Verbale III Commissione Affari Esteri - 5/5/15

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III COMMISSIONE PERMANENTE (Affari esteri e comunitari) SOMMARIO RISOLUZIONI: Variazione nella composizione della Commissione .......................................... 23 7-00670 Cicchitto: Sull’impegno dell’Italia in sede multilaterale a sostegno della Tunisia (Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00106) ................. 23 ALLEGATO 1 (Nuova formulazione approvata dalla Commissione) .......................... 28 7-00602 Manlio Di Stefano: Sull’arresto di Roberto Berardi in Guinea Equatoriale (Discus- sione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00107) ........................ 26 ALLEGATO 2 (Nuova formulazione approvata dalla Commissione) .......................... 30 RISOLUZIONI Martedì 5 maggio 2015. Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO, indi del vicepresidente Andrea MANCIULLI. – Interviene il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Lapo Pistelli. La seduta comincia alle 15.20. Variazione nella composizione della Commissione. Fabrizio CICCHITTO, presidente, av- verte che a far data dal 23 aprile scorso l’onorevole Alessio TACCONI (PD) ha ces- sato di far parte di questa Commissione. 7-00670 Cicchitto: Sull’impegno dell’Italia in sede multilaterale a sostegno della Tunisia. (Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00106). Fabrizio CICCHITTO, presidente, av- verte che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l’attiva- zione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, come convenuto in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Illustra, quindi, la risoluzione in titolo, di cui è primo firmatario e sottoscritta insieme alla collega Quartapelle Procopio, oltre ad altri colleghi che hanno preso parte alle missioni a Tunisi svolte nei mesi di gennaio e marzo scorsi, e all’onorevole Locatelli. Procede quindi ad illustrare la risolu- zione in titolo, presentata sulla scia delle importanti iniziative di cooperazione bila- terale promosse da ultimo dai protagonisti della società civile tunisina. Segnala che la risoluzione prende spunto dal modello di un Paese arabo e a maggioranza musulmana che si caratte- rizza, rispetto agli Stati attraversati dalle cosiddette « primavere arabe », per il pas- saggio pacifico dal regime dittatoriale di Ben Alì ad una democrazia costituzionale e parlamentare. Come noto, la Tunisia è cresciuta negli anni Novanta ad una media Martedì 5 maggio 2015 23 Commissione III

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Risoluzione n. 7-00602 Manlio Di Stefano: Sull'arresto di Roberto Berardi in Guinea Equatoriale.

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  • III COMMISSIONE PERMANENTE

    (Affari esteri e comunitari)

    S O M M A R I O

    RISOLUZIONI:

    Variazione nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

    7-00670 Cicchitto: Sullimpegno dellItalia in sede multilaterale a sostegno della Tunisia(Discussione e conclusione Approvazione della risoluzione n. 8-00106) . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

    ALLEGATO 1 (Nuova formulazione approvata dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

    7-00602 Manlio Di Stefano: Sullarresto di Roberto Berardi in Guinea Equatoriale (Discus-sione e conclusione Approvazione della risoluzione n. 8-00107) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

    ALLEGATO 2 (Nuova formulazione approvata dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

    RISOLUZIONI

    Marted 5 maggio 2015. Presidenzadel presidente Fabrizio CICCHITTO, indidel vicepresidente Andrea MANCIULLI. Interviene il viceministro degli affari esterie della cooperazione internazionale, LapoPistelli.

    La seduta comincia alle 15.20.

    Variazione nella composizione della Commissione.

    Fabrizio CICCHITTO, presidente, av-verte che a far data dal 23 aprile scorsolonorevole Alessio TACCONI (PD) ha ces-sato di far parte di questa Commissione.

    7-00670 Cicchitto: Sullimpegno dellItalia in sede

    multilaterale a sostegno della Tunisia.

    (Discussione e conclusione Approvazionedella risoluzione n. 8-00106).

