VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via...

76
MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO SCOLASTICO STATALE VIA CENEDA RMIC8GE009 www.istitutocomprensivoceneda.it Via Ceneda, 26-00183 Roma tel.0677209730 fax0677079322 [email protected] [email protected] APPROVATO DAL COLLEGIO DOCENTI del 27 novembre 2013 ADOTTATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO del 18 dicembre 2013

Transcript of VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via...

Page 1: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO SCOLASTICO STATALE

VIA CENEDA RMIC8GE009

www.istitutocomprensivoceneda.it

Via Ceneda, 26-00183 Roma tel.0677209730 fax0677079322

���� [email protected] ���� [email protected]

APPROVATO DAL COLLEGIO DOCENTI del 27 novembre 2013

ADOTTATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO del 18 dicembre 2013

Page 2: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

2

�ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA:

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Aurelio BERNARDONI

COLLABORATORI DEL PRESIDE

Ins. Tiziana SCEMI Prof.ssa Catia D’AGNESE

COORDINATORI DI PLESSO

VIA CENEDA VIA BOBBIO VIA CAMILLA VIA CERVETERI VIA

MONDOVÌ

Roberta

CARPENTIERI

Antonella

MIGLIORE

Assunta SCARFONE

Monia CIGNITTI

Grabriella

CRUCIANI

FUNZIONI STRUMENTALI

AREA 1

GESTIONE DEL PIANO

DELL’OFFERTA

FORMATIVA

COLUCCI Anna Rita

MIGLIORE Antonella

CRUCIANI Gabriella

NECCI Anna

AREA 2

SOSTEGNO AL

LAVORO DEI DOCENTI

AREA 3

INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI

BIGNAMI Paola

D’ABRAMO Gilda

DEL PRETE Maria Rosaria

MARTINI Manuela

MARTUCCI Gioconda

MARZUOLO Marialberta

ROTONDO Romina

SIMONETTA Maria Angela

RECCHI Silvana

RENZETTI Valentina

CENTONZE Maria Beatrice

Page 3: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

3

SOMMARIO

Premessa Pag. 9

I PARTE

LA SCUOLA E L’AMBIENTE CIRCOSTANTE, LE SCELTE

1.1 Definizione del contesto esterno all’istituzione scolastica Pag. 10

1.2 Definizione del contesto interno Pag. 10

1.3 Bisogni Formativi dei ragazzi Pag. 11

1.4 Sportello di ascolto Pag. 12

1.5 Scelte Educative della scuola Pag. 12

1.6 Finalità Generali Pag. 13

1.7 Finalità del Curricolo Unitario Pag. 14

1.8 Finalità trasversali nei tre ordini di scuola Pag. 15

II PARTE

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

2.1 Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria: curricolo unitario e condiviso

Pag. 16

2.2 Scuola dell’Infanzia. Le finalità educative e didattiche Pag. 17

o I curricoli Pag. 18

o Scuola dell’Infanzia: Indirizzo Montessori Pag. 21

2.3 Scuola Primaria Pag. 22

o Attività curricolari per ambiti disciplinari Pag. 22

o Il curricolo dei saperi Pag. 22

2.4 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria

Pag.23

o Lingua italiana Pag.23

o Matematica Pag. 23

Page 4: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

4

o Lingua inglese Pag. 24

o Storia Pag. 24

o Geografia Pag. 24

o Scienze Pag. 25

o Musica Pag.25

o Arte e immagine Pag.26

o Educazione fisica Pag.26

o Tecnologia Pag. 26

o IRC Pag. 27

2.5 Scuola Primaria Statale: Indirizzo Montessori Pag. 27

2.6 Competenze: Indirizzo Montessori Pag. 28

o Dimensione affettivo-sociale-relazionale Pag. 28

o Aspetto intellettivo-culturale Pag. 28

2.7 Curricolo trasversale della Scuola Primaria Pag. 29

o Finalità pedagogica Pag. 29

o Lo sviluppo Pag. 29

o Modalità di sviluppo Pag. 29

o Metodologie Pag. 29

2.8 Mappa del Progetto Pag. 30/31

2.9 Scuola Secondaria di Primo Grado Pag. 32

Finalità educative generali e trasversali del processo formativo Pag. 32

Cittadinanza e Costituzione Pag. 34

o Educazione stradale Pag. 35

o Educazione alimentare Pag. 35

o Educazione ambientale Pag. 35

o Educazione alla cittadinanza Pag. 35

o Educazione alla salute Pag. 36

Page 5: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

5

o Educazione all’affettività Pag. 37

2.10 Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze al termine della Scuola Secondaria di Primo Grado.

Pag. 37

2.11 Piani di Studio Personalizzati Pag. 42

2.12 Metodologie e metodi: collegialità e modularità Pag. 43

2.13 Strategie di Personalizzazione Pag. 43

III PARTE

FLESSIBILITÀ

3.1 Laboratori Pag. 44

3.1.1 Scuola Primaria e dell’Infanzia: attività curricolari e

laboratoriali interne ed esterne alla scuola

Pag. 44

3.1.2 Scuola Secondaria di Primo Grado Pag. 44

3.2 Strutture e strumenti Pag. 44

IV PARTE

ORIENTAMENTO DELL’ISTITUTO PER UNA REALE INTEGRAZIONE

4.1 Situazione degli alunni con bisogni educativi speciali (BES) Pag. 47

4.1.1 Curricolo dell’integrazione/inclusione Pag. 48

4.1.2 Attuazione del piano annuale per l’inclusione Pag. 49

4.2 Didattica individualizzata e personalizzata Pag. 50

4.3 Strumenti compensativi e misure dispensative Pag. 50

4.4 Piano Didattico Personalizzato (PDP) Pag.51

Page 6: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

6

V PARTE

TEMPO SCUOLA E FUNZIONAMENTO: MODELLI ORARI

5.1 Scuola dell’Infanzia via Cerveteri Pag. 52

5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52

5.3 Scuola Primaria via Mondovì Pag. 52

5.4 Scuola Primaria via Bobbio Pag. 53

5.5 Scuola Secondaria di Primo Grado via Ceneda Pag.54

5.6 Scuola Secondaria di Primo Grado via Camilla Pag..54

VI PARTE

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI ED AUTOVALUTAZIONE DEL SISTEMA

6.1 Nuovi modelli valutativi Pag. 56

6.2 Valutazione degli apprendimenti acquisiti dagli alunni della Scuola dell’Infanzia.

Pag. 56

6.3 Valutazione degli apprendimenti acquisiti dagli alunni della Scuola Primaria.

Pag. 57

Criteri della Valutazione Pag.58

Modalità e strumenti di verifica Pag.58

Valutazione del comportamento Pag.58

6.3.1 Sezione Montessori Pag.60

6.4 Valutazione degli apprendimenti acquisiti dagli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado.

Pag.60

Valutazione iniziale diagnostica Pag.60

Valutazione intermedia e formativa Pag. 60

Valutazione sommativa e certificativa Pag. 60

La valutazione periodica annuale degli apprendimenti Pag. 61

Page 7: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

7

Criteri di attribuzione per la valutazione numerica del rendimento

scolastico

Pag. 61

I criteri di attribuzione della valutazione numerica del

comportamento

Pag.62

Valutazione prove scritte e orali Pag. 63

Voti esame di stato: nuovi parametri Pag. 63

Autovalutazione sulla qualità del servizio Pag.64

VII PARTE

MODELLI ORGANIZZATIVI E PROCESSI DECISIONALI

7.1 Funzionamento della scuola. Organizzazione scolastica Pag. 65

Dirigente Scolastico Pag. 65

Collaboratori del DS Pag. 65

Funzioni strumentali Pag. 65

Collegio dei Docenti Pag. 65

Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe Pag. 65

Consiglio di Istituto Pag. 66

Giunta Esecutiva Pag. 66

Comitato di valutazione Pag. 66

Direttore Amministrativo Pag. 66

Responsabile della sicurezza e prevenzione Pag. 66

R. S. U. Pag. 66

Funzioni Strumentali e Commissioni Pag. 67

Referenti di Dipartimento Pag. 68

Referenti Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Pag. 68

Coordinatori e Segretari dei Consigli di classe Scuola Secondaria di Primo Pag. 69

Page 8: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

8

Grado

Organi collegiali : composizione del Consiglio d'Istituto Pag.70

Organizzazione amministrativa Pag. 71

VIII PARTE

SCELTE DI GESTIONE

8.1 Regolamento di Istituto / Patto di Corresponsabilità Pag. 72

8.2 Risorse finanziarie Pag.72

Fondo dell’Istituzione scolastica Pag. 72

8.3 Pubblicizzazione Pag. 73

8.4 Rapporti con gli Enti Locali e altre associazioni e/o istituzioni Pag. 73

IX PARTE

PROGETTI

9.1 Progettualità d’ Istituto. Pag. 74

Criteri Pag. 74

9.2 Aree progettuali Scuola dell’Infanzia e Primaria Pag. 74

9.3 Aree Progettuali Scuola Secondaria di Primo Grado Pag. 75

Page 9: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

9

PREMESSA

Il Piano dell’Offerta Formativa, previsto dall’art. 3 del DPR 8 marzo 1999, n. 275, è il

documento fondamentale dell’Istituto Comprensivo “via Ceneda”, esso esprime l’identità

culturale e progettuale della nostra scuola e per questo riflette le esigenze del contesto

culturale, sociale ed economico della locale realtà territoriale, esplicitando la progettazione

curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa adottata da questa scuola.

Il P.O.F., approvato dal Collegio dei Docenti e adottato dal Consiglio d’Istituto, ha lo

scopo di: fornire all’utenza la visione d’insieme dei servizi offerti, oltre ad una completa

informazione sull’attività curricolare ed extracurricolare dell’Istituto; garantire il

raggiungimento delle competenze esplicitate nelle Indicazioni Nazionali e la verifica

sistematica dei risultati ottenuti; assicurare i livelli essenziali di prestazione a cui la scuola

è tenuta, per garantire il diritto personale, sociale e civile all’istruzione e alla formazione di

qualità; incrementare la fiducia delle famiglie e degli alunni nella funzione primaria e

insostituibile della scuola.

Il Piano dell’Offerta Formativa, inoltre, è indirizzato a tutto il personale dell’Istituto

per favorire la condivisione di un progetto comune e la razionalizzazione dell’intervento

didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione curriculare

verticale, orientati al raggiungimento del Profilo delle Competenze al Termine del Primo

ciclo di Istruzione, ai Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze, agli Obiettivi di

Apprendimento specifici per ogni disciplina.

Il Piano si propone di coinvolgere tutti gli operatori che interagiscono nell’azione

educativa, ciascuno secondo le proprie competenze, in modo tale che tutti possano sentirsi

protagonisti del processo educativo, formativo e culturale dei nostri alunni.

Page 10: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

10

I PARTE

LA SCUOLA E L’AMBIENTE CIRCOSTANTE, LE SCELTE

1.1 DEFINIZIONE DEL CONTESTO ESTERNO ALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA L’Istituto Comprensivo “Via Ceneda” è compreso tra la via Cerveteri, Piazza Re di Roma, la via

Etruria, via Appia, via Bobbio, Furio Camillo, via Tuscolana e rientra nel territorio del VII Municipio.

L’Istituzione Scolastica è situata in una zona paracentrale, è facilmente raggiungibile e ben collegata con i quartieri limitrofi dal servizio pubblico urbano.

L’area ingloba quartieri a intenso sviluppo edilizio, densamente popolati e trafficati, dove le strutture finalizzate allo sviluppo psicofisico e culturale dei ragazzi soddisfano in parte la richiesta. Il quartiere è dotato di alcuni servizi differenziati, società e centri sportivi, biblioteche, cinema e teatri.

L’Istituto Comprensivo ha un bacino d’utenza molto ampio e i vari plessi accolgono, in prevalenza, alunni del quartiere, ai quali si aggiunge una rilevante percentuale di alunni non italofoni.

L’Istituto Comprensivo si è formato dalla fusione di tre diverse Istituzioni e di parte dei loro plessi: ex 199° Circolo Didattico, ex Scuola Secondaria di Primo grado “Carlo Urbani”, ex Scuola Secondaria di Primo grado”F. Petrarca”.

Risulta, pertanto, costituito da:

• Scuola dell’Infanzia e Primaria via Mondovì “Giuseppe Garibaldi”

• Scuola Primaria “Via Bobbio”

• Scuola dell' Infanzia Montessori di via Cerveteri “Lorenzo Cuneo”

• Scuola Secondaria di Primo Grado di “Via Camilla”,

• Scuola Secondaria di Primo Grado di “Via Ceneda” (sede legale degli Uffici Amministrativi e della Dirigenza)

1.2 DEFINIZIONE DEL CONTESTO INTERNO

Gli alunni iscritti provengono prevalentemente da Istituzioni scolastiche pubbliche e private del territorio.

Gli alunni sono seguiti con sollecitudine dalle famiglie nel loro percorso formativo; alcuni hanno pochi modelli di riferimento oltre alla scuola, la quale si trova ad operare con allievi che presentano problemi ed istanze differenziati.

Le famiglie, chiamate a partecipare attivamente alla gestione collegiale dell’Istituzione Scolastica, sono in genere disponibili al dialogo e alla fattiva collaborazione, attente agli elementi caratterizzanti l’offerta formativa in tutte le sue implicazioni culturali. Principale aspettativa dei

Page 11: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

11

genitori è il successo scolastico dei figli e la realizzazione di una efficace continuità didattica con la scuola secondaria superiore.

La scuola ha, quindi, delle precise responsabilità nei confronti dell’utenza: deve poter fornire interventi d’inclusione, itinerari metodologici, formativi ed orientanti, che permettano a ciascuno di progredire, di sviluppare le proprie doti intellettuali, al fine di poter conseguire le autonomie necessarie per crescere e per valorizzare le proprie potenzialità.

In questo contesto il Piano dell’Offerta Formativa. è espressione coerente dell’autonomia scolastica e delle esigenze di progettazione e innovazione legate alla Riforma della Scuola Italiana, Indicazioni Nazionali per il Curriculo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione D.M. n. 254

16/11/2012.

Il Piano dell’Offerta Formativa risponde alle Linee di Indirizzo fissate dal Consiglio di Istituto in data 04/09/2013.

Il Documento risulta strettamente connesso al Programma Annuale finanziario e al Regolamento d’Istituto.

Il Piano della Offerta Formativa. di questo Istituto vuole essere un documento organico e innovativo di Programmazione dell’intera proposta formativa dell’Istituto, attento alle aspettative del territorio e alle potenzialità dell’utenza, con una struttura aperta e flessibile.

In questo contesto il P. O. F. prevede un sistema di autovalutazione dei processi formativi e organizzativi per valutarne la conformità e l’efficacia rispetto agli obiettivi e alle aspettative del territorio.

1.3 BISOGNI FORMATIVI DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI Con il Testo Definitivo delle nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola

dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione si è giunti a un importante rinnovamento didattico e

curricolare della scuola italiana.

Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono oggi più ricchi di stimoli culturali ma anche più contraddittori. E’ necessario, quindi, promuovere le capacità degli studenti e dar senso alla varietà delle loro esperienze.

In un paesaggio educativo estremamente complesso la scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi per il successo scolastico di tutti gli studenti , con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità e di svantaggio.

