Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale · 2016. 12. 24. · COMUNE DI COMACCHIO...
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COMUNE DI COMACCHIOProvincia di Ferrara
Reg. delib. N. 86
Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale
Adunanza straordinaria Seduta di prima convocazione
In data 29/11/2016 alle ore 19:00
Ai sensi dell'art. 39 – 1° comma – del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267, si è convocato il Consiglio Comunale nella Residenza Municipale, oggi 29/11/2016 alle ore 19:00 in adunanza straordinaria di prima convocazione, previo invio di invito scritto mediante PEC.
Fatto l’appello nominale risultano:
Presenti Assenti1 FABBRI MARCO X2 BELLINI ROBERTO X3 RIGHETTI ALBERTO X4 MODONESI MICHELE X5 TADDEI ALESSIO X6 BELLOTTI ROBERT X7 CALDERONE MARIANO ENRICO X8 SENNI SAMUELE X9 MORESE CONSIGLIA X10 PEDRIALI TIZIANA X11 ROSOLEN MARIATERESA X12 MICHETTI DAVIDE X13 TOMASI EMILIO X14 FELLETTI MARIA FRANCESCA X15 KUBBAJEH MOH'D X16 DI MUNNO ANTONIO X17 CAVALLARI FABIO X
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Assiste Il Segretario Generale Dott.ssa Daniela OriIl Presidente del Consiglio Robert Bellotti - assume la presidenza e, riconosciutane la legalità, dichiara aperta la seduta, designando scrutatori i tre Consiglieri:BELLINI ROBERTO, RIGHETTI ALBERTO, MICHETTI DAVIDE
OGGETTO:
MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE DAVIDE MICHETTI (L'ONDA) IN DATA 04.11.2016 – MUSEO PRESSO L’EX OSPEDALE DEGLI INFERMI – SAN CAMILLO -.
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COMUNE DI COMACCHIO deliberazione n. 86 del 29.11.2016
Gli Assessori signori: Denis Fantinuoli, Alice Carli, Stefano Parmiani, Sergio Provasi, presenti in aula, partecipano all'odierna seduta consiliare senza il diritto di voto e senza essere conteggiati ai fini della validità della riunione.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Uditi gli interventi di cui all'allegato 1 agli atti della presente deliberazione;
PRENDE ATTO
della mozione (allegato A) presentata dal Consigliere Comunale Davide Michetti (L'ONDA) in data 04.11.2016 ad oggetto: “MUSEO PRESSO L’EX OSPEDALE DEGLI INFERMI – SAN CAMILLO -.” e della successiva discussione.
Prop. n. 116/DO/as
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COMUNE DI COMACCHIO deliberazione n. 86 del 29.11.2016
Letto e sottoscritto
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALERobert Bellotti Dott.ssa Daniela Ori
Questa deliberazione viene pubblicata all’albo pretorio per 15 giorni consecutivi dal , art. 124 D.Lgs. 267/00.
Dalla Sede Comunale, addì
IL SEGRETARIO GENERALE Dott.ssa Daniela Ori
Esecutiva per decorrenza del termine (10 giorni) dall’eseguita pubblicazione, art. 134 – 3° comma - D.Lgs. 267/00.
Il
IL SEGRETARIO GENERALE
Dott.ssa Daniela Ori
Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 86 - seduta del 29/11/2016
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Allegato 1
PUNTO N. 6 all'O.d.G.:
“Mozione presentata dal Consigliere Comunale Davide
Michetti in data 04.11.2016 - museo presso l'ex
Ospedale degli Infermi - San Camillo -”.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Anche questa, Consigliere Michetti, purtroppo non
presenta proprio le caratteristiche di una mozione, la
tratteremo così poi in Capigruppo rivedremo quali sono
le regole per presentare mozioni, interpellanze e
interrogazioni.
A tal proposito se vuole la parola altrimenti la cedo
all ’Assessore Carli che è già pronto.
DAVIDE MICHETTI – Capogruppo L’Onda:
[ intervento fuori microfono ]
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ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Assolutamente sì, certo, la discutiamo senza nessun
problema. Le chiedevo se voleva la parola visto che lei è
colui che presenta la mozione o se la cede direttamente
all’Assessore Carli.
