VERBALE RIUNIONE DEL 27/01/2014 · pervenuti e corretti alla luce dei rilievi fatti dallo stesso...

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PRESIDIO DI QUALITÀ DI ATENEO / ufficio Pianificazione, innovazione e controllo di gestione PIAGGIA DELLA TORRE, 8 T. (+39) 0733258. 2854 - 2842 [email protected] 62100 MACERATA (MC) F. (+39) 0733 258.2430 www.unimc.it/pianificazione VERBALE RIUNIONE DEL 29/01/2015 La riunione si apre alle ore 15.00, come da convocazione del 19/01/2015 presso la Sala Verde del Rettorato. Il Presidio di Qualità d’Ateneo, d’ora in avanti “PQA”, risulta così composto: Componenti presenze P G A Presidente prof. Luigi Alici X prof. Emmanuele Pavolini X prof.ssa Lina Caraceni X prof.ssa Barbara Fidanza X Sig.ra Elisa Marini X P = presente – G = assente giustificato – A = assente Assistono alla riunione ai fini del supporto tecnico-amministrativo, la dott.ssa Lucia Romagnoli, consulente Trecon Srl, il dott. Giovanni Gison, responsabile Ufficio Pianificazione, innovazione e controllo di gestione che assume le funzioni di segretario verbalizzante, e il dott. Fiorenzo Formentini, Ufficio Pianificazione, innovazione e controllo di gestione. Il Presidente, constatata la presenza del numero legale, alle ore 15.05 dichiara aperta la seduta sul seguente odg: 1) Relazioni commissioni paritetiche; 2) Visita ispettiva CEV: adempimenti operativi; 3) Varie ed eventuali; Il Presidente dà inizio ai lavori comunicando al PQA la propria partecipazione, insieme al dott. Gison, ai consigli di dipartimento di Scienze della Formazione, beni culturali e turismo, di Studi umanistici e di Giurisprudenza, come era stato stabilito nell’adunanza del 15 dicembre 2014, al fine di illustrare le modalità con cui si svolgeranno le visite ispettive e le ricadute che le stesse avranno sull’Ateneo. Già calendarizzata la partecipazione ai Consigli di dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali e di Economia e diritto. Per quanto riguarda il documento sull’AQ della Ricerca, il Presidente riporta al PQA lo sviluppo degli ultimi eventi, anche alla luce dell’intervento del Presidio al Tavolo di coordinamento per la Ricerca scientifica e l’internazionalizzazione, che si è tenuto il 15 gennaio u.s..

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VERBALE RIUNIONE DEL 29/01/2015

La riunione si apre alle ore 15.00, come da convocazione del 19/01/2015 presso la Sala Verde del Rettorato. Il Presidio di Qualità d’Ateneo, d’ora in avanti “PQA”, risulta così composto:

Componenti presenze

P G A

Presidente prof. Luigi Alici X

prof. Emmanuele Pavolini X

prof.ssa Lina Caraceni X

prof.ssa Barbara Fidanza X

Sig.ra Elisa Marini X P = presente – G = assente giustificato – A = assente

Assistono alla riunione ai fini del supporto tecnico-amministrativo, la dott.ssa Lucia Romagnoli, consulente Trecon Srl, il dott. Giovanni Gison, responsabile Ufficio Pianificazione, innovazione e controllo di gestione che assume le funzioni di segretario verbalizzante, e il dott. Fiorenzo Formentini, Ufficio Pianificazione, innovazione e controllo di gestione.

Il Presidente, constatata la presenza del numero legale, alle ore 15.05 dichiara aperta la seduta sul seguente odg:

1) Relazioni commissioni paritetiche;

2) Visita ispettiva CEV: adempimenti operativi;

3) Varie ed eventuali;

Il Presidente dà inizio ai lavori comunicando al PQA la propria partecipazione, insieme al dott. Gison, ai consigli di dipartimento di Scienze della Formazione, beni culturali e turismo, di Studi umanistici e di Giurisprudenza, come era stato stabilito nell’adunanza del 15 dicembre 2014, al fine di illustrare le modalità con cui si svolgeranno le visite ispettive e le ricadute che le stesse avranno sull’Ateneo. Già calendarizzata la partecipazione ai Consigli di dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali e di Economia e diritto. Per quanto riguarda il documento sull’AQ della Ricerca, il Presidente riporta al PQA lo sviluppo degli ultimi eventi, anche alla luce dell’intervento del Presidio al Tavolo di coordinamento per la Ricerca scientifica e l’internazionalizzazione, che si è tenuto il 15 gennaio u.s..