I “bisogni dell’utenza”, frutto di un’attenta osservazione, dell’ascolto, dell’esperienza e della

disponibilità di ciascun Docente, sono non solo l’apprendimento, quanto il saper stare al mondo;

il sapersi confrontare con una pluralità di culture; sapere utilizzare con dimestichezza e spirito

critico le nuove tecnologie.

Page 12: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

12

1. 4 LO SPORTELLO D’ASCOLTO Che cos’ è

Lo «Sportello d’ascolto» è la scuola che accoglie i bisogni dei suoi giovani utenti e delle loro famiglie. Una figura professionalmente preparata (psicopedagogista, psicologo, insegnante qualificato) svolge un ruolo di mediazione tra alunno, scuola e famiglia.

Perché attivarlo Questa figura utilizza la sua esperienza per mettere a proprio agio studenti, genitori e docenti, offrendo la possibilità di trovare all’interno dell’ambiente scolastico uno spazio dove potersi aprire ed esprimere qualunque possibile problematica.

Che significato ha all’interno della Scuola. Lo Sportello d’Ascolto è un osservatorio attento alle esigenze di studenti, genitori e insegnanti. Lo Sportello si pone due obiettivi principali: • Prevenire il disagio che i ragazzi possono manifestare nel vissuto scolastico e

personale, rafforzando la loro autostima e aiutandoli a comprendere l’importanza di un “progetto di vita”

• Sostenere i genitori nell’affrontare e comprendere le problematiche e i difficili “passaggi” dell’adolescenza, suggerendo adeguate strategie educative per una migliore crescita dei propri figli

Quando si attiva Si attiva settimanalmente durante l’orario scolastico

Come si attiva Gli studenti interessati chiedono spontaneamente di essere accolti. Docenti e genitori possono chiedere di essere affiancati.

Per l’anno 2013-2014 lo sportello d’ascolto è attivo per la Scuola Secondaria di Primo Grado in entrambe le Sedi e per la scuola Primaria in via Mondovì

1.5 SCELTE EDUCATIVE DELLA SCUOLA UNA SCUOLA DI TUTTI E DI CIASCUNO

Sviluppare le proprie azioni educative in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza delle diversità un valore irrinunciabile. Consolidare pratiche inclusive nei confronti di bambini e ragazzi di cittadinanza non italiana promuovendone l’integrazione.. Riservare particolare cura agli allievi diversamente abili e con bisogni educativi speciali

LA CENTRALITÀ DELLA PERSONA

Valorizzare i momenti di passaggio che segnano le tappe principali di apprendimento e crescita di ogni studente. Favorire lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti al nostro progetto educativo. Porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le successive fasi della vita. Fornire le chiavi per “Apprendere ad Apprendere”.

Page 13: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

13

UNA NUOVA CITTADINANZA

Insegnare le regole del vivere e del convivere. Proporre un’educazione che orienti l’individuo a compiere scelte autonome. Valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale. Formare cittadini capaci di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività: nazionale, europea e mondiale.

UN NUOVO UMANESIMO

Insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza. Promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo. Diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione fra le nazioni, ma anche fra le discipline e le culture.

CHE COSA POSSONO FARE SCUOLA E FAMIGLIA: AFFIANCARE L’ALUNNO IN UN PERCORSO CHE LO CONDURRÀ AD UN PROGETTO DI VITA

PERSONALE; FARGLI SENTIRE UN’UNITÀ DI INTENTI E, GRAZIE A CIÒ, PORTARLO SEMPRE PIÙ

VICINO A QUEL PROCESSO DI “AUTO-STIMA” COSÌ INDISPENSABILE ALLA FORMAZIONE ED ALLA

CRESCITA PERSONALE.

1.6 FINALITÀ GENERALI Più di un decennio è passato dall’ introduzione nella Costituzione di quel: salva l’autonomia delle

istituzioni scolastiche. Le novità introdotte da allora hanno profondamente modificato la scuola e

sono da considerarsi concluse con il testo definitivo del Regolamento firmato dal Ministro il 16

novembre 2012 dopo la registrazione da parte della Corte dei conti, e della successiva

pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Sono diventate così norma le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell'Infanzia e

del Primo Ciclo di Istruzione.

Le Indicazioni Nazionali intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e

irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente nel corso della vita le Competenze Chiave

Europee.

Di seguito vengono esplicitate le competenze specifiche a partire dalle quali sono articolati i

Curricoli e che fanno capo alle discipline incardinate nella competenza europea di riferimento,

Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 Dicembre 2006 .

Comunicazione nella madrelingua : tutte le discipline Comunicazione nelle lingue straniere: disciplina di riferimento: lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia: disciplina di riferimento: matematica Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia: disciplina di riferimento: scienze. Geografia, tecnologia Competenza digitale: discipline di riferimento: tutte Imparare ad imparare: discipline di riferimento: tutte

Page 14: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

14

Compentenze sociali e civiche: discipline di riferimento: storia, cittadinanza e Costituzione Spirito di iniziativa e imprenditorialità: discipline di riferimento: tutte Consapevolezza ed espressione culturale: discipline di riferimento: musica, arte ed immagine, educazione fisica

Il Profilo dello Studente descrive in forma essenziale le competenze riferite alle discipline

d’insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza che un ragazzo deve dimostrare di

possedere al termine del primo ciclo d’ istruzione.

Il conseguimento delle Competenze delineate costituisce l’obiettivo generale del Sistema

Educativo e Formativo italiano.

LINEE ESSENZIALI DEL PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE � Lo studente è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le

situazioni tipiche della propria età. � Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. � Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, riconosce e

apprezza diverse identità, tradizioni culturali e religiose. � Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo

consapevole, rispetta regole condivise, collabora con gli altri, s’impegna a portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

� Ha padronanza della lingua italiana. � È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di comunicare in modo

essenziale in una seconda lingua europea. � Ha conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche sufficienti ad analizzare dati e fatti

della realtà e a verificare l’attendibilità di analisi quantitative e statistiche proposte da altri. � Si orienta nel tempo e nello spazio, esprime curiosità e ricerca di senso,osserva e interpreta

ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. � Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione,

seleziona con senso critico l’attendibilità di dati reperiti con le stesse. � Ha cura e rispetto di sé, assimila il senso e la necessità della convivenza civile. � Dimostra originalità e spirito di iniziativa. � S’impegna in campi espressivi, artistici e sportivi secondo le proprie potenzialità, talenti,

congenialità

1.7 FINALITÀ DEL CURRICOLO UNITARIO Il Curricolo è il compendio della progettazione e della pianificazione dell’intera Offerta Formativa

della scuola: esso è, quindi, il cuore della progettualità scolastica e definisce le finalità, i risultati di

apprendimento,attesi per gli allievi, le strategie, i mezzi, i tempi, gli strumenti ed i criteri di

valutazione, le risorse interne ed esterne e la rete di relazioni che permettono agli allievi di

conseguire le competenze

L’elaborazione di un Curricolo unitario tra i tre ordini di scuola garantisce la continuità del

processo educativo.

Tutti e tre gli ordini hanno “fini” comuni, pur nella specificità d’interventi educativi e diverse

modalità di insegnamento / apprendimento.

Page 15: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

15

1.8 FINALITÀ TRASVERSALI NEI TRE ORDINI DI SCUOLA La Scuola dell’Infanzia si pone la Finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità,

dell’autonomia, della competenza per avviarli alla cittadinanza.

La Scuola del Primo Ciclo, che comprende la scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo

Grado, mira all’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le

competenze fondamentali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona.

Il senso dell’esperienza educativa è riferito alla capacità di promuovere un percorso di attività

che consente a ogni alunno di: Assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento. Esprimere curiosità. Riconoscere le proprie difficoltà. Assumere maggiore consapevolezza. Avviarsi a costruire un progetto di vita. Acquisire linguaggi e codici propri della nostra cultura. Costruire il senso di legalità e sviluppare un’etica della responsabilità. Promuovere apprendimenti che garantiscano il successo degli alunni

Per perseguire tali finalità nei tre ordini di scuola, si mirerà a:

Valorizzare le esperienze e conoscenze degli alunni Attuare interventi adeguati in riferimento alle diversità: immigrati di prima e seconda generazione, alunni con disabilità, con diversi modi e livelli d’apprendimento, specifiche motivazioni ed interessi, stati emotivi Favorire l’esplorazione e la scoperta. Incoraggiare l’apprendimento cooperativo, promuovere le consapevolezza del proprio modo di apprendere ”Imparare ad Apprendere”. Realizzare attività didattiche in forma di laboratori.

Page 16: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

16

II PARTE

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Le Indicazioni Nazionali del 16 novembre 2012 costituiscono il quadro di riferimento per la

progettazione del curricolo unitario dai tre ai quattordici anni pur nel rispetto dell’Autonomia

dell’ Istituzione Scolastica e con lo specifico intento di perseguire un’adeguata personalizzazione

dei percorsi e degli obiettivi formativi dell’alunno e delle famiglie

L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni è progressivo e continuo, l’attività didattica è

orientata alla qualità dell’apprendimento .

I docenti promuoveranno, in stretta collaborazione, attività didattiche significative nelle quali

strumenti e metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano evitando astrazioni

e nozionismi.

La nostra scuola predispone il curricolo unitario con riferimento al:

� PROFILO DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

� TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI

� OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

� TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE.

� CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ATTESE.

2.1 SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA: CURRICOLO UNITARIO E

CONDIVISO

Sviluppo del piano progettuale curricolare

Il percorso formativo della scuola dell’infanzia e della scuola primaria è definito affinché tutti gli alunni possano acquisire una preparazione culturale di base che consenta loro di proseguire senza difficoltà negli studi della scuola secondaria di I Grado

La progettazione curricolare, attraverso le unità didattiche, tende al perseguimento della maturazione della personalità degli alunni nelle loro dimensioni: intellettiva, affettiva, sociale e fisica.

I vari insegnamenti, nella loro differenziata specificità disciplinare ed educativa, le attività laboratoriali e progettuali sono strumenti per uno sviluppo unitario e articolato di conoscenze e di esperienze formative; gli obiettivi specifici delle discipline e delle educazioni, i laboratori e i progetti costituiscono una rete di relazioni che rimanda all’unità del sapere.

Page 17: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

17

Attività pedagogico - didattica curricolare

Il curricolo, definito dalla progettazione scolastica e da quella del gruppo docenti, rappresenta per l'alunno il percorso scolastico di insegnamento-apprendimento, che partendo dalle capacità personali pregresse e passando per l’acquisizione di conoscenze ed abilità, porta ogni studente al raggiungimento delle competenze necessarie allo sviluppo culturale e operativo di una persona autonoma.

Esso si esplicita nello sviluppo dei campi educativi e degli ambiti disciplinari definiti in termini di competenze declinate in abilità, conoscenze, contesti e scopi, intenzionalmente progettati e valutati.

2.2 SCUOLA DELL’INFANZIA. LE FINALITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE Con il termine scuola dell’infanzia s’intende un ambiente educativo e socializzante specifico,

dove vengono offerte esperienze pensate e programmate intenzionalmente; per consentire lo sviluppo dei traguardi formativi la scuola è chiamata a strutturarsi come un contesto di apprendimento, che si configura come “ laboratorio di esperienza” in un clima attivo e partecipativo, con un valore centrale al concetto di esperienza.

L’obiettivo di una scuola dell’esperienza è quindi quello di favorire l’acquisizione di metodi di ricerca per pensare e conoscere la realtà circostante, fatta di relazioni con gli altri e con l’ambiente.

Gli orientamenti didattici evidenziano la centralità dell’allievo, nella sua globalità e individualità, all’interno del processo d’insegnamento-apprendimento.

La specificità della scuola dell’infanzia avvalora la relazione educativa con l’adulto, con i pari e con bambini di diversa età, considerata la contemporaneità nelle sezioni di bambini dai due anni e mezzo ai cinque anni.

La conformazione del gruppo è un’occasione di arricchimento, fondata proprio sulla presenza di bambini diversi tra loro, non solo tra i tre livelli, ma anche all’interno dello stesso livello, con conoscenze, abilità, esperienze diverse.

Con queste premesse il gruppo sezione va considerato con equilibrio organizzativo, metodologico, di contenuto e soprattutto di aspettative; le proposte devono adeguarsi ai ritmi di sviluppo del singolo nel rispetto del bambino, non livellato per età, ma in virtù di una differenziazione per fasi di sviluppo.

La scuola dell’infanzia, primo gradino del sistema scolastico, accoglie il bambino che proviene dall’istituzione familiare e deve tendere alla risposta dei suoi bisogni che vanno da quello di sicurezza a quello di conoscere, dal bisogno di giocare a quello di essere ascoltato.

É questa la prima istituzione extrafamiliare che incontra: da qui la necessità di costruire un corretto rapporto scuola famiglia favorendo una relazione di reciproca responsabilità attraverso l’accoglienza e la disponibilità all’ascolto.

“La scuola dell’Infanzia organizza le proposte didattiche e operative espandendo e dando forma alle prime esplorazioni, intuizioni e scoperte dei bambini attraverso un curricolo esplicito.

A esso, è sotteso un curricolo implicito costituito da costanti che definiscono l’ambiente di apprendimento e lo rendono specifico e immediatamente riconoscibile”.

Page 18: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

18

Le costanti indicate e descritte dalle Indicazioni prevedono :

• Spazio accogliente caldo, curato, luminoso: E’ una scuola che parla ai bambini, del loro valore e dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di socialità, attraverso la scelta di arredamenti ed oggetti volti a creare una funzionale disposizione a essere abitato dai bambini stessi.

• Tempo disteso nel quale è possibile per il bambino giocare, esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza e nella tranquillità.

• Documentazione come processo che produce tracce, memoria e riflessione , che rende visibili le modalità ed i percorsi di formazione e che permette di valutare i processi dell’apprendimento individuale e di gruppo.

• Stile educativo fondato sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata collegialmente, sull’intervento diretto.

• Partecipazione come dimensione che permette di stabilire e sviluppare legami di corresponsabilità, di incoraggiare il dialogo.

La scuola dell’infanzia sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formazione dei gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dell’età e della numerosità dei bambini e delle risorse umane e ambientali delle quali può disporre.

I CURRICOLI

CAMPI DI ESPERIENZA FINALITA’ EDUCATIVE

OBIETTIVI

EDUCATIVI

Il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)

E’ il campo nel quale i bambini esprimono le domande esistenziali sul mondo e prendono coscienza della propria identità, scoprono le diversità e apprendono le prime regole necessarie alla vita sociale.

Sviluppare l’identità

Significa imparare a stare bene e

sentirsi sicuri nell’affrontare nuove

esperienze in un ambiente sociale

allargato. Vuol dire imparare a

conoscersi e a sentirsi riconosciuti

come persona unica e irripetibile.

Consolidare la propria identità e

sentirsi sicuri

Sviluppare

l’identità

Imparare a conoscersi ed a sentirsi come persona unica ed irripetibile.

Imparare a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze .

Il corpo e il movimento (identità, autonomia e salute)

E’ il campo nel quale i bambini prendono coscienza del proprio sé fisico, il controllo del corpo, delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali ed espressive ed imparano ad averne cura attraverso l’educazione alla salute.

Sviluppare l’autonomia

Comporta l’acquisizione delle capacità di governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare piacere nel fare da sé; saper chiedere aiuto; esprimere con i linguaggi i sentimenti e le emozioni.

Sviluppare

l’autonomia

Acquisire la

capacità di gestire

il proprio corpo.

