Verbale Conferenza Servizi del 8 aprile 2014 -...

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Verbale Conferenza Servizi del 8 aprile 2014 L’anno duemilaquattordici, addì 8 del mese di aprile, presso la sala consiliare del Comune di Bonorva, sita in Piazza Santa Maria, alle ore 10.30, si è riunita, convocata secondo le modalità previste dal regolamento, in seconda convocazione la conferenza dei servizi per discutere il seguente ordine del giorno: 1. Approvazione verbali sedute precedenti 2. Approvazione Convenzione relativa al Servizio Educativo Territoriale (SET) e Servizio di Assistenza Scolastica Specialistica (SASS) i n forma associata 3. Presentazione brochure promozionale dei servizi del PLUS 4. Varie ed eventuali. Presenti, ai sensi dell’art.7 – Validità delle sedute – del “Regolamento per il funzionamento della Conferenza dei servizi”: 1. Comune di Bonorva, rappresentato dal sindaco Giammario Senes 2. Azienda sanitaria Locale, Distretto di Alghero, rappresentata dal responsabile del Servizio Socio Sanitario, Francesco Cattari 3. Comune di Alghero, rappresentato, con delega del Commissario, dal dirigente del Settore 3, Giovanni Salvatore Mulas 4. Comune di Siligo, rappresentato dal sindaco Giuseppina Ledda 5. Comune di Uri, rappresentato dall’assessore Maurizio Orani 6. Comune di Pozzomaggiore, rappresentato dal sindaco Tonino Pischedda 7. Comune di Olmedo, rappresentato con delega dall’assessore Maria Elena Pinna 8. Comune di Ittiri, rappresentato dal sindaco Tonino Orani 9. Comune di Banari, rappresentato dal sindaco Giampiero Cordedda 10. Comune di Bessude, rappresentato dal sindaco Giuseppe Sechi 11. Comune di Romana, rappresentato con delega dall’assessore Giovannangela Piredda Sono altresì presenti: Stefano Spanu, coordinatore dell’Ufficio di Piano Rosa Accardo, componente dell’Ufficio di Piano Iosetto Marras, componente dell’Ufficio di Piano Presiede l’assemblea il sindaco del Comune di Bonorva Giammario Senes. Verbalizza il componente dell’Ufficio di piano Iosetto Marras. Apre la seduta il sindaco del Comune di Bonorva, Giammario Senes, che verificata la sussistenza del numero legale apre la seduta e illustra il primo punto all’ordine del giorno “Approvazione verbali sedute precedenti” con riferimento alle Conferenze dei servizi del 17 dicembre 2013, 28 gennaio 2014 e 21 febbraio 2014. Pone ai voti l’approvazione dei verbali. Votanti, ai sensi dell’art.8 – Votazioni - del “Regolamento per il funzionamento della Conferenza dei servizi”: 1. Comune di Bonorva, rappresentato dal sindaco Giammario Senes 2. Azienda sanitaria Locale, Distretto di Alghero, rappresentata dal responsabile del Servizio Socio Sanitario, Francesco Cattari 3. Comune di Alghero, rappresentato, con delega del Commissario, dal dirigente del Settore 3, Giovanni Salvatore Mulas

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Verbale Conferenza Servizi del 8 aprile 2014

L’anno duemilaquattordici, addì 8 del mese di aprile, presso la sala consiliare del Comune di

Bonorva, sita in Piazza Santa Maria, alle ore 10.30, si è riunita, convocata secondo le modalità

previste dal regolamento, in seconda convocazione la conferenza dei servizi per discutere il

seguente ordine del giorno:

1. Approvazione verbali sedute precedenti

2. Approvazione Convenzione relativa al Servizio Educativo Territoriale (SET) e Servizio di

Assistenza Scolastica Specialistica (SASS) i n forma associata

3. Presentazione brochure promozionale dei servizi del PLUS

4. Varie ed eventuali.

Presenti, ai sensi dell’art.7 – Validità delle sedute – del “Regolamento per il funzionamento della Conferenza dei servizi”:

1. Comune di Bonorva, rappresentato dal sindaco Giammario Senes

2. Azienda sanitaria Locale, Distretto di Alghero, rappresentata dal responsabile del Servizio Socio Sanitario, Francesco Cattari

3. Comune di Alghero, rappresentato, con delega del Commissario, dal dirigente del Settore 3, Giovanni Salvatore Mulas

4. Comune di Siligo, rappresentato dal sindaco Giuseppina Ledda 5. Comune di Uri, rappresentato dall’assessore Maurizio Orani 6. Comune di Pozzomaggiore, rappresentato dal sindaco Tonino Pischedda 7. Comune di Olmedo, rappresentato con delega dall’assessore Maria Elena Pinna 8. Comune di Ittiri, rappresentato dal sindaco Tonino Orani 9. Comune di Banari, rappresentato dal sindaco Giampiero Cordedda 10. Comune di Bessude, rappresentato dal sindaco Giuseppe Sechi 11. Comune di Romana, rappresentato con delega dall’assessore Giovannangela Piredda

Sono altresì presenti: – Stefano Spanu, coordinatore dell’Ufficio di Piano – Rosa Accardo, componente dell’Ufficio di Piano – Iosetto Marras, componente dell’Ufficio di Piano

Presiede l’assemblea il sindaco del Comune di Bonorva Giammario Senes.

