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C.N. del 28/04/07 Vol. n. 7-8 VERBALE DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI-ONLUS TENUTASI A TRENTO IL GIORNO 28 APRILE 2007 Il giorno 28 Aprile 2007 presso l’Hotel Trento, Via Alfieri, 2, Trento, giusta convocazione in data 29/03/07 prot. n. 7340 si riunisce il Consiglio Nazionale dell’Unione. Sono presenti: Tommaso Daniele Presidente Nazionale Luisa Bartolucci Consigliere Giuseppe Bilotti Lucio Carassale Pres.Cons.Reg.le Liguria Luca Casella Pres.Cons.Reg.le Valle d’Aosta Giuseppe Castronovo Sicilia Rodolfo Cattani Consigliere Ferdinando Ceccato Pres.Sez. Prov. Autonoma Trento Marco Condidorio Molise Michele Corcio Consigliere Angelo D’Albano Pres.Cons.Reg.le Piemonte Tommaso Di Gesaro Consigliere 184

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Vol. n. 7-8

VERBALE DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE

DELL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI-

ONLUS TENUTASI A TRENTO IL GIORNO 28 APRILE 2007

Il giorno 28 Aprile 2007 presso l’Hotel Trento, Via Alfieri, 2, Trento,

giusta convocazione in data 29/03/07 prot. n. 7340 si riunisce il Consiglio

Nazionale dell’Unione.

Sono presenti:

Tommaso Daniele Presidente Nazionale

Luisa Bartolucci Consigliere

Giuseppe Bilotti “

Lucio Carassale Pres.Cons.Reg.le Liguria

Luca Casella Pres.Cons.Reg.le Valle d’Aosta

Giuseppe Castronovo “ Sicilia

Rodolfo Cattani Consigliere

Ferdinando Ceccato Pres.Sez. Prov. Autonoma Trento

Marco Condidorio “ Molise

Michele Corcio Consigliere

Angelo D’Albano Pres.Cons.Reg.le Piemonte

Tommaso Di Gesaro Consigliere

Vanda Dignani “

Rocco Velli in sostituzione del Pres.Cons.Reg.le Abruzzo

Leonardo Di Stefano Consigliere

Luigi Gelmini Pres.Cons. Reg.le Veneto

Aldo Grassini “ Marche

Marcello Iometti Consigliere

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Giovanni Loche “

Pietro Maria Manca Pres.Cons.Reg.le Sardegna

Gaetano Minincleri Consigliere

Angelo Mombelli “

Moreno Rafanelli Pres.Cons.Reg.le Toscana

Franco Pagliucoli Consigliere

Silvano Pagura Pres.Cons.Reg.le Friuli V.G.

Pietro Piscitelli “ Campania

Paolo Recce Consigliere

Salvatore Romano “

Giuseppe Simone Pres.Cons.Reg.le Puglia

Fortunato Pirrotta “ Calabria

Francesco Schiavone “ Basilicata

Stefano Sportelli Consigliere

Nicola Stilla Pres.Cons.Reg.le Lombardia

Marino Tambuscio “ Liguria

Giuseppe Terranova Consigliere

Gemma Tiboldo “

Enzo Tioli “

Stefano Tortini Pres.Cons.Reg.le E.Romagna

Emilio Vantaggi “ Umbria

Annita Ventura “ Lazio

Vitantonio Zito Consigliere

Assenti giustificati: Emilio Vantaggi, Presidente consiglio Regionale

Umbria.

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E’ presente la rappresentante dei sordociechi Angela Pimpinella e il

rappresentante dei genitori Franco Cobal.

Partecipa il Segretario Generale dr. Orlando Paladino.

Assiste ai lavori la dr.ssa Caterina Di Cresce, Vice Segretario Generale.

Presenziano alla riunione: la dr.ssa Consuelita Gallani, Capo Servizio

Segreteria; la sig.ra Tiziana Santoro dell’Ufficio Segreteria e il dr. Carmine

Silano, Capo Servizio Amministrazione, Organizzazione Generale e

Personale.

Il Consiglio Nazionale, con un lungo applauso, ricorda la scomparsa del

proprio componente Carlo Monti e di Antonio Mecca, amici di grandissima

cultura e sensibilità, che hanno lasciato grandi segni nella Unione e nella

società civile.

Il Presidente, constatata la regolarità della convocazione e della riunione

dichiara aperta la seduta alle ore 9,20 per trattare il seguente

Ordine del giorno

1. Approvazione del verbale della seduta precedente.

2. Comunicazioni del Presidente.

3. Relazione morale 2006.

4. Conto consuntivo esercizio finanziario anno 2006.

5. Modifiche al regolamento generale.

6. Ipotesi di modello di organizzazione, gestione e controllo.

7. Ipotesi di una manifestazione nazionale di protesta:legge 69/2000,

legge 64/2001, legge 4/2004.

8. Sezioni intercomunali dell’Unione: decisioni.

9. Orientamento e mobilità: linee guida.

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10. Web radio: valutazione sulla sperimentazione.

11. Campagna 5 per mille 2007: stato dell’arte.

12. Campagna “1million4disability”: stato dell’arte.

13. Progetto “Cavalca il tuo sogno”: praticabilità dell’iniziativa.

14. Centro di alta specializzazione per i ciechi pluriminorati :

riferimenti.

15. Proposte di conferimento della qualifica di socio onorario.

16. Ratifica di delibere d’urgenza assunte dalla Direzione Nazionale.

17. Varie ed eventuali.

18. Question Time.

1) Approvazione verbale della seduta precedente

Il verbale della riunione del 18711/06, già noto ai componenti perché

ricevuto in registrazione, viene approvato all’unanimità.

2) Comunicazioni del Presidente

Il Presidente svolge le seguenti comunicazioni:

- Si sta seguendo l’iter della p.d.l. 2252 A.C. sull’aumento del contributo

al Libro Parlato e il d.d.l. 900 A.C. sull’istituzione della Giornata

Nazionale del Braille, quest’ultimo da poco assegnato alla

Commissione Affari Costituzionali della Camera.

- E’ agli inizi il percorso della bozza di provvedimento per la modifica

della L. 113/85 sul collocamento e il rapporto di lavoro dei centralinisti

non vedenti.

- E’ stata stipulata Convenzione con Radio 24 del Sole 24 Ore, che è

diventata la radio ufficiale dell’Unione e dà molto risalto

all’associazione.

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- E’ stato nominato institore presso il Centro Studi e Riabilitazione “G.

Fucà” di Tirrenia il sig. Ottavio Terreni a seguito di bando e selezione

dell’apposita Commissione.

- Si è ottenuto parere favorevole alla Certificazione ISO 2001

dell’Unione. Chiede risposta ai questionari inviati per completare la

certificazione di qualità.

- Si sono svolte riunioni on-line (assemblea Quadri ed altri incontri

tematici), molto partecipate e importanti.

- Il Coordinamento degli Enti continua la sua attività che va potenziata a

livello regionale, per cui si sta tentando di utilizzare le UTC, a tal fine.

- Il Convegno sull’integrazione, organizzato con la Federazione si è

svolto a Roma in febbraio, con molta partecipazione.

- Per la FAND è previsto in maggio il rinnovo delle cariche: propone al

Consiglio Nazionale, che approva, di partecipare ancora solo se saranno

portate avanti iniziative comuni.

- Il Direttivo EBU si è riunito ad Ancona ed è riuscito molto bene.

- Circa il libro “Il sasso nello stagno” costituito da interviste a 14 ex

Premi Braille, a cura del Presidente Nazionale, uscirà in settembre con

l’editore Palombi: il copyright appartiene all’Unione che avrà titolo al

45% del prezzo di copertina sulle copie vendute.

- Si sta organizzando il Concorso canoro per non vedenti ed ipovedenti:

la Commissione di valutazione costituita da Zito, quale rappresentante

del Coordinamento, e due esperti del settore (i maestri Manna e

Quadrini), ha esaminato il materiale inviato, composto da brani di

musica leggera e di musica classica. Nella riunione del 6/02/07 la

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Commissione ha proposto di estendere il concorso da 10 a 12

classificati, di cui 9 per la musica leggera e 3 per la musica classica. Lo

svolgimento della manifestazione è previsto a Roma per il 23 maggio

2007; è anche stato chiesto a Mediaset uno spazio televisivo, in

differita o in diretta. E’ prevista la partecipazione di una orchestra

filarmonica della Bulgaria e un paio di ospiti a livello nazionale o

internazionale. Si ipotizzano due giurie: una costituita da cinque tecnici

di fama nazionale o internazionale; a questa, andrebbe affiancata una

giuria “popolare” con possibilità di voto a distanza. Il Coordinamento

degli Enti ha già approvato tali sviluppi. Con l’occasione saranno

consegnati i premi Nicolodi.

- E’ stato eletto dal CID UE Presidente.

Il Consiglio Nazionale si complimenta con il Presidente il quale

chiarisce che il lavoro conseguente sarà distribuito fra tutti i servizi

della Sede Centrale e tra i componenti la Direzione per la parte

politica.

3) Relazione Morale 2006

Viene data lettura delle conclusioni alla Relazione Morale 2006.

Si apre il dibattito sui punti 2) e 3) ed intervengono:

Gelmini saluta e si complimenta per la relazione morale. Si sofferma su

alcuni punti e, in particolare, sull’I.RI.FOR..

Presidente ringrazia e ricorda che l’ex dirigente associativo Ernesto

Bonvicini, di Trento, è in gravi condizioni di salute.

Il Consiglio Nazionale rivolge saluti ed auguri di una pronta guarigione a

Bonvicini.

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Rafanelli ringrazia per il pensiero rivolto a Monti, che sostituisce. Esprime

apprezzamento per la relazione morale e sottolinea l’importanza che riveste

il potenziamento dei Consigli Regionali. Un punto di amarezza e

preoccupazione viene posto dalle conclusioni, dove emerge la

consapevolezza di una classe sociale e politica che stenta a capire le

problematiche dei non vedenti. Ritiene che l’associazione abbia il dovere di

porsi come strumento organizzativo che risponde adeguatamente, a tutti i

livelli. Concorda con la posizione proposta nei confronti della FAND.

Presidente ringrazia per l’intervento appassionato.

Carassale fa riferimento al mandato congressuale, che sottende l’attività

dell’associazione e gli obiettivi da porsi. Le linee di unione di non vedenti

ed ipovedenti e di associazioni dei ciechi sono un mezzo indispensabile per

concretizzare le proposte. Chiede che anche l’attività delle Commissioni

dell’Unione sia regolamentata in modo da raggiungere gli obiettivi con una

sinergia di azione. Lamenta la situazione creatasi tra I.RI.FO.R. e

I.E.R.FO.P..

Presidente si unisce al rammarico per l’ultima questione posta e chiarisce la

situazione delle Commissioni e relativi questionari.

Stilla si complimenta per la relazione morale, molto particolareggiata,

perché mette in evidenza tutto il lavoro svolto. Considera che le strutture

territoriali non sempre riescono a seguire tale organizzazione, per il diverso

assetto, le diverse potenzialità e le diverse competenze e suggerisce di

razionalizzare le risorse e i relativi costi.

Presidente replica ritenendo meno problematica la situazione rispetto a

come è stata prospettata. Soprattutto sottolinea come positiva l’idea del

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Coordinamento di estendere l’attività a livello regionale alle UTC.

Iometti ritiene le tematiche affrontate nella relazione tutte meritevoli di

approfondimento, ma si sofferma, in particolare, sull’attività musicale, che

coordina nell’apposita Commissione, e sulla quale chiede maggiore

attenzione anche da parte dell’AG.RI.MUS.. Ritiene necessarie le

manifestazioni di piazza perché occorre lottare per raggiungere il

riconoscimento pieno dei diritti.

Presidente replica all’intervento e condivide la scarsa attenzione

sull’attività musicale da parte dell’AG.RI.MUS. Informa che si sta cercando

di promuovere una iniziativa legislativa per ottenere l’assistente musicale

per i ragazzi non vedenti e che l’I.RI.FO.R. ha organizzato corsi in materia

musicale.

Grassini si sofferma su alcuni argomenti trattati nella relazione morale.

Sulla FAND, esprime rammarico per l’eventualità di interrompere la

collaborazione, perché nella propria Regione sta andando bene e perché,

ritiene la collaborazione tra Enti indispensabile. Circa la situazione

I.RI.FO.R.-I.E.R.FO.P. la ritiene pericolosa per lo stesso motivo. Chiede un

trattamento più egualitario per gli Enti collaterali all’Unione nelle attività

svolte insieme. Esprime preoccupazione per i tagli ai contributi statali alle

associazioni ed informa di quello di circa un terzo applicato sul

finanziamento del Museo Omero.

Presidente replica all’intervento soffermandosi sull’ultimo punto e

sull’attività del Museo, che sarà sponsorizzato dall’Unione con varie

iniziative e ricorda che sempre è stato nel pieno delle attenzioni dell’Unione

sia di tipo legislativo che organizzativo.

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Pagura si complimenta per la relazione morale e si sofferma sui vari temi,

quali i centralinisti, la pensionistica e l’istruzione. Ritiene che la sede

centrale sia feconda di proposte di iniziative varie ma teme che a livello

territoriale si rischi di sentirsi “soverchiati” da tanta attività.

Presidente ritiene che avere molte idee non sia un vizio da combattere ma

un pregio da coltivare, per rimanere nella società e interagire con essa.

Castronovo si unisce al ringraziamento e all’apprezzamento per la sezione

di Trento, egregiamente guidata da Ceccato. Circa la relazione morale

ritiene che il Presidente Nazionale ha abituato l’associazione alla varietà di

iniziative ma anche alla preoccupazione delle proprie conclusioni.

Considera, perciò, utile rivolgersi alla rinnovata società, adeguandovisi e

mettendo nel conto i narcisismi e le chiusure che porta in sé. Ritiene che

l’Unione debba cercare nuove idee e proposte su cui riflettere, per agire,

poi, al meglio. Ritiene, altresì, necessari interventi forti, anche presso i

media, per denunziare lo stato di cose delineato. Sollecita la costituzione

dell’Unione in patronato, per dare forza e voce all’associazione; chiede di

provvedere a percorsi per non vedenti, per contrastare l’attività di altri;

auspica nuove idee per rilanciare i ciechi e le loro potenzialità.

Presidente replica ritenendo che l’intervento sia già presente nella relazione

morale e che impegno e consapevolezza nuovi siano la chiave per tentare di

risolvere i problemi posti dalle nuove realtà. Circa le idee nuove non vanno

solo proposte ma anche recepite: per cui invita tutti a collaborare in modo

propositivo.

Tambuscio ringrazia per l’accoglienza ricevuta. Condivide la critica che la

relazione sottende al vivere “modernista”. Tra i settori per cui il momento è

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difficile vi sono i disabili, per cui auspica un coordinamento dei settori più

deboli per fronteggiare la situazione. Si associa a Carassale nel chiedere

informazioni sull’iscrizione come Onlus individuale.

Daniele conferma la linea esposta dal Congresso: l’unità e l’alleanza, per

cui si dichiara concorde con l’intervento.

Tiboldo si sofferma sulle conclusioni alla relazione morale e sulla mole di

lavoro che viene svolta a livello centrale e periferico. Tra gli impegni

sottoscritti nell’ultimo Congresso ricorda quello nei confronti degli

ipovedenti e dei pluriminorati. Auspica una soluzione immediata per il

blocco posto dal Comune di Roma al Centro per pluriminorati. Si dichiara

disponibile per manifestazioni tese a risolvere questo ed altri problemi.

Chiede maggiori risorse umane per le strutture periferiche commisurate alle

iniziative da portare avanti, e che l’Unione riprenda la Presidenza della

FAND.

Presidente si allinea all’intervento in quanto comprende le problematiche

locali, ma altrettanto vanno comprese quelle centrali e ricorda che il

compito della Presidenza è monitorare le varie situazioni e sollecitare,

globalmente, l’attività. Poi ciascuno, cadenzerà gli interventi a seconda

delle proprie possibilità. Circa gli ipovedenti, in particolare, ritiene che

molto sia già stato fatto e altro si farà.

Il Consiglio Nazionale saluta calorosamente la presenza in riunione del sen.

Tarolli.

Di Gesaro ritiene la relazione morale ponderosa ed encomiabile. Si

sofferma sui pluriminorati e sull’attività svolta dal gruppo di cui fa parte per

rilanciare l’idea di una azione globale dell’Unione su ogni argomento

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affrontato. Propone di utilizzare di più l’Unione Europea con progetti

finalizzati ai fondi messi a disposizione. Tocca, infine, alcuni punti specifici

della relazione quali l’indennità per ventesimisti; il Regolamento della L.

69/00 e i centralinisti.

Presidente ringrazia per l’intervento, molto articolato, e assicura il

massimo impegno sui temi trattati.

Tortini saluta il Consiglio Nazionale da neofita. Condivide quanto già

espresso relativamente alla FAND, da proseguire, eventualmente con la

Presidenza Unione; su una revisione delle Commissioni dell’Unione e sulle

questioni organizzative in genere.

Presidente ringrazia per l’intervento.

Pimpinella interviene per ringraziare il Consiglio Nazionale della propria

partecipazione che usa per presentare alcune problematiche legate alla

propria pluriminorazione e la richiesta di effettuare corsi di formazione

adeguati.

Presidente ringrazia la Pimpinella e conferma la massima attenzione per i

cieco-sordi.

Terranova ritiene che la relazione disegni l’organizzazione dell’Unione

collegata alla realtà in cui si muove, ed altre associazioni di disabili.

L’Unione, al suo interno appare coesa e propulsiva e confida che le

difficoltà di intesa saranno colmate con una sforzo continuo, che ancora non

dà i risultati sperati. Ritiene che il movimento dell’associazione va coltivato

e proseguito, anche, se necessario, con azioni di forza quando occorre

rivendicare i propri diritti e portare avanti con impegno i progetti approvati

con convinzione.

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Presidente si associa all’intervento, chiarendo, però che le manifestazioni

vanno sempre considerate una “estrema ratio”.

Minincleri si sofferma sull’organizzazione dell’Unione e, in particolare,

sulle possibili soluzioni al problema evidenziato delle risposte carenti della

periferia alle sollecitazioni della sede centrale. Esprime la propria

preoccupazione per la situazione attuale e sollecita iniziative tese al

reperimento di nuovi soci e risposte per il Centro Pluriminorati.

Presidente si associa all’amarezza espressa per il Centro Pluriminorati e

comunica che è previsto un incontro per il prossimo 3 maggio con

l’assessore Morassut del Comune di Roma.

Concludendo gli interventi, ringrazia per l’alta qualità del dibattito e la

consapevolezza degli impegni assunti, nonostante le difficoltà circostanti.

Chiede di proseguire la tradizione dell’Unione, associazione definita da

Monti, sempre in cammino, adattando le proprie strategie alle necessità del

tempo. Invita l’associazione ad un impegno corale per raggiungere il

successo.

Deliberazione n. 1

Approvazione Relazione Morale 2006

Il Consiglio Nazionale

Preso atto

della Relazione Morale dell’anno 2006;

Udita la relazione del Presidente Nazionale

Delibera

di approvare la Relazione Morale 2006 nel testo seguente:

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ORGANIZZAZIONE

- Organizzazione

Nel corso del 2006 l’intero complesso di attività dell’Unione Italiana dei

Ciechi e degli Ipovedenti è stato influenzato dagli esiti del XXI Congresso

Nazionale, svoltosi ad Orosei nel novembre dell’anno precedente.

Da quello che è il principale organo associativo è scaturita una sostanziale

conferma della classe dirigente uscente, pur con alcune significative

eccezioni, con la susseguente attribuzione di nuove cariche e relative

competenze territoriali.

Durante il dibattito congressuale sono state disegnate le principali linee

guida per la futura attività dell’Unione ed è stata ribadita la necessità di una

concreta unità di tutta la compagine associativa, soprattutto in un periodo

così difficile dal punto di vista economico e valoriale, nonché dal punto di

vista degli effetti della rivoluzione tecnologica che pone continue necessità

di adeguamento a chi soffre di gravi disabilità sensoriali e richiede un

particolare sforzo per raggiungere una completa integrazione e parificazione

dei non vedenti in una società in rapida e continua evoluzione.

Nell’occasione si è ritenuto essenziale che l’intera categoria si esprima con

una sola voce, in modo da poter superare gli ostacoli che il contesto socio-

politico pone ai ciechi e agli ipovedenti in termini di partecipazione

all’istruzione, all’inserimento lavorativo, all’accesso all’informazione, alla

cultura. Su questa base sono stati presi costruttivi contatti con le altre

associazioni di e per ciechi che hanno condotto alla stipulazione di un

formale documento di intenti che costituirà la base per una futura concreta

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collaborazione a vantaggio dell’intera categoria.

La delicatezza del momento politico-sociale, vissuto già da lungo tempo

dall’Italia all’interno della difficile congiuntura internazionale, ha

accentuato i riflessi negativi che quest’ultima getta sull’impegno sociale ed

economico dell’intera compagine governativa (a livello nazionale e locale)

in favore delle categorie più deboli, impegno peraltro dimostratosi il più

delle volte non adeguato alle loro reali necessità. Ciò ha reso senza dubbio

più ardui gli sforzi da compiere nell’intento di sollecitare tutte le autorità

competenti a condividere consapevolmente le esigenze dei portatori di

handicap in generale e dei minorati della vista in particolare.

È stato, altresì, ribadito che i concreti rischi di esclusione sociale che i non

vedenti corrono dovranno essere affrontati anche attraverso l’applicazione

effettiva e completa della complessa normativa a tutela delle persone

svantaggiate, troppo spesso enunciata unicamente in via di principio, al

punto da far nascere fondati timori per il futuro dell’attuale modello sociale

europeo, con particolare riferimento alla costruzione di un sistema di

welfare, inteso nel senso più ampio.

Fra i compiti principali affidati al Congresso Nazionale rientrano anche le

modifiche allo Statuto, all’approvazione delle quali è stata dedicata una

apposita sessione dei lavori.

La più evidente fra esse è stata la modifica della denominazione

dell’associazione che ha mutato il proprio titolo in “Unione Italiana dei

Ciechi e degli Ipovedenti”, con conseguente formale estensione della base

associativa anche ai cosiddetti ipovedenti medio-gravi e lievi, a

testimonianza della rinnovata e approfondita attenzione per tutti coloro che,

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pur con un limitato residuo visivo, rientrano a pieno titolo nella categoria

dei minorati della vista ai sensi e per gli effetti della legge 138/2001.

La fattiva attenzione che dovrà essere posta a tale categoria in continua

espansione è confluita anche nella previsione della costituzione presso tutte

le strutture provinciali dell’Unione di un gruppo di tre ipovedenti, fra i quali

dovrà essere eletto un coordinatore, che avrà il compito di evidenziare i

problemi riscontrati da coloro che in prima persona vivono l’esperienza

dell’ipovisione, segnalando al responsabile regionale le proprie difficoltà, le

necessità e soprattutto le loro aspirazioni per vivere in un tessuto sociale più

idoneo alle loro aspettative. Ciò anche nella prospettiva di raccogliere

indicazioni specifiche in vista del Seminario Nazionale indirizzato

specificamente agli ipovedenti che la Presidenza Nazionale ha in animo di

organizzare nel prossimo anno.

Fra le altre modifiche alla normativa statutaria, sia tecniche che formali, che

sono state rese formalmente operative durante il corso del 2006, vanno

evidenziate quelle che hanno avuto come obiettivo principale il

potenziamento effettivo dell’autonomia delle strutture periferiche, regionali

e provinciali, nell’ottica di una costante interconnessione operativa e del

principio del decentramento di funzioni e competenze, aumentato

ulteriormente in seguito alle recenti modifiche del testo costituzionale, a

somiglianza del processo in corso nelle pubbliche amministrazioni, nonché

ad un più ampio riconoscimento di alcune categorie di soggetti, quali ad

esempio donne e giovani, all’interno della compagine associativa .

Tali modifiche – sulle base delle quali si provvederà anche alle susseguenti

modifiche al regolamento – comporteranno anche, in base a quanto emerso

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dai contatti a suo tempo intercorsi con l’Agenzia delle Entrate, la possibilità

per le strutture territoriali di ottenere una autonoma iscrizione all’Anagrafe

delle ONLUS, e ciò proprio in relazione all’ampia sfera di autonomia

gestionale, amministrativa, patrimoniale e fiscale che le nuove norme

attribuiscono alle strutture periferiche, nonché alla ridefinizione della

organizzazione della Unione nel suo complesso. Per procedere alla suddetta

iscrizione le strutture territoriali dovranno provvedere a porre in essere

specifici adempimenti amministrativi, in relazione ai quali sono state

diramate apposite istruzioni per una corretta istruttoria della procedura da

espletarsi nei confronti della locale Direzione Regionale delle Entrate.

Da un punto di vista più generale, nonostante la difficile congiuntura

politico-economica cui prima si accennava e di cui si riferisce anche nella

sezione dedicata ai rapporti con il Parlamento in merito ai tagli disposti

dalla legge finanziaria 2007, l’attività dell’Unione è rimasta caratterizzata

dallo sforzo di impegnare le istituzioni ad utilizzare un approccio di tipo

realmente sociale, in un’ottica tesa alla costruzione di una società flessibile

e adatta a tutti, nell’ambito di una politica per la disabilità operata non solo

da singoli enti, ma dall’intera compagine della pubblica amministrazione.

A tale riguardo, l’obiettivo di riferimento di enti che, come l’Unione,

operano a sostegno di categorie a forte rischio di emarginazione è da sempre

quello di conseguire l’attuazione di un modello di sviluppo compatibile con

la dimensione umana nel quale, con l’applicazione del principio della

“diversa partecipazione”, sia possibile coniugare mercato e stato sociale,

efficienza economica e giustizia sociale, garantendo nel futuro sviluppo

normativo - a livello europeo così come a livello nazionale - diritti

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fondamentali, quali pari opportunità, inclusione sociale, sviluppo

compatibile, lotta alla discriminazione.

Da quanto premesso, e sulla scorta delle risoluzioni congressuali che

impegnano la dirigenza associativa per il prossimo quinquennio, nonché dei

nuovi spazi di autonomia amministrativa ed organizzativa garantiti dal

nuovo testo dello Statuto, è risultata pienamente confermata l’esigenza di

proseguire nell’opera di adeguamento delle strutture associative alle

necessità della categoria attraverso il completamento della strategia di

rinnovamento avente come fulcro lo schema di nuovo modello associativo

già delineatosi negli ultimi anni.

Di conseguenza, nello sforzo di garantire a tutte le strutture territoriali le

dotazioni basilari per fornire quella ampia gamma di servizi di cui i

minorati della vista hanno mostrato di avere continua necessità, è proseguita

l’opera di potenziamento delle Sezioni Provinciali e dei Consigli Regionali,

in modo da poter fronteggiare capillarmente il sempre più emergente

decentramento politico-amministrativo in atto, che ha comportato, e

continuerà a comportare, un deciso trasferimento di competenze e funzioni

dal centro alla periferia, anche in materie che toccano da vicino il mondo

dell’handicap e, quindi, della minorazione visiva.

Dall’esame dei risultati conseguiti nella prima fase attuativa del progetto è

emerso più che positivamente il fatto che l’impegno profuso dall’intera

dirigenza e dal personale dipendente sia stato distribuito in modo equilibrato

su tutto il territorio nazionale. Ciò consentirà nel breve periodo di

uniformare il più possibile lo standard di servizi, annullando così il gap che

spesso si è registrato tra differenti aree territoriali, adeguando l’azione

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associativa ai bisogni e alle richieste emergenti in aree differenti e

migliorando i livelli di comunicazione e collaborazione con le istituzioni e

con tutti quegli altri soggetti con cui l’Unione Italiana dei Ciechi dialoga

quotidianamente.

A questo proposito, si rammenta che l’attività organizzativa generale ha

privilegiato alcuni aspetti salienti che si possono così sintetizzare:

utilizzare pienamente l’ausilio offerto dai consulenti in campo

giuridico-amministrativo, per fruire integralmente e con sistematicità

di tutti i servizi ed agevolazioni contemplati dall’ordinamento vigente

in campo socio-assistenziale: a tale scopo prevedere la creazione di un

archivio sistematico ad ogni livello di competenza per poter meglio

utilizzare le opportunità offerte nei vari settori economici e sociali su

tutto il territorio;

rendere i locali delle strutture periferiche i più accoglienti possibile,

eliminando le barriere architettoniche, ove necessario, ed agevolando

al massimo gli incontri fra i soci per attività di vario genere;

coinvolgere con metodo la partecipazione degli enti pubblici e dei

privati nella progettazione ed erogazione di determinati servizi di

interesse generale ai cittadini, anche mediante accordi e convenzioni

specifiche;

valorizzare le risorse umane e strumentali a disposizione, attribuendo

alle rappresentanze zonali compiti effettivi ed aiutandole nel

reperimento delle necessarie risorse;

dare la massima visibilità interna ed esterna della gestione delle

attività e dei servizi generali rivolti agli utenti;

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realizzare i servizi generali a livello regionale in modo da evitare

duplicazioni con rischi concreti di dispersione di risorse umane,

strumentali ed economiche;

esercitare la funzione statutaria di coordinamento e di verifica a livello

regionale, per supportare le strutture provinciali nelle iniziative di

carattere generale ed in quelle programmate in comune; curare la

socializzazione degli esiti positivi ottenuti, in modo che tutte le aree

territoriali possano avvalersene;

intervenire con iniziative di formazione professionale ad ogni livello,

al fine di permettere ai soggetti interessati la conoscenza degli

strumenti e delle tecniche di gestione più idonei all’organizzazione di

beni e servizi;

favorire la partecipazione soprattutto dei giovani e dei talenti

emergenti, rendendo più dinamica e diversificata la partecipazione

degli associati ai programmi ed alle decisioni;

promuovere frequenti campagne di informazione sul territorio per

sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni competenti ai

problemi della prevenzione della cecità, dell’integrazione scolastica,

dell’inserimento lavorativo e dell’assistenza, nonché per far conoscere

i servizi offerti dall’Unione;

motivare i potenziali utenti ciechi ed ipovedenti ad avvicinarsi

all’Unione Italiana dei Ciechi, costituendo un gruppo di soci che si

incarichino di informare i minorati della vista, nonché i loro familiari,

sui servizi offerti, sulle agevolazioni e quant’altro possa essere loro

utile;

202

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

favorire la comunicazione e lo scambio di esperienze e la condivisione

di buone prassi fra le strutture periferiche anche a mezzo di incontri

con scansione semestrale ai quali partecipino insieme dirigenti e

personale per un proficuo scambio di esperienze;

collaborare con le istituzioni pubbliche e private impegnate nella

ricerca, per la soluzione di problemi connessi con la minorazione

visiva, al fine di fornire consulenze e suggerimenti idonei.

Le linee guida precedentemente riferite hanno anche comportato la

progressiva e capillare realizzazione di alcuni modelli di riferimento per il

funzionamento delle sedi territoriali, basati su standard qualitativi minimi

nella gestione dei servizi da erogare ai soci e, più precisamente:

servizio di segreteria telefonica comprensivo di notiziario informativo

per i soci;

servizio di telefono amico, sia attivo che passivo;

iniziative sociali con costituzione di un gruppo di lavoro che si prenda

carico dell’organizzazione;

notiziario informativo provinciale (in tutti i formati richiesti) e,

eventualmente, regionale o infraregionale;

utilizzazione mirata del servizio di volontariato per accompagnamento e

ausilio ai servizi sezionali gestito con programma informatico;

modernizzazione dell’attrezzatura informatica e d’ufficio con

standardizzazione dei programmi informatici in uso (contabilità,

Office, collegamento Internet);

programma informatico per l’anagrafe dei soci al fine di unificare le

varie anagrafi sezionali;

203

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

introduzione di nuovi criteri di amministrazione delle risorse umane per

la gestione dei rapporti con l’utenza.

In tale quadro, il ruolo della Presidenza Nazionale è stato principalmente

quello di fornire ogni aiuto di tipo tecnico-organizzativo e, nei limiti del

possibile, anche di stanziare adeguati finanziamenti, soprattutto a valere sul

Fondo Sociale fissato nella misura di 500.000 euro.

A tale riguardo, i criteri di determinazione degli interventi adottati per

garantire alle strutture locali adeguate dotazioni sia logistiche che di

personale, nonché un effettivo coordinamento delle attività per una efficace

continuità di rapporti con le istituzioni locali, si possono così sintetizzare:

- Consigli Regionali con 10 sezioni, con almeno 400.000 euro di

contributi regionali e Consigli Regionali da 2 a 9 sezioni, con

almeno 300.000 euro di contributi regionali: nessun intervento;

- Consigli Regionali con 10 sezioni: segretario a tempo pieno;

- Consigli Regionali da 5 a 9 sezioni: segretario 2/3 tempo;

- Consigli Regionali con 4 sezioni: segretario metà tempo;

- nell’attribuzione del tempo di lavoro si terrà conto della coesistenza

di altri dipendenti.

Inoltre, nel disegnare il profilo della figura del segretario regionale si è

tenuto conto dell’età, della preparazione professionale e di adeguati criteri

di selezione, stabilendo anche che le strutture che già si avvalgono di un

segretario regionale possono mantenere la figura del consulente giuridico,

utilizzando il contributo della sede centrale finalizzato al segretario.

Nell’ambito dell’interazione con le strutture periferiche, la Presidenza ha

anche posto in essere tutta una serie di iniziative intese ad innovare e

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

migliorare il sistema informativo per tutta l’area associativa, nel rispetto dei

regolamenti vigenti, operando secondo precise linee strategiche che si

possono così schematizzare:

a) implementazione del raccordo e del coordinamento con i settori

operativi in rapporto alle varie esigenze delle aree associative;

b) rivisitazione dei circuiti e dei rapporti funzionali fra amministrazioni

e servizi;

c) informatizzazione capillare delle varie attività istituzionali, ivi

incluse le gestioni speciali;

d) costruzione del sistema informativo, amministrativo e contabile,

mediante rilevazione completa dei fatti amministrativi, con

l’obiettivo di garantire il controllo economico-finanziario della

gestione per centri di responsabilità;

e) regolamentazione e razionalizzazione di procedure per acquisto di

beni e servizi;

f) avvio del processo di informatizzazione delle procedure del servizio

di cassa;

g) informatizzazione completa delle procedure fiscali;

h) maggiore trasparenza nei rapporti con gli interlocutori istituzionali

esterni di vigilanza e controllo gestionale.

Va anche sottolineato che, nell’ambito del rinnovamento delle dotazioni

strutturali dell’Unione, uno dei progetti più rilevanti ed ambiziosi è

rappresentato dalla creazione di una web radio con possibilità di

collegamenti satellitari ed in grado, quindi, di rivolgersi ad un pubblico

nazionale ed internazionale. L’iniziativa, che comporta ovviamente un

205

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

notevole impegno finanziario, coinvolge numerose altre istituzioni di e per

ciechi, che costituiranno una apposita struttura di gestione.

La prima fase di sperimentazione, logicamente più contenuta negli obiettivi

e da realizzarsi senza oneri aggiuntivi, si prefigge di verificare innanzitutto

la idoneità della strumentazione informatica già in possesso della Presidenza

Nazionale dell’Unione al fine di creare una struttura operativa in grado di

abbracciare la realtà dei ciechi e degli ipovedenti, salve possibili e graduali

implementazioni future.

Un altro aspetto organizzativo ritenuto meritevole di attenzione è stato il

delicato settore della comunicazione e delle pubbliche relazioni, sia

all’interno che, soprattutto, all’esterno della organizzazione, al quale si è

cercato di far compiere un salto di qualità.

Infatti, nonostante problemi di natura prevalentemente finanziaria

ostacolino una capillare attività di penetrazione all’esterno tramite spot o

comunicati informativi radiotrasmessi (attività onerosa anche se effettuata

attraverso la spedizione delle principali testate associative), al fine di

realizzare l’obiettivo di una diversa comunicazione all’esterno, è stata già da

tempo immaginata una rete di addetti alla comunicazione regionale che

dovrebbe ramificarsi a livello provinciale.

In apposite riunioni dei medesimi addetti alla comunicazione regionale sono

state esaminate numerose proposte di diverso tipo, tutte interessanti e

suscettibili di graduale attuazione, nell’ambito delle quali si sono individuati

alcuni obiettivi prioritari di più immediata realizzazione, vale a dire:

costituzione della rete provinciale degli addetti alla comunicazione;

realizzazione di una mailing list riservata agli addetti regionali alla

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

comunicazione;

utilizzo delle segreterie telefoniche, da aggiornare settimanalmente;

messa a punto di un sito web regionale nel quale confluiscano

anche le informazioni delle sezioni provinciali.

Inoltre, stante la necessità di un impegno globale dell’intera organizzazione

per la realizzazione degli obiettivi indicati dal Congresso Nazionale, si è

anche deciso che l’intera compagine dirigenziale, sia a livello nazionale che

locale, segua con attenzione le politiche associative in materia di

comunicazione, al fine di procedere ad una verifica sull’attuazione delle

decisioni assunte ai diversi livelli.

In materia di rapporti con le strutture periferiche va anche ricordata un altra

iniziativa che assume particolare rilievo in ordine alla necessità di procedere

all’attuazione di una capillare campagna di reperimento soci sulla scorta di

alcune fra le più pressanti mozioni congressuali.

Sulla base di approfondite analisi e riflessioni sull’argomento, che hanno

anche considerato in termini generali il fenomeno di una generale

diminuzione dell’impegno associativo come portato dei tempi comune a

tante altre organizzazioni a carattere politico, religioso e sindacale, è stato

ribadito che la strada maestra da percorrere è rappresentata da una puntuale

erogazione di servizi. Pertanto, tutte indistintamente le strutture periferiche

si sono attivate nella misura in cui le risorse economiche lo consentivano.

A tale scopo, la Direzione Nazionale, al fine di creare ulteriori stimoli

nell’impiego delle energie organizzative, economiche e psicologiche a

disposizione nel conseguimento di quella che deve ritenersi una priorità

assoluta dell’intero corpo associativo, ha assunto le deliberazioni che

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

seguono:

- indire un concorso per le buone prassi poste in essere che hanno

condotto ad un sensibile aumento del numero dei soci. Il vincitore di

tale concorso riceverà un premio di € 3.000,00; inoltre le buone

prassi saranno rese di pubblico dominio;

- istituire un primo premio di € 10.000,00, un secondo di € 7.500,00

ed un terzo di € 5.000,00 per le sezioni che aumenteranno il numero

dei soci in una misura superiore al 15% dei propri iscritti; inoltre,

tutte le sezioni che aumenteranno il numero di soci pari al 15%,

riceveranno un premio di € 2.000,00.

Da un punto di vista della collaborazione esterna, va, poi, ricordato il

continuo ampliamento dell’attività dell’apposito gruppo di coordinamento,

recentemente istituito fra l’Unione e gli enti da essa dipendenti o ad essa

collegati nell’intendimento di creare una sinergia fra le varie istituzioni che

operano a favore dei ciechi e degli ipovedenti su tutto il territorio nazionale

a seconda delle proprie specifiche competenze. Il gruppo comprende, infatti,

oltre ovviamente all’Unione, la Biblioteca per Ciechi “Regina Margherita”,

l’I.Ri.Fo.R., la Sezione Italiana dell’Agenzia per la Prevenzione della

Cecità, la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, l’U.N.I.Vo.C.

e l’Istituto per Ciechi “F. Cavazza” di Bologna. Durante il corso dell’anno

il gruppo ha ulteriormente ampliato le proprie sinergie, ipotizzando la

costituzione di gruppi corrispondenti anche a livello regionale.

Per rafforzare ulteriormente il progetto di rinnovamento, la Presidenza

Nazionale ha deciso di continuare nella realizzazione di altre due importanti

iniziative di comunicazione già avviate negli scorsi anni: la rubrica “Parla

208

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

con l’Unione” e l’istituzione di una linea verde telefonica.

Entrambe le iniziative si sono prefisse lo scopo di allargare l’area del

dialogo e del confronto, in modo da rendere concreta la rappresentanza e la

tutela degli interessi materiali e morali dei ciechi e degli ipovedenti nella

maniera più rispondente possibile ai bisogni reali e con particolare

riferimento alle categorie più bisognose di attenzione, quali le donne, i

giovani e gli anziani.

Nel primo caso, si tratta di una rubrica audio on line consistente nella

risposta in diretta audio, da parte del Presidente Nazionale, o di altri

dirigenti nazionali, a domande formulate da chiunque attraverso una

apposita maschera di interrogazione presente sul sito web dell’Unione e ivi

pubblicate con la relativa risposta. Nel 2006 la rubrica ha anche ospitato

alcuni incontri dedicati ai volontari del servizio civile in attività presso tutte

le sedi dell’Unione e che hanno partecipato al corso di formazione descritto

più oltre nella specifica sezione.

Nel secondo caso, è stato istituito un numero telefonico gratuito (800 682

682) presso il quale dal lunedì al venerdì è possibile richiedere informazioni

di ogni tipo sulle problematiche della cecità in genere e sui servizi e

provvidenze a favore dei minorati della vista.

Durante lo scorso anno, in giorni determinati, il servizio ha anche fornito

assistenza telefonica in tema di informatica e di uso del computer e dei

relativi dispositivi tiflotecnici, nonché in tema di particolari necessità delle

donne cieche ed ipovedenti con apposita peculiare strutturazione del

servizio che coinvolge tutti i componenti della relativa commissione.

Inoltre, va segnalata la recente istituzione di UIC-Helpexpress, una lista che

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

si affianca al servizio di consulenza telefonica offerto sul numero verde

prima rammentato, per fornire ai disabili visivi un aiuto diretto per tutti i

problemi inerenti l’informatica, con particolare attenzione per i software

specifici per disabili visivi.

Per quanto concerne in particolare le nuove dotazioni di tipo informatico, va

rilevato che già a partire dal 2005 il Ministero del Lavoro e delle Politiche

Sociali ha ammesso a parziale finanziamento un progetto presentato dalla

Presidenza Nazionale dell’Unione per la realizzazione di un sistema

informatico associativo, mirato in particolare alla formazione e alla

comunicazione, basato su di un complesso sistema di audioconferenza che

consentirà di utilizzare tutte le sedi associative per far luogo a corsi,

riunioni, ed altre attività.

Attualmente il suddetto sistema di audioconferenza è in stato di avanzata

sperimentazione e, una volta risolti alcuni problemi di natura tecnica emersi

durante le prime fasi operative, ha consentito di attivare modalità di

connessione telematica per lo svolgimento della maggioranza delle riunioni

dei vari organi associativi a livello centrale. Di conseguenza, nell’ottica

della massima trasparenza, i lavori della Direzione Nazionale e di tutte le

Commissioni sono stati resi di pubblico dominio attraverso l’inserimento

della loro registrazione sul sito dell’Unione in formati accessibili ai ciechi

ed agli ipovedenti.

Peraltro, va notato che già nove Consigli Regionali hanno provveduto ad

attivare una propria aula virtuale che consentirà loro di usufruire

direttamente del sistema anche per le attività a livello locale in sempre

maggiore espansione, fattore questo che garantirà una omogenea attivazione

210

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

del progetto sul territorio a beneficio di una migliore prestazione dei servizi

alla base associativa.

Un volta messo completamente a punto, infatti, il sistema consentirà di

ampliare qualitativamente e quantitativamente gli spazi della partecipazione

democratica, trasferendo progressivamente il confronto dal centro alla

periferia e coinvolgendo direttamente tutta la base associativa a livello

regionale e provinciale, attraverso rinnovate occasioni di dibattito on line

con dirigenti e soci. Inoltre, tale interazione consentirà un adeguato

feedback delle iniziative decise ai vari livelli territoriali, in merito alle quali

saranno individuati specifici responsabili per l’attuazione dei singoli

progetti.

Va anche rammentato che sono in corso di definizione le procedure per

l’acquisizione da parte della Presidenza Nazionale dell’Unione della

Certificazione di Qualità ISO 9001:2000 che consentiranno un ulteriore

miglioramento dell’efficienza della struttura operativa a livello centrale e,

grazie ad appositi meccanismi di controllo, anche della sua interazione con

le strutture periferiche e con tutta la base associativa.

Si conferma, altresì, che, presso gli uffici della medesima Presidenza, la

dotazione informatica e telematica ha avuto un costante incremento,

potendo contare attualmente su una rete, munita di due server primari, che

collega più di 50 work stations dotate di computer di ultima generazione,

sistema di antivirus centralizzato e firewall di sicurezza.

La stessa sede è anche dotata di strumenti di comunicazione telematica

(quali forum e mailing list) destinati allo svolgimento delle attività

associative a distanza, nonché di un sito internet (in regola con la normativa

211

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

CNIPA in vigore), che nel panorama nazionale ed internazionale appare un

modello di accessibilità, non solo per tutti coloro che soffrono di

minorazioni visive, ma anche per tutti i portatori di handicap in generale.

Si rammenta, infine, che la Presidenza Nazionale è anche dotata di un

programma di archiviazione ottica di documenti cartacei che permette

l’invio e la ricezione della corrispondenza in formato elettronico, nonché la

possibilità di applicare le procedure per la firma digitale dei documenti,

tenuto anche conto dell’adozione da parte del Governo delle specifiche

tecniche per la medesima firma digitale e per la conservazione dei

documenti (anche a valenza fiscale ed istituzionale) in forma elettronica.

Inoltre, in conformità con le recenti disposizioni di legge sulla materia, è

stato stabilito di attivare il servizio di posta elettronica certificata che, come

è noto, consente comunicazioni sicure ed aventi valore giuridico pari a

quello delle raccomandate postali con avviso di ricevimento. Di una casella

di posta elettronica certificata saranno dotate sia la Presidenza Nazionale

che le varie strutture territoriali, per rendere certe le comunicazioni fra di

loro e con gli altri utenti di posta elettronica certificata, tra cui

principalmente le pubbliche amministrazioni. Di una medesima casella di

posta elettronica certificata saranno dotati anche i componenti la Direzione

Nazionale ed il Consiglio Nazionale.

- Servizio Civile Volontario

La struttura di Gestione del Servizio Civile Volontario si è dimostrata punto

di riferimento per tutte le strutture dell’Unione e degli Enti partner

(I.Ri.Fo.R., U.N.I.Vo.C. e Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina

Margherita” di Monza) e, come tale, nel corso dell’anno ha indirizzato,

212

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

coordinato e verificato tutte le attività e gli adempimenti connessi

all’impiego dei volontari.

La Struttura, inoltre, funge da tramite per i rapporti con la Presidenza del

Consiglio dei Ministri – Ministero della Solidarietà Sociale – Ufficio

Nazionale per il Servizio Civile.

Nel corso dell’anno 2006 sono stati presentati all’Ufficio Nazionale per il

Servizio Civile n. 244 progetti per poter impiegare complessivamente n.

2.807 volontari.

Di tali progetti n. 137 sono stati formulati e approvati dall’UNSC per il

servizio di accompagnamento personalizzato ex art. 40 legge 289/2002, per

l’impiego di 916 volontari.

I progetti c.d. ordinari (n. 107), presentati il 31 ottobre 2006 e che

prevedono l’impiego di n. 1.891 volontari, saranno avviati nel corso

dell’anno 2007, sempre che siano approvati e inseriti in bando.

Nel corso dell’anno 2006 sono stati immessi in servizio 1.342 volontari.

Tutti i progetti, anche se redatti dalle sedi periferiche, sono stati controllati

dalla struttura prima del loro inoltro all’UNSC. Analogo controllo è stato

effettuato:

sulle graduatorie compilate a seguito delle selezioni e sui documenti

pervenuti a supporto delle stesse;

sulla documentazione pervenuta a seguito dell’immissione in servizio dei

volontari (provvedimenti di avvio e certificazione fiscale e pagamenti).

Inoltre, l’Unione, in base agli accordi di partenariato sottoscritti con l’

I.Ri.Fo.R., l’U.N.I.Vo.C. e la Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina

Margherita”, gestisce, in qualità di Ente capofila, tutti gli adempimenti

213

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

anche per conto di tali Enti.

Notevole è stata la corrispondenza cartacea, telefonica, elettronica cui si è

dovuto fare fronte per gestire i rapporti con le strutture periferiche

dell’Unione, con gli Enti partner e con l’UNSC.

Va segnalato che l’anno 2006 è stato caratterizzato dalle note vicende

connesse al mancato inserimento nel bando di selezione dei progetti c.d.

ordinari.

Più in particolare: l’Unione aveva presentato, nel settembre 2005, n. 127

progetti per l’impiego di n. 2.166 volontari da avviare il 1° settembre 2006.

Con determinazione del 7 aprile 2006 del Direttore Generale dell’UNSC si

veniva a conoscenza che relativamente a tali progetti: n. 79 erano stati

approvati; n. 17 erano stati approvati con limitazioni riferite o al numero dei

volontari richiesti o alla descrizione di talune voci riportate nel progetto; n.

31 non erano stati approvati.

Avendo riscontrato elementi di contestazione per 9 progetti approvati con

limitazioni e per 8 progetti non approvati, si è provveduto a richiedere

all’UNSC, in data 5 maggio 2006, il riesame degli atti che ha portato

all’approvazione di ulteriori 4 progetti dei 31 non approvati, mentre sono

state tolte le limitazioni a 2 progetti.

Pertanto, i progetti approvati sono stati complessivamente 100 (compresi

quelli con limitazioni) per un totale di n. 1.712 volontari, di cui solo 8, per

l’impiego di 235 volontari, sono stati inseriti nel bando per la selezione di

45.147 volontari del 23 maggio 2006.

A seguito delle numerose iniziative di protesta, assunte anche da altri Enti,

in data 15 settembre 2006 è stato pubblicato un nuovo bando che ha

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

consentito l’inserimento di ulteriori 14 progetti dell’Unione per l’impiego di

448 volontari che saranno avviati in servizio il 1° febbraio 2007.

In data 30 novembre 2006 è stata fatta recapitare al sottosegretario

competente per materia una nota circostanziata delle proposte dell’Unione

finalizzate ad una modifica dell’attuale normativa concernente il servizio

civile volontario. Tale nota rappresenta la sintesi degli interventi svolti dai

quadri dirigenti nel corso della rubrica “Parla con l’Unione” dell’8

novembre 2006 cui si fa riferimento anche più oltre nel corso della

relazione.

In data 12 dicembre 2006 è stata inviata al Ministero della Solidarietà

Sociale – Direzione Generale dell’Ufficio nazionale per il servizio civile –

la richiesta per ottenere la rappresentanza dell’Unione in seno alla Consulta

nazionale per il servizio civile.

A seguito dell’emanazione del D.M. 3 agosto 2006, che ha approvato il

prontuario per la presentazione di nuovi progetti, la struttura ha provveduto

a formulare una bozza di progetto che, con circolare n. 154 del 28 settembre

2006, è stata portata a conoscenza di tutte le strutture dell’Unione e degli

Enti partner.

Lo schema di progetto è stato approntato per essere utilizzato, con gli

opportuni adattamenti ed integrazioni, dalle Sezioni Provinciali.

La bozza è stata redatta tenendo conto della griglia di valutazione per

l’attribuzione dei punteggi, nel senso che si è cercato di definire gli

obiettivi, le attività, le azioni, ecc. nel modo più idoneo a che il progetto,

nelle singole voci, consegua il punteggio massimo previsto dalla griglia.

A tal fine, tra l’altro, sono state predisposte per la sottoscrizione le seguenti

215

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

convenzioni:

con l’I.Ri.Fo.R., per fare acquisire ai volontari professionalità e

competenze certificabili e valide ai fini del curriculum vitae;

con l’Agenzia per la prevenzione della cecità, la Federazione delle

Istituzioni pro-ciechi e la FAND per la copromozione e il partenariato

in tutti i progetti.

La Struttura ha inoltre redatto i progetti per il Centro di Documentazione

Giuridica “Gianni Fucà”, il Centro Nazionale del Libro Parlato e il Servizio

Organizzazione della Presidenza Nazionale.

Con notevoli sacrifici degli addetti alla struttura si è provveduto a

consegnare entro il 31 ottobre 2006 all’Ufficio Nazionale per il Servizio

Civile n. 107 progetti per l’impiego complessivo di n. 1.891 volontari.

Quasi tutte le Sezioni hanno provveduto a formulare il progetto sulla scorta

della bozza fornita dalla Presidenza Nazionale, ma, come di consueto, si è

dovuto intervenire per apportare taluni aggiustamenti alle schede presentate

o per sollecitare la documentazione mancante. Qualche Sezione ha fatto

pervenire tale documentazione in tempi risicatissimi.

Al fine di agevolare la futura attività progettuale delle strutture dell’Unione

e degli Enti partner, è stato chiesto all’I.Ri.Fo.R. di organizzare uno

specifico corso di formazione che sarà tenuto dal Dirigente del Servizio

Progettazione dell’UNSC.

Attività di formazione

In considerazione del fatto che la formazione è diretta a volontari impiegati

in progetti che si realizzano presso un elevato numero di sedi di attuazione,

l’Unione ha da tempo posto in essere un sistema di formazione on line

216

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

mediante un apposito forum installato sul proprio sito.

Nel corso dell’anno 2006 la formazione si è svolta nei mesi di luglio,

ottobre e novembre, per i volontari avviati in servizio il 2 gennaio, il 3

aprile, il 2 maggio, il 3 luglio e il 4 settembre 2006.

I corsi, della durata complessiva di 80 ore (30 per la formazione generale e

50 per quella specifica), sono stati svolti dai docenti accreditati presso

l’UNSC e sono stati così articolati:

1) Momento informativo discendente

Relazione audio (via internet) con esposizione diretta da parte del

docente (aula virtuale); la relazione è stata registrata e inserita in file

audio.

Inserzione della relazione scritta nel forum di cui al n. 2, per la

effettuazione di autoformazione da parte dei partecipanti.

2) Interazione

Forum informatico via internet accessibile liberamente ai corsisti nei

giorni successivi alla pubblicazione della relazione, per la

formulazione di: osservazioni sul tema trattato; richieste di

chiarimenti; precisazioni ed integrazioni dei docenti. A tale forum,

cui sono intervenuti i docenti, hanno partecipato i corsisti che

desideravano risposte contestuali. Si è anche provveduto

all’inserimento nel forum delle relazioni, unitamente a tutti gli

interventi, per eventuali riscontri.

N. 3 incontri sulla rubrica “Parla con l’Unione” che hanno

consentito il dialogo e il confronto diretto dei volontari con i

docenti.

217

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Come previsto dalla normativa vigente, per lo svolgimento dell’attività in

argomento sarà richiesto all’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile

(UNSC) il contributo di € 80,00 per ogni volontario formato. Per procedere

a tale adempimento si è in attesa di ricevere da alcune strutture l’elenco dei

volontari che hanno seguito il corso.

Si riportano di seguito i dati riassuntivi relativi al triennio 2004/2006:

PROGETTI ORDINARI

2004 2005 2006

Progetti 64 85 127 (1)

Posti volontari richiesti 538 1.446 2.166

Posti coperti 510 1.263 215 (2)

Rinunce 68 59

Volontari che hanno

ultimato il servizio

442 1.204

(1)presentati a settembre 2005;

(2)n. 448 saranno avviati il 1° febbraio 2007.

N.B.: come già sopra relazionato, nel mese di ottobre 2006 sono stati

presentati all’UNSC n. 107 progetti, a valere per il 2007, per l’impiego di

1.891.

PROGETTI EX ART. 40 LEGGE 289/2002

2004 2005 2006

Progetti 96 161 (1) 137

Posti volontari richiesti 532 1082 (2) 916 (4)

Posti coperti 504 946 494 (5)

Rinunce 81 48 (3)

218

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Volontari che hanno

ultimato il servizio

423 369 (3)

(1)di cui 63 presentati a dicembre 2005;

(2)di cui 561 avviati il 3 aprile 2006;

(3)non comprende il dato relativo ai volontari avviati il 3 aprile 2006 e che

concluderanno il

servizio il 2 aprile 2007;

(4)di cui 382 saranno avviati il 1° febbraio 2007;

(5)non comprende il dato relativo ai volontari che saranno avviati il 1°

febbraio 2007.

- Centro polifunzionale per ciechi pluriminorati

In tutto il corso del 2006 l’Unione ha continuato a profondere, cosa che del

resto avviene già da molti anni, le proprie energie organizzative per la

realizzazione di questo obiettivo, non da tutti ritenuto possibile, ma che ha

visto un concreto e fondamentale passo in avanti con l’approvazione della

legge 28.12.2005, n. 278 che ha erogato alla Federazione Nazionale delle

Istituzioni pro Ciechi un contributo straordinario di 2.500.000 euro per

ciascuno degli anni 2005-2007, espressamente finalizzato alla realizzazione

del Centro polifunzionale sperimentale di alta specializzazione per la ricerca

tesa all’integrazione sociale dei ciechi con altre minorazioni.

In tale modo sarà possibile dare concreta realizzazione a questo progetto di

pregnante rilevanza sociale che costituisce il giusto coronamento

dell’attività a suo tempo sfociata nell’approvazione della legge 284/97 che,

si ricorda, detta norme per la prevenzione della cecità e per la riabilitazione

visiva e l’integrazione sociale e lavorativa dei ciechi pluriminorati.

219

C.N. del 28/04/07

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Come è noto, il settore nel quale viene ad operare questa iniziativa è

particolarmente delicato, poiché, fatto del quale l’Unione Italiana Ciechi e

degli Ipovedenti è da sempre stata consapevole, in Italia, a differenza che

nella quasi totalità dei Paesi dell’Unione Europea, è praticamente inesistente

un’attività pubblica di riabilitazione mirata ai soggetti che presentino più

minorazioni.

