Via Pagliaro, 7/A 80071 Anacapri (NA) Cod. Simpi ...

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Via Pagliaro, 7/A – 80071 Anacapri (NA) Cod. Simpi: NAIC83600Q – Cod. Fisc. 90044580638 Cod. Unico Ufficio UFFIGQ Tel. 081 8371247/Fax : 081 8382990 e-mail [email protected]/[email protected] Web Site: www. istitutocomprensivogemito.gov.it PER ORIENTARSI ………………

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Via Pagliaro, 7/A – 80071 Anacapri (NA) Cod. Simpi: NAIC83600Q – Cod. Fisc. 90044580638 Cod. Unico Ufficio UFFIGQ

Tel. 081 8371247/Fax : 081 8382990 e-mail [email protected]/[email protected]

Web Site: www. istitutocomprensivogemito.gov.it

PER ORIENTARSI ………………

RIFERIMENTI NORMATIVI

1. L.107/2015 COMMA 24: la formazione in servizio del personale

docente è «obbligatoria, permanente, strutturale»

2. Concetto di «ambiente di apprendimento continuo»

3. L.107/2015: la formazione collegata al PTOF

4. COLLEGAMENTO AL RAV DI ISTITUTO ED AL PIANO DI MIGLIORAMENTO

5. D.M. 850/2015: standard professionali di riferimento

DIMENSIONE DELLA FORMAZIONE

ESIGENZE NAZIONALI

Priorità del sistema e piani nazionali

MIGLIORAMENTO DELLA SCUOLA

Legame tra bisogni individuali, bisogni della scuola e del territorio

Piano di Formazione dell’Istituto

SVILUPPO PERSONALE E PROFESSIONALE DEL DOCENTE

Standard professionali

Portfolio che raccoglie la storia formativa e professionale

Piano Individuale di Sviluppo Professionale da elaborare sulla base delle

proprie esigenze

STRUMENTI

FORMAZIONE IN SERVIZIO

«Obbligatoria, permanente e strutturale»

Art. 1, comma 124

PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE

«Individua ogni tre anni le priorità per la

formazione» Art. 1, comma 124

CARTA DEI DOCENTI «permette di sostenere la formazione continua

dei docenti e di valorizzarne le competenze

professionali» Art. 1, comma 121

PRESUPPOSTI

L’attività di formazione va correlata al Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto (RAV) al Piano di Miglioramento dell’Istituto (PDM), al Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).

L’ attività formativa va programmata in funzione dei bisogni formativi rilevati tra i docenti mediante un’indagine conoscitiva.

• La programmazione delle iniziative deve considerare alcuni aspetti che non possono prescindere dall’organizzazione di una didattica costruttiva.

ASPETTI INNOVATIVI

ASPETTO

QUALITATIVO

la formazione non è più concepita come mero

aggiornamento ma come sviluppo professionale

DISPOSITIVI PER LO

SVILUPPO

portfolio digitale, bilancio delle competenze, piano individuale di sviluppo

professionale

PRIORITA’

STRATEGICHE

grandi aree tematiche di

riferimento

MODELLO DI

GOVERNANCE

reti, tavoli di concertazione,

condivisione di scopi

LE PRIORITA’ PER LA FORMAZIONE NEL PROSSIMO TRIENNIO 2016/2019

COMPETENZE DI SISTEMA

1. AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA

2. VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO. IL COINVOLGIMENTO DI TUTTA LA COMUNITA’ SCOLASTICA

3. DIDATTICA PER COMPETENZE, INNOVAZIONE METODOLOGICA E COMPETENZE DI BASE

COMPETENZE XXI SECOLO

1. COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

2. COMPETENZA DI LINGUA STRANIERA

3. SCUOLA E LAVORO

COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA

1. INCLUSIONE E DISABILITA’

2. COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE GLOBALE

3. INTEGRAZIONE, COMPETENZE DI CITTADINANZA E CITTADINANZA GLOBALE

PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE ATA

DESTINATARI DELLE

INIZIATIVE FORMATIVE

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

Assistente Amministrativo

Collaboratore Scolastico

TEMATICHE DEI CORSI

AREA DSGA

• Autonomia scolastica

• La gestione del bilancio della scuola e delle rendicontazioni

• Le relazioni sindacali

• La nuova disciplina in materia di appalti pubblici e gli adempimenti connessi con i progetti PON