Acquisire la fiducia

in se stessi e negli

Page 19: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

19

Acquisire autonomia nella gestione del corpo e del comportamento

altri.

Immagini, suoni, colori (gestualità, arte, musica, multimedialità)

Questo campo riguarda i linguaggi visivi, sonori, corporei, mass-mediali la cui fruizione educa al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, e della realtà.

Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione. Diventare competenti nella gestione delle informazioni e degli apprendimenti

Sviluppare la

competenza

Imparare a

riflettere attraverso

l’esplorazione e

l’osservazione del

mondo.

I discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura)

E’ il campo nel quale i bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il mondo. Attraverso la conoscenza della lingua madre e di altre lingue consolidano l’identità personale e culturale.

La conoscenza del mondo (esplorazione

della realtà, curiosità e domande sui

fenomeni naturali con riferimenti

matematici)

E’ il campo nel quale i bambini esplorano la

realtà e imparano a riflettere sulle proprie

esperienze descrivendole, rappresentandole,

riorganizzandole con diversi criteri. Pongono

così le basi per la successiva elaborazione di

concetti scientifici e matematici.

Sviluppare il senso della

cittadinanza

significa scoprire gli altri, i loro

bisogni e la necessità di gestire i

contrasti attraverso regole

condivise; il primo riconoscimento

dei diritti e dei doveri, pone le

fondamenta del futuro cittadino.

Sviluppare il senso della

cittadinanza attivando

comportamenti socialmente

corretti

Sviluppare la capacità di

osservazione, esplorazione,

manipolazione, attraverso

l’impiego di tutti i sensi.

Significa osservare fenomeni

naturali, saper cogliere i mutamenti

della natura legati alla stagionalità.

Incrementare l’interesse per la

tecnologia e scoprirne le funzioni

e gli usi.

Sviluppare il

senso della

cittadinanza

Scoprire gli altri, i

loro bisogni per

gestire al meglio

con l’altro, le

relazioni e il

dialogo.

Raggruppare e

ordinare oggetti e

materiali secondo

criteri diversi.

Confrontare e

valutare quantità

registrandole con

semplici simboli.

Saper collocare le

azioni quotidiane

nel tempo della

giornata e della

settimana.

Saper riferire in

modo corretto

eventi del passato

recente e del futuro

immediato e

Page 20: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

20

prossimo.

Acquisire

familiarità con le

strategie del

contare e

dell’operare con i

numeri.

Individuare le

posizioni di oggetti

e persone nello

spazio.

Page 21: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

21

SCUOLA DELL’INFANZIA: INDIRIZZO MONTESSORI

IL PROCESSO EDUCATIVO DI MARIA MONTESSORI Il processo educativo di Maria Montessori consiste in un percorso di autoeducazione

personalizzato che permette al bambino di crescere attivo, sereno, disciplinato e fiducioso in se stesso: egli si muove, osserva, esplora l’ambiente, sceglie le esperienze che più rispondono ai suoi bisogni profondi, traendone appagamento e soddisfazione in un clima d’ attività e concentrazione. Nel Metodo Montessori sono stati creati appositi materiali che accompagnano il bambino nei processi di apprendimento. I bambini si auto educano, sotto la direzione dell’insegnante, a imparare e a comportarsi, fruiscono della libertà all’interno di un sistema di regole che governano la convivenza civile, facendo propri i valori di rispetto reciproco e dell’ambiente.

LA SCUOLA DELL’INFANZIA MONTESSORI ”CASA DEI BAMBINI” LORENZO CUNEO. Tutte e tre le sezioni del plesso di Via Cerveteri funzionano secondo il metodo Montessori ed

accolgono Bambine e Bambini di età eterogenea che ben sia adatta al lavoro individuale e di piccolo gruppo.

Scriveva Maria Montessori: “Non v’è ambiente sociale nel quale non vi siano individui che abbiano esigenze e livelli diversi”; ed anche l’istinto ed il bisogno fondamentale del Bambino sono quelli di un adattamento attivo al mondo delle cose e delle persone. La casa dei Bambini Montessori concorre all’educazione armonica e integrale del bambino valorizzando i ritmi evolutivi, le capacità, le differenze e l’identità di ciascuno ponendo attenzione a:

• RAFFORZARE L’IDENTITA’ PERSONALE rispettando il naturale impulso del bambino ad agire e conoscere, rimuovendo ciò che ostacola il disegno naturale del suo sviluppo.

• FAVORIRE L’AUTONOMIA permettendo al bambino di operare in un ambiente scientificamente predisposto che limita all’essenziale l’intervento dell’insegnante.

• SVILUPPARE LE COMPETENZE attraverso il lavoro libero ed autoeducativo del bambino, rispettando i ritmi di apprendimento di ciascuno.

Presupposto indispensabile per realizzare una scuola autenticamente Montessoriana è avere la massima fiducia nell’interesse spontaneo del Bambino e nel suo impulso naturale ad operare e conoscere.

Il Curricolo Montessoriano è l’espressione operativa di un percorso educativo organizzato e sequenziato: Vita pratica e socialità. Ordine mentale; verso l’autonomia e l’indipendenza; autodisciplina; rispetto di sé, degli altri e delle cose; unità di libertà e responsabilità; l’analisi dei movimenti. Educazione sensoriale. Astrazione; analisi; attenzione; concentrazione; (distinguere, discriminare, confrontare, misurare, classificare ecc.) Il linguaggio. Padronanza fonetica del continuum fonico; padronanza grafemica del continuum grafico. La costruzione della parola. Analisi del linguaggio e del pensiero. La funzione comunicativa: narrazione, auto narrazione. La mente logico-matematica. La scoperta del numero come unità e insieme; la padronanza simbolica delle quantità; il lavoro della mente: successioni, seriazioni, relazioni, uguaglianze, differenze, ecc.; il linguaggio matematico e l’ordine delle cose.

Page 22: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

22

Educazione cosmica. Primo avvio alla comprensione delle costanti cosmiche; approccio alla visione d’ interdipendenza ed ecosistema nei processi evolutivi umani e naturali; osservazione e sperimentazione. Educazione musicale. Comprensione della natura e del fenomeno del suono; educazione sensoriale all’ascolto; la socialità del suono; creatività interpretativa e produttiva. Educazione all’arte rappresentativa. Dal controllo della mano al controllo del segno; dalla composizione dei colori alla espressività del colore; il disegno decorativo ed ornamentale e la geometria delle forme; disegnare per raccontare e immaginare; le forme e i volumi.

2.3 SCUOLA PRIMARIA ATTIVITA’ CURRICOLARI PER AMBITI DISCIPLINARI

La progettazione formativa della scuola primaria si articola attraverso le aree disciplinari. I docenti di ogni team programmano le unità formative curricolari di insegnamento-apprendimento secondo una logica multi e interdisciplinare. DISCIPLINE:

• LINGUA ITALIANA

• MATEMATICA

• LINGUA INGLESE

• STORIA

• GEOGRAFIA

• SCIENZE

• TECNOLOGIA E INFORMATICA

• MUSICA

• ARTE E IMMAGINE

• EDUCAZIONE FISICA

• IRC

Il progetto trasversale viene assunto all’interno di tutte le aree relativamente agli aspetti pedagogico-didattici programmati dai team e all’utilizzo del 20% dell’orario previsto dal DPR 275/99

IL CURRICOLO DEI SAPERI

Il curricolo costituisce il percorso didattico dell’alunno che attraverso il processo di istruzione-formazione scolastica passa dall’egocentrismo sincretico del sapere (infanzia) agli ambiti pre disciplinari verso quadri disciplinari (scuola primaria) alla conoscenza e al dominio oggettivo delle discipline in un loro uso anche pluridisciplinare e interdisciplinare (scuola sec. 1^ grado). Il curricolo si definisce per competenze tra competenze chiave delle indicazioni nazionali, esigenze formative territoriali locali e esigenze formative degli alunni.

Le competenze vengono declinate per l’azione progettuale didattica e per la valutazione di abilità e conoscenze.

Page 23: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

23

2.4 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA

• Lo studente partecipa a scambi comunicativi (conversazioni, discussioni in classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il suo turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un codice il più possibile adeguato alla situazione.

• Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.

• Legge e comprende testi di vario genere, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.

• Utilizza abilità funzionali allo studio, individuando nei testi scritti le informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e mettendole in relazione; sintetizzandole in funzione anche dell’esposizione orale; acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica.

• Legge testi di vario genere di letteratura per l’infanzia, sia ad alta voce sia in lettura silenziosa e autonoma, formulando su di essi giudizi critici e personali.

• Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli e trasformandoli.

• Comprende e utilizza nell’uso orale e scritto i lessemi fondamentali e quelli di alto uso; comprende e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.

• Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche lessicali; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà delle situazioni comunicative.

• E’ consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).

• Padroneggia e applica in situazioni varie le conoscenze fondamentali relative al’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

MATEMATICA

• L’allievo si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere ad una calcolatrice.

• Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono create dall’uomo.

• Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario genere.

• Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra,) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro…).

• Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici.

• Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. • Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. • Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul

processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.

• Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista altrui.

Page 24: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

24

• Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione,…).

• Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici appresi siano utili per operare nella realtà.

LINGUA INGLESE

(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Europeo di riferimento per le

lingue del Consiglio d’Europa)

• L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. • Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio

ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. • Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi

memorizzate, in scambi di informazioni semplici e abituali. • Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo

eventualmente spiegazioni. • Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua

straniera.

STORIA • L’allievo riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. • Riconosce ed esplora in modo sempre più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio

e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. • Usa le linee del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi ed individuare

successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. • Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. • Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni

pertinenti. • Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. • Usa carte geo - storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. • Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. • Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la

storia dell’umanità dal Paleolitico alla fine del mondo antico, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

GEOGRAFIA

• Lo studente si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.

• Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.

• Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico - letterarie).

Page 25: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

25

• Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.).

• Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e scopre analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti.

• Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale.

• Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

SCIENZE

• L’allievo sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.

• Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, o in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.

• Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio-temporali.

• Coglie aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.

• Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. • Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e

apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.

• Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.

• Espone informa chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. • Trova da varie fonti (libri, Internet, discorsi degli adulti, ecc.) le informazioni e le spiegazioni

che suscitano il suo interesse.

MUSICA

• Lo studente esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.

• Indaga diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche e codificate.

• Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.

• Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi.

• Esegue da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.

• Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica. • Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

Page 26: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

26

ARTE E IMMAGINE

• L’allievo utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativo, comunicativi) e per rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).

• E’ in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc.) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)

• Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria.

• Conosce i principali beni artistico - culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

EDUCAZIONE FISICA

• L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.

• Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.

• Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco-sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.

• Sperimenta, in forma semplificata e poi sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. • Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che

nell’uso degli attrezzi, e trasferisce tale abilità nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. • Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico, legati alla cura del

proprio corpo, ad un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.

• Comprende, nelle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.

TECNOLOGIA

• L’allievo riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.

• Conosce alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale.

• Conosce e utilizza semplici oggetti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura, di spiegarne il funzionamento.

• Ricava informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi, leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.

• Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato nelle varie situazioni.

• Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.

• Riconosce in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.

Page 27: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

27

IRC

• Lo studente riflette su Dio creatore e padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.

• Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni.

• Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; coglie i significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

2.5 SCUOLA PRIMARIA STATALE INDIRIZZO MONTESSORI Il 6 gennaio 1907, nel quartiere San Lorenzo, uno dei più poveri di Roma, Maria Montessori apriva

l’asilo”Casa dei Bambini”, per aiutare grazie al suo modello educativo, scientifico e rivoluzionario, i

bambini in condizioni sociali e culturali difficili [...] La scuola primaria a metodo Montessori è aperta a tutti i bambini ed accoglie coloro che la

scelgono senza nessuna distinzione. Possono quindi avere accesso alle sezioni di scuola

primaria a metodo Montessori tutti gli alunni, sia quelli provenienti dalla scuola dell’infanzia

“Casa dei Bambini”, sia quelli provenienti dalle scuole dell’infanzia statali e comunali

tradizionali.

Per avviare il percorso montessoriano non è richiesta nessuna preparazione propedeutica al

metodo. L'inserimento avviene armoniosamente e naturalmente nel corso del primo anno

scolastico.

Fine educativo della Scuola Montessori è quello di promuovere lo sviluppo globale dei bambini,

intesi come “Cittadini del mondo”, aperti al nuovo, capaci di pensare in modo autonomo e

libero da pregiudizi, consapevoli della propria identità culturale, fiduciosi nelle proprie

capacità, educati alla tolleranza, alla collaborazione e alla solidarietà.

[…]“La prima forma dell’intervento educativo dovrebbe avere come oggetto di guidare il bambino per i

sentieri dell’indipendenza. Non si può essere liberi se non si è indipendenti: quindi al fine di raggiungere

l’indipendenza le manifestazioni attive della libertà personale debbono essere guidate dalla primissima

infanzia” […]

Il Metodo è fondato sulla conquista dell’AUTONOMIA PERSONALE, che si acquisisce attraverso un ambiente stimolante e l’utilizzo del materiale strutturato e prosegue per tutto il percorso formativo.

La vera educazione è l’AUTOEDUCAZIONE: il metodo, l’insegnante, l’istituzione scolastica devono aiutare il bambino a servirsi della sue risorse per esprimersi e svilupparsi.

Un bambino che riesce a sviluppare la sua energia creativa avrà poi la capacità di relazionarsi positivamente con il mondo esterno.

[…] “Aiutami a fare da solo è una domanda scientifica posta dalla natura stessa del bambino” Compito della

scuola Montessori è quello di liberare il bambino, da ciò che ostacola il “disegno naturale nel suo

sviluppo” […]

Page 28: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

28

2.6 COMPETENZE: INDIRIZZO MONTESSORI DIMENSIONE AFFETTIVA – SOCIALE – RELAZIONALE: Sviluppare consapevolezza delle proprie idee, azioni e giudizi e sapersi porre in modo attivo nei

confronti delle difficoltà sulla base di una corretta autostima

Agire dimostrando rispetto dell’ambiente, del materiale comune proprio e altrui per sentirsi

“cittadino” attivo.

Raggiungere un buon autocontrollo e consapevolezza del proprio ruolo nel gruppo

Interiorizzare forme di cooperazione e solidarietà prendendosi cura di sé, degli altri e

dell’ambiente; valorizzando gli apporti delle differenze individuali

Riconoscere valore alle culture diverse per costruire la pace e la comprensione interetnica

ASPETTO INTELLETTIVO CULTURALE

Sviluppare una capacità di concentrazione e riflessione che permetta alla mente e all’intera

personalità di crescere in modo armonioso

Ascoltare e comprendere il senso e i contenuti delle comunicazioni altrui per arricchire il proprio

mondo conoscitivo.

Partecipare alla discussione collettiva ponendo domande per chiarire e ampliare i contenuti

Organizzare e utilizzare (in particolare il materiale Montessori) e strumenti di studio e di lavoro

sia propri che comuni per analizzare la realtà in modo adeguato

Divenire sempre più consapevole del proprio itinerario di apprendimento, lavorando

autonomamente e sentendosi parte attiva, secondo l’indicazione montessoriana: “Aiutami a fare

da solo”.

Misurare la capacità di comprendere e acquisire i contenuti fondamentali delle discipline

attraverso una propria metodologia di studio utilizzandone i linguaggi specifici

Potenziare il gusto per la conoscenza coltivando l’interesse personale

Ampliare i propri orizzonti verso una dimensione “cosmica” aperta alle grandi problematiche del

mondo.