DAVIDE MICHETTI – Capogruppo L’Onda:
[ intervento fuori microfono ]
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
No, non credo abbia bisogno che gliela leggo. Prego,
Assessore Carli.
ALICE CARLI – Assessore:
Grazie, grazie a tutto il Consiglio. Sì, non ho bisogno di
avere la rilettura della mozione, magari faccio un po’ il
quadro che rendo punto per punto tutti i dubbi e gli
interrogativi che il Consigliere di minoranza Michetti fa
al Consiglio in merito al museo nascente.
Innanzitutto proprio chiarisco alle prime parole della
mozione un primo dubbio di estrazione da parte del
Consigliere. Il museo si chiama ormai da mesi Museo
del Delta Antico , tra l’altro la premiazione e il logo è
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avvenuta proprio in questa sede in Consiglio Comunale,
quindi sarebbe bello vedere non più museo vecchio
ospedale ex San Camillo Infermi ma chiamarlo con il
nome che adesso finalmente abbiamo trovato.
Nella sua mozione leggo che ha ritenuto singolare
l ’accordo con il museo archeologico di Napoli. Anche
qui si verrebbe da chiedere perché il termine
“singolare”, cosa ha trovato di singolare? Il Consigliere
probabilmente dimentica che il museo archeologico
nazionale di Napoli, in quanto museo di Pompei e di
Ercolano è riconosciuto come museo di storia e arte
romana più importante al mondo. Forse il Consigliere
non ha notato, anche in questi ultimi anni e
soprattutto mesi il fermento sociale e culturale, non ha
notato gli importanti investimenti in ambito culturale
che porteranno nei prossimi mesi proprio l’apertura del
Museo del Delta Antico. E ancor più ha sottovalutato
forse questo processo che ha trovato sintesi nella
candidatura raggiungendo il traguardo di essere tra le
dieci città in lizza per Capitale della Cultura Italiana
2018.
Proprio questo fermento infatti ha favorito l ’attivazione
di importanti rapporti di collaborazione come quella
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con una grande istituzione museale, Napoli appunto,
che consentirà di sviluppare sinergie, ospitare mostre
temporanee. Colgo l’occasione per anticipare che infatti
nel breve, proprio il 17 dicembre inaugureremo
un’importante mostra dal titolo “Lettere da Pompei” e
poter promuovere il museo nascente come partner del
museo archeologico di Napoli beneficiando così di
grande visibilità.
I cittadini di Comacchio e non solo avranno invece la
possibilità di ammirare, come appunto dicevo
cominceremo già da dicembre, tesori da Pompei,
Ercolano e dalla Magna Grecia. Tali tesori, spesso
custoditi nei depositi e quindi sottratti alla fruizione.
Comacchio, grazie a questo accordo è un esempio
virtuoso nella gestione e valorizzazione del patrimonio
storico culturale.
Continuando a rispondere ai suoi interrogativi le
ricordo che il progetto in ogni caso del museo è
pubblicato, è stato presentato in Consiglio Comunale
con presenti tutti i componenti del Comitato Scientifico
quindi continuo a non capire come il Consigliere non
abbia appreso che tutti i reperti esposti vengono
proprio dal nostro territorio, il territorio del Delta, non
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abbia capito che sono centinaia quelli provenienti da
Ferrara e proprio in questi giorni molti di questi sono
già all ’interno del museo.
Vista la grandezza del progetto e il valore dei reperti,
l ’importanza storica che vanta il nostro territorio voglio
ricordare al Consigliere Michetti che il Museo del Delta
Antico sarà un punto di riferimento per la nostra
identità ma, come si evince dal progetto, sarà anche
per alcuni un capitolo importante per tutta la storia
dell ’Europa.
Potrei anche ricordare al Consigliere anche i tanti
passaggi raggiunti fin qui, per arrivare finalmente alla
prossima apertura del museo, che avverrà proprio tra
pochi mesi, come effettuare la scelta dei beni
archeologici, catalogare tutti i reperti, stilare elenchi
secondo gli standard museali, ottenere dal Ministero
l ’autorizzazione al deposito, pianificare e progettare,
affidare il restauro di circa mille reperti, affidare ad
architetti l ’allestimento museale, affidare a ditte
specializzati gli allestimenti, l’hardware,
l’illuminotecnica, apparati di comunicazione, trasporti,
comunicazione museo, testi, immagini, filmati, percorsi
interattivi, e la lista potrebbe andare anche ben oltre.