• La gestione delle procedure di acquisto attraverso il mercato elettronico

• La disciplina dell’accesso alla luce delle recenti innovazioni normative

• La gestione dei conflitti e dei gruppi di lavoro

• Il proprio ruolo nell’organizzazione scolastica e la collaborazione con gli insegnanti e con il

dirigente scolastico nell’ambito dei processi d’innovazione della scuola

• La gestione amministrativa del personale della scuola

TEMATICHE DEI CORSI

AREA ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

• Il servizio pubblico: dalla cultura dell’adempimento alla cultura del risultato

• I contratti e le procedure amministrativo-contabili

• Le procedure digitali sul SIDI

• La gestione delle relazioni interne ed esterne

• Le ricostruzioni di carriera ed i rapporti con le ragionerie territoriali

COLLABORATORI SCOLASTICI

• L’accoglienza, la vigilanza e la comunicazione

• L’assistenza agli alunni con disabilità

• La partecipazione alla gestione dell’emergenza e del primo soccorso

PIANO DI FORMAZIONE DIRIGENTE SCOLASTICO

Due unità formative che comprendono in modo integrato:

1) Attività in presenza per un ammontare complessivo di 25 ore

2) Attività di studio, ricerca e produzione on line, con un riconoscimento forfettario complessivo di 25

ore

TEMATICHE DEI CORSI

• Gli strumenti per l’attuazione delle reti di scuole

• Le modalità di gestione dell’organico dell’autonomia e di potenziamento

• Le figure «intermedie» e l’organizzazione del lavoro collaborativo dei docenti

• I nuovi ambienti di apprendimento ed i modelli organizzativi innovativi

• La valorizzazione della professionalità docente

• La promozione della formazione in servizio «obbligatoria, permanente, strutturale»

• La progettazione dell’alternanza scuola-lavoro

• La gestione delle relazioni umane

• Il curricolo verticale, la didattica per competenze, la valutazione formativa

• L’orientamento, il curricolo delle studente, la personalizzazione dei percorsi

• Le dimensioni della progettualità scolastica ed i relativi atti di indirizzo

Le due unità formative, realizzate nei due semestri del 2017, saranno riconosciute dall’USR con

una attestazione pari a 2 unità formative per complessive 50 ore

ORGANIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE

MIUR

Cabina di Regia

Piani Nazionali

Standard Professionali

Standard di Qualità

Monitoraggio Complessivo

UFFICI SCOLASTICI REGIONALI

Task Force Regionale

Sostegno agli ambiti

Monitoraggio Territoriale

SCUOLE

Progettazione per Ambiti territoriali

Coordinamento Poli Formativi

Piani di Formazione dell’Istituto

DOCENTI

Esprimono i loro bisogni individualmente

e collettivamente

Partecipano alla formazione e valutano

LE RETI E LE SCUOLE POLO

Costituzione di RETI di AMBITO

Individuazione, all’interno della rete di ambito, di una scuola Polo per la Formazione

Le scuole polo per la formazione coordinano la progettazione e l’organizzazione delle attività formative

Garantiscono la corretta gestione amministrativo-contabile delle iniziative formative

Si interfacciano con l’USR per le attività di monitoraggio e rendicontazione

PIANO DI FORMAZIONE D’AMBITO

Il Piano della Formazione d’Ambito è il documento sul quale si regge il processo di gestione della formazione

IL PIANO DI

AMBITO

Individua gli obiettivi

della formazione

Impegna le risorse

Garantisce la qualità

della formazione

Valuta l’efficacia delle

azioni formative

IL PIANO DI

AMBITO

Non rappresenta la somma

dei singoli piani, siano essi

delle singole istituzioni

scolastiche che delle rete di

scopo, ma una loro sintesi e

rielaborazione per obiettivi,

contenuti e temi, per filiere di

ricerca, di sviluppo e di

approfondimento

OBIETTIVI

Elevare le competenze professionali di ogni docente, in sintonia con le trasformazioni sociali, culturali, tecnologiche, scientifiche, in atto a libello

globale.