Referenti della sezione Montessori della scuola primaria di Via Mondovì le insegnanti

Cianfoni e Ravagnani.

Page 29: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

29

2.7 CURRICOLO TRASVERSALE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il progetto trasversale ”Cittadini in cammino insieme” persegue quelle abilità e conoscenze che sviluppano competenze comunicative, sociali e culturali per promuovere in ogni alunno la consapevolezza del proprio essere cittadino in relazione all’ambiente locale , nazionale ed europeo, nell’interazione responsabile e sostenibile con gli altri. FINALITÀ PEDAGOGICA

Il progetto costituisce un sistema di unità formative, che con metodo trasversale e interdisciplinare, intende perseguire una generalizzata e consapevole formazione dell’identità psicosociale e culturale dell’alunno in ogni ambiente di appartenenza. LO SVILUPPO

Il progetto, che prevede la promozione del sé verso l’altro, verso la comunità, nel più vasto ambiente naturale e sociale, si sviluppa in continuità dalla scuola dell’infanzia fino alla fine del secondo biennio della scuola primaria. Il progetto svolgerà il ruolo di contenitore all’interno del quale possono ricadere progetti o laboratori di diversa natura legati all’ambiente naturale-umano-sociale, al fine di creare sinergie efficaci per il perseguimento delle finalità del progetto stesso. MODALITÀ DI SVILUPPO

Ogni Dipartimento per classi parallele individua le unità formative da sviluppare trasversalmente alle discipline, mediante un percorso specifico che preveda obiettivi, tempi, modalità e verifiche

METODOLOGIE • Analisi dei bisogni formativi; • Transdisciplinare e trasversale alle attività curricolari e laboratoriali; • Gruppi classe e gruppi aperti; • Cooperazione fra pari (formazione fra pari e insegnamento cooperativo) • Monitoraggio e valutazione

Page 30: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

30

2.8 MAPPA DEL PROGETTO

IO E IL MIO MONDO Io mi conosco

IO E IL MONDO CREATIVO Io creo

IO E IL MONDO ESTERNO Io conosco l’ambiente

IO E IL “MONDO CHE VORREI” Io progetto

IO E IL MONDO DEGLI ALTRI Io conosco gli altri

IO in relazione

Page 31: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

31

PROBLEMA Presenza di una certa superficialità, indifferenza e aggressività nel rapporto con se stessi e con gli altri

IDEA Favorire la conoscenza di se stessi e degli altri attraverso la creatività.

BISOGNO Conoscersi per mettersi in gioco, per incidere positivamente nella propria vita e in quella dagli altri

INTENZIONALITA’ EDUCATIVA

Rendere ogni incontro (di una persona, di un luogo, di una realtà e di un modo di vivere diverso dal proprio

OBIETTIVI Sviluppare capacità critica, creatività e capacità di progettare e elaborare il proprio progetto di vita.

METODO Confronto, dialogo, condivisione. Attività laboratoriali di diversa natura.

MEZZI Materiale utile per la riflessione (film, canzoni, brani letterari, immagini, libri…) Elaborazione di dati raccolti. Costruzione di grafici, test, cartelloni.

FINALITA’ Essere capaci di relazioni positive nel proprio ambiente di vita e nell’ambiente sociale in cui ognuno di noi è inserito

Page 32: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

32

2.9 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

FINALITA’ EDUCATIVE GENERALI TRASVERSALI DEL PROCESSO FORMATIVO

CLASSI PRIME E SECONDE

Area Educativa

� Rispettare sé, gli altri e l’ambiente

� Curare l’ambiente e la propria persona

� Adottare un comportamento ed un linguaggio corretti verso i compagni e gli adulti

� Prendere coscienza della propria realtà individuale, delle proprie attitudini, dei propri

limiti (anche in funzione delle scelte scolastiche e professionali future)

� Motivare consapevolmente il proprio lavoro scolastico

� Aumentare le capacità di attenzione e di concentrazione

� Acquisire autocontrollo

� Aumentare l’autonomia individuale ed accrescere la fiducia in se stessi

� Sviluppare spirito di collaborazione

� Avviare all’accettazione delle diversità

� Partecipare alle attività proposte

� Rispettare il regolamento scolastico

� Essere forniti del materiale didattico

� Usare correttamente ed in modo puntuale il diario

� Eseguire sistematicamente i compiti

� Operare con ordine nell’esecuzione dei lavori

� Usare correttamente gli strumenti specifici

� Avviare/acquisire autonomia individuale e di gruppo nel lavoro

� Acquisire un metodo di lavoro interdisciplinare

Area Cognitiva

� Saper ascoltare

� Saper osservare attentamente e saper descrivere ordinatamente varie situazioni

Page 33: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

33

� Sapersi orientare nello spazio e nel tempo.

� Saper comprendere e comunicare messaggi verbali e non.

� Saper scomporre argomenti e testi nei singoli elementi.

� Avviare/consolidare l’uso corretto dei linguaggi verbali.

� Avviare/consolidare l’uso dei linguaggi specifici e simbolici.

� Avviare all’acquisizione della capacità di pianificare una ricerca individualmente e/o in

gruppo.

CLASSE TERZA

Area Educativa

� Consolidamento e/o potenziamento dei seguenti obiettivi:

� Rispettare sé, gli altri e l’ambiente.

� Curare l’ambiente e la propria persona.

� Adottare un comportamento e un linguaggio corretti verso i compagni e gli adulti;

� Prendere coscienza della propria realtà individuale, delle proprie attitudini, dei propri

limiti, anche in funzione delle scelte scolastiche e professionali comuni.

� Accrescere la motivazione verso il lavoro scolastico;

� Aumentare la capacità di attenzione e di concentrazione;

� Acquisire autocontrollo;

� Accrescere l’autostima;

� Sviluppare la collaborazione;

� Acquisire l’accettazione delle diversità;

� Partecipare alle attività proposte;

� Rispettare il regolamento scolastico;

� Essere forniti del materiale didattico;

� Eseguire i compiti in modo sistematico;

� Usare correttamente gli strumenti specifici;

Page 34: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

34

� Acquisire autonomia nel lavoro individuale e di gruppo in contesti disciplinari e

interdisciplinari.

� Diffondere la consapevolezza che i grandi problemi della società contemporanea possono

essere affrontati e discussi con una stretta collaborazione non solo fra le nazione, ma anche

fra le discipline e le culture

Area Cognitiva

� Consolidare le capacità acquisite nel corso del biennio;

� Scomporre nei singoli elementi testi ed argomenti più articolati;

� Comprendere in modo globale testi ed argomenti più articolati;

� Esprimere contenuti con linguaggio appropriato;

� Esprimere in forma scritta con un linguaggio appropriato;

� Sviluppare la creatività operativa come espressione della personalità nei diversi linguaggi

sonori, cromatici, verbali, motori;

� Acquisire la capacità di integrare e collegare le conoscenze nelle varie discipline;

� Pianificare un’attività

� Acquisire gradualmente senso critico

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PERCORSI TRASVERSALI SULLE TEMATICHE DELL’EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

L’Educazione alla Convivenza Civile è la sintesi delle educazioni alla cittadinanza,

ambientale, stradale, alla salute, alimentare, all’affettività, attraverso le quali gli alunni possono

acquisire competenze complesse ritenute indispensabili per la vita dei cittadini.

Il concetto di Convivenza Civile non si limita al significato riduttivo del buon

comportamento in pubblico, ma fa riferimento alla consapevolezza dell’influenza dei

comportamenti individuali , pubblici e privati, nella società.

Le educazioni che confluiscono nella sintesi dell’Educazione alla Convivenza Civile

puntano, all’unità morale della persona, alla quale è diretta tutta l’esperienza scolastica, compresa

quella della conoscenza delle discipline.

Le competenze specifiche della Convivenza Civile, pertanto, vengono acquisite mediante lo

studio dei contenuti delle discipline e devono diventare patrimonio di ciascun alunno.

Page 35: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

35

UNITÀ DI APPRENDIMENTO PER L’EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE DEL

COLLEGIO DEI DOCENTI

Educazione stradale

III Anno Codice della strada e codice di

comportamento: dalle norme scritte

ai comportamenti

• il nuovo codice della strada: segnaletica stradale, tipologie dei veicoli e norme per la loro conduzione

• uso del casco per la guida del ciclomotore ciclomotore; auto; ecc.)

Biennio Stili di vita e sicurezza stradale :

scorretta assunzione di tarmaci, uso

di droghe e alcool, mancato

equilibrio e conseguenze sulla

guida

• funzioni fisiologiche e cognitive che entrano in gioco nell'utilizzo dei vari mezzi di locomozione (energia visiva, vigilanza sensoriale, equilibrio psicofisico)

Biennio,

III Anno

Inquinamento ambientale e traffico

stradale

• inquinamento atmosferico dovuto a gas di scarico

• inquinamento acustico • prevenzione delle forme di inquinamento

Educazione alimentare

Biennio Alimentazione e diete alimentari • bisogni nutrizionali del corpo

Biennio Condotte alimentari corrette;

prevenzione patologie (es. obesità )

• nutrizione e salute : magrezza e obesità. • abitudini alimentari degli individui e della

comunità

III Anno Prevenzione dell'uso e dell'abuso di

sostanze tossiche

• consumo di alcool e di tarmaci e di eventuali sostanze tossiche

Educazione ambientale

Biennio,

III Anno

Ambiente e territorio: due facce

della stessa medaglia

• concetti di ambiente e di territorio • evoluzione dei concetti nel tempo • concetti di rumore, inquinamento, rifiuto

Biennio

III Anno

Conservazione e sviluppo del

patrimonio artistico sul territorio

• beni culturali, artistici, paesaggistici, FAI • progetti per la difesa e la conservazione dei

beni presenti sul territorio • soddisfacimento dei bisogni di spazio vitale,

della comunità, tempo libero e mobilità

Biennio

III Anno

Struttura e organizzazione del

Servizio di Protezione Civile

• struttura e compiti del servizio di Protezione Civile

• piano di evacuazione della scuola

III Anno Forme e cause di inquinamento.

Ipotesi di soluzione

• inquinamento dell'aria, del suolo, delle acque • progetti antinquinamento • effetti dell'ambiente sulla salute fisica e

mentale.

Educazione alla cittadinanza

Page 36: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

36

Biennio

III Anno

Norme e regole: funzioni (il regolamento delle

scuole; il regolamento dello sport; le regole in

famiglia, nella comunità)

• la funzione delle norme e delle regole

• i regolamenti scolastici • gli ordinamenti istituzionali • la Carta Costituzionale

Biennio

III Anno

Alcune parole chiave: Repubblica, Stato,

Regione, Provincia, Città metropolitana,

Comune

• struttura, organizzazione, compiti delle varie istituzioni

III Anno Organizzazioni internazionali: ONU, FAO,

UNESCO, Amnesty International etc.

• struttura, organizzazione, compiti delle varie istituzioni internazionali

Biennio

III Anno

Decentramento amministrativo e sistema delle

autonomie: il rapporto "centro-periferia" nel

governo e nella gestione delle attività sociali,

educative, economiche, culturali

• federalismo • il valore dell'autonomia degli enti

territoriali, delle istituzioni scolastiche e delle formazioni sociali della società civile

• i gruppi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione nei servizi

• il rapporto tra scuola e Enti locali Biennio L'Europa : organizzazione politica ed economica

dell'Unione Europea

• la Costituzione europea e Carta dei diritti dell'UE

• la moneta unica

III Anno Statuto dei lavoratori e mercato del lavoro

• statuto • contratto di lavoro • sindacati • evoluzione del mondo del lavoro;

formazione e lavoro • globalizzazione dei mercati e flussi

migratori III Anno Sviluppo e sottosviluppo: fattori che deter-

minano lo squilibrio Nord-Sud ed Est-Ovest del

pianeta; dialogo tra culture e flessibilità diverse.

• concetto di sviluppo sostenibile • lotta alla povertà • progetti di sviluppo

I-II-III Anno

I grandi eventi del nostro tempo • shoà • foibe • guerre di religione • terrorismo • differenza di genere ()

Educazione alla salute

Biennio Salute personale, cura del corpo e biologia

umana

Biologia e Psicologia del corpo umano

• funzionamento dell'organismo • adattamento all'ambiente (es. stress

fisico e mentale) • esercizio fisico: necessità ed effetti

Biennio,

III Anno

Igiene personale • abitudini in materia di salute e igiene personale

III Anno Uso/abuso di sostanze tossiche • effetti dell'alcool, delle droghe e del fumo sull'organismo

Page 37: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

37

III Anno Malattie sessualmente trasmesse • malattie contagiose correnti, comprese le infezioni trasmesse sessualmente

III Anno

Crescita e sviluppo del bambino fino all'età

adulta, attraverso il momento critico della pre-

adolescenza e adolescenza.

Sviluppo psico affettivo-fisico

• trasformazione del corpo nella pubertà, differenze individuali dello sviluppo sessuale

• sviluppo affettivo e sociale che accompagna i cambiamenti fisici

• stress e ansia

Biennio

III Anno

Salute e collettività • ricorso alle cure per la salute e ad altri metodi (uso corretto dei medicinali)

Atteggiamento di fronte a malattie a handicap a

tragedie naturali alla guerra

• atteggiamento di fronte alla malattia e a un handicap di tipo fisico o mentale

Educazione all’affettività

I Biennio

III Anno

Relazioni

• • rapporto tra pari interpersonali e generazionali

• • rapporti con le persone disabili.

2.10 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA AL TERMINE DELLA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO

L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.

Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).

Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.

Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.

Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.

Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.

Page 38: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

38

Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità).

Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli

interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello

spazio geografico, sociale e comunicativo Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla

morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.

PRIMA LINGUA STRANIERA

L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.

Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio.

Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta

con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere

argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.

Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.

SECONDA LINGUA STRANIERA

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e

diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio

ambiente. Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera

dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue

di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.

STORIA

L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.

Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi.

Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,

Page 39: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

39

Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.

Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.

Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con

i fenomeni storici studiati.

GEOGRAFIA

Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.

Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.

Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.

Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

MATEMATICA

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.

Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.

Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.

Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo

risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un

problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i

concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando

concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.

Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.

Page 40: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

40

Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

SCIENZE

L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.

Sviluppa semplici schematizzazioni e modelli di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.

Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.

Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.

È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.

Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello

sviluppo scientifico e tecnologico.

MUSICA

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.

Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali.

È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.

Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.

Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

ARTE E IMMAGINE

L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.

Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.

Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.

Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.

Page 41: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

41

Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.

EDUCAZIONE FISICA

L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con

gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.

Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.

Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene

comune.

TECNOLOGIA

L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.

Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte.

È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.

Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.

Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.

Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.

Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.

Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.

Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione. RELIGIONE CATTOLICA

L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive , sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. Individua, a partire dalla Bibbia ,le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile, passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.

Page 42: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

42

Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri con il mondo che lo circonda.