Verbalizza il componente dell’Ufficio di piano Iosetto Marras. Apre la seduta il sindaco del Comune di Bonorva, Giammario Senes, che verificata la sussistenza del numero legale apre la seduta e illustra il primo punto all’ordine del giorno “Approvazione verbali sedute precedenti” con riferimento alle Conferenze dei servizi del 17 dicembre 2013, 28 gennaio 2014 e 21 febbraio 2014. Pone ai voti l’approvazione dei verbali. Votanti, ai sensi dell’art.8 – Votazioni - del “Regolamento per il funzionamento della Conferenza dei servizi”:

1. Comune di Bonorva, rappresentato dal sindaco Giammario Senes

2. Azienda sanitaria Locale, Distretto di Alghero, rappresentata dal responsabile del Servizio Socio Sanitario, Francesco Cattari

3. Comune di Alghero, rappresentato, con delega del Commissario, dal dirigente del Settore 3, Giovanni Salvatore Mulas

4. Comune di Siligo, rappresentato dal sindaco Giuseppina Ledda 5. Comune di Uri, rappresentato dall’assessore Maurizio Orani 6. Comune di Pozzomaggiore, rappresentato dal sindaco Tonino Pischedda 7. Comune di Olmedo, rappresentato con delega dall’assessore Maria Elena Pinna 8. Comune di Ittiri, rappresentato dal sindaco Tonino Orani 9. Comune di Banari, rappresentato dal sindaco Giampiero Cordedda 10. Comune di Bessude, rappresentato dal sindaco Giuseppe Sechi 11. Comune di Romana, rappresentato con delega dall’assessore Giovannangela Piredda

Risultato del voto:

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

11 zero zero

L’assemblea, all’unanimità delibera di approvare i verbali delle Conferenze dei servizi del 17 dicembre 2013, del 28 gennaio 2014 e del 21 febbraio 2014. A questo punto, Giammario Senes, propone all’assemblea di invertire l’ordine del giorno per prendere in considerazione inizialmente il punto 3 “Presentazione brochure promozionale dei servizi del PLUS”: l’assemblea approva. Passa la parola al coordinatore dell’Ufficio di piano Stefano Spanu che presenta, tramite slide, il contenuto della brochure. Al termine descrive le problematiche legate alla pubblicazione del documento sia con riferimento ad alcuni contenuti, alla tempistica delle varie fasi, ai canali e metodi distribuzione, ai costi dell’operazione. Dopo ampia discussione, Stefano Spanu, propone di votare la struttura del documento riservandosi di sottoporre ai partner del PLUS, per una valutazione finale, la versione definitiva del documento. Inoltre si riserva di rendere noto il cronogramma dell’attività di pubblicazione dalla fase di rilettura fino a quella di stampa e distribuzione dopo aver consultato il referente del Comune capofila responsabile delle procedure amministrative. Giammario Senes pone ai voti l’approvazione della bozza della brochure promozionale dei servizi del PLUS rimandando la valutazione del cronogramma dell’attività di pubblicazione dalla fase di rilettura fino a quella di stampa e distribuzione. Votanti, ai sensi dell’art.8 – Votazioni - del “Regolamento per il funzionamento della Conferenza dei servizi”:

1. Comune di Bonorva, rappresentato dal sindaco Giammario Senes

2. Azienda sanitaria Locale, Distretto di Alghero, rappresentata dal responsabile del Servizio Socio Sanitario, Francesco Cattari

3. Comune di Alghero, rappresentato, con delega del Commissario, dal dirigente del Settore 3, Giovanni Salvatore Mulas

4. Comune di Siligo, rappresentato dal sindaco Giuseppina Ledda 5. Comune di Uri, rappresentato dall’assessore Maurizio Orani 6. Comune di Pozzomaggiore, rappresentato dal sindaco Tonino Pischedda 7. Comune di Olmedo, rappresentato con delega dall’assessore Maria Elena Pinna 8. Comune di Ittiri, rappresentato dal sindaco Tonino Orani 9. Comune di Banari, rappresentato dal sindaco Giampiero Cordedda 10. Comune di Bessude, rappresentato dal sindaco Giuseppe Sechi 11. Comune di Romana, rappresentato con delega dall’assessore Giovannangela Piredda

Risultato del voto:

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

11 zero zero

L’assemblea, all’unanimità delibera di approvare la bozza della brochure promozionale dei servizi del PLUS.

A questo punto lasciano la seduta per motivi d’ufficio: 1. Comune di Pozzomaggiore, rappresentato dal sindaco Tonino Pischedda, che delega - a essere

rappresentato per il voto relativamente ai punti successivi all’ordine del giorno - il Comune di

Bonorva, rappresentato dal sindaco Giammario Senes

2. Comune di Siligo, rappresentato dal sindaco Giuseppina Ledda, che delega - a essere

rappresentato per il voto relativamente ai punti successivi all’ordine del giorno - il Comune di

Banari, rappresentato dal sindaco Giampiero Cordedda

3. Comune di Bessude, rappresentato dal sindaco Giuseppe Sechi, che delega - a essere

rappresentato per il voto relativamente ai punti successivi all’ordine del giorno - il Comune di

Banari, rappresentato dal sindaco Giampiero Cordedda

Giammario Senes, verificato che sussiste ancora il numero legale per dichiarare valida la seduta, passa a presentare il punto all’ordine del giorno relativo all’ “Approvazione della Convenzione relativa al Servizio Educativo Territoriale (SET) e Servizio di Assistenza Scolastica Specialistica (SASS) in forma associata”. Passa la parola ai componenti dell’Ufficio di piano per l’analisi della bozza di convenzione. Si procede alla lettura degli articoli della convenzione e alla loro discussione.

A questo punto lascia la seduta, per motivi d’ufficio, il Comune di Alghero, rappresentato, con delega del Commissario, dal dirigente del Settore 3, Giovanni Salvatore Mulas. Giammario Senes, verifica che sussiste ancora il numero legale per dichiarare valida la seduta. Dopo ampia discussione verificato che non vi sono altre osservazioni il Presidente Giammario Senes, chiede che venga posto ai voti lo Schema di convenzione quadro per la gestione associata del Servizio Educativo Territoriale (SET) e del Servizio di Assistenza Scolastica Specialistica (SASS). Votanti, ai sensi dell’art.8 – Votazioni - del “Regolamento per il funzionamento della Conferenza dei servizi”:

1. Comune di Bonorva, rappresentato dal sindaco Giammario Senes

2. Azienda sanitaria Locale, Distretto di Alghero, rappresentata dal responsabile del Servizio Socio Sanitario, Francesco Cattari

3. Comune di Siligo, rappresentato con delega dal sindaco del Comune di Banari, Giampiero Cordedda

4. Comune di Uri, rappresentato dall’assessore Maurizio Orani 5. Comune di Pozzomaggiore, rappresentato dal sindaco rappresentato con delega dal

sindaco del Comune di Bonorva, Giammario Senes 6. Comune di Olmedo, rappresentato con delega dall’assessore Maria Elena Pinna 7. Comune di Ittiri, rappresentato dal sindaco Tonino Orani 8. Comune di Banari, rappresentato dal sindaco Giampiero Cordedda 9. Comune di Bessude, rappresentato con delega dal sindaco del Comune di Banari,

Giampiero Cordedda 10. Comune di Romana, rappresentato con delega dall’assessore Giovannangela Piredda

Risultato del voto:

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

10 zero zero

L’assemblea, all’unanimità, delibera di approvare il seguente Schema di convenzione quadro per la gestione associata del Servizio Educativo Territoriale (SET) e del Servizio di Assistenza Scolastica Specialistica (SASS):

SCHEMA DI CONVENZIONE QUADRO PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL

SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE (S.E.T.) E DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (S.A.S.S.)