    Fabrizio CICCHITTO, presidente, av-verte che, se non vi sono obiezioni, la

    pubblicit dei lavori della seduta odiernasar assicurata anche attraverso lattiva-zione di impianti audiovisivi a circuitochiuso, come convenuto in sede di ufficiodi presidenza, integrato dai rappresentantidei gruppi.

    Illustra, quindi, la risoluzione in titolo,di cui primo firmatario e sottoscrittainsieme alla collega Quartapelle Procopio,oltre ad altri colleghi che hanno presoparte alle missioni a Tunisi svolte nei mesidi gennaio e marzo scorsi, e allonorevoleLocatelli.

    Procede quindi ad illustrare la risolu-zione in titolo, presentata sulla scia delleimportanti iniziative di cooperazione bila-terale promosse da ultimo dai protagonistidella societ civile tunisina.

    Segnala che la risoluzione prendespunto dal modello di un Paese arabo e amaggioranza musulmana che si caratte-rizza, rispetto agli Stati attraversati dallecosiddette primavere arabe , per il pas-saggio pacifico dal regime dittatoriale diBen Al ad una democrazia costituzionalee parlamentare. Come noto, la Tunisia cresciuta negli anni Novanta ad una media

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  • del 5 per cento e presenta un sistemaeconomico assai diversificato in cui ilsettore turistico rappresenta il 7 per centodellintero PIL. I tunisini residenti al-lestero sono circa un milione, la maggiorparte dei quali in Europa, per lo pi inFrancia e in Italia. Peraltro, sono statieletti nel nostro Paese ben tre deputatitunisini attualmente in carica. Anche pertali ragioni il nostro Paese in prima lineanellimpegno internazionale volto a daresostegno al processo democratico avviatosidopo il sacrificio del venditore ambulanteBouazizi, la cui morte segn nel 2011lavvio di una trasformazione per linteraarea.

    Sottolinea che dopo un processo vir-tuoso, segnato dallapprovazione di unanuova Costituzione, che ha affrontato inmodo esemplare anche il rapporto traStato, religione e libert di espressione, laTunisia ha subto un duro colpo conlattacco del 18 marzo scorso al Museo delBardo da parte dei terroristi fondamen-talisti. Tale attacco ha, innanzitutto, col-pito il settore turistico che gi primadellattentato aveva registrato una fles-sione del 6,5 per cento. In questi anni ilPaese non riuscito a modificare il mo-dello territoriale di sviluppo definito daBen Al che col turismo di massa avevaprivilegiato le zone costiere a svantaggio diquelle pi interne, con la conseguenza dicreare i presupposti delle contraddizioniattuali. Infatti, per un verso gli ideologi delCaliffato pescano oggi nelle zone pi po-vere della Tunisia, Paese che non a casodetiene il primato del numero di foreignfighters arruolati dal Daesh. Per altroverso, per, la realt tunisina fortuna-tamente caratterizzata, specie nelle citt,dallautonomia culturale nei comporta-menti personali, nei rapporti familiari enella societ di milioni di donne che sisono fatte sentire e hanno esercitato unruolo assai positivo. Quindi, la societcivile tunisina nel suo complesso, e in essail settore imprenditoriale, hanno dimo-strato di voler intervenire sui processipolitici. In questo quadro la risoluzione finalizzata a favorire un processo econo-mico virtuoso e non soltanto a convogliare

    risorse economiche verso Tunisi. La riso-luzione , inoltre, mossa dallintento dipromuovere ulteriormente il progresso de-mocratico della Tunisia integrando talePaese nellordinamento internazionale deldiritto umanitario.

    Conclusivamente, alla luce di tali obiet-tivi e anche in vista del prossimo impor-tante pellegrinaggio degli ebrei a Gerba,che avr luogo il 6 e 7 maggio allaSinagoga di El Ghriba, la pi antica delmondo, la stessa in cui nel 2002 furonouccise 19 persone, evidenzia lopportunitche lItalia si attivi senza indugio persostenere in tutte le sedi internazionali losforzo tunisino per il consolidamento dellademocrazia e per il contrasto al terrori-smo radicale.