2.11 PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI

PREMESSA La determinazione del Curricolo tiene conto delle diverse esigenze formative degli alunni

concretamente rilevate, delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, dagli enti locali, dai

contesti sociali, culturali ed economici del territorio come previsto dalla normativa¹

La scuola rafforza e valorizza le differenze individuali, ponendo al centro dell'attività

educativa la persona dell'alunno con le sue specificità:

� Gli alunni sono condotti a seguire itinerari differenziati per piccoli gruppi al fine di raggiungere

obiettivi formativi differenziati e rapportati alla personalità di ogni singolo;

� Si considera la specificità e la potenzialità cognitiva, espressiva, affettiva e relazionale di

ciascuno;

� Si assicura senso e significatività all'apprendimento sostenendo ogni alunno nella

rielaborazione personale e consapevole dei saperi;

� Gli apprendimenti sono ricondotti ai vissuti, alla storia e alle attese di ognuno, in percorsi

personalmente significativi;

� Gli approcci metodologici sono avvicinati allo stile cognitivo di ogni alunno;

� Si dà spazio alla scelta opzionale dei laboratori e alla personalizzazione dei tempi del lavoro

apprenditivo;

� Ogni alunno è personalmente coinvolto nella stipulazione del contratto formativo e in percorsi

di autovalutazione e meta-cognizione;

� Sono stimolati l'autoregolazione degli apprendimenti, la percezione di autoefficacia, l'auto-

rinforzo cognitivo, l'esercizio dell'autonomia e della responsabilità personale.

Personalizzazione: progettazione di percorsi formativi da parte dei docenti tenendo conto della realtà di

ciascun alunno (vissuti, attitudini, contesto socio-familiare, stili cognitivi e relazionali, ritmi apprenditivi,

bisogni formativi, attese personali e della famiglia) e delle scelte educative della famiglia.

¹ DPR n. 275 /1999; L .8/10/2010 n. 170; C.M. n. 8 6/03/2010

Page 43: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

43

2.12 METODOLOGIA E METODI: COLLEGIALITÀ E MODULARITÀ La scuola prevede il confronto periodico tra docenti per:

• Costruire percorsi e moduli disciplinari per il biennio e il terzo anno;

• Definire le Modalità di esame di licenza media in relazione ai Traguardi di Competenza fissati

con le Indicazioni per il Curricolo.

• Esaminare i libri in uso e valutare le nuove proposte editoriali.

È garantita la libertà d’insegnamento, che rende ogni docente responsabile del proprio lavoro e

consapevole degli obiettivi da conseguire in ordine ai risultati e ai parametri di efficienza ed

efficacia.

Nelle riunioni del Consigli di classe:

• Si individuano attività educative e didattiche interdisciplinari;

• Si organizzano in concreto i curricoli per la classe, quale ambito strategico per il successo

formativo dei singoli alunni;

• SI individuano alunni con bisogni educativi speciali

• Si personalizzano i Percorsi per consentire a ciascun alunno la situazione formativa più idonea,

per controllare i risultati di successo formativo raggiunti (Valutazione Formativa), e per

riorientare efficientemente i Percorsi (Progettazione) attraverso tutta la flessibilità possibile, con

la costante attenzione ai Traguardi di Competenza fissati dallo Stato.

2.13 STRATEGIE DI PERSONALIZZAZIONE In base all’argomento da trattare e alla fisionomia della classe gli insegnanti utilizzano:

� Percorsi induttivi per situazioni e fenomeni sperimentati o sperimentabili da parte degli alunni; � Percorsi deduttivi per gli argomenti più teorici , favorendo l’analisi; � Lezioni frontali per presentare alcuni argomenti, spesso con l’ausilio di vari sussidi; � Lezioni dialogiche per favorire l’analisi, lo scambio e il confronto di esperienze; � Rinforzo positivo per rafforzare l’autostima; � Lavoro di gruppo per stimolare la socialità e il confronto; � Apprendimento per scoperta attraverso la ricerca individuale e di gruppo; � Percorsi di arricchimento e sostegno per favorire il processo di apprendimento e di maturazione

� Tutoraggio, in particolare per gli alunni stranieri o in difficoltà; Questa impegnativa personalizzazione e diversificazione degli apprendimenti avverrà in forme

organizzativamente sostenibili.

Page 44: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

44

III PARTE

FLESSIBILITÀ 3.1 LABORATORI

3.1.1 SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA: ATTIVITA’ CURRICOLARI E

LABORATORIALI INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA

I laboratori interni ed esterni trovano il loro fondamento didattico nella promozione del sapere

attraverso l’impegno diretto e pro-attivo e l’esperienza del fare da parte dell’alunno. L’attività

laboratoriale si esplica sia in classe che durante le uscite didattiche, sia in ambienti e spazi

scolastici attrezzati, mediante un progetto specifico di gruppo classe che preveda obiettivi, tempi,

modalità e verifiche con i relativi incarichi di docenza. Tutti i laboratori concorrono a promuovere

lo sviluppo personale di ogni alunno in termini di abilità, conoscenze e competenze operative e

comportamentali.

3.1.2 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

I laboratori (attrezzati e non) costituiscono il necessario contesto didattico di parte

dell’attività formativa: la loro gestione coinvolge l’intero corpo docente.

La proposta formativa di questo Istituto prevede l’utilizzo di laboratori nell’ambito

dell’attività informatica (progetti disciplinari e interdisciplinari), lo studio delle lingue

(italiano, inglese francese, spagnolo, latino), delle attività espressive (teatro, canto,

educazione musicale, educazione artistica), delle attività di progettazione (laboratori

tecnologici), delle attività fisiche e sportive (giochi di squadra, pallavolo, basket, tennis), e

delle attività di Approfondimento, Recupero e Potenziamento degli apprendimenti.

3.2 STRUTTURE E STRUMENTI I plessi sono dotati di sussidi e attrezzature che costituiscono un indispensabile

supporto per lo svolgimento dell’attività didattica.

SPAZI LABORATORIALI

SCUOLA INFANZIA

PLESSO TIPO DESTINAZIONE

Via Cerveteri Pluriattività Attività didattica

Via Mondovì Pluriattività Attività didattica

Page 45: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

45

SPAZI LABORATORIALI

SCUOLA PRIMARIA

PLESSO TIPO DESTINAZIONE

per diversamente abili Attività didattica

lettura e linguistico Attività didattica

espressivo-musicale Attività didattica

informatico Attività didattica

Espressivo-manuale-creativo Attività didattica

Via Mondovì

Psicomotricità (2 aule comunicanti) Attività didattica

Via Bobbio informatico Attività didattica

SPAZI ESTERNI

SCUOLA DELL’INFANZIA

PLESSO TIPO DESTINAZIONE

Via Cerveteri Corte interna ingresso scuola Attività didattica e ricreativa

Via Mondovì Corte interna con aiuole Attività didattica e ricreativa

Corte laterale destra Attività didattica e ricreativa

SPAZI ESTERNI

SCUOLA PRIMARIA

PLESSO TIPO DESTINAZIONE

Via Mondovì Corte interna con aiuole Attività didattica e ricreativa

Corte laterale destra Attività didattica e ricreativa

Via Bobbio Corte posteriore Attività didattica e ricreativa

SPAZI LABORATORIALI ED ESTERNI

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

via Ceneda via Camilla

STRUTTURE SPORTIVE Palestra Campo di basket all’aperto

Palestra Campo di pallavolo all’aperto

Page 46: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

46

LABORATORI Aula multimediale Aula informatica

Aula informatica Aule musicali Aule di Tecnologia

BIBLIOTECHE Alunni e docenti di classe o di corso

Alunni e docenti di classe o di corso

STRUTTURE SPECIFICHE Aule strutturate per alunni diversamente abili

Aule strutturate per alunni diversamente abili Mensa Sportello d’Ascolto

Page 47: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

47

IV PARTE

ORIENTAMENTO DELL’ISTITUTO PER UNA REALE

INTEGRAZIONE

4.1. SITUAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI(BES)

Piano annuale per l’Inclusione Al fine di realizzare il diritto all’apprendimento degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ( BES) , in ottemperanza alla c.m. n° 8 del 6/3/2013 e successive integrazioni, la nostra scuola si propone di promuovere il successo formativo dei suddetti alunni mediante azioni educativo-didattiche specifiche e la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti.

DESTINATARI :

1 - Disabilità certificate (Legge 104/92 art.3, commi 1 e 3) • Minorati vista • Minorati udito • Psicofisici

2. Disturbi evolutivi specifici

• DSA (dislessia-disgrafia-disortografia-discalculia) • ADHD/DOP (Deficit di Attenzione con o senza Iperattività- Disturbo Oppositivo Provocatorio) • Borderline cognitivo • Altro

3. Svantaggio

• Socio-economico • Linguistico-culturale • Disagio comportamentale-relazionale • Altro

RISORSE PROFESSIONALI SPECIFICHE

o Docenti curricolari o Docenti di sostegno o Docenti idonei ad altri compiti o AEC o Assistenti alla comunicazione o Collaboratori scolastici o Funzioni strumentali/Referenti d’Istituto o Eventuali risorse esterne (ASL, CTS-centri territoriali, esperti)

Page 48: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

48

4.1.1 CURRICOLO DELL’INTEGRAZIONE / INCLUSIONE

Lo scopo dell’educazione è quello di garantire, all’interno di un adeguato percorso educativo-formativo, che tutti gli alunni, sia pur in tempi e modi diversi, giungano a maturare abilità e competenze adeguate alle loro potenzialità.

In ambito scolastico, per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, ciò si realizza mediante un percorso che si articola in diverse fasi:

ACCOGLIENZA- INTEGRAZIONE- INCLUSIONE in attuazione dei principi enunciati dalla Costituzione; dalla L.104/92 e successive modifiche; dalle Linee Guida del MIUR del 4-8-2009; dalla C.M. n° 8 del 6/3/2013 e successive integrazioni.

La nostra scuola accoglie la visione della disabilità proposta nelle Linee Guida che non è più basata esclusivamente sui deficit della persona, ma sull’interazione fra il funzionamento della persona e le caratteristiche del contesto sociale. Tale visione è in sintonia con i principi della Classificazione internazionale del funzionamento della salute e della disabilità (International Classification of Funtioning, Disability and Health, ICF) di cui Le Linee Guida propongono la diffusione e l' utilizzo da parte del personale scolastico.

Nella consapevolezza di quali siano le prassi didattiche che promuovono effettivamente l’inclusione, si sottolinea che, per favorire il diritto allo studio e il successo formativo di tutti gli alunni, sia necessario tener conto contemporaneamente di una serie di elementi fondamentali:

• La formazione dei docenti • Il clima della classe; • Le strategie didattiche e gli strumenti; • L’apprendimento-insegnamento; • I docenti curricolari: • Il docente di sostegno (per alunni con certificazione L.104 art.3 commi 1 e 3); • La valutazione.

Alunni con disabilità certificate

1. ACCOGLIENZA o Iscrizione o GLHO format di Istituto ( maggio-giugno dell’anno precedente alla frequenza scolastica

dell’alunno). Consente alla scuola “accogliente” di raccogliere preventivamente notizie ed informazioni utili per avviare il processo di accoglienza-integrazione-inclusione dell’alunno che ha chiesto l’iscrizione a scuola.

2. INTEGRAZIONE-INCLUSIONE: o GLH 1 Format di Istituto ( ottobre- novembre) per PDF e PEI

� Costituisce la sintesi degli aspetti emersi in fase di accoglienza mediante i dati raccolti con il dispositivo GLH (0) e delle osservazioni sistematiche effettuate dai docenti nel primo periodo dell’anno scolastico, consentendo di giungere ad una

Page 49: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

49

prima definizione del PEI mediante l’ individuazione degli obiettivi di formazione e di apprendimento.

o GLH 2 Format di Istituto (marzo-aprile) valutazione sistematica e formativa. � Costituisce lo strumento per effettuare il monitoraggio e la gestione periodica del

PEI.

Alunni con Bisogni Educativi Speciali

ACCOGLIENZA- INTEGRAZIONE- INCLUSIONE • Scheda di rilevazione alunni BES (Disturbi evolutivi specifici e svantaggio), • Incontri con la famiglia ed eventuali operatori per l’elaborazione del Piano Didattico

Personalizzato (PDP). AZIONI PER L’INTEGRAZIONE E IL POTENZIAMENTO

• - Integrazione: azione ordinaria • - Personalizzazione PEI, PDP e Progetto Orientamento con il Curricolo della scuola • - GLI d’Istituto • - Condivisione format Glh 0-1- 2, PEI, PDP • - gg.ll.hh. operativi per ciascun alunno certificato • - Gruppi di lavoro per gli alunni BES • - Potenziamento didattico - supporto e sviluppo organizzativo – tecnologico – informatico • - Laboratori attrezzati con materiali specifici per gli alunni con grave ritardo • - Progetto Educativo Individualizzato (PEI) e progetto di vita per gli alunni BES (L.104 art.3

commi 1 e 3), costruito in sinergia di azione tra scuola, famiglia, enti locali, equipe medico-psicologica e psichiatrica della ASL, mondo del volontariato.

• - Funzione integrata dell’AEC nel progetto di vita scolastica dell’alunno • - PDP per gli altri alunni BES a cura del team docenti o Consiglio di classe, famiglie ed

eventuali operatori. • - Orientamento scolastico degli alunni BES , tenendo conto delle loro capacità e attitudini, al

termine del primo ciclo di istruzione. • - Trasmissione della documentazione relativa all’alunno, nel passaggio alla scuola di grado

superiore. 4.1.2 ATTUAZIONE DEL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

Nell’ambito delle singole classi, alcuni alunni manifestano Bisogni Educativi Speciali che condizionano l’apprendimento e lo sviluppo sia dell’alunno che del gruppo classe di appartenenza.

E’ necessario quindi mettere in atto strategie mirate ed efficaci per attuare interventi idonei e coerenti con la problematica evidenziata.

Pertanto la nostra scuola individua :

1 - La figura di coordinatore per gli alunni BES ( Funzione Strumentale, con un referente per ciascun plesso ),

1 FS Gestione e coordinamento GLH operativi 2 Coordinamento e Gestione Generale Integrazione

Page 50: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

50

La nostra scuola attiva: • percorsi di informazione/formazione specifica per gli insegnanti • corsi di formazione con esperti del settore per l’utilizzo dei software e loro eventuale

acquisto

• laboratori per alfabetizzazione e recupero linguistico degli alunni stranieri :utilizzando come risorsa la disponibilità degli insegnanti idonei ad altri compiti con orario a disposizione (ex. Art. 13) per organizzare laboratori per il recupero linguistico degli alunni stranieri per gruppi di livello.

Compatibilmente con la disponibilità finanziaria organizza: • Laboratori polifunzionali per gli alunni BES • Laboratori per gruppi di livello in relazione alle esigenze di apprendimento degli alunni BES

(In orario aggiuntivo per docenti di sostegno) • gruppi di recupero per gli alunni BES – • Gruppi di livello anche a classi aperte, in relazione alle esigenze di apprendimento degli alunni

BES che necessitano di approfondimenti e rinforzi per raggiungere i livelli minimi degli obiettivi comuni. (In orario aggiuntivo per i docenti curriculari).

Ogni laboratorio e ciascun gruppo di recupero che verrà attivato necessita di un progetto educativo specifico, che individui :

• -Obiettivi • -risorse • -mezzi e strumenti • -tempi di attuazione in base anche al numero delle ore eventualmente incentivate.

4.2 DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA.

Ai sensi della CM n° 8 del 6/03/2013 e successive integrazioni, gli alunni con DSA (dislessia, disgrafia, disortogarfia, discalculia) in particolare e per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali(Disturbi evolutivi specifici e svantaggio) dovranno essere attivati percorsi individualizzati e personalizzati (PDP) adottando, eventualmente, strumenti compensativi e misure dispensative con le modalità indicate dalla L. 170/2010

La Legge 170 / 2010 infatti dispone che « […] le istituzioni scolastiche garantiscano l’uso di una

didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano

anche conto di caratteristiche peculiari del soggetto, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e

una strategia educativa adeguate»

4.3 STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE

La Legge 170 / 2010 richiama inoltre le istituzioni scolastiche all’obbligo « […] di garantire

l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie

informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei

concetti da apprendere».