(art.30 D.Lgs. n.267/2000)

COMUNI di …..

Sommario

Art. 1 – Premesse

Art. 2 – Oggetto

Art. 3 – Principi

Art. 4 – Finalità

Art. 5 – Obiettivi

Art. 6 – Ambito territoriale

Art. 7 – Organismi

Art. 8 – Comune Capoambito

Art. 9 – Comuni sottoscrittori

Art. 10 – Consiglio intercomunale

Art. 11 – Ufficio di piano

Art. 12 - Uffici Tecnico-Amministrativi propri del Comune Capoambito e/o di carattere sovra comunale

Art. 13 – Sistema di finanziamento

Art. 14 – Riparto oneri

Art. 15 – Disciplinare

Art. 16 – Accesso nuovi sottoscrittori

Art. 17 – Recesso dalla convenzione

Art. 18 – Disciplina delle esclusioni

Art. 19 – Durata della convenzione

Art. 20 – Scioglimento della convenzione

Art. 21 - Controversie

Art. 22 – Norme transitorie

Art. 23 – Registrazione

L’anno duemilaquattordici, il giorno …. del mese di ….. , presso la sede del Comune di Bonorva, sono intervenuti:

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di ALGHERO, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare

n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di BANARI, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare n.

….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di BESSUDE, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare

n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di BONNANARO, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione

consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di BONORVA, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare

n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di BORUTTA, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare

n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di COSSOINE, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare

n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di CHEREMULE, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione

consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di GIAVE, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare n.

….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di ITTIRI, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare n.

….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di MARA, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare n.

….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di MONTELEONE ROCCA DORIA, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della

deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di OLMEDO, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare

n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di ROMANA, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare

n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di PADRIA, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare n.

….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di POZZOMAGGIORE, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione

consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di PUTIFIGARI, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione

consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di SEMESTENE, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione

consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di SILIGO, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare n.

….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di THIESI, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare n.

….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di TORRALBA, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare

n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di URI, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare n. …..

del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella qualità di Sindaco del

Comune di VILLANOVA MONTELEONE, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della

deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

PREMESSO

– che il decreto legislativo n.267 del 2000 prevede all’art.30 che al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e

servizi determinati, gli enti locali possano stipulare tra di loro apposite convenzioni nelle quali vengano stabilite le

finalità, la durata, le forme di consultazione degli enti contraenti nonché i propri rapporti finanziari ed i reciproci

obblighi e garanzie;

– che il decreto legislativo n.112 del 1998, recante disposizioni in materia di “conferimento di funzioni e compiti

amministrativi dello stato alla Regione ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I della L.15.03.1997, n.59”, al Capo

II del Titolo IV, affida alla competenza dei Comuni tutte le funzioni ed i compiti amministrativi nella materia dei

servizi sociali;

– che l’art.6 della L.328 del 2000, avente per oggetto “il sistema integrato di interventi e servizi sociali” descrive le

funzioni amministrative di competenza comunale relative agli interventi sociali;

– che l’art.15 della L. 241 del 1990 prevede che le amministrazioni possono sempre concludere tra loro accordi per

disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

– che dalla normativa regionale vigente, e in particolare dalla L.R. n.23 del 2005 emerge la necessità di definire le

modalità di gestione unitaria, in ambito distrettuale, volte a garantire l’integrazione gestionale, organizzativa e

professionale;

– che con deliberazione n. 40/32 del 2011 “Linee guida per la programmazione e gestione e gestione dei PLUS nel

triennio 2012-2014”, la Regione Autonoma della Sardegna all’art.5 ha stabilito, come obiettivo a breve termine per

tutti gli ambiti PLUS, di attivare prioritariamente almeno le due seguenti tipologie di servizi: l’assistenza

domiciliare e l’assistenza educativa territoriale;

– che i comuni di Alghero, Banari, Bessude, Bonnanaro, Bonorva, Borutta, Cheremule, Cossoine, Giave, Ittiri, Mara,

Monteleone Rocca Doria, Olmedo, Padria, Pozzomaggiore, Putifigari, Romana, Semestene, Siligo, Thiesi, Torralba,

Uri, Villanova Monteleone in data 15.10.2012, ad Alghero, hanno sottoscritto l’Accordo di Programma nel quale si

impegnano espressamente affinché vengano raggiunti gli obiettivi e attuati i servizi previsti nel Piano Locale

Unitario dei Servizi alla persona 2012-2014, individuando quale Capoambito il Comune di Bonorva;

– che il Piano Locale Unitario dei Servizi alla persona 2012-2014 del Distretto di Alghero, votato all’unanimità dalla

Conferenza dei servizi tenutasi ad Alghero il 15.10.2012, prevede che i servizi di assistenza domiciliare e assistenza

educativa territoriale siano organizzati secondo la forma della gestione associata;

– che con la sottoscrizione della presente Convenzione i Comuni aderenti individuano nel Comune di Bonorva, ente

Capoambito del PLUS di Alghero, quale ente Capoambito della gestione associata del Servizio Educativo

Territoriale (S.E.T.) e del Servizio di Assistenza Scolastica Specialistica (S.A.S.S.).

