VERIFICA SULLA SANA GESTIONE FINANZIARIA DEGLI ENTI … · costituito da una “griglia” di...

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SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA TOSCANA VERIFICA SULLA SANA GESTIONE FINANZIARIA DEGLI ENTI LOCALI COMUNE DI CANTAGALLO ANNO 2003

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SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO

PER LA TOSCANA

VERIFICA SULLA SANA GESTIONE FINANZIARIA DEGLI

ENTI LOCALI

COMUNE DI CANTAGALLO

ANNO 2003

PRESIDENTE:

Presidente di Sezione Francesco BATTINI

COMPONENTI: Consigliere Gianfranco BUSSETTI Consigliere Paolo SCARAMUCCI Consigliere Vincenzo PALOMBA Consigliere Paolo GIUSTI Primo Referendario Carmela MIRABELLA

ANALISI TECNICO-ECONOMICA ED AMMINISTRATIVA Coordinatore amministrativo – Pier Domenico BORRELLO

SUPPORTO INFORMATICO ED AMMINISTRATIVO: Operatore amministrativo - Mariapaola GALASSO Addetto ai servizi amministrativi – Marco FEDINI

Sommario:

Premessa 1. Configurazione socio-economica dell’ente: 1.1 Dati statistici

di interesse. 2. Struttura organizzativa 3. Normativa statutaria e regolamentare: 3.1 Statuto; 3.2

Considerazioni sullo Statuto; 3.3 Regolamento di contabilità; 3.4 Regolamento degli uffici e dei servizi.

4. Sistema contabile dell’ente: 4.1 Bilancio di previsione; 4.2 Relazione previsionale e programmatica al bilancio 2003.

5. Controlli interni: 5.1Il revisore dei conti; 5.2 Parere dell’organo di revisione su bilancio di previsione e rendiconto 2003.

6. Analisi della gestione; 6.1 Capacità di programmazione e di gestione; 6.2 Analisi del risultato di amministrazione; 6.3 Gestione dei residui.

7. Equilibri di bilancio: 7.1Equilibrio di parte capitale. 8. Debiti fuori bilancio 9. L’indebitamento: 9.1 Il rispetto dei vincoli giuridici

all’indebitamento a medio e lungo termine. 10. Gestione dei servizi pubblici 11. Le società controllate e partecipate 12. Il patrimonio 13. Studi, consulenze e ricerche 14. Considerazioni conclusive

Premessa

Origine dell’indagine: percorso selettivo e motivazioni della scelta

La Sezione regionale di controllo per la Toscana con deliberazione n. 5 del 25

novembre 2004 ha approvato il programma di lavoro per l’anno 2005,

preannunciando tra l’altro che, dopo la fase di sperimentazione condotta nel 2004

su due comuni consenzienti, la scelta degli enti, sui quali condurre, nel 2005,

istruttorie di controllo, avrebbe presupposto procedure trasparenti, obiettive e

condivise di selezione. A tal fine la Sezione, con l’ausilio di un gruppo di lavoro

comprendente anche eminenti docenti ed esperti della materia, ha affidato la

selezione obiettiva degli enti da controllare a due strumenti, il primo dei quali

costituito da una “griglia” di indicatori finanziari e gestionali, ricavata dalle

certificazioni di bilancio inviate dagli enti al Ministero dell’Interno e alla Regione.

La griglia, nella fase iniziale, ha preso in esame i soli comuni rientranti in due

fasce dimensionali (sopra e sotto i 15.000 abitanti) e con riferimento ai dati del

2001 e 2002, e ha concorso ad individuare preliminarmente, mediante l’invio di un

questionario relativo ad elementi non desumibili dalle certificazioni di bilancio, una

rosa di circa trenta enti, pari al 10% del totale, contrassegnati da “ criticità

statistiche”, cioè da andamenti non di per sé segnalativi di disfunzioni, ma solo

indicativi di scostamenti, in senso negativo o positivo, dalla media dei risultati. In

relazione alle risposte date al questionario e agli indicatori prefigurati la Sezione ai

fini della verifica ha inteso approfondire, con un ulteriore questionario riservato agli

enti selezionati, le situazioni di “criticità” manifestate in ciascuna area o settore di

attività. Sulla base delle ulteriori informazioni così raccolte la Sezione ha approvato

(deliberazione n. 2 del 4 marzo 2005) il programma integrativo inerente alle

verifiche della sana gestione finanziaria e al funzionamento dei controlli interni degli

enti locali territoriali da svolgere nel 2005, selezionando otto comuni ed esponendo

i criteri della scelta, volta complessivamente ad analizzare, nell’interesse dell’intera

platea degli enti interessati, alcuni dei settori o aspetti più importanti della

gestione, quali, in particolare, il sistema dei controlli interni, il rispetto del patto di

stabilità, l’indebitamento e i debiti fuori bilancio, la gestione esternalizzata di

servizi, la capacità di programmazione e le peculiarità gestionali, la gestione del

patrimonio. Un comune è stato scelto, per somma di criticità, tra quelli che non

avevano fornito risposta al questionario.

Per quanto riguarda il primo aspetto preso in considerazione (sistema dei

controlli interni) la Sezione ha in particolare ritenuto opportuno condurre

approfondimenti sul più piccolo (demograficamente) dei comuni pre-selezionati, in

cui risultavano funzionanti tutti e quattro i controlli interni, a conferma che le

“criticità” prese in considerazione non riguardavano profili di per sè negativi. La

scelta è così caduta sul comune di Cantagallo (PO).

L’istruttoria di controllo prende a riferimento, di massima, l’esercizio

finanziario 2003 e non si limita all’esclusiva analisi dei controlli interni, ma

considera l’andamento della gestione nel suo complesso, ai sensi dell’articolo 7,

comma 7, della legge 5 giugno 2003, n. 131 “Disposizioni per l’adeguamento della

Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3”.

Normativa di riferimento

I principali riferimenti normativi, tenuti presenti e/o citati nel corso

dell’indagine, sono i seguenti, comprensivi, se del caso, delle relative modificazioni

ed integrazioni successive:

- D.Lgs. 3 febbraio 1993, n. 29 “Razionalizzazione dell’organizzazione delle

amministrazioni pubbliche”;

- Legge 14 gennaio 1994, n. 20 “Disposizioni in materia di giurisdizione e

controllo della Corte dei Conti”;

- D.Lgs. 25 febbraio 1995, n. 77 “Ordinamento finanziario e contabile degli Enti

locali”;

- Legge 23 dicembre 1998, n. 448 “Misure di finanza pubblica per la

stabilizzazione e lo sviluppo”;

- D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 286 “Riordino e potenziamento dei meccanismi e

strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti, e dei risultati

dell’attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell’articolo 11 della

legge 15 marzo 1997, n. 59”;

- D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli

enti locali”;

- Legge 23 dicembre 2000, n. 388 “Disposizioni per la formazione del bilancio

annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)”;

- Legge 28 dicembre 2001, n. 448 “Disposizioni per la formazione del bilancio

annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2002)”;

- Legge 27 dicembre 2002, n. 289 “Disposizioni per la formazione del bilancio

annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003)”;

- Legge 20 maggio 2003, n. 116 “Conversione in legge, con modificazioni, del

decreto-legge 31 marzo 2003, n. 50 recante disposizioni urgenti in materia di

bilanci degli enti locali”;

- Legge 5 giugno 2003, n. 131 “Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento

della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3”;

- Legge 24 dicembre 2003, n. 350 “Disposizioni per la formazione del bilancio

annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2004)”.

Metodologia di indagine

La metodologia seguita nell’analisi gestionale si è ispirata alle seguenti linee di

riferimento:

- conformità alla vigente normativa in materia di contabilità pubblica,

specialmente alle disposizioni del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267

“Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, del decreto legislativo

30 luglio 1999, n. 286 “Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di

monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell’attività

svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell’art. 11 della legge 15 marzo

1997, n. 59”, e a quanto previsto dai principi contabili emanati dall’Osservatorio

per la finanza e la contabilità degli Enti locali operante presso il Ministero

dell’Interno;

- applicazione dei criteri relativi all’attività di controllo formulati dalla Corte dei

Conti con delibera delle Sezioni Riunite del 16 giugno 2000 n. 14;

- coerenza col disposto dell’art. 7, comma 7, della legge 5 giugno 2003, n. 131

“Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica alla legge

costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3”.

I passi metodologici che hanno contrassegnato i momenti significativi dello

svolgimento della verifica sono stati i seguenti: in data 23 marzo 2005 la Sezione

ha ricevuto, per il Comune di Cantagallo, sia il Sindaco pro-tempore, dr.ssa Ilaria

Bugetti, che la Ragioniera, dr.ssa Beatrice Magnini, alle quali sono state esposte le

modalità e i termini, con cui la Sezione avrebbe operato nel corso dell’istruttoria;

quest’ultima ha avuto avvio con la richiesta, formulata con nota prot. n. 493 del 6

aprile 2005, dei documenti di base quali:

1) bilancio di previsione per l’esercizio 2003 e rendiconto relativo al medesimo

esercizio completi dei quadri riepilogativi, della documentazione e degli

allegati previsti negli articoli 170, 171, 172 e 227 del TUEL e regolamento

approvato con DPR n. 194/1996;

2) statuto comunale;

3) regolamento di contabilità;

4) delibere di nomina del Collegio dei revisori;

5) verbali del Collegio dei Revisori dei conti per l’esercizio 2003;

6) atti di costituzione degli altri organi di controllo interno e atti attraverso i quali

si è estrinsecata la loro attività (in particolare relazioni e “report” del controllo

di gestione dell’anno 2003).

La documentazione richiesta è stata trasmessa dal Comune di Cantagallo con

nota prot. n. 2692 del 19 aprile 2005.

L’istruttoria si è poi sviluppata attraverso una costante collaborazione e un

informale, ripetuto contraddittorio con istruttori direttivi in posizione apicale del

Comune; dopo l’approvazione, da parte della Sezione in camera di consiglio, della

provvisoria stesura del referto, questo è stato inviato in via formale all’ente, in

persona del Sindaco, per le eventuali osservazioni di parte, che, se non formalizzate

per iscritto, possono essere formulate anche oralmente in occasione dell’udienza

pubblica, in cui il referto viene ufficialmente presentato; conclude la procedura la

definitiva approvazione del referto da parte della Sezione in camera di consiglio.

Resta salva peraltro la possibilità per la Sezione di intervenire successivamente per

valutare la congruità delle misure di auto-correzione adottate dal Comune in ordine

a disfunzioni eventualmente emerse e segnalate.

1. Configurazione socio-economica dell’ente

Il Comune di Cantagallo, in Provincia di Prato, situato nella valle del Rio

Ceppeta, ebbe origine nel Medioevo (1271) e fu distrutto completamente nella

seconda guerra mondiale. Fa parte dell’area geografica del Bacino idrografico del

Fiume Arno e della Comunità Montana Val Bisenzio (comprendente i comuni di

Cantagallo e Vernio, come comuni interamente montani, e i comuni di Montemurlo

e Vaiano, quali comuni parzialmente montani). Il Comune, oltre il capoluogo, è

composto delle frazioni di Fossato, Gavigno, l’Acqua, Luicciana, Migliana,

Carmignanello, Usella, Il Fabbro. Confina con i comuni di Barberino di Mugello (Fi),

Camugnano (Bo), Montale (Pt), Montemurlo, Pistoia (Pt), Sambuca Pistoiese (Pt),

Vaiano, Vernio.

1.1 Dati statistici di interesse

Il Comune di Cantagallo si estende su una superficie di 95 Kmq.

Risorse idriche: fiumi e torrenti n. 75.

Strade: statali Km 6; provinciali Km. 5; comunali Km. 91; vicinali Km. 559.

Piani e strumenti urbanistici vigenti:

Piano Regolatore Generale (PRG) adottato con deliberazione del Consiglio

comunale n. 24 del 19 aprile 1999 e poi approvato con deliberazione dello stesso

Consiglio n. 72 del 28 dicembre 1999; Piano di fabbricazione (PdF) approvato con

decreto della Giunta Regionale della Toscana n. 3202 del 15 aprile 1976. Non

risultano esistere altri strumenti urbanistici, tipo P.E.E.P. o Piani per insediamenti

produttivi (artigianali, industriali, commerciali).

La popolazione al 31.12.2003 era di 2827 abitanti; la popolazione massima

insediabile prevista dallo strumento urbanistico n. 4135 entro il 31.12.2002 è di

2.897 abitanti.

Secondo i dati rilevati dalla relazione previsionale e programmatica

2003/2005 alla data del censimento del 1991 l’81,6% della popolazione del Comune

di Cantagallo, con età compresa tra i 15 e i 42 anni, possedeva la licenza della

scuola dell’obbligo e solo il 7,7% della popolazione con più di 19 anni aveva

completato la scuola media secondaria. Coloro che frequentavano un corso regolare

di studi erano il 56,6% della popolazione, con una netta maggioranza costituita da

studenti delle scuole superiori (61,6%), mentre gli universitari erano il 26,9%.

Il livello economico, sempre secondo la relazione citata, risulta essere medio,

salvo pochi casi di indigenza; e ciò è in linea con le condizioni di benessere diffuso

di tutta la Val Bisenzio. Anche le condizioni sociali risultano di buon livello, con

eccezioni di disagio in giovani in età scolare.

L’attività primaria di tipo agricolo ha risentito del processo di

industrializzazione e come conseguenza ha portato ad una notevole contrazione

delle aziende agricole nel periodo 1961-1991; quelle che permangono tendono alla

loro trasformazione in aziende agrituristiche. L’attività di maggiore rilievo è da

individuarsi nel settore tessile, anche se nello stesso si evidenziano i sintomi, come

in tutto il distretto tessile pratese, di crisi, con una diminuzione degli addetti.

Lo sviluppo sostenibile è previsto nel settore terziario (commercio e servizi) a

seguito degli insediamenti individuati con il Piano Strutturale e nel settore turistico,

nella prospettiva di una sapiente valorizzazione del patrimonio naturalistico.

2. Struttura organizzativa

Strutture del Comune.

Le principali strutture comunali al 31 dicembre 2003 erano le seguenti:

- Scuole materne n. 1;

- Scuole elementari n. 1;

- Rete fognaria mista Km17;

- Rete acquedotto Km. 39;

- Aree verdi, parchi, giardini Hq 5;

- Punti illuminazione pubblica n. 500;

- Rete gas Km 23;

Gli organismi gestionali erano costituiti da 4 società per azioni partecipate dal

comune:

- CONSIAG (distribuzione gas)

- PUBLIACQUA (acquedotto)

- ASM (raccolta rifiuti: per Cantagallo 18.845,44 quintali)

- Società consortile “Leader” Appennino pistoiese pratese (sviluppo economico-

sociale).

Servizi.

Trasporto scolastico: il servizio è dato in appalto;

- Servizi sociali in forma associata con comuni della Provincia e con Azienda

USL n. 4;

- Servizi di Polizia Municipale in gestione associata con i Comuni di Vernio e

Vaiano;

- Asilo nido in gestione associata con i Comuni di Vernio e Vaiano.

Dotazione del personale.

L’organico del personale al 31 dicembre 2003 prevedeva il seguente

personale:

- D3 n. 1;

- D n. 4;

- C n. 6;

- B3 n. 7.

Totale n. 18

Alla stessa data la distribuzione del personale in servizio era la seguente:

Area Tecnica (Lavori pubblici e Urbanistica):

- D3 n. 1; D n. 2; C n. 1; B3 n. 5.

Area Economico-finanziaria:

- D n. 1; C n. 2.

Area Vigilanza:

- D n. 1; C n. 1.

Area Demografica/statistica

- C n. 2.

Totale n. 16

La dotazione strumentale era costituita da:

- 3 veicoli;

- 17 pc.

3. Normativa statutaria e regolamentare

Con la nota richiamata del 6 aprile 2005 sono stati richiesti lo statuto, il

regolamento di contabilità, il regolamento degli uffici e dei servizi e una illustrazione

del sistema dei controlli.

3.1 Statuto

Lo statuto del Comune di Cantagallo, già approvato con deliberazione del

Consiglio comunale n. 45 del 7 luglio 2000 ed entrato in vigore il 26 agosto 2000, è

stato successivamente modificato con delibera dello stesso Consiglio n. 37 del 14

luglio 2004, ed entrato in vigore il 14 agosto 2004. Esso è composto da 6 titoli e da

81 articoli.

Quale atto costitutivo fondamentale del Comune e fonte ispiratrice per i

regolamenti dell’Ente, nel rispetto dei principi fissati dalla Costituzione e dalle leggi

dello Stato, nonché dalla Regione Toscana, lo Statuto regola l’esercizio delle

funzioni proprie dell’Amministrazione comunale e di quelle conferite con legge dello

Stato e della Regione, secondo il principio di sussidiarietà.

Per quanto riguarda il funzionamento degli organi merita menzione l’articolo

11 “ Commissioni consiliari”, che al comma 2, secondo periodo, prevede che “ Per

quanto riguarda le commissioni aventi funzioni di controllo e di garanzia, la

presidenza è attribuita ai consiglieri appartenenti ai gruppi di opposizione”, e il

successivo articolo 13 “ Commissione di indagine”, il quale al comma 1 prevede che

il Consiglio comunale possa istituire al suo interno commissioni di indagine

sull’attività dell’amministrazione, e al successivo comma 3 stabilisce che “ la

commissione di indagine ha ampi poteri di esame degli atti del comune e potestà di

audizione del Sindaco, degli assessori, dei consiglieri, del Segretario comunale, dei

funzionari ed impiegati, nonché dei soggetti esterni comunque coinvolti nelle

questioni esaminate.”

L’articolo 16 – Linee programmatiche di mandato - al comma 1 prevede che il

Sindaco entro 120 giorni dall’insediamento presenti le linee programmatiche

relative alle attività e ai progetti da realizzare durante il mandato politico ed

amministrativo. Al successivo comma tre è previsto che il Consiglio provveda a

verificare l’attuazione di tali linee da parte del Sindaco e dei rispettivi assessori, e

dunque entro il 30 dicembre. Al termine del mandato, come stabilito dal successivo

comma 4 dello stesso articolo, il Sindaco presenta all’organo consiliare il documento

di rendicontazione dello stato di attuazione e di realizzazione delle linee

programmatiche. Il Consiglio approva detto documento.