    Il Viceministro Lapo PISTELLI esprimelapprezzamento del Governo nei confrontidelloperato della Commissione, sia perquanto riguarda lintensa opera di soste-gno esplicato in sede di diplomazia par-lamentare a sostegno della ancor fragiledemocrazia tunisina, sia per aver sintetiz-zato tale azione nella risoluzione oggiallesame. Ricorda peraltro come dopo ilgrave attentato del Museo del Bardo sisiano svolte molte visite ufficiali in quelPaese, sia del Presidente del ConsiglioMatteo Renzi, anche in occasione dellamarcia in ricordo delle vittime del 18marzo, che del Ministro degli affari esterie della cooperazione internazionale PaoloGentiloni, come pure tra pochi giorni dellostesso Presidente della Repubblica SergioMattarella. Tali visite rappresentano losforzo convinto che il nostro Paese compieper manifestare fiducia e dare sostegnoalla Tunisia in quanto caso di relativosuccesso in unarea geostrategica assaiproblematica. Sottolinea che il feroce at-tacco portato alle istituzioni tunisine loscorso 18 marzo, oltre al suo costo intermini di vite umane, ha provocato unagrave flessione dei flussi turistici, vitalerisorsa per leconomia tunisina, in ciesattamente assecondando lintento terro-ristico del progetto jihadista. Sottolinea,peraltro, come la Tunisia ospiti oggi, apartire dal 2011, circa 1 milione di pro-

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  • fughi libici a conferma dellazione solidalee responsabile svolta da Tunisi a sostegnodella soluzione della crisi regionale.

    Per quanto la Tunisia non sia pi tra inostri partner prioritari per la coopera-zione allo sviluppo, rivendica il fatto diaver convertito parte del debito tunisinonei confronti del nostro Paese in sostegnoeconomico a settori quali la sanit, losviluppo agricolo e le piccole e medieimprese. Una simile scelta stata assuntaanche da altri membri dellUnione euro-pea, tra i quali Francia e Germania. Diconseguenza, annuncia il pieno consensoda parte del Governo nei confronti dellarisoluzione in titolo, che risponde allalogica complessiva bipartisan della politicaestera europea.

    Mario MARAZZITI (PI-CD) ringrazia ifirmatari per la presentazione della riso-luzione in titolo e ribadisce che nellam-bito della nostra azione nel Mediterraneobisogna certamente sostenere la Tunisiache, rappresentando un caso di successoallinterno del difficile quadro nordafri-cano, un Paese sotto attacco da parte deiterroristi. In tal senso, la conversione deldebito in progetto di aiuto rappresenta unatto dovuto. Riconoscendo che entrambele proposte contenute nellimpegno dellarisoluzione sono condivise dal suo gruppo,annuncia di voler sottoscrivere la risolu-zione in esame.

    Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) anome del proprio gruppo esprime pro-fonda adesione alla risoluzione in esame,che sintetizza ed accelera lopera di so-stegno messa in atto dalla Commissionenei confronti della Tunisia, del resto diconcerto con il Governo. Nel ringraziare atal proposito il presidente Cicchitto perliniziativa assunta per ben due volte, indue momenti assai opportuni, di svolgerevisite in Tunisia, sottolinea che latto diindirizzo contribuisce a rafforzare lazionedel Governo affinch quel Paese possaandare verso una piena democratizzazionee maggiore benessere e sia pienamenteconforme agli standard internazionali intema di diritti umani.

    Pia Elda LOCATELLI (Misto-PSI-PLI)sottolinea come occorra sempre enfatiz-zare i successi che si sono registrati in unaregione cos difficile, e che la Tunisiarientra sicuramente fra questi, anche peril ruolo centrale che nella democratizza-zione di quel Paese hanno avuto le asso-ciazioni e i movimenti delle donne. Ma-nifesta apprezzamento per il forte coor-dinamento che si registrato nellazione diGoverno e Commissione, che ha permessorisultati molto importanti.