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Il documento ufficiale da presentare al Senato Accademico è stato rivisto più volte ed è stato oggetto di alcune modifiche da parte del Presidente del PQA in concerto con il Responsabile dell’ufficio di supporto, attraverso un considerevole scambio di e-mail. Il PQA vorrebbe appurare se la versione definitiva presentata all’organo di governo avesse recepito tutte le modifiche proposte; a tale scopo dà mandato all’ufficio pianificazione, innovazione e controllo di gestione di procedere con una verifica. Sulla scia delle comunicazioni, il PQA anticipa il punto 3 all’o.d.g. 3 – Varie ed eventuali Il dott. Formentini illustra una criticità riscontrata circa i rapporti di Riesame annuali pervenuti e corretti alla luce dei rilievi fatti dallo stesso PQA ai singoli Corsi di Laurea. Nello specifico, per quanto concerne la sezione 3 – Accompagnamento al mondo del lavoro, riguardando un servizio che, nella maggior parte dei casi, viene gestito a livello centralizzato dall’Ufficio stage e placement, nella precedente riunione il PQA aveva assunto la decisione di inviare i relativi rilievi direttamente alla struttura competente. Le tempistiche con le quali sono state recepiti i rilievi non sono conciliabili con la programmazione dei Consigli di dipartimento e non hanno consentito l’adeguamento dei contenuti nelle schede di Riesame dei singoli CdS. Preso atto di questo, il PQA, ritenendo inopportuno provvedere alla modifica “d’ufficio” di un documento già approvato dagli organi delle strutture didattiche; considerata l’imminente scadenza per procedere all’upload dei Riesami nella piattaforma ministeriale; vista la natura prevalentemente formale dei rilievi fatti all’Ufficio stage e placement, decide di mantenere i contenuti dei Riesami annuali così come sono pervenuti dai CdS, rimandando la valutazione della Sezione 3 ad un successivo incontro con la delegata per il placement, prof. Paola Nicolini e la responsabile dell’Ufficio stage e placement. Sulla questione dell’adeguamento dei documenti in base ai rilievi del PQA da parte dei CdS, il prof. Pavolini propone di collegare, con una logica premio-sanzione, l’effettivo recepimento degli stessi ad una quota di budget destinata ai Dipartimenti. Tale meccanismo permetterebbe di stimolare le strutture didattiche ad assumere un comportamento più coerente con il sistema di Qualità di Ateneo. Sulla questione il PQA decide di sospendere la discussione, posticipandola ad una successiva riunione, dopo che si sarà verificata la fattibilità tecnica della procedura proposta. Il Presidente chiede un riscontro sullo stato di avanzamento della pubblicazione on-line delle Schede SUA-CdS; il dott. Gison riferisce che l’ufficio sta collaborando con il CSIA per permettere di realizzare un “collegamento automatico” che consenta la puntuale pubblicazione dei contenuti delle Schede SUA-CdS nel sito di Ateneo.

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Siamo in attesa che i tecnici quantifichino il tempo necessario per lo sviluppo delle procedure informatiche. Considerata la possibilità che la Commissione di esperti inizi al più presto la verifica on-desk, il PQA chiede all’ufficio di supporto di procedere immediatamente con l’upload delle Schede SUA-CdS in formato pdf, e stabilisce il termine del 15 febbraio, da comunicare ai tecnici dello CSIA, quale scadenza per la conclusione del lavoro di sviluppo. Si procede quindi alla discussione dell’o.d.g. oggetto della convocazione. 1 - Relazioni commissioni paritetiche Premesso che le Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti (CPDS) sono considerate organi di valutazione “esterna” al pari dell’Nucleo di Valutazione, e che il PQA non è chiamato a valutarne i contenuti, ma deve prenderne atto per verificare se, in fase di autovalutazione, i CdS ne tengano conto, in questa sede il PQA si limita ad esprimere le proprie considerazioni su quanto relazionato dalle CPDS. Da un esame complessivo emergono alcune criticità dal punto di vista sia formale che sostanziale: innanzitutto, ad esclusione della CPDS del dipartimento di Studi umanistici, le altre relazioni non differenziano in modo puntuale i singoli CdS a favore di una panoramica complessiva del dipartimento. Secondariamente, dalla lettura delle Relazioni, nella maggior parte dei casi, emerge un mero commento ai dati, privo di un giudizio critico autonomo sui singoli CdS che possa configurarsi come “valutazione”. Il PQA preso atto delle criticità emerse, decide di provvedere ad una giornata di formazione, con particolare attenzione alla componente studentesca che, per effetto del rinnovo del Consiglio degli Studenti, ha visto la sostituzione dei propri rappresentanti nei singoli Corsi di studio. 2 – Visita ispettiva CEV: adempimenti operativi Rapporti di Riesami ciclici Il PQA, considerata la nota del Presidente del 19 gennaio u.s. con la quale si comunicava alle strutture didattiche che saranno oggetto della visita ispettiva, gli adempimenti riguardanti i Rapporti di Riesame ciclici, prende atto che dei nove corsi proposti e selezionati solo la Classe LM-62 è provvista del documento, mentre tutti gli altri devono procedere alla redazione entro il 15 febbraio. Il PQA, con i suoi componenti, con il responsabile dell’ufficio di supporto, e con l’ausilio della dott.ssa Romagnoli si rende disponibile ad intervenire nei gruppi di riesame, qualora ne facciano richiesta, per affiancarli nella stesura dei Rapporti di riesame ciclici. AVA – Ciò che ogni soggetto dell’Ateneo dovrebbe sapere

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La prof.ssa Caraceni presenta al PQA un documento da lei predisposto utile ad individuare, per “pillole”, gli elementi fondamentali del sistema AVA, che ogni soggetto interno l’Ateneo dovrebbe conoscere. Il PQA accoglie favorevolmente il lavoro della prof.ssa Caraceni, e procedendo ad un’analisi dello stesso, propone alcune modifiche ed integrazioni da apportare per consentire una maggiore chiarezza di lettura. Il PQA decide, quindi, di pubblicare il documento sul sito web di ateneo e di garantirne massima diffusione attraverso l’invio di una mail a tutto il personale interno l’Ateneo, compresi gli studenti. Linee guida per la consultazione di istituzioni ed attori sociali ed economici Il prof. Pavolini presenta al PQA il lavoro svolto in collaborazione con il prof. Polenta e la dott.ssa Piantoni dell’Ufficio Offerta formativa. Sono state predisposte alcune indicazioni sulle modalità di coinvolgimento degli operatori socio-economici nella programmazione di un Corso di Studi. Il prof. Pavolini propone di discutere i contenuti. Una proposta emersa sarebbe quella di applicare la procedura in oggetto non solo ai CdS ma anche a tutti i percorsi formativi attivati in ateneo, quali ad es. mater, corsi di perfezionamento, ecc. Da una prima discussione, emerge qualche perplessità sull’applicazione del metodo preposto alle lauree strettamente umanistiche. Il PQA, in considerazione degli adempimenti ormai prossimi, conviene di rimandare la diffusione delle linee guida dopo la scadenza fissata per la presentazione dei Rapporti di riesami ciclici, e comunque non prima del coinvolgimento dei Presidenti dei CdS per avere un feedback preventivo in merito. Procedure L’Ufficio pianificazione, innovazione e controllo di gestione, su indicazioni dello stesso Presidio, ha predisposto una procedura relativa alla gestione centralizzata dei “Suggerimenti e reclami”. Non avendo più tempo a disposizione, il PQA rimanda la discussione ad una successiva consultazione telematica. Il Presidente tuttavia ribadisce di elaborare, altresì, una procedura che definisca uno standard per i flussi informativi interni all’Ateno, e propone di prevedere uno specifico punto all’ordine del giorno in una delle successive riunioni. In chiusura, Il PQA decide di programmare la prossima riunione il giorno 19 febbraio 2015 che si suddividerà nel seguente modo:

- ore 9.30 PQA nella formazione “ristretta”; - ore 10.30 incontro con la delegata del Rettore e la responsabile dell’Ufficio

stage e placement; - ore 12.00 incontro con il Consiglio degli studenti.

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Le convocazioni e gli o.d.g. delle singole riunioni verranno concordate nei prossimi giorni. La riunione termina alle ore 17.40. Allegati:

1. AVA – Ciò che ogni soggetto dell’Ateneo dovrebbe sapere 2. Linee guida per la consultazione di istituzioni ed attori sociali ed economici.

Il Segretario Il Presidente f.to Dr. Giovanni Gison f.to Prof. Luigi Alici

Macerata, 29/01/2015

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Rev. 00 del 29/01/2015 Pagina 1 di 8

AVA Ciò che ogni soggetto dell’Ateneo dovrebbe sapere

0. INDICE

0. INDICE ...................................................................................... 1

1. COS’È L’AQ .................................................................................. 2

2. AUTOVALUTAZIONE ......................................................................... 3

3. VALUTAZIONE E ACCREDITAMENTO........................................................ 5

Rev. Data Motivo Pagina

00 29/01/15 Emissione Tutte

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1. Cos’è l’AQ

SISTEMA AVA

A=AUTOVALUTAZIONE / V=VALUTAZIONE PERIODICA / A=ACCREDITAMENTO

AQ

Assicurazione della Qualità*

Insieme delle azioni messe in campo dagli Atenei per raggiungere gli

obiettivi di qualità cui mirano (le linee strategiche della politica di Ateneo

vengono approvate dal SA - Senato Accademico)

Componente essenziale dell’AQ è l’individuazione dei processi in grado di

garantire la corrispondenza tra risultati programmati/attesi e quelli ottenuti

L’AQ riguarda sia la didattica che la ricerca

Il sistema è funzionale ad assicurare che gli Atenei assumano

consapevolezza in ordine ai propri compiti, agli obiettivi da raggiungere

e siano in grado di poterne valutare i risultati

Attori principali dell’AQ di Ateneo sono i Corsi di studio - CdS (per quello

che riguarda la didattica/formazione) e i Dipartimenti (per quanto attiene alla

ricerca)

Nel modello di AQ dell’Ateneo ruolo centrale è rivestito dal Presidio di

Qualità (PQA), i cui compiti riguardano sia l’AQ della didattica che della

ricerca:

- Supervisiona lo svolgimento delle procedure di AQ (è garante

dell’adeguatezza dei modelli organizzativi prescelti dalle

singole strutture in rapporto agli obiettivi perseguiti)

- Propone strumenti comuni per l’AQ e attività formative

- Supporta i corsi di studio (CdS) e i Dipartimenti nelle attività

comuni di AQ

Nello svolgimento della sua attività, il PQA si avvale dei RAQ

(Responsabile Assicurazione della Qualità) di Dipartimento e degli RQ

(Responsabili della Qualità) del CdS

* Nel portale di Ateneo è attiva una sezione

QUALITA’ che raccoglie tutte le

informazioni e la documentazione relative

al sistema di AQ

AUDIT dell’AQ

Processo di verifica del sistema di gestione dell’Ateneo.

ACCREDITAMENTO

Riconoscimento da parte di un terzo delle competenze e dei mezzi per

assolvere ai propri compiti

Dall’accreditamento dipende la classifica delle performances degli atenei, la

quale condiziona, di conseguenza, la distribuzione del FFO

Il processo di accreditamento include:

- AUTOVALUTAZIONE (basata sulla proprio sistema di

assicurazione della qualità – AQ)

- VALUTAZIONE ESTERNA (fatta da esperti esterni sulla

base della documentazione di autovalutazione – fase che si

chiude con il rapporto di valutazione esterna da cui scaturisce

il giudizio finale e l’accreditamento)

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2. Autovalutazione

Organi del processo

di Autovalutazione

Consiglio del CdS

Sotto la responsabilità del Presidente, definisce gli obiettivi

formativi e progetta le azioni necessarie al loro

raggiungimento

Individua modalità di verifica coerenti con il raggiungimento

degli obiettivi programmati

Monitora e valuta l’attuazione delle azioni, definendo gli

opportuni correttivi

Nucleo di valutazione

(capo IV d.lgs. 19/2012)

Verifica qualità ed efficacia dell’offerta didattica

Valuta l’efficacia complessiva della gestione AQ di Ateneo,

ivi inclusa l’adeguatezza del processo di autovalutazione

Formula raccomandazioni per migliorare la qualità

dell’attività didattica di Ateneo

Commissione paritetica

docenti-studenti

(art. 13 d.lgs. 19/2012)

Redige una relazione annuale sulla qualità ed efficienza delle

strutture didattiche, proponendo anche azioni di

miglioramento

Strumenti

Riesame

Atto essenziale del sistema di AQ con cui si verifica

l’idoneità, l’adeguatezza e l’efficacia del proprio operato,

con l’obiettivo di mettere in campo tutte le azioni necessarie

per migliorare e correggere eventuali disfunzioni.

Il processo di riesame, programmato e applicato con cadenza

prestabilita dai CdS (per ciò che riguarda l’AQ della

formazione) e dai Dipartimenti (per ciò che riguarda l’AQ

della ricerca), può portare anche alla ridefinizione del modello

di gestione che ci si è dati.