Per quanto concerne poi il ruolo e le competenze dell’organo esecutivo, lo

Statuto specifica, all’art. 19, che la Giunta svolge attività propositiva e di impulso

nei confronti del Consiglio; in particolare alla stessa sono attribuiti, oltre i compiti

previsti per legge, quelli di adottare i provvedimenti relativi alla costituzione,

modificazione ed estinzione dei rapporti individuali di lavoro del personale

dipendente; l’approvazione degli accordi di contrattazione decentrata a livello

aziendale; l’autorizzazione del Sindaco a stare in giudizio.

Circa le funzioni del Sindaco, oltre quelle allo stesso attribuite per legge,

merita attenzione l’articolo 27, comma 1, lett. i), per cui il Sindaco ha la

rappresentanza istituzionale dell’Ente e quella legale in giudizio. La successiva

lettera l) dello stesso comma specifica che il Sindaco, oltre a nominare il Segretario

comunale, come per legge, e i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce e

definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna, mentre secondo

la lett. o) gli è riservata la vigilanza sul servizio di polizia municipale. L’articolo 40

dello statuto non appare in linea con la normativa, di cui al decreto legislativo n.

267/2000, in quanto prevede che ogni atto deliberativo del Consiglio e della Giunta

debba riportare nel testo i pareri prescritti dall’articolo 53 della legge 8 giugno

1990, n. 142, che è stato abrogato dal richiamato decreto legislativo 18 agosto

2000, n. 267, il cui art. 49 stabilisce ora che i pareri siano richiesti ai responsabili

dei servizi interessati e, in assenza di questi, espressi dal Segretario dell’ente, in

relazione alle sue competenze.

Lo Statuto, inoltre, disciplina il sistema organizzativo degli uffici (art. 46), per

cui l’amministrazione del comune si attua mediante un’attività per obiettivi, ispirata

ai seguenti criteri: 1) organizzazione del lavoro non più per singoli atti, ma per

progetti-obiettivo e per programmi; 2) analisi e individuazione delle produttività e

dei carichi funzionali di lavoro e di efficacia dell’attività svolta da ciascuno; 3)

superamento della separazione rigida delle competenze nella divisione del lavoro e

massima flessibilità della struttura e del personale. L’articolo 49 rinvia al

Regolamento di Organizzazione per la disciplina del sistema di funzionamento degli

uffici e, in particolare, delle attribuzioni e delle responsabilità di ciascuna struttura

organizzativa.

Per quanto riguarda il sistema di controllo interno, l’articolo 50, al secondo

comma, secondo periodo, prevede che sia riservata al Consiglio comunale la facoltà

di richiedere “ agli organi e agli uffici competenti specifici pareri e proposte in

ordine agli aspetti finanziari ed economici della gestione e di singoli atti

fondamentali, con particolare riguardo all’organizzazione e alla gestione dei servizi”.

Di rilievo risulta l’articolo 51 – Revisore dei conti -, per cui lo stesso è

chiamato, oltre che a svolgere le funzioni prescritte dall’articolo 239 del decreto

legislativo n. 267/2000 e successive modifiche ed integrazioni, anche altre

aggiuntive, quali previste dal comma 6 del citato articolo e specificate al comma 7,

che prevede la possibilità di affidare al revisore le funzioni di controllo di gestione,

nonché la possibilità che al nucleo di valutazione partecipino i Responsabili delle

Aree. Di maggiore rilievo ai fini del controllo economico e finanziario e di gestione

risulta il successivo articolo 52, il quale prevede che i responsabili dei servizi siano

tenuti a verificare periodicamente la rispondenza della gestione dei capitoli di

bilancio agli obiettivi prefissati dall’Amministrazione, anche con riferimento al

bilancio pluriennale, segnalando alla Giunta osservazioni e rilievi in merito alla

verifica attuata e/o alla valutazione dell’efficienza ed efficacia dei progetti e dei

programmi in corso o realizzati. Da non trascurare è l’articolo 57, che disciplina i

rapporti con la Comunità Montana. Con esso si prevede che il Consiglio comunale

possa delegare alla Comunità Montana l’organizzazione per la gestione di funzioni e

servizi di competenza comunale al fine di migliorarne la gestione e renderli più

efficienti.

La gestione dei servizi pubblici locali è disciplinata dall’ articolo 58 con

riferimento a quanto stabilito dalla normativa del TUEL.

3.2 Considerazioni sullo Statuto

Lo Statuto del Comune di Cantagallo risulta aderente in buona sostanza alle

linee di principio fissate dalla vigente normativa, anche se non del tutto aggiornata

al TUEL, per esempio per i richiami ad alcuni articoli della legge n. 142 del 1990

abrogati dal Testo unico. Infatti, ancorché l’Amministrazione rappresenti che il

motivo per cui lo Statuto risulta non del tutto aggiornato al TUEL è dovuto al fatto

che l’approvazione dello stesso è avvenuta in data 7 luglio 2000, pochi giorni prima

dell’entrata in vigore del decreto legislativo 267/2000 (18 agosto 2000), in realtà le

pur modeste difformità permangono anche dopo la modifica statutaria decisa con la

citata deliberazione del Consiglio n. 37 del 14 luglio 2004.

Non sono altresì prese in considerazione norme particolari riguardanti principi

dell’ordinamento finanziario e contabile e la gestione del patrimonio, difettando in

parte di specifica disciplina relativa al sistema dei controlli come previsti dagli

articoli 147, 196 e 197 dello stesso TUEL, se non con breve accenno contenuto nel

Capo III, art. 50, relativo al controllo interno. Merita attenzione l’articolo 51 –

Revisore dei conti -, il quale, come già rilevato, prevede che tale organo espleti le

funzioni previste dall’articolo 239 del TUEL 267/2000 e successive modifiche ed

integrazioni, comprese quelle, di cui al comma 7 di questo articolo, secondo cui al

revisore possono “essere affidate (le) ulteriori funzioni, anche relative al controllo di

gestione, nonché alla partecipazione al nucleo di valutazione dei Responsabili delle

Aree”.

3.3 Regolamento di contabilità

Il Regolamento di contabilità del Comune di Cantagallo è stato adottato con

atto del Consiglio comunale n. 5 del 6 aprile 1993, successivamente integrato con

delibera dello stesso Consiglio n. 24 del 27 luglio 1993, poi sostituito dal

regolamento approvato con deliberazione n. 44 del 27 giugno 1996, modificata con

delibera consiliare n. 62 del 20 settembre 1996, e infine sostituito con regolamento

approvato con deliberazione di Consiglio n. 78 del 28 novembre 2000.

Sostanzialmente il Regolamento risulta essere in armonia con i principi fissati dal

decreto legislativo n. 267/2000. Esso è composto da 6 Capi e 49 articoli. Ai fini

della presente relazione si rilevano i seguenti punti qualificanti:

� Capo I “Principi generali”: vengono definiti l’oggetto e lo scopo del

Regolamento, nonché le segnalazioni obbligatorie del responsabile del servizio

di ragioneria su fatti gestionali, che possano pregiudicare gli equilibri di

bilancio;

� Capo II “Bilanci e Programmazione”: definisce le modalità di predisposizione

del bilancio da parte dei Responsabili d’Area di concerto con la Giunta, l’”iter”

procedurale per la formazione del bilancio, la resa del parere da parte del

revisore dei conti non oltre sette giorni dalla trasmissione del bilancio da parte

della Giunta, e inoltre le modalità per la presentazione da parte di ciascun

consigliere degli emendamenti da apportare allo schema di bilancio (art. 7) in

armonia con quanto prescritto dall’articolo 174 del decreto legislativo n.

267/2000;

� Capo III “Gestione del Bilancio”: specifica i principi da osservare nella

redazione dei documenti contabili e le modalità di gestione delle entrate e

delle spese; di particolare rilievo, risulta, ai sensi dell’articolo 22 del

regolamento, la salvaguardia degli equilibri di bilancio, prevedendo che il

pareggio “ è inteso come assetto gestionale da preservare con continuità e

con riferimento a tutte le componenti finanziarie della gestione” sì da

consentire (art. 23) al Consiglio comunale l’adozione dei provvedimenti di

riequilibrio o le soluzioni necessarie per ripristinare gli equilibri di bilancio;

� Capo IV “ Il servizio di Tesoreria”: indica le modalità di affidamento del

servizio di tesoreria, il contenuto della convenzione, i documenti di

competenza del tesoriere, le modalità di registrazione e comunicazione delle

entrate, l’estinzione dei mandati;

� Capo V “ Rilevazione e dimostrazione dei risultati della gestione”: è previsto

che la Giunta comunale (art. 37) entro il 31 gennaio di ogni anno approvi il

verbale di chiusura ai fini della determinazione del risultato provvisorio di

gestione e di amministrazione dell’esercizio precedente; gli articoli successivi

specificano quali atti preliminari necessitino ai fini della predisposizione del

rendiconto e della sua formazione ed approvazione;

� Capo VI “ Gestione patrimoniale - Revisione Economico-Finanziaria”: sono

indicate le modalità di gestione e conservazione dei beni demaniali e

patrimoniali, mobili e immobili, e la tenuta e l’aggiornamento dell’inventario,

che fa capo al servizio di ragioneria, e le modalità di esercizio della funzione

dell’organo di revisione. Tale organo esercita l’attività di collaborazione con il

Consiglio, come previsto dall’articolo 45.

In linea con quanto stabilito dallo Statuto (art. 51, comma 7) e dall’articolo

239 del TUEL 267/2000, l’articolo 46 definisce l’attività di collaborazione aggiuntiva

che il revisore dei conti è tenuto ad esercitare, consistente in attività di consulenza

fiscale e tributaria, nonché di assistenza nella compilazione di denunce o di

eventuali pratiche di carattere fiscale o tributario.

Peraltro in relazione all’articolo 152, comma 2, del TUEL, secondo cui “il

regolamento di contabilità assicura, di norma, la conoscenza consolidata dei risultati

globali delle gestioni relative ad enti ed organismi costituiti per l’esercizio di funzioni

e servizi”, nulla risulta previsto dal regolamento del comune di Cantagallo in ordine

alla rendicontazione, che deve essere resa dai predetti enti e organismi.

3.4 Regolamento degli uffici e dei servizi

Come previsto dall’articolo 47 dello statuto, l’organizzazione strutturale è

articolata in uffici raggruppati in aree diverse, collegate funzionalmente al fine di

conseguire gli obiettivi assegnati; l’articolo 5 del regolamento di contabilità prevede

che tutti i responsabili di area, in collaborazione con la Giunta, predispongano

motivate proposte di previsione delle risorse gestite e delle spese necessarie per i

servizi amministrati per l’inoltro al servizio ragioneria, nei tempi e modi previsti

dallo stesso regolamento. In conformità quindi allo statuto e al regolamento di

contabilità è stato predisposto il regolamento degli uffici e dei servizi, approvato con

delibera della Giunta n. 31 del 27 febbraio 2002, modificato con delibera n. 84 del

17 luglio 2002 e successivamente sostituito dal regolamento approvato con

deliberazione della Giunta comunale n. 149 del 19 novembre 2003. Con tale

regolamento l’ente definisce la struttura organizzativa articolata in unità

organizzative, denominate Aree, quali punti di riferimento per :

a) la verifica e la valutazione dei risultati degli interventi;

b) l'elaborazione di programmi operativi di attività e i piani di lavoro;

c) le interazioni tra momento politico e apparato tecnico-professionale;

d) l'eventuale definizione di “budgets” economici e sistemi di controllo di

gestione.

Le Aree quindi ritenute necessarie alla funzionalità dell’ente sono le seguenti:

- Area Amministrativa

- Area Economico - Finanziaria

- Area lavori pubblici- manutenzioni- sport

- Area urbanistica -assetto del territorio – tutela ambiente

- Area di Vigilanza.

Ai sensi dell’articolo 12 del regolamento le competenze dei responsabili di

area sono individuate in compiti di gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa

ed adozione di atti, compresi quelli che impegnano l'Amministrazione verso

l'esterno, fatte salve le competenze espressamente attribuite dalla legge e dallo

statuto ad altri organi; essi sono direttamente responsabili della traduzione in

termini operativi degli obbiettivi individuati dagli organi di governo dell'Ente, alla cui

formulazione partecipano - anche in contraddittorio - con attività istruttoria e di

analisi e con autonome proposte; rispondono della correttezza amministrativa e

dell'efficienza della gestione;godono di autonomia e responsabilità

nell'organizzazione degli uffici e del lavoro propri della struttura da essi diretta,

nella gestione delle risorse loro assegnate, nell'acquisizione dei beni strumentali

necessari. Oltre a ciò viene definito il contenuto della gestione amministrativa, che

a norma dello stesso articolo si estrinseca:

“a) nell’acquisire ed elaborare, attraverso una specifica e sistematica

informazione e conoscenza dell'ambiente di riferimento, dei problemi e dei bisogni,

le possibilità di intervento, anche con lo studio e l'approfondimento degli aspetti di

natura giuridica e amministrativa, economico - sociale e tecnico-scientifica;

b) nel compiere istruttorie e preparare l'attività decisoria degli organi

istituzionali, esprimendo ed elaborando pareri, proposte, documenti, schemi di

provvedimenti amministrativi e regolamentari;

c) nel predisporre gli strumenti e le modalità tecniche per realizzare gli

indirizzi e per attuare gli obbiettivi dell'Amministrazione;

d) nel delineare e proporre piani di intervento e ipotesi anche alternative di

soluzione per i problemi incombenti o sottoposti dagli organi istituzionali,

individuando i tempi, le modalità di azione e le risorse necessarie;

e) nel gestire il personale e le risorse tecnico - strumentali affidate,

predisponendo e portando ad esecuzione gli atti amministrativi necessari;

f) nel razionalizzare, standardizzare e semplificare i metodi di lavoro e le

procedure operative, curandone l'applicazione.

Spetta inoltre ai Responsabili di Area, limitatamente alle materie di propria

competenza:

a) l'espressione dei pareri, di cui all'art. 49, 1° comma, del decreto legislativo

n. 267/2000, sulle proposte di deliberazioni e di determinazioni;

b) l'emanazione dei provvedimenti di autorizzazione, licenza, concessione o

analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni secondo criteri

predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali o da deliberazioni

comunali, esclusi i provvedimenti, che la legge attribuisce espressamente ad altri

organi;

c) gli atti costituenti manifestazioni di giudizio e/o di conoscenza quali,

rispettivamente, relazioni, valutazioni e attestazioni, certificazioni, comunicazioni,

diffide, verbali, nonché autenticazioni ai sensi della legge 4 gennaio 1968, n. 15;

d) gli atti di gestione del personale nel rispetto delle norme vigenti in materia,

ivi compresi i provvedimenti di autorizzazione del congedo ordinario e dei permessi,

delle missioni, delle prestazioni di lavoro straordinario del personale assegnato

all'Area da loro diretta;

e) l'esecuzione delle deliberazioni della Giunta comunale, che autorizzino la

spesa ed assumano il relativo impegno per la sostituzione - per urgente necessità di

evitare gravi danni alle persone, alla collettività o ai beni pubblici o di pubblica

utilità - di personale per un tempo non superiore a dieci giorni. Tali ultimi

provvedimenti sono soggetti a convalida da parte della Giunta stessa, che ne

accerta la regolarità;

f) gli atti di gestione finanziaria e l'esercizio dei poteri di spesa comprendenti

l'emanazione delle determinazioni, di cui al successivo art. 14, da adottarsi nel

rispetto delle leggi vigenti e del regolamento di contabilità;

g) la sottoscrizione degli atti di liquidazione delle spese, da adottarsi nel

rispetto delle leggi vigenti e del regolamento di contabilità;

h) la stipulazione dei contratti e delle convenzioni di natura tecnica e non

politica, ivi compresa la conclusione dei contratti, di cui ai capi I e II del titolo III

del libro V del codice civile;

i) gli atti non provvedimentali esecutivi di precedenti provvedimenti

amministrativi, quali, ad esempio, gli ordini relativi a lavori e/o forniture;

l) la trattazione dei rapporti con i consulenti, comunque incaricati, per

questioni che interessino atti od operazioni rimessi alla loro competenza;

m) la redazione delle relazioni finali di gestione.

I responsabili di Area individuano, ai sensi dell'art. 5 della legge 7 agosto

1990, n. 241, i responsabili dei singoli procedimenti amministrativi.

Per quanto riguarda poi la responsabilità, l’articolo 13 stabilisce che il

Segretario comunale e i responsabili di area hanno la responsabilità penale, civile,

amministrativa, contabile e dirigenziale in relazione all'esercizio delle attribuzioni

loro conferite dallo statuto, dal regolamento degli uffici e dei servizi, da quello di

contabilità, dai contratti collettivi, nonché dalle leggi vigenti.

Il regolamento degli uffici e dei servizi appare conforme alla normativa

vigente e funzionale alle esigenze dell’ente, avendo individuato le competenze e

definite le prestazioni dei responsabili, anche se per la struttura di un comune di

modeste dimensioni, quale quello in esame, le cinque aree individuate potrebbero

ritenersi eccessive. Al riguardo in sede di adunanza il Sindaco ha peraltro

sottolineato l’esigenza di mantenere separate l’Area lavori pubblici e l’Area

Urbanistica e Ambiente in relazione al numero dei progetti in corso e all’estensione

del territorio comunale.

4. Sistema contabile dell’ente

4.1 Bilancio di previsione

L’Analisi di documenti costituenti il sistema il sistema contabile dell’ente,

finalizzata a verificare la rispondenza dei dati riportati sia ai principi normativi e

regolamentari, sia alle esigenze dell’ente, concerne il bilancio di previsione e la

relazione revisionale e programmatica.

Il bilancio di previsione per l’esercizio 2003 sostanzialmente risulta conforme

alle disposizioni normative ed è accompagnato dalla relazione previsionale e

programmatica contenente i programmi e i progetti; è altresì corredato del parere

favorevole dell’organo di revisione, che rileva “ la congruità,la coerenza e

l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio e dei programmi e progetti ”.

Il bilancio di previsione, corredato della relazione previsionale e

programmatica e del bilancio pluriennale per il triennio 2003-2005, è stato

approvato con deliberazione del Consiglio n. 11 del 27 febbraio 2003; in pari data,

con delibera del Consiglio n. 9, è stato approvato il programma delle opere

pubbliche per il triennio 2003-2005, in relazione al quale nella citata relazione

previsionale e programmatica (Sezione 4) si attesta lo stato di attuazione dei

programmi deliberati negli anni precedenti. La tabella seguente si riferisce alle

opere pubbliche finanziate e non realizzate:

Descrizione opera Codice funz.

Anno impegno

Importo Euro totale

liquidato Fonti fin.