Page 51: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

51

Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria.

Fra i più noti: o La sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto; o Il registratore, che consente all’alunno di non scrivere gli appunti della lezione; o I programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione

di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e ; o La calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo; o Tabelle, formulari, mappe concettuali, etc. o Uso di mappe durante le interrogazioni.

Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno di non svolgere o svolgere in diverso modo alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento.

Come ad esempio: o Dispensa dalla lettura ad alta voce e scrittura veloce sotto dettatura; o Programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte; o Interrogazioni programmate; o Prove scritte e orali che tengano conto del contenuto e non della forma; o Adeguata riduzione del carico di lavoro.

4.4 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) Le attività di recupero individualizzate, le modalità didattiche personalizzate, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative dovranno essere esplicitate e formalizzate in un documento che può acquisire la forma del Piano Didattico Personalizzato.

Esso è un piano d’ intervento didattico ed educativo che scuola e famiglia, in accordo e sinergia, intendono seguire per garantire il diritto all'istruzione dell'alunno.

L’aspetto didattico e metodologico è di competenza esclusiva dei docenti.

Il Piano Didattico Personalizzato dovrà contenere le seguenti voci e dovrà essere articolato per le discipline coinvolte dal disturbo:

o Dati anagrafici dell’alunno; o Tipologia di disturbo; o Attività didattiche individualizzate; o Attività didattiche personalizzate; o Strumenti compensativi utilizzati; o Misure dispensative adottate; o Forme di verifica e valutazione personalizzate.

Page 52: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

52

V PARTE

TEMPO SCUOLA E FUNZIONAMENTO: MODELLI ORARI

5.1 SCUOLA DELL’INFANZIA VIA CERVETERI classe sezione Tipo corso Ore settimanali giorni settimanali articolazione orario

A tempo ridotto 25 5 8.00-13.00

B tempo ridotto 25 5 8.00-13.00

C tempo ridotto 25 5 8.00-13.00

5.2 SCUOLA DELL’INFANZIA VIA MONDOVI’

classe sezione Tipo corso Ore settimanali giorni settimanali articolazione orario

E tempo normale 40 5 8.15-16.15

F tempo normale 40 5 8.15-16.15

5.3 SCUOLA PRIMARIA VIA MONDOVI’

classe sezione Tipo corso Ore settimanali giorni settimanali articolazione orario

I A tempo pieno 40 5 8.30-16.30

II A tempo normale 30 5 Lu/me/ven 8.30-13.10;

Mar/gio 8.30-16.30

III A tempo normale 30 5 Lu/me/ven 8.30-13.10;

Mar/gio 8.30-16.30

IV A tempo normale 30 5 8.30-14.30

V A tempo normale 30 5 8.30-14.30

I B tempo pieno 40 5 8.30-16.30

II B tempo pieno 40 5 8.30-16.30

Page 53: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

53

III B tempo pieno 40 5 8.30-16.30

IV B tempo pieno 40 5 8.30-16.30

V B tempo pieno 40 5 8.30-16.30

I C tempo pieno 40 5 8.30-16.30

II C tempo pieno 40 5 8.30-16.30

III C tempo pieno 40 5 8.30-16.30

IV C tempo pieno 40 5 8.30-16.30

V C tempo pieno 40 5 8.30-16.30

I D tempo pieno 40 5 8.30-16.30

II D tempo pieno 40 5 8.30-16.30

III D tempo pieno 40 5 8.30-16.30

IV D tempo pieno 40 5 8.30-16.30

V D tempo pieno 40 5 8.30-16.30

5.4 SCUOLA PRIMARIA VIA BOBBIO

classe sezione Tipo corso Ore

settimanali giorni settimanali articolazione orario

I A tempo pieno 40 5 8.30-16.30

II A tempo pieno 40 5 8.30-16.30

III A tempo pieno 40 5 8.30-16.30

IV A tempo pieno 40 5 8.30-16.30

V A tempo pieno 40 5 8.30-16.30

III B tempo pieno 40 5 8.30-16.30

IV B tempo pieno 40 5 8.30-16.30

Page 54: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

54

5.5 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA CENEDA

classe sezione Tipo corso Ore

settimanali giorni settimanali articolazione orario

1 A normale 30 5 8,15-14,15

2 A normale 30 5 8,15-14,15

3 A normale 30 5 8,15-14,15

1 B normale 30 5 8,15-14,15

2 B normale 30 5 8,15-14,15

3 B normale 30 5 8,15-14,15

1 C normale 30 5 8,15-14,15

2 C normale 30 5 8,15-14,15

3 C normale 30 5 8,15-14,15

5.6 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA CAMILLA

classe sezione Tipo corso Ore

settimanali giorni settimanali articolazione orario

1 A normale 30 5 8,00-14,00

2 A normale 30 5 8,00-14,00

3 A normale 30 5 8,00-14,00

1 B normale 30 5 8,00-14,00

2 B normale 30 5 8,00-14,00

3 B normale 30 5 8,00-14,00

1 C normale 30 5 8,00-14,00

2 C normale 30 5 8,00-14,00

3 C normale 30 5 8,00-14,00

1 D normale 30 5 8,00-14,00

2 D normale 30 5 8,00-14,00

Page 55: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

55

3 D normale 30 5 8,00-14,00

1 E prolungato 38 5 Dal lunedì al giovedì 8,00-16,00 – il venerdì

8,00 14,00

2 E prolungato 38 5 Dal lunedì al giovedì 8,00-16,00 – il venerdì

8,00 14,00

3 E prolungato 38 5 Dal lunedì al giovedì 8,00-16,00 – il venerdì

8,00 14,00

1 F normale 30 5 8,00-14,00

2 F normale 30 5 8,00-14,00

3 F normale 30 5 8,00-14,00

2 G normale 30 5 8,00-14,00

3 G normale 30 5 8,00-14,00

3 H normale 30 5 8,00-14,00

3 L normale 30 5 8,00-14,00

Page 56: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

56

VI PARTE

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI E

AUTOVALUTAZIONE DEL SISTEMA

6.1 NUOVI MODELLI VALUTATIVI La Valutazione avviene a diversi livelli:

Agli insegnanti competono le responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti , nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.

Alle singole istituzioni scolastiche spetta, inoltre, la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne.

L’istituto nazionale di valutazione (INVALSI) rileva gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle indicazioni, promuovendo una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle prove.

6.2 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ACQUISITI DAGLI ALUNNI DELLA

SCUOLA DELL’IINFANZIA La valutazione:

• Precede, accompagna e segue i percorsi curricolari • Attiva le azioni da intraprendere • Regola quelle avviate • Promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine • Assume una preminente funzione formativa • Accompagna i processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo •

E’ importante chiarire la differenza tra: • L’osservazione è la tecnica che consente di rilevare i comportamenti dei bambini. Permette di

registrare le prestazioni reali nel corso delle attività didattiche. Tali dati sono necessari per poter verificare gli esiti di ogni singola attività programmata.

• La verifica si compie al termine di ogni percorso didattico, di ogni attività che viene svolta con i bambini.

• La valutazione è un giudizio complessivo che si formula al termine di un anno scolastico e che indica il livello di raggiungimento degli obiettivi previsti da parte di ogni bambino. Per valutare correttamente ci si basa su verifiche periodiche e sulle osservazioni registrate.

Page 57: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

57

6.3 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ACQUISITI DAGLI ALUNNI DELLA

SCUOLA PRIMARIA La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma anche come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. La valutazione delle competenze non ha mai valore classificatorio, dal momento che non si limita alla prestazione, ma considera anche altre dimensioni: affettiva, relazionale, sociale. Nella scuola primaria la valutazione curriculare è attuata dai singoli docenti per le discipline di ambito di competenza e, in sede di Consiglio, collegialmente dal team docente. La valutazione è di tipo formativo e di tipo sommativo perché si applica periodicamente, durante e al termine delle unità di apprendimento, e viene comunicata alle famiglie attraverso la consegna della scheda di valutazione alla fine del primo quadrimestre ed al termine dell’anno scolastico. Nel documento di valutazione è previsto anche un giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto, che tiene conto dell’alfabetizzazione culturale, dell’autonomia personale e della cittadinanza.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI VOTO

Le conoscenze risultano molto ampie, articolate ed approfondite.

L'alunno sa applicare quanto appreso in modo sempre ottimale.

L'alunno mostra una piena autonomia* che gli consente una personale rielaborazione

di contenuti e procedure.

10

Le conoscenze risultano complete e approfondite.

L'alunno sa applicare quanto appreso in modo quasi sempre ottimale.

L'alunno dimostra una completa autonomia*.

9

Le conoscenze risultano complete.

L'alunno sa applicare in modo appropriato quanto ha appreso.

L'alunno dimostra una autonomia* quasi sempre completa.

8

Le conoscenze risultano abbastanza complete.

L'alunno sa applicare in modo generalmente adeguato quanto appreso.

L'alunno dimostra una discreta autonomia*.

7

Le conoscenze risultano acquisite in modo sufficiente.

L'alunno sa applicare quanto appreso in semplici situazioni didattiche.

L'alunno mostra una parziale autonomia*.

6

Le conoscenze risultano frammentarie.

L'alunno sa applicare con difficoltà quanto appreso.

L'alunno dimostra una limitata autonomia*.

5

(*) Autonomia di lavoro nelle discipline.

Page 58: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

58

CRITERI DELLA VALUTAZIONE

• Conoscenze e relativo grado di acquisizione • Abilità nell’applicazione delle conoscenze e degli apprendimenti • Autonomia nelle attività •

Ne consegue che il voto espresso nel documento non è soltanto il risultato della media aritmetica delle votazioni riportate nelle prove di verifica, ma deve tenere in considerazione le osservazioni periodiche sui processi di maturazione e di apprendimento.

MODALITA’ E STRUMENTI DI VERIFICA

� Prove strutturate e semistrutturate (ingresso, questionari, esercizi vari…) � Prove guidate e personalizzate per gli alunni in difficoltà � Osservazioni dirette e sistematiche � Conversazioni guidate in classe � Produzioni orali e scritte

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

E’ nei compiti istituzionali della scuola mettere in atto principi e procedure che aiutino l'alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità.

Il voto di comportamento si stabilisce in base all'acquisizione o meno di abilità sociali che favoriscono il successo scolastico. Queste abilità si osservano in rapporto alle relazioni che gli alunni hanno rispetto a se stessi, agli altri e all'ambiente.

I criteri di valutazione sono la frequenza alle lezioni e alla modalità di interazione con i compagni, i docenti e il più generale contesto educativo.

Gli elementi nella valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico sono:

� interesse e impegno nella partecipazione alle proposte didattiche; � collaborazione verso compagni e adulti; � rispetto delle persone, dell'ambiente scolastico e del patto educativo per gli aspetti di loro

pertinenza.

Page 59: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

59

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO. INDICATORI GIUDIZIO

a) eccellente rispetto delle regole

b) comportamento sempre collaborativo, consapevole e responsabile

c) vivace e costruttivo interesse ed originale partecipazione alle proposte

d) regolare, proficuo e maturo svolgimento delle consegne scolastiche

e) ruolo propositivo all'interno della classe

ECCELLENTE

a) ottimo rispetto delle regole

b) comportamento molto collaborativo

c) vivace interesse ed originale partecipazione alle proposte

d) regolare e proficuo svolgimento delle consegne scolastiche

e) ruolo abbastanza propositivo all'interno della classe

OTTIMO

a) distinto rispetto delle regole

b) comportamento collaborativo

c) vivo interesse e partecipazione alle proposte

d) regolare svolgimento delle consegne scolastiche

e) ruolo positivo all'interno della classe

DISTINTO

a) buono rispetto delle regole

b) comportamento prevalentemente collaborativo

c) adeguati interesse e partecipazione alle proposte

d) generalmente regolare svolgimento delle consegne scolastiche

e) ruolo in genere positivo all'interno della classe

BUONO

a) sufficiente rispetto delle regole

b) comportamento discontinuo

c) incostanti interesse e partecipazione alle proposte

d) generalmente incerto svolgimento delle consegne scolastiche

e) ruolo in genere problematico all'interno della classe

SUFFICIENTE

a) faticoso o mancato rispetto delle regole

b) comportamento inadeguato

c) scarsi interesse e partecipazione alle proposte

d) incerto o mancato svolgimento delle consegne scolastiche

e) ruolo problematico all'interno della classe

NON SUFFICIENTE

Page 60: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

60

6.3.1 SEZIONE MONTESSORI

Con gli obiettivi fondamentali dell’Offerta Formativa, si intende verificare la funzionalità operativa dei principi del Metodo Montessori, secondo i quali si opera nelle nostre classi.

Questi non vanno intesi come insieme di rigidi principi, ma come premessa di confronto e di interazione dinamica con la realtà che cambia nelle diverse situazioni ambientali e culturali.

Principi essenziali:

• Valorizzazione dell’ambiente scolastico

• Importanza del materiale che deve essere utilizzato direttamente dal bambino, sulla base del

fatto che egli apprende operando sulle cose piuttosto che dalle comunicazioni verbali

• Importanza dell’educazione percettivo-motoria, in vista anche degli apprendimenti

intellettivi

• Utilizzazione autonoma da parte dei bambini di materiali, spazi, attrezzature, mobili, ecc.

La verifica del raggiungimento degli obiettivi proposti sarà scandita secondo i tempi e le modalità strettamente legati alla programmazione didattica.

Le verifiche si realizzeranno attraverso prove strutturate e non, diverse e ripetute nel tempo e mediante il materiale di sviluppo Montessori, il cui uso, prevedendo il controllo dell’errore, costituisce una continua verifica.

6.4 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ACQUISITI DAGLI ALUNNI DELLA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LA VALUTAZIONE INIZIALE DIAGNOSTICA IMPLICA:

• la rilevazione delle variabili personali (storia personale, contesto di provenienza) coinvolte nel processo di apprendimento;

• il test di ingresso . LA VALUTAZIONE INTERMEDIA E FORMATIVA IMPLICA: la raccolta di informazioni nei processi di apprendimento sia a livello del singolo docente che utilizzando le scelte dei dipartimenti disciplinari (griglie di osservazione e valutazione, prove oggettive o aperte, compiti in classe, verifiche orali ecc..). LA VALUTAZIONE SOMMATIVA E CERTIFICATIVA ATTESTA:

• i risultati attesi e le competenze raggiunte. Inoltre si promuove l’autovalutazione degli alunni nell’intento di favorire la loro crescita personale mediante l’attivazione di processi riflessivi che conducano ad “imparare ad apprendere”.

Il criterio è l’attenzione alle prestazioni reali, attraverso la verifica non solo di quello che l’alunno sa (le conoscenze disciplinari e interdisciplinari), ma anche e soprattutto di quello che sa fare (le abilità operative professionali), tenendo conto dell’unicità e della tipicità degli studenti.

Per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) la valutazione e la verifica degli apprendimenti deve tenere conto delle specifiche situazioni soggettive; nelle prove d’esame si tiene conto di quanto consentito dalla Legge.