Quel poco che pur meritoriamente si fa è dovuto in prevalenza all’attività

spontanea di associazioni, organizzazioni ed enti “non profit”, ed è,

pertanto, di rilevante interesse generale che l’attività di tali entità venga

rafforzata e mirata a favore di quelle categorie che, per la presenza di

minorazioni multiple, sono destinate, nella quasi totalità dei casi, ad una

pressoché completa emarginazione dalla vita sociale in genere e lavorativa

in particolare.

A questo proposito, va tenuta soprattutto presente la situazione dei minorati

visivi pluriminorati, la cui realtà numerica è in continuo e sensibile

aumento, fatto che imprime alla soluzione di questo problema un

improrogabile carattere di urgenza.

Purtroppo, i soggetti minorati della vista con ulteriori minorazioni

aggiuntive tuttora esauriscono e concludono la loro esperienza di vita

scolastica senza che per loro sia stato concepito e formulato un valido

progetto di orientamento e di integrazione nell’ambito della vita sociale: un

progetto commisurato e corrispondente alle loro particolari esigenze,

aspirazioni e potenzialità.

In altre parole, la vita scolastica di questi soggetti risulta come una fase di

sviluppo e di apprendimento destinata fatalmente a rifluire in un ritorno

220

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

nell’ambiente familiare, denso di crescenti inquietudini e contraddizioni e

sostanzialmente privo di prospettive di miglioramento e di inserimento nella

vita sociale e produttiva.

Conseguentemente, l’Unione, avendo ben presente la necessità di affrontare

questo problema, attingendo alla creatività, alla competenza ed alle energie

di organismi adusi ad operare in tale settore (quali l’I.Ri.Fo.R., il Centro

Nazionale Tiflotecnico, il Centro Nazionale del Libro Parlato), si è attivata

per la progettazione di un centro di sperimentazione per le attività

produttive ed occupazionali per soggetti minorati della vista in età post-

scolare che presentino ulteriori minorazioni aggiuntive di natura sensoriale,

motoria, intellettiva e simbolico-relazionale, che potrà essere di stimolo per

le autorità pubbliche interessate.

Questo progetto di struttura residenziale intende utilizzare al meglio le

potenzialità e le irripetibili conoscenze scientifiche, professionali e

formative possedute dalle citate organizzazioni e, in particolare, si prefigge

di raggiungere le seguenti e principali finalità:

a) studiare ed evidenziare le possibilità produttive ed occupazionali dei

soggetti sopra indicati avendo cura di comunicare e diffondere le

modalità operative attraverso cui tali possibilità trovino una probabile

attuazione;

b) studiare i possibili miglioramenti dell’esistenza quotidiana per i soggetti

non vedenti pluriminorati più gravi, vale a dire per coloro che

presentino gravi turbe e limitazioni della funzione simbolico-

relazionale.

Il progetto prevede che i soggetti accolti dal centro siano divisi in quattro

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

gruppi distinti per tipologia e per finalità, in modo da garantire a ciascun

soggetto terapie di riabilitazione adatte e corrispondenti al tipo di

minorazioni presentate, nel modo seguente:

soggetti minorati della vista con ulteriori minorazioni sensoriali;

soggetti minorati della vista con ulteriori minorazioni di natura motoria;

soggetti minorati della vista che presentino limitazioni in misura medio-

lieve della funzione intellettiva;

soggetti minorati della vista che presentino gravi turbe e limitazioni

della vita simbolico-relazionale.

Attualmente, dopo il superamento di una serie di ostacoli di ordine

burocratico collegati al faticoso iter dell’approvazione del piano regolatore

a livello regionale che ha consentito di giungere alla definitiva acquisizione

dell’area disponibile per la realizzazione dell’iniziativa sita nell’area di

Casal Lumbroso presso Roma, è in corso di definitiva approvazione un

apposito provvedimento in deroga che consentirà di iniziare quanto prima la

costruzione dei primi lotti della parte edilizia del progetto.

Infatti, i progettisti, grazie anche all’ausilio di specifiche commissioni che

hanno collaborato con la Presidenza Nazionale, hanno ultimato la loro opera

per la migliore definizione delle caratteristiche della futura struttura

ricettizia che, una volta ultimata, si estenderà per più di 80.000 metri cubi

complessivi. Ciò, anche alla luce dell’erogazione del citato finanziamento,

fa auspicare una sollecita realizzazione del progetto che, ponendosi come

una struttura all’avanguardia nel settore, ha come obiettivo primario la

realizzazione di un impianto distributivo flessibile che consenta allo stesso

tempo la libertà di organizzare lo svolgimento delle attività didattiche, di

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Vol. n. 7-8

studio e di lavoro fra insegnanti e allievi e la possibilità di adattare gli spazi

al continuo aggiornarsi delle tecnologie didattiche senza costose operazioni

di trasformazione, prevedendo delle aree di riserva per l’eventuale futura

crescita ed espansione delle singole parti, consentendo a ciascuna il

mantenimento della propria destinazione originale.

- Convenzione con la Croce Rossa Italiana

Nel corso del mese di marzo dello scorso anno uno dei punti programmatici

più significativi emersi dal Congresso Nazionale ha trovato la sua

attuazione. Infatti, dopo un periodo di due anni di contatti, è stata

sottoscritta una convenzione di mutuo soccorso con la Croce Rossa Italiana

che consentirà di aprire nuovi spazi soprattutto a livello locale.

Nella convenzione in parola la Croce Rossa Italiana e l’Unione Italiana dei

Ciechi e degli Ipovedenti hanno stabilito di avviare una attività comune a

favore dei minorati della vista, unendo le rispettive risorse allo scopo di

individuare i servizi da erogare che in linea di massima sono:

a. telefono amico,

b. servizio di accompagnamento, organizzazione di gite sociali, per

quanto possibile agevolate,

c. visite domiciliari ai ciechi particolarmente emarginati (anziani),

d. attività di prevenzione della cecità.

Inoltre viene costituita una Commissione paritetica tra Croce Rossa Italiana

e Unione composta da tre membri designati da ciascuno dei contraenti.

Ugualmente si procederà alla costituzione di comitati paritetici a livello

regionale e provinciale ·Le Commissioni paritetiche nazionali e territoriali

si riuniranno almeno due volte l’anno.

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

L’Unione, anche attraverso strutture dipendenti ed enti collegati, metterà a

disposizione la propria competenza in materia di minorazioni visive e loro

prevenzione, con particolare riguardo alla formazione del personale della

C.R.I.

- Agenzia Italiana per il Rilancio degli Studi Musicali

Nel corso del 2006 è proseguita e si è consolidata l’attività della Agenzia

Italiana per il Rilancio degli Studi Musicali (AG.Ri.Mus.) che, si rammenta,

è stata fondata nel 2004 dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in

compartecipazione con la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro

Ciechi, con la Biblioteca Italiana per Ciechi, con l’Agenzia Nazionale per la

prevenzione della cecità, con l’I.Ri.Fo.R, con l’U.N.I.Vo.C., con l’Istituto

“Francesco Cavazza”.

Scopo precipuo dell’Agenzia è quello di rilanciare la migliore tradizione nel

campo degli studi musicali, ispirando la propria azione ai seguenti principi:

valorizzare le esperienze migliori degli ultimi anni;

valorizzare le risorse e le competenze delle istituzioni che l’hanno

fondata, sia nel campo specifico della musica, sia nei campi affini

della sensibilizzazione, della formazione ed aggiornamento degli

insegnanti, sia nell’uso delle tecnologie al servizio degli studi

musicali.

L’Agenzia si è, quindi, adoperata per monitorare la situazione esistente,

rispetto ai giovani che ora studiano musica e rispetto a coloro che avrebbero

interesse e capacità ma che non ne hanno le opportunità.

Gli enti fondatori, infatti, sono convinti che, in materia di pari opportunità,

gli studi musicali costituiscono un esempio di vera e propria

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

discriminazione per i giovani ciechi ed ipovedenti, ai quali mancano

insegnanti preparati, proprio in una disciplina nella quale potrebbero

ottenere concreti risultati scolastici e professionali.

Tale problema sarà, quindi, affrontato partendo dalla sensibilizzazione della

scuola, dalla formazione ed aggiornamento degli insegnanti e dal

reclutamento e dalla formazione di tutors per i giovani che studiano in

conservatori o licei musicali.

Tutto ciò operando in sinergia di intenti e di azione con tutte le strutture

periferiche associative che conoscono la realtà locale e che hanno credito

presso le istituzioni locali per operare gli opportuni interventi.

Nel corso dell’anno è stato anche distribuito a tutte le strutture territoriali un

Vademecum rivolto a coloro che si interessano degli studi musicali e che,

comunque, intendono agire per affermare il diritto dei non vedenti a

studiare musica come gli altri.

- Gruppo di ricerca informatica

Nel 2006 ha proseguito la sua attività il gruppo di lavoro scientifico

costituito recentemente per lo studio delle problematiche connesse all’uso

dell’informatica da parte dei minorati della vista e per la realizzazione di

nuove tecnologie assistive.

Si rammenta che tale gruppo, che vede la partecipazione di esperti e

ricercatori di livello universitario, svolge la sua attività prevalentemente in

seno all’I.Ri.Fo.R., per cui se ne riferisce più nel dettaglio nella sezione

della presente relazione dedicata all’Istituto.

Peraltro, sono state già individuate alcune aree di ricerca, fra le quali si

rammentano:

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Vol. n. 7-8

tavoletta programmabile, quale strumento per l’utilizzo di diverse

modalità sensoriali nell’apprendimento di strutture e procedure;

carico mentale e tecnologie informatiche: studio di parametri

psicofisiologici e cognitivi relativi all’uso di tecnologie informatiche,

con riferimento alla usabilità ed accessibilità;

gestione di questionari in rete: studio di modalità interattive che

consentano il monitoraggio on-line della qualità dei servizi e della

qualità della vita dei minorati della vista, anche in relazione alle linee

guida dettate in materia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità;

creazione e gestione di software assistivo per la formazione a distanza;

creazione di software gestionali per la ricerca ed altri usi, totalmente

usabile ed accessibile.

- Raid in pedalò

Nel corso del 2006 è stata anche organizzata la VI edizione del Raid in

pedalò, intitolato, nell’occasione, “Pedalandonavigando insieme

sull’Adriatico della Puglia”. L’iniziativa, organizzata con il contributo delle

strutture territoriali della Puglia, insieme alla Sezione Italiana dell’Agenzia

Internazionale per la Prevenzione della Cecità, la Biblioteca Italiana per

Ciechi “Regina Margherita”, la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro

Ciechi e l’I.Ri.Fo.R., si è svolta dal 31 luglio al 7 agosto lungo le più belle

località balneari pugliesi. Da ricordare il contributo inestimabile della

Marina Militare e del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera.

Accompagnato da una ricca programmazione di iniziative culturali e

turistiche, il Raid ha fornito un’ennesima dimostrazione delle grandi

capacità e possibilità dei minorati della vista in tutti i settori di attività della

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

società, siano essi ludici, sportivi, lavorativi o di studio, intendendo nel

contempo riaffermare, nell’anno europeo dell’educazione attraverso lo

sport, il diritto dei minorati della vista a svolgere appropriate attività fisiche,

con pari opportunità pur nella loro specificità.

- Raid ciclistico

Nel corso degli anni un altro appuntamento fisso, di svago ma anche di

impegno e di richiamo sul mondo dei non vedenti, è stato rappresentato

dalle varie edizioni del Raid Ciclistico in tandem, organizzato dall’Unione

in collaborazione con la Federazione Italiana Sport Disabili (F.I.S.D.) –

Settore Ciechi Sportivi.

Nel 2006 la XVII edizione della manifestazione, intitolata “In tandem

attraverso la superba terra dei tratturi”, è stata organizzata in

collaborazione con le strutture territoriali del Molise ed è partita da

Campobasso il 28 maggio, per concludersi a Isernia il successivo 4 giugno,

dopo aver toccato nel suo itinerario le principali località della regione.

La manifestazione è stata sempre seguita da vicino da molte televisioni

locali e gli amministratori delle località interessate, con la loro

partecipazione, hanno mostrato interesse ed evidenziato molta sensibilità

per i problemi dei non vedenti, assumendosi numerosi impegni a favore di

iniziative di integrazione sociale. Nel contempo si è voluto far pervenire un

forte messaggio alle famiglie e al mondo della scuola, affinché considerino

l’attività fisico-sportiva un indispensabile mezzo di educazione per i

minorati della vista.

La manifestazione ha sempre beneficiato di una amplissima ed affettuosa

cornice di pubblico lungo tutti gli itinerari volta a volta seguiti.

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Vol. n. 7-8

- XLIX Giornata Nazionale del Cieco

Anche nel 2006, è stata celebrata la Giornata Nazionale del Cieco, giunta

ormai alla sua 49° edizione.

Come ricordato anche nella sezione della relazione dedicata in particolare

all’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, si è trattato di

una occasione di grande importanza che ha visto numerose iniziative di

sensibilizzazione dell’opinione pubblica a livello nazionale e locale, che

hanno compreso anche interventi mirati alla prevenzione delle più diffuse

patologie oculari.

Anche per la base associativa, la celebrazione di questa festa ha rivestito un

valore del tutto particolare, perché ha consentito la realizzazione di

occasioni di incontro e di discussione dei problemi che riguardano l’intera

categoria.

Tutte le strutture territoriali dell’Unione si sono impegnate affinché gli

eventi ricevessero la più ampia risonanza mediatica possibile, in modo da

raggiungere l’opinione pubblica ed anche i politici e gli amministratori

locali. Al riguardo va sottolineata la partecipazione del Presidente

Nazionale ad alcune importanti trasmissioni radiofoniche, fra le quali

telegiornali nazionali, nelle quali sono state affrontate le problematiche di

maggior rilievo concernenti il processo di integrazione sociale dei ciechi e

degli ipovedenti in Italia.

- Premio Braille

Come già avvenuto nelle precedenti edizioni, anche nel 2006 la consegna

del Premio Braille ha significato un fondamentale appuntamento per

l’Unione mediante il quale, nel ricordo dell’inventore dell’alfabeto tattile, si

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

è voluto testimoniare, come da tradizione, un segno di stima e gratitudine a

uomini di stato o personalità del mondo della cultura e dello spettacolo che

con la loro opera si sono distinti per la loro azione a favore dei portatori di

handicap in generale e dei minorati della vista in particolare.

La XI edizione del Premio è stata celebrata a Roma il 29 giugno, presso la

Basilica di S. Lorenzo in Damaso, con una manifestazione, ripresa dalla

RAI (e successivamente trasmessa su RAI 1 il giorno 15 luglio), che ha

visto l’esibizione di numerosi artisti di rilievo internazionale ed è stata

anche seguita in diretta internet sul sito dell’Unione.

Nel corso della serata sono stati consegnati i Premi Braille alle seguenti

personalità:

Gianni Letta, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei

Ministri;

Massimo Barra, Presidente della Croce Rossa Italiana;

Candido Cannavò, giornalista;

Le Iene, programma televisivo;

Alessandro Licheri, Difensore Civico della Provincia di Roma.

- Giornata Nazionale Cane Guida per Ciechi

Il giorno 11 ottobre dello scorso anno si è svolta la Prima Giornata

Nazionale del Cane Guida, celebrata attraverso una conferenza stampa

tenutasi presso la Presidenza Nazionale dell’Unione.

L’intento è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e suscitare, al

tempo stesso, l’interesse delle istituzioni e di tutte quelle realtà con cui la

persona non vedente, accompagnata dal cane guida, quotidianamente entra

in contatto, sottolineando il peculiare valore sociale del servizio, reso dal

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

fedele amico dell’uomo, che nel caso specifico assume il ruolo di un vero

compagno di libertà, sempre disponibile e pronto ad assecondare le

necessità di autonomia e di mobilità del non vedente.

Nell’occasione sono stati ribaditi i diritti di libertà e di integrazione sociale

che non possono essere negati né limitati, trattandosi di peculiarità così

intimamente legate alla persona non vedente da non poter essere messi in

discussione in nessuna circostanza.

E questo con particolare riferimento ad aziende di trasporto pubblico, o a

titolari di alberghi e ristoranti, che rifiutano di accogliere i non vedenti

accompagnati dai cani guida, nonostante lo specifico dettato normativo

vigente e nonostante la cultura dell’accoglienza così enfatizzata nelle società

civili e democratiche.

Alla conferenza stampa, trasmessa in diretta internet sulla rubrica “Parla

con l’Unione”, sono intervenuti numerosi ospiti di rilievo.

- Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili (FAND)

Come è noto, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è membro

della FAND, la Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili, che

riunisce le associazioni storiche maggiormente rappresentative a livello

nazionale delle varie categorie di portatori di handicap. A partire dal 2004,

dopo aver ricoperto nel triennio precedente il ruolo di presidente, il Prof.

Daniele, Presidente dell’Unione, è stato nominato presidente onorario.

Da tale evento è conseguito il passaggio di competenze amministrative

all’ente che attualmente esprime il presidente e al quale spetta il compito di

impostare l’attività della Federazione, sempre nella convinzione che sia

necessaria una gestione unitaria e collegiale delle problematiche legate al

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

mondo della disabilità.

Nel corso del 2007 la FAND, che non si può negare abbia attraversato un

periodo di crisi impegnata a meglio definire l’oggetto della propria azione,

ha cercato di riprendere il proprio cammino con maggior vigore di prima e

ha incentrato buona parte delle proprie risorse nell’organizzazione di un

evento a carattere nazionale, la Convention dei rappresentanti delle cinque

associazioni federate, che ha avuto luogo a Roma il 20 settembre.

L’evento ha rivestito una particolare importanza, perché ha costituito una

straordinaria occasione di confronto tra i partecipanti ai quali è stata

illustrata la piattaforma rivendicativa per il 2006-2007.

L’Unione, in forza dello spirito di democrazia e partecipazione che

contraddistingue la propria azione, ha assicurato una qualificata presenza

alla manifestazione con un minimo di tre dirigenti per ogni provincia e dei

componenti il Comitato Esecutivo.

Fra le più rilevanti istanze proposte nell’occasione da parte dell’Unione

vanno rimarcate la necessità che il Governo istituisca un tavolo permanente

per la trattazione dei problemi della disabilità, assicurando che gli incontri

non siano occasionali, ma divengano sistematici, in modo da poter dar vita

ad una politica organica, capace di dare risposte concrete ai bisogni dei

disabili italiani, nell’ottica di una garanzia di pari opportunità e di una

partecipazione attiva alle scelte di governo. A tale fine tutte le associazioni

federate hanno confermato i propri intenti collaborativi, offrendo la propria

consulenza e mettendo a disposizione le proprie competenze per la

soluzione di problemi specifici.

Nella medesima occasione sono state anche poste alcune rivendicazioni

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

specifiche della cecità e della ipovisione, quali la reale accessibilità di

luoghi ed istituzioni pubbliche, anche via internet.

- Consiglio Italiano dei Disabili per i rapporti con l’UE (CID.UE)

Nell’ambito dei rapporti con altre associazioni di persone con disabilità va

anche ricordata l’attività del Consiglio Italiano dei Disabili per i rapporti

con l’UE (CID.UE) del quale, a partire dal 2007, è stato eletto Presidente il

Presidente dell’Unione, prof. Tommaso Daniele.

Il Consiglio è nato con la specifica finalità di collaborare con gli organi

comunitari per la promozione di iniziative riguardanti l’affermazione e il

riconoscimento della parità e dei diritti delle persone con disabilità, nonché

per l’abbattimento di tutte le barriere che ostacolano la piena inclusione e

integrazione delle persone disabili in tutti gli aspetti del vivere sociale.

Le Associazioni che ne fanno parte, fra le quali ovviamente anche l’Unione,

sono tutti organismi di rilevanza nazionale ed internazionale, riconosciuti da

apposite leggi statali, rappresentano, complessivamente, oltre quattro

milioni di cittadini italiani con disabilità e le loro famiglie, e lavorano da

molti decenni per l’affermazione e il riconoscimento dei loro diritti.

Il Consiglio promuove in seno all’Unione Europea le esigenze delle persone

con disabilità in Italia per assicurare il mantenimento delle realizzazioni

positive conseguite e per contribuire alla loro estensione in ciascuno dei

Paesi membri. Per il raggiungimento di questo scopo mantiene stretti

contatti con gli altri organismi operanti nel campo della disabilità nell’UE.

Al fine di realizzare tali obiettivi, persegue, altre finalità specifiche, fra le

quali si rammentano:

rafforzare la consapevolezza dei cittadini disabili italiani dei propri

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Vol. n. 7-8

diritti e libertà fondamentali;

far conoscere alla società il mondo della “diversità” e rilanciare

un’immagine positiva e costruttiva della persona disabile nella

società;

approfondire l’attività su questioni di discriminazione multipla, con

particolare attenzione ai disabili gravissimi, alle donne e ai bambini

con disabilità, alla terza età;

intensificare i contatti con le istituzioni nazionali e, attraverso la

cooperazione con l’EDF, verso le istituzioni europee;

partecipare alla cooperazione allo sviluppo delle associazioni

omologhe dei paesi in via di sviluppo.

Inoltre, a livello nazionale il CID.UE, oltre a svolgere attività consultiva,

svolge opera di promozione e di studio di una diversa cultura della disabilità

e dei diritti dei disabili, ed interviene nei processi legislativi in questo

campo.

In ambito internazionale, invece, svolge diverse attività tra cui

l’organizzazione, il coordinamento e la partecipazione a eventi e seminari;

conferenze e forum finalizzati allo scambio di esperienze; studi ricerche e

analisi di condivisione di buone prassi in materia di disabilità, portando il

valore aggiunto della propria competenza, esperienza e rappresentatività ai

processi consultivi promossi dal movimento dei disabili al livello europeo.

Dal febbraio 2005 il CID.UE è membro a pieno titolo del Forum Europeo

Disabili, e in questa ottica ha raggiunto la sua naturale collocazione,

impegnandosi a tutto campo per il raggiungimento degli obiettivi statutari.

- Assemblea nazionale dei quadri dirigenti

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Ormai definitivamente elevata al rango di organo statutario, l’Assemblea

nazionale dei quadri dirigenti ha ampliato il momento partecipativo di tutte

le strutture, al punto da costituire un imprescindibile punto di riferimento

per la discussione delle tematiche associative di maggiore rilevanza e per

accrescere la partecipazione democratica all’attività associativa, riuscendo

ad evidenziare la ricchezza delle realtà regionali nell’ambito del più ampio

decentramento amministrativo in corso nelle pubbliche amministrazioni che

ha coinvolto direttamente anche la struttura associativa, come dimostrato

dalle recenti modifiche statutarie prima accennate.

Tali incontri, dimostratisi ormai sempre più un momento essenziale della

vita associativa quali anello di congiunzione tra la dirigenza nazionale e

quella sezionale, hanno svolto un importante ruolo di confronto e di

impulso nello sforzo organizzativo compiuto dall’Unione per adeguare i

propri standard operativi alle nuove esigenze dei minorati della vista ed alla

realtà politico-sociale in continua evoluzione.

In essi sono state affrontate tematiche importanti che toccano da vicino il

presente ed il futuro dei non vedenti italiani, tematiche che hanno un respiro

nazionale e coinvolgono l’intero corpo associativo, impegnato a tutti i livelli

nella soddisfazione dei bisogni dei ciechi e degli ipovedenti del proprio

territorio.

Come prima ricordato, anche nel corso del 2006, si è fatto ricorso al metodo

della riunione on-line, utilizzando gli spazi messi a disposizione della

rubrica “Parla con l’Unione” già descritta in precedenza.

In sintesi, si può dire che i temi trattati ed analizzati approfonditamente

sono stati i seguenti:

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Vol. n. 7-8

campagna di reperimento soci;

istituzione del coordinamento tra gli Enti collegati all’Unione anche a

livello regionale;

attuazione nuovo modello associativo;

banca dati anagrafica soci regionale e provinciale;

implementazione del nuovo sistema di audioconferenza;

progetto per la creazione di una web radio satellitare;

attuazione della convenzione con CRI;

esame della situazione del Servizio Civile Volontario;

attività destinate agli ipovedenti;

organizzazione del seminario di studio e aggiornamento sull’attuazione

della legge Stanca destinato agli osservatori dei Siti Internet (10 giugno

2006);

organizzazione convegno sull’autonomia;

organizzazione convegno nazionale sullo sport;

organizzazione di una borsa di studio intitolata a Maria Luisa Bonzo;

organizzazione di un concorso intitolato a Mario Mazzeo;

analisi del contributo derivante dalla destinazione della quota del 5 per

mille;

rilancio attività musicali;

azioni in merito all’integrazione scolastica;

finanziamenti alle strutture periferiche;

sostegno al collocamento obbligatorio dei non vedenti;

In linea di massima, l’Assemblea, individuando quelle che sono state le

tematiche principali del successivo dibattito congressuale, ha confermato la

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

capacità dell’associazione di muoversi con grande disinvoltura fra

conservazione e innovazione. Fra l’altro, è stata accolta a grandissima

maggioranza l’idea – confluita poi nelle modifiche apportate allo Statuto

Sociale da parte del Congresso Nazionale – di ammettere gli ipovedenti

medio-gravi a pieno titolo all’interno delle responsabilità associative. È

stato, inoltre, ribadito il valore assoluto e intangibile dell’unità dei ciechi ed

è stato anche preso atto delle difficoltà di rapporto esistenti con altre

associazioni di disabili, senza per questo voler cessare da ogni possibile

tentativo di ulteriore dialogo.

Pieno sostegno è stato riconosciuto al progetto di nuovo modello associativo

prima descritto che conserva intatta la sua validità, così come la strategia

basata sull’erogazione di servizi, direttamente alla base associativa,

svolgendo opera di supplenza nei confronti del settore pubblico, soprattutto

nei settori strategici dell’integrazione scolastica e del collocamento al

lavoro.

Da questo ordine di considerazioni è stato tracciato il percorso dell’impegno

associativo nella consapevolezza della necessità di adeguare l’assetto

organizzativo alle esigenze dei tempi, che richiedono maggiore efficienza

amministrativa, modalità nuove di comunicazione e capacità di

aggiornamento continuo, in modo da soddisfare il bisogno di nuove forme

educative, lavorative, riabilitative e assistenziali in una società che ha

allargato i propri orizzonti ed affinato le proprie tecniche, cercando anche di

conciliare l’ispirazione generale e le esigenze di autonomia locali.

- Attività degli organi nazionali

Nel corso del 2006 la Direzione Nazionale si è riunita 11 volte, adottando

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

più di 200 deliberazioni. Nello stesso lasso di tempo il Consiglio Nazionale

si è riunito 2 volte, adottando 9 deliberazioni.

Nello stesso anno è stata smaltita una corrispondenza superiore alle 30.000

unità, mentre il servizio amministrazione ha registrato un totale di 28.078

movimenti.

CENTRO DI DOCUMENTAZIONE GIURIDICA

“GIANNI FUCÀ”

Anche nel corso del 2006, il Centro Nazionale di Consulenza e

Documentazione Giuridica sull’Handicap Visivo “Gianni Fucà” ha svolto

per tutte le strutture associative e per i singoli soci la consolidata attività di

documentazione e consulenza, confermandosi un vero punto di riferimento,

oltre che all’interno dell’Unione, anche per amministrazioni pubbliche quali

Asl, tribunali, scuole ed enti locali.

Si rammenta che nel recente passato il Centro ha visto un ampliamento della

propria struttura con la recente acquisizione di una nuova sede operativa e

tramite il coinvolgimento tra i soggetti finanziatori, oltre che dell’Unione,

anche della Biblioteca Italiana per Ciechi di Monza, della Federazione

Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi e dell’I.Ri.Fo.R.

Attualmente l’organico a disposizione, che vede l’Avv. Paolo Colombo

quale coordinatore responsabile, si può giovare dell’apporto di altri esperti

in qualità di consulenti giuridici, e coinvolge anche direttamente gli uffici

amministrativi della Presidenza Nazionale con compiti di supporto e di

ricerca giuridica e giurisprudenziale. Inoltre, nel corso del 2006 è proseguita

l’attivazione di progetti per l’utilizzazione di personale del servizio civile

volontario che fornisce un prezioso contributo all’attività del Centro, in

237

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

merito ai quali è stato anche promosso il riconoscimento di crediti formativi

a livello universitario.

In tal modo, il Centro di Documentazione è riuscito a svolgere, in termini di

consulenza e di servizio, quell’attività che si è confermata sugli elevati

standard qualitativi raggiunti negli scorsi anni.

Dal punto di vista dei supporti tecnico-informativi il Centro può disporre di

articolate fonti di documentazione giuridica, quali, per la parte cartacea,

“Guida Normativa” e “Guida al Diritto”, “Terzo settore” e “Guida al

Lavoro” “Vita” e “Il merito”e, per le banche dati, della normativa vigente

delle Leggi d’Italia con la giurisprudenza commentata, del testo vigente dei

Codici d’Italia commentati, della normativa regionale, della Banca Dati

Ufficiale del Diritto Comunitario, della banca dati sugli enti locali, del

repertorio del Foro Italiano, di banche dati lavoro e di banche dati relative

alle principali sentenze di merito e della Cassazione Civile, queste ultime

per esteso, nonché dei TAR e del Consiglio di Stato, con la relativa dottrina.

Il Centro è anche presente in Internet con un proprio sito

(http://cdg.uiciechi.it), dove è possibile consultare un considerevole

archivio, in costante aggiornamento, riguardante la legislazione nazionale e

regionale che interessa i non vedenti, la giurisprudenza significativa dei

settori direttamente correlati e i pareri espressi dal Centro stesso, suddivisi

per materia. Inoltre, gli utenti hanno la possibilità di inoltrare richieste di

consulenza direttamente attraverso il sito stesso, con possibilità di

consultazione on line. Tale iniziativa ha riscontrato un notevole successo, se

si pensa che, nel corso dell’anno, si è registrata una media di 150 visitatori

al giorno, per un totale di circa 60.000 contatti annui. Durante lo scorso

238

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

anno si è svolto un intenso lavoro di aggiornamento ed arricchimento di tale

banca dati che non mancherà di dare apprezzabili risultati per il futuro. È,

inoltre, possibile avere un contatto diretto di posta elettronica con il Centro

o attraverso il sito, o attraverso il proprio indirizzo e-mail [email protected].

L’attività del Centro, che nel periodo di tempo considerato ha avuto un

notevole incremento sia quantitativo che qualitativo in termini di

economicità e puntualità, può essere schematizzata nei seguenti punti

essenziali:

a) trasmissione di leggi ed altri provvedimenti normativi, sia via e-mail, sia

stampate in nero, ai soci e alle strutture che ne hanno fatto richiesta;

b) formulazione di circa 600 pareri scritti su questioni diverse sollevate sia

dagli organi periferici dell’Unione, sia dai singoli soci, sia dalla Sede

Centrale;

c) risposta a numerosi quesiti orali formulati, per via soprattutto telefonica,

dagli organi periferici, dai singoli soci e da strutture pubbliche, con

fornitura di un servizio di consulenza on line assimilabile alle funzioni

esercitate dagli uffici del difensore civico;

d) collaborazione con l’Ufficio Stampa della Presidenza Nazionale

dell’Unione per la redazione della rubrica “A lume di legge” pubblicata

su “Il Corriere dei ciechi”e su “Il Corriere Braille”;

e) collaborazione con la Presidenza Nazionale dell’Unione per lo

svolgimento della rubrica “Parla con l’Unione” trasmessa via internet;

f) attività di consulenza per convegni di studio e collaborazione con i

consulenti regionali delle strutture periferiche dell’Unione;

g) attività di consulenza sulle principali norme che regolano l’attività di

239

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

volontariato in Italia, in collaborazione con l’Unione Nazionale Italiana

Volontari pro Ciechi (U.N.I.Vo.C.);

h) collaborazione con il comitato paritetico dei difensori civici;

i) partecipazioni a convegni specialistici di rilievo nazionale su tematiche

di diretto interesse della minorazione visiva.

RAPPORTI CON IL PARLAMENTO

Anche nel corso del 2006 l’Unione ha tenuto costanti contatti con il Senato

e la Camera dei Deputati, nello sforzo di sostenere in maniera continuativa

ogni iniziativa legislativa riguardante i bisogni e le necessità di integrazione

dei non vedenti in generale, nonché l’attività associativa in particolare,

soprattutto in un periodo di vaste e penetranti riforme, in atto o in fieri,

nell’ordinamento sociale ed amministrativo.

Di seguito vengono riportati i più importanti traguardi raggiunti dall’azione

dell’Unione, con particolare riferimento anche alle nuove leggi di

finanziamento, in aggiunta o in sostituzione dei provvedimenti scaduti

durante il periodo in esame.

Successivamente vengono riportati i disegni e le proposte di legge che, nello

stesso periodo, l’Unione ha ritenuto di sostenere lungo tutto il loro iter

parlamentare, anche in collaborazione con altre associazioni di persone con

disabilità.

- Decreto-legge 27 maggio 2005, n. 87 convertito, con modificazioni, dalla

legge 26 luglio 2005, n. 149

Disposizioni urgenti per il prezzo dei farmaci non rimborsabili dal

Servizio sanitario nazionale nonché in materia di confezioni di prodotti

farmaceutici e di attività libero-professionale intramuraria

240

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Nell’ambito di questo importante provvedimento in materia sanitaria, va

ricordata la puntuale azione dell’Unione che, in sede di conversione del

decreto-legge, è riuscita a far inserire un articolo 1-quater che dispone

espressamente, al comma 1, che sulle confezioni esterne o sui contenitori

dei prodotti farmaceutici, siano essi soggetti o meno a prescrizione medica e

presentati sotto qualsiasi forma, nonché dei rimedi fitoterapici ed

omeopatici in qualunque forma presentati, deve essere riportato in caratteri

Braille il nome commerciale del prodotto.

Inoltre, nel medesimo articolo viene stabilito, al comma 2, un principio da

tempo caldeggiato dall’Unione, secondo il quale sulle confezioni dei

farmaci predetti sia indicato anche il mese e l’anno di scadenza del prodotto

unitamente ad eventuali segnali convenzionali per particolari condizioni

d’uso o di conservazione. Sul punto, infatti, il Ministero della Salute,

d’intesa con le rappresentanze dell’industria farmaceutica e dei soggetti non

vedenti e ipovedenti, dovrà definire entro il 31 dicembre 2006 le modalità

per attuare tale prescrizione.

Viene, altresì, disposto che, qualora le dimensioni delle confezioni dei

prodotti di cui sopra non consentano la scrittura in caratteri Braille, le

indicazioni previste dovranno essere riportate in un cartoncino pieghevole,

inserito nella confezione.

La cogenza della norma è confermata dai commi dal 4 al 6, dove non solo si

legge che le imprese farmaceutiche e le altre imprese che realizzano i

prodotti fitoterapici ed omeopatici si devono uniformare alle disposizioni

entro il 31 dicembre 2005, essendo la distribuzione dei prodotti confezionati

in precedenza consentita solo fino al 31 dicembre 2005, ma anche che la

241

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

violazione delle disposizioni di cui ai precedenti commi comporta la

sospensione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto

fino al compiuto adempimento degli obblighi previsti.

- Decreto-legge 3 gennaio 2006, n. 1 convertito, con modificazioni, con

legge 27 gennaio 2006, n. 22

Disposizioni urgenti per l’esercizio domiciliare del voto per taluni elettori,

per la rilevazione informatizzata dello scrutinio e per l’ammissione ai

seggi di osservatori OSCE, in occasione delle prossime elezioni politiche

L’importanza di tale provvedimento risiede essenzialmente nella possibilità

data per la prima volta ad elettori che siano affetti da gravi infermità e

impossibilitati ad allontanarsi dalla propria abitazione, o che si trovino in

condizioni di dipendenza continuativa da apparecchiature elettromedicali di

essere ammessi a svolgere le principali operazioni di voto, sia politiche che

amministrative, nella propria dimora.

A tale proposito viene prevista una apposita procedura che coinvolge

direttamente le autorità comunali che, su richiesta degli interessati corredata

da adeguata documentazione medico-legale, si dovranno attivare per

includere i nomi degli elettori in elenchi speciali distinti per sezioni e per

rilasciare la relativa attestazione, nonché per pianificare ed organizzare il

supporto tecnico-operativo a disposizione degli uffici elettorali per la

raccolta del voto domiciliare.

Viene anche previsto che, ove sulla tessera dell’elettore che presenta la

suddetta richiesta non sia già inserita l’annotazione del diritto di voto

assistito, la procedura prevede l’attestazione della eventuale necessità di un

accompagnatore per l’esercizio del diritto di voto.

242

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Inoltre, è data anche la possibilità di svolgere le operazioni di voto a

domicilio anche a coloro che si trovano in una dimora ubicata in un comune

differente da quello di iscrizione nelle liste elettorali.

Il voto dovrà essere raccolto negli stessi orari di apertura dei seggi elettorali

dal presidente del seggio in cui l’elettore è iscritto o di quello nella cui

circoscrizione è ricompressa la dimora attuale. A tali operazioni possono

partecipare i rappresentanti di lista che ne facciano richiesta.

Al presidente di seggio viene anche demandata la predisposizione di ogni

mezzo idoneo a garantire la libertà e la segretezza del voto nel rispetto delle

esigenze connesse alle condizioni di salute dell’elettore. Inoltre, viene anche

definita la procedura di raccolta e custodia di tali schede da riportarsi presso

l’ufficio elettorale di sezione per essere immesse nelle urne destinate alle

votazioni, previ i necessari riscontri.

- Decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4 convertito, con modificazioni, in

legge 9 marzo 2006, n. 80

Misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della

pubblica amministrazione

Nell’ambito di questo importante provvedimento, che detta numerose

norme per lo snellimento e l’efficienza dell’azione dell’amministrazione

pubblica, spicca quanto previsto dall’art. 6 in materia di semplificazione

degli adempimenti amministrativi per le persone con disabilità.

Infatti, in seguito anche ai lavori della Consulta costituita presso il

Ministero della Funzione Pubblica in rappresentanza delle varie associazioni

di cittadini portatori di handicap ai quali hanno partecipato anche

rappresentanti dell’Unione, è stato previsto che le Regioni debbano adottare

243

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

delle disposizioni volte a semplificare le procedure di accertamento

sanitario legate al riconoscimento dell’invalidità civile, della cecità civile e

del sordomutismo, nonché di quelle collegate in generale all’accertamento

dello stato di handicap e di handicap grave di cui agli artt. 3 e 4 della nota

legge 104/92.

Tutte le predette procedure dovranno essere effettuate dalle competenti

Commissioni in un’unica sede e in data e forma unificate, in maniera da

ridurre al minimo il disagio per i diretti interessati.

In tale sede viene anche prevista una estensione del beneficio in materia di

trasferimenti di cui già godono i docenti portatori di handicap (ex art. 399,

comma 3, del D.Lgs. 297/1994) anche al genitore o il familiare lavoratore

che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado

handicappato.

Infine, viene sancito un principio per il quale l’Unione ha effettuato

numerose azioni di pressione nel corso degli ultimi anni, vale a dire quello

secondo il quale i soggetti che siano portatori di malattie stabilizzate o,

comunque, suscettibili solo di peggioramenti, che già abbiano dato luogo

all’erogazione di indennità sono esonerati da qualsiasi visita medico-legale

finalizzata all’accertamento della permanenza della minorazione di cui

soffrono. Una completa elencazione di tali patologie è affidata a un

emanando decreto interministeriale nel quale sarà anche indicata la

documentazione sanitaria idonea a comprovare tale tipo di minorazione.

Da notare anche che nel successivo art. 7 viene fissata una procedura di

monitoraggio della corretta attuazione della legge 68/99 all’interno della

pubblica amministrazione. In tale sede è stabilito, infatti, che le

244

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

amministrazioni pubbliche chiamate a dare attuazione alla normativa in

tema di collocamento obbligatorio al lavoro delle persone con disabilità

sono tenute a comunicare semestralmente l’elenco del personale disabile

presente nel proprio organico e le relative assunzioni effettuate nell’anno e

previste nella programmazione triennale dei fabbisogni.

- Legge 1° febbraio 2006, n. 43

Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica,

riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per

l’istituzione dei relativi ordini professionali.

Questo provvedimento interessa direttamente tutti quei minorati della vista

che hanno trovato occupazione nelle professioni sanitarie riabilitative di

massaggiatore o fisioterapista.

Infatti, la legge in parola stabilisce espressamente che l’esercizio delle

professioni sanitarie (definite ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, e

del D.M. 29 marzo 2001 del Ministro della sanità ) è subordinato al

conseguimento del titolo universitario rilasciato a seguito di esame finale

con valore abilitante all’esercizio della professione. Tale titolo universitario,

da definirsi nel dettaglio in sede di attuazione della delega prevista all’art. 4

della legge, è valido sull’intero territorio nazionale nel rispetto della

normativa europea in materia di libera circolazione delle professioni ed è

rilasciato a seguito di un percorso formativo da svolgersi in tutto o in parte

presso le aziende e le strutture del Servizio sanitario nazionale.

La legge prevede anche che sia istituito almeno un Ordine per ogni area

delle professioni sanitarie, lasciando la possibilità di costituire un singolo

organismo con almeno ventimila iscritti; essa prevede, altresì, che il titolo

245

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

universitario sia direttamente abilitante alla professione senza esame di

Stato.

L’iscrizione all’albo professionale sarà obbligatoria anche per i pubblici

dipendenti ed è subordinata al conseguimento del titolo universitario

abilitante, salvaguardando comunque il valore abilitante dei titoli già

riconosciuti come tali alla data di entrata in vigore della legge stessa.

Viene anche prevista la possibilità di individuare nuove professioni in

ambito sanitario e di articolare il personale sanitario a seconda del titolo di

studio conseguito.

Il provvedimento sarà pienamente operativo con l’attuazione dei decreti

legislativi che il Governo e’ delegato ad emanare entro sei mesi nei quali

verranno meglio definiti anche gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea.

- Legge 8 febbraio 2006, n. 60

Modifica alla legge 14 febbraio 1974, n. 37, in materia di accesso dei cani

guida dei ciechi sui mezzi di trasporto pubblico e negli esercizi aperti al

pubblico

Un ulteriore risultato positivo dell’impegno associativo è consistito

nell’approvazione della presente legge che è andata ad integrare la

normativa vigente in materia di cani guida, contenuta sostanzialmente nella

legge 14 febbraio 1974, n. 37, come già modificata ed integrata dalla legge

25 agosto 1988, n. 376.

Come è noto, tali disposizioni hanno introdotto nel nostro ordinamento

giuridico un importante principio di civiltà, consentendo ai ciechi il diritto

di accedere sia ai mezzi di trasporto che ai locali aperti al pubblico

accompagnati dal proprio cane guida che, come è noto, è uno strumento di

246

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

fondamentale importanza per l’autonomia e la mobilità di molti minorati

della vista.

Esse vedevano, però, gravemente ridotta la propria efficacia dal

comportamento dei responsabili della gestione dei trasporti e degli esercizi

pubblici che, direttamente o indirettamente, dal momento che la legge è

sprovvista di un adeguato apparato sanzionatorio, pongono ostacoli o

ricercano espedienti per impedire l’ingresso dei cani guida che

accompagnano i ciechi. Da qui la necessità di intervenire legislativamente

con una sanzione amministrativa pecuniaria a carico dei responsabili della

violazione degli obblighi derivanti dalla legge, che non solo serva da

deterrente, ma che serva anche a colpire chi non ottempera al dettato

legislativo.

Inoltre, sono stati introdotti due ulteriori commi all’articolo unico, il primo

dei quali consente l’accesso dei cani guida ai medesimi ambienti anche se

non muniti di museruola, in quanto si tratta di animali specificamente

addestrati ed abituati a convivere con gli esseri umani, selezionati tra

esemplari particolarmente mansueti e del tutto innocui. Il secondo, invece,

stabilisce che, se espressamente richiesto dal conducente o dai passeggeri,

sui mezzi di trasporto pubblico il non vedente deve munire il suo cane guida

di museruola, a causa della ristrettezza dello spazio considerato.

- Legge 1° marzo 2006, n. 67

Misure per la tutela giudiziaria dei disabili vittime di discriminazioni

Anche in questo caso si tratta di una iniziativa legislativa di grande rilievo

che, grazie alla costante azione dell’Unione e di altre associazioni di disabili

lungo tutto l’arco della legislatura, ha introdotto alcuni principi a difesa

247

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

delle persone portatrici di handicap fisici, psichici e sensoriali.

Infatti, i dati statistici ancora oggi dimostrano come questa componente

particolarmente svantaggiata della popolazione rimanga troppo spesso fuori

dal circuito della vita pubblica, sia sociale che politica ed economica, a

causa della persistenza di barriere sia materiali che immateriali.

Tutto ciò nonostante la piena partecipazione alla vita politica, economica e

sociale del Paese costituisca uno degli obiettivi fondamentali

dell’ordinamento e un preciso dovere della Repubblica alla luce

dell’articolo 3 della Costituzione.

Inoltre, l’articolo 13 del Trattato CE prevede che le istituzioni comunitarie

adottino i provvedimenti opportuni per combattere tutte le discriminazioni,

che siano fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le

convinzioni personali, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali.

In attuazione di questo precetto, che costituisce ormai una pietra angolare

del diritto comunitario, l’Unione Europea si è fatta promotrice di una serie

di interventi, sia a carattere normativo, quali le direttive comunitarie, sia a

carattere amministrativo, quali le azioni comuni ed i programmi di azione

comunitari, con cui sono stati compiuti dei significativi passi in avanti.

È noto, infatti, come siano state di recente emanate alcune importanti

direttive, che sanciscono l’uguaglianza di trattamento fra tutti i cittadini

indipendentemente dagli elementi di diversità indicati dal succitato articolo

13 del Trattato CE.

Si ricordano, in proposito, la direttiva 2000/43/CE del Consiglio, del 29

giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone

indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica, e la direttiva

248

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro

generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di

condizioni di lavoro.

Tuttavia, l’intervento del legislatore si è rivelato talvolta parcellizzato e

frammentato nell’ambito dei diversi settori dell’ordinamento, il che ha

posto l’esigenza di una disciplina che, facendo salve le varie normative

settoriali di garanzia, affronti il problema della tutela delle persone disabili

in una prospettiva generale.

La legge in parola ha inteso, quindi, introdurre strumenti giuridici idonei a

garantire l’effettività della parità di trattamento e a promuovere pari

opportunità per le persone disabili, qualora esse si trovino a subire a causa

della loro disabilità discriminazioni anche in ambiti di vita diversi da quella

lavorativa, ambito al quale è attualmente limitata la tutela scaturente dal

recepimento della citata direttiva 2000/78/CE.

Pertanto, la legge fornisce una tutela giurisdizionale per tutte quelle

situazioni in cui il disabile risulti destinatario di trattamenti discriminatori al

di fuori del rapporto di lavoro. Il che consente, da un lato, di fornire una

efficace risposta alla forte aspettativa rappresentata da numerose categorie

di disabili e, d’altro lato, di soddisfare una esigenza di completezza del

sistema, al fine di garantire alle persone disabili una piena parità di

trattamento in ogni settore della vita sociale.

In questa prospettiva, l’articolo 1 enuncia espressamente l’impegno cui le

istituzioni devono assolvere per garantire, anche nei confronti dei disabili, il

rispetto effettivo del principio di parità di trattamento e la promozione delle

pari opportunità, mentre l’articolo 2 descrive la condotta discriminatoria,

249

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

fissando in linea generale la nozione di discriminazione, sia diretta che

indiretta, richiamandosi alla più recente normativa comunitaria prima

richiamata.

In relazione alla discriminazione indiretta, è da sottolineare che l’obiettivo

del legislatore è soprattutto quello di combattere anche quei comportamenti

che, pur se si presentano in apparenza neutri, si traducono di fatto in una

discriminazione dei disabili nei confronti di altre categorie di soggetti, a

causa della loro particolare condizione psico-fisica.

Pertanto, si sono fatti rientrare nel concetto di discriminazione anche quei

comportamenti indesiderati che violano la dignità e la libertà di un disabile,

ovvero creano nei confronti dello stesso un clima di intimidazione ostile e

degradante.

Gli articoli 3 e 4, infine, delineano il quadro della tutela giurisdizionale con

la relativa legittimazione ad agire. Accanto agli strumenti ordinari

processuali, viene prevista la possibilità di attivare la procedura

giurisdizionale di cui all’articolo 44 del Testo Unico n. 286/998 ai casi di

discriminazioni connessi alla disabilità, al fine di garantire al disabile una

tutela celere e spedita.

In proposito, si può sottolineare che la tutela del disabile che intenda

contrastare il comportamento discriminatorio appare ulteriormente

rafforzata dalla disposizione secondo la quale il provvedimento del giudice,

in caso di accoglimento del ricorso, oltre a disporre in ordine al risarcimento

del danno anche non patrimoniale, può ordinare ogni provvedimento idoneo

a rimuovere gli effetti del comportamento discriminatorio.

A ciò si può aggiungere che l’articolo 3, comma 2, accorda, ad ulteriore

250

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

garanzia dell’effettività dell’azione e coerentemente con quanto già previsto

nei settori di attuazione delle direttive comunitarie, il beneficio della

cosiddetta «prova presuntiva ».

Infine, appare di particolare rilievo la previsione contenuta nell’articolo 4,

che estende la legittimazione ad agire in giudizio, nei casi di

discriminazione, ad associazioni ed enti costituiti a tutela dei disabili. Una

tale estensione della legittimazione ad agire è prevista sia su delega del

disabile, sia nell’ipotesi in cui i suddetti organismi abbiano interesse ad

intervenire nei giudizi per danni subiti dal disabile, o ritengano di ricorrere

in sede di giurisdizione amministrativa per l’annullamento di atti illegittimi.

È necessario, inoltre, sottolineare che le menzionate associazioni sono

individuate con decreto del Ministro per le pari opportunità di concerto con

il Ministro del lavoro e delle politiche sociali in base alla finalità statutaria,

la quale deve presentare, perciò, coerenza con l’attività volta alla tutela dei

disabili e alla stabilità dell’organizzazione. Ciò al fine di creare un filtro ed

evitare eventuali rischi di abuso, selezionando gli enti che sono

effettivamente portatori degli interessi dei disabili.

- Legge 27 dicembre 2006, n. 296

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello

Stato (legge finanziaria 2007)

Nell’ambito della vasta e complessa manovra finanziaria per il 2007,

costituita come è noto da un articolato composto di più di 1.300 commi,

possono essere segnalate alcune disposizioni che riguardano da vicino il

settore dell’handicap in generale.

Tra le più dolorose va rimarcata la cospicua riduzione (commi 507 e ss.)

251

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

degli stanziamenti pubblici anche se previsti da leggi vigenti destinati, fra

l’altro, anche a settori di rilievo sociale quale quello in cui opera l’Unione,

per un ammontare di circa il 13 per cento, attraverso un accantonamento per

il triennio 2007-2009 di somme rese indisponibili a valere sulle rispettive

unità previsionali dei bilanci dei vari ministeri competenti.

Per il resto, nell’ambito della riforma dell’imposizione sul reddito, il

comma 6 prevede nelle detrazioni per carichi di famiglia specifiche

detrazioni aggiuntive di un importo pari a 220 euro per ogni figlio portatore

di handicap.

I commi 36 e 37 prevedono che le agevolazioni di carattere tributario e di

altra natura connesse all’acquisto di una autovettura da parte di soggetti

disabili, fra cui anche i minorati della vista, saranno applicabili unicamente

se l’autoveicolo risulta utilizzato in via esclusiva o prevalente a beneficio

dei citati soggetti. Inoltre, in caso di trasferimento del veicolo stesso prima

del termine di due anni dall’acquisto sarà dovuta la differenza fra l’imposta

dovuta in assenza di agevolazioni e quella effettivamente pagata, a meno

che i soggetti disabili, in seguito a mutate necessità dovute al proprio

handicap, non cedano il veicolo per acquistarne un altro su cui realizzare

nuovi e diversi adattamenti.

Sempre in materia tributaria il comma 77 prevede un innalzamento della

franchigia dalla tassa sulle successioni e donazioni in caso di beneficiari

portatori di handicap in situazione di gravità. In tale caso il limite esente da

imposizione sale a 1.500.000 euro.

Il comma 266, nella determinazione della base imponibile ai fini dell’Irap,

introduce novità per quanto riguarda i costi e le spese ammesse in

252

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

deduzione, fra le quali sono espressamente comprese quelle relative

all’assunzione di persone disabili.

Il comma 296 concede per l’anno 2007 agli insegnanti delle scuole

pubbliche di ogni ordine e grado, anche non di ruolo con incarico annuale,

nonché ai docenti presso le università statali una detrazione Irpef del 19 per

cento fino ad un importo massimo di 1.000 euro per l’acquisto di un

personal computer nuovo di fabbrica. Il successivo comma 297 stabilisce

che le modalità di concessione del beneficio saranno stabilite con decreto di

natura non regolamentare, adottato dal Ministro della Pubblica Istruzione, di

concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e con il Ministro

dell’Università e della Ricerca.

Inoltre, il comma 319 stabilisce una detrazione ai fini fiscali, per un importo

non superiore a 2.100 euro, delle spese sostenute per gli addetti

all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza nel compimento

degli atti della vita quotidiana, se il reddito complessivo dell’interessato non

supera 40.000 euro.

In materia di assistenza sociale il comma 364 stabilisce che con decreto del

Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello

sviluppo economico, da adottare entro tre mesi dalla data di entrata in

vigore della legge, sono stabiliti le condizioni, le modalità e i termini per

l’utilizzo della dotazione del Fondo derivante dagli interventi di efficienza

energetica di cui al comma 362, da destinare al finanziamento di interventi

di carattere sociale, da parte dei comuni, per la riduzione dei costi delle

forniture di energia per usi civili a favore di clienti economicamente

disagiati, anziani e disabili.

253

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Per quanto concerne, invece, le assunzioni di personale nel settore pubblico,

sia nel comparto ministeriale che negli enti locali, numerose articolate

disposizioni (commi 409-416; commi 440-445; commi 523-531; commi

549-562) prevedono, in sintesi, un divieto di assunzione di personale a

qualsiasi titolo per tutte quelle amministrazioni che non si troveranno in

regola nel biennio 2007-2008 con i severi vincoli di riduzione della spesa

per il personale stabiliti nel piano di stabilizzazioni da emanarsi entro

termini ristretti, o che non abbiano rispettato il patto di stabilità nel 2006.

Tali norme, ovviamente, si estendono anche ai lavoratori disabili, fatta

eccezione per il disposto del comma 523 che, per quanto concerne le

amministrazioni dello Stato, prevede una specifica esenzione per il

personale appartenente alle categorie protette.

Peraltro, va aggiunto a questo riguardo che con la legge 26.2.2007 n. 17, di

conversione del D.L. 28.12.2006, n. 300 (cosiddetto "mille proroghe"), è

stato abrogato, fra l’altro, proprio il comma 561 che limitava le assunzioni

presso gli enti locali, con una immediata ricaduta positiva sulle possibilità

occupazionali dei minorati della vista che, nei confronti di tali enti,

potranno far valere pienamente il diritto al collocamento obbligatorio.

I commi 582 e ss. prevedono la costituzione di una Agenzia per la

formazione dei dipendenti e dirigenti pubblici, che potrà avvalersi anche di

istituti accreditati dotati di competenza ed esperienza adeguate inseriti in un

apposito elenco nazionale da istituire. Tale disposizione apre spazi per

l’I.Ri.Fo.R. per quanto concerne la formazione del personale disabile

visivo.

Nel campo dell’istruzione intervengono, poi, i commi 605 e ss., fissando

254

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

numerose disposizioni innovative, fra le quali ai fini della presente relazione

si rimarcano le seguenti. Attraverso l’emanazione di uno o più decreti del

ministero della pubblica istruzione saranno rivisitati i criteri per la

formazione delle classi, in modo da aumentare il rapporto alunni/classe

dello 0,4, con conseguente riduzione del numero di cattedre stimabile in

circa 19.000 unità. È prevista anche la soppressione del rapporto 1/138 per

l’individuazione del fabbisogno dei docenti di sostegno nell’organico di

diritto. Tale criterio sarà sostituito da apposite procedure volte ad

individuare il reale fabbisogno, limitando al minimo gli scostamenti fra

l’organico di diritto e quello di fatto.

Per quanto concerne disposizioni che riguardano da vicino gli insegnanti

non vedenti, viene disposto, inoltre, un piano triennale di assunzioni del

personale docente nell’ordine di 150.000 unità, salva apposita

autorizzazione del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell’economia

anno per anno. L’entrata in vigore della legge finanziaria avrà anche come

effetto la trasformazione delle graduatorie permanenti in graduatorie ad

esaurimento, fermo restando il loro aggiornamento per il biennio 2007/2008

e l’inserimento con riserva di tutti gli aspiranti che attualmente frequentano

corsi di abilitazione. Vi sono anche disposizioni che riguardano i docenti

permanentemente inidonei all’insegnamento che saranno fatti oggetto di

piani di mobilità intercompartimentale, con proroga di un anno del termine

di permanenza nel collocamento fuori ruolo.

Il comma 626 prevede che dovranno essere individuati da parte dell’INAIL

d’intesa con i Ministri del lavoro e della pubblica istruzione, nonché con gli

enti locali competenti, indirizzi programmatici per la promozione ed il

255

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

finanziamento di progetti per l’abbattimento delle barriere architettoniche

nelle scuole di primo e secondo grado.