Superare la frammentarietà, la ripetitività e la genericità delle scelte contingenti, per realizzare azioni il più possibile personalizzate e strutturali.

Formare per migliorare la propria scuola

Formazione in servizio del personale della scuola

Collegamenti con la formazione dei Dirigenti Scolastici e di tutto il personale della scuola

Coerenza con le Priorità Nazionali indicate dal Ministero

Dimensione triennale

Coerenza con il PTOF, con i PdM delle scuole e con Il RAV

Coerenza tra i bisogni rilevati e le azioni formative messe in atto

LIVELLI DI PROGETTAZIONE

SINGOLA SCUOLA

SCOPO

AMBITO

SINGOLA SCUOLA

RILEVA I BISOGNI

FORMATIVI

DEI DOCENTI

COLLEGIALI

Espressi nel Collegio dei

Docenti

INDIVIDUALI

Autodichiarati e

successivamente

espressi nel Piano di

Sviluppo Professionale

PIANO FORMATIVO DI ISTITUTO: PREMESSE

1. E’ INCARDINATO NELL’AMBITO DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

2. E’ INNESTATO SUL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO

3. TIENE CONTO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

4. TIENE CONTO DEI PIANI FORMATIVI INDIVIDUALI

5. SI RIVOLGE A TUTTO IL PERSONALE SCOLASTICO

Il Dirigente Scolastico si fa garante della coerenza tra i diversi strumenti dell’azione progettuale della scuola attraverso uno

specifico atto di indirizzo per il Collegio Docenti

Sulla base dell’atto di indirizzo del

Dirigente Scolastico predispone il Piano

per la Formazione Triennale del

personale docente che

Contiene le azioni

formative rivolte al

personale della scuola

Contestualizza le azioni

formative promosse dal

MIUR mediante i Piani

Nazionali

Contestualizza le azioni

formative promosse

dall’USR

Contiene le azioni

formative promosse a

livello territoriale

Include iniziative di formazione

liberamente scelte dai docenti

purché coerenti con il Piano di

Formazione dell’Istituto

Ogni singola scuola inserisce il Piano di

Formazione all’interno del PTOF

PIANO FORMAZIONE

DI ISTITUTO

DOCENTI

PIANI FORMATIVI INDIVIDUALI

MIUR

PIANI FORMATIVI NAZIONALI

(SCUOLE-POLO, GARE NAZIONALI, CHIAMATA

UNIVERSITA’ PROGETTAZIONE DEGLI AMBITI)

RETI DI AMBITO

PIANI FORMATIVI DI RETE DI AMBITO

DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE ALLE SCUOLE

USR

SOSTEGNO

MONITORAGGIO

DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE ALLE

RETI

PARTECIPAZIONE

1. TUTTO IL PEROSONALE DELLA SCUOLA

2. DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

3. GRUPPI DI DOCENTI IN RETE

4. DOCENTI CHE PARTECIPANO A RICERCHE INNOVATIVE CON

UNIVERSITA’ O ENTI

5. SINGOLI DOCENTI PER ASPETTI SPECIFICI DELLA PROPRIA

DISCIPLINA

AZIONI INSERITE NEL PTOF PRIORITA’ 2016/2017 2017/2018 2018/2019

COMPETENZE DI SISTEMA Autonomia didattica e organizzativa Valutazione e miglioramento Didattica per competenze ed innovazione metodologica