Il Rapporto di Riesame è l’atto finale dell’attività svolta

annualmente, al fine di promuovere il miglioramento

dell’efficacia della formazione fornita agli studenti

Relazione annuale

Nucleo di Valutazione

Atto con il quale l’organo effettua annualmente il controllo

sull'applicazione dei criteri e degli indicatori per la

valutazione periodica dell'efficienza, della sostenibilità

economico-finanziaria delle attività e dei risultati conseguiti

dall’ateneo nell'ambito della didattica e della ricerca e per

l'assicurazione della qualità dell’Ateneo.

Relazione annuale

Commissione paritetica

docenti-studenti

Atto nel quale vengono indicate proposte di miglioramento

della qualità e dell’efficacia delle strutture didattiche, anche

in relazione ai risultati ottenuti nell’apprendimento, in

rapporto alle prospettive occupazionali e di sviluppo

personale e professionale, nonché alle esigenze del sistema

economico e produttivo.

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AQ della DIDATTICA

Attori

I Corsi di Studio

Azioni

Definizione degli obiettivi da raggiungere

Individuazione e messa in opera delle azioni per il

raggiungimento degli obiettivi

Uso di modalità di verifica coerenti con il raggiungimento

effettivo degli obiettivi

Strumenti

SUA-CdS (Scheda unica annuale del corso di

studio)

RIESAME (rapporto annuale e ciclico)

AQ della RICERCA

Attori

Dipartimenti

Azioni

Definizione degli obiettivi da raggiungere

Individuazione e messa in opera delle azioni per il

raggiungimento degli obiettivi

Uso di modalità di verifica coerenti con il raggiungimento

effettivo degli obiettivi

Strumenti

SUA-RD (Scheda unica annuale della ricerca

dipartimentale)

RIESAME (rapporto annuale)

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3. Valutazione e accreditamento

La fase di valutazione è affidata ad ispettori esterni (CEV – Commissioni di Esperti delle

Valutazione).

Oggetto della

valutazione

Ateneo e Sede

Corsi di studio

Ciascuno degli oggetti sarà sottoposto a valutazione

mediante criteri predefiniti, all’esito della quale verrà

deciso l’accreditamento secondo una scala

predeterminata

Si tratta di valutazioni autonome

Finalità della

valutazione

Accreditamento

periodico

Sia dell’Ateneo/Sede che

dei CdS

Dal rapporto della CEV conseguente alla visita-

ispezione verrà espresso un giudizio finale

(dell’ANVUR) circa l’accreditamento sia della

Sede/Ateneo che dei CdS visitati secondo la seguente

scala

Pienamente positivo

Soddisfacente

Condizionato

Non accreditato

I CdS non visitati otterranno lo stesso giudizio

dell’Ateneo/Sede

Modalità di

svolgimento della

Valutazione

(Ateneo e Sede)

strutturata in 2 fasi

Fase 1

Esame documentazione

on desk

Verranno prese in esame Piano strategico,

Programmazione triennale, delibere degli Organi di

Governo, regolamenti dell’Ateneo, Circolari e Linee

Guida, resoconti e informative presentate agli Organi di

Governo, Carta dei Servizi per gli Atenei e i CdS

telematici, SUA-RD.

Fase 2

Visita/intervista in loco

La visita è funzionale alla verifica dei requisiti di AQ

Valutazione di processo relativa ai princìpi attorno ai

quali è costruito il Sistema di AQ

4 punti oggetto di attenzione (per ognuno dei quali

vengono forniti precisi indicatori)

- AQ1 se esistono chiare politiche e procedure

per la qualità

- AQ2 se esiste un sistema di valutazione

interna della qualità

- AQ3 se viene praticato il miglioramento

continuo della qualità

- AQ4 se esiste un’effettiva organizzazione con

poteri di decisione e di sorveglianza sulla

qualità della didattica e della ricerca

Valutazione della ricerca nell’ambito del sistema di

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AQ – AQ6

Valutazione della sostenibilità della didattica analizzando il rapporto tra docenti incardinati e carico

delle attività didattiche – AQ7

Modalità di

svolgimento della

(Valutazione

CdS)

strutturata in 2 fasi

riguarda i CdS selezionati

(9) – vedi elenco allegato

Fase 1

Esame documentazione

on desk

Analisi della documentazione attestante la presenza del

sistema di AQ

Verranno prese in esame SUA CdS, Rapporti di

Riesame, sia annuale che ciclico, Relazioni

Commissioni paritetiche e Relazioni Nucleo di

Valutazione

Fase 2

Visita/intervista in loco

Valutazione di risultato volta a verificare se i CdS

sono progettati e gestiti secondo i principi del sistema

di AQ di Ateneo e sono in grado di raggiungere i

risultati attesi

5 indicatori di qualità presi in esame

- AQ5.A – domanda di formazione (accertare

la presenza di indagini e consultazioni con il

mondo del lavoro)

- AQ5.B – risultati di apprendimento attesi e

accertati (accertare che i risultati di

apprendimento siano coerenti con la domanda

di formazione)

- AQ5.C – carriera dello studente (accertare la

capacità di individuare e risolvere eventuali

aspetti critici - Riesame)

- AQ5.D – l’esperienza dello studente

(accertare che opinioni e segnalazioni degli

studenti siano tenute nel debito conto e

valorizzate)

- AQ5.E – l’accompagnamento al mondo del

lavoro (accertare l’esistenza di attività di

accompagnamento al mondo del lavoro)

Soggetti intervistati: Direttore, Presidente del CdS,

RAQ, Docenti, Studenti, PTA, Portatori di interesse (es.

rappresentanti del mondo del lavoro con i quali

avvengono periodiche consultazioni)