Il comma 748 provvede alla copertura dei maggiori oneri a carico della

gestione per l’erogazione delle pensioni, assegni e indennità agli invalidi

civili, ciechi e sordi di cui all’articolo 130 del decreto legislativo 31 marzo

1998, n. 112, valutati in 534 milioni di euro per l’esercizio 2005 e in 400

milioni di euro per l’anno 2006, utilizzando sia somme risultanti da

specifici capitoli del bilancio INPS, sia ulteriori risorse appositamente

trasferite ed accantonate a tali fini.

Il comma 1141 prevede, poi, l’erogazione di contributi da destinare, fra

l’altro, anche in favore dell’editoria per non vedenti e ipovedenti, nonché a

case editrici o altri soggetti che forniscano servizi volti alla trasformazione

dei prodotti esistenti in formati idonei alla fruizione da parte dei medesimi

soggetti.

Il comma 1162 prevede un incremento del Fondo che finanzia gli interventi

agevolativi a favore delle imprese che assumono soggetti disabili gravi (ex

art. 13 della legge 68/99). A tale fine sono stanziati 37 milioni di euro per il

2007 e 42 a decorrere dal 2008.

Il comma 1234 prevede anche per il 2007 la possibilità di devolvere il 5 per

mille dell’imposta sul reddito, fra l’altro, a sostegno di organizzazioni non

lucrative di utilità sociale o ad associazioni di promozione sociale iscritte

negli appositi registri.

Il successivo comma 1254 va a modificare l’articolo 9 della legge 8 marzo

2000, n. 53, per inserire specifiche misure a sostegno della flessibilità di

orario. Tali misure destinano annualmente una quota individuata con

256

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

decreto del Ministro delle politiche per la famiglia, al fine di erogare

contributi, di cui almeno il 50 per cento destinati ad imprese fino a

cinquanta dipendenti, in favore di aziende, aziende sanitarie locali e aziende

ospedaliere che applichino accordi contrattuali che prevedano azioni

positive per le seguenti finalità: a) progetti articolati per consentire alla

lavoratrice madre o al lavoratore padre, anche quando uno dei due sia

lavoratore autonomo, ovvero quando abbiano in affidamento o in adozione

un minore, di usufruire di particolari forme di flessibilità degli orari e

dell’organizzazione del lavoro, tra cui part time, telelavoro e lavoro a

domicilio, orario flessibile in entrata o in uscita, banca delle ore, flessibilità

sui turni, orario concentrato, con priorità per i genitori che abbiano bambini

fino a dodici anni di età o fino a quindici anni, in caso di affidamento o di

adozione, ovvero figli disabili a carico; b) programmi di formazione per il

reinserimento dei lavoratori dopo il periodo di congedo; c) progetti che

consentano la sostituzione del titolare di impresa o del lavoratore autonomo,

che benefici del periodo di astensione obbligatoria o dei congedi parentali,

con altro imprenditore o lavoratore autonomo; d) interventi ed azioni

comunque volti a favorire la sostituzione, il reinserimento, l’articolazione

della prestazione lavorativa e la formazione dei lavoratori con figli minori o

disabili a carico ovvero con anziani non autosufficienti a carico.

Il comma 1266 prevede che i genitori, o in caso di loro scomparsa fratelli e

sorelle, che usufruiscono del congedo straordinario retribuito per assistere

portatori di handicap grave ai sensi dell’art. 42, comma 5, del D. Lgs.

151/2001 per un periodo continuativo non superiore a sei mesi hanno diritto

ad usufruire di permessi non retribuiti in misura pari al numero dei giorni di

257

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

congedo ordinario che avrebbero maturato nello stesso arco di tempo

lavorativo, senza però alcun riconoscimento del diritto a contribuzione

figurativa.

Infine, va ricordato che nella sezione relativa alle finalizzazioni di fondi

inseriti nella Tabella A, la legge ha previsto uno specifico accantonamento

nel capitolo del Ministero dell’Economia e delle Finanze da destinarsi, fra

l’altro, anche a progetti concernenti il libro parlato.

- Proposte e disegni di legge

- d.d.l Cordoni, Mongiello e altri “ Modifiche alla legge 29 marzo 1985, n.

113, recante aggiornamento della disciplina del collocamento al lavoro e

del rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti” (atto Camera n. 1811

e Atto Senato n. 1093)

Questa proposta di legge costituisce un importante obiettivo per l’attività

parlamentare dell’Unione in materia di lavoro dei minorati della vista.

Infatti, essa prevede `di modificare e di aggiornare la legge 29 marzo 1985,

n.113, che disciplina il collocamento al lavoro dei centralinisti non vedenti.

Lo scopo dell’iniziativa è, in sostanza, quello di adeguare la normativa alle

nuove esigenze del mercato del lavoro e al progresso tecnologico nel settore

della comunicazione.

Non appare più in dubbio che, a distanza di diciannove anni dalla sua

entrata in vigore una modifica della legge 113/1985 appare ormai

improcrastinabile. L’urgenza di rimettere mano alla disciplina dettata dalla

legge in parola, specificamente dedicata ai non vedenti, è motivata da

molteplici fattori, di ordine legislativo e sociale; basti pensare alla recente

classificazione e quantificazione delle minorazioni visive, delineata dalla

258

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

legge n.138 del 2001, o anche alle nuove figure professionali di operatori

della comunicazione configuratesi a seguito ed a causa dell’evoluzione

tecnologica che ha contrassegnato il nostro tempo, nonché, soprattutto, al

nuovo contesto legislativo in tema di collocamento al lavoro dei disabili,

ove primeggia la legge n.68 del 1999 che, nel ridefinire gli istituti del

collocamento obbligatorio, ha espressamente fatto salva, fra le altre, la

legge in esame.

Proprio il carattere di specialità di tale provvedimento, tuttavia, impone

ancora più energicamente una modifica della disciplina da esso dettata, al

fine di metterla al passo con i tempi e per non svilire la considerazione che

il legislatore ha più volte mostrato nei confronti delle problematiche

specifiche dei minorati della vista.

Nel corso della sua storia, infatti, la legge n. 113/1985 ha consentito il

collocamento al lavoro di migliaia di centralinisti non vedenti a riprova

della bontà di un metodo di collocamento mirato e generalizzato in

attuazione dell’articolo 2 della legge n. 68 del 1999.

L’opportunità delle modifiche ad una legge che ha così ben operato nel

passato risiede in un molteplice complesso di fattori.

In primo luogo, il continuo progresso tecnologico, specie in questo settore,

ha comportato radicali modificazioni alle postazioni dei centralinisti che, in

molti casi, hanno visto scomparire il tradizionale posto di operatore a

vantaggio di dispositivi passanti o, comunque, di collegamento automatico.

In secondo luogo, l’estendersi del sistema concorrenziale fra i vari gestori di

telefonia ha reso praticamente nulla quella importante disposizione che

prevedeva precisi obblighi di segnalazione e di intervento da parte dell’ex

259

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Azienda di Stato per i servizi telefonici in favore del collocamento dei

centralinisti non vedenti.

Più in dettaglio, la presente proposta di legge tiene conto di tutti i fattori

indicati e, in primo luogo, laddove si parlava di centralinista non vedente, il

nuovo testo prevede la dicitura di «centralinisti telefonici nonché operatori

della comunicazione minorati della vista con qualifiche equipollenti».

Questo per armonizzare la disciplina con il dettato del decreto del Ministro

del lavoro e della previdenza sociale 10 gennaio 2000 che ha individuato

nuove qualifiche professionali equipollenti a quella di centralinista, sulla

base del disposto dell’articolo 45, comma 12, della legge n. 144 del 1999.

L’aspetto di maggiore rilievo delle modifiche proposte consiste, comunque,

nei numerosi punti di raccordo con la legge n. 68 del 1999 che rappresenta

un elemento imprescindibile per disegnare la nuova mappa dei collocamenti

obbligatori al lavoro dei soggetti minorati della vista.

Infatti, si prevede la riforma dell’albo professionale degli operatori

telefonici non vedenti, con specifiche articolazioni a livello regionale che

rispettino le nuove ampliate competenze delle regioni proprio in materia di

formazione professionale.

Fondamentale, inoltre, appare sotto questo profilo la previsione di

programmi di insegnamento al passo con i tempi, corsi di aggiornamento e

di formazione delle varie figure professionali, in cui le associazioni di

categoria possono far valere le loro competenze specifiche; importante

appare anche l’aver previsto la presenza di un rappresentante

dell’associazione di minorati della vista comparativamente più

rappresentativa nell’ambito delle commissioni esaminatrici per

260

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

l’espletamento dell’esame di abilitazione.

Ulteriori modifiche al meccanismo di collocamento rappresentano, invece,

la volontà di superare i fraintendimenti causati dalla normativa ancora

vigente.

Infatti, da una parte gli obblighi ivi previsti riguardano tutti i datori di

lavoro, pubblici e privati, superando in tale modo le distinzioni indicate

dalla normativa in vigore; dall’altra parte, è di fondamentale importanza che

i nuovi criteri che contrassegnano gli obblighi dei datori di lavoro tengano

anche conto delle evoluzioni tecnologiche del settore e prevedano la

possibilità che la quota di riserva sia calcolata in assenza di un tradizionale

centralino telefonico provvisto di un posto di operatore, anche facendo

riferimento a dispositivi passanti o ai derivati interni, così come al numero

degli operatori di call center o di strutture similari.

Di notevole importanza appaiono anche le nuove disposizioni, ancora una

volta in stretto raccordo con i dettami della legge n. 68 del 1999, intese a

tutelare il lavoratore minorato della vista a fronte della trasformazione dei

centralini, o nel caso di incompatibilità con le mansioni svolte (si ribadisce

che non vi è la possibilità, per il datore di lavoro, di richiedere al minorato

della vista lo svolgimento di prestazioni non compatibili con la sua

minorazione).

Il rilievo assunto dal raccordo con la disciplina generale del collocamento

obbligatorio al lavoro è dimostrato, poi, sia dai nuovi criteri in tema di

computo della quota di riserva e di graduatorie, sia dalle disposizioni in

tema di comunicazioni obbligatorie dei datori di lavoro e dalle modalità per

il collocamento.

261

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

In particolare, sono attualizzate le disposizioni che prevedono obblighi di

segnalazione e di intervento a carico della ex società italiana per l’esercizio

telefonico, con estensione dei medesimi obblighi a tutti i gestori di telefonia

operanti sul mercato.

Il nuovo testo di legge, infine, prevede una riformulazione dell’articolo 9

della legge n. 113 del 1985, che assume un duplice rilievo. In primo luogo,

viene fissato un nuovo importo dell’indennità di mansione, già riconosciuta

ai centralinisti non vedenti, in maniera tale da superare le attuali difficoltà

derivanti dalla cessazione dell’Azienda di Stato per i servizi telefonici. In

secondo luogo, in armonia con le riforme in tema previdenziale, viene

attualizzato il beneficio di quattro mesi di contribuzione figurativa per ogni

anno di servizio effettivamente svolto, per quanto concerne gli effetti in

tema di calcolo del trattamento pensionistico, sia con il sistema contributivo

che con il sistema misto.

Va notato che l’intero provvedimento, non comporta alcun aggravio di

spesa, dal momento che si beneficia del vigente finanziamento della legge n.

113 del 1985 che già garantisce una adeguata copertura finanziaria.

- d.d.l Piscitello (atto Camera n. 1633) e d.d.l. Bianco (atto Senato n. 900)

su “ Istituzione della Giornata Nazionale del Braille ”

L’iniziativa in parola mira a istituire la Giornata nazionale del Braille, da

celebrarsi il 21 febbraio di ogni anno, al fine di sensibilizzare l’opinione

pubblica nei confronti dei soggetti non vedenti.

Infatti, l’ideazione dell’alfabeto tattile per i ciechi, compiuta da Louis

Braille nel terzo decennio del XIX Secolo, rappresenta un evento

rivoluzionario, una autentica discriminante che, in prospettiva, chiude

262

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

l’epoca dell’esclusione e apre la strada alla faticosa avanzata verso

l’inclusione sociale, al cammino dei minorati della vista verso

l’affermazione della loro dignità di uomini. Ancora oggi questo sistema

costituisce lo strumento essenziale per l’educazione, il lavoro, la cultura e il

tempo libero per tutte le persone minorate della vista.

L’invenzione di un codice specifico per i ciechi, perfezionata tra il 1824 e il

1829, ha consentito loro di integrarsi nel processo di civilizzazione,

ponendo le basi per la soluzione di un problema di ampia portata sociale e

compiendo, pertanto, una operazione autenticamente rivoluzionaria.

Scritto inizialmente a mano con tavoletta e punteruolo, punto dopo punto,

battuto poi sulla carta da macchine dattilografiche speciali, oggi viene

impresso da veloci e precise stampanti. Esso viene utilizzato in modo

efficacissimo dai terminali tattili direttamente collegati con i computer,

consentendo la lettura e la navigazione telematica in tempo reale.

Il sistema Braille ha dunque rappresentato una tappa fondamentale verso il

superamento di una condizione di isolamento e di preclusione all’accesso

alle informazioni e alla partecipazione attiva e alla vita culturale dei non

vedenti.

La ricorrenza è prevista per il 21 febbraio di ogni anno, vale a dire nello

stesso giorno che l’UNESCO dedica alla lingua madre di ciascun popolo,

occasione che sottolinea l’universale utilità e l’importanza che tale sistema

ancora oggi riveste per tutti i minorati della vista.

In tale occasione le amministrazioni pubbliche e gli altri enti e organismi

operanti nel settore sociale si dovranno impegnare a promuovere, attraverso

idonee iniziative di sensibilizzazione e solidarietà e la realizzazione di studi,

263

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

convegni, incontri e dibattiti nelle scuole e nei principali mass-media,

l’attenzione e l’informazione sull’importanza che il sistema Braille riveste

nella vita delle persone non vedenti e di quanti sono coinvolti direttamente o

indirettamente nelle vicende delle medesime persone, al fine di sviluppare

politiche pubbliche e private che allarghino le possibilità di reale inclusione

sociale e di accesso alla cultura e all’informazione per tutti coloro che

soffrono di minorazioni visive.

ATTIVITÀ INTERNAZIONALI

L’unanime riconoscimento ottenuto dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli

Ipovedenti per la vastità e l’efficacia dell’azione sul piano dei rapporti

internazionali, riconoscimento venuto anche dalla Presidenza del Consiglio

dei Ministri e dalla Corte dei Conti, ha spinto l’Unione nell’anno 2006 ad

un impegno ancora più pregnante ed incisivo.

Di ciò sono segno e testimonianza le significative ed importanti cariche cui

sono stati chiamati i dirigenti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli

Ipovedenti. Gli attuali incarichi internazionali sono, infatti, i seguenti:

Prof. Tommaso Daniele Secondo Vice Presidente dell’EBU

Delegato dell’EBU nel Comitato di

Collegamento delle ONG internazionali con

stato partecipativo presso il Consiglio

d’Europa

Rappresentante del CID.UE presso l’EDF di

cui il CID.UE è membro con diritto a

partecipare alle riunioni del Direttivo con

264

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

status di osservatore.

Componente del Gruppo di Lavoro

dell’Unione Mondiale dei Ciechi (WBU)

sulla Casa Natale di Louis Braille

Prof. Enzo Tioli Coordinatore del Gruppo di lavoro EBU su

Cultura, Informazione e Tempo Libero,

all’interno della Commissione EBU

sull’Accesso per le Persone Cieche e

Ipovedenti della quale è peraltro componente

Prof.ssa Vanda Dignani Componente della Commissione EBU sui

Diritti delle Persone Cieche e Ipovedenti

Avv. Stefano Sportelli Componente della Commissione EBU sulle

Persone Cieche e Ipovedenti con

Minorazioni Aggiuntive

Avv. Giuseppe Castronovo Vice-coordinatore del gruppo di lavoro

sull’Istruzione all’interno della Commissione

EBU sulle Politiche Sociali della quale è

peraltro componente

Prof. Rodolfo Cattani Presidente della Commissione EBU per i

Rapporti con l’Unione Europea

Componente del Comitato Esecutivo del

Forum Europeo della Disabilità (EDF), del

Direttivo EDF, del Comitato Verifica Poteri

EDF

Sig.ra Luisa Bartolucci Coordinatrice del gruppo di lavoro sulle

265

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

donne cieche e ipovedenti all’interno della

Commissione EBU su Uguaglianza e

Diversità della quale è peraltro componente

Dr.ssa Angela Pimpinella Vice-coordinatrice del Gruppo di lavoro

Sordociechi all’interno della Commissione

EBU sulle persone Cieche e Ipovedenti con

Minorazioni Aggiuntive della quale è

peraltro componente

Inoltre, va ricordato che, a conferma del prestigio e della credibilità

dell’EBU (Unione Europea dei Ciechi), è stata prescelta, fra più di 400

ONG, come membro del Comitato di collegamento con il Consiglio

d’Europa e a rappresentarla è stato chiamato l’attuale Vice-Presidente, prof.

Tommaso Daniele, che è anche il Presidente Nazionale dell’Unione.

La copiosa attività di relazioni internazionali svolta nell’anno dai suoi

rappresentanti può sintetizzarsi come segue:

- Riunioni dell’EBU (Unione Europea dei Ciechi)

Nel corso del 2006 l’EBU ha organizzato 16 riunioni, fra le quali si

segnalano quelle che hanno affrontato i seguenti argomenti:

Conferenza Plenaria delle ONG con status partecipativo presso il

Consiglio d’Europa;

accesso delle Persone Cieche e Ipovedenti;

problematiche dei ciechi con disabilità aggiuntive;

Commissione EBU sui Diritti delle Persone Cieche e Ipovedenti;

Commissione EBU in materia di uguaglianza e diversità;

istruzione;

266

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Comitato di Collegamento delle ONG che collaborano con il Consiglio

d’Europa e riunione dei Gruppi tematici;

cooperazione con ciechi ed ipovedenti nei paesi in via di sviluppo e

politiche di cooperazione internazionale;

sordociechi.

- Attività Commissione EBU di Collegamento con l’Unione Europea

L’ufficio di collegamento con l’Unione Europea ha avuto in calendario più

di 30 appuntamenti per il 2006. Fra essi si segnalano i seguenti:

incontro con la Divisione Occupazione e Affari sociali della

Commissione Europea;

Assemblea Generale Annuale e riunione Direttivo del Forum Europeo

della Disabilità;

riunione “Cards EDF Regional Conference”;

workshop di dimostrazione in materia di eAccessibilità;

visita in Bulgaria della Commissione EBU collegamento con l’UE;

conferenza annuale del programma di azione contro la discriminazione;

conferenza e-Inclusion organizzata dal Consiglio dei Ministri UE;

seminario su accesso e nuove tecnologie;

Comitato finanze e reperimento fondi;

Seminario su strategie per combattere la discriminazione delle persone

cieche ed ipovedenti nel settore dell’accessibilità, dell’impiego, delle

TIC Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione), della

mobilità e trasporti;

Incontro con l’Unione delle industrie produttrici di tecnologia

dell’informazione e della comunicazione sulla TV digitale;

267

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Conferenza sul Fondo Sociale Europeo e la disabilità;

Gruppo di lavoro sul diritto d’autore;

conferenza sulle politiche di cooperazione UE e il coinvolgimento dei

minorati della vista;

interventi in materia di finanziamento di ONG operanti nel settore

dell’integrazione sociale dei disabili;

progetto “Costruire per tutti – Appalti pubblici per un’Europa

accessibile”;

progetto su servizi postali ANEC;

conferenza IST – Tecnologie della società dell’informazione;

partecipazione Giornata Europea delle persone con disabilità;

partecipazione conferenza regionale balcanica su Convenzione ONU sui

diritti delle persone con disabilità.

- Attività varie

Fra le altre attività, che hanno comportato un numero di più di venti

appuntamenti annuali, si ricordano:

conferenza internazionale su: “La futura economia digitale: creazione,

distribuzione e accesso ai contenuti digitali”;

riunione preparatoria per il raduno informatico internazionale ICC;

revisione del progetto eVALUES;

visita ufficiale dell’Unione in Bulgaria;

riunioni del MEREO;

visita di formazione dei rappresentanti Plextor al Centro nazionale del

Libro Parlato;

riunione delle regioni meridionali di ICEVI;

268

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

conferenza mondiale del Consiglio Internazionale per l’istruzione delle

persone con disabilità;

visita agli uffici della Presidenza Nazionale di rappresentanti della

KEPAD (Agenzia della Corea del Sud per il collocamento delle persone

con disabilità);

partecipazione progetto DEVA – educazione dei disabili attraverso

l’arte;

partecipazione Giornata Europea delle persone con disabilità.

L’attività dell’Ufficio Esteri della Presidenza Nazionale dell’Unione ha,

infine, comportato ulteriori impegni, quali:

la partecipazione, compreso il relativo sostegno logistico-

amministrativo, a primari progetti a livello europeo in cui l’Unione

figura come partner ufficiale;

la fornitura di aiuti ad associazioni ed organizzazioni di e per ciechi nel

mondo, soprattutto in paesi in via di sviluppo, fra le quali vanno

sottolineati finanziamenti in Bulgaria, in Uruguay e in Marocco, sia nel

settore della prevenzione della cecità che in quello di assistenza ai

ciechi e agli ipovedenti;

la diretta organizzazione di alcune importanti conferenze e seminari di

formazione internazionali tenutesi in Italia nel corso dello stesso

periodo di tempo;

la fornitura di supporto logistico ai rappresentanti dell’Unione in seno a

numerose Commissioni e Gruppi di Lavoro dell’EBU, le cui riunioni

sono state riferite in precedenza.

ISTRUZIONE

269

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Anche nel corso del 2006, l’impegno nel campo dell’istruzione è stato

particolarmente intenso, poiché alle attività consuete, concernenti le

problematiche relative all’integrazione scolastica dei minorati della vista,

altre se ne sono aggiunte. Di seguito si riportano i risultati raggiunti ed i

problemi affrontati dall’Unione in questo delicato settore.

In primo luogo, si è continuato a monitorare attentamente l’applicazione dei

provvedimenti attuativi della riforma scolastica che ha comportato, come è

noto, una profonda trasformazione, tutt’ora in corso, del comparto

istruzione con susseguenti problemi applicativi di vario genere, ancora

lontani da una soluzione definitiva, che hanno interessato direttamente

anche il diritto allo studio, soprattutto dei soggetti in situazione di difficoltà

e, primi fra tutti, degli studenti ed insegnanti portatori di handicap.

Sotto questo punto di vista si è dovuto constatare e sottolineare presso le

autorità competenti il fenomeno dell’improprio utilizzo di insegnanti di

sostegno in compiti e funzioni differenti da quelli loro propri, a causa di una

errata interpretazione da parte di molti istituti delle norme concernenti

l’autonomia scolastica. Ciò ha comportato una sensibile riduzione delle ore

di sostegno in generale – dovuta in parte anche al decremento degli

insegnanti stessi – che si è andata ad aggiungere ad un incremento degli

alunni e studenti bisognosi di assistenza, fra cui numerosi portatori di

disabilità plurime. In molti casi le vertenze approdate all’attenzione degli

organi giudiziari hanno visto l’emissione di pronunce in via d’urgenza

favorevoli agli interessi degli alunni disabili e delle loro famiglie.

Inoltre, nell’ambito più specifico dei documenti normativi sulla riforma

scolastica, è stata seguita con particolare attenzione l’attuazione del decreto

270

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

legislativo 59/2004 concernente la scuola dell’infanzia e la scuola primaria

di primo e di secondo grado.

Durante tutto l’anno si è ancora protratto il tormentato iter di approvazione

del regolamento applicativo della legge 69/2000 che si riassume

brevemente. L’articolato è stato sottoposto più volte alla valutazione della

Conferenza Stato-Regioni e delle competenti Commissioni parlamentari.

Su quello che sembrava essere il testo definitivo la Corte dei Conti ha,

infine, formulato un giudizio negativo, per alcune irregolarità formali, fra le

quali si segnalano: il mancato rispetto in generale della legge costituzionale

3/2001; l’inclusione dell’Istituto per sordomuti di Palermo tra gli enti

destinatari del provvedimento che non ha tenuto conto di una disposizione

particolare dello Statuto della Regione Sicilia; l’immotivata esclusione dai

medesimi enti dell’Istituto per ciechi “A. Nicolodi” di Firenze; l’inclusione

fra le finalità degli istituti atipici anche dell’assistenza ai soggetti con

handicap fisici e psichici; la posizione poco chiara del personale dipendente

da tali istituti.

Su tale delicato argomento l’Unione ha predisposto una ulteriore bozza del

medesimo regolamento, modificata nel senso indicato dalla Corte, e l’ha

presentata alle autorità competenti, affinché venga definitivamente emanato

questo provvedimento che permetterà di attivare su tutto il territorio

importanti risorse a beneficio di studenti che versano in gravi condizioni di

disagio socio-culturale.

Sono tutt’ora in corso ulteriori contatti con le competenti autorità

ministeriali in seguito alla nomina del nuovo esecutivo, per cercare di

pervenire ad una soluzione definitiva della questione. Peraltro, va rimarcato

271

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

che, per la settima volta, il competente dicastero ha emanato una circolare

con la quale viene disposto l’utilizzo dei fondi della legge in parola per

l’offerta formativa generale, a discapito degli intersessi specifici degli

studenti con minorazioni sensoriali.

Al riguardo, si confida che, a differenza di quanto accaduto nel recente

passato dove la collaborazione con il M.I.U.R. si è dimostrata meno intensa,

anche a causa delle difficoltà di incontrarne i responsabili amministrativi, si

possano consolidare più proficui rapporti di collaborazione anche per quello

che riguarda le riunioni dell’Osservatorio permanente della Consulta per i

problemi dell’integrazione scolastica delle persone in situazione di

handicap, cui hanno preso parte i responsabili associativi del settore.

Nell’ambito di tale interazione con il Ministero, si segnala l’elaborazione di

due documenti presentati unitamente dalla FAND e dalla FISH. Il primo, di

carattere politico sui problemi irrisolti nel settore dell’integrazione

scolastica, impostava alcune soluzioni da sottoporre alla valutazione

dell’Osservatorio permanente. Il secondo richiedeva la costituzione di

gruppi di lavoro in seno all’Osservatorio stesso, concernenti in particolare:

gli indicatori di qualità; l’integrazione scolastica dei disabili sensoriali; la

formazione dei docenti; i rapporti fra l’amministrazione scolastica e i servizi

integrati del territorio; l’organizzazione di un Convegno Nazionale.

Ai lavori di tali gruppi costituiti presso il Ministero hanno partecipato

diversi membri della Commissione per i problemi dell’istruzione, fornendo

sempre contributi significativi, benché la partecipazione stessa non sia

risultata sempre facile a causa della precaria organizzazione del servizio. Su

tali argomenti è stata anche garantita la partecipazione a convegni di livello

272

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

nazionale con la preparazione di articoli specialistici.

In particolare, alcuni rappresentanti dell’Unione hanno anche preso parte ai

lavori di uno speciale gruppo costituito in seno all’Istituto Nazionale di

Valutazione del Sistema Educativo (INVALSI) per la elaborazione di un

questionario finalizzato alla rilevazione degli indicatori di qualità

dell’integrazione scolastica.

Inoltre, rappresentanti associativi hanno preso parte ad altri specifici gruppi

di lavoro, sulle seguenti tematiche: predisposizione di software didattico per

gli alunni con disabilità; discussione del problema dei libri di testo, con

particolare riferimento ai minorati della vista; controllo per l’attività della

diffusione dell’informatica nella scuola.

È stata, altresì, seguita da vicino la tematica degli esami di stato per

verificare l’attuazione delle disposizioni speciali riguardanti gli alunni con

disabilità visiva.

Inoltre, alcuni componenti la Commissione Istruzione dell’Unione hanno

partecipato in qualità di docenti al corso on-line di formazione per

insegnanti di alunni ciechi ed ipovedenti organizzato dalla Federazione

Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, nonché ad altre iniziative di

formazione ed aggiornamento del personale del comparto scuola.

Da segnalare che, sempre nell’ottica di un continuo contatto con coloro che

operano direttamente nel settore dell’integrazione scolastica, è stato messo a

disposizione dei genitori e degli insegnanti di sostegno un forum telematico

di discussione ed un numero verde dedicato coordinato da esperti tiflologi,

per un confronto su tutte le problematiche di più stringente attualità e per la

condivisione di esperienze.

273

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

A seguito delle richieste effettuate da parte del Comitato Nazionale dei

Genitori, si è ripetuta l’iniziativa, già organizzata nel 2004 e nel 2005,

consistente in un incontro nazionale di lavoro espressamente dedicato nello

scorso anno al tema “Bambini e adolescenti con disabilità visiva. Rapporti

familiari e sociali”, svoltosi sempre a Perugia dal 21 al 23 giugno e

trasmesso anche parzialmente in diretta on line. Anche in questa occasione

si sono registrati relazioni ed interventi di grande spessore, svolti sia da

esperti del settore che da esponenti di amministrazioni pubbliche, che hanno

consentito una approfondita discussione nei vari gruppi di lavoro

organizzati nell’ambito del seminario. In tale sede si è registrata anche la

partecipazione di autorevoli esponenti del dicastero della pubblica istruzione

e della solidarietà sociale con i quali sono state dibattute le principali

tematiche emerse dal seminario.

Come di consueto, anche l’edizione 2006 del premio “Beretta-Pistoresi” ha

visto partecipanti in tutte e tre le sezioni (laurea, diploma di scuola

secondaria di secondo grado, diploma di conservatorio). Ancora una volta

va sottolineato il brillante comportamento degli studenti ciechi ed

ipovedenti che hanno dimostrato in media un alto grado di preparazione e di

rendimento negli studi.

Nel corso dell’anno è anche continuata la produzione di libri di testo

personalizzati per gli alunni ipovedenti delle scuole comuni svolta in

collaborazione con la Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita”.

Si rammenta che il progetto prevede che ad ogni alunno vengano inviati, su

richiesta e a costo zero, i testi a caratteri ingranditi secondo modelli

tipografici scelti dagli educatori e dai genitori sulla base delle caratteristiche

274

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

visive di ogni singolo alunno.

A riscontro di un grande successo dell’iniziativa, va anche evidenziato che,

in considerazione degli elevati costi di produzione richiesti per la

utilizzazione di caratteri con un ingrandimento molto accentuato e,

soprattutto, a causa del fatto che con caratteri di tali dimensioni la lettura

risulta eccessivamente analitica e faticosa, si è suggerito di riconsiderare il

problema dei libri su richiesta, contenendo significativamente le dimensioni

del corpo di scrittura.

Infine, va ricordato che, purtroppo, il servizio di consulenza sulla normativa

concernente l’integrazione scolastica e l’assistenza, istituito per consentire

più stretti rapporti tra l’Ufficio Istruzione della Presidenza Nazionale ed il

Ministero della Pubblica Istruzione e per garantire informazioni aggiornate

agli operatori delle strutture periferiche dell’Unione, che aveva ottenuto

lusinghieri riscontri nella base associativa, a partire dal mese di settembre

non ha più potuto avvalersi della preziosa collaborazione del prof.

Menegatti, improvvisamente scomparso. Si è trattato di una perdita

veramente irreparabile per l’Unione, sul piano umano più ancora che su

quello pur grandissimo della competenza, che ha comportato la sospensione

del servizio in parola a tempo per il momento indeterminato.

AUTONOMIA

Anche nel 2006, l’attività del Servizio Autonomia ha riguardato diversi

aspetti di questa vasta problematica, in alcuni casi continuando la trattazione

di problemi precedentemente impostati, in altri casi affrontando problemi

nuovi, attraverso anche l’acquisizione di nuove collaborazioni da parte di

esperti nel settore.

275

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

In primo luogo, va ricordato che recentemente la Direzione Nazionale

dell’Unione ha deliberato di costituire una struttura che supporti l’ufficio,

allo scopo di potenziare il settore ed individuare strategie operative

concernenti soprattutto la diversità fra le posizioni di altre associazioni di

ciechi e quella dell’Unione stessa che opera, come è noto, secondo regole

ben precise e secondo criteri essenzialmente sociali e non commerciali.

Il potenziamento prevede la creazione di un coordinamento capace di unire

le energie e le risorse di più entità attive nel settore. Questa nuova struttura

ha il compito di determinare indirizzi e razionalizzare l’impiego delle

risorse, mediante la sinergia fra diverse entità che finora hanno operato

ciascuna per proprio conto e favorire la diffusione della cultura

dell’autonomia per i ciechi e per gli ipovedenti, elaborando propri principi,

ma anche accogliendo le richieste e le proposte utili provenienti

dall’esterno.

Più nel dettaglio, il coordinamento affronta prioritariamente i seguenti

problemi: percorsi tattili; cani guida; mappe tattili; semafori sonori;

promozione e orientamento della ricerca; raccolta di corrette informazioni

sull’esistente; raccolta della normativa vigente in materia di autonomia sia

in Italia che nell’Unione Europea; collaborazione con gli organismi politici

e con le pubbliche amministrazioni per prospettare soluzioni atte a garantire

l’autonomia dei ciechi e degli ipovedenti.

È stato anche previsto di individuare opportune professionalità presso le

strutture periferiche in grado di seguire tali problematiche a livello locale.

Nei rapporti con le pubbliche amministrazioni, e specificamente per quanto

concerne l’accessibilità dei siti web, sulla base di quanto disposto dalla

276

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

legge 4/2004 che ha sancito precisi diritti dei disabili su tale materia, è

proseguita l’azione volta ad aumentare il numero dei siti realmente

accessibili ai ciechi ed agli ipovedenti, nonché agli altri disabili, non solo

delle pubbliche amministrazioni, ma anche di primarie aziende private. Al

riguardo, l’Unione ha da tempo creato una apposita commissione tecnica

per la verifica dell’accessibilità dei siti stessi.

Su questo argomento va sottolineata una specifica iniziativa, rappresentata

da un seminario sull’applicazione della legge in parola, svoltosi a Torino nel

mese di giugno, che ha visto la partecipazione di qualificati esperti del

settore che collaborano stabilmente con l’Unione e ha affrontato anche i

temi dell’editoria elettronica e della firma digitale.

Di non minore rilevanza è stata anche l’azione relativa all’applicazione su

tutto il territorio della nota del Ministero della Salute 28.4.2003, con la

quale sono stati esplicitamente inclusi fra gli interventi riabilitativi i corsi

per l’autonomia, l’orientamento e la mobilità, nonché per l’alfabetizzazione

informatica dei minorati della vista.

L’importanza di questo risultato conseguito dall’Unione, si rammenta, è

sottolineata dalla circostanza che in tale provvedimento il Ministero

richiama le autorità regionali, competenti per materia, a tenere conto nella

propria programmazione ed organizzazione del sistema integrato di

interventi sanitari e sociali delle specifiche esigenze collegate alla

minorazione visiva, estendendo la concezione della riabilitazione anche al

recupero sociale più propriamente inteso. L’azione della Presidenza

Nazionale e delle strutture territoriali dell’Unione è stata perciò incentrata

sulla concreta realizzazione di tali importanti indirizzi amministrativi.

277

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Sempre in collaborazione con il Ministero della Salute, va segnalata la

consulenza fornita per l’attuazione della normativa con la quale si prescrive

che l’etichetta in Braille dei contenitori dei medicinali rechi anche la data di

scadenza (D.L. 27.5.2005, n. 87, art. 1-quater, convertito in legge

26.7.2005, n. 149). Sul punto è stato raggiunto un accordo con

l’associazione delle industrie omeopatiche che prevede, in relazione alle

particolari condizioni di produzione e vendita dei prodotti omeopatici, una

strategia che intende limitare realisticamente l’adempimento di legge

unicamente alle singole confezioni destinate di volta in volta ai ciechi o agli

ipovedenti.

In pratica, su richiesta dell’utente con disabilità visiva, il farmacista si

rivolgerà immediatamente ad una azienda produttrice di sua scelta la quale

fornirà, entro e non oltre le 24 ore successive, il medicinale omeopatico

ordinato in un imballo speciale recante tutte le indicazioni in Braille

previste dalla legge, comprese quelle relative ai dati variabili (scadenza o

altro).

Per quanto concerne, invece, i medicinali allopatici, le trattative sono ancora

in atto con l’apposito gruppo di lavoro costituito dal Ministero della Salute.

Esemplari di etichette adesive da applicare sulle confezioni farmaceutiche

sono già stati esaminati da uno specifico nucleo di valutazione costituito

presso la Presidenza Nazionale dell’Unione, con esito sostanzialmente

positivo, tanto da far ritenere imminente la definizione di un preciso

protocollo operativo.

Va ricordata anche la costituzione, nel corso dell’anno, di una Consulta per

le tematiche relative alla disabilità costituita presso il Ministero della

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Funzione Pubblica, presso la quale hanno operato i rappresentanti di tutte le

più importanti associazioni di persone con disabilità, compresa ovviamente

l’Unione. Uno dei gruppi di lavoro nei quali si è articolata la Consulta è

stato espressamente dedicato ai problemi relativi alla mobilità e

all’abbattimento delle barriere architettoniche e nel corso dei lavori

rappresentanti dell’Unione hanno prospettato le più rilevanti esigenze dei

ciechi e degli ipovedenti sull’argomento.

Sempre in materia di mobilità, sono stati forniti documenti e suggerimenti

ad amministrazioni locali e a strutture territoriali dell’Unione, soprattutto

concernenti la posa di indicatori tattili a terra e l’installazione di semafori

acustici, in merito ai quali prosegue la sperimentazione e l’omologazione di

nuovi prototipi, da aggiungersi a quello già riconosciuto sulla base delle

caratteristiche di cui alla direttiva C.E.I. (Comitato Elettrotecnico Italiano)

214-7.

Per quanto concerne questi ultimi dispositivi, in particolare, con

l’approvazione del decreto dirigenziale 2485 del 19.12.2003, si è concluso il

processo di omologazione del semaforo acustico mod. AVA7 della società

Inges di Treviglio. Pertanto, le strutture periferiche dell’Unione saranno

facilitate nel richiedere l’installazione di semafori acustici, potendo indicare

modelli già omologati ufficialmente che presentano tutte le caratteristiche di

cui alla predetta direttiva.

Su questo argomento va anche segnalata la predisposizione di un nuovo

modello di ITT, che è stato sottoposto alla valutazione dell’Unione la quale,

al riguardo, ha adottato le seguenti linee operative.

È stata autorizzata in generale la ricerca di nuovi indicatori tattili a terra, a

279

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

seguito dei numerosi rilievi da parte di esperti e di utenti relativi ai codici di

più frequente uso, ritenuti o difficilmente percepibili o eccessivamente

complessi. Tale ricerca è stata affidata alla Sezione Provinciale di Cosenza e

alla Stamperia Braille Regionale di Catania.

I nuovi indicatori (che potranno essere realizzati con diversi materiali) sono

stati esaminati dalla Commissione Nazionale per l’Autonomia, la quale ha

fatto apportare alcuni correttivi. In seguito, i medesimi indicatori sono stati

esaminati dal Coordinamento Interistituzionale per l’Autonomia.

Una volta acquisiti i predetti pareri, farà seguito una fase di sperimentazione

generale in tutte le città capoluogo di provincia o, quanto meno, di regione,

e, più specificamente, presso il Centro Studi e Riabilitazione “Giuseppe

Fucà” di Tirrenia e presso il Centro “Helen Keller” di Messina. Una volta

concluso questo iter, verrà adottata una decisione definitiva relativa

all’adozione o meno del nuovo sistema.

Presso la Presidenza Nazionale è stato anche costituito uno specifico gruppo

tecnico ristretto per l’integrazione e la modifica del Testo Unico

sull’abbattimento delle barriere architettoniche, tutt’ora in corso di esame

presso i competenti uffici del Ministero dei trasporti e del Ministero delle

infrastrutture. Tale gruppo ha presentato una approfondita relazione a

corredo delle modifiche proposte, sulla quale si attende riscontro da parte

delle autorità interessate direttamente.

In materia di mobilità vanno pure segnalati i numerosi interventi operati,

anche su sollecitazione di soci che avevano avuto incidenti, presso le

Direzioni delle Metropolitane di Milano e Roma, oltre che per segnalare

l’accaduto, soprattutto per chiedere l’eliminazione delle situazioni di

280

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

rischio. All’argomento è stato anche interessato il Ministero dei trasporti e

delle infrastrutture, affinché intervenisse per sollecitare da parte di Unifer

l’approvazione e l’applicazione del regolamento in materia di sicurezza, alla

cui elaborazione ha partecipato anche l’Unione.

Intensa è stata, come di consueto, la collaborazione con Trenitalia S.p.A.

Su tale punto va segnalato che, dopo ripetuti interventi dell’Unione,

Trenitalia ha esplicitamente accolto nel nuovo regolamento sulla

circolazione dei treni la disposizione secondo la quale i viaggiatori ciechi ed

ipovedenti muniti di tessera Mod. 28C possono acquistare i biglietti del

trasporto regionale direttamente in treno senza aggravio di spesa, qualora

partano da stazioni impresenziate. Sul punto sono tutt’ora in corso alcuni

interventi volti a garantire il rispetto di tale norma, in seguito a segnalazioni

pervenute da parte di soci che hanno incontrato talune difficoltà al riguardo.

Trenitalia ha anche incaricato l’Unione della distribuzione gratuita ai non

vedenti degli orari ferroviari su supporto informatico. Sono state anche

distribuite audiocassette contenenti una sintesi della Carta dei Servizi 2006.

È proseguita con esiti positivi anche la collaborazione con la RAI, grazie

alla quale sono state accolte alcune specifiche rivendicazioni in occasione

del rinnovo del contratto di servizio Stato-RAI e precisamente:

l’aumento quantitativo delle audiodescrizioni con ampliamento della

gamma di programmi audiodescritti nella misura del 10%;

il miglioramento del servizio di Televideo dedicato ai non vedenti.

Inoltre, l’Ufficio Autonomia ha anche partecipato ad incontri organizzati

dal Segretariato Sociale della RAI, con il quale, al momento, è stata

impostata la discussione sui fondamentali problemi per la risoluzione dei

281

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

quali il servizio radiotelevisivo dovrebbe offrire un valido aiuto, in vista di

una più ampia collaborazione in futuro.

Da notare anche i colloqui intercorsi con la competente commissione

incaricata di predisporre le proposte per il rinnovo del contratto di servizio

Stato-Rai per il prossimo triennio. In tale sede, così come in altri contatti

con la RAI, sono state segnalate specifiche esigenze anche in previsione del

passaggio dalle trasmissioni analogiche a quelle digitali, in modo da

garantire la più ampia gamma di servizi agli utenti minorati della vista.

È anche proseguita la collaborazione con la Direzione di Televideo RAI per

la programmazione della pagina 790, che è stata intitolata “Per saperne di

più”, destinata, in particolare, a rivolgere le informazioni, oltre che ai ciechi

ed agli ipovedenti, a tutti i cittadini che possano avere un qualche interesse

per le problematiche della categoria. Per tale attività sono stati predisposti

alcuni specifici programmi da trasmettere via telesoftware, soprattutto

dedicati ai bambini.

Si rammenta che la pagina è aperta a tutte le associazioni ed a tutte le

istituzioni che si occupino dei problemi dei minorati della vista.

Infine, tra le altre attività svolte dal settore, si segnalano:

collaborazione con gruppi di tecnici per l’eliminazione delle barriere

architettoniche e della comunicazione;

verifica dell’apposizione dei caratteri braille sulle nuove tessere sanitarie

elettroniche;

collaborazione con Vodafone per la fornitura di telefoni Nokia 6600 con

a bordo lo screen reader talks;

contatti con l’ABI e con Cittadinanza Attiva per estendere la diffusione

282

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

degli sportelli bancomat accessibili ai ciechi ed agli ipovedenti;

interventi sulla Direzione Centrale delle Poste perché il servizio

Postamat sia dotato di sintesi vocale, al fine di renderlo utilizzabile

anche da parte dei disabili visivi;

sperimentazione in collaborazione con Cittadinanza Attiva di alcuni

accorgimenti per favorire l’autonomia dei ciechi e degli ipovedenti che

si recano ai supermercati per fare la spesa da soli;

collaborazione con il Ministero degli Esteri e con il Ministero per i Beni

culturali ed ambientali per predisporre la parte destinata ai visitatori

ciechi ed ipovedenti del padiglione italiano all’esposizione universale

svoltasi in Giappone ad Aichi;

intensificazione dei rapporti con il Ministero per i beni e le attività

culturali per progettare forme di collaborazione in vista di rendere

accessibili i musei anche ai ciechi e agli ipovedenti – sul punto è stato

emanato apposito decreto ministeriale 20 aprile 2006, n. 239 che, nel

disciplinare la modifica alla normativa concernente l’istituzione del

biglietto d’ingresso ai monumenti, musei, gallerie, scavi di antichità,

parchi e giardini monumentali dello Stato, ha specificamente disposto

che è consentito l’ingresso gratuito anche ai cittadini dell’Unione

Europea portatori di handicap e ad un loro familiare o ad altro

accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di

assistenza socio-sanitaria;

sempre in collaborazione con il ministero per i beni culturali,

rappresentanti dell’Unione hanno partecipato alla progettazione ed alla

attuazione del progetto denominato “Cassio”, finalizzato a rendere

283

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

accessibili alle persone con disabilità visiva nove musei dell’Italia

meridionale, mediante la preparazione degli operatori e la installazione

di un computer con periferiche dedicate;

collaborazione con la Direzione Nazionale dei Parchi per fornire e

raccogliere informazioni relative alla predisposizione di aree attrezzate e

di percorsi atti a consentire la libera deambulazione ai ciechi non

accompagnati.

LAVORO E PREVIDENZA

In questa sezione vengono trattati insieme sia i problemi riguardanti la

formazione professionale, sia quelli concernenti il collocamento

obbligatorio sia, infine, i problemi connessi con il trattamento di pensione

contributiva e, in particolare, dei requisiti di accesso alla pensione di

anzianità, nonché con il beneficio di 4 mesi di anzianità figurativa per ogni

anno di servizio effettivamente svolto, previsto dalle leggi 113/85 (articolo

9, comma 2) e 120/91 (articolo 2).

- Lavoro

Come già riferito nella sezione dedicata ai rapporti con il Parlamento,

l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha accolto con viva

soddisfazione la conversione con modificazioni del decreto legge 10

gennaio 2006, n. 4 nella legge 9 marzo 2006, n. 80, i cui articoli 6 e 7

interessano i disabili in genere e, di conseguenza, anche i minorati della

vista. Nella fattispecie, l’articolo 6 statuisce una semplificazione dell’iter di

accertamento sanitario in materia di riconoscimento dello status della

disabilità. Il successivo articolo 7 prevede un monitoraggio della attuazione

della legge 12 marzo 1999, n. 68, all’interno delle Amministrazioni

284

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

pubbliche, rendendo obbligatorio comunicare semestralmente e comunque

entro il 31 dicembre di ogni anno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

– Dipartimento della Funzione pubblica sia un elenco del personale disabile

inserito in organico, sia le assunzioni previste dalla programmazione

triennale dei fabbisogni.

In materia di tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di

discriminazioni una importante vittoria è simboleggiata dall’approvazione

in sede deliberante da parte della Commissione Giustizia del Senato della

Legge 1 marzo 2006, n. 67. Trattasi di una disposizione contro i

comportamenti diretti ed indiretti a discapito dei disabili secondo cui la

persona lesa può ricorrere al giudice ordinario che in sede di giurisdizione

amministrativa oltre a punire la discriminazione può deliberare l’indennizzo

del danno, anche non patrimoniale1. Tra l’altro, l’onere della prova è di

spettanza del convenuto in giudizio e non del disabile. È da sottolineare che

la Legge 67/2006 riconosce il ruolo sociale delle associazioni di categoria

legittimandole ad agire in nome e per conto del soggetto che ha subito la

discriminazione, sulla base di una delega rilasciata per atto pubblico o per

scrittura privata autenticata a pena di nullità, nell’ambito della tutela

giurisdizionale di cui il disabile può usufruire (ex articolo 4). Per maggiori

approfondimenti in merito si rinvia alla predetta sezione dedicata ai

Rapporti con il Parlamento.

Nell’ambito delle disposizioni sul collocamento obbligatorio dei minorati

1 Per un maggiore approfondimento è da chiarire che nel termine discriminazione la Legge 67/2006 (ex articolo 2) sussume sia il caso in cui, per motivi connessi alla disabilità, una persona sia trattata meno favorevolmente di una persona non disabile in situazione analoga (discriminazione diretta), sia il caso in cui una disposizione, una prassi o un atto apparentemente neutri mettano una persona disabile in posizione di svantaggio rispetto ad altre persone (discriminazione indiretta).

285

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

della vista nel settore pubblico, con sentenza n. 190/2006 la Corte

Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 8-bis del decreto legge 28

aprile 2004, n. 136, convertito, con modificazioni, nella legge 27 luglio

2004, n. 186, per contrasto con gli articoli 3, 4, 38 e 97 della Costituzione.

La querelle è stata sollevata dal Tar della Puglia circa la denuncia di alcuni

insegnanti in disaccordo con i privilegi accordati ai loro colleghi disabili od

appartenenti a categorie protette nell’assegnazione delle mansioni di

dirigenza nelle scuole in applicazione dell’articolo 8-bis. Ipso facto, nel

campo della tutela delle persone con disabilità la Costituzione si limita a

stabilire che gli inabili e i minorati hanno diritto all’educazione e

all’avviamento professionale e non godono di un diritto incondizionato a

ruoli di favore nell’ambito dei percorsi professionali. Il contestato articolo,

invece, non circoscrivendo l’operatività delle quote di riserva all’avvio al

lavoro dei disoccupati, ma facendole applicare anche nello sviluppo di

carriera, supererebbe i livelli di tutela costituzionalmente imposti dal

rispetto del principio di solidarietà e comprimerebbe irragionevolmente

l’esigenza dell’amministrazione alla selezione dei soggetti più idonei a

ricoprire posizioni di responsabilità.

Pertanto, la Consulta ha affermato che l’articolo 8-bis travalica il livello di

tutela riconoscibile ai soggetti svantaggiati sulla base della Costituzione

estendendo la quota di riserva, che oltretutto prevede come diktat

imprescindibile quello della disoccupazione, anche ai posti di dirigente

scolastico ai quali, invece, sono ammessi soltanto i docenti laureati, in ruolo

da almeno sette anni. I docenti non vedenti che intendano partecipare alle

selezioni per incarichi di presidenza di durata annuale dovranno attenersi

286

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

alla normativa vigente, non potendo più avvalersi delle precedenze ivi

previste. Notevole risulta essere la portata della pronuncia in esame, i cui

riflessi sono destinati a ripercuotersi non soltanto sui presidi non vedenti

ma, tout court, interessa tutti i lavoratori minorati della vista in progressione

di carriera.

Gli Organi centrali di questa Unione hanno seguito con la massima

attenzione l’approvazione della legge delega 1° febbraio 2006, n. 43, sul

riordino delle professioni sanitarie, che ha coinvolto anche i fisioterapisti

non vedenti in qualità sia di dipendenti presso i presidi ospedalieri sia di

lavoratori autonomi. La nuova normativa in materia prevede che venga

istituito almeno un Ordine per ogni area delle professioni sanitarie,

lasciando la possibilità di costituire un singolo organismo con almeno

ventimila iscritti. Essa stabilisce, altresì, che il titolo universitario sia

direttamente abilitante alla professione senza esame di Stato.

L’Istituto dei Ciechi “F. Cavazza” di Bologna ha istituito un corso di

formazione per Centralinista – Operatore dell’informazione nella

comunicazione per il conseguimento della qualifica di centralinista

telefonico e la certificazione delle «competenze allargate alla sfera della

comunicazione e gestione delle informazioni». Un’ulteriore iniziativa

formativa è stata indetta dal Consiglio Regionale della Toscana che, in

collaborazione con l’Accademia Italiana Shiatsu Do di Firenze, ha

predisposto la IV edizione del corso di massaggio Shiatsu destinato ad

ipo/non vedenti interessati in proposito. Il corso è stato quasi

esclusivamente pratico e ha avuto la finalità di fornire i primi essenziali

elementi per l’utilizzazione dello shiatsu.

287

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Un unicum nel suo genere risulta la sentenza n. 2773/2006 del Tribunale

Ordinario di Milano - Sezione Lavoro che ha riconosciuto la cecità

assoluta in favore di un minorato della vista facendo ricorso alla Legge 3

aprile 2001, n. 138. Nelle motivazioni della decisione sono posti in rilievo

alcuni elementi di interesse generale, tra i quali si annovera la chiamata in

giudizio delle Regioni (legittimazione passiva) solo quando si tratta di

benefici aggiuntivi rispetto a quelli indicati con legge dello Stato. Inoltre, in

caso di riconoscimento dello status invalidante di un soggetto durante l’iter

giurisdizionale, i benefici spettanti decorrono non dal primo giorno

successivo a tale accertamento, bensì dal momento di insorgenza della

patologia.

A conclusione di un tavolo di consultazione con i dirigenti di questa

Presidenza Nazionale, il Ministero del Lavoro – Direzione Generale del

Mercato del Lavoro ha emanato la circolare n. 32/2006 al fine di garantire

uniformità procedimentale da parte degli Uffici preposti alla gestione e

all’aggiornamento dell’Albo nazionale dei centralinisti telefonici privi della

vista. Il Dicastero ha chiarito che, ai fini del conseguimento delle qualifiche

professionali equipollenti a quella di centralinista telefonico e

dell’iscrizione all’Albo nazionale di riferimento, in base all’articolo 2 del

Decreto del Ministro del Lavoro 10 gennaio 2000, restano immutate le

disposizioni contenute nella legge 29 marzo 1985, n. 113. Pertanto, laddove

venga adottata l’espressione «appendice all’Albo dei centralinisti telefonici

non vedenti», la circolare informa che non è da intendersi come una

creazione di un diverso albo, ma come una scansione dello stesso in

288

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

differenti settori, corrispondenti alle varie qualifiche indicate dal D. M. 10

gennaio 2000.

In riferimento alla legge 113/85 è stata presentata nel corso della presente

legislatura una proposta di modifica di cui maggiori approfondimenti sono

rinvenibili nella sezione Rapporti con il Parlamento. Il tema generale della

modifica risulta di grande rilievo: l’integrazione lavorativa dei centralinisti

telefonici non vedenti, inserita all’interno di una più attuale strategia di

inclusione sociale. I risultati della legge 113/85 sono considerati

ampiamente positivi, seppure suscettibili di miglioramenti e correttivi alla

luce dei progressi tecnologici legati allo sviluppo dell’informatica.

A scopo informativo sono state costantemente aggiornate le sedi periferiche

su disposizioni normative ed amministrative di rilievo, quale, ad esempio, la

nota 3004 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale – Direzione

generale per l’attività ispettiva, con la quale, in risposta ad un interpello

dell’Università degli Studi di Verona, si precisa che i congedi parentali

possono essere sospesi in caso di insorgenza della malattia del bambino. Il

genitore che usufruisce di un congedo parentale, su richiesta, ha la

possibilità di cambiare il titolo di assenza dal lavoro in congedo per malattia

del bambino. Di pari rilievo si delinea anche la nota 3003 del Ministero

medesimo, in risposta ad un interpello della Regione Liguria, secondo cui si

conferma la possibilità per il lavoratore che presti assistenza a più familiari

disabili gravi di cumulare più permessi (ex articoli 33 della Legge 104/1992

e 20 della Legge 53/2000). Quindi, quando nel nucleo familiare sono

presenti più persone disabili in situazione di gravità, il lavoratore può

richiedere un permesso di tre giorni mensili per ciascuno dei parenti (o

289

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

affini entro il terzo grado) da assistere.

Una iniziativa promossa dall’INPDAP ha riguardato l’istituzione di un

casellario centrale delle posizioni previdenziali attive per i propri iscritti che

sono in prevalenza i dipendenti degli Enti locali e del Servizio Sanitario

Nazionale. I lavoratori prossimi alla quiescenza ricevono una

comunicazione in cui sono riepilogate i dati necessari al proprio status

previdenziale ed ogni iscritto può verificare la posizione assicurativa anche

ai fini della applicazione del beneficio di quattro mesi per ogni anno di

servizio effettivamente prestato di cui alle Leggi 113/1985, articolo 9,

comma 2, e 120/1991, articolo 2. Sulla misura della pensione in base al

sistema retributivo o misto gli organi centrali dell’Unione Italiana dei

Ciechi e degli Ipovedenti – hanno avviato una concertazione con il Ministro

del Lavoro e della Previdenza sociale, al fine di conoscere le determinazioni

in merito.

- ALA (Agenzia per la Promozione del Lavoro dei Ciechi)

Nel corso dell’anno 2006 è proseguita la catalogazione delle schede

informative inoltrate a questa Presidenza Nazionale dai soci e da coloro che

hanno mostrato interesse ad inserire il proprio curriculum vitae nella banca

dati dell’A.L.A. Le informazioni pervenute sono state conservate in un data

base cartaceo e trattate nel rispetto delle disposizioni del Decreto

Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, sulla tutela della privacy.

In considerazione della difficoltà incontrata dai ciechi e dagli ipovedenti ad

acquisire informazioni sui concorsi indetti da Enti pubblici, Ministeri ed

Università, per specifiche posizioni professionali, dopo una attenta

valutazione dei requisiti richiesti per la partecipazione, l’A.L.A. segnala il

290

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

concorso tramite circolare ad hoc e ne dà comunicazione anche a quanti

risultano disoccupati ovvero occupati ma intenzionati a migliorare il proprio

status lavorativo.