1

Didattica per

competenze ed

innovazione

metodologica

Didattica per

competenze ed

innovazione

metodologica

Valutazione e

miglioramento

COMPETENZE PER IL XXI SECOLO Lingue Straniere Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento Scuola e Lavoro

2

Competenze digitali

e nuovi ambienti per

l’apprendimento

Competenze digitali e

nuovi ambienti per

l’apprendimento

Competenze digitali e

nuovi ambienti per

l’apprendimento

COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA Integrazione, competenze di

cittadinanza globale Inclusione e disabilità Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile

3

Inclusione e disabilità

Inclusione e disabilità

Integrazione,

competenze di

cittadinanza globale

PRIORITA’ DELLA SCUOLA

BISOGNI FORMATIVI COERENZA ESIGENZE POF/RAV/PdM

PRIORITA’ DEL PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE

LIVELLO DI FORMAZIONE

SOGGETTO EROGATORE

DESTINATARI RISULTATI ATTESI

Elaborazione di una programmazione per

competenze omogenea orientata alle innovazioni e con particolare attenzione

alle lingue straniere

Elaborare e attuare programmazioni di dipartimento condivise.

Sviluppare l’apprendimento delle lingue straniere

Didattica per competenze e innovazione metodologica

Competenze di lingua straniera

Rete di Ambito Rete di Ambito Docenti

Conoscere le indicazioni per il curricolo del primo ciclo ed i principi della

didattica per competenze, metacognitiva, dell’apprendimento

significativo Saper utilizzare gli strumenti tecnologici

digitali per la gestione dei processi di collaborazione / cooperazione a distanza

Migliorare le competenze linguistiche

Approfondimento degli aspetti della valutazione e ricaduta sulla loro funzione

formativa sugli alunni

Produrre strumenti per la valutazione formativa degli allievi. Creazione di

strumenti condivisi per la certificazione delle competenze

Progettazione del Miglioramento all’interno dell’Istituzione Scolastica

Valutazione e miglioramento Rete di Ambito Rete di Ambito Docenti

Migliore l’efficienza delle strutture organizzative della scuola atte a facilitare il lavoro dei docenti, a rendere fruibili le comunicazioni interne ed esterne e ad

innalzare il successo formativo degli allievi

Utilizzo dell’innovazione digitale alla didattica

Ampliare le conoscenze digitali per sviluppare una didattica laboratoriale dove le aule devono diventare un luogo abilitante e

aperto

Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento

Snodi Formativi PNSD

Poli Formativi

Team Innovazione Digitale

Animatore Digitale

ATA

Innalzare le competenze digitali del personale

Implementazione di una efficace relazione e un

contesto di apprendimento idoneo per tutti gli allievi in particolar modo quelli con

BES

Ampliare le conoscenze metodologiche, didattiche, operative ed organizzative

necessarie per rendere la scuola realmente inclusiva e parte integrante del territorio

Inclusione e disabilità

Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile

Integrazione, competenze di cittadinanza

globale

Scuola AID Docenti Migliorare l’integrazione degli alunni

con BES nel sistema scuola e nell’ambiente di vita.

Aspetti organizzativi della scuola con particolare

riferimento al ruolo del tutor per i docenti neoassunti

Ampliare le conoscenze sul ruolo professionale del tutor

Autonomia organizzativa e didattica Polo Formativo Polo Formativo

Docente Neoassunto

Tutor

Migliorare l’autonomia organizzativa del percorso di formazione del docente

neoassunto mediante la formazione dei docenti tutor

LINEE DI INDIRIZZO PIANO FORMATIVO DI ISTITUTO

BISOGNI FORMATIVI COERENZA ESIGENZE

POF/RAV/PdM

PRIORITA’ DEL PIANO NAZIONALE

DI FORMAZIONE

LIVELLO DI

FORMAZIONE

SOGGETTO

EROGATORE

DESTINATARI RISULTATI ATTESI

Diffusione di una politica della sicurezza all’interno

dell’Istituto Scolastico

Formare il personale sui rischi riferiti alla mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di