    Khalid CHAOUKI (PD) esprime forteapprezzamento per la risoluzione in og-getto. Osserva peraltro come sia oppor-tuno, con riferimento alla parte motiva eal secondo punto del dispositivo, modifi-care la definizione della Tunisia da Paese osservatore in Paese partner per lademocrazia con riferimento al ConsigliodEuropa.

    Erasmo PALAZZOTTO (SEL) ritieneche la risoluzione presentata e da luisottoscritta contribuisca a valorizzare illavoro compiuto dalla Commissione inoccasione delle visite svolte in Tunisia.Precisa di avere apposto la propria firmaallatto di indirizzo in ragione dellurgenzadi assumere impegni concreti a sostegno ditale Paese. Prospetta, tuttavia, lopportu-nit di una riformulazione del testo allaluce degli esiti dellaudizione recentementesvolta dal Comitato Africa di rappresen-tanti della societ civile tunisina con rife-rimento agli effetti derivanti dallattua-zione degli accordi partenariato traUnione europea e Tunisia. Conseguente-mente, in merito al quinto punto dellepremesse, segnala lopportunit di inserireil richiamo alla Convenzione sulla lottacontro la tratta di esseri umani e, conriferimento al successivo e ultimo puntodella premessa, lopportunit di anteporrele parole per il contrasto al traffico e allatratta di esseri umani subito dopo ilrichiamo alle operazioni dellUnione euro-pea Tritone e Poseidon, questo da un latoper valorizzare il senso dellimpegno eu-ropeo e, dallaltro, per non ingenerareaspettative sul dialogo in fieri con lUnione

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  • africana, anche in sede di processo diKarthoum.

    Daniele DEL GROSSO (M5S) dichiara ilfavore del suo gruppo alla risoluzione inoggetto in merito allobiettivo del contrastoal terrorismo e allappoggio alla democra-zia tunisina. Tuttavia, per quanto riguardagli investimenti menzionati al primo puntodellimpegno, esprime il timore che essi sirisolvano nella costruzione di un elettro-dotto che colleghi sul fondo del Mediter-raneo Italia e Nordafrica; ed unicamentein virt di tale preoccupazione, pur con-dividendo le intenzioni di fondo dellattodi indirizzo, annuncia lastensione del pro-prio gruppo.

    Fabrizio CICCHITTO, presidente, ac-cetta le proposte di riformulazione avan-zate dai colleghi Chaouki e Palazzotto.

    Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva quindi la risolu-zione in titolo come riformulata, che as-sume il n. 8-00106 (vedi allegato 1).

    7-00602 Manlio Di Stefano: Sullarresto di Roberto

    Berardi in Guinea Equatoriale.

    (Discussione e conclusione Approvazionedella risoluzione n. 8-00107).

    Manlio DI STEFANO (M5S) illustra larisoluzione in titolo, di cui primo fir-matario insieme ad altri deputati del pro-prio gruppo. Ricorda come essa abbia adoggetto la grave vicenda del nostro con-nazionale Roberto Berardi, attualmentedetenuto in un carcere della Guinea Equa-toriale non solo in condizioni degradanti edisumane e sottoposto a tortura, secondoquanto confermerebbe materiale fotogra-fico in suo possesso, ma anche su basigiuridiche non completamente trasparenti.Vi , infatti, il forte sospetto che egli siatrattenuto laggi soprattutto in quantounico testimone di uninchiesta avviata dalGoverno degli Stati Uniti che coinvolge ilfiglio dellattuale Presidente, ObiangNguema Mbasogo.

