VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO di QUARTIERE … · 2018-02-07 · Pagina 2 Sul punto I...
Transcript of VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO di QUARTIERE … · 2018-02-07 · Pagina 2 Sul punto I...
Pagina 1
VERBALE DELLA SEDUTA
DEL CONSIGLIO di QUARTIERE LAMARMORA
ZONA SUD
DEL 29 GIUGNO 2017
Il giorno 29 del mese di GIUGNO dell’anno 2017 alle ore 21,00 su
convocazione del Presidente di Consiglio di Quartiere, si è riunito in
Brescia nella sala di via Lottieri, 3, il Consiglio di Quartiere
Lamarmora per la trattazione del seguente ordine del giorno:
L’ordine del giorno è il seguente:
1. breve relazione incontro tra presidenti di quartiere Zona sud,
Sindaco e Assessore all’ambiente;
2. discussione eventuali iniziative quartiere sulla Festa della
Partecipazione che verrà organizzata dal Comune in ottobre 2017;
3. breve relazione incontro OTU; 4. discussione lettera prevenuta da residenti sul destino del
parcheggio fermata metro Lamarmora;
5. lettura temi giornalino di quartiere in pubblicazione; 6. varie ed eventuali.
Presiede la seduta il presidente Paolo Vertua.
Redige il processo verbale la consigliera Daniela Morici.
In seguito all’appello i consiglieri presenti risultano essere:
Bonetta Mariangela
Frati Andrea
Morici Daniela
Pignato Francesco
Smorto Daniela
Tedoldi Fabrizio
Vertua Paolo
Si procede con l’esame dei punti all’ordine del giorno:
Pagina 2
Sul punto I all’O.d.g. (breve relazione incontro tra presidenti di
quartiere Zona sud, Sindaco e Assessore all’ambiente).
Il tema dell’incontro, avvenuto il 6 giugno u.s., era la richiesta dei
CDQ della zona Sud di organizzare una nuova assemblea pubblica di Zona su
problemi e politiche inerenti la qualità dell'aria (a tal proposito era
stata inoltrata lettera e degli allegati del 25 marzo ultimo scorso).
All’incontro erano presenti: il Sindaco Emilio Del Bono e l’Assessore
all’Ambiente Gianluigi Fondra,
alcuni Presidenti e Consiglieri dei quartieri della Zona Sud (Vertua,
Moreschi per Lamarmora, Agnelli per Porta Cremona, Moratto per Don Bosco,
Bozzo per Centro Storico Sud, e Calfa per Folzano).
Il Sindaco, dopo alcune considerazioni di carattere generale,
preferirebbe:
convocare più assemblee, al posto di una, in maniera da discutere
sulla maggior parte dei temi proposti,
far partecipare, Sindaco, Assessori ed altri tecnici o persone di
rilievo (scelte di comune accordo),
illustrare la situazione esistente,
chiarire protocolli di bacino, interregionali, regionali,
esporre le prospettive politiche e tecniche, che si stanno
elaborando con il contributo dei vari Osservatori, urbanisti,
comparti universitari, ecc..
Il primo cittadino suggerisce di organizzare tre assemblee:
problematiche dell'inquinamento aria viste dalla prospettiva di
bacino e regionale, invitando eventualmente l'Assessore Regionale
all'ambiente ed analizzando anche il valore e l'efficacia delle
ordinanze comunali;
aria e mobilità: analisi delle situazioni, delle possibili azioni
tecnico-politiche;
aria ed emissioni (T.U.-industriali-civili): analisi delle
situazioni, delle possibili azioni tecnico-politiche e degli
eventuali investimenti di A2A a vantaggio dell’ambiente.
La proposta viene avvallata da tutti i presenti, che suggeriscono di
effettuare il primo incontro ad ottobre, il secondo a novembre e il terzo
a dicembre, in tre luoghi diversi della Zona Sud.
Infine il Sindaco invita i rappresentanti dei quartieri di redigere i
possibili contenuti di queste tre assemblee, che l’Amministrazione
Comunale si preoccuperà di organizzare.
Il CdQ Lamarmora sia auspica che venga data la giusta luce attraverso i
mezzi di stampa alle tre importanti iniziative sull’inquinamento
dell’aria e che in ogni assemblea venga preso un impegno tangibile e
verificabile da parte dell’Amministrazione (ad esempio il finanziamento
dei corridoi verdi lungo la tangenziale).