Pregevole è stata la proposta di un forum tecnico-didattico per docenti e

presidi non vedenti in occasione della convocazione della Commissione per

la Tutela dei Diritti degli Insegnanti in data 13 dicembre 2006. Gli steps da

perseguire sono i seguenti: a) abbattere i costi di spesa di una rivista

specializzata; b) utilizzare la piattaforma dell’Unione Italiana dei Ciechi e

degli Ipovedenti – ONLUS; c) risolvere i problemi connessi alla privacy in

base al Decreto Legislativo 196/03; d) stimolare il dibattito interno grazie al

coinvolgimento dei giovani e dei vedenti; e) realizzare un data base di

disposizioni giuridiche; f) promuovere lo scambio di materiale didattico; g)

creare uno spazio riservato ad argomenti di carattere pedagogico e

psicologico.

Tra l’altro, nella stessa riunione è stata focalizzata l’attenzione sul conflitto

tra precedenza assoluta nei concorsi ed applicazione vigente del doppio

canale in quanto penalizzante per i non vedenti. Ipso facto, i docenti

vincitori di concorso in province senza disponibilità di cattedre vengono

inseriti nelle graduatorie permanenti e in occasione di successivo concorso

sono surclassati dai nuovi docenti vincitori ai quali viene riservato il diritto

di prelazione della sede di servizio malgrado sia disposto il 50 per cento dei

posti liberi a ciascuno dei due canali di immissione in ruolo. In vista della

possibile assunzione di docenti e presidi non vedenti in attesa di una nuova

ordinanza ministeriale, la Commissione ha richiesto un incontro con il

Ministero competente al fine di garantire ai minorati della vista una

291

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

precedenza assoluta nella scelta della sede di lavoro indipendentemente dal

canale di immissione in ruolo a cui essi appartengono.

PENSIONISTICA E SERVIZI SOCIALI

In questa sezione vengono riportate le attività, svolte nel 2006, relative alle

procedure di riconoscimento della minorazione visiva e di erogazione delle

provvidenze economiche in favore dei non vedenti da parte dello Stato

(prima di competenza del Ministero dell’Interno e ora dell’INPS). Tale

complesso di attività, all’interno dell’Unione, viene comunemente definito

con il termine “pensionistica”; la materia previdenziale viene, invece,

trattata nella sezione “Lavoro e previdenza”.

La Direzione Generale per la Motorizzazione del Ministero delle

Infrastrutture e dei Trasporti con nota n. 107 del 6 giugno 2006, in risposta

ad alcune domande poste dall’ANGLAT, ha fornito precise indicazioni in

merito alla gratuità dei posteggi delimitati da segnaletica orizzontale blu a

pagamento in caso di sosta da parte di veicoli al servizio di persone invalide

dotati dell’apposito contrassegno. Il Ministero stabilisce che l’esposizione

del contrassegno H, in vigore su tutto il territorio nazionale, autorizza la

circolazione e la sosta dei veicoli al servizio delle persone con disabilità

anche in deroga ad ulteriori disposizioni di legge, ivi compresa l’esenzione

dal pagamento delle tariffe orarie per il parcheggio, mettendo, in tal modo,

a riparo i beneficiari da contestazioni improprie o da verbalizzazione di

infrazioni.

Nel corso dell’anno 2006 l’Istituto per ciechi Rittmeyer di Trieste si è

dimostrato foriero di iniziative, quali, a titolo esemplificativo, una

riedizione del corso di Terapia Cranio-Sacrale livello I – Metodo Upledger

292

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

e il corso di Terapia della Fascia destinati entrambi a fisioterapisti ipo/non

vedenti. L’Istituto ha attivamente interloquito con il Ministero della Salute

per l’acquisizione dell’accreditamento ECM.

Numerose strutture territoriali, tra le quali la Sezione Provinciale

dell’Aquila e il Consiglio Regionale delle Marche, hanno sottoscritto un

protocollo d’intesa con l’Agenzia delle Entrate allo scopo di meglio

garantire i servizi di assistenza fiscale ai ciechi e agli ipovedenti, inclusi

l’attivazione di una linea telefonica dedicata, una corsia preferenziale per

ridurre i tempi di attesa e un rapporto privilegiato con i rappresentanti

dell’Unione a livello locale. Nello stesso tempo sono state avviate anche

iniziative di divulgazione sulle potenzialità dei nuovi servizi telematici

offerti dalla Agenzia medesima nonché prestazioni di assistenza sia presso

la sede della Sezione, sia presso il domicilio dell’interessato in casi di

particolare necessità.

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha ritenuto opportuno

pubblicizzare la Delibera della Giunta Regionale del Veneto n. 464/2006

secondo cui è stato approvato un programma coordinato di servizi ed

interventi in favore di anziani e persone non autosufficienti. Il documento

propone, fra l’altro, un innovativo assetto del sistema della “residenzialità”

nonché la promozione e il sostegno della domiciliarietà e delle prestazioni

sanitarie.

In materia di pensionistica, particolare importanza ha assunto in tema di

opzione per il trattamento più favorevole la vertenza giudiziaria sorta in

Pisa, in base alla quale è stata riconosciuta ad una titolare di indennità di

accompagnamento quale invalida del lavoro la facoltà di optare per

293

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

l’indennità di accompagnamento prevista per i ciechi civili totali. Il giudice

ha applicato nella fattispecie l’articolo 1, commi 4 e 5, della Legge

508/1988, che statuisce l’incompatibilità dell’indennità di

accompagnamento con analoghe prestazioni concesse per invalidità

contratte per cause di guerra, di lavoro o di servizio ma rendono salva per

l’interessato la possibilità di optare per il trattamento più conveniente da un

punto di vista economico.

Il Tribunale Ordinario di Milano – Sezione Lavoro con sentenza n. 1510 ha

accordato ad un titolare dell’indennità di accompagnamento quale invalido

civile il diritto di percepire anche l’indennità speciale quale cieco parziale

ventesimista. Tale indennità non si basa sulla medesima condizione

dell’indennità di accompagnamento ma trova la sua giustificazione in un

diverso status invalidante. Pertanto, avendo le due provvidenze fondamento

su invalidità diverse, entrambe possono concorrere e come tali essere

riconosciute in capo al medesimo soggetto.

I minorati della vista sono stati, altresì, informati della misura delle

pensioni, degli assegni e delle indennità vigenti per l’anno 2006 a favore dei

mutilati ed invalidi civili, ciechi civili e sordomuti nonché dei limiti

reddituali prescritti per la concessione delle provvidenze economiche in

base al decreto interministeriale 5 aprile 2006. L’INPS ha richiamato

l’attenzione delle associazioni di categoria sull’eventualità di una

sospensione delle provvidenze di invalidità civile nei confronti dei disabili

non in regola con i redditi previo sollecito all’interessato di fornire ulteriori

aggiornate informazioni per chiarire la propria posizione.

ATTIVITÀ DELLE COMMISSIONI

294

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Come è noto, l’organizzazione dell’Unione Italiana Ciechi e degli

Ipovedenti si articola, oltre che su base territoriale, anche in organi

collegiali interni, ai quali vengono attribuiti compiti relativi a particolari

settori di attività, ciascuno coordinato da un componente la Direzione

Nazionale.

Le Commissioni, i Comitati Tecnici e i Comitati composti dai

rappresentanti regionali svolgono un compito di grande rilievo ed

importanza nella vita associativa, esprimendo pareri e formulando proposte

agli organi decisionali dell’associazione.

Si riportano di seguito, in sintesi, gli argomenti trattati nel corso del 2006,

suddivisi per ciascun settore di attività di competenza delle varie

Commissioni.

- Attività della Commissione istruzione

Insediamento Commissione e programma attività;

determinazione degli organici e mobilità del personale docente di

sostegno;

adozione dei libri di testo;

formazione, iniziale e continua, del personale della scuola;

formazione ed aggiornamento dei quadri associativi responsabili del

settore istruzione;

formazione ed aggiornamento dei dirigenti associativi;

coordinamento delle attività promosse dagli Enti dipendenti e collegati

all’Unione in materia di istruzione;

partecipazione all’attività dell’Osservatorio permanente

sull’integrazione scolastica delle persone disabili;

295

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

redazione del “Secondo libro bianco sull’educazione dei ciechi in

Italia”;

formulazione dei quesiti da utilizzare nell’indagine sulle condizioni di

vita delle persone cieche, ipovedenti e cieche pluriminorate;

partecipazione al seminario nazionale svoltosi a Perugia;

attività del Gruppo di lavoro costituito presso l’I.N.Val.S.I. per definire

i criteri di valutazione delle attività di sostegno all’integrazione degli

allievi disabili nelle scuole di ogni ordine e grado;

attività in seno al Comitato tecnico scientifico per l’integrazione degli

alunni disabili.

- Attività delle Commissioni lavoro

Attività del Comitato nazionale e Comitato tecnico dei fisioterapisti

Insediamento del Comitato ed elezione del responsabile operativo;

elezione del comitato tecnico e del comitato di redazione della rivista

“Dal pensiero alla mano”;

rapporti con il Ministero della salute per la disciplina dell’attività

professionale di settore;

esame del documento conclusivo del XXI Congresso Nazionale;

ipotesi di convegno nazionale su tematiche di specifico interesse in

programma per giugno 2007;

nuova impostazione della rivista “Dal pensiero alla mano” e nuova

denominazione “Il fisioterapista in Europa”;

pianificazione corsi metodiche Mezieres;

problematiche relative all’assemblea nazionale di categoria

organizzazione della giornata scientifica;

296

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

esami di software per la gestione dei pazienti;

incontri con il Ministero della Salute in ordine all’iter del decreto

relativo agli ordini ed albi professionali;

ipotesi di corsi in collaborazione con l’I.Ri.Fo.R.;

problematiche concernenti la formazione professionale continua;

esame situazione corsi per massofisioterapisti e problematiche relative al

riconoscimento del titolo professionale;

esame dell’accordo recante criteri e modalità per il riconoscimento

dell’equivalenza ai diplomi universitari dell’area sanitaria dei titoli del

pregresso ordinamento;

opera di pressione sulle autorità competenti per la riqualificazione del

titolo di massofisioterapista in fisioterapista, attraverso il conseguimento

del titolo di scuola media superiore per l’accesso al corso di laurea di

primo livello;

possibilità della riconversione delle attuali scuole di massofisioterapia

in sedi universitarie per corsi di laurea in fisioterapia, centri di

aggiornamento continuo e centri tiflodidattici;

pianificazione e relativi studi di fattibilità di un centro studi permanente

per fisioterapisti;

aggiornamento professionale della categoria e relativo accreditamento di

corsi di specializzazione;

problema relativo alla accessibilità ai ciechi e agli ipovedenti delle

apparecchiature elettromedicali;

rapporti con strutture periferiche di categoria.

Attività del Comitato tecnico nazionale dei centralinisti telefonici non

297

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

vedenti

Insediamento del Comitato;

ipotesi di modifica della legge 113/85;

esame mozione congressuale e programma attività;

intensificazione dei corsi di aggiornamento e riqualificazione

professionale;

rapporti con Ministero del Lavoro su problematiche di interesse

specifico;

verifica delle condizioni di lavoro del personale non vedente ai sensi

della legge 67/2006;

problemi connessi con l’applicazione della legge 104/92;

esame della situazione concernente l’erogazione dell’indennità di

mansione ai centralinisti non vedenti, pubblici dipendenti;

ampliamento delle mansioni dell’operatore telefonico non vedente.

Attività della Commissione nazionale per la tutela degli insegnanti non

vedenti

Predisposizione questionario in grado di individuare i bisogni formativi

della categoria;

esame delle linee programmatiche approvate nel corso del XXI

Congresso Nazionale e individuazione linee operative;

controllo e applicazione della legge Stanca;

organizzazione di un seminario sui problemi degli insegnanti da

svolgersi nella primavera del 2007 presso il Centro Studi di Tirrenia;

attivazione di un forum tecnico-didattico per gli insegnanti e i presidi

non vedenti aperto anche ai giovani e ai vedenti;

298

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

legalizzazione del registro informatico e azioni relative;

conflitto tra precedenza assoluta nei concorsi ed applicazione vigente

del doppio canale: riserva dei posti per i vincitori;

individuazione di un addetto che rappresenti ufficialmente i docenti e la

Commissione stessa per la stampa associativa;

incertezze connesse alla situazione dei dirigenti scolastici ciechi ed

ipovedenti come di seguito articolate: a) assegnazione degli incarichi e

dei trasferimenti ai presidi; b) esonero dal servizio del collaboratore

scolastico; c) formazione; d) vigilanza sulla ricaduta delle norme

approvate nella Finanziaria 2007 su presidi e docenti non vedenti.

Attività della Commissione Nazionale nuove professioni - ALA

Insediamento della Commissione e programma attività;

ipotesi di un censimento di tutte le attività non tutelate dalla legislazione

speciale e conseguente individuazione di nuovi profili professionali;

organizzazione di un seminario sulla analisi delle prospettive lavorative

per minorati della vista con particolare riguardo ai nuovi spazi

occupazionali prospettati dal settore dell’informatica;

intesa I.Ri.Fo.R. - Regioni per una riqualificazione professionale ai

sensi della Legge 12 marzo 1999, n. 68;

implementazione delle nuove qualifiche equipollenti a quella del

centralinista telefonico non vedente secondo quanto individuato dal

Decreto del Ministro del Lavoro 10 gennaio 2000.

Attività della Commissione Nazionale per i rapporti con i Sindacati

Esame della Convenzione stipulata con i sindacati;

monitoraggio sulla applicazione della Legge 68/99 sul diritto al

299

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

collocamento obbligatorio dei disabili;

considerazioni su due riforme a confronto: la Legge 68/99 e il Decreto

Legislativo 276/2003;

tutela dei soggetti svantaggiati in ambito contrattuale e nei corsi di

formazione ed aggiornamento professionale.

- Attività della Commissione per la pensionistica

Insediamento della Commissione;

analisi del problema relativo ai criteri di calcolo pensionistico

contributivo che rischiano di escludere l’anzianità figurativa di cui

godono i lavoratori non vedenti (ex L. 113/85 e L. 120/91) dal computo

del trattamento previdenziale finale;

esame di casi di mancato riconoscimento della maggiorazione dei

trattamenti pensionistici, in relazione ai relativi limiti di reddito e di età;

analisi e proposte relative al progetto di legge sul piano di interventi

integrati per la non autosufficienza;

azioni relative al problema del computo del reddito derivante dalla

prima casa al lordo delle ritenute quale elemento utile per calcolare il

tetto reddituale cui sono sottoposte alcune provvidenze economiche, con

conseguente rischio di esclusione dal godimento della pensione per

ciechi civili;

verifica degli effetti dell’attuazione dell’art. 10 del DL 203/2005 in

materia di trasferimento all’INPS delle residue competenze statali in

materia di cecità civile;

esame delle nuove modalità di riconoscimento dell’invalidità civile,

della cecità civile e del sordomutismo e proposte operative per uno

300

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

snellimento e miglioramento delle procedure;

azione di difesa del principio della concessione dell’indennità di

accompagnamento al solo titolo della minorazione e dell’adeguamento

annuale delle prestazioni e salvaguardia dei diritti quesiti;

azione di rivendicazione per una piena applicazione della legge

138/2001 ed una semplificazione delle procedure di accertamento ed

erogazione delle provvidenze economiche;

snellimento delle procedure per la concessione del servizio di

accompagnamento ai ciechi lavoratori ex art. 40 L. 289/2002;

azioni in merito a un possibile aumento dell’indennità speciale per i

ciechi parziali;

esame di problematiche a livello locale su contributi erogati dalle

amministrazioni locali per varie iniziative in favore dei minorati della

vista.

- Attività della Commissione per i servizi sociali

Insediamento della Commissione ed esame delle linee operative emerse

dal Congresso Nazionale;

esame delle problematiche concernenti il Servizio Civile Volontario,

con particolare riferimento al finanziamento dei progetti e alla

normativa specifica;

utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico per servizi di

accompagnamento;

esame della sezione di competenza del questionario sulla realtà dei

ciechi e relative proposte;

azione di pressione volta ad ottenere il riconoscimento dell’Unione

301

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

come patronato;

azioni per estendere le convenzioni con l’Agenzia Entrate per cercare di

attivarle in tutte le regioni;

estensione delle agevolazioni concernenti la tassa di passaggio di

proprietà delle autovetture;

azioni di collegamento con gli enti locali erogatori di servizi sociali ed

eventuale coordinamento con cooperative attive nel territorio di

competenza;

analisi e proposte relative al progetto di legge sul piano di interventi

integrati per la non autosufficienza.

- Attività della Commissione per i problemi degli ipovedenti

Organizzazione di due seminari tecnico-pratici destinati a medici

oculisti per la corretta applicazione della legge 138/2001;

collaborazione con Presidenza Nazionale per incremento indennità

speciale per ciechi parziali;

presentazione di progetti per apertura di nuovi centri CERVI presso

cliniche oculistiche;

proposta del riconoscimento della figura professionale del riabilitatore

visivo con relativo programma di studi;

collaborazione con le strutture territoriali dell’Unione per consulenze

operative nel campo della riabilitazione visiva;

collaborazione con CNT per progetto di informatizzazione del modello

03 per l’acquisizione della strumentazione specifica presente nel

nomenclatore tariffario;

collaborazione con gruppo OSI per l’accessibilità dei siti web delle

302

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

pubbliche amministrazioni;

censimento dei centri CERVI operanti sul territorio;

opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica circa le problematiche

degli ipovedenti;

preparazione di articoli specifici pubblicati su “Il Corriere dei Ciechi”

con creazione dell’apposita rubrica “Ipovisione oggi”.

- Attività della Commissione per l’autonomia e la mobilità

Insediamento della Commissione e analisi della risoluzione del XXI

Congresso Nazionale;

integrazioni e modifiche al Testo Unico in materia di abbattimento delle

barriere architettoniche attualmente in fase di studio presso la

competente Commissione ministeriale;

proposte relative al problema dei professionisti designati a collaborare

con le strutture territoriali dell’Unione e della relativa formazione;

convegno nazionale in materia di autonomia e mobilità;

contatti con Federfarma e ABI su problematiche specifiche;

ipotesi di numero verde dedicato;

ipotesi di indagine sulle modalità di spostamento dei ciechi e degli

ipovedenti;

esame del nuovo prototipo di segnalazione tattile a terra proposto alla

Direzione Nazionale dell’Unione;

analisi e sperimentazione di varie soluzioni di segnaletica specifica per

disabili visivi sul piano di calpestio in ambiente urbano;

proposte di attività di sensibilizzazione delle amministrazioni pubbliche

sulle problematiche della mobilità autonoma dei minorati della vista.

303

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

- Attività della Commissione per le problematiche musicali

Attività di aggiornamento e ricognizione delle presenze nei Conservatori

di studenti ciechi e ipovedenti e individuazione di figure di supporto;

iniziativa legislativa per l’istituzione della figura professionale

dell’assistente specialistico in musicografia braille;

organizzazione di una rassegna internazionale di musicisti non vedenti;

progetti di introduzione alla musica per giovani non vedenti in

collaborazione con il Centro “Helen Keller” di Messina;

verifica dello stato dell’arte del software destinato alla trascrizione

musicale Braille.

- Attività della Commissione pari opportunità uomo-donna

Insediamento della nuova Commissione;

istituzione di un numero verde dedicato;

progetto di un seminario-laboratorio sulla leadership;

corsi di autonomia per formatori non vedenti con aggiornamento per

operatori esercitanti;

aggiornamento elenco rappresentanti regionali e provinciali;

contatti con “Telefono azzurro” e “Telefono rosa”;

preparazione della sezione di competenza della bozza di questionario

sulla realtà dei ciechi in generale;

ipotesi di corsi di autodifesa.

- Attività della Commissione per i cani-guida

Insediamento della Commissione e proposte operative per l’attività;

celebrazione della Giornata dedicata al cane guida (11.10.2006);

creazione di una rete di collaborazione fra le scuole cani-guida per

304

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

stilare un protocollo nazionale sull’addestramento e gli standard

qualitativi;

campagna di sensibilizzazione sulle problematiche degli utilizzatori di

cani guida;

proposta di legge per il riconoscimento della gratuità delle spese per

prestazioni sanitarie veterinarie.

- Attività della Commissione nazionale Anziani

Insediamento della Commissione e ripartizione degli incarichi

territoriali;

organizzazione di un soggiorno per anziani da svolgersi a Tirrenia;

partecipazione alla rivista “Senior” dedicata alla categoria;

attività a favore dei non vedenti anziani nell’ambito del nuovo assetto

organizzativo dell’associazione.

- Attività della Commissione nazionale Pluriminorati

Elaborazione di una mappa delle patologie più ricorrenti;

individuazione di strategie per interventi operativi specifici;

riconoscimento della sordocecità quale minorazione specifica.

- Attività del Comitato nazionale giovani

Elezione del coordinatore nazionale e individuazione ambiti operativi

con relativa ripartizione degli incarichi;

programmazione attività 2007;

gestione della mailing list dedicata;

rapporti con associazioni europee per ricerca di eventuali finanziamenti;

interazione con gli altri principali settori associativi.

- Attività del Club degli studenti universitari

305

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Preparazione del Seminario nazionale sui problemi degli studenti

universitari;

esame delle problematiche connesse ad una efficace formazione

culturale dei ciechi e degli ipovedenti;

esame delle iniziative intraprese dalle varie Università a sostegno degli

studenti portatori di handicap;

creazione di una mailing list dedicata.

- Attività della Commissione ausili e tecnologie

Analisi delle tecnologie attualmente a disposizione per i non vedenti e

proposte di adattamento;

elaborazione di criteri di usabilità concernenti software e strumenti di

accesso allo schermo;

collaborazione con l’A.I.C.A. (Associazione Italiana Calcolo

Automatico) allo scopo di rendere accessibile la nuova procedura per la

gestione automatica degli esami ECDL;

monitoraggio dell’applicazione del Nomenclatore Tariffario con

creazione di una commissione centrale e relative proposte di

aggiornamento;

esame di opere multimediali e della loro accessibilità per i non vedenti.

- Attività della Commissione Osservatorio Siti Internet

Insediamento Commissione e programmazione attività;

organizzazione attività interna alla Commissione e rafforzamento

struttura gruppo OSI;

organizzazione convegno nazionale Torino su applicazione Legge

Stanca;

306

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Vol. n. 7-8

aggiornamento algoritmi misurazione colore per accessibilità siti

internet agli ipovedenti;

collaborazione con I.Ri.Fo.R. per corsi di formazione su tematiche

specifiche;

sintesi e definizione di atti convenzionali specifici per ipovedenti;

partecipazione a SMAU Milano 2006;

partecipazione a tavola rotonda Microsoft;

interventi sui siti delle strutture periferiche dell’Unione.

- Attività della Commissione sport e tempo libero

Programmazione dell’attività;

organizzazione di un torneo nazionale di scopone scientifico;

organizzazione di un convegno sullo sport e tempo libero tenutosi nel

mese di novembre a Paestum;

opera di sensibilizzazione per la partecipazione ad iniziative sportive

soprattutto dei più giovani:

partecipazione ad organizzazione di eventi vari: feste di primavera, raid

in tandem; raid in pedalò.

STAMPA ASSOCIATIVA

Nel corso del 2007 sono state edite le seguenti pubblicazioni:

1) “Il Corriere dei Ciechi”, numeri a cadenza mensile 10;

2) “Gennariello”, numeri a cadenza mensile 10;

3) “Voce Nostra”, numeri a cadenza quindicinale 23;

4) “Il Progresso”, numeri a cadenza mensile 10;

5) “Corriere Braille”, numeri a cadenza quindicinale 23;

6) “Notizie internazionali”, numeri a cadenza mensile 10;

307

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

7) “Kaleîdos”, numeri a cadenza mensile 10;

8) “Uiciechi.it”, numeri a cadenza mensile 10.

Le riviste, oltre ad essere inserite integralmente nel sito internet

dell’Unione, nello spazio dedicato alla stampa, sono disponibili anche in

Braille e su supporto informatico.

Inoltre, il settore ha curato direttamente la redazione delle riviste sonore

edite dall’Unione, per le quali si rimanda alla specifica sezione contenuta

nel paragrafo dedicato al Centro Nazionale del Libro Parlato.

In questo stesso periodo, sulla base delle specifiche direttive volte a far

conoscere sempre meglio la realtà dei ciechi e degli ipovedenti, i servizi per

la stampa e per le relazioni esterne si sono impegnati in una ampia fascia

progettuale ed operativa che ha abbracciato diverse attività che di seguito si

riassumono.

L’anno 2006 ha visto l’elezione da parte del Consiglio Nazionale del nuovo

Comitato Stampa, composto dai direttori delle predette testate e coordinato

dal componente della Direzione Nazionale responsabile del settore. Nel

corso dell’anno il comitato si è riunito per esaminare la mozione

congressuale di competenza e stabilire le priorità operative.

Quanti operano nel settore, dirigenti, direttori e redattori delle testate, si

sono costantemente adoperati per il miglioramento dei prodotti editoriali,

sia quelli editi in Braille e formato elettronico sia quelli distribuiti a mezzo

audiocassetta e/o in nero.

L’azione del settore è stata rivolta principalmente al conseguimento dei

seguenti obiettivi:

a migliorare la qualità dei contenuti delle diverse pubblicazioni edite

308

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

dall’Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti, al fine di renderle

maggiormente attraenti, interessanti anche per favorire la diffusione

della stampa associativa. A tal fine si è lavorato per stabilire contatti

con personalità del mondo della politica, della cultura, dello

spettacolo con i quali si sono realizzate interviste a vasto raggio;

a far sì che le pubblicazioni, in particolare quelle in Braille,

giungano ai lettori con maggiore puntualità;

a favorire il dialogo con i fruitori della stampa, scopo per il quale

sono state costituite due liste di discussione su Yahoogroups legate

rispettivamente a “Il Corriere Braille” e alla pubblicazione mensile

“Kaleidos”, le quali, si auspica, potranno divenire per il futuro un

importante strumento di dibattito e di feedback se adeguatamente

seguite e potenziate;

a guardare con attenzione alle attività svolte in periferia. A tale fine

è stata ricostituita la rete dei responsabili regionali della

comunicazione nel corso dei cui incontri i partecipanti si sono dati

degli obbiettivi ben precisi ed hanno scelto quale strumento di

interazione e comunicazione tra loro quello della mailing list uic-

comunica, creata anch’essa su Yahoogroups, attualmente operativa;

ad allargare la rete dei collaboratori occasionali e non, da

individuare tra quanti hanno mostrato di essere in possesso di

adeguati requisiti professionali o particolari attitudini individuali;

a migliorare sotto il profilo tecnico la qualità delle riviste in versione

sonora;

ad adeguare la strumentazione e formare il personale affinché le

309

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

pubblicazioni sonore possano essere distribuite su cd e non più a

mezzo audiocassetta, supporto divenuto ormai obsoleto;

a rendere sempre più capillare e puntuale l’informazione rivolta ai

soci sulle attività svolte dalle strutture periferiche servendosi dei

mezzi più idonei a stimolare una partecipazione sempre più attiva

alla vita del nostro sodalizio.

Ad adoperarsi al fine di inserire, a partire dal mese di Gennaio 2007,

ben due tavole a rilievo all’interno del periodico per l’infanzia

“Gennariello”;

a studiare le modalità per una diffusione più capillare di

“Gennariello” all’interno delle scuole;

a produrre opuscoli e depliant rivolti all’esterno atti ad agevolare

l’approccio con le diverse problematiche legate alla disabilità

visiva;

a dare la massima diffusione delle date relative ai programmi

audiodescritti;

ad impegnarsi per la creazione di sempre più adeguati strumenti di

interazione e comunicazione con la base associativa ed il pubblico

esterno. A tale scopo, come già accennato nella sezione introduttiva

della presente relazione, si è lavorato su un progetto di apertura di

una web radio, studiando le ipotesi di palinsesto, le diverse soluzioni

tecniche, occupandosi dei rapporti con la SIAE e del concorso volto

alla ricerca di un nome appropriato per la radio in parola,

a coadiuvare e supportare l’Agenzia I-Mage nella sua attività di

media relations, tramite l’invio di fax, e-mails, la predisposizione di

310

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

materiale e cartelline per eventi e conferenze stampa;

a predisporre le pagine del televideo delle quali si è riferito anche

nella sezione dedicata all’Autonomia;

a far sì che l’Unione possa avere una sempre maggior visibilità

mediante la partecipazione del Presidente Nazionale o di altri

esponenti del sodalizio a trasmissioni televisive e/o radiofoniche,

grazie anche all’operato dell’Agenzia I-mage. Diverse sono state le

trasmissioni televisive e radiofoniche che hanno visto l’Unione

protagonista, ricordiamo in questa sede per ciò che concerne le

televisive: “Cominciamo Bene”, “Animali ed animali”, “Uno

mattina”, “Le iene”, “Sky tg 24” “Tg1”; numerosi sono anche i

contatti con le televisioni locali. Differenti sono state altresì le

partecipazioni a programmi radiofonici, compresi i relativi notiziari.

Cospicua parte dell’attività degli addetti alle media relations è stata

tesa a mantenere vivi rapporti con le principali agenzie stampa

nazionali, nonché con giornalisti della stampa settimanale di testate

quali “Venerdì di Repubblica”, “L’espresso”, “Famiglia Cristiana”,

“Donna moderna”, “Il Salvagente”, “Salute di Repubblica”;

ad intensificare i rapporti con testate dedicate alla disabilità ed al

sociale, quali: “Vita”, “Quotidiano sociale”, superabile.it,

disabili.com ,”Redattore sociale” ecc;

a studiare le soluzioni più idonee per far sì che “Il Corriere dei

ciechi”, nella sua versione informatica, sia pienamente fruibile dagli

ipovedenti;

a rendere sempre più partecipi delle problematiche associative i

311

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

professionisti della comunicazione. A tale scopo, con la

collaborazione dell’Agenzia I-mage, si è iniziata l’organizzazione di

focus groups, finalizzati al coinvolgimento di giornalisti e

professionisti della comunicazione, oltre che ad arricchire le testate,

in particolare “Il Corriere dei Ciechi”, rivolto principalmente ad un

pubblico esterno, con pezzi di specifico interesse per il target al

quale è destinato. A tali riunioni sono intervenuti diversi giornalisti

di testate a livello nazionale e della RAI, nonché sceneggiatori di

fictions televisive ed autori di programmi televisivi;

a lavorare per la messa a punto di un progetto mirato al

rinnovamento della rivista rivolta ai fisioterapisti, che sarà tra le

prime ad essere edita su cd;

a studiare le soluzioni più idonee al fine di pubblicare su cd la rivista

informatica “Uiciechi.it”, anche per consentire l’inserimento

all’interno della stessa di diversi software di specifico interesse per

ciechi ed ipovedenti. Nel corso dell’anno è stato inoltre realizzato un

cd contenente tutte le annate del periodico, distribuito gratuitamente.

CENTRO NAZIONALE DEL LIBRO PARLATO

Nel corso del 2006 il Centro Nazionale del Libro Parlato ha continuato ad

incrementare la qualità dei servizi resi, ormai da molti anni, a tutti coloro

che a causa di minorazioni visive incontrano problemi nella lettura,

soprattutto provvedendo ad aggiornare le proprie apparecchiature per

adeguarsi agli elevati standard raggiunti dalla tecnologia del settore.

Di seguito viene riportata in sintesi, suddivisa nei vari settori principali,

l’attività svolta dal Centro Nazionale del Libro Parlato nel corso di tale

312

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

periodo.

- Sezione opere

a) Produzione

Nel 2006 sono state prodotte dal Centro Nazionale del Libro Parlato n.

1.558 opere in totale e in particolare:

1) produzione su audiocassetta:

- n. 376 opere di I livello, scelte dalla Commissione preposta, pari

a 3.803 cassette master C90 per 5.705 ore di registrazione;

- n. 989 opere di II livello, per soddisfare precise richieste e

necessità degli utenti, pari a 8.394 cassette C90 per 12.591 ore di

registrazione.

2) produzione su Cd-Rom:

- n. 32 opere di I livello, in formato Daisy, per un totale di 195 ore

di registrazione;

- n. 161 opere di II livello, in formato Aladin-Daisy, per un totale

di 2.947 ore di registrazione.

All’aggiornamento del catalogo generale si è provveduto attraverso la

produzione della rivista mensile in audiocassetta “Libro Parlato Novità” che

viene fatta recapitare gratuitamente a tutti gli iscritti che ne facciano

richiesta e contiene la raccolta delle letture dei risvolti di copertina dei libri

prodotti nel mese precedente a quello di edizione. Tale servizio ha fatto

registrare 97.854 fruizioni in totale.

Inoltre, è stato distribuito gratuitamente anche il “Catalogo del Libro

Parlato”, in nero o in Braille, a seconda della richiesta. Tale catalogo,

aggiornato in tempo reale, è stato inserito sul sito internet dell’Unione ed è

313

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

consultabile attraverso il programma LPManager. Il catalogo stesso può

anche essere scaricato in formato testo tramite l’apposito link.

Come consuetudine, e sempre al fine di tenere al corrente l’utenza sulle più

importanti opere registrate, è proseguita la pubblicazione sul mensile “Il

Corriere dei Ciechi” delle recensioni di alcune opere prodotte.

b) Progetti

- Progetto DAISY

Come è noto, la produzione nel formato Daisy, richiede preliminarmente la

composizione della struttura che comporta lo studio del testo al fine di

definirne l’indicizzazione da inserire poi nel corso della registrazione. Per

tale operazione erano state previste 5 postazioni di lavoro di cui 4 da

affidare ai volontari del servizio civile. Purtroppo il progetto formulato dal

CNLP per avere la disponibilità di tale personale non è rientrato nel bando

di selezione per cui all’attività in discorso (strutturazione del testo) è stata

dedicata una sola unità di personale dipendente che dall’avvio del nuovo

sistema (settembre 2006) ha proceduto alla lavorazione di 205 testi.

A causa della carenza di personale non si è provveduto, come previsto nel

programma operativo, alla trasposizione su CD-Rom di tutto l’archivio del

Libro Parlato e alla conseguente duplicazione per la dotazione dei Centri di

distribuzione.

c) Attività promozionali

1. Promotori presso i Centri di Distribuzione

Per una capillare informazione sul servizio del Libro Parlato a favore dei

minorati della vista e di tutti coloro che hanno difficoltà di lettura è attivo

già da tempo piano che ha previsto anche l’assunzione di giovani operatori

314

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

minorati della vista, laureati, da assegnare ai Centri di distribuzione per lo

svolgimento di attività promozionale.

I compiti di tale personale si svolgono prevalentemente a mezzo telefono e

si indirizzano non solo ai ciechi iscritti all’Unione, ma anche ai non iscritti e

a tutte le persone che per patologia o l’età avanzata hanno difficoltà di

lettura.

In tale ambito continuano le attività promozionali, svolte dall’apposito

personale dipendente, presso i Centri di Campobasso (sino al mese di

Luglio), Cosenza, Firenze, Napoli, Padova e Palermo.

Numerose e varie sono state le iniziative finalizzate alla pubblicizzazione

del servizio che i promotori hanno assunto localmente. In particolare sono

state realizzate le seguenti attività:

1) Centro di Campobasso:

- avvio del Laboratorio di letture espressive “Ti do la mia parola”

presso la casa penale di Sulmona in collaborazione con la Sezione

dell’Aquila e il centro servizi culturali del comune di Sulmona;

presso quest’ultimo Centro è stata attivata una postazione

informatica per la registrazione di libri su CD. Il progetto avviato

con la casa penale è stato considerato un progetto pilota da estendere

alle altre case penali della regione; l’evento è stato riportato sulle

pagine di Press Visione (n. V/471) e sul quotidiano “Il Messaggero”

con un articolo dal titolo “detenuti, iniziativa di solidarietà: danno

voce ai libri parlati;

- varie iniziative dirette a sensibilizzare le scuole e le Associazioni

presenti sul territorio sull’attività di volontariato da rendere a favore

315

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

del servizio del Libro Parlato.

2) Centro di Cosenza:

- avvio del progetto Daisy per la registrazione su CD delle opere di II

livello con pubblicizzazione di tale attività a livello regionale;

- sottoscrizione di una convenzione con l’Università di Cosenza per

un progetto formativo e un tirocinio di orientamento presso il CDLP

nei confronti di una studentessa;

- sottoscrizione di convenzione con il comune di Castrovillari per la

disponibilità, presso lo stesso comune, di una postazione informatica

per la registrazione di testi;

- realizzazione del progetto “Il libro parlato dell’Unione Italiana dei

Ciechi apre gli occhi alla scuola italiana” in collaborazione con

l’ITIS di Castrovillari. Tale progetto è finalizzato alle registrazioni

di testi scolastici in formato Daisy da parte degli studenti della stessa

scuola.

3) Centro di Firenze:

- elaborazione e presentazione progetto SDIAF per il 2006;

- attività di contatto e promozione nell’ambito dei progetti: “Leggere

per Stare Meglio” e “Astrolabio” all’interno dell’ospedale di

Careggi (FI), “Un libro ed un volontario per amico” nell’ospedale di

Ponte a Niccheri,(FI); proposta collaborazione Centro Riabilitazione

Asl 10 di Borgo S. Lorenzo (FI);

- contatti con Auser Firenze per il progetto “Bibliobus”;

- trasmissione in diretta da Radio Toscana Network per

pubblicizzazione servizio;

316

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

- elaborazione progetto per la promozione del catalogo lettori

volontari di Firenze presso le Biblioteche della Rete SDIAF;

- incontro programmatico con la dirigente della biblioteca Comunale

“D. Pieraccioni” di Firenze, per organizzare la presentazione al

pubblico del servizio, del catalogo formato dai lettori volontari di

Firenze, e per promuovere il progetto congiunto “Dalla Biblioteca

alla Nastroteca”, che consente di far incidere libri scelti in biblioteca

dagli studenti dell’ IPSIA Nicolodi e dagli studenti del Convitto “V.

Emanuele II”;

- partecipazione in data 20 maggio alla giornata annuale del “Libro in

Ospedale – Leggere per stare meglio”- Careggi (FI), con conferenza

stampa e registrazione interviste a Lady Radio e RVS;

- partecipazione, a scopo promozionale alla manifestazione “Il Libro

in Piazza”, tenutasi il 20 e 21 maggio, in piazza Santa Croce (FI);

- intervento ad inaugurazione Mediateca della Biblioteca comunale

Isolotto (FI);

- partecipazione al master universitario di I° livello in Riabilitazione

Visiva, organizzato dall’Università Studi di Firenze, facoltà di

Medicina, U.O. Oculistica, tenutosi a Vinci (FI), con una lezione sul

tema “Il Libro Parlato e le sue applicazioni nella riabilitazione

dell’ipovedente: qualità della vita ed integrazione obiettivi primari”;

- partecipazione come partner al progetto “Scienza Insieme - A

Portata Di Mano” proposto dall’IRIFOR di Firenze;

- partecipazione come partner al progetto per la realizzazione di un

software per il recupero delle cerebrolesioni acquisite, presentato da

317

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

ASS.C.A (Ass. Cerebrolesioni Acquisite);

- presentazione del progetto “L’ospedale dei Lettori: l’informazione al

servizio dei pazienti di Careggi e dei loro familiari” alla CRF per

finanziamento;

- partecipazione al Convegno Regionale “Università Diversità

Svantaggio: esperienze a confronto” organizzato dall’Ufficio

Disabili dell’Università degli Studi di Firenze per promozione

servizio e pubblicizzazione Daisy;

- partecipazione a conferenza stampa e presentazione al pubblico del

progetto “Astrolabio” presso U. O. oculistica – Ospedale di Careggi

(FI) per promozione servizio;

- rinnovo accordo di collaborazione con Auser Regionale Toscana per

i progetti “ Bibliobus” e “Il marchio della solidarietà” rivolti alla

promozione della lettura anche in formato audio presso anziani e

disabili nella provincia di Firenze;

- sottoscrizione protocollo d’intesa con la Bancarella Editrice per

accesso gratuito al loro catalogo e realizzazione della rivista “Libro

Volante” ed incontro e presentazione al pubblico della rivista stessa

presso la Biblioteca dell’orticultura di Firenze.

4) Centro di Napoli:

- collaborazione alla realizzazione di un progetto sostenuto dalla

Sezione Provinciale dell’Unione, per la creazione di un percorso

sensoriale nella Città della Scienza che ha come obiettivo la

riproduzione della Villa di Polibio. Il centro del Libro Parlato di

Napoli si occupa della registrazione del materiale didattico per le

318

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

persone non vedenti ed ipovedenti coinvolte, come guide, all’interno

del percorso. L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto che

riguarda l’accessibilità alle scienze e all’arte di persone con

disabilità visive;

- incontro con il responsabile dell’handicap del piano Sociale di Zona

dei comuni di Sorrento e limitrofi della provincia di Napoli, per

discutere di progetti che prevedono l’inserimento del servizio del

Libro parlato nei centri diurni di accoglienza per disabili;

- partecipazione all’inaugurazione della Mediateca del Comune di

Angri con cui è stata sottoscritta convenzione di collaborazione;

- nell’ambito del progetto “Il Canto nel buio”, è stata inaugurata una

mostra alla Città della Scienza. L’evento ha dato grossa visibilità al

Centro del Libro Parlato, in virtù del supporto fornito per la

formazione delle guide non vedenti ed ipovedenti;

- è stato avviato il progetto “La parola si fa voce” che prevede un

supporto di strumentazione tecnologica, utilizzata per la

registrazione dei testi, e un supporto formativo per i lettori volontari;

- contatti con l’Assessorato alle politiche Sociali del Comune di Polla,

per partecipare all’iniziativa ministeriale “Piovono libri”; contatti

con la Regione Campania per l’elaborazione di un progetto per lo

sviluppo del libro parlato sul territorio regionale;

- partecipazione alla Convention nazionale “3 giorni per la scuola”,

con interventi in alcuni incontri specifici sulla diversabilità;

- partecipazione alla mostra Futuro Remoto con l’esposizione di

materiale informativo del Libro Parlato.

319

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

5) Centro di Padova:

- realizzazione del progetto per la produzione di testi destinati a utenti

con pluriminorazioni. A tal fine si sono svolti numerosi e frequenti

incontri presso il Centro Atlantis, (Struttura in Castelfranco Veneto

che accoglie utenti pluriminorati) per corsi di formazione (dizione e

lettura espressiva) rivolti principalmente ad operatori della struttura,

i quali, a corso ultimato, potranno leggere nella cabina di

registrazione resa disponibile, con la sottoscrizione di apposita

convenzione, dalla Biblioteca comunale di Castelfranco.

6) Centro di Palermo:

- partecipazione alle assemblee dei soci delle Sezioni siciliane;

- partecipazione alla manifestazione denominata “Festa del

Volontariato”organizzata dal CESVOP (Centro per i Servizi del

Volontariato di Palermo), svoltasi presso il Giardino Inglese di

Palermo. Tale partecipazione ha prodotto 15 iscrizioni di nuovi

volontari per la registrazione di opere di secondo livello, oltre che

avere dato l’occasione di far conoscere ai visitatori dello stand del

Servizio del Libro Parlato, l’esistenza in città, di una fornitissima

“nastroteca” creata appositamente per tutti coloro che, per qualunque

causa fisica, abbiano difficoltà di lettura.

2. Pubblicità televisiva

È continuata la partecipazione del Centro Nazionale del Libro Parlato alla

trasmissione televisiva autogestita intitolata “Mani che leggono” nel quadro

di un programma (Rotocalco) diffuso sul territorio nazionale da Rete News.

Si è provveduto inoltre alla duplicazione e trasmissione mensile a 24

320

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

emittenti TV locali delle registrazioni dei programmi autogestiti che sono

stati messi in onda settimanalmente.

3. Progetto “ Dona la voce ”

Al fine di incrementare il numero dei volontari che collaborano per la

registrazione di testi di studio o di opere di II livello, i Centri di

distribuzione hanno continuato a svolgere la campagna di adesione a mezzo

volantinaggio presso tutte le strutture ritenute idonee a tale scopo (scuole,

università, ecc.) presenti sul proprio territorio.

d) Attività varie

Anche nel corso dell’anno 2006 sono stati effettuati numerosi provini di

voci per la selezione di nuovi lettori.

Sono state lavorate e duplicate videocassette con vario contenuto (spot,

manifestazioni sportive, ecc.) a richiesta di Uffici della Sede o di altre

strutture.

È stata assicurata la disponibilità di uno studio di registrazione e l’assistenza

tecnica per la diretta via Internet della rubrica “Parla con l’Unione”, per lo

svolgimento on line dei corsi di formazione rivolti ai volontari del Servizio

Civile e per gli incontri con i Presidenti Regionali e i Quadri dirigenti, già

descritti nel corso della relazione.

Si è provveduto all’inserimento nell’apposita sezione multimediale del sito

internet dell’Unione dei documenti sonori.

Si è provveduto alla duplicazione su CD-Rom e successiva spedizione ai

richiedenti di atti di Convegni.

Sono stati curati gli adempimenti connessi alla realizzazione dello studio

che consentirà le riprese televisive presso la Presidenza Nazionale della

321

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

rubrica “Mani che leggono”.

Gli uffici della medesima Presidenza hanno anche svolto funzione di

coordinamento amministrativo, organizzativo e tecnico delle strutture

periferiche di produzione e di distribuzione .

È stata particolarmente seguita l’attività dei 14 Centri di distribuzione che,

oltre a curare le note attività connesse al prestito delle opere e alle

registrazioni di II livello, provvedono anche alla registrazione e

distribuzione gratuita dei seguenti periodici:

AIRONE – mensile a carattere ambientale scientifico - Registrato dal

Centro di Bari;

LE SCIENZE – mensile a carattere scientifico – Registrato dal Centro di

Brescia;

MICROMEGA – trimestrale a carattere vario – Registrato dal Centro di

Campobasso;

GENTE VIAGGI – mensile di informazione turistico-ambientale –

Registrato dal Centro di Cosenza;

NATIONAL GEOGRAPHIC – mensile a carattere scientifico –

Registrato dal Centro di Cosenza;

GIOVANI DEL 2000 – trimestrale del Comitato giovanile toscano –

Registrato dal Centro di Firenze;

COOPERAZIONE EDUCATIVA – bimestrale a carattere pedagogico –

Registrato dal Centro di Firenze;

NOTIZIARIO TOSCANO – mensile a carattere vario – Registrato dal

Centro di Firenze;

SALVAGENTE – mensile di attualità e informazione - Registrato dal

322

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Centro di Modena;

VIVER SANI & BELLI – mensile a carattere medico/scientifico –

Registrato dal Centro di Napoli;

SOLIDARIETÀ – trimestrale a cura dell’Associazione Nazionale

Vittime Civili di Guerra – Registrato dal Centro di Napoli;

FOCUS – mensile a carattere scientifico – Registrato dal Centro di

Padova;

GENTE MESE – mensile di attualità e informazione – Registrato dal

Centro di Palermo;

GUERIN SPORTIVO – settimanale di critica e politica sportiva –

Registrato dal Centro di Roma;

VIE DEL GUSTO – viaggio nell’Italia dei sapori – mensile – Registrato

dal Centro di Sassari;

NEWTON – mensile a carattere scientifico – Registrato dal Centro di

Torino;

50 E PIÙ – LA TERZA ETÀ…. – mensile di storia e attualità –

Registrato dal Centro di Trento;

IL CALENDARIO DEL POPOLO – mensile di storia, politica e attualità

– Registrato dal Centro di Trento.

Il risultato di tutte le iniziative promozionali prima descritte si può

desumere dall’ulteriormente aumentato numero degli iscritti, come si evince

dal seguente prospetto, che rileva altresì i dati relativi alle fruizioni e alle

altre attività dei Centri di distribuzione comparati con quelli degli anni

precedenti:

323

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

ANNO 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Iscritti 9.518 12.303 15.262 18.727 20.567 22.497 24.418 25.640

Fruizioni 42.431 104.12

9

179.50

8

261.66

3

289.97

2

298.82

1

318.73

6

305.07

3

Opere

Registrate

(I Liv.)

179 493 462 552 600 598 550 408

Ore Di

Registrazione

1.731 4.956 4.921 5.250 6.397 6.376 5.701 5.900

Opere

Registrate

(II Liv.)

869 964 932 1.158 1.382 1.326 1.408 1.150

Ore Di

Registrazione

12.081 13.347 15.851 13.603 18.682 17.410 17.969 15.539

Opere Spedite 60.411 68.176 72.834 75.518 78.609 89.862 90.169 82.469

Periodici

Registrati In

Abbonamento

3 3 3 3 3 3 3 3

Periodici

Distribuiti

Gratuitamente

11 12 13 13 16 16 16 16

Volontari 1.029 1.058 1.103 1.187 1.333 1.412 1.426 1.234

- Sezione stampa sonora

Nel 2006 la Sezione stampa sonora, ha prodotto le seguenti riviste:

1. IL PORTAVOCE

324

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

2. SONORAMA

3. IL CORRIERE DEI CIECHI

4. NOTIZIE INTERNAZIONALI edito dal mese di aprile 1999 –

gratuita solo nel 1999

5. PUB

6. CIRCOLARI

7. DAL PENSIERO ALLA MANO

8. SPIGOLATURE MUSICALI curata sino al 31 gennaio 2000 dalla

Sezione opere

9. TIFLOLOGIA PER L’INTEGRAZIONE curata sino al 31 gennaio

2000 dalla Sezione opere

10. OFTALMOLOGIA SOCIALE dal 2003

11. KALEIDOS dal mese di maggio 2000.

Di seguito si riporta la tabella riassuntiva dell’attività prodotta completa del

numero di abbonati per ogni rivista:

RIVISTA PERIODICI

CAS

S

AB

B.

01

AB

B.

02

AB

B.

03

AB

B.

04

AB

B.

05

AB

B.

06

Il Portavoce Mensile 3 259 259 216 194 180 157

Sonorama Mensile 2 183 160 150 135 125 117

Il Corriere

Dei Ciechi

Mensile 2 726 917 989 1.03

5

996 1.13

4

Notizie

Internaziona

Mensile 1 26 24 25 35 25 41

325

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

li

Pub Mensile 2 145 166 141 109 100 96

Circolari Mensile 1 90 103 94 97 106 90

Dal Pensiero

Alla Mano

Quadrimestral

e

4 183 172 181 164 152 152

Spigolature

Musicali

Bimestrale 3 39 38 35 36 40 41

Tiflologia

Per

L’integrazio

ne

Trimestrale 3 46 46 52 52 48 44

Kaleidos Mensile 1 267 318 300 282 292 294

Oftalmologi

a Sociale

Trimestrale 3 = = 150 150 150 150

Tra le varie attività del servizio, si segnala che per alcune riviste, nel corso

del 2006, sono state realizzate interviste a personaggi del mondo della

politica e dello spettacolo nel corso di manifestazioni organizzate

dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti presso la Sala

Protomoteca del comune di Roma in occasione della presentazione del libro

“L’anima allo specchio”. Inoltre, servizi sono stati realizzati presso la

Provincia di Roma durante la conferenza stampa relativa alla annuale

edizione del Premio Louis Braille, così come durante la successiva serata di

gala e alla Fiera di Roma per l’Assemblea delle associazioni aderenti alla

FAND, iniziative già descritte in precedenza.

La sezione ha tenuto i contatti con la Rai per la registrazione e la relativa

326

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

messa in onda della trasmissione RAI “Dieci minuti di …” dal titolo “Anche

il Libro parlato va in digitale. Lettura con il software Standard Daisy”

nell’ambito dei programmi dell’accesso radiotelevisivo.

Nell’arco dell’anno è stata, poi, fornita la consueta assistenza alla

registrazione dei verbali del Consiglio e della Direzione Nazionali e del

materiale vario per la Direzione, per il Consiglio Nazionale, per

l’Assemblea dei quadri dirigenti e dei presidenti regionali.

Inoltre, la Sezione si è occupata direttamente della registrazione dei verbali

delle Commissioni di lavoro della Sede Centrale, così come ha provveduto

alla registrazione del materiale per le commissioni nazionali e al

riversamento su cassetta delle riunioni dell’Assemblea dei Quadri dirigenti

on line e dei Presidenti Regionali.

La sezione, inoltre, ha provveduto alla registrazione della relazione morale

2005 e della relazione programmatica 2007.

- Sezione masterizzazione e duplicazione

L’attività di questa Sezione si è dispiegata sia con riferimento alle opere che

alle riviste. Si espongono di seguito le attività svolte distintamente per le

due tipologie di prodotti.

1) Libro Parlato

- Opere archiviate in CD audio digitale n. 376 per un totale di 3.803

audiocassette master;

- Opere in formato Daisy duplicate n. 32 per un totale di 832 CD audio;

- Opere in audiocassetta duplicate e spedite n. 376 per un totale di n.

98.878 audiocassette.

2) Stampa Sonora

327

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Si riporta di seguito il quadro riepilogativo con l’indicazione del titolo della

rivista, del numero di uscite e delle cassette duplicate.

RIVISTA PERIODICITA’ Numeri

usciti

Numero

Cassette

Il Portavoce Mensile 10 4.555

Sonorama Mensile 10 2.118

Il Corriere Dei Ciechi Mensile 10 28.361

Notizie Internazionali Mensile 17 411

Circolari Mensile 11 1.290

Kaleidos Mensile 10 2.648

Pub Mensile 10 1.926

Spigolature Musicali Bimestrale 4 369

Senior Bimestrale 7 3.264

Tiflologia Per

L’integrazione

Trimestrale 4 354

Dal Pensiero Alla Mano Quadrimestrale 1 456

Totale 94 45.752

La produzione delle riviste ha richiesto le seguenti operazioni:

- apposizione delle etichette in braille con l’indicazione del numero di

audiocassetta;

- etichettatura delle buste con l’indirizzo degli abbonati;

- imbustamento delle audiocassette.

Si è anche provveduto alla duplicazione, sia su audiocassette che su Cd-

Rom, dell’opera “L’Europa in 12 lezioni” di Pascale Fontaine, per conto del

328

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

CIDE-Regione Lazio.

Inoltre, l’attività complessiva del settore, concernente l’attività di

duplicazione dei master originali ripartiti nel corso dell’anno secondo la

frequenza di uscita delle varie pubblicazioni, nonché dei verbali della

Direzione Nazionale e del Consiglio Nazionale, di schede formative, di

Commissioni di lavoro, di bozze di legge, di bilanci preventivi e di relazioni

programmatiche, ha comportato la preparazione, in totale, di n. 149.886

audiocassette e n. 1.832 Cd-Rom.

- Centri di registrazione di Firenze e Lecce: registrazione riviste.

Nel corso dell’anno, gli uffici distaccati di Firenze e Lecce del Centro

Nazionale del Libro Parlato, oltre che provvedere alla produzione di opere,

si sono dedicati anche alla registrazione dei settimanali “Famiglia

Cristiana”, “Panorama” e “L’Espresso”.

L’attività ha richiesto una attenta selezione degli articoli delle tre riviste e

un processo di registrazione, masterizzazione e duplicazione che ha

impegnato i Centri nel corso di tutte le settimane dell’anno.

Si annota inoltre che il Centro di produzione di Firenze ha svolto attività di

supporto della Sezione duplicazione di Roma.

Si espongono di seguito i dati relativi alla registrazione e duplicazione

ripartiti per ciascuna delle riviste prima citate.

Settimanale “Famiglia Cristiana” registrato dal Centro di Firenze:

2 cassette da 90 minuti ciascuna

Numero abbonati: 37

Numero riviste spedite: 47

Minuti netti impiegati per registrazione di un numero: 180

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Vol. n. 7-8

Numero cassette duplicate: 3.476

Cassette master prodotte: 94 da 90 minuti ciascuna per un totale di 8.460

minuti.

Settimanale “ Panorama ” registrato dal Centro di Firenze:

4 cassette da 90 minuti ciascuna

Numero abbonati: 32

Numero riviste spedite: 46

Minuti netti impiegati per la registrazione di un numero: 360

Numero cassette duplicate: 5.820

Cassette master prodotte: 184 da 90 minuti ciascuna per un totale di 16.560

minuti.

Settimanale “ L’Espresso ” registrato dal Centro di Lecce:

4 cassette da 90 minuti ciascuna

Numero abbonati: 39

Numero riviste spedite: 52

Minuti netti impiegati: 360

Numero cassette duplicate: 8.148

Cassette master prodotte: 208 da 90 minuti ciascuna per un totale di 18.720

minuti.

CENTRO NAZIONALE TIFLOTECNICO

Il Centro Nazionale Tiflotecnico nel corso del 2006 ha pienamente confermato il suo

ruolo di principale organizzazione esistente a tutt’oggi in Italia in grado di fornire

strumenti tiflotecnici, progettati e distribuiti in proprio, al passo con le più avanzate

tecnologie.

Durante lo scorso anno, si è rafforzato il consolidamento di tutti gli aspetti

330

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

organizzativi ed operativi, sulla base dell’organigramma e del mansionario

approvati recentemente che hanno legittimato la separazione netta fra il

piano amministrativo-contabile, affidato ai responsabili operativi, ed il

piano politico-decisionale che è rimasto di competenza del rappresentante

della Direzione Nazionale dell’Unione.

Attraverso il responsabile del sistema per la gestione della qualità ISO

9001:2000 sono state seguite le procedure di sorveglianza previste dalla

certificazione VISION 2000, anche per il Centro distaccato di Lecce, per

quanto concerne, in particolare, la manutenzione degli strumenti

informatici. Durante il mese di novembre la relativa visita di sorveglianza

ha dato esito ampiamente positivo per entrambe le strutture, con il rinnovo

della certificazione stessa.