    Riporta le vivissime preoccupazioni deigenitori del Berardi, che temono che ilproprio figlio possa non essere liberatoalla scadenza prevista della pena deten-tiva, il giorno 19 maggio, oppure, qualoraeffettivamente liberato, possa subire unattentato. Fa inoltre presente che lItalianon ha in Guinea Equatoriale una propriarappresentanza diplomatica, e come dun-que occorra fare riferimento, in virt degliaccordi di reciproca assistenza previstidallUnione europea, piuttosto allAmba-sciata spagnola, che non stata finoraprodiga di chiarimenti nei confronti deigenitori del nostro concittadino. Menziona,infine, il nuovo caso di un altro nostroconcittadino, Fabio Galassi, recentementearrestato in quel Paese, ed avanza il so-spetto che le due vicende facciano parte diuna strategia complessiva di intimidazionenei confronti delle imprese italiane impe-gnate nella capitale Oyala, dove sarebbeforte invece la pressione del mondo eco-nomico cinese, intenzionato ad assicurarsila parte maggiore degli appalti laggi di-sponibili.

    In definitiva, lintento della risoluzione quello di ottenere un chiaro e formaleimpegno del Governo a tutela del nostroconcittadino Berardi, in cos grave diffi-colt personale.

    Il viceministro Lapo PISTELLI ricordacome il Governo si sia speso in modocostante e fin dallinizio della vicenda, siain sede diplomatica che politica, a favoredi Roberto Berardi, e come per esempioda pochi giorni egli stesso ne abbia in-contrato il fratello raccogliendone le atte-stazioni di gratitudine per il sostegno ri-cevuto dalla Farnesina. Sottolinea come idue casi richiamati dal deputato Di Ste-fano siano profondamente diversi, giacchmentre il Galassi stato arrestato su basiassai dubbie, Roberto Berardi stato in-vece condannato ai sensi della legge penalevigente in Guinea Equatoriale e avrebbeanche commesso un tentativo di evasione.Rivendica come il Governo italiano assi-curi attenzione costante a tutti i conna-zionali detenuti allestero ma come peral-tro la Guinea Equatoriale presenti condi-

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  • zioni a parte , per due motivazioni:perch non abbiamo laggi una nostrarappresentanza diplomatica; e perch lasituazione politica di quel Paese assaipeculiare. Fa presente come il caso diBerardi pu far da monito a tutti i nostriconcittadini, a chiedersi sempre qualisiano le condizioni del Paese in cui sirecano a svolgere la propria attivit im-prenditoriale. Auspica, infine, che la vi-cenda di Berardi possa concludersi ilgiorno 19 maggio nel modo pi felice.

    Ci detto, rivendica la perdurante in-tensa attivit esplicata in proposito dallaFarnesina sin dallinizio della vicenda, vo-lendo in questa sede cogliere in modopositivo lo spirito della risoluzione pre-sentata nel senso di una manifestazione diallarme per la condizione in cui versa ilnostro connazionale. Infine, esprime sin-cero apprezzamento e gratitudine a tutticoloro che non cessano di adoprarsi conprofessionalit per il migliore esito dellaquestione.

    Manlio DI STEFANO (M5S) riconoscecome i due casi presi in esame siano assaidiversi e che una cosa essere incarceratisulla base di unaccusa precisa, altra cosa invece esserlo su basi non definite. Lapreoccupazione alla base della risoluzionein titolo essenzialmente a proposito dellasicurezza personale del Berardi. Precisache quando nel quarto capoverso dellaparte motiva si parla di immobilismo ,ci si riferisce essenzialmente allassenza adoggi di un impegno formale. Fa presentecome unazione incisiva da parte del Go-verno potrebbe consistere, ad esempio, nelprovvedere ad un congruo accompagna-mento del Berardi alluscita dal carcere efino al suo ingresso in Italia, per tutelarnelincolumit. Prende comunque atto dellaseriet dellimpegno del Governo.