prevenzione e protezione

Legge 81/2008 Scuola Organismo Paritetico

L.U.P.T

Docenti

ATS

Implementare una cultura della sicurezza e del benessere dei lavoratori

Assistenza agli alunni con disabilità

Elaborare una organizzazione efficace per una scuola inclusiva

Piano Formazione MIUR Personale ATA Rete di Ambito Rete di Ambito Collaboratori

Scolastici

Effettiva integrazione degli alunni con BES nel sistema scuola e nell’ambiente

di vita

Procedure digitali sul SIDI Migliorare la conoscenza del portale SIDI per

una scuola innovativa Piano Formazione MIUR Personale ATA Rete di Ambito Rete di Ambito

Assistenti Amministrativi

Padronanza del portale SIDI

La nuova disciplina in materia di appalti pubblici e

gli adempimenti connessi con i progetti PON

Migliorare i processi finanziari dell’istituzione Scolastica

Piano Formazione MIUR Personale ATA Rete di Ambito Rete di Ambito DSGA Partecipazione a progetti con

finanziamenti esterni

I nuovi ambienti di apprendimento ed i modelli

organizzativi innovativi

Elaborare un progetto educativo ed organizzativo innovativo a supporto

dell’apprendimento

Piano Formazione MIUR Personale Dirigenti Scolastici

Rete di Ambito

Individuale

Rete di Ambito

Individuale

Dirigente Scolastico

Progetti innovativi e implementazione di nuovi ambienti di apprendimento per il

successo formativo degli allievi Implementazione di una organizzazione

innovativa per gestire le difficoltà

RETE DI AMBITO

LA RETE DI AMBITO È IL LUOGO IN CUI VENGONO PROGETTATI E ORGANIZZATI I PERCORSI

FORMATIVI, TENENDO CONTO DELLE ESIGENZE DELLE SINGOLE SCUOLE

1.Rileva le priorità dei

piani di formazione

delle singole scuole

dell’ambito

2. Individua le Unità

Formative da inserire

nei Piani di Ambito

4. Sceglie le

metodologie formative

3. Evita le

sovrapposizioni con

le azioni nazionali

5. Promuove la costituzione di

rete di scopo su priorità

condivise, senza escludere reti

più piccole per rispondere a

specificità ordinamentali

6. Può prevedere

assegnazioni di risorse a

singole scuole per attività

molto specifiche

7. Verifica le azioni formative

realizzate utilizzando gli

indicatori predisposti dal

MIUR e dall’USR

COSTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE TECNICA

D’AMBITO PREPOSTA PER:

RACCOGLIERE

PREDISPORRE

MONITORARE

Le informazione

ed i bisogni

delle singole

scuole della rete

Strumenti e piani

operativi Le azioni formative del

Piano

RETE DI SCOPO

Stimola il confronto culturale e di pratiche

formative E’ il contesto in cui

promuovere soluzioni di successo, realizzare

iniziative mirate a

specifici bisogni

Consente economie di scala

Consente di svolgere attività formative rivolte a particolari categorie di docenti (neoassunti, figure

intermedie, di coordinamento, tutor) o mirate a

specifici bisogni (priorità socio-culturali, tematiche

settori disciplinari

Stimola il confronto culturale e di pratiche formative.

UN ECOSISTEMA DIGITALE

Il portfolio

digitale del

docente

Un link in cui sono pubblicati gli avvisi

delle azioni promosse dalle Direzioni

Generali del Dipartimento per il

Sistema Educativo di Istruzione e

Formazione

PROFESSIONALE

SISTEMA ON LINE, PREDISPOSTO DAL MIUR, PER MEZZO DEL QUALE IL DOCENTE POTRA’:

1. 1) DOCUMENTARE LA PROPRIA STORIA FORMATIVA E PROFESSIONALE

2. 2) RIORGANIZZARE LA PROPRIA STORIA FORMATIVA E PROFESSIONALE

CURRICULUM PROFESSIONALE

Anagrafe delle professionalità

Storia formativa

Legame con il fascicolo personale del

docente

PIANO INDIVIDUALE DI SVILUPPO

PROFESSIONALE

Aggiornato con le proposte di sviluppo

professionale del docente

ATTIVITA’ DIDATTICA

Progettazione, documentazione e

riflessione sull’attività svolta

1. DESCRIZIONE DEL PROPRIO CURRICULUM PROFESSIONALE COMPRENSIVO DELLA PROPRIA STORIA FORMATIVA CURRICULUM, MESSO A DISPOSIZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI COME SUPPORTO PER LA SCELTA NELLA CHIAMATA PER COMPETENZE PER L’ASSEGNAZIONE DELL’INCARICO TRIENNALE

2. BILANCIO DELLE COMPETENZE E PIANIFICAZIONE DEL PROPRIO SVILUPPO PROFESSIONALE RACCOLTA E DOCUMENTAZIONE DELLE FASI SIGNIFICATIVE DELLA PROGETTAZIONE DIDATTICA DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE SVOLTE DELLE AZIONI DI VERIFICA INTRAPRESE

PORTFOLIO PROFESSIONALE: STRUMENTO DI VALUTAZIONE DELLA

FORMAZIONE EFFETTUATA

9 INDICATORI PER VALUTARE LA FORMAZIONE EFFETTUATA:

1. TIPOLOGIA DEI PERCORSI (Es. monte ore etc)

2. MODALITA’ DI FORMAZIONE (Es peer to peer etc)

3. CONTENUTI DELLA FORMAZIONE

4. PERCORSI DI FORMAZIONE ALL’ESTERO

5. LA PROGETTUALITA’ CONSEGUENTE ALLA FORMAZIONE (Es come si sono utilizzate le risorse etc)

6. CONSIDERAZIONI RELATIVE AL PERCORSO SVOLTO E RICADUTE SULLA PRATICHE CHE IN CLASSE (il c.d. «REPORT NARRATIVO»)

7. PRESENTAZIONE PUBBLICA DELLA PROGETTUALITA’ E DEL PERCORSO FORMATIVO

8. L’AUTOVALUTAZIONE DEL PERCORSO

9. LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO FORMATIVO DELLA SCUOLA

STANDARD PROFESSIONALI DI RIFERIMENTO (DM 850/2015)

Individuare gli obiettivi della formazione in relazione alle competenze professionali per

l’insegnamento

a) Corretto possesso ed esercizio delle competenze culturali, disciplinari, didattiche e

metodologiche, con riferimento ai nuclei fondanti dei saperi ed ai traguardi di competenza ed

agli obiettivi di apprendimento previsti dagli ordinamenti

b) Corretto possesso ed esercizio delle competenze relazionali, organizzative e gestionali

c) Partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli obiettivi dalle stesse previsti

Competenze disciplinari Competenza didattica

Cura dello stile di insegnamento e della relazione Capacità riflessiva e autovalutativa

CARTA ELETTRONICA DEL DOCENTE

500 EURO ANNUALI, A DISPOSIZIONE DEL DOCENTE A CUI E’ LIBERAMENTE AFFIDATA LA SCELTA

TRA :

1. Acquisto di libri, pubblicazioni e riviste

2. Acquisto di hardware e software

3. Iscrizioni a corsi da parte di enti accreditati dal MIUR, corsi di laurea (magistarle,

specialistica o a ciclo unico), a corsi di specializzazione, di perfezionamento, a mester

4. Partecipazione a rappresentazioni teatrali o cinematografiche

5. Ingresso a musei, mostre, eventi, spettacoli

6. Attività individuate nell’ambito del Piano di formazione dell’Istituto

7. Gruppi di ricerca autogestiti ed autofinanziati, anche in coerenza con quanto la scuola di

servizio progetta nel proprio piano di formazione

LE UNITA’ FORMATIVE (UF)

DEFINIZIONE DELLE UF: FARE RIFERIEMENTO A STANDARD ESISTENTI COME IL SISTEMA DEI CFU UNIVERSITARI E PROFESSIONALI

Crediti Formativi Universitari (CFU): i corsi di studio sono strutturati in crediti. Al Credito Formativo Universitario (CFU) corrispondono normalmente 25 ore di lavoro dello studente, ivi compreso lo studio individuale.