Realiz. Parco Migliana 0801 1998 96.319,21 54.049,28 Oneri urbanizzazione

Opere consolid. Frana Castello

0801 2001 43.179,53 4.450,46 Contr. regionale

Realiz. Palestra Polivalente 0602 1998 799.499,04 345.591,27 Mutuo credito Sport. Entr. proprie

Ristrutt. Scuola Mat. Migliana

0401 2001 120.877,25 116.140,96 Mutuo Cassa DDPP entr. proprie

Ampliam. Pubbl. Ill. 0802 2002 34.250,31 Oneri urbanizz.

Di seguito si riportano le attività programmate in fase previsionale e quanto

realizzato a consuntivo.

4.2 Relazione previsionale e programmatica al bilancio 2003

Relativamente alle funzioni generali d’amministrazione, gestione e controllo

(progetto n. 1), nella RPP si conferma che le linee strategiche perseguite sono

quelle di mantenere la gestione dei servizi in forma associata con i Comuni di

Vaiano e di Vernio sulla base delle dichiarazioni d’intenti, che i tre comuni della Val

Bisenzio avevano formulato alla Regione Toscana ai sensi della legge regionale n.

40/2001, come risulta dalla delibera del Consiglio comunale n. 57/2002.

E nel corso dell’anno sono state attivate le convenzioni per la gestione

associata con i Comuni di Vaiano e di Vernio e la Comunità montana Val di Bisenzio

per i servizi previsti nel programma e di seguito riportati:

- gestione di appalto per forniture;

- servizio del controllo interno;

- servizi di informazione, comunicazione e relazione con il pubblico;

- gestione associata ISEE.

Sono stati sostituiti gli arredi di alcuni uffici del Palazzo Comunale e sala

Consiliare. Realizzate da parte dell’artista incaricato le tabelle in ceramica con

l’indicazione delle Vie e Piazze.

Non risulta invece attivato il servizio in forma associata di stato civile,

anagrafe, leva ed elettorale.

La gestione del personale è stata effettuata in associazione con il Comune di

Vaiano, ente capofila (con convenzione avente scadenza a fine 2003).

Per tali forme associative sono stati conseguiti i contributi da parte della

Regione Toscana.

Nel programma di gestione associata, il Comune di Cantagallo prevedeva

anche la realizzazione della “rete intranet” della Val Bisenzio al fine della crescita

qualitativa dei comuni interessati, non potuta realizzare nell’anno.

A fini informativi è stata prevista la continuazione dell’invio del bollettino

informativo.

In materia di tributi e lotta all’evasione (progetto 2), sulla scorta di procedure

avviate fin dal 2002 per il recupero di possibile evasione dei tributi comunali, con

ricorso a proprie risorse umane, sia per l’ICI che per la TARSU, mediante

censimento degli edifici e la realizzazione di una banca dati, l’obiettivo della RPP è

stato quello del recupero dell’evasione dall’anno 1998 e successivi ai fini del

raggiungimento di quanto accertato nel 2002.

A consuntivo, sono stati recuperati su ICI € 31.200,00, mentre il censimento

degli immobili non è stato ultimato nel corso del 2003, ed è proseguito nel 2004.

Si è realizzato il recupero TARSU, oltre le addizionali ECA, per 141.000,00 ed

un aumento annuo a decorrere dal 2003 di € 30.000,00.

In materia di giustizia (Utilizzo dei servizi del difensore civico provinciale), era

stato programmato ed è stato realizzato il mantenimento della frequenza

bisettimanale delle udienze presso i locali della Comunità Montana, in conformità

alla convenzione con la Provincia di Prato.

Anche in materia di vigilanza (programma 3), la strategia

dell’amministrazione è stata quella di potenziare i servizi in maniera associata,

attraverso la creazione di un Corpo Unico di Polizia Municipale della Val Bisenzio. La

gestione del servizio di polizia municipale in forma associata con i comuni di Vernio

e Vaiano risulta da convenzione stipulata fin dall’anno 2000 e riconfermata anche

per il 2003. La prospettiva è stata quindi l’ottenimento di contributi da parte della

Regione Toscana al fine di conseguire il finanziamento per eventuali assunzioni

stagionali nel periodo estivo, necessarie per un maggiore controllo e vigilanza sul

territorio.

E’ stato conferito nel corso dell’anno da parte dei tre Comuni della Val

Bisenzio l’incarico ad esperti del settore per l’istituzione del servizio di vigilanza in

forma associata; tale progetto è stato consegnato ad ottobre del 2003. Da parte

della Regione sono stati concessi contributi non solo per tale finalità, ma anche per

l’assunzione di personale a tempo determinato.

L’obiettivo del programma 4 della RPP (pubblica istruzione) era quello di

garantire a tutti l’accesso sia allo studio che alle attività complementari. Il piano di

offerta formativa (Pof) della Val di Bisenzio era previsto quale strumento

privilegiato di coordinamento dei comuni del comprensorio, dei due Istituti

Comprensivi e della Provincia di Prato per razionalizzare le risorse e la

valorizzazione delle esperienze educative. Si prevedeva che il coordinamento degli

interventi fosse affidato ad una apposita segreteria, laddove ulteriore obiettivo era il

recupero e la prevenzione del disagio scolastico da attuare con altri Enti della Val

Bisenzio e l’ASL. Fra gli investimenti figuravano la messa a norma degli impianti

elettrici della scuola elementare di Carmignanello e l’abbattimento delle barriere

architettoniche della scuola di Migliana.

E’ stato realizzato a consuntivo quanto previsto dal POF (Piano Offerta

Formativa), messo a norma l’impianto elettrico della scuola di Carmignanello, e

mantenute invariate le attività qualitative e quantitative preesistenti di trasporto

scolastico, mensa e camerierato per la stessa.

Come sostegno alla cultura (programma 5), obiettivo era il potenziamento

delle iniziative culturali e la promozione di momenti di aggregazione e

socializzazione del paese.

La valorizzazione ed il recupero della Rocca di Cerbaia sono l’obiettivo principe

dell’Amministrazione che fin dal 2000 ha iniziato a dare incarichi per le indagini

geologiche al Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, mentre

l’Università di Pisa, - Dipartimento di Archeologia -, ha compiuto indagini sul sito.

Nel 2001 sono stati reperiti i primi finanziamenti per redigere il progetto esecutivo

per il recupero conservativo della Rocca. Il Comune di Cantagallo è il capofila del

progetto d’area “ Educare alla pace per crescere insieme”. L’amministrazione si è

proposta di continuare a valorizzare e promuovere il Museo all’aperto di arte

contemporanea di Luicciana con la realizzazione della scultura di Vittorio Corsini a

Luicciana.

Gli investimenti effettuati riguardano gli interventi sopra detti (realizzazione

della scultura a Luicciana, del Museo all’aperto finanziato con contributo della

Provincia e lavori di restauro della Rocca di Cerbaia).

Nell’ambito del programma 6 (sviluppo sportivo), l’obiettivo era il

completamento della palestra di Carmignanello e la convenzione per la gestione del

campo sportivo di Usella con le società sportive. Gli investimenti previsti

riguardavano il completamento dell’area a verde attrezzato con inserimento di spazi

sportivi a libero accesso di Luicciana ed adeguamento degli impianti di

riscaldamento degli spogliatoi annessi al campo sportivo di Usella. Pur risultando,

dalla relazione della Giunta, garantita, nell’anno, la continuità della pratica sportiva

e la gestione dell’ impianto di Usella da parte delle due società polisportive, per

quanto riguarda la realizzazione dell’area a verde attrezzato con spazi sportivi

prevista nella frazione di Usella ed il completamento dell’area a verde attrezzato a

Luicciana, con successiva comunicazione, pervenuta a seguito di apposita richiesta

da parte della Sezione, è stato attestato che le opere relative non sono state

avviate.

Per la promozione turistica (programma 7) gli interventi previsti riguardavano

la fruizione turistica con sviluppo della Riserva Naturale ed investimenti di recupero

del Borgo di Fossato con la pavimentazione, la promozione del Festival della

canzone popolare e la riconferma della Manifestazione “Antichi Borghi ed antichi

sapori” con la collaborazione della Provincia di Prato, l’APT ed i privati e le Pro-Loco.

A consuntivo, risulta conferito l’incarico professionale per la redazione di un

progetto di completamento con ampliamento del centro visite situato in Cantagallo,

per la fruizione della Riserva Naturale Acquerino-Cantagallo. Conferito anche

l’incarico per la progettazione della pavimentazione degli spazi pubblici nel borgo di

Fossato, ai fini della riqualificazione ambientale.

E’ stato assegnato ad un tecnico esterno l’incarico per la redazione di un

progetto per favorire il turismo, per il miglioramento di infrastrutture a Migliana,

Usella e nel Parco del Carigiola al fine di soddisfare la domanda del turismo

giornaliero e per le necessità di sagre e feste popolari locali.

In materia di viabilità e trasporto (programma 8), era stata prevista la

realizzazione di una nuova strada, dei parcheggi in alcune nelle frazioni e lavori di

ampliamento della pubblica illuminazione e manutenzioni stradali. A consuntivo,

risulta essere stato conferito l’incarico per la progettazione per il difficile accesso

alle località Campalleri e Case di Sotto nella frazione Migliana e nello stesso anno si

è avviata alla conclusione la progettazione, che peraltro, come riportato nella

relazione dell’Amministrazione, “ha subito un rallentamento a causa di sopraggiunte

convergenze realizzative, insistenti sulla stessa area, ad opera di privati. Tuttavia,

l’Amministrazione comunale, fattasi carico dell’opera di coordinamento, ha saputo

trarre vantaggi per l’interesse pubblico, accollando ai privati parte delle opere

precedentemente previste come opere pubbliche.”

E’ stato inoltre conferito l’incarico ed espletate le procedure di gara per un

intervento di stabilizzazione di un pendio, con tecniche di ingegneria naturalistica,

in località La Stufa, per il quale sono stati conseguiti contributi da parte della

Regione. Sono stati altresì previsti ampliamenti della rete di pubblica illuminazione,

da attuare nel 2004.

Nell’ambito del programma 9 (tutela del territorio e dell’ambiente) era stato

programmato il miglioramento del servizio di raccolta rifiuti con la collaborazione

dell’A.S.M.I.U di Prato, quale gestore del servizio, e la realizzazione di interventi di

protezione civile, in maniera associata con i Comuni di Vernio, Vaiano e della

Comunità Montana. Si puntava inoltre all’approvazione del Regolamento Urbanistico

ed Edilizio.

Per quanto riguarda la raccolta di rifiuti solidi urbani ora il servizio è svolto

dall’A.S.M. (subentrata all’A.S.M.I.U), che è partecipata dal Comune di Cantagallo,

ed il servizio risulta migliorato. Per la Riserva Naturale di Acquerino di Cantagallo è

stato inaugurato il centro visite ed è stato conferito l’incarico per la redazione del

progetto di completamento.Per la prevenzione incendi nell’ambito del servizio di

protezione civile, è stata ampliata la convenzione per gli interventi a carattere

consortile con i comuni di Vaiano, Vernio e Comunità Montana.

Nel settore dei servizi a rete, con la Società CONSIAG sono stati definiti sia il

progetto delle opere infrastrutturali di urbanizzazione primaria (in particolare delle

fognature) connesse alla costruzione del depuratore de Il Fabbro, sia il progetto per

la rete di metanizzazione ed altre opere fognarie e il rifacimento della rete idrica

nella frazione di Migliana.

Nel settore urbanistico sono stati presentati n. 4 piani attuativi, di cui due

approvati dal Consiglio comunale, e la Giunta ha dato l’avvio ad altrettanti progetti

unitari.

Nell’ambito di una gestione consortile dei servizi sociali per l’ottimizzazione

delle risorse disponibili fra i Comuni della Provincia di Prato e l’ASL si erano previsti

(programma 10): l’impegno dell’amministrazione nelle politiche sociali degli anziani

accanto a quelli gestiti dall’ASL; l’inizio di un progetto “aiuto anziani soli” con

finanziamenti regionali; interventi sulle politiche giovanili per impegno contro la

disoccupazione ed attivazione della “carta Giovani”, progetto coinvolgente numerosi

comuni della Toscana; la gestione associata con i comuni di Vaiano e Vernio

dell’asilo nido “la Pimpa”; interventi sulle politiche abitative per “ emergenza

casa”con interventi finanziari ai soggetti con difficoltà per il pagamento dei canoni

di locazione.

Nel settore degli investimenti era stata prevista l’alienazione di unità

immobiliari di proprietà comunale, già di proprietà del demanio dello Stato, e

l’utilizzo delle relative risorse per investimenti nel settore sociale, nonché interventi

cimiteriali.

A consuntivo, risulta che nel corso dell’anno è stato dato l’avvio per l’ “iter”

procedurale per la costituzione della Società della Salute, e ciò al fine di poter

migliorare i servizi sociali, come previsto dai programmi regionali e da realizzare in

forma consortile, per razionalizzare le risorse economiche; il tutto dovrà avvenire in

consorzio fra i comuni della Provincia di Prato e l’ASL.

Nell’anno è stato avviato il progetto della gestione associata dell’asilo nido “la

Pimpa” ed interventi di sostegno alle famiglie con problemi abitativi. Avvalendosi

dei contributi regionali (200.000 euro), l’Ente ha previsto la realizzazione nell’antico

Borgo di Mezzana di un centro per il turismo.

Per il programma 11 (sviluppo economico), erano infine previsti interventi per

politiche informative, in accordo con la Comunità Montana Val di Bisenzio, sulle

opportunità per il conseguimento di finanziamenti su programmi europei, come i

Fondi Strutturali dell’Agenda 2000 o i finanziamenti del Leader Plus. Non sono

previste spese di investimento.

Per la promozione e lo sviluppo della montagna, il Comune di Cantagallo ha

partecipato alla ricapitalizzazione della società consortile “Leader” Appennino

Pistoiese e Pratese.

Nel complesso, se la relazione illustrativa della Giunta, allegata al rendiconto e

redatta ai sensi dell’articolo 151, comma 6, del decreto legislativo n. 267/2000, può

ritenersi sostanzialmente soddisfacente ai fini della trasparenza della

rendicontazione concernente le attività programmate e gli interventi ed iniziative

intraprese o realizzate nel corso di esercizio, non altrettanto esaustiva può ritenersi

la relazione del revisore contabile, la quale si limita all’esposizione dei dati contabili

e ad attestare, nelle “conclusioni”, che “è stata accertata la regolarità formale,

contabile e finanziaria del conto e della gestione dell’Ente relativa all’esercizio

finanziario 2003. E’ da ritenersi corretta l’assunzione dei mandati e delle riversali in

relazione ai documenti giustificativi e alle quietanze”.

La Giunta ha ritenuto di dotarsi del Piano esecutivo di gestione (P.E.G.) per

una migliore gestione contabile delle risorse quantunque, ai sensi dell’articolo 196,

comma 3, del TUEL n. 267/2000, l’Ente, avendo popolazione inferiore a 15.000

abitanti, non ne fosse obbligato. Tale atto, approvato con delibera della Giunta

comunale n. 33 dell’11 marzo 2003, è previsto come schema di provvedimento

eventuale dall’articolo 6, comma 1, del Regolamento di contabilità, da predisporsi

contestualmente al bilancio annuale e pluriennale.

5. Controlli interni

Si è detto che il Comune di Cantagallo è stato individuato dalla Sezione

regionale di controllo per la Toscana quale Ente, presso il quale preferibilmente

effettuare approfondimenti in materia di funzionamento dei controlli interni.

Con deliberazione del Consiglio comunale n. 18 del 7 aprile 2003

(“Approvazione schema di convenzione fra la Comunità Montana Val di Bisenzio, il

Comune di Vaiano, il Comune di Vernio ed il Comune di Cantagallo per la gestione

associata del controllo interno”) il Comune di Cantagallo addiveniva nella

determinazione, prevista dall’articolo 147 del decreto legislativo n. 267/2000, di

individuare gli strumenti e le metodologie adeguate alla realizzazione dei controlli

interni così come elencati nel medesimo articolo.

Le attività di controllo vengono quindi svolte in maniera associata, al fine di

realizzare correttamente economie di gestione ed inoltre per poter beneficiare dei

contributi regionali previsti dall’art. 9 della legge regionale n. 40/2001, che così

dispone: “1. La tipologia e la misura dei contributi per l’incentivazione dell’esercizio

associato sovracomunale di funzioni e servizi sono definite dal programma di

riordino territoriale secondo i criteri del presente articolo.

“2. Per l’effettiva attivazione dell’esercizio associato è concesso un contributo

forfetario, consistente in una somma calcolata in rapporto al numero dei comuni

coinvolti ed al numero di funzioni o servizi esercitati in forma associata. Per

l’esercizio associato mediante unione di comuni o comunità montane è previsto un

contributo forfetario più elevato”.

A’ termini della citata deliberazione del Consiglio comunale n. 18/2003, il

Comune di Vaiano è stato individuato come soggetto capofila e delegato

all’organizzazione e gestione operativa dell’ufficio unico per i controlli interni,

tramite il responsabile dei Servizi dell’Area Finanziaria. Al fine del controllo

strategico e di gestione il responsabile dell’Ufficio Associato si avvale dei dati forniti

dai responsabili degli uffici finanziari degli enti associati; il nucleo di valutazione,

presieduto dal Segretario dell’Ente capofila e composto dai segretari di ciascun ente

aderente alla convenzione, svolge funzioni di valutazione del personale responsabile

degli uffici e dei servizi anche ai fini dell’erogazione dell’indennità di risultato.

Con successiva deliberazione consiliare n. 60 del 29 ottobre 2004 “

Convenzione per la gestione associata del controllo di gestione mediante delega al

Comune di Vaiano.Approvazione schema di convenzione” è stato ridefinito in modo

più puntuale il funzionamento del controllo di gestione sulla base delle direttive

impartite dal Comune di Vaiano, capofila, e sulla base di quanto previsto dalla

deliberazione della Giunta regionale n. 238 del 22 marzo 2004 in merito ai

procedimenti amministrativi concernenti le attività e i servizi associati, il cui articolo

3 così dispone: “Attraverso l’attivazione della gestione associata del controllo di

gestione gli enti aderenti alla presente convenzione intendono perseguire le

seguenti finalità:

- rendere operativo quanto disposto dalla normativa in materia di controllo di

gestione che, per le ridotte dimensioni degli enti partecipanti, sarebbe di

difficile conseguimento da parte degli stessi operando in modo autonomo;

- realizzare attraverso la razionalizzazione delle attività e procedure svolte in

modo unitario obiettivi di efficacia, efficienza ed economicità;

- valorizzare e sviluppare professionalità specifiche necessarie per

l’espletamento della funzione in oggetto.”