Pagina 3
Sul punto II all’O.d.g. (discussione eventuali iniziative quartiere sulla
Festa della Partecipazione che verrà organizzata dal Comune in ottobre
2017).
Per quanto riguarda le iniziative dei singoli CDQ per la Festa della
Partecipazione, che verrà organizzata dal Comune in ottobre 2017, il
Settore Partecipazione è disponibile a supportare le iniziative sia dal
punto di vista logistico che finanziario.
È però necessario presentare proposte molto circostanziate, ad es. per
far esibire un gruppo musicale è necessario che il CDQ definisca la
possibile sede, il costo approssimativo della SIAE, il numero dei
cartelloni, il numero dei tavoli e delle sedie, il numero del materiale
di pubblicizzazione, ecc..
Questo è quanto il Settore Partecipazione si aspetta da un documento che
il CDQ dovrebbe inviare entro il 30 giugno.
Si ricorda che giovedì 6 luglio p.v. alle ore 18,00, presso la sala
civica di vicolo Borgondio n.29, l’amministrazione ha organizzato un
incontro sull’organizzazione della Festa della Partecipazione; si invita
i consiglieri interessati a parteciparVi.
La data esatta in cui si svolgerà l’eventuale iniziativa, potrebbe essere
sabato 21 ottobre, dato che i presidenti dei CDQ della Zona Sud-Centro
vorrebbero organizzare venerdì 20 ottobre un incontro sull’inquinamento
atmosferico.
Il CDQ decide di partecipare con alcuni consiglieri all’incontro di
giovedì 6 p.v. ed eventualmente di proporre un’iniziativa in quella sede.
Sul punto III all’O.d.g. (breve relazione incontro OTU).
Il giorno 15 giugno 2017, alle ore 17,00, presso la sala “Commissione
Edilizia” in via Marconi 12 si sono riuniti, i componenti
dell’Osservatorio Termoutilizzatore.
Sono presenti: Gianluigi Fondra (Assessore all’Ambiente, Verde, Cave e
Protezione Civile con funzioni di Presidente), Angelantonio Capretti
(Responsabile del Settore Sostenibilità Ambientale e Scienze Naturali),
Lucia Ferrari (Delegata da Marco Pozzi Presidente Commissione consiliare),
Tommaso Gaglia (Consigliere comunale di Maggioranza), Giulio Sesana
(Esperto in materie ambientali), Maria Chiesa (Esperto in fisica
ambientale), Paolo Vertua (Rappresentante dei Presidenti dei Consigli di
Quartiere)
Hanno partecipato con un contributo scritto: Laura Gamba (Consigliere
comunale di Minoranza), Marco Apostoli (Rappresentante delle Associazioni
ambientaliste)
Inoltre erano presenti: Mario Nenci (rappresentante dell’azienda A2A
S.p.a.) e Angela Lazzari (Settore Sostenibilità Ambientale e Scienze
Naturali).
Di seguito si propone una sintesi delle discussioni avvenute.
Pagina 4
È stato approvato il resoconto della precedente seduta (4 aprile 2017)
con un’integrazione, infatti erano stati omessi sia l’intervento del
rappresentante dei presidenti dei CDQ, che aveva chiesto un
approfondimento sui costi di conferimento al T.U., nonché la promessa
dell’Osservatorio di valutare gli investimenti per l’ambiente da parte di
A2A.
Si è data lettura dei contributi inviati tramite e-mail in data 15 giugno
2017 dai componenti Gamba ed Apostoli che prevedevano, tra le altre cose,
alcune considerazioni sulla provenienza dei rifiuti e sul fatto che a
Brescia si inceneriscano la metà dei rifiuti speciali di tutta Italia. Il
contenuto dei contributi di Gamba ed Apostoli verrà inserito nel capitolo
“Come proseguirà il nostro impegno” del Rapporto e quindi questi aspetti
verranno inseriti nel Rapporto 2017.
Si è concordato di licenziare il Rapporto 2016 come da bozza
precedentemente inviata ai componenti dell’O.TU.
La Bozza del Rapporto 2016 verrà inviata al Grafico e si prevede la
presentazione alla cittadinanza per settembre p.v..