SUA-CdS

Carta d’identità del CdS

- Predisposta sotto la responsabilità del

Presidente del Corso

- Contiene la progettazione del CdS ed è

costruita secondo 4 sezioni:

A. Obiettivi della formazione (a cosa mira il

CdS)

B. Esperienza dello studente (come viene

realizzato l’obiettivo)

C. Risultati della formazione (se l’obiettivo

proposto viene raggiunto) D. Organizzazione e gestione della Qualità

(sezione di natura tecnica, normalmente

non accessibile al pubblico)

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Documentazione

necessaria per la

Valutazione CdS

- Veicolo di informazione completa per

chiunque voglia conoscerne obiettivi,

strumenti di attuazione, dati relativi alle

prestazioni e ai risultati

- Concepita per essere letta da potenziali

studenti, datori di lavoro, eventuali esperti cui

fosse affidato un mandato di valutazione e

accreditamento del CdS

Rapporto di

Riesame

ANNUALE - È l’atto finale dell’attività di riesame svolta

annualmente, per promuovere il miglioramento

dell’efficacia della formazione fornita agli

studenti

- Condotto sotto la guida dal responsabile del

corso (Presidente) che ne assume la

responsabilità e prevede la partecipazione di

una rappresentanza studentesca

- Approvato dagli organi che hanno la

responsabilità di progettare e attivare il CdS,

nonché di individuare le risorse (Consiglio di

CdS e di Dipartimento, SA, CdA)

- Effettuato annualmente su 3 indicatori: 1. Carriera dello studente

2. Esperienza dello studente

3. Accompagnamento al mondo del lavoro

- Verifica e valuta gli interventi mirati al

miglioramento della gestione del CdS

- Controlla la validità della progettazione e

della permanenza delle risorse attraverso

Analisi e commento dei dati

Verifica efficacia interventi migliorativi

adottati

Pianificazione degli eventuali correttivi da

apportare

CICLICO - Condotto sotto la supervisione dal responsabile

del corso (Presidente) che ne assume la

responsabilità e prevede la partecipazione di

una rappresentanza studentesca

- Approvato dagli organi che hanno la

responsabilità di progettare e attivare il CdS,

nonché di individuare le risorse (Consiglio di

CdS e di Dipartimento, SA, CdA)

- Effettuato con cadenza pluriennale (dipende

dalla durata del corso) su 3 indicatori 1. Domanda di formazione

2. Risultati di apprendimento attesi e

accertati

3. Il sistema di gestione del CdS

- Verifica e analizza l’attualità della domanda di

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formazione, le figure professionali di

riferimento e le loro competenze, la coerenza

dei risultati di apprendimento previsti nel

complesso e dai singoli insegnamenti,

l’efficacia del sistema di gestione del CdS

- Controlla la validità della progettazione attraverso

Analisi e commento dei dati

Verifica dell’ efficacia degli interventi

migliorativi adottati

Pianificazione degli eventuali correttivi da

apportare

Elenco dei CdS in valutazione dal 13 al 17 aprile 2015

Dipartimento CdS Tipologia

DED L-18 Economia: Banche, Aziende, Mercati Triennale

GIURI L-39 Teorie, culture e tecniche del servizio sociale

LMG-01 Giurisprudenza

Triennale

Magistrale ciclo unico

SFBCT LM-85/bis Scienze della formazione primaria

LM-49 Progettazione e gestione dei sistemi turistici

LM-89 Management dei beni culturali

Magistrale ciclo unico

Magistrale

Magistrale

SPOCRI L-20 Scienze della comunicazione

LM-62 Studi politici e internazionali

Triennale

Magistrale

STUM L-11 Lingue e culture straniere occidentali e orientali Triennale

Linee guida per la consultazione di istituzioni ed attori sociali ed economici

Sommario

1. Linee guida europee e normativa nazionale

2. Modalità di svolgimento della consultazione

Allegati

1. Linee guida europee e normativa nazionale

L’occupabilità dei giovani, così come la loro crescita personale ed occupazionale, rappresentano

alcuni obiettivi fondanti attorno a cui negli ultimi decenni si è orientata la strategia di sviluppo

economico-sociale dell’Unione Europea. All’interno di tale quadro il rafforzare l’occupabilità dei

giovani laureati nel corso della loro carriera è diventato un obiettivo primario che l’Unione Europea

e più in generale la collaborazione fra paesi europei cercano di conseguire tramite vari strumenti e

interventi fra i quali un ruolo di primo piano viene rivestito dal cosiddetto “Bologna Process”

(http://www.ehea.info/article-details.aspx?ArticleId=16).

In questa ottica l’EHEA (European Higher Education Area) ha pubblicato un documento dal titolo

“European Standards and Guidelines for Quality Assurance” in cui si sollecitano le organizzazioni

che si occupano di formazione terziaria ad introdurre ed utilizzare strumenti formali in sede di

istituzione, revisione e monitoraggio dei propri corsi di studio tenendo conto del “feedback regolare

da parte dei datori di lavoro, dei rappresentanti del mondo del lavoro e di altre organizzazioni di

rilievo” (http://www.enqa.eu/files/ESG%20versione%20italiana.pdf).

A livello italiano il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 (Art. 11 comma 4.4) stabilisce che le

informazioni previste per l’istituzione dei Corsi di Studio (denominazione e classe di corso di

studio, domanda di formazione, obiettivi formativi specifici, risultati di apprendimento attesi,

quadro delle attività formative, lingua, modalità di erogazione, prova finale, requisiti di accesso)

sono assunte dalle università previa consultazione con le organizzazioni rappresentative nel mondo

della produzione, dei servizi e delle professioni con particolare riferimento alla valutazione dei

fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali. I Decreti sulle classi di laurea (Art. 3, comma 7)

prevedono che gli obiettivi formativi specifici e i risultati di apprendimento attesi siano formulati

dagli Atenei indicando il significato del corso di studio sotto il profilo occupazionale e individuando

gli sbocchi professionali e i risultati di apprendimento attesi dei laureati.