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Parto però dalla prima domanda che viene fatta in
questa mozione.
La mozione mi chiede di fare un salto nel passato al
1986, trent’anni fa giusti, per intenderci in Italia non
c’era ancora internet, anzi fra qualche mese l ’avrebbero
fatto provare nelle prime grandi aziende, però c’era…
[ incomprensibile ]… lei, Consigliere, mi chiede se il
protocollo firmato dal Comune di Comacchio, Ministero,
Regione, [ incomprensibile ] e Provincia di Ferrara ancora
in essere.
Per chiarire, visti i tre decenni passati ricordo che
questo era il progetto per realizzare il museo delle
culture umane del Delta Padano, presentato poi nel
lontano ’88 per accedere ai finanziamenti. Il progetto
però non ottenne finanziamenti per questo la mia
risposta è: no, non è in essere. Ovvio, per primo,
perché non è mai stato finanziato e perché poi le
amministrazioni del passato hanno considerato
superato il progetto dando vita ad altre progettualità.
L’altra domanda che lei fa riguarda ancora il passato e
chiede se l ’attuale progettazione è in linea con il citato
protocollo. Il protocollo da lei citato già diventa lettera
morta dall’88 e solo nel ’97 un nuovo Comitato
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Scientifico, un nuovo protocollo viene elaborato per
poter accedere a nuovi finanziamenti che serviranno
però anche questi per altri progetti da svilupparsi negli
anni, tra questi i restauri dell’edificio del museo, e per
avviare la creazione di quello che oggi è proprio la
Manifattura dei Marinati.
Per quanto riguarda la progettazione del museo si può
dire che in parte è in linea per la narrazione museale e
per rapporto uomo – ambiente ma, come ovvio, oggi,
dopo trent’anni una serie di cose sono cambiate e
quindi anche tutte le tematiche legate alla tecnologia.
Sono stati coinvolti gli enti di protocollo oggi? La terza
domanda. Sì, secondo quanto disposto però da delibera
del 2006, quando dopo nove lunghi anni di totale
silenzio dal protocollo ’97, il Sopraintendente e l’allora
sindaco decidono di superare gli accordi precedenti.
Quindi Michetti magari un giorno si fa raccontare il
passato da chi allora amministrava.
Voglio sottolineare che da parte nostra è continuata
però quasi quotidianamente la collaborazione con gli
Enti e con il Comitato Scientifico formato proprio nel
2006. E la nostra scelta è stata quella di prendere il
buono e non di partire da zero ma lavorare
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intensamente per portare dopo così tanti anni
finalmente l ’apertura del museo.
Una però delle modifiche più evidenti da parte della
nostra scelta è quella di aver arricchito di reperti il
museo, soprattutto per quanto riguarda Spina. Non
abbiamo puntato sul bar, abbiamo ampliato la sezione
romana, riallestita e impreziosito la sezione del carico e
aumentato gli apparati multimediali.
Altro questito: che fine ha fatto la relazione progettuale
del Professor Susini? La risposta è molto semplice, la
relazione come il protocollo ’86, è rimasto solo un
vecchio ricordo di pochi, parole del passato oggi molto
lontane per molte scelte.
Lei, Consigliere, mi chiedo, ha letto il progetto Susini?
Si parla solo di una limitata parte di allestimento ma si
prevede un’altra biblioteca dentro il museo, un altro
archivio, sale didattiche, area mostre temporanee, cose
che all’interno del nostro bellissimo Palazzo Bellini
sono presenti. Un progetto quindi invecchiato che oggi
non avrebbe il respiro di quello attuale e che trent’anni
fa non ottenne comunque finanziamenti. Un progetto
concepito quando ancora non esisteva la Manifattura
dei Marinati, non si conosceva il valore archeologico
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del carico della nave romana e non si prevedeva
l ’esposizione dei reperti della necropoli ma solo alcuni
frammenti dell’abitato.
Altra domanda. Allora, da quali Enti sono e saranno
eseguiti gli investimenti per realizzare il progetto?