Sul punto IV all’O.d.g. (discussione lettera prevenuta da residenti sul
destino del parcheggio fermata metro Lamarmora).
È giunta una e-mail di un residente del Quartiere Mario Bettinzoli, che
anche a nome di altri, chiede di conoscere lo stato di avanzamento della
variante al PGT per quanto riguarda il destino del parcheggio fermata
metro Lamarmora.
Si lamenta:
la totale insufficienza dei posti auto oggi disponibili (66 di cui
4 per invalidi per 180 appartamenti del quartiere Bettinzoli);
l’occupazione di gran parte di questi ultimi da:
▪ utenti della Metropolitana,
▪ lavoratori ed utenti dei numerosi uffici ed esercizi pubblici
e commerciali esistenti in zona
il vagare, nei giorni lavorativi, per decine di minuti, di
autoveicoli alla ricerca di un parcheggio gratuito
Si teme che il parcheggio in struttura, pensato per compensare gli spazi
sottratti con la futura edificazione dei condomini, possa avere
limitazioni di orario per l’accesso e costi per l’utilizzo anche da parte
dei residenti.
L’ulteriore edificazione provocherebbe un incremento del
traffico/inquinamento e riduzione dei posti adibiti a parcheggio già
abbondantemente insufficienti.
Il CDQ ricorda che:
tali previsioni edificatorie erano già state criticate e era stata
elaborata e depositata un’osservazione alla Variante PGT, che già
conteneva tutte le criticità sopra esposte;
in maggio 2016 (in conseguenza della decisione presa dal CDQ nella
sua riunione del 5/05/2016) il CDQ aveva già inviato una e-mail,
ribandendo la propria contrarietà al progetto.
Pagina 5
Il CDQ decide comunque di inviare una e-mail in tal senso, ribadendo la
propria contrarietà alle suddette previsioni contenute nella variante al
PGT.
Sul punto V all’O.d.g. (lettura temi giornalino di quartiere in
pubblicazione).
Si espone e si dà lettura del giornalino di quartiere, aggiungendo che
sullo stesso sono presenti delle fotografie, qui non riportate per
esigenza di spazio.
QUARTIERE LAMARMORA ED EDITORIALE DEL PRESIDENTE
Il quartiere Lamarmora costituisce il primo nucleo della città che negli
anni ’50 e ’60 si espanse come risposta concreta al crescente bisogno di
alloggi. Il quartiere rappresenta il più vasto insediamento unitario
della storia cittadina. Nuclei principali della realizzazione furono il
quartiere Bettinzoli (1947) e il quartiere intitolato a Giacomo Perlasca,
partigiano, che fu realizzato tra il 1948 e il 1950.
Nei primi anni settanta del XX secolo tra il quartiere e il nucleo
centrale della città è nata Brescia Due, destinata al terziario ma anche
a residenze signorili. La zona ha avuto un’ulteriore espansione verticale
negli anni ’80 e ‘90, con la realizzazione di un gruppo di edifici
moderni fra cui spicca il Crystal Palace. Su via Lamarmora si affaccia il
complesso industriale e direzionale della multiutility A2A e poco più
avanti, sul lato opposto, c’è lo stabilimento della Centrale del Latte.
A Brescia Due e Lamarmora ci sono due fermate del metrobus. Al confine
con il quartiere di Porta Cremona ed il Quartiere di Folzano sorge la
porzione di quartiere meglio conosciuta come "Beato Palazzolo". Il nome
lo si deve al Beato Luigi Palazzolo, cui è dedicata la parrocchia che 35
anni orsono vide la luce tra i primi palazzi che si affacciavano sulla
Via San Zeno e le sue traverse.
Il Consiglio di Quartiere, istituito con apposito regolamento dal Comune
di Brescia, è costituito da un gruppo di cittadini eletti dai residenti
della zona, con lo scopo di promuovere gli interessi degli abitanti di
fronte alle istituzioni , favorendo la partecipazione, la consultazione
su temi di interesse del quartiere e lo scambio — confronto con
l’Amministrazione Comunale.
Il CDQ è apartitico, si muove su base volontaristica, non gode di alcun
tipo di retribuzione né rimborsi spese ed è privo di budget. Il CDQ
LAMARMORA si incontra, attraverso la convocazione riunioni periodiche
(mensili), aperte al pubblico.