In base al successivo articolo 4 della convenzione, il Comune di Vaiano, quale

ente delegato, è tenuto a svolgere le seguenti attività:

- predisposizione di un sistema uniforme di criteri ed indicatori di misurazione;

- individuazione degli obiettivi rilevanti ai fini del controllo;

- rilevazione dei dati relativi ai costi ed ai proventi, nonché ai risultati raggiunti;

- verifica e misurazione dei risultati di efficacia, efficienza ed economicità

dell’azione amministrativa;

- redazione periodica dei referti;

- attività di supporto agli organi politici, ai quali offrire una chiara conoscenza

dell’andamento dell’attività dell’Ente nel suo complesso e gradatamente per

tipologie di servizi erogati.

Con nota prot. n. 2692 del 19 aprile 2005, a seguito della iniziale richiesta

della Sezione (prot. n. 493 del 6 aprile 2005), sono stati inviati gli atti convenzionali

per la costituzione dei controlli interni in forma consortile fra i Comuni di Vaiano, di

Vernio e di Cantagallo, ma nessuna documentazione concernente l’attività di

controllo svolta, neppure per quanto riguarda il controllo di gestione, unico

costituito.

Va rilevato infatti che l’istituzione del controllo di gestione appare realizzata

più sul piano formale che sostanziale; le stesse deliberazioni attuative stanno a

dimostrare le difficoltà di carattere amministrativo incontrate per la definizione e

avvio di tale tipo di controllo.

Il sistema di controllo di gestione, pertanto,anche se l’impostazione in forma

consorziale con altri enti appare positivamente sinergica, risulta ancora allo stato

embrionale e lontano dall’essere portato a pieno regime, pur recando evidente

possibilità di conseguire risultati proficui.

A seguito di richieste telefoniche, il Comune di Cantagallo, nel mese di giugno

2005, ha trasmesso la documentazione disponibile, consistente negli “atti trasmessi

a questo ente dal Comune di Vaiano in quanto ente capofila del servizio associato

per il servizio del controllo di gestione”. Da tali atti risulta che l’Ufficio Unico

Associato del controllo di gestione in data 28 ottobre 2003 ha potuto certificare per

i comuni associati, ivi compreso il Comune di Cantagallo, il raggiungimento delle

percentuali minime degli obiettivi di PEG, anno 2002, così come stabilite per

ognuno in sede di contrattazione integrativa, in esecuzione della convenzione del 9

aprile 2003 fra i Comuni di Vaiano, Vernio, Cantagallo e Comunità Montana Val di

Bisenzio per l’istituzione dell’ufficio unico dei controlli interni, di cui all’articolo 147

del decreto legislativo n. 267/2000, mediante delega, ai sensi dell’art.30 dello

stesso decreto legislativo n. 267/2000, al Comune di Vaiano. Le percentuali minime

fissate da conseguire, differenziate per singolo ente, per il raggiungimento degli

obiettivi annuali di PEG, stabiliti ai sensi dell’art. 5 lett. d) (disciplina attuativa

dell’art. 16 del CCNL dell’11 aprile 1999), risultano come segue:

percentuali minime

OBIETTIVI DI PEG 2002 Vaiano Cantagallo Vernio

Percentuale impegni di spese correnti (Tit.I) 90% 85% 75%

Percentuale accertamenti sulle entrate correnti (Tit.I-II-III) 90% 85% 75%

I dati consuntivi riferiti al periodo interessato hanno fatto registrare il

raggiungimento degli obiettivi nelle seguenti percentuali:

RISULTATI DI PEG 2002 Vaiano Cantagallo Vernio

Percentuale impegni di spese correnti (Tit.I) 92,6% 90,11% 96,47%

Percentuale accertamenti sulle entrate correnti (Tit.I-II-III) 95,15% 97,09% 97,46%

I dati dell’esercizio 2003, come asserito dal Responsabile del Servizio

associato di controllo di gestione, non sono ancora disponibili in quanto, come

risulta da apposita comunicazione da questi effettuata in data 6 luglio 2005, prot. n.

5823, ai referenti degli enti associati, comuni di Vernio e Cantagallo e Comunità

Montana Val di Bisenzio, “l’ufficio associato del controllo di gestione è stato istituito

solo nell’aprile del 2003 (cfr. delibera del Consiglio comunale n. 21 dell’8 aprile

2003) e, pur con le espresse e disattese richieste di un suo potenziamento in

termini soprattutto di risorse umane, le sue competenze sono state estese a quattro

Enti (Comuni di Vaiano, di Vernio, di Cantagallo e della Comunità Montana Val di

Bisenzio); ai normali problemi, che ciascun servizio di nuova attivazione ha nella

sua fase iniziale di sperimentazione, si sono aggiunti problemi di carattere

organizzativo, che tuttora permangono, determinati dall’assenza prolungata per

motivi di salute (anche nel corso del 2004) del personale del servizio finanziario del

Comune di Vaiano.

Attualmente sono in servizio 2 unità su quattro. Una è assente ormai da

diversi mesi per motivi di salute. L’altra unità, individuata anche come responsabile

del procedimento del controllo di gestione, è in congedo di maternità; con delibera

del Consiglio comunale n. 43 del 28 ottobre 2004 è stato ridefinito in modo preciso

il funzionamento del servizio, separando la sua attività e la sua organizzazione da

quella del nucleo di valutazione e rispondendo in parte alle necessità in termini di

dotazione del personale, prevedendo l’attivazione di una figura professionale

specifica ricoperta mediante una borsa di studio di personale laureato, che è stata

istituita a partire dall’8 giugno 2005”.

Le condizioni di attuazione di un sistema, nella specie in forma associata, di

controllo di gestione, quali risultano dalla nota sopra riportata, riproducono una

situazione, che, secondo studi ed indagini effettuati in tema di controlli, si constata

nella stragrande maggioranza dei comuni, specie se di piccole e medie dimensioni,

per carenza di personale da adibirvi, anche in ragione dei numerosi compiti

aggiuntivi che gravano sugli enti locali per trasferimento di competenze da parte

dello Stato e della Regione. Il fatto stesso che per l’esercizio del controllo di

gestione si debba ricorrere ad assunzioni di apposito personale, anche se in

convenzione, mostra le difficoltà di attivazione ed effettuazione di tale specie di

controllo soprattutto per gli enti di dimensioni ridotte quali quello in esame.

5.1 Il revisore dei conti

In relazione alla deliberazione del Consiglio comunale n. 37 del 27 giugno

2003, avente ad oggetto “Nomina revisore dei conti per il triennio 2003/2006 ed

approvazione convenzione di incarico”, constata che l’Amministrazione ha conferito,

“per un periodo di anni 3 decorrenti dalla data di esecutività” della deliberazione, in

conformità all’articolo 46 del proprio regolamento di contabilità (di cui da ultimo alla

deliberazione consiliare n. 78 del 28 dicembre 2000), l’attività di collaborazione e

consulenza fiscale e tributaria, nonché assistenza nella compilazione di denunce o di

eventuali pratiche di carattere fiscale o tributario, oltre alle mansioni previste dalla

normativa vigente (art. 239 del TUEL n. 267/2000). Il punto sembra essere

qualificante per l’amministrazione, e il compenso (pari a euro 4.648,11), stabilito su

base annua lorda e con riferimento alla fascia demografica dei comuni da 2.000 a

2.999 abitanti, risulta coerente con le previsioni, di cui al decreto del Ministro

dell’Interno del 31 ottobre 2001.

Circa la previsione nella convenzione del rimborso forfettario delle spese di

viaggio, si è rappresentato all’ente che in base alla normativa di specie sembra

esclusa tale ammissibilità dei rimborsi fortettari, in quanto spettanti se le spese

siano “effettivamente sostenute”.

5.2 Parere dell’organo di revisione su bilancio di previsione e rendiconto

2003

Il revisore, nominato ai sensi dell’art. 234 e seguenti del TUEL n. 267/2000 e

successive modifiche, circa il bilancio di previsione dell’esercizio 2003 ha rilevato “la

congruità, la coerenza e l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio e dei

programmi e progetti”, esprimendo parere favorevole tenuto conto che, per quanto

riguarda la spesa, quella relativa al personale è diminuita rispetto all’anno

precedente, che le spese di investimento sono finanziate in tutto con le entrate

proprie dell’Ente o con trasferimenti da parte dello Stato, della Regione o di altri

enti o privati, salvo l’ammontare di € 123.920,45 finanziato con mutui, e che l’Ente,

contando una popolazione inferiore a 5.000 abitanti, non è tenuto al patto di

stabilità interno.”

In proposito si osserva che, dovendo l’impegno del revisore, in coerenza con

gli adempimenti previsti dall’art. 239 del TUEL, essere rivolto all’analisi e alla

verifica dei risultati realizzati rispetto agli obiettivi ed indirizzi programmatici, ne

consegue l’esigenza che egli, nella relazione dia atto di verifiche effettuate in ordine

ai risultati realizzati rispetto agli obiettivi ed indirizzi programmatici, soprattutto in

presenza, come nel caso di specie, di scostamenti fra il dato previsionale e quello

consuntivo dei vari programmi-interventi o funzioni.

Al riguardo, peraltro, in sede di contraddittorio finale il revisore ha fatto

conoscere quanto segue: “il Comune di Cantagallo ha:

- degli equilibri di bilancio corretti sotto il profilo contabile;

- un buon grado di autonomia finanziaria;

- non è tra gli enti in dissesto finanziario né strutturalmente deficitario;

- ha compiuto notevoli sforzi per il recupero dei tributi propri.

Il revisore ritiene di aver svolto un’analisi e una verifica dei risultati realizzati

anche se talvolta non risulta negli atti.”

6. Analisi della gestione

A) Analisi delle Entrate

La tabella seguente evidenzia per la parte entrata le previsioni iniziali,

l’assestato e le risultanze da rendiconto.

ANALISI DELLE ENTRATE

2003

Previsioni iniziali

Previsioni assestate

Risultanze del rendiconto

Titolo I - Entrate tributarie 1.122.008,15 1.556.664,17 1.577.957,69

Titolo II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti

815.075,23 475.988,49 412.862,70

Titolo III - Entrate extratributarie 208.693,74 243.045,27 237.430,25

Totale entrate correnti 2.145.777,12 2.275.697,93 2.228.250,64

Titolo IV - Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti

3.102.948,39 3.509.446,99 810.113,25

Titolo V - Entrate per accensione di prestiti 123.920,45 208.920,45 143.000,00

Totale entrate in conto capitale 3.226.868,84 3.790.367,44 953.113,25

Titolo VI - Entrate da servizi per conto di terzi 286.790,41 286.790,41 159.549,66

Per quanto riguarda le entrate del titolo II, le previsioni iniziali si sono

dimostrate sovrastimate rispetto alle previsioni assestate e a quelle definitive di

rendiconto. L’Amministrazione in proposito precisa che la sovrastima delle entrate

del titolo II, in sede di previsione iniziale rispetto a quelle assestate, è dovuta

all’inserimento nel bilancio pluriennale 2003 della quota di compartecipazione Irpef

al titolo II in quanto considerata come trasferimento dello Stato anziché al titolo I

(entrata tributaria); di queste manca un’analisi da parte del revisore e carenza nella

relazione della Giunta. Migliore è la situazione del titolo III, in quanto le previsioni

sono risultate prudenzialmente veritiere rispetto alle risultanze definitive ed

equilibrate rispetto a quelle di rendiconto.

Significativa è la tabella che segue, da cui risulta che l’ICI costituisce di fatto

la maggiore entrata propria sia in termini assoluti che percentuali (35,63% sul

totale entrate proprie).

AUTONOMIA FINANZIARIA: INCIDENZA DELLE PRINCIPALI ENTRATE PROPRIE SUL TOTALE ENTRATE PROPRIE (TIT. I E III)

Previsione iniziale Previsione assestata Risultanze rendiconto

Denominazione Importo

% su totale entrate proprie

Importo

% su totale entrate proprie

Importo

% su totale entrate proprie

ICI (Tit. I - cat. 1 - Risorsa 20): 661.833,06 50,00 646.833,06 36,00 646.833,06 35,63

Cap. 18440 – Ordinaria 633.633,06 47,62 618.633,06 34,37 618.633,06 34,08

Cap. 24300 - Recupero evasione 28.200,00 2,12 28.200,00 1,57 28.200,00 1,55

Addizionale comunale IRPEF (Tit. I cat. 1 - Risorsa 105 – cap. 18540)

82.700,00 6,21 102.700,00 5,71 124.890,23 6,88

Compartecipazione IRPEF (Tit. I cat. 1 - Risorsa 110 cap. 18550)

0 0 371.833,32 20,66 368.226,02 20,28

Tassa raccolta e trasporto rifiuti (Tit. I cat. 1 Risorsa 220 – cap. 18580)

334.425,09 24,57 389.347,79 21,74 389.347,00 21,80

Proventi da concessioni edilizie (per la quota contabilizzata nel titolo I)

Altre Tit. I 65.475,09 3,16 123.297,79 2,56 48.661,38 2,72

Proventi da contravvenzioni (Tit. III cat. 1 - Risorsa 1620 - cap. 20480)

30.212,51 2,27 18.842,51 10,50 19.303,63 10,60

Proventi di servizi pubblici (Tit. III cat. I)

118.332,74 8,89 124.747,27 6,93 111.075,01 6,12

Altri proventi Tit. III:

- cat. 2 (proventi da beni) 68.861,00 5,17 70.861,00 3,94 70.417,74 3,88

- cat. 3 (interessi attivi) 8.000,00 0,60 6.000,00 0,33 6.000,00 0,33

- cat. 5 (proventi diversi) 13.500,00 1,01 13.500,00 0,75 10.000,00 0,55

Totale entrate proprie 1.360.914,40 1.790.584,95 1.785.754,07

L’Ente ha operato in modo efficiente per il recupero d’evasione o omissione di

denuncia, con personale proprio, in applicazione del Regolamento approvato con

delibera del Consiglio comunale n. 10 del 27 febbraio 2003 e successivamente

modificato con atto dello stesso Consiglio n. 33 del 27 giugno 2003. Ai sensi

dell’articolo 5 bis del citato regolamento, è stata prevista la costituzione di un fondo

incentivante da destinare al personale dell’Ente impegnato nelle attività di

accertamento e controllo dell’evasione; annualmente la Giunta comunale deve

determinare la percentuale da applicare, tenendo conto delle somme accertate e

non contestate, mentre l’importo da liquidare è definito dal responsabile dell’Area

Economico-Finanziaria. Per l’anno 2003 il fondo è stato determinato, con delibera

della Giunta n. 131 del 15 settembre 2003, in misura pari al 10% da applicare al

gettito ICI accertato nell’anno 2002, con esclusione degli oneri fiscali e

previdenziali; l’impegno di spesa è stato assunto con determinazione n. 337, in

data 4 dicembre 2003, del Responsabile di Area Economico-Finanziaria,

nell’ammontare di € 2.823,77, oltre oneri previdenziali ed assistenziali e così per

complessivi euro 3.832,81.

Oltre a ciò, dall’analisi si deduce che vi è una tendenza alla sovrastima nelle

previsioni per proventi contravvenzionali e servizi pubblici, mentre le risultanze da

rendiconto le ridimensionano in gran parte.

Il grado di autonomia finanziaria dell’ente, dato dal rapporto tra le entrate

proprie e le entrate correnti, è rilevabile dal seguente prospetto, che va letto

tenendo conto che, per l’anno 2002, per i comuni al di sotto dei 15.000 abitanti, il

livello di criticità era stato individuato al di sotto dello 0,530, mentre il Comune di

Cantagallo già all’epoca risultava essere al di sopra di tale coefficiente (0,677).

AUTONOMIA FINANZIARIA

Previsione iniziale Previsione assestata Risultanze rendiconto

Denominazione Importo

% su totale entrate correnti

Importo

% su totale entrate correnti

Importo

% su totale entrate correnti

Entrate tributarie – Titolo I 1.122.008,15 52,29 1.556.664,17 68,40 1.577.957,69 70,82

Entrate extratributarie – Titolo III

208.693,74 9,73 243.045,27 10,68 237.430,25 10,66

Totale entrate proprie 1.330.701,89 62,02 1.799.709,44 79,08 1.815.387,94 81,48

Totale entrate correnti (Titolo I, II e III)

2.145.777,12 2.275.697,93 2.228.250,64

ANALISI DELLE ENTRATE PROPRIE E DERIVATE

Previsione iniziale Previsioni assestate Rendiconto

TITOLO

importo entrate proprie

entrate derivate

Importo entrate proprie

entrate derivate

importo entrate proprie

entrate derivate

Titolo I - Entrate tributarie 1.122.008,15 1.122.008,15 1.556.664,17 1.556.664,17 1.577.957,69 1.577.957,69

Titolo II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti

815.075,23 815.075,23 475.988,49 475.988,49 412.862,70 412.862,70

Titolo III - Entrate extratributarie 208.693,74 208.693,74 243.045,27 243.045,27 237.430,25 237.430,25

Totale entrate correnti 2.145.777,12 1.330.701,89 815.075,23 2.275.697,93 1.799.709,44 475.988,49 2.228.250,64 1.815.387,94 412.862,70

Titolo IV - Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti

3.102.948,39 178.594,39 2.924.354,00 3.509.446,99 250.411,55 3.259.035,44 810.113,25 164.236,57 645.876,68

Titolo V - Entrate per accensione di prestiti

123.920,45 123.920,45 208.920,45 208.920,45 143.000,00 143.000,00

Totale entrate in c/capitale 3.226.868,84 178.594,39 3.048.274,45 3.790.367,44 250.411,55 3.467.955,89 953.113,25 164.236,57 788.876,68

Titolo VI - Entrate da servizi per conto di terzi

286.790,41 286.790,41 286.790,41 286.790,41 159.549,66 159.549,66

Totale generale 5.659.436,37 1.796.086,69 3.863.349,68 6.352.855,78 2.336.911,40 3.943.944,38 3.340.913,55 2.139.174,17 1.201.739,38

Dall’analisi delle entrate proprie e derivate, come rappresentate dalle tavole che

precedono, si rileva che le entrate proprie rappresentano sul totale delle entrate correnti

l’81,48 % e che per quanto riguarda più specificatamente il titolo primo, relativo alle

entrate tributarie, queste rappresentano a rendiconto una percentuale consistente

(70,82) sul totale delle entrate correnti. L'ente inoltre sembra aver compiuto sforzi

notevoli nel recupero dei tributi propri se si confronta a tale titolo la prudente previsione

iniziale con le previsioni assestate e di rendiconto.