Allora, va specificato che i finanziamenti sono arrivati
in parte con contributi regionali e comunitari. La
gran parte invece dei nuovi allestimenti è
direttamente finanziato dal Comune.
Probabilmente per il Consigliere non è evidente ma
questa Amministrazione investe sulla cultura per
valorizzare l’identità e la storia di questo territorio.
Ovviamente mentre per i servizi museali saranno
condivisi tra Comune e concessionario.
Altro quesito, la gestione del museo. La gestione
del museo sarà in capo al Comune. Questo è un
museo civico, lo si vuole mantenere un bene
pubblico, uno spazio per tutti i cittadini. Anche
tutti gli aspetti della direzione, conservazione,
valorizzazione saranno in capo al Comune.
Diversa la gestione dei meri servizi aggiuntivi, che
è già stata esternalizzata dal 2013 con riferimento
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alla rete museale comunale mediante concessione
di servizi a seguito di gara ad evidenza europea.
La concessione ha durata di nove anni rinnovabili
come previsto dall’art. 12 del capitolato di gara.
Essa è stata concepita per poter comprendere
anche il nuovo museo.
Il Comune di Comacchio pertanto è
contrattualmente tenuto a garantire continuità di
gestione diversamente, opinando, non solo l’Ente
locale si renderebbe responsabile di un
adempimento contrattuale ma altererebbe quelle
stesse condizioni di gara sulle quali fu improntata
l’originale procedura concorsuale ponendo così in
essere una condotta palesemente illegittima.
Altro quesito. L’Amministrazione ha valutato la
gestione sotto forma di fondazione?
Questa domanda è fuori luogo ed è la più in
disaccordo con anche la delibera del 2006, infatti
l’identità del nascente museo, come viene precisato
con accordi con lo Stato, è quella del museo civico.
Ricordo al Consigliere che creare una fondazione
significa creare un nuovo soggetto giuridico a
carattere privato, con Presidente, Direttore,
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Consiglio di Amministrazione in sostanza con costi
molto elevati e in più servono fondi, finanziatori,
finanziatori privati. La proposta sembra quindi
affrettata, forse anche un po’ fuori tempo visto che
magari si pensava ancora a Susini e magari anche
remota. Ovviamente con lo svantaggio non da poco
che delegare sarebbe delegare la titolar ità del
museo ad una fondazione.
Per quanto riguarda l’ultima domanda, che
riguarda i costi di gestione, come previsto dalla
concessione in essere la gestione dei servizi
integrati del nuovo Museo del Delta Antico deve
garantire quell’equilibrio finanziario previsto
ovviamente dal business plan del concessionario,
sempre qui in sede di partecipazione alla gara ad
evidenza pubblica. Il concessionario pertanto non
deve conseguire un danno né ottenere un
vantaggio. Sulla base di una stima presunta
pensiamo che i costi e gli oneri saranno pari a
circa 115.000,00 euro all’anno e l’Amministrazione
dovrà accollarsi molto probabilmente spese circa
sui 140.000,00 euro annui. Sono ovviamente
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compresi anche i compensi per il Comitato
Scientifico.
Da questi costi sono esclusi costi variabili per le
iniziative quali mostre e convegni, ricerche,
pubblicazioni, quelli per la manutenzione
straordinaria ed eventuali restauri nonché relativi
al personale di ruolo del Comune ma in ogni caso
ci serviamo almeno il primo anno per avere la
giusta valutazione.
Ringrazio il Consigliere. Ho finito. Grazie.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Grazie, Assessore. Vi sono altri interventi? Consigliere
Michetti, prego.
DAVIDE MICHETTI – Capogruppo L’Onda:
Grazie, Presidente. Ecco, ho visto l’Assessore molto
presa, brava, fa piacere.
Allora, da dove iniziamo? Allora, “singolare”, lei ha
iniziato con l’accordo che lei mi dice che io ritengo
singolare. Sì, è singolare ma ho fatto una premessa. È
singolare perché? Perché è paragonato a un’altra cosa è
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singolare. Poi arrivo a cosa. Le rileggo la premessa
giusto per esser chiari.