    Il viceministro Lapo PISTELLI accogliecon soddisfazione le parole di riconosci-mento usate dal deputato Di Stefano, do-

    vendo tuttavia rilevare che le premessedella risoluzione sembrano muovere nelladirezione di evidenziare omissioni daparte del Governo, e dunque non sonocondivisibili. Pertanto, sulla base del di-battito appena svoltosi e ricordando imolti interventi fatti nelle sedi politiche inuna vicenda che stata densa di sviluppi,propone una riformulazione della mozionen. 7-00602 nel senso di mantenere sol-tanto i tre primi punti della premessa e diriformulare il dispositivo nei seguenti ter-mini: a fornire al signor Roberto Berardi,direttamente o indirettamente mediante ilcorrispondente consolare presente in locoe coinvolgendo, se necessario, le Rappre-sentanze dei Paesi partner, ogni possibileassistenza sia dal punto di vista dellatutela dei suoi diritti che della sua inco-lumit fisica anche dopo la scarcerazionedel nostro concittadino; a farsi carico, perquanto di competenza e nellambito dellerisorse finanziarie disponibili, come giavvenuto in passato, degli oneri connessialla prestazione di terapie medicinali neiconfronti di Roberto Berardi .

    Manlio DI STEFANO (M5S) chiede per-ch venga proposto di sopprimere, nelsecondo punto dellimpegno, le parole burocratico che logistico ed economico .

    Il viceministro Lapo PISTELLI fa pre-sente come tale concetto sia gi ricom-preso nellespressione ogni possibile as-sistenza .

    Manlio DI STEFANO (M5S) accettaquindi la proposta riformulazione avan-zata dal rappresentante del Governo.

    Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva, quindi, alluna-nimit la risoluzione in titolo come rifor-mulata, che assume il n. 8-00107 (vediallegato 2).

    La seduta termina alle 14.55.

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  • ALLEGATO 1

    Risoluzione n. 7-00670 Cicchitto: Sullimpegno dellItalia in sedemultilaterale a sostegno della Tunisia.

    NUOVA FORMULAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

    La III Commissione,

    premesso che:

    lItalia ha un interesse vitale nellastabilizzazione democratica e nel consoli-damento istituzionale della Tunisia, inquanto modello virtuoso di evoluzione pa-cifica dalla dittatura verso la democrazia ealternativo per le migliaia di giovani di tuttii Paesi della regione nordafricana e medio-rientale rispetto allopzione rappresentatadal fondamentalismo estremista; il sostegnoalla giovane democrazia tunisina e alla suaeconomia rafforzerebbe la posizione del-lItalia in Europa e nel Mediterraneo, inlinea con le premesse dettate dal Presidentedel Consiglio, Matteo Renzi, a partire dallasua visita in Tunisia come primo impegnoufficiale allestero, e confermate dalle suc-cessive missioni del Ministro degli affariesteri e della cooperazione internazionale,Paolo Gentiloni, nonch dalle iniziative didiplomazia parlamentare assunte dallaCommissione affari esteri della Camera deideputati nei mesi di gennaio e marzo 2015,da ultimo a seguito degli attentati perpe-trati al Museo del Bardo;

    considerato che lItalia il secondopartner economico della Tunisia, Tunisiresta un interlocutore privilegiato per gliinvestitori e le imprese italiane e cimalgrado le perdite registrate nel settoredel turismo dopo gli attentati del Bardo ealla luce delliniziativa assunta dal Mini-stro Gentiloni sul taglio di 25 milioni dieuro del debito tunisino, unitamente allaproposta di un piano Marshall per laTunisia derivante dalla destinazione versoTunisi di una parte significativa dei finan-

    ziamenti provenienti dal piano Junker percontribuire ad una crescita sostenibile, inconsiderazione delle gravi diseguaglianzeesistenti tra il nord e il sud del Paese, ealla creazione di opportunit di lavorosoprattutto con riferimento alle fasce gio-vanili della popolazione;