CONSIDERATO

– che il modello giuridico istituzionale individuato nella Convenzione, prevista dall’art.30 “Convenzioni”

del D.lgs. 267 del 2000, risulta efficace nella fase di avvio del processo di gestione integrata del servizio

di assistenza domiciliare, in funzione delle esigenze dei comuni appartenenti all’Ambito territoriale del

PLUS del distretto di Alghero;

– che la realizzazione di tale forma associativa, presidiata per la funzione politico-programmatoria dal

Consiglio intercomunale e, quindi, dagli stessi amministratori dei Comuni associati, consentirebbe alle

Amministrazioni comunali associate, da un lato di conservare un ruolo forte e diretto, dall’altro di

soddisfare sempre più la necessita di associare i servizi, sia nella prospettiva della costante diminuzione

dei fondi pubblici, sia in quella della costante crescita della domanda da parte dei cittadini.

Tutto ciò premesso, in esecuzione delle citate deliberazioni consiliari, tutte esecutive ai sensi di legge,

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Art.1

PREMESSE 1. Le premesse fanno parte integrante della presente Convenzione e costituiscono i presupposti su cui si fonda il consenso

delle parti.

Art.2 OGGETTO

1. La presente Convenzione, stipulata ai sensi dell’art.30 del D.lgs 18 agosto 2000, n.267, ha per oggetto l’esercizio coordinato delle funzioni amministrative e la gestione in forma associata dei servizi, attività e funzioni proprie del Servizio Educativo Territoriale (S.E.T.) e del Servizio di Assistenza Scolastica Specialistica (S.A.S.S.), attraverso la delega del suddetto esercizio al Comune Capoambito da parte degli altri Comuni sottoscrittori.

2. Il S.E.T. comprende il complesso di interventi socio-educativi, realizzati in generale negli ambienti di vita dell’utente/beneficiario. Si configura come azione educativa personalizzata rivolta a minori, famiglie e adulti che vivono situazioni di rischio sociale, emarginazione, devianza e svantaggio sociale e relazionale. L’intervento si definisce come attivazione di un processo evolutivo condiviso volto alla progressiva autonomizzazione e responsabilizzazione del

soggetto beneficiario e della sua rete relazionale di riferimento. Le azioni previste in ciascun intervento hanno carattere progettuale e pertanto la loro realizzazione deve essere basata su un tempo delimitato, verificato e valutato nell’ambito del Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.).

Destinatari prioritari del S.E.T. sono: i Minori, che presentano situazioni di scarsa socializzazione, di assenza di riferimenti positivi, di uso

confuso e disorientato del tempo libero, di rapporti conflittuali con il mondo degli adulti, a rischio di abbandono scolastico, e per i quali si renda necessario l’aiuto quotidiano nel percorso di vita;

le Famiglie, che vivono in situazioni di rischio sociale tali da favorire l’instaurarsi di problematiche relazionali, di emarginazione e di devianza;

gli Adulti, che vivono situazioni di grave svantaggio sociale e relazionale e/o forme di emarginazione. 3. Il S.A.S.S. comprende il complesso di interventi di sostegno individualizzato rivolto agli alunni in condizione di handicap

da attuarsi in ambito scolastico o, comunque, nelle diverse sedi ove si svolgono le attività didattiche ed educative programmate dalle scuole, attraverso prestazioni di natura socio educativa. Il S.A.S.S. è funzionalmente distinto, complementare e non sostitutivo dell’attività didattica dell’insegnante di sostegno della scuola, fa parte del Piano Educativo Individualizzato e si integra con le eventuali attività riabilitative di competenza della ASL. Destinatari del S.A.S.S. sono i disabili certificati ai sensi della L.104/92, frequentanti le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado pubbliche e/o parificate che necessitano di assistenza finalizzata a favorirne l’autonomia e la comunicazione come previsto nella diagnosi funzionale di ciascun beneficiario.

4. Il S.E.T. e il S.A.S.S. si concretizzano attraverso la progettazione ed esecuzione del “Piano Educativo Individualizzato” (PEI), strumento di programmazione, attuazione e valutazione che rende l'azione educativa mirata, continuativa, efficace e rispondente ai bisogni reali del beneficiario. Il PEI viene elaborato e reso operativo a livello interistituzionale tra operatori della scuola, dei servizi sanitari e sociali, in collaborazione con i familiari del beneficiario e/o con il beneficiario in base ai bisogni educativi, didattici, riabilitativi, relazionali e sociali che ciascun beneficiario manifesta. Contiene gli elementi di verifica per valutare la coerenza e continuità all'azione educativa nel tempo quali: bisogni, obiettivi, strumenti, tempi di attuazione e loro verifica.

Art.3

PRINCIPI 1. L’organizzazione in forma associata viene improntata sui seguenti principi:

a. massima attenzione alle esigenze dell’utenza; b. puntuale erogazione rispetto dei termini del procedimento e della carta dei servizi; c. rapida risoluzione dei contrasti e delle difficoltà interpretative; d. divieto di aggravamento del procedimento e perseguimento costante della semplificazione del

medesimo, con eliminazione di tutti gli adempimenti non strettamente necessari; e. standardizzazione della modulistica e delle procedure; f. adeguamento tecnologico volto alla semplificazione dei procedimenti, del collegamento con l’utenza e

dei processi di monitoraggio e valutazione.

Art.4

FINALITA’ 1. La gestione associata del S.E.T. e del S.A.S.S. e l’esercizio coordinato delle funzioni amministrative costituiscono

presupposto essenziale per l’attuazione degli interventi previsti. 2. L’organizzazione del servizio e l’esercizio delle funzioni dovranno tendere a garantire pubblicità, economicità,

efficienza, efficacia e rispondenza al pubblico interesse dell’azione amministrativa. 3. In particolare, il S.E.T. ha finalità di:

a. Prevenzione: - contribuisce al mantenimento del benessere e dello stato di salute psico-fisica dei soggetti e

della fascia di popolazione cui si riferisce; - previene rischi e danni specifici di emarginazione, esclusione, devianza connessi a

problematiche relazionali, di disagio culturale e interculturale o da condizioni e/o stati di sofferenza e/o disabilità.