Page 61: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

61

LA VALUTAZIONE PERIODICA ED ANNUALE DEGLI APPRENDIMENTI degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite, nonché la valutazione all’esame finale del ciclo sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. CRITERI DI ATTRIBUZIONE PER LA VALUTAZIONE NUMERICA DEL RENDIMENTO

SCOLASTICO

SCALA DECIMALE

CONOSCENZE ABILITÀ’ COMPETENZE

4 Conoscenze errate o lacunose e frammentarie

Non sa orientarsi nelle tematiche anche se opportunamente guidato. Mostra scarsa capacità di organizzare le poche conoscenze. Uso improprio del linguaggio

Esegue solo compiti semplici e commette molti e gravi errori

5 Conoscenze solo parziali oppure conoscenze generiche e incomplete

Sa effettuare analisi solo parziali, ha difficoltà di sintesi e solo se opportunamente guidato riesce ad organizzare le conoscenze. Uso impreciso del linguaggio

Esegue semplici compiti ma commette errori; ha difficoltà ad applicare le conoscenze acquisite.

6 Conoscenze corrette solo degli elementi essenziali. Padronanza di informazioni elementari

Sa effettuare analisi e sintesi; guidato opportunamente riesce ad organizzare le conoscenze. Uso adeguato del linguaggio

Esegue semplici compiti, applicando le conoscenze acquisite negli usuali contesti

7 Conoscenze complete

Sa cogliere e stabilire relazioni in problematiche semplici ed effettua analisi con una certa coerenze. Uso adeguato dei linguaggi specifici

Esegue compiti di una certa complessità.

8 Conoscenze complete e precise

Sa cogliere e stabilire relazioni nelle varie problematiche; effettua analisi e sintesi complete. Mostra capacità di strutturare l’argomento cogliendo le relazioni

Esegue compiti abbastanza complessi; sa applicare le conoscenze acquisite anche in vari complessi

9 Conoscenze complete e approfondite

Sa cogliere e stabilire relazioni nelle varie problematiche; effettua analisi e sintesi complete, coerenti ed approfondite. Mostra capacità di strutturare l’argomento cogliendo le relazioni

Esegue compiti complessi; sa applicare in contesti non usuali contenuti e procedure

10 Conoscenze complete, approfondite, ampliate e rielaborate

Sa cogliere e stabilire relazioni anche in problematiche complesse; esprime valutazioni critiche e personali. Usa in modo appropriato del linguaggio

Esegue compiti complessi; sa applicare con precisione contenuti e procedure in qualsiasi nuovo contesto

Page 62: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

62

I CRITERI DI ATTRIBUZIONE DELLA VALUTAZIONE NUMERICA DEL

COMPORTAMENTO

Voto Descrittori – Indicatori

10 1 L’alunno dimostra un comportamento partecipe e costruttivo all’interno della classe, non limitato alla sola correttezza formale;

2 Un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell’istituto;

3 Consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità nell’impegno.

9 1 L’alunno dimostra un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell’Istituto;

2 Consapevolezza del proprio dovere e continuità nell’impegno

8 1 L’alunno dimostra un comportamento quasi sempre rispettoso delle regole dell’Istituto e abbastanza corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti o con le altre figure operanti nella scuola.

2 Un impegno non sempre costante ed una non sempre precisa consapevolezza del proprio dovere (es: distrazioni che comportano frequenti richiami durante le lezioni, non rispetto delle consegne a casa.).

7* L’alunno dimostra un comportamento poco rispettoso delle regole dell’istituto:

1 ripetuti ritardi non sempre motivati 2distrazioni che comportano frequenti richiami durante le lezioni 3 episodi segnalati con note sul registro 4 incostanza nell’impegno e poca consapevolezza del proprio dovere.

L’alunno dimostra un comportamento non sempre corretto nel rapporto : 5 con i compagni 6 con gli insegnanti 7 con le altre figure operanti nella scuola; 8 ammonizione 9 sospensione dalle lezioni da uno a tre giorni.

6* 1 L’alunno dimostra un comportamento poco corretto nei confronti delle regole dell’Istituto, dei compagni, degli insegnanti e delle altre figure che operano nella scuola

2 sospensione dalle lezioni fino a cinque giorni

5* 1 L’alunno dimostra comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole dell’istituto, atteggiamenti ed azioni che rilevano grave mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti e di altre figure operanti nella scuola.

2 ha avuto provvedimenti disciplinari molto gravi .

* Di tali comportamenti è stata informata la famiglia

Page 63: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

63

Il Comportamento di ogni alunno in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato

anche in relazione alla partecipazione, alle attività ed agli interventi educativi realizzati. Anche la

valutazione del comportamento viene effettuata mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso

in decimi.

Nel percorso di realizzazione del sistema di valutazione nazionale degli apprendimenti, la

scuola continua ad operare attraverso il CONSIGLIO DI CLASSE. Il funzionamento del Consiglio di classe

è garantito dalla presenza del docente coordinatore e del docente segretario.

I CRITERI a cui si ispira la scuola nella elaborazione dei documenti di valutazione sono i seguenti:

• Continuità con la scuola primaria, sulla base di pratiche comuni, con attenzione alla

salvaguardia della specificità dei diversi ordini di scuola (primaria-secondaria)

• Confrontabilità dei risultati raggiunti all’interno della scuola, tra loro e con risultati attesi.

Il confronto avviene attraverso monitoraggi su pratiche didattiche comuni organizzati dai dipartimenti

disciplinari almeno una volta l’anno.

Il Progetto per la Continuità Educativo - Didattica tra scuola elementare, scuola media e scuola

superiore mira a affermare il diritto di ogni alunno ad un percorso formativo organico e completo; a

promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale nel rispetto delle identità di ognuno e delle

peculiarità formative della scuola; a prevenire ed individuare eventuali difficoltà che possono

insorgere nel momento del passaggio da un ordine all’altro di scuola.

VALUTAZIONE PROVE SCRITTE E ORALI

Nelle classi prime, seconde e terze entro i primi due mesi dall’inizio dell’anno scolastico, si

effettua una prima valutazione d’ingresso, e un periodo di osservazione dei comportamenti relazionali

e di apprendimento. Le prove orali e scritte effettuate nel corso dell’anno scolastico vengono valutate

con intenti formativi ed orientativi, in modo che ciascun alunno possa prendere coscienza degli

obiettivi conseguiti e delle proprie abilità e competenze acquisite, al fine di apprendere, valutare

l’efficacia dei propri ritmi e modalità di apprendimento, cogliere i propri interessi, effettuare scelte

motivate.

Le prove scritte sono tendenzialmente mensili. Ogni anno i Dipartimenti si riuniscono e

definiscono le linee generali della Programmazione d’Istituto, i criteri per la valutazione degli

apprendimenti acquisiti dagli alunni, le modalità di attuazione delle prove orali e scritte e l’uso del

registro personale.

VOTI ESAMI DI STATO: NUOVI PARAMETRI Per essere ammessi agli esami finali, occorre avere riportato la votazione minima di sei decimi,

la sufficienza, in tutte le discipline, compreso il comportamento. In caso contrario non si è ammessi

all’Esame.

Alla Valutazione conclusiva dell’Esame concorrono i seguenti elementi:

Page 64: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

64

• L’esito della prova scritta nazionale Invalsi,

• l’esito delle prove scritte ( prova scritta di italiano; di matematica; d’inglese; di seconda lingua

comunitaria ) e del colloquio pluridisciplinare;

• Il Giudizio d’Idoneità. Il Giudizio d’Idoneità in decimi, è espresso dal Consiglio di classe

considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo.

Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio

d’Idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5

AUTOVALUTAZIONE SULLA QUALITÀ DEL SERVIZIO

Assume grande rilevanza l’Autovalutazione. L’Autovalutazione è un’analisi esauriente,

sistematica e periodica delle attività e dei risultati di un’organizzazione, che consente di individuare

non solo i punti di forza e le aree di miglioramento, ma anche di pianificare e monitorare le azioni

conseguenti, attraverso un processo condiviso, il più possibile partecipato e diffuso a tutta la struttura.

Nella scuola l’autovalutazione serve per migliorare la qualità del servizio istruzione e per

soddisfare le attese dell’utenza, in un contesto dinamico di miglioramento continuo.

L’analisi dei risultati costituisce il documento di base per l’elaborazione del nuovo P.O.F.

La scuola procede all’autovalutazione del servizio offerto, vengono rilevati livelli di

soddisfazione degli operatori scolastici e degli utenti relativamente agli aspetti che seguono :

• Efficienza ed efficacia dell’azione didattica;

• Clima relazionale all’interno dell’Istituto scolastico

• Efficacia e trasparenza della comunicazione scuola-famiglia;

• Partecipazione di alunni e classi alle attività proposte;

Sono somministrati questionari ai genitori, agli alunni, agli insegnanti.

Le singole attività sono sottoposte a verifica e valutazione "in itinere"' e finali.

Ci si servirà anche di produzioni di materiali e di altre forme di pubblicizzazione.

Page 65: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

65

VII PARTE

MODELLI ORGANIZZATIVI E PROCESSI DECISIONALI

Anno scolastico 2013 / 2014

7.1 FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA: ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA PER LA SUA REALIZZAZIONE IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA PREVEDE LA

VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ DI TUTTI GLI OPERATORI E DELLE VARIE

COMPONENTI NEL GOVERNO E NELLA GESTIONE DELLA COMPLESSITÀ ORGANIZZATIVA.

DESCRIZIONE DEI RUOLI E DELLE UNITÀ ORGANIZZATIVE:

� Dirigente Scolastico

Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è

responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel

rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi

poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il

dirigente scolastico organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed

è titolare delle relazioni sindacali.

� Collaboratori del D. S. Il D S., come prevede la normativa, nomina due collaboratori. Sono cariche che si configurano come obblighi di servizio e quindi non rinunciabili, il D. S. ha facoltà di delegare solo obblighi amministrativi o organizzativi. � Funzioni Strumentali Svolgono funzioni di supporto e di coordinamento all’interno dell’organizzazione scolastica. Sono individuate annualmente dal collegio dei docenti in coerenza con il POF. (art 28 CCNL 09-01 e art 17 CCNI e art 37 CCNI). � Collegio dei Docenti Delibera in materia di funzionamento didattico dell’istituto. Cura la programmazione dell’offerta formativa. Formula proposte per la formazione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti. Formula proposte al D. S. per la formulazione dell’orario e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche. Durata annuale.

� Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe Sono formati da tutti i docenti che operano in una stessa classe o classi parallele. Ai consigli di classe è presente anche la componente genitori (un genitore per classe nella scuola dell’infanzia e primaria, quattro genitori nella secondaria di 1°).

Page 66: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

66

� Consiglio di Istituto Composto dal D. S., 8 docenti, 8 genitori, 2 membri del personale non insegnante. Presidente del consiglio è un genitore. � Giunta Esecutiva Composta da un docente, da un rappresentante del personale ATA e da due genitori, eletti tra i componenti del C.d.I. Della giunta fa parte di diritto il Dirigente scolastico, che la presiede, ed il capo dei servizi di segreteria che svolge anche funzioni di segretario della giunta stessa, la quale: a) predispone il bilancio preventivo e le eventuali variazioni, nonché il conto consuntivo; b) prepara i lavori del consiglio e cura l'esecuzione delle delibere dello stesso; � Comitato di valutazione Eletto dal collegio dei docenti, è formato da 4 docenti più il D. S.. Durata annuale. Il comitato esercita le competenze in materia di valutazione dell’anno di formazione dei docenti. � Direttore Amministrativo Le funzioni sono disciplinate dalla tabella A del CCNL del 24/07/2003 recepito dal CCNL in G.U. de l17 dicembre 2007 n. 292, S.O. n. 274. Svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. � Responsabile della sicurezza e prevenzione Nominato dal D. S., ha funzione di diffusione e prevenzione della sicurezza sul lavoro ai sensi del D.L.vo. 81/2008 (testo unico per la sicurezza). � R. S. U Vengono eletti, nella misura di tre unità, appartenenti sia alla componente docenti, che ATA della scuola. Rappresentano un nuovo soggetto protagonista, portatore di interessi che afferiscono alla sfera gestionale dei rapporti di lavoro e delle risorse finanziarie integrative assegnate a ciascun istituto scolastico. Le risorse professionali interne sono costituite dal seguente personale della scuola:

Page 67: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

67

Funzioni Strumentali Il Collegio dei docenti nomina le Funzioni strumentali: Area 1 : gestione del

Piano dell’Offerta Formativa

Stesura e gestione del POF Coordinamento dell’attività progettuale e dei rapporti con le Istituzioni ed Enti esterni presenti sul territorio. Attivazione dei processi di autovalutazione di Istituto; coordinamento della progettazione curricolare; revisione, aggiornamento ed integrazione del POF a.s.2013-14 in collaborazione con la commissione POF ; stesura POF 2014-15; coordinamento lavoro Commissione POF; presentazione nuova modulistica in collaborazione con la commissione POF; consulenza e supporto dei referenti di progetto; elaborazione del prospetto riepilogativo dei progetti nei tre ordini di studio; valutazione dell’efficacia delle procedure dei progetti; presentazione POF ai genitori; coordinamento progettazione curricolare

Non attivata nell’a.s. 2013/2014

Area 2 : sostegno al lavoro dei docenti

Analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di formazione e aggiornamento Produzione di materiali didattici (prove oggettive e misurazioni, programmazioni, tabelle, schede, grafici, lucidi con ausilio di PC) Coordinamento delle attività in rete e pianificazione sito web Gestione, manutenzione, aggiornamento e pubblicizzazione del sito della suola Visite didattiche e viaggi d’istruzione

Area 3: interventi e servizi per gli studenti

Coordinamento e gestione dell’attività di Orientamento - secondaria II Grado Progetto di Continuità in equipe con la scuola primaria

Coordinamento, gestione del gruppo dei docenti di Sostegno. GLI, GLH d’ istituto, GLH operativi, - PEI ( Programmazione educativa individualizzata ) - orario docenti, BES e DSA

Sportello d’Ascolto per facilitare inserimento e impegno degli alunni e per la prevenzione della dispersione scolastica

Commissioni All’interno di ogni area, o trasversalmente a essa, operano varie commissioni interne, istituite con compiti di carattere continuativo o temporaneo di particolare rilevanza.