B) Analisi delle spese

Nel versante della spesa l’analisi, incentrata sulla spesa corrente e sintetizzata nella

seguente tabella, espone previsioni iniziali pari a € 1.998.293,88 e risultanze da

rendiconto ammontanti a € 2.064.147,54, per cui lo scostamento risulta pari al 3% della

stima iniziale.

ANALISI DELLE SPESE

Titolo Previsioni iniziali

Previsioni assestate

Risultanze rendiconto

Titolo I – Spese correnti 1.998.293,88 2.156.075,46 2.064.147,54

Titolo II – Spese in conto capitale 3.278.718,71 3.796.615,18 816.312,00

Titolo III – Spese per rimborso prestiti 129.655,20 129.655,20 129.655,20

Titolo IV – Spese per servizi in conto terzi 286.790,41 286.790,41 159.449,04

Totale 5.693.458,20 6.369.135,25 3.169.563,78

In analitico la tabella, che segue e che dà il quadro generale della classificazione

delle spese correnti, evidenzia che lo scostamento di maggior rilievo è relativo agli oneri

straordinari, essendo pari al 142,55%; per il personale risulta invece dell’1,5%.

QUADRO GENERALE DI CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE CORRENTI

Previsioni iniziali Risultanze rendiconto

Int. 1 Personale 552.261,00 560.768,44

Int. 2 Acquisto beni di consumo 160.650,54 169.668,76

Int. 3 Prestazione di servizi 859.716,25 894.409,63

Int. 4 Utilizzo beni di terzi 4.643,75 5820,91

Int. 5 Trasferimenti 230.871,00 224.963,81

Int. 6 Interessi passivi 101.247,74 100.887,53

Int. 7 Imposte e tasse 63.788,46 62.756,64

Int. 8 Oneri straordinari 17.015,14 41.271,82

6.1 Capacità di programmazione e di gestione

Per quanto poi riguarda la capacità di programmazione, il raffronto fra le previsioni

e i risultati di gestione dà il seguente quadro:

Entrate - Raffronto tra previsioni e risultati della gestione

2003

Titolo previsioni iniziali

previsioni assestate

accertamento rendiconto %

scostamento

accert./previs

.. iniziali

%

scostamento

accert./previs

. Assestate

I Entrate tributarie 1.122.008,15 1.556.664,17 1.577.957,69 +40.64 +1.37

II Entrate derivanti da contributi e trasferimenti

815.075,23 475.988,49 412.862,70 -49.35 -13.26

III Entrate extratributarie 3.102.948,39 3.509.446,99 +13.77 -2.31

IV Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitali e riscossione di crediti

3.102.948,39 3.509.446,99 810.113,25 -73.89 -76.92

V Entrate da accensione di prestiti 123.920,45 208.920,45 143.000,00 +15.40 -31.56

VI Entrate da servizi per c/ terzi 286.790,41 286.790,41 159.549,60 -44.37 -44.37

Dai dati sopra riportati emergono marcati scostamenti fra le previsioni iniziali e gli

accertamenti; di conseguenza ne risulta incisa la capacità di programmazione.

Migliore risulta la capacità di gestione, misurata in percentuale fra le riscossioni e

gli accertamenti.

2003

Capacità di gestione Titolo

Accertamenti Riscossioni % riscossioni su accertamenti

I Entrate tributarie 1.577.957,69 1.105.199,40 70,03

II Entrate derivanti da contributi e trasferimenti 412.862,70 265.242,15 64,24

III Entrate extratributarie 237.430,25 145.824,70 61,42

IV Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitali e riscossione di crediti

810.113,25 422.135,46 52,11

V Entrate da accensione prestiti 143.000,00 0 0

VI Entrate da servizi per c/ terzi 159.549,60 158.674,35 99,45

Totale 2.530.800,24 2.097.076,06

Assume un particolare rilievo ai fini della gestione l’utilizzo dei proventi delle

concessioni edilizie, in quanto questi possono essere destinati sia a spese correnti che di

investimento, e quindi possono contribuire a dare un quadro più preciso dell’andamento e

correttezza di gestione dell’amministrazione.

PREVISIONI INIZIALI RISULTATI DELLA GESTIONE -

ACCERTAMENTI RISULTATI DELLA

GESTIONE

Destinazione % destinazione Destinazione % destinazione

Importo complessivo spese

correnti

spese in conto capitale

spese correnti

spese in

conto capitale

spese correnti

spese in conto capitale

spese correnti

spese in conto capitale

Importo complessivo accertamenti

riscossioni

400.000,00 80.600,00 319.400,00 20.15 79.85 42.761,73 80.618,10 34.66 65.34.00 123.379,83 123.379,83

I dati sopra esposti evidenziano infatti una situazione, che da un lato appare

corretta in quanto l’utilizzo dei citati proventi è destinato in prevalenza a fini di

investimento; nel contempo sussiste la notevole discrasia fra le previsioni stimate in euro

400.000,00 (successivamente assestate in euro 450.000) rispetto all’accertamento e alle

riscossioni per euro di 123.379,83: tale situazione può essere sintomo di una sovrastima

finalizzata al conseguimento degli equilibri. In proposito, in adunanza, sia il Sindaco che il

Ragioniere Capo, nel condividere le osservazioni formulate, hanno testimoniato l’impegno

dell’Amministrazione a monitorare in futuro l’andamento dell’entrata al fine di variare in

sede di assestamento sia le relative previsioni che quelle di spesa relative ai

corrispondenti interventi.

Se poi si analizza per la spesa la previsione iniziale con i risultati della gestione si

vengono a mettere in luce la capacità di programmazione e la capacità di gestione, in

ordine alle quali si rileva che gli eccessivi scostamenti, quali risultano dalle due seguenti

tabelle, ne fanno diminuire gli indici di efficacia.

2003

Denominazione Previsioni iniziali

Previsioni assestate

Impegni rendiconto

% scostamento

impegni/previsio

ni iniziali

% scostamento

impegni/previsio

ni assestate

I Spese correnti 1.998.293,88 2.156.075,46 2.064.147,54 +3.29 -4.26

II Spese in conto capitale 3.278.718,71 3.796.615,18 816.312,00 -75.10 -78.50

III Spese per rimborso di prestiti 129.655,20 129.655,20 129.655,20 0 0

IV Spese per servizi per c/terzi 286.790,41 286.790,41 159.449,04 -44.40 -44.40

Totale 5.693.458,20 6.369.136,25 3.169.563,78 -44.33 -50.23

Titolo impegni pagamenti

Capacità di gestione % pagamenti su

impegni

I Spese correnti 2.064.147,54 1.569.191,80 76,02

II Spese in conto capitale 816.312,00 119.157,60 14,64

III Spese per rimborso di prestiti 129.655,20 129.655,20 100,00

IV Spese per servizi per c/terzi 159.449,04 156.212,27 97.97

Totale 3.169.563,78 1.974.576,87 62,30

L’incidenza della spesa per il personale (n. 16 unità), su una dotazione organica di

n. 18, è la seguente:

Incidenza spesa personale sulle entrate correnti

2003

Spese Titolo I - Int. 1 / Entrate Titolo I-II-III 0,2516

Numero dei dipendenti: 16

di cui: di ruolo 16

non di ruolo

La spesa per il personale in un ente di piccole dimensioni rappresenta un onere

inevitabilmente consistente, nella specie pari al 25,16%, dato dal rapporto spesa,

intervento uno, su entrate dei primi tre titoli, con oneri stipendiali lordi medi annui pari a

euro 35.048,02 e tenuto conto dell’incidenza del numero dei dipendenti in servizio al

31.12.2003, sulla popolazione, pari a 1 dipendente ogni 177,31 abitanti.

Peraltro si suggerisce all’Amministrazione l’adozione di qualche idoneo

accorgimento finalizzato al contenimento della spesa per il personale, per esempio in

materia di indennità di posizione, indennità stabilite con delibera della Giunta. n. 46 del 9

aprile 2003 nelle seguenti misure:

Livello I - Indennità di posizione € 9.300,00 Area Amministrativa;

Livello II- Indennità di posizione € 8.263,31 Area Uso e assetto del territorio –

Ambiente;

Livello III – Indennità di posizione € 7.746,85 Area Economico Finanziaria e Area

Lavori pubblici-Patrimonio;

Livello IV – Indennità di posizione € 6.197,48 Area Vigilanza.

In proposito in adunanza il Sindaco ha fatto presente che per quanto riguarda la

struttura organizzativa nelle cinque aree, queste non potranno essere ridotte avuto

riguardo alle numerose attività dell’ente e alla carenza di personale, oltre a costituire per

i responsabili delle stesse un premio per le diverse funzioni svolte. Infatti le aree, Lavori

pubblici e Urbanistica sono divise proprio in ragione delle professionalità specifiche

richieste a seguito dell’approvazione del nuovo regolamento urbanistico necessitante di

personale a tempo pieno, nonché, per i lavori pubblici, perché numerosi lavori sono stati

avviati e quindi resta difficile gravare su tale personale senza riconoscimento. Per questi

motivi sussistono difficoltà nel recepire tali indicazioni.

Invece l’incidenza percentuale delle spese per prestazioni di servizi sulle spese

correnti è quella risultante dal seguente quadro:

SPESE PER PRESTAZIONI DI SERVIZI – INCIDENZA PERCENTUALE SULLE SPESE CORRENTI

Spese titolo I –Intervento 03

Previsione iniziale % incidenza sul totale delle spese

correnti

Impegni da rendiconto

% incidenza sul totale delle spese

correnti

2003 859.716,25 43,02 894.409,63 43,33

Da quanto esposto si deduce che la spesa per prestazioni di servizi incide

notevolmente sulle spese correnti al fine di mantenere elevato lo “standard” qualitativo e

quantitativo degli stessi.

Di seguito si riporta il prospetto delle spese in conto capitale, da cui si evince una

situazione con eccessivi scostamenti tra le fasi della previsione e le risultanze da

rendiconto in particolare per quanto riguarda le spese per investimenti diretti di cui al

titolo II al netto degli interventi 7, 8, 10:

ANALISI SPESE IN C/CAPITALE

Previsioni iniziali

Previsioni assestate

Risultanza rendiconto

Tipologia spese Importo % Importo % Importo %

Spesa per investimenti diretti – Titolo II al netto di intervento 7, 8 e 10

3.051.398,26 93.06 3.516.794,73 92.63 706.595,34 86.56

Spesa per trasferimenti di capitale (int. 7) 100.320,45 3.06 200.320,45 5.27 55.262,42 6.77

Spese per partecipazioni azionarie (int. 8) 27.000,00 0.82 27.000,00 0.71 2.000,00 0.24

Spese per concessioni di crediti (int. 10)

6.2 Analisi del risultato di amministrazione

Ai sensi dell’articolo 186 del TUEL n. 267/2000, il risultato di amministrazione è

accertato con l’approvazione del rendiconto dell’ultimo esercizio chiuso ed è pari al fondo

di cassa aumentato dei residui attivi e diminuito dei residui passivi e di seguito viene

riportato il risultato finanziario complessivo:

In conto

Residui Competenza Totale

Fondo di cassa al 1^ gennaio 2003 433.605,05 Riscossioni 865.702,67 2.097.076,06 2.962.778,73 Pagamenti 757.068,59 1.974.576,87 2.731.645,46 Fondo di cassa al 31 dicembre 2003 664.738,32

Da gestione Residui Competenza

Totale

Residui attivi 593.743,97 1.243.837,49 1.837.581,46 Totale 2.502.319,78 Residui passivi 1.004.873,53 1.194.986,91 2.199.860,44

Avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2003 302.459,34

Il risultato di amministrazione “accertato” dà il quadro della situazione dei bisogni

soddisfatti nel loro complesso anziché sulle somme spese, per cui il non avere speso le

somme previste costituisce un indicatore sintomatico delle difficoltà a sviluppare la

programmazione, a cui quelle somme erano destinate, un sintomo quindi di scarsa

efficienza gestionale. L’avanzo di amministrazione, che è fisiologico e costante negli anni

ed indice di buona gestione amministrativa, allorché questo raggiunga un peso

consistente mette in evidenza la difficoltà gestionale. Per l’ente in esame il rapporto dato

dall’avanzo d’amministrazione rispetto ai primi tre titoli delle entrate rappresenta il

13,57% e quindi da ritenere temporaneamente elevato come anche il risultato dei residui

attivi in relazione alle entrate complessive, costituite dai primi cinque titoli delle entrate,

e con esclusione quindi del titolo sesto,entrate da servizi per conto terzi, che

rappresentano il 57,76% di queste.

Se per altro verso si analizza il quadro della gestione di competenza 2003, come

sotto rappresentato

Riscossioni 2.097076,06

Pagamenti 1.974.576,87 Differenza Residui Attivi (+)

122.499,19

1.243.837,49 Residui Passivi (-) 1.194.986,91 Differenza 48.850,58 Avanzo (+) 171.349,77

Risultato di Gestione - Fondi Vincolati - Fondi per finanziamento spese in conto capitale - Fondi di ammortamento - Fondi non vincolati

13.000,00

162.098,87

0,00 105.113,13

risulta che l’avanzo della gestione di competenza, rapportato ai primi tre titoli delle

entrate costituisce il 7,68%, dato percentuale non di poco conto. Per effetto del

consistente avanzo è stato richiesto all’Ente di precisare i fatti o gli eventi relativi che

hanno comportato il verificarsi di tale situazione non deducibile dai soli dati numerici di

rendiconto, ma rilevabili solo dagli atti in possesso dell’amministrazione. Puntualmente il

responsabile dell’ufficio finanziario non ha mancato di far pervenire quanto richiesto:

“L’avanzo non vincolato proveniente dalla gestione dell’anno 2003 pari a €

98.272,98 risulta essere elevato rispetto al trend degli altri anni per una serie di motivi,

specifici dell’anno in corso e cioè:

1. Maggiori accertamenti, rispetto alle previsioni del titolo 1° delle entrate dovuti ad

un aumento della quota di addizionale Irpef pari a € 22.190,23 in seguito alla

variazione della base imponibile, alla quantificazione aggiornata e corretta della

stessa, e in seguito all’erogazione dei vari acconti e del saldo che avviene in ritardo

rispetto all’anno di competenza ingenerando una sorta di accavallamento tra i vari

anni.

2. Maggiori accertamenti al titolo 2° delle entrate relativo ai contributi dello Stato che

sono risultati maggiori rispetto alle previsioni per un importo pari a € 28.404,21, in

seguito, principalmente, ai contributi riconosciuti a titolo di Iva per servizi non

commerciali e gestione servizio trasporto pubblico;

3. Minori spese per un importo pari circa a € 49.000,00 in seguito ad una serie di

fattori tra cui citare:

- Riduzione della spesa per oneri previdenziali per aspettativa del Sindaco e di

emolumenti per indennità di funzione dello stesso per un importo pari a €

6.500,00 in quanto la determinazione della cifra esatta è avvenuta solo quando

è stato emanato il decreto che, per lavoratori autonomi ha quantificato i

contributi forfettari ai sensi dell’art. 86, comma 2, del decreto legislativo n.

267/2000 ;

- Riduzione delle spese per prestazioni di servizio per un importo complessivo pari

circa € 20.000,00 dovuti a minori spese per consumi e canoni, minori spese per

contratti, minori spese per diritti di rogito;

- Riduzione dei trasferimenti per un importo complessivo pari circa a € 12.000,00

tra cui minore trasferimento a Usl quale quota sociale a carico dell’Ente.

Detto questo, si desume che l’avanzo di amministrazione della gestione 2003 non

vincolato risulta essere in linea con il “trend” degli ultimi anni se si eccettua la somma

delle maggiori entrate del titolo 1° e del titolo 2° che, nel corso dell’anno sono oggetto di

continue e numerose modifiche ai fini della loro esatta determinazione.”

A ulteriore completamento delle delucidazioni di cui sopra, sono stati forniti dallo

stesso ufficio i seguenti chiarimenti :

“Ad integrazione di quanto inviato oggi stesso con precedente e-mail, si precisa che

per quanto riguarda il titolo 2° delle entrate i maggiori accertamenti evidenziati sono dati

dalla seguente operazione:

PREVISIONI ASSESTATE Titolo 2° € 475.988,49

Dalla suddetta somma deve essere sottratta la quota di contributi dello Stato che,

in sede di bilancio di previsione, era stata destinata al finanziamento delle spese di

investimento per un importo pari a € 91.530,00, per cui il totale delle previsioni assestate

del titolo 2° delle entrate da destinare al finanziamento delle spese correnti risulta essere

pari a:

=(475.988,49 – (meno) 91.530,00) e cioè € 384.458,49 che raffrontata con la

somma degli accertamenti del titolo 2° dell’entrata pari a € 412.862,70 dimostra una

differenza di maggiori entrate pari a € 28.404,21.

Infatti:

Previsioni: 384.458,49

Accertamenti: 412.862,70

Maggiori entrate: 28.404,21”

A seguito di specifica richiesta per approfondire l’utilizzo del consistente avanzo,

l’Ente, con comunicazione del 12.10.2005 avente ad oggetto “ destinazione avanzo”, è

stato in grado di dare riscontro circa l’impiego di tali fondi, nei seguenti termini:

“A tal proposito si ricorda che l’avanzo di amministrazione era pari a € 302.459,34

così composto:

Avanzo di amministrazione destinato ad investimenti € 154.982,39

Avanzo di amministrazione vincolato € 41.959,58

Avanzo non vincolato € 105.517,37

La suddetta somma è stata destinata al finanziamento di spese di investimento in

sede di approvazione del bilancio di previsione 2004 per un importo pari a € 136.310,49

(di cui € 120.092,52 proveniente da avanzo destinato agli investimenti ed € 16.217,97

proveniente da avanzo vincolato) con deliberazione del Consiglio comunale n. 13/2004.

In sede di variazione di bilancio, (dopo aver eseguito l’operazione di revisione dei

residui) con deliberazione del Consiglio n. 24/2004, è stato applicato avanzo per il

finanziamento di spese di investimento per un importo pari a € 79.464,47, di cui €

25.000,00 vincolato a spese specifiche.

In sede di variazione al bilancio con deliberazione della Giunta n. 104 del 21 luglio

2004, successivamente ratificata con deliberazione del Consiglio n. 44 del 3 agosto 2004,

è stato applicato avanzo per un importo pari a € 11.611,79 a spese di investimento.