b. Sostegno: - sostiene individui, famiglie e nuclei parentali in condizioni di disagio sociale, psicologico,

relazionale; - contiene o limita l'aggravamento di situazioni di difficoltà e/o disabilità; - favorisce lo sviluppo ed il recupero delle risorse e potenzialità dei soggetti e dei gruppi presi in

carico, con lo scopo di raggiungere più alti livelli di autonomia. c. Integrazione Sociale:

- favorisce l'integrazione relazionale e sociale delle persone beneficiarie dell'intervento. d. Promozionali:

- sensibilizza la popolazione sulle problematiche locali e sensibilizza sui temi oggetto del proprio lavoro che possono produrre rischi di stigmatizzazione (salute mentale, disabilità, devianza, etc..);

- promuove progetti, azioni e risorse produttrici di agio e benessere. 4. In particolare, il S.A.S.S., si propone di:

a. garantire il diritto allo studio; b. favorire l'integrazione sociale, l'integrazione scolastica e la socializzazione; c. favorire l’inserimento e la partecipazione a tutte le attività scolastiche; d. promuovere e sviluppare le potenzialità di ogni alunno fornendo stimoli educativi per contribuire alla

formazione della sua personalità e per favorire percorsi di autonomia individuale, l’apprendimento di capacità relazionali, comunicative, interattive con gli altri e con l’ambiente;

e. assicurare la necessaria assistenza nel rispetto dei diritti inalienabili di ciascuna persona quali la dignità umana e civile.

Art.5

OBIETTIVI 1. L’attuazione del S.E.T. e del S.A.S.S. in forma associata è finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

a. favorire l’integrazione socio-sanitaria attraverso la programmazione integrata degli interventi e dei servizi socio-sanitari;

b. coniugare le strategie di protezione con quelle di promozione del benessere dei cittadini; c. favorire l’equità territoriale, sostenendo l’equilibrio nell’offerta di servizi e promuovendo regolamenti

uniformi all’interno del territorio; d. favorire lo sviluppo di un sistema di offerta in grado di cogliere l’evoluzione dei bisogni della popolazione; e. individuare e attivare servizi caratterizzati da elevati standard di qualità e da omogeneità nell’erogazione delle

prestazioni; f. prevedere iniziative di formazione e di aggiornamento degli operatori finalizzate a migliorare l’erogazione del

servizio; g. razionalizzare le risorse attraverso la programmazione e gestione unitaria, mediante un’unica procedura di

affidamento gestita a livello distrettuale, così da realizzare economie di scala e liberare le risorse umane ed economiche disponibili per realizzare, soprattutto nei piccoli centri, quegli interventi assistenziali altrimenti non attivabili in considerazione dei costi da sostenere.

Art.6

AMBITO TERRITORIALE 1. I confini del territorio entro cui si svolgono il S.E.T. e il S.A.S.S. corrispondono a quello dei Comuni sottoscrittori.

Conseguentemente, il “bacino di utenza” del S.E.T. e del S.A.S.S. gestiti in forma associata è individuato nel territorio di tutti i Comuni sottoscrittori della presente Convenzione.

2. Sono definiti Comuni sottoscrittori gli Enti Locali Territoriali firmatari, rientranti nell’ambito territoriale del PLUS distretto di Alghero, che concordano sulle finalità, sull’oggetto e sulla disciplina posta a regolamento dei meccanismi di funzionamento previsti dal presente testo.

Art.7 ORGANISMI

1. Al fine di garantire il corretto funzionamento del S.E.T. e del S.A.S.S. vengono individuati specifici organismi di tipo politico rappresentati da:

a. il Comune Capoambito b. i Comuni sottoscrittori c. il Consiglio Intercomunale

e organi di tipo tecnico-amministrativo: d. l’Ufficio di piano e. gli Uffici tecnico-amministrativi propri del Comune Capoambito e/o di carattere sovra comunale.

Art.8

COMUNE CAPOAMBITO 1. Il Comune Capoambito assume, in forza del presente accordo, lo status di ente delegato alla gestione dei servizi

indicati all’oggetto. 2. Nello svolgimento delle funzioni delegate opera con lo scopo di assicurare il migliore assolvimento dei compiti

istituzionali attribuiti agli Enti Locali, sulla base della normativa e delle disposizioni vigenti e tenuto conto del Disciplinare determinato dal Consiglio Intercomunale di cui all’art. 10 della presente Convenzione.

3. Gli compete di provvedere alla gestione tecnica, operativa ed amministrativa di tutti gli atti e di tutte le operazioni necessarie al compimento dei fini in base a cui sorge la presente Convenzione. Nel perseguire le finalità

istituzionali attribuitegli in virtù dell’intesa sottoscritta opera nell'ambito degli orientamenti definiti dal Consiglio Intercomunale, ancorché secondo regole di piena autonomia tecnica e gestionale.

4. Sulla base della presente Convenzione, agisce in nome e per conto dei Comuni deleganti, osservando le modalità operative concordate e descritte nel Disciplinare di cui all’art. 15 della presente Convenzione.

5. In virtù delle deleghe acquisite, è autorizzato a negoziare e a stipulare con i terzi contratti finalizzati alla realizzazione delle funzioni attribuite.

6. Provvede allo svolgimento delle funzioni attribuite con lo scopo di realizzare le migliori condizioni di erogazione delle prestazioni e dei servizi delegati, osservando i principi dell’efficienza e dell’efficacia gestionale.

7. Per effetto del conferimento della delega, si impegna ad erogare i servizi e le prestazioni concernenti l'oggetto a tutti i cittadini che abbiano titolo per accedere al servizio. Si impegna, inoltre, ad assicurare che le prestazioni siano svolte secondo le migliori regole professionali ed erogate da personale provvisto dei titoli previsti dalla normativa vigente e dal Disciplinare, attivandosi altresì per favorire la formazione degli operatori dedicati alle funzioni e la continuità di intervento presso l'utenza.

8. Anche per il tramite dell’Ufficio di Piano e degli Uffici tecnico-amministrativi propri e/o di carattere sovracomunale, opera con il fine di favorire il coordinamento dell’offerta dei servizi oggetto della Convenzione, esercitando vigilanza sulla qualità degli interventi.

