant. “This all shows that we’re on the right track, and that every single employee is committed to satisfying our customers’ needs.” Customers who can count on every aspect of automotive services including: sales advice and after-sales services for Mercedes-Benz, smart, Mercedes-Benz vans (Sprinter, Vito, Viano), and Jeep; AMG Perfor-mance Center Ticino with sales and after-sales service; financial consultation when purchasing new and used vehicles; body and paint shop for all brands with the latest technology; guaran-teed StarClass pre-owned vehicles; tire storage in the “Wheels Hotel” with a capacity of 7,000 wheels. We pay particular attention to the future of young people, with around fifteen apprentices in training in various professions. We are proud to be a company with a solid experience, poised for the future, committed to new trends and en-vironmental technologies and offering vehicles at the cutting-edge.

In Ticino in 1964, Mercedes-Benz was represent-ed only in Lugano and Locarno, but demand for cars from the Stuttgart car manufacturer was steadily growing. The Swiss importer therefore decided to increase its presence in the Sopra-ceneri area. Willy Winteler did not let the oppor-tunity slip by and began his collaboration with Mercedes- Benz, opening his own dealership in Arbedo. In the beginning, with three staff members, he sold around ten cars a year. After a few years, thanks to satisfied customers and high-quality service, Winteler started to expand. In 1975, a branch was opened in Giubiasco, followed by another one in Losone in 1990. In 2003 the only smart Centers in Ticino were opened in Giubiasco and Lugano. In 2005, an additional dealership was inaugurated in Riazzino for Mercedes-Benz, Jeep, Chrysler and

Winteler & Co. SAVia Mondari 7CH - 6512 GiubiascoTel.: +41 (0)91 850 60 60Fax: +41 (0)91 850 60 68E-mail: [email protected]: www.winteler.ch

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tante lo riveste l’antidiarroico Perenterol (Saccha-romyces Boulardii), che da solo raggiunge il 20% di tutta la cifra d’affari.Oltre allo sviluppo dei prodotti classici, per esempio prolungando “la loro vita commerciale” con nuove formule galeniche, la strategia futura di Zambon prevede lo sviluppo di prodotti per il sistema nervoso centrale e per il trattamento di malattie rare.Sin dalla sua fondazione nel 1906, Zambon inve-ste una parte dei suoi guadagni nella ricerca. Gli attuali progetti di ricerca sono seguiti dal Z-Cube Research Venture, un gruppo interno, in collabo-razione con rinomati ospedali e università.In linea con la nuova strategia di gruppo nel 2012 Zambon ha iniziato un progetto di svi-luppo nel campo del sistema nervoso centrale in collaborazione con Newron. L’obiettivo era lo sviluppo della Safinamide, un farmaco per il trattamento della malattia del Parkinson. Il pro-getto si è concretizzato nel 2016 con il lancio in Svizzera e in altri paesi europei di Xadago.Inoltre, nel settore delle malattie rare Zambon ha ripreso la società inglese Profile-Pharma, la quale ha sviluppato un interessante concetto per l’inalazione di antibiotici per pazienti affetti da fibrosi cistica.Questo è stato il primo di vari progetti che si

inseriscono nel nuovo approc-cio integrato “Cure&Care” di Zambon, dove l’azienda mette al centro della sua attenzione il paziente, che oltre ai farmaci potrà beneficiare di soluzioni innovative che consentono con-creti miglioramenti nella qua-lità della loro vita. Una delle chiavi di volta per avere suc-cesso anche in futuro sarà non solo immettere costantemente nuovi prodotti sul mercato, ma soprattutto rimanere un partner affidabile e di qualità.

Zambon S.p.A., con sede a Milano, è un’azienda familia-re e dal 1965 è pre-sente a Cadempino con la sua filiale svizzera. Il Ticino,

insieme a Vicenza, rappresenta uno dei 2 centri principali per il business internazionale del grup-po. Lo stabilimento di Cadempino si è specializ-zato nella produzione di granulati, compresse effervescenti e antibiotici iniettabili. Ogni anno sono immesse sul mercato ca. 80 milioni di unità (confezioni), il 60% delle quali per le filiali Zam-bon in tutto il mondo. Il resto della produzione è dedicato a clienti terzi e al mercato locale. A Cadempino lavorano circa 290 collaboratori e collaboratrici, 32 dei quali per il mercato svizzero (la metà come rappresentanti farmaceutici distri-buiti sul territorio svizzero). I 3 prodotti principali per Zambon, il mucolitico Fluimucil (N-Acetylcysteina), l’antibiotico per il trattamento delle cistiti Monuril (Fosfomycina trometamolo) e l’analgesico Spedifen (Ibupro-fene-Arginato), sono stati sviluppati da Zambon stessa e rappresentano circa il 50% del fatturato totale del gruppo. Nel listino di Zambon Svizzera, un ruolo impor-

Zambon Svizzera SAVia Industria 13CH - 6814 CadempinoTel.: +41 (0)91 960 41 11Fax: +41 (0)91 966 43 [email protected]

Zambon vuole restareanche in futuro un partnerprivilegiato per i suoi clienti e questo sarà possi-bile unicamente restando pronti e aperti a nuove idee e progetti.Da anni Zambon Svizzera sostiene la formazione continua dei medici e far-macisti con forum, moduli d’aggiornamento e semi-nari.

ZAMBON SVIZZERA SAPARTNER PRIVILEGIATOPER I CLIENTI

• I collaboratori sono 290, 30 dei quali per il mercato svizzero• Blockbuster:, Fluimucil, Monuril, Spedifen, Perenterol Xadago• Pipeline: sviluppo di medicinali nei settori Respiratory, CNS e Orphan Drugs• CEO: Roberto Tascione• General Manager Svizzera: Giampiero Roncoroni

Zambon Svizzera con sede a Cadempino è una filiale del Gruppo Zambon

LE RELAIS

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