La quantità media di lavoro accademico svolto in un anno da uno studente a tempo pieno è convenzionalmente fissata in 60 CFU. I crediti formativi universitari sono equivalenti ai crediti ECTS.

STRUTTURA DELL’UNITA’ FORMATIVA

PERSONALE DOCENTE

Lezioni in presenza e/o attività on line

Attività di ricerca, di laboratorio, di

sperimentazione

Produzione

Documentazione

Diffusione materiali

Verifica

Valutazione

TOTALE

6/10 ORE 8/10 ORE 6/8 ORE 2/4 ORE 25 ORE

La nota MIUR 35 del 7 gennaio 2016 evidenzia l’importanza di “ un equilibrato dosaggio di attività in presenza, studio personale, riflessione e documentazione, lavoro in rete, rielaborazione e

rendicontazione degli apprendimenti realizzati”.

STRUTTURA DELL’UNITA’ FORMATIVA

DSGA

Incontri formativi in presenza

Laboratori formativi dedicati

Redazione di un elaborato finale

TOTALE

12 ore 6 ore 6 ore 24 ore

SVILUPPO E POTENZIAMENTO

STRUTTURA DELL’UNITA’ FORMATIVA

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

Tipo di Corso Incontri formativi in presenza

Laboratori formativi dedicati

Redazione di un elaborato finale

TOTALE

QUALIFICAZIONE

14 ore 16 ore 6 ore 36 ore

QUALIFICAZIONE AVANZATA SECONDO

SEGMENTO 12 ore 6 ore 6 ore 24 ore

QUALIFICAZIONE AVANZATA TERZO

SEGMENTO

12 ore 6 ore 6 ore 24 ore

STRUTTURA DELL’UNITA’ FORMATIVA

COLLABORATORI SCOLASTICI

Tipo di Corso Incontri formativi in presenza

Laboratori formativi dedicati

Redazione di un elaborato finale

TOTALE

QUALIFICAZIONE

12 ore 6 ore 6 ore 24 ore

QUALIFICAZIONE AVANZATA SECONDO

SEGMENTO 12 ore 6 ore 6 ore 24 ore

STRUTTURA DELL’UNITA’ FORMATIVA

DIRIGENTE SCOLASTICO

Incontri formativi in presenza

Attività di studio e ricerca e produzione

on line

TOTALE

25 ore 25 ore 50 ore

FUNZIONAMENTO DELLE UNITA’ FORMATIVE

OGNI DOCENTE HA L’OBBLIGO DI FORMAZIONE IN SERVIZIO CHE SI TRADUCE NELL’OBBLIGO DI ACQUISIRE ALMENO UNA UF PER OGNI ANNO SCOLASTICO

L’OBBLIGATORIETA’

NON SI TRADUCE IN UN NUMERO DI ORE STANDARD DA SPENDERE NELLA FORMAZIONE

SIGNIFICA OBBLIGO AD ATTUARE IL CONTENUTO DEL PIANO DI FORMAZIONE INSERITO NEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

L’MPEGNO DEL DOCENTE NELL’AMBITO DI UNA O PIU’ DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE VIENE RICONOSCIUTO CON UN ATTO CHE ATTESTA LA PREQUENZA DI UNA O PIU’ UF

L’ATTESTAZIONE E’ RILASCIATA DAI SOGGETTI CHE PROMUOVONO ED EROGANO LA FORMAZIONE

LE SCUOLE RICONOSCONO, IN MODO DA TENER CONTO DELLE DIVERSE ATTIVITA’ FORMATIVE, COME UF :