9. Si impegna, anche per il tramite dell’Ufficio di Piano e dei predetti Uffici a condurre la gestione secondo principi di economicità, efficienza ed efficacia, assicurando una precisa rendicontazione dell'attività svolta, sia per quanto attiene agli aspetti tecnici che per quanto riguarda quelli economico-finanziari.

10. Attiva le procedure di esclusione previste dall’art. 18 della presente Convenzione.

Art.9

COMUNI SOTTOSCRITTORI 1. Sono definiti Comuni sottoscrittori gli Enti Locali firmatari, appartenenti al PLUS del Distretto di Alghero, che

concordano sulle finalità, sull'oggetto e sulla disciplina posta a regolamento dei meccanismi di funzionamento previsti dal presente testo.

2. Ciascun singolo Comune sottoscrittore conferisce delega alla gestione al Comune Capoambito attraverso la presente Convenzione.

3. Attraverso la Convenzione e l'istituto della delega, i Comuni sottoscrittori, mantenendo la titolarità delle funzioni loro attribuite dalla legislazione, conferiscono al Comune Capoambito le risorse finanziarie occorrenti per l'esercizio delle attività necessarie alla realizzazione operativa delle suddette funzioni.

4. Conservano la titolarità formale delle funzioni, attribuendo al Comune Capoambito le responsabilità gestionali e tecniche relative ai servizi afferiti.

5. Concorrono al funzionamento del S.E.T. e del S.A.S.S. mettendo a disposizione le risorse finanziarie e partecipano attivamente ai processi di pianificazione, programmazione e controllo delle gestioni.

6. Si impegnano a fornire la collaborazione necessaria al raggiungimento delle finalità operative in rapporto alle quali è stipulato l'accordo, assicurando in particolar modo la partecipazione dei propri servizi sociali ai momenti di programmazione tecnica e all'erogazione delle prestazioni. Le modalità di tale partecipazione sono regolamentate nel Disciplinare di cui all’art. 15 della presente Convenzione.

7. Si impegnano al rispetto delle norme di accesso ai servizi da parte dell'utenza e al pagamento degli oneri di competenza secondo le modalità stabilite all’art. 14 della presente Convenzione.

Art.10 CONSIGLIO INTERCOMUNALE

1. Al Consiglio Intercomunale sono attribuite tutte le funzioni di indirizzo, pianificazione, programmazione e controllo del S.E.T. e del S.A.S.S. gestito in forma associativa, così come definito dal presente accordo.

2. E’ costituito da tutti i Sindaci dei Comuni sottoscrittori e viene insediato in prima seduta su convocazione del Sindaco del Comune Capoambito.

3. Il suo funzionamento è regolato da apposito “Regolamento per il funzionamento Consiglio Intercomunale”. 4. Al Consiglio Intercomunale partecipano di diritto, senza facoltà di voto, gli operatori delegati del Comune

Capoambito e i componenti dell’Ufficio di piano del PLUS. 5. La presidenza del Consiglio Intercomunale spetta al Sindaco del Comune Capoambito. 6. In particolar modo, al Consiglio Intercomunale, competono:

a. la pianificazione politica dei servizi e l’indicazione dei relativi obiettivi; b. la definizione e la candidatura delle proposte di eventuali modifiche della Convenzione; c. l’approvazione del Regolamento per il funzionamento Consiglio Intercomunale e del Disciplinare di

funzionamento; d. la verifica e il controllo delle attività, in rapporto ai piani strategici elaborati e agli obiettivi indicati; e. il parere sulla proposta di accoglimento o di rigetto delle istanze di accesso da parte di nuovi Comuni

richiedenti la sottoscrizione della Convenzione, nonché il parere sulla proposta di accoglimento delle istanze di recesso dalla Convenzione;

f. la programmazione di eventuali proposte di accordi e/o di convenzioni con altre associazioni o enti;

g. la definizione degli eventuali rapporti da allacciare con altre istituzioni operanti in settori affini a quello per cui è stipulata la Convenzione (Azienda Sanitaria Locale, Scuola, ecc.);

h. la definizione, in caso di recesso del Comune Capoambito, della proposta di determinazione dell'ente locale subentrante;

i. la definizione della proposta di decadenza anticipata della Convenzione.

Art.11 UFFICIO DI PIANO

1. Fornisce l’assistenza tecnico-amministrativa al Consiglio Intercomunale di cui all’art. 10. 2. Supporta gli operatori comunali nella programmazione degli interventi in materia di S.E.T. e di S.A.S.S. 3. L’ufficio di Piano è, in collaborazione e/o per tramite dei Centri per la famiglia e la comunità (CFC), il referente del

Comune Capofila del S.E.T. e del S.A.S.S. relativamente a ogni questione o problema organizzativo riferito al servizio che dovesse sorgere per ciascuno dei seguenti aspetti:

a. costruzione e sostegno del lavoro di rete tra i servizi sociali comunali e le principali istituzioni sanitarie, scolastiche e socializzanti nella realizzazione delle azioni;

b. promozione della qualità del sistema territoriale dei servizi educativi attraverso il sostegno, il monitoraggio, la valutazione e la verifica delle prestazioni;

c. formazione degli operatori relativamente alle fasi organizzative, operative e di utilizzo della strumentazione nella attuazione dei servizi erogati in forma associata;

d. elaborazione dei contenuti tecnici dei principali documenti che governano l’offerta dei servizi; e. sviluppo della rete dei servizi attraverso la valorizzazione di tutte le risorse del territorio mediante

momenti di riflessione condivisa tra gli operatori, confronto e scambio di esperienze, di metodologie operative e di buone pratiche, individuazione e applicazione di standard qualitativi essenziali che caratterizzino i servizi e/o specifici percorsi formativi congiunti;

f. ottimizzazione del servizio attraverso proposte di adeguamento dell’organizzazione del sistema dei servizi in funzione delle risorse, della diversificazione e dell'ampliamento dell'offerta e dell’evoluzione dei bisogni;

g. elaborazione e candidatura di specifici progetti integrativi e complementari alle azioni normalmente erogate;

4. Raccoglie ed elabora il complesso dei dati statistici al fine di valutare gli interventi, le prestazioni e l’impatto e facilitare le scelte politiche e decisionali.