Il documento Anvur che descrive il sistema di Autovalutazione, valutazione periodica e

accreditamento (gennaio 2013) riprende le linee guida europee e la normativa nazionale e sottolinea

che “Ai fini della progettazione del Corso di Studio si tiene conto sia della domanda di competenze

del mercato del lavoro e del settore delle professioni, sia della richiesta di formazione da parte di

studenti e famiglie [ …] Un’accurata ricognizione e una corretta definizione hanno lo scopo di

facilitare l’incontro tra la domanda di competenze e la richiesta di formazione per l’accesso a tali

competenze. Hanno inoltre lo scopo di facilitare l’allineamento tra la domanda di formazione e i

risultati di apprendimento che il Corso di Studio persegue”

(http://www.anvur.org/attachments/article/26/Nuovo_Documento%20finale_28_01_13_pubb_5_20

13.pdf).

Il documento Anvur e il D.M. 47/2013 prevedono che la Scheda Unica Annuale (SUA) del Corso di

Studio sia il principale strumento funzionale alla progettazione, alla realizzazione,

all'autovalutazione e alla ri-progettazione del Corso di Studio. La scheda prevede nella sezione “A -

Obiettivi della formazione” un quadro in cui descrivere in sintesi l’attività di consultazione svolta,

esplicitando quale organo o soggetto accademico effettua la consultazione, quali organizzazioni

vengono consultate, quali sono le modalità e la cadenza delle consultazioni, e il supporto

documentale.

Pertanto la consultazione delle parti sociali è un’attività richiesta in fase di progettazione del Corso

di Studio e in fase di revisione ed è oggetto di valutazione interna e esterna. In particolare tale

consultazione va effettuata in sede di riesame ciclico e non necessariamente ogni anno in sede di

riesame annuale.

Le “Linee guida per le valutazioni pre‐attivazione dei Corsi di Studio da parte delle Commissione di

Esperti della Valutazione (CEV)” per l’a.a 2013-2014, diffuse da ANVUR nel marzo 2013,

indicano come particolare attenzione nell’analisi debba essere rivolta sia alla “domanda di

formazione” che ai “profili di competenza e ai risultati di apprendimento attesi” in relazione, tra gli

altri, ai seguenti aspetti:

o l’adeguata rappresentatività a livello nazionale o internazionale della gamma delle

organizzazioni consultate, direttamente o tramite studi di settore;

o l’adeguatezza delle modalità e dei tempi delle consultazioni, così come l’analisi di studi di

settore aggiornati a livello nazionale e internazionale, indicando anche quali sono stati gli esiti

ed i riscontri di tali attività;

o il discutere nelle consultazioni specificatamente in merito ai risultati di apprendimento attesi sia

disciplinari che quelli generici.

Il suddetto documento invita inoltre a esplicitare e ragionare circa:

o l’adeguatezza delle fonti impiegate nell’analisi per determinare le funzioni professionali e loro

competenze;

o la coerenza fra figure professionali, funzioni e competenze ad esse associate, così come la

coerenza rispetto ai fabbisogni espressi dalla società e dal mondo del lavoro, a livello nazionale

e internazionale;

o l’adeguatezza della descrizione delle funzioni e delle competenze che caratterizzano ciascuna

figura professionale;

o il grado di effettivo coinvolgimento delle organizzazioni consultate in merito alla definizione

sia delle funzioni e competenze che dei risultati di apprendimento attesi specifici e generici.

2. Modalità di svolgimento delle consultazioni

L’Università di Macerata, alla luce delle linee guida e delle normative nazionali e europee, così

come delle pratiche che si sono sviluppate presso il medesimo Ateneo in questi anni, ha sviluppato

le presenti Linee Guida che vanno impiegate dai Corsi di Studio dell’Ateneo e dai Corsi di Master,

Perfezionamento, Aggiornamento, Formazione permanente e continua in sede di:

1 - nuova progettazione o riprogettazione;

2 – necessità di revisione/aggiornamento della consultazione; la consultazione va ripetuta in caso di

modifiche sostanziali al progetto formativo del Corso di Studio e, in ogni caso, deve avere una

cadenza regolare; in particolare occorre effettuare le consultazioni in concomitanza dei riesami

ciclici.

Si lascia facoltà ai CdS di attivare consultazioni e raccolta di informazioni con maggiore frequenza

nel caso lo ritengano necessario.

I temi ed aspetti centrali nell’organizzazione delle consultazioni sono i seguenti:

a. definizione dell’oggetto della consultazione

b. soggetto che effettua la consultazione

c. organizzazione concreta della consultazione.

a. Definizione dell’oggetto della consultazione Per identificare in modo coerente i contenuti del progetto formativo del Corso di Studio e dei

Master o altri tipi di corsi è previsto il seguente percorso:

identificazione dei profili professionali di riferimento;

sulla base di tali profili, identificazione degli obbiettivi formativi espressi anche in risultati di

apprendimento;

individuazione di quali attività formative (insegnamenti, tirocini, eccetera) lo studente

acquisisce questi risultati di apprendimento e con quali modalità di verifica vengono accertate.

b. Soggetto che effettua la consultazione

L’organizzazione e lo svolgimento delle attività di consultazione possono essere svolti

autonomamente dal CdS, oppure coordinati e supportati dalle strutture di riferimento dei Corsi di

Studio (Dipartimenti). Nel caso specifico dei Corsi di Master, Perfezionamento, Aggiornamento,

Formazione permanente e continua l’organizzazione e lo svolgimento delle attività di consultazione

possono essere svolte dalle strutture dipartimentali.

c. Come organizzare la consultazione Dopo che sia stata definita e stilata una bozza del progetto formativo del Corso di Studio (o di

revisione/riformulazione di alcuni suoi contenuti), la consultazione va effettuata tenendo presente i

seguenti due aspetti:

1. individuazione dei soggetti che si intendono consultare e delle fonti di informazioni che si

intendono utilizzare;

2. definizione delle modalità per il confronto in merito al progetto formativo del Corso di Studio.