Il lavoro svolto sino ad ora dal CDQ Lamarmora è il seguente:
abbiamo provveduto ad effettuare numerose comunicazioni (con
incontri, e-mail, telefonate) per la manutenzione del quartiere
basandoci anche sulle richieste provenienti dai residenti
(sicurezza strade e marciapiedi; pulizia, sicurezza e decoro nei
parchi; gestione raccolta differenziata; problematiche inquinamento
ambientale e acustico, ecc.);
abbiamo organizzato diverse assemblee pubbliche anche con la
Pagina 6
presenza degli Assessori di riferimento (presentazione del CDQ ai
cittadini, Piano di Governo del Territorio, incontro Associazioni
di zona, Piano Comunale Protezione Civile con approfondimento dei
rischi per i cittadini del quartiere Lamarmora);
abbiamo elaborato un’osservazione al PGT riguardante le zone del
quartiere;
partecipiamo continuamente ad incontri con i settori
dell’amministrazione su vari argomenti di interesse per il
quartiere (raccolta differenziata, bilancio comunale, PGT,
sicurezza, nuovo welfare cittadino, ecc.) delle quali abbiamo
ampiamente relazionato sia nelle riunioni del CDQ che nei verbali;
abbiamo collaborato ed incontrato altri CDQ della zona sud della
città per approfondimenti sull’inquinamento atmosferico,
organizzando un piano di lavoro con l’assessorato all’ambiente
(assemblea “Che aria tira” in via Livorno) che si svilupperà in
ulteriori iniziative,
manteniamo contatti con le associazioni del quartiere, per la
creazione di un percorso che favorisca conoscenza e scambio, in
relazione ai bisogni delle persone, anche in rapporto con i Servizi
Sociali del Comune e con il Punto Comunità.
Il presidente del CDQ Lamarmora è uno dei componenti dell’OTU
(Osservatorio Termoutilizzatore) in qualità di rappresentante dei
quartieri.
Invitiamo i cittadini a partecipare ai nostri incontri utilizzando anche
l’indirizzo di posta elettronica per suggerimenti, richieste e consigli
Per visionare il nostro operato è possibile leggere i verbali sulla parte
dedicata del sito del Comune di Brescia
(www.comune.brescia.it/servizi/partecipazioneediritti/ConsigliQuartiere/P
agine/Lamarmora.aspx).
ZONA TRENTA LAMARMORA
Nei prossimi mesi il quartiere Lamarmora sarà interessato da una serie di
interventi all'interno del progetto "Zona 30: quartieri da vivere", che
riguarda sette quartieri della città, promosso e realizzato dal settore
"Mobilità" del Comune di Brescia, con l'obiettivo di favorire un
miglioramento della sicurezza stradale (la velocità degli automezzi non
supererà i 30 km orari), l'abbattimento delle barriere architettoniche
dei percorsi e spazi aperti, con lo scopo di aumentare il grado di
accessibilità e vivibilità. Gli spostamenti quindi saranno resi più
sicuri con tutela dei pedoni e degli altri utenti "deboli" della strada;
la fruizione delle aree verdi sarà resa maggiormente sicura e gradevole;
le aree verdi e i servizi presenti (scuole, servizi sociali ed
amministrativi, sedi di associazioni, esercizi commerciali) saranno
valorizzati nel loro compito aggregativo.
Pagina 7
Il progetto ha origine anche dalla sollecitazione degli abitanti del
quartiere che da anni avanzano questa richiesta (vedi impegni passati dei
consigli circoscrizionali e petizioni popolari). Il Consiglio di
Quartiere Lamarmora è stato coinvolto, fin dalla stesura del progetto,
per condividere un processo partecipato di confronto e scambio di idee,
che si sono articolate poi nel nostro territorio in un’assemblea (giugno
2016) e nel materiale informativo collocato in alcuni punti strategici
(bacheche, spazi esterni alla scuola, negozi) per raccogliere i punti di
vista dei cittadini. Insieme a questo verrà posto in sicurezza uno dei
passaggi pedonali lungo via Lamarmora che fino ad oggi si è
contraddistinto per la pericolosità ed è stato teatro di diversi e
drammatici incidenti.