Tutto ciò è il risultato di un’ampia operazione di riqualificazione operativa,

che ha richiesto la messa a punto di un piano di miglioramento in grado di

garantire al Centro una gestione certa e continuativa ed un conseguente

ulteriore salto di qualità, attraverso:

un miglioramento della erogazione dei servizi di commercializzazione

dei supporti tiflotecnici finalizzati alla soddisfazione del cliente;

una maggiore efficacia della gestione, della fase produttiva, della

razionalità amministrativa e della funzionalità organizzativa, unita ad un

ampliamento dell’organico di personale a disposizione.

Inoltre, è proseguito il progetto volto alla creazione di una rete distributiva

esterna, costituita da Centri regionali finalizzati alla dimostrazione ed alla

distribuzione di tutti i prodotti in carico al Centro di Roma. Attraverso

questa operazione, che ha richiesto anche un cospicuo sforzo economico, si

331

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

è permesso agli utenti finali di avvicinarsi sempre più ai prodotti ed alle

iniziative del settore, garantendo loro, nel contempo, la possibilità di

ricevere una migliore assistenza ed una più tempestiva informazione.

Il costante incremento dell’attività del Centro rispetto agli anni precedenti è

testimoniato dal fatturato complessivo, superiore ai 2 milioni di euro,

nonché al numero di movimenti amministrativi totali, di quasi 3.000 unità.

In particolare, il Centro distaccato di Lecce, oltre ad avere operato

positivamente nell’acquisizione di nuovi prodotti, nonché ai test e alla

vendita di tutta la strumentazione in carico al Centro Tiflotecnico, ha anche

proseguito in maniera estremamente soddisfacente alla riparazione degli

ausili distribuiti, incrementando la quantità degli interventi complessivi

rispetto all’anno passato di oltre il 50%, garantendo, in tal modo, il pieno

controllo gestionale e operativo della manutenzione e riparazione della

strumentazione tiflotecnica distribuita.

Più in generale, il Centro, rispondendo ai compiti assegnatigli dalla

Direzione Nazionale dell’Unione, ha continuato a fornire ausili e presidi

tiflotecnici, nonché a fornire, a singoli utenti e a strutture associative, la

necessaria opera di assistenza e consulenza per una corretta applicazione, da

parte delle Regioni, del nuovo Decreto che ha approvato il nuovo

Nomenclatore Tariffario ed ha fornito norme sulla assegnazione dei predetti

strumenti.

In particolare, sono stati testati nuovi prototipi di orologio e termometro

sonori e sono intercorsi continui contatti con un nuovo fornitore europeo

con sede in Slovacchia per le modifiche da apportare ad un rinnovato

modello di dattilo braille Tatrapoint (Tatrapoint Adaptive 2), prima di

332

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

procedere alla sua commercializzazione sul territorio nazionale.

Sulla base delle perizie effettuate da tecnici esperti, la macchina in

questione si è rivelata più resistente e maneggevole del precedente modello

Ibra, nonché di più agevole manutenzione, il tutto ad un costo più

contenuto. Pertanto, alla luce dei predetti risultati, è in corso di

perfezionamento un contratto per la fornitura del modello così

implementato.

Il Centro ha anche proseguito nell’opera di intensa collaborazione, sia a

livello centrale che a livello periferico, con l’I.Ri.Fo.R., fornendo

consulenza per tutti i corsi di formazione attivati a livello nazionale e a

livello decentrato, provvedendo anche al potenziamento delle aule

informatiche presenti nel Centro Studi di Tirrenia e a Roma nella sede

distaccata di Viale Parioli.

Il Centro ha anche curato il servizio di stampa per il periodico mensile

“Voce nostra”, destinato ai sordo-ciechi, nonché il consueto servizio di

manutenzione e riparazione di apparecchiature informatiche per conto dei

clienti e delle strutture dell’Unione, comprensivo della stampa in Braille

della documentazione per la Presidenza Nazionale.

Nello stesso periodo, infine, il Centro ha svolto una costante attività

promozionale, tra l’altro partecipando ed esponendo i propri prodotti a

Seminari e Convegni, sia esterni che organizzati in proprio o dalle strutture

territoriali dell’Unione, garantendo in tal modo una sempre maggiore

diffusione dell’informatica tra i minorati della vista ed aumentando, di

conseguenza, la produttività della struttura a vantaggio del servizio reso

all’utenza.

333

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

CENTRO STUDI E RIABILITAZIONE

“GIUSEPPE FUCÀ”

In questi ultimi anni l’utilizzazione del Centro da parte dell’Unione e da

parte dell’I.Ri.Fo.R. centrale si è andata ormai istituzionalizzando in

proporzione all’espansione dell’Istituto, soprattutto per quel che riguarda

corsi e seminari anche internazionali, andandosi ad affiancare alla consueta

attività di casa-vacanza per i minorati della vista e le loro famiglie. Sono

anche state ospitate riunioni degli organi nazionali dell’Unione e

dell’U.N.I.Vo.C. e numerose altre iniziative di aggiornamento.

Il Centro sfrutta una struttura totalmente rimodernata in ottemperanza alla

normativa in tema di barriere architettoniche per disabili e di accessibilità e

sicurezza, dotata anche di una piscina inserita in un versatile impianto di

quasi 160 mq con i più moderni comfort e privo di barriere architettoniche,

dedicato alla promozione dell’ambiente acqua, particolarmente adatto alle

esperienze di formazione legate alla scuola e a tutti coloro che si occupano

di insegnamento e sicurezza in acqua. Infatti, essa si è confermata un punto

di riferimento per l’attività sportiva e riabilitativa a livello territoriale.

Nel corso del 2006 le presenze registrate sono state al livello degli anni

passati, con i consueti picchi nel periodo estivo, arrivando a superare le

15.000 presenze annue in continuo aumento rispetto all’anno precedente.

Inoltre, a seguito della rinuncia dell’attuale institore al proprio incarico,

sono attualmente in corso di svolgimento le procedure per la sua

sostituzione, attraverso una selezione di personale adeguatamente

qualificato.

Per quanto riguarda l’utilizzazione della struttura da parte dell’I.Ri.Fo.R., si

334

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

rimanda alla specifica sezione in appendice alla presente relazione.

CONCLUSIONI

Eccoci dunque all’ultima pagina di questo nostro racconto sulle attività del

2006.

La sensazione è sempre la stessa: l’enorme mole di lavoro, nella quale sono

riconoscibili le mani generose dei ciechi italiani impegnate a districarsi

nella complicata foresta della vita quotidiana; con la consapevolezza

tuttavia che essa rappresenta solo una piccola tappa all’interno di un lungo e

faticoso cammino. Un cammino che le incertezze e le contraddizioni della

società contemporanea hanno reso ancora più accidentato.

Nel novembre del 2005, ad Orosei, il XXI Congresso Nazionale

dell’Unione Italiana dei Ciechi ha compiuto un’analisi della realtà di questo

tempo, operando l’unica scelta possibile: accettare la sfida.

Un diverso atteggiamento avrebbe avuto il significato di una rinuncia alla

lotta e quindi alla vita nella società, l’esatto opposto delle ragioni per le

quali 86 anni fa Aurelio Nicolodi raccolse i ciechi italiani sotto un’unica

bandiera e fondò l’Unione Italiana dei Ciechi.

Da allora il cammino dei ciechi è stato sempre in salita, gli ostacoli che essi

hanno incontrato sulla loro strada sono sempre stati enormi e pesanti come

macigni, ma i ciechi hanno sempre saputo trovare la forza e il coraggio di

rimuoverli e di avanzare di qualche passo nella affannosa rincorsa verso la

pari dignità e le pari opportunità.

Oggi la sfida si ripropone in forme nuove e ci chiede di gettare il cuore oltre

gli ostacoli, come prima più di prima.

Ci chiede, innanzitutto, di prendere coscienza di quello che accade intorno a

335

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

noi: la debolezza della politica sempre meno in grado di governare i

fenomeni sociali; la signoria dell’economia che assoggetta alle sue leggi

tutte le altre, rimanendo indifferente di fronte al grido di dolore delle

numerose vittime che semina lungo la sua strada; l’impotenza della morale,

preda ormai di un relativismo che non riesce a offrire punti di riferimento

precisi, ancoraggi sicuri soprattutto per i più deboli; il predominio della

civiltà delle immagini, naturalmente ostile a chi non vede, poiché l’80%

delle informazioni che arriva al cervello passa attraverso il canale visivo; la

follia del terrorismo che sceglie la violenza quale strumento di lotta, nella

illusione di farsi giustizia; la concentrazione delle ricchezze della terra nelle

mani di pochi, con la conseguenza di allargare l’area della povertà e della

fame nel mondo;lo sfruttamento dell’uomo da parte dell’altro uomo, che

considera il proprio simile come un mezzo per i propri fini;l’incapacità delle

Nazioni Unite di creare un ordine nuovo, fondato sui diritti umani e la non

discriminazione, nel quale trovino posto la pace, la libertà, la giustizia, la

democrazia, lo sviluppo compatibile; la cecità dello sviluppo tecnologico,

che non tiene conto dei bisogni delle persone con necessità speciali e

immette sul mercato prodotti non accessibili a tutti.

Un quadro che evoca i rischi di una società di hobbesiana memoria, la

guerra di tutti contro tutti.

I ciechi italiani, ancora una volta riuniti per il loro Congresso Nazionale,

hanno saputo leggere la realtà del momento e indicare la strada maestra per

uscire dal tunnel. Memori dell’insegnamento di Aurelio Nicolodi hanno

scritto sulla pietra del tempo dei documenti congressuali che “la salvezza

dei ciechi non può che venire dai ciechi” ed hanno disegnato una strategia

336

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

globale all’interno della quale spiccano alcune precise priorità: modificare

alcune norme statutarie nell’intento di accrescere l’autonomia delle strutture

locali; favorire la partecipazione democratica alle decisioni della nostra

associazione attraverso una gestione sempre più collegiale; aprire agli

ipovedenti le porte e le finestre della nostra organizzazione; tentare di porre

termine alle divisioni tra le associazioni dei ciechi italiani per perseguire il

bene prezioso dell’unità, che in passato ha consentito di conseguire luminosi

traguardi che costituiscono altrettante pietre miliari nella storia dei ciechi

italiani; dare il nostro contributo alla definizione delle politiche delle

Unioni, Europea e Mondiale dei Ciechi, assumendo anche ruoli di

responsabilità; migliorare il livello di collaborazione dell’Unione Italiana

Ciechi e degli Ipovedenti con la Biblioteca Italiana per Ciechi “Regina

Margherita”, con la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, con

l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione, (I.Ri.Fo.R.), con

la Sezione Italiana della Agenzia Internazionale per la prevenzione della

cecità, con l’Unione Nazionale Italiana Volontari per i ciechi,

(U.N.I.Vo.C.); impegnarsi per l’unità dei disabili italiani, dando il proprio

contributo per il superamento di eventuali divisioni.

Le priorità che abbiamo sommariamente descritto costituiscono altrettanti

obiettivi di lungo termine e tuttavia, le attività del 2006 di cui abbiamo dato

conto, sono tutte collocabili all’interno del progetto congressuale e sono da

leggere come parti di un tutto.

Sul tema delle autonomie territoriali la Direzione Nazionale ha adottato

decisioni importanti fatte proprie dal Consiglio Nazionale: la Direzione,

infatti, pur in presenza di una vistosa diminuzione delle risorse economiche

337

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

disponibili, ha deliberato di farsi carico delle spese necessarie per

l’assunzione di un segretario per ogni consiglio regionale, con la prospettiva

di offrire alla dirigenza locale il supporto tecnico necessario per

rappresentare al meglio i bisogni dei ciechi del territorio. La risposta dei

consigli regionali rispetto a questa iniziativa è stata piuttosto deludente:

molti di essi hanno preferito utilizzare le risorse economiche messe a

disposizione per finalità solo parzialmente corrispondenti agli obiettivi

ipotizzati dalla Sede Centrale.

Di segno opposto, invece, i risultati relativi all’obiettivo di favorire la

partecipazione democratica alle decisioni associative. Grande successo

hanno avuto le riunioni, faccia a faccia e on line, dei presidenti regionali e

quelle settoriali, donne, giovani, ipovedenti e anziani; nonché quelle,

anch’esse faccia a faccia e on line, dell’assemblea dei quadri dirigenti. In

tutte le circostanze le Sezioni Provinciali e i Consigli Regionali hanno

organizzato gruppi di ascolto che hanno partecipato attivamente alla

discussione, arricchendola talvolta di contributi interessanti.

Anche l’idea della Direzione Nazionale di organizzare una web radio è stata

accolta, salvo rare eccezioni, con entusiasmo e favore perché vista come un

ulteriore strumento di crescita democratica oltre che di diffusione delle

nostre problematiche. L’apertura agli ipovedenti è stata la grande novità del

XXI Congresso Nazionale, una vera rivoluzione culturale all’interno del

nostro mondo. Per anni l’idea che essi potessero far parte a pieno titolo

della nostra organizzazione ha destato sospetti, ha creato paure; il tempo,

finalmente, ha spazzato via gli uni e le altre e i sentimenti hanno ceduto il

passo alla ragione.

338

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Se devo essere sincero, e devo esserlo, al di là del grande impegno della

Presidenza Nazionale, che ha messo in campo diverse iniziative per

costruire una piattaforma rivendicativa degli ipovedenti, non vedo in

generale grande attivismo sulla tematica, non vorrei che le paure e i sospetti

cacciati dalla porta stessero rientrando dalla finestra.

Sul delicato tema dell’unità dei ciechi ed ipovedenti italiani la Presidenza e

la Direzione Nazionale si sono mosse con grande prudenza e circospezione,

consapevoli delle difficoltà costituite da anni di diffidenza, in qualche caso

di ostilità e tuttavia, talvolta, i risultati possono essere considerati

soddisfacenti.

Subito dopo il nostro appello, lanciato con la lettera aperta del Presidente, il

Movimento Apostolico Ciechi ha dichiarato di non considerarsi antagonista

dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti alla luce della diversa

natura e delle diverse finalità delle due organizzazioni. Successivamente

abbiamo incontrato i rappresentanti dell’Associazione Nazionale

Subvedenti, della Associazione Retina Italia e dei Disabili Visivi; la

riunione si è conclusa con un comunicato che dichiara la comune volontà di

collaborare, di scambiare informazioni, di intraprendere iniziative comuni.

Lo scorso autunno si sono incontrate due delegazioni, rispettivamente

dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti e della Associazione

Nazionale Privi di Vista: risultato dell’incontro è stato il protocollo d’intesa

sottoscritto dai due presidenti e fatto circolare all’interno delle due

organizzazioni.

In così breve lasso di tempo non si poteva fare di più, il disgelo è in atto e

sono stati fatti anche i primi passi nella direzione di una concreta

339

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

collaborazione.

Il concetto di collaborazione nazionale chiama per associazione di idee

quello di collaborazione internazionale: in questo settore siamo da sempre

protagonisti e oggi giochiamo un ruolo di primo piano.

Fra gli altri incarichi vorrei ricordare la presidenza della commissione di

collegamento con l’Unione Europea, la vice presidenza dell’Unione

Europea dei Ciechi e la rappresentanza di quest’ultima nel Consiglio

d’Europa, nonché la nostra partecipazione al comitato internazionale per il

sostegno alla casa natale di Louis Braille.

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti gode, anche a livello

internazionale, di grandissimo prestigio in virtù anche delle importantissime

conquiste sociali che può vantare, conquiste che vengono portate ad

esempio dalle altre organizzazioni di ciechi.

Sempre in tema di collaborazione mi sia consentito sottolineare ancora una

volta l’importanza del ruolo giocato dal coordinamento che vede tutte le

istituzioni che operano in favore dei ciechi impegnate in iniziative comuni

in sostegno della loro integrazione sociale.

L’Unione, la Biblioteca, la Federazione, l’I.Ri.Fo.R, l’Agenzia,

l’U.N.I.Vo.C. e l’Istituto Cavazza, si incontrano ogni anno almeno tre volte

e organizzano insieme convegni sulle diverse problematiche, nonché

iniziative promozionali quali il Raid ciclistico in tandem e quello in pedalò.

Inoltre, hanno dato vita a strutture permanenti che si segnalano per la loro

straordinaria utilità: mi riferisco al Centro di Documentazione Giuridica,

alla rubrica televisiva “Le mani che leggono”, alla Agenzia per il rilancio

della musica, al Club del Braille che ogni anno eroga un contributo di

340

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

10.000 euro a favore della casa natale di Louis Braille e, recentemente, alla

web radio.

Un esempio di felice sinergia, che ha fatto giustizia delle antiche gelosie e

degli ingiustificabili antagonismi. Mi viene naturale dire grazie a queste

istituzioni che svolgono una preziosa azione di supplenza nei confronti dello

Stato che non riesce a garantire ai più deboli le pari opportunità. Grazie alla

Biblioteca per il lavoro che svolge nella fornitura dei testi scolastici. Grazie

alla Federazione per la straordinaria competenza acquisita nella produzione

e nella promozione del materiale didattico speciale. Grazie all’I.Ri.Fo.R.

per la qualità dei suoi interventi nell’area della scuola, dell’informatica,

dell’autonomia, della formazione professionale, della riabilitazione, e un

grazie particolare per l’impegno a favore dei pluriminorati attraverso

l’organizzazione di soggiorni educativi per i cieco sordi e di campi estivi

per le altre tipologie di pluriminorati. Non posso non segnalare qui che

l’I.Ri.Fo.R. da tempo è vittima di una grave ingiustizia, con la Finanziaria

2005 sono state modificate infatti le modalità di ripartizione del contributo

tra l’I.Ri.Fo.R. e lo Ierfop assegnato ora in parti uguali. Mentre è noto che

l’I.Ri.Fo.R. opera su tutto il territorio nazionale e lo Ierfop praticamente

solo in Sardegna. Grazie all’Agenzia accreditata ormai in Italia e all’estero;

non posso non segnalare qui la sua ultima perla: la realizzazione del polo

nazionale per la riabilitazione visiva. Grazie all’U.N.I.Vo.C. le cui mani

sono preziose per integrare i servizi dell’Unione Italiana dei Ciechi e

Ipovedenti, mai del tutto sufficienti rispetto ai bisogni. Non posso qui non

rivolgere un caldo appello alle Sezioni dell’Unione che ancora non hanno

creato l’U.N.I.Vo.C. a farlo rapidamente, alla luce anche delle difficoltà che

341

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

incontriamo con il servizio civile volontario. Grazie all’Istituto Cavazza che

è sempre stato un centro di eccellenza per la formazione professionale; oggi

senza dubbio il suo fiore all’occhiello è costituito dal Centro Informatico

per la Sperimentazione di Ausili Didattici.

Cosa dire dell’ambizioso obiettivo di realizzare una rappresentanza unitaria

di tutti i disabili in Italia e all’estero? La saggezza della vita ci insegna che

non bisogna mai disperare e che è giusto dare il benvenuto ai piccoli passi

in avanti che sono stati fatti, e noi faremo così. Tuttavia rimane l’amarezza

di constatare che la FAND ha cambiato linea, privilegiando gli interessi

particolari delle singole associazioni rispetto a quelli generali della

Federazione, con il risultato che in tre anni abbiamo avuto un solo fatto di

rilievo: l’organizzazione dell’assemblea nazionale dei quadri dirigenti che

ha reso necessario elaborare una piattaforma rivendicativa comune abortita

subito dopo. L’Unione, con la propria presidenza, aveva dato alla FAND

un’anima che, senza cancellare le identità delle associazioni federate, aveva

una propria autonomia e si nutriva degli interessi comuni. I risultati non

erano mancati: visibilità all’esterno con la trasmissione radiofonica

settimanale Disappunti e la rivista mensile la Sfida, democrazia all’interno

con frequenti riunioni degli organi collegiali, commissioni di lavoro

comprese, il Governo ci aveva accordato un tavolo di lavoro permanente a

cui sedevano paritariamente FAND e FISH. Questo patrimonio è stato

dissipato rapidamente, non certo per incapacità del nuovo presidente ma per

una precisa scelta politica. Nel prossimo maggio vi sarà il rinnovo delle

cariche federali, qualora la linea della FAND dovesse rimanere la stessa,

l’Unione dovrà seriamente riflettere sull’opportunità della sua adesione alla

342

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Federazione.

Alla divisione della rappresentanza dei disabili sul piano nazionale,

Federazione Italiana per il superamento dell’ handicap (FISH) e

Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili (FAND) corrisponde

quella sul piano internazionale, Consiglio Nazionale della Disabilità (CND)

Consiglio Italiano della Disabilità per i rapporti con l’Unione europea

(CID.UE). Per anni soltanto il Consiglio Nazionale della Disabilità ha

rappresentato l’Italia a livello europeo facendo parte del Foro Europeo della

Disabilità (EDF). Da circa due anni anche il CID.UE fa parte dell’ EDF; ma

lo statuto di detto organismo prevede che ogni Stato abbia un solo consiglio

nazionale e ci è stato quindi imposto di raggiungere una intesa nel termine

di due anni, pena l’esclusione di entrambi i Consigli. Recentemente sono

stato eletto presidente del CID.UE e mi auguro di portare avanti al più

presto questo processo di unificazione.

Come è emerso chiaramente dal nostro racconto, necessariamente sintetico,

il XXI Congresso Nazionale di Orosei ci ha chiesto un impegno a 360 gradi,

nell’intento di costruire robusti argini di difesa contro il rischio di

emarginazione sociale e, nel contempo, di elaborare strategie nuove, atte a

rovesciare la cultura del nostro tempo, per restituire alla dignità dell’uomo

la sua centralità. Dall’“omo omini lupus” “all’omo res sacra.”

Una missione difficile, al limite dell’impossibile, ma il movimento dei

ciechi e degli ipovedenti, e quello di tutti i disabili, hanno il dovere di alzare

la voce e pretendere una inversione di tendenza. Per riuscire in questa

titanica impresa, per quel che ci riguarda l’Unione dei Ciechi e degli

Ipovedenti deve cambiare passo, altrimenti l’ondata delle novità ci

343

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

travolgerà, così come lo tsunami ha travolto la costa asiatica, seminando

distruzione e morte.

La Sede Centrale da tempo ha fiutato i venti di tempesta ed ha indicato la

sua ricetta nel nuovo modello associativo, che però non decolla: è

assolutamente inaccettabile che dopo dieci anni le sezioni provinciali non

siano state in grado di darsi una banca dati dei soci, nonostante la Sede

centrale abbia offerto illimitati aiuti economici ed organizzativi.

Il problema del rinnovamento associativo non può essere affare privato del

Presidente Nazionale o al massimo della Direzione Nazionale, deve essere

percepito come un dovere dell’intero corpo associativo, ed è a quest’ultimo

che io chiedo uno scatto di orgoglio degno della nostra storia e una

assunzione di piena responsabilità.

La Finanziaria 2007 è lo specchio delle difficoltà che ci aspettano nel futuro

prossimo: il Governo, per recuperare i 35 miliardi necessari per il

risanamento dei conti pubblici, ha tagliato i fondi di tutti i Ministeri del

13% circa per un triennio. Questo significa meno soldi per l’Unione, per la

Biblioteca, per la Federazione, per l’I.Ri.Fo.R., per l’Agenzia, per il Libro

Parlato; questo significa anche che i contributi concessi a questi enti, rimasti

invariati da circa 10 anni, hanno perduto ulteriormente il loro potere di

acquisto. I tagli, inoltre, hanno colpito anche le risorse degli enti locali, i

quali dovranno necessariamente ridurre la qualità e la quantità dei servizi

erogati a favore delle persone con disabilità.

Occorre, dunque, migliorare la nostra capacità di rappresentanza e di tutela

dei bisogni dei ciechi e degli ipovedenti attraverso una consapevolezza e un

impegno nuovo. Occorre una consapevolezza nuova e un impegno nuovo

344

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

per dire basta alle inadempienze dello Stato che non attua le leggi votate

all’unanimità dal suo Parlamento. Mi riferisco alla legge Stanca,

sull’accessibilità ai siti web della amministrazione pubblica, che tante

aspettative aveva creato in tutti i disabili italiani, in particolare nei ciechi e

negli ipovedenti. A tre anni di distanza la stragrande maggioranza dei siti

pubblici sono ancora inaccessibili; in particolare l’articolo 5, che prevede

l’accessibilità degli strumenti didattici e pedagogici, è rimasto un flatus

vocis e il decreto interministeriale che ne doveva individuare le linee guida

per l’accessibilità è ancora tutto da scrivere. È stato istituito l’albo dei

valutatori dei siti, ma il punto di riferimento costante rimangono i nostri

ragazzi dell’Osservatorio Siti Internet ai quali vanno i più vivi sensi della

nostra gratitudine per la passione e la qualità del loro impegno.

Mi riferisco alla legge 69 del 2000, che stanzia un finanziamento a favore

degli Istituti “Augusto Romagnoli” per i ciechi e “Antonio Magarotto” per i

sordi, e destinato alla creazione di centri di risorse regionali per il sostegno

all’integrazione scolastica dei minorati sensoriali. È davvero scandaloso,

che dopo sette anni, non si riesca a ottenere un regolamento attuativo della

legge e ad impedire che le risorse stanziate vengano utilizzate per finalità

diverse da quelle volute dal legislatore.

Mi riferisco alla legge sul servizio civile volontario, che viene applicata in

maniera distorta; infatti non viene garantita una corsia preferenziale ai

progetti che hanno per oggetto l’assistenza ai disabili gravi e, inoltre,

l’articolo 40 della legge 289/2002 viene attuato in maniera impropria.

Mi sembrano tre buoni motivi per dire basta e portare davanti a Palazzo

Chigi alcune migliaia di ciechi, e far sentire che la pazienza ha un limite, e

345

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

spiegare che la civiltà di un popolo si misura dal livello di attenzione che

esso è capace di riservare ai più deboli.

Occorre una consapevolezza nuova e un impegno nuovo per dire basta alle

Regioni d’Italia che dopo sette anni, ancora, non hanno dato attuazione al

decreto Salvi del 2000, che individua nuove professioni per i ciechi:

l’operatore di marketing, il gestore di banche dati e l’addetto alle relazioni

con il pubblico. Per sette lunghi anni abbiamo dovuto attendere inutilmente

l’adozione dei relativi programmi formativi. E intanto cresce l’impazienza

dei giovani che vedono deluse le loro aspettative e reclamano con forza

nuovi spazi lavorativi, anche alla luce delle nuove tecnologie.

Occorre una consapevolezza nuova e un impegno nuovo per dire basta al

Comune di Roma che, dopo cinque anni di andirivieni, non riesce ad

approvare la convenzione urbanistica che ci consentirebbe di chiedere le

licenze necessarie per realizzare il Centro di alta specializzazione per la

riabilitazione e l’integrazione sociale dei ciechi pluriminorati. È davvero

singolare disporre delle risorse economiche necessarie e non poterle

utilizzare. La Federazione, infatti, nel 2006 ha già incassato i primi 5

milioni di euro e si accinge, nel corso del 2007, ad incassare la somma

residua di 2.500.000 euro.

Occorre una consapevolezza nuova e un impegno nuovo per portare la

nostra organizzazione fuori dalle secche dell’ordinario: ognuno di noi è

chiamato a dare la propria spinta per farla correre sui binari di questo

tempo.

Se non dovessimo riuscire in questa impresa, cosa diremo ai nostri nipoti

quando ci chiederanno: “dove eravate?”

346

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

AGENZIA INTERNAZIONALE PER

LA PREVENZIONE DELLA CECITÀ

Prevenzione e riabilitazione visiva: due temi di portata rilevante

Sin dalla sua costituzione la IAPB Sezione Italiana ha incentrato la sua

attività su due fronti, la prevenzione e la riabilitazione visiva, due grandi

temi in cui l’Italia aveva un cronico ritardo culturale e sanitario. Le attività

realizzate hanno sempre avuto lo scopo di rimuovere gli ostacoli alla

crescita di una cultura della tutela della vista (negli aspetti della

prevenzione, dell’accesso ai servizi di qualità, della diffusione delle

informazioni sulle terapie e della ricerca scientifica, ecc...) e hanno avuto

come destinatari elettivi il cittadino e il mondo scientifico.

Dal punto di vista delle attività rivolte al grande pubblico, il 2006 ha

rappresentato un anno di grande crescita sia in termini di nuovi progetti

realizzati che di razionalizzazione e maturazione di quelli esistenti.

Le attività legate alle Unità Mobili Oftalmiche, il servizio di Linea verde, la

campagna di prevenzione dei disturbi della vista “Apri gli occhi”, la

pubblicazione di “Oftalmologia Sociale – Rivista di Sanità Pubblica”, la

campagna nei centri anziani, hanno evidenziato il forte bisogno della

popolazione di disporre di informazioni utili e aggiornate per la prevenzione

delle malattie della vista.

Per quanto riguarda i progetti rivolti alla sensibilizzazione del mondo

oftalmico, il 2006 è stato un anno cruciale nella vita della IAPB Sezione

Italiana: la firma dell’accordo con l’Università Cattolica del Sacro Cuore –

Policlinico A. Gemelli – per la realizzazione del Polo Nazionale di Servizi

e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la riabilitazione visiva degli

347

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

ipovedenti.

La realizzazione del Polo Nazionale rappresenta un punto di svolta

nell’oftalmologia italiana, che ha sempre evidenziato una scarsa attenzione

alla ricerca nella medicina preventiva e ancor più nell’ipovisione, da sempre

considerata come il “fallimento” dell’oftalmologia. Il Polo Nazionale darà

un forte impulso alla ricerca nel campo dell’ipovisione e della riabilitazione

visiva, cercando di dare risposta ad un fenomeno in costante crescita e che

rappresenterà un problema sociosanitario di rilievo, con il quale dovranno

confrontarsi i sistemi sanitari dei paesi industrializzati.

A dieci anni dalla legge n. 284/1997, si iniziano ad intravedere i primi frutti

in termini culturali, sia nella popolazione che nel mondo oftalmico. La

prima inizia a considerare la prevenzione oftalmica tra le buone prassi

sanitarie, il secondo a considerare l’ipovisione un settore della ricerca

scientifica di grande interesse e di rilevante utilità che consente il recupero e

l’autonomia del soggetto ipovedente.

Informazione e divulgazione

Linea Verde

Il servizio di consultazione oculistica rappresenta sicuramente una di quelle

attività strutturali e consolidate della IAPB Sezione Italiana, che ha sempre

mostrato la grande utilità sociale e sanitaria, così come testimoniato dagli

apprezzamenti pervenuti dagli utenti del servizio.

Sempre più la linea verde rappresenta un punto di riferimento per il

cittadino che spesso brancola nell’incomprensibilità della terminologia

medico-scientifica e talvolta dalla poca chiarezza dei medici.

Capire bene cos’è una patologia, conoscere le opzioni terapeutiche e i

348

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

potenziali rischi esistenti, sapere dell’esistenza di una sperimentazione

clinica in atto e delle possibilità concrete future, aiuta il paziente ad avere le

informazioni indispensabili ad orientarlo durante il decorso di una

patologia.

L’analisi dei dati della linea verde ha mostrato una lieve flessione delle

telefonate rispetto all’anno precedente, frutto di una minore

pubblicizzazione del numero verde sul mezzo televisivo. La maggiore

concentrazione di chiamate si registra nel mese di ottobre in occasione della

Giornata Mondiale della Vista e dai diversi passaggi televisivi avuti in

quella occasione.

Per ciò che riguarda l’età media di coloro che accedono al servizio della

linea verde si registra un lieve aumento del numero dei giovani adulti: età

media 51,6 anni.

Come accennato sopra, la minore presenza dell’informazione del numero

verde sul mezzo televisivo ha fatto aumentare l’incidenza degli altri mezzi

di comunicazione, anche se è interessante vedere come internet rappresenti

un veicolo comunicativo molto importante (29,25%).

349

Passaparola

Giornale

Internet

Opuscoli

Radio

Rivista Tv

UIC

Altro

0

50

100

150

200

250

1

Passaparola

Giornale

Internet

Opuscoli

Radio

Rivista

Tv

UIC

Altro

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

La provincia da cui sono giunte il maggior numero di chiamate risulta

ancora una volta Roma (19,70%), seguita a distanza da Milano (8,10%),

Bari (5,94%), Palermo (5,13%), Napoli (4,59%) e Torino (4,18%).

Se nel complesso l’Italia è rappresentata da quasi tutte le regioni, un calo si

registra sulla provincia di Napoli a favore di Bari.

In riferimento alle patologie o più in generale l’argomento di conversazione

della telefonata si registra una ennesima prevalenza per la degenerazione

maculare legata all’età (23,21%) e relative informazioni (terapia, diagnosi,

prevenzione etc..).

Sempre numerose le chiamate che richiedono informazioni tra le più varie

sia sulle attività che sulle campagne specifiche in atto della, ma anche sugli

sviluppi della ricerca scientifica.

350

4% 5% 3%

3%

4%

6%

2%

24%

10%

24%

15% Glaucoma

Vitreoretina

Cataratta

Miopia e chirurgia rif r.

Cornea

Disturbi soggettivi

Pat. Nervo ottico

Maculopatie

Retinop Degener.

Informazioni

Altro

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Opuscoli

La IAPB Sezione Italiana è impegnata nell’informazione indirizzata ai

cittadini attraverso la pubblicazione di opuscoli riguardanti le patologie

oculari; nel 2006 sono state studiate altre pubblicazioni che troveranno,

nell’anno successivo, la loro realizzazione.

Sito Internet

Al fine di garantire un’informazione corretta nel ramo della prevenzione e

della riabilitazione visiva, per quanto riguarda la rete Internet, la IAPB

Sezione Italiana ha visto sempre più utilizzato, come strumento di

informazione, il proprio sito web, con un costante incremento dei contatti.

Nel 2006 il sito è stato ristrutturato, arricchito di nuove sezioni dedicate alla

ricerca e alla riabilitazione visiva e grazie alla sua grande flessibilità,

permette di aggiornare facilmente l’informazione e di dare risposte sempre

più veloci agli utenti. Per la sua semplicità ed essenzialità grafica, è

facilmente accessibile anche ai minorati della vista (possibilità di

definizione del contrasto dei colori e forma testuale rispondente ai software

di sintesi vocale).

Nell’ambito del sito web, la sezione maggiormente visitata è il forum

l’oculista risponde. Alcuni dati testimoniano il grande interesse che gli

utenti mostrano per questo strumento comunicativo e la capacità degli

oculisti di rispondere correttamente alle informazioni richieste: nel 2006

sono stati rivolti circa un centinaio di quesiti, che hanno generato 500

risposte; gli utenti iscritti risultano essere 776 (cresciuti quasi dell’80%).

351

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Oftalmologia Sociale

Nel quadro dell’informazione rivolta agli addetti al settore, la IAPB Sezione

Italiana pubblica una rivista scientifica “Oftalmologia Sociale – Rivista di

Sanità Pubblica” che cerca di dare spazio alla ricerca nel segmento della

prevenzione e sugli aspetti epidemiologici dell’oftalmologia. Nel 2006 è

stato nominato il nuovo Condirettore e il Comitato di Redazione. In specie:

Condirettore prof. Renato Frezzotti; Capo Redattore dott. Filippo Cruciani;

Comitato di Redazione: prof. Luciano Cerulli, dr.ssa Cristina Martinoli,

prof. Ugo Melchini, prof. Giovanni Scorcia.

La rivista, in vita da più di venti anni, ha subito nel corso degli anni un

processo di ristrutturazione sia in termini grafici che di contenuti: sono state

modificate graficamente alcune sezioni al fine di agevolare la lettura ai

soggetti con gravi deficit visivi; è stata introdotta una sezione dedicata ai

centri di riabilitazione visiva presenti in Italia; un editoriale

sull’oftalmologia moderna redatto dal prof. Frezzotti; viene data più

rilevanza all’epidemiologia e ai dati raccolti attraverso i progetti della IAPB

Sezione Italiana.

La rivista, a periodicità trimestrale, viene inviata a circa 11 000 destinatari

tra oculisti, ortottisti, ASL e istituzioni nazionali e locali.

Comunicazione

Come già accennato, la comunicazione rappresenta uno strumento

importante per raggiungere i diversi target di popolazione. Durante il corso

degli anni la presenza della IAPB Sezione Italiana sui mezzi di

comunicazione di massa è cresciuta notevolmente, testimoniata dalle

numerose trasmissioni in cui hanno partecipato i membri della Direzione

352

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Nazionale oltre che le numerose conferenze stampa. Grazie

all’organizzazione di un proprio ufficio stampa, l’attività di comunicazione

ha assunto un carattere di sistematicità e maggiore penetrazione

nell’opinione pubblica.

Particolare visibilità è stata data alla campagna di prevenzione dei disturbi

della vista nelle scuole elementari Apri gli Occhi, che ha raccolto un grande

interesse da parte degli alunni, degli insegnanti e delle istituzioni locali.

Sono state organizzate conferenze stampa nelle 30 città interessate dalla

campagna, con una presenza massiccia su tutti i mezzi di comunicazione

locali e nazionali:

20 articoli di Agenzie stampa

60 articoli su quotidiani locali e nazionali

12 articoli su settimanali nazionali

13 articoli mensili

108 interviste e servizi radiofonici

46 interviste e servizi televisivi

51 siti internet

Partecipazione a trasmissioni:

Rai Uno - “Festa italiana”

Rai Uno - “Festival di Castrocaro”

RAI Due - “Piazza Grande”

Sky

Rai Uno - “Informa Salute”

Radio Rai - GR Parlamento;

Rai RadioUno - “Dieci minuti di …”

353

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Rai RadioDue - “Strada facendo”

Radio 24

Radio Antenna Uno

INFORADIO

Premi

La IAPB Sezione italiana ha istituito nel 2005 il Premio internazionale

“Giambattista Bietti”, insigne oculista che, nel 1977, insieme all’Unione

Italiana dei Ciechi, costituì la Sezione italiana dell’Agenzia Internazionale

per la Prevenzione della Cecità e la medaglia di benemerenza. Il premio

viene conferito ai medici, mentre il secondo a rappresentanti istituzionali ed

esponenti della politica, dello spettacolo, dello sport e della cultura che si

sono particolarmente distinti per iniziative a favore della prevenzione della

cecità.

Nel 2006 il Premio Internazionale G.B. Bietti è stato conferito al dott.

Donato Greco – Capo Dipartimento Prevenzione Sanitaria e Comunicazione

del Ministero della Salute.

Manifestazioni

La IAPB Sezione Italiana partecipa con propri spazi espositivi a

manifestazioni ed eventi per comunicare le iniziative di interesse sociale e i

servizi a disposizione dei cittadini. È possibile citare tra gli eventi di

maggiore interesse i due congressi annuali della Società Oftalmologica

Italiana (SOI) che consentono alle migliaia di oculisti presenti di consultare

e richiedere materiale informativo per svolgere prevenzione oftalmica

all’interno delle proprie strutture sanitarie. Durante i congressi della SOI, la

IAPB Sezione italiana organizza delle sessioni scientifiche dedicate ai temi

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

della prevenzione e della riabilitazione visiva in Italia e nei Paesi in via di

sviluppo: Roma, maggio 2006, “La riabilitazione del bambino ipovedente in

Italia e nei Paesi in via di sviluppo: ciò che l’oculista deve sapere”; Milano,

novembre 2006, “La prevenzione del glaucoma primario dell’adulto”.

Giornata Mondiale della Vista

Secondo le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità esistono

oggi nel mondo circa 314 milioni di persone con problemi alla vista; di

queste, 37 milioni sono cieche, 124 milioni sono ipovedenti e 153 milioni

hanno bisogno di una correzione adeguata.

Il problema della cecità nei Paesi in via di sviluppo assume un carattere di

drammaticità: il 90% dei non vedenti vive nelle aree povere del pianeta. Le

patologie più diffuse sono: la cataratta, che colpisce 20 milioni di persone; il

tracoma, da cui sono affetti 146 milioni di soggetti; l’oncocercosi, che conta

17 milioni di ammalati; la xeroftalmia, che affligge 350 mila bambini ogni

anno e il glaucoma, che ha reso ciechi 4 milioni e mezzo di individui.

Si stima che in Italia i ciechi siano circa 350 mila e più di 1 milione e

mezzo gli ipovedenti, questi ultimi in rapido aumento a causa

dell’avanzamento della vita media.

Solo poco più del 30% dei bambini viene visitato alla nascita; quasi il 30%

degli alunni di scuola elementare non è mai stato sottoposto ad una visita

oculistica.

Per quanto riguarda gli adulti, in Italia non meno di un milione di persone è

affetto da glaucoma e la metà non ne è a conoscenza; si stima che circa il 5-

10% della popolazione sopra i 75 anni è affetta da degenerazione maculare

senile.

355

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

I dati sulla cecità e l’ipovisione nel mondo fotografano la gravità del

fenomeno, che può essere arginato solo con adeguati trattamenti e misure

preventive. Per questo la IAPB Sezione Italiana, in occasione della Giornata

Mondiale della Vista – 12 ottobre – ha organizzato due eventi di

comunicazione rivolti alle istituzioni e al grande pubblico. Il 12 ottobre, a

Palazzo Ferrajoli, è stata organizzata una conferenza stampa finalizzata ad

accrescere il livello di consapevolezza e di sostegno delle istituzioni

nazionali al problema della cecità evitabile. Alla conferenza stampa dal

titolo “Giornata Mondiale della Vista: un’emergenza da tenere d’occhio”,

moderata dalla conduttrice televisiva Livia Azzariti, hanno partecipato oltre

al Presidente Castronovo, mons. Jean Marie Mpendawatu, del Pontificio

Consiglio per la Pastorale della Salute, l’On. Pier Ferdinando Casini, il dott.

Silvio Mariotti, dell’Organizzazione mondiale della Sanità, il dott. Mario

Angi Presidente di CBM Italia, il Ministro Gianni Ghisi, Consigliere

diplomatico del Ministro della Salute, il Prefetto Carlo Mosca, Capo

Gabinetto Ministero dell’Interno, il dott. Donato Greco, Capo Dipartimento

Prevenzione e Comunicazione del Ministero della Salute, il prof. Corrado

Balacco Gabrieli, Presidente della SOI. Nella vicina Galleria “Alberto

Sordi” è stato organizzato un evento rivolto al grande pubblico: attraverso

degli stand e delle postazioni oculistiche – visite gratuite ai passanti – è

stato possibile sensibilizzare la popolazione sull’importanza della

prevenzione visiva. All’interno dell’area espositiva, nello spazio dedicato ai

bambini, alcune scolaresche hanno assistito allo spettacolo “Apri gli Occhi”

ed hanno ricevuto il materiale informativo.

Durante la Giornata, hanno ricevuto una visita oculistica circa 200 persone e

356

C.N. del 28/04/07

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hanno raccolto materiale più di 3.000 persone.

Educazione sanitaria

Campagne Specifiche

Nella sfera dell’Educazione Sanitaria, i programmi di prevenzione rivolti ai

bambini rivestono un’importanza particolare, sia perché rappresentano una

fascia debole della popolazione sia perché educare nell’infanzia assicura la

massima efficacia ai progetti educativi. Tra i programmi rivolti ai bambini

di scuola elementare “Vediamoci chiaro” è divenuta un’attività di carattere

istituzionale.

Nel corso degli anni, il progetto è divenuto uno strumento oltre che

informativo, per la formazione degli alunni sui temi della prevenzione, un

eccellente mezzo di raccolta dati, che ha permesso di indagare sulle

tematiche della prevenzione visiva.

La campagna nata nel 2002, è stata realizzata negli anni passati nel Lazio, in

Calabria e in Campania. Nel 2006 è stata realizzata in Abruzzo, Molise e

Friuli Venezia Giulia. Sono stati raccolti ed elaborati circa 30.000

questionari, fornendo un quadro molto importante sulla prevalenza dei

disturbi visivi e sugli atteggiamenti dei genitori in rapporto alla

prevenzione.

Nato come progetto pilota, nel corso degli anni, è divenuto un vero e

proprio strumento didattico per le scuole elementari e medie finalizzato

all’insegnamento della prevenzione visiva.

Un progetto che ha raccolto un successo eccezionale è la campagna di

educazione alla prevenzione dei disturbi visivi destinata ai bambini di

scuola elementare “Apri gli occhi”. L’iniziativa è stata attuata nel 2005

357

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

come progetto sperimentale, in collaborazione con il Ministero della Salute,

in 60 scuole elementari (circa 36.000 alunni coinvolti) e grazie ad una

strategia di comunicazione basata sul concetto di edutainment (apprendere

nozioni scientifiche attraverso il gioco) e su materiale realizzato sulle

modalità di comunicazione dei bambini, è divenuto un vero e proprio

strumento didattico. Nell’anno scolastico 2005-2006 il progetto è stato

realizzato nelle scuole delle città di Milano, Cremona, Verona, Vicenza,

Bologna, Reggio Emilia, Modena, Parma, Mantova, Perugia, Foggia,

Catania, Palermo e Messina; nel 2006 il tour Apri gli Occhi ha toccato le

città di Sassari, Cagliari, Trapani, Agrigento, Ragusa, Reggio Calabria,

Cosenza, Potenza, Bari, Lecce, Roma, Isernia, Avellino, Caserta, Terni,

Viterbo; continuerà nel 2007 nelle città di Caserta, Viterbo, Terni, Siena,

Firenze, Ancona, Ravenna, Ferrara, Padova, Gorizia, Genova, Novara,

Torino, Pavia, Brescia, Trento.

Dal 2005 ad oggi la campagna ha raggiunto circa 80.000 bambini,

qualitativamente sensibilizzati, in quanto ciascuno di loro ha assistito allo

spettacolo e ha ricevuto un DVD (Cartoon), un opuscolo informativo e

alcuni adesivi. Si prevede che al termine della campagna nel 2007 saranno

stati coinvolti quasi 110.000 alunni.

Prevenzione secondaria

Unità Mobili Oftalmiche

Particolare attenzione è stata rivolta verso tutti quei soggetti che, per motivi

di carattere culturale, economico o disinformazione sanitaria non si sono

mai sottoposti a una visita oculistica di controllo. Attualmente la IAPB

Sezione Italiana gestisce, congiuntamente all’Unione Italiana dei Ciechi e

358

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

degli Ipovedenti, 8 Unità Mobili Oftalmiche – due delle quali dotate di

pedana elettromeccanica per garantire l’accesso ai disabili motori e agli

anziani – utilizzate per tutto l’anno dagli organismi periferici per svolgere

campagne di prevenzione, soprattutto nei centri particolarmente disagiati.

Dal 2005 le UMO sono state dotate di computer e di una scheda informatica

per la rilevazione dei dati acquisiti durante le visite oculistiche, che

consentiranno nel tempo di disporre di elaborazioni statistiche di valore

epidemiologico. Attraverso tali Unità Mobili Oftalmiche, vengono visitate

annualmente più di 20.000 persone su tutto il territorio italiano,

riscontrando numerosi soggetti con patologie silenti che nel tempo

avrebbero procurato danni irreversibili. Oltre alla normale attività

calendarizzata, le unità mobili sono utilizzate per iniziative specifiche quali:

campagne di prevenzione dei disturbi della vista nelle scuole materne,

elementari e medie – Biella;

campagne di prevenzione della vista durante manifestazioni socio-

sanitarie – Raid Pedalò e Raid Ciclistico (già riferiti in precedenza nella

presente relazione);

Partendo dagli ottimi risultati conseguiti nel 2005 con il progetto

sperimentale di prevenzione della cecità in età senile nei centri sociali per

anziani dell’area metropolitana di Roma, nel 2006 la campagna è stata

estesa agli anziani dei centri di circa 20 città italiane. A fine 2006 sono state

coinvolte le città di Roma, Isernia, Bari, Catania, Ancona, Foggia, Palermo

e Campobasso. Grazie al progetto Centri Anziani sono stati visitati circa

5.000 anziani e sensibilizzati circa un milione.

Inoltre, al fine di completare il progetto sull’area di Roma sono stati

359

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

coinvolti gli altri centri anziani non toccati durante l’edizione del 2005.

Il Progetto Centro Anziani rappresenta non solo uno strumento per

informare e visitare una fascia di popolazione fortemente esposta al rischio

cecità, ma consente di raccogliere dati fondamentali (rivenienti da una visita

oculistica completa) su un campione, sebbene non statisticamente

identificato, di più di 10 000 anziani. I dati che verranno elaborati nel 2007

saranno oggetto di una pubblicazione scientifica di grande valore,

considerata la cronica assenza di dati in questo campo in Italia.

Cooperazione internazionale

La crescita del ruolo della IAPB Sezione Italiana è comprovata dalla sempre

maggiore rilevanza acquisita sullo scenario internazionale tra le

organizzazioni che a vario titolo si occupano di prevenzione della cecità.

Paesi in via di Sviluppo

La IAPB Sezione Italiana è impegnata da diversi anni sul fronte

dell’avoidable blindness nelle aree povere del pianeta, attraverso la

realizzazione di una stretta rete di cooperazione con l’Organizzazione

Mondiale della Sanità, Il Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute e

le organizzazioni non governative impegnate in questo ambito, tra cui CBM

Italia onlus.

La stretta collaborazione realizzata con CBM Italia Onlus, ha portato nel

2005 al finanziamento congiunto di un progetto di prevenzione del tracoma,

che ha visto la realizzazione nel 2006 di forniture sicure di acqua potabile in

19 comprensori della Regione Etiope dell’Amhara, migliorando

complessivamente del 25% il livello di igiene facciale nei bambini e

riducendo la prevalenza del tracoma di circa il 25%. Il progetto, che mira al

360

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

completamento della strategia SAFE (Surgical, Antibiotics, Facial Cleanes,

environmental sanitation), per quanto riguarda l’igiene facciale e la bonifica

ambientale, ha raggiunto pienamente le finalità che si era prefisso,

rimuovendo alla base il fattore principale di diffusione della patologia:

l’assenza di fonti d’acqua potabili e l’educazione alla pulizia facciale.

Sempre nel 2006 è stata approvata la prima parte del progetto di lotta alla

cecità evitabile in Marocco, consistente nel riequipaggiamento dei centri

oftalmologici degli ospedali Moulay Youssef di Rabat e Kortobi di Tangeri.

Attraverso la fornitura di strumentazione chiurgica e materiale operatorio

per la cura della cataratta, sarà possibile diminuire la cecità evitabile

derivante da tale patologia.

Per quanto riguarda la formazione degli oculisti sulla riabilitazione visiva

nei Paesi in via di sviluppo, la “Task Force for Low Vision West

Mediterranean” costituita nel 2005, si è riunita ad Algeri, durante il

Congresso della Società Oftalmologica Algerina (7-9 dicembre 2006).

Durante il meeting è stato progettato un corso di formazione per gli oculisti

nordafricani sulla riabilitazione visiva, che si svolgerà in Italia durante il IX

Congresso Internazionale della Società Mediterranea di Oftalmologia, Roma

12-14 aprile 2007.

Studi sulla prevenzione

La IAPB Sezione Italiana istituisce annualmente dei premi di

specializzazione, borse di studio e assegni di ricerca per incentivare studi

scientifici sulle tematiche della prevenzione della cecità, della riabilitazione

visiva e dell’epidemiologia oftalmica, poiché si è riscontrato, oltre alla

carenza di dati statistici, un’insufficiente attenzione degli oculisti a questo

361

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

fondamentale strumento di “cura a priori” delle persone. Nel 2006 sono stati

assegnati 6 premi di specializzazione ed un assegno di ricerca.

Polo Nazionale ex lege n. 291/03

Il 24 luglio del 2006 è stato firmato l’accordo tra la IAPB Sezione Italiana e

l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Policlinico “A. Gemelli” per la

localizzazione del Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione

della Cecità e la Riabilitazione Visiva degli Ipovedenti. Il Polo Nazionale

sarà ubicato al secondo piano dell’edificio C del Policlinico “A. Gemelli”,

in prossimità della Clinica Oculistica. Successivamente è stata siglata la

convenzione tra l’Agenzia e il Ministero della Salute per l’erogazione dei

contributi in conto per la realizzazione del Polo. Si prevede che entro l’anno

venturo il Polo Nazionale vedrà la propria realizzazione e inizierà la propria

operatività.

Conclusioni

La crescita delle attività e il successo raggiunto da alcuni programmi di

prevenzione, testimoniano l’impegno che la IAPB Sezione Italiana profonde

nel raggiungimento delle finalità istituzionali. L’efficacia delle iniziative

intraprese e la maggiore informazione sui servizi a disposizione hanno fatto

si che la popolazione inizi a considerare la prevenzione oftalmica tra le

buone prassi sanitarie.

Ancora molto resta da fare perché sedimenti nella coscienza collettiva la

cultura della prevenzione della cecità come alto valore sociale e sanitario.

La IAPB Sezione Italiana ha confermato, nel corso di questi anni, che

creare una cultura della prevenzione della cecità nella popolazione, non solo

rappresenta una conquista civile che garantisce la tutela del diritto alla

362

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

salute dell’individuo, ma evita l’aggravamento della spesa sanitaria per

l’assistenza ai disabili visivi.

I.Ri.Fo.R.

- Premessa

L’I.Ri.Fo.R., Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione

Onlus, proseguendo nel cammino intrapreso all’indomani della sua

costituzione – avvenuta nel febbraio del 1991 - anche nel momento

consuntivo delle attività svolte nel 2006 conferma un trend operativo

caratterizzato da una quantità elevata di interventi e attività di elevato

livello qualitativo su tutto il territorio nazionale a favore dei minorati della

vista.

Il mantenimento di risultati di alta qualità è dovuto alla specificità

dell’Istituto che, da un lato, è presente in tutto il territorio nazionale –

essendo strutturato in una Sede nazionale, con 17 Consigli Regionali e 87

Sezioni provinciali – e, dall’altro, è l’unica struttura a carattere nazionale a

occuparsi istituzionalmente di tutte le problematiche formative e

riabilitative dei disabili visivi, di qualunque età e condizione sociale.

Questi elementi concorrono a farne un unicum nel nostro Paese,

assicurando un patrimonio di conoscenze, competenze e professionalità a

cui i minorati della vista, le loro famiglie e tutti gli operatori interessati

fanno costante riferimento.

I dati, d’altra parte, testimoniano questi aspetti, in considerazione del fatto

che, dal momento della sua costituzione, l’I.Ri.Fo.R. ha realizzato oltre

1.400 corsi e iniziative di formazione e riabilitazione, con una spesa

complessiva di più di 17 milioni di euro.

363

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

La presente relazione illustra le attività svolte nell’anno 2006

dall’I.Ri.Fo.R., in relazione alla utilizzazione del contributo statale

proveniente dalla Legge 23/09/1993 n.379, come modificata dalla Legge

02/12/2005 n.248 (Aumento del contributo) e dalla Legge 23/12/2005

n.266 (Finanziaria 2006 – Nuove modalità di riparto del contributo), che

assicura il finanziamento annuo costante dell’Istituto.

- Attività istituzionali

Insediamento del nuovo CdAC e modifica dello Statuto dell’I.Ri.Fo.R.

Il 2006 ha visto l’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione

Centrale dell’I.Ri.Fo.R., che risultava decaduto dalla fine del 2005, e che

risulta composto dai consiglieri di diritto e dai componenti nominati dalla

Direzione Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

Onlus, a norma dell’art.4 dello Statuto, oltre ad alcuni componenti scelti

per cooptazione.

Una delle prime iniziative adottate dal nuovo Consiglio dell’I.Ri.Fo.R. è

consistita nell’adozione di una serie di modifiche allo Statuto vigente,

specie in forza della necessità di consentire l’accreditamento come ONLUS

delle singole strutture territoriali dell’Istituto, che hanno così visto

accresciuto il loro grado di autonomia gestionale, amministrativa,

patrimoniale e fiscale.

Il Consiglio di Amministrazione Centrale ha, inoltre, provveduto a

confermare il Direttore Centrale, a nominare i componenti del rinnovato

Comitato Tecnico Scientifico e degli altri Gruppi e commissioni che

concorrono allo svolgimento dell’attività istituzionale.

A seguito delle modifiche intervenute successivamente al XXI Congresso

364

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

dell’Unione, peraltro, la durata in carica dell’intero Consiglio e degli altri

organi è stata elevata a cinque anni.

Rinnovo della certificazione di qualità – attività di verifica interna ed

esterna

L’I.Ri.Fo.R. Onlus nel 2006 ha superato la verifica annuale, da parte del

TÜV – ente certificatore accreditato – necessaria al mantenimento della

certificazione di qualità secondo la norma ISO 9001:2000 rilasciata

all’Istituto.

È utile ricordare che il Sistema di Gestione per la Qualità certifica la

capacità dell’Istituto di offrire prodotti e servizi che rispettino elevati

contenuti di affidabilità e qualità, in un processo di verifica costante delle

proprie attività.

I dati finora raccolti in tal senso (contenuti nel Riesame della Direzione –

Rapporto semestrale del RSGQ del 14/12/2006) consentono di rilevare una

media di gradimento delle iniziative superiore alla media, a garanzia del

raggiungimento degli obiettivi e di un elevato livello di soddisfazione degli

utenti.

Si segnala pure che, nel corso del 2006 proprio in ottemperanza al Sistema

Gestione Qualità, sono state effettuate sia verifiche didattiche sia verifiche

contabili presso Sezioni provinciali (Ascoli Piceno, Crotone, Foggia,

Trapani) e Consigli Regionali (Lombardia) dagli esiti sostanzialmente

positivi.

Elenco nazionale di valutatori dell’accessibilità

Nel corso del 2006 l’I.Ri.Fo.R. è stato ufficialmente iscritto nell’elenco

pubblico dei valutatori di accessibilità di cui all’art. 3, comma 1, del D.P.R.

