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OBIETTIVO INVESTIMENTI IN FAVORE DELLA CRESCITA E DELL’OCCUPAZIONE – FESR PROGRAMMAZIONE 2014-2020 VERBALE della RIUNIONE del 15 marzo 2017 Sala Auditorium - Regione Liguria P.za. De Ferrari, 1 Genova 28/06/2017 (versione approvata dal CdS)

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OBIETTIVO

INVESTIMENTI IN FAVORE DELLA CRESCITA E DELL’OCCUPAZIONE – FESR

PROGRAMMAZIONE 2014-2020

VERBALE della RIUNIONE del 15 marzo 2017

Sala Auditorium - Regione Liguria

P.za. De Ferrari, 1

Genova

28/06/2017 (versione approvata dal CdS)

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VERBALE DELLA SEDUTA DEL GIORNO 15 marzo 2017 Alla seduta del Comitato sono presenti, in qualità di: Membri permanenti: • l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico e Imprenditoria, in qualità di Presidente: Edoardo Rixi;

• il Dirigente del Settore Competitività (AdG): Gloria Donato;

• il rappresentante del MISE - Agenzia per la Coesione Territoriale: Carla Cosentino;

• il rappresentante del Dipartimento Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri: Marco Valenti;

• il rappresentante dell’Autorità Ambientale Regionale: Paola Solari;

• il rappresentante dell’Autorità di Gestione del FSE: Claudio Hampe;

• il rappresentante dell’Assessorato alle Pari Opportunità: Manuela Facco

• il rappresentante dell’Autorità di gestione del FEASR: Luigi Campomenosi; Membri a titolo consultivo: • Commissione Europea – DG Regione Liguria: Christopher Todd capo unità Italia e Malta;

• Commissione Europea – DG Regione Liguria: Francesca Michielin rapporteur;

• L’Autorità di Certificazione: Nicoletta Faraldi;

• L’Autorità di Audit: Marco Fracchia;

• Il rappresentante dell’Organismo Intermedio – FI.L.S.E: Walter Bertini;

• Il Dirigente pro tempore della Segreteria Generale, Settore Programmazione Finanziaria e Statistica, responsabile programmazione risorse FAS-FSC: GianLorenzo Boracchia;

• I rappresentanti del partenariato economico e sociale, istituzionale e delle autonomie funzionali:

o Confindustria Genova: Leopoldo Da Passano;

o CNA Comitato Regionale ligure – Comitato regionale ligure: Angelo Matellini;

o Confartigianato Liguria: Luca Costi;

o Confcommercio Liguria: Ornella Caramella;

o Confesercenti: Andrea Dameri;

o Legacoop: Paola Bellotti;

o Compagnia delle Opere: Claudia Torre;

o ANCI: Pierluigi Vinai;

o ABI: Maurizio Dagnino;

o Città Metropolitana: Luigina Renzi;

o CGIL: Marco De Silva;

o CISL: Andrea Sanguineti;

o UIL: Roberta Cavicchioli;

o CONF.S.A.L.: Domenico Daniele Geria;

o Unioncamere Liguria: Raffaella Bruzzone;

o Camera di commercio di Genova: Paola Carbone;

o Camera di commercio Riviere di Liguria: Enrico Oliva. Sono inoltre presenti:

• I rappresentanti del Settore Competitività (controllo 1° livello): Francesco Caso;

• I rappresentanti del Settore Competitività: Fabio Piaggio, Fabio Gentiluomo, Biagio Dicorato, Sabrina Salamanna;

• un secondo rappresentante dell’AdC: Pasquale Di Sabatino;

• un secondo rappresentante dell’ACT: Rosa Savastano;

• Il rappresentante della Direzione Centrale Organizzazione, Settore Informatica: Francesco Pensalfini;

• Il rappresentante del Servizio Energia: Danilo Berri;

• il rappresentante del settore trasporto pubblico regionale del Dipartimento territorio: Gabriella Rolandelli;

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• Il rappresentante del Settore sviluppo strategico del tessuto produttivo e dell’economia ligure: Marco Paganuzzi.

• un rappresentante di Confindustria Liguria: Massimo Sola;

• altri rappresentanti dell’Organismo Intermedio – FI.L.S.E: Cristian Gianardi, Gabriella Vergottini, Roberto Merlo;

• il rappresentante del settore Protezione Civile del Dipartimento territorio: Stefano Vergante;

• Un secondo rappresentante dell’Autorità Ambientale: Giovanni Torre;

• I rappresentanti della Direzione Centrale Finanza, Bilancio e Controlli, Settore Controllo Finanziario (AdA): Alessandra Gazzotti, Davide Vinzoni;

• I rappresentanti di Liguria Digitale: Piergiulio Maryni, Manlio Bancalari;

• I rappresentanti di Liguria Ricerche: Jean-Pierre Zereik, Marta Peluffo, Annalisa Fordano, Elisa Di Muccio, Valentina Polipodio, Francesca Dupont, Barbara Petito, Cristina Zito, Dardano Michela, Spotorno Bianca, Germana Dellepiane, Angela Tomasoni;

• Per la Segreteria del Comitato: Antonino Lanfranco, Susanna Bohm e Maria Grazia Seu;

• un secondo rappresentante di CNA: Daniela Locati;

• un secondo rappresentante di Confartigianato Liguria: Giampaolo Badino;

• un secondo rappresentante dell’Organismo di Gestione del FSC: Barbara Michetti;

• un secondo rappresentante del CDO Liguria: Daniele Zunini. ORDINE DEL GIORNO

POR CRO FESR - Liguria periodo 2007-2013

1. Presentazione dei risultati della Programmazione 2007-2013;

2. Informativa dell’Autorità di Audit sul Rapporto di Controllo Finale;

3. Approvazione del Rapporto Finale di Esecuzione;

4. Varie ed eventuali.

POR ICO FESR - Liguria periodo 2014-2020

1. Approvazione dei criteri di selezione (criteri di ammissibilità, criteri specifici e criteri di merito)

per ulteriori linee di azione;

2. Stato di attuazione del Programma;

3. Informativa sul Grande Progetto Banda Ultra Larga (modifiche introdotte a dicembre 2016 e

eventuali proposte di modifica della misura);

4. Informativa sullo stato di attuazione dei Piani d'Azione per l'assolvimento delle condizionalità

ex-ante;

5. Informativa sulla validazione delle Autorità di Gestione e di Certificazione;

6. Informativa sullo stato di attuazione delle misure contenute nel PRA;

7. Varie ed eventuali.

Essendo raggiunto il quorum richiesto (almeno metà dei membri deliberativi – art. 4 del Regolamento Interno) il Comitato si intende regolarmente riunito.

Apre i lavori l'AdG, che dà il benvenuto ai partecipanti e li ringrazia per la loro presenza, ricordando che la riunione è stata preceduta nella giornata precedente dalla riunione tecnica, nel corso della quale sono già emerse alcune considerazioni. L'AdG passa quindi la parola al rappresentante della Commissione – capo dell'unità Italia-Malta di cui fa parte anche il rapporteur - per la prima volta in Liguria.

Il capo unità Italia-Malta manifesta la sua soddisfazione - in base alle informazioni ricevute in seduta tecnica - per i risultati conseguiti dai Programmi, esprimendo i complimenti alla struttura coinvolta

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nell'attuazione degli stessi, in particolare per la piena attuazione del Programma 2007/13 e per i progetti significativi realizzati, completati e funzionanti.

La soddisfazione espressa riguarda anche il conseguimento dei target; è quindi evidente l'importanza del contributo comunitario nella regione ed in particolare a Genova, dove ha avuto la possibilità di visitare l'ascensore di Villa Scassi, progetto fortemente innovativo che si lega alla città e particolarmente funzionale ai visitatori del vicino ospedale.

Per quanto riguarda l'attuale periodo di programmazione - 2014/20 - in attesa di vedere i primi risultati auspica l'accelerazione nella realizzazione dei progetti e nella spesa correlata in quanto siamo già nel 2017 e si avvicinano i primi momenti di verifica: l'obbligo di certificare entro giugno l'importo equivalente all'anticipo ed in particolare il primo appuntamento "N+3" previsto per la fine del 2018. Comunque, al di là dei dati finanziari, resta comunque importante poter vedere risultati concreti con progetti sempre più significativi per la realtà locale.

Il capo unità informa il CdS che la DG Regio ha pubblicato recentemente un documento triennale - e questa è già la terza occasione - da cui emerge che l'Italia e non solo la Liguria hanno perso punti e posizioni di competitività. Il programma 2014/20 costituisce in tal senso l'occasione per uscire dalla crisi, aiutando gli investimenti, concentrando le poche risorse attualmente disponibili. L’innovazione, la ricerca, il sostegno alle piccole medie imprese, la banda ultra larga, l’efficientamento energetico sono i settori più importanti per creare occupazione e migliorare la qualità della vita e la competitività delle regioni.

Comunque, prosegue il capo unità, ci sono appuntamenti importanti già da quest'anno con la pubblicazione del prossimo rapporto di coesione che consentirà alla Commissione di presentare ai primi del 2018 una prospettiva finanziaria e del bilancio comunitario per il post 2020, sperando naturalmente in un ruolo importante e consistente per la politica di coesione per il post 2020. Il capo unità conclude quindi con l’augurio che tutti condividano l'importanza di una politica di coesione forte per tutte le regioni europee - anche per le regioni più forti - e che per far questo si ha bisogno di risultati quest'anno.

L'AdG, accogliendo la sollecitazione a procedere velocemente e confermando che l'intendimento della Regione è di attivare tutte le misure previste ed in particolare quelle legate alla performance, cede la parola al Presidente del CdS, assessore regionale allo Sviluppo Economico e Imprenditoria.

L'Assessore, in qualità di Presidente del CdS ringraziando per la presenza i membri della Commissione, i rappresentanti nazionali e tutti gli stakeholders, informa gli astanti di aver partecipato, la settimana precedente, ad un incontro con le altre Regioni nel corso del quale è emersa la preoccupazione generale per il dopo 2020. Dopo aver chiuso la programmazione 2007/13 con un buon risultato essendo il livello finanziario consuntivo pari al 102%, cambiare in maniera radicale il sistema di gestione dei fondi dal 2020 in poi comporta il rischio di trovarsi in una situazione di incertezza che non consente di modulare in modo corretto i bandi e chiudere in maniera positiva l’attuale periodo di programmazione.

L'altro elemento emerso nel citato incontro è che non solo la Liguria e il sistema regionale italiano, ma anche il partner francese incontrato, utilizzano per oltre il 90% fondi provenienti dalla programmazione comunitaria per le attività di sviluppo economico e innovazione. Quindi un cambiamento della gestione di questo tipo di fondi metterebbe di fatto in crisi l'intero sistema regionale così come impostato negli ultimi anni, per cui l'augurio è che i fondi di coesione rimangano, e che la gestione rimanga a livello territoriale, con il supporto del CdS.

Tra l’altro, la Regione Liguria sta investendo - insieme a Piemonte e Valle d’Aosta PACA e Rhone-Alpes che sono anche partner nell'ambito di una serie di altri programmi europei - per riaprire una sede a Bruxelles che verrà inaugurata il 26 di aprile. E' evidente quindi che la Regione sta investendo parecchio per aumentare la collaborazione a livello internazionale, soprattutto in un’ottica transfrontaliera. Questo investimento costa tempo, risorse e personale per cui occorre essere certi che abbia un senso nel futuro, consentendo di essere più presenti anche su quelle misure dove ci sono competizioni aperte tra le varie regioni europee. Ci sono diversi interventi di programmazione comunitaria su cui bisogna essere assolutamente presenti e attivi, però la spina dorsale di tutto sono i programmi POR FESR. Nell'ultimo anno e mezzo si è fatto un grandissimo lavoro per chiudere la programmazione 2007/13

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riuscendo ad accelerare le erogazioni, mentre nella nuova c’è stato un passo avanti fortissimo sulla digitalizzazione dei bandi, elemento innovativo per la Liguria, che consente di ridurre i tempi di gestione delle pratiche ed in particolare l’erogazione dei contributi che ha tradizionalmente rappresentato uno dei principali nodi nella gestione dei programmi. In tal senso la Regione ha investito molto sulla formazione, sull’informatizzazione e sulla digitalizzazione di tutti i processi. Oggi tutti i bandi si compilano on line e attraverso un sistema di tutoraggio è possibile compilare la domanda offline prima dell'uscita ufficiale anche di sabato e domenica. Ciò per agevolare un territorio caratterizzato da una forte presenza di aziende di piccole dimensioni, per le quali la partecipazione rappresenta un costo. Il prossimo passo è costituito dalla ricerca di accordo con le banche affinché i beneficiari possano avere delle anticipazioni azzerando in pratica il tempo di erogazione.

L'Assessore prosegue la sua disamina riferendo che sulla nuova programmazione si stanno aprendo i bandi relativi a creazione d'impresa, poli e distretti, efficientamento energetico e che collateralmente è in corso per i poli tecnologici una riforma con la riduzione da 8 a 4+1 – nel rispetto delle indicazioni nazionali e della Commissione – inserendoli nel cluster nazionali, rendendoli quindi partecipi alla formazione di quegli strumenti che anche a livello nazionale nascono puntando fortemente sull'innovazione e, in questo caso, anche sull’impresa 4.0.

Il presidente illustra quindi le misure di prossima attuazione, relativamente all’efficientamento energetico degli edifici, all'economia sociale ed al monitoraggio e prevenzione degli eventi alluvionali che colpiscono con frequenza ciclica la Liguria, ad integrazione e completamento di quanto fatto per la messa in sicurezza delle imprese con l’utilizzo di paratie intelligenti.

Per quanto riguarda il processo di digitalizzazione del territorio, la forte sensibilità e volontà della Regione sembra contrastata dalla scelta di gestione del progetto "Banda Ultra Larga - BUL" a livello nazionale.

La centralizzazione interessa anche le risorse del POR FESR 2014/20 e la Regione teme che tale procedura possa rallentarne - rispetto alla capacità di autogestione della Regione - l'attuazione, in quanto la gestione unificata di situazioni diverse non può che adagiarsi alla velocità del componente più lento, facendo peraltro ricadere a livello regionale le conseguenze relative alla corrispondente performance.

L'Assessore prosegue ringraziando tutti i protagonisti della vecchia programmazione che hanno dato il massimo e con la loro la professionalità hanno individuato le criticità e trovato le giuste soluzioni. L'Assessore conclude il suo intervento informando il CdS che si sta firmando un accordo con la regione Campania per aiutare la stessa nell’utilizzo dei fondi: è un rapporto di collaborazione per aiutare le aziende che hanno sedi in entrambe le regioni unendo i relativi fondi e fornendo il nostro know-how e questo elemento costituisce indubbiamente un'ulteriore best practice conseguita dal programma.

L'AdG passa quindi la parola al rappresentante del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, dopo un anno e mezzo di assenza, torna ad occuparsi della Liguria, in relazione al cambiamento della governance nazionale per la gestione dei fondi europei: la Presidenza del Consiglio, capita l'importanza della partita, ha deciso di avocare a sé tutta la questione legata ai fondi sia comunitari sia nazionali (fondo di sviluppo e di coesione - FSC).

In questo senso il vecchio Dipartimento, di cui facevano parte sia il relatore che la collega dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, si è diviso in due parti: l’Agenzia per la Coesione Territoriale che ha continuato a presidiare i lavori della Regione Liguria e il dipartimento per la Coesione dentro la Presidenza del Consiglio. La ratio di questa operazione non è rendere più complesso quello che era comunque già complesso, ma cercare di mettere in campo quelle sinergie tra fondi diversi, nazionali ed europei, per apportare risultati più efficaci sui territori.

Il rappresentante del Dipartimento Coesione della PCM puntualizza, riferendosi alla Banda Ultra Larga (BUL) che alcune decisioni possono anche sembrare come decisioni prese “dall'alto”, purtuttavia la gestione centralizzata ed unificata di un progetto comune alle diverse regioni è il modo di risolvere agevolmente, speditamente e garantire l’efficace l'utilizzo dei fondi strutturali,. In sostanza la governance, consentirà a chi si occupa a qualsiasi livello, nazionale o regionale o di fondi europei di

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sapere coordinarsi con chi si occupa di risorse FSC. È uno sforzo di avanzamento amministrativo ulteriore: quello che potrebbe sembrare un ulteriore adempimento porterà invece ad una accelerazione della spesa, coordinando le diverse risorse (ovvero FESR, il FEASR e il Fondo nazionale FSC) che affluiscono al progetto.

Conseguentemente, così come a livello di governance nazionale tra la presidenza del Consiglio, il MISE e i vari gestori che hanno preso in appalto le varie dorsali, allo stesso modo la stessa sinergia deve essere trovata anche a livello regionale.

Il rappresentante del Dipartimento Coesione della PCM prosegue affermando che torna con gioia in Liguria a lavorare con una squadra straordinaria che ha fatto cose bellissime, ma che torna in Liguria per lavorare anche con gli altri strumenti che il Dipartimento Politiche di Coesione mette a disposizione. Scusandosi per il ritardo nella fase organizzativa in cui ha supplito l'Agenzia, afferma che questa integrazione – se gestita e organizzata in modo opportuno – è un grosso valore aggiunto che può aiutare a risolvere i problemi e non crearne di nuovi.

Il fatto di vedere in modo completo quello che succede in Liguria nelle varie componenti di sviluppo aggiuntivo dei territori può portare a sinergie che risulteranno vincenti anche in Liguria, dove - come altrove - chi lavora ai fondi europei è abituato ad avere un gran fiato, perché non si finisce di chiudere un programma che già ci sono problemi da affrontare rapidamente per il programma successivo.

Il risultato ottenuto dalla Liguria nella programmazione 2007-2013 è certamente un risultato straordinario perché spesso il cambio di amministrazione è qualcosa che crea un rallentamento nell'attuazione perché le priorità politiche possono essere diverse.

Va dato alla nuova amministrazione il merito di aver continuato con una squadra straordinaria a perseguire un risultato che in alcuni casi poteva essere in bilico. L'infrastruttura visitata la sera prima (l'ascensore di Villa Scassi) è stata collaudata il 29 dicembre. Ciò va a lode di tutti quelli che hanno lavorato alla buona riuscita del programma, ma il desiderio della Presidenza è di cercare di risolvere i problemi prima che diventino troppo grossi cercando di facilitare non di complicare le cose. Vi sono molte cose da fare, e ora che la squadra è completa, si potrà fare un ottimo lavoro in Liguria per il 14-20.

Nel corso della riunione tecnica è già stato individuato qualche argomento, tra cui la BUL, su cui occorre fare alcuni ragionamenti, ma generale e non solo per la Liguria. Il rappresentante conclude formulando l'auspicio che come a livello nazionale anche a livello regionale vi sia interconnessione e collaborazione tra chi si occupa di fondi europei e chi si occupa invece di risorse FSC e anche a livello di Genova città metropolitana.

Prende quindi la parola la rappresentante dell'Agenzia per la Coesione Territoriale (ACT) che porta i saluti del direttore dell'Agenzia e manifesta la sua soddisfazione per il fatto che la squadra sia ora al completo e per il cambio di passo con l'attivazione di tutta una serie di strumenti attivi sul territorio, a partire dal POR FESR, il PON Metro, il patto di Genova che ha mobilitato risorse del fondo sviluppo e coesione di una certa entità e che ha già cominciato il suo lavoro, il progetto BUL le cui risorse nazionali sono state deliberate dal CIPE già un anno e mezzo fa e che devono essere portate avanti con le risorse comunitarie. Poi vi sono le aree interne che hanno cominciato il loro percorso attuativo con la sottoscrizione dei primi Accordi di Programma Quadro (APQ). In particolare, per la Liguria si è in dirittura d'arrivo per l'APQ relativo all’Antola-Tigullio, dopo la definizione della strategia. Quindi c'è un'attenzione e un ampio spiegamento di risorse sul territorio che inevitabilmente – per potersi esplicare al meglio – richiede una sinergia di collaborazioni, di interventi, di iniziative. Il lavoro che ci attende obiettivamente è notevole. Tra l'altro il 2017 è un anno importante, un anno particolare, non solo perché sessantesimo anniversario delle Comunità europee ma perché si conclude - e con successo per la Regione Liguria - la programmazione 2007- 2013.

Con successo, come dimostra il progetto visto nella serata precedente e realizzato con le risorse della Comunità Europea, progetto che è molto bello e molto importante e dà effettivamente il senso di quello che vuol dire la disponibilità e l'utilizzo di risorse aggiuntive nei territori ed in tal senso è fondamentale la comunicazione affinché l’opinione pubblica si renda conto di quello che vuol dire l'utilizzo di queste risorse. Il 2017 è un anno importante non solo per la chiusura del 2007/13 ma anche per la

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programmazione 2014/2020, perché siamo a metà della programmazione, siamo prossimi all’n+3, ai risultati del performance framework e siamo ancora nella possibilità di cambiare qualcosa. Quindi se ci sono dei cambiamenti da apportare, se delle ulteriori iniziative vanno prese, va fatto adesso per poter esplicare al meglio gli effetti successivi. Il rappresentante dell'ACT conclude dando il benvenuto alla nuova AdG al suo primo CdS, facendole i complimenti ed i migliori auguri.

Prima di passare all'esame dei vari punti all'OdG, l'AdG chiede di poter variare l’OdG, anticipando a questo punto - per coerenza temporale - l'approvazione del verbale relativo alla precedente riunione, la cui discussione era inizialmente prevista tra le "varie ed eventuali".

L'AdG informa che, rispetto alla versione iniziale trasmessa a suo tempo, sono state recepite le diverse osservazioni pervenute da alcuni componenti del Comitato e che la versione finale è presente nella documentazione fornita ai presenti. Non essendovi ulteriori osservazioni, il documento viene approvato.

POR CRO FESR - Liguria periodo 2007-2013

In relazione al punto 1 all'OdG “Presentazione dei risultati della Programmazione 2007-2013”, l'AdG illustra i risultati conseguiti dal Programma ed in particolare il livello finanziario consuntivo attestato su valori attorno al 102%, con una situazione abbastanza omogenea sugli Assi, pur se gli Assi 2 e 5 leggermente sottoperformanti ma compensati dagli Assi 3 e 4, dove il co-finanziamento degli EE.LL. ha creato overbooking. L’AdG prosegue evidenziando come l’andamento della spesa del Programma è stato costante e lineare ed ha consentito negli anni di superare le soglie di spesa alle varie scadenze – non solo N+2 ma anche scadenze intermedie fissate dal Ministero – evitando così le possibili penalizzazioni legate al c.d. “disimpegno automatico”. I grafici evidenziano una flessione della spesa nel 2016 in relazione agli ultimi controlli effettuati, ma i dati sono sostanzialmente consolidati. L’AdG rileva inoltre la sostanziale omogeneità dei vari Assi, dove l’andamento della spesa è stato costante per tutti gli Assi.

Per quanto riguarda le tendenze occupazionali, l’AdG sottolinea come sia stato un periodo estremamente difficile per le imprese liguri già fragili dopo le due forti crisi – registrate a livello mondiale – che hanno colpito la regione e il programma operativo ha potuto esercitare una funzione anticiclica cercando di mantenere quelli che erano gli indicatori e gli stock occupazionali del pre-crisi. I grafici dimostrano che ci siamo mantenuti abbastanza in linea, con una flessione nel 2014 per via della crisi che ha colpito in modo profondo ed un confortante rialzo nella fase finale . L’occupazione femminile si è mantenuta più stabile rispetto a quella totale.

L’AdG illustra a questo punto le diverse diapositive elaborate con informazioni sintetiche a livello di Asse, fornendo dati disaggregati specifici per i singoli Assi e presentando la documentazione fotografica relativa agli interventi più rilevanti.

L'Asse 1 vede l’attuazione di interventi di aiuti alle imprese, l’attuazione degli strumenti di ingegneria finanziaria con oltre 90 M€ di investimenti indotti ed oltre 92 M€ di apporto di capitale.

L’AdG prosegue la disamina dettagliata dell’Asse 1 che registra:

• 3.354 interventi di aiuti per oltre 209 M€;

• oltre agli interventi di ingegneria finanziaria che sono stati 793 con una spesa di 44 M€;

• 10 interventi relativi agli 8 poli di ricerca che sono stati riconosciuti e che sono stati riorganizzati in base alle varie tematiche, con l’aggiunta dei 2 interventi relativi al Parco Tecnologico della Val Bormida ed al centro di ricerca Ericsson per un totale di oltre 18 M€;

• Gli interventi relativi alla banda larga con 19 interventi sul territorio ed una spesa di 25,03 M€.

In totale sono 4.676 interventi per una spesa certificabile di 296 M€.

L’AdG fornisce quindi, sempre con l’ausilio di specifiche diapositive, una serie di ulteriori dati di dettaglio relativi degli interventi realizzati e dei livelli di conseguimento degli indicatori, nonché documentazione fotografica di alcuni interventi giudicati significativi.

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L’Asse 2 registra l’attuazione di 323 interventi di cui 258 progetti nell'ambito della produzione di energia da fonti rinnovabili, con una potenza nominale installata pari a 11,75 MWe e una produzione di oltre 14 GWhe/anno cui si aggiunge un risparmio per quasi 136 GWht/anno in relazione agli interventi di risparmio e cogenerazione.

Anche in questo caso, l’AdG completa le informazioni con alcune diapositive relative agli interventi più significativi ed in particolare l’intervento dell’Autorità Portuale di Genova che ha realizzato un sistema di fornitura di energia alle navi in transito con abbattimento di inquinamento acustico nelle zone retroportuali della città, oltre che ovviamente abbattimento delle emissioni inquinanti.

Per la presentazione dei risultati degli Assi 3 e 4 – l’AdG passa la parola al funzionario responsabile per l’attuazione degli Assi, che ricorda anzi tutto come l’Asse 3 prevedesse il finanziamento nell'ambito delle grandi città liguri, di Progetti Integrati Territoriali (PI). In tal senso ogni città coinvolta (i 4 capoluoghi di Provincia – con Savona/Vado Ligure – e la città di Sanremo) aveva individuato nel proprio territorio quartieri o aree all'interno delle quali concentrare gli investimenti per migliorare la qualità della vita e offrire una maggiore dotazione di servizi.

Il funzionario, avvalendosi delle diapositive elaborate, evidenzia che sono stati realizzati investimenti per complessivi 150 M€ per un totale di 169 interventi che hanno affrontato diversi temi trasversali e in relazione alle diverse tematiche previste quali la riqualificazione di spazi pubblici, interventi sugli assi commerciali, sulle aree verdi, sulle piazze; interventi di pedonalizzazione con l’abolizione totale del transito e della permanenza dei veicoli in grandi spazi pubblici o in piazze, interventi per la mobilità sostenibile, come la realizzazione di piste ciclabili, e anche l'acquisto di mezzi meno inquinanti, a trazione elettrica o filobus per il trasporto pubblico a seconda delle caratteristiche dei contesti urbani. Vi sono inoltre stati interventi di riconversione di immobili di grande pregio storico architettonico e in ambito sociale con la realizzazione di nuovi presidii ed ingenti investimenti per interventi della mitigazione del rischio idraulico soprattutto in ambito urbano ed in ambito periurbano.

Il funzionario prosegue quindi la sua illustrazione con il supporto di materiale fotografico, con una disamina dettagliata degli interventi maggiormente significativi, soffermandosi in particolare sul nuovo ascensore di Villa Scassi che collega via Cantore con l’ospedale Villa Scassi, e che rappresenta dal punto di vista impiantistico un’assoluta novità a livello nazionale. L’intervento è stato oggetto di visita nella serata precedente da parte dei rappresentanti della DG Regio e dei rappresentanti dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e del Dipartimento Politiche di Coesione della PCM.

Passando all’Asse 4 ed in particolare all'azione 4. 1. Il funzionario regionale precisa che sono interventi che coprono l'intero territorio regionale. A differenza dei Progetti Integrati dell'asse 3 questi sono Progetti Integrati Tematici (PIT) per i quali le quattro province avevano avuto un mandato di costruire progetti che avessero dei “fil rouge” tematici.

Sono stati finanziati complessivamente 11 PIT, con la realizzazione di 91 interventi: i temi erano quelli:

• della riqualificazione del patrimonio storico-culturale;

• della riqualificazione delle ville e dei giardini storici;

• la realizzazione di piccoli musei che testimoniano un saper fare di alcuni ambiti territoriali liguri e il

potenziamento di altri esistenti;

• il recupero dell’apparato difensivo che va dagli insediamenti medievali alle batterie antiaeree.

A conclusione del suo intervento, il funzionario conviene con quanto suggerito dal capo unità Italia-Malta in merito alla necessita di un’adeguata pubblicizzazione dei risultati e degli esiti degli interventi realizzati sul territorio (complessivamente 260 opere pubbliche sui due Assi) grazie alla programmazione comunitaria.

A chiusura del punto, l’AdG informa che il Rapporto Finale di Esecuzione (RFE) anticipato ai componenti per l’approvazione è ancora suscettibile di alcuni aggiustamenti perché sono in corso gli ultimi controlli

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di primo livello e da parte dell'autorità di audit e sono inoltre attese le risultanze di un audit della Commissione Europea che si è tenuto a gennaio sugli Strumenti di Ingegneria Finanziaria.

In tal senso il documento verrà adeguato agli esiti di dette operazioni, nonché in base alle osservazioni e suggerimenti forniti dalla Commissione in sede di riunione tecnica, perché l’intenzione è di approvare il RFE con il mandato all’AdG di operare gli adeguamenti del caso.

Esaurito il punto, si passa al successivo punto 2 all'OdG “Informativa dell’Autorità di Audit sul Rapporto di Controllo Finale”, in relazione al quale l’AdA informa che è in corso la preparazione della dichiarazione finale di chiusura e la stesura Rapporto di Controllo Finale – documenti facenti parte della documentazione di chiusura del Programma – in linea con i regolamenti 1828/2006 e 1083/2006, nonché con le indicazioni fornite sia dalla Commissione sia dal Ministero Economia e Finanze, che è il referente nazionale per le AdA.

In particolare sono stati forniti gli orientamenti specifici per i procedimenti da attuare per validare la chiusura. In sostanza sono previsti tre documenti uno dell’AdG, uno dell’AdC e quello conclusivo dell’AdA nel quale si fa un’ulteriore verifica di secondo livello e si attesta la regolarità di tutto il procedimento e di tutto ciò che è avvenuto nel periodo 2007-2013, soprattutto nell'ultima fase di attuazione.

Il documento contiene in particolare il rendiconto degli esiti dei controlli sulle operazioni a seguito dell'ultimo campionamento e la copertura delle spese 2015-2016 e gli audit dei sistemi effettuati nel secondo semestre 2015. In sostanza la Commissione chiede di verificare che anche in quest'ultimo periodo siano stati rispettati tutti i criteri sia di indipendenza che di regolarità di tutte le operazioni e che alla fine con quest'ultima verifica si faccia anche una quadratura generale delle spese che devono risultare coerenti nei rapporti delle 3 Autorità che devono essere trasmessi alla Commissione entro il 31 marzo 2017.

Il punto principale è quello di verificare che non vi siano degli errori che portino a un tasso di errore superiore alla soglia di materialità che è fissata al 2%. Sarà pertanto effettuata un’analisi di conformità, con la conferma che la copertura dei controlli è sufficiente su tutti gli Assi del programma, su tutte le tipologie di spesa e sui beneficiari.

Nel riepilogo dovrà essere indicato il tasso annuale di errore totale previsto comunicato nei rapporti annuali trasmessi annualmente alla commissione, la quantificazione del rischio di ciascun anno, la somma di tutte le correzioni finanziarie apportate, le eventuali decertificazioni e ricalcoli che possono essere avvenuti, l'importo del rischio residuo di ciascun anno e soprattutto il tasso di rischio residuo alla chiusura che è quello a cui tiene particolarmente la Commissione per evitare che vi siano delle decertificazioni.

Il rapporto finale dell’AdA dovrà contenere anche un parere concernente tutte le procedure di chiusura delle AdG e AdC, le verifiche che sono state fatte, le aree di maggiore rischio e come si sono svolti i controlli sui soggetti attuatori tra cui l’organismo intermedio FI. L. S. E.

C'è stato un ri-audit della Commissione il 25-27 gennaio sugli Strumenti di Ingegneria Finanziaria ed è pervenuta solo nella serata precedente la versione preliminare del rapporto in lingua italiana che è quella che fa fede.

Il documento è in fase di esame in modo da dare le risposte entro la fine del mese e poterne quindi tener conto nella redazione della documentazione finale. Tale attività avverrà con il supporto del Ministero, dell’IGRUE, cioè dell'ispettorato che tiene i rapporti con la Commissione europea che è il referente a livello nazionale per tutte le AdA delle regioni italiane.

L’AdA conclude il suo intervento esprimendo la previsione e l’augurio che il parere finale sia positivo e senza riserve. Esaurito il punto, in relazione al successivo punto 3 all’OdG “Approvazione del Rapporto Finale di Esecuzione”, l’AdG chiede ai componenti il CdS se vi sono osservazioni in merito al documento ed ai contenuti illustrati.

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Non essendovi alcuna osservazione, l’AdG dichiara approvato il documento dal CdS ribadendo con il mandato all’AdG di operare i necessari adeguamenti e consolidamento dei dati alla luce degli ultimi controlli in corso. Non essendovi alcun intervento neppure in merito all'ultimo punto 4 all'OdG "Varie ed eventuali", si passa alla discussione dei punti di cui alla seconda sezione della seduta, vale a dire all'attuale periodo di programmazione.

POR ICO FESR - Liguria periodo 2014-2020

In relazione al punto 1 all’OdG “Approvazione dei criteri di selezione per ulteriori linee di azione”, l’AdG informa che nel corso della riunione tecnica del giorno prima, sono state introdotte alcune modifiche rispetto alla versione trasmessa ai componenti e che tali modifiche saranno puntualmente riferite al CdS nella trattazione seguente relativa alle singole schede.

La prima scheda presente nel documento riguarda l’azione 1. 5. 1 “sostegno alle infrastrutture di ricerca considerate critiche e cruciali per i sistemi regionali” e in relazione al 3° criterio di valutazione di merito “progetti di ricerca realizzati da infrastrutture di ricerca ed imprese del territorio” il comitato tecnico, considerandolo troppo restrittivo, aveva concordato di allargarlo trasformandolo in “progetti realizzati da infrastrutture di ricerca ed imprese”, al fine di rendere questi criteri di valutazione di merito quanto più possibile finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal programma operativo,

L’AdG precisa inoltre che nel corso della riunione tecnica – su richiesta del rapporteur – è stato convenuto di introdurre due nuovi criteri e cioè:

• “interventi a supporto di progetti di ricerca già avviati o in previsione”, con l’intenzione quindi di

finanziare l'investimento, l’infrastruttura della ricerca laddove vi sia un progetto attivo o in

previsione,

• “capacità di attivare investimenti privati”, che risponde sia all’obiettivo di aumento del numero

di ricercatori sia all'obiettivo dell’incremento degli investimenti privati.

L’AdG dà quindi libera parola al CdS per le eventuali osservazioni.

La rappresentante di CNA Liguria chiede di precisare se togliendo il riferimento alle imprese del territorio si intenda finanziare con fondi POR FESR imprese ubicate in altri territori.

L’AdG precisa che l’obiettivo è incrementare al massimo le imprese coinvolte sulle nostre infrastrutture di ricerca, potenziando l’infrastruttura di ricerca e sembrava ragionevole comunque includere anche gli investimenti comunque realizzati sul territorio regionale anche da imprese non necessariamente nel territorio. Tuttavia in relazione al permanere di questa istanza si conviene di completare la dicitura “con sede operativa in Liguria”. Non essendovi osservazioni né proposte in merito la modifica viene approvata.

La rappresentante di Legacoop Liguria, sempre in merito al medesimo criterio chiede se sia possibile immaginare una forma di premialità per le PMI, cioè premiare le infrastrutture di ricerca che operano con PMI che sono quelle che faticano di più ad interagire con questi poli.

L’AdG e la rappresentante della Commissione evidenziano come sinora – nell’ambito dei criteri approvati – non sia stata prevista alcuna premialità. Il rappresentante del Dipartimento Politiche di Coesione della PCM rammenta che di fatto vi sia già un chiaro indirizzo in quanto sono ammissibili interventi solo nei settori di ricerca individuati dalla S3 della Liguria, limitando di fatto il campo dei settori di ricerca e sperimentazione a quelli a maggior impatto sul settore produttivo regionale. Pertanto vi è un intrinseco beneficio diretto per le imprese dei settori, a prescindere dalla loro dimensione.

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L’AdG non ricevendo ulteriori osservazioni dichiara approvata la scheda dei criteri per l’azione 1.5.1.

Si passa quindi alla successiva scheda relativa all'azione 3.3.2 “sostegno allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali naturali del territorio”, articolata in due parti.

Iniziando dalla seconda – relativa al processo di individuazione dei distretti della creatività” – l’AdG precisa che è stato proposto dal comitato tecnico l’inserimento di un criterio relativo alla “capacità del distretto di generare ricadute di sviluppo” con l’intento di valutare gli asset del distretto di riferimento che dovrà anche avere la capacità di generare ricadute di sviluppo. Pur rappresentando lo spirito di base dell’intervento è stato ritenuto opportuno specificarlo tra i criteri.

Per quanto riguarda invece i criteri di valutazione di merito dei progetti, il comitato tecnico ha proposto di integrare il 3° criterio (“Nel settore delle industrie culturali e creative nei settori produttivi ad alto contenuto di cultura e conoscenza, specialmente se mirati a migliorare l'integrazione tra il settore culturale e le filiere produttive del territorio come – ad esempio – quella del turismo, dei servizi sociali delle attività manifatturiere) con la dicitura finale di “anche artigiane”.

Il comitato tecnico ha inoltre proposto l’inserimento di un ulteriore criterio relativo alla “sostenibilità economica finanziaria del progetto”.

Anche in questo caso non ci sono osservazioni, per cui l’AdG dichiara approvata la scheda dei criteri per l’azione 3.3.2.

Per quanto riguarda l'azione 3.5.1 “interventi di supporto alla nascita di nuove imprese” l’AdG informa il Comitato che nella riunione tecnica è stato convenuto l’inserimento di un criterio di valutazione di merito relativo alle “imprese ubicate nell'entroterra”, senza ulteriori variazioni.

Alla richiesta di osservazioni il rappresentante di Legacoop Liguria chiede, in relazione alle imprese che vengono acquisite dai lavoratori se è possibile inserire tra i criteri di valutazione di merito uno che riguardi le imprese costituite da lavoratori di società in procedure liquidatorie o che vivono un passaggio generazionale di proprietà (“WORKER BUYOUT”) essendo un aspetto molto importante in un momento di crisi quale quello attuale.

In tal senso, l’approvazione della scheda viene rinviata: l’AdG rimane in attesa di una proposta di testo che sarà valutata ed inserita nella nuova scheda che sarà oggetto di approvazione per procedura scritta.

Interviene il rappresentante di Confartigianato Liguria che dichiara di non entrare nel merito dei criteri, ma che desidera portare all’attenzione del CdS l’opportunità che questa misura preveda un mix di sostegno per quanto riguarda il conto capitale, il fondo interessi, il fondo garanzia. Ciò in quanto il settore dell’artigianato ha avuto l’esperienza positiva di Artigiancassa, già approvata in un passato comitato di sorveglianza, verificando che è sicuramente un intervento che può essere interessante anche per la creazione di impresa. Abbinato a questo risulterebbe utile la possibilità di offrire un’attività di servizi e di assistenza alle imprese, poiché un 50% delle imprese muore nei primi 2 anni di vita. Il rappresentante di Confartigianato Liguria conclude affermando di non richiedere modifiche, ma semplicemente un atto di disponibilità e di indirizzo da parte del Comitato.

L’AdG precisa in merito all’intervento di Confartigianato Liguria, che già nella sede tecnica si stava valutando l'articolazione della misura e che è intenzione della struttura regionale verificare le possibilità previste dal PO con la definizione dei diversi strumenti che si possono mettere in campo. Successivamente saranno fatte le relative valutazioni. Per quanto riguarda gli strumenti finanziari, l’AdG rammenta che occorre anzitutto effettuare la valutazione ex ante propedeutica ed obbligatoria per poter attivare tali strumenti. Si passa quindi all’analisi della successiva scheda relativa alla linea 5.1.4 “integrazione e sviluppo sistemi di prevenzione”. In attesa dell’arrivo del responsabile regionale in materia, l’AdG evidenzia un errore nella dicitura della scheda che riguarda in realtà lo “Sviluppo del Sistema di Prevenzione regionale per il rischio idrogeologico e idraulico” e precisa che il comitato tecnico ha proposto l’integrazione dei criteri di valutazione di merito con l’aggiunta di 3 ulteriori:

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• sinergie con strumenti di intervento con altri fondi comunitari,

• l'interoperabilità del sistema,

• la complementarietà con sistemi già esistenti, essendo progetti che appunto traguardano un

sistema di allerta che poi la Regione rende disponibile ai comuni che a loro volta forniscono le

informazioni ai cittadini,

precisando che beneficiario è la Regione, mentre i destinatari ultimi del messaggio di allerta sono i cittadini e turisti dell’area. l’AdG invita quindi a formulare le eventuali osservazioni. Non essendovi alcuna osservazione, l’AdG dichiara approvata anche quest’ultima scheda.

Prima di passare al successivo punto 2 all’OdG, l’AdG ritiene utile anticipare il punto 4 all'OdG “Informativa sullo stato di attuazione dei Piani d'Azione per l'assolvimento delle condizionalità ex-ante” per fornire l’aggiornamento sul quadro di riferimento in cui la Regione sta operando.

Alla data del 31/12/2016, scadenza fissata per il conseguimento della Condizionalità Ex Ante (CEXA) e quindi la messa in atto di tutti i relativi piani di intervento, la Regione Liguria ha conseguito tutte le condizionalità che mancavano ancora a giugno, e relative al piano regionale per le infrastrutture di ricerca che è stato ultimato e notificato alla Commissione tramite FSC2014 dopo l'estate, e la condizionalità relativa alla nuova norma di adeguamento in materia di energia che è stata conseguita nell’ultimo mese dell’anno ed è stata notificata alla Commissione. Per quanto riguarda le condizionalità generali “appalti pubblici” e “aiuti di Stato” da realizzarsi a livello nazionale, la Regione Liguria ha già provveduto ad attuare le proprie azioni di accompagnamento alle misure nazionali, in attesa della relativa approvazione da parte della Commissione. Si possono pertanto attivare tutte le misure, senza il rischio di ostacoli nell’attuazione. Si passa quindi all’esame del punto 2 all'OdG “Stato di attuazione del Programma”, per il quale l'AdG scorre in rassegna i diversi Assi e fornendo informazioni dettagliate.

Per quanto riguarda l'Asse 1 "ricerca innovazione" Obiettivo Tematico 1 - OT1 le risorse assegnate ad oggi ammontano a 50 M€ così ripartite:

• 20 M€ assegnati nel 2015 per le azioni 1.1.3 e 1.2.4 relative al sostegno di progetti promossi da GI

nell’ambito della smart specialisation strategy; è terminata l’istruttoria delle prime tre proposte

pervenute e c'è già stata l'approvazione del progetto definitivo per una di queste tre proposte con

un conseguente impegno di risorse pari a 3,24 M€.

• 10 M€ assegnati nel 2016 per l’azione 1.1.3 rivolta alle PMI suddivisi in due finestre (chiusure

rispettivamente 29/04/2016 e 30/09/16) Nel complesso sulle due finestre temporali sono

pervenute 400 domande con investimenti dichiarati pari a 101,9 M€ ed un'agevolazione richiesta

per 48,9 M€. Ad oggi sono stati concessi tutti i 10 milioni sul primo bando edizione 2016 ed erogati

260.000 € a titolo di anticipo,

• 10 M€ assegnati al bando 2017 e l'interesse è risultato nuovamente elevato con numeri simili a

quelli dell'edizione 2016 con 407 domande pervenute per un investimento dichiarato superiore ai

106,7 M€ e contributo richiesto di 48,9 M€; sono in corso le relative attività istruttorie.

• 10 M€ per il bando 1. 2. 4 aperto alle piccole e medie imprese nel 2016 sempre articolato sulle due

finestre temporali indicate per la 1.1.3: sono pervenute 295 domande con investimenti dichiarati

per 202,1 M€ ed agevolazione richiesta per 111,7 M€. Ad oggi sono stati concessi 9,5 M€ ed erogati

€ 490.000 a favore di 31 imprese sulle due finestre.

Riepilogando, l’Asse 1 “Ricerca e Innovazione” registra 50 M€ di risorse assegnate, impegni per 22,4 M€ e pagamenti per 750.000€.

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Per l’asse prioritario 2 “agenda digitale OT2”, l’AdG informa che è stato avviato il filone infrastrutture, per il quale è stato approvato l'accordo di programma con il Ministero relativo alla realizzazione, gestione e manutenzione della rete dell'infrastruttura BUL. L'intervento è stato avviato con la sottoscrizione dell’accordo di programma, e sono state impegnate le risorse a favore del MISE individuato quale beneficiario per cui saranno rilevate a sistema le operazioni finanziarie di impegno e pagamento effettuate da MISE.

L’AdG rammenta inoltre di avere attivato una procedura scritta al fine di modificare il beneficiario finale dell’intervento (MISE e non più Regione Liguria) e per individuare tale intervento come grande progetto alla luce delle risorse disponibili (contributi FESR pari a 19,5 M€, risorse PSR per poco più di 13 M€ e ulteriori 40 M€ a valere sul PAR FSC per un valore complessivo di 75 M€). La procedura si è conclusa positivamente con la modifica della tabelle 27 del POR con riferimento all’individuazione del progetto BUL quale grande progetto; le modifiche saranno ufficialmente effettuate in occasione della prima riprogrammazione.

Sempre per quanto riguarda l’asse 2, sono stati avviati tutti gli interventi previsti e individuati quali strategici nell'ambito del programma strategico digitale 16-18 approvato nel 2015 dalla Giunta Regionale e finalizzati all’OT2 e quindi al rafforzamento delle applicazioni dell'Information and Communication Technology (ICT) in tutte le aree di e-government, e-learning, e-inclusion, e-culture e e-health.

Sono progetti diversificati che comprendono sia l’efficientamento delle procedure informatiche e l’utilizzo delle tecnologie per rafforzare la macchina regionale e quindi dare migliori risposte ai cittadini, sia interventi direttamente rivolti ai cittadini come il fascicolo sanitario elettronico o il nuovo sistema di pagamento a favore della P.A. che verrà messo a disposizione. Tutti gli interventi sono stati approvati e avviati per un totale di 15 M€.

Nel complesso risultano assegnate risorse per 35 M€, con impegni pari a 15,5 M€ a fronte dei quali vi sono pagamenti per 4,18 M€ a favore di Liguria Digitale, società in house individuata per l’attuazione dei diversi interventi connessi ai servizi, mentre la realizzazione dell’infrastruttura non è ancora stata avviata, pur essendo state assegnate le relative risorse a seguito della sottoscrizione del l’accordo con il MISE.

Per quanto riguarda l’asse 3 ‘Competititvità’, in particolare l’azione 3.1.1 relativa all’acquisizione da parte delle imprese di dotazioni finalizzate alla prevenzione dei rischi derivanti da calamità naturali, sono stati emanati due bandi, uno nel 2015 ed un secondo nel 2016. In questa seconda occasione, alla sono state previste soglie meno restrittive rispetto all'edizione 2015, con il conseguente incremento nel secondo bando del numero di richieste pervenute. Ad oggi sono 595 le imprese che hanno presentato domanda tra il primo e il secondo bando per un ammontare di risorse pari a 7,4 M€, e l’AdG informa che, a seguito degli eventi alluvionali dell'ultimo periodo dell'anno scorso, la Giunta Regionale ha ritenuto di prorogare l'apertura di quest'ultimo bando edizione 2016 al 28 febbraio 2017 ed in questi due mesi c’è stata una forte crescita delle domande.

E’ stato infine emanato il bando 3.1.1 “aiuti agli investimenti in macchinari” con una dotazione di 40 M€ che ha registrato 1.450 domande con investimenti dichiarati per quasi 320 M€ ed un’agevolazione richiesta pari a 64 M€. Attualmente le concessioni ammontano a 20,5 M€.

L’AdG cede quindi la parola al rappresentante Fi.L.S.E (organismo intermedio cui è affidata la gestione delle linee a favore delle imprese) che segnala l’elevato numero di domande pervenute e il processamento di una buona parte di esse. La riduzione della tempistica di istruttoria è legata non solo alla gestione informatizzata – con il supporto di Liguria Digitale – ma anche alla revisione dei processi interni. Il supporto di Liguria Digitale in questa fase di sperimentazione della gestione on line è vitale in quanto consente non solo di risolvere in tempo aspetti banali quale ad esempio le firme digitali sbagliate, ma ha contribuito – e questo è un investimento fatto da Fi.L.S.E – all’introduzione del protocollo digitale che consente la protocollazione immediata della domanda e di avere il numero di

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protocollo senza dover percorrere il processo cartaceo. In particolare, nel primo giorno è stato possibile protocollare oltre 1.250 domande.

Questa ulteriore innovazione, già sperimentata positivamente sulla 3.1.1 con la riduzione dei tempi per il procedimento amministrativo passati da 180 a 90 giorni, a regime dovrebbe consentire di accorciare ancora di più i tempi di lavorazione.

Per quanto riguarda i processi erogativi, sono quelli che creano maggiori difficoltà perché impongono misure di controllo maggiori rispetto alla concessione oltre naturalmente all'introduzione delle nuove norme di controllo sul de minimis e sul DURC.

Il rappresentante Fi.L.S.E conclude il suo intervento informando che le prossime attività riguarderanno la chiusura della 3.1.1 e successivamente la terza finestra della 1.1.3.

Interviene l’Assessore, Presidente del CdS, che ribadisce che il passaggio dalla presentazione cartacea precedente alla presentazione delle domande online crea una situazione anomala con l’esaurimento delle risorse sin dal primo giorno andando già in overbooking, per cui bisognerà pensare a definire un corretto lasso di tempo per la presentazione delle domande al fine di anticipare la lavorazione delle domande ed accelerare dunque i tempi. Oltre tutto è stato verificato che la grande maggioranza delle domande perviene entro i primi 3 giorni di apertura, per cui la riduzione della finestra temporale per la presentazione potrebbe anche evitare di creare false illusioni alle imprese, incentivandole a presentarle subito.

Interviene la rappresentante del CNA che chiede di valutare la possibilità di prolungare i termini per il pre-caricamento delle domande, consentendo ai proponenti un maggior tempo di riflessione e dunque un miglior livello di qualità delle domande.

L’AdG, dando disponibilità a valutare tale possibilità, prosegue nell’illustrazione del livello di attuazione dell’Asse 3 in relazione al l'azione 3.6.1, nel qui ambito è stato attivato uno strumento finanziario integrato per favorire l'accesso al credito agevolato e garantito da parte delle imprese artigiane. Il bando è partito a inizio 2016 e sono state ammesse ad oggi 109 pratiche per un finanziamento totale di 3,43 M€ e assegnati contributi per 220.000 €. Tuttavia il soggetto gestore segnala che ci sono già diverse domande che saranno prese in esame nel prossimo comitato di valutazione per cui anche questa è una misura che sta dando buoni esiti.

Nel complesso quindi, sull’Asse 3 sono stati stanziati 51 M€ relativi a procedure già avviate o concluse, e altri 10 M€ assegnati ma con bandi non ancora emanati. Gli impegni ammontano a circa 24 M€ a fronte dei quali vi sono pagamenti per circa 3,48 M€.

In relazione all’OT 4 a cui concorre l’asse 4 energia, per quanto riguarda la priorità 4c finalizzata a mettere in campo strategie per basse emissioni di carbonio per tutti i tipi territorio soprattutto per il territorio urbano, anche con riferimento a interventi di mobilità sostenibile, l’AdG informa che è stata delegata la struttura competente in materia di trasporto pubblico regionale all’attuazione delle azioni 4.6.2 e 4.6.3 rispettivamente rinnovo materiale rotabile e sistemi di trasporto intelligenti, con una dotazione a valere sul POR rispettivamente di 12,8 e 3 M€, per investimenti complessivi pari rispettivamente a 16 e 22,5 M€. Quest’ultimo importo include anche la conduzione del sistema integrato di smart ticketing che non rientra nel progetto FESR.

Con riferimento alla priorità relativa all'efficientamento energetico delle strutture pubbliche (azione 4.1.1) è stata individuata un'ulteriore struttura regionale competente in materia di programmi urbani complessi ed edilizia, a cui sono stati assegnati 5 M€ che andranno utilizzati in sinergia con un progetto finanziato a valere su Horizon 2020 inerente al progetto enershift che ha come obiettivo la riqualificazione energetica di 44 immobili di proprietà di ARTE (Azienda Regionale Territoriale per l’Edilizia) e che saranno interessati da interventi di efficientamento realizzati dalle ESCo.

L’AdG informa che è intenzione della Regione valutare l’avvio di uno strumento di garanzia a favore delle ESCo., previa relativa valutazione ex-ante.

Inoltre è prevista l’attivazione del bando relativo all'efficientamento energetico per gli edifici pubblici perché è soggetto a performance e quindi avrà la precedenza rispetto al corrispondente bando rivolto

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alle imprese. Nel complesso, sull’Asse 4 sono stati assegnati 8 M€ ed impegnati 3 M€, relativi allo smart ticketing (azione 4.6.3).

Per quanto riguarda l'OT 5 difesa del suolo, a maggio 2016 vi è stato l'avviso pubblico finalizzato all'acquisizione di proposte da parte degli enti pubblici per la messa in sicurezza del territorio per l'aumento della resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico per un ammontare di risorse di 25 M€ – pari all’intera dotazione dell’Asse – ed a fine anno sono stati individuati i primi 5 interventi, per investimento ammesso di 6,66 M€ e concessi contributi per un ammontare pari a 3,9 M€.

A valere su questi 25 M€ ci saranno anche gli interventi di protezione civile, relativi in parte ai criteri che abbiamo approvato oggi e in parte ai criteri per il progetto info-allert, che è già partito con un incarico a Liguria Digitale per la realizzazione. Interviene il funzionario regionale che precisa che la dotazione complessiva per la messa in sicurezza è stata inserita in un unico bando diviso in due step temporali: il primo si è concluso a fine 2016 e ha registrato la selezione degli interventi e l’assegnazione delle risorse, mentre sono in fase di istruttoria le domande pervenute nell’ambito della seconda finestra al 31/12/2016. Le strutture competenti ritengono di poter completare le istruttorie entro la primavera, coprendo l’intera dotazione di 25 M€, dai quali si vanno a scalare le risorse (ca. 1,3 M€) per la linea approvata in precedenza. Tale dotazione è gestita da un’unica struttura regionale, la Protezione Civile, che provvede a ripartire la dotazione complessiva.

Con riferimento agli interventi dell'asse 6 città, l’AdG informa che sono in corso gli incontri tecnici con le autorità urbane ai fini di verificare la coerenza delle strategie urbane integrate sostenibili con la programmazione comunitaria. L'unità di controllo di primo livello ha terminato le ultime verifiche finalizzate a verificare le capacità organizzative e amministrative dei soggetti, verifica propedeutica al rilascio delle deleghe per il riconoscimento dei soggetti quali organismi intermedi. L’AdG dichiara che si è ormai in procinto di effettuare dette deleghe.

Il rappresentante della Cisl chiede se si possono avere notizie in merito ai progetti dell’Asse 6 e delle aree interne ed in particolare sulla loro cantierabilità o comunque sapere a che stato si trovano.

In risposta, l’AdG chiarisce che sarà poi compito degli organismi intermedi, quando saranno delegati all'interno dell'Autorità urbane, la selezione delle operazioni, attualmente impossibile. Ci sono sul territorio confronti per individuare le priorità degli interventi.

Il funzionario regionale preposto all’attuazione dell’Asse precisa che ogni città ha individuato un parco progetti molto più ampio di quello che potrà poi realizzare al fine di verificare che le operazioni selezionate siano effettivamente coerenti con la programmazione comunitaria, con il POR e con la programmazione regionale.

Infatti, le autorità urbane hanno piena autonomia decisionale nella selezione delle proprie operazioni, previa verifica di coerenza con i criteri di selezione adottati dal CdS nella precedente riunione. Pertanto non sono attualmente noti gli interventi da realizzare e non appena noti ne sarà data informativa al CdS. La selezione degli interventi è scelta autonoma delle autorità urbane.

Il funzionario, rispondendo ad una precisa domanda del rapporteur, precisa che il parco progetti è già stato definito, ma dev’essere fatta la scrematura finale in base ai criteri di selezione e individuato il set di interventi effettivamente realizzabile.

Dietro richiesta del rappresentante della Cisl che chiedeva aggiornamenti sulle aree interne, la rappresentante dell’ACT precisa che la cantierabilità o meno degli interventi viene valutata prima della sottoscrizione dell’APQ, nel momento cioè in cui si porta a conclusione la strategia in quanto la distinzione di tali progetti va evidenziata nell’accordo. Al momento è chiusa la strategia dell’Antola-Tigullio, dove stanno iniziando i lavori per la messa a punto dell'accordo di programma quadro.

Su richiesta del rapporteur di previsione della tempistica per la sottoscrizione dell’APQ, la rappresentante dell’ACT manifesta la certezza che i tempi saranno brevi in quanto vi sono già due altre

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Regioni che hanno fatto da apripista e sono ben noti e già risolti i potenziali problemi, per cui la tempistica dovrebbe essere breve, salvo questioni di carattere specifico, attualmente non note.

Interviene il capo unità Italia Malta che dichiara di voler fare 3 valutazioni.

La prima riguarda le situazioni ancora nulle, senza impegni né tantomeno pagamenti, né progetti selezionati, pur se c’è grande attività di preparazione per cui si spera di vedere a breve i primi risultati. E’ importante comunque dare un’accelerazione al processo.

La seconda considerazione riguarda gli strumenti finanziari per i quali l’andare avanti rapidamente è ancora più importante, in quanto c'è la potenzialità alla luce dei risultati ottenuti nella programmazione 2007/13 ed un ritardato avvio potrebbe inficiare la disponibilità di risorse e la valutazione ex ante degli strumenti stessi, per i quali il capo unità ribadisce l'obbligo di informare il CdS in merito ai relativi risultati.

La terza considerazione riguarda le domande di pagamento alla Commissione: sinora sono arrivate poche domande e la Commissione si trova in una situazione abbastanza critica per cui necessita che siano avanzate domande di pagamento. In tal senso il capo unità chiede conferma se la Regione Liguria potrà trasmettere una prima domanda verso maggio per 10 M€.

L’AdG, precisando che sono in corso i relativi controlli di primo livello al fine di poter certificare la spesa, conferma che è intenzione della Regione presentare una prima domanda per maggio. C’è comunque un lavoro enorme di controllo per ogni euro di spesa certificata. Per quanto riguarda l’importo vi è una fondata speranza di arrivare quanto meno a valori molto prossimi.

Per quanto riguarda gli Strumenti di Ingegneria, l’AdG informa il CdS che è stato attivato un tavolo di lavoro col compito di esaminare gli esiti dei SIF nel periodo 2007/13 al fine di capire quali possono essere gli strumenti migliori e immediatamente dopo attivare le valutazioni ex ante.

Essendo completato il punto, e non essendovi domande, si passa al successivo punto 3 all'OdG

“Informativa sul Grande Progetto Banda Ultra Larga (modifiche introdotte a dicembre 2016 e eventuali proposte di modifica della misura)”. Il settore informatica della Regione è stato individuato per la realizzazione sia dei servizi sia delle infrastrutture. In tal senso, l’AdG cede la parola al dirigente del settore per l’aggiornamento corrispondente.

Il dirigente conferma anzi tutto quanto detto dall’AdG vale a dire che l'accordo con il MISE è stato stipulato il 3 agosto del 2016 per il grande progetto BUL, con la definizione del progetto “rimodulato” e i ruoli rispettivi di MISE e Regione.

Nel corso del 2016 sono state avviate tutte le altre attività da parte di MISE e Infratel che hanno portato alla pubblicazione del bando, avvenuta il 30 settembre 2016 e a dicembre 2016 sono state presentate tutte le offerte. Per quanto riguarda la Regione Liguria, che fa parte del secondo bando lotto 1 dove sono presenti oltre la Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta, c'è stata una sola offerta, presentata da Enel open fiber.

Dalle informazioni ricevute dal MISE e da infratel nell'arco del mese di maggio dovrebbe concludersi l’attività di aggiudicazione, anche in riferimento a un ricorso formale sulla gara che comunque non sembra preoccupare né il MISE né infratel, per cui la criticità legata al fattore tempo che costituisce la maggior preoccupazione della struttura regionale potrebbe rientrare, laddove fosse rispettata la previsione formulata.

C’è però tutta una serie di attività che devono essere avviate e portate avanti, perché la diffusione sul territorio sulle aree bianche, cioè sulle aree a fallimento di mercato, richiedono una forte partecipazione dei comuni, delle province, e di tutti gli altri enti su cui la Regione Liguria avrà un ruolo fondamentale nel coordinamento e nella gestione.

Senza entrare nel dettaglio tecnico del progetto, il dirigente evidenzia come la BUL sia un grande progetto nazionale, che richiede non solo grandi importi ma anche un grande impegno. Il progetto ha ampia visibilità, anche sui media, ed è di forte interesse della Regione in quanto la Liguria per il suo aspetto geomorfologico presenta vaste aree bianche.

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Il rapporteur della Commissione chiede di precisare quante sono le aree bianche che dovrebbero esser coperte.

Il dirigente regionale evidenzia che – alla luce delle informazioni raccolte da MISE e da infratel al momento della gara – praticamente tutti i comuni registrano aree bianche, con diverso grado di estensione. Per alcuni di essi l’intero territorio comunale è in area bianca mentre ad esempio nel comune di Genova vi sono solo alcune frazioni a fallimento di mercato.

La rilevazione delle aree bianche è stata eseguita chiedendo a tutti gli operatori e gestori le aree sulle quali intendevano sviluppare il proprio servizio per cui è stato possibile definire le aree che non avrebbero ricevuto nell'arco dei prossimi anni investimenti da parte degli operatori privati. Il progetto BUL deve garantire almeno 30 megabit al secondo e nel 70% delle unità immobiliare delle zone stesse almeno 100 megabit al secondo in download.

Il rapporteur della Commissione chiede se alla fine il progetto coprirà l’intero territorio della regione.

Il dirigente regionale conferma che l’intervento prevede che alla fine sull’intero territorio della Regione Liguria, ogni cittadino ed ogni impresa avrà la possibilità di avere una connettività ad almeno 30 megabit al secondo in qualunque area, pur se il progetto non è in grado di garantire la copertura di tutte le abitazioni rurali isolate, ed in particolare su quelle che distano diversi chilometri dal nodo più prossimo.

Il rapporteur della Commissione chiede conferma sulla tempistica di firma del contratto e inizio lavori

Il dirigente regionale conferma che la firma del contratto è prevista per giugno e che subito dopo partirà la progettazione con Infratel, col MISE e con il vincitore della gara, l'inizio dei lavori, gli scavi e la predisposizione di quanto altro necessario. Si prevede che per il 2018 ci siano le prime unità collegate, e che seguano man mano le altre in funzione delle corrispondenti difficoltà di raggiungibilità delle aree.

Il rapporteur della Commissione ricorda come questa azione sia collegata al performance framework e come sia quindi fondamentale che parta il prima possibile almeno per conseguire al 2018 il target prefissato dalla Liguria nel 2018. In tal senso suggerisce di dare priorità a quei comuni in cui sia semplice e veloce l’intervento, perché per arrivare a una rendicontazione bisogna avere il tempo di chiudere tutta la procedura amministrativa e per verificare presso il MISE e infratel la rendicontazione per step dell’avanzamento lavori.

L’AdG precisa che sarà verificata la possibilità di inserire nel contratto che sarà stipulato con l'operatore che si aggiudicherà la gara un numero significativo di SAL al fine di avere un riscontro più frequente e quindi la possibilità di rendicontare progressivamente.

Il dirigente regionale del settore informatica precisa che la struttura regionale dovrà lavorare a stretto contatto con il MISE e con infratel perché in realtà l’intervento è gestito da loro; mentre la Regione dovrà facilitare le attività all'interno della regione, coordinando i contatti con i comuni e con gli altri enti interessati. Sarà comunque possibile incidere su questi aspetti nell’ambito del COBUL (Comitato Operativo della Banda Ultra Larga).

L’AdG sottolinea come sia importante inserire più step intermedi per poter rendicontare la spesa al 2018 che è obiettivo fondamentale.

Il rappresentante del Dipartimento Politiche di Coesione della PCM ribadisce la necessità di dare priorità agli interventi co-finanziati dal FESR e dal FEASR e che venga fatto con grande rapidità il punto generale della situazione per poi calarla in Liguria in Piemonte ovunque ci sia da fare questo ragionamento. Chiede inoltre di precisare se il gestore ENEL open fiber che porta la fibra in casa.

Il dirigente del settore informatica precisa che il progetto – nazionale e quindi con criteri definiti centralmente – prevede di arrivare all'interno della zona a fallimento di mercato, del Comune, dell'area, con le infrastrutture e i servizi che servono a garantire alle unità, imprese, abitazioni, questo accesso. Sarà ovviamente il cittadino o l'impresa che valuterà le proprie esigenze (30 o 100 Mbps) e che potrà accedervi rivolgendosi a un gestore a tariffe di mercato uguali a quelle di un cittadino che abita in un centro città che già ora può godere dei servizi di connettività BUL.

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Il rappresentante del Dipartimento Politiche di Coesione della PCM chiarisce la propria domanda chiedendo se Enel open fiber quando ha fatto l'offerta sapeva che andava a lavorare in Liguria con tutta l'orografia del territorio.

Il dirigente precisa che Enel open fiber sta facendo una strategia importante, nel senso che si è aggiudicata la prima gara in tutta Italia, in alcune aree si sta proponendo solo lei, al contrario di altri operatori che in questo momento si stanno defilando in certi casi. ENEL open fiber ha fatto anche offerte economiche sostanzialmente anomali e quindi sono state avviate in tal senso procedure di controllo. Il progetto BUL è sicuramente un grande progetto nazionale che coinvolge tantissimi operatori con una serie di criticità che vanno ovviamente risolte con l'attenzione del MISE, di Infratel e di tutti gli operatori in quanto non è solo questione di come rendicontare o come arrivare sui comuni.

Il vantaggio però è che siamo al secondo bando, cioè è già stato fatto un primo bando che ha riguardato altre regioni e la relazione fornita con la documentazione di giornata definisce anche questo aspetto che ci permette di giovarci dell'esperienza di qualcuno che sta già realizzando, anche se la Regione Liguria deve mantenere sotto controllo anche l’aspetto della performance che non è comune a tutte le Regioni.

L’AdG puntualizza che per la Regione Liguria – così come per altre Regioni per le quali l’azione BUL è soggetta a performance – la soluzione delle relative problematiche è assolutamente vitale e questo aspetto viene costantemente rammentato dalla Regione nelle riunioni del Comitato di pertinenza.

Il rapporteur della Commissione precisa che la maggioranza delle Regioni ha individuato questa azione come azione legata alla performance e c’è una grande attenzione e paura di non raggiungere l’obiettivo nel 2018 nel senso che non resta più molto tempo.

La rappresentante dell’ACT ribadisce che vi sono quasi 70 M€ che convergono su questo obiettivo e che il discorso del performance framework preoccupa molto l’Agenzia per cui è importante fare un riepilogo delle priorità e degli interventi che possono essere ultimati prima e da finanziare con le risorse che concorrono al performance framework.

L’AdG precisa che è già stata fatta un'individuazione dei vari comuni per fonte finanziaria, al fine di dare priorità ai comuni finanziati col programma FESR.

Il rappresentante del Dipartimento Politiche di Coesione della PCM, presumendo che i lavori partano da una dorsale e che da questa si diramino i vari interventi, suggerisce di mandare avanti quei lavori che consentano di rispettare gli obiettivi per il 2018.

L’AdG precisa che c'è questo piano di attività nel contratto.

Il dirigente del settore informatica informa che nei mesi di settembre ed ottobre sono state fornite tutte le informazioni sui singoli comuni ed è stato privilegiato questo approccio di realizzare nella fase iniziale tutti i comuni coperti con fondi FESR.

Tale aspetto è stato sottolineato ed è costantemente monitorata la gara 1, cioè quella che delle prime Regioni, controllando come si stanno comportando, come sta andando, quali elementi di criticità sono stati riscontrati, cercando di anticipare all'interno delle riunioni del COBUL, quelli che sono elementi chiave che hanno consentito una velocizzazione in altre regioni. Si sta inoltre valutando se indire una conferenza dei servizi per creare un miglior coordinamento con i comuni e con tutti gli enti interessati.

Il rapporteur chiede se le regioni del primo bando hanno già iniziato i lavori, in quanto inizialmente bloccati a seguito dei ricorsi.

Il dirigente del settore informatica informa che stanno iniziando adesso. Ultimata la discussione del punto 3 all’OdG, essendo stato trattato in precedenza il punto 4 all’OdG, si passa al successivo punto 5 all'OdG “Informativa sulla validazione delle Autorità di Gestione e di Certificazione”. L’AdG informa il Comitato che AdG e AdC, a seguito del parere positivo sul Sistema di Gestione e Controllo che l’AdA ha rilasciato a dicembre, è stata approvata nella seduta di Giunta del 30 dicembre la delibera che designa il dirigente pro tempore del settore competitività quale AdG del POR FESR e il dirigente pro tempore dello staff del dipartimento sviluppo economico quale AdC per il programma. La procedura di validazione è stata quindi notificata via SFC2014 in data 10 gennaio 2017.

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Il rapporteur chiede quindi conferma sulla possibilità di inoltrare a breve domande di pagamento, ricevendo risposta affermativa da parte dell’AdG che precisa come sia già stata effettuata in data 15/02/2017 le prima chiusura dei conti al 30/06/2016, come previsto dai Regolamenti comunitari e a breve – a seguito anche dei controlli di 1° livello ancora in corso – sarà possibile procedere alla prima certificazione di spesa con la parallela Domanda di Pagamento da parte dell’AdC. In merito al punto 6 all'OdG “Informativa sullo stato di attuazione delle misure contenute nel PRA”, l’AdG passa la parola al responsabile regionale in materia, il quale ricorda brevemente che il piano ha la finalità di verificare le competenze e capacità di gestione da parte dell'AdG, della struttura preposta all’attuazione, ivi compresi gli organismi intermedi. Il piano è stato fortemente voluto da parte della Commissione europea, predisposto dalle singole Amministrazioni titolari dei programmi, approvato a livello politico e comunicato a stakeholders e beneficiari. L’obiettivo di fondo è il miglioramento della capacità amministrativa nella gestionale dei fondi comunitari, uno strumento operativo che è partito sostanzialmente da un'analisi retrospettiva di quelle criticità problematiche di natura procedurale, organizzativa, amministrativa della scorsa programmazione per traguardare processi di semplificazione e velocizzazione dell'azione amministrativa. Ogni amministrazione ha predisposto un unico PRA integrando le azioni a finalità FESR con quelle a finalità FSE. Con la relazione di gennaio 2017 – relativa alla situazione al 31/12/2016 – il PRA della Liguria ha raggiunto quelli che erano gli obiettivi. In effetti il PRA aveva un orizzonte temporale biennale e quindi si è conclusa almeno questa prima fase di percorso, che ha avuto una rendicontazione quadrimestrale. Facendo un veloce excursus sulle principali attività, il funzionario regionale precisa che una buona parte era di natura essenzialmente procedurale:

• con percorsi di co-progettazione che sono stati realizzati nell’ambito dell'Asse 6 “Città” che hanno consentito la riduzione dei tempi di rilascio delle autorizzazioni, il favorire incontri tecnici tra le autorità urbane e gli enti preposti;

• l'estensione ai bandi secondo procedure online, lo sviluppo delle procedure informatizzate per la comunicazione degli esiti, con ricaduta di impatto sia sulle opere pubbliche che sugli incentivi alle imprese. È stata di fatto la vera grande sfida di questo PRA e il confronto tra i primi dati a consuntivo su questi bandi iniziali della nuova programmazione e quelli che erano i dati di consuntivo della precedente programmazione in qualche modo certificano che si è senz'altro sulla buona strada perché c'è stato un forte abbattimento dei tempi sia legati alle attività istruttorie, sia in relazione ai pagamenti;

• altri elementi erano di individuazione di vincoli più stringenti sulle documentazioni obbligatorie di livello progettuale, attraverso l'inserimento nei criteri di selezione di elementi più precisi e puntuali, previsioni stringenti sugli step realizzativi, maggiori livelli di controllo, ma non di adempimenti burocratici con la predisposizione da una parte dell'autovalutazione antifrode, con ulteriori elementi ricognitivi su procedure che possiamo adottare e già veicolare ai beneficiari e dall'altro il discorso legato al sistema Arachne che verrà adottato dalla Regione Liguria non appena disponibile.

Per quanto riguarda il macro-processo degli aiuti alle imprese è già stato detto da parte dell'assessore e dal rappresentante dell’Organismo Intermedio che gli esiti sono incoraggianti. L'obiettivo iniziale del PRA era una riduzione del 30% dei tempi di istruttoria e dei tempi di erogazione degli acconti e saldi, in realtà i primi dati danno un abbattimento superiore alle aspettative. Per quanto riguarda l’aspetto legato al miglioramento dell'accesso al credito, al di là di quanto operato per il lancio del tranched cover della passata programmazione, si è proceduto anche con l'azione relativa ad Artigiancassa, previa la relativa valutazione ex ante prevista dai regolamenti comunitari. Per quanto riguarda gli interventi sul personale, anch’essi conclusi, sono stati legati al rafforzamento delle strutture che si dedicavano a elementi forzatamente strategici, con un incremento del personale per i settori informatica e il settore che lavora sulla smart specialisation. Inoltre la formazione continua è diventata un punto di riferimento: sono stati realizzati vari corsi in questi anni e con questa nuova programmazione si è allargato sempre più il raggio delle attività. In particolare; alla fine del 2016 è stato

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realizzato un corso sulla nuova normativa sugli appalti pubblici, con il coinvolgimento di tutte le strutture attuative e degli organismi intermedi. Quindi una platea di soggetti attivi nella gestione del programma. Inoltre vi è stato un rafforzamento in termini numerici del personale presso l'AdG e l'organigramma dell'AdG stessa è inserito nel manuale dei Sistemi di Gestione e Controllo (SI.GE.CO.), insieme all’individuazione dei target del personale. L’individuazione dei target dei vari funzionari sarà un processo in evoluzione in quanto nei vari anni verranno inseriti obiettivi specifici professionali legati all’avanzamento del programma. Vi sono stati inoltre interventi sulle funzioni trasversali e sugli strumenti comuni:

• preventiva analisi amministrativa e tecnica delle strutture coinvolte, che è comunque prevista dal regolamento 1303/2013, ma che è stata rafforzata attraverso l’inserimento di criteri di selezione delle operazioni in modo tale da esser punto di riferimento per avere la certezza della capacità dei beneficiari;

• maggior coinvolgimento e responsabilità degli enti locali, in particolare in relazione all'asse città che è un'azione di confronto e di collegamento tra i vari soggetti: l'AdG, chi fa la gestione ed i beneficiari;

• attività formative di rafforzamento delle professionalità che sono state attuate in collaborazione con l'università di Genova per diffondere e divulgare le competenze e gli aspetti tecnici;

• estensione dei bandi online e il superamento della presentazione cartacea della documentazione;

• individuazione, con l'autorità ambientale, di indicatori comuni tra i programmi e i piani programmi regionali con quelli previsti dai programmi comunitari.

Infine, per quanto riguarda la trasparenza e pubblicità del PRA, il documento è presente sul sito internet della regione e verrà sottoposto a una valutazione da parte del comitato nazionale che segue il PRA.

A conclusione del suo intervento il funzionario regionale dichiara che è già in qualche modo in fieri la possibilità di un nuovo Piano di Rafforzamento Amministrativo che può essere utile anche in un'azione di partenariato per individuare eventualmente spunti, iniziative, obiettivi con i quali traguardare il prossimo biennio. Prende la parola il rapporteur che ricorda come il PRA sia stato voluto effettivamente dalla Commissione, in linea con le raccomandazioni che erano state fatte all’Italia in relazione alla capacità amministrativa, per la quale l’Italia aveva mostrato in passato alcune lacune. Sono già stati raccolti segnali positivi in relazione a questo primo periodo del PRA ed in particolare la gestione e trasmissione informatizzata dei documenti registra già un impatto positivo che non potrà che aumentare, con risultati diretti ed immediati. In tal senso si dovrà continuare l’attività del PRA, nel cui ambito bisogna cercare di capire quali sono veramente le debolezze del sistema regionale per trovare le adeguate soluzioni attraverso la definizione di obiettivi ed indicatori di risultato. In relazione al punto finale 7 all'OdG “Varie ed eventuali”, non vi sono interventi, per cui l’AdG, ringrazia tutti i partecipanti ed in particolare i rappresentanti della Commissione e delle amministrazioni centrali per la collaborazione. L’AdG ringrazia quanti hanno consentito con la partecipazione attiva in tutti questi anni la piena attuazione della Programmazione 2007-13 ed i buoni risultati conseguiti, a partire dalla struttura regionale, all’Organismo Intermedio ed all’Assistenza Tecnica, ma anche il partenariato che ha saputo proporsi in modo costruttivo ed è stato sempre pronto a dare le risposte per indirizzare il programma operativo verso i bisogni del territorio. Con l’auspicio che questa collaborazione rimanga anche per l'attuazione del nuovo programma, l’AdG dichiara conclusa la riunione. I lavori vengono quindi chiusi alle 13.30. IL PRESIDENTE LA SEGRETERIA DEL COMITATO