In sede di riequilibrio di bilancio, con deliberazione del Consiglio n. 46/2004 è stato

applicato avanzo di amministrazione alle spese correnti per un importo pari a €

74.330,98.

Non è stato applicato avanzo vincolato per un importo pari a € 741,61.

Da quanto sopra esposto si desume che l’avanzo di amministrazione non vincolato è

stato applicato a spese di investimento per un importo pari a € 31.186,39, mentre per la

parte restante e cioè € 74.330,98 è stato utilizzato per il riequilibrio di bilancio e quindi

applicato alle spese correnti”.

Si precisa infine che a seguito dell’adunanza l’Amministrazione ha fornito ulteriori

precisazioni concernenti l’avanzo, secondo le quali lo stesso “è scaturito principalmente

dall’introito di € 82.807,52 quale contributo Docup mis. 4 APQ che non è stato impegnato

e quindi confluito tra i residui attivi determinanti per la formazione dell’avanzo”.

Da quanto precede e sulla base del riscontro con gli atti contabili corrispondenti di

rendiconto esercizio 2003, appare giustificato il consistente avanzo di amministrazione

riferito al periodo in esame ed utilizzato correttamente per le finalità previste dalla legge.

6.3 Gestione dei residui

Il prospetto che segue evidenzia il risultato complessivo della gestione della

competenza e dei residui.

RISULTATO COMPLESSIVO GESTIONE COMPETENZA E RESIDUI

Gestione competenza Avanzo + 267.212,00

Gestione residui Avanzo + 35.247,34

Avanzo complessivo + 302.459,34

L’avanzo complessivo di amministrazione pari ad euro 302.459,34 risulta essere

composto, ai sensi dell’articolo 187 del TUEL, da fondi non vincolati e fondi vincolati, il cui

risultato di gestione è stato sopra riportato e le cui componenti analitiche sono le

seguenti:

ANALISI DELLE COMPONENTI DELL’AVANZO

Avanzo di amministrazione Fondi vincolati Fondi non vincolati

302.459,34 196.941,97 105.517,37

Per quanto riguarda l’analisi del risultato della gestione residui, tenuto conto delle

operazioni di riaccertamento ai sensi dell’articolo 228, comma 3, del decreto legislativo n.

2167/2000, la relazione di accompagnamento al rendiconto predisposta dalla Giunta

comunale ai sensi dell’articolo 151, comma 6, del precitato decreto legislativo, viene

riportata la seguente situazione:

Gestione Residui Attivi

Titolo entrata residui dal Conto 2002

accertamenti al 31.12.2003

+/ -

I. Entrate tributarie 458.902,59 458.902,59 - 0,01

II Trasferimenti correnti Stato, Regioni e altri enti 107.748,26 106.774,81 - 973,45

III Extratributarie 127.492,38 107.558,87 - 199.933,51

IV Alienazioni, trasf. Riscossione crediti 686.348,60 686.441,74 + 93,14

Accensione prestiti 93.055,47 93.055,47 0,00

Servizi c/to terzi 6.713,17 6.713,17 0,00

Totale RR.AA. 1.480.260,47 1.459.446,64 - 20.813,.83

Residui attivi riscossi nel 2003 1.299.307,72

Residui attivi da riportare 593.743,97

Gestione Residui Passivi

Titolo spesa residui dal Conto

2002 impegni al 31.12.2003

minori impegni

I. Correnti 445.683,44 424.327,23 + 21.311,21

II Conto capitale 1.366.340,08 1.331.590,12 + 34.749,96

III Rimborso prestiti ======= ======== =======

IV Servizi c/ terzi 6.024,77 6. 024,77 0,00

Totale RR. PP 1.818.003,29 1.761.942,12 +56.061,17

Residui Passivi pagati nel 2003 757.068,59

Residui Passivi da riportare 1.004.873,53

Gestione dei residui – risultato

1 - Maggiori residui attivi 20.813,83

2 – Minori residui passivi -56.061,17

Risultato complessivo – AVANZO 35.247,34

di cui:

Avanzo destinato a spese investimento 34.843,10

Avanzo non vincolato a disposizione 404,24

Il risultato complessivo della gestione di competenza e dei residui è riassunto come

segue:

Risultato gestione di competenza Avanzo euro 259.630,24

Risultato gestione dei residui Avanzo euro 35.247,34

Avanzo di amministrazione accertato col conto

2002 e non applicato al bilancio 2003 euro 302.459,34

Per quanto riguarda l’elenco dei residui attivi, quali risultano dal rendiconto

esercizio finanziario 2003, e mantenuti al 31 dicembre 2003,per complessivi euro

593.743,97, nel loro complesso evidenziano una corretta esposizione, dovuta ad una

accorta gestione degli stessi, non figurando, salvo eccezioni, un loro mantenimento da

tempo remoto, che, per quanto riguarda i trasferimenti correnti dello Stato a carattere

generale, per importi di modesta entità, risalgono a complessivi € 2.382,21 dal 1999 e

per € 1.352,41 al 2001 ed interessanti i capitoli 3509 e 3512 per i rispettivi anni di

riferimento. Per quanto riguarda i trasferimenti correnti da altri enti del settore pubblico,

il residuo attivo di più vecchia data risale al 2001, per un importo di € 2.291,52 sul

capitolo 10901, quale rimborso quota parte ATO Medio Valdarno. Per i proventi diversi, i

capitoli interessati sono il 10600 e 10601 anni 2000 e 2001, per complessivi €

13.424,50, e debitore è la CONSIAG Prato.

Sui trasferimenti straordinari di capitale da altri enti, i residui attivi si sono costituiti

dal 1997 sul capitolo 13300 per € 6.465,15, 1998 sul capitolo 5702 per € 65.969,35, sul

capitolo 13102 per € 21.949,42, per € 3.827,48 sul capitolo 13202 esercizio 2000 ed

esercizio 2002 per € 110.000,00 sul capitolo 13405.

Per quanto riguarda l’assunzione di mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, i capitoli

interessati al mantenimento dei residui attivi sono:il 15400 anno 1995 di € 8.912,92; il

15700 anno 1996 di € 6.718,00; il 15800 anno 1996 di € 2.165,09; il 17000 anno 1994

di € 51.645,69; il 17500 anno 1987 di € 21.330,34; il 17600 anno 1991 di € 1.032,91.

Per tutti i mutui citati o loro residui dal rendiconto non è possibile evincere il debitore in

quanto risulta “debitore da definire”. Altra anomalia relativa ai debitori da definire e

risultanti anche se per modesti importi è quella relativa ai depositi per spese contrattuali,

somme che peraltro dovrebbero essere interamente incassate all’atto della stipula o

registrazione degli atti come previsto dall’art. 40 della legge 8 giugno 1962 n. 604. I

capitoli interessarti a questo titolo sono il 19600 con provenienza anni 1996, 2000, 2001

e 2002 per complessivi € 5.938,48.

Sul fronte residui passivi, si registra un mantenimento di importi per “Prestazioni di

Servizi” quali incarichi professionali con datazione non recente ed interessanti il capitolo

7400, ricomprendenti il periodo dal 1995 al 2000 per un importo totale di € 8.698,06 ed

escludendo dall’esame i residui di recente formazione anni 2002-2003 rispettivamente di

€ 3.087,92 e di € 30.901,83. Per acquisto di beni di consumo e/o materie

prime,interessanti il capitolo 30600, l’unico residuo anche se non di importo elevato, ma

di data non recente, anno 1994 risulta essere di € 790,95.L’esame degli altri residui a

tale titolo e di più recente formazione e giustificabili (anni 2001-2003) non vengono presi

in esame.

Per i residui passivi “Trasferimenti di Capitale” interessanti il capitolo 44300 ed il

periodo anni 1997 – 2003, ammontanti a complessivi € 30.535,27, relativi tutti a quote

di proventi da oneri di concessioni edilizie, accantonate per edifici di culto e altre attività

sociali nella misura del 7% e 8% ed il cui debitore è da definire, destano qualche

perplessità sulla loro regolare sussistenza, in quanto non risulterebbero essere state

avanzate richieste da parte dei possibili beneficiari, ragion per cui tali proventi potrebbero

essere incamerati con apposita variazione di bilancio e utilizzati dall’Ente a fronte di

specifici interventi di investimento, ovvero evidenziati quali quota parte nell’avanzo non

disponibile.

Altri residui passivi risultanti sussistere da anni non recenti interessanti il capitolo

40600 “Acquisizione di beni immobili” e risalenti al 1987, 1996, 1998, 2000, e

trascurando quello risalente al 2002 di € 2.085,05, ammontano ad € 55.720,12; alcuni di

essi, per i quali il debitore risulta “fornitore da definire”, andrebbero esaminati ai fini della

loro sussistenza, tenuto conto della provenienza temporale e della mancata possibile

individuazione del creditore.

Quanto detto sopra per il capitolo 44300, va ribadito per il capitolo 44202

“Acquisizione di beni immobili” per l’accantonamento del 10% degli oneri di

urbanizzazione a favore di “fornitori da definire” per gli anni 2001-2003 ed ammontanti

ad € 35.642,42. La rivisitazione dei residui, sia attivi che passivi, darebbe all’Ente un

nuovo assetto finanziario con beneficio di una più corretta gestione economica e

possibilità di liberare risorse per interventi di investimento.

Il riepilogo del risultato della gestione dei residui è dato dalla seguente tabella:

Riepilogo del risultato della gestione residui

Risultato

Residui attivi Maggiori residui attivi Minori residui attivi

+/- Importo

Residui attivi 20.906,97 93,14 - 20.813,83

Residui passivi Minori residui passivi 56.061,17 + 56.061,17

Risultato della gestione residui: avanzo + 35.247,34

da cui si evince un dato positivo della situazione con un avanzo pari ad euro

35.247,34, mentre il risultato complessivo di gestione competenza e residui viene

sintetizzato come segue:

RISULTATO COMPLESSIVO GESTIONE COMPETENZA E RESIDUI

Gestione competenza Avanzo + 267.212,00

Gestione residui Avanzo + 35.247,34

Avanzo complessivo + 302.459,34

7. Equilibri di bilancio

Nell’articolo 162 del decreto legislativo n. 267/2000 vengono definiti i principi del

bilancio, secondo i quali (comma 1) “la situazione corrente, come definita al comma 6 del

presente articolo, non può presentare un disavanzo”, e (comma 2) “il totale delle entrate

finanzia indistintamente il totale delle spese, salvo le eccezioni di legge”; inoltre (comma

5) “il bilancio di previsione è redatto nel rispetto dei principi di veridicità ed attendibilità”

e (comma 6) “Il bilancio di previsione è deliberato in pareggio finanziario complessivo.

Inoltre le previsioni di competenza relative alle spese correnti sommate alle previsioni di

competenza relative alle quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui e dei

prestiti obbligazionari non possono essere complessivamente superiori alle previsioni di

competenza dei primi tre titoli dell'entrata e non possono avere altra forma di

finanziamento, salvo le eccezioni previste per legge. Per le comunità montane si fa

riferimento ai primi due titoli delle entrate”.

Ai sensi dell’articolo 193 del precitato decreto legislativo n. 267/2000 si dispone che

gli Enti locali, durante la gestione e nelle variazioni di bilancio, devono rispettare il

pareggio finanziario e gli equilibri stabiliti in bilancio per la copertura delle spese correnti

e per il finanziamento degli investimenti. E’ stabilito inoltre che, con periodicità prevista

dal regolamento di contabilità e comunque entro il 30 settembre di ciascun anno,

“l’organo consiliare provvede con delibera ad effettuare la ricognizione sullo stato di

attuazione dei programmi. In tale sede l’organo consiliare dà atto del permanere degli

equilibri generali di bilancio o, in caso di accertamento negativo, adotta contestualmente

i provvedimenti necessari per il ripiano degli eventuali debiti, di cui all’articolo 194; per il

ripiano dell’eventuale disavanzo di amministrazione risultante dal rendiconto approvato e,

qualora i dati della gestione finanziaria facciano prevedere un disavanzo, di

amministrazione o di gestione …… adotta le misure necessarie a ripristinare il pareggio”.

Ai fini di cui sopra, si riportano le tabella relative alla verifica degli equilibri di

bilancio.

PAREGGIO FINANZIARIO – ANNO 2003

Previsioni iniziali Previsioni assestate

Entrate:

Entrate Tributarie - Titolo I 1.122.008,15 1.556.664,17

Entrate derivanti da contributi e trasferimenti – Titolo II 815.075,23 475.988,49

Entrate Extratributarie - Titolo III 208.693,74243.045,27

Tot. Entrate correnti 2.145.777,12 2.275.697,93

Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitali e riscossione di crediti - Titolo IV

3.102.948,39 3.509.446,99

Entrate da accensione di prestiti - Titolo V 123.920,45 208.920,45

Tot. Entrate in conto capitale 3.226.868,84 3.718.367,44

Entrate da servizi per conto terzi – Titolo VI 286.790,41 286.790,41

Totale Entrate 5.659.436,37 6.280.855,78

Spese:

Spese correnti – Titolo I 1.998.293,88 2.156.075,46

Spese in conto capitale – Titolo II 3.278.718,71 3.796.615,18

Spese per rimborso di prestiti – Titolo III 129.655,20 129.655,20

Spese per servizi per conto terzi – Titolo IV 286.790,41 286.790,41

Totale spese 5.693.458,20 6.369.136,25

Differenza 34.021,83 88.280,47

In relazione alla costruzione degli equilibri di bilancio, l’amministrazione di

Cantagallo è stata interessata in merito per chiarimenti, non risultando dai documenti

esibiti il percorso logico ricostruttivo. In riscontro alla richiesta è stato precisato che la

differenza di € 34.021,83 quanto alle previsioni iniziali (della 1° colonna) e di €

88.280,47 quanto alle previsioni assestate (della 2° colonna) è stata finanziata con

l’applicazione dell’avanzo di amministrazione.

Inoltre è stato specificato quanto segue:

1. surplus entrate correnti rispetto a spese correnti : € 17.828,04

2. quota di oneri di urbanizzazione, che finanzia spese correnti: € 80.600,00

3. quota di avanzo specifico, che finanzia spese correnti : € 6.101,96

4. quota di entrate correnti, che finanziano spese di investimento: € 104.530,00.

I motivi, per i quali detta somma di € 104.530,00 proveniente da entrate correnti

ha finanziato le spese di investimento, secondo il Comune sono i seguenti:

- tra i contributi correnti dello Stato (Titolo 2°) figurava il conguaglio per

addizionale Enel per gli anni 2000/2002 quantificato in sede di previsione in € 98.216,00;

questa entrata fu considerata “una tantum” e quindi destinata al finanziamento di spese

non ripetitive e/o spese di investimento al fine di evidenziare la sua natura irripetibile.

Per questo motivo la somma di € 98.216,00 fu destinata al finanziamento di spese

correnti “una tantum” per un importo pari a € 6.686,00 e al finanziamento delle spese di

investimento per un importo pari a € 91.530,00 ;

- tra le entrate del Titolo 3° figurava il canone di concessione, che la società

Publiacqua S.p.A. paga ogni anno ai comuni azionisti; il suddetto canone si articola in 3

componenti, e la componente b), pari a € 13.000,00, doveva essere destinata al

finanziamento della ricapitalizzazione della società stessa (spesa di investimento). Per

questo motivo la componente b) del canone di concessione incassato al tit. 3°

dell’entrata fu destinato al finanziamento delle spese di investimento per un importo pari

a € 13.000,00.

In conseguenza di ciò si rendeva necessario finanziare le spese correnti con avanzo

specificatamente destinato alle spese del titolo 1° per un importo pari a € 6.101,96 e con

quota di oneri di urbanizzazione per un importo pari a € 80.600,00 (20,15% del totale

delle entrate), mantenendo, peraltro, inalterate le modalità che hanno permesso di

raggiungere gli equilibri di bilancio nel corso degli ultimi anni e cioè l’utilizzo di oneri di

urbanizzazione per il finanziamento di spese correnti per una percentuale in linea con il

“trend” storico.

Non risultando sufficientemente chiara la costruzione dell’equilibrio di parte

corrente facendo ricorso all’avanzo definito vincolato per l’importo di € 6.101,96 sono

stati richiesti ulteriori chiarimenti in merito a tale avanzo e alla sua provenienza; è stato

così chiarito che, a detti fini dell’equilibrio di parte corrente, l’applicazione dell’avanzo di

amministrazione vincolato, per l’indicato importo di € 6.101,96, alle spese correnti in

sede di previsione fu ritenuto appropriato in quanto detta somma si riferiva alla

ripartizione definitiva del fondo nazionale integrazione canoni di locazione anno 2002

(legge 431/98), che, pur essendo stata introitata nelle casse durante l’esercizio

finanziario 2002, non era stata impegnata nell’anno di riferimento per mancanza di

stanziamento di somme nella parte spesa. Infatti:

- la comunicazione da parte della Regione Toscana della erogazione della somma di €

6.101,96 a titolo di ripartizione del fondo nazionale integrazione canoni di locazione

da destinare a cittadini richiedenti e rientranti nelle graduatorie stilate dal comune

nell’anno 2002 pervenne all’ente in data 29 novembre 2002;

- l’assestamento del bilancio, deliberato a tale data dal Consiglio comunale con

deliberazione n. 60/2002, non previde la maggiore spesa di € 6.101,96 in quanto

l’ente non era a conoscenza della ripartizione definitiva del fondo da parte della

Regione; pertanto la somma fu introitata con reversale n. 604 dell’11 dicembre

2002 e fu fatta confluire nell’avanzo di amministrazione, calcolato alla data del 31

dicembre 2002;

- vista la decisione di considerare la somma di € 6.101,96 avanzo vincolato (alle

finalità, di cui alla legge 431/98) e destinata fin dalla data del 31 dicembre 2002

(prima dell’approvazione del conto consuntivo), si ritenne di poterla applicare già in

sede di previsione del bilancio 2003 per permettere all’ufficio servizi sociali di

destinare la somma introitata ai destinatari entro un congruo termine di tempo.