1. Individuazione di soggetti e fonti

I Corsi di Studio si avvalgono di due strumenti:

a. consultazione di documenti

b. consultazione di soggetti ed istituzioni.

a. Consultazione di documenti

I documenti da consultare sono di vario tipo:

- documenti prodotti da Ordini professionali (la cui consultazione da parte dei CdS è obbligatoria,

nel caso siano stati realizzati)

- documenti prodotti dalle principali associazioni di categoria e di rappresentanza dei lavoratori

attive nei settori di competenza specifica concernenti le professionalità che i CdS intendono formare

(la consultazione dei documenti da parte dei CdS è obbligatoria, nel caso siano stati realizzati)

- documenti prodotti da Istituzioni Pubbliche che abbiano compiti regolativi (ad es. Assessorati

regionali, Ministeri, etc.) nei settori di competenza specifica concernenti le professionalità che i

CdS intendono formare (la consultazione dei documenti da parte dei CdS è obbligatoria, nel caso

siano stati realizzati)

- indagini sul mercato del lavoro dei laureati in settori attinenti a quelli del CdS svolte con cadenza

regionale (ad es. Istat, Almalaurea, Infocamere Excelsior, etc.) (la cui consultazione da parte dei

CdS è obbligatoria, nel caso siano stati realizzati). In questa ottica occorrerà dare anche evidenza di

eventuali analisi effettuate sugli studi di settore per individuare la domanda di formazione, nonché

di opportuni confronti con altri corsi affini a livello nazionale e/o internazionale. E’ possibile, ad

esempio, prendere visione delle analisi sulle competenze professionali e sulle previsioni di

occupazione dei diversi raggruppamenti delle professioni disponibili sul sito dell’ISFOL:

- http://www.isfol.it/orientaonline/ - è possibile navigare per Percorso di laurea, per Aree di

interesse, per Aree Occupazionali, per Ordine Alfabetico delle professioni;

- http://fabbisogni.isfol.it/professioni_raggruppamenti.php?limite=1&testo_subpercorso - è

possibile navigare per professioni previste dalle categorie ISTAT;

- http://fabbisogni.isfol.it//territorio.php?test_abilita=0&div=blu&id_categoria=3&id_menu_prin

cipale=1&where=TERRITORIO&testo_percorso=&link_percorso=&testo_subpercorso=&link

_subpercorso - è possibile consultare le prospettive occupazionali in Italia per regione.

- esiti e conclusioni di eventuali seminari e convegni sul tema.

b. Consultazioni di soggetti ed istituzioni

Le consultazioni dovranno coinvolgere un numero significativo di soggetti adeguatamente

rappresentativi del tessuto produttivo e sociale di riferimento del corso, in grado di rappresentare il

profilo di competenze che dovrà avere il laureato del corso. Tali soggetti andrebbero individuati

preferibilmente a livello regionale e nazionale e, a seconda delle caratteristiche del Corso di Studio,

anche a livello internazionale (es: corsi con curriculum internazionale o con sbocchi

prevalentemente internazionali).

In particolare le figure potenzialmente da contattare sono soggetti appartenenti a:

- Ordini professionali (la cui consultazione da parte dei CdS è obbligatoria, nel caso siano presenti

Ordini);

- principali associazioni di categoria e di rappresentanza dei lavoratori attive nei settori di

competenza specifica concernenti le professionalità che i CdS intendono formare (la consultazione è

obbligatoria, nel caso siano presenti);

- Istituzioni Pubbliche che abbiano compiti regolativi (ad es. Assessorati regionali, Ministeri, etc.)

nei settori di competenza specifica concernenti le professionalità che i CdS intendono formare (la

consultazione è obbligatoria, nel caso siano presenti);

- rappresentanti delle aziende/enti/organizzazioni/associazioni in cui gli studenti fanno tirocini /

stage (la consultazione è obbligatoria, nel caso siano presenti);

- rappresentanti di imprese ed organizzazioni che occupano profili professionali simili a quelli

formati nel Corso di Studio (la consultazione è obbligatoria, nel caso siano presenti);

- associazioni di laureati dell’Università.

2. Modalità di consultazione

Le modalità di consultazione dovranno essere orientate dalle seguenti pratiche:

le consultazioni dovranno essere specifiche per ciascun corso di studio (CdS), anche se è

comunque possibile organizzare l’incontro di consultazione per gruppi di CdS affini che

condividano le organizzazioni rappresentative di riferimento (purché le osservazioni che

emergono siano specifiche per tutti i corsi di studio oggetto della consultazione);

è opportuno che il Corso di Studio predisponga il materiale informativo da sottoporre alle

organizzazioni da consultare. In particolare, il progetto formativo del Corso di Studio, da cui

emergono gli obiettivi formativi specifici del corso, i risultati di apprendimento attesi, e le

figure professionali con i relativi sbocchi occupazionali, va inviato ai soggetti ed istituzioni

coinvolti prima che vengano effettuati gli incontri;

è possibile consultare i diversi soggetti individuati anche chiedendo un riscontro via mail sul

progetto formativo, da inviare insieme ad un questionario che permetta di raccogliere le

osservazioni (v. Allegato 3);

nel caso di incontri con i soggetti coinvolti nella consultazione è utile inviare prima della

riunione il questionario proposto al punto precedente (v. Allegato 3) per dare il tempo ai

soggetti consultati di prendere visione dei contenuti. Il questionario va utilizzato come schema

di analisi durante la riunione;

è necessario verbalizzare i singoli incontri (v. Allegato 1), predisponendo un documento

sintetico di riepilogo da trasmettere a tutti i soggetti consultati che contenga le osservazioni

emerse e le conseguenti azioni di adeguamento individuate dal Corso di studio (v. Allegato 2);

è necessario che i verbali di cui agli allegati 1 e 2 siano approvati a livello di CdS.