1. LA PARTECIPAZIONE A INIZIATIVE PROMOSSE DIRETTAMENTE DALLA SCUOLA CHE DEVONO QUINDI ESSERE ARTICOLATE IN UF

2. LA PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA’ FORMATIVE PROMOSSE DA RETI DI SCUOLE

3. LA PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA’ FORMATIVE LIBERAMENTE SCELTE DAL DOCENTE PURCHE’ COERENTI CON IL PIANO DI FORMAZIONE DELLA SCUOLA

LA STRUTTURA DELLE UNITA’ FORMATIVE

OGNI UNITA’ FORMATIVA DEVE INDICARE LA STRUTTURA DEL PERCORSO FORMATIVO

DEVE INDICARE I SEGUENTI ELEMENTI:

1. FORMAZIONE IN PRESENZA E/O A DISTANZA

2. SPERIMENTAZIONE DIDATTICA DOCUMENTATA E RICERCA/AZIONE

3. LAVORO IN RETE

4. APPROFONDIMENTO PERSONALE E/O COLLEGIALE

5. DOCUMENTAZIONE E FORME DI RESTITUZIONE/RENDICONTAZIONE, CON RICADUTA NELLA SCUOLA

6. PROGETTAZIONE

OGNI UF E’ COSTRUITA IN MODO CHE SI POSSA RICONOSCERE E DOCUMENTARE IL PERCORSO PERSONALE FORMATIVO DEL DOCENTE, INQUADRATO NEL PIU’ AMPIO PROGETTO DELLA SCUOLA E

DEL SISTEMA SCOLASTICO

LE TIPOLOGIE DELLE UNITA’ FORMATIVE

TIPI DI UF INDIVIDUATI IN BASE A CHI LE PROMUOVE:

1. PROMOZIONE DA PARTE DELLA SCUOLA

2. PROMOZIONE DA PARTE DELLA RETE DI AMBITO

LA PARTECIPAZIONE AI PIANI NAZIONALI DI FORMAZIONE PROMOSSI DAL MIUR (alcuni esempi di

questi percorsi di formazione: formazione sulle lingue e CLIL; coinvolgimento in progetti di rete;

responsabilità in progetti di formazione; ruoli di tutoraggio per i neo-assunti; animatori digitali e

team dell’innovazione; coordinatori per l’inclusione; ruoli chiave nell’alternanza scuola lavoro) PUO’ ESSERE INTEGRATA NELL’UNITA’ FORMATIVA

LE SCELTE PERSONALI DEL DOCENTE (ANCHE CON L’UTILIZZO DELLA CARTA ELETTRONICA)

POSSONO ESSERE ASSOCIATE ALLE UF E SONO DOCUMENTATE NEL PORTFOLIO PROFESSIONALE DEL

DOCENTE

ELEMENTI QUALIFICANTI

FORMAZIONE FRUITA

FORMAZIONE DOCUMENTATA

FORMAZIONE VISSUTA

FORMAZIONE DOCUMENTATA

FORMAZIONE PRODOTTA

Attività in presenza e/o on line: lezioni, seminari, ecc.

Attività di laboratorio, di ricerca, di studio, ecc.

Attività di tutoraggio, mentoring, peer to peer, ecc.

Produzione, diffusione di materiali, ecc.

Verifiche, Autovalutazione, ecc.

IL VALORE DELLA «RICERCA» E DEL «CONFRONTO TRA PARI»

• La formazione deve ispirarsi a criteri di ricerca-azione, orientarsi alla produzione di ipotesi didattiche, alla loro sperimentazione in classe, alla loro validazione.

• La formazione che lascia il segno si basa sul

confronto tra pari e sulla rielaborazione critica delle esperienze didattiche, ma richiede anche l’introduzione di stimoli culturali, di prospettive che possono andare al di là della propria comunità di appartenenza.

Il Dirigente Scolastico (Rossella ingenito)

Firma autografa sostituita a mezzo stampa (art. 3, comma 2 del decreto legislativo n. 39/1993