Altrettanto dicasi per la costruzione degli equilibri di parte corrente e di parte

capitale, con riferimento all’utilizzo ai fini dell’equilibrio delle varie tipologie di entrata:

oneri di urbanizzazione, avanzo, alienazioni. La tabella che segue dà dimostrazione della

costruzione degli equilibri in parola:

EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE – ANNO 2003

Previsioni iniziali Previsioni assestate

Risultanze rendiconto

a) Entrate correnti Titolo I-II-III 2.041.247,12* 2.171.167,93* 2.215.250,64*

b) Spese correnti Titolo I 1.998.293,88 2.156.075,46 2.064.147,54

c) Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari - Titolo III di cui

129.655,20 129.655,20 129.655,20

* quota annua 129.655,20 129.655,20 129.655,20

* quota estinzione anticipata mutui

Differenza (a-b-c) -86.701,96 -33.962,73 +21.447,90 Copertura differenza:

Quote proventi concessioni edilizie - Titolo IV 80.600,00 80.600,00 42.761,73 Altre entrate

Applicazione avanzo 6.101,96 33.962,73 33.962,73

Differenza 0 0 98.172,36**

*L’importo della lettera a) è al netto della quota di entrate correnti che finanziano gli investimenti e cioè: previsioni iniziali € 104.530,00; previsioni assestate € 104.530,00; risultanze rendiconto € 13.000,00. **L’importo di € 98.172,36 è pari all’AVANZO DI PARTE CORRENTE

Nei termini di cui sopra è stato costruito l’equilibrio di bilancio, che per le

motivazioni addotte è da ritenersi corretto sotto il profilo contabile.

7.1 Equilibrio di parte capitale

Anche per l’equilibrio di parte capitale si riporta la tabella riepilogativa nelle diverse

fasi di previsione, assestamento e rendiconto:

EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE – ANNO 2003

Previsioni iniziali

Previsioni assestate

Risultanze rendiconto

a) Entrate Titolo IV e V (cat. 3 e 4) 3.226.868,84 3.718.367,44 953.113,25

b) Spese Titolo II 3.278.718,71 3.796.615,18 816.312,00

Differenza (a-b) -51.849,87 -78.247,74 +136.801,25

Utilizzo differenza:

Quota proventi concessioni edilizie destinati al bilancio corrente

-80.600,00 -80.600,00 -42761,73

Altre entrate +104.530,00 +104.530,00 +13.000,00

Alienazione beni immobili per finanziamento

Applicazione dell’avanzo +27.919,87 +54.317,74 +54.317,74

Differenza 0 0 +161.357,26

Da quanto precede risultano evidenti gli scostamenti fra le previsioni iniziali, quelle

assestate e le risultanze da rendiconto.

Anche per quanto riguarda il finanziamento in conto capitale, la tabella che segue

evidenzia gli scostamenti di non poco conto fra le previsioni iniziali, le previsioni

assestate e le risultanze, rese più evidenti dalle previsioni per alienazioni patrimoniali e

quelle per proventi di concessioni edilizie e le risultanze da rendiconto.

FINANZIAMENTO SPESE IN CONTO CAPITALE – ANNO 2003

Incidenza percentuale

Previsioni iniziali Previsioni assestate Risultanze rendiconto Entrate

Importo % Importo % Importo %

Alienazioni patrimoniali - Titolo IV, categoria 1 173.424,39 5,29 160.241,55 4,22 76862,83 9,42

Trasferimenti di capitale da Stato, Regioni o altri enti - Titolo IV, categorie 2, 3 e 4

2.280.896,75 69,57 2.650.578,19 69,82 417.198,41 51,11

Proventi concessioni edilizie Tit. IV cat. 5 (o Titolo I, cat. 3) E TRASF.STRAORD.DI ALTRI SOGGETTI*

319.400,00 243.457,25

9,74 7,42

369.400,00 158.457,25

9,73 4,17

80.618,10 105.298,44

9,88 12,90

Riscossione di crediti Tit. IV cat. 6 5.170,00 0,16 90.170,00 2,38 87.373,74 10,70

Mutui e BOC - Titolo V, categoria 3 e 4 123.920,45 3,78 208.920,45 5,50 143.000,00 17,52

Avanzo di amministrazione applicato e/o avanzo della gestione corrente

27.919,87 104.530,00

4,04 54.317,74

104.530,00 4,18

54.317,74 13.000,00

8,25

Totale Entrate destinate al bilancio di parte capitale 3.278.718,71 100,00 3.796.615,18 100,00 977.669,26 119,78

Totale Tit. II spesa 3.278.718,71 100,00 3.796.615,18 100,00 816.312,00 100,00

L’organo di revisione non ha fornito indicazioni in merito alla ragione, per cui le

entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e proventi concessioni edilizie

siano risultate così inferiori non solo alla previsione rispetto all’assestato, ma soprattutto

rispetto alle risultanze definitive di accertamento. Da parte dell’ufficio, in seguito ai

contatti intercorsi presso il Comune in data 10 novembre 2005, sono state date effettive

dimostrazioni in merito al mancato raggiungimento degli obiettivi, in quanto per le

alienazioni le previsioni erano basate sulla possibile vendita degli alloggi E.R.P. di

proprietà dello Stato, acquisiti gratuitamente in numero di diciannove con atto del

Consiglio comunale n. 79 del 28 dicembre 2000, e la cui cessione, da effettuare con le

modalità e i termini previsti dalla delibera del Consiglio regionale n. 616, in data 28

dicembre 1994, e dalla legge 24 dicembre 1993, n. 560, ha subito dei ritardi, in quanto

nel 2002 erano stati venduti n. 7 alloggi e nel 2003 solo due, residuandone quindi 10. Per

quanto riguarda poi la sovrastima previsionale degli oneri concessori, della quale si è già

riferito, l’aumento in sede di assestamento di euro 50.000,00 ha tratto motivo dalla

previsione di introito di una polizza fidejussoria per mancato adempimento della

realizzazione di opere di urbanizzazione da parte di una ditta e successivamente non

introitata, in quanto la stessa ditta ha provveduto a realizzare il dovuto.

8. Debiti fuori bilancio

Dalla relazione della Giunta comunale, redatta ai sensi dell’art. 151, 6° comma, del

decreto legislativo n. 267/2000, si evince che a seguito della ricognizione del

Responsabile del servizio associato per la gestione del personale sono stati individuati

debiti fuori bilancio per complessivi euro 4.695,56 provenienti da sentenza esecutiva del

T.A.R. Toscana n. 2318/2003, a seguito di annullamento del decreto prefettizio prot. n.

2262.97/III Settore del 31 dicembre 1997, per il riconoscimento della base stipendiale

del Segretario generale e riferentisi a:

Segretario comunale euro 1.469,02

Regione Toscana/Irap euro 199,85

INPDAP euro 1.553,11

CPDEL euro 1.472,58

TOTALE euro 4.694,56

Tali debiti fuori bilancio hanno trovato il loro legittimo riconoscimento, ai sensi

dell’articolo 194, comma 1, lett. a) del citato decreto legislativo n. 267/2000, con atto del

Consiglio comunale n. 46 del 30 settembre 2003, e quindi non è stato necessario all’Ente

ricorrere all’articolo 193, comma 3, cioè di dover utilizzare altre entrate per i due anni

successivi o proventi derivanti da alienazioni patrimoniali disponibili. La liquidazione degli

importi di cui sopra è potuta avvenire con determinazione n. 80 del 18 marzo 2004 (n.

49/A6 dell’11 marzo 2004 dell’ufficio associato per la gestione del personale), assumendo

apposito impegno (455/03) nell’esercizio 2003.

9. L’indebitamento

9.1 Il rispetto dei vincoli giuridici all’indebitamento a medio e lungo termine

L’analisi dell’indebitamento dell’Ente fa riferimento alla normativa vigente nel 2003

e limitatamente alle disposizioni concernenti le operazioni effettuate in tale periodo.

Ai sensi dell’articolo 202 del TUEL il ricorso all’indebitamento da parte degli enti

locali è ammesso esclusivamente nelle forme previste dalle leggi vigenti in materia, e, ai

sensi del successivo articolo 203, il ricorso è possibile solo se sussistono le seguenti

condizioni:

a) approvazione del rendiconto dell’esercizio del penultimo anno precedente a

quello, in cui si ricorre all’indebitamento;

b) avvenuta approvazione del bilancio di esercizio corrente, in cui siano incluse le

previsioni di spesa.

Ai sensi dell’articolo 204 del richiamato TUEL, l’ente locale può ricorrere a forme di

indebitamento solo se, oltre al rispetto dei precedenti vincoli, “l’importo annuale degli

interessi sommato a quello dei mutui precedentemente contratti e a quello derivante da

garanzie prestate ai sensi dell’articolo 207, al netto dei contributi statali e regionali in

conto interessi, non supera il 25 per cento delle entrate relative ai primi tre titoli delle

entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello, in cui viene prevista

l’assunzione di mutui.”

Il nuovo tetto percentuale per l’indebitamento degli enti locali, e quindi il graduale

ridimensionamento della loro esposizione debitoria, è stato ridisegnato dall’articolo 1

della legge n. 311/2004, comma 44, a modifica ed integrazione all’articolo 204 del TUEL

n. 267/2000, il quale prevede che l’importo annuale degli interessi sommato a quello dei

mutui precedentemente contratti e a quello derivante da garanzie prestate, al netto dei

contributi statali e regionali in conto interessi, non deve superare il 12 per cento.

Il prospetto che segue, mette in luce il rispetto dei vincoli previsti dalla normativa

vigente nell’anno 2003:

CALCOLO DEI LIMITI DI INDEBITAMENTO

a) Entrate accertate di parte corrente secondo il rendiconto 2001 (Tit. I, II e III)

€ 1.901.076,91

b) Limite d’impegno per interessi passivi su mutui e prestiti (25% dell’importo di cui alla lettera a)

€ 475.519,23

c) Interessi passivi su mutui in ammortamento, le cui quote sono previste nel bilancio preventivo 2003

€ 101.247,74

d) Importo impiegabile per interessi relativi a nuovi mutui e prestiti da contrarre nel 2003 (Differenza b-c)

€ 374.271,49

La situazione presenta quindi aspetti positivi anche in previsione delle modifiche

normative per il rispetto dei limiti di indebitamento a partire dal 2005, tenuto conto che

nel 2003 il valore di parametro si rivela abbastanza basso, raggiungendo il 5,28. La

situazione non presenta dunque margini di criticità: i mutui contratti risultano destinati a

spese di investimento nel rispetto dell’articolo 202 del TUEL e nessuno deriva dal

riconoscimento di debiti fuori bilancio.

Per quanto riguarda poi la solidità dell’ente, la tabella sottoesposta ne dà contezza:

VERIFICA SOLIDITA’ DELL’ENTE

Tipologie entrate Importo Tipologia di spesa Importo

Entrate Titolo I 1.122.008,15 Spese Titolo I – Intervento 6 101.247,74 Entrate Titolo II 815.075,23 Spese Titolo III – Intervento 3 e 4 129.655,20 Entrate Titolo III 208.693,74

Totale 2.145.777,12 230.902,94

Percentuale di incidenza colonna spese su colonna entrate 10,76%

La seguente tabella consente di verificare la strategia seguita dall’Ente per il

finanziamento degli investimenti:

FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI

Descrizione Importo impegni

anno 2003 Percentuale

Risorse interne (proprie): - Proventi da concessioni edilizie 79.987,78 9,80 - Alienazioni - Avanzo 268.397,73 32,88 Risorse esterne: - Trasferimenti 324.926,49 39,80 - Indebitamento 143.000,00 17,52 Totale spese per investimenti (totale impegni titolo II)

816.312,00 100

Il finanziamento degli investimenti dipendono per il 57,32 % da risorse esterne e

per il 42,68% da risorse interne, anche se fra queste la parte più cospicua deriva

dall’applicazione dell’avanzo.

10. Gestione dei servizi pubblici

Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 6 del decreto-legge n. 55 del 28 febbraio 1983,

convertito con modificazioni nella legge 26 aprile 1983, n. 131, i servizi a domanda

individuale sono stati precisati con decreto ministeriale 31 dicembre 1983.

Il Comune di Cantagallo, non risultando fra gli enti in dissesto finanziario né

strutturalmente deficitario, non ha l’obbligo di assicurare la copertura minima dei costi

dei servizi erogati a tale titolo, che peraltro rientrano nella percentuale minima stabilita

del 36% in quanto il tasso di copertura registrato è del 73,12%. Il servizio a domanda

individuale relativo alla mensa scolastica, che ha fatto registrare a rendiconto impegni

per complessivi euro 48.742,00 ed accertamenti pari ad euro 35.642,41, è stato

appaltato, a seguito di gara a licitazione privata espletata in associazione fra i Comuni di

Cantagallo, Vernio e Vaiano, con determinazione n. 45 del 6 febbraio 2001 per l’anno

2001, successivamente rinnovabile espressamente per altri tre anni (2002, 2003, 2004),

come previsto dall’articolo 2, comma 3, del Capitolato di appalto, allegato alla

deliberazione del Consiglio comunale n. 53 del 14 settembre 2000, “previo accertamento

della sussistenza di ragioni di convenienza e pubblico interesse” a seguito di parere

favorevole dei responsabili dei servizi dei comuni interessati e delle amministrazioni di

appartenenza e con adeguamento ISTAT sulle forniture annuali. La spesa relativa alle

forniture pasti caldi preconfezionati per la refezione scolastica per le scuole materne,

elementari e medie registrano, da contratto Rep. 509 del 27 gennaio 2003, previsto una

spesa annuale di euro 45.288,44 oltre IVA e complessivi presunti pasti n. 17.936. Il

controllo su tale servizio viene espletato dal responsabile dell’ufficio scuola.

I risultati della gestione, nell’esercizio 2003, hanno dato i seguenti risultati:

PROSPETTO DIMOSTRATIVO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2003

SERVIZIO : MENSA SCOLASTICA TIPOLOGIA DI GESTIONE: APPALTO

SPESA

INTERVENTO CAP/ART DENOMINAZIONE IMPORTO

PREVISIONE IMPORTO

RENDICONTO CORRENTE - Personale - Acquisto beni di consumo

1040503 166.00 - Prestazioni di servizi 46.142,00 48.742,00 - Corrispettivi contrattuali - Trasferimenti: ° oneri di esercizio ° per entrate specificatamente destinate

° altro

- Rata annua oneri finanziari (interessi + capitale)

- Altro TOTALE SPESA CORRENTE 46.142,00 48.742,00 C/CAPITALE - Interventi diversi sul patrimonio: ° _____________________ ° _____________________ ° _____________________ - Oneri relativi a società partecipate - Trasferimenti: ° per investimenti

° per entrate specificatamente destinate ° altro - Altre spese TOTALE SPESA C/CAPITALE

ENTRATA

RISORSA CAP/ART DENOMINAZIONE IMPORTO

PREVISIONE IMPORTO

RENDICONTO CORRENTE 3010550 80.00 - Proventi da tariffe 35.641,41 35.641,41

- Trasferimenti e/o contributi con specifica destinazione

- Altro TOTALE ENTRATA CORRENTE 35.641,41 35.641,41 C/CAPITALE - Accensione di prestiti: ° _____________________

° _____________________ ° _____________________ - Entrate con specifica destinazione: ° quota parte oneri di urbanizzazione ° quota parte alienazioni

° trasferimenti e/o contributi - Altro TOTALE ENTRATA C/CAPITALE

Per quanto riguarda la gestione degli impianti sportivi di Usella, questi vengono

gestiti da associazioni locali (Polisportiva Carmignanello e Polisportiva il Querceto), a cui

il Comune con apposita convenzione, in esecuzione della delibera del Consiglio comunale

n. 82/2000 e successiva delibera della Giunta. n. 3 del 16 gennaio 2002, affida i servizi

relativi, i cui oneri per manutenzione ordinaria e custodia impianto risultano a carico delle

predette società, compresi tutti gli oneri relativi a consumi di acqua, energia elettrica,

gas o gasolio da riscaldamento, acquisti di vernice o altro per la segnatura del campo,

manutenzione e cura del manto erboso, con esclusione della manutenzione straordinaria

e taglio del manto erboso. A garanzia di quanto sopra e del buon uso dell’impianto, le

Società hanno prestato polizza fidejussoria per un ammontare di 10.329,14 euro mentre

il Comune ha stabilito delle tariffe che le Società vengono impegnate a fare rispettare per

l’utilizzo dell’impianto e, a fronte degli oneri ed obblighi derivanti alle Società per la

gestione, l’Ente si impegna a corrispondere un corrispettivo annuo di 8.955,36 euro oltre

IVA 20%. Su tale cifra l’Amministrazione comunale opera le trattenute relative ai canoni

di acqua ed energia, i cui contratti restano intestati all’Ente. La convenzione in parola ha

avuto decorrenza dal 1° gennaio 2002 al 31 dicembre 2003. Ai fini della quantificazione e

controllo della spesa la gestione appare corretta e con piena responsabilità delle Società

convenzionate per il buon mantenimento dell’efficienza degli impianti e loro

conservazione.

Il servizio a domanda individuale di illuminazione votiva, quale risulta dal

richiamato decreto ministeriale 31 dicembre 1983, viene gestito in appalto da apposita

ditta in esecuzione della deliberazione della Giunta n. 277 del 13 novembre 1986 e

convenzione Rep. n. 6 del 12 febbraio 1987 avente durata quinquennale e “tacitamente

rinnovata per eguale periodo se nessuna delle due parti avrà fatto disdetta almeno sei

mesi prima della scadenza” (vedasi art. 10 della convenzione). A fronte dell’art. 5 della

convenzione, alla Ditta viene corrisposto per ogni singolo allacciamento dal privato

concessionario la somma di L. 10.000 e su tale somma vengono corrisposte al Comune L.

700 per ogni attacco effettuato, a titolo di compenso della concessione; ogni

concessionario annualmente è tenuto a versare alla ditta un canone a “forfait” di L. 8.000

oltre IVA, per manutenzione ordinaria, rimborso spese energia elettrica, ricambio

lampadine, sorveglianza ecc., mentre al Comune viene corrisposta per ogni lampada

installata la somma di L. 300. Con deliberazione del Consiglio comunale n. 94 del 15

luglio 1987 i compensi per lampade votive nei cimiteri comunali di Luicciana, Usella e

Migliana con decorrenza 1 ottobre 1987 sono stati adeguati nella seguente misura:

- allacciamento da L. 10.000 a L. 18.000 + IVA;

- b) canone da L. 8.000 a L. 12.000+IVA;

a favore del Comune l’adeguamento risulta essere il seguente:

a) ogni nuovo allacciamento da L. 700 a L. 1.300;

b) per canone annuo per ciascun utente da L. 300 a L. 600.

Allo stato attuale risultano allacciate lampade votive complessive in numero 1316 e

così distinte:

- Usella n. 768;

- Luicciana n. 348;

- Migliana n. 200.