Allegato 1 - MODELLO PER LA VERBALIZZAZIONE DI UN INCONTRO

VERBALE DELL’INCONTRO DI CONSULTAZIONE CON IL SISTEMA SOCIO-

ECONOMICO E LE PARTI INTERESSATE

Anno accademico

Classe - Corso/i di

Studio – Eventuale

Ateneo in convenzione

Dipartimento

Il giorno …. alle ore ……, presso ………………., si è tenuto l’incontro di consultazione tra i

rappresentanti del Corso di Studio e i rappresentanti delle organizzazioni rappresentative della

produzione e delle professioni di riferimento, per una consultazione sul progetto formativo per l’a.a.

….. relativo al Corso di Studio di cui sopra.

Erano presenti all’incontro:

- Per il corso di studio: (nome e ruolo)

- Per le organizzazioni rappresentative: (nome, ruolo e denominazione dell’organizzazione di

appartenenza)

La discussione ha preso in esame:

- Denominazione del CdS

- Gli obiettivi formativi del CdS

- Le figure professionali e gli sbocchi previsti

- I risultati di apprendimento attesi e il quadro delle attività formative

- ….. (indagini AlmaLaurea, opinioni delle aziende sui tirocini, studi di settore….)

Durante l’incontro è emerso in particolare quanto segue:

- Obiettivi formativi:……

- Figure professionali:……

- Punti di forza dell’offerta formativa proposta

- Eventuali criticità dell’offerta formativa proposta

- ……

Altre osservazioni:……

L’incontro si chiude alle ……

Allegati al verbale:

…..

Allegato 2 - MODELLO PER LA SINTESI DELLE CONSULTAZIONI

SINTESI DELLE CONSULTAZIONI CON IL SISTEMA SOCIO-ECONOMICO E LE

PARTI INTERESSATE E DELL’ANALISI DOCUMENTALE

Anno accademico

Classe - Corso/i di

Studio – Eventuale

Ateneo in convenzione

Dipartimento

La consultazione sul progetto formativo per l’a.a….. del corso di studio di cui sopra è avvenuta nel

modo seguente (elencare le consultazioni svolte, i soggetti consultati, le modalità e i tempi):

- N. … incontri con le organizzazioni rappresentative nelle seguenti date: …… (vedi verbali

allegati)

- Invio di questionari di consultazione ai seguenti soggetti: ……

- Analisi dei seguenti documenti: (studi di settore, portali specifici,….)

Dalle consultazioni è emerso quanto segue:

- Punti di forza dell’offerta formativa proposta

- Eventuali criticità dell’offerta formativa proposta

- ….

- ….

-

Il CdS concorda di tenere conto delle seguenti indicazioni …..

Alla luce di quanto emerso si ritiene che il progetto di corso sia coerente con le esigenze del sistema

socio-economico e adeguatamente strutturato al proprio interno.

data ……

Allegati: ……

Allegato 3. Questionario per la consultazione degli enti, delle aziende e delle organizzazioni

(aziende, enti,…) rappresentative della produzione di beni e servizi, delle professioni in merito

alla proposta formativa del Corso di Studio

Per poter disporre di informazioni che consentano di progettare una proposta formativa coerente

con le esigenze della società e del mondo produttivo, desideriamo sottoporle alcuni quesiti. A tal

fine troverà in allegato le informazioni relative alle figure professionali che il corso di studio

intende formare e alle conoscenze e competenze che il corso di studi si propone di far acquisire allo

studente.

Anno accademico

Tipo Corso

Nome Corso di Studio

Classe

Sede didattica

Dipartimento

ORGANIZZAZIONE CONSULTATA

Denominazione

Sede

Ruolo dell’intervistato

all’interno Organizzazione

(azienda, ente,…)

Data della compilazione

1 - DENOMINAZIONE DEL CORSO

Decisamente

Più SÌ

che NO

Più NO

che SÌ

Decisamente

NO

1.1 Ritiene che la denominazione del corso comunichi in

modo chiaro le finalità del corso di studio?

1.2 Osservazioni

e/o suggerimenti

2 - FIGURE PROFESSIONALI E MERCATO DEL LAVORO

2.1 Ritiene che le figure professionali che il

corso si propone di formare siano rispondenti

alle esigenze del settore/ambito

professionale/produttivo?

Decisa

mente

Più

che

NO

Più NO

che SÌ

Decisa

mente

NO

Eventuali osservazioni o proposte

Figura professionale 1…

Figura professionale 2…

Figura professionale 3…

2.2 Ritiene che le figure professionali che il

corso si propone di formare possano essere

richieste dal mercato del lavoro nei prossimi

dieci anni?

Deci

same

nte

Più

ch

e

N

O

Più

NO

che

Deci

same

nte

NO

Eventuali osservazioni o proposte

Figura professionale 1…

Figura professionale 2…

Figura professionale 3…

2.2 Ritiene che le figure professionali che il

corso si propone di formare siano rispondenti

alle esigenze della sua Organizzazione o delle

organizzazioni / realtà professionali che Lei

rappresenta (azienda, ente,…)?

Decisa

mente

Più

che

NO

Più NO

che SÌ

Decisa

mente

NO

Eventuali osservazioni o proposte

Figura professionale 1…

Figura professionale 2…

Figura professionale 3…

3 - RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

3.1 Ritiene che i risultati di apprendimento (in

termini di conoscenze e capacità di applicarle)

che il corso di studio si propone di

raggiungere nelle diverse aree di

apprendimento (gruppi di discipline) sono

rispondenti alle competenze che il mondo

produttivo richiede per le figure professionali

previste?

Conoscenza e

comprensione

Capacità di

applicare

conoscenza e

comprension

e Eventuali osservazioni o proposte

SI NO SI NO

Area 1…

Area 2…

Area 3…

….

Ha alte osservazioni rispetto al progetto qui presentato?

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