Art.12

UFFICI TECNICO-AMMINISTRATIVI PROPRI DEL COMUNE CAPOAMBITO E/O DI CARATTERE SOVRA COMUNALE;

1. Agli Uffici tecnico-amministrativi propri del Comune Capoambito e/o di carattere sovra comunale sono attributi i compiti di gestione, controllo, monitoraggio e valutazione relativamente all’attuazione dei servizi. In particolare sono loro prerogative:

a. il controllo esecutivo sull'andamento dei servizi; b. l’assistenza nella redazione del Documento Preventivo di Gestione annuale (DPG) e del Documento

Consuntivo di Gestione annuale (DCG), di cui al successivo art.14; c. tutte le attività di carattere tecnico contabile inerenti l’attuazione del servizio; d. l’elaborazione e lo studio di soluzioni innovative per la migliore gestione del servizio, in raccordo

con gli operatori comunali, anche attraverso tavoli aperti a cittadini e associazioni di stakeholders; e. la gestione delle relazioni tecniche con le organizzazioni della rete territoriale dei servizi.

Art.13

SISTEMA DI FINANZIAMENTO 1. L’esercizio dei servizi oggetto dell’accordo, i cui oneri sono indicati nel Documento Preventivo di Gestione annuale

(DPG) e nel Documento Consuntivo di Gestione annuale (DCG), di cui all’art.14, è finanziato attraverso le seguenti fonti:

a. Bilancio dei Comuni sottoscrittori. b. Altre fonti di finanziamento (comunitarie, nazionali, regionali, private, PLUS, ecc.).

2. La gestione delle risorse in entrata ed in spesa è affidata al Responsabile del Servizio del Comune Capoambito, che vi provvederà a mezzo di proprie determinazioni.

3. Nel caso di concorso di finanziamento tra fonti del Bilancio dei Comuni sottoscrittori e Altre fonti di finanziamento si stabilisce di ricorrere prioritariamente a queste ultime, fino ad esaurimento.

4. L’utilizzo delle risorse proprie delle Altre fonti di finanziamento avverrà attraverso la preliminare costituzione di una Quota di riserva finanziaria a favore di ciascun Comune sottoscrittore, combinando, con riferimento allo stesso ultimo anno solare storico disponibile, il dato relativo alla popolazione comunale fino a 17 anni e il dato relativo al numero degli utenti propri del S.E.T. e del S.A.S.S. In particolare, la Quota di riserva finanziaria a favore di ciascun Comune sottoscrittore verrà determinata:

- per il 60% delle Altre fonti di finanziamento disponibili, riservando le somme a ciascun Comune

sottoscrittore in base alla propria incidenza percentuale rispetto al totale, in funzione della popolazione

comunale fino a 17 anni, rilevata secondo i dati ISTAT;

- per il 40% delle Altre fonti di finanziamento disponibili, riservando le somme a ciascun Comune

sottoscrittore in base alla propria incidenza percentuale rispetto al totale, in funzione del numero degli utenti

comunali propri del S.E.T. e del S.A.S.S.

5. Qualora qualcuno dei Comuni sottoscrittori non disponga di un dato storico relativo al numero di utenti in carico ai servizi comunali relativamente a S.E.T. e S.A.S.S., per poter effettuare il calcolo, il comune senza utenti in carico andrà assimilato a un altro comune del distretto, avente già utenti in carico, di pari dimensione demografica fino a 17 anni, effettuando un calcolo proporzionale.

6. La simulazione di calcolo viene esplicata nel Disciplinare di cui all’art.15 della presente Convenzione.

Art.14 RIPARTO ONERI

1. I Comuni deleganti sono tenuti a corrispondere al Comune Capoambito, oltre che le risorse quantificate per i Piani Educativi Individualizzati, le risorse necessarie al sostenimento degli oneri netti derivanti dalla gestione delle funzioni conferite, in rapporto a quanto indicato nel Documento Preventivo di Gestione annuale (DPG) e nel Documento Consuntivo di Gestione annuale (DCG).

2. Per oneri netti, derivanti dalla gestione, si intendono tutte le voci di costo non comprese nel Piano Individuale di Intervento.

3. L’onere netto a carico di ciascun Comune aderente viene determinato in base alla propria incidenza percentuale rispetto al totale, in funzione della spesa sostenuta in forma associata per il S.E.T. e il S.A.S.S. e certificata, per il primo anno, dall’ultimo consuntivo comunale.

4. Il DPG e il DCG vengono redatti dal Comune Capoambito con l’assistenza dell’Ufficio di Piano e degli Uffici tecnico-amministrativi propri del Comune Capoambito e/o di carattere sovra comunale.

5. Il DPG ed il DCG comprendono oltre gli oneri direttamente connessi ai Piano Individuale di Intervento, gli oneri necessari per la programmazione, il coordinamento, la conduzione, il controllo e l’amministrazione degli stessi.

6. Il DPG annuale indica la previsione dell'onere complessivo necessario per lo svolgimento della funzione delegata, le quote a carico di ciascun Comune sottoscrittore e gli eventuali Altri finanziamenti provenienti da enti e soggetti diversi dai Comuni sottoscrittori.

7. Il DCG annuale costituisce il rendiconto finale dell'onere complessivo sostenuto per lo svolgimento della funzione delegata. Questo aggiorna le voci quantificate in fase di previsione e definisce in forma di resoconto i residui crediti e/o debiti a carico di ciascuno dei Comuni sottoscrittori.

8. Il DPG annuale viene reso noto e comunicato ai Comuni sottoscrittori entro 90 giorni dal ricevimento dell’importo iscritto nel consuntivo di cui al comma precedente. Il DCG annuale viene reso noto e comunicato ai Comuni sottoscrittori entro il 31 marzo di ogni anno.

9. Il pagamento di tutti i costi del servizio, indicati nel DPG, da parte dei Comuni sottoscrittori, avviene nei termini stabiliti dal Consiglio Intercomunale.

10. La definizione e il pagamento di eventuali saldi a debito o a credito dei Comuni sottoscrittori, risultanti dal DCG, devono essere effettuati entro il mese di aprile di ogni anno.