Page 68: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

68

Le commissioni sono in genere coordinate da un referente. NOME REFERENTI

P.O.F. BIGNAMI, CAPOCCHI, CIGNITTI, COLUCCI, LA ROSA, MARANO, MARZUOLO, SCIANDRA, TALERICO

ORARIO CARPENTIERI, MACCHIAVERNA USCITE DIDATTICHE VIAGGI D’ISTRUZIONE

CARPENTIERI, ZILLI, CICCIARI

FORMAZIONE CLASSI QUINTILIANI, PIERETTI, ZILLI, CENTONZE

COMMISSIONE INVALSI GALLOZZI, TRAPANI ACCOGLIENZA TUTTI I DOCENTI

DIPARTIMENTI PER ADEMPIMENTI ORGANIZZATIVI Referenti di dipartimento Scuola Secondaria di Primo Grado Disciplina Referenti individuati all’interno dei Dipartimenti LETTERE MATEMATICA LINGUE STRANIERE ARTE E IMMAGINE MUSICA SCIENZE MOTORIE TECNOLOGIA SOSTEGNO Referenti Scuola Dell’Infanzia e Scuola Primaria SEZIONI COORDINATORI CONSIGLIO INTERSEZIONE SEZ.A B-C CERVETERI Cignitti SEZ. E F MONDOVI’ Porta

CLASSE COORDINATORI CONSIGLIO INTERCLASSE

IA IIA Capocchi

IIIA IIIB Simoni

IVA IV B VA Moretti

Page 69: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

69

VIA MONDOVÌ

CLASSE COORDINATORI CONSIGLIO INTERCLASSE

IA IB IC ID Arcopinto

IIA IIB IIC IID Cruciani

IIIA III B III C III D Daniele

IVA IVB IVC IVD Di Vittorio

VA VB VC VD Cianfoni

Coordinatori e segretari dei consigli di classe scuola secondaria di primo grado

In base alla normativa in vigore (D.P.R. 416/74) il Consiglio di classe

• Formula proposte per agevolare ed estendere i rapporti tra docenti e genitori; • Formula proposte riguardo all’azione educativa e didattica; • Verifica l’andamento dell’attività didattica; • Esprime pareri sui libri di testo. E’ presieduto dal Dirigente Scolastico o, in sua assenza, da un docente da lui delegato. Ciascun

Consiglio di classe ha un coordinatore, e un segretario che cura la verbalizzazione delle sedute.

ELENCO COORDINATORI E SEGRETARI VIA CAMILLA

CLASSI COORDINATORE SEGRETARIO

1° A Di Battista Cinquegrana

2° A Macchiaverna Mazzei

3° A Sciandra Del Prete

1° B Pieretti Bitti

2° B Talerico Scarfone

3° B D’Agnese Angelelli

1° C Recchi Di Giuseppe

2° C Facchini Fanelli

3° C Bianchi Di Paola

1° D Nenna De Falco

2° D Vagnoni D’Abramo

3° D Cicciari Medda

1° E Renzetti Quintiliani

2° E Marano Gallozzi

Page 70: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

70

3° E Baroncini La Bella

1° F Santomero Gandolfi

2° F Di Lorenzo Intrieri

3° F Rotondo DI Lello

1°G Amicone Fiori

3° G Zilli Vegliò

VIA CENEDA CLASSE COORDINATORE SEGRETARIO

1A Basilico Pangrazi

2A Milani Barletta

3A Fusari Martini

1B Paonessa Della Casa

2B Giannico Bartolomei

3B Necci Cammarano

1C Centonze Summo

2C Carpentieri Santini

3C Vergara Barbarulo

Organi collegiali: composizione del Consiglio d’Istituto

DOCENTI GENITORI

Ins. AMOROSI MARIAMELIA Sig. BARBIERI MAURIZIO

Prof.ssa BARBARULO MARIA TERESA Sig. COMUZIO ADRIANO (Presidente)

Prof.ssa CENTONZE MARIA BEATRICE Sig.GIUSTINIANI FABIO

Prof.ssa Sig.ra FERRARI ANGELA (vice-Presidente)

Ins. CRUCIANI GABRIELLA Sig. INCORVAIA NUNZIO ROSARIO

Ins. MARZUOLO MARIALBERTA Sig. MAGISTRI ROBERTO

Prof.ssa ROTONDO ROMINA Sig.ra MIGLIORE STEFANIA

Ins. SCEMI TIZIANA Sig.ra SMIT DIANA

DIRIGENTE SCOLASTICO COMPONENTE ATA

Preside BERNARDONI Aurelio Sig.ra GALLO DANIELA

Sig.ra SIRACUSA MARIA ROSARIA

Page 71: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

71

GIUNTA ESECUTIVA

Ins. CRUCIANI GABRIELLA Sig. BARBIERI MAURIZIO

D.S. AURELIO BERNARDONI Sig. MAGISTRI ROBERTO

Sig.ra GALLO DANIELA Sig.ra SIRACUSA MARIA ROSARIA

Organizzazione Amministrativa

Direttore dei servizi generali ed amministrativi (DSGA) Daniela Gallo

Riceve per appuntamento

L’ufficio di segreteria ha sede a via Ceneda, n° 26. Gli uffici amministrativi ricevono il pubblico: Genitori: Martedì dalle ore 10.30 alle ore 12.00 Mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 16.00 Giovedì dalle ore 10.30 alle ore 12.00 N.B. nei periodi di interruzione didattica il ricevimento pomeridiano è sospeso

Personale docente ed ATA: Martedì dalle ore 10.30 alle ore 12.00 Mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 16.00 Venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.00 Il Dirigente Scolastico prof. Aurelio Bernardoni ha il proprio ufficio nella sede di via Ceneda n°26 Riceve i genitori e i docenti per appuntamento.

Page 72: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

72

VIII PARTE

SCELTE DI GESTIONE

8.1 REGOLAMENTO D’ISTITUTO / PATTO DI CORRESPONSABILITÀ In seguito al Dimensionamento dell’Istituzione scolastica il Regolamento d’Istituto è stato interamente rivisitato nell’a.s. 2013-2014; il Regolamento Disciplinare è stato rivisto ed integrato nell’a.s. 2013-2014, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente e sulla base dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse, anche come modificato, e seguendo le Linee d’Indirizzo del MIUR DEL 31/07/2008 Prot. 3602/PO e dl 22/11/2012 Prot. 3214.

In assenza di variazioni sarà valido anche per gli anni scolastici successivi Eventuali regolamenti di Classe devono essere compatibili con il Regolamento d’Istituto. Le integrazioni e modifiche future dovranno essere sempre approvate dal C.d.I.

Il Regolamento è stato approvato dal C.d.I. in data 11/11/2013 con delibera n.25. Il Regolamento ha esplicitato al suo interno composizione e funzione dell’Organo di Garanzia.

8.2 RISORSE FINANZIARIE Le famiglie degli alunni possono contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse alla

realizzazione del Piano dell’offerta formativa, limitatamente a:

� Gite scolastiche e visite didattiche; � Assicurazione alunni; � Attività teatrali; � Specifiche attività di arricchimento del curricolo di educazione musicale (concerti, ecc.) o di

altre discipline. � Adesione a particolari attività progettuali che richiedano un consistente impiego di risorse

finanziarie non disponibili nel bilancio scolastico. FONDO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

Il Fondo di Istituto e ogni altro stanziamento destinato alla retribuzione di prestazioni straordinarie del personale docente e ATA è finalizzato a:

• Elevare il livello della qualità del Piano Offerta Formativa della scuola; • Migliorare l’organizzazione e quindi il funzionamento dell’Istituto; • Obiettivi d’Istituto riguardanti il successo formativo; • Riconoscere i maggiori impegni individuali di docenti referenti e/o responsabili di

specifiche attività e iniziative programmate nel POF; • Promuovere e sostenere l’aggiornamento professionale del personale; • Riconoscere il maggiore impegno dei docenti che, a qualunque titolo, prestano

servizio in modo comunque articolato e flessibile per garantire l’efficienza e l’efficacia dell’azione didattica.

Page 73: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

73

8.3 PUBBLICIZZAZIONE COMUNICAZIONE E PUBBLICIZZAZIONE DEL P.O. F.

Per la comunicazione e pubblicizzazione il P. O. F. verrà presentato a tutti i soggetti coinvolti direttamente (alunni, docenti, personale ATA, esperti e collaboratori esterni) e indirettamente (genitori del territorio, sistema regionale) nell’ambito della scuola attraverso:

� Comunicazione interna all’Istituzione Scolastica; � Comunicazione esterna tramite sintesi e materiali vari relativi a specifiche iniziative.

Attraverso il sito www.istitutocomprensivoceneda.it

La pubblicazione del P. O .F. e la sua comunicazione rappresentano elementi essenziali del contratto formativo che la scuola stipula con l’utenza, in coerenza con le finalità cui tende l’educazione dello studente.

È consegnata altresì copia a chiunque ne faccia richiesta.

8.4 RAPPORTI CON GLI ENTI LOCALI E ALTRE ASSOCIAZIONI E/O ISTITUZIONI All’interno della logica di lavoro per progetti e nell’ottica dell’utilizzo di risorse professionali,

strumentali ed economiche interne ed esterne alla scuola, l’Istituzione scolastica collabora e promuove collaborazioni con diverse istituzioni pubbliche e private, al fine di ottenere una piena integrazione dell’istituzione scolastica nel territorio in cui opera.

Le risorse esterne sono costituite � dalle strutture del territorio (Agenzie pubbliche e private) con le quali si progettano e/o realizzano percorsi educativi; � dai genitori degli alunni; � da operatori ed esperti con cui si realizzino accordi di programma, protocolli d’intesa, convenzioni e contratti.

ENTI LOCALI E ONLUS: LA SCUOLA ED IL TERRITORIO COMUNE DI ROMA - VII MUNICIPIO – PROVINCIA – REGIONE LAZIO. � Città come scuola; � Campi scuola; � Diffusione di una cultura di pace, in collaborazione con Emergency; � Archè, educazione alla salute con particolare attenzione alla prevenzione dell’HIV/AIDS

� Associazione dei genitori A.N.I.T.A., progetto regionale “Parto dall’orto”

ATTIVITÀ SPORTIVE EXTRA CURRICULARI Nelle palestre dell’Istituto Comprensivo, dal lunedì al venerdì, sono organizzate a cura di

associazioni esterne attività sportive quali: Pallavolo

Ginnastica

Basket ed altre

Page 74: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

74

IX PARTE

PROGETTI La Progettazione di Istituto deve tenere conto necessariamente del fatto che i finanziamenti

statali non sono sempre sufficienti per la realizzazione di tutte le attività progettuali e non, inserite nel POF. Pertanto, accanto alle risorse concernenti l’avanzo di amministrazione e alla dotazione ordinaria statale si rileva la necessità di trovare risorse finanziarie esterne, aggiuntive sia attraverso richieste di finanziamento al Comune di Roma e ad altre Istituzioni (Regione, MIUR ecc.), sia utilizzando i contributi delle famiglie e di privati.

Inoltre deve tener conto:

• Delle caratteristiche logistiche della scuola • Delle strutture di cui la scuola dispone • Del fatto che gran parte delle risorse finanziarie disponibili relative al finanziamento statale sono destinate alle spese obbligatorie.

9.1 PROGETTUALITÀ DI ISTITUTO.

La progettualità di Istituto amplia l’offerta formativa curriculare. Tenendo conto di tale progettualità e delle risorse umane, strumentali e finanziarie ed eventuali associazioni esterne (anche con contributi delle famiglie)a disposizione si indicano i criteri di priorità per la realizzazione dei progetti. CRITERI

1 Ampliamento Curricolo Verticale / Gratuità per la scuola 2 Recupero / Prevenzione disagio 3 Potenziamento Lingue straniere 4 Numero gruppi e classi coinvolte (Delibera Collegio dei Docenti del 14 ottobre 2013)

9.2 AREE PROGETTUALI SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA

1 AREA ESPRESSIVO-COMUNICATIVO-ARTISTICA • Saper utilizzare codici diversi dalla parola per esprimersi e comunicare: utilizzo di strumenti

grafico-espressivo-pittorici

2 AREA ESPRESSIVO-MOTORIO-MUSICALE • Sapersi esprimere attraverso il linguaggio musicale e poetico, e attraverso le espressioni

corporeo- mimiche. • Sviluppare la conoscenza del proprio corpo e saper comunicare attraverso il corpo. • Sensibilizzare gli alunni al linguaggio musicale e poetico. • Sviluppare il senso dell’armonia e del ritmo, l’espressione corporea mimico gestuale. • Sensibilizzare e risvegliare l’interesse verso la danza e il canto come linguaggi espressivi. • Favorire la socializzazione e i rapporti con gli altri.

Page 75: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

75

3 AREA DELL’ESPLORAZIONE AMBIENTALE-ECOLOGICO-SCIENTIFICA • Sensibilizzare ed approfondire la tematica ambientale ed ecologica • Potenziare l’attività laboratoriale su percorsi scientifici.

4 AREA ESPRESSIVO-LINGUISTICO-COMUNICATIVA • Favorire l’espressione di idee, emozioni, sentimenti attraverso la drammatizzazione. • Sviluppare e promuovere l’amore per la lettura. • Promuovere attività di laboratorio e di animazione alla lettura.

9.3 AREE PROGETTUALI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO 1 AREA ESPRESSIVA

Corsi di teatro, di manualità, musica e sport, ciclo e riciclo dei materiali proposti prevalentemente in orario pomeridiano e pensati per una più completa formazione dei ragazzi che possa permettere loro di scoprire in tali occasioni attitudini da coltivare anche nei percorsi di studio successivi. 2 AREA SCIENTIFICO – TECNOLOGICA

Corsi di consolidamento e potenziamento della cultura informatica e scientifica in orario curricolare ed extracurricolare, volti a far acquisire quei nuovi linguaggi essenziali per conoscere e partecipare alle rapide e complesse trasformazioni scientifico-tecnologiche della società odierna. 3 AREA DELLA COMUNICAZIONE E DEI LINGUAGGI

Progetti pensati per riaffermare la centralità del linguaggio verbale : una acquisizione sempre più sicura dei linguaggi è premessa indispensabile per una ricca e compiuta comunicazione della realtà interiore e del pensiero. In tale ambito assumono particolare rilievo i progetti del giornalino scolastico, dei linguaggi pubblicitari e della biblioteca. 4 AREA DEL RECUPERO / POTENZIAMENTO

Corsi finalizzati da un lato al recupero delle abilità di base, in orario extracurricolare e per gruppi di alunni, omogenei per bisogni di apprendimento e dall’altro al rafforzamento e potenziamento delle discipline. Tali corsi si svolgeranno in orario pomeridiano con il contributo finanziario delle famiglie o a carico del Fondo d’Istituto.

ISTRUZIONE DOMICILIARE ORIENTAMENTO INTERCULTURA EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE EDUCAZIONE ALLA SALUTE

In una diversificazione che riflette la pluralità dell’iniziativa didattica dell’istituto, alcuni progetti potranno essere attuati esclusivamente in Orario Curricolare, altri in Orario anche Extracurricolare, altri ancora in attività congiunte con classi quinte della scuola elementare nell’ottica della continuità del ciclo.

I percorsi cognitivi proposti si realizzeranno nell’ambito della multidisciplinarità e della interdisciplinarità, considerati tutti pariteticamente formativi.

Page 76: VIA CENEDA RMIC8GE009  · 5.2 Scuola dell’Infanzia via Mondovì Pag. 52 5.3 Scuola Primaria via Mondov ... didattico-educativo secondo metodi di lavoro basati sulla progettazione

76

L’insieme dei progetti dovrà perseguire Obiettivi Educativi e Didattici comuni, tesi a far acquisire agli alunni la motivazione al conoscere, attivare la curiosità e la capacità di ricerca personale.

L’intera progettualità dovrà convergere in una generale Finalità Educativa: favorire processi che aiutino i preadolescenti a progredire in persone consapevoli e capaci di scegliere.

Costituiscono esperienze trasversali all’interno delle AREE PROGETTUALI:

• Esperienze di carattere fruitivo-critico dell’ambiente culturale, storico, archeologico, artistico e tecnico scientifico integrate nei progetti.

• Visite guidate e viaggi d’istruzione, partecipazione a campi scuola e a scambi culturali.

• Assunzione di proposte culturali offerte dal Comune e dalla Provincia di Roma, dalla Regione Lazio o da altri Enti, al fine di realizzare una scuola aperta al territorio e alle altre agenzie educative.