Gli interventi specifici saranno:
- Via Lamarmora, civico 90, eliminazione dell'attraversamento pedonale
nella carreggiata a nord, spostato di qualche metro e aiuola
spartitraffico riservata in quel tratto ai pedoni, abbattimento barriere
architettoniche sui marciapiedi nei tratti interessati e predisposizione
di impianto semaforico a chiamata, su ogni lato della strada;
- Via Longhi, a nord del parco Nicoletto, realizzazione di due
attraversamenti ciclopedonali rialzati, con relativo abbattimento di
barriere architettoniche;
- Via Margheriti, realizzazione di attraversamento ciclopedonale rialzato
in prossimità dell'incrocio con via Longhi (a fianco gastronomia e
pasticceria);
- Via Lottieri, realizzazione di un attraversamento ciclopedonale
rialzato, relativo abbattimento delle barriere architettoniche; opera che
permetterà un collegamento più sicuro tra i parchi del quartiere (grazie
alla già presente pista ciclopedonale proveniente dal parco Zorat,
conosciuto come area giochi "missile", che si immette nel parco
Nicoletto, le "piscine" per i meno giovani);
- Via Gheda, restringimento carreggiate con nuova segnaletica
orizzontale, ciò premetterà una maggiore sicurezza nell’accesso alla
scuola primaria “Canossi”.
Oltre a ciò, il CDQ ha avanzato altre segnalazioni ed osservazioni
"minori", ma non meno importanti, come la richiesta di una diversa e
migliore segnaletica orizzontale e verticale in alcune vie; interventi
che permetterebbero di favorire sicurezza e vivibilità del territorio.
I lavori dovrebbero iniziare appena dopo l'estate e concludersi in un
massimo di tre mesi.
Il Consiglio di Quartiere, anche tramite la segnalazione dei cittadini,
monitorerà lo stato dell'intervento, avanzando ulteriori istanze, lì dove
ritenute necessarie (cartellonistica, segnalazione, nuove criticità).
Pagina 8
LA GESTIONE CONDIVISA E LA RIGENERAZIONE DEI BENI COMUNI URBANI
A fare da apripista in Italia è stato il Comune di Bologna, seguito da
Torino; ora è il turno di Brescia.
Il Comune infatti ha istituito un regolamento con l’obiettivo di far
partecipare attivamente la cittadinanza alla gestione generale dei beni
pubblici comunali.
La proposta è, per esempio, di rivalorizzare spazi verdi in pessime
condizioni oppure immobili in stato di degrado.
I cittadini possono intervenire nelle forme di un volontariato
organizzato, dall’associazionismo ai Consigli di Quartiere. Non dovranno
sostituirsi alle manutenzioni, ma potranno rendersi utili.
Si privilegiano le Associazioni poiché sono organizzate e quindi
maggiormente in grado di risolvere i problemi; inoltre il loro personale
è assicurato.
Il Regolamento nasce anche per evitare che i cittadini, pur animati da
buoni propositi, danneggino le cose pubbliche.
I CDQ saranno informati dei patti di collaborazione in essere con
l’Amministrazione, nel caso in cui i volontari si rivolgano direttamente
a quest’ultima.
La collaborazione attiva non può essere fonte di reddito.
Il punto centrale di tutto il regolamento è l’art. 10 che prevede una
delibera della Giunta Comunale, con la quale individuare le
collaborazioni con i cittadini disponibili.
La delibera individua le categorie di beni e gli eventuali vantaggi
economici, che non possono essere altro che le spese vive, ad esempio
attrezzi, rastrelli, scope, guanti, badili, ecc..
I cittadini interessati dovranno presentare il progetto al Comune e le
attività che intendono svolgere e in questo modo, indipendentemente da
requisiti di residenza o cittadinanza, si attiveranno per la cura, la
gestione e la rigenerazione dei beni comuni urbani.
Il Dirigente del Settore competente (Riorganizzazione Urbana o Settore
Verde) procederà ad attivare il patto di collaborazione.
La cittadinanza attiva deve essere educata a condividere lo sviluppo
della città (i beni da tutelare possono essere anche quelli immateriali,
come: la storia della nostra città o la tutela del dialetto).
Per informazioni si veda l’indirizzo:
www.comune.brescia.it/news/2016/Luglio/Documents/Delibera%20Beni%20Comuni
Pagina 9
PIANO COMUNALE DELLA PROTEZIONE CIVILE
Nell’assemblea pubblica organizzata dal CDQ Lamarmora in data 20 dicembre
2016 è stato presentato il Piano Comunale di Protezione Civile, con la
presenza della Responsabile Elsa Boemi.