365

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

75/2005, attuativo della legge 4/2004.

In riferimento a tale attività sono peraltro pervenute richieste di valutazioni

di siti.

Partecipazione al Progetto “ Nuove Tecnologie e Disabilità ”

L’I.Ri.Fo.R. ha accolto la proposta di collaborazione all’iniziativa

denominata “Nuove Tecnologie e Disabilità” - per le tematiche legate alla

cecità - avanzata dalla Direzione Generale per lo Studente del Ministero

della Pubblica Istruzione.

Tale esperienza formativa, realizzata parte in forma residenziale e parte in

modalità FaD con il supporto tecnico dell’Indire (Istituto di

Documentazione per l’Innovazione e la Ricerca Educativa), era diretta a

fornire adeguate competenze agli operatori dei Centri di Supporto, istituiti

in tutte le province, che avranno il compito di fornire consulenza e

assistenza agli Istituti scolastici sull’uso (installazione, configurazione e

personalizzazione) degli strumenti informatici a sostegno dell’integrazione

scolastica degli alunni disabili.

Il progetto ha costituito l’occasione di avviare contatti con i docenti

impegnati e di stabilire una strategia di collaborazione per il futuro.

L’iniziativa ha comportato un impegno finanziario complessivo per

l’Istituto di € 15.670,96 a fronte di un corrispettivo, riconosciuto

dall’Indire, pari a € 18.000,00 (per i dati complessivi v. tabelle finali).

Formazione di minorati della vista dipendenti della PA centrale

L’I.Ri.Fo.R., capofila di un raggruppamento temporaneo di imprese

costituito insieme a Sfera s.r.l. (società di formazione dell’ENEL) e a

Moretti & Carpita it s.r.l., ha completato nel primo semestre del 2006 il

366

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

programma di formazione informatica destinata ai dipendenti pubblici con

disabilità visiva, indetta dal CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica

nella Pubblica Amministrazione).

L’iniziativa ha comportato un impegno finanziario complessivo per

l’Istituto di € 215.460,27 a fronte di un corrispettivo, riconosciuto dal

CNIPA, pari a € 386.125,00 (per i dati complessivi v. tabelle finali).

Dai questionari di valutazione e dalle ispezioni effettuate sono emerse

valutazioni molto favorevoli a testimonianza dell’esito soddisfacente e

dell’apprezzamento per i risultati dell’iniziativa.

L’iniziativa, inoltre, è stata presentata anche in numerose occasioni di

rilevanza pubblica a testimonianza dell’elevato standard qualitativo

raggiunto.

Partecipazione Iniziativa Equal

Nel 2006 è proseguita la partecipazione dell’I.Ri.Fo.R. al progetto Equal

“Skill Sinergy” riguardante iniziative in materia di integrazione lavorativa

dei ciechi e degli ipovedenti.

Il progetto consiste nella formazione di persone disabili e over 40

normodotati che hanno perduto il lavoro, soprattutto se di alta

professionalità.

È previsto, in particolare, un corso di selezione per manager over 40 che

dovranno avviare attività mirate al sociale e creare strutture imprenditoriali

che utilizzino anche disabili. L’I.Ri.Fo.R. fornisce competenze in materia

di disabilità.

Partecipazione ad attività di ricerca

Nel 2006 il Consiglio di Amministrazione Centrale dell’I.Ri.Fo.R. Onlus ha

367

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

deciso la partecipazione dell’Istituto al 4° Premio Internazionale indetto

dalla Once (Organizzazione Nazionale Spagnola dei Non Vedenti) in

materia di Nuove tecnologie per ciechi e ipovedenti.

A tal fine è stato presentato un progetto di programma di archivio

informatico sostitutivo in forma elettronica realmente accessibile ai

minorati della vista: il premio è stato successivamente assegnato a un

progetto spagnolo.

L’Istituto ha partecipato, altresì, al Bando europeo relativo al VI Piano

Triennale R&S, con il Progetto denominato “Accessibilità e usabilità delle

informazioni scientifiche da parte di persone con disabilità visive”.

Corsi Consip S.p.A.

Il 2006 ha visto la partecipazione dell’I.Ri.Fo.R., in qualità di fornitore di

aule informatiche attrezzate, a un’iniziativa formativa a carattere nazionale

svolta dalla Sfera s.r.l. (società di formazione dell’ENEL) per conto di

Consip S.p.A. e rivolta ai dipendenti delle Ragionerie provinciali dello

Stato.

L’iniziativa ha comportato un introito per l’Istituto di € 6.037,20.

Abilitazione alla docenza informatica

L’Istituto pone una notevole attenzione verso l’insegnamento

dell’informatica quale strumento privilegiato per la riabilitazione e

l’emancipazione sociale dei minorati della vista.

L’esperienza didattica conseguita negli anni, ha permesso all’I.Ri.Fo.R. di

giungere a un’elaborazione approfondita che ha consentito di individuare i

prerequisiti dei docenti necessari per poter parlare di efficacia e qualità

della formazione informatica rivolta a minorati della vista.

368

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

In funzione di questo l’I.Ri.Fo.R. da molto tempo, ormai, consente

l’insegnamento dell’informatica nei propri corsi unicamente a docenti

appositamente abilitati nel corso di sessioni indette periodicamente dallo

stesso Istituto.

Si deve sottolineare che anche nel 2006 sono state effettuate ben undici

sessioni di esami per l’abilitazione alla docenza informatica che hanno

aumentato considerevolmente il numero di docenti abilitati e iscritti all’albo

nazionale istituito dall’I.Ri.Fo.R.

A ulteriore garanzia dell’importanza di tale certificazione nel 2006 il

Consiglio di Amministrazione Centrale dell’I.Ri.Fo.R. ha stabilito che la

validità del suddetto titolo sia limitata ad un periodo di tre anni, termine

scaduto il quale gli interessati dovranno essere sottoposti ad un nuovo

esame di abilitazione, a meno di dimostrare l’effettivo svolgimento di una

attività di studio o scientifica che preveda aggiornamenti della disciplina di

settore.

Utilizzo posta elettronica certificata

Nel solco di una tradizione particolarmente attenta ai mutamenti tecnologici

che interessano i sistemi di comunicazione e per far fronte alle innovazioni

che si profilano nei rapporti con le P.A. centrali e locali, nel 2006

l’I.Ri.Fo.R. ha stabilito di dotare le strutture centrali e quelle periferiche di

un servizio di posta elettronica certificata gestito da Poste Italiane S.p.A.

Realizzazione piattaforma didattica

Il 2006 ha visto la realizzazione di una avanzata piattaforma didattica

propria dell’Istituto, che può avvalersi del sistema di audioconferenza

interattiva realizzato dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e

369

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

messo a disposizione dell’Istituto e che costituisce il nuovo elemento

portante per la realizzazione di attività formative on line.

Disciplina delle attività di ricerca, formative e riabilitative

Anche nel 2006 il Consiglio di Amministrazione Centrale dell’I.Ri.Fo.R.

Onlus ha costantemente informato l’erogazione dei fondi alle disposizioni

contenute nel proprio Vademecum operativo delle attività di ricerca,

formazione e riabilitazione approvato con delibera n. 27 del 24/09/2002 e

con cui si disciplinano le procedure inerenti la richiesta, la gestione e la

rendicontazione dei finanziamenti erogati alle strutture territoriali

nell’ambito delle proprie attività istituzionali.

Nel corso dell’anno trascorso, peraltro, il suddetto Vademecum è stato

parzialmente modificato nella parte riguardante i compensi dei docenti,

stabilendo un tetto massimo di spesa e non una cifra fissa. La stessa

modifica è intervenuta anche per quanto concerne il rimborso per spese di

trasferta.

Le regole presenti nel Vademecum si applicano a tutti i progetti di

riabilitazione, formazione e ricerca, finanziati dall’I.Ri.Fo.R. e

costituiscono gli orientamenti cui i singoli beneficiari devono conformarsi.

Utilizzo di Volontari in Servizio Civile

Nel corso del 2006 l’I.Ri.Fo.R. Centrale ha visto l’approvazione, da parte

dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, del Progetto “So.Fo.C.Le. –

Sostegno Formativo nel Computer Learning” per l’utilizzo di otto volontari

nello svolgimento delle proprie attività istituzionali.

Si tratta di un risultato di grande rilievo specie in considerazione dei criteri

restrittivi utilizzati dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile nella

370

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

valutazione dei progetti analoghi su scala nazionale.

Convenzione per lo svolgimento di stage

Nel 2006 l’I.Ri.Fo.R. ha sottoscritto con l’Università “La Sapienza” di

Roma – Facoltà di Psicologia, una specifica convenzione per consentire

l’effettuazione di tirocini pre e post lauream a studenti e laureati in

psicologia presso le proprie strutture.

Sportello informativo universitario

Nel 2006 è proseguita l’attività dello Sportello informativo per studenti

universitari disabili visivi al fine di migliorare costantemente le attività di

orientamento e formazione dell’Istituto.

L’iniziativa, realizzata con il coinvolgimento di un docente dell’Università

“La Sapienza” di Roma, fornisce informazioni ed assistenza in generale, sia

a mezzo telefono, sia via e-mail, sia con colloquio personalizzato, sulle

problematiche concernenti il corso di studi universitario intrapreso dagli

studenti minorati della vista.

- Attività dell’I.Ri.Fo.R. Onlus

L’esperienza accumulata consente, ormai, all’I.Ri.Fo.R. Onlus di

focalizzare le esigenze e i bisogni della propria utenza indirizzando così le

proprie attività verso gli ambiti di maggior interesse, ripartendo

adeguatamente le risorse ad esse destinate, in un costante processo di

miglioramento dell’offerta formativa e riabilitativa.

Attualmente le attività dell’Istituto fanno riferimento a cinque macro aree

di intervento:

Area scolastica

Area informatica

371

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Area autonomia personale

Area inserimento lavorativo e qualificazione professionale

Area riabilitazione

In riferimento all’area scolastica, sono state privilegiate le attività di

formazione e aggiornamento rivolte agli insegnanti curricolari e di

sostegno, essendo decisivo il loro apporto - in termini di professionalità e

competenze - per un proficuo inserimento scolastico e sociale degli allievi

minorati della vista.

In considerazione del rilievo che assumono le nuove tecnologie in termini

di conseguimento di autonomie personali e di inserimento lavorativo dei

disabili, una particolare attenzione è posta dall’Istituto nei confronti delle

iniziative riconducibili all’area informatica.

Per quanto riguarda la terza macro area, si deve ricordare che l’obiettivo

principale di tutte le iniziative in materia di orientamento, mobilità,

ambientamento, comunicazione ed economia domestica è costituito dal

conseguimento della piena autonomia personale.

Nel corso degli anni, inoltre, si sono moltiplicati gli interventi di

formazione e orientamento per l’inserimento lavorativo dei minorati della

vista, anche sulla scorta dell’esperienza originata dalla cd. Legislazione

promozionale, e la qualificazione professionale anche di tutti gli operatori

che intervengono nel processo di progressiva integrazione sociale dei

minorati visivi stessi.

Ai tradizionali corsi per il centralinismo telefonico, infatti, si sono

affiancati gli interventi per rispondere alla necessità di qualificazione

professionale dei minorati della vista in relazione alle novità introdotte dal

372

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

D.M. 10/1/2000, il recupero delle attività manuali e le iniziative rivolte ai

massofisioterapisti.

In ordine alla qualificazione professionale dei soggetti che, a vario titolo

intervengono nel progressivo inserimento sociale dei disabili visivi, è utile

ricordare le varie esperienze formative rivolte a medici e operatori sanitari

per la valutazione del danno perimetrico.

La realizzazione della piena integrazione sociale dei minorati della vista

caratterizza, invece, il complesso di attività inerenti l’area riabilitazione,

che comprende molteplici attività come campi riabilitativi, interventi

riabilitativi e simili e che nel corso dell’anno trascorso ha ricevuto un

particolare impulso in ragione delle specifiche finalità di tali interventi.

In modo trasversale rispetto a queste attività l’impegno dell’Istituto si

indirizza alla ricerca, quale base per l’elaborazione di progetti a forte carica

innovativa, specie nel settore della pluriminorazione.

In relazione alle attività svolte dall’I.Ri.Fo.R. Onlus, si deve sottolineare

come, nel corso del 2006, la Sede Centrale dell’Istituto abbia disposto

un’erogazione maggiore di finanziamenti alle strutture periferiche per la

realizzazione di attività formative e riabilitative direttamente sul territorio.

Passiamo ora all’esame delle iniziative finanziate e realizzate nell’ultimo

anno nei diversi ambiti di attività: per ognuna delle attività è indicata tra

parentesi la tipologia (Formazione o Orientamento) dell’intervento ai sensi

del D.M. 25/05/2001.

Ai fini della migliore comprensione dei dati presentati si precisa che si offre

resoconto delle attività che, nei diversi ambiti territoriali dove opera

l’Istituto, vengono realizzate utilizzando finanziamenti ulteriori e diversi

373

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

rispetto a quelli assicurati dalla Legge n. 379/1993 e derivanti dal

contributo diretto di Enti locali, Fondazioni bancarie, e altri contributori

pubblici e/o privati.

1. Area Scolastica

L’integrazione degli alunni con minorazioni visive nelle scuole comuni,

incontra, secondo quanto emerge dai dati disponibili, ancora notevoli

difficoltà.

Il settore dell’educazione delle persone disabili presenta un’evidente

discrepanza fra i principi e norme largamente condivisi e la situazione reale

dove rimangono ancora diversi ostacoli da rimuovere perché i ciechi e gli

ipovedenti possano ricevere risposte adeguate alle proprie esigenze

formative.

A tale scopo nel quadriennio in esame sono state realizzate su tutto il

territorio una serie di iniziative destinate alla formazione e

all’aggiornamento di insegnanti (di sostegno e curricolari) e di operatori di

discipline tiflologiche, con la finalità di far conoscere e rendere operativi

strumenti per l’integrazione che garantiscano una più completa

partecipazione dei non vedenti alle attività educative.

Corsi di aggiornamento per insegnanti di sostegno curricolari e operatori

della formazione svolti dalla Sede Centrale

Formazione rivolta a insegnanti ex D.M. 177/2000

Una menzione iniziale deve essere riservata alle iniziative realizzate nel

2006 dalla Sede Centrale in ottemperanza al D.M. 177/2000:

Corso di aggiornamento per insegnanti curricolari e di sostegno

“Le attività motorie strumento privilegiato dello sviluppo dei

374

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

bambini minorati della vista” – giugno 2006

Corso di aggiornamento per insegnanti curricolari e di sostegno

“Integrazione scolastica di alunni disabili visivi attraverso l’uso

delle nuove tecnologie” – settembre 2006

Corso di aggiornamento per insegnanti curricolari e di sostegno

“Difficoltà di apprendimento degli alunni ipovedenti e strategie

didattiche per la piena integrazione scolastica” – ottobre 2006

Tali attività di formazione e aggiornamento hanno perseguito la finalità

generale di implementare le competenze concernenti:

il riconoscimento delle esigenze formative dell’alunno minorato

visivo

la valutazione e valorizzazione delle sue risorse e delle esperienze

personali

la conoscenza della normativa di riferimento

l’individuazione delle modalità più efficaci per il conseguimento dei

migliori risultati nell’apprendimento e nell’integrazione sociale in

relazione alle diverse forme di disabilità visiva

Rispetto alla programmazione delle attività per il 2006 non è stato

realizzato il corso di aggiornamento a carattere seminariale da realizzarsi

presso il Centro di Tirrenia rivolto ai presidi e insegnanti non vedenti a

causa del mancato raggiungimento del numero di iscritti. Tale corso sarà

realizzato nel corso del 2007.

Terzo Corso di formazione “Tutor universitari per studenti disabili visivi”

– giugno 2006

Al fine di proseguire sulla strada del sostegno all’inserimento degli studenti

375

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

disabili visivi nelle strutture educative, anche nel 2006 l’I.Ri.Fo.R. ha

realizzato un’iniziativa formativa rivolta a tutor universitari.

Tale Corso, giunto alla Terza edizione, mira a conseguire una distribuzione

omogenea sul territorio nazionale di figure in grado di svolgere l’attività di

tutor universitario con particolari competenze nel campo della disabilità

visiva, al fine di assicurare la piena attuazione delle previsioni contenute

nella Legge 28 gennaio 1999 n.17.

Il Corso è stato strutturato in una fase di attività residenziale e in una parte

di formazione on line, per una durata complessiva di 50 ore.

Le attività di formazione on line hanno visto l’intervento di tre docenti che

hanno affrontato le problematiche generali inerenti la minorazione visiva.

Nella fase formativa residenziale la scelta dei docenti è stata motivata dalle

particolari competenze nel settore, privilegiando un metodo di lavoro

imperniato sull’esperienza diretta dei partecipanti e sul loro coinvolgimento

mediante il frequente ricorso a esercitazioni e simulazioni. L’iniziativa ha

rispettato gli obiettivi formativi iniziali, consistenti nella trasmissione di

competenze specifiche, immediatamente utilizzabili dai soggetti che si

troveranno a operare nelle attività di tutoraggio universitario a favore di

disabili visivi.

Corso di qualificazione avanzata “Operatori di counseling per il sostegno

alle famiglie con bambini minorati della vista in età precoce”

La finalità di questo Corso nasce dall’esigenza di offrire alle famiglie con

bambini minorati visivi la possibilità di relazionarsi correttamente con i

numerosi interlocutori che agiscono negli ambiti che concorrono a

determinare la vita quotidiana del bambino stesso: nel settore della cura,

376

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

nell’ambito sociale, nell’ambito educativo.

Da questo deriva l’importanza di operatori in grado di effettuare interventi

di counseling.

È prioritario, infatti, formare operatori che, mediante una relazione

empatica, siano in grado di proporsi come riferimento per il nucleo

familiare interessato nell’individuazione di percorsi e strategie adatte a

rendere sempre più efficaci gli interventi di riabilitazione e cura riguardanti

i bambini disabili della vista in età precoce.

Il Corso ha avuto una durata complessiva di 40 ore, a carattere residenziale,

ed è stato indirizzato a partecipanti in possesso di particolari qualificazioni

professionali e culturali in ragione delle finalità dell’iniziativa.

Iniziative dei Consigli Regionali e delle sezioni provinciali dell’I.Ri.Fo.R.

Nell’ambito delle iniziative mirate all’integrazione degli alunni con

minorazioni visive, devono essere menzionati gli interventi di

aggiornamento e formazione effettuati, nel corso dell’anno in esame, dalle

strutture regionali e provinciali dell’I.Ri.Fo.R.

L’esperienza dell’Istituto nel settore della minorazione visiva ha portato,

infatti, allo svolgimento, anche mediante convenzioni con Enti locali o

Università, di attività formative nel settore scolastico.

Più precisamente le iniziative hanno riguardato le seguenti tematiche:

il ruolo dell’educazione grafo-lessicale degli alunni ipovedenti

(strategie metodologiche e didattiche; ausili speciali)

il ruolo dell’educazione, dell’istruzione e della riabilitazione degli

alunni ipovedenti (strategie metodologiche e didattiche, tecniche

riabilitative)

377

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

il ruolo dei genitori di alunni con minorazione visiva, al fine di

avviare un percorso di conoscenza capace di sostenerli

nell’affrontare il senso della minorazione

La Sede Centrale dell’Istituto ha, inoltre, sostenuto lo svolgimento di

iniziative di formazione e aggiornamento svolte dai Consigli regionali al

fine di creare sinergie operative con le istituzioni scolastiche territoriali.

Riepilogo attività nel settore scolastico

Regioni interessate - Abruzzo

- Calabria

- Friuli Venezia Giulia

- Lazio

- Liguria

- Lombardia

378

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

- Piemonte

- Puglia

- Valle d’Aosta

- Veneto

- Territorio nazionale (Sede

Centrale)

Attività finanziate con fondi ex L.379/93 e fondi reperiti direttamente

Altre attività del settore finanziate unicamente con fondi acquisiti

direttamente

Numero iniziative

finanziate

Numero

partecipanti

Ore di attività

totali

Ammontare

contributi

2 210 4.800 € 21.000,00

Numero

iniziative

finanziate

Numero

partecipanti

Ore di

attività

totali

Ammontare

contributi

ex L. 379/93

Ammontare

contributi

altri fondi

23 819 28.604 € 70.972,77 € 29.876,75

379

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

2. Area Informatica

La scelta operata dall’I.Ri.Fo.R. di erogare corsi nel settore dell’informatica

è strettamente legata alle possibilità che le tecnologie informatiche

consentono ai minorati della vista in termini di riabilitazione sociale, oltre

che lavorativa, degli stessi.

È ampiamente dimostrata la grande potenzialità di iniziative dirette

all’inserimento professionale di ciechi ed ipovedenti in quei settori in cui

l’informatica ha un ruolo dominante.

Le attività formative dell’I.Ri.Fo.R. in questo settore sono riconducibili alle

seguenti tipologie di interventi:

corsi di alfabetizzazione informatica

corsi di informatica avanzata e specialistici

corsi on line

Corsi di alfabetizzazione informatica

Nel quadro delineato appare essenziale, per una sempre maggiore

integrazione sociale dei minorati della vista, realizzare una costante azione

di alfabetizzazione informatica, per i possibili sbocchi professionali, ma

anche per il connesso ampliamento della sfera di autonomia personale.

I corsi base di alfabetizzazione informatica proposti dall’I.Ri.Fo.R. sono

finalizzati a conseguire le seguenti competenze:

a) conoscenza del PC e dei supporti tiflotecnici informatici;

b) acquisizione dei comandi e delle funzioni principali del sistema

Windows;

c) apprendimento delle tecniche di base e avanzate di word

380

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

processing;

d) tecniche di creazione e manipolazione di database.

Formazione informatica avanzata

L’alto numero di corsi di alfabetizzazione informatica svolti negli anni

precedenti e i risultati positivi cui si è accennato, hanno generato la

conseguente esigenza di formazione più avanzata, nella specie di corsi di

secondo livello, con particolare riferimento all’uso degli ausili per l’accesso

ai programmi basati prevalentemente sulla grafica, quali Windows e Office.

Sono, inoltre, diventati abituali i corsi per apprendere a utilizzare Internet e

per l’utilizzo della posta elettronica.

Nell’ambito del settore informatico avanzato, infine, riveste un posto

particolare il Progetto Mercurio, a forte valenza riabilitativa, studiato

appositamente per garantire un valido sostegno per la comunicazione dei

sordociechi.

Corso XHTML per la verifica dell’accessibilità dei siti Internet

Nel 2006 l’I.Ri.Fo.R., interpretando specifici fabbisogni formativi, ha

organizzato un Corso nazionale di formazione sul linguaggio XHTML,

iniziativa riservata a operatori disabili visivi, con l’obiettivo di consentire ai

partecipanti di effettuare agevolmente i test di accessibilità dei siti.

L’iniziativa è stata mirata a fornire ai partecipanti le competenze relative ai

codici e linguaggi di nuova generazione, in particolare il codice XHTML,

che sempre più vengono utilizzati nella costruzione dei siti Internet.

Formazione informatica a distanza

È necessario sottolineare che anche nel 2006 da parte della Sede Centrale

dell’I.Ri.Fo.R. sono state avviate iniziative di Formazione a distanza (FaD)

381

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

in considerazione delle positive ricadute formative offerte da questa

modalità, grazie alle potenzialità offerte dalla nuova piattaforma didattica

dell’Istituto.

In questo ambito sono state organizzate iniziative su tematiche di grande

rilievo, tra le quali il percorso formativo per l’acquisizione dell’Ecdl, corsi

inerenti l’accessibilità e l’uso di Internet che hanno riscosso l’interesse di

numerosi utenti, anche normodotati.

Allestimento aule informatiche

Nel 2006 è proseguito l’allestimento di aule informatiche attrezzate avviato

nell’anno precedente, in relazione al previsto ampliamento dell’attività

formativa delle varie sedi territoriali. Attualmente risultano operative

presso le strutture territoriali ben 19 aule, realizzate in aderenza ai criteri

fissati da Aica per il conseguimento della Patente europea del Computer

(Ecdl), oltre alle tre della Sede Centrale.

Riepilogo attività settore informatico

Regioni interessate - Abruzzo

- Calabria

- Emilia Romagna

- Lazio

- Liguria

- Lombardia

382

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

- Molise

- Piemonte

- Puglia

- Sardegna

- Sicilia

- Umbria

- Valle d’Aosta

- Territorio nazionale (Sede

Centrale)

Totale attività finanziate con fondi ex L.379/93 e fondi reperiti

direttamente

Altre attività del settore finanziate unicamente con fondi acquisiti

direttamente

Numero

iniziative

finanziate

Numero

partecipanti

Ore di attività

totali

Ammontare

contributi

3 37 1.682 € 11.654,00

Numero

iniziative

finanziate

Numero

partecipanti

Ore di

attività

totali

Ammontare

contributi ex

L. 379/93

Ammontare

contributi altri

fondi

22 275 13.654 € 66.283,90 € 61.899,00

383

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Aule informatiche realizzate sul territorio nazionale

Numero aule

finanziate

Ammontare

contributi

ex L. 379/93

Ammontare

contributi

Altri fondi

19 € 297.175,93 € 101.442,83

3. Area Autonomia Personale

La piena integrazione sociale dei minorati della vista è direttamente

proporzionale al conseguimento del massimo grado di autonomia possibile.

Le difficoltà causate dalla minorazione visiva in termini di riduzione

dell’autonomia incidono, infatti, fortemente sulla vita sociale e

professionale del disabile visivo, generando, frequentemente una totale

dipendenza dagli altri.

Per compensare le limitazioni citate occorrono interventi specifici di

riabilitazione e di integrazione capaci di favorire il processo di

emancipazione del disabile. Gli interventi generalmente realizzati possono

essere sinteticamente classificati in:

Corsi di orientamento e mobilità

Il corso di O&M si configura come un intervento riabilitativo individuale

finalizzato a conferire ai minorati della vista il massimo grado possibile di

autonomia di movimento, sia all’interno degli edifici sia all’esterno, nonché

all’uso dei mezzi di trasporto pubblico.

Mediante i corsi di Orientamento e Mobilità (O&M) si cerca di ampliare

384

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

l’indipendenza e l’autonomia del minorato della vista, di migliorare la sua

capacità di muoversi da solo con sicurezza e naturalezza in ogni ambiente.

Questo scopo può essere raggiunto dopo un corso individuale di durata

variabile in funzione delle caratteristiche e delle competenze di base del

fruitore.

Gli obiettivi generali di questo genere di interventi sono:

migliorare lo sviluppo delle competenze percettive, cognitive e

psicomotorie attraverso la stimolazione e l’integrazione sensoriale

in ambienti reali

superare l’ansia del pericolo

migliorare la percezione e consapevolezza di sé e delle proprie

capacità

Corsi di autonomia domestica

L’incremento dell’autonomia personale nei portatori di handicap visivo

riceve un particolare stimolo dall’apprendimento di strategie funzionali alla

migliore gestione della vita quotidiana e domestica.

L’attività in esame è finalizzata a far avvicinare in modo diretto il minorato

della vista alle attività quotidiane di cucina, stiro e gestione della

quotidianità al fine di acquisire la massima autonomia.

Corsi di cucina per non vedenti e ipovedenti

Tale tipologia di corso è realizzata allo scopo di relazionare in maniera più

creativa e stimolante il mondo dei non vedenti alle attività quotidiane di

cucina, al fine di acquisire la massima autonomia nel riconoscimento dei

cibi, nella loro preparazione e conservazione.

Corsi di recitazione per non vedenti e ipovedenti

385

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

La finalità di queste iniziative consiste nel permettere ai partecipanti

minorati della vista l’acquisizione delle fondamentali metodologie

espressive finalizzate all’apprendimento e sperimentazione dei movimenti

finalizzati all’acquisizione di una loro reale autonomia.

Corso di elementi di comunicazione

Nel 2006 l’I.Ri.Fo.R. ha sostenuto un’importante iniziativa finalizzata alla

trasmissione delle competenze di base in tema di relazioni interpersonali ai

minorati della vista, interpretando un’esigenza diffusa specie in

considerazione delle limitazioni originate dalla disabilità visiva.

Interventi integrati di assistenza a pluriminorati

Nel 2006 sono state realizzate alcune esperienze finalizzate a conseguire la

migliore autonomia a soggetti minorati della vista con minorazioni

aggiuntive.

In particolare sono stati attuati interventi integrati in cui, insieme alla fase

di assistenza personale ai soggetti, individuati su base provinciale, vi è stata

l’offerta di servizi ulteriori, tutti finalizzati a individuare occasioni di

progressiva emancipazione degli utenti.

Le azioni integrative, infatti, hanno riguardato servizi di fisioterapia,

musicoterapia, pet – therapy e counselling, anche al fine del pieno

coinvolgimento delle famiglie di appartenenza.

Monumenti da toccare

Tale iniziativa è stata concepita al fine di creare un laboratorio multi

sensoriale, e principalmente tattile, avente a tema le architetture e le

decorazioni scultoree di chiese romaniche, al fine di rendere l’arte

realmente accessibile ai minorati della vista.

386

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Progettare per tutti senza barriere

Nel 2006 l’I.Ri.Fo.R. ha deciso di sostenere mediante un contributo

economico il corso di formazione post lauream “Progettare per tutti senza

barriere”, in considerazione della necessità di disporre di un evento

promozionale delle attività svolte dall’Istituto e in relazione al fatto che gli

obiettivi didattici potranno avere positive ricadute per l’autonomia dei

soggetti affetti da minorazione visiva.

Riepilogo attività settore autonomia

Regioni interessate - Abruzzo

- Calabria

- Campania

- Emilia Romagna

- Lazio

- Lombardia

387

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

- Marche

- Piemonte

- Sardegna

- Sicilia

- Toscana

- Trentino

- Umbria

- Territorio nazionale (Sede

Centrale)

Totale attività finanziate con fondi ex L.379/93 e fondi reperiti

direttamente

Numero

iniziative

finanziate

Numero

partecipanti

Ore di

attività

totali

Ammontare

contributi

ex L. 379/93

Ammontare

contributi

altri fondi

19 3.631 19.141 € 180.148,23 € 204.236,50

Altre attività del settore finanziate unicamente con fondi acquisiti

direttamente

Numero

iniziative

finanziate

Numero

partecipanti

Ore di attività

totali

Ammontare

contributi

14 462 24.765 € 203.393,07

388

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

4. Area Inserimento Lavorativo e qualificazione professionale

L’inserimento lavorativo dei minorati della vista attraverso un’intensa

attività di formazione ha per l’I.Ri.Fo.R. un carattere prioritario in

considerazione dell’alto valore rappresentato dal lavoro sulla strada

dell’inclusione sociale.

Si spiega quindi il grande impulso dato alla realizzazione di iniziative tese a

fornire le competenze professionali, o il loro aggiornamento, per l’effettivo

impiego dei minorati della vista.

Nell’ambito delle iniziative mirate al lavoro devono essere menzionati

anche gli interventi effettuati dalle strutture regionali e provinciali

dell’I.Ri.Fo.R. nel settore del centralinismo telefonico, delle nuove

qualifiche professionali introdotte a seguito del D.M. 10/01/2000 e del

settore radiofonico, nonché quelli di aggiornamento per massofisioterapisti.

La necessità di qualificazione professionale degli operatori del settore

sanitario che intervengono nell’accertamento necessario per la

quantificazione delle minorazioni visive dovute al danno del campo visivo

di cui alla Legge 138/2001 ha, infine, rappresentato un ulteriore occasione

di impegno dell’Istituto.

Corso di aggiornamento per Operatori di call center

L’anno trascorso ha visto attuare una serie di iniziative riconducibili alle cd.

nuove professionalità originate dal citato D.M. 10/01/2000 al fine di

consentire, oltre al necessario adeguamento di competenze dei lavoratori

che operano in contesti sottoposti a rapidi mutamenti delle tecnologie

utilizzate, la necessaria riqualificazione professionale rispondente ai mutati

389

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

compiti degli operatori telefonici.

Corso libero di centralinisti

Il corso si inserisce a pieno titolo nella ricerca portata avanti dall’I.Ri.Fo.R.

per l’arricchimento della figura del centralinista telefonico, ricerca che ha

già portato al riconoscimento da parte del Ministero del Lavoro di varie

qualifiche professionali equipollenti e anche dei nuovi programmi di esame

per l’abilitazione alla professione da parte del Ministero del Lavoro.

Corsi di aggiornamento per massofisioterapisti non vedenti

I corsi di aggiornamento per massofisioterapisti hanno lo scopo sia di

approfondire le conoscenze già preesistenti ed incrementare le abilità, sia di

favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di quei soggetti non vedenti

che attraverso una migliore acquisizione delle diverse metodologie possono

porsi ad un livello professionale elevato.

Nell’anno trascorso sono stati sostenuti interventi aventi ad oggetto il

“Metodo Mezieres” mediante la concessione di specifiche borse di studio.

Corsi di aggiornamento teorico-pratico sulla quantificazione del danno

perimetrico

I corsi di aggiornamento per medici e ortottisti hanno avuto la finalità di

fornire nozioni tecniche e pratiche sulla gestione degli accertamenti

necessari per la quantificazione delle minorazioni visive dovute al danno

del campo visivo di cui alla Legge 138/2001.

In particolare i corsi hanno affrontato gli aspetti teorico-pratici della

quantificazione del danno perimetrico oculare mediante l’utilizzo di

software specifici che consentono la valutazione del residuo nel pieno

rispetto delle previsioni di legge, affinché i destinatari potessero conseguire

390

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

le competenze necessarie al rilascio di valide certificazioni attestanti i danni

perimetrici binoculari.

I corsi effettuati hanno ricevuto il riconoscimento dei crediti formativi

nell’ambito del Programma nazionale di Educazione Continua in Medicina

(E.C.M.)

Corsi di formazione per protocollisti informatici a dipendenti PA minorati

della vista

Come anticipato nella parte introduttiva, l’I.Ri.Fo.R., unitamente alle

società costituenti il R.T.I. appositamente creato, ha positivamente

completato nel primo semestre del 2006 il programma di formazione

informatica destinata ai dipendenti pubblici con disabilità visiva, indetta dal

CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica

Amministrazione).

Riepilogo attività settore lavoro

Regioni interessate - Abruzzo

- Calabria

- Lombardia

- Piemonte

- Toscana

- Territorio nazionale (Sede

391

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Centrale)

Totale attività finanziate con fondi ex L.379/93 e fondi reperiti

direttamente

Numero

iniziative

finanziate

Numero

partecipanti

Ore di

attività

totali

Ammontare

contributi

ex L. 379/93

Ammontare

contributi

altri fondi

8 362 21.890 € 87.020,63 € 70.206,25

Altre attività del settore finanziate unicamente con fondi acquisiti

direttamente

Numero

iniziative

finanziate

Numero

partecipanti

Ore di attività

totali

Ammontare

contributi

2 58 14.720 € 469.789,00*

* Il contributo CNIPA ammonta a € 386.125,00 da assegnare pro quota ai

componenti del R.T.I. (nel 2006, incassati € 372.037,50).

5. Area Riabilitazione

In quest’area, che costituisce una delle ragion d’essere dell’I.Ri.Fo.R.,

ricadono attività la cui finalità è la realizzazione di interventi che, per la

propria caratteristica riabilitativa, possono favorire o accelerare il reale

inserimento sociale del minorato visivo.

Nel corso del 2006, nell’area riabilitazione, sono state realizzate numerose

392

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

iniziative mediante le quali è stato possibile sperimentare nuove modalità di

approccio alle tematiche della minorazione visiva, favorendo l’integrazione

dei partecipanti e privilegiando gli aspetti di socializzazione e di svago.

In quest’ambito deve pure essere ricordata la costante attenzione rivolta

dall’I.Ri.Fo.R. alle problematiche della pluriminorazione, in particolare

quella riguardante la sordocecità.

Si situano nell’ambito riabilitativo anche le diverse iniziative mirate a

favorire il recupero del senso motorio nei partecipanti.

La riabilitazione e il valore che essa assume nell’azione dell’I.Ri.Fo.R. è,

peraltro, testimoniata, dalla costante attenzione verso iniziative dirette a

formare nuove figure professionali in grado di sostenere il processo di

riabilitazione dei minorati visivi.

Campi riabilitativi per minorati della vista – tipologie

Campi estivi riabilitativi per minorati della vista e pluriminorati

Il campo estivo riabilitativo si caratterizza per l’utilizzo di metodologie

innovative nell’approccio alle tematiche della minorazione visiva nonché

della pluriminorazione.

Ciò avviene anche grazie all’integrazione di vari momenti formativi e di

socializzazione che contemplano una serie di attività: l’attività senso-

motoria, l’attività ginnica, l’attività senso-percettiva, finalizzandoli alla

crescita di un’esperienza fondamentale per l’integrazione dei minorati della

vista, oltre a una continua assistenza psico pedagogica in grado di sostenere

i partecipanti nell’approccio a modalità di vita che differiscono da quelle

abituali.

Campi riabilitativi invernali

393

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

I buoni risultati ottenuti dalla realizzazione dei campi estivi riabilitativi

svolti dall’I.Ri.Fo.R. hanno indotto l’Istituto a sostenere iniziative

analoghe, svolte durante il periodo invernale.

Il campo riabilitativo invernale ha una duplice finalità: promuovere

l’apprendimento delle discipline sportive, dallo sci al pattinaggio sul

ghiaccio; incentivare l’acquisizione di autonomia personale da parte del

ragazzo non vedente sia sul versante dell’orientamento sia sotto un aspetto

più strettamente relazionale.

Soggiorni socio-educativi per persone sordo cieche

Nell’ultimo anno l’I.Ri.Fo.R. ha finanziato direttamente un’iniziativa estiva

rivolta a tale categoria di minorati.

Nel corso di iniziative simili, invero, i giorni trascorsi nelle località

prescelte consentono ai partecipanti di condividere problematiche e

strategie per la soluzione delle stesse, in un contesto di apprendimento che è

favorito dal clima di positiva attesa che costituisce la cornice di ogni

attività.

Campo sci

Il corso, realizzato con finalità riabilitative, tende all’acquisizione di una

sempre maggiore autonomia e mobilità dei partecipanti minorati della vista

anche in una situazione estrema quale quella di una pista da sci.

In particolare si mira a: insegnare le tecniche di base dello sci ai minorati

della vista principianti; consolidare le tecniche dello sci per i minorati della

vista in possesso delle nozioni di base; trasmettere le tecniche di base per la

conduzione di sciatori minorati della vista da parte delle guide

appositamente formate; perfezionare le tecniche di guida per gli

394

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

accompagnatori; diffondere la cultura dell’integrazione tra i frequentatori

abituali delle piste da sci.

Riepilogo attività riabilitative (campi e soggiorni riabilitativi)

Regioni interessate - Calabria

- Lombardia

- Marche

- Puglia

- Sicilia

- Umbria

- Veneto

- Territorio nazionale (Sede

Centrale)

Totale attività finanziate con fondi ex L.379/93 e fondi reperiti

direttamente

Numero

iniziative

finanziate

Numero

partecipanti

Ore di

attività

totali

Ammontare

contributi ex

L. 379/93

Ammontare

contributi altri

fondi

395

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

20 435 66.026 € 343.875,17 € 365.147,95

Altre iniziative riabilitative

Poseidon 2006 International

Si tratta di un’iniziativa che ha assunto ruolo di rilievo tra gli interventi

riabilitativi realizzati, poiché prevede lo svolgimento di attività subacquea

per non vedenti.

Tale iniziativa assume un notevole rilievo riabilitativo dal momento che

consente di sperimentare nuove possibilità di movimento e favorisce la

sperimentazione di nuove sensazioni ai partecipanti mediante il recupero

pieno del proprio schema corporeo.

Il progetto è strutturato in fasi graduali riguardanti rispettivamente: attività

individuali di conoscenza teorica e pratica degli strumenti necessari alle

immersioni, lezioni teoriche sull’approccio all’attività subacquea, lezioni

pratiche in piscina ed immersioni a varie profondità.

La caratteristica saliente dell’edizione realizzata lo scorso anno è stata data

dalla partecipazione di numerosi minorati della vista provenienti da Stati

esteri quali Germania, Polonia e Ungheria, elemento che costituisce un

esplicito riconoscimento della valenza riabilitativa dell’azione.

Ulteriore elemento di rilievo è stato, infine, offerto dal conseguimento, da

parte di tre partecipanti minorati della vista, del brevetto di Istruttore

subacqueo per persone con minorazioni visive.

Corso di acquagym per ciechi e ipovedenti

Il Corso si proponeva il conseguimento di benefici fisici ai partecipanti

tramite esercizi fisici praticati in acqua che permettono di rendere più

396

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

armonici i movimenti dei non vedenti e, al contempo, di favorire negli

stessi una certa attività fisica utile per l’efficienza della muscolatura, di

solito irrigidita dalla propensione del cieco alla vita sedentaria.

Borse di studio per l’educazione musicale

Nel corso del 2006 l’I.Ri.Fo.R. ha risposto ad alcuni fondamentali bisogni

formativi nel campo musicale di minori disabili visivi, concedendo due

apposite borse di studio.

Primi passi nel mondo della musica

Le attività sonore e musicali mirano a sviluppare sensibilità musicali, a

favorire la fruizione della produzione dei suoni presenti nell’ambiente e a

stimolare l’esercizio personale diretto ad una graduale conquista della

propria identità.

La proposta di un corso di questo tipo rivolto a bambini, oltre a fornire

padronanza del linguaggio musicale, consente, sotto il profilo sociale, di

accrescere e rafforzare il senso di responsabilità e di favorire la

socializzazione.

Corso per volontari per persone sordocieche

Raccogliendo un’esigenza più volte emersa nel corso dei soggiorni rivolti a

persone sordocieche, l’I.Ri.Fo.R. nel 2006 ha organizzato un corso di

formazione per volontari capaci di operare con persone sordocieche.

Il volontario ricopre un ruolo fondamentale e insostituibile sia nella

realizzazione dei soggiorni – per le attività di accompagnamento - ma,

soprattutto, come figura che favorisce lo scambio interpersonale mediante il

quale realizzare la crescita personale e sociale della persona sordocieca,

portatrice di una menomazione che accentua l’isolamento che connota il

397

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

soggetto, facendogli derivare numerosi disturbi di personalità e correlate

difficoltà relazionali.

La necessità di disporre di figure in grado di svolgere efficacemente tale

compito diventa quindi determinante specie se si considera la molteplicità

delle funzioni che caratterizzano tale figura di grande rilievo sociale

(utilizzo di appositi sistemi di comunicazione, medium della comunicazione

nel gruppo, utilizzo di speciali tecniche di accompagnamento).

Riepilogo attività riabilitative varie

Regioni interessate - Calabria

- Marche

- Sicilia

- Trentino

- Territorio nazionale (Sede

Centrale)

Totale attività finanziate con fondi ex L.379/93 e fondi reperiti

direttamente

Numero

iniziative

finanziate

Numero

partecipanti

Ore di

attività

totali

Ammontare

contributi ex

L. 379/93

Ammontare

contributi altri

fondi

398

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

10 159 11.902 € 61.532,80 € 38.923,00

7. Attività informativa e istituzionale

Pubblicazione “Oltre Il Confine”

L’organo di informazione dell’Istituto, il mensile «Oltre il confine - Le

nuove frontiere della riabilitazione», la cui pubblicazione è stata avviata nel

1997, ha continuato anche nel 2006 la sua attività di pubblicazione di

iniziative e ricerche.

Il periodico continua a riscuotere molto successo sia per gli argomenti

trattati che per la possibilità di fruizione offerta ai non vedenti tramite la

pubblicazione della rivista su supporto audio.

Il costo dei numeri del 2006 è stato complessivamente di 17.353,04 euro.

Il periodico ha usufruito del contributo previsto dalla legge per l’editoria

speciale per non vedenti (D.L. 23/10/1996, n.542 convertito nella L.

23/12/1996, n. 649).

Altre attività

Nel corso del 2006 l’I.Ri.Fo.R. ha inoltre finanziato le seguenti attività,

riconducibili all’espletamento delle proprie finalità istituzionali

lo svolgimento di attività informativa mediante la distribuzione

di opuscoli, in occasione della annuale edizione del Raid in

pedalò;

partecipazione alle spese per l’aggiornamento del software BME

per la gestione di testi musicali per non vedenti;

partecipazione all’organizzazione del Convegno nazionale sui

“Problemi dello Sport e del Tempo libero dei ciechi e degli

399

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

ipovedenti” tenutosi a Paestum.

8. Riepilogo generale

Riepilogo dati formativi e riabilitativi

A seguito dei dati evidenziati si fornisce un riepilogo conclusivo delle

attività di ricerca, formative e riabilitative realizzate dall’I.Ri.Fo.R. nel

2006 sull’intero territorio nazionale, tramite la propria Sede Centrale, i 17

Consigli Regionali e le 87 Sezioni Provinciali, che costituiscono

l’articolazione operativa dell’Istituto stesso.

Tipologia attività Numero

iniziative

realizzate

Numero

Partecipanti

Ore di attività

Area scolastica 25 1.029 33.404

Area informatica 25 312 15.336

Area autonomia 33 4.093 43.906

Area inserimento

lavorativo 10 420 36.610

Area riabilitativa

(campi

riabilitativi)

20

435

66.026

Area riabilitativa

(altre iniziative

riabilitative)

10 159 11.902

Attività

400

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

informativa e

istituzionale

4

Totale generale 127 6.448 207.184

Riepilogo finanziario

La tabella a) riepiloga l’impiego dei fondi di cui alla legge 23.9.1993 n.

379 attuato dall’I.Ri.Fo.R. per la realizzazione delle attività descritte in

precedenza.

Tab. a) – Fondi legge 23.9.1993 n. 379

Tipologia attività Spese sostenute

Area scolastica € 70.972,77

Area informatica € 363.459,83

Area autonomia € 180.148,23

Area inserimento lavorativo € 87.020,63

Area riabilitativa (campi

riabilitativi) € 343.875,17

Area riabilitativa (altre iniziative) € 61.532,80

Attività informativa e istituzionale € 42.990,57

Totale € 1.150.000,00

La tabella b) riepiloga l’utilizzo dei finanziamenti acquisiti direttamente sui

territori di realizzazione delle attività descritte in precedenza, a

testimonianza del radicamento sul territorio nazionale dell’Istituto e della

sua pienamente riconosciuta capacità operativa.

Tab. b) – Fondi acquisiti direttamente

401

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Tipologia attività Spese sostenute

Area scolastica € 50.876,75

Area informatica € 174.995,83

Area autonomia € 407.629,57

Area inserimento lavorativo € 539.995,25

Area riabilitativa (campi

riabilitativi) € 365.147,95

Area riabilitativa (altre

iniziative) € 38.923,00

Totale € 1.577.568,35

Tab. c)

Totale spese fondi legge 23.9.1993 n. 379 (Tab. a) € 1.150.000,00

Totale spese fondi acquisiti direttamente (Tab. b) € 1.577.568,35

TOTALE € 2.727.568,35

Conclusioni

Da quanto presentato si ricava che l’I.Ri.Fo.R., nell’anno 2006, ha speso

per la realizzazione di iniziative formative, di ricerca e di riabilitazione, la

somma complessiva di Euro 2.727.568,35 , di cui Euro 1.150.000,00

derivanti dal contributo di cui alla legge 23.9.1993 n. 379, come modificata

recentemente, ed Euro 1.577.568,35 acquisiti direttamente (si ricordino,

come detto, gli introiti prodotti da attività svolte per CNIPA, Indire, Consip

S.p.A. e altri).

Le spese di progettazione, di personale, di funzionamento degli organi,

402

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

locazioni, assicurazioni, documentazione, ecc. sono state sostenute parte

con la restante quota del contributo della citata legge n.379/93 e parte con i

citati mezzi direttamente acquisiti dall’Istituto.

È utile considerare, in ogni modo, che una non irrilevante quota delle spese

d’ufficio è connessa alla gestione delle attività.

U.N.I.Vo.C.

Nel corso del 2006 la Direzione Nazionale U.N.I.Vo.C., nel rispetto delle

norme statutarie e regolamentari e sulla base della relazione programmatica

deliberata dall’assemblea nazionale ha attivato i seguenti interventi a

garanzia di servizi che favoriscono una maggiore relazione sociale dei

minorati della vista e di quei soggetti che presentano anche minorazioni

aggiuntive.

In relazione alle esigenze manifestate dalle Sezioni Provinciali, la Direzione

Nazionale non ha fatto mancare supporti e consigli necessari allo

svolgimento dei servizi, a garanzia dei bisogni degli utenti. A tal fine i

componenti della Direzione con responsabilità territoriale hanno effettuato

interventi diretti non solo nella fase costitutiva, ma, anche, in quella

operativa.

Per garantire una più agevole funzionalità delle strutture, si è provveduto, in

collaborazione con la Presidenza Nazionale dell’Unione, alla stesura di un

unico progetto a rete per assicurare volontari del servizio civile alle sedi

periferiche anche per l’anno 2007.

La Direzione Nazionale ha fornito alle Direzioni Sezionali materiale di

promozione sociale, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica alle

problematiche dei minorati della vista e di preparare i nuovi volontari ad un

403

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

sempre più corretto approccio relazionale con gli utenti.

La sede operativa nazionale ha continuato a fornire alle sedi provinciali un

modello unico di carta intestata e personalizzata per una immagine uniforme

nei rapporti con l’esterno.

Ha continuato, regolarmente, a pubblicare la rivista “Reciprocamente

Insieme” curandone la redazione, l’impaginazione, l’aspetto grafico, la

gestione abbonamenti e la correzione bozze per fornire alla medesima un

aspetto gradevole e per alleggerire le spese di pubblicazione.

Inoltre, la Direzione ha rimborsato a tutte le sezioni periferiche le spese per

l’assicurazione obbligatoria infortuni e responsabilità civile per l’anno

2005, al fine di agevolare le risorse economiche della periferia.

Ha seguito, intensificandola, l’attività della mailing-list, “univocforum”,

la lista aperta a tutti coloro che sono interessati al volontariato pro-ciechi

e del sito ufficiale dell’associazione all’indirizzo www.univoc.org .

La Direzione Nazionale ha partecipato al VI Raid in Pedalò, meglio

descritto nella Sezione iniziale della presente relazione, con un nutrito

gruppo di volontari che si sono dedicati all’assistenza degli atleti e alla

promozione della manifestazione.

Inoltre, sono stati indicati alcuni volontari che hanno frequentato il corso

formativo per disabili sordo-ciechi, organizzato dall’I.Ri.Fo.R., per

garantire una corretta comunicazione mediante l’apprendimento dei

linguaggi necessari.

È stata anche organizzata l’annuale Assemblea Nazionale U.N.I.Vo.C.

cui ha partecipato una larga rappresentanza delle Sezioni Provinciali. In

tale occasione vi è stato un approfondito ed interessante dibattito nel

404

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

quale è stato confrontato anche lo stato delle singole Sezioni. Fra l’altro,

sono stati anche approvati il conto consuntivo 2005, il programma di

attività 2006 ed il piano finanziario per il 2007.

L’impegno costante della Direzione Nazionale e del lavoro svolto ha reso

possibile la riattivazione di alcune Sezioni Provinciali e la costituzione di

nuove.

Da rammentare anche che in una delle numerose riunioni della Direzione

Nazionale si è avuta anche la partecipazioni del sindaco di Morano

Calabro (CS), località dove si svolgevano i lavori, che ha manifestato

attenzione e buoni propositi nei confronti dei minorati della vista.

Nel corso del 2006 il Presidente Nazionale ha anche partecipato alle

riunioni del coordinamento degli enti collegati all’Unione Italiana dei

Ciechi e degli Ipovedenti – di cui pure si riferisce nella Sezione dedicata

all’organizzazione – e a quelle della Federazione Nazionale delle

Istituzioni pro Ciechi.

Infine, è doveroso ricordare la febbrile attività delle strutture periferiche che

hanno ottenuto finanziamenti, talora cospicui, per attivare servizi importanti

a favore dei minorati della vista.”

Il provvedimento, messo ai voti per appello nominale, viene approvato

all’unanimità dei presenti.

Interviene il sen. Tarolli, Premio Braille dell’Unione, il quale ringrazia per

l’accoglienza calorosa. Esalta il territorio trentino e la storia di cultura e

apertura sociale che lo caratterizza. Ricorda che Trento fu sede del Concilio

Vaticano I e che ha dato i natali ad Antonio Rossini, ideologo del

cattolicesimo liberale e che, probabilmente, sarà portato dal Papa agli onori

405

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

degli altari. Esprime le proprie congratulazioni per l’attività svolta

dall’Unione per lo spessore e per la dignità delle rivendicazioni, cui assicura

il proprio personale sostegno.

Il Presidente ringrazia a nome dei ciechi e ipovedenti italiani.

La riunione viene sospesa alle ore 13,15 e ripresa alle ore 15,40, assenti

Castronovo, Cattani, Pagura, Terranova, Tortini e Vantaggi.

Entra in riunione il Vice Capo Servizio Amministrazione, rag. Fabio Serio.

Il Presidente comunica che la riunione viene trasmessa su Internet.

Deliberazione n. 2

4-) Conto consuntivo esercizio finanziario 2006.

Il Consiglio Nazionale

Esaminata

la relazione al conto consuntivo della Sede Centrale dell’Unione Italiana

dei Ciechi e degli Ipovedenti per l’esercizio finanziario 2006;

Udita

la relazione del Presidente Nazionale il quale illustra i risultati conseguiti

come segue:

“Nel corso dell’esercizio 2006 l’attività dell’Unione si è svolta secondo le

linee e gli obiettivi strategici decisi dal Consiglio Nazionale in sede di

relazione programmatica ed approvazione del bilancio previsionale. La

gestione ha risentito sul piano generale dell’andamento poco favorevole

della situazione economica generale, che ha condizionato ogni possibile

sviluppo di iniziative associative.

La realizzazione dei programmi ha richiesto quindi particolare attenzione

nella scelta degli strumenti operativi, in considerazione sia delle capacità di

406

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

entrata che dell’andamento dei flussi finanziari dei contributi assegnati

all’Ente dallo Stato.

L’esercizio 2006, sul piano della trasparenza, ha ulteriormente rafforzato il

sistema di rilevazione contabile in tutta l’area associativa.

In particolare si è reso necessario aggiornare sia il piano dei conti della

contabilità finanziaria alla nuova realtà dell’Unione sul piano istituzionale,

sia approfondendo la natura delle gestioni speciali che, come è noto, sono

dotate di capacità di rilevazione autonoma, sia pure nel contesto della

unitarietà del bilancio.

L’Unione prosegue nella fase di sviluppo e di potenziamento delle proprie

iniziative, con l’intento di sempre meglio qualificare i servizi offerti non

solo ai soci ma a tutto l’universo dei non vedenti ed ipovedenti, sul piano

della quantità e della qualità, nei vari settori delle attività Istituzionali e

nelle attività delle “gestioni speciali”: Centro Nazionale del Libro Parlato;

Centro Studi e Riabilitazione Giuseppe Fucà; Centro Nazionale

Tiflotecnico.

Alle gestioni speciali in esercizio, si aggiunge quella del “Centro

Polifunzionale di alta specializzazione per l'integrazione sociale dei ciechi

pluriminorati”, che è ancora nella fase del completamento dell’iter

burocratico, presupposto indispensabile per iniziare la costruzione e quindi

l’attività del Centro.

In questa sede viene illustrato l’andamento complessivo della gestione

finanziaria, economica e patrimoniale, così come previsto dal Regolamento.

I risultati conseguiti e gli obiettivi raggiunti dall’Organizzazione sono

ampiamente illustrati nella relazione morale, a cui si rimanda per ogni

407

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

opportuno approfondimento.

L’esercizio chiuso al 31-12-2006, per quanto concerne le risorse, si è

avvalso dell’apporto dei seguenti contributi pubblici, sia per le attività

istituzionali che per quelle finalizzate:

- Contributo statale ordinario, di cui alla legge n. 24 del 12-01-1996;

- Contributo in favore delle Associazioni di Promozione Sociale, di cui alla

legge n. 438 del 15-12-1998 e successive integrazioni;

- Contributo a favore dell’editoria, di cui al D.L. n. 542 del 23-10-1996

convertito in legge n. 649 del 23-12-1996;

- Contributo finalizzato alla gestione del Centro Nazionale del Libro

Parlato, di cui alla legge n. 282 del 03-08-1998;

- Legge 383/2000: finanziamento progetto 2005 "I disabili visivi e la

fruizione delle arti plastiche";

Inoltre, per completezza di informazione, si segnala il contributo destinato a

favore dell’Irifor e dello Ierfop, di cui alla legge n. 379 del 23-09-1993, che

viene erogato direttamente ai predetti Istituti come da disposizione

legislativa.

L'attenzione posta dal Legislatore nei confronti delle attività dell'Unione è

la dimostrazione che l'Ente svolge in modo adeguato e corretto la funzione

di promozione e sviluppo, di sostegno morale e materiale a favore

dell’intera categoria dei non vedenti e degli ipovedenti, di cui ha la

rappresentanza riconosciuta ufficialmente.

RENDICONTO FINANZIARIO (ALLEGATO A)

MOVIMENTI FINANZIARI, ACCERTAMENTI ED IMPEGNI

COMPLESSIVI (Tabella 1)

408

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Il rendiconto finanziario mette in evidenza sia i movimenti contabili delle

attività Istituzionali e dell’attività del Centro Nazionale del Libro Parlato

rilevati con il sistema di contabilità finanziaria, sia il risultato di periodo

delle gestioni speciali Centro Studi e Riabilitazione “Giuseppe Fucà” e

Centro Nazionale Tiflotecnico rilevati con il sistema di contabilità

economico-patrimoniale.