“Premetto che questo nostro interessamento non vuole
essere una preclusione ad eventuali e proficue
collaborazioni fra altri istituti museali”, quindi non
sto dicendo l’accordo che avete fatto con il museo
di Napoli non va bene. Sto semplicemente dicendo
- e ritorno anche a quando lei ha parlato prima
dell’esposizione che è stata fatta del progetto
museale nella Sala, qui, Consiliare – sto solo
dicendo che quando ci avete esposto quello che
sarebbe entrato nel nuovo museo non si è parlato
di contratti o di accordi con altri istituti, mentre
voi avete dato qualche mese fa molto risalto a
questo accordo che avete stipulato con il museo di
Napoli. Quindi il fatto di essere stupito, tra
virgolette, è questo il discorso, cioè nel senso per
quale motivo non ci dite se avete fatto un… Infatti
è una delle domande, non ci dite se avete fatto un
accordo anche con il museo di Spina a Ferrara,
proprio perché non era uscita questa… ad oggi io
non so se avete fatto un accordo, immagino che ci
sia ma non so di che cosa stiamo parlando, che
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tipo di accordo sia. Quello di Napoli lo avete
pubblicizzato, avete fatto bene per l’amor di Dio,
però non ci avete detto esattamente qual è il tipo
di accordo che c’è con il museo di Ferrara. Questo
era il senso della singolarità.
Perché sono veramente… quando parlava del
progetto elaborato dal Professor Susini, dico bene,
io non l’ho trovato. Io ho cercato, ho guardato.
Perché sono andato a fare questa ricerca? Perché
non trovo, appunto, quello che dovrebbe essere un
documento che certifichi e che dica che questo,
quello che chiamava lei prima un accordo di
trent’anni fa non sia più valido. Manca, o
perlomeno io non l’ho trovato quindi ci dovrebbe
essere un disconoscimento, un accordo diverso, ci
dovrebbe essere qualche cosa e non l’ho trovato.
Lei prima ha parlato più volte della delibera del
2006, la 316 di Giunta, è questa? Perché se
parliamo di questa, questa poi richiama una
delibera del 2004, sempre di Giunta ma va a
richiamare un accordo per fare una mostra
temporanea all ’interno del museo, che non è
parlare di andiamo a progettare cosa deve starci in
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questo museo ma si parla di fare una mostra
temporanea.
Quindi quando io chiedo, faccio tutte queste
domande non è che le faccio per… siccome l’ho
vista molto presa non la faccio per cercare di
andare a mettere il pelo nell’uovo o di andare a
cercare chissà quale problema ma più che altro mi
sto chiedendo – e questa domanda mi è partita…
visto che ne ha parlato… no, no, visto che ne ha
parlato lo ritiro fuori, mi sono anche segnato qua
le cifre, è partita proprio dal Comacchio Capitale
della Cultura perché proprio su quel documento ci
sono delle cifre. E allora quelle cifre, quelle che
sono in capo al Comune di Comacchio per
l’allestimento, per progettare l’allestimento sono
abbastanza alte, perché si parla di poco meno di
1.200.000,00 euro, 1.194.000 euro. E allora mi
chiedo, ed è da lì che è partito tutto, mi chiedo per
quale motivo se esisteva un accordo dove diversi
Enti anche sovracomunali dovevano contribuire a
metterci due soldi perché oggi… è bello dire <<noi
oggi riusciamo a fare il museo>>, certo, ce lo state
facendo pagare però può anche starci. Può anche
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starci però per quale motivo gli altri Enti non
contribuiscono? Allora, non c’è più un accordo?
Benissimo, fatemi vedere perché non c’è più un
accordo.
Avete proceduto senza rispettare questo accordo?
Non lo so io, glielo sto chiedendo proprio perché
non c’è traccia, almeno io non sono riuscito, come
diceva prima l’Assessore Provasi <<lei deve fare gli
accessi agli atti>> e mi diceva lei prima <<questa
mozione non si capisce se è un accesso agli atti o
se è una mozione>>, io l’accesso agli atti l’ho fatto,
eccolo qui, eccolo qui, eccolo qui, ma manca
appunto quello che dice che avete potuto
proseguire…
[intervento fuori microfono ]
DAVIDE MICHETTI – Capogruppo L’Onda:
Può darsi, anche io in trent’anni sono cambiato e
anche io perdo qualche colpo, non tutti i colpi.