A parte ogni considerazione di tipo economico, da cui si evince chiaramente che il

vantaggio per l’Ente risulta essere del tutto irrisorio e che se tale servizio venisse

effettuato in gestione diretta o a carattere comprensoriale come altri servizi in atto, l’utile

sarebbe considerevole rispetto alla spesa per la gestione del tutto esigua, sta di fatto

che, salvo motivate eccezioni, ai sensi dell’articolo 6, comma 2, della legge 24 dicembre

1993, n. 537 “ E’ vietato il rinnovo tacito dei contratti delle pubbliche amministrazioni per

la fornitura di beni e servizi, ivi compresi quelli affidati in concessione a soggetti iscritti in

appositi albi. I contratti stipulati in violazione del predetto divieto sono nulli.” Vedasi in

tal senso Consiglio di Stato, sezione V, sentenza n. 1508 del 20 ottobre 1998, (Soc.

I.G.M. c. Comune di Barlassina). In proposito in sede di adunanza il Sindaco ha fatto

presente che, per quanto riguarda le lampade votive, l’Amministrazione, pur non potendo

gestire in economia diretta il servizio per carenza di personale, ha messo in moto il

meccanismo per la revisione del sistema di appalto a nuove condizioni più vantaggiose

per il Comune.

11. Le società controllate e partecipate

La scheda che segue, compilata dall’amministrazione sulla base dello schema

redatto dalla Sezione, fornisce il quadro della situazione della gestione delle società di

capitale, alle quali l’Ente partecipa con quote non rilevanti.

Quota di partecipazione – Risorse finanziarie erogate

Risorse fin. erogate Denominazione Società

partecipate Servizi erogati Capitale Sociale

Quota cap.

Maggiore Azionista

N Azionisti 2001 2002 2003

CONSIAG SPA GAS E ALTRI 113.930.687,00 0,8% Comune di Prato

21 25.000,00

PUBLIACQUA SPA ACQUEDOTTO 90.168.033,40 0,019% Consiag

ASM SPA RIFIUTI 10.100.000,00 0,01% Comune di Prato

7

SOC CONSORTILE LEADER APPENNINO PISTOIESE PRATESE

PROMOZ.SVILUPPO ECONOMICO SOCIALE AREE RURALI

21.267,00 1,16% Comune S.Marcello P.se

20

L’Ente per quanto riguarda il sistema di controllo sulle partecipate non risulta dotato

di particolare struttura, per cui ogni iniziativa e considerazione sulle partecipazioni è

rimessa alla volontà politica ancorché le modeste quote possedute non consentono di

esercitare alcuna influenza sulle decisioni imprenditoriali, per cui la scarsa incisività della

presenza stessa negli organi societari rende quasi superfluo l’acquisto di quote azionarie

in quanto difficilmente ricollocabili sul mercato.

12. Il patrimonio

Ai sensi dell’articolo 230 del TUEL, il conto del patrimonio dà atto dei risultati della

gestione patrimoniale e riassume la consistenza del patrimonio al termine dell’esercizio,

ed è rappresentato dal complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di

pertinenza dell’ente. Nel conto del patrimonio vengono inclusi i beni del demanio con

specifica destinazione.

Come disposto ai sensi del successivo articolo 231 del TUEL, nella relazione

prescritta dall’articolo 151, comma 6, la Giunta comunale ha tenuto a precisare che “la

valutazione dei beni è stata effettuata con i criteri fissati dal suddetto art. 230 e tenuto

conto di quanto disposto dall’art. 39 del Regolamento di contabilità. A tale proposito si

precisa che il limite del valore dei beni mobili da non inventariare è stato fissato in euro

103,29 e che i beni mobili non registrati acquistati da oltre 5 anni si considerano

interamente ammortizzati.”

Sulla base degli inventari, a suo tempo compilati, in data 31 dicembre 1996, dalla

Società “ESSE in” e successivamente aggiornati come risulta dal rendiconto, si rileva che

il patrimonio netto al 31 dicembre 2003 è il seguente:

- Totale attività euro 8.206.214,40

- Totale passività euro 1.535.989,74

Patrimonio netto al 31.12 2003 euro 6.670.224,66

Al conto economico,predisposto dall’ufficio finanziario dell’Ente, come prescritto

dall’articolo 229, comma 9, del TUEL, è stato accluso il prospetto di conciliazione.

Per quanto propriamente attiene alla gestione del patrimonio, tenuto conto

dell’esiguità degli introiti nella parte entrata, si è provveduto a richiedere all’ufficio

competente, in data 10 novembre 2005, da quali immobili derivassero le entrate e a

quale titolo; l’ufficio ha messo a disposizione gli atti dell’Ente riguardanti le proprietà

immobiliari di tipo agricolo, da cui risultano concessi in locazione n. 4 rate di terreno, di

cui n. 3 provenienti dalla gestione ex ECA e trasferiti al Comune, rappresentate al NCT

nel foglio 38, part. 257/262/263, della superficie di mq 5.400 per il canone annuo di £

27.000 (€ 25,82 corrisposte), nel foglio 38 part. 254/255/256 di mq. 8.390 per il canone

annuo di € 42.000 (€ 22,72 corrisposte) e nel foglio 38 part. 146 e 147 di mq. 110 al

canone annuo di € 120.000 (€ 20,14 percepite), da adibire a pertinenza di un fabbricato

del richiedente, giusta deliberazione della Giunta comunale n. 141 del 17 giugno 1986. Le

locazioni, come risultano dai contratti in essere, erano state assentite per la durata di

anni tre con possibile proroga di anno in anno qualora una delle parti non avesse dato

disdetta sei mesi prima della sua scadenza. Dalla data della concessione nessuna delle

parti ha mai chiesto la risoluzione del contratto, che tacitamente si è rinnovato,

nonostante che per i contratti pubblici l’articolo 6 della legge n. 537/1993, come in

precedenza riportato, lo vietasse. Al riguardo si palesa opportuno che l’amministrazione

valuti la possibilità di procedere alla revisione dei contratti in virtù della richiamata

normativa, tenendo conto, ove ne ricorrano i presupposti, di quanto stabilito dalla legge 3

maggio 1982, n. 203, concernente “Norme sui contratti agrari”, ovvero alla alienazione

dei terreni, se non altrimenti utilizzabili dall’Ente. In proposito in sede di adunanza il

Sindaco ha dichiarato di avere attivato le strutture dell’ente affinché vengano rivisti gli

importi dei canoni riscontrati infimi e che è stata già avviata la ricognizione per la ricerca

di altre rate di terreno concesse in passato in modo bonario e per la loro rivalutazione

economica.

13. Studi, consulenze e ricerche

L’articolo 49 dello Statuto, “Organizzazione degli uffici e del personale”, fa rinvio

all’apposito Regolamento di Organizzazione per la disciplina della struttura e

funzionamento degli uffici, senza la previsione nello stesso delle modalità o criteri per

l’affidamento di incarichi dirigenziali o di alta specializzazione o di collaborazioni esterne

per il raggiungimento di determinati obiettivi o per sostituzioni, in caso di assenza ed

impedimento. Il Regolamento richiamato, agli articoli 4 e 5, prevede la possibile

assunzione di personale, al di fuori della dotazione organica, a tempo determinato e per

collaborazioni esterne, mediante incarichi conferiti ad esperti di comprovata competenza

qualora nell’ente non siano disponibili figure professionali equivalenti.

In questo ambito normativo il Comune di Cantagallo nel 2003 ha provveduto a

conferire incarichi di progettazione lavori e di studi, consulenze e ricerche.

Per quanto riguarda il conferimento di incarichi di progettazione, da parte della

Ragioneria è stato trasmesso il tabulato, che di seguito si riporta:

INCARICHI PER PROGETTAZIONE DIREZIONE LAVORI OPERE PUBBLICHE

Cod. mecc. Capitolo Anno Numero Importo Pagamenti Disponibilità Descrizione impegno

2010501 373.00 2003 238 6.815,48 0,00 0,00 lavori di adeguamento uffici usella conferimento incarico arch. Alessandro pagliai

2010501 373.01 2003 392 6.815,48 0,00 6.815,48 incarico prof.le dir lavori, contabilita' per adeguamento uffici di usella

2040201 391.01 2003 179 40,58 40,58 0,00 Lavori messa a norma impianto elettrico scuola Carmignanello

2040201 391.01 2003 199 2.408,18 0,00 2.408,18 Messa a norma impianto elettrico Carmignanello. Conferimento incarico

2040201 391.01 2003 332 1.188,37 0,00 1.188,37 impegno aggiuntivo per spese tecniche per lavori di adeguamento impianti elettrici scuola di Carmignanello

2060201 398.00 2003 177 1.989,00 931,46 1.057,54 progettazione e direzione lavori messa a norma impianto di impianti sportivi Usella

2070101 362.00 2003 178 30.067,49 0,00 30.067,49

progettazione e coordinatore sicurezza lavori per lavori di sistema delle aree verdi attrezzate

2080101 466.00 2003 170 10.726,41 9.620,00 1.106,41 stabilizzazione versante sx bisenzio loc La stufa

2080101 466.00 2003 171 8.060,49 3.934,03 4.126,46 interventi di stabilizzazione versante sx bisenzio loc la stufa

2080101 466.00 2003 172 1.167,52 1.167,52 0,00 interventi di stabilizzazione versante sx bisenzio loc la stufa

2090601 409.02 2003 193 9.806,36 0,00 9.806,36 progettaz preliminare definitiva ed esecutiva lavori di ampliamento centro visite

TOTALE 79.085,36

Dal contesto si evince che gli incarichi conferiti risultano per lo più giustificati, e tali

sono stati ritenuti dall’Amministrazione nel caso di assenza nella struttura di personale

competente con specifiche professionalità, quali quelli per messa a norma degli impianti

elettrici. L’esigenza di conferire incarichi esterni per progettazioni di teorica competenza

dell’Area “Lavori pubblici”, come quelli conferiti per i lavori di ampliamento del centro

visite o di adeguamento degli uffici di Usella, è da valutare in relazione alle risorse di

personale dell’Area stessa e ai carichi complessivi di lavoro.

Per gli incarichi di consulenze, studi e ricerche si riporta il seguente prospetto:

INCARICHI PER STUDI CONSULENZE RICERCHE

Cod. mecc.

Capitolo Anno Numero Importo Pagamenti Disponibilità Descrizione impegno

1010603 74.00 2003 9 10.007,46 5.274,71 4.732,75 incarico prof.le per espletamento istruttorie processi riguardanti urbanistica ed ambiente

1010603 74.00 2003 10 5.057,14 3.792,85 1.264,28 d.lgs 626/94 affidamento di incarico salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

1010603 74.00 2003 29 7.746,84 7.746,84 0,00 incarico prof.le istruttoria pratiche edilizie

1010603 74.00 2003 141 1.044,25 1.044,25 0,00 incarico prof.le per la predisposizione di n. 1 software per la gestione dell'ici

1010603 74.00 2003 194 3.534,19 0,00 3.534,19 progettazione strutturale banchina stradale loc il fabbro

1010603 74.00 2003 195 5.751,90 5.660,82 0,00 incarico di co.co.co. presso l'area n. 3 con il ruolo di collaboratore amm.vo

1010603 74.00 2003 241 5.792,64 4.868,97 923,67 Incarico prof.le espletamento istruttorie procedimenti urbanistica e ambiente

1010603 74.00 2003 245 7.746,84 5.418,00 2.328,84 Incarico prof.le per istruttoria pratiche edilizie

1010603 74,00 2003 371 4.000,03 3.786,20 213,83

Incarico fiduciario di alta specializzazione professionale per le attività inerenti l'attuazione del regolamento urbanistico

TOTALE 50.681,29

Dallo stesso prospetto e dagli atti richiamati, questi incarichi risultano ammissibili ai

fini della sana e corretta gestione dell’ente, in quanto giustificati amministrativamente

dalla carenza di personale (sostituzioni per maternità) o per far fronte ad esigenze di

rilevanti carichi di lavoro, come per quelli riguardanti l’istruttoria di procedimenti di

urbanistica ed ambiente o inerenti all’attuazione del regolamento urbanistico o di pratiche

edilizie, mentre avrebbe meritato maggiore cura, senza ricorso ad incarichi esterni, quello

relativo alla progettazione strutturale della banchina stradale in loc. Fabbro: infatti, anche

se il responsabile d’area aveva “accertato e certificato che sussistono le condizioni per

procedere all’incarico di progettazione di cui trattasi ad un soggetto esterno all’Ente, per

la difficoltà di rispettare i tempi della programmazione dei lavori e di svolgere

contemporaneamente le funzioni di istituto, e perché all’interno dell’Ente non si dispone

di competenze tecniche né di un software idoneo per lo svolgimento dell’incarico in

oggetto” dalla relazione trasmessa alla Giunta comunale dal responsabile dell’area 3

risulta soltanto che “l’Ufficio provinciale preposto alla progettazione dell’opera ha

manifestato la difficoltà di redigere in tempi brevi il progetto strutturale dell’opera, sia

direttamente che mediante affidamento di incarico a Professionista esterno”, mentre dallo

stesso atto della Giunta si rileva che “la Provincia di Prato, che si è assunta in carico sia il

finanziamento, sia la fase di realizzazione dell’opera, al momento sta curando la

progettazione dell’intervento”. Pertanto l’assunzione dei lavori a carico del Comune,

seppur lodevole per la realizzazione di un’opera pubblica riscontrata necessaria, non pare

giustificare la conseguente assunzione della spesa da parte del Comune, atteso che il

finanziamento e l’impegno alla realizzazione è stato assunto da altro ente.

* * *

14. Considerazioni conclusive

Al termine dell’esame dei principali aspetti della gestione sottoposta ad analisi, si

ritiene opportuno riportare la serie di indicatori risultanti in allegato al conto consuntivo

dell’esercizio 2003 dell’ente in esame, che possono essere così riassunti:

INDICATORI FINANZIARI ED ECONOMICI GENERALI 2003

Titolo I+titolo II 1.990.820,39

Autonomia finanziaria Titolo I+II+III

X 100 2.228.250,64

89,34

Titolo I 1.577.957,69 Autonomia impositiva

Titolo I+II+III X 100

2.228.250,64 70,82

Titolo I +Titolo II 1.990.820,39 Pressione finanziaria

popolazione X 100

2.827 724,22

Titolo I 1.577.957,69 Pressione tributaria

Popolazione

2.827 558,17

Trasferimenti statali 246.834,04 Intervento erariale

Polpolazione

2.827 87,31

Trasferimenti regionali 138.664,87 Intervento regionale

Popolazione

2.827 49,05

Totale residui attivi 1.837.581,46 Incidenza residui attivi

Totale accertamenti competenza X 100

3.340.913,55 55,00

Totale residui passivi 2.199.860,44 Incidenza residui passivi

Totale impegni competenza X 100

3.169.563,78 69,41

Residui debiti mutui 1.810.359,41 Indebitamento locale pro-capite Popolazione

2.827

640,38

Riscossione Titolo I + III 1.684.761,30 Velocità riscossione entrate proprie Accertamenti Titolo I + III

2.381.849,39

70,73

Spese personale + Quote amm.to mutui

690.423,64 Rigidità spesa corrente

Tot. Entrate Tit.I+II+III X 100

2.228.250,64 30,99

Pagamenti Tit. I competenza 1.569.191,80 Velocità gestione spese correnti Impegni su Tit. I competenza

2.064.147,54

76,02

Entrate patrimoniali 121.138,68 Redditività del patrimonio

Valore patrimoniale disponibile X 100

424.161,39 28,56

Valore beni patrimoniali indisponibili

2.332.503,09 Patrimonio pro- capite

Popolazione

2.827 825,08

Valore beni patrimoniali disponibili 424.161,39 Patrimonio pro-capite

Popolazione

2.827 150,04

Valore beni demaniali 1.442.420,98 Patrimonio pro-capite

Popolazione

2.827 510,23

Dipendenti 16 Rapporto dipendenti/popolazione Popolazione

2.827

0,01

Le motivazioni che, tra l’altro, hanno indotto la Sezione alla scelta del Comune di

Cantagallo come oggetto d’indagine riguardavano il presunto ottimale funzionamento dei

controlli interni in un Comune di ridotte dimensioni demografiche. L’istruttoria di controllo

ha tuttavia chiarito che i controlli interni, a parte quelli effettuati dal revisore dei conti,

sono svolti in forma associata con altri enti e che il relativo funzionamento è per ora

ostacolato da carenze di personale. Non possono ovviamente escludersi evoluzioni future

in senso positivo. Restano pertanto confermate le difficoltà in materia incontrate dai

comuni di ridotte dimensioni e, in ogni caso, l’opportunità per gli stessi di ricorrere a

forme associate di esercizio della funzione.

La costruzione degli equilibri di bilancio risulta corretta più sotto l’aspetto

sostanziale che dal punto di vista formale. In particolare si rileva, e si suggerisce all’Ente

di tenere in considerazione, che la situazione contabile è caratterizzata da un consistente

avanzo dovuto a fatti gestionali e ad eccessive previsioni di stima di entrate rispetto

all’effettivo assestato ed accertamento. Infatti l’Ente ha un elevato grado di autonomia

finanziaria, come rilevano gli indicatori, mentre risulta in parte sofferente la capacità di

programmazione in funzione delle previsioni non sempre attendibili specie per quanto

riguarda gli investimenti, anche non finanziati con ricorso al credito.

In ordine agli atti di bilancio preventivo e consuntivo, si raccomanda una migliore e

più puntuale esposizione dei dati connessi alle operazioni di programmazione e di

risultato sia per quanto riguarda la relazione della Giunta comunale redatta ai sensi

dell’art. 151 del TUEL sia ai fini di più efficace evidenziazione dei risultati del riscontro da

parte del revisore dei conti circa le cause del mancato raggiungimento degli obiettivi o

delle cause che hanno impedito il verificarsi di fatti gestionali programmati.

Relativamente ai servizi pubblici, la cui gestione viene affidata a terzi, può rilevarsi

che i servizi a domanda individuale, come, ad esempio, quello concernente gli impianti

cimiteriali (lampade votive), si presterebbero ad essere gestiti direttamente dall’Ente o in

associazione fra i comuni, con i quali del resto vengono espletati ragionevolmente e

proficuamente altri servizi, ma, comunque in modo idoneo a massimizzare l’entrata con

minimo dispendio nella parte spesa.

Per quanto riguarda la gestione del patrimonio, si suggerisce, stante il tempo

trascorso, di rivedere i contratti in essere di locazione delle rate di terreno.

In chiusura va dato atto, come già riportato nei paragrafi relativi, che, in ordine ai

vari punti sopra esposti, il Sindaco ha in adunanza assicurato che l’Amministrazione

provvederà ad adottare le conseguenziali misure correttive.