QUADRO GENERALE:

Entrate: Nel 2006 il movimento finanziario complessivo delle entrate, può

essere cosi riassunto:

Riguardo alla competenza:

- Entrate correnti accertate in conto competenza 2006 €. 4.472.351,71

- Entrate in conto capitale € 221.159,80

Totale entrate in conto competenza 2006 € 4.693.511,51

A detto importo occorre aggiungere il fondo cassa di inizio esercizio per €

601.388,74, i residui attivi per € 4.967.708,05, nonché le poste relative a

partite di giro per € 2.911.186,79 e contabilità speciali per € 2.236.123,74.

Spese: Nel 2006 il movimento finanziario complessivo delle spese, può

essere cosi riassunto:

Riguardo alla competenza:

- Spese correnti impegnate in conto competenza 2006 € 5.143.651,96

- Spese in conto capitale € 133.868,37

Totale spese in conto competenza 2006 € 5.277.520,33

A detto importo occorre aggiungere i residui passivi per € 6.353.990,14,

nonché le poste relative a partite di giro per € 2.911.186,79 e contabilità

speciali per € 2.258.868,81.

409

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

I dati esposti trovano riscontro: nel Conto Consuntivo (Art. 21 del R.G.F.)

“Rendiconto Finanziario” Entrate/Spese Correnti e in Conto Capitale

(allegato A); nelle “Contabilità Speciali” (allegato B); nelle “Partite di giro”

(Allegato C) e nel “Conto Economico e Stato Patrimoniale” (Allegato D).

La Situazione Amministrativa al 31/12/2006 è rappresentata nell’allegata

Tabella 4 (art. 25 R.G.F.).

VARIAZIONI ALLE PREVISIONI DI BILANCIO

Nel corso dell’esercizio 2006, a seguito di nuove esigenze gestionali, è stato

necessario adottare provvedimento di variazione al bilancio preventivo. Le

variazioni sia nelle entrate che nelle spese hanno avuto carattere

compensativo determinando la necessità di un assestamento di Bilancio al

fine di renderlo coerente con i risultati definitivi degli accertamenti ed

impegni verificatisi in corso d'anno. Si fa riferimento alla delibera del

18/11/2006 numero 5 del Consiglio Nazionale, nonché al verbale n. 5 del

Collegio Centrale dei Sindaci del 27/09/2006.

RESIDUI ATTIVI E PASSIVI (TABELLE 2 E 3 )

La situazione complessiva dei residui al 31-12-2006, comprensiva sia di

quelli di pertinenza dell'anno 2006 che di quelli relativi alla competenza

degli anni pregressi risulta evidenziata nelle tabelle allegate.

La gestione dei residui è stata oggetto di particolare esame ai fini del

riaccertamento annuale, ai sensi dell'art. 26 del Regolamento Gestione

Finanziaria.

Rispetto all'anno 2005 i "residui attivi" passano da una consistenza iniziale

di € 7.505.155,43 a quella finale del 2006 di € 4.967.708,05. La differenza

in meno è pari a circa il 34% dovuta ad un flusso più regolare degli incassi

410

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

ed accertamenti.

Tra i residui attivi si segnalano le voci più significative:

Capitolo 2 “Contributo dello Stato Editoria per non vedenti (Legge

649/96)” € 180.000,00; capitolo 2/1 “Contributo per la formazione dei

volontari in servizio civile nazionale” € 31.600,00; capitolo 5 “Contributo

Legge 488/92” € 68.995,00; capitolo 6/3 “Finanziamento progetto I disabili

visivi e la fruizione delle arti plastiche” Legge 383/2000 € 113.690,66;

capitolo 11 “Quote e contributi associativi” € 302.251,96; capitolo 12/1

“Conto di collegamento gestioni speciali (flussi finanziari correnti C.N.T.)”

€ 1.044.582,48; capitolo 17 “Avanzo gestione Centro Nazionale

Tiflotecnico” € 17.063,80; capitolo 18 “Recuperi e rimborsi diversi” €

28.018,25; capitolo 31/1 “Riscossioni dalle gestioni speciali (fondo iniziale

Centro Nazionale Tiflotecnico)” € 1.291.972,50; capitolo 506 “Ritenute

varie (conti transitori)” € 1.658.520,93.

Sempre rispetto al 2005, i "residui passivi" hanno fatto registrare una

diminuzione di circa il 23% passando da € 8.180.065,84 a € 6.353.990,14.

Relativamente ai predetti residui, si sottolinea che quelli di “parte corrente”

assommano a € 644.512,06; sul totale rappresentano circa il 10% e sono

elencati nella tabella 3.

Le restanti voci più significative iscritte sono:

a-) in “conto capitale” capitolo 51 “Ricostruzione, ripristini e trasformazioni

di immobili” per € 38.888,60; capitolo 52 "Fondo spese per la realizzazione

del Centro Polifunzionale di alta specializzazione per l’integrazione sociale

dei ciechi pluriminorati" per € 3.468.749,53 e capitolo 53 "Fondo spese per

la realizzazione e l’avvio di nuove strutture per il Libro Parlato" per €

411

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

330.387,20;

b-) partite di giro:

Capitolo 506 "Versamenti Vari (conti transitori)" € 960.611,99 di cui la

voce più significativa si riferisce alle quote di trattamento di fine rapporto

per il personale dipendente;

Capitolo 508 "Versamenti quote deleghe di spettanza sedi periferiche" €

768.508,13.

Occorre rilevare che la massa dei “residui passivi” è costituita

principalmente da somme destinate ad investimenti in conto capitale che

rappresentano circa il 60% del totale.

CONTO DI CASSA E SITUAZIONE AMMINISTRATIVA

A-) Conto di cassa dell'anno finanziario 2006

Il saldo di cassa appurato e riscontrato sul conto corrente del Cassiere Banco

di Sicilia ammonta alla data del 31/12/2006 a € 865.838,02 ed ha avuto nel

corso del 2006 un aumento di € 264.449,28 rispetto alla consistenza iniziale,

dovuto principalmente all’incasso di tutti i contributi di competenza.

Per completezza occorre tenere conto che al 31/12/2006 risultavano

giacenti, come da estratti conto, presso le Posteitaliane S.p.A. € 13.602,87

relativi ad abbonamenti alle riviste edite dall’Unione, il cui trasferimento

nella cassa dell'Ente presso il Banco di Sicilia è avvenuto agli inizi del

2007.

In sostanza l’ammontare complessivo della disponibilità di cassa al

31/12/2006, tra Banco di Sicilia e Poste Italiane è di € 879.440,89.

B-) Situazione amministrativa (TAB. 4)

La situazione amministrativa presenta un disavanzo di € 520.444,07 (contro

412

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

€ 73.521,67 dell’anno precedente), che si propone di coprire con una

manovra congiunta che prevede:

a-) il contenimento della spesa dell’esercizio 2007 mediante

accantonamento ed indisponibilità di una quota pari o proporzionale al

disavanzo accertato;

b-) l’utilizzo della quota del 5 per mille destinato all’Unione ai sensi della

Legge n. 266 del 23/12/2005 articolo 1 comma 337 in corso di erogazione

ed assegnazione da parte dell’Agenzia delle Entrate;

c-) l’utilizzo di parte del controvalore di circa € 350.000,00 della vendita

dell’appartamento di proprietà sito in Via Giuochi Istmici 15 Roma in corso

di trattativa per la cessione.

Pertanto, il disavanzo iscritto nell’apposita voce di bilancio “Disavanzo

esercizio precedente” verrà sistemato mediante apposita variazione.

In particolare la situazione amministrativa è riassunta nelle seguenti cifre:

Fondo cassa a inizio esercizio € 601.388,74

Riscossioni in conto competenza € 8.193.491,49

Riscossioni in conto residui € 4.191.743,13 € 12.385.234,62

Subtotale € 12.986.623,36

Pagamenti in conto competenza € 8.762.840,58

Pagamenti in conto residui € 3.357.944,76 € 12.120.785,34

Disponibilità di cassa al 31-12-

2006€ 865.838,02

Residui attivi al 31-12-2006 € 4.967.708,05

Residui passivi al 31-12-2006 € 6.353.990,14

Disavanzo di amministrazione al € 520.444,07

413

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

31-12-2006

Il risultato di competenza mette in evidenza un disavanzo di

amministrazione caratterizzato soprattutto da eventi di natura straordinaria

che hanno influenzato il risultato finale.

Le maggiori spese sostenute hanno trovato riscontro sostanzialmente nelle

seguenti voci più significative: disavanzo dell’esercizio precedente,

maggiori spese indifferibili della categoria IV (quali l’implementazione ed

il potenziamento della rete informatica necessaria al funzionamento delle

attività istituzionali, spese legali per conclusione di vertenze pregresse),

maggiori spese della categoria V (quali iniziative istituzionali a favore della

crescita della categoria per progetti intrapresi), disavanzo delle gestioni

speciali Centro Nazionale del Libro Parlato e Centro Studi e Riabilitazione

“Giuseppe Fucà” di Tirrenia.

Le minori entrate si riferiscono prevalentemente alle quote associative

accertate.

Sono in corso tuttavia, opportuni accorgimenti per monitorare e misurare i

flussi di uscita in modo da contenere le spese nell’ambito degli stanziamenti

di bilancio.

SITUAZIONE PATRIMONIALE (Allegato D al Conto Consuntivo)

Lo Stato patrimoniale al 31/12/2006 ha fatto registrare una consistenza netta

di € 19.384.608,24; rispetto all’esercizio precedente (Tabelle 5 e 6) si è

verificato una diminuzione di € 757.746,66 (-4% circa)

Tale decremento trova riscontro nei saldi delle seguenti voci, raffrontate con

quelle dell’esercizio precedente, e nell'analisi del prospetto storico Stato

Patrimoniale del “Conto Consuntivo”.

414

C.N. del 28/04/07

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ATTIVO PASSIVO

Fabbricati

+ 301.612,06

Fondo

svalutazione

immobilizzazioni

+ 44.318,55

Titoli - 22.024,05 Indennità anzianità - 5.398,78

Mobili e macchine + 132.708,57

Crediti verso terzi - 9.722,72

Fondi conto capitale - 674.478,35

Parziale - 271.904,49 Parziale + 38.919.77

Fondo cassa + 264.449,28

Residui attivi - 2.537.447,38 Residui passivi - 1.826.075,70

Totale generale - 2.544.902,59 Totale generale - 1.787.155,93

Decremento - 757.746,66

La consistenza delle immobilizzazioni e beni strumentali trova collocazione

negli appositi inventari, di cui al “Regolamento per la formazione e la

tenuta degli inventari”.

Il decremento è stato determinato dalle risultanze registrate nelle voci del

“Conto economico delle rendite e spese”.

La gestione patrimoniale al 31/12/2006 presenta una diminuzione netta di €

757.746,66 rispetto al 2005 come sopra evidenziato.

Rispetto all’anno precedente, le variazioni più significative nell’Attivo

patrimoniale sono rappresentate:

in aumento

dalla giacenza di cassa che passa da € 601.388,74 a € 865.838,02;

dai fabbricati che passano da € 13.915.660,25 a € 14.217.272,31;

415

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dalle immobilizzazioni tecniche che passano da € 2.156.679,88 a

2.289.388,45;

in diminuzione:

dai titoli che passano da € 825.534,01 a € 803.509,96;

dai crediti verso terzi che passano da € 1.570.674,28 a € 1.560.951,56;

dai fondi destinati in conto capitale che passano da € 4.512.503,68 a €

3.838.025,33;

dalla consistenza dei residui attivi che passano da € 7.505.155,43 a €

4.967.708,05;

Le variazioni connesse al Passivo patrimoniale sono costituite da:

in aumento

dal fondo ammortamento beni mobili che passa da € 1.679.287,75 a €

1.723.606,30;

in diminuzione

dal trattamento di fine rapporto maturato a favore dei dipendenti che passa

da € 949.286,51 a € 943.887,73;

dai residui passivi la cui consistenza passa da € 8.180.065,84 a €

6.353.990,14.

CONTO ECONOMICO (Allegato D al Conto Consuntivo)

Il conto economico (TAB. 7) mette in evidenza il risultato dell’esercizio.

Esso rappresenta le entrate/ricavi e le spese/costi derivanti dalla gestione

finanziaria, nonché le componenti di reddito che non danno luogo a

movimenti finanziari.

In effetti il conto mette a fuoco da una parte le voci di entrata e le voci di

spesa correnti, come da analisi dettagliata del Conto Consuntivo, necessarie

416

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

al funzionamento dell'Unione e quindi delle molteplici attività in essere;

dall'altra parte evidenzia le sopravvenienze e insussistenze sia attive che

passive.

In particolare la composizione percentuale delle “entrate correnti”

dell’esercizio, rappresentate per categoria, relativa all’attività istituzionale è

la seguente:

Cessione di beni e prestazioni di

servizi€ 21.741,58 pari al 0,5%

Contributi Statali € 2.793.428,24 pari al 62,5%

Finanziamento progetti € 113.690,66 pari al 2,5%

Lasciti e donazioni € 172.393,92 pari al 3,9%

Quote e contributi associativi € 390.000,00 pari al 8,7%

Trasferimenti attivi correnti € 574.315,89 pari al 12,8%

Rendite patrimoniali € 87.329,34 pari al 2,0%

Entrate diverse € 33.262,20 pari al 0,7%

Avanzo gestione speciale C.N.T. € 17.063,80 pari al 0,4%

Poste correttive e compensative di

spese€ 269.126,08 pari al 6,0%

Come si evince le entrate relative a contributi statali rappresentano circa il

65% delle risorse.

La composizione percentuale delle “spese correnti” dell’esercizio relativa

all’attività istituzionale è la seguente:

Spese per gli organi dell'Ente € 376.353,26 pari al 7,3%

Oneri per il personale e

collaboratori€ 1.226.944,64 pari al 23,9%

417

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Spese per l'acquisto di beni e

servizi€ 678.486,17 pari al 13,2%

Spese per prestazioni istituzionali € 1.974.195,71 pari al 38,4%

Oneri tributari € 233.732,73 pari al 4,5%

Oneri straordinari € 517,06 pari al 0,1%

Disavanzo gestione Centro

Tirrenia€ 55.245,44 pari al 1,1%

Disavanzo gestione Centro Libro

Parlato€ 22.745,07 pari al 0,4%

Trasferimenti e poste correttive di

entrate € 575.431,88 pari al 11,1%

Il conto economico si è chiuso con un disavanzo di rendita lordo di €

671.300,25 per effetto della gestione di competenza, a cui vanno detratte le

poste attive (- € 323.950,68) e aggiunte quelle passive (+ € 410.397,09): ne

consegue che il risultato economico complessivo presenta una diminuzione

di € 757.746,66 da portare in diminuzione della consistenza netta.

Rispetto all’esercizio precedente 2005, il flusso delle Entrate correnti è

diminuito in termini assoluti di € 308.258,92 ed in termini percentuali di

circa il 9%.

Le Spese correnti sono aumentate in termini assoluti di € 439.691,92, pari a

circa il 9%, dovuto in prevalenza alla indifferibilità di alcune spese

necessarie per il funzionamento delle attività istituzionali.

PERSONALE

Una notazione particolare meritano le risorse umane in forza all’Unione.

Il personale in servizio alla data del 31/12/2006 presso tutte le strutture della

418

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

sede centrale, comprese le gestioni speciali Centro Studi e Riabilitazione

"Giuseppe Fucà", Centro Nazionale Tiflotecnico e Centro Nazionale del

Libro Parlato, è di n. 78 unità (n. 31 presso le strutture territoriali), di cui a

part-time n. 18.

La dislocazione del personale e dei collaboratori coordinati e continuativi

per settore lavorativo, è evidenziata nell’allegate tabelle 9 e 9/a.

L'onere complessivo, facente carico a tutte le attività dell’Unione ivi

compreso anche il costo dei collaboratori (in numero di 14) è ammontato a

€. 2.925.956,20.

SPESE DELL'ECONOMATO

L'articolo 1 del “Regolamento per il servizio di economato” dispone anche

per le piccole spese effettuate dall'economo.

Per l'anno 2006 si sono registrati pagamenti per € 432.565,98 regolarmente

contabilizzati nei competenti capitoli di uscita.

Le principali tipologie di spesa riguardano:

Viaggi e missioni € 280.446,80

Materiale di consumo e piccole

Manutenzioni € 152.119,18

ATTIVITA' DI SOSTITUTO D'IMPOSTA E PREVIDENZIALI

L'attività dell'Unione come sostituto d'imposta e previdenziale è stata svolta

nel rispetto della normativa in vigore in ordine a quanto dovuto allo Stato

per imposte dirette, indirette e contributi previdenziali ed assistenziali.

L'attività trova riscontro negli appositi capitoli dell’allegato al bilancio

“Partite di giro”.

MISURE DI TUTELA E GARANZIA

419

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Ai sensi del Decreto Legislativo n. 196 del 30/06/2003, per espressa

previsione legislativa, si riferisce in questa sede dell’avvenuta redazione del

documento Programmatico sulla sicurezza acquisito in atti di ufficio.

GESTIONI SPECIALI (allegato B al rendiconto) – Tabelle 8, 8 bis, 8

ter, 8 quater

Si rappresentano in sintesi le risultanze delle attività delle gestioni speciali

rinviando ogni approfondimento e dettaglio al Bilancio di settore e alle note

integrative annesse alla relazione.

a-) la gestione speciale di "Le Torri - Centro Studi e Riabilitazione

Giuseppe Fucà" di Tirrenia, come da bilancio economico-patrimoniale, ha

fatto registrare per l'esercizio 2006 un risultato così riassumibile:

Totale entrate/ricavi € 881.747,38

Totale uscite/costi € 936.992,82

Disvanzo € 55.245,44

Il disavanzo di esercizio registrato, è stato evidenziato al capitolo 47 del

Bilancio Uscite dell’Unione.

Per detta gestione, ai sensi dell'art. 20 bis del D.P.R. n. 600/73, introdotto

dall'art. 25 del D.L.vo n. 460/97 si evidenziano le attività direttamente

connesse, che sono ammontate a € 60.861,82 nel corso dell'esercizio.

La gestione deve recuperare un proprio equilibrio, quale presupposto per

possibili futuri sviluppi. Da sottolineare che con l’inizio dell’esercizio 2007

le gestione verrà affidata ad un nuovo institore.

b-) la gestione speciale del Centro Nazionale Tiflotecnico, come da bilancio

economico-patrimoniale, ha fatto registrare per l'esercizio 2006 un risultato

così riassumibile:

420

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Totale entrate/ricavi € 2.150.916,07

Totale uscite/costi € 2.133.852,27

Avanzo € 17.063,80

Il risultato dell’avanzo di gestione è stato evidenziato al capitolo 17 del

bilancio Entrate dell’Unione.

Per detta gestione ai sensi dell'art. 20 bis del D.P.R. n. 600/73, introdotto

dall'art. 25 del D.L.vo n. 460/97 si evidenziano le attività direttamente

connesse che sono ammontate a € 85.663,38 nel corso dell'esercizio.

I risultati della gestione e i rapporti patrimoniali con l’Unione trovano

rispondenza e raccordo nel conto finanziario esercizio 2006 ai capitoli 12/1,

17 e 31 dell’entrata, nonché al capitolo 49/2 dell’uscita e nella situazione

patrimoniale alla voce crediti.

Nel corso dell'ultimo esercizio il Centro ha continuato a svolgere la sua

opera di ricerca, di distribuzione ed assistenza ai non vedenti, in merito a

presidi informatici e non, confermandosi organizzazione di servizio senza

fine di lucro in grado di fornire strumenti tiflotecnici ed informatici,

progettati e distribuiti in proprio, al passo con le più avanzate tecnologie.

Si ritiene opportuno, inoltre, porre in evidenza che sia il Centro Studi e

Riabilitazione "Giuseppe Fucà" di Tirrenia che il Centro Nazionale

Tiflotecnico, nel realizzare le loro attività usufruiscono di strutture e risorse

dell'Unione essendo parte integrante del patrimonio associativo.

c-) la gestione speciale del Centro Nazionale del Libro Parlato, come da

rendiconto finanziario, ha fatto registrare nell'esercizio 2006 il seguente

risultato:

Totale entrate/ricavi € 2.236.123,74

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Totale uscite/costi € 2.258.868,81

Disavanzo € 22.745,07

Il disavanzo è dovuto ad interventi straordinari ed indifferibili necessari per

la realizzazione dei programmi preventivati: tale risultato è evidenziato nel

bilancio dell’Unione al capitolo 48/1 dell’uscita.

L’efficacia e l’efficienza delle attività svolte è rappresentata, in sintesi,

nell’allegata Tabella 8 quater, la cui attività dell’anno 2006 è raffrontata con

gli esercizi precedenti.

Tutta l’attività è, comunque, posta continuamente sotto osservazione e

controllo per ottimizzare le risorse e i servizi forniti, di cui all’ampia

illustrazione contenuta nella nota integrativa.

I Centri restano solo apprezzabili gestioni a carattere sociale; infatti gli

eventuali “avanzi” vengono utilizzati per l'ampliamento delle strutture ed il

miglioramento dei servizi offerti agli utenti non vedenti ed ipovedenti.

PARTITE DI GIRO (Allegato C)

I movimenti sia dell’entrata che della corrispondente uscita, trovano

riscontro analitico nell’allegato C al Consuntivo.

La consistenza dei movimenti, sia in entrata che in uscita, si riferiscono in

particolare alle quote deleghe di spettanza delle sedi periferiche.

CONCLUSIONI

La gestione delle risorse disponibili è stata oculata e associata a significativi

recuperi di produttività complessiva e di settore, non solo per rispondere ai

principi dell’efficienza e della economicità che debbono caratterizzare

l’impiego delle risorse statali, ma anche a motivo dell’incertezza

nell’erogazione dei contributi stessi.

422

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

In questo contesto non si può fare a meno di evidenziare che continua la

contrazione delle risorse ordinarie correnti, mentre le spese di gestione sono

state contenute nei limiti consentiti dalle esigenze di programmazione e

sviluppo dell’attività istituzionale, così come è evidenziato dall’allegato al

rendiconto (Tabella 7).

L’Unione, anche in presenza di difficoltà oggettive, ha continuato ad

operare con profonda convinzione e tenacia nel perseguire gli obiettivi

programmati.

Purtroppo, la carenza di risorse potrebbe a lungo andare significare anche

rischio di rallentamento nell’offerta dei servizi sociali. Peraltro è di

particolare rilievo la disposizione della Legge Finanziaria 2007 che prevede

una decurtazione del 13% circa sui contributi correnti; a tale proposito, se

non dovessero intervenire ulteriori cambiamenti, si verrebbero a creare

notevoli difficoltà all’andamento gestionale dell’Ente con la conseguente

riduzione e cancellazione di alcuni servizi offerti.

Si evidenzia, infine, ai sensi del Decreto Legislativo n. 460/97 articolo 25

comma 5, che il Bilancio dell’Unione è stato certificato come in atti

d’ufficio.

Nel corso dell’esercizio è iniziato il processo per la realizzazione del

progetto “Sistema Gestione Qualità”, che dovrebbe comportare la

“certificazione” dei servizi offerti dall’Unione”.

Vista

la delibera della Direzione Nazionale n. 44 del 22/03/2007;

423

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Visto

il verbale della Commissione di collaborazione amministrativa del

27/04/2007 e del Collegio dei Sindaci in data 4 e 20/04/2007, che

esprimono parere favorevole all’approvazione del consuntivo;

Preso atto

delle risultanze finali sopra esposte del conto consuntivo

Delibera

1-) di approvare il conto consuntivo della Sede Centrale dell’Unione

Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, per l’esercizio 2006, nel prospetto di

seguito riportato:

2) di dare atto che le entrate per attività direttamente connesse sono

evidenziate nella precedente tabella n. 8;

424

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

3) di coprire il disavanzo di € 520.444,07 attraverso la prossima nota di

variazione al Bilancio di Previsione 2007, con le modalità indicate in

premessa

Il provvedimento, messo ai voti per appello nominale, viene approvato

all’unanimità dei presenti assenti Castronovo, Cattani, Pagura, Terranova,

Tortini e Vantaggi.

Il Rag. Serio lascia la riunione.

Deliberazione n. 3

Modifiche al Regolamento Generale dell’Unione Italiana dei ciechi e

degli Ipovedenti

Il Consiglio Nazionale

Atteso

che la Commissione appositamente costituita ha formulato proposte di

modifica al Regolamento Generale dell’Unione;

Vista

la delibera n. 16 della Direzione Nazionale del 22/02/07 che approva alcune

modifiche al Regolamento Generale, proponendole al Consiglio Nazionale

per competenza e la decisione del 12/04/07 con la quale la Direzione

stabilisce che le quote sociali sono previste dal Regolamento in modo

omogeneo per tutti i soci, sia non vedenti che ipovedenti;

Dopo ampio dibattito sulle singole proposte;

Udita

la relazione del Presidente Nazionale

delibera

1) di approvare le proposte della Direzione Nazionale e in particolare le

425

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

seguenti modifiche al Regolamento Generale dell’Unione Italiana dei Ciechi

e degli Ipovedenti:

Art. 1

Comma I sostituire “Unione Italiana dei Ciechi-Onlus” con

“Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti-Onlus”

(e così a seguire ogni volta che si presenta)

Art. 6

Comma I aggiungere “Tutore” dopo “effettivo”

Comma II eliminare “all’Unione” dopo “iscrizione”

Comma III viene così sostituito: “Per l’iscrizione a socio tutore la

domanda va corredata, oltre che dai documenti di cui

al comma II, relativi al minore interdetto, anche

certificazione relativa alla titolarità della legale

rappresentanza.”

Comma IV viene così sostituito: “L’iscrizione a socio tutore

comporta anche la iscrizione a socio effettivo del

minore o interdetto rappresentato, con il pagamento di

una sola quota di iscrizione.”

Comma IX dopo “associazione” eliminare “per i soci effettivi”

Art. 7

Comma I dopo “effettivi” aggiungere “tutori ed” e dopo

“delega” aggiungere “di pagamento della quota

sociale sulle provvidenze erogate dall’INPS” prima di

“valgono”

Comma III aggiungere dopo “effettivi” “tutori ed” ed eliminare

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Vol. n. 7-8

“minorati della vista”

I Commi IV, V, VI, VII sono così sostituiti :

Comma IV Ogni Sezione invia alla Sede Centrale dell'Unione le

variazioni del quadro organizzativo.

Comma V I soci sostenitori sono muniti di apposita tessera

rilasciata dalla Sezione di appartenenza.

Comma VI Al socio moroso, sospeso dalle attività associative, è

comunque inviato l’avviso di convocazione delle

assemblee e delle riunioni degli organi di cui fa parte,

ma potrà esercitare i diritti di socio esclusivamente se

in regola con la quota sociale.

Comma VII La qualità di socio si perde per persistente morosità

deliberata dal Consiglio della Sezione Provinciale

territorialmente competente. La persistente morosità

consiste nel mancato pagamento della quota

associativa per due anni consecutivi.

Il Comma VIII diventa:

Comma VIII I comitati consultivi dei soci aggregati collaborano

con gli organi statutari dell’Unione nello studio delle

problematiche di cui all’art. 3 dello Statuto Sociale,

formulando proposte e, ove richiesti, esprimendo

pareri”

I Commi IX, X, XI e XII sono così sostituiti:

Comma IX I comitati sono costituiti a livello sezionale o

intersezionale, con un numero di componenti non

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inferiore a tre e non superiore a sette.

Comma X Ciascun comitato elegge nel proprio seno, a

maggioranza semplice, un coordinatore: i coordinatori

dei singoli comitati sezionali o intersezionali

costituiscono il comitato regionale.

Comma XI È costituito un comitato nazionale dei soci aggregati,

formato da sette componenti, eletti dai Presidenti dei

rispettivi comitati regionali riuniti in seduta comune.

Le sedute comuni dei Presidenti Regionali e le

riunioni dei comitati nazionali sono coordinate da un

componente delLa Direzione Nazionale.

Comma XII Comitati durano in carica quanto l’organo presso il

quale sono costituiti.

Art. 14

Comma II dopo “Regionali” aggiungere “nonché ai componenti

di diritto”

Art. 15

Comma V dopo “Statuto” eliminare “e la Commissione per le

risoluzioni congressuali”

Art. 16

Comma I dopo “riunioni” aggiungere “dei Consigli Regionali e

Sezionali”

Art. 17

I commi I, II e III sono così sostituiti:

Comma I Le votazioni palesi del Consiglio Nazionale

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avvengono per alzata di mano o per appello nominale.

Qualora non siano disponibili almeno tre scrutinatori

vedenti, tutte le votazioni palesi debbono effettuarsi

per appello nominale. Per le votazioni a scrutinio

segreto il Consiglio nomina una Commissione

costituita da cinque membri di cui almeno due a

conoscenza del braille.

Comma II I Consiglieri Nazionali eletti dal Congresso, che si

trovino in situazione di incompatibilità, debbono

comunicare per iscritto al Presidente Nazionale, con

mezzi che consentano la dimostrazione della

spedizione, la loro opzione entro il termine perentorio

di otto giorni dalla comunicazione della elezione,

pena la decadenza dalla carica.

Comma III In caso di rinuncia o decadenza di uno o più degli eletti, il

Presidente Nazionale ne dà comunicazione al subentrante o ai

subentranti i quali, a pena di decadenza, debbono dichiarare

l’accettazione della carica, ai sensi dell’articolo 8 del

presente Regolamento

Art. 18

Comma II dopo “raccomandata” aggiungere “con posta elettronica

certificata”

Art. 22

Comma I dello Statuto – Leggasi “g) e h)” in luogo di “f) e g)”.

Cambiare la numerazione dei commi a seguire

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Art. 26

Comma I dopo “attribuita” sostituire “organo” con “struttura”

Art. 43

I Commi V, VI, VII sono così sostituiti:

Comma V Il Consiglio Sezionale delibera l’assunzione del

personale dipendente dalla Sezione.

Comma VI Il bilancio preventivo e quello consuntivo vengono

predisposti dal Consiglio Sezionale almeno 30 giorni

prima della data di svolgimento dell’Assemblea.

Comma VII Il Consiglio Sezionale, su proposta del Presidente

Sezionale, può nominare fra persone particolarmente

meritevoli un Presidente Onorario, che collabora con

il Presidente Sezionale e partecipa con voto

consultivo alle riunioni del Consiglio Sezionale

Art. 45

Comma I dopo “Sezionale” sostituire “deve trasmettere” con

“trasmette”

Art. 46

Comma I togliere “Il rappresentante o”

Art. 51

Il Comma IV diventa:

Comma IV Per l’elezione del Presidente, della Direzione e dei

Consiglieri Nazionali, per la quale non è prevista la

presentazione di liste, non è necessaria, anche se

consentita, la formalizzazione di candidature, ferma

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restando la facoltà dei singoli aventi diritto al voto di

esprimere intenzioni di voto.

I Commi V e VI sono soppressi.

Al nuovo Comma V, dopo “candidature” aggiungere “(che possono

comunque essere presentate)” per cui diventa:

Comma V Per l’elezione del Collegio dei Probiviri e del

Collegio Centrale dei Sindaci non è richiesta la

presentazione di liste, né di candidature (che possono

comunque essere presentate), ferma restando la

facoltà dei Consiglieri Nazionali di esprimere

intenzioni di voto.

Al nuovo Comma VI, dopo “elezione” aggiungere “degli organi nazionali”

per cui diventa:

Comma VI Per le elezioni di competenza del Consiglio Regionale

e del Consiglio Sezionale, si applicano le disposizioni

previste per la elezione degli organi nazionali.

Per i Commi da VII a XII cambia solo la numerazione e diventano:

Comma VII Per le elezioni di competenza dell'Assemblea

Sezionale le liste di candidati dovranno essere

depositate presso la segreteria sezionale entro le ore

12 del decimo giorno libero precedente l'Assemblea.

Tali liste devono essere sottoscritte presso gli uffici

sezionali alla presenza di persona specificamente

incaricata dal Consiglio Sezionale, oppure davanti ad

un notaio o ad altro pubblico ufficiale abilitato.

431

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Comma VIII Non è ammesso candidarsi in più liste per lo stesso Organo.

Comma IX I candidati dovranno dichiarare la loro accettazione,

sottoscrivendola alla presenza di una delle persone

indicate nel Comma VII.

Comma X L'avviso di convocazione dell'assemblea ordinaria o

straordinaria deve indicare una o più persone delegate

dal Consiglio Sezionale a raccogliere le firme di cui al

precedente comma, nonché i giorni e l'orario in cui

tale persona sarà a disposizione dei soci.

Comma XI Per le votazioni a scrutinio segreto, il votante potrà, a

sua scelta, avvalersi della scrittura in braille o di

quella in nero.

Comma XII Le schede dovranno essere di dimensioni e colori

diversi per ciascun tipo di votazione.

Il Comma XIII diventa:

Comma XIII Nel caso di presenza di liste e di candidature le schede

possono portare l’indicazione, in nero ed in braille,

delle liste (complete dei candidati) nonché delle

candidature.

I commi da XIV a XXIV diventano:

Comma XIV Nelle elezioni le schede recano, di norma, la scritta

"Elezioni per…" seguita dalla denominazione

dell'organo da eleggere.

Comma XV Il Presidente del seggio controlla che, durante le

elezioni, una stessa persona non assista più di due

432

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elettori.

Comma XVI Le liste presentate a norma dei commi precedenti

sono numerate per sorteggio, alla scadenza del

termine di presentazione.

Comma XVII Il Presidente del Collegio votante, prima dell'inizio

delle operazioni di voto, comunica agli elettori i

nominativi contenuti in ciascuna lista, nonché il

numero delle liste di appartenenza.

Comma XVIII Qualora siano espresse più preferenze di quanto

consentito, tutte le preferenze verranno annullate. In

tal caso, resta comunque valido il voto di lista,

quando lo stesso sia esplicitamente espresso, oppure

quando i candidati votati appartengano tutti alla stessa

lista.

Comma XIX Qualora l'elettore esprima preferenze totalmente o

parzialmente difformi dalla lista prescelta, rimane

valido il voto di lista e vengono annullate le

preferenze espresse al di fuori della lista votata.

Comma XX In presenza di una sola lista e di candidature estranee

alla lista l’assegnazione dei seggi è effettuata in base

alla graduatoria delle preferenze ottenute dai singoli

candidati.

Comma XXI Nell’ipotesi di cui al comma precedente il solo voto di

lista comporta l’attribuzione di un voto di preferenza

a tutti i candidati della lista. La espressione di voti di

433

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preferenza, oltre a quello di lista, comporta la sola

attribuzione delle preferenze espresse ai candidati

della lista e non all’intera lista. Quando vengono

espresse preferenze, possono essere votati anche

candidati estranei alla lista fino a 1/3 dei componenti

l’organo da eleggere, arrotondato per difetto, ma non

inferiore all’unita’.

Comma XXII Qualora vi siano più liste, la mancanza

dell'indicazione del numero della lista non comporta

l'annullamento della scheda, quando dalle preferenze

espresse risulti inequivocabilmente manifesta la

volontà dell'elettore.

Comma XXIII Le operazioni di voto debbono essere organizzate in

modo tale da garantire la segretezza e la libertà del

voto.

Comma XXIV Le candidature vanno presentate al Presidente

dell’organo competente all’elezione prima che sia

disposto l’inizio delle operazioni di voto. Il Presidente

può designare altra persona a raccogliere le

candidature di cui al precedente comma.

L’ammissibilità delle candidature, una volta accettata

dai candidati, è disposta dal Presidente dell’organo

competente. In caso di contestazione decide l'organo

competente alla elezione.

2) di dare atto che il Regolamento, con le modifiche apportate, risulta il

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seguente:

REGOLAMENTO GENERALE

ART. 1 (R)

NATURA GIURIDICA

1. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti– ONLUS è iscritta nel

Registro delle persone giuridiche, di cui al D.P.R. 10 febbraio 2000, n. 361

e al Registro nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale di cui alla

legge 7 dicembre 2000, n. 383.

ART. 6(R)

AMMISSIONE A SOCIO

Comma I

Si acquista la qualità di socio effettivo, tutore o aggregato con l’ammissione

deliberata dal Consiglio della Sezione Provinciale territorialmente

competente.

Comma II

Per l'iscrizione occorre presentare domanda, in carta libera, nella quale

vanno dichiarate, oltre le generalità, cittadinanza, residenza, stato civile e di

famiglia. Alla domanda vanno allegate due fotografie, nonché copia del

referto della Commissione Sanitaria per gli accertamenti oculistici o di

controllo ovvero certificato rilasciato da un oculista del Servizio Sanitario

Nazionale, oppure copia autenticata da impiegato della Sezione a ciò

designato, del libretto di pensione di cieco civile. È fatta salva la facoltà

della Sezione di avvalersi in ogni momento di un oculista di fiducia per

l’accertamento del visus del richiedente.

Comma III

435

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Per l’iscrizione a socio tutore la domanda va corredata, oltre che dai

documenti di cui al comma II, relativi al minore interdetto, anche

certificazione relativa alla titolarità della legale rappresentanza.

Comma IV

L’iscrizione a socio tutore comporta anche la iscrizione a socio effettivo del

minore o interdetto rappresentato, con il pagamento di una sola quota di

iscrizione.

Comma V

L’iscrizione è decisa con delibera del Consiglio Sezionale nella seduta

successiva alla data di ricezione della domanda, e con effetto dalla data

risultante dal protocollo in arrivo. Qualora il Consiglio Sezionale, nella

prima seduta utile dalla data di presentazione della domanda, non adotti

provvedimento, l’iscrizione opera di diritto.

Comma VI

Coloro che, per qualsiasi motivo, desiderino iscriversi in Sezione diversa da

quella della loro residenza devono farne motivata domanda alla Sezione

prescelta.

Comma VII

Salvo i casi di cui al precedente comma, il cambiamento di residenza dei

soci comporta il trasferimento alle Sezioni di nuova residenza; il

trasferimento va comunicato dal socio alla Sezione di origine e da questa

sollecitamente notificato alla Sezione presso la quale il socio si trasferisce,

con invio degli atti contenuti nel fascicolo personale del socio.

Comma VIII

I soci residenti all’estero indicano la Sezione presso la quale intendono

436

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

essere iscritti. In mancanza di tale indicazione, l’iscrizione avviene presso la

Sezione di Roma.

Comma IX

L’anzianità associativa, si calcola dalla data di iscrizione, restando

conteggiati soltanto gli anni per i quali è stata pagata la quota associativa,

ancorché in ritardo, ivi comprese le annualità arretrate.

Comma X

La qualità di socio sostenitore è deliberata dal Consiglio della Sezione

Provinciale territorialmente competente.

Comma XI

La qualità di socio onorario è attribuita con delibera del Consiglio

Nazionale, su proposta motivata dei Consigli Sezionali, Regionali o delLa

Direzione Nazionale.

ART. 7(R)

DIRITTI E DOVERI DEI SOCI E COMITATI CONSULTIVI DEI

SOCI AGGREGATI

Comma I

I soci effettivi, tutori ed aggregati hanno il dovere di pagare annualmente la

quota sociale alla Sezione di appartenenza. Per i sottoscrittori di delega di

pagamento della quota sociale sulle provvidenze erogate dall’INPS valgono

le modalità previste dall’apposita convenzione.

Comma II

In caso di morosità, il socio è sospeso da ogni attività associativa.

Comma III

I soci effettivi, tutori ed i soci aggregati sono muniti di tessera sociale con

437

C.N. del 28/04/07

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fotografia; detta tessera è annualmente convalidata.

Comma IV

Ogni Sezione invia alla Sede Centrale dell'Unione le variazioni del quadro

organizzativo.

Comma V

I soci sostenitori sono muniti di apposita tessera rilasciata dalla Sezione di

appartenenza.

Comma VI

Al socio moroso, sospeso dalle attività associative, è comunque inviato

l’avviso di convocazione delle assemblee e delle riunioni degli organi di cui

fa parte, ma potrà esercitare i diritti di socio esclusivamente se in regola con

la quota sociale.

Comma VII

La qualità di socio si perde per persistente morosità deliberata dal Consiglio

della Sezione Provinciale territorialmente competente. La persistente

morosità consiste nel mancato pagamento della quota associativa per due

anni consecutivi.

Comma VIII

I comitati consultivi dei soci aggregati collaborano con gli organi statutari

dell’Unione nello studio delle problematiche di cui all’art. 3 dello Statuto

Sociale, formulando proposte e, ove richiesti, esprimendo pareri.

Comma IX

I comitati sono costituiti a livello sezionale o intersezionale, con un numero

di componenti non inferiore a tre e non superiore a sette.

Comma X

438

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Ciascun comitato elegge nel proprio seno, a maggioranza semplice, un

coordinatore: i coordinatori dei singoli comitati sezionali o intersezionali

costituiscono il comitato regionale.

Comma XI

È costituito un comitato nazionale dei soci aggregati, formato da sette

componenti, eletti dai Presidenti dei rispettivi comitati regionali riuniti in

seduta comune. Le sedute comuni dei Presidenti Regionali e le riunioni dei

comitati nazionali sono coordinate da un componente delLa Direzione

Nazionale.

Comma XII

I Comitati durano in carica quanto l’organo presso il quale sono costituiti.

ART. 8(R)

DIRITTO DI ELETTORATO PASSIVO, CAUSE DI

INELEGGIBILITA’ , VERIFICA DEI POTERI

Comma I

Qualora una causa di ineleggibilità sopravvenga nel corso del mandato,

l'organo competente delibera la decadenza.

Comma II

Coloro che risultano eletti, entro 8 giorni dalla comunicazione della

proclamazione dell’elezione, salvo i termini diversamente stabiliti dal

presente regolamento, devono dichiarare per iscritto, pena la decadenza, la

loro accettazione dell'elezione ed il possesso dei diritti civili e politici.

L’assunzione delle funzioni nel termine di cui sopra equivale ad

accettazione.

Comma III

439

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Ogni organo collegiale, salvo quanto diversamente disciplinato, nella sua

prima riunione procede alla verifica delle condizioni di eleggibilità dei suoi

componenti.

Comma IV

Contro le deliberazioni contenenti dichiarazioni di ineleggibilità è ammesso

ricorso nei modi e nei termini statutari e regolamentari.

ART. 11 (R)

SPESE DI FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI ASSOCIATIVI

Comma I

L’indennità per i dirigenti nazionali è stabilita dalLa Direzione Nazionale,

quella per i dirigenti regionali dai Consigli Regionali, quella per i dirigenti

sezionali dai Consigli Sezionali, nei limiti di legge.

Comma II

Le indennità non sono cumulabili tra di loro.

Comma III

Le spese del Congresso e del Consiglio Nazionali sono a carico del bilancio

della Sede Centrale. Le spese relative al funzionamento degli organi

dell'Unione sono a carico del bilancio delle strutture presso cui operano.

Comma IV

Le indennità per missioni e trasferte sono determinate dalLa Direzione

Nazionale.

ART. 13 (R)

CONVOCAZIONE DEL CONGRESSO

Comma I

440

C.N. del 28/04/07

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Il Presidente Nazionale comunica la data, la sede e l’ordine del giorno del

Congresso con lettera raccomandata ai Consiglieri Nazionali, ai Consiglieri

Regionali ed ai Consiglieri Provinciali almeno tre mesi prima della

riunione.

ART. 14 (R)

COMPOSIZIONE DEL CONGRESSO E INVIO NOMINATIVI DEI

DELEGATI

Comma I

I nominativi dei delegati al Congresso eletti dalle assemblee ordinarie delle

Sezioni e i relativi indirizzi, nonché degli altri soci che hanno riportato voti

nelle elezioni per i delegati sono comunicati dalle Sezioni, entro venti giorni

dall'effettuazione delle rispettive assemblee, ai Consigli Regionali e alla

Sede Centrale, unitamente all'indicazione numerica dei soci in regola con il

tesseramento sociale.

Comma II

Il Presidente Nazionale invia alle Sezioni Provinciali e ai Consigli Regionali

nonché ai componenti di diritto l'avviso di convocazione del Congresso con

l'indicazione dell'ordine del giorno, della sede e della data, in conformità

delle delibere del Consiglio Nazionale o delLa Direzione Nazionale.

Comma III

I componenti del Collegio dei Probiviri e del Collegio Centrale dei Sindaci

possono presenziare ai lavori congressuali.

Comma IV

La Direzione Nazionale ed il Presidente Nazionale possono invitare al

Congresso persone che abbiano acquisito benemerenze nei confronti dei

441

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

ciechi e dell'Unione.

Comma V

Il Presidente del Congresso ha facoltà di concedere la parola ai Probiviri, ai

Sindaci ed agli invitati.

ART. 15 (R)

ORGANIZZAZIONE DEL CONGRESSO, VOTAZIONI E VERBALE

Comma I

Il Presidente Nazionale apre i lavori congressuali.

Comma II

La conta dei voti relativi alla elezione del Presidente del Congresso viene

fatta da tre persone designate dal Presidente Nazionale.

Comma III

Le conte successive alla elezione del Presidente del Congresso, fino a

quando non siano stati eletti gli scrutinatori, vengono eseguite da tre

persone indicate dal Presidente del Congresso.

Comma IV

Il Congresso, dopo l'insediamento della presidenza e l'elezione degli

scrutinatori, procede alla costituzione delle commissioni di cui al

corrispondente articolo dello Statuto.

Comma V

La Commissione elettorale e la Commissione per le modifiche allo Statuto

possono essere costituite al massimo da un rappresentante per ogni regione;

la Commissione per la verifica dei poteri è composta da non più di sette

membri.

Comma VI

442

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Tutte le eventuali proposte di modifica dello Statuto vigente devono essere

presentate in forma articolata di emendamento, nei termini di cui all’art. 55,

comma 2, dello Statuto.

Comma VII

La Commissione per le modifiche allo Statuto, sulla base degli

emendamenti presentati, redige un testo delle modifiche e lo trasmette al

Presidente, che lo sottopone all'approvazione del Congresso.

Comma VIII

L'elezione del Presidente e dei due vice-presidenti del Congresso, degli

scrutinatori, dei questori, dei componenti le commissioni, dei presidenti

delle sessioni congressuali e quelle concernenti ogni altro incarico relativo

ai lavori del congresso sono effettuate, di norma, per alzata di mano.

Comma IX

Al Presidente del Congresso è riservato ogni potere di organizzazione e

svolgimento dei lavori, con facoltà di allontanare qualunque estraneo al

Congresso (compresi gli accompagnatori dei delegati) dall’aula.

Comma X

Il verbale dei lavori congressuali viene redatto dal Segretario del Congresso

ed è sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.

ART. 16 (R)

IL PRESIDENTE NAZIONALE

Comma I

Il Presidente Nazionale può partecipare personalmente, o delegando un

componente del Consiglio Nazionale o delLa Direzione Nazionale, alle

riunioni dei Consigli Regionali e Sezionali.

443

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Comma II

L’incapacità del Presidente Nazionale, prevista dall'art. 19, lettera d) dello

Statuto, deve essere tale da impedirgli l'esercizio delle funzioni in modo

grave e permanente. Lo stato di incapacità è dichiarato su proposta delLa

Direzione Nazionale, dal Consiglio Nazionale con il voto dei tre quarti dei

componenti, sulla base di documentati riscontri obiettivi.

Comma III

In caso di vacanza della carica di Presidente Nazionale, il Vice-Presidente

Nazionale convoca con urgenza il Consiglio Nazionale. Fino alla elezione

del nuovo Presidente Nazionale il Vice-Presidente ne esercita tutte le

funzioni.

Comma IV

Il Presidente Nazionale eletto dal Consiglio Nazionale resta in carica fino al

Congresso Nazionale.

ART. 17 (R)

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE, VOTAZIONI E

OPZIONI

Comma I

Le votazioni palesi del Consiglio Nazionale avvengono per alzata di mano o

per appello nominale. Qualora non siano disponibili almeno tre scrutinatori

vedenti, tutte le votazioni palesi debbono effettuarsi per appello nominale.

Per le votazioni a scrutinio segreto il Consiglio nomina una Commissione

costituita da cinque membri di cui almeno due a conoscenza del braille.

Comma II

I Consiglieri Nazionali eletti dal Congresso, che si trovino in situazione di

444

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

incompatibilità, debbono comunicare per iscritto al Presidente Nazionale,

con mezzi che consentano la dimostrazione della spedizione, la loro opzione

entro il termine perentorio di otto giorni dalla comunicazione della

elezione, pena la decadenza dalla carica.

Comma III

In caso di rinuncia o decadenza di uno o più degli eletti, il Presidente

Nazionale ne dà comunicazione al subentrante o ai subentranti i quali, a

pena di decadenza, debbono dichiarare l’accettazione della carica, ai sensi

dell’articolo 8 del presente Regolamento.

ART. 18 (R)

CONVOCAZIONE DEL

CONSIGLIO NAZIONALE

Comma I

Il Presidente Nazionale, espletati gli adempimenti di sua competenza di cui

al precedente articolo, convoca il Consiglio Nazionale in prima riunione

entro e non oltre il quarantesimo giorno dalla conclusione del Congresso.

Comma II

Il Presidente Nazionale invia l’avviso di convocazione, con lettera

raccomandata, con posta elettronica certificata, o altro mezzo indicato dai

componenti il Consiglio Nazionale, almeno venti giorni prima di ciascuna

riunione.

Comma III

Oltre all’avviso di convocazione vengono trasmessi, anche in plico separato,

il verbale della seduta precedente, nonché i principali documenti relativi

agli argomenti all’ordine del giorno.

445

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Comma IV

In caso di urgenza, la convocazione è effettuata almeno 48 ore prima della

riunione.

Comma V

Un terzo dei componenti il Consiglio Nazionale può richiedere, almeno otto

giorni prima della riunione, che siano iscritti all’ordine del giorno

particolari argomenti, che dovranno essere comunicati a tutti i Consiglieri

mediante ordine del giorno aggiuntivo.

ART. 20 (R)

DIREZIONE NAZIONALE: INTEGRAZIONE COMPONENTI E

RINNOVO

Comma I

L'elezione integrativa, di cui al secondo comma dell'art. 20 dello Statuto,

per incapacità di uno o più membri della Direzione (dichiarata dal Consiglio

Nazionale), o per vacanza comunque determinata, è compiuta dal Consiglio

Nazionale in riunione appositamente convocata.

Comma II

Nel caso di decadenza delLa Direzione Nazionale, prevista dall'ultimo

comma dell'art. 20 dello Statuto, il Presidente Nazionale convoca

tempestivamente il Consiglio Nazionale, in seduta straordinaria, per il

rinnovo delLa Direzione Nazionale.

ART. 21 (R)

CONVOCAZIONE DELLA DIREZIONE NAZIONALE

Comma I

L’avviso di convocazione, contenente la data, il luogo della riunione e

446

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

l’ordine del giorno, è inviato dal Presidente Nazionale ai componenti La

Direzione Nazionale almeno otto giorni prima della riunione. In caso di

urgenza, la convocazione può essere effettuata almeno 48 ore prima.

Comma II

Oltre all’avviso di convocazione vengono trasmessi, anche in plico separato,

il verbale della seduta precedente, nonché i principali documenti relativi

agli argomenti all’ordine del giorno.

ART. 22 (R)

COMPETENZE DELLa Direzione Nazionale

Comma I

Leggasi “g), h)” in luogo di “f), g)”.

Comma II

La Direzione designa i rappresentanti dell’Unione tenendo conto delle

indicazioni formulate dai Consigli Regionali, ove la terna prevista dall’art.

35, lett. f) dello Statuto sia ritenuta idonea. I rappresentanti designati dalLa

Direzione Nazionale devono riferire per iscritto al Presidente Nazionale,

almeno una volta all'anno, sull'esecuzione del mandato e sulle questioni di

particolare interesse per l'Unione concernenti l'amministrazione di cui fanno

parte.

Comma III

La Direzione scioglie i Consigli Regionali quando sussistono gravi

irregolarità di natura amministrativa e politico-amministrativa.

Comma IV

In caso di scioglimento o di vacanza del Consiglio Regionale, La Direzione

Nazionale nomina un Commissario Straordinario.

447

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Comma V

Il Commissario Straordinario resta in carica per il tempo strettamente

necessario al ripristino dell’organo disciolto ed in ogni caso non più di sei

mesi, prorogabili fino ad un massimo complessivo di un anno. Decorso tale

termine, decade automaticamente e viene sostituito.

Comma VI

Il Commissario Straordinario ha i pieni poteri del Consiglio Regionale e

può nominare uno o due vice-commissari, nonché, sentiti gli eventuali vice-

commissari, nominare un comitato consultivo per la gestione degli affari del

Consiglio Regionale.

Comma VII

Compete alLa Direzione Nazionale approvare il bilancio preventivo e

consuntivo e le relative relazioni predisposte dal Commissario

Straordinario.

Comma VIII

La Direzione Nazionale può nominare Commissari ad acta presso il

Consiglio Regionale o il Commissario Straordinario regionale per

l’adozione di atti obbligatori previsti dallo Statuto e dal Regolamento che

non siano stati tempestivamente adottati, previo invito formale ad

adempiere che contenga l'indicazione del termine massimo per compiere

l’atto obbligatorio.

Comma IX

Il Commissario ad acta, una volta adottati gli atti nel termine stabilito

nell’atto di incarico, cessa dal suo incarico.

Il Consiglio Regionale presso cui il Commissario ad acta opera resta in

448

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

carica per ogni altro adempimento.

Comma X

Le spese relative ai Commissari sono a carico dell’organo sostituito.

Comma XI

La Direzione Nazionale attribuisce ai propri componenti uno o più settori di

attività inerenti le finalità associative.

Comma XII

I componenti delLa Direzione Nazionale, ai quali sono stati attribuiti

particolari settori di attività, operano in stretto collegamento con il

Presidente Nazionale e riferiscono periodicamente alLa Direzione

Nazionale.

Comma XIII

La Direzione Nazionale costituisce apposite Commissioni di lavoro e

Comitati tecnici, coordinati anche da Consiglieri Nazionali, i cui

componenti possono essere designati da assemblee di base.

Comma XIV

Le spese per il funzionamento delle Commissioni consultive e dei Comitati

tecnici sono a carico del bilancio della Sede Centrale.

Comma XV

La Direzione Nazionale, su proposta del Presidente Nazionale, può

nominare fra persone particolarmente meritevoli un Presidente Onorario,

che collabora con il Presidente Nazionale e partecipa con voto consultivo

alle riunioni del Consiglio e della Direzione Nazionali.

ART. 24 (R)

COLLEGIO DEI PROBIVIRI

449

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Comma I

Per l’assolvimento dei propri compiti il Collegio dei Probiviri si avvale

della collaborazione del personale dell’Unione.

Comma II

Le riunioni del Collegio sono convocate dal Presidente, con comunicazione

scritta inviata almeno otto giorni prima della riunione.

Comma III

I componenti supplenti vengono convocati e partecipano a tutte le sedute del

Collegio; possono intervenire e votare soltanto in assenza dei componenti

effettivi.Qualora manchi solo un componente effettivo viene sostituito dal

supplente più anziano di iscrizione o, in caso di uguale anzianità di

iscrizione, dal più anziano di età.

Comma IV

In assenza del Presidente le riunioni sono presiedute dal membro effettivo

più anziano di iscrizione all’Unione, o, in caso di uguale anzianità di

iscrizione, dal più anziano di età.

Comma V

Per la proposta di provvedimenti disciplinari, che deve contenere in forma

articolata le contestazioni di addebito, il termine è di 60 giorni dal fatto o

dalla sua piena conoscenza.

Comma VI

Il Collegio comunica, mediante plico con avviso di ricevimento, entro 30

giorni le proposte di sanzione, con le contestazioni di addebito, agli

interessati.

Comma VII

450

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Gli organi e i soci hanno facoltà di presentare entro 30 giorni dalla

comunicazione deduzioni, controdeduzioni e documenti.

Comma VIII

Il Collegio, udite le parti che ne hanno fatto richiesta, o quelle di cui ritenga

utile l’audizione. ha 90 giorni dal termine dell’istruttoria per adottare la

decisione.

Comma IX

Le parti possono farsi assistere da persone di loro fiducia quando, su

richiesta di parte o per decisione del Collegio, siano necessari elementi

integrativi di giudizio.

Comma X

Le decisioni sono comunicate alle parti, mediante plico con avviso di

ricevimento, entro 30 giorni dalla adozione.

Comma XI

Le decisioni del Collegio dei Probiviri sono definitive.

ART. 26 (R)

IL PATRIMONIO

Comma I

L’amministrazione dei beni è attribuita alla struttura che li utilizza o ne ha

la disponibilità.

Comma II

La Direzione Nazionale può stabilire che i beni attribuiti alla disponibilità

delle strutture territoriali vengano, in tutto o in parte, destinati a fini di

interesse generale dell’Unione, salvo vincoli di legge o apposti dal dante

causa.

451

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

ART. 27 (R)

ENTRATE

Comma I

Ogni iniziativa di carattere economico e di raccolta fondi deve essere svolta

in modo da non ledere l’immagine del cieco e la dignità ed il prestigio

dell'Unione.

ART. 28 (R)

COMPOSIZIONE DEI COLLEGI DEI SINDACI

Comma I

I componenti dei Collegi dei Sindaci sono nominati tra persone in possesso

di documentate competenze amministrativo-contabili.

Comma II

In caso di vacanza di un solo sindaco effettivo subentra il supplente più

anziano di età.