Negli ultimi tempi l’Italia è stata scossa da numerosi terremoti: Irpinia
nel 1980, Aquila nel 2009, Emilia Romagna nel 2012 e infine il Centro
Italia nel 2016 in particolare a fine agosto e a fine ottobre con scosse
che hanno avuto anche una magnitudo superiore a 6.0.
La situazione è stata subito drammatica sia dal punto di vista delle
vittime (numerosi morti, feriti e sfollati) sia dal punto di vista dei
crolli strutturali con edifici, chiese, ospedali, strade e ponti quasi
totalmente distrutti.
La stima dei danni per il terremoto è di svariati miliardi di euro.
Si potrebbe pensare che questo è un rischio che non ci tocca, ma in
realtà in base alla nuova mappa che classifica il territorio lombardo in
base al rischio sismico (predisposta nel 2014) si nota come Brescia sia
passata ad un livello di rischio superiore: da zona sismica 3 a zona
sismica 2.
La Responsabile della Protezione Civile del Comune di Brescia Elsa Boemi
ha trattato i seguenti temi:
il Piano Comunale di Protezione Civile;
l’organizzazione del sistema di emergenza nel Comune di Brescia;
le specifiche del Piano di Emergenza del Comune di Brescia;
la presentazione della Guida all’autoprotezione e distribuzione
della stessa a tutti i partecipanti;
l’illustrazione degli studi di micro zonazione sismica e della
condizione limite per l’emergenza;
l’illustrazione dei rischi specifici del Quartiere Lamarmora e
delle aree di raccolta, di accoglienza e di ammassamento
soccorritori poste nel quartiere Lamarmora e contestuale
distribuzione di schede a tutti i partecipanti;
la presentazione del Progetto Family Bag.
ll Comune sta cercando persone disponibili al ruolo di segnalatori
qualificati, cioè persone che da anni vivono nel territorio e lo
conoscono. Dopo una formazione ad hoc, coordinata dall’amministrazione,
potranno adoperarsi in caso di calamità (grazie alle conoscenze delle vie
di fuga, del piano emergenza, ecc.). Per informazioni rivolgersi:
tel. 030.297.8519
protezione [email protected]
Pagina 10
RICHIESTE, PROPOSTE, PARERI MATURATI E CONDIVISI
Si espone di seguito la lista delle richieste, proposte, pareri, che
abbiamo maturato, condiviso ed espresso in questi due anni e mezzo, già
accennate nell’editoriale.
Si tratta di opere di manutenzione, di progetti di più ampio respiro, di
opinioni riguardo interventi dell’amministrazione, non solo di carattere
“manutentivo” e strutturali-edificatori, ma anche di ordine “sociale”:
mappatura ed eliminazione barriere architettoniche, ancora presenti
nelle diverse vie dei quartieri, e già segnalateci dai cittadini,
realizzazione percorso ciclabile lungo via Lamarmora, unendo le
piste già presenti (da via Rodi a via Corsica e da via S.Zeno),
adeguamento palazzina via Lottieri (ex sede Asl) e utilizzo a fini
aggregativi e sociali,
conoscenza dello stato dei lavori in merito al parcheggio stazione
metro Lamarmora (trasformazione in area edificabile con eventuale
futura costruzione palazzine prevista dal PGT, cui il CDQ Lamarmora
ha espresso contrarietà),
richiesta monitoraggio e controllo locali pubblici negli orari
serali e notturni,
richiesta di controllo e vigilanza presso parchi pubblici, quale
deterrente per atti di vandalismo, schiamazzi, e consumo e spaccio
sostanze stupefacenti,
conoscenza-informazione stato dei lavori e progetti area via
Sostegno,
ampliamento area giochi parco Ziziola,
rifacimento fondo del campo di basket di via Ziziola e
risistemazione dignitosa degli spazi,
risoluzione problema attraversamento passaggio a livello lungo la
linea ferroviaria Brescia/Cremona/Parma, in via Ziziola (riduzione
tempi di chiusura del passaggio),
nuova piantumazione dove gli alberi sono stati tagliati in questi
anni,
“Corridoio verde”, con massiccia piantumazione specie arboree lungo
il tratto tangenziale Sud-Autostrada, per abbattere sostanze
inquinanti emerse da automezzi.