Art.15

DISCIPLINARE 1. Il Disciplinare rappresenta il documento che regola le modalità di esercizio delle funzioni attribuite al Comune

Capoambito. 2. Definisce le competenze relative alla gestione tecnica, operativa ed amministrativa di tutti gli atti e di tutte le

operazioni necessarie al compimento dei fini in base a cui sorge la presente Convenzione, tenendo conto delle prerogative di autonomia tecnica e gestionale del Comune Capoambito.

3. Riporta titoli e modalità di ammissione dell'utenza ai servizi e alle prestazioni, le norme di funzionamento dei servizi e la modulistica da adottare.

Art.16

ACCESSO NUOVI SOTTOSCRITTORI 1. Nel caso in cui uno o più Comuni si proponessero di aderire alla presente Convenzione, in momenti successivi a

quello in rapporto al quale si procede con il presente atto, il Consiglio Intercomunale si riserva di verificare tempi e modi per l'accettazione, tenuto conto della necessità tecnica di procedere alla riorganizzazione operativa dei servizi e al ricalcolo delle quote di competenza dei singoli Comuni sottoscrittori, derivante dall'inclusione di un nuovo ente conferente risorse e oneri.

2. L’istanza di accesso, in carta libera, viene inviata al Presidente del Consiglio Intercomunale dal Sindaco del Comune che intenda aderire alla Convenzione.

3. Il Consiglio Intercomunale esamina la richiesta ed inoltra il proprio parere positivo o negativo, debitamente motivato, al Comune Capoambito per l’adozione dei conseguenti atti amministrativi.

4. In caso di accettazione dell’istanza, il nuovo sottoscrittore accetta tutte le disposizioni regolamentari vigenti al momento della sottoscrizione.

Art.17

RECESSO DALLA CONVENZIONE 1. Ciascuno dei Comuni sottoscrittori può esercitare, prima della naturale scadenza, il diritto di recesso unilaterale,

mediante l’adozione di apposita deliberazione consiliare e formale comunicazione al Comune Capoambito a mezzo di lettera raccomandata A/R, da trasmettere almeno sei mesi prima del termine dell’anno solare, fatto salvo il rispetto delle obbligazioni giuridiche perfezionate dal Comune Capoambito nei confronti di terzi.

2. Il recesso è operativo a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello della comunicazione di cui al comma precedente.

3. Il Comune Capoambito ha facoltà di recedere dalla Convenzione nel caso in cui, non risultasse più opportuno o possibile procedere nella gestione delle funzioni delegate e/o finanziare le attività originariamente previste. Il Comune Capoambito, inoltre, ha facoltà di recedere in caso di mancato o ritardato pagamento delle quote dovute dai sottoscrittori, nella misura in cui tale circostanza determini difficoltà ad assicurare l'ordinato svolgimento delle attività.

4. Il Comune Capoambito è tenuto a comunicare la propria volontà di recesso con un termine di preavviso di 12 mesi.

Art.18 DISCIPLINA DELLE ESCLUSIONI

1. E' prevista l'attivazione della procedura di esclusione per i Comuni che non provvedano alla regolarizzazione dei pagamenti maturati e dovuti, nei termini indicati all’art.14.

2. La procedura di esclusione viene attivata, in automatico, dal Comune Capoambito, il quale diffida il Comune inadempiente a provvedere antro 15 giorni alla regolarizzazione dei pagamenti.

3. Nel caso in cui il Comune inadempiente non provveda nei termini comunicati dal Comune Capoambito il servizio viene immediatamente sospeso, ed il Comune Capoambito avvia le procedure amministrative per il recupero dei crediti maturati.

Art.19

DURATA DELLA CONVENZIONE 1. La Convenzione decorre dalla data della sua sottoscrizione. 2. Ha durata triennale a partire dalla data di avvio della gestione associata del S.E.T. e del S.A.S.S.. 3. La stessa si intende prorogata, alla sua naturale scadenza per ulteriori periodi della stessa durata, salva

dichiarazione di decadenza della Convenzione da parte del Consiglio Intercomunale.

Art.20 SCIOGLIMENTO DELLA CONVENZIONE

1. La Convenzione cessa, prima della naturale scadenza, nel caso in cui venga espressa da parte della metà più uno degli enti aderenti, con deliberazione consiliare, la volontà di procedere al suo scioglimento. Lo scioglimento decorre, in tal caso, dal 1° giorno del mese successivo, fatto salvo il rispetto delle obbligazioni giuridiche perfezionate dal Comune Capoambito nei confronti di terzi.

Art.21 CONTROVERSIE

1. La risoluzione di eventuali controversie che possono sorgere tra i Comuni sottoscrittori la presente Convenzione, anche in relazione a difforme o contrastante interpretazione della Convenzione medesima, deve essere ricercata prioritariamente, in via bonaria, in sede di Consiglio Intercomunale.

2. In difetto di risoluzione di cui al primo comma, le controversie sono affidate al Tribunale competente per territorio.

Art.22 NORME TRANSITORIE

1. Le norme riportate ai precedenti articoli sono riferite al periodo di gestione a regime delle attività delegate. 2. Il Consiglio Intercomunale si riserva di indicare tempi e modalità di pagamento difformi da quelle inizialmente

previste nell’art.14, e ciò nella misura in cui i tempi tecnici necessari per la ratifica degli atti da parte dei Comuni sottoscrittori determinino variazioni rispetto allo schema previsto per il periodo di gestione a regime.

Art.23

REGISTRAZIONE 1. La presente Convenzione, composta da n. ____ pagine scritte per intero e n.___ righe dell’ultima pagina ___ è

soggetta a registrazione solo in caso d’uso, a norma delle disposizioni vigenti in materia di imposta di registro.

Letto, confermato e sottoscritto.

1. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

2. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

3. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

4. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

5. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

6. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

7. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

8. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

9. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

10. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

11. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

12. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

13. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

14. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

15. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

16. Il Sindaco del Comune di ……

_________________________________

17. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

18. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

19. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

20. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

21. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

22. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

23. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

Il Presidente verificato che non vi sono ulteriori interventi dichiara chiusa la seduta. L’assemblea si chiude alle ore 12.52.

Presidente Segretario Firmato Giammario Senes Firmato Iosetto Marras