E quindi la mia domanda è questa, la mia domanda
è: questo accordo, che poi è la domanda principale
della mozione, questo accordo esiste ancora o non
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esiste più? Se non esiste più vorrei vedere, come
chiedo, appunto, un documento, qualche cosa che
dica che non esista più perché se non esiste più,
benissimo, avete proceduto nella miglior maniera
che avete voluto, non ve lo contesto questo
procedimento che avete fatto, però se quell’accordo
è ancora in essere e se questi Enti dovevano
contribuire a metterci dei soldi allora questo
accordo deve essere andato ripreso, anche se è di
trent’anni fa, non mi interessa. Questo è. Poi è
decaduto? Fatemi vedere perché. Il succo del
discorso è questo. Io non ho mica sollevato altre
tematiche.
Avete fatto un accordo con il museo di Napoli? Va
benissimo, fatemi vedere che tipo di accordo avete
fatto anche col museo di Ferrara. Era questa la
cosa singolare. Voi ci avete parlato che ci
andavano dei nostri reperti ma non ci avete detto
che tipo di contratto c’è mentre invece su quello di
Napoli avete riempito le pagine di giornale, tutto lì.
Questa era il succo. Ho risposto credo a tutto .
Niente, comunque la mia domanda principale è
questa: se questo accordo, pur di trent’anni fa,
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non esiste più e se non esiste più chi lo certifica?
Dove sta scritto? Grazie.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Grazie, Consigliere Michetti. Assessore Carli,
prego.
ALICE CARLI – Assessore:
Io dico solo due cose per confermare, sì, la mia
passione rispetto a questa prossima apertura del
museo, ci tengo, è per quello che trapela.
Dico solo che dopo le cinque pagine di quello che
ho scritto per spiegare che quell’accordo è
superato, che è stato superato, il progetto non è
stato finanziato, che nel ’97 ne hanno fatto un
altro, dove anche quello comunque ha trovato delle
risorse dove sono state fatte altre cose, e dove nel
2006 quello dell ’86 e del ’97 è stato ricuperato e si
è formato un’altra sorta di protocollo e accordo con
altri Enti, dove ovviamente la Sovrintendenza e
tutte ovviamente, insomma, le parti si raccordano
per un nuovo progetto museale, se poi non si vuol
capire pazienza. Ovvio è, dico poi l’ultima cosa,
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che un museo come il nostro che, ripeto, per
alcune parti importanti, per alcuni avvenimenti
della storia avrà una valenza che racconta la storia
dell’Europa, è ovvio che lavorerà in rete con tutti i
musei regionali. Tra l’altro è ovvio che il museo
archeologico di Ferrara sarà parte fondamentale
dei nostri partner, ma la cosa particolare, la cosa
all’avanguardia è stata quella di creare un metodo,
un museo che non esiste ancora che già può
pregiarsi di avere una collaborazione con il museo
più importante nel mondo per Pompei e per tutto
ciò che è l’arte romana. Se il Consigliere non ha
visto il museo, mi rendo conto, è il caso che vada a
visitarlo per rendersi conto la grandezza
dell’impresa e anche di quello che verrà nei
prossimi giorni proprio, ad esempio, con la mostra.
Io non mi sento di aggiungere altro e aspettiamo
begli avvenimenti a livello culturale. Grazie.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Bene. Grazie, Assessore. Consigliere Michetti, se
vuol concludere però perché è il terzo intervento.
Prego.
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DAVIDE MICHETTI – Capogruppo L’Onda:
È il secondo. La parola superato io non è che non
la voglia comprendere, la parola superato in una
Amministrazione pubblica non può esistere.
Esistono gli atti, esistono i documenti. Quindi le
ridico e le rifaccio la domanda se esiste questo
atto, questo documento vorrei vederlo. Se nell’atto
c’è scritto superato io vorrei vederlo, se c’è scri tto
“cancellato” vorrei leggerlo. Questo chiedo. Grazie.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Bene. Grazie. Non ci sono altri interventi? Direi
che a questo punto andiamo oltre.
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PUNTO N. 7 all'O.d.G.:
“Comunicazioni”.
ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio:
Non ho comunicazioni da fare al Consiglio.