RIFORMA DEL WELFARE CITTADINO
La nostra società sta cambiando. L’attuale crisi economica comporta un
arretramento dello Stato non solo dalle attività direttamente gestite, ma
anche dall’erogazione di servizi sociali ritenuti fino a pochi anni fa
irrinunciabili. I crescenti bisogni sociali necessitano ora di essere
riformati rispetto ai tradizionali strumenti del welfare locale.
In virtù di queste recenti evoluzioni l’amministrazione cittadina ha
modificato la propria organizzazione nell’ambito dei servizi sociali,
valorizzando le energie del territorio, in particolare del terzo settore
e di chi opera con attenzione nei confronti delle persone.
È stata mantenuta la sede centrale e sono state create 5 sedi
territoriali, che raccolgono il personale tecnico e amministrativo.
Pagina 11
Alla base del cambiamento c’è il progetto “Brescia Città del Noi” che
vede i Servizi Sociali, il Terzo Settore (associazionismo), il Punto
Comunità e i Consigli di Quartiere quali attori principali.
Nella riforma del Welfare cittadino assumono importanza:
✓ i Punti Comunità che sono poli grazie ai quali si cerca di far
emergere quei bisogni che non sono ancora emersi, e si propongono
quali “collettori” delle risorse che ci sono sul territorio;
✓ i Consigli di quartiere che sono in grado di individuare i
problemi, poiché hanno una visione più vicina al territorio,
divenendo quindi alleati preziosi dei servizi sociali centrali, in
virtù di questa conoscenza diretta e particolareggiata della
comunità.
Un tempo il servizio sociale curava il “caso” che di volta in volta si
presentava; ora il servizio sociale è nella comunità poiché considera
anche ciò che sta intorno alla situazione di fatica e disagio.
In futuro il servizio sociale diventerà di comunità. L’assistente sociale
non solo cercherà di curare e alleviare le sofferenze individuali, ma
sarà chiamato ad uscire dalla propria sede di lavoro per cercare di
meglio capire il contesto urbano nel quale si troverà ad operare, dovrà
capire quale capitale sociale è presente nella comunità, tessere rapporti
al fine di creare delle reti importanti di lavoro operare ad un livello
ancora più alto per immaginare e progettare la comunità del futuro.
I dati ci dicono che nella società bresciana esiste un aumento del 30% di
persone con difficoltà, se si vuole evitare che ci sia in futuro un
collasso del welfare, è necessario iniziare in tempi stretti un nuovo
modo di intendere i servizi sociali sempre più orientato ad una visione
di comunità.
“La comunità è un insieme di organizzazioni” ed è proprio con questo
obiettivo che il Consiglio di Quartiere Lamarmora il 26 maggio 2016 ha
organizzato un’assemblea di quartiere, invitando allo stesso tavolo le
Associazioni attive sul territorio, favorendo così concretamente la
conoscenza reciproca delle persone impegnate nelle varie attività a
carattere sociale.
All’incontro erano presenti: il Punto Comunità, il Responsabile dei
Servizi Sociali Territoriali della zona Sud di Brescia Domenico Milani,
la “Polisportiva GSO San Giacinto”, l’ANPI (Associazione Nazionale dei
Partigiani d'Italia), l’associazione “Mamme Papà Separati Italia”,
l’Associazione Risorsa Famiglia, la Casa Accoglienza San Giuseppe, il
C.S.R.C. Parco Ziziola (Centro Sportivo Ricreativo Culturale),
l’associazione “6… in Compagnia”, “l’associazione San Riccardo Pampuri –
Fatebenefratelli”.
Altre associazioni che non sono potute intervenire in quella sede sono
state incontrate dal Consiglio in altre occasioni.
L’Amministrazione Comunale dopo un primo periodo di sperimentazione
pubblicherà a breve un nuovo bando sui Punti Comunità fissando alcuni
punti non derogabili: dovranno essere composti da soggetti del quartiere,
dovranno avere una loro sede, dovranno utilizzare volontari e non
personale stipendiato, dovranno avere uno sportello aperto 6 ore alla
settimana, dovranno svolgere un lavoro di Comunità.