ART. 31 (R)

NOMINA E COMPITI DEL SEGRETARIO GENERALE E SUE

MANSIONI

Comma I

Il Segretario Generale è nominato dal Consiglio Nazionale nella sua prima

riunione dopo ogni Congresso Nazionale; può essere revocato dal Consiglio

Nazionale in qualunque momento.

Comma II

Le funzioni disciplinari sono esercitate dal Segretario Generale in

conformità dei procedimenti stabiliti dalle leggi e dal contratto collettivo

nazionale di lavoro di riferimento. La sanzione del biasimo è irrogata dal

452

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Segretario Generale. Le sanzioni della multa e della sospensione sono

irrogate dal Segretario Generale d’intesa con l’Ufficio di Presidenza

Nazionale. La sanzione del licenziamento è adottata dalLa Direzione

Nazionale.

ART. 32 (R)

ORGANIZZAZIONE REGIONALE: SPESE PER LA SEDE

REGIONALE

Comma I

Il Consiglio Regionale partecipa alle spese per la gestione dei locali della

Sezione Provinciale presso la quale abbia la propria sede, secondo modalità

concordate con la Sezione medesima.

Comma II

La Direzione Nazionale può autorizzare il Consiglio Regionale a stabilire la

propria sede in città e luogo diversi da quello della Sezione del capoluogo di

Regione.

ART. 33 (R)

IL PRESIDENTE REGIONALE

Comma I

Il Presidente Regionale firma, nelle forme previste dal Regolamento per la

gestione finanziaria, i documenti contabili insieme al Consigliere Delegato,

il quale ha competenza sui problemi di carattere amministrativo.

ART. 35 (R)

COMPETENZE DEL CONSIGLIO REGIONALE

Comma I

La prima riunione del Consiglio Regionale avviene entro 20 giorni dal

453

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

completamento della sua composizione.

Comma II

La riunione di insediamento del Consiglio Regionale e le eventuali

successive, fino all'avvenuta elezione del Presidente, sono convocate dal

Presidente uscente e presiedute dal Consigliere Regionale più anziano di

iscrizione all'Unione, o, a parità di anzianità di iscrizione, da quello più

anziano di età. Nell’avviso di convocazione debbono essere indicate, al

primo punto dell’ordine del giorno la verifica dei poteri e, al secondo punto,

l’elezione dell’Ufficio di Presidenza Regionale.

Comma III

Le elezioni dell'Ufficio di Presidenza sono effettuate separatamente per

ciascuno dei suoi componenti, a scrutinio segreto, secondo l'ordine

seguente: Presidente, Vice-Presidente, Consigliere delegato.

Comma IV

Il Consiglio Regionale si riunisce, in via ordinaria, quattro volte l’anno ed è

convocato dal Presidente Regionale.

Comma V

È convocato in via straordinaria:

a) ogniqualvolta lo ritenga opportuno il Presidente Regionale;

b) su richiesta della maggioranza dell’Ufficio di Presidenza Regionale;

c) su richiesta di almeno 1/3 dei consiglieri;

d) su richiesta del Presidente Nazionale, che ne indica l’ordine del giorno.

La convocazione deve essere fatta con avviso scritto almeno otto giorni

prima e, in caso d’urgenza, almeno 48 ore prima. Nei casi indicati alle

lettere b), c) e d) i richiedenti devono comunicare in tempo utile l’ordine del

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

giorno al Presidente Regionale, in modo da consentirgli di convocare il

Consiglio nei termini e con le modalità previsti nel presente articolo.

Comma VI

Oltre all’avviso di convocazione vengono trasmessi, anche in plico separato,

il verbale della seduta precedente, nonché i principali documenti relativi

agli argomenti all’ordine del giorno.

Comma VII

Ferma restando la competenza del Consiglio Regionale, gli Organi sezionali

possono stabilire rapporti con gli Organi dell'Ente Regione per la trattazione

di questioni concernenti esclusivamente il proprio ambito territoriale: in tal

caso, il Presidente Sezionale è tenuto ad informare preventivamente il

Presidente Regionale.

Comma VIII

Il controllo di cui alla lettera h) dell’art. 35 dello Statuto è effettuato, previa

deliberazione del Consiglio Regionale, dal Presidente o da un suo delegato.

Il Presidente Sezionale interessato è tenuto a collaborare alla verifica.

Comma IX

Il Presidente Regionale riferisce le risultanze della verifica al Consiglio

Regionale, per gli eventuali provvedimenti.

Comma X

Il Consiglio Regionale può chiedere per iscritto al Presidente Sezionale di

convocare il Consiglio della Sezione in seduta straordinaria. Nella richiesta

vengono indicati gli argomenti da porre all'ordine del giorno ed il termine

entro il quale il Consiglio Sezionale dovrà essere convocato.

Comma XI

455

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Il Consiglio Regionale può chiedere per iscritto ai Presidenti Sezionali che

siano iscritti argomenti specifici all'ordine del giorno delle Assemblee e dei

Consigli Sezionali.

Comma XII

I rappresentanti designati dal Consiglio Regionale devono riferire allo stesso

Ufficio di Presidenza regionale sull'esecuzione del mandato, di norma una

volta ogni anno. Comunque, tutte le volte che, nell'ambito

dell'amministrazione di cui fanno parte, insorgano questioni di particolare

interesse per l'Unione, o quando il Consiglio Regionale o l'Ufficio di

Presidenza ne facciano richiesta.

Comma XIII

Il Consiglio Regionale scioglie i Consigli Sezionali quando sussistono gravi

irregolarità di natura amministrativa e politico-amministrativa.

Comma XIV

Nel caso previsto dal comma precedente, il Consiglio Regionale nomina un

Commissario Straordinario, al quale si applicano le norme previste per il

Commissario Regionale di cui all’articolo 22 Comma III, del presente

Regolamento. Per le Sezioni di nuova istituzione è nominato un

Commissario Straordinario ad hoc.

Comma XV

Il Consiglio Regionale ha facoltà di nominare commissari ad acta presso le

Sezioni Provinciali nei casi e con le modalità previsti dal medesimo articolo

22 Comma VII, del presente Regolamento.

Comma XVI

Alle sedute del Consiglio Regionale sono invitati i Consiglieri Nazionali

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

eletti dal Congresso che risultino iscritti in una delle Sezioni comprese nel

territorio di competenza del Consiglio Regionale. Le relative spese sono a

carico del Consiglio Regionale.

Comma XVII

Al fine di consentire al Presidente Nazionale, o ad un suo delegato, di

partecipare alle riunioni del Consiglio Regionale secondo quanto stabilito

dall’art. 16, comma 1, del presente Regolamento, il Presidente Regionale

invia al Presidente Nazionale l’avviso di convocazione contenente l’ordine

del giorno, con il preavviso previsto per le sedute dei rispettivi Organi.

Comma XVIII

Il Consiglio Regionale delibera l’assunzione del proprio personale

dipendente.

Comma XIX

Il Consiglio Regionale può: costituire commissioni di lavoro inerenti le

diverse finalità associative; nominare comitati tecnici i cui componenti

possono essere designati da assemblee di base; istituire strutture operative

regionali per il conseguimento di particolari obbiettivi statutari; organizzare

convegni nell’ambito regionale.

Comma XX

Più Consigli Regionali possono realizzare progetti interregionali, previa

autorizzazione delLa Direzione Nazionale.

Comma XXI

Il Consiglio Regionale nomina rappresentanti regionali nei comitati

nazionali, su designazione delle assemblee di base.

Comma XXII

457

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Il Consiglio Regionale, su proposta del Presidente Regionale, può nominare

fra persone particolarmente meritevoli un Presidente Onorario, che

collabora con il Presidente Regionale e partecipa con voto consultivo alle

riunioni del Consiglio Regionale.

ART. 37 (R)

ENTRATE, SPESE, BILANCI E CASSIERE

Comma I

I contributi delle Sezioni Provinciali sono fissati tenendo conto

prevalentemente del numero dei soci delle stesse.

ART. 39 (R)

ASSEMBLEA DELLA SEZIONE PROVINCIALE: AVVISO DI

CONVOCAZIONE,

DIRITTO DI PARTECIPAZIONE

Comma I

L’Assemblea della Sezione Provinciale è convocata mediante avviso scritto

contenente l’indicazione del luogo, del giorno e dell'ora della prima e della

seconda convocazione, nonché l’ordine del giorno da inviare a tutti i soci,

anche se non in regola con l’iscrizione, almeno 20 giorni di calendario

prima della data di svolgimento. La seconda convocazione può avere luogo

dopo un’ora dalla prima.

Comma II

L’invio dell’avviso di convocazione dell’Assemblea e relativi allegati potrà

essere certificato da dichiarazione del Segretario o impiegato sezionali (o, in

mancanza, dal Presidente Sezionale). Inoltre, l’avviso potrà essere anche

contenuto in periodico edito dalla Sezione che contenga esclusivamente

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

l’avviso di convocazione, nonché gli allegati d’obbligo.

Comma III

All’avviso di convocazione devono essere allegati: la relazione sull’attività

svolta e una descrizione sintetica delle entrate e delle uscite relative al conto

consuntivo, ovvero la relazione programmatica e una descrizione sintetica

delle entrate e delle uscite relative al bilancio preventivo.

Comma IV

La data dell'Assemblea Sezionale ordinaria è stabilita dal Consiglio

Sezionale o dall'Ufficio di Presidenza, su delega del Consiglio stesso.

Comma V

Partecipano all'Assemblea, con i diritti di cui all’art. 7 dello Statuto, i soci

effettivi che siano in regola con il tesseramento, nonché i nuovi soci

effettivi che risultino regolarmente iscritti alla data di svolgimento

dell'Assemblea stessa. Possono, altresì, presenziare ai lavori assembleari i

soci aggregati ed onorari, ai quali viene esteso l'avviso di convocazione

dell'Assemblea. Possono anche presenziare, senza diritto di voto e di parola,

i soci non in regola con il pagamento della quota associativa. Per i minori e

gli interdetti intervengono i legali rappresentanti. Se trattasi di genitori, il

diritto di voto spetta ad uno solo di essi.

Comma VI

Il Presidente Nazionale, o un suo delegato, il Presidente Regionale, o un suo

delegato, possono partecipare all’Assemblea (senza diritto di voto se iscritti

presso altre sezioni).

Comma VII

La Sezione, nei limiti del proprio bilancio, facilita la partecipazione dei soci

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

all'Assemblea.

Comma VIII

Quando debbano essere eletti i delegati al Congresso Nazionale, l'avviso di

convocazione dovrà indicare il numero dei delegati spettanti alla Sezione.

ART. 40 (R)

COMPETENZE DELL'ASSEMBLEA: COMPITI DEL

PRESIDENTE, SOSPENSIONE

Comma I

L’Assemblea è convocata almeno due volte l’anno: la prima entro il 30

aprile per l’approvazione della relazione sull’attività svolta e del bilancio

consuntivo dell’esercizio precedente e la seconda (da considerare anch’essa

ordinaria) entro il 30 novembre per l’approvazione della relazione

programmatica e del bilancio preventivo dell’esercizio successivo (art. 40,

lett. b) e c) dello Statuto).

Comma II

Il Presidente Sezionale apre i lavori assembleari. La conta dei voti per

l'elezione del Presidente dell'Assemblea viene fatta da tre persone vedenti,

designate dal Presidente Sezionale.

Comma III

Il Presidente dell'Assemblea:

nomina il Segretario dell'Assemblea;

dirige i lavori assembleari;

dirime eventuali controversie assembleari;

vigila sul buon andamento delle operazioni elettorali;

proclama gli eletti;

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

fa redigere in triplice copia, sotto la sua responsabilità, il verbale dei lavori

assembleari che sottoscrive in ogni copia. Delle tre copie del verbale una

resterà agli atti della Sezione Provinciale, la seconda dovrà essere rimessa

alla Sede Centrale e la terza al Consiglio Regionale.

Comma IV

Qualora l'Assemblea debba essere sospesa per gravi motivi, i lavori saranno

rinviati a data da stabilirsi da parte del Presidente dell'Assemblea o, se

questi non è ancora stato eletto, dal Presidente del Consiglio della Sezione

Provinciale. La nuova data dovrà essere fissata d'intesa con il Consiglio

Regionale.

ART. 41 (R)

IL PRESIDENTE DELLA SEZIONE PROVINCIALE

Comma I

Il Presidente Provinciale comunica, entro 15 giorni, al Presidente Nazionale

e al Presidente Regionale il risultato delle elezioni generali o parziali delle

cariche sociali sezionali, completi dei dati anagrafici, qualifiche ed indirizzi

di tutti gli eletti.

Comma II

Il Presidente Provinciale firma, nelle forme previste dal Regolamento per la

gestione finanziaria, i documenti contabili insieme al Consigliere Delegato,

il quale ha competenza sui problemi di carattere amministrativo.

ART. 42 (R)

IL CONSIGLIO DELLA SEZIONE PROVINCIALE:

CONVOCAZIONI

Comma I

461

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Nell'avviso di convocazione sono indicati il luogo, il giorno e l'ora della

riunione, nonché l'ordine del giorno dei lavori. Oltre all’avviso di

convocazione vengono trasmessi, anche in plico separato, il verbale della

seduta precedente, nonché i principali documenti relativi agli argomenti

all’ordine del giorno.

Comma II

Nei casi di richiesta di convocazione del Consiglio della Sezione

Provinciale, secondo quanto previsto dalle lettere b) e c) dell'art. 42 dello

Statuto, i richiedenti devono comunicare in tempo utile l'ordine del giorno

al Presidente Sezionale, in modo da consentirgli di convocare il Consiglio

nei termini e con le modalità previste dall'art. 35 del presente Regolamento

per la convocazione del Consiglio Regionale.

Comma III

Al fine di consentire al Presidente Nazionale, al Presidente Regionale, ai

loro delegati, nonché ai Consiglieri Nazionali e Regionali soci della Sezione

di partecipare alle riunioni dei Consigli Provinciali, il Presidente Sezionale

invia loro in tempo utile copia dell'avviso di convocazione.

ART. 43 (R)

COMPETENZE DEL CONSIGLIO DELLA SEZIONE

PROVINCIALE: INSEDIAMENTO, ELEZIONE DELL'UFFICIO DI

PRESIDENZA, AMBITO DI COMPETENZA, CONTROLLO

AMMINISTRATIVO-POLITICO, SEZIONI INTERCOMUNALI,

COMITATI DI APPOGGIO

E GRUPPI GIOVANILI

Comma I

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Il Consiglio della Sezione Provinciale viene insediato entro 15 giorni dallo

svolgimento dell'Assemblea Sezionale nel corso della quale il Consiglio

stesso è stato eletto.

Comma II

Il Presidente Sezionale uscente convoca nel termine di cui al comma

precedente la prima riunione del Consiglio Sezionale. Nell'avviso di

convocazione devono essere indicati: al primo punto all'ordine del giorno la

verifica dei poteri, ai sensi dell'art. 8, comma 3, del presente Regolamento,

ed al secondo punto l'elezione dell'Ufficio di Presidenza Provinciale.

Comma III

Fino alla elezione del Presidente Sezionale la riunione di insediamento del

Consiglio Sezionale è presieduta dal Consigliere Sezionale più anziano di

iscrizione all'Unione o, a parità di anzianità di iscrizione, da quello più

anziano di età.

Comma IV

Le elezioni dell'Ufficio di Presidenza vengono effettuate separatamente per

ciascuno dei suoi componenti, con votazione segreta secondo l'ordine

seguente: Presidente, Vice-Presidente, Consigliere delegato.

Comma V

Il Consiglio Sezionale delibera l’assunzione del personale dipendente dalla

Sezione.

Comma VI

Il bilancio preventivo e quello consuntivo vengono predisposti dal Consiglio

Sezionale almeno 30 giorni prima della data di svolgimento dell’Assemblea.

Comma VII

463

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Il Consiglio Sezionale, su proposta del Presidente Sezionale, può nominare

fra persone particolarmente meritevoli un Presidente Onorario, che

collabora con il Presidente Sezionale e partecipa con voto consultivo alle

riunioni del Consiglio Sezionale.

ART. 44 (R)

L'UFFICIO DI PRESIDENZA DELLA SEZIONE PROVINCIALE:

CONVOCAZIONE

Comma I

L'Ufficio di Presidenza è convocato dal Presidente Sezionale quando lo

ritenga opportuno, ovvero su richiesta degli altri due componenti.

Comma II

Il Presidente Sezionale presiede le riunioni dell'Ufficio di Presidenza ed è

responsabile dei verbali dei lavori.

ART.45 (R)

ENTRATE, SPESE, BILANCI, CASSIERE E DOCUMENTI

OBBLIGATORI

Comma I

Entro trenta giorni dall'approvazione dei bilanci da parte dell'Assemblea, il

Presidente Sezionale trasmette i documenti finanziari, corredati dal parere

del Collegio Provinciale dei Sindaci, al Consiglio Regionale.

ART. 46 (R)

LA RAPPRESENTANZA ZONALE: ATTI VITA’ , ISCRIZIONE E

CANCELLAZIONE

DEI SOCI, ENTRATE E SPESE

Comma I

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Vol. n. 7-8

La Rappresentanza chiede la preventiva approvazione delle proprie

iniziative alla Sezione Provinciale.

Comma II

L'iscrizione e la cancellazione dei soci debbono essere immediatamente

proposte al Consiglio della Sezione.

Comma III

La Rappresentanza presenta annualmente alla Sezione l'elenco dei nuovi

iscritti e di quelli cessati.

Comma IV

Alle Rappresentanze è affidato annualmente dalla Sezione, a titolo di

anticipazione per le spese di ordinario funzionamento, un fondo da

determinarsi caso per caso.

Comma V

Ogni anno le Rappresentanze versano alla Sezione le somme avanzate,

accompagnandole con un prospetto dimostrativo delle entrate e delle spese.

ART. 47 (R)

ASSEMBLEA NAZIONALE DEI QUADRI DIRIGENTI -

CONVOCAZIONE

Comma I

L’Assemblea Nazionale dei Quadri Dirigenti è convocata dal Presidente

Nazionale con le stesse modalità del Consiglio Nazionale, in quanto

compatibili.

ART. 48 (R)

ASSEMBLEA REGIONALE DEI QUADRI DIRIGENTI -

CONVOCAZIONE

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Comma I

L’Assemblea Regionale dei Quadri Dirigenti è convocata dal Presidente

Regionale con le stesse modalità del Consiglio Regionale, in quanto

compatibili.

ART. 49 (R)

DURATA DEGLI ORGANI ASSOCIATIVI, PROROGHE,

SOSTITUZIONI

TEMPORANEE E RATIFICHE

Comma I

Salvo diversa previsioni del presente Statuto, gli Organi collegiali o

monocratici dell’Unione restano in carica quanto l’organo che li ha

nominati, che può anche procedere alla loro revoca.

Comma II

Fino all'insediamento dei nuovi Organi restano in carica, per il disbrigo

dell'ordinaria amministrazione, gli Organi scaduti.

Comma III

In tutti i casi di assenza o impedimento le funzioni del Presidente di ciascun

organo sono esercitate dal rispettivo Vice-Presidente.

Comma IV

Le delibere adottate in caso di urgenza sono sottoposte per la ratifica

all'organo ordinariamente competente nella prima seduta utile.

Comma V

Per ogni Sezione è costituito un Comitato Sezionale Giovani, composto da

soci effettivi eletti dai giovani appartenenti alla Sezione, in numero di tre,

cinque o sette, a seconda che il Consiglio della Sezione sia composto da

466

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Vol. n. 7-8

sette, nove od undici e tredici consiglieri.

Comma VI

Il Comitato Giovani, su proposta delle Sezioni interessate e su

determinazione del competente Consiglio Regionale, può essere

intersezionale; in tal caso il numero di componenti è rapportato al Consiglio

Sezionale con il maggior numero di componenti.

Comma VII

Per ogni Consiglio Regionale è costituito un Comitato Regionale Giovani,

composto da soci effettivi nominati in numero di uno da ciascun Comitato

Sezionale o intersezionale.

Comma VIII

È costituito un Comitato Nazionale Giovani, composto da sette soci

effettivi, eletti dai Presidenti dei Comitati Giovanili Regionali in seduta

comune.

Comma IX

Il Comitato Nazionale Giovani riunisce, almeno una volta l'anno, i

Presidenti dei Comitati Regionali Giovani, per il coordinamento delle

iniziative.

Comma X

Ogni Comitato elegge nel suo seno il Presidente.

Comma XI

Hanno diritto all'elettorato attivo e passivo, relativamente ai Comitati

Giovani, i soci effettivi che non abbiano compiuto trent'anni.

Comma XII

Nell'ambito dei bilanci preventivi della Sede Centrale, dei Consigli

467

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Vol. n. 7-8

Regionali e dei Consigli Sezionali sono previsti specifici stanziamenti per il

finanziamento delle iniziative a favore dei giovani.

Comma XIII

Il Consiglio Nazionale può deliberare la costituzione di altri Comitati,

aventi particolari finalità, ai quali si estendono, in quanto applicabili, le

disposizioni di cui ai commi precedenti del presente articolo.

ART. 51 (R)

VOTAZIONI ED ELEZIONI

Comma I

In caso di dimissioni o di vacanza, comunque determinata, e qualora siano

state presentate liste, il subentro avverrà nell'ambito della lista dell'eletto o

degli eletti da sostituire.

Comma II

Quando le sostituzioni non siano possibili, anche per la già avvenuta

sostituzione di un terzo dei componenti, si procederà a nuove elezioni,

limitatamente al numero dei posti vacanti.

Tali elezioni dovranno aver luogo in seduta tempestivamente convocata.

Comma III

Ove si verifichino contestualmente le dimissioni o la vacanza, comunque

determinata, della maggioranza dell'organo, si procederà al suo rinnovo

integrale.

Comma IV

Per l’elezione del Presidente, della Direzione e dei Consiglieri Nazionali,

per la quale non è prevista la presentazione di liste, non è necessaria, anche

se consentita, la formalizzazione di candidature, ferma restando la facoltà

468

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

dei singoli aventi diritto al voto di esprimere intenzioni di voto.

Comma V (ex c. VII)

Per l’elezione del Collegio dei Probiviri e del Collegio Centrale dei Sindaci

non è richiesta la presentazione di liste, né di candidature (che possono

comunque essere presentate), ferma restando la facoltà dei Consiglieri

Nazionali di esprimere intenzioni di voto.

Comma VI

Per le elezioni di competenza del Consiglio Regionale e del Consiglio

Sezionale, si applicano le disposizioni previste per la elezione degli organi

nazionali.

Comma VII

Per le elezioni di competenza dell'Assemblea Sezionale le liste di candidati

dovranno essere depositate presso la segreteria sezionale entro le ore 12 del

decimo giorno libero precedente l'Assemblea.

Tali liste devono essere sottoscritte presso gli uffici sezionali alla presenza

di persona specificamente incaricata dal Consiglio Sezionale, oppure

davanti ad un notaio o ad altro pubblico ufficiale abilitato.

Comma VIII

Non è ammesso candidarsi in più liste per lo stesso Organo.

Comma IX

I candidati dovranno dichiarare la loro accettazione, sottoscrivendola alla

presenza di una delle persone indicate nel Comma VII.

Comma X

L'avviso di convocazione dell'assemblea ordinaria o straordinaria deve

indicare una o più persone delegate dal Consiglio Sezionale a raccogliere le

469

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

firme di cui al precedente comma, nonché i giorni e l'orario in cui tale

persona sarà a disposizione dei soci.

Comma XI

Per le votazioni a scrutinio segreto, il votante potrà, a sua scelta, avvalersi

della scrittura in braille o di quella in nero.

Comma XII

Le schede dovranno essere di dimensioni e colori diversi per ciascun tipo di

votazione.

Comma XIII

Nel caso di presenza di liste e di candidature le schede possono portare

l’indicazione, in nero ed in braille, delle liste (complete dei candidati)

nonché delle candidature.

Comma XIV

Nelle elezioni le schede recano, di norma, la scritta "Elezioni per…" seguita

dalla denominazione dell'organo da eleggere.

Comma XV

Il Presidente del seggio controlla che, durante le elezioni, una stessa persona

non assista più di due elettori.

Comma XVI

Le liste presentate a norma dei commi precedenti sono numerate per

sorteggio, alla scadenza del termine di presentazione.

Comma XVII

Il Presidente del Collegio votante, prima dell'inizio delle operazioni di voto,

comunica agli elettori i nominativi contenuti in ciascuna lista, nonché il

numero delle liste di appartenenza.

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Comma XVIII

Qualora siano espresse più preferenze di quanto consentito, tutte le

preferenze verranno annullate.

In tal caso, resta comunque valido il voto di lista, quando lo stesso sia

esplicitamente espresso, oppure quando i candidati votati appartengano tutti

alla stessa lista.

Comma XIX

Qualora l'elettore esprima preferenze totalmente o parzialmente difformi

dalla lista prescelta, rimane valido il voto di lista e vengono annullate le

preferenze espresse al di fuori della lista votata.

Comma XX

In presenza di una sola lista e di candidature estranee alla lista

l’assegnazione dei seggi è effettuata in base alla graduatoria delle preferenze

ottenute dai singoli candidati.

Comma XXI

Nell’ipotesi di cui al comma precedente il solo voto di lista comporta

l’attribuzione di un voto di preferenza a tutti i candidati della lista. La

espressione di voti di preferenza, oltre a quello di lista, comporta la sola

attribuzione delle preferenze espresse ai candidati della lista e non all’intera

lista. Quando vengono espresse preferenze, possono essere votati anche

candidati estranei alla lista fino a 1/3 dei componenti l’organo da eleggere,

arrotondato per difetto, ma non inferiore all’unita’.

Comma XXII

Qualora vi siano più liste, la mancanza dell'indicazione del numero della

lista non comporta l'annullamento della scheda, quando dalle preferenze

471

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espresse risulti inequivocabilmente manifesta la volontà dell'elettore.

Comma XXIII

Le operazioni di voto debbono essere organizzate in modo tale da garantire

la segretezza e la libertà del voto.

Comma XXIV

Le candidature vanno presentate al Presidente dell’organo competente

all’elezione prima che sia disposto l’inizio delle operazioni di voto. Il

Presidente può designare altra persona a raccogliere le candidature di cui al

precedente comma. L’ammissibilità delle candidature, una volta accettata

dai candidati, è disposta dal Presidente dell’organo competente. In caso di

contestazione decide l'organo competente alla elezione.

ART. 52 (R)

PRESENTAZIONE DELLE LISTE E ATTRIBUZIONE DEI SEGGI

Comma I

Nei casi in cui Statuto e Regolamento prevedano un quoziente che nelle

singole fattispecie determini numeri non interi, le espressioni "almeno" o

analoghe vanno intese nel senso che si procede ad arrotondamento per

eccesso; le espressioni "non superiori a" o analoghe vanno intese nel senso

che si procede ad arrotondamento per difetto. Negli altri casi la frazione di

punto superiore a 0,50 si intende da arrotondare per eccesso, mentre la

frazione di punto fino a 0,50 si intende da arrotondare per difetto.

Comma II

La lista che non adempie alle prescrizioni di cui all’art. 52, comma 3, dello

Statuto è irricevibile.

ART. 53 (R)

472

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

I RICORSI GERARCHICI

Comma I

Salvo che non sia diversamente stabilito dallo Statuto e dal Regolamento

negli articoli che precedono, contro i provvedimenti adottati dagli Organi

collegiali dell’Unione chiunque vi abbia interesse può presentare ricorso

all’organo collegiale gerarchicamente superiore.

Comma II

Il ricorso deve essere presentato entro 30 giorni dalla adozione o dalla piena

conoscenza dell’atto e, comunque, non oltre sei mesi dalla adozione del

provvedimento impugnato.

Comma III

I provvedimenti adottati in violazione di norme statutarie o di principi

generali dell’ordinamento sono sempre impugnabili.

Comma IV

L’organo chiamato ad esaminare il ricorso deve pronunciarsi entro 60 giorni

successivi al ricevimento del ricorso se trattasi di Consiglio Provinciale,

Regionale e Direzione Nazionale ed entro 180 giorni se trattasi del

Consiglio Nazionale.

Comma V

Fino all’annullamento o revoca, gli atti impugnati non perdono la loro

efficacia, salvo che l’organo giudicante, su istanza del ricorrente, ne

sospenda l’esecuzione, in caso di comprovato pregiudizio grave ed

irreparabile.

ART. 54 (R)

RIUNIONI APERTE

473

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Comma I

Presso le Sezioni sono resi disponibili, nelle forme ritenute più idonee, ed

almeno tre giorni prima della data fissata, gli ordini del giorno delle sedute

relative agli Organi aperti alla partecipazione dei soci a norma di Statuto,

che vanno trasmessi ai coordinatori dei Comitati Consultivi, ai

rappresentanti di zona e ai referenti comunali.

Comma II

Ogni Sezione è tenuta a pubblicizzare, nelle forme e nei tempi di cui al

comma precedente:

le sedute del Consiglio Nazionale;

le sedute del Consiglio Regionale di appartenenza;

le sedute del proprio Consiglio Sezionale;

Comma III

I Presidenti degli Organi interessati sono tenuti a fornire, in tempo utile, il

materiale informativo necessario agli adempimenti di cui ai precedenti

commi.

Comma IV

La partecipazione dei soci alle sedute è a loro totale carico e non comporta

diritto di parola e di voto.

Comma V

I Consigli possono decidere lo svolgimento, parziale o totale, della seduta a

porte chiuse, per motivi di ordine o quando trattasi di questioni riguardanti

persone.

ART. 58(R)

NORMA FINALE

474

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Comma I

Quando sono previsti termini a giorni il giorno iniziale non si computa e si

computa quello finale.

Comma II

Quando viene usato il termine "giorni liberi" non si computano nè il giorno

iniziale, nè quello finale.”

Il provvedimento, messo ai voti, viene approvato all’unanimità, astenuto

Stilla sulla modifica all’art. 6.

Deliberazione n. 4

D. LGS 8.6.2001 N. 231 – Responsabilità amministrativa – Modello di

organizzazione, gestione e controllo

Il Consiglio Nazionale

Atteso

che il decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231, in attuazione dell’art. 11

della legge 29 settembre 2000 n. 300 (di ratifica ed esecuzione delle

convenzioni OCSE ed Unione Europea) ha introdotto nell’ordinamento

giuridico italiano il principio della responsabilità amministrativa delle

persone giuridiche, delle società e delle associazioni (anche prive di

personalità giuridica) per reati commessi nel loro interesse o a loro

vantaggio;

che la normativa si applica anche all’Unione per i reati commessi (art. 5

D.lgs 231/2001): “da persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di

amministrazione o di direzione dell’ente, nonché da persone sottoposte a

direzione o vigilanza dei precedenti” (dipendenti e collaboratori);

che le sanzioni amministrative applicabili sono una sanzione pecuniaria da

475

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

determinare in quote (valore unitario da 258 a 1549 euro) il cui numero

varia a seconda della gravità del fatto, grado di responsabilità dell’ente,

svolgimento di attività diretta ad attenuare le conseguenze del reato.

Considerato

che il decreto legislativo 231/2001 (art. 6) prevede, che l’ente non sia

sanzionabile in via amministrativa se prova di aver adottato, ed

efficacemente attuato, un modello di organizzazione e gestione idonei a

prevenire i reati che comportano la responsabilità amministrativa;

che la norma prevede anche che sia affidato ad un organismo dell’ente,

dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, il compito della vigilanza

sul funzionamento e l’osservanza del modello di organizzazione gestione;

Ritenuta

la adozione del modello non obbligatoria, ma opportuna, non solo per

l’esonero dalla responsabilità amministrativa, ma anche per il mantenimento

dell’immagine dell’Unione quale ente che opera in piena correttezza e

trasparenza; e pressoché doverosa per la intervenuta acquisizione della

certificazione ISO per la quale è stato ottenuto il contributo (sotto forma di

prestazioni), in base all’accordo Ministero del Lavoro/UnionCamere;

Vista

la decisione della Direzione Nazionale di sottoporre al Consiglio Nazionale

la decisione circa l’adozione del modello suddetto e la proposta di nominare

quale organismo di vigilanza l’Organo di Audit del S.G.Q.;

Udita la relazione del Presidente Nazionale

delibera

1) di approvare l’adozione del modello di organizzazione, gestione e

476

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

controllo, meglio descritto in premessa e di seguito riportato, demandando

alla Direzione Nazionale la nomina dell’organismo di vigilanza secondo la

proposta formulata:

“MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

PER LA STRUTTURA NAZIONALE - D.LGS 8.6.2001 N. 231

PARTE GENERALE

Premessa

Il presente Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo è adottato ai

sensi e per gli effetti di cui al D.Lgs 8 giugno 2001 n. 231, recante

“Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche,

delle società e delle associazioni, anche prive di personalità giuridica, a

norma dell’art. 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300”, nonché delle

successive integrazioni.

Tale responsabilità deriva dalla commissione, da parte di titolari e

componenti di organi monocratici e collegiali, dei dipendenti, collaboratori

e consulenti, nell’interesse od a vantaggio dell’Unione, di reati previsti dal

D.lgs 231/2001 e successive integrazioni.

Tali reati sono esplicitati nell’appendice A del presente modello, di cui fa

parte integrante.

Destinatari

All’osservanza del modello sono tenuti tutti coloro che operano per e con

l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (struttura nazionale),

qualunque sia il tipo di rapporto intercorrente, con particolare riferimento ai

soggetti preposti ed adibiti alle fasi a rischio, siano essi organi associativi,

dipendenti, collaboratori o consulenti.

477

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Il Modello, a cura della Segreteria Generale, viene comunicato a tutti gli

interessati, d’intesa con l’Organismo di Vigilanza e Controllo; uguale

diffusione viene data a modificazioni, aggiornamenti ed integrazioni.

Il Modello è affisso nella bacheca della sede centrale dell’Unione ed inserito

integralmente, compresi gli allegati, nel sito internet dell’Unione e nella rete

intranet.

AREE DI RISCHIO

Rapporti con la Pubblica Amministrazione

Nell’ambito dell’Unione, sono attività a rischio di reati contro la pubblica

amministrazione quelle concernenti:

a) La percezione di erogazioni a qualunque titolo e la formazione della

relativa documentazione e rendicontazione;

b) I rapporti con istituzioni pubbliche, con pubblici uffici ed incaricati

di pubbliche funzioni o servizi.

Nell’ambito di tali processi i destinatari del Modello devono comportarsi

uniformandosi, nel rispetto delle norme vigenti, a principi di lealtà,

correttezza e trasparenza, nonché evitando ogni situazione di possibile

conflitto di interessi. In caso di dubbio ci si dovrà rivolgere all’Organismo

di Vigilanza e Controllo, per gli opportuni indirizzi.

La documentazione e rendicontazione da esibire alla pubblica

amministrazione dovrà essere controllata dal Comitato di Vigilanza e

Controllo, che ne attesterà la regolarità e conformità alle norme vigenti.

In particolare è fatto divieto di:

Promettere ed elargire a pubblici ufficiali ed incaricati di pubblica

funzione o servizio, ovvero a persone da questi incaricate, denaro ad

478

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

altra utilità;

Effettuare omaggi o regali che non siano di modico valore ed al di

fuori di particolari condizioni che li giustifichino;

Accettare da pubblici ufficiali od incaricati di pubblici servizi, o da

terzi da loro incaricati, omaggi, regali, segnalazioni, richieste di

favori. E’ possibile accettare materiale (pubblicazioni, oggetti di

rappresentanza e simili) che siano a tale scopo messi ritualmente a

disposizione dell’amministrazione di appartenenza.

In ogni caso, per ciascun rapporto tenuto con la Pubblica Amministrazione

dovrà essere redatto documento scritto, da acquisire agli atti d’ufficio e

comunicare all’Organismo di Vigilanza e Controllo.

Comportamenti affini alla previsione dei reati societari

L’Unione non ha natura giuridica di società e, pertanto, i destinatari del

modello non si trovano nella posizione di poter commettere i reati societari

previsti dal D.lgs 231/2001 ed atti integrativi.

Tuttavia i reati societari prevedono fattispecie inerenti a procedure che sono

proprie anche dell’Unione: redazione dei bilanci, relazioni sulla attività alle

autorità di vigilanza, redazione degli inventari.

L’Unione intende, perciò, indicare norme di comportamento anche in tale

settore, anche se estraneo alle previsioni del D.Lgs 231/2001.

A tale scopo soccorrono le norme del “Regolamento per la gestione

finanziaria” ed il “Regolamento per il Servizio Economato, gli Acquisti e le

Forniture”. riportati nelle appendici C e D del presente modello, di cui sono

parte integrante.

Ai fini del presente modello il regolamento è integrato con la previsione che

479

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

gli atti emessi da organo monocratico debbono sempre essere controfirmati,

per attestazione di regolarità ed assunzione di responsabilità, dal Segretario

Generale o dal Capo Servizio Amministrazione.

Eventuali atti e procedure difformi vanno segnalate all’Organismo di

Vigilanza e Controllo.

Sistema dei poteri

Il sistema dei poteri riguarda i poteri relativi al funzionamento della

Struttura Nazionale dell’Unione, poteri attinenti alla rappresentanza

dell’ente, all’adozione dei provvedimenti a rilevanza interna ed esterna,

esercitati direttamente o per delega.

Gli atti di delega devono definire esattamente competenze e limiti attribuiti

ai delegati e, nel caso di procura notarile, le operazioni autorizzate con

indicazione dei limiti d’importo e, ove si tratti di procure a carattere

continuativo, i limiti temporali, che non possono eccedere la permanenza in

carica dell’organo che le ha rilasciate.

Il sistema dei poteri è puntualmente contenuto nello Statuto e nel

Regolamento Generale, che si allegano quale appendice B, nonché nel

Regolamento per la Gestione Finanziaria (appendice C) e nel Regolamento

per il Servizio Economato, gli Acquisti e le Forniture (appendice D),

nonché nel Manuale del Sistema di Gestione per la Qualità (appendice E).

Ai fini del presente modello tutti gli atti adottati monocraticamente dal

Presidente Nazionale devono essere controfirmati, per attestazione di

regolarità e per assunzione di responsabilità, dal Segretario Generale.

Struttura organizzativa

La struttura organizzativa nazionale dell’Unione, con applicazione delle

480

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

competenze di ogni singolo servizio è contenuta nella rappresentazione

grafica e nella descrizione esplicativa contenuti nella appendice F del

presente modello, di cui fa parte integrante.

ORGANISMO DI VIGILANZA E CONTROLLO

L’Organismo di Vigilanza e Controllo è nominato dalla Direzione

Nazionale, con provvedimento con il quale vengono anche conferiti i poteri

necessari per esercitare i compiti previsti dal D. Lgs 231/2001 per vigilare

sul funzionamento, sull’efficacia e sull’osservanza del modello, di cui

l’Organismo potrà proporre aggiornamenti, integrazioni e modifiche.

L’ODV resta in carica fino alla scadenza del mandato della Direzione

Nazionale che l’ha nominato, salvo revoca motivata. I componenti

dell’Organismo possono essere confermati dopo la scadenza.

Compiti dell’Organo di Vigilanza e Controllo

L’ODV esercita, in piena autonomia ed indipendenza e con continuità di

azione, i seguenti compiti:

a. Vigilanza sull’applicazione del Modello, da effettuare mediante

verifiche sui singoli atti dei processi a rischio, mediante riesame

delle situazioni analizzate ed anche accertamento della conoscenza

del Modello da parte del personale.

b. Verifica della attitudine del Modello alla prevenzione dei reati di cui

al D.Lgs 231/2001, attraverso la mappatura delle aree a rischio.

c. Raccolta, elaborazione e conservazione delle informazioni acquisite

e ricevute relativamente all’applicazione del Modello.

d. Accertamento, tramite indagini mirate, di violazioni delle

prescrizioni del Modello, su segnalazione di dirigenti associativi,

481

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

dipendenti, collaboratori ed anche terzi estranei.

e. Consulenza ai destinatari del Modello in relazione alla

interpretazione del Modello e provvedimenti collegati, anche

relativamente alla effettuazione di singoli atti. Le richieste relative

ed i conseguenti chiarimenti vanno effettuati per iscritto (anche

intranet con il sistema di archiviazione informatica).

f. Eventuali azioni di formazione del personale in ordine alla

conoscenza ed applicazione del Modello

g. Relazione al Presidente Nazionale in ordine a ciascun evento

significativo attinente l’efficacia e l’osservanza del Modello

h. Relazione sull’attività svolta, corredata da eventuali proposte di

aggiornamento, integrazione e modifica del Modello.

Poteri dell’Organo di Vigilanza e Controllo

L’Organo di Vigilanza e Controllo, nello svolgimento delle funzioni

attribuite può, anche attraverso singoli componenti:

a) Accedere a qualunque atto di qualsiasi procedimento

b) Procedere all’accertamento della regolarità dell’andamento di ogni

Ufficio e Servizio.

I Servizi dell’Unione sono tenuti ad adempiere ad ogni richiesta formulata

dall’Organo di Vigilanza e Controllo, senza eccepire obiezione alcuna.

Resta fermo, da parte dei componenti dell’Organo, il dovere di osservare le

norme sulla tutela dei dati personali, cui peraltro possono liberamente

accedere.

Di ogni intervento l’Organo redige relazione scritta.

Tutti gli atti dell’Organo sono protocollati in sezione riservata del

482

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

protocollo informatico, cui hanno accesso esclusivamente i componenti

dell’Organo ed il Presidente Nazionale.

IL SISTEMA SANZIONATORIO

Violazioni commesse dai dipendenti

I comportamenti dei dipendenti dell’Unione, in violazione del Modello,

costituiscono gravi illeciti disciplinari, soggetti alle sanzioni previste dal

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Terziario, recepito

dall’Unione quale contratto da applicare ai propri dipendenti.

Ai relativi procedimenti disciplinari si applicano le norme contenute nello

Statuto dei lavoratori e nel contratto collettivo, secondo la procedura

prevista da tale normativa di rinvio, nonchè nelle norme dettate in materia

dallo Statuto e dal Regolamento Generale (appendice B).

Il procedimento è avviato su segnalazione dell’Organismo di Vigilanza e

Controllo, o su accertamento diretto.

Violazioni commesse dai collaboratori

I comportamenti dei collaboratori che siano in contrasto con le norme del

Modello ed in grado di comportare il rischio di commissione di un reato

sanzionato dal D. Lgs 231/2001, potranno determinare la sospensione o la

risoluzione del rapporto di collaborazione.

I rapporti di collaborazione dovranno essere sempre regolati da atto scritto

in cui sarà inserita la clausola di sospensione o risoluzione del rapporto in

caso di comportamenti tenuti in violazione del Modello. Sarà anche prevista

clausola di risarcimento del danno derivante dalla applicazione in sede

giudiziaria delle sanzioni previste nel D.Lgs 231/2001.

Violazioni commesse dai dirigenti associativi

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Nella ipotesi di violazione del Modello da parte dei Dirigenti dell’Unione e

di organi statutari, la Direzione Nazionale o il Consiglio Nazionale

introdurranno nei loro confronti procedimento disciplinare, il cui

procedimento e sanzioni sono stabiliti nello Statuto e Regolamento Generale

(appendice D).

NORME ETICHE

Oltre quanto stabilito nelle precedenti parti, l’Unione, i suoi organi,

dirigenti, dipendenti e collaboratori devono uniformare il proprio operato ai

seguenti principi e comportamenti etici.

Premessa

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, persona giuridica di diritto

privato, associazione di promozione sociale, organizzazione non lucrativa di

utilità sociale (ONLUS), nell’espletamento della propria attività si ispira ai

principi di democrazia contenuti nella Costituzione della Repubblica

Italiana, ed opera, quale organismo apartitico ed aconfessionale, nel rispetto

dei valori della persona, ripudiando ogni discriminazione basata sulle

condizioni personali e sociali, sul credo religioso e politico, sul sesso, sulla

razza e sulle lingue.

Principi generali

L’Unione persegue la realizzazione di un ambiente di lavoro che, nella

osservanza totale della vigente normativa in tema di tutela della salute e

sicurezza dei lavoratori, si ispiri alla lealtà, al rispetto, alla correttezza ed

alla collaborazione per il pieno raggiungimento, tramite il coinvolgimento e

la responsabilizzazione di tutti coloro che operano per e con l’Unione, dei

fini istituzionali e degli obiettivi fissati dal Congresso, dalla Direzione e dal

484

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Consiglio Nazionali.

L’Unione si fa portatrice di tali principi anche nei rapporti con interlocutori

pubblici e privati, poiché sulla loro osservanza si basano il regolare

funzionamento, l’affidabilità e l’immagine dell’Unione.

Correttezza

Ogni destinatario del Modello ispira i propri comportamenti, nello

svolgimento delle funzioni del proprio ruolo, non solo alla piena legittimità,

formale e sostanziale, ma anche ai richiamati principi di correttezza.

Non utilizza, perciò, a fini personali conoscenze, beni ed attrezzature di cui

dispone in relazione alla funzione od incarico.

Neppure accetta, né effettua, per sé o per altri, segnalazioni,

raccomandazioni o pressioni di alcun genere che possano recare pregiudizio

all’Unione o a terzi, e si astiene dal formulare o dall’accettare indebite

offerte di vantaggi di alcun tipo.

Nel caso venga fatto oggetto di comportamenti contrari a tali principi, il

destinatario ne riferisce al superiore o referente.

Conflitti di interesse

Ogni destinatario del Modello segnala al proprio superiore o referente i casi

in cui i propri interessi personali, o di persone a lui legate, possano

confliggere con gli interessi generali dell’Unione, e si conforma alle

istruzioni che in proposito gli verranno comunicate.

Attività a contenuto commerciale od economico

Anche nella trattazione dei rapporti di affari, o a contenuto comunque

economico, l’Unione si ispira ai principi di legalità, lealtà e correttezza.

A tal fine soccorrono le disposizioni contenute nel Regolamento per il

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Servizio Economato gli Acquisti e le Forniture (appendice D).

Riservatezza

Ciascun destinatario del modello, oltre che ad un pieno e puntuale rispetto

della vigente normativa in tema di tutela dei dati personali (D.Lgs.

196/2003), è tenuto alla massima riservatezza relativamente a notizie ed

informazioni di cui è venuto a conoscenza per ragioni della sua funzione, a

meno che si tratti di notizie ed informazioni contenute in atti resi pubblici.

L’Unione, peraltro, pur non essendo un ente pubblico, riconosce a chi vi

abbia un concreto interesse l’accesso ai propri dati, nei modi e con i limiti di

cui alla legge 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni.

L’accesso va richiesto al legale rappresentante dell’Unione.”

Il provvedimento, messo ai voti, viene approvato all’unanimità.

7) Ipotesi di una manifestazione nazionale di protesta: legge 69/00,

legge 64/01, legge 4/04

Il Presidente richiama le comunicazioni già effettuate e propone al consiglio

Nazionale, che approva, condividendone il contenuto e l’invio, della nota di

seguito riportata, al Presidente del Consiglio dei Ministri:

“Illustre e gentile Presidente,

Lei conosce la stima e la gratitudine che nutro per Lei, che tanto ha fatto nel

passato, quale Presidente del Consiglio dei Ministri e della Commissione

Europea, per la nostra Unione e per la categoria dei minorati della vista.

E’, perciò, con un certo disagio che mi trovo a doverLe rappresentare il

malcontento della categoria nei confronti non direttamente Suoi, ma del

Governo che presiede. Malcontento che ha indotto il nostro Consiglio

Nazionale a decidere, riunito oggi a Trento, di attuare iniziative di lotta a

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

principiare dal 15 maggio 2007.

Le iniziative hanno riguardo a tre precise rivendicazioni, sulle quali i

Ministri competenti non hanno dato alcuna garanzia concreta.

1. Una prima rivendicazione riguarda il Servizio Civile, dal quale la nostra

Unione, ma anche le altre associazioni di disabili gravi, sono state

gravemente penalizzate in ordine ai due punti seguenti:

La percentuale del 2% sul totale dei volontari fissata dal Servizio

Civile, senza alcuna base normativa, in relazione all’art. 40 della

legge 27.12.2002 n. 289, per l’utilizzazione dei volontari per il

servizio di accompagnamento dei ciechi civili (verso una riduzione

dell’indennità di accompagnamento) è del tutto insufficiente,

coprendo soltanto parte non rilevante delle richieste.

A seguito di una manifestazione pubblica di disabili visivi e

dell’udito, il Ministero della Solidarietà si era impegnato, emanando

al riguardo anche formale comunicato stampa, a provvedere che i

progetti di servizio civile riguardanti disabili gravi avessero la

precedenza.

Peraltro gli impegni sono rimasti senza seguito alcuno.

2. Una seconda rivendicazione ha riguardo alla riduzione del 12,57%,

preannunciata dai dicasteri interessati, sui contributi statali, ancorché

diretti a garantire la prestazione di servizi di assistenza sociale. A nostro

avviso il comma 507 dell’art. 1 della legge finanziaria 2007, nello

stabilire l’accantonamento e la indisponibilità di somme del bilancio

triennale, consente di non applicare la decurtazione ai contributi destinati

all’assistenza sociale.

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Anche in questo caso generiche assicurazioni, senza seguito alcuno, anzi

l’irrigidimento di alcune aperture prima manifestate.

3. La terza rivendicazione, infine, riguarda la mancata emanazione del

regolamento di attuazione della legge n. 69 del 22 marzo 2000, che

dispone interventi finanziari per l’integrazione scolastica degli alunni con

handicap.

La mancata emanazione del regolamento ha determinato per ben sette

anni, la dispersione delle risorse finanziarie, circa 10 milioni di euro

annui, a scopi diversi da quelli previsti dalla legge 69/2000.

Anche in questo caso anni di promesse senza esito concreto.

Ella certo, signor Presidente, con la Sua a noi ben nota sensibilità, si renderà

conto che si tratta di richieste fondate su elementi concreti, ed in particolare

anche su inadempienze ministeriali.

La prego, pertanto, di voler interporre il Suo autorevole intervento affinché:

a) Sia eliminata la decurtazione del 12,57% sui contributi previsti dalle

seguenti leggi:

N. 24 del 12.1.1996 e n. 282 del 3.8.1998, destinati all’Unione

Italiana dei Ciechi e del suo Centro Nazionale del Libro Parlato.

Come risulta dalle relazioni sull’utilizzazione dei contributi

(anche della Corte dei Conti), questi sono totalmente utilizzati per

assistenza sociale a favore dei disabili visivi.

N. 260 del 13.11.2002, destinato alla Biblioteca Italiana per i

Ciechi “Regina Margherita”, che produce libri braille d a caratteri

ingranditi per ciechi ed ipovedenti.

N. 284 del 28.8.1997, destinati alla Federazione Nazionale delle

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Istituzioni pro Ciechi (che produce ausili e materiale didattico per

studenti ed alunni disabili visivi) ed alla Agenzia Internazionale

per la Prevenzione della Cecità (per interventi di prevenzione e

riabilitazione

N. 370 del 23.9.1993, destinato all’I.Ri.Fo.R. ed allo IERFOP

(che erogano servizi di assistenza formativa e riabilitativa a

favore dei disabili)

N. 452 del 25.11.1999, destinato al Museo Tattile statale

“Omero”.

b) Sia eliminata, o quanto meno raddoppiata, la percentuale di

volontari del Servizio Civile destinata al servizio di

accompagnamento dei ciechi civili.

c) Sia introdotto il principio normativo della priorità pei i progetti di

servizio civile riguardanti disabili gravi.

d) Sia finalmente (dopo 7 anni) emanato il regolamento di attuazione

della legge 22 marzo 2000, n. 69.

Per illustraLe quanto sopra la prego di voler ricevere una ridotta

delegazione del nostro Consiglio Nazionale, da me guidata, che desidera

esporLe il disagio provocato da quanto esposto e spera di ricevere concrete

rassicurazioni.

In attesa di un Suo cortese cenno di conferma, Le invio i migliori saluti.

(Tommaso Daniele)”

Sul punto 8) Sezioni Intercomunali dell’Unione il Consiglio Nazionale

adotta la seguente

Deliberazione n. 5

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C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

Istituzione Sezione provinciale di Monza

Il Consiglio Nazionale

Considerato

che l'articolo 56 dello Statuto Sociale prevede che le Sezioni intercomunali

già esistenti siano conservate;

Preso atto

della richiesta del Consiglio Regionale Lombardo dell’Unione prot. n.

23/66/06 con la quale si chiede la costituzione ufficiale della Sezione

Provinciale di Monza;

Ritenuto opportuno

tale riconoscimento per adeguare l’organizzazione associativa alla citata

struttura organizzativa delle corrispondenti amministrazioni pubbliche;

Udita la relazione del Presidente,

Delibera

di riconoscere come Sezione provinciale la Sezione Intercomunale di

Monza,

Il provvedimento, messo ai voti, viene approvato all’unanimità.

Di seguito il Consiglio Nazionale, in ordine alla costituzione della Sezione

BAT (Bari, Andria, Trani) decide di sospendere la propria delibera n. 7 del

18/11/06 ove il Consiglio Regionale ne rivolge formale richiesta,

riservandosi di riesaminarla nella prossima riunione.

9) Orientamento e Mobilità: linee guida

Il Vice Presidente illustra l’argomento chiarendo che occorre prendere

decisioni circa gli indicatori tattili a terra, con la premessa che il sistema

Loges prevede 6 codici, superflui, perché ne bastano due: linee e punti e che

490

C.N. del 28/04/07

Vol. n. 7-8

tali codici non sono brevettabili. Ciò posto gli obiettivi sono:

1) creare un sistema semplificato, a due codici

2) far sì che gli Enti pubblici non spendano soldi utilizzando il Loges a

tutti i costi ma utilizzino percorsi o segni solo per facilitare la

deambulazione dei non vedenti ove realmente occorre. Per tali

motivi l’Unione ha ideato il percorso “Vettore”, da utilizzare solo

ove si renderà necessario e che utilizza solo due codici,

semplificando gli attuali percorsi.

Bilotti illustra il percorso nei dettagli tecnici e informa che sarà installato,

in via sperimentale a Tirrenia presso il Centro “G. Fucà” e a Messina presso

il Centro “Helen Keller”.

Il Presidente conclude ricordando che già il Consiglio Nazionale aveva

approvato un documento dove si autorizzava la ricerca di alternative al

Loges. Ora, in fase di sperimentazione, occorre porsi l’altro problema della

commercializzazione dei percorsi stessi, spesso montati senza un vero

bisogno. L’indirizzo da adottare va scelto tra l’utilizzarli il più possibile,

ritenendoli utili comunque e sempre, oppure razionalizzare l’uso evitando

sprechi delle istituzioni e indirizzando le risorse risparmiate per altri scopi,

comunque utili ai non vedenti.

Il Consiglio Nazionale propende per la valutazione e comparazione

costi/benefici.

Stilla, con una mozione d’ordine, propone di trattare l’argomento in sede di

Assemblea dei Quadri Dirigenti, discutendo un documento da predisporre

secondo le linee evidenziate, sul quale ottenere il consenso della

maggioranza se non l’unanimità dei dirigenti associativi.

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Il Presidente concorda sul rinvio della discussione ma invita a porre

l’argomento all’ordine del giorno dei prossimi consigli regionali per

approfondirlo, tenendo presente i pericoli sottesi nell’invio di un documento

che inviti le istituzioni a usare meglio il denaro pubblico.

Di seguito il Consiglio Nazionale decide di trattare i seguenti punti

all’ordine del giorno:

10) Web Radio: valutazione sulla sperimentazione

11) Campagna 5 per mille 2007: stato dell’arte

12) Campagna “1million4disability”: stato dell’arte

13) Progetto “Cavalca il tuo sogno”: praticabilità dell’iniziativa

Si apre il dibattito nel quale i consiglieri riferiscono o commentano le

iniziative indicate, con riferimento alla loro situazione locale, ma

sostanzialmente comunicandone l’accoglimento positivo.

Alle ore 18,30 Grassini e Simone lasciano la seduta.

Il Presidente invita i consiglieri ad assumere un impegno maggiore sulle

proposte della sede centrale, con riferimenti concreti e numerici sugli esiti a

livello territoriale.

Il Presidente conclude l’informativa data dai Presidenti Regionali e chiede

che, per il futuro, sia più esaustiva e puntuale, ritenendola solo un inizio.

Sulla Web Radio interviene la componente Bartolucci che illustra nel

dettaglio la sperimentazione attuata sinora. Il Presidente e il Consiglio

Nazionale ringraziano il team tecnico che segue la radio in sede centrale.

14) Centro di alta specializzazione per i ciechi pluriminorati:

riferimenti

Il Presidente ribadisce sull’argomento che l’unico sviluppo positivo è

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Vol. n. 7-8

l’incontro al Comune di Roma, previsto per il prossimo 3/05/07 con

l’assessore Morassut.

Gelmini chiede se può organizzare i campi scuola come negli anni

precedenti, con particolare riferimento ai pluriminorati.

Il Presidente lo rassicura che avrà la possibilità di farlo.

15) Proposte di conferimento della qualifica di socio onorario

No vi sono proposte da esaminare.

16) Ratifica delle delibere d’urgenza assunte dalla Direzione Nazionale

Non vi sono delibere d’urgenza da ratificare.

17) Varie ed eventuali

Il Consiglio Nazionale prende atto del documento predisposto dal

componente Romano sulle ZTL modificate per non vedenti, prospettato

nella precedente riunione, e propone che l’ANCI adotti una direttiva valida

per tutti i Comuni.

18) Question time

Il punto non viene trattato.

Null’altro essendovi da discutere e deliberare la riunione termina alle ore

19,40.

IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE NAZIONALE

(dr. Orlando Paladino) (prof. Tommaso Daniele)

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