    la ridefinizione della Politica euro-pea di vicinato rappresenta una finestra diopportunit da cogliere anche per quantoconcerne il rapporto tra lUnione europeae i Paesi della sponda sud del Mediterra-neo, in cui auspicabilmente la Tunisiapotr assumere lo status avanzato dipartenariato, al pari di Marocco e Gior-dania, potendo cos accedere alle agenzieeuropee competenti in tema di dirittiumani, di asilo e di migrazioni, nonch aprogrammi europei di alta formazione peri giovani, incluso Erasmus;

    rivestirebbe grande valore simbo-lico lassunzione da parte della Tunisiaanche dello status di Paese partner per lademocrazia al Consiglio dEuropa, ancheai fini del rispetto della CEDU e dellafirma in prospettiva delle convenzioniaperte, come ad esempio la Convenzione-quadro del Consiglio dEuropa per la pro-tezione delle minoranze nazionali e laConvenzione sulla lotta contro la tratta diesseri umani, e per la riduzione delle gravidiseguaglianze che segnano la societ tu-nisina e che sono state fattori scatenantidelle rivolte del 2011, come pure dellade-sione di molti giovani a fenomeni crimi-nali-terroristici. Infatti, la Tunisia detieneil primato di Paese con il pi alto numerodi foreign fighters impegnati a sostegno diDaesh;

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  • va tenuto conto anche degli esitidella Riunione straordinaria del Consiglioeuropeo del 23 dicembre 2015 che, oltre alrafforzamento della presenza in mare me-diante il potenziamento delle operazionidellUnione europea Triton e Poseidon peril contrasto al traffico e alla tratta di esseriumani, ha impegnato lUnione europea allancio di programmi regionali di sviluppoper lAfrica settentrionale, unitamente adun dialogo rafforzato con lUnione Afri-cana per il sostegno anche alla Tunisia,

    impegna il Governo:

    a promuovere, di concerto con glialtri Paesi europei, una conferenza inter-

    nazionale per gli investimenti in Tunisia,con lobiettivo di rafforzare limpegnonella lotta contro il terrorismo e per ilconsolidamento delle istituzioni e delleco-nomia tunisine;

    a promuovere lattribuzione alla Tu-nisia dello status avanzato nel quadrodella nuova Politica europea di vicinato, edello status di Paese partner per la de-mocrazia in sede di Consiglio dEuropa.

    (8-00106) Cicchitto, Quartapelle Proco-pio, Amendola, Valentini, Pa-lazzotto, Cirielli, Locatelli,Marazziti .

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  • ALLEGATO 2

    Risoluzione n. 7-00602 Manlio Di Stefano: Sullarresto di RobertoBerardi in Guinea Equatoriale.

    NUOVA FORMULAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

    La III Commissione,

    premesso che:

    il nostro concittadino Roberto Be-rardi stato arrestato senza un mandatoil 18 gennaio 2013 nella sua casa di Batain Guinea Equatoriale dove si trovava perlavoro;

    il 26 agosto 2013, la Corte provincialedi Bata lo condannava a 2 anni e 4 mesi direclusione per appropriazione indebita;

    sulla vicenda sono gi stati presen-tati dieci atti di sindacato ispettivo alParlamento italiano e due al Parlamentoeuropeo,

    impegna il Governo:

    a fornire al signor Roberto Berardi,direttamente o indirettamente mediante il

    corrispondente consolare presente in locoe coinvolgendo, se necessario, le Rappre-sentanze dei Paesi partner, ogni possibileassistenza sia dal punto di vista dellatutela dei suoi diritti che della sua inco-lumit fisica anche dopo la scarcerazionedel nostro concittadino;

    a farsi carico, per quanto di compe-tenza e nellambito delle risorse finanzia-rie disponibili, come gi avvenuto in pas-sato, degli oneri connessi alla prestazionedi terapie medicinali nei confronti di Ro-berto Berardi.

    (8-00107) Manlio Di Stefano, Sibilia, DiBattista, Spadoni, Scagliusi,Grande, Del Grosso .

    Marted 5 maggio 2015 30 Commissione III