Il punto Comunità Lamarmora attualmente si trova presso la parrocchia di
San Giacinto: puntocomunità[email protected]
Pagina 12
Sul punto VI all’O.d.g. (varie ed eventuali).
Si ricorda che venerdì 24 maggio u.s. alcuni Consiglieri (Bonetta e
Frati) e il Presidente hanno partecipato ad un incontro presso la sede
del Punto Comunità di quartiere. A questa riunione erano presenti sia i
rappresentanti dello Punto Comunità sia Domenico Milani (Responsabile dei
Servizi Sociali Territoriali della zona Sud di Brescia).
Il Punto Comunità ha relazionato i presenti sul lavoro svolto fino ad
oggi (apertura dello sportello due volte alla settimana ed incontro con
il Centro Sportivo Ricreativo Culturale Parco Ziziola) e sulle intenzioni
future (funzioni di indirizzo, lavoro di comunità, meno sportello più
territorio).
Il CDQ ha ricordato: i numerosi incontri sull’argomento cui ha
partecipato presso l’Amministrazione Comunale, le numerose riunioni in
cui si è dedicato a riflessioni sul tema (invitando anche tecnici e
amministratori comunali) e lo spazio riservato sul giornalino di
quartiere di prossima edizione; inoltre si è prodigato in consigli sugli
obiettivi da affrontare nel prossimo futuro.
Il Signor Milani ha suggerito, tra le altre cose, la necessità di
continuare il rapporto di collaborazione tra le due realtà.
I presenti hanno concluso la riunione, decidendo unanimemente di
reincontrarsi venerdì 21 luglio alle ore 18; il CdQ decide di rinviare
tale incontro a venerdì 28 luglio stessa ora.
Al CDQ è giunta notifica della segnalazione di quartiere evasa
riguardante la raccolta della frazione organica della scuola elementare
“Canossi” con nota che il problema è stato risolto, contattando la
scuola. Si chiede conferma al consigliere Tedoldi che risponde che per il
momento non è possibile affermare che il problema sia risolto, dato che
in questi mesi, la scuola è chiusa.
Il consigliere Tedoldi ripropone un’istanza legata alla pericolosità
dell’inversione del senso di marcia degli automezzi in via Lamarmora di
fronte alla sala giochi e consiglia di installare un cartello che vieti
tale manovra ed una più puntuale opera di pulizia del cespuglio che funge
da spartitraffico. Il CDQ decide di inviare una e-mail in tal senso.
Una residente del Complesso Orizzonti ha scritto un’e-mail per sapere se
è prevista una riqualifica del parco Fulvio Manzoni, sito tra la fermata
della metro stazione Lamarmora e il suddetto complesso. Chiede se si
possono installare dei giochi per bimbi (un'altalena, uno scivolo, ecc.).
Il CDQ decide di inviare una e-mail in tal senso.
Il presidente del CDQ è stato contattato telefonicamente dall’Ufficio
della Zona Sud in data 21/06/2017, chiedendo se i consiglieri sono
disponibili a distribuire i volantini riguardanti le iniziative estive
del Comune; in quel caso è necessario chieder preventivamente il
quantitativo necessario degli stessi all’Ufficio di Zona, sito in via
Ziliani. Il CDQ non raccoglie le adesioni in tal senso.
Nel mese di settembre 2016 il CdQ aveva segnalato alcuni interventi da
effettuare nella zona del Beato Palazzolo che non sono stati eseguiti; i
presenti decidono di reinoltrare le richieste.
Pagina 13
Il CdQ decide di reinoltrare la richiesta di installazione di una
rastrelliera per biciclette, da porre in via Lottieri n.3 all’esterno
dell’ingresso dell’Associazione “6 … in Compagnia”, già inviata nel mese
di marzo 2015 e successivamente autorizzata.
Il consigliere Tedoldi suggerisce di fare un “reportage” fotografico di
tutti i punti del quartiere in cui esistono barriere architettoniche e
poi di inviarlo all’Amministrazione; inoltre propone di invitare, in una
delle prossime riunioni del CdQ, il “Movimento per la decrescita felice”
per illustrare le proprie iniziative. Il CdQ acconsente.
Il CDQ decide che la prossima riunione si terrà nel mese di settembre
p.v..
Non essendoci null’altro da discutere, la riunione viene chiusa alle ore
23,15.
Letto, confermato e sottoscritto
Il